C'è questo Stefano Massini che dà l'idea di essere convinto che senza di lui la televisione fino ad oggi non ha saputo fare cultura #RicomincioDaRai3 pic.twitter.com/CKGewMFs0g
— carotelevip (@carotelevip) January 3, 2021
rai 3
Le ragazze di Rai 3: l’idea che mi sono fatto dopo aver letto le risposte di Gloria Guida e Cristiana Mastropietro ad un mio post sui flop in prima serata della rete diretta da Franco Di Mare
Caro AD Rai Fabrizio Salini, ero il primo fan del programma di Rai 3 “Le ragazze” fino a quando all’inizio della nuova stagione ho scoperto che il neo direttore di Rai 3 Franco Di Mare ha deciso di eliminare la conduzione in studio di Gloria Guida.
Il programma a mio avviso rimane di alto livello ma ha perso il valore aggiunto di una conduzione convincente che faceva da collante tra le storie e rafforzava l’identità di un prodotto di prima serata che trovavo interessante e piacevole. Così, visto che sono un abbonato Rai ed un blogger tv per passione che fa social tv prendendo delle posizioni, ho deciso per protesta e a malincuore di non guardare più il programna e di non dedicargli più i miei live tweeting minuto per minuto.
Le prime tre puntate del programma nella nuova versione hanno fatto ascolti bassi (3%, 3.79% e 3.63% di share), oltre 2 punti in meno rispetto alla media della passata stagione. Ovviamente questo flop è uno dei tanti della Rai 3 del neo direttore Franco Di Mare e glielo metto in conto ogni volta che faccio un post sulla sua disastrosa Rai 3.
Le Ragazze di Rai 3: la quarta puntata della stagione 3 nel live tweeting di Caro Televip
Le Ragazze di Rai 3: il mio appuntamento fisso del sabato sera. Il live tweeting della prima puntata della stagione 3
Mi riesce sempre più difficile affezionarmi, da telespettatore, ad un programma televisivo e, quando accade, torno a provare il piacere di aspettarne la messa in onda. Le Ragazze di Rai 3 è tornato con la terza stagione ed io che non ho perso una puntata della prima e della seconda stagione, ieri sera ero lì, a seguire i racconti delle protagoniste che come sempre sono state scelte con intelligenza per dare al telespettatore il mix unico di emozioni, passioni, ricordi, esperienze, sensazioni, dolori, delusioni, vittorie, felicità, rivincite e tutto quello che può dare la conoscenza delle vite vissute in differenti epoche.
Le Ragazze, è una produzione che ha avuto origine con due stagioni “tematiche” Le Ragazze del ’46 e Le Ragazze del ’68 e che aveva tutte le caratteristiche per consolidarsi nella struttura e raccontare tante, tantissime, altre vite di donne. A tre anni di distanza dal primo ciak, il programma affronta la sfida impossibile del sabato sera autunnale con la maturità e la consapevolezza di avere la qualità ed i contenuti per distinguersi e per offrire al proprio pubblico il piacere dell’attesa di un appuntamento televisivo settimanale. Da blogger tv negli anni ho scritto delle tante qualità tecniche e di contenuto del programma. Le ho ritrovate tutte ieri sera all’inizio della terza (quinta) stagione. Da telespettatore, so che per le prossime 5 prime serate del sabato, avrò un appuntamento fisso con Le Ragazze.
A raccontare comincia tu con Raffaella Carrà su Rai 3. La prima puntata, ospite Fiorello, nel live tweeting di Caro Televip.
La “scheda” introduttiva su Fiorello, poverella. Sigla tipo serie tv nord Europa. In pratica un catalogo Ikea. Raffaella Carrà ha intenzione di fare ahahahah! per 2 ore? Sì, a quanto sembra. La location “canottieri” niente di significativo.
I movimenti di macchina cercano di animare la monotonia delle inquadrature senza riuscirci.
Girare in esterni ha consentito di usare un “must” della tv di oggi: il drone.
Niente da fare: Raffaella cerca di fare la conduttrice ma Fiorello va per conto suo. E, francamente, i suoi aneddoti professionali non sono così interessanti come crede. Sono due star della tv quando fanno show. Così, sono noiosissimi.
Senso Comune di Rai 3: quando saper scegliere il format vale quasi quanto idearlo
Cara produttrice e autrice tv Simona Ercolani, i miei post sui tuoi programmi oscillano tra valutazioni altamente positive e altamente negative. Senso Comune (in onda dal lunedì al venerdì alle 20.15 su Rai 3) è tra le cose migliori di questo inizio di stagione tv.
Il format è prodotto dalla tua Stand By Me insieme a Rai Tre ed è un adattamento di Common Sense, format britannico andato in onda sulla BBC. Saper scegliere i format oggi vale quasi quanto idearli.
Quella di Daria Bignardi sarà una Rai 3 in formato Vanity Fair? Allora Massimo Bernardini e il suo Tv Talk posso stare sereni
Quella di @dariabig sarà una @RaiTre Vanity Fair? Allora @MaxBernardini e @TvTalk_Rai sono sereni: loro già la fanno da anni la vanity tv.
— carotelevip (@carotelevip) 22 Febbraio 2016
Fabio Fazio supera il proprio record (e quello mondiale) di complimenti ad un ospite. Ad Adele ha detto: “L’emozione che dà la tua voce nella mia vita l’ho sentita solo quando cantava Pavarotti”
Caro Fabio Fazio, quando all’inizio della tua carriera facevi l’imitatore, il tuo cavallo di battaglia era imitare Gianni Minà che presentava tutti i personaggi che intervistava dicendo: “E’ un mito”.
Da allora, mitizzare è diventato il verbo guida della tua attività di intervistatore seriale che da 12 anni occupa il fine settimana di Rai 3.
Parallelo Italia di Gianni Riotta su Rai 3: la prima puntata nei tweet di Caro Televip
#paralleloitalia certo al Governo Renzi mancava una vetrina estiva in prima serata e @RaiTre non poteva non offrirsi volontaria
Per la serie le grandi interviste in ginocchio con la barba Gianni #Riotta regge il microfono al premier #Renzi #paralleloitalia @RaiTre
@RaiTre non ha giornalisti governativi di spessore internazionale così ha preso #Riotta una garanzia: da Andreotti a #Renzi
Eva Giovannini di Ballarò non saprà mai cosa si sono detti Matteo Salvini e Marine Le Pen ieri a cena
Cara Eva Giovannini, ieri sera Ballarò di Rai 3 condotto da Massimo Giannini è uscito male dal confronto con di Martedì di La7 condotto da Giovanni Floris, il quale ha avuto la brillante idea di ospitare in studio Marine Le Pen, leader del Front Nationale francese, e metterla a confronto, prima con Massimo D’Alema (un importante esponente dell’ex Partito Comunista Italiano) e poi con il ministro Roberta Pinotti (esponente PD e possibile candidata alla presidenza della Repubblica Italiana).
Voi intanto avevate in studio il ministro Maurizio Lupi, mentre Giannini, con enfasi, avvisava il pubblico che stava per intervenire la senatrice grillina Paola Taverna. Ballarò però ha avuto anche una parte più che brillante, direi divertente, con te co-co-co-protagonista.