La7 non fa più per me. Mi rimane solo Atlantide di Andrea Purgatori.

Caro editore di La7 Urbano Cairo, sono stato un telespettatore appassionato di Telemontecarlo. Oggi quando mi sintonizzo sul canale 7 ogni tanto ancora penso a quella grande tv che è stata e che mi piaceva tanto. Ho pensato all’epoca d’oro di Telemontecarlo soprattutto in questi giorni in cui ho tirato le somme sulla tua La7 ed il totale fa 1.

Per me, oggi, l’unico motivo per sintonizzarmi su La7 è rimasto il mercoledì sera quando guardo con piacere ed interesse le serie di Atlantide realizzate da Andrea Purgatori.

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Il primo duello tv tra Di Maio e Renzi salta: la Rai vince senza giocare grazie al grillino che l’aveva fatta fuori

Cara presidente della Rai Monica Maggioni, ti piace vincere senza giocare? Io dico che nel caso di specie, si.

Dopo il voto per le elezioni regionali in Sicilia in cui il Partito Democratico ha subito una pesante sconfitta, il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha annullato il confronto televisivo con il candidato premier del Partito Democratico Matteo Renzi, con questa motivazione:

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Il servizio pubblico Rai non ospiterà il primo duello televisivo tra i candidati premier Di Maio e Renzi

Cara presidente della Rai Monica Maggioni, oggi è probabilmente il giorno più frustrante per una giornalista già direttrice di Rai News 24 e oggi presidente di garanzia del servizio pubblico radiotelevisivo italiano, la Rai. Il primo, attesissimo, confronto televisivo tra i candidati premier dei primi due partiti del Paese, andrà in onda martedì prossimo 7 novembre 2017 su La7 nel programma diMartedì condotto da Giovanni Floris.

Matteo Renzi si è adeguato alla richiesta dello sfidante Luigi Di Maio che ha espressamente indicato quel programma perché è “il più visto in prima serata”. Per la Rai è una sconfitta storica sotto tutti i punti di vista. Non solo perché è la sfida delle sfide del momento ma perché il candidato premier di uno dei primi due partiti italiani sceglie di non farla sulla Rai alimentando tutte le chiavi di lettura più distruttive per l’immagine della Rai. La campagna elettorale non è iniziata ufficialmente ma questo è un duello tv che farà la storia delle elezioni politiche 2018. E la presidente di garanzia della Rai lo vedrà in onda su una rete di un altro gruppo editoriale. È a tutti gli effetti un anticipo della fine della tua presidenza.

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Aggiornamento del 6 novembre 2017

Luigi Di Maio ha annullato il confronto tv con Matteo Renzi

Di Martedì su La7: continua l’overdose di applausi. Un tweet di Caro Televip

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Giovanni Floris: non sarà l’oceano di applausi in studio a rianimare il suo diMartedì (il post del 2/2/2017)

Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu al posto di Maurizio Crozza: 7 minuti di diMartedì che si possono guardare

Caro Giovanni Floris, continuerò a non guardare diMartedì su La7 ma ti garantisco 7 minuti di attenzione se continuerai a mantenere ad inizio puntata la nuova copertina di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.

Mi sembra proprio che abbiate trovato i sostituti ideali di Maurizio Crozza che ha abbandonato La7, e anche te, per andare a fare un flop milionario intitolato Fratelli di Crozza sul Nove, il canale semigeneralista di Discovery Italia.

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Giovanni Floris: non sarà l’oceano di applausi in studio a rianimare il suo diMartedì

Caro Giovanni Floris, per un po’ forse ti sei illuso di aver vinto con il tuo diMartedì la gara con il Ballarò di Massimo Giannini. E invece, ora che Ballarò non c’è più, sarà evidente anche a chi non lo ha capito allora che diMartedì aveva ed ha gli stessi limiti.

Andare in onda su La7 ti ha tenuto al riparo dagli editti dei politici e così vivacchi in un palinsesto che di meglio non ha e difficilmente riesce ad avere.

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Caterina Balivo a di Martedì per parlare di bail-in; adesso però voglio Giovanni Floris a Detto fatto per parlare di make-up

Caro Giovanni Floris, nel 2014 hai mandato Emanuela Giovannini ad intervistare Maria De Filippi per farle spiegare al pubblico del tuo di Martedì su La7perché Matteo Renzi ha successo in tv. Se in quel caso ho potuto riconoscere a Maria De Filippi una certa competenza sull’argomento Matteo Renzi in tv, visto che è lei che ha inventato la figura del tronista, martedì ho faticato non poco a capire perché chiedere a Caterina Balivo una opinione sul bail-in, ovvero la direttiva europea in vigore dal 1 gennaio 2016 secondo la quale d’ora in poi il correntista bancario, in caso di difficoltà finanziarie della sua banca, può diventare compartecipe delle perdite.

Sarebbe troppo facile correre dietro a chi su twitter ha motivato la sua presenza a diMartedì per parlare di crisi bancarie, grazie all’ esperienza indotta dall’ essere moglie di Guido Maria Brera, che Michele Masneri de Il Foglio ha definito “lupacchiotto di Wall Street” in questo dettagliato profilo. No, il motivo per cui hai invitato Caterina Balivo nel tuo talk show di prima serata su politica ed economia, è un altro.

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Maurizio Crozza non riesce proprio a fare a meno di Antonio Razzi

Caro Maurizio Crozza, non ce la fai proprio a non vestire i panni del senatore Antonio Razzi. E’ il tuo personaggio di maggior successo e non hai il coraggio di mettere da parte una trovata che ti garantisce ascolti con così poco.

Perché dovresti farlo? Solo perché dice cose senza senso ben sapendo che poi tu le amplificherai in tv e molti giornalisti riprenderanno le sue inutili parole proprio perché è un personaggio imitato da Crozza?

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Il premier Renzi e la crisi dei talk show Ballarò e diMartedì battuti dalle repliche di Rambo: la debole autodifesa di Massimo Giannini

Caro Massimo Giannini, era proprio necessario il “pistolotto” (così lo hai chiamato) per difendere Ballarò dagli attacchi del premier Matteo Renzi ai talk show del martedì sera?

Evidentemente hai ritenuto di si.

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Ballarò: costruisce gioco ma non segna. Ci vorrebbe un buon attaccante e invece lo conduce il centromediano metodista Massimo Giannini

Caro Massimo Giannini, per mesi hai rilasciato la stessa dichiarazione ovvero che Ballarò, nonostante la crisi dei talk show politici, aveva comunque il primato in prima serata tra i programmi giornalistici.

Ti attaccavi ad un punto o a uno zero virgola di più di share rispetto al tuo competitor diMartedì condotto su La7 dall’ex conduttore di Ballarò Giovanni Floris.

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