lunedì, gennaio 31, 2011
Ho pagato il canone Rai 2011 e ora posso esprimere due desideri
Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, sabato ho rinnovato “l’abbonamento alla televisione”, come intimatomi dalla Agenzia delle Entrate con lettera firmata dalla responsabile S.A.T (con asterisco) Dr.ssa Cristina Varesano (l’asterisco è necessario per precisare che l’ha firmata su delega del Direttore Provinciale Ernesto Giacomo Maggiore). I formalismi sono importanti per voi della Rai ed è per il formalismo di tutti i formalismi che giovedì hai ritenuto indispensabile chiamare in diretta Michele Santoro subito dopo l’Anteprima di Annozero per dissociarti preventivamente, a nome personale e a nome dell’azienda, dalla trasmissione che ancora doveva cominciare. Ne è nato uno degli sketch di maggior successo della Rai degli ultimi anni che ha registrato grandi ascolti, titoloni dei giornali e polemiche politiche (una semplice lettera firmata e protocollata non sarebbe finita nelle Teche Rai). Ora che ho versato i 110,50 euro per “l’abbonamento alla televisione” sento di poter esprimere il mio primo desiderio dell’anno sulla Rai. Vorrei che nel 2011 il direttore generale della Rai ci mostrasse concretamente che l’aumento del canone era indispensabile per contribuire al risanamento dei conti dell’azienda e al miglioramento qualitativo della programmazione (soprattutto della ammiraglia Rai 1 e della scialuppetta Rai 2). Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, ad un grande manager come te non sembrerà un desiderio così astruso ma solo un obiettivo da cui un grande manager non può dissociarsi. Il mio secondo desiderio invece è totalmente astruso. Vorrei che Simona Ventura non ospitasse più Ingrid Muccitelli a Quelli che il calcio, e non perchè mi è ignota la sua funzione nel mondo dello spettacolo o perchè ho letto da più parti che sarebbe la tua fidanzata ma, più semplicemente, perchè è tifosa della Lazio e non mi sta simpatica.
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domenica, gennaio 30, 2011
il postino (o piccolo post)
Cari Luisella Costamagna e Luca Telese, ieri a In Onda avete introdotto una grande novità. Sul vostro tavolo bianco fa bella mostra scenografica un telefono rosso. Tu caro Telese, pensando allo scontro caldissimo della politica italiana, hai fatto una allusione ai tempi della Guerra fredda ma nei vostri desideri c’è la speranza che arrivi la telefonata “impenna-ascolti”di Berlusconi, come è accaduto a Gad Lerner. Difficilmente lo farà, anche perchè tu, cara Luisella, sei una tosta e non gli consentiresti di dirti “cosiddetta”. Al povero telefono rosso rimarrà solo la funzione scenografica. Si perchè è il modello base della Telecom con tanto di scritta “Telecom” non oscurata che, abbinata al colore sociale della Telecom, si limita a ricordarci chi è l’editore di La7.
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sabato, gennaio 29, 2011
quattro tweet di caro televip su… Emilio Fede, Clooney e la Canalis, Amici e Barbara D’Urso
– una voce: Mediaset vorrebbe dimissionare Emilio Fede. Lo fanno per il suo bene ad una certa età o fai il direttore o vai alle cene di Silvio
– un’altra voce: è Silvio in persona che vuole silurare Emilio Fede. Pare gli abbia detto: “E adesso, bunga bunga!”
– Clooney non sposa la Canalis. Il Festival di Sanremo reggerà il duro colpo?
– Amici al posto della D’Urso la domenica sera. Come direbbe il Renè Ferretti di Boris: il palinsesto di Canale 5 è un po’ a c…o d. c..e
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Contro l’aumento del canone di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 24/1/11 (con citazione di caro televip!)
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venerdì, gennaio 28, 2011
Nuovi e vecchi mostri
Cara Platinette, la classifica dei Nuovi Mostri di Striscia la notizia non ha alcuna attendibilità. Chi può dire se sia più mostruoso il tuo spogliarello di protesta ad Amici di Maria De Filippi o l’intervista di Alfonso Signorini a Ruby-rubacori a Kalispera? Tu nel tuo piccolo (si fa per dire) ti sei spogliata delle vesti di scena per rendere fisica la tua protesta per l’esclusione della concorrente Diana (la svampitella cocchetta della De Filippi). Il ricorso a questo atto estremo e trash si è reso necessario perchè in quella trasmissione ormai il limite della contrapposizione verbale è stato superato e non serve più alzare i toni per farsi ascoltare. Nell’ultima puntata i due “professori” Luciano Cannito e Alessandra Celentano hanno continuato a screditare l’uno il lavoro e la carriera dell’altro, usando modi molto poco professionali. Nel caos dello studio di Amici, perfino Mara Maionchi, divenuta celebre per le sue parolacce a XFactor, non riesce ad avere lo stesso effetto dirompente perchè la concorrenza nella “commissione” è spietata. Il tuo gesto eclatante era necessario visto che qualsiasi tuo discorso difensivo nei confronti della ragazza svampitella sarebbe caduto nel vuoto di quella baraonda che è lo studio di Amici (ora però coerenza vorrebbe che per completare quel tuo gesto abbandonassi la trasmissione; l’assenza è la vera forma estrema di protesta fisica che puoi adottare). Il fatto poi che Antonio Ricci ti abbia messo tra le prime posizioni della classifica dei Nuovi mostri è l’ennesima conferma che ha perso ormai da tempo ogni guizzo creativo e si limita a fare l’avvoltoio, sbranando ritagli televisivi da rigurgitare nelle sue trasmissioni a beneficio del suo pubblico. Cara Platinette, che un vecchio mostro della tv come Antonio Ricci possa dare del nuovo mostro a te o possa spacciare per satira sul caso Ruby le scenette dei film di Lino Banfi con infermiere e poliziotte, può sembrare ridicolo; invece è una delle tristi realtà della televisione italiana.
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giovedì, gennaio 27, 2011
Mi mancano
Cari Vincenzo Mollica e Anna Praderio, mi mancate. Posso far finta di star bene ma mi mancate. Soltanto adesso, che non guardo più il Tg1 e il Tg5, so cosa vuol dire vedere i vostri servizi prima di dormire. Mi mancate e vorrei cercare due altri giornalisti di cinema e spettacolo ma mi ingannerei. Mi mancano le vostre benevole recensioni piene di meraviglia. Si, lo so, quando vi guardavo vi prendevo in giro; ma ora mi mancate. Tu, cara Anna, sei un lontanissimo ricordo. Sono tre mesi (giorno più, giorno meno) che non guardo il Tg5. Chissà che servizione avrai fatto per celebrare il successone di Checco Zalone. Ieri sera, preso dalla nostalgia, mi sono fatto forza e vi ho cercato. Nessuna traccia di te, cara Anna. Per colmare il vuoto che hai lasciato in me, oggi ti cercherò su Iris dove mi sarà facile trovare una delle molteplici repliche delle tue Note di cinema. Tu, caro Vincenzo, invece mi hai dato tanta soddisfazione perchè ieri eri a Sanremo per la conferenza stampa di presentazione del Festival della canzone italiana. Nella tua attesa ho dovuto sorbirmi un servizio di Massimo basettoni Mignanelli sui corsi di formazione per buttafuori (boh e pure mah) e le previsioni del tempo della nuova meteorina di Minzolini, tale Carlotta Mannu, che è la fotocopia di Lilli Gruber da giovane. Caro Vincenzo Mollica, eccoti fiore tra i fiori dei giardini del Casinò. Davanti al tuo microfono Gianni Morandi ci ha già raccontato la scenetta con cui inizierà la prima puntata del Festival: “Antonella Clerici raccoglierà gli spartiti lanciati lo scorso anno dall’orchestra… si volterà verso la scala… mi chiamerà e dirà… ha inizio la 61esima edizione del Festival di Sanremo!”. I primi dieci minuti quindi sappiamo che non dobbiamo aspettarci sorprese (e spero che per questi dieci minuti gli autori non vengano pagati). A voi giornalisti la sorpresa l’hanno fatta le due star del Festival, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, che non si sono presentate alla conferenza stampa. E’ la prima volta nella storia del Festival che il cast non si presenta al gran completo davanti alla stampa accreditata e i tuoi colleghi ne scriveranno di tutti i colori; ma tu sei sempre il Mollica che ricordavo e aiuti Morandi a smorzare qualsiasi polemica. Lui rivela “è una strategia… non possiamo farle vedere troppo… saranno la grande sorpresa del Festival”, e tu gli fai la chiusa “… e così sarà…”. Cari Vincenzo Mollica e Anna Praderio, mi mancate. Posso far finta di star bene ma mi mancate. Se ogni tanto tornerò a sbirciare il Tg1 e il Tg5 sarà per vedere quanto è bello il mondo dello spettacolo attraverso i vostri occhi incantati. E’ pur vero che al Tg1 qualcosa pare muoversi e forse mi capiterà più spesso di provare a guardarlo. Cominciano ad arrivare le corrispondenze dei due ex direttori che sono tornati alle loro sedi preferite: Antonio Di Bella (New York) e Antonio Caprarica (Londra). I loro servizi non sposeranno certo la linea editoriale di Minzolini (visto che sono corrispondenti Rai e non del Tg1) limitandosi a fare il loro lavoro di cronisti anche se “eccellenti”. Cara Anna Praderio, la lontananza da te invece sarà più difficile da colmare. Il Tg5 non ha firme che mi invogliano a tapparmi il naso e guardarvi. Passerò a cercarti il giorno dopo gli Oscar per vedere se sul tappeto rosso hai fermato George Clooney per chiedergli quanto gli manca la sua Elisabetta che in quei giorni sarà sul palco dell’Ariston a sgomitare con Belen. Cari Vincenzo Mollica e Anna Praderio, mi mancate ma non è un motivo sufficiente per tornare a guardare il Tg1 e il Tg5. Vi prometto che se fate insieme un dvd con i vostri servizi, me lo compro; lo vedrò nelle serate in cui vorrò addormentarmi cullandomi al suono dell’incipit “C’era una volta…”.
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mercoledì, gennaio 26, 2011
3 domande di caro televip a Mariano Sabatini autore dell’attualissimo L’Italia s’è mesta
L’Italia s’è mesta – Dall’unità nazionale a Berlusconi, il Belpaese visto dai corrispondenti stranieri (Giulio Perrone editore) non è un libro su Berlusconi ma c’è molta Italia ai tempi di Berlusconi. In questi giorni, i nostri giornali e tv sono impegnati a riportare le opinioni sul Belpaese che arrivano dall’estero a seguito del caso Ruby-rubacuori. Il libro di Mariano Sabatini è uscito a novembre mentre esplodeva la prima fase del caso Ruby e raccoglie anche le prime impressioni di giornalisti che conoscono bene l’Italia come Marcelle Padovani e Kathryn Carlisle. L’Italia s’è mesta è un’ottima sintesi di come la stampa estera ci racconta al mondo ma è soprattutto un saggio obiettivo, acuto e raffinato in cui Sabatini racconta l’Italia di ieri e di oggi, aiutandoci a riflettere su cosa e come l’Italia di domani può e deve migliorare [ il blog e il twitter del libro ].
Secondo te chi legge L’Italia s’è mesta, come risponde al quesito che Funari poneva ai politici suoi ospiti in tv: “ja famo o nun ja famo?”
Rispondono che gliela facciamo, senza dubbio. Riconoscono la grandezza di questo Paese che però vive un momento cruciale, non dobbiamo trastullarci nell’idea che tanto qualunque cosa succeda non sarà la fine del mondo. Sono troppi i motivi di preoccupazione, dallo scadimento della moralità e della preparazione culturale dei nostri politici fino alla spudoratezza con cui ogni nefandezza, se scoperta e data in pasto all’opinione pubblica, viene auto-giustificata. Penso a quel rettore che ha assunto il figlio, dopo aver cooptato l’altra figlia e la moglie, e non s’è vergognato quando i giornalisti gliene hanno chiesto conto. L’improntitudine di quel tipo va diffondendosi come un virus contagiosissimo.
Molti dei tuoi colleghi stranieri criticano le aberrazioni della nostra tv sempre più becera, volgare, faziosa. E’ vero che la tv di oggi è tutta un format, quindi molta brutta tv è universale, ma è lo stesso difficile dar loro torto. Quali sono le critiche più frequenti che hai registrato?
Soprattutto riguardo al giornalismo italiano. Lo statunitense Wolfgang Achtner da sempre è apocalittico nei confronti della Rai, Marcelle Padovani e Constanze Reuscher, francese e tedesca, hanno lamentato un certa pigrizia in noi, giornalisti italiani, che al massimo ci limitiamo a raffrontare le opinioni contrapposte, quando vogliamo dare l’illusione del pluralismo e dell’obiettività.
Tra i grandi network televisivi solo SkyTg24 finora ti ha ospitato per parlare del libro. L’Italia s’è mesta è un libro così scomodo che in tv è meglio non parlarne?
Non è esatto, sono stato a Rainews 24 di Corradino Mineo e ho già registrato un’ intervista per Unomattina su Rai1, che deve ancora andare in onda. Andrà in questi giorni, certo sono poco meno di tre minuti… Rispetto ai precedenti libri, questo ha meno visibilità, non fanno a gara per invitarmi. Era però comprensibile che, visti i tempi, un titolo simile non incontrasse i favori delle tv. Ne parlo molto nelle radio e mi ha favorevolmente sorpreso la recensione benevola di Stefano Giani sul Giornale. In ogni caso confido nei lettori e so che il libro si sta muovendo bene nelle librerie. Come dice un mio amico: abbiamo un gran bisognio di guardarci con gli occhi degli altri… siamo stati fin troppo assolutori coi nostri difetti e le nostre emergenze.
Mariano Sabatini è nato e vive a Roma. Giornalista professionista, dagli anni Novanta ha scritto di costume, cultura e spettacolo, per i maggiori quotidiani e periodici. Attualmente firma la rubrica di critica e tv sul quotidiano Metro e sul portale Tiscali notizie. Ha condotto rubriche su RadioRai, Play Radio, Radio Capital. In passato è stato autore di programmi di successo: Tappeto volante, Campionato di lingua italiana, Uno mattina, Parola mia, ed altri. Ha pubblicato La sostenibile leggerezza del cinema (ESI, 2001), Trucchi d’autore, (Nutrimenti, 2005) Altri trucchi d’autore (Nutrimenti, 2007), Ci metto la firma! (Aliberti, 2009).
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martedì, gennaio 25, 2011
Lucia Annunziata e il modello Meet the Press
Cara Lucia Annunziata, sei la più americana tra i giornalisti italiani che fanno interviste televisive. Le radici della tua formazione culturale e professionale sono a stelle e strisce. Quasi tutti i tuoi intervistati si spazientiscono per il ritmo che dai all’intervista e soprattutto per le interruzioni con cui solleciti le risposte quando fiuti l’aria di “politichese”. Altro che Annunziata, io li farei intervistare da David Gregory! Tu lo conosci bene, è il giornalista che conduce Meet the Press, il programma di successo della NBC. Ora anche noi che non abbiamo il satellite lo possiamo vedere su ClassNews Msnbc (digitale terreste canale 27). Ieri ho visto la puntata in cui ha fatto pelo e contropelo al neo leader della maggioranza repubblicana al Congresso Usa Eric Cantor. Tu lo sai che fa questo Gregory, vero? Fa le domande e pretende le risposte! Non dà all’interlocutore nessuna possibilità di tergiversare o di decidere quanto tempo prendersi per rispondere. Gregory pretende che la risposta sia chiara e riassumibile in una frase e se non la ritiene chiara e tonda, la riassume lui e pretende che l’intervistato gli dica se la sua sintesi è corretta. Ieri non aveva davanti un consigliere comunale di un paesello sperduto nel deserto del Nevada ma il neo leader della maggioranza repubblicana al Congresso e quello si faceva intervistare nel modo che ti ho detto come se fosse la cosa più normale del mondo. E gli argomenti! Li vuoi sapere gli argomenti su cui hanno fatto il botta e risposta? L’occupazione, i lavoratori e la crisi economica. E il politico puntualmente gli ha dovuto dire come, con quali mezzi legislativi ed economici, i repubblicani pensano di fare meglio dei democratici (sempre con la regola della frase secca che rimane scolpita nella memoria del telespettatore che potrà ricordare perfettamente “Eric Cantor ha detto che farà questo e lo farà così”). Stessa cosa per l’assistenza sanitaria e la previdenza sociale e al primo tentativo di risposta evasiva, Gregory lo ha interrotto: “Va bene ma io le ho chiesto di parlare della previdenza sociale!… Avete un piano serio e quali sono i tempi per l’attuazione? Sono troppi mesi che ne parliamo…”. Cara Lucia Annunziata, a questo punto stavo per fare il banale errore (molto italiano direbbe lo Stanis di Boris) di etichettare Gregory come “un giornalista di parte, filo-governativo e obamiano” e che ti fa Gregory? Chiede all’avversario di Obama: “Che ne pensa dei dubbi sollevati sull’autenticità dei documenti relativi alla cittadinanza del Presidente Obama?”. L’avversario del Presidente non ha pensato nemmeno per un attimo di sfruttare l’assist per rispondere con frasette garantiste ma allusive e tendenziose. Però quando ha provato a divincolarsi dalla presa in cui lo aveva stretto Gregory tentando di tergiversare “Non credo si tratti di un documento di cui dovremmo occuparci…”, Gregory lo ha messo all’angolo “Ma se è un documento illegittimo? Il compito di un leader è anche quello di mettere a tacere un certo tipo di voci…”. La risposta del leader repubblicano Eric Cantor è stata decisa e inequivocabile: “Io penso che il Presidente è un cittadino americano”. A questo punto i miei dubbi sulla filo-governatività di Gregory sono tornati a risuonare nel mio più dietrologico inconscio visto che l’intervistatore ha portato l’avversario del Presidente a difendere il Presidente (ha ragione Stanis, sono troppo italiano!). Cara Lucia Annunziata, il tuo modo di intervistare è molto simile a quello di David Gregory ma di te non dirò che sei filo-berlusconiana, anche se, domenica scorsa, davanti a Emilio Fede hai perso tutta la tua solita determinazione. Ti ha fatto tenerezza, vero? Altrimenti non si spiega il trattamento dolce che gli hai riservato; sembrava che stessi intervistando Winny the Pooh. Va bene, dai, una giornata storta (o di solidarietà giornalistica) sarà capitata anche a David Gregory!
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lunedì, gennaio 24, 2011
Nessuna nuvola svizzera sul malloppo, pardon, sulla favola, della Gregoraci
Cara Elisabetta Gregoraci, per ottenere la certificazione di Super Vip Doc occorre avere un conto corrente milionario in Svizzera e ora sappiamo che tu ce l’hai. Fortuna ha voluto che la notizia del tuo inserimento nella “lista Falciani” uscisse nei giorni caldi del referendum alla Fiat Mirafiori, della decisione della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento di Berlusconi e della notizia esplosiva di Berlusconi inquisito per il caso Ruby-rubacuori. I giornali quindi non hanno potuto affondare i denti nella tua dichiarazione dei redditi. Ora a te basterà stare per un po’ lontano dalle luci delle telecamere e studiare una strategia comunicativa per il tuo rientro a testa alta davanti al tuo pubblico. Sei uscita senza macchia dalla bufera vallettopoli figuriamoci se non ne uscirai anche stavolta. La “lista Falciani” è zeppa di nomi vip e non vip ma il tuo nome ha avuto maggior risalto perchè non sei solo la Gregoraci, sei anche la signora Briatore. Per compensare il danno di immagine che ti ha provocato questa vicenda, ci vorrebbe una di quelle belle e lunghe interviste che ti ha fatto Emilio Fede prima che sposassi il suo amico Flavio ma temo che Fede oggi debba concentrare tutte le forze per tutelare la sua di immagine, che ha subito un duro colpo dal caso Ruby-rubacuori. Cara Elisabetta Gregoraci, fossi in te io non mi preoccuperei di dover stare troppo tempo lontano dalla televisione perchè la televisione non può stare troppo tempo lontano da te. Sabato scorso, la giornalista Silvia Toffanin è già tornata a parlare di te nel suo Verissimo. Non ha pensato nemmeno per un attimo di accennare alla “lista Falciani” perchè da quando lo conduce e lo scrive lei, il sottotitolo del programma “tutti i colori della cronaca” è diventato “tutto il rosa della cronaca rosa”. La giornalista Toffanin ha invitato il suo valletto Alvin a fare la storia di tutti i flirt, gli amori (veri o presunti) e le fidanzate di tuo marito. Il valletto Alvin ha sottolineato più volte che le tantissime fidanzate erano tutte tanto più giovani di lui. La Toffanin sulla differenza di età non si è pronunciata ma è intervenuta ripetutamente per rassicurarti e per spiegare al pubblico che si tratta di cose passate e che ora il tuo Flavio è tanto innamorato di te. Cara Elisabetta Gregoraci, che il nuvolone svizzero è un nuvolone passeggero l’ho capito quando ieri hai fatto il tuo ingresso trionfante nello studio di Domenica Cinque. Federica Panicucci ti ha cucito addosso un santino votivo che in confronto l’intervista (?!) di Alfonso Signorini a Ruby-rubacuori sembra il Processo di Norimberga. Tu bambina; tu ragazzina che scrive a Non è la Rai e la mamma che le strappa le lettere; tu Miss Calabria e poi con una fascia a Miss Italia; tu che volevi fare l’insegnante di educazione fisica; tu e il ricordo del debutto in tv con Milly Carlucci; tu ed i tuoi trascorsi da meteorina; tu e l’amore con Flavio; tu e la tua foto con il tuo pancione; tu e il tuo Nathan Falco; tu e le litigate con Flavio perchè ancora non avete deciso se il bambino è più Nathan o più Falco. Perfino tu ad un certo punto hai ritenuto necessario porre fine al diluvio di complimenti della Panicucci definendoti ironicamente “una santa!”. Cara Elisabetta Gregoraci, il nuvolone svizzero è arrivato nel tuo cielo azzurrissimo solo 10 giorni fa ma sembra più lontano dei tempi in cui facevi la valletta di Pupo nel programma Il malloppo, quando spingevi la cassaforte piena di soldi che vincevano i concorrenti e la portavi su un binario morto, dimostrando fin da allora di avere un certo talento.
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domenica, gennaio 23, 2011
Dopo il flop di Stasera che sera, Barbara D’Urso sarà destinata ad altro incarico…
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La civiltà di Rispoli di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 20/1/11
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sabato, gennaio 22, 2011
I grandi temi di Matrix
Caro Alessio Vinci, giovedì era da poco finita la puntata di Annozero dedicata al “caso Ruby-rubacuori-Berlusconi” e tu non potevi certo dedicare Matrix allo stesso argomento. Vediamo un po’ cosa c’era di interessante da trattare. L’incontro tra Obama e Ho Jintao; roba da superpotenze, che c’entra l’Italia. Un altro alpino italiano ucciso in Afghanistan; una notizia che richiede una puntata complessa che deve riguardare un po’ tutto l’impegno militare italiano. La farai ma non su due piedi. La sfiducia al ministro Bondi. Non gliene importa nulla al PdL mica ci si può fare una puntata di Matrix. L’emergenza rifiuti risolta (?!); meglio aspettare qualche giorno, che con la “munnezza” non si sa mai. Che rimane? Ma si! Il Festival di Sanremo di Gianni Morandi, Belen e la Canalis! Mannaggià, però, lo trasmette la Rai e infatti mentre parte la tua sigla c’è Bruno Vespa che già ne sta parlando con i protagonisti (primi fra tutti i due pseudo-anticonformisti conduttori delle Iene Luca&Paolo che stavolta faranno i conformisti sul palco dell’Ariston). Insomma, che argomento c’è rimasto per fare una puntata di Matrix che vada al di là di queste sciocchezzuole terrene? Ma certo! L’Al di là! Che tema originale e profondo per una puntata di Matrix in un momento così sconclusionato per voi che lavorate a Mediaset (e poi tu hai già fatto una puntata in cui Berlusconi “sotto assedio” si è difeso e una sul “caso Lele Mora”). Si, la puntata di giovedì di Matrix non poteva che domandarsi: “Esiste l’al di là?”. Caro Alessio Vinci, scusami se non ti ho seguito ma sono uno di quelli che preferisce non sapere come va a finire e poi, se ne parli tu, finisce che mi prospetti un’altra vita in cui Berlusconi è presidente del consiglio.
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venerdì, gennaio 21, 2011
3 domande di caro televip a Elisabetta Bucciarelli vincitrice del Premio Giorgio Scerbanenco 2010
“Per la maturità e la qualità della scrittura, per la ricchezza e la profondità della protagonista, e per la capacità di affrontare con originalità e sensibilità temi sociali e di narrare identità complesse.”
Con questa motivazione la giuria del Premio Giorgio Scerbanenco 2010 Courmayeur Noir in Festival in collaborazione con “La Stampa” ha assegnato il Premio per il miglior romanzo noir italiano edito nell’anno a Ti voglio credere di Elisabetta Bucciarelli (edito da Kowalski – Colorado Noir).
Elisabetta Bucciarelli vive e lavora a Milano. Ha firmato molte sceneggiature tra cui Amati Matti, menzione speciale della giuria alla 53a Biennale del Cinema di Venezia. Tra i suoi romanzi: Happy Hour (Mursia), Dalla parte del torto (Mursia), Femmina de luxe (Perdisa Pop) e Io ti perdono, (Kowalski/Colorado Noir), menzione speciale della giuria al Premio Scerbanenco 2009 e vincitore del XIII Premio Franco Fedeli. Ha ideato e tiene da più di dieci anni il laboratorio Esprimersi con la scrittura, scrivere per stare bene.
Conduce la rubrica GialloFuoco su Booksweb.tv. Ha scritto numerosi racconti noir, apparsi in quotidiani italiani e stranieri, antologie e nel Giallo Mondadori.
Di Elisabetta Bucciarelli, caro televip consiglia la rubrica GialloFuoco su Booksweb.tv e i “cortissimi” noir che stanno andando in onda su Art News (sabato su RAI 3 ore 16:20, domenica su RAI Storia ore 14:30, mercoledì su RAI 1 ore 02:00). Questi i “cortissimi” già on-line: In memoria di George e Furto.
E ora le 3 domande di caro televip a Elisabetta.
Allora, dopo cinque romanzi come protagonista e lo “Scerbanenco”, sono maturi i tempi per vedere una fiction/film con l’ispettore Maria Dolores Vergani come protagonista? La linea editoriale della Kowalski Colorado Noir nasce con l’intento di pubblicare romanzi di genere noir dai quali realizzare in seguito sceneggiature cinematografiche e progetti audiovisivi. Ci state lavorando?
I romanzi scritti e il Premio Scerbanenco, i lettori e il Premio Fedeli, i racconti sparsi tra antologie e quotidiani con lei protagonista, tutto questo stabilisce che la Vergani è un personaggio con una sua ben precisa identità. La stanno tenendo d’occhio… come sai, lei sa aspettare.
So, che non me lo dirai mai, ma chi ti piacerebbe la interpretasse? Io ci vedo benissimo Maya Sansa (che mi piace tanto). Però, almeno un profiletto della tua Vergani “da fiction” ideale…
Te lo dico subito invece: un’attrice con personalità e carattere. Maya Sansa, Valeria Golino, Stefania Rocca, Francesca Neri… mi piacciono molto.
Una anticipazione sul prossimo romanzo? La Vergani torna a fare la poliziotta “ufficiale”?
La Vergani tornerà, e sarà forte come non mai. Non aspettarti un’indagine qualunque, però 🙂
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giovedì, gennaio 20, 2011
Canone Rai: ecco perchè stavolta lo pagherò senza se e con qualche ma
Caro presidente della Rai Paolo Garimberti, il bollettino per pagare il canone non mi è ancora arrivato ma non sono preoccupato; l’Agenzia delle Entrate non si dimenticherà di me. Dopo oltre sette anni di blog questa è la prima volta che sento sia giusto essere ottimista e invitare tutti a pagare con piacere. E’ la vostra offerta sul digitale terrestre (e radiofonica) che mi fa essere ottimista. Martedì al rientro a casa ho apprezzato la messa in onda su Rai Movie dalle 17.30 alle 19.30 del film L’ussaro sul tetto e a seguire il film francese Errance (ma lunedì sera ho apprezzato anche Delitto a Porta Romana con Tomas er monnezza Milian). Nel frattempo su Rai 5 cominciava la diretta della Cavalleria rusticana e dei Pagliacci dal Teatro alla Scala (ma tutto il palinsesto di Rai 5 è davvero interessante, anche se manca una trasmissione innovativa sui libri e la letteratura). Rai 4 continua la sua vocazione serial e mi capita spesso di rivedere qualche puntata di Lost, Alias e Doctor Who. Rai Premium è quella che guardo meno e continuerò a farlo fino a quando saranno finite tutte le repliche di tutte le serie di Incantesimo e Orgoglio. Rai News e Rai Storia ultimamente sono un po’ meno brillanti ma il livello rimane ben oltre la sufficienza. Rai Sport 1 e Rai Sport 2 fanno anche troppo con le risorse di cui dispongono e vedere finalmente gli sport “minori” anche quando non ci sono le olimpiadi è già un ottimo risultato. Rai Gulp e Rai YoYo hanno larghissimi margini di miglioramento. Programmare cartoni animati e telefilm con ragazzini e adolescenti come protagonisti è un po’ poco. Un servizio pubblico deve produrre contenuti evoluti e trovare idee coinvolgenti per il pubblico baby, bambino e adolescente. E veniamo alle note deludenti (Rai 3), dolenti (Rai 1) e dolentissime (Rai 2). Rai 3 resta la migliore emittente del servizio pubblico ma è imbalsamata e non inventa più nulla da anni. Dal ritorno del direttore Paolo Ruffini mi aspettavo molto di più in fase di sperimentazione e non vorrei che il successo di Vieni via con me porti alla “fazizzazione” della rete. Comunque sempre meglio Rai 3 che Rai 1. I grandi ascolti delle fiction e dei quizzettoni nascondono sotto il tappeto la polvere dei varietà di prima serata degni di una scialuppetta, altro che ammiraglia. Caro presidente della Rai Paolo Garimberti, il presidente della Rai che riuscirà a far fare un salto di qualità a Rai 2 deve ancora nascere, dunque sarebbe una scusa ipocrita mettere in dubbio il canone facendo riferimento al livello della vice-ammiraglia, pardon, del gozzetto. Tu pensa che il direttore Massimo Liofredi, a pochi giorni dall’inizio dell’ottava edizione dell’Isola dei famosi, ha annunciato che Rai 2 non rifarà XFactor. Poi se un blogger, dopo aver scritto un post per invitare a pagare il canone, finisce che ci ripensa, lo vogliamo biasimare?
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mercoledì, gennaio 19, 2011
Faccetta triste abbandonata dal suo pubblico proprio nel momento del bisogno
Cara Barbara D’Urso, chissà che faccetta triste avrai fatto quando Canale 5 ti ha detto che chiudeva il tuo Stasera che sera dopo solo (?!) due puntate. Già ti avevano tolto la conduzione di Domenica Cinque e ora ti rimane solo Pomeriggio Cinque dove fare le tue faccette tristi. Tu ne soffrirai perchè la decisione è causata dagli ascolti bassi (Canale 5 non ti avrebbe mai contestato la bassa qualità del programma) mentre tu ormai credevi di avere uno zoccolo duro di telespettatori. Nella prima puntata hai retto perchè avevi ospitato il comico nazional-demenziale del momento Checco Zalone anche se, frastornato dall’incredibile successo cinematografico del suo secondo film, si è seduto sul tuo divano ed ha solo strimpellato due vecchie canzoncine nazional-demenziali. In quella prima puntata avevi anche dato grande spazio alla diatriba tra il tronista Giovanni Conversano e l’animalista Marina Ripa di Meana riguardo all’uscita del calendario pro-canile di Avetrana. Uno spettacolo desolante per il pubblico della domenica sera. Il pezzo forte della seconda puntata è stato lo straziante collegamento con Francesco Nuti che tu hai gestito con tante faccette e un’amorevole cura ma che evidentemente il pubblico ha percepito diversamente. Cara Barbara D’Urso, la tua stella televisiva ha brillato oltre quello che potevi immaginare. Cogli questo segnale da parte del tuo pubblico ed eclissati, ora. Lasciarci di te un brutto tele-ricordo sarebbe il giusto coronamento di questi tuoi anni da tele-star.
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martedì, gennaio 18, 2011
Il Presidente: una tenera storia d’amore
Caro direttorissimo Alfonso Signorini, domani sera il presidente Berlusconi non ti telefonerà durante Kalispera per confessare che ha una fidanzata. La notizia se l’è giocata in un videomessaggio per difendersi dalle accuse infamanti di aver fatto sesso con la minorenne Ruby-rubacuori, un videomessaggio di quelli da bravo padre di famiglia con la libreria dietro le spalle (quella dei videomessaggi del 1994 che tanta fortuna politica gli ha portato). Con il cuore in mano ha teneramente ammesso: “Da quando mi sono separato, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona. Questa stessa persona, che ovviamente era assai spesso con me anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato (da corriere.it del 16/1/2011). Caro direttorissimo Alfonso Signorini, non ho potuto fare a meno di ripensare al monologo di Michael Douglas nel film Il presidente – Una storia d’amore quello in cui Douglas è il presidente degli Stati Uniti che, sotto attacco dei suoi avversari politici, difende anche la sua appassionata storia d’amore di vedovo-scapolo (ferma il corteo presidenziale e va di persona in un negozio di fiori per comprare un mazzo di fiori alla lobbista-fidanzata interpretata da Annette Bening). Il toto-fidanzata di Berlusconi è il gossip del momento. Chi è la donna che, novella Giovanna d’Arco, si è immolata sul falò della vanità berlusconiana per garantirne la stabilità sentimentale? Tu lo sai chi è, vero? Sul tuo settimanale Chi, hai pubblicato la foto del pranzo di Natale in casa Berlusconi in cui c’è una sedia vuota e tutti pensano che quella assenza sia quella della nostra nuova first lady. Caro direttorissimo Alfonso Signorini, forse non riuscirai ad accontentare i telespettatori di Kalispera ma potresti andare oltre e, anzichè spettegolarne in tv, potresti raccontare questa storia d’amore nel tuo prossimo libro. Tu, lo scrittore che ha narrato gli amori di Coco Chanel e di Marilyn Monroe, sei il solo che può rendere immortale questa nuova eroina; forse. C’è sempre la possibilità che la Mondadori preferisca farla scrivere a Bruno Vespa questa love story.
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lunedì, gennaio 17, 2011
Zelig annulla la Cortellesi
Cara Paola Cortellesi, avevo previsto che la conduzione di Zelig ti avrebbe sgasata ma dopo la prima puntata credo di essere stato fin troppo ottimista: la conduzione di Zelig ti sta annullando. Alla vigilia del debutto hai rilasciato dichiarazioni sull’impronta che avresti dato al programma. Non basta una puntata per farlo anche perchè il massimo della tua impronta si è vista nella fiacchissima canzoncina di Mary Poppins che hai riadattato per l’occasione e nella stagionata imitazione di Letizia Moratti. Poi, come prevede la co-conduzione del programma, ti sei messa a disposizione del capocomico Claudio Bisio che conosce tempi e modi come nessuno e alla fine infatti è lui a risultare il conduttore e tu, inevitabilmente, la co-conduttrice. Proprio come la Hunziker e la Incontrada ti presti ai duetti “comici” ma la tua impronta non si vede e dal confronto esci più sconfitta di quanto credi visto che sembri proprio come la Hunziker e la Incontrada. Ma il momento dove la tua impronta è stata completamente annullata è stato quello della esibizione di Mister Forest. Avete cercato di ricreare la magica atmosfera di Mai dire gol ma il tempo non passa invano e il tentativo è miseramente fallito. Lui continuamente alla ricerca della battuta con il doppio senso e tu continuamente alla ricerca di sottrarti al suo tuca-tuca senza riuscire ad infilare una contro-battuta degna di questo nome. Cara Paola Cortellesi, se avevi proprio voglia di fare Zelig lasciando un’impronta, perchè non ti sei presentata come monologhista? L’unica nota positiva di questa nuova edizione è la presenza di Gene Gnocchi e di Lella Costa (un ritorno) che segnano la volontà da parte degli autori di iniziare ad abbandonare la logica del tormentone idiota per tornare al monologo intelligente, graffiante, pensato, scritto e raccontato da attori completi e non improvvisati. L’unica impronta che lascia la Paola Cortellesi co-conduttrice così come l’ho vista nella prima puntata è quella sui titoli di testa e non credo che questo ti basti per guardarti allo specchio e dirti “Ti stimo sorella!”.
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domenica, gennaio 16, 2011
Delusione Cielo-Sky: dimezzato il Tg delle 20.
Caro direttore di SkyTg 24 Emilio Carelli, quando il TgLa7 delle ore 20 non lo conduce Enrico Mentana vedo il tuo ma da oggi non lo farò più. Ieri ci sono rimasto malissimo perchè ho scoperto che avete deciso (o tu o la rete poco cambia) di dimezzare la visione per il pubblico non pagante di Cielo. Fino a qualche giorno fa alle 20.30 facevate la pausa pubblicitaria e poi ci mostravate tutta l’edizione (che arriva fino alle 21) comprensiva della ricca pagina sportiva che caratterizza Sky (visto che avete l’esclusiva di tanti eventi interessanti di cui le altre reti non mostrano mai gli highlights). Ieri i tuoi conduttori mi hanno fatto venire l’acquolina in bocca annunciando gli spettacolari highlights di una spettacolarissima partita del Manchester City finita 4 a 3. Ma non ce l’avevano con noi telespettatori di Cielo visto che ci hanno congedato con un lapidario “con i telespettatori di Cielo l’appuntamento invece è a mezzanotte, vi aspettiamo”. Caro direttore di SkyTg 24 Emilio Carelli, a me non aspettatemi più.
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sabato, gennaio 15, 2011
i dialoghi tra Si e No
: Caterina Balivo passa dalla Rai a Mediaset
: Ora si che ho un buon motivo per rinnovare il canone
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A ricreazione dalla Setta di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 12/1/11
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venerdì, gennaio 14, 2011
Emilio Fede sindacalista e pure un po’ femminista
Caro Emilio Fede, ieri eri in versione sindacale. Hai ospitato il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Roberto Natale per parlare della crisi dell’editoria, delle possibili soluzioni ai problemi del precariato giornalistico e della piaga del sotto-salario che è diffusissimo nel vostro settore. Ma a fare del Tg4 di ieri un’edizione “straordinaria” è stato un servizio sulla conduttrice britannica Miriam O’Reilly che, lincenziata dalla BBC perchè aveva troppe rughe, ha vinto la causa contro quella discriminazione. La BBC aveva proposto alla 51enne O’Reilly (conduttrice di un programma sulla vita in campagna) di farsi un trattamento al botulino per cancellare le rughe ma la signora ha energicamente rifiutato ed è andata dal giudice del lavoro. Il servizio del tuo Tg4 ha preso le difese della O’Reilly facendo anche dell’ironia sulla tanto decantata BBC, considerata uno dei templi sacri del giornalismo politicamente e deontologicamente corretto. A quanto pare, in confronto alla BBC, il direttorissimo Minzolini è un lord (questo il servizio non lo diceva ma tra le rughe, anzi volevo dire, tra le righe..). Il servizio (non ho fatto in tempo a vedere chi lo ha firmato e me ne scuso) si è concluso con una nota sindacal-femminista in cui si è detto chiaro e tondo che il co-conduttore del programma della O’Reilly è un uomo di 70 anni e nessuno lo ha mai messo in discussione per i segni del tempo sul suo volto chiedendogli di farsi il botulino. Caro Emilio Fede, tu pensa a quei giornalisti (uomini) di 70 anni che si sono ritoccati le rughe per apparire più giovani in video; che sciocchi!
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giovedì, gennaio 13, 2011
Il merito di saper dire stop
Cara Victoria Cabello, La7 ha deciso di chiudere il tuo Victor Victoria – Niente è come sembra. A quanto pare rafforzeranno la fascia pre-serale per dare un traino forte al TgLa7 di Enrico Mentana e investiranno meno nella seconda serata. Tu ne esci a testa alta perchè hai ammesso con onestà: “Dopo quattro edizioni rischiavamo di ripeterci (dal Corriere della Sera del 8/1/2011). Era già da qualche post che te lo dicevo ma capisco che certe macchine produttive non si possono arrestare di colpo. Comunque resti a La7 per cominciare a lavorare ad un altro progetto per il prossimo autunno. Cara Victoria Cabello, rinnoversi non è mai facile per chi fa televisione e per te lo sarà ancora di più. La tua è una televisione basata fortemente sulla interazione tra te e gli ospiti che in alcuni casi supera la barriera della fisicità (penso a quando hai sculacciato Emanuele Filiberto o quando ti sei fatta massaggiare i piedi da John Travolta). In più hai la presunzione di pretendere che gli ospiti facciano nel tuo studio quello che non fanno nei programmi di altri conduttori. Poi c’è il tuo linguaggio, sempre intriso di allusioni e doppi sensi per imbarazzare gli ospiti imbarazzabili e per far esplodere gli ospiti esplosivi. Rinunciare a tutto questo senza snaturare il tuo stile sarà una sfida non facile ma professionalmente interessante. Tra gli ostacoli più grandi che dovrai affrontare c’è la scelta editoriale di La7 di replicare in continuazione le tue trasmissioni (a tutte le ore, anche su La7d). Un controsenso. Sospendere un programma perchè è ripetitivo e poi ripeterlo, ripeterlo e ripeterlo in replica, vuol dire avere le idee poco chiare e fare un danno a te che lavori al tuo rinnovamento (quando Bonolis è tornato in Rai quelli di Mediaset hanno replicato per tutta l’estate i suoi programmi per cercare di inflazionarne l’immagine e di stancare il pubblico). Cara Victoria Cabello, stavolta però sono con te e ti auguro di trovare una nuova strada, non solo perchè hai ammesso che ti stavi ripetendo ma anche perchè hai scelto di ripartire da La7. Un coraggio che la tua versione maschile Piero Chiambretti non ha avuto visto che ha lasciato La7 perchè non aveva i soldi per fare i suoi programmi e si è piazzato a Mediaset dove chi replica all’infinito il proprio modello di televisione viene ricoperto d’oro.
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mercoledì, gennaio 12, 2011
Amici chiama Deejay e Deejay risponde
Caro direttore di Radio Deejay e Deejay Tv Linus, come direbbe il comico del momento (?!) Checco Zalone, cado dalle nubi nel ripensarti ieri sera nelle vesti di membro della commissione esterna di Amici di Maria De Filippi. La tua è stata una partecipazione attiva in cui hai faticato per importi su Mara Maionchi e Platinette (che ad un certo punto ti ha fatto vincere perchè il capo è sempre il capo). Una allieva canta “Cuore” di Rita Pavone e tu ti lanci in un contorto confronto tra le due interpretazioni portando avanti il concetto che la come la “caricava” la Pavone quella canzone non poteva essere “caricata”. La Maionchi ti annulla con uno dei suoi proverbiali “ma che stai a dì” e ti becchi perfino più di qualche fischio dalla platea di urlatori con i cartelli che affollano l’arena di Maria. Anche questo è un segno dei tempi televisivi (e non solo) che viviamo. Tu, il fustigatore di cantanti; tu, il direttore radiofonico severissimo nella selezione delle playlist; tu, il manager del più grande network radiofonico italiano, che si mischia tra la folla di giornalisti e discografici chiamati da Maria a valutare i suoi Amici. Se c’era bisogno di una conferma sul livello di potere raggiunto dalla De Filippi, la tua presenza nella prima puntata del serale di Amici ne è la prova definitiva. Ora manca solo l’inserimento nel palinsesto di Radio Dejay delle canzoncine di Maria, l’ospitata di ricambio di Maria a Deejay chiama Italia, l’inserimento dei video degli Amici di Maria (vecchi e nuovi) nella programmazione televisiva del tuo network. Caro direttore di Radio Deejay e Deejay Tv Linus, non voglio pensare nemmeno per un momento che a farti sposare la causa di Amici di Maria De Filippi siano stati i numeri economici che il movimento defilippiano ha raggiunto, al punto di costringere un manager di un grande network ad “esserci” rischiando perfino di rinnegare il criterio selettivo. C’è solo una giustificazione possibile a questa tua resa condizionata. I tuoi figli, di cui parli spesso a Deejay chiama Italia, non hanno intenzione di seguire le impronte paterne e farsi una cultura musicale raffinata. E’ altamente probabile che si accontentino di ascoltare Alessandra Amoroso e tu, per fare bella figura con loro, avevi bisogno di legittimarti facendoti vedere accanto a Maria De Filippi. Sono un incurabile romantico e preferisco pensarti con il cuore di padre in mano, piuttosto che manager con la mano sul portafogli.
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martedì, gennaio 11, 2011
Ahi! Giorni nostri!
Caro direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, la tua tv dei ragazzi si arricchisce di un nuovo telefilm seriale, talmente nuovo che sembra uscito dalla penna degli sceneggiatori di Happy Days. Il gruppetto di liceali protagonista di Glee vive nella speranza di vincere le finali regionali scolastiche di canto e ballo (il primo anno le perderà ma solo per poterle vincere nella seconda serie). Il professore di spagnolo che li guida, vive e lotta con loro e ieri ha fatto un passo decisivo per la trama; resterà accanto ai ragazzi del Glee Club nonostante sua moglie aspetti un figlio e lui abbia maturato l’intenzione di cambiare lavoro per poter guadagnare di più. Ma un professore non può pensare solo al futuro della propria famiglia quando sente di essere indispensabile per il raggiungimento dei sogni dei suoi studenti considerati “sfigati”. Caro direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, le smielature sono intervallate dalle “smiagolature” canzonettistiche e danzerine in stile High School Musical (ma anche Grease, Fame e tutte quelle della Disney). La tua rete giovane non poteva perdere l’occasione di trasmettere in prima visione in chiaro un affresco così poco realistico dell’universo giovanile americano (nel liceo non c’è nemmeno un metal detector!). La tua è una rete che va da Wild a Enrico Papi; da Mistero al Mondo di Patty. Per Italia 1 l’universo è un apostrofo rosa tra le parole “boh” e “mah” e Glee è il fiocchetto al tuo palinsesto-pacco. La squadra di football americano che osteggia i canterini. Il bullismo sconfitto dal buonismo. Lo spettacolino nel teatrino della scuola che guarisce da tutti i disagi interiori. L’amor sofferto, l’amor vissuto, l’amor pensato, l’amor cantato, l’amor ballato. Tutto questo sarebbe solo brutta fiction a stelle e strisce se la serie non fosse ambientata ai giorni nostri. Ma per fortuna quel mondo è lontano un oceano da noi che da stasera potremo vivere le emozioni autentiche dell’universo giovanile italiano. Su Canale 5 comincia il serale di Amici di Maria De Filippi che sarebbe solo un brutto talent show se non fosse ambientato ai giorni nostri.
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lunedì, gennaio 10, 2011
L’ultima valletta rimasta
Cara Antonella Elia, sei la riscoperta più gradevole di questo inizio di teleanno. Il tuo ritorno come valletta della Corrida è azzeccatissimo e ti riporta al massimo splendore. Non tutti i televip hanno la fortuna di essere unici in un ruolo e troppo spesso vi rinunciano per inseguirne altri senza successo. Dopo un lunghissimo pellegrinaggio televisivo (il picco più basso lo hai toccato sull’Isola dei famosi quando hai litigato con Aida Yespica) torni saggiamente ad interpretare il nobilissimo e difficilissimo ruolo della valletta di tutte le vallette; quella che porta via dal palcoscenico i dilettanti allo sbaraglio che hanno appena preso una vagonata di fischi e campanacci. Lo fai con vero entusiasmo e con la consapevolezza di essere “tornata a casa” come hai giocosamente urlato nelle orecchie del debuttante conduttore Flavio Insinna, che poco prima ti aveva presentato con un preambolo sul ritorno dei cervelli in Italia dicendo che per il momento con te era ritornato solo il corpo. Tu, fedelissima al gioco delle parti, hai sussurrato “il cervello l’ho portato”, ma subito dopo hai invitato i telespettatori a scrivere e-mail e sms “ma non scrivete che sono un’oca!”, lasciando intendere che invece ti piacerebbe tanto tornare ad esserlo nell’immaginario del telespettatore. Hai anche il tuo spazio barzelletta; “Flavio! Lo sai quante corna ha il toro?”. Insinna, su tuo invito, risponde “Due” e ti appoggia la battuta “Eh… no!… Dipende dalla mucca!”. Il resto è ordinaria amministrazione. Insinna che ti chiama per dei siparietti lessicali e tu che sgambetti mostrando un fisico da teenager per compensare i primissimi piani da età adulta. In alcuni momenti hai sfoderato la brillantezza di quella giovincella che gestiva i collegamenti in un programma di Jocelyn e che fece pensare “E’ nata una stellina svampitella”. Tu non sei oca e nemmeno svampita; sei Antonella Elia. Negli ultimi anni, oltre alle inconsistenti ospitate televisive, ti sei tolta le tue soddisfazioni facendo teatro. Ma la televisione assegna delle etichette e non le toglie più. Cara Antonella Elia, non vedo grande differenza tra te che torni a fare la valletta alla Corrida e il “grande” Bonolis che torna a fare il conduttore di Chi ha incastrato Peter Pan? e Ciao Darwin. Quando un televip vuole andare sul sicuro ripropone la sua etichetta televisiva e non sbaglia. Corrado sarebbe orgoglioso di te.
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domenica, gennaio 09, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: il cane molecolare che ha partecipato alle ricerche di Yara Gambirasio ha fatto la pipì in diretta nello studio di Quarto Grado mentre Salvo Sottile lo teneva al guinzaglio.
: dategli il Telegatto!
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sabato, gennaio 08, 2011
Solidarietà tra direttorissimi
Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, anche tu come il tuo collega direttorissimo Augusto Minzolini stai dando una ringiovanita ai volti dei giornalisti che leggono il Tg5. Una girandolina di conduttori che però non sta generando le polemiche seguite alla operazione new-generation del Tg1. A fine anno è arrivata la sentenza del Tribunale del Lavoro che ha reintegrato la giornalista del Tg1 Tiziana Ferrario. Minzolini dovrà ridarle mansioni adeguate alla sua professionalità ma venderà cara la pelle visto che a detta della stessa Ferrario la Rai ricorrerà contro la sentenza la cui motivazione è particolarmente severa nei confronti del tuo collega direttore del Tg1 Augusto Minzolini: “Grave lesione della professionalità attuata per motivi di discriminazione politica, in seguito all’opposizione della giornalista alla linea editoriale della direzione” (dal Corriere della Sera del 30/12/2010). Lui ha sempre detto che ha sostituito la Ferrario (ed altri giornalisti) per un normale ricambio generazionale e perchè “per dare un segnale di cambiamento al Tg1 bisogna mostrare volti nuovi” (da corriere.it del 31/3/10). Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, tra le poche voci a favore di Minzolini la tua si è distinta per la delicata ironia: “A questo punto anche Enza Sampò potrebbe chiedere di condurre di nuovo Campanile Sera” (dal Corriere della Sera del 30/12/2010). E bravo Mimun, che eleganza chiamare in causa una delle signore del giornalismo italiano come se fosse una mummia egiziana. Altro che Campanile Sera! La signora Enza Sampò sarebbe un ottimo direttore di telegiornale; se non andassero tanto di moda i direttorissimi.
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venerdì, gennaio 07, 2011
Le due amiche Ventura e Balivo
Cara Simona Ventura, nel giorno della Befana sei tornata con spirito agonistico al comando di Quelli che il calcio. Nei giorni scorsi il quotidiano Leggo aveva dato per scontata la tua sostituzione alla conduzione della trasmissione calcistica nell’edizione della prossima stagione. La Rai ha smentito con un comunicato stampa in cui ti ha confermato tutta la sua fiducia e gratitudine. Ieri, da leonessa dello spettacolo, hai scherzato (ma non troppo) sulla cosa e lo hai fatto ospitando la tua sostituta più probabile: Caterina Balivo. La ragazza è una tigrotta dello spettacolo e la Rai le deve un favore: aver lasciato il suo posto su Rai1 alla Perego in Presta accettando la retrocessione in serie Rai 2. E’ plausibilissimo che prima poi passerà all’incasso. Penso alla lotta tra Antonella Clerici e Elisa Isoardi per la Prova del cuoco finita con la Isoardi allla conduzione di un programma importante come Linea Verde che, le toglie qualche punto in popolarità, ma la farà crescere professionalmente molto più che stare a spadellare tra la squadra del pomodoro e quella del peperone. Ora la Isoardi e la Clerici hanno fatto pace. Tu e la Balivo non solo non avete litigato ma ieri avete amoreggiato in diretta e tu le hai concesso di starti accanto per buona parte della trasmissione come co-conduttrice facendole perfino lanciare la pubblicità. Nei momenti più intimi del vostro idillio (mentre c’era un gol, parlava un ospite in collegamento o il regista mandava della musica) vi parlavate nell’orecchio, tra mille sorrisetti e ammiccamenti come due amiche per la pelle che non si faranno mai uno sgarbo. Sembravate Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi ai tempi d’oro del Popolo della Libertà. Cara Simona Ventura, tra le televip con il posto fisso, tu sei quella che più di frequente deve fare i conti con le voci di sostituzione. Per la prima volta ho come un moto di solidarietà nei tuoi confronti. Sarà la lunga scia dell’atmosfera natalizia che mi intenerisce il cor. O, più onestamente, sarà che difenderei chiunque dalla “minaccia” Caterina Balivo.
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giovedì, gennaio 06, 2011
Sono troppo buoni questi critici americani
Cara Elisabetta Canalis, La7 sta trasmettendo la serie americana Leverage in cui hai recitato in un paio di pose per qualche puntata. Le sto seguendo con tutta la mia più nazionalistica intenzione di difenderti dalla stroncatura dei critici americani. Mi son detto: “Due o tre pose di un personaggio minore non possono essere decisive per giudicare la recitazione di un’ aspirante attrice”. E invece, cara Elisabetta, nel tuo caso, sono pure troppe e qualsiasi stroncatura abbiano espresso nei tuoi confronti gli americani non può essere considerata severa. Vesti i panni della dark lady limitandoti ad indurire la mascella e a fare gli occhi cattivi per pronuciare senza alcuna incisività parole che ne avrebbero tanto bisogno perchè, da copione, sono secche, risolute, definitive, intimidatorie. Se la tua recitazione in inglese è fiacca la metà di quanto lo è l’auto-doppiaggio che ti sei fatta in italiano, non meriti una stroncatura ma l’interdizione dai pubblici set di tutto il mondo. Non servirebbe nemmeno affiancarti in modo perpetuo il più grande maestro di recitazione in circolazione perchè non sarebbe giusto metterne in discussione la grandezza per un esperimento artistico che non ha alcuna possibilità di riuscita. E’ che proprio non sei portata per la recitazione. Il fatto che, nel passaggio dalle battutine delle sit-com alle battutine di un serial mostri cotante lacune, è la prova che tra te e la recitazione con la “r” minuscola ci sarà sempre un gap incolmabile. Cara Elisabetta Canalis, questo è un momento d’oro per te e solo tu puoi mettere fine alla tua carriera di attrice. Ritirarsi dalle scene nel momento di massimo splendore (mediatico) potrebbe darti la fama eterna (?!). Il pubblico presto dimenticherebbe le tue qualità di attrice (senza rimpiangerle) e si concentrerebbe sulle tue qualità di vip che così lontano ti hanno portato. Cara Elisabetta Canalis, altro discorso invece è se decidi di tornare a fare televisione; non c’è trasmissione che conduca Caterina Balivo che non possa condurre anche tu.
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mercoledì, gennaio 05, 2011
Solo per amore: un appello alla direttrice delle Teche Rai
Caro direttore di Rai 2 Massimo Liofredi, nel 2010 Canale 5 è riuscita a toglierti il titolo di peggiore emittente televisiva italiana. Il tuo è un impegno indefesso ma l’ammiraglia Mediaset è fuori dalla tua portata, almeno fino a quando darà tanto spazio ai programmi di Barbara D’Urso e Maria De Filippi e fino a quando il Grande Fratello riempirà 100 giorni della sua programmazione autunno-inverno. Tu però non ti rassegni a mollare un primato che senza di loro sarebbe tuo a mani basse. I tuoi pomeriggi non sono meno brutti di quelli di Canale 5 e, conduttori come Milo Infante, Caterina Balivo e Lorena Bianchetti, sono una garanzia che non potrai mai migliorare, perdendo così altro terreno nei confronti della De Filippi e della D’Urso. Certo aver cancellato Il Fatto del giorno di Monica Setta, ti ha fatto perdere un sacco di punti ma un pessimo direttore di rete si vede dalla perseveranza e, pur di riavvicinarti alle brutture di Canale 5, hai promosso Monica Setta in prima serata (il lunedì contro il Grande Fratello 11! Geniale!). Se penso che un programma come Solo per amore finirà (comunque) nelle rinomatissime e celebratissime Teche Rai, mi viene un fastidiosissimo contorcimento allo stomaco (da abbonato che sta per rinnovare il canone, con i soliti dubbi, mi appello alla direttrice delle Teche Rai Barbara Scaramucci affinchè si rifiuti di catalogare le registrazioni di Solo per Amore). Monica Setta non si occupa più di economia e di politica perchè sente che, anzichè rischiare di danneggiare la maggioranza, è meglio occuparsi dei televip che ancora non hanno fatto il grande passo di sposarsi. Così, in prima serata Rai, annuncia al pubblico “tra poco sapremo se Aldo Montano sarà qui per chiedere Antonella Mosetti in sposa” e mentre lo dice la sua voce vibra di eccitazione (Aldo Montano e Antonella Mosetti! Aldo Montano e Antonella Mosetti! Nemmeno alla Vita in diretta se ne occupano più!). Giusto il tempo di far raccontare alla Mosetti come e dove ha incontrato Montano (nemmeno alla Vita in diretta lo ripetono più!) ed ecco l’ingresso di Montano che smorza l’eccitazione della Setta con un secco “il mio prossimo obiettivo sono le Olimpiadi di Londra 2012… del matrimonio per ora non se ne parla”. Gli autori del programma sanno che la tua Rai 2 vuole fornire al suo pubblico un servizio di alta qualità e di intensissimo interesse e alzano il tiro delle vibrazioni emozionali ospitando “lo scapolo d’oro Vittorio Sgarbi”. Monica Setta sente tutta la responsabilità del momento visto che deve comunicare al tuo pubblico che la “fidanzata storica” di Sgarbi, l’attrice Sabrina Colle, non ha accettato di venire in trasmissione. E’ difficilissimo per la Setta ma, da grande professionista, trova la forza di aprire lo scrigno e leggere le due lettere che l’attrice ha scritto per lui. Due dichiarazioni d’amore inequivocabili in cui la Colle sposa la filosofia di Sgarbi: amarsi senza sposarsi. Caro direttore di Rai 2 Massimo Liofredi, la trasmissione ha raggiunto il massimo della sua significatività con l’ingresso in studio da grande star del sensitivo Solange. Nemmeno a Buona Domenica di Maurizio Costanzo lo hanno mai celebrato come ha fatto ieri Monica Setta. Ma ti capisco, se vuoi tornare ad essere la peggiore emittente televisiva italiana è giusto riciclare i grandi ospiti che hanno fatto la storia di Canale 5. Dunque lunedì prossimo Monica Setta ci dirà se il cangurotto ha finalmente trovato la sua anima gemella?
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martedì, gennaio 04, 2011
La filosofia dell’ex professore di lettere
Caro Alfonso Signorini, il tuo passaggio da opininista a conduttore televisivo si è verificato in concomitanza con la festività natalizie. Canale 5 ha indugiato non poco ma alla fine ha ritenuto che il tuo Kalispera era degno di abbassare ulteriormente il livello del loro palinsesto. Tu hai ricambiato tanta sfiducia giocandoti alcuni dei nomi più altolocati presenti nella tua rubrica di direttore gossipparo: da Gabriel Garko a Simona Ventura, da Alessia Marcuzzi a Manuela Arcuri (e fratello). Tutti televip di grido e che hanno la dote principale per essere stimati da te “la voglia di non prendersi troppo sul serio”. Il programma ha una struttura solida: gli ospiti suonano alla porta di una tua casa televisiva e si accomodano accanto a te sul divano pronti a spettegolare o a farsi spettegolare addosso voci, illazioni, paparazzate, titoli rosa e tutto quanto fa chiacchericcio da ombrellone (in dicembre? Boh e pure mah). La mitica Marilyn troneggia in un poster della scenografia proprio come sulla copertina del tuo libro appena uscito in libreria (una di quelle citazioni subliminali per scrittori che non si prendono sul serio). Del cast fisso fa parte anche la rediviva Elena Santarelli che non si prende per nulla sul serio e si fa sbeffeggiare da te in una pseudo intervista che concludi con un amorevole: “Ho intervistato tutti nella mia vita! Mi manca solo il Papa e mò devo stà a intervistà la Santarelli!”. La Santarelli ti “imbruttisce” (come direbbe lei) solo quando nel momento gossip con la Arcuri metti il suo compagno Corradi tra le vecchie fiamme di Manuelona. Il suo grugnetto severo dura pochissimi secondi perchè poi, fedele al motto “non prediamoci sul serio”, ti dice che “da Manuela accetto tutto perchè è di Latina”. Caro Alfonso Signorini, ad alzare il livello della trasmissione c’è l’intervista di Platinette a Patty Pravo che ci consente di sapere che la cantante è così spendacciona che ha comprato tutti gli strumenti e le attrezzature tecniche di un concerto dei Pink Floyd e li ha regalati alla sua band. L’intervista è indispensabile anche per un ricordo di giovinezza di Platinette, mandata dal suo giornale a 19 anni a fare la sua prima intervista proprio alla divina Patty. Caro Alfonso Signorini, a riabbassare prontamente il tono di Kalispera ci pensi tu con le tue interviste svenevoli a Gabriel Garko e al fratello della Arcuri, facendoci capire il vero motivo per cui hai sposato la filosofia del “non prendersi sul serio”: è indispensabile, quando si punta troppo in alto e si va in bianco. Ma che hai capito? Mi riferisco alla tua presunzione di passare da opinionista a conduttore televisivo!
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lunedì, gennaio 03, 2011
Confusa e felice
Cara Milly Carlucci, il primo giorno del 2011 ho pensato ad uno scherzo di quelli che spesso mi fa il digitale terrestre. Metto su Rai 1 alle 21.30 e ci trovo Cantando Ballando, la “storica” trasmissione di Canale Italia. Ma non era uno scherzo del digitale terrestre, era uno scherzetto di Rai 1 sotto forma di varietà del sabato sera, o meglio di gara tra gruppi vocali composti da non professionisti intitolato 24mila voci. Il punto forte dello show è stata l’emozione dei concorrenti che da una vita coltivano la passione per il canto e sognano di esibirsi in tv. A testimoniarla, parenti ed amici tra i quali si è evidenziata per spontaneità la mamma di una certa Amelia: “Ho pregato molto Gesù… voglio vedere mia figlia cantare in televisione! E Dio mi ha fatto la grazia!” (preghiera espressa alla prima puntata e riproposta registrata a beneficio del pubblico della seconda e ultima puntata). La mamma in preghiera ha trovato in te una entusiasta sostenitrice: “Che bello!… queste mamme che appaiono qui non per la celebrità ma per la normalità!”. La trasmissione non può avere un futuro e tu, pur sapendolo, ti sei spesa con i tuoi sorrisi e con tutta la felicità di essere stata scelta dalla azienda Rai per questa conduzione sperimentale. Ma si sa che un eccesso di felicità può anche avere effetti collaterali che in te si sono manifestati sotto forma di stato confusionale. No, non mi riferisco al tormentone delle mattonelle del palcoscenico rotte da un concorrente durante le prove e che tu hai continuato a citare fino allo sfinimento. Mi riferisco alle parole con cui hai presentato uno degli opinionisti, il giornalista Riccardo Signoretti, che secondo te è un esperto di “popolo italiano, umanità varia e tutto quello che accade nella penisola”. Cara Milly Carlucci, forse non eri così felice di condurre il programma come sembrava, però devo ammettere che il tuo è stato un inizio di tele-anno molto originale: non era facile risultare l’unica nota stonata in mezzo a 24mila voci.
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lunedì, febbraio 28, 2011
Chiambretti light
Caro Jonathan del Grande Fratello non so che numero, il tuo spazio fashion al Chiambretti Night dà la misura di quanto il genio di Piero Chiambretti sia imbottigliato ermeticamente nella lampada. La sua ormai è una conduzione da fannullone. Le sue domande all’ospite vivono della luce riflessa emessa dagli altri programmi tv. Sabato ha ospitato Emma di Maria De Filippi e le domande più pungenti che le ha fatto riguardavano la sua partecipazione all’Arena di Giletti e all’intervista rilasciata ad Annozero. L’ospite del Chiambretti Night assiste al balletto sexy, guarda videoclip che lo celebrano come numero 1, risponde a domande sui propri virgolettati. Poi Chiambretti ricorre all’intervento di voi opionionisti: i gemelli, la finta Maionchi, il maestro di musica con la voce di Luca Laurenti, Costantino della Gherardesca. Il tuo contributo è ritenuto particolarmente importante visto che ti è riservato l’ingresso in passerella con tanto di musica e nome gigantesco sullo schermo che annuncia i numeri 1. L’ospite, fino a quel momento è stato coccolato ed esaltato dal conduttore ma il tuo arrivo lo mette sulla difensiva perchè teme lo scivolone sul look. Una preoccupazione senza senso visto che la filosofia del Chiambretti Night è di essere light: l’ospite è un numero 1 e deve uscire immacolato dallo studio. Mica come accade nello spazio fashion che curi per Verissimo (e ripeto… Verissimo!) dove usi tutta la tua proverbiale cattiveria per giudicare il look dei vip (che non sono ospiti in studio) attraverso le loro immagini più brutte tratte dalle riviste gossippare. Al Chiambretti Night l’ospite è lì vicino a te e non puoi che sposare la linea editoriale light e parlarne bene. Caro Jonathan del Grande Fratello non so che numero, sabato scorso l’unico briciolo di cattiveria l’hai riservato al conduttore fannullone Chiambretti. Gli hai rinfacciato il colore blu del vestito (troppo simile al tuo) e gli hai consigliato di tornare al color carta da zucchero. Chiambretti ha balbettato una difesa d’ufficio con la verve del genio imbottigliato nella lampada che pigramente non vuole più uscire. Così ridotto potrebbe condurre Verissimo e nessuno noterebbe la differenza con la conduzione di Silvia Toffanin (e ripeto… Silvia Toffanin!).
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domenica, febbraio 27, 2011
il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Battista, i tuoi fan non ti vedranno più a Domenica In perchè hai detto basta: “Esperienza drammatica, gli autori scarseggiavano e sono andato via. Se potessi, più che in Rai, lavorerei a Sky, i programmi sono ben fatti e il target è mirato” (da metro del 7/2/2011, articolo di Barbara Nevosi). Prima che un’accusa alla Rai è una tua palese ammissione. Da anni in tv fai gli stessi monologhi. Arrivi con la tua camicia rossa, fai due battute su mogli e suocere, poi commenti le notizie più strampalate prese dai giornali. Ora vorresti che la Rai ti mettesse a disposizione più autori; ma per fare cosa? Nuovi monologhi su cognate e amanti? Caro Maurizio Battista, vai, vai pure a Sky. Per una volta, un abbonato Rai potrà vantarsi con un abbonato Sky di avere qualcosa di meno.
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sabato, febbraio 26, 2011
Ilaria D’Amico ad Annozero: una nuova frontiera per le frangette.
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venerdì, febbraio 25, 2011
La Senette torna e si guarda meno allo specchio
Cara Francesca Senette, il pomeriggio flop su Rai 2 e la relativa assenza dal video per un anno ti hanno giovato. Sei tornata con meno grilli da conduttrice-grandi-ascolti per la testa. Ad ospitarti è la microscopica La7d con un programma sulle principali città europee intitolato Effetti personali (il giovedì alle ore 22.30). Lo spot di lancio mi aveva un po’ preoccupato perchè sembrava intatta la tua voglia di protagonismo. Invece guardando la prima puntata mi sono piacevolmente ricreduto. La tua intervista al personaggio (ieri eri nello studio parigino dell’architetto Massimiliano Fuksas) è misurata e fa da filo conduttore ad una serie di clip ben girate e interessanti sulla città di cui parlate. Per la puntata di esordio avete scelto Parigi e ne avete mostrato il lato meno conosciuto. I tuoi interventi sulle immagini sono quasi didascalici, senza commenti superflui. I contributi dei “ciceroni” (la direttrice di un museo underground e l’esperta in cioccolaterie) sono essenziali. Un programma ultra-light che si guarda con interesse. Cara Francesca Senette, il tuo è un ritorno all’insegna dell’umiltà e del voler ricostruire sui tuoi errori, almeno così sembra dalle tue dichiarazioni: “Al Tg4 ho sbagliato approccio con i colleghi: non sono stata capace di farmi benvolere, ero troppo concentrata su di me. Se a Mediaset ero arrivata sui tacchi qui volevo entrare in punta di piedi. Ma mamma Rai con me è stata una matrigna” (dal Corriere della Sera del 24/2/2011, articolo di Chiara Maffioletti). Cara Francesca Senette, lavorare per il Tg4 e per Rai 2 avrebbe potuto stendere chiunque e tu, devi ammetterlo, hai peccato di presunzione. Il passetto (passone!) indietro di Effetti personali è decisamente un ottimo passo. Ti ho lasciato che intervistavi Costantino di Maria De Filippi sull’uscita del suo calendario e ti ritrovo che intervisti Massimiliano Fuksas sulla sua Parigi. Beh, ripensandoci bene, forse sto esagerando con i complimenti: potevi solo migliorare [ video: il thirties “Senette-Vitagliano” di caro televip ].
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giovedì, febbraio 24, 2011
Boris 3: l’ alternativa ai pacchi, a Striscia e alla Gruber
Caro Francesco Renè Pannofino Ferretti, su Cielo va in onda Boris 3 che svolge una funzione zuccherino per i telespettatori free che ogni sera si vedono abbandonati sul più bello da SkyTg24 al suono di questa fastidiosissima frase “Salutiamo i telespettatori di Cielo”. Per i telespettatori free l’edizione delle 20 di SkyTg24 dura 30 minuti di meno. Fino a qualche settimana fa per coprire il buco dalle 20.30 alle 21, Cielo aveva messo il cuoco viaggiatore Oliver. Una noia. Ora ci siete voi di Boris 3: un’ ottima alternativa ai pacchi, a Striscia e alla Gruber. La terza edizione offre qualche spunto nuovo rispetto alla seconda edizione che mi aveva deluso. Il gruppone di Boris 3 sta girando una nuova soap opera intitolata Medical Dimension. Nelle ultime puntate sei stato impegnato nella costruzione dello spot-trailer da presentare al festival delle fiction. Una perla. Medical Dimension è una soap che a differenza degli Occhi del cuore, è politicamente scorretta. Il linguaggio turpe richiesto dalla produzione sta annientando quel minimo di “qualità” che ti sforzi (?!) di dare al prodotto. Eppure, per la reallizzazione dello spot-trailer, hai usato tutte le tecniche più sofisticate del montaggio ritmato ed evocativo che, unitamente alla calda e lanciata voce dello speaker all’americana, fa sembra Medical Dimension più spettacolare di Guerre Stellari. Però, come in Boris 1 e 2, ti vergogni profondamente di quello che stai facendo e ti rifiuti di andarlo a presentare di persona al festival delle fiction. Rimani in studio a lavorare e convinci facilmente anche la star della soap, Stanis Pietro Sermonti La Rochelle, a non presenziare allo sciocco evento mondano. Siete talmente convinti di non andarci che, pochi secondi dopo, tu e Stanis sfrecciate con una potente moto alla volta del festival delle fiction dove sali sul palco per fare un monologo sull’importanza che un prodotto come Medical Dimension avrà nel futuro della nostra televisione perchè, dici, “Un’altra televisione è possibile!”. In quel preciso istante, il volto di Francesco Pannofino prevale su quello di Renè Ferretti lasciandoci l’amara convinzione che il sarcasmo di Boris 3 è più che motivato. Caro Francesco Renè Pannofino Ferretti, un’altra televisione oggi pare impossibile e al telespettatore free non resta che cercare con il lanternino qualche rara eccezione come il tuo Boris 3.
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mercoledì, febbraio 23, 2011
L’Isola dei famosi: un programma che non doveva arrivare all’ottava edizione Rai
Cara Simona Ventura, per capire cosa c’è di più di una telefonata del direttore generale della Rai, ieri ho guardato la striscia preserale dell’Isola dei famosi 8. I concorrenti sono divisi in due categorie: “parenti di…” e “famosi” (boh e pure mah). La prima sorpresa è che tra “i parenti di…” c’è la figlia di Cristiano De Andrè; credevo che sulle partecipazioni televisive della famiglia De Andrè avesse l’esclusiva Fabio Fazio! Poi c’è un pronipote di Garibaldi, il figlio di Brigitte Nielsen (a cui manca la fidanzata) e la sorella di Balotelli (che cerca un fidanzato). La “star dei parenti di…” è la madre di Valeria Marini che ieri si è emozionata perchè “i ragazzi sono riusciti ad accendere il fuoco e finalmente possono mangiare”. La commozione le è passata in un attimo e si è messa a dare ordini “ai ragazzi” su come alimentare il fuoco. I famosi invece patiscono la fame. Raffaella Fico ha male al pancino scopertissimo perchè sta mangiando le bacche. Eleonora Brigliadori litiga con tutti ma in modo zen. Giorgia Palmas è l’unica che la sopporta, anzi l’ammira. C’è un certo Luca Di Risio che fa il capetto. Un certo Thyago Alves che fa presenza. Magda Gomes fa…; che fa Magda Gomes? Un certo Daniel Mc Vicar fa tentativi di pronunciare parole italiane. Raffaele Paganini è quello che potenzialmente può diventare la mina vagante di questa edizione; fa il saggio compassato ma tutto lascia intendere che sotto sotto è pronto ad esplodere come e peggio di Adriano Pappalardo. Cara Simona Ventura, ecco l’Isola dei Famosi 8: un format spremuto, che aspetta solo di essere messo da parte. A quanto pare gli unici che ancora non se ne sono accorti siete tu, il direttore generale e il direttore di rete. I telespettatori se ne sono accorti visto che lunedì avete fatto il 12% di share (doppiati dal Grande Fratello 11). Cara Simona Ventura, non so quanti punti pensate di recuperare spostandovi al mercoledì sera. So che, anzichè pensare a recuperare punti, dovreste pensare a recuperare la lucidità per riflettere su quante risorse economiche e professionali della “prima azienda culturale del paese” state investendo per fare un programma del genere. Cara Simona Ventura, dai! Fai fare questa sfuriata simil-Pappalardo a Raffaele Paganini e chiudi in bruttezza questo brutto programma.
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martedì, febbraio 22, 2011
Petrolio
Cari direttori di tutti i telegiornali, la crisi del regime libico (con possibile imminente caduta) sembra interessarvi molto di più delle crisi (con caduta) dei regimi tunisini ed egiziano. Un interesse giustificato dalla vicinanza geografica, dal rapporto storico tra l’Italia e la Libia, dai molteplici interessi economici e dalla recente politica di Berlusconi che ha intensificato i rapporti con Gheddafi, mostrando una lungimiranza politica degna del progettista del Titanic. La nostra dipendenza dal petrolio libico (30% del fabbisogno nazionale) è al primo posto di ogni servizio che mandate in onda sulle ripercussioni “italiane” della crisi libica. Già, il petrolio. Negli ultimi mesi avete relegato le notizie sull’aumento del costo del petrolio e della benzina nei meandri dei tg economici e in qualche minuscolo servizio sul carovita di inizio anno. Ora però non si tratta di caro-petrolio ma di una possibile carenza di petrolio. Se la crisi libica sarà lunga (e se cambieranno i vertici politici) anche gli accordi commerciali non potranno non risentirne. Cari direttori di tutti i telegiornali, ero bimbetto all’inizio degli anni ’70 quando in Italia ci fu l’austerity a causa della crisi petrolifera seguita alla Guerra del Kippur. I vostri colleghi di allora trasmettevano le immagini in bianco e nero delle città italiane prigioniere del blocco totale del traffico motorizzato ordinato dal governo per risparmiare le nostre riserve di oro nero. Tutti a piedi, in bicicletta, con i pattini, a cavallo, con i calessini. Ogni domenica l’Italia si fermava e risparmiava il suo petrolio perchè c’era “l’austerity”. Nei nostri ricordi di bimbetti prevale l’immagine poetica in cui le famiglie italiane sembravano aver trovato un’energia altenativa nuova fatta di condivisione sociale della privazione. Durò poco. Si passò alle targhe alterne e poi si tornò alla normalità della condivisione sociale delle file in autostrada. Cari direttori di tutti i telegiornali, non auspico un ritorno all’austerity ma vorrei che nei prossimi giorni, quando ricorderete nei vostri servizi quei giorni italiani del 1973, lo faceste lasciando da parte la visione poetica mutuata dai vostri ricordi di bimbetti e adolescenti. Vorrei che ad ispirarvi fosse la lucida e spietata analisi del romanzo-saggio di Pier Paolo Pasolini. Temo che il mio rimarrà un desiderio incompiuto.
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lunedì, febbraio 21, 2011
Le due emozioni della Canalis a Sanremo
Cara Elisabetta Canalis, nei 7 giorni di kermesse sanremese ti sei concessa generosamente al pubblico italiano; da oggi tornerai a cercare di conquistarti un pubblico americano. Il tuo è stato un Sanremo normale senza picchi verso l’alto. Dal confronto con la più giovane e rampante Belen Rodriguez esci con un pareggio stretto. Stretto quanto i vestiti che hai indossato e che ti impedivano i movimenti di base al contrario di quelli indossati da Belen che, grazie alla carenza di stoffa, ha potuto mostrare camminate più fluide e soste più panoramiche delle tue. Anche all’esame orale hai strappato la sufficienza. Se è vero che l’inflessione argentina conferisce a Belen parte del suo fascino è altrettanto vero che la tua inflssione italiana deve ancora migliorare molto. Anche il tuo sorriso con le fossette ha faticato a star dietro al sorriso con il neo di Belen. Poi ci sono le emozioni. Belen è sembrata emozionatissima in più di una occasione. Tu, controllatissima, tranne in due occasioni. La sera in cui il Festival ha celebrato i 150 anni dell’Unità d’Italia, hai confessato a Gianni Morandi di esserti commossa e di non esserti mai sentita così fiera di essere italiana. E poi subito dopo la proclamazione di Roberto Vecchioni come vincitore. La sua dedica appassionata alla moglie ti ha coinvolto emotivamente e le telecamere hanno colto il momento in cui dicevi a Belen “che bella dedica!”. Subito dopo la consegna del premio, mentre Morandi farfugliava i suoi saluti al pubblico, tu avevi ancora il microfono acceso e ti sei avvicinata a Vecchioni per complimentarti con lui per il trionfo ma soprattutto per “la dedica a tua moglie… è stata bellissima… bellissima!!!”. Per te deve essere stata una grande sorpresa visto che alla vigilia del Festival avevi dichiarato a Vanity Fair: “L’uomo italiano non sa dirti ti amo”. Cara Elisabetta Canalis, non ci resta che aspettare la consegna del prossimo Oscar a George Clooney per vedere se ti farà una dedica bella come quella di Vecchioni alla moglie ma soprattutto per vedere come ti dirà ti amo. Se te lo dirà.
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domenica, febbraio 20, 2011
l’immagine più brutta del Festival di Sanremo 2011 secondo caro televip
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sabato, febbraio 19, 2011
caro televip consiglia: Bugiarda no, reticente (Einaudi) di Franca Valeri
Franca Valeri: quanto è brava, ironica, intelligente, colta, elegante, comica, divertente, impegnata, moderna, poetica, simpatica, teatrale, cinematografica, televisiva? Tanto, ma proprio tanto. Bugiarda no, reticente è la coinvolgente autobiografia (scritta benissimo) di una vera signora dello spettacolo italiano. Adorabile Franca!
Bugiarda no, reticente
Franca Valeri
2010
Supercoralli
pp. 108
€ 17,00
ISBN 978880620640
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venerdì, febbraio 18, 2011
Ambra Angiolini dà un senso ad una noiosissima puntata di Annozero
Cara Ambra Angiolini, nella sera dell’acclamatissimo monologo risorgimentale con tanto di esegesi dell’Inno di Mameli e Novaro fatta da Roberto Benigni al Festival di Sanremo, registro un tuo altrettanto intenso intervento ad Annozero. Michele Santoro, per parlare degli sviluppi del caso-Ruby (manifestazione delle mutande di Ferrara e manifestazione Se non ora quando?), è partito con i disegnini sceneggiati della storia dell’arresto di Ruby (di cui ormai sappiamo a memoria ogni singolo dialogo tra i protagonisti delle intercettazioni) e poi ha moderato una discussione noiosissima con ospiti noiosissimi come Debora Serracchiani, Francesco Storace e Beatrice Lorenzin. Altro che controprogrammazione al Festival! A dare un senso alla puntata di Annozero di ieri (vignette finali di Vauro a parte) hai provveduto tu con il tuo intervento. Un discorso semplice ma accorato da donna che ha partecipato a Se non ora quando?: “Penso che la cosa più grave di questa situazione sia non tanto parlare sempre di Berlusconi, che veramente mi nausea, mi dà quasi fastidio. Sembra che ormai tutto si debba a lui e tutto si debba chiedere a lui e sia necessario andare ad Arcore per fare televisione, per fare politica. Questo è un atteggiamento sba-glia-to! Perchè innesca questi meccanismi qua e questi meccanismi sono meccanismi malati. La società si ammala e divena scomoda, e diventa volgare, e diventa intollerabile, per questo motivo. Per questo motivo molte persone sono scese in piazza. E’ troppo facile dire… sono scese contro Berlusconi. Che palle! Sono scese perchè questa roba qua non eve capitar a mia figlia, per esempio. Non deve succedere che questo entri nella nostra cultura”. Beatrice Lorenzin ha provato a ricordare che sei stata il simbolo delle ragazzine di Non è la Rai ma, francamente, la forza del tuo volto e delle tue idee di oggi, ha reso ridicola la sua replica: “Noi donne… io guardavo te quando stavi a Non è la Rai. Ti guardavo, ero a casa, studiavo, mangiavo e guardavo Non è la Rai… guardando Non è la Rai ho deciso che volevo fare la giornalista e il politico. Ero anche molto snob e mentre guardavo dicevo… ma guarda ste sceme!”. Cara Ambra Angiolini, la tua reazione è stata splendida. Sei scoppiata in una delle tue fragorose risate e le hai detto “Ma non si fa!” riferendoti allo “sceme” detto oggi per allora. La Lorenzin ha proseguito facendo tutto un discorso sulle ragazzine che all’epoca di Non è la Rai vi ritenevano un modello per arrivare al successo. E’ tipico di chi non ha argomenti per difendere l’indifendibile, usare il trucchetto di cambiare i termini del problema. Se c’è stato un Non è la Rai, è colpa delle ragazzine che vi partecipavano o dell’ emittente televisiva che la trasmetteva? Cara Ambra Angiolini, quando ti ho assegnato il caro televip 2008, l’ho fatto ritenendo che con te la tv non è stata cattiva maestra. Confermo.
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giovedì, febbraio 17, 2011
Il San Valentino di Mauro, Simona (e Ingrid ?)
Cara Ingrid Muccitelli, se è vero che sei la fidanzata del direttore generale della Rai Mauro Masi, allora devi aver trascorso uno strano San Valentino. Te ne stavi al lume di candela nella vostra casetta o in un ristorante di lusso e ad un certo punto il tuo lui ha chiamato al telefono un’altra lei. E non un’altra lei qualsiasi ma una delle sue dipendenti in carriera: Simona Ventura. E’ stata una telefonata tenerissima che ha mostrato tutta la stima, l’affetto e la considerazione che hanno l’uno per l’altra. Lui che la chiamava confidenzialmente Simona, lei che tra un sospiro e una risatina pendeva dalle sue parole accompagnandole con espressioni cucciolotte del volto che cozzavano con il formale “direttore” con il quale educatamente lo chiamava. Era il giorno di San Valentino e la Rai si giocava la carta Isola dei Famosi 8 contro il Grande Fratello 11. Qualche settimana fa il tuo Mauro aveva fatto una telefonata di ben altro tenore ad un altro dei suoi dipendenti in carriera: Michele Santoro. Il solo momento in cui le frasi soavi che quasi sussurrava alla Ventura sono sembrate meno soavi è stato quando ha fatto un’allusione ad altri programmi meno aziendali dell’Isola dei Famosi ed il pensiero è corso alla telefonata fatta a Santoro. Cara Ingrid Muccitelli, io continuo ad immaginarti accanto al tuo Mauro mentre sviolinava la Ventura. Per quanto anche tu possa stimarla ed esserle amica certo il fatto che la sera di San Valentino un’altra si becchi tutti quei complimenti in diretta televisiva davanti a milioni di persone non deve essere proprio il massimo per una fidanzata. Io parto sempre dal fatto che tu saresti la fidanzata di Mauro Masi. Sono settimane che cerco una vostra dichiarazione di conferma ufficiale alle notizie e alle foto apparse su giornali e siti gossippari. Ma niente. E allora non credo che ti arrecherà ulteriore fastidio la trascrizione della telefonata (a mò di intercettazione che va tanto di moda):
Ventura: Pronto?
Masi: Pronto…. Pronto…
Ventura: Siii
Masi: Simona?
Ventura: Siii
Masi: Sono Mauro Masi
Ventura: ah! (risatina sospirata) buonasera! (applausi in studio) buonasera direttore!
Masi: Buonasera… Buonasera, Simona… buonasera…
Ventura: Buonasera…
Masi: Intanto sono io… so che mi fanno tante imitazioni ma sono io davvero
Ventura: (risatella stile Ventura)
Masi: la sto chiamando
Ventura: (lo interrompe)… Io ci credo eh… ci mancherebbe anche quello…
Masi: (respira nella cornetta)… eh… la sto chiamando per dirle in primis che non mi dissocio nè da lei nè dal suo programma, che a differenza di altri è un programma che rispetta pienamente le regole aziendali…
Ventura: ( si passa la lingua tra le labbra)… grazieee…
Masi: anzi… oltre a non dissociarmi le faccio davvero tanti auguri e un grandissimo in bocca al lupo a lei, alle persone che sono presenti in studio e a quelle che sono in Honduras
Ventura: grazie di-ret-to-reee… (e lancia l’applauso allo studio)
Masi: Sono certo Simona che darete tutti quanti il massimo per questo che è un programma… uno dei programmi di maggior ascolto, di seguito popolare di questa azienda,… eeehh… le siamo tutti molto vicini, da parte nostra, da parte dell’azienda, devo dirle che noi saremo particolarmente attenti a garantire la trasparenza delle operazioni di televoto che è un tema che sta molto a cuore alle istituzioni e sta molto a cuore ai nostri teleaspettatori… però le volevo (..incomprendsibile…) ancora una volta un grandissimo in bocca al lupo…
Ventura: (urlante tra gli applausi del pubblico in studio e con le mani giunte alla Fantozzi) … la ringrazio direttore!!! abbiamo così bisogno di voi! grazie di cuore! (applausi scroscianti del pubblico in studio)
Masi: grazie e a presto! Arrivederci!
Ventura: Grazie direttore generale della Rai! hai capito? Ma che meraviglia! Iniziamo benissimo!
Cara Ingrid Muccitelli, la prossima volta che ti vedrò a Quelli che il calcio, non mi chiederò (come faccio sempre) perchè sei stata scelta come tifosa vip della Lazio ma avrò una curiosità nuova. Questa telefonata così amorevole ed affettuosa avrà scosso Ingrid Muccitelli al punto di liberarla e farle gridare al mondo con la sciarpetta della Lazio al vento: “Sono la fidanzata del direttore generale della Rai Mauro Masiiiii!!!!”? Pensa a quanti benefici potrebbe portare questa tua rivelazione. I giornali e i siti di gossip non dovrebbero più fare strane congetture sul vostro amore, io avrei almeno una certezza su di te e, cosa più importante, faresti felice Simona Ventura almeno quanto l’ha fatta felice il direttore generale della Rai Mauro Masi nel giorno di San Valentino.
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mercoledì, febbraio 16, 2011
il Sanremo 2011 di caro televip su facebook: 1a serata
– Sanremo2011: io comincerei con un applauso a chi ha costruito il terrazzo che da anni ospita il peso dei collegamenti di Vincenzo Mollica durante il Tg1
– Giusy Ferreri l’intonazione le è rimasta attaccata al pezzo di vestito che le manca. Quale canzone di Liga vi ricorda? Dai che è facile.
– Anna Tatangelo canta Bastardo: dedicata al suo look maker.
– Caro Gianni Morandi, uno su mille ce la fa. E non sei tu.
– e adesso sono arrivate pure le due veline!
– Belen e la Canalis dopo la prima presentazione si applaudono a vicenda e si dicono meravigliate: “Ce l’abbiamo fatta!”. Non ci credono nemmeno loro che le pagano così tanto per fare così poco.
– Max Pezzali: l’autoplagio non è reato.
– il regista di che tempo che fa ovviamente si è portato a sanremo la scenografia che sembra un maglione di missoni: da mal di testa
– Gianni Morandi ci ricorda che il festival è trasmesso in Eurovisione. In Europa non gli bastava di deriderci per il bunga bunga.
– importante network televisivo nazionale cerca nuovi conduttori per programma intitolato Le Iene
– Anna Avatar Oxa
– Qualcuno glielo dica che stanno facendo il festival del sonno! Masi se ci sei fagli uno squillo!
– Ho sentito una cantante! Nello spot Barilla.
– stanno a fà nà caciara!
– Belen lancia un nuovo tipo di tango: il tango lato B.
– Bravi, si, siete tutti bravissimi. E infatti io vi mollo e me ne vado a dormire. Ciao a tutti.
ps. stasera, replico. Ma non è detto.
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Il trash non muore mai. Carotelevip e gli in&out di questa povera tv italiana: Giovanna Gallo intervista Akio.
di Giovanna Gallo
Se dico tv, cosa viene in mente al telespettatore medio? Robe trash, programmi di Maria de Filippi (se ne possono citare almeno 4 che tutti, almeno una volta nella vita, e purtroppo, abbiamo visto) incursioni telefoniche fuori luogo, arene e talk shows in cui, per alzare il tono, si invita l’Alba Parietti (per un’atmosfera da “Bella ma acuta”) o l’Alessandro Meluzzi (per un’atmosfera da “la psicologia del senso comune nei vostri salotti”) di turno. Le cronache ci raccontano di persone che hanno buttato la tv nell’immondizia, gesto a cui non è seguito un esaurimento nervoso da mancanza di telecomando. Eppure uno stoico e quanto mai arguto blogger continua a sfidare le leggi della sopportazione televisiva per raccontare a noi lettori/spettatori gli in&out della tv italiana. Lui è Akio di Carotelevip, uno che alle starlettine, ai vippetti e ai divi della tele dà del tu. Ogni giorno, nel suo post e nei suoi postini (o “piccoli post”) scrive una lettera agrodolce al televip di turno, nascondendo, dietro alle battute al vetriolo, un’attenta analisi del costume italiano di cui la nostra tv si veste per sembrare più bella, divertente, “alta”. Akio si diverte a spogliarla, un po’ per smascherarla, un po’ per ridere.
– l’intervista di Giovanna Gallo ad Akio (che ringrazia!)
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martedì, febbraio 15, 2011
Sanremo 2011: sarà un’edizione storica?
Caro Gianni Morandi, c’era un ragazzo che come te amava le musica e la televisione. Per quel ragazzo, presentare il Festival di Sanremo è il massimo. Un eterno ragazzo che da stasera sarà il volto principale della complessa macchina festivaliera. Su quel volto si materializzeranno le polemiche, gli alti e bassi dell’audience, le chiacchere, i testi segretissimi (?!) di Luca e Paolo (?!), la baraonda mediatica, gli attacchi, le provocazioni e tutto quanto fa del Festival di Sanremo l’evento televisivo dell’anno, ogni anno. Accanto a te avrai le due donne televisive del momento: Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. Due donne che hanno talmente tanto successo e personalità da potersi permettere dichiarazioni controcorrente sulla manifestazione di piazza “Se non ora quando?”. Ecco al riguardo la presa di posizione di Elisabetta Canalis: “Io non ci sarei andata secondo me non c’era bisogno di farla. Credo che il significato della manifestazione, i valori della dignità e del rispetto, non vadano messi in luce o gridati il giorno del corteo. Dovrebbe esserci sempre”. Altrettanto deciso il convincimento di Belen Rodriguez: “Possono fare tutte le manifestazioni che vogliono, ma le donne senza valori ci sono in Italia e da tutte le parti. E’ dalla base che bisogna correggere la situazione, conta l’educazione. Anche tanti uomini non hanno valori”. A compensare la loro presa di posizione hai pensato tu: “Ho sentito degli amici di Bologna, mi hanno detto che è stata una manifestazione bellissima. C’erano anche tanti uomini, la dignità è un valore importante” (virgolettati tratti da repubblica.it del 14/2/2011). Caro Gianni Morandi, il tuo Sanremo da conduttore avrà una buona controprogrammazione. Mediaset si giocherà le carte Paperissima, Zelig e la Corrida. La Rai non rinuncerà a Ballarò, Annozero e Chi l’ha visto? Ma tra tutte le variabili che potrebbero verificarsi in questa settimana sanremese quella più complicata da gestire potrebbe venire da un evento extra-festival. Tra oggi e domani arriverà la decisione del Gip di Milano sul rito immediato nei confronti del presidente del consiglio Silvio Berlusconi per il caso Ruby-gate. Una decisione che, nel caso di autorizzazione al rito immediato, può creare un terremoto politico dal quale il Festival non sarebbe al riparo. L’Italia non potrebbe godersi serenamente le canzonette di Sanremo sapendo che sul proprio premier pendono gravi indizi di reato dei quali dovrà rispondere in pochi mesi. Se però il Gip non autorizzererà il rito immediato, allora il processo a Berlusconi si farà chissà quando e le canzonette potranno tranquillamente fare da sottofondo al rumore televisivo che negli ultimi 6 mesi di duro lavoro tu e la tua squadra avete architettato. Caro Gianni Morandi, in entrambi i casi fossi in te io mi preparerei a ricevere una telefonata in diretta del presidente del consiglio. Giovedì, la serata del Festival sarà dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia e un suo audiomessaggio alla nazione non è da escludere. Potrebbe essere un momento storico per l’Italia Unita; Berlusconi che si dimette in diretta telefonica nel bel mezzo del programma televisivo più amato dagli italiani. Oppure Berlusconi potrebbe essere talmente felice del rinvio alle calende greche del processo sul caso Ruby, da donare a te e al tuo pubblico un duetto telefonico nazional-centociquantenario-popolare insieme ad Apicella. Per te, come disse il Chiambretti festivaliero, “Comunque vada sarà un successo”.
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lunedì, febbraio 14, 2011
Social Rai 2
Caro direttore di Rai 2 Massimo Liofredi, anche tu hai intenzione di immergere la tua rete nel mare dei social network per accalappiare il pubblico giovane e giovanissimo. Lo vorresti fare con un programmino intitolato Social King che va in onda in diretta il sabato e la domenica mattina alle 9.20. Per voi si tratta del “primo game-show interattivo realizzato da un’emittente televisiva italiana”. Il quiz contrappone due squadre di ragazzi-internauti che rispondono a domande sui social network (?!). L’interattività consiste nel fatto che i telespettatori possono sovvertire il risultato della gara in studio votando sul sito della trasmissione (non sarà troppo interattivo?). La maggior parte delle domande si basa sui filmati di YouTube e sono davvero molto impegnative “è stato più cliccato il video di una signora che cade nella fontana di un centro commerciale mentre manda un sms o il video del discorso alla nazione di Obama?”. Ad annunciare le varie porzioni del programma ci sono gli stacchetti di dj Jo a cui basta pochissimo per essere il momento migliore del format (boh e pure mah). I due conduttori sono il signorino buonasera Livio Beshir e la attrice Metis Di Meo; lui concentratissimo a non fare la figura del signorino buonasera e lei concentratissima a fare l’attrice. Di quello che sono in realtà i social network nemmeno l’ombra. Caro direttore di Rai 2 Massimo Liofredi, ormai siamo abituati a questi tuoi sterili tentativi di sperimentare programmi fatti per essere stroncati a prima vista. Così come siamo abituati a vederti in conferenza stampa accanto a Simona Ventura per presentare la nuova edizione dell’Isola dei famosi. Un’edizione su cui è piombato il macigno del Ruby-gate visto che il nome di una delle concorrenti più attese, la ex-gieffina Raffaella Fico, è spuntato nelle intercettazioni perchè pare abbia partecipato alle feste di Arcore. La conduttrice Simona Ventura è già pronta a capitalizzarne la presenza: “Non sapevo che fosse in quelle intercettazioni, ma sono affari suoi, certo sono molto curiosa di domandarle cosa accadeva in quelle serate ad Arcore” (da Il Corriere della Sera del 5/2/11 articolo di Renato Franco). Tu invece ti sei dissociato ma non troppo: “Il cast della trasmissione è stato proposto dalla conduttrice Simona Ventura e dalla società produttrice Magnolia, discusso con il direttore di rete e portato a conoscenza, come prassi e correttezza impone, del direttore generale Masi. Se avessi saputo prima che era in quelle intercettazioni avrei detto di no (sempre dal Corsera del 5/2/11). Caro direttore di Rai 2 Massimo Liofredi, è chiaro che per te c’è social e social. Va bene che la rete tira ma vuoi mettere quanto tira Raffaella Fico?
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domenica, febbraio 13, 2011
il postino (o piccolo post)
Cari Giuliano Ferrara e Sara Tommasi, la vostra lunga assenza dagli schermi televisivi è stata compensata dalla esposizione degli ultimissimi giorni. Tu cara Sara, sei la protagonista di decine di servizi dei telegiornali per una storia di sms intercettati che avresti inviato a Silvio Berlusconi e a Ignazio La Russa (i tg hanno mostrato le foto più belle dei tuoi calendari). Tu caro Giuliano, sei protagonista dei telegiornali perchè sei tornato a fare il consigliere-difensore di Berlusconi con una manifestazione intitolata “In mutande ma vivi” (per fortuna non ci sono foto di tuoi calendari). Cari Giuliano Ferrara e Sara Tommasi, per un giornalista e una showgirl che devono molto alla televisione, le lunghe assenze dal video vengono facilmente compensate da pochi passaggi di ritorno, purchè siano eclatanti. Ora potete tornare nell’ombra a scrivere editoriali colti e sms sciolti.
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sabato, febbraio 12, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: George Clooney nei nuovi spot di Fastweb spunta da un tombino con il caschetto da minatore. Rai 1 vorrebbe tanto che quel tunnel sotterraneo lo portasse da Roma a Sanremo.
: Invece temo che dal tombino del Festival di Sanremo spunterà Fabrizio Corona.
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venerdì, febbraio 11, 2011
Alba equilibrista ignara
Cara Alba Parietti, in tutti questi anni che non hai avuto una tua trasmissione, hai svolto il ruolo di opinionista e ti sei spesa nelle ospitate televisive ma era evidente che quel ruolo ti stava stretto. In tutti questi anni, ogni volta che ti è stato chiesto che genere di trasmissione avresti voluto condurre, hai risposto sempre allo stesso modo: “Vorrei rifare Grimilde” (programma che hai condotto per Italia 1). Alballoscuro, il tuo nuovo programma su La7d, è praticamente come Grimilde. Tu che porgi domande che non conosci a due intervistati vip. Nella prima puntata hai ospitato Lele Mora e Vauro. Non sono arrivato a vedere l’intervista a Vauro perchè quella a Lele Mora già mi aveva disgustato. Ieri sono tornato sul luogo dell’oscurità per vedere se avevi come ospite Emilio Fede. No, avevi Aldo Busi, con cui hai discusso animatamente ancor prima di cominciare le domande previste (i dettagli del siparietto faranno felici i telespettatori di Blob e dei Nuovi mostri di Striscia). Io vorrei soffermarmi non tanto sulle tue qualità di porgitrice di domande, ma sulle tue qualità di conduttrice che dopo aver posto la domanda sconosciuta, ci mette del suo ed improvvisa. In tal senso è particolarmente significativa l’improvvisazione di ieri durante l’intervista ad Arisa. Giri la ruota con le domande sconosciute, apri la busta e dopo un ghignetto commenti “Questa è una domanda perfida” e poi la poni con la tua aria da Grimilde “Se tu fossi una cantante… chi ti piacerebbe essere?”. Arisa non sembra cogliere la perfidia e risponde: “Ornella Vanoni”. Tu ti meravigli “la Vanoni?…” e, vista la risposta lapidaria, cerchi il modo di approfondire “… con tutto il rispetto per la Vanoni e per la sua carriera… ti prenderesti anche l’età della Vanoni?… Ti prenderesti oneri e onori?…”. Cara Alba Parietti, la malcapitata Arisa pensava alla Vanoni come modello di cantante e tu te ne sei uscita (per essere gentile l’unico commento che mi viene è “come i cavoli a merenda”) con la storia dell’età che la Vanoni ha oggi? Voleva essere una controdomanda del tipo “Arisa che rapporto hai con il tempo che passa?… come ti vedi a 70 anni?”, oppure c’è un controsignificato oscuro con non ho colto? Cara Alba Parietti, più che un ritorno alla conduzione, Albaalloscuro è un esercizio di equilibrismo; non tanto perchè non conosci le domande quanto perchè ti ostini a commentare le risposte.
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giovedì, febbraio 10, 2011
Il segno distintivo di una neo-televip
Cara Chiara Maci, l’unico blogger che finora ha funzionato in tv è Diego Bianchi in arte Zoro (Selvaggia Lucarelli non la considero blogger ma una televip a tutti gli effetti). Ora ci sei anche tu. Fedele al motto “parla di quello che conosci” sei una dei tre giudici di Cuochi e fiamme su La7d. Il titolo di giudice culinario te lo sei guadagnato grazie al successo del tuo blog sorelle in pentola. Cuochi e fiamme è una gara tra cuochi dilettanti che devono dimostrare non solo di saper cucinare piatti gustosi ma di essere anche originali, creativi, veloci. Con te nel cast ci sono l’attore Riccardo Rossi e la giornalista nonchè critica gastronomica Fiammetta Fadda (già “star” di Chef per un giorno insieme al suo collega Leonardo Romanelli che era con voi nella prima edizione di Cuochi e fiamme al posto ora occupato da Rossi). Il conduttore è Simone Rugiati, anche lui tornato saggiamente a fare il suo mestiere di tele-chef dopo aver partecipato all’Isola dei famosi nell’illusione che l’avrebbe reso popolare. La sua è una conduzione pulita, equilibrata, simpatica al punto giusto, attenta a cogliere il più piccolo dettaglio delle operazioni ai fornelli e altrettanto pronto a valorizzare i vostri commenti e giudizi. In più fa anche da spalla a Riccardo Rossi che ha il compito di giudice battutaro (anche lui, stranamente, si giova della gradevolezza della trasmissione). Ma la vera star del programma sei tu, o meglio, lo stai diventando puntata dopo puntata, con il tuo stile concreto ma nel contempo sobrio, a volte delicato. Rugiati ti porge il piatto da giudicare e tu inforchetti, assapori, rifletti e dici… “ben presentato… io non avrei messo… mi piace l’idea di… originale come soluzione… ottimo abbinamento… non sento il sapore di… si sente troppo il sapore di… sul blog mi arrivano ricette con…”. Ma per essere un televip certificato bisogna avere anche un segno distintivo; e tu ce l’hai. Ad accompagnare ogni tuo assaggio c’è una specie di tic che, con il passare delle puntate, sta assumendo le sembianze di un vezzo; prima di assaggiare una pietanza ti tocchi la punta del naso con il dorso del dito indice. Lo fai spessissimo. Cara Chiara Maci, se Zoro è quello che parla da solo deridendo la politica italiana, tu sei quella che si tocca sempre il naso prima di assaggiare una pietanza. Tutto sommato ci vuole poco per diventare un televip.
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mercoledì, febbraio 09, 2011
Il mistero del conduttore sperimentatore
Caro Daniele Bossari, nella tua nuova dimensione di conduttore sperimentatore ti stai appassionando al tema dei fantasmi. Nella puntata di Mistero di ieri (su Italia 1) hai analizzato, vivisezionato, scandagliato, parcellizzato, il mistero del fantasma di Gloucester. In una antica birreria inglese la telecamera di sicerezza ha ripreso un bicchiere che cade da un tavolo senza che nessuno lo tocchi; straordinario! Tu, sei volato in Inghilterra per intervistare il proprietario del locale e sua moglie che da anni convivono con i molti fantasmi che gli hanno lasciato in eredità i proprietari precedenti (erano inclusi nel contratto di vendita?). Ma la tua capacità di analisi va ben oltre la testimonianza. Tu, ora, sei un conduttore sperimentatore. Eccoti davanti ad un bicchiere di birra, seduto al “tavolo del mistero del bicchiere che cade da solo dal tavolo del mistero”. Mistero. Tu ed il proprietario del pub confutate la teoria delle vibrazioni del pavimento con cui gli scettici spiegano il mistero. Battete i pugni sul tavolo per creare le vibrazioni indispensabili a farlo cadere. Niente da fare, il bicchiere non si muove, è inchiodato al tavolo. L’altra teoria degli scettici è la teoria del tavolo bagnato che tu riproduci da grande conduttore sperimentatore. Prendi un po’ di acqua e la spargi sotto al bicchiere ma quello, niente, non scivola giù dal tavolo. Il proprietario del pub ti guarda soddisfatto mentre tu rivolto ai telespettatori dici “Il mistero continua…”. Caro Daniele Bossari, dopo queste tue dimostrazioni pratiche gli scettici faranno un profondo esame di coscienza con al primo posto la domanda: “ma possiamo stare a sprecare il nostro scettismo per un mistero di cui si occupa Daniele Bossari?
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martedì, febbraio 08, 2011
E’ sempre (quasi) gol
Cara Sara Benci, il primo ostacolo per una giornalista sportiva di Sky che passa alla conduzione di una trasmissione sul calcio è il confronto con la Ilaria D’Amico di Sky Calcio Show. Un confronto dal quale tu esci con una onorevole sconfitta. Parti svantaggiata per tanti motivi, tutti importanti. Sky ti ha chiesto di sacrificarti su Cielo per riempire il buco delle ore 23.00 della domenica sera dove spadroneggiano La Domenica Sportiva, Controcampo e i talk show delle emittenti regionali. Conduci E’ sempre Gol, una finestra fatta quasi tutta di highlights sul campionato italiano di calcio con uno sguardo ai campionati spagnolo, inglese e tedesco. La trasmissione offre pochissimi spunti ad una conduttrice. La D’Amico può contare sulle interviste a botta calda con gli allenatori che spesso fanno scintille con i due opionionisti Mauro e Sconcerti. Tu mandi in onda i gol che, sulle reti generaliste, hanno già visto i telespettatori di 90° Minuto e dei telegiornali. Il massimo delle scintille le fai per contenere le battute sgasate di Angelo Pintus che, quando non fa la voce di Mourinho, fa da spalla ad opinionisti decisamente poco scintillanti come Josè Altafini (è rimasto il battutaro che duettava con Massimo Caputi negli anni ’90 a Telemontecarlo, e con l’età le battute possono solo peggiorare). La D’Amico ha uno studio con una scenografia ricchissima di schermi e tecnologia e con un numero esagerato di telecamere. Tu hai uno studiolo che ricorda tristemente una camera e cucina ammobiliata male (per camera intendo 1 telecamera, massimo due). Cara Sara Benci, dove vinci il confronto con Ilaria D’Amico è sulla simpatia (lei ormai è prigioniera del suo personaggio iper-professional-serioso mentre tu, per il momento, sei professional-sorridente-spontanea) e sul timbro della voce (la tua è calda e robusta, la sua squillante e acuta). Cara Sara Benci, il tuo sacrificio alla conduzione di E’ sempre Gol non tarperà le ali alla tua carriera, anzi, un giorno Sky potrebbe ricompensarti rendendosi conto che ha in casa una ottima sostituta della D’Amico; non appena qualche abbonato Sky si lamenterà delle interferenze squillanti e acute sul segnale audio.
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lunedì, febbraio 07, 2011
3 domande di caro televip a Dario Falleti autore dell’attualissima spy story Le regole dell’anagramma (Hobby & Work editore)
dalla prefazione di Luca Crovi
“Fra le pagine del romanzo scoprirete che Falleti ha imparato bene la lezione di Carlo Emilio Gadda e del suo commissario Ingravallo, ma che conosce anche gli insegnamenti di Greene, Follett e Forsyth. Negroni ha certo più di una crisi d’identità in mezzo al marciume che sembra avere contaminato la politica italiana e il mondo delle telecomunicazioni, si serve di un telefonino dei miracoli, impara a raccogliere prestiti azionari, si assoggetta all’uso di pen drive e computer, risolve enigmi degni di Ellery Queen. E la parola “omissis”, spesso presente in certi armadi della vergogna italiani, non potrà che sembrarvi spettrale e inquietante ogni volta che appare fra queste pagine”.
Per voi scrittori di spy story è una manna adesso che Wikileaks ha rilanciato alla grande lo spionaggio. Tu da scrittore di spy story, qualche report di Wikileaks lo hai letto? Quante storie leggeremo prossimamente “liberamente” ispirate a Wikileaks?
Che sia una manna ovviamente lo spero e di report ne ho letto qualcuno. Forse perché si tratta di rivelazioni su documenti ad un basso livello di riservatezza, ne ho ricavato la conferma di come la gran parte del lavoro di intelligence sia molto distante dall’immaginario fatto di agenti intrepidi, azioni sotto copertura e tecnologie fantascientifiche. Più che a 007, diplomatici e addetti ai servizi segreti fanno pensare a impiegati pazientemente dediti all’aggiornamento di pratiche burocratiche. Modelli di questo tipo hanno già avuto grande successo in letteratura, e perciò non è affatto detto che i report di Wikileaks non possano offrire lo spunto per immaginare nuovi personaggi e nuove trame.
Le regole dell’anagramma è attualissimo: intercettazioni telefoniche, video a luci rosse (questo però nella realtà ancora ci manca), ricatti, imbrogli, regolamenti di conti tra mafiosi e servizi segreti. La fiction letteraria regge ancora il confronto con la realtà e cosa impara uno scrittore da certa realtà?
Per una serie di motivi, primo fra tutti la diffusione e la rapida evoluzione di nuove tecnologie, la fiction letteraria fatica molto più che nel passato a mantenere il passo della realtà e il rischio di rimanere indietro è forte. Alcuni generi, poi, e mi riferisco in particolare al noir, devono anche fare i conti con trasformazioni sociali molto veloci e molto profonde. Una dimostrazione di queste difficoltà è data dal fatto che negli ultimi anni è tornato prepotentemente sugli scaffali delle librerie un genere, quello del romanzo storico, che per definizione esenta quasi del tutto dalla necessità di tenere il passo con gli sviluppi del mondo contemporaneo.
Ad ogni modo, il problema della fiction letteraria, e cioè di saper cogliere gli impulsi della realtà per tradurli in storie che ne offrano una chiave di lettura, e possibilmente di anticipazione, al di là del puro intrattenimento, non mi sembra cambiato nella sostanza. Quella che è cambiata è la velocità con cui devono essere tradotti gli impulsi. Per rimanere in tema, credo ad esempio che la mia anticipazione su video a luci rosse sia destinata ad essere molto velocemente confermata dalla cronaca.
Riguardo a cosa impara uno scrittore da certa realtà, posso dire che ne’ Le regole dell’anagramma ho provato a trasferire la mia esperienza del mondo dell’alta finanza e delle telecomunicazioni, con lo scopo di dire qualcosa sui meccanismi di funzionamento e di autoconservazione del potere. Quello che penso di aver capito ho cercato di riassumerlo nel titolo. Se il potere sembra di volta in volta utilizzare strumenti diversi, in realtà ci troviamo soltanto davanti ad una loro ricombinazione tattica, un po’ come accade alle lettere in un anagramma: a guardare meglio, gli strumenti sono sempre gli stessi e la ricombinazione segue regole fisse molto rigide.
Questa è la seconda avventura del commissario Negroni e forse è presto per immaginare una trasposizione cinematografica/fiction/televisiva ma hai già in mente una rosa di attori che potrebbero interpretarlo?
Dopo La virtù del cerchio e Le regole dell’anagramma, una terza avventura di Negroni è in dirittura d’arrivo. Una rosa di nomi ce l’avrei, ma preferisco tenermela per me… non vorrei avere problemi di casting con la produzione.
Nato a Roma nel 1954, laureato in chimica, Dario Falleti è uno dei talenti più maturi ed estrosi della nuova scena del giallo italiano. Il suo romanzo d’esordio, La virtù del cerchio (prima avventura del commissario Negroni), è stato uno dei cinque finalisti al Premio Azzeccagarbugli 2008 e ha vinto il Premio Raffaele Crovi per la migliore opera prima.
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domenica, febbraio 06, 2011
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, quando eri direttore di Raiuno venivi inseguito dal consegnatore di tapiri d’oro di Striscia la notizia Valerio Staffelli. Una volta lui ha insistito fino a farti perdere la pazienza e tu gli hai dato una microfonata sul naso. Siete finiti in tribunale e il primo grado lo ha “vinto” lui. Ora la Corte d’Appello di Roma lo ha invece condannato per violenza privata (a 20 giorni di reclusione convertiti in 760 euro di multa; Staffelli e Striscia la notizia ricorreranno in Cassazione). L’Appello ha condannato anche te per eccesso colposo di legittima difesa (dovrai pagare 400 euro) e tu la senti come una grande vittoria “E’ una sentenza che segna i limiti dei giornalisti” (da corriere.it del 5/2/2011). Caro direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, a parte il fatto che siamo in Italia e non negli Stati Uniti, dunque la sentenza non farà giurisprudenza, era prevedibile (e in alcuni casi auspicabile) che prima o poi qualcuno avrebbe vinto una causa contro l’invadenza degli inviati di Striscia la notizia. Il fatto che l’abbia vinta tu segna il limite di un giornalista.
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sabato, febbraio 05, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Sgarbi condurrà un programma in prima serata su Rai1
: E pensare che Funari per avere un programma in prima serata su Rai1 ha dovuto aspettare di diventare un vecchio con il bastone
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L’invadenza di Berry di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 31/1/11
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venerdì, febbraio 04, 2011
Caos Egitto: c’è la caccia ai giornalisti e aumenta lo spazio nei tg
Caro direttore di Rai News Corradino Mineo, domenica scorsa nella sua rubrica l’Amaca su la Repubblica, Michele Serra ha frustato le tv e i telegiornali italiani per la scarsissima attenzione dedicata alla situazione in Egitto con milioni di persone in piazza contro il presidente Mubarak. Due giorni fa anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è lamentato del troppo spazio dato dai telegiornali alla cronaca nera e giudiziaria a discapito della politica estera. Tu sei fra quelli che può dirsi al riparo da quella critica perchè Rai News, vista la sua natura all news, ha certamente dato più spazio degli altri alla cronaca e all’approfondimento sulla situazione egiziana. I limiti oggettivi di risorse della tua testata però ti hanno impedito di fare di più ma io comunque la crisi egiziana la sto seguendo su Rai News. La rivolta è a un passo dal trasformarsi in guerra civile con i cecchini che sparano dalle terrazze, decine di morti al giorno e centinaia di feriti. Da un paio di giorni è iniziata la caccia ai giornalisti stranieri. Il tuo inviato a Il Cairo, Salah Methnani, ieri ci ha raccontato che i giornalisti più fortunati sono asserragliati in albergo, molti sono stati percossi e derubati di macchine fotografiche e telecamere, mentre i più sfortunati sono stati arrestati, così come molti blogger egiziani. Un giornalista svedese, accoltellato, è gravissimo. Questo è il segnale più chiaro che il caos sta per arrivare al suo culmine, quello in cui le parti in causa temono la testimonianza dei potenti mezzi di informazione internazionali. Caro direttore di Rai News Corradino Mineo, in concomitanza con la caccia ai giornalisti ho notato che ieri sera su tutti i telegiornali è aumentato lo spazio dedicato alla crisi egiziana. Ora che i vostri colleghi rischiano la pelle, i collegamenti tramite videofonino e webcam con gli inviati assumono una precarietà, una intensità ed una drammaticità tali che i tuoi colleghi direttori sembrano intenzionati a trovare più minuti nelle loro scalette.
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giovedì, febbraio 03, 2011
Uno dei caposaldi di Pier Silvio
Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, lunedì 31 gennaio 2011 è stato un giorno luminoso per la vostra azienda: la soap opera Centovetrine ha compiuto 10 anni. L’evento è stato festeggiato con una cerimonia nella splendida cornice del Museo Nazionale del Cinema con sede nella Mole Antonelliana di Torino. Una sede così prestigiosa per spegnere le candeline di una soap opera? Certamente, visto che la soap opera in questione è una struttura produttiva con base in provincia di Torino che dà lavoro a molte persone come hai evidenziato nella tua dichiarazione sul comunicato con cui il vostro ufficio stampa ha celebrato l’evento: “E’ un traguardo che ci rende orgogliosi: sono dieci anni che la fabbrica creativa di Centovetrine produce ogni giorno la più importante soap opera italiana. Centinaia di persone, attori, sceneggiatori, registi, tecnici e comparse costruiscono quotidianamente storie di vita che il pubblico di Canale 5 premia con regolarità. Ma al di là della credibilità narrativa e di un cast di personaggi ben profilato, grazie all’impegno di Mediaset in dieci anni Centovetrine si è rivelato un caposaldo dell’industria televisiva italiana. Un caloroso grazie a tutto il team produttivo per il grande lavoro svolto”. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, Centovetrine darà anche lavoro a centinaia di persone ma definirla “un caposaldo dell’industria televisiva italiana” forse è un po’ eccessivo. E’ di certo un caposaldo dell’industria Mediaset e lo sarà fino a che garantirà gli ascolti e gli introiti pubblicitari previsti dalle vostre tabelle di profitto. Poi, un giorno, quando perderà ascolti, non la riterrai più un caposaldo dell’industria televisiva italiana e farà la fine di Vivere (chiusa tra le proteste dei tanti lavoratori della produzione, con gli attori in prima fila, che ti chiedevano di non farla morire). Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, sei talmente affezionato a Centovetrine che non vuoi che nessun’altra soap opera possa anche lontanamente oscurarne il successo. Altrimenti non si spiega perchè hai acquistato la soap opera tedesca di successo Alisa, per spostarla da Canale 5 (dove aveva buoni ascolti) a La5 (dove gli ascolti sono inevitabilmente crollati). E’ da settembre che i fan di Alisa protestano per la retrocessione della loro soap opera preferita ma tu, niente, sei stato irremovibile. I tifosi di Alisa ormai possono solo sperare che Angela Merkel faccia una telefonata a papi Silvio per chiedergli di tutelare “un caposaldo dell’industria televisiva tedesca”.
ps. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, ieri ho provato a guardare una puntata di Alisa ma non ce l’ho fatta perchè non sono riuscito a smettere di ridere pensando a questo post della mia amica Giovanna Gallo; che ringrazio per la mia intervista (boh e pure mah) che pubblicherà sul suo blog nei prossimi giorni e a cui faccio un grande in bocca al lupo per la discussione della sua tesi il 14 febbraio. Vai Giò! Abbiamo tanto bisogno di giornalisti giovani, preparati, appassionati e liberi.
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mercoledì, febbraio 02, 2011
Vespa si interroga sul bunga bunga
Caro Bruno Vespa, il 2011 è cominciato da poche settimane e tu già hai messo un caposaldo nella speciale classifica “la peggiore puntata di Porta a Porta dell’anno”. Ieri ti sei occupato di bunga bunga con una puntata tutta al femminile inititolata “Pronte a tutto per arrivare?….”. L’immagine sullo sfondo raffigura le gambe di una donna in calze e tacchi a spillo. Tra le tue ospiti spiccava la criminologa mediatica Roberta Bruzzone. Mi sono chiesto se ci fossero nuovi sviluppi efferati nell’inchiesta bunga bunga ma per fortuna non è così visto che tu mi hai rassicurato “la dottoressa Bruzzone è qui per parlare di un caso di stalking di cui parleremo più tardi…”. E allora caro Vespa perchè non farla entrare più tardi dalla tua porta al suono del campanello? Perchè no. La criminologa mediatica Bruzzone è mediatica e quindi per te diventa rilevante anche quello che può dire sul bunga bunga. C’è Anna Maria Barbera “Sconsolata” che la butta in burletta, c’è Deborah Serracchiani nell’interpretazione di Nilde Iotti da giovane, c’è Nunzia De Girolamo nell’interpretazione dell’anti-Carfagna (autodefinizione sul suo sito) e, per fortuna, c’è anche Ritanna Armeni (e questo va a tuo merito) che esordisce attaccandoti “Vorrei che lei facesse una puntata sugli uomini di potere che usano le donne in questo modo…”. Tu sei prontissimo a replicare ma la Armeni continua e tu da vero signore aspetti che finisca l’attacco contro di te. Ottima strategia così prendi anche un po’ di tempo per rispondere sensatamente. Il tempo però non ti basta visto che la tua autodifesa si basa su questa affermazione “ma stiamo scoprendo che l’offerta è superiore alla richiesta!!!…”. Il peggio arriva con l’ingresso in studio della direttrice di Novella 2000 Candida Morvillo. L’hai invitata per chiederle “E’ vero che hai la fila di ragazze fuori del tuo ufficio che vogliono confessare di aver avuto una storia con dei Vip?”. La Morvillo conferma e racconta di come lei, non solo non pubblica queste storie, ma passa molto tempo a dissuadere le ragazze di intraprendere quella strada per diventare famose. E’ musica per le tue orecchie che puoi dire: “Ora Ritanna Armeni capirà perchè abbiamo fatto una puntata su questo tema…”. Caro Bruno Vespa, guarda che lo abbiamo capito tutti perchè hai fatto una puntata su questo tema; il tuo prossimo libro sarà sulla storia del bunga bunga dall’uomo preistorico a Berlusconi (sottotitolo “scherzi dell’involuzione antropologica”) ma stavolta mi auguro che le donne, il tuo pubblico principale, evitino di acquistralo.
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martedì, febbraio 01, 2011
Giacobbo non è la fine del mondo
Caro Roberto Giacobbo, tra due settimane lascerai il tuo posto nel palinsesto del lunedì sera di Rai 2 all’Isola dei famosi 8 ma non è per questo che ieri hai rispolverato la tua vena catastrofista. Il tema principale della puntata era “Alla ricerca dell’Arca di Noè”. Sei partito dal Libro della Genesi e sei finito sul Monte Ararat in Turchia dove da anni lavora un ricercatore italiano convinto che lì si sia posata l’Arca dopo il diluvio universale. Lo hai fatto con la tua solita proverbiale convinzione: “Non stiamo parlando di scienza… non stiamo parlando di storia… vogliamo solo capire…”. Così, solo per capire, hai inviato una tua troupe sul Monte Ararat con l’obiettivo di raggiungere la zona delle ricerche. Belle immagini e musica mistery interrotta dalle ricetrasmittenti che cominciano a gracchiare. Il campo base chiama la troupe, la troupe risponde: “I militari ci hanno visto con i binocoli e ci hanno intimato di non proseguire e di tornare a valle perchè non abbiamo l’autorizzazione… quindi la nostra missione finisce qui… rientriamo”. Caro Roberto Giacobbo, dunque la tua troupe è partita per la Turchia, destinazione “Monte Ararat”, solo per intervistare il ricercatore italiano con la montagna come sfondo ma dimenticandosi di farsi firmare le autorizzazioni per arrivare nel punto di maggior interesse archeologico. Al rientro in studio ti è bastato poco per giustificare la mancata impresa: “Stavolta la montagna ha vinto ma l’avventura continua…”. La montagna ha vinto? Caro Roberto Giacobbo, non sei tu che non sei andato all’ufficio preposto a farti mettere i timbretti turchi, ma è la montagna che ha vinto! Il 2012 si avvicina con il suo carico di profezie sulla fine del mondo e tu sarai in prima fila per documentarla nel caso in cui si verificasse. Oppure documenterai il day after. Si perchè l’anteprima della puntata l’hai dedicata ai bunker, al motto di: “se ci sarà l’apocalisse solo la popolazione Svizzera si salverà… perchè hanno tutti un bunker”. Con te avevi come ospite un costruttore di bunker con una grande esperienza (ne ha costruiti ben 60!). Lo hai sottoposto ad un interrogatorio dettagliatissimo; dalle dimensioni ai materiali, dai costi all’arredamento, dai tempi di costruzione alla dotazione di sopravvivenza. Non hai tralasciato di toglierti le curiosità più sfiziose. Ad esempio gli hai chiesto se è vero che, come nei film di James Bond, c’è gente che si è fatta costruire il bunker sotto la piscina. Si, c’è. Oppure, come fanno quelli che soffrono di claustrofobia? Risposta: “basta fare le finestre finte con le lucette e con uno sfondo di montagne dipinte…”. L’idea è così brillante che ti sei sentito di portare un contributo operativo: “… mettere delle essenze con il profumo del mare…”. Il costruttore si è mostrato favorevolissimo a questa tua idea così concreta e nello stesso tempo poetica. Ti sei galvanizzato quando il costruttore di bunker ti ha detto che nella dotazione è prevista una bicicletta collegata ad una dinamo per produrre la corrente e hai dato un altro tuo contributo determinante “ci saranno tanti bambini che potranno andare in bicicletta divertendosi e producendo la corrente…”. Ma il tuo massimo di intervistatore-divulgatore lo hai raggiunto quando ti sei chiesto: “ma come si fa per capire quando si può uscire dal bunker?”. Il costruttore di bunker ha la soluzione perfetta: “usando una torretta con delle telecamere o un periscopio come un sommergibile”. Caro Roberto Giacobbo, che meraviglia questa fine del mondo che lascia intatto un bunker scavato a 5 metri sotto terra con le relative telecamere e periscopi. E’ la fine del mondo di Voyager, dove l’avventura continua, con Roberto Giacobbo che il giorno dopo l’apocalisse è pronto a raccontare ai sopravvissuti svizzeri tutte le novità sui cerchi nel grano, sui templari, sui misteri delle piramidi, sugli UFO, su Nostradamus, sui fantasmi e sul quinto Beatles. Ma che ci importa a noi senza bunker; tanto con tutte le volte che ne hai parlato ormai sapevamo tutto.
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giovedì, marzo 31, 2011
Con Piroso la tv del mattino non ha l’oro in bocca
Caro Antonello Piroso, la tv del mattino è una tv per quei pochi eletti che possono gustarsela in tutta comodità e senza l’assillo ti timbrare il cartellino lavorativo. Fra questi ci sono gli eletti tra gli eletti; quelli che si gustano il tuo (Ah)iPiroso (io l’ho visto nella replica pomeridiana su La7d). Un programma che sposa il concetto di “andare a ruota libera” con il conduttore concentrato a farlo sembrare un virtuosismo chiamato improvvisazione intelligente e ironica. Il conduttore sei tu, quello del titolo. Da quando la grande stampa ha scoperto che sei narciso e vanitoso tu cavalchi l’onda lunga di un ruolo che tanti in tv ricoprono ma senza la tua spavalda, compiaciuta e ostentata consapevolezza. A Niente di Personale sei in prima serata e, nonostante l’impulso irrefrenabile di pirosare, ti controlli, il tanto che basta per dare lo spazio minimo al tuo interlocutore che trattandosi di una prima serata non è un Adriano Panatta o un Fulvio Abbate. Un Adriano Panatta e un Fulvio Abbate li riservi ai pochi eletti che ti guardano al mattino su La7. Sono gli opinionisti che ti fanno da spalle nel labirinto sconclusionato di (Ah)iPiroso. Lunedì sembravate nel salotto di casa di uno di voi tre a parlare della gradevolezza di Virginia Raffaele, l’imitatrice di Quelli che il calcio. Il più preso dalla sua avvenenza e dalla sua bravura è Fulvio Abbate perchè “con la sua imitazione ha dato umanità alla criminologa Roberta Bruzzone che non si regge”. Adriano Panatta, battutaro nato, è in attesa della tua allusione pruriginosa che puntualmente arriva. Riferendoti alla Raffaele chiedi ad Abbate: “Lei la inserterebbe?”. A questo punto “l’andare a ruota libera” diventa “ca…ggio totale” e dopo aver mandato in onda un servizio su Madonna e Lady Gaga insisti chiedendo alle due spalle: “La inserterebbe Madonna?… La inserterebbe Lady Gaga?”. Il “ca…ggio totale” sapientemente diretto dal conduttore arriva al punto di interrogare gli opinionisti sui seguenti gusti personali: “Voi siete di quelli che preferiscono il trenino o la galleria?”. Adriano Panatta pretende di precisare “il trenino è pericoloso… è un trenino con due o più vagoni?”. Caro Antonello Piroso, il vostro “ca…ggio totale” potrebbe andare avanti per ore ma, perfino la tv del mattino ha i suoi tempi e deve lasciare spazio agli altri programmi, per fortuna dei pochi eletti che possono gustarsela in tutta comodità e senza l’assillo ti timbrare il cartellino lavorativo; che poi, a pensarci bene, così eletti non sono.
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mercoledì, marzo 30, 2011
Il sacrificio della conduttrice condottiera non salverà l’Isola dei famosi dal suo destino
Cara Simona Ventura, se sei andata di persona sull’Isola dei Famosi 8 per chiudere il programma in bellezza, hai raggiunto il tuo scopo. Il tuo arrivo con lancio dall’elicottero è stato il punto più alto che il programma potrà mai raggiungere. Vedere la gran sacerdotessa dell’Isola, che ha sempre chiesto sacrifici disumani ai suoi naufraghi, pregare a mani giunte la produzione del programma di poter rinunciare al lancio dall’elicottero, è stato cento volte più toccante delle lacrime di Dan Harrow ed Enzo Paolo Turchi. Pochi istanti dopo però, super-Simo-wonder-Ventura-woman si è lanciata dall’elicottero come un marine tra le cozze. Un tuffo perfetto anche se l’operatore non è riuscito a riprenderlo come avrebbe meritato ed il regista non ha staccato sulla telecamera frontale al momento giusto. La regia invece non si è persa un secondo dei lunghissimi minuti che ti hanno separata dall’approdo sulla spiaggia. Ti sei esibita in una prova tecnico-atletica di nuoto di altissima qualità e quantità che solo una ex allieva dell’Isef di una volta poteva fare. Giunta sulla spiaggia hai baciato la sabbia, hai spaccato cocchi e ne hai bevuto il prezioso succo, hai ravvivato il sacro fuoco dell’Isola, hai pulito un pesce già pulito dalla produzione, ti sei immersa come una sirenotta per nascondere sott’acqua la preziosa maschera da restituire ai naufraghi. Hai girovagato in costume da bagno, senza preoccuparti delle tue rotondità chirurgiche ed adipose. Ti sei nascosta in una cassa container per fare la sorpresona ai naufraghi. Nella storia dell’Isola dei Famosi ora c’è anche la presenza della sua conduttrice in persona sulle spiagge di cui ha decantato la bellezza televisiva. Hai condotto con tutta la tua sensibilità di donna e di mamma il momento della rivelazione a Nina Moric che il figlio è stato a Disneyland Paris con il padre e la sua compagna. Hai partecipato alla prova ricompensa come una concorrente tra i concorrenti. Hai rivelato tutta la tua emozione al sostituto conduttore in studio Nicola Savino per essere nel “covo” a vivere da vicino l’esperienza dell’Isola. Hai dimostrato di crederci veramente all’Isola dei famosi. Hai dimostrato di essere una vera conduttrice-condottiera; una grande capitana. Proprio mentre la nave-Isola dei famosi sta affondando tu te la sei presa sulle spalle con l’energia di una giovincella e l’hai spinta fuori della secca, almeno per una sera. E ora che il sipario si chiuda definitivamente su un brutto reality targato Rai Dueeee!
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martedì, marzo 29, 2011
Cercasi promoter librario all’altezza del principe romanziere
Caro Emanuele Filiberto, domenica ho evitato accuratamente di seguire l’intervista che hai rilasciato a Lorella Cuccarini durante Domenica in Onda. Ieri però non ho resistito alla possibilità di ascoltare le tue nuove freddure chiuso nel frigorifero di Geppi Cucciari (non quello degli spot al bifidus ma quello del programma pre-Mentana G’ Day su La7). Tutto si può dire ma non che ti manchi il senso dell’autopromozione. La finestrella frigorifera è piccola ma tu riesci a tenere bene in vista la copertina del romanzo che hai pubblicato per Rizzoli (Rizzoli? Boh e pure mah). La copertina è fatta bene e il titolo si legge chiaramente ad ogni inquadratura, anche in quelle più larghe che includono la conduttrice Geppi Cucciari. Non c’è un grande feeling tra di voi, la Cucciari ti punzecchia in continuazione e tu incassi a denti stretti perchè non vuoi rovinarti il momento in cui parlerai del tuo primo romanzo (Rizzoli? La Rizzoli ha pubblicato un romanzo di Emanuele Filiberto di Savoia? La Rizzoli?). Geppi Cucciari se la ride ma ha poco da ridere se ha bisogno di ospitarti per fare un punto di share in più. Le battute che gli autori le scrivono fanno ridere meno di quelle che gratuitamente le regalano i telespettatori. La “grandomanda” di ieri era: “Una scusa valida per non far arrivare gli immigrati nella tua regione?”. Un telespettatore: “Che si ritroverebbero il trota come consigliere regionale”. E’ il momento del tuo romanzo che Geppi ti chiede di raccontare in 7 secondi. Tu riesci a dire solamente “è una bellissima storia d’amore…” perchè la Cucciari ti toglie la parola per mostrare la copertina con una fascetta in cui si dice che nel libro non si fa uso del congiuntivo. Pensava di fare una battuta ma anche in questo caso l’immaginazione degli autori viene facilmente superata dalla realtà “Mi hanno consigliato di non usare i congiuntivi ma bensì solo il presente, così non faccio errori” (Ma bensì? La Rizzoli pubblica il romanzo di uno che dice ma bensì? La Rizzoli?). Non contenta di averti dato solo 7 secondi per promuovere il tuo romanzo d’amore, la Cucciari ti mette in seria difficoltà con una domanda di grande attualità: “quale regione ti ha accolto meglio quando sei arrivato in Italia?”. Tu le fai un omaggio citando per prima la Sardegna e poi il Piemonte, il Lazio, la Lombardia, “l’Umbria, dove ho una casa, e la Campagna…” (La Rizzoli? La Rizzoli pubblica il romanzo di uno che pensando ad una regione italiana dice la Campagna?). Caro Emanuele Filiberto, un romanziere del tuo calibro, pubblicato da una casa editrice così importante, sbaglia ad andare da Geppi Cucciari per la promozione. Tu meriti di andare dal più grande promoter di libri della televisione italiana, colui che, proprio grazie alla tv, ti ha “riportato” in Italia, prima della decisione del Parlamento: il tuo scopritore Fabio Fazio.
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lunedì, marzo 28, 2011
Il senso della vita in prima serata: Mediaset asseconda l’errore di Bonolis
Caro Paolo Bonolis, alla fine ci sei riuscito a portare Il senso della vita in prima serata. E’ la trasmissione che ami di più, quella che ha fatto scoprire un Bonolis diverso: zitto ad ascoltare un personaggio che si racconta guardando una fotografia. A ll senso della vita ci tieni così tanto che, per lanciarla, hai perfino mandato il Bonolis-parlantina-continua alla Corrida. A Flavio Insinna non è parso vero che tu lo aiutassi ad alzare il suo share ridimensionato da Ballando con le stelle e si è messo in un angolino lasciandoti la conduzione del programma. Tu sei andato a ruota libera con il materiale umano di cui la Corrida dispone in gran quantità: gli aspiranti dilettanti allo sbaraglio scartati ai provini perchè troppo sbaragliati. Come la signora che balla dichiarandosi Maria de Filippis e che alla Corrida mandano in onda solo prima degli spot. Lasciando la Corrida ti sei prodotto in una filippica per spiegarci che non esiste un solo senso della vita ma che ce ne sono tanti e che quello dei dilettanti allo sbaraglio della Corrida è un esempio di “vitalità di cotanta umanità”. Filippica che hai ripreso ieri per introdurre la nuova edizione in prima serata de Il senso della vita. Per la tua prima intervista non intervista hai ospitato Christian De Sica. Niente fotografie. Si è portato da casa una busta in cui c’erano scritti i tre momenti più significativi della sua vita. Te l’ha consegnata e tu hai precisato che non ne conoscevi il contenuto. Caro Paolo Bonolis, sei l’unico, visto che De Sica quei tre momenti li ha detti e ridetti in svariate interviste con Pippo Baudo, Fabio Fazio e altri: la dichiarazione d’amore alla moglie fatta davanti alle gabbie dello zoo, la morte del padre che sul letto d’ospedale dice “hai visto che c..o quella infermiera?, la nascita dei figli (uno con svenimento l’altro in sua assenza perchè sul set di Belli freschi con Lino Banfi, entrambi vestiti da donna). Tu lo hai ascoltato come se fosse la prima volta che raccontava quelle storielle ma evidentemente ti sei accorto che non erano proprio inedite e gli hai chiesto di raccontare di quando suo padre Vittorio e Rossellini hanno esultato di gioia (con spernacchiamento e gesto dell’ombrello) per la sconfitta di Nanni Loy agli Oscar. Caro Paolo Bonolis, quando hai cominciato le tue classifiche criptate (con Luca Laurenti a fare l’indovino) ho lasciato la tua noiosa trasmissione. Il fatto che Mediaset l’abbia tenuta in seconda serata per tre edizioni dice che ogni tanto qualcosa di sensato lo fanno.
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domenica, marzo 27, 2011
Non c’è più Anima in Rai
Caro Gabriele La Porta, hai trasferito la tua Anima Animae sul circuito televisivo Cinquestelle in esilio da quella Rai di cui sei stato direttore del palinsesto notturno. Lo studiolo è molto simile a quello spoglio che ti metteva a disposizione mamma Rai: due tende di sfondo, due monitor e due sedie. I contenuti gli stessi: parole tratte da libri di poesia di autori sconosciuti, pubblicati da editori sconosciuti, da cui parti per i tuoi monologhi di filosofia dell’anima. La differenza sostanziale è nella collocazione in palinsesto: notturna in Rai e pomeridiana su Cinquestelle. Dunque non sei più un sonnifero per insonni ma un concilia-pisolino pomeridiano. L’energia la riservi tutta per lo spot di lancio della trasmissione. In maniche di camicia vaghi per gli studi di Cinquestelle per mostrarci che anche loro hanno una regia con tanti mezzi tecnici all’avanguardia. Saranno i capelli bianchi scapigliati, sarà la foga con cui ti rivolgi alla telecamera per urlare “Noi facciamo il vero servizio pubblico!”, ma mi hai ricordato il Gianfranco Funari inc….to negli anni del suo tele-esilio dai grandi network. Solo che il suo tele-esilio è stato molto, ma molto, più poetico.
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sabato, marzo 26, 2011
Bruno Vespa e Pippo Baudo conduttori di Centocinquanta: qui o si fa la televisione o si muore…
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Sofia Loren con le tette tricolori dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini su Metro del 21/3/11
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venerdì, marzo 25, 2011
Mollica vive e lotta con i numeri 1
Caro Vincenzo Mollica, ieri i telegiornali si sono presentati in coro alla conferenza stampa per il lancio di Vivere o niente, il nuovo album di Vasco Rossi. La tua collega del Tg5 Anna Praderio non è potuta venire ad intervistarlo perchè troppo presa a confezionare un servizio in omaggio di Liz Taylor (ha messo a confronto la sua carriera con quella di Marilyn Monroe partendo dalla notizia che potrebbe essere tumulata vicino a lei; boh e pure mah). Il Tg5 ha mandato Donata Rivolta ad intervistarlo e gli ha fatto un’ intervista così seriosa che Vasco non vedeva l’ora arrivassi tu per fare un’ intervista scanzonata all’altezza delle vostre precedenti. Nell’attacco del servizo hai ampiamente magnificato l’album definendolo “un capolavoro” ma è al cospetto di Vasco (come fai quando intervisti tutti i numeri 1, Fiorello, Benigni, Celentano, la Bellucci) che tu riversi il massimo del tuo amore sull’artista: “Se tu dovessi definirti oggi… come ti definiresti… dopo aver scritto il manifesto futurista per una nuova umanità?…”. Vasco ironizza (ma non troppo): “Aaaaa… a questo punto… dunqueee… io mi definireiii… cioè… un artista libero, indipendente, cioè sono… secondo me… il più grande artista italiano sotto i sessanta anni”. Tu non ce la fai a trattenere una lunga e corposa risata che il montatore del servizio non ha potuto tagliare perchè nello stesso momento Vasco ti poggia il braccio sulla spalla fino ad abbracciarti con tutto l’affetto che merita un amico giornalista. Si torna ad esser seri, ma non troppo, perchè nel nuovo album Vasco si pone come maestro di vita ma è consapevole dei suoi limiti: “Come persona… cosa vuoi… come persona… lasciam perdere?…”. Ancora una tua intensa risata di sostegno all’uomo Vasco che arricchisci con un appoggio sostanziale: “Come dice la canzone… il peggiore…”. Vasco conferma: “… si il peggiore… il peggiore sono io… il peggiore… ” e lo fa alzando l’indice al cielo che, inquadrato in dettaglio dal cameraman, diventa una chiusura di servizio perfetta perchè quel dito con cui lui vuole dire “sono io” diventa “sono io il numero 1”. Caro Vincenzo Mollica, seduti sul divano di casa i tuoi amici Fiorello, Celentano, Benigni e Bellucci avranno avuto l’ennesima, rassicurante, conferma: Mollica è sempre il numero 1 dei giornalisti amici.
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giovedì, marzo 24, 2011
Big Bang: le pillole di astrofisica per bambini proposte dalla strana coppia Hack e Taddia
Caro Federico Taddia, martedì ho partecipato (con i miei commenti su facebook) alla trasmissione radiofonica Mattinata in Blù condotta da Daniela Lami su Radio in Blù. Si parlava della “Tv dei ragazzi” che, come ben sai, è praticamente scomparsa dai primi tre canali della Rai che ha spostato tutto sulle due reti tematiche digitali terrestri Rai Gulp e Rai YoYo. A Daniela Lami ho scritto che, da zio-telespettatore, posso testimoniare come le mie nipotine (10 e 11 anni) ormai siano “catturate” solo da Disney Channel dove spadroneggiano Zack e Cody sul ponte di comando, una sit-com americana con la nuova Cristina Aguilera, tale Selena Gomes, e un paio di sit-com italiane, Life bites (un format) e Quelli dell’intervallo (un format). L’offerta di programmi per bambini sui canali a pagamento Sky e Mediaset Premium però è molto più ampia e aumenta di continuo. Ora ci sei anche tu con Big Bang – In viaggio nello spazio con Margherita Hack (in onda tutti i giorni alle ore 18 su DeAKids (una tv del gruppo De Agostini) canale 610 di Sky. Il tuo sodalizio professionale con la Hack ha dato ottimi risultati nel libro “Perché le stelle non ci cadono in testa” (Editoriale Scienza) ed è altrettanto felice in tv. La Hack se ne sta sulla Terra mentre tu viaggi nello spazio su una navicella spaziale virtuale e la “interroghi” sui pianeti, le stelle, le costellazioni, i buchi neri, la via lattea, il sistema solare e l’universo più o meno conosciuto. Il feeling tra te e la Hack è eccellente e riuscite a spiegare l’astrofisica con ironia e semplicità senza rinunciare al rigore scientifico. Le grafiche e le animazioni sono ben studiate e integrano le vostre spiegazioni con chiarezza ed efficacia [ la puntata sugli asteroidi ]. Caro Federico Taddia, Big Bang è uno di quei programmi che dispiace non vedere su una delle tre principali reti Rai. Non capisco come sia possibile che Rai 3 ad esempio, in passato così sensibile al pubblico dei più piccoli, non abbia in palinsesto una trasmissione così. Ma questa considerazione non ti riguarda, riguarda i dirigenti Rai che non trovano 5 minuti in palinsesto per una trasmissione per bambini e offrono 5 minuti di tv autogestita a quel bambinone di Giuliano Ferrara. Misteri della galassia Rai che nemmeno una scienziata come la Hack è in grado di spiegare (ed è meglio che su questo tema tu non la interroghi, altrimenti da toscanaccia…).
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caro televip “riceve e pubblica”: Alla ricerca del fiume nascosto, un mistero lungo 50 kilometri nel cuore dell’Europa (in onda domenica 27 marzo alle 22.30 su National Geographic Channel – canale 403 di Sky)
Un fiume scompare in Slovenia per poi riapparire a Trieste. Per secoli l’uomo ha tentato inutilmente di esplorarlo. Oggi due gruppi di speleologi puntano a fare la storia, provando a svelarne il percorso.
Alla ricerca del fiume nascosto, in onda domenica 27 marzo alle 22.30 su National Geographic Channel (canale 403 di Sky) racconta una moderna impresa.
A San Canziano, in Slovenia, sul fondo di un precipizio scorre il Reka, che qui abbandona la superficie per iniziare un lungo viaggio sotterraneo: 50 chilometri tra Slovenia e Italia, sotto i boschi del Carso e la città di Trieste, fino al Mare Adriatico dove il fiume prende il nome di Timavo. Un percorso inesplorato che ancora oggi rappresenta un vero e proprio “vuoto” geografico.
Questo fiume carsico rappresenta un fenomeno unico al mondo, un mistero che attrae l’uomo da secoli. Una storia di sfide impossibili, a volte tragiche, che ha per protagonisti ieri i grottenarbeiter (“lavoratori di grotta”) e oggi gli speleologi. In passato la sfida era trovare l’acqua per l’assetata Trieste, adesso individuare un accesso al mitico fiume, scavando nella roccia viva fino a 300 metri di profondità.
Alla ricerca del fiume nascosto è un viaggio nel tempo: da una parte ricostruisce i numerosi tentativi di esplorazione effettuati negli ultimi due secoli, dall’altra segue due gruppi di speleologi scesi nelle viscere della terra alla ricerca di questo leggendario corso d’acqua. I pericoli sono molti, dalla caduta di pietre a vere e proprie pareti di frana sospese sui pozzi, fino a strettoie impossibili che tolgono il fiato. Ma le numerosi avversità non hanno fermato la spedizione. Come nel caso di Marco Restaino, uno dei protagonisti, che ha perso un rene durante una discesa e che oggi, a 26 anni, continua determinato la ricerca del fiume.
La spedizione ha portato la troupe a trascorrere 650 ore nel sottosuolo per oltre 60 ore di girato. Circa 2 tonnellate di materiali sono stati portati su e giù per 58 km di pozzi, a forza di braccia e gambe: tra questi 2,5 km di cavi elettrici e 350 kg di luci.
Prodotto da Fantastificio e Tullio Bernabei per National Geographic Channel, Alla ricerca del fiume nascosto è diretto da Tullio Bernabei che ne è anche l’autore. Michele Milossi, titolare di Fantastificio, è il produttore esecutivo.
Tra i protagonisti del documentario Marco Restaino, Piero Slama e Sergio D’Ambrosi, della Società Adriatica di Speleologia; Roberto Prelli, Pino Guidi, Natale “Bosco” Bone, Glauco Savi e Louis Torelli della Commissione Grotte Eugenio Boegan; assieme una serie di personaggi che hanno fatto la storia, a volte epica a volte tragica, del Fiume Nascosto.
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mercoledì, marzo 23, 2011
Isole
Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, ieri sera guardando le immagini dei telegiornali mi chiedevo se anche a te risuonasse strana la parola “isola”. Mi riferisco all’isola di Lampedusa dove la situazione creata dall’arrivo di immigrati dall’Africa sta diventando insostenibile al punto che l’isola è al collasso. Ogni volta che nei servizi i giornalisti dicevano la parola “isola” abbinata a quelle immagini drammatiche, a me veniva automaticamente di fare il confronto tra le immagini delle tendopoli improvvisate a Lampedusa con quelle dei naufraghi vip della tua amata Isola dei Famosi. Ora, prima che tu possa rinfacciarmi un confronto qualunquista e senza senso, io ti dico perchè non lo è. La televisione è un grande frullatore di immagini, suoni e parole, come dimostra tutte le sere la trasmissione della Rai Blob, che si basa proprio sull’accostamento di immagini profondamente diverse nel contenuto ma collegate tra loro da una frase, una parola, una battuta; tratte da film, servizi dei tg, trasmissioni e spot pubblicitari. Non mi meraviglierei di vedere nel Blob di stasera un accostamento tra le immagini dei naufraghi di Lampedusa e i naufraghi dell’Isola dei famosi 8. Di certo non penserò che Blob è una trasmissione qualunquista. Ho ripensato a te qualche minuto dopo aver visto il Tg2 e Simona Ventura ha fatto il suo solito ingresso urlante nello studio della tua amata Isola. Mi son detto, ora il direttore generale della Rai Mauro Masi fa una delle sue telefonate ad effetto e chiude in diretta l’Isola dei Famosi perchè, pur ritenendola pienamente coerente con gli obiettivi aziendali, trova poco coerenti con le immagini della realtà, le immagini di pseudo televip accampati su un’isola e ridotti pelle ed ossa per un gioco che interessa sempre meno telespettatori. Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, ora tu mi dirai che ieri Simona Ventura ha urlato: “Noi amiamo il fuoco che rigenera ma noi odiamo il fuoco della guerraaaa!!!! Benvenuti all’Isola dei Famosiìììì! Il grande reality show targato Rai Dueeeeee!”. Probabilmente questa è ritenuta dagli autori una presa di posizione, senza se e senza ma, riguardo alla guerra in Libia. Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, ieri la tua telefonata per chiudere il programma non è arrivata ma è arrivata la conferma alle indiscrezioni che davano Simona Ventura in partenza per l’Honduras come super-guest-star-risolleva-ascolti dell’Isola dei famosi 8. Un motivo in più che ti impedirà di fare quella telefonata perchè a questo punto diventa una telefonata intercontinentale e tu da grande manager non la farai mai per non aggravare il deficit della Rai. Non mi resta che sperare nel montaggio di Blob: l’accostamento di immagini, suoni e parole provenienti dalle due isole sarà più umiliante della chiusura anticipata del programma.
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martedì, marzo 22, 2011
Applaudo la Balivo: c’è sempre una prima (e ultima?) volta
Cara Caterina Balivo, fosse stato per me non avrei speso più di questo tweet riguardo al 51° Premio Regia Televisiva (Oscar Tv, ma non troppo, perchè la parola Oscar è di proprietà dell’Academy di Los Angeles). Sapere che ne avresti parlato tu a Pomeriggio sul Due però mi ha solleticato la tastiera. Tu ed i tuoi autori avete magnificato la vittoria di Antonella Clerici con Ti lascio una canzone come trasmissione dell’anno e Belen Rodriguez come personaggio rivelazione. Avete mandato in onda per ben due volte, prima e dopo la pubblicità, il montaggio con le immagini di Belen che ritira il premio con la sua elegantissima dedica: “Lo voglio dedicare a tutte le donne della televisione che a parte avere due belle chiappe sanno fare qualcosa”. La discussione è stata insignificante fino a che ci hai propinato le opinioni di Raffaello Tonon, Silvana Giacobini, Marco Balestri e tale Gabriella Sassone, meglio conosciuta come la romana lanciata da Simona Ventura a Quelli che il calcio come opinionista dell’Isola dei Famosi 8 (boh e pure mah). Ma, con mia meraviglia, quando la discussione ha virato verso il gossip, tu l’hai riportata all’essenza sollecitando gli interventi di due giornalisti esperti di televisione come Francesco Specchia di Libero e Mariano Sabatini di Metro. La loro presenza ha dato alla trasmissione un senso, visto che entrambi hanno sottolineato come da anni ormai il Premio Regia Televisiva non rappresenti più la realtà televisiva italiana. Cara Caterina Balivo, troppo spesso metti la tua intelligenza al servizio di momenti di televisione poco intelligenti. Ieri hai dimostrato che se vuoi puoi mettere la tua intelligenza al servizio di un contenuto, per quanto frivolo sia. Che sei intelligente lo dimostra anche il fatto che hai ospitato Mariano Sabatini, il critico tv di Metro che ti ha più volte criticato e che ieri hai presentato come “un critico abbastanza feroce della televisione a me amato… lui sa perchè…”. Cara Caterina Balivo, troppo spesso voi televip vi crogiolate sugli ascolti e sull’affetto del pubblico reagendo stizziti alle critiche dei critici. I televip più intelligenti invece incassano anche le critiche più severe e ne fanno tesoro. E tu, cara Caterina, hai da parte un bel gruzzolo di critiche da rileggerti per migliorare. Se, la presenza di Mariano Sabatini a Pomeriggio sul Due vuol dire che d’ora in poi incasserai le critiche, anche le più feroci, ritenendole “un tesoro professionale” allora il sacrificio che ho fatto oggi ad applaudirti non sarà vano.
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lunedì, marzo 21, 2011
un tweet di caro televip
ieri su Rai 1 è andato in onda il peggior programma televisivo del 2011: i premi ai migliori programmi televisivi del 2010.
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Mattina in Leone
Cara Miriam Leone, non riesci a eliminare il difetto peggiore che hai come conduttrice: quello di non ascoltare il tuo interlocutore ed interromperlo senza fargli terminare, non dico un discorso, ma una frase di senso compiuto. Tu vivi per la scaletta che, trattandosi della scaletta di Mattina in famiglia, è fatta malissimo. Questo non può essere una scusante perchè tu sei da sempre concentrata solo su Miriam Leone e quando la scaletta non concede lo spazio che Miriam Leone ritiene indispensabile per Miriam Leone, Miriam Leone se lo prende. Sabato mattina, nello spazio dedicato alla storia della tv, ospitavi Lorenza Mario e Steve La Chance per parlare (?!) delle ballerine che hanno fatto la storia della tv: le sorelle Kessler, Raffaella Carrà, Heather Parisi, Lorella Cuccarini. Ospiti inutili, visto che non li hai praticamente fatti parlare. Sul volto di Lorenza Mario è stato evidente il disappunto che ha trattenuto a stento (solo perchè comunque Tiberio Timperi ha ricordato lo spettacolo di cui è protagonista a teatro). Steve La Chance sembrava chedersi “ma perchè non ho portato a spasso il cane invece di venire a perdere tempo con la Leone?”. Cara Miriam Leone, ripensandoci bene, la scaletta “sgarrupata” di Mattina in famiglia un pregio ce l’ha: interrompe con dei filmati la tua irritante logorrea.
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sabato, marzo 19, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Antonella Clerici lascia Eddy Martens?
: Non faticherà a trovare un autore televisivo migliore
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L’elefantino felpato a meno cinque dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini su Metro del 16/3/11
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venerdì, marzo 18, 2011
Tanti sorrisetti per Miss Italia Sport
Cara patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani, l’addio del tuo concorso alla storica sede di Salsomaggiore ha fatto molto scalpore così come la provocazione di Antonio Ricci pronto a rinunciare alle veline se tu chiuderai Miss Italia. Tu a chiudere la gallina dalle uova d’oro ereditata da papà non ci pensi proprio, anzi, rilanci con la prima edizione di Miss Italia Sport. La tua testa di patron ha pensato che “Lo sport è sempre più donna, negli ultimi tempi abbiamo assistito a eccellenti primati sportivi delle nostre atlete. Entrare ufficialmente in questo settore è una necessità dettata dall’esigenza di favorire e incoraggiare le giovani a praticare sport e a valorizzare anche la loro bellezza, sia esteriore sia interiore, che diviene sinonimo di salute e di benessere” (da coni.it del 14/3/2011). Una pensata di questo tenore, anzichè cadere nel vuoto, ha fatto la felicità della testa del presidente del Coni Gianni Petrucci: “È una bella idea quella di legare lo sport ad un concorso che rappresenta la storia del nostro Paese. Il connubio sport e bellezza è sempre vincente e la proposta della Mirigliani ci ha visto favorevoli. Quando il Coni intraprende iniziative fuori dal comune, c’è sempre il sorrisetto di circostanza di chi pensa di sapere tutto. Noi abbiamo le spalle larghe e quindi andiamo avanti. Miss Italia è uno dei colossi dell’organizzazione di eventi e noi abbiamo accettato subito il progetto, perchè è sempre positivo accostare ai valori e all’etica anche la bellezza. D’altronde lo sport è società, cultura e bellezza. Il concorso di Miss Italia si è evoluto negli anni anche nell’attribuire un canone che non era solo della bellezza fine a se stessa. Accomunare questo mondo a quello dello sport significa esaltare la donna e questo è un bene (da il giornale.it del 14/3/2011). Cara patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani, le donne italiane che fanno sport non credo sentissero il bisogno di questa trovata tua e di Petrucci al quale non risparmio il mio sorrisetto (non di circostanza ma di sostanza) al quale chiedo: come mai non ha pensato anche ad un concorso di bellezza per gli uomini che fanno sport? Sono tutti brutti? Non penso di sapere tutto sul Coni ma vivo da vicino una realtà sportiva femminile e, alla lettura delle vostre parole, i sorrisetti tra le ragazze si sono sprecati (sui commenti meglio sorvolare). Il corpo delle donne che fanno sport è già bellissimo nella sua espressione sul campo; una bellezza che nessun concorso di bellezza potrà eguagliare. Cara patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani, mi avanza un sorrisetto (non di circostanza ma di sostanza) e lo spreco per Rai Sport che sarà in prima linea come vostro partner.
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giovedì, marzo 17, 2011
1861-2011. Buon anniversario Italia!
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mercoledì, marzo 16, 2011
Montalbano nonostante Belen
Cara Belen Rodriguez, c’era grande attesa per la nuova serie del Commissario Montalbano. Parte di quella attesa è stata determinata dalla tua presenza nel primo episodio (Il campo del vasaio) in qualità di attrice. La macchina promozionale ha puntato molto su di te anche perchè la tua non è stata una comparsata. Hai interpretato un personaggio importante nella storia, Dolores, la moglie colombiana dell’assassinato. Nelle settimane di lancio il regista Alberto Sironi e il protagonista Luca Zingaretti hanno speso parole di elogio nei tuoi confronti; entrambi sottolineando la tua professionalità. Ovviamente non potevano dire che sei una grande attrice. Però la curiosità di vederti accanto a Montalbano c’è stata e non sarebbe giusto non dare anche a te il merito del grande riscontro in termini di pubblico: 9 milioni e 561 mila spettatori (32.59% di share). Così come sarebbe ingiusto giudicare la tua recitazione da questa importante, prova (il filmetto di Natale era una specie di prova generale). Dovrei dire che ogni volta che parli si vede lo sforzo immane che fai per sembrare un’attrice. Dovrei dire che il momento più intenso della tua recitazione è meno intenso di quando fai da spalla negli spot a Christian De Sica. Dovrei dire che il regista non avrebbe dovuto ricorrere alla “camminata Belen” per enfatizzare la tua presenza, facendola poi dal lato sbagliato; frontale anzichè posteriore. Dovrei dire che una showgirl prestata alla fiction rimane una showgirl, nonostante la sua indiscussa professionalità. Cara Belen Rodriguez, domani si celebra l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia e il Commissario Montalbano di Andrea Camilleri riveste un ruolo significativo nella storia della cultura popolare italiana recente. Se per farlo sopravvivere in fiction si ricorre all’aiutino di ingaggiare la showgirl del momento, io sono pienamente d’accordo. Dunque auguro al Commissario Montalbano una lunga vita televisiva: cento di queste showgirl del momento, Commissario!
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martedì, marzo 15, 2011
Giuliano Ferrara ricomincia con un editoriale ballerino sul nucleare
Caro Giuliano Ferrara, ieri sera ti aspettavo al varco per il tuo ritorno in tv con Qui Radio Londra su Rai 1, mi son detto: “Se non dedica la prima puntata al terremoto in Giappone e parte con la riforma della giustizia non è un buon giornalista”. Invece sei partito proprio dal dramma del terremoto con tsunami devastante e fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima che sta lacerando il popolo giapponese. Un popolo di cui hai giustamente esaltato la dignità e la reazione fatta di un dolore composto e riflessivo. Il tuo è stato un attacco di trasmissione degno di un atto teatrale più che di un editoriale: “Io ho paura. Mi vergogno un po’ di dirlo, non dovrei dirlo, ma ho paura. Tutti hanno paura. Ma non tutti hanno paura allo stesso modo. Guardate qui…”. Ed hai mandato le immagini delle devastazioni in Giappone commentate con auto-controllo dalla giornalista, un auto-controllo da cui sei partito per fare un confronto tra il modo di vivere la paura da parte degli orientali e degli occidentali. “Gli orientali hanno paura in modo più calmo, rilessivo. I giapponesi, di fronte al terremoto, al maremoto e alla storia tremenda che si sta svolgendo sotto i nostri occhi… il dramma e il rischio della fusione del materiale fissile in una centrale nucleare… riescono a trovare quella calma e quella pace della ragione e del cuore che è così difficile trovare da noi”. Caro Giuliano Ferrara, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini dovrà rivedere tutti i suoi prossimi editoriali alla luce del nuovo taglio antropologico-filosofico-culturale che ieri tu hai portato su Rai 1. La tua analisi della differenza tra come si vive il dolore e la paura in Oriente e in Occidente ti ha portato dritto dritto al dibattito che si è scatenato in Italia alla vigilia del referendum sul ritorno al nucleare: “La forza simbolica della battaglia intorno a questo immenso dolore… come una specie di calore solare compresso dentro il reattore nucleare… ci dice che dobbiamo avere anche noi, per il futuro dei nostri figli, dei nostri nipoti, quando discuteremo del nucleare, la stessa calma”. Caro Giuliano Ferrara, a questo punto è sembrata evidente la tua presa di posizione pro-nucleare di taglio governativo. Anche perchè ci hai invitato a pensare di mettere il guinzaglio al nucleare: “Il Paese di Hiroshima, e adesso anche di Fukushima, ci dà una grandissima lezione, una lezione di filosofia della vita, la cosa più importante che ci sia. E noi dobbiamo controllare la nostra paura, senza negarla!!! E’ inutile stare a dire non è successo niente… andiamo avanti come se nulla fosse… senza negarla, ma mettendola al guinzaglio, come una bestia che vuole mordere e che morde soprattutto noi”. Caro Giuliano Ferrara, ma, proprio come in un atto teatrale, hai lasciato per il gran finale la riflessione che azzerava tutto il pathos emozional-filosofico su cui finora si era retto l’editoriale: “Se vinceranno la loro battaglia nella centrale di Fukushima, potremo dire che anche nella più grande devastazione, quella fonte indispensabile di energia per i prossimi anni, è relativamente al sicuro. Ma se non la vinceranno, dovremo pensarci molto bene. Come dicono gli inglesi… better safe than sorry… meglio pensarci adesso, fare attenzione adesso, che compiangersi domani. Buonasera”. Caro Giuliano Ferrara, che salto mortale! Prima costruisci tutto un discorso filosofico emozionale per dirci di cambiare filosofia e non farci prendere dalle emozioni del momento per giudicare il nucleare e poi con un proverbietto ci dici che dobbiamo stare attenti al nucleare? Ecco adesso mi tocca rivalutare gli editoriali di Minzolini che almeno non sono editoriali ballerini!
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lunedì, marzo 14, 2011
Federica, la conduttrice amica.
Cara Federica Panicucci, tu non sei la sostituta; tu sei la degna erede di Barbara D’Urso a Domenica Cinque. La sua stella è in declino e oggi sei tu la stella nascente delle mattine e delle domeniche pomeriggio in salsa Mediaset: cronaca nera-gossip-pseudovip. Lei aveva le faccette. Tu, alle faccette, aggiungi gli occhietti e la vocetta sensuale. Non quando affianchi Claudio calzini turchesi Brachino nei momenti di talk sulla cronaca nera. In quei momenti così duri, te ne stai quasi in disparte; forse non ti senti ancora pronta a sfoderare le faccette giuste. Ma quando resti sola e si parla di Grande Fratello, il tuo volto, ancora giovanile, si illumina della luce da apparizione di cui i direttori della fotografia Mediaset sono maestri. E’ una luce speciale, intensa, solare, calda. Da quella luce il tuo volto esce, trainato dal rossetto rosso fuoco, verso lo spettatore che accarezzi con un suono della voce sempre suadente. Appoggi le ultime sillabe di ogni parola come fanno le deejay radiofoniche, attingendo al tuo background professionale del quale evidentemente hai nostalgia. La tua firma su ogni inquadratura sono gli occhietti amorevoli. Li apri e li chiudi con un ritmo personalissimo che abbini ai famosi “sorrisi Panicucci” che fanno di te la conduttrice amica per eccellenza. Gli occhietti teneri per accompagnare uno sfondone del concorrente Nando del Grande Fratello e gli occhietti ammirati davanti alla erre moscissima di Patty Pravo. Gli occhietti non ti salvano quando ti devi districare da una falsa notizia biografica della Pravo che ti hanno scritto sulla preziosa cartelletta: “… stavamo raccontando la tua vita a Venezia, quando poi ad un certo punto con 10.000 lire in tasca tu da Venezia parti e vai a Roma…”. Patty Pravo non ti lascia il tempo di fare gli occhietti meravigliati e ti risponde seccamente: “No”. Gelo in studio interrotto dalla tua risata imbarazzata “No? Come no?…. E me lo dici così?… no dove sta l’errore?… Nelle 10.000 mila lire o nel viaggio a Roma?”. L’assistente di studio scongela il pubblico che riprende ad applaudire a comando dandoti il tempo di riflettere: “E’ meglio che sto zitta ed ascolto Patty Pravo o è meglio che insisto indagando sulla storia delle 10.000 lire?”. Scegli di far parlare la Pravo che attacca un lungo racconto ma a questo punto tu non hai più il coraggio di interromperla e ti giochi la carta pi preziosa che hai: il collaudatissimo ed amichevolissimo sorriso Panicucci. Cara Federica Panicucci, essere la nuova signora di Domenica Cinque è un percorso difficile ma tu hai tutte le qualità per durare più di Barbara D’Urso anche perchè le faccette amichevoli sono più facili da gestire delle faccette compassionevoli.
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domenica, marzo 13, 2011
che succede a splinder? Io ho grandi problemi di accesso. Fatemi sapere se anche per voi è lentissimo l’accesso ai blog e all’editor per scrivere i post. Grazie, Akio.
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il postino (o piccolo post)
Cara Geppi Cucciari, la presenza di un frigorifero aperto come elemento principale della scenografia di G’ Day (su La7) è piaciuta tanto ai creativi del bifidus di cui sei testimonial e così, negli spot che stanno andando in onda in questo periodo, hanno relegato la Marcuzzi a voce fuori campo e tu invece sei in scena che parli con il frigorifero, proprio come fai tutte le sere in trasmissione (dentro c’è l’ospite anzichè lo yogurt). A prima vista sembrerebbe un maldestro tentativo di abbinare indirettamente la tua trasmissione tv ai tuoi spot. Invece la verità è che non riesci proprio a stare lontana dal frigorifero. E si vede; già! (con il punto esclamativo e non con il punto interrogativo come lo dici tu).
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sabato, marzo 12, 2011
l’oscurità di Alba
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Pioggia dorata su Spartacus dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini su Metro del 7/3/11
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venerdì, marzo 11, 2011
Costanzo vaga in Rai
Cara Maria De Filippi, tuo marito Maurizio Costanzo vaga per la Rai e si butta nel primo studio televisivo che gli capita. Il bello è che appena lui entra in uno studio, la Rai accende luci e telecamere e lo manda in onda per fare il flop del giorno. Ha fatto flop nel primo pomeriggio su Rai 1 e sta facendo flop nel tardo pomeriggio su Rai 2. A Rai 3 sono stati allertati e pare che ci siano pronti i buttafuori nei corridoi per evitare che si sieda sul divano di Parla con me che tanto gli ricorda quando era il re del talk show in seconda serata. A Rai Yo-Yo saranno meno gentili. Pare che i Teletubbies siano pronti, in caso di avvistamento di un Costanzo in cerca di studi televisivi, a fargli un’imboscata incappucciandolo con il costume da Barbapapà per poi liberarsene lasciandolo fuori dagli studi di Rai Gulp. Per il momento i simpatici pupazzi e Serena Dandini dovrebbero stare tranquilli perchè il tuo Maurizio si è piazzato nel nuovo studio del Maurizio Costanzo Talk dove potrebbe resistere anche se dovesse rimanere al 4% di share. Rai 2 fa la collezione di flop e, fare un flop perfino con Costanzo, giustificherebbe un eventuale ricorso del direttore di rete ai servigi di una brava maga per farsi togliere le fatture (non quelle di Costanzo, quelle le deve pagare). Nel nuovo studio ha trovato un assistente conduttore, già conduttore, come Pierluigi Diaco che cerca di decodificarlo. Ad aiutarlo c’è Enrico Vaime ma più di tanto non può fare perchè il tuo Maurizio lo interrompe di continuo, assillato dai tempi televisivi che non è più in grado di gestire. Cara Maria De Filippi, avevi giustificato il suo flop del primo pomeriggio su Rai 1 dicendo che “non è il suo orario”; a quanto pare anche il preserale non fa per lui. Maurizio Costanzo è stato una grande star televisiva paragonabile ad un grande campione di calcio. E proprio come nel calcio non è facile gestire il declino di una grande star. Tra le tante cose che ha fatto da quando è tornato in Rai, salvo Memorie dal Bianco e Nero condotto in coppia con Enrico Vaime. Ecco, forse per il tuo Maurizio Costanzo è giunto il momento di non rincorrere ascolti impossibili riproponendo la stessa identica pappa-talk che ha proposto in tutta la sua lunghissima carriera. Se invece si limitasse a fare il giornalista raccontatore di personaggi televisivi e dello spettacolo con una trasmissione come Memorie dal Bianco e Nero (spalmabile nei palinsesti Rai a qualunque ora) farebbe un servizio migliore alla Rai ed ai suoi telespettatori e lascerebbe qualcosa di più duraturo nelle Teche Rai rispetto ad una puntata come quella di ieri del Costanzo Talk in cui si è discusso per 40 minuti (senza concludere niente, infatti ci farà un’altra puntata di approfondimento la prossima settimana) su questo interrogativo “La legge sulla privacy viene sempre rispettata?”. Risultato: 753.000 mila spettatori.
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giovedì, marzo 10, 2011
Elda Lanza: sarebbe bello se anche il Quirinale si ricordasse della prima presentatrice della storia della televisione italiana.
Caro Giancarlo Magalli, a I Fatti Vostri hai ospitato Elda Lanza, la prima presentatrice della televisione italiana (curava e conduceva programmi di tutti i generi già nel 1952 quando le trasmissioni Rai erano ancora sperimentali!). Qualche settimana fa anche Michele Mirabella l’ha ospitata nel suo programma (Apprescindere, su Rai 3) ma la tua intervista mi è piaciuta particolarmente perchè l’hai arricchita con dei filmati mai visti che hanno restituito tutta la classe, la professionalità e la modernità di una delle mamme della televisione italiana. Grazie al giornalista Mariano Sabatini, che me l’ha fatta conoscere, ho il piacere di essere suo “amico su facebook” e ne sono rimasto affascinato. Come del resto ne eri affascinato tu ieri mentre la intervistavi e ci mostravi alcuni pezzi di tv in bianco e nero che non hanno nulla da invidiare alla tv digitale, anzi! (strepitoso il filmato in cui Elda Lanza, elegantissima, intervista con piglio misurato ma deciso un impertinente Ugo Tognazzi). Caro Giancarlo Magalli, la tua intervista è stata preziosa anche per un altro motivo. Ti sei fatto portavoce di un piccolo rammarico di Elda Lanza: “So che ha un piccolo rammarico e vorrei farmene interprete. So che tempo fa il Presidente Napolitano ha consegnato dei premi ai lavoratori della Rai che hanno fatto un po’ la storia della Rai, però si sono dimenticati di lei…”. Elda, con la sua solita eleganza, ti ha chiosato: “Forse non glielo ha detto nessuno…”. Tu hai insistito: “… però noi glielo ricordiamo… magari alle prossime premiazioni, cerimonie…”. Elda Lanza non è una persona in cerca di gloria ma ha la giusta aspirazione di coronare una carriera e una vita non solo televisiva, ma anche di giornalista, scrittrice, insegnante, imprenditrice e fatta di impegno politico quando “Essere socialisti significava essere dall’altra parte, con gli intellettuali, i lavoratori. Gli studenti. Ho amato Nenni, ma anche Berlinguer e Amendola. Quando il socialismo è diventato salotto, ho rinunciato alla tessera. Ma naturalmente io non sono cambiata” (dall’intervista di Andrea Succi su infiltrato.it del 1/2/2011). Caro Giancarlo Magalli, caro televip si accoda al tuo appello affinchè il Quirinale valuti la possibilità di un riconoscimento alla lavoratrice Rai Elda Lanza; una che della televisione di ieri e di oggi (leggetela su facebook!) se ne intende. Basta o è troppo?
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– Elda Lanza su facebook
– Elda Lanza ospite di Giancarlo Magalli a I Fatti Vostri del 9/3/2011 [VIDEO rai replay] (dal minuto 23 al minuto 42)
– Chi è Elda Lanza (da ildecoder.com di Cesare Lanza, dizionario dei personaggi che hanno fatto e disfatto la televisione italiana)
– “… Sulla televisione di ieri e di oggi vorrei dirti qualcosa che non sa nessuno…” una lettera di Elda Lanza a Cesare Lanza (non sono parenti)
– Elda Lanza: la “tata” che ha visto nascere la tv (intervista di r.d.a. su attimo-fuggente.com)
– Elda Lanza: la prima presentatrice della tv italiana, l’allieva di Sartre, l’amica di Gaber… (intervista di Andrea Succi su infiltrato.it)
– Elda Lanza ospite di Michele Mirabella [ VIDEO ] (Apprescindere Rai 3, 14/2/2011)
– Le signore della TV: Elda Lanza [ VIDEO ] a cura di Giacomo Schivo
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mercoledì, marzo 09, 2011
Un 8 marzo con Enrico Papi
Caro Enrico Papi, per la serie uomini che scherzano con le donne, hai trascorso il tuo 8 marzo nello studio di Italia 1 come conduttore di Trasformat. Con te c’è come “valletta di tutte le vallette” (tua definizione) Francesca Cipriani del Grande Fratello non so che numero che ha sostituito Raffaella Fico del Grande Fratello non so che numero, ora, sull’Isola dei Famosi 8. La Fico era una valletta molto fisica ma la Cipriani lo è ancora di più. Forte del suo seno chirurgicamente gonfiato fino alla settima taglia, si impone sulla scena per prorompenza e relativi espliciti ammiccamenti. Né tu né lei vi lasciate influenzare dal dibattito e dalle polemiche sul corpo delle donne in tv. Voi siete in un format e i format hanno la loro “bibbia” di regole scritte da rispettare alla lettera. Nel gioco delle parti, la Cipriani fa la provocatrice prorompente e tu, pur sottolineandone ogni movenza e allusione, tendi a contenerla. Per farci capire che è tutto un gioco delle parti c’è la presenza di Enrichetto, un cartone animato con la tua faccia che compare accanto alla Cipriani in alcuni momenti del programma come per dire che la ragazza bamboleggia a mò di cartone animato; ma senza la simpatia e l’erotismo di Jessica Rabbit o Betty Boop. Si perchè il massimo che la Cipriani riesce a fare è arrotolarsi su una moto quad nella versione motorizzata della famosa doccia di Buona Domenica in cui era maestra Sara Varone. Il momento più significativo del vostro duettare è quando tu le fai notare che ogni sera le sue gonne si accorciano e lei tirandosi ancora più su la gonna ti risponde: “… l’occhio vuol vedereeee… bisogna mostrarsiiii!!!…”. La ragazza è coerente con i suoi propositi dichiarati nella scheda del programma “dimostrare di avere mille sfumature diverse”, dunque non solo il seno rifatto. Caro Enrico Papi, un’altra cosa che ti diverte tantissimo è mostrare al pubblico le figurine Trasformat Animal. Un’iniziativa editoriale legata al programma con tanto di album da completare acquistando le figurine in edicola. Ma mica figurine qualsiasi. Figurine in stile Trasformat, ovvero carte lenticolari che grazie alla tecnica del morphing si trasformano in due animali diversi in base all’orientamento della carta. Ed ogni incrocio di animale ha dei nomi composti molto particolari come ad esempio l’elefanguro, il pandrillo, il pavallo e la galliraffa. Ieri hai mostrato, con il tuo solito debordante entusiasmo, il pappone: l’incrocio tra il pappagallo ed il leone. Caro Enrico Papi, le card di Trasformat non hanno solo il merito di far conoscere tanti animali ai bambini. La fantasia degli autori nel creare i nomi composti della figurine è stata così brillante da dare perfino un nuovo e più pulito significato ad una brutta parola come pappone; anche se non credo che per questo vi guadagnerete un riconocimento dall’Accademia della Crusca.
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martedì, marzo 08, 2011
Trasferite il Commissario Manara
Caro Guido Caprino, nei panni del Commissario Manara 2 ti sei presentato a Domenica In Onda per pubblicizzare l’omonima fiction. Il siparietto è sempre lo stesso che avevi già inscenato con Lambero Sposini alla Vita in diretta. Tu che entri in studio tra gli urletti estasiati del pubblico femminile, il conduttore che tesse le tue lodi e tu che rispondi a monosillabi alle sue domande. Lo hai fatto anche con la Cuccarini che per tutto il tempo dell’intervista ha dovuto giustificarsi con il pubblico perchè “è davvero difficile fare un’intervista a questo ragazzo….”. Caro Guido Caprino, di che pasta era fatto il Commissario Manara lo avevo già capito alla prima puntata della prima serie. Di che pasta sei fatto tu lo si capisce ogni volta che ti offri alle interviste. Questa settimana sei stato intervistato anche da Laura Lombari di Tele Sette. Del tuo personaggio dici che soffre perchè lo hanno esiliato a fare il commissariato in un paesino della Toscana. E pensare che ci vengono da tutto il mondo in Toscana per viverci. Ma tu ti riferisci alla sua voglia di azione che solo i grandi commissariati metropolitani sanno dare. Si perchè il Commissario Manara non è un menefreghista come l’Ispettore Coliandro. Manara è uno che rischia in prima persona al punto che “Infrange le regole sempre in nome della giustizia e per risolvere i suoi casi. E non dimentichiamo che viene anche provocato. Addirittura in questa serie verranno a controllarlo” (ci sono allusioni politiche? Boh e pure mah!). Ti piace fare il cinema “perchè la grandezza dello schermo ti consente di perfezionare la recitazione” ma non disdegni la tv perchè “a me piace adattarmi alle esigenze dello spettatore, e quindi mi fa piacere fare televisione, anche perchè credo molto nelle potenzialità del piccolo schermo”. E veniamo alla domanda che ogni “attore bello” si sente fare. La giornalista di Tele Sette Laura Lombari ti chiede se sei fidanzato e tu le rispondi da attore che non deve rispondere mai “Ma no, ancora fate queste domande? Dai, non ti rispondo, così facciamo finta che non me l’hai mai chiesto!”. Caro Guido Caprino, a parte il fatto che tu alle domande non rispondi mai, ma poi, l’unica volta che avresti dovuto rispondere con i più semplici monosillabi (si o no) hai fatto tutta quella sceneggiata verbale! Altro che fiction ambientate in Toscana io ti trasferirei a fare le fiction ambientate nel centro commerciale di Centovetrine.
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lunedì, marzo 07, 2011
Accogliamo a braccia aperte il ritorno di Giuliano Ferrara
Caro Giuliano Ferrara, lunedì prossimo tornerai in tv su Rai1 con il tuo Radio Londra. Occuperai il breve spazio (tra la fine del Tg1 e l’inizio dei pacchi) che fu di Enzo Biagi fino all’editto bulgaro. Hai tenuto a precisare che il tuo vecchio Radio Londra era precedente a Il Fatto di Biagi ma, da grande comunicatore quale sei, non ti sfugge il fatto (appunto) che dopo di Biagi nessun giornalista è stato in grado di non fare flop in quei 5 minuti di informazione, al punto che quella striscia è stata soppressa rimanendo legata simbolicamente alla presenza-assenza di Biagi. Tu la televisione la sai fare e saprai dare un elevato valore giornalistico a quei pochi minuti di trasmissione. Otto e mezzo, l’ultima tua creatura tv, è diventata un punto fermo dell’informazione televisiva ed è sopravvissuta anche al tuo abbandono. Nello spot con cui Rai 1 ci annuncia il tuo arrivo, hai una faccia da birbante pronto a fare scherzetti a destra e, soprattutto, a manca (la sinistra). Non credo che ti abbasserai a fare di Radio Londra un programma tutto concentrato a difendere Berlusconi in questa primavera di processi. Credo che tu sei davvero un birbante e ne farai una trasmissione vivace che alimenterà polemiche e discussioni. Tu sei Giuliano Ferrara e non hai mai nascosto di ritenere che se Berlusconi avesse dato, negli anni, più ascolto ai tuoi consigli, sarebbe politicamente più forte. Per te è una grande rivincita contro i falchi berlusconiani ma non consumerai vendette. Farai il giornalista, anzi, di più, farai il giornalista che non disdegna lo show tv. E se poi alla fine Radio Londra dovesse rivelarsi un programma berlusconiano, allora sarebbe un programma berlusconiano condotto da una persona intelligente; l’eccezione che conferma una regola.
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domenica, marzo 06, 2011
Serata finale nel magico mondo di Amici di Maria De Filippi
Cara Giulia P. di Amici di Maria De Filippi, stasera potresti realizzare il tuo sogno di vincere Amici di Maria De Filippi nella categoria “danza”. Nessuno più di te rappresenta lo spirito della trasmissione. Otto mesi fa, tra migliaia di aspiranti Amici di Maria De Filippi, sei stata scelta dai maestri di Amici di Maria De Filippi come ballerina classica. Poi, durante “il percorso all’interno della scuola” (come dite voi di Amici di Maria De Filippi), hai avuto una crisi di identità ballerina e ti sei data anima e corpo alla danza moderna. Questo “percorso” ha animato ore, ore e ore di discussione e di televisione in cui i maestri di Amici di Maria De Filippi hanno trattato il tema “versatilità di Giulia P.”. Alla fine hanno vinto i maestri Garrison e Cannito contro la perfida maestra Celentano e tu sei stata lanciata come ballerina moderna nonostante le tue origini classiche. Da quel momento le coreografie e le telecamere hanno enfatizzato la tua sensualità nella danza moderna e così hai finalmente potuto spalancare il tuo sorriso super-telegenico al mondo dello spettacolo leggero. Cara Giulia P. di Amici di Maria De Filippi, come danzatrice non avrai il seguito mediatico dei cantanti che escono da Amici di Maria De Filippi ma questo può essere un bene per toglierti quanto prima l’etichetta di “Giulia di Amici di Maria De Filippi”. Un “percorso” ben diverso aspetta “la rossa” cantante Annalisa. Il suo cd, appena uscito, è schizzato al secondo posto tra i più scaricati su iTunes e la ragazza si avvia ad un “percorso” in cui ripercorrerà le tappe del successo biennale di Alessandra di Maria De Filippi, Emma di Maria De Filippi, Marco di Maria De Filippi, Loredana di Maria De Filippi e un altro, quello che fa l’amore in tutti i luoghi e in tutti i laghi, e di cui non mi ricordo il nome ma solo il cognome: “di Maria De Filippi”. Cara Giulia P. di Amici di Maria De Filippi, bando ai brutti pensieri. Oggi è tempo di scintillanti stelline colorate che cadono dal cielo dello studio per celebrare tra lacrime ed abbracci l’ennesima magia di Maria De Filippi (con in prima fila i giornalisti delle più importanti testate nazionali pronti a registrarne la cronaca). Una magia che nei prossimi mesi alimenterà ancora una volta i sogni di tanti ragazzini e ragazzine che vedranno in un casting l’obiettivo primario della loro vita. Bando alle tristezze. Oggi è tempo di far scendere le stelline dal cielo dello studio e non di pensare agli effetti collaterali delle magie di Maria De Filippi.
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sabato, marzo 05, 2011
Gavetta al Tg1: la nuova Gruber parte dal meteo
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venerdì, marzo 04, 2011
Diamo tempo al progetto Rai 5
Caro responsabile del progetto Rai 5 Pasquale d’Alessandro, sto perdendo l’entusiasmo con cui avevo accolto la novità Rai 5. Il palinsesto è troppo ripetitivo, soprattutto se riferito alle trasmissioni riconfezionate o prodotte specificatamente per la rete. Un canale non può proporre a tutte le ore, tutti i giorni, sempre gli stessi volti: Gualtiero Marchesi, Philippe Daverio, Kledi Kadiu, Benedetta Mazzini, Omar Pedrini e Renzo Arbore. Te ne sei accorto e infatti ieri hai trasmesso in diretta una novità: 610 in 2D, la versione tv della trasmissione di Radio 2 condotta da Alex Braga con Lillo e Greg e il loro fortunato personaggio grande capo Estiquaatsi. Il passaggio da radio a tv è un’operazione sempre difficile ed infatti non è stato un grande esordio ma se queste cose non le fa una rete Rai appena nata, chi le deve fare! Il progetto Rai 5 ha appena festeggiato il terzo mese di vita dunque non me la sento di abbandonarti definitivamente, anche perchè per fortuna in palinsesto ci sono anche degli ottimi documentari, concerti e teatro che, in attesa di qualche programma originale, vanno più che bene. Domenica sera hai trasmesso una perla: Jimi Hendrix Voodoo Child. Un documentario prodotto da Janie Hendrix e John McDermott, diretto da Bob Smeaton, raccontato con le parole di Jimi (bravissimo “la voce” Fabio Boccanera) tratte dai reperti personali e dalle interviste rilasciate dal 1966 al 1970 (traduzione e adattamento di Flora Staglianò). Un mix appassionante di musica straordinaria e di immagini meravigliose come solo la pellicola usata negli anni ’60 e ’70 sapeva dare. E, sorpresa delle sorprese, nei titoli di coda c’è anche Rai Trade che compare nell’elenco degli archivi dei grandi broadcaster che hanno fornito le immagini per il documentario. Caro responsabile del progetto Rai 5 Pasquale d’Alessandro, quella citazione nei titoli di coda ci ricorda che la Rai ha un grande patrimonio nel suo archivio. Un archivio che può essere valorizzato e riutilizzato in modo nuovo. Non è che lo deve usare solo Giovanni Minoli alla Minoli-style, o peggio. Tra poco prenderà il via la trasmissione sui 150 anni dell’Unità d’Italia condotta dalla coppia Pippo Baudo e Bruno Vespa. L’archivio Rai sarà riproposto nel modo più classico e meno appassionante. La solita macedonia di clip commentate in studio da ospiti in stile Porta a Porta e Novecento. Come direbbe il gran capo Estiquaatsi “… Pippo Baudo e Bruno Vespa fanno storia d’Italia… Estiquaatsi! Non pensa loro fanno”.
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giovedì, marzo 03, 2011
Milly mata Insinna
Caro Flavio Insinna, alla Corrida non c’è solo la vecchia valletta Antonella Elia, ci sei anche tu, il nuovo conduttore. Hai preso l’eredità pesante di Gerry Scotti che a suo volta aveva preso quella pesantissima di Corrado, che ora finisce anch’essa su di te. Fin dai primi minuti della prima puntata hai pregato, supplicato, il pubblico di guardare il programma perchè altrimenti “… me butto deqquà… me butto dellà…”. I tuoi concorrenti su Rai 1 erano Fabrizio Frizzi e Max Giusti con un programma che non dovrebbe trovare posto nemmeno nei palinsesti estivi. Una concorrenza così debole ti ha illuso che la Corrida avesse ritrovato, con te, l’antico consenso. Si perchè l’ultima edizione condotta da Gerry Scotti era stata stracciata da Ballando con le stelle di Milly Carlucci. La tua illusione era motivata anche dal fatto che avete apportato alcune modifiche non sostanziali al format della Corrida. In pratica solo lo studio con la passerella in grado di consentirti di muoverti … deqquà e dellà… Da sabato scorso però la Rai, in un sussulto di orgoglio, è tornata a stracciare la Corrida. E con quale programma? Ma, è ovvio! Con Ballando con le stelle di Milly Carlucci che ha preso un Paolo Rossi … deqquà e un Kaspar Capparoni … dellà e ha fatto quasi 6 milioni di telespettatori contro i tuoi quasi 4 milioni. Hai ancora 4 puntate per riscattarti ma sarà durissima recuperare 2 milioni di telespettatori. Caro Flavio Insinna, lavorare per Mediaset non è come lavorare per la Rai. Loro certe sconfitte del sabato sera le prendono malissimo, ma non per questo ti butterai … deqquà e dellà. Ti butterai su Rai 1, dove sono abituati a riprendersi i televip ammaliati e poi abbandonati da Mediaset e normalmente li premiano affidandogli un grande varietà in prima serata.
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mercoledì, marzo 02, 2011
Ma che traino e traino!
Cara Geppi Cucciari, ieri hai condotto la seconda puntata di G’ Day il programma che La7 ti ha affidato per fare da traino al TgLa7 di Enrico Mentana. Due pseudo sondaggi con domande strampalate (tu e gli autori probabilmente le ritenete brillanti/comiche) alle quali il pubblico dovrebbe rispondere con un televoto. G’ Day dura poco più di dieci minuti e tu devi ancora imparare a gestire la frenesia da diretta, infatti mostri di soffrire non poco il contatore del tempo che va alla rovescia. L’immagine dell’ ospite di G’ Day appare dentro ad un frigorifero. Ieri avevi ghiaccio Debora bollente Serracchiani, la più fulgida speranza della sinistra italiana che ha risposto con passione a questa domanda del tuo sondaggio: “Tinto Brass ha detto che vorrebbe Debora Serracchiani in un suo film. A questo punto non trova che a non essere chiamati da Tinto Brass siamo rimasti solo io e lei?”. Mentre tu cercavi di spiegare l’incomprensibile domanda, la Serracchiani si impegnava a spiegare che Brass le aveva chiesto di più, “voleva farmi un provino!!!…” e avrebbe tanto voluto entrare nei dettagli della proposta ma tu, presa dalla frenesia della diretta brevissima, l’hai interrotta sul più bello perchè dovevi mandare in onda uno dei momenti che tu e gli autori evidentemente ritenete spettacolari: “Il parere dei cinesoni”. Una famiglia di cinesi, moglie, marito, figli, nonni e nipoti che si esprimono su un tema: ieri dovevano spiegarci il bunga bunga. La nonnina cinesona ci ha spiegato che il bunga bunga lo fanno in tutto il mondo: “… lo fanno i cinesi, lo fanno i italiani… lo fa… tutto mondo… bunga bunga… è amore!!!”. Cara Geppi Cucciari, il tempo è già finito ed eccoti al momento del collegamento con Enrico Mentana per il passaggio della linea. Lunedì avete avuto grandi problemi a capirvi perchè non siete stati in grado di gestire il ritardo audio. Ieri è andata anche peggio visto che quel ritardo audio lo avete gestito con lunghissime pause. Era meglio quando vi parlavate sopra. Consapevoli che stavate facendo peggio del giorno prima, vi siete salutati. Collegamento inutile. A te però è rimasto il cerino in mano; ancora venti secondi di trasmissione in diretta da condurre e non hai saputo far di meglio che lanciare un conto alla rovescia “come a Capodanno”. Cara Geppi Cucciari, fare la conduttrice non è così facile come credevi e non mostri nemmeno di averne la predisposizione. Poco male, tornerai a fare i tuoi monologhetti in programmi condotti da altri. L’arrivo del tuo G’ Day però un merito ce l’ha perchè ha reso ancora più evidente una difficoltà oggettiva della rete. Il TgLa7 di Mentana, dopo i fuochi d’artificio iniziali, non prende il volo e questo perchè si sta adeguando ai ritmi, ai contenuti e alle forme dei telegiornali ai quali vuole far concorrenza. E, davanti ad una marcia indietro così evidente, non avere un traino forte è l’ultimo dei problemi.
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martedì, marzo 01, 2011
Un futuro certo per Belen
Cara Belen Rodriguez, durante l’ultima puntata del Festival, Gianni Morandi ti ha chiesto “cosa farai dopo Sanremo?” e tu gli hai risposto con una battuta “Non lo so… cambierò fidanzato… no, scherzo…”. Dietro questa battuta c’è tutta la consapevolezza della responsabilità che ora hai verso la tua carriera. Si impone una pausa di riflessione per scegliere i passi successivi indispensabili per dare una svolta ad una carriera che dalla popolarità e dalla quantità deve passare alla qualità. E’ di questa opinione anche il regista Alberto Sironi che ti ha diretta nella nuova serie di Montalbano: “Belen è ultra professionale. Concentratissima. Potrebbe diventare una brava attrice. Ma dovrebbe cominciare a pensare più a recitare e meno a far soldi con la pubblicità” (dall’intervista di Vittorio Zincone su Sette del Corriere della Sera del 24/2/2011). Un consiglio prezioso. Hai visto la Canalis? E’ andata a studiare recitazione negli Usa ed ha ottenuto una parte in Leverage nonostante il suo inglese sia quello con cui ha intervistato Robert De Niro a Sanremo. Tu, cinematograficamente parlando, sei ferma a Natale in Sudafrica. Puoi e devi fare di più. E’ vero che, come ha detto di te proprio Elisabetta Canalis, “Belen è sexy anche quando prende un bicchiere per bere” (da seidimoda.repubblica.it del 25/2/2011) ma non basta per intraprendere una carriera di qualità. Cara Belen Rodriguez, finora hai dimostrato di avere un carattere forte che ti ha permesso di superare e ribaltare a tuo favore le avversità mediatiche. Quel caratterino è in grado di farti accettare il sacrificio di sparire dalla tv popolare e dagli spot per intraprendere un nuovo percorso professionale che non preveda solo la valorizzazione delle inquadrature sexy? E’ l’interrogativo che ti resta tra le mani dopo il successo e l’overdose espositiva sanremese. Non credo che un regista come Sironi ti abbia voluto in Montalbano solo perchè sei di moda. Credo che sia sincero quando dice di aver visto in te delle potenzialità. Ma tu continui a far di testa tua e domenica sera eri ospite danzerina e canterina ad Amici di Maria De Filippi. Così rischi di farti superare dall’ex velina mora Melissa Satta? Lo sai che ha quasi finito i suoi studi nelle scuole americane di recitazione e potrebbe tornare in Italia da un momento all’altro? Certo se però i risultati saranno gli stessi della Canalis in Leverage allora hai ragione tu, è meglio continuare a fare la tv popolare e a girare gli spot; e che certe carriere da attrice la facciano le altre.
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sabato, aprile 30, 2011
il postino (o piccolo post)
Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, da ieri sei un ex direttore generale della Rai. Di te si ricorderanno solo due telefonate in diretta: una (alteratissima) a Santoro e una (smielatissima) alla Ventura. Tra le molte persone che accoglieranno con entusiasmo il tuo addio alla Rai c’è la tua fidanzata Ingrid Muccitelli che finora non ha potuto avere la conduzione di un programma Rai per non alimentare sospetti, polemiche e facili ironie. Ora, me lo sento, potrà spiccare il volo in Rai e così anche la Ventura il prossimo anno avrà un vero “perché” per ospitarla a Quelli che il calcio.
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venerdì, aprile 29, 2011
Babel tv: ottima idea in attesa di giudizio
Caro amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, tra i tanti canali televisivi che popolano la vostra offerta satellitare c’è Babel tv, il canale televisivo dedicato ai “nuovi italiani” (canale 141 di Sky). Non si tratta di una tv per le comunità straniere che vivono in Italia ma di una tv dedicata all’Italia multietnica. L’idea è troppo semplice per essere applicata dalla tv pubblica italiana così voi colmate il vuoto. Dedicate una giornata televisiva alle sei principali regioni d’interesse: America Latina, Romania, Ucraina, Filippine, Albania, Africa. Una programmazione televisiva fatta di documentari, film, concerti, fiction, show e tutti i programmi tipici della tv generalista ma con storie, culture e curiosità provenienti da altre regioni del mondo viste con gli occhi dei residenti in Italia che da quelle regioni provengono. Dal programma di cucina al programma sulle religioni; dal programma sulle associazioni che si occupano dei problemi di immigrazione allo show comico; dallo sport alla fiction sulle tradizioni kamal. L’originalità dell’idea non vi mette al riparo dagli orrori della tv generalista italiana visto che avete in palinsesto anche un programma sulla cronaca nera con crimini e delitti ricostruiti con l’interpretazione degli attori. Così come avete vari programmi di celebrities che si raccontano o che cucinano, in questo caso però il fatto di vedere che anche in Ucraina hanno dei televip superflui ci fa sentire meno soli. In palinsesto ci sono molti programmi dedicati alla cultura e all’arte. Dall’8 maggio (ogni domenica alle 21.00) trasmetterete BabelDoc Edizione Limitata, una rassegna di documentari realizzati da autori italiani che si sono misurati con i temi dell’immigrazione, raccontando storie di donne e uomini che hanno lasciato i loro paesi per cominciare una nuova vita in Italia. Ogni documentario sarà seguito da un’intervista realizzata con l’autore per capire le ragioni che lo ha spinto a girare un’opera sul tema dell’immigrazione, per raccontare come è stata questa esperienza dal punto di vista umano e professionale e per conoscere gli aggiornamenti sulla vita dei protagonisti. Dal 7 maggio (ogni sabato alle 20:30) trasmetterete Babzine Cult, lo spin-off culturale del magazine settimanale Babzine, che presenterà tutti gli appuntamenti culturali dei paesi del mondo presenti sul territorio italiano. Concerti, festival, mostre, performance, presentazioni di libri, eventi e interviste con “i nuovi italiani” che fanno musica, arte e spettacolo. Caro amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, ti confermo che l’idea di Babel Tv mi sembra ottima. Non sono in grado di valutare come l’avete realizzata perché non sono Sky munito. Se è vero che l’integrazione passa anche per la presenza delle comunità sui media, il vostro è un passo importante. Purchè non diventi un tele ghetto.
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caro televip “riceve e pubblica”. Babel Tv (canale 141 di Sky): highlight della programmazione di maggio 2011
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giovedì, aprile 28, 2011
Melissa smiles nonostante Bobo
Cara ex velina mora Melissa Satta, per una ex velina mora sarda che ride (Giorgia Palmas, vincitrice dell’Isola dei famosi 8) c’è una ex velina mora sarda che piange: tu. Subito dopo Pasqua, il corriere.it (con tanto di lancio in home page) mi ha dato la notizia che non avrei voluto leggere: “Melissa Satta non si rassegna: Bobo, perché mi hai lasciata?”. La cronaca, a firma della redazione on-line del quotidiano di via Solferino, è struggente. Tu che basita racconti a Vanity Fair di non conoscere i motivi per cui Bobo ti ha lasciata. Tu che leggi su internet l’incomprensibile comunicato stampa firmato da Bobo. Tu che da New York ti precipiti a casa vostra per avere spiegazioni e lui sdraiato sul divano che non ti risponde. Tu che dici di non credere che dietro l’abbandono ci sia la sua presunta storia con Sara Tommasi. Tu che dici di non averlo mai tradito. Cara ex velina mora Melissa Satta, in questi giorni vanno in onda gli spot dell’auto di cui sei testimonial. Vai a spasso sorridente su un’ auto nera fiammante nella Milano notturna guidata dall’attore Luca Calvani. La canzone di sottofondo s’intitola “She smiles” e tu smile parecchio. L’auto si ferma sotto casa di uno di voi due e tu apri lo sportello facendo “andiamo?” con un gesto eloquente del capo. Ora siete mano nella mano e tutto lascia intendere che state per salire in casa quando, all’improvviso, tu lasci la mano, vai verso un’altra auto (stavolta bianca e cabrio), e ti metti al posto di guida per sfrecciare in una splendida notte primaverile milanese insieme al tuo partner pubblicitario mentre lo slogan ci dice “E’ facile innamorarsi di 207 Sweet Years” con la canzoncina che insiste “She smiles”. Cara ex velina mora Melissa Satta, le preoccupazioni del corriere.it sono esagerate. Vedrai che presto saranno costretti a fare un articolo sul tuo nuovo amore e a parlare della tua love story con Bobo Vieri rimarrà solo la redazione di Studio Aperto (che ancora trasmette le immagini di Bobo Vieri ed Elisabetta Canalis che si baciano appassionatamente su un set fotografico).
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mercoledì, aprile 27, 2011
Il messaggio che lascia l’Isola dei famosi 8
Caro Antonio Ricci, l’ex velina mora Giorgia Palmas ha vinto l’Isola dei famosi 8. E’ una vittoria che ti renderà orgoglioso, non tanto perché ottenuta da una tua creatura televisiva quanto perché è stata caricata di un significato profondo: la rivincita delle donne di spettacolo perbene contro quelle che sono disposte a tutto pur di arrivare. Simona Ventura, le opinioniste Parietti e Luxuria e gli altri naufraghi, hanno esaltato per tutta la puntata la Palmas come esempio di donna di spettacolo, moglie e madre felice. E quando il giornalista del Corriere della Sera Renato Franco ha osato ricordare il suo passato di velina ponendosi interrogativi sul suo futuro nel mondo dello spettacolo, la Ventura lo ha zittito ricominciando con la storia che il successo della Palmas in questa edizione dell’Isola è una vera e propria rivincita per le donne dello spettacolo “pulite”, troppo spesso etichettate come veline in senso dispregiativo (dunque da ieri hai in Simona Ventura una potente alleata nella difesa delle veline doc e nella tua lotta contro i giornali e le tv che usano il corpo femminile nei loro programmi, servizi e messaggi pubblicitari). Caro Antonio Ricci, sull’Isola dei famosi c’era già stata una velina doc come Cristina Quaranta ma non era ancora scoppiato il caso “bunga bunga” e quindi la sua partecipazione non venne utilizzata per riscattare il buon nome delle donne perbene che aspirano ad entrare nel mondo dello spettacolo senza scendere a compromessi. In quanto a Giorgia Palmas, la sua vittoria è tanto pregna di significato quanto ingombrante per la sua carriera futura. Ora non avrà più solo l’etichetta di ex velina ma anche quella di ex naufraga dell’Isola dei famosi (e non si ricordano casi di ex concorrenti dell’Isola dei famosi che sono tornati sull’Isola dei famosi per riscattarsi dall’immagine di ex concorrenti dell’Isola dei famosi). Caro Antonio Ricci, sono certo che sarai orgoglioso della tua ex velina mora Giorgia Palmas che alla domanda di Franco Bagnasco di Tv Sorrisi e Canzoni su “velinismo e post velinismo” ha risposto: “La polemica su velinismo e post velinismo c’è da anni. L’idea che mi sono fatta io è che con velinismo si racchiudono una serie di persone, una serie di comportamenti che non hanno niente a che fare con le due ragazze che lavorano a Striscia la notizia, che vengono tutelate da Antonio Ricci e che hanno sempre una immagine molto pulita. Se poi si vuol sempre fare di tutta l’erba un fascio credo che sia un errore, ma anche dal punto di vista della descrizione della parola. Le veline sono due, non sono tutte quelle aspirano a fare qualcosa o pur di esserci farebbero qualsiasi cosa…”. Caro Antonio Ricci, la cronaca della finale dell’Isola dei famosi registra anche un paio di sfoghi della Ventura. Prima della proclamazione del vincitore, nel mare dei ringraziamenti, ha lanciato messaggi in codice (ma non troppo) ai dirigenti Rai che hanno a suo dire osteggiato questa edizione dell’Isola “Voglio ringraziare l’azienda Rai, nonostante tutto vi voglio bene, sono dieci anni che sono con voi… vedete un po’…” e poi nella baraonda finale dopo la proclamazione ha urlato: “Giorgia Palmas vince l’Isola dei famosiiii! e l’abbiamo vinta anche noiiii!!!!… Non ci piegherete maiiii! Non ci piegherete maiiii!…”. E’ stato come se volesse dire che le stanno togliendo l’Isola da sotto i piedi. Ma da ieri non deve temerlo perché, essendosi schierata a favore del giusto significato della figura della velina, d’ora in poi avrà in te un potente alleato nel mondo della comunicazione televisiva che nessun dirigente Rai si sognerebbe di farsi nemico.
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caro televip “video”: Elisabetta Bucciarelli presenta Corpi di scarto
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martedì, aprile 26, 2011
The Royal Wedding: la Rai c’è. Purtroppo.
Caro Antonio Caprarica, questa è la settimana del Royal Wedding di Will e Kate e anche la Rai sarà mobilitata per l’evento di costume dell’anno. Il tuo ritorno alle corrispondenze da Londra darà una marcia in più alla Rai perché saprai dosare gli ingredienti con maestria; la cronaca, il colore, il gossip, i dati, le curiosità. Ieri (Tg1 delle 20) hai sfoggiato un completo color panna su una insolita cravatta blu per raccontarci che Will e Kate hanno trascorso la Pasqua a casa dei genitori di lei e che “William è arrivato con un misterioso pacco dono per i suoceri… si sospetta un uovo di Pasqua”. Prima di darci altre gustose indiscrezioni, hai infilato nel servizio la notizia polemica che il vice premier Clegg vuole cambiare la legge di successione in nome dei diritti civili eliminando la discriminazione sessuale e il divieto di sposare un cattolico da parte dell’erede al trono. Il finale del servizio lo hai reso scoppiettante come tuo solito partendo da un doveroso omaggio alla Regina Elisabetta “l’ottantacinquenne regina in gran forma mai vista così raggiante. Per l’amato nipote pronta addirittura a lasciare Buckingham Palace la notte del 29. Tre sale della reggia saranno trasformate in discoteca per la festa danzante di 300 amici della coppia, prevista fino all’alba. Organizzazione affidata al principe Harry che in tema di night club è una vera autorità” (sulle immagini del principino in discoteca). Caro Antonio Caprarica, sarà una settimana di super lavoro per te e per la Rai. Domani, in prima serata, Rai 1 trasmetterà il tv-movie William & Kate una favola moderna e poi venerdì mattina la diretta televisiva (che condurrai dalle 11 alle 13 insieme a Caterina Doglio) e nel pomeriggio la moviola alla Vita in diretta. La sera, approfondimenti e talk show. Tutti i direttori di tg ed i curatori di trasmissioni ti vorranno in collegamento per avere un tuo commento, una tua riflessione. Caro Antonio Caprarica, il clamore e la magnificenza di questo evento sfiora il ridicolo mediatico e il tuo mix di garbo, ironia e misura non riuscirà ad attenuare tutta la disapprovazione dell’abbonato Rai che si sentirà catapultato nel medioevo.
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giovedì, aprile 21, 2011
amici di caro televip mi prendo qualche giorno di vacanza. Vi auguro buona Pasqua, pasquetta e Festa della Liberazione. Caro televip torna martedì 26 aprile. Ciao!
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La sfida di Cielo Tv: Angeli e Demoni in prima tv a fine aprile
Cara general manager Sky terrestrial channels Susan Wakefield, tra poco anche tu sarai chiamata alla prova costume. No, non mi riferisco alla tua linea da sfoggiare sulla spiaggia ma alla linea editoriale estiva di Cielo. I duopolisti in chiaro Rai e Mediaset ci hanno abituato al letargo estivo riempendoci di repliche. Di solito con i primi caldi di fine aprile cominciano a mettere in palinsesto programmi di secondo piano come Il senso della vita (Canale 5) e Ciak si canta! (Rai 1). Figuriamoci trasmettere dei film in prima visione. I telespettatori in chiaro per rivedere un titolone dovranno aspettare l’autunno, quando Rai e Mediaset esalteranno nei promo le loro offerte di grande cinema; pari a tre o quattro film a testa. Ma non potranno vantarsi di mandare in onda in prima visione in chiaro il sequel de Il codice da Vinci, perchè, Angeli e Demoni in prima visione in chiaro, lo trasmetterà la vostra Cielo Tv, giovedì prossimo, 28 aprile, alle ore 21. Se è vero che non stiamo parlando di un capolavoro del cinema, è anche vero che Rai e Mediaset su un fim di cassetta così acclamato ci farebbero comunque numeri di audience inimmaginabili, a breve, per Cielo. Per non parlare degli speciali che organizzerebbero Porta a Porta e Matrix prendendo spunto dalle polemiche generate dai romanzi di Dan Brown (Giovanni Minoli già ne ha fatti almeno un paio su Rai Storia). E’ chiaro che la vostra è una vera e propria sfida: alle cattive abitudini dei duopolisti e ai pubblicitari che già speravano di acquistare gli spot ai costi dei saldi di fine stagione. E’ una sfida che dice chiaro e tondo ai duopolisti: “ricordatevi che Cielo in inglese vuol dire Sky”. Cara general manager Sky terrestrial channels Susan Wakefield, sono convinto che stai lavorando affinchè Cielo Tv possa partecipare concretamente all’autunno caldo della prossima stagione televisiva. Nel frattempo però c’è una stagione estiva da onorare come non fanno i duopolisti. Se, trasmettere Angeli e Demoni in prima tv a fine aprile, è una azione coerente con il vostro slogan “Cielo: una ventata di aria nuova in tv” allora anche sul vostro palinsesto estivo dovrebbe spirare una ventata d’aria nuova. Il vostro magazzino programmi è stracolmo di brutti reality americani doppiati in italiano che sono stati insopportabilmente appiccicosi con il freddo dell’inverno figuriamoci con l’afa estiva (anche se è ovvio che per riempire 24 ore di tv qualcuno lo dovrete ritrasmettere). La speranza è che la imminente stagione estiva di Cielo Tv sia generosamente foraggiata da mammaSky con serie, film e documentari, non dico in prima visione tv, ma almeno con pochi passaggi. Cara general manager Sky terrestrial channels Susan Wakefield, pur non essendo un appassionato dei film tratti da Dan Brown, giovedì sarò in prima fila davanti a Cielo Tv con l’auspicio di assistere ad una tappa importante dello scardinamento del duopolio Rai-Mediaset. In attesa di vedere come ve la caverete con la sempre difficile prova costume.
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mercoledì, aprile 20, 2011
Elena Santarelli e la ultrabellezza
Cara Elena Santarelli, dopo aver partecipato a Kalispera di Alfonso Signorini sarebbe stato facilissimo ripresentarsi in un programma migliore, eppure tu non ci sei riuscita. Italia 1 ti ha scelto per dare volto e corpo a Plastik Ultrabellezza: l’ennesimo bruttissimo tentativo di magnificare la bellezza e l’utilità sociale del ricorso alla chirurgia estetica attraverso un docu-reality (poco docu e molto reality). Il tuo ruolo è quello della Barbie girl autoironica (il seno rifatto è uno dei tuoi vanti) che introduce le varie storie previste dalla scaletta. Ieri il menù di Plastik prevedeva: una ragazza con le orecchie a sventola, una donna che ha perso 80 chili e ha rimodellato seno e pancia flaccidi, la moda dei botox-party, un super-super obeso a rischio infarto da aiutare, una serie di servizi-gossip sulle star di Hollywood rifatte. I primi due casi sono “casi italiani” e gli autori hanno messo a farci da ciceroni i due super chirurghi plastici che hanno eseguito gli interventi. Entrambi molto “professional” e molto attenti a far vedere ai telespettatori che loro prestano la massima attenzione anche agli aspetti psicologici oltre che a quelli sanitari (agli aspetti estetici ci pensano i pazienti sotto gli occhi comprensivi dei due super chirurghi plastici). I due interventi riescono perfettamente e le due pazienti si mostrano in tutto il loro rinnovato splendore: l’ultrabellezza ha trionfato. E’ il momento del servizio sul chirurgo (francese, mi pare) che affitta una sala in un hotel di lusso di Casablanca per organizzare i botox-party; un lettino, una siringa di botox, un gruppo di clienti intorno al paziente che sta per essere siringato, un chirurgo piacione che opera (lo fa a Casablanca perché la pratica è vietata in molti paesi). Il servizio sulle star di Hollywood rifatte è decisamente meno dettagliato di un qualsiasi servizio di Studio Aperto che sull’argomento è un’autorità indiscussa. Cara Elena Santarelli, a fare da collante a tutto questo ci sei tu con il tuo sorriso più splendente ma soprattutto con il tuo corpo in bikini per dare la tua rappresentazione estetica dell’ultrabellezza televisiva. Prima di lasciare la tv per la maternità, sembravi intenzionata a fare la conduttrice meno appariscente. Conducevi Trl su Mtv e facevi la zia alle boy band ed ai loro fan. Indossavi un jeans e una maglietta e provavi a staccarti dal ruolo della bellona per affermarti come conduttrice indipendentemente dal proprio corpo bellissimo. Ecco, il tuo ritorno alla “schiavitù” del mostrarsi ultrabella, è la ennesima dimostrazione che in certi casi la bellezza è un limite.
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martedì, aprile 19, 2011
Grande Fratello 11: dieci minuti da salvare
Cara Alessia Marcuzzi, non so dirti che edizione del Grande Fratello è stata l’undicesima edizione perché tra le priorità che mi sono dato in questa stagione tv c’era quella di non seguire il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, Barbara D’Urso, Salvo Sottile e annessa signora dei riassuntini Sabrina Scampini. Ieri però c’èra l’ultima puntata, “la finale”, e mi sono concesso la visione dei primi dieci minuti che mi sono bastati per elogiare la convinzione, la professionalità e l’energia con cui ti sei spesa nel balletto iniziale. Era un balletto importante con tanto di dedica ai quattro finalisti “Da tutti noi che abbiamo lavorato per voi” e poi via, di corsa, a braccia spalancate tra fuochi d’artificio e ali di folla con in prima fila tutti i concorrenti esclusi che così hanno potuto dare un senso al loro ruolo di comparse usa e getta. Ti sei librata quasi in volo, felice di correre dietro le quinte della “casa” per mostrare al pubblico la grande famiglia produttiva del GF: autori, registi, cameraman, tecnici audio e maestranze che per 6 lunghissimi mesi hanno reso possibile la messa in onda del programma. Già, 6 lunghissimi mesi della vita di così tante persone. 6 mesi della tua vita cara Alessia, parte dei quali li hai trascorsi in diretta tv portando in grembo il frutto del tuo amore con Francesco Facchinetti. Cara Alessia Marcuzzi, la registrazione di quei dieci minuti iniziali della puntata finale del GF11, ti saranno utilissimi per far ballare il bambino/bambina non appena sgambetterà (li ha ballati nella tua pancia ma lì credo che i suoi movimenti siano stati limitati). Si lo so che il bimbo/bimba avrà una grande scelta musicale in casa tra le musiche di nonno e zii Pooh e la canzone di Capitan Uncino del padre ma quei dieci minuti di GF11 gli trasmetteranno tutta l’energia di una madre felice in attesa del suo bebè che balla in tv. Cara Alessia Marcuzzi, tutto il resto del Grande Fratello invece non glielo mostrare, almeno fino a quando non avrà l’età per capire che cosa era l’Italia nel 2011. L’Italia del Grande Fratello 11.
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caro televip consiglia: Il colore della vergogna di Alberto Paleari (Todaro editore)
Il commissario Oliveri è a 4 giorni dalla pensione e quel cadavere di una giovane e bella ragazza ritrovato nel parco è il suo ultimo caso. Cosa sono 4 giorni dopo 39 anni di servizio? Eppure per Oliveri quei 4 giorni diventano i più importanti della sua vita di uomo e di poliziotto. E’ il dicembre del 1969, in una Milano che non dorme mai “esaltata, aggressiva, impaurita, allucinata”. Una Milano in cui cortei, molotov, cariche e guerriglia sono all’ordine del giorno. Una Milano che sta per essere sventrata dalla bomba di Piazza Fontana. In quella Milano, il commissario Oliveri sfreccia sulla sua Fulvia Coupè alla disperata ricerca di un assassino; contro il tempo che non ha più, contro il sistema, contro l’ingiustizia, contro il potere sporco, contro le sue frustrazioni, le sue debolezze, le sue certezze sgretolate in pochi istanti davanti all’impotenza della verità umiliata. In pancia l’eco di una dolorosa ulcera; nel cuore il dolore di una tragedia familiare vissuta tra mille rimorsi. Nella testa quel caso da non lasciare irrisolto e che minuto dopo dopo minuto sembra disperatamente solo una inutile corsa contro il tempo; il suo tempo, che sta finendo (“la pensione mi sta alitando sul collo”). Il colore della vergogna di Alberto Paleari (Todaro editore, collana Impronte a cura di Tecla Dozio) comincia come un giallo classico ma si trasforma in un noir violento, spiazzante e amarissimo sotto i colpi di una scrittura decisa, appassionante, fluida. Una lettura godibile in tutte le sue sfumature.
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lunedì, aprile 18, 2011
Rai 1 Belencentrica
Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, dopo il successo ottenuto da Belen Rodriguez al Festival di Sanremo sembri sempre più convinto che puntare su di lei sia la strada giusta per la tua Rai 1 prossima ventura (ma che dico Ventura! La Ventura ha fatto flop su Rai 1!). Averle dato il premio di “Personaggio rivelazione del’anno” doveva pur significare qualcosa. Prima di darle incarichi più prestigiosi sai che è importante testarla in programmi minori e, in quanto tale, Ciak si canta! è il programma perfetto. Un programma dove ospiti, canzoni e videoclip sembrano usciti da una scatola del Canta tu! andata a male. Un programma da emittente locale neomelodica. Un programma condotto da Francesco Facchinetti la cui consistenza come conduttore è dimostrata da un episodio tanto banale quanto significativo: mentre sta presentando Ron, la ragazza che porta il microfono lo impalla. Un programma fatto solo per mettere in luce Belen. Venerdì scorso per la gara video-canora (?) avevate ingaggiato questo parterre: Manuela Villa, I Fichi d’India, Gloria Guida, Lorena Bianchetti, Ron (ma quanto gli avete dato?) e i piccoli mostri di bravura di Ti lascio una canzone Sebastiano e Giovanna. Le loro esibizioni facevano da intervallo alla presenza di Belen. Ecco Belen che balla Aserejè; Belen che canta Gloria con Umberto Tozzi, Belen in versione tata che canta Supercalifragilistichespiralidoso. E poi il momento SuperBelen: Belen che accoglie Emilio Solfrizzi per la SuperPromozione Rai del film che hanno fatto insieme. Belen, Belen, Belen, Belen. Tutti pronunciano il suo nome; tutti vogliono un’inquadratura accanto a lei al punto che Katia Ricciarelli le fa i complimenti per come canta! Solo Luca Giurato sembra non accontentarsi di Belen. In studio c’è Gloria Guida e lui si agita così tanto che i sui commenti fuori onda costringono la Ricciarelli a dirgli “Sei uno sporcaccione” (il fatto che lui fosse già grandicello quando Gloria era una delle regine della commedia sexy, è la conferma che è proprio un eterno bambinone). Ma è un attimo. Belen riprende la scena con il suo vestito rosa con spacco inguinale. Belen, Belen, Belen, Belen. Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, la presenza di Belen nei programmi di Rai 1 è molto più importante di quello che credi. Soprattutto se continui a mandare in onda programmi come Ciak si canta!. Il telespettatore si concentra su Belen e non pensa che quello è un programma della rete ammiraglia Rai. E scusa se è poco.
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domenica, aprile 17, 2011
International Journalism Festival 2011: i link
Si conclude oggi a Perugia il Festival Internazionale del Giornalismo, vi lascio i link delle principali risorse on-line:
– il sito
– web tv
– web magazine
– youtube
– flickr
– friendfeed
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sabato, aprile 16, 2011
Eleonora Brigliadori sull’Isola dei Famosi 8: signore e signori buonasera. Va ora in onda la Famiglia Addams. Vi auguro una brutta visione.
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Latella, fascino discreto in tv di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 14/4/2011
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venerdì, aprile 15, 2011
La cura Argentero per il cinema italiano
Caro Luca Argentero, in una ipotetica corsa all’eredità artistica di Marcello Mastroianni, tu sembri il più accreditato a contendere la vittoria a Stefano Accorsi. Lui ha il vantaggio di avere una moglie francese e per giunta attrice molto popolare e amata in patria (anche tu hai una moglie attrice e doppiatrice, Myriam Catania, che certo non ha la popolarità di una Laetitia Casta). Però tu sei lanciatissimo. Stai uscendo con un film dietro l’altro, di tutti i generi, dal drammatico al brilllante. Nelle molte interviste promozionali che riasci, i giornalisti cominciano a non farti più domande sul tuo esordio al Grande Fratello. Anche a Stefano Accorsi non ricordano più che ha cominciato con lo spot del gelato “tu gust is megl che uan” però a tuo merito va considerato che il Grande fratello è decisamente più ingombrante nel curriculum di un attore di cinema. In comune con Accorsi hai l’impegno per la difesa del cinema italiano dopo i tagli al fondo unico per lo spettacolo. Durante la passata edizione della Festa del Cinema di Roma lui era fra gli attori più attivi nello spiegare ai giornalisti i motivi della protesta con cui attori, registi e maestranze hanno bloccato il red carpet. Mercoledì scorso hai rilasciato un’intervista a Claudia Catalli di DNews che nelle righe introduttive ti ha definito “ex star del Grande Fratello, passato con talento al cinema” e anche nel boxino con la didascalia della foto c’era scritto “L’attore torinese è stato lanciato dal Grande Fratello nel 2003 arrivando terzo”; dunque devo rettificare: qualche giornalista ancora te lo ricorda il Grande Fratello. Nell’intervista però non c’è alcuna allusione al reality e, dopo un paio di domande sui tuoi film in uscita, arriva la domanda impegnata che ti fa pareggiare l’ipotetica sfida con Accorsi sul tema “Come vede l’attuale situazione del cinema italiano?”. Tu, dopo averci ricordato che è un momento positivo soprattutto grazie alle nuove generazioni che stanno riscuotendo risultati anche al botteghino, aggiungi una impegnatissima presa di posizione “benchè questo paese non faccia molto per aiutare il cinema”. La Catalli ti chiede che soluzione avresti e tu sfoderi una risposta che ti consente di mettere a frutto anche la tua laurea in economia e commercio (come prontamente rileva la tua intervistatrice) e prendi il largo nella sfida ipotetica con Stefano Accorsi: “L’assistenzialismo non serve, il cinema può farcela da solo. Tax credit e Tax shelter sono importanti, ma pensiamo all’industria americana: quel modello sarebbe facilmente replicabile approvando semplici norme fiscali che non sono svantaggiose per lo Stato, ma creano un indotto pari al 300% dell’apparente beneficio fiscale. In Italia il cinema dà lavoro a 250mila famiglie, è un’industria che funziona, poi andrebbe difeso per principio: è arte” (da DNews del 13/4/2011, intervista di Claudia Catalli). Caro Luca Argentero, se davvero ci fosse questa gara tra te e Stefano Accorsi per essere “il nuovo Mastroianni del cinema italiano” solo una giornalista potrebbe fare la presidente di giuria: Daria Bignardi. Chi tra te e Accorsi è stato più volte suo ospite alle Invasioni Barbariche? Mmmmh… temo lui. Gli piace tanto. Però la Bignardi quando si tratta di attori belli diventa generosissima e farebbe di tutto per inserire nella vostra sfida il terzo incomodo Raoul Bova al grido del motto: “tri gust is megli che uan”. Ok, dai come non detto. Facciamo che questa storia del “nuovo Mastroianni del cinema italiano” è solo una boutade e che Mastroianni rimane senza eredi.
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giovedì, aprile 14, 2011
Ilaria D’Amico e la scuola santoriana
Cara Ilaria D’Amico, quando sei andata come ospite ad Annozero mi ero fatto distrarre dalla frangetta e invece dovevo cogliere la tua dichiarazione programmatica: “Sono venuta a scuola”. Me ne sono ricordato ieri quando ho visto che avevi allestito, in pieno stile santoriano, la puntata di Exit intitolata “Processo breve: la vittoria di Silvio”. Il taglio dei servizi e poi il mix scoppiettante di ospiti in studio e in collegamento: Barbara Palombelli, Vittorio Feltri, Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Mario Sechi, Daniela Santanchè, Nicola Latorre. Con l’arrivo di Beatrice broncetto Borromeo al fianco di Travaglio, il mix è diventato esplosivo perchè la Santanchè ha immediatamente mostrato di soffrire la presenza di una più giovane, più bella, più intelligente e più indisponente di lei. Puntata ben riuscita (a parte la Palombelli che ormai ha solo i ritmi della cronaca nerissima e a parlare di politica sembra spaesata e inutile almeno quanto una convention dell’Api, anzi l’apetta, del marito). Tu, al centro dello studio hai condotto senza strafare, segno che quando vuoi sai contenere i tuoi impulsi da prima della classe (per la voce invece temo non ci sia proprio niente a fare). Buona l’idea della diretta twitter e facebook. Cara Ilaria D’Amico, dopo aver preso a modello la Gabanelli per gli Exit files ora dai una impronta santoriana al dibattito in studio. Come diceva Totò nel film Totò, Eva e il pennello proibito (dove interpretava il ruolo del pittore-copista Scorcelletti): “Siamo tutti bravi a dipingere!!!!… Il difficile è copiare!”. E tu, cara Ilaria, stai diventando un’ottima copista.
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mercoledì, aprile 13, 2011
caro televip consiglia Corpi di scarto di Elisabetta Bucciarelli (Verdenero Ambiente editore)
Corpi di scarto di Elisabetta Bucciarelli è un romanzo tanto spietato e drammatico quanto tenero ed emozionante. Un romanzo ambientato in una discarica, il luogo dove arrivano i rifiuti di una società che sta consapevolmente uccidendo il proprio futuro, fregandosene. In quella discarica vive un micro universo e il concetto di rifiuto emerge in tutte le sue forme e significati. Dal rifiuto solido urbano al rifiuto sociale; dal rifiuto familiare al rifiuto tossico; dal rifiuto sentimentale al rifiuto del diverso; dal rifiuto del proprio corpo ai pezzi di corpo nei rifiuti. Un romanzo di denuncia sociale che ha tre punti di forza: la storia (le storie), i personaggi (tutti riusciti) e la narrazione (incalzante e coinvolgente). Iac, Tommi, Silvia, Saddam, Argo, Lira Funesta, Lorenzo, il dottor Mito e “gentile” signora, in ciascuno di loro c’è più di un motivo per cui la società, cosiddetta civile, deve riflettere sul livello di inciviltà che ha raggiunto. La “munnezza” non esiste solo quando si ammucchia nelle strade di Napoli e i telegiornali sono costretti a farci un servizio. La “munnezza speciale” non esiste solo quando la perdita radioattiva di una centrale nucleare giapponese ci fa smettere di mangiare il sushi in Italia. La “munnezza degli intrallazzi su ecoballe e termovalorizzatori” non esiste solo quando finisce negli atti di un magistrato coraggioso che indaga sulle ecomafie. La “munnezza della bellezza chirurgica” non è solo quella delle televip gonfiate ma è soprattutto quella delle ragazzine che rifiutano il proprio corpo e vivono nel desiderio ossessivo di trasformarlo secondo i modelli imposti alla comunicazione di massa dalle strategie di marketing. Eppure i protagonisti di Corpi di scarto trovano in quella discarica l’ambiente ideale per coltivare i propri sogni e la voglia di guardare al domani. Concordo con Francesco Gatti (curatore del programma Playlist su RaiNews) che ritiene la storia di Corpi di scarto perfetta per diventare un musical. E in questo caso non penso solo ai grandi teatri ma anche alle rappresentazioni scolastiche dove un testo come Corpi di scarto può essere strumento di analisi, studio e sensibilizzazione affinchè la società civile giovane prenda sempre più coscienza che può e deve dare un contributo concreto, da subito, per non vivere oggi e domani in una società civile “putrida”.
***
– il blog del libro
– la pagina sul sito dell’editore
– il blog di Elisabetta Bucciarelli
– On Air: Eco Radio – Radio Capodistria – Ciao Como Radio
– Elisabetta Bucciarelli: “Perchè ho scritto un Verdenero”
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martedì, aprile 12, 2011
Bisio e l’amalgama con la Cortellesi a Zelig 2011: ci voleva tanta saggezza per vederla.
Caro Claudio Bisio, Zelig 2011 è stato ancora un successo ed hai ringraziato il pubblico sul tuo sito, in particolare ti sei rivolto a quelli che avevano mostrato delle perplessità riguardo l’arrivo della co-conduttrice Paola Cortellesi: “So che siete ultrasinceri, sempre. Compreso quando cambiate idea. Per esempio nei riguardi di Paola molti di voi che mi avevano espresso (in privato) alcune perplessità non sulla sua bravura, ma sul suo amalgama con il nostro gruppo, poi si sono ricreduti, dando prova di grande saggezza (cosa che ad esempio i nostri politici non hanno proprio)”. Caro Claudio Bisio, non brillo per saggezza (ma non per questo mi sento al livello dei nostri politici) quindi non mi sono ricreduto rispetto alla partecipazione della Cortellesi a Zelig: credevo che l’avrebbe solo sgasata e invece penso l’abbia proprio annullata. Anche il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, nel suo trionfante comunicato stampa di fine programma, ha mostrato tutta la sua saggezza: “Un grazie speciale merita Claudio Bisio, capocomico d’eccezione, che ha saputo accogliere con classe la sua nuova partner Paola Cortellesi, bravissima, a sua volta, nell’inserirsi in un gruppo forte e coeso”. Due indizi fanno una prova. Donelli ha annunciato che nel 2012 Zelig tornerà e sarà “ancor più spettacolare e sorprendente…”. Tu, Gino, Michele e Giancarlo Bozzo avete davanti un anno per trovare il modo di convincere “noi senza saggezza” che “l’amalgama” con la Cortellesi esiste. Caro Claudio Bisio, mentre tu sei in viaggio-vacanza verso oriente, in edicola stanno uscendo i dvd con “Il Meglio di Zelig” (una collana realizzata in collaborazione tra la Gazzetta dello Sport e RTI per festeggiare il doppio compleanno di Zelig: 15 anni di tv e 25 anni di marchio). Telefona subito a qualcuno in Italia e fatteli acquistare così questa estate potrai rivedere l’amalgama che avevi con Michelle Hunziker e Vanessa Incontrada. Chissà che anche tu non possa dare prova di grande saggezza e cambiare idea sullo sbandierato affiatamento tra te e la Cortellesi.
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lunedì, aprile 11, 2011
Neri Marcorè lascia Per un pugno di libri: eredità difficile.
Caro Neri Marcorè, ieri al termine dell’ultima puntata della stagione 2010/2011 di Per un pugno di libri hai annunciato che non sarai alla conduzione della prossima edizione: “Sono alla conduzione di Per un pugno di libri da dieci anni e sarei andato avanti molto volentieri… non abbandono per stanchezza ma perchè non voglio stancare…”. In te c’era una autentica commozione e non ti nascondo che ci sono rimasto male. Ma che si fa così? Ti terrò il broncio a lungo perchè, se da un lato apprezzo la tua motivazione, dall’altro mi preoccupo per il futuro di una delle poche trasmissioni della televisione italiana che non ha controindicazioni. Nel tuo saluto hai detto di aver ricevuto assicurazioni che il programma ci sarà anche la prossima stagione ed hai auspicato che “l’anno prossimo accanto a Piero Dorfles ci sia qualcuno che abbia lo stesso amore per la trasmissione”. Per chi ti sostituirà sarà durissima perchè uno dei punti di forza del programma era proprio la tua passione e la tua voglia di fare il programma che traspariva in ogni puntata. Un “piccolo” programma che hai saputo far diventare un appuntamento fisso della domenica pomeriggio per chi vuole vedere degli studenti (gli ultimi rimasti in una tramissione Rai) che si scontrano nella celeberrima “caccia all’autore” con lo strano obiettivo di vincere dei libri. Prima di congedarti, augurandoci delle “buone letture”, hai infilato una lunga serie di ringraziamenti a tutte le persone con cui hai lavorato e al pubblico che ti ha seguito in questi dieci anni. Caro Neri Marcorè, continuando a tenerti il broncio, ti ringrazio per l’eleganza, la misura, la competenza e la passione con cui hai condotto Per un pugno di libri. Chiunque ti sostituirà (immagino che per sparigliare sceglieranno una conduttrice) sappia che il mio primo post sarà di critica ferocissima.
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domenica, aprile 10, 2011
Primi effetti del caldo nella redazione di Studio Aperto
Cara Silvia Vada di Studio Aperto, il caldo che ha colpito la città di Torino ti ha consentito di fare un servizio con cui il tuo direttore ha aperto il tg delle 18.30. Ti sei mossa con la consueta baldanza in piazza San Carlo alla ricerca di testimonianze significative. La scolaresca calabrese in gita ti ha fornito il primo spunto perchè i ragazzi si sono detti meravigliati della temperatura così alta e tu hai potuto essere protagonista della domanda e della risposta: “Visto che caldo? Abbiamo il sole più forte di voi!!!!!!”. Eccoti all’inseguimento di un ragazzo africano che alla tua affermazione “Fa caldo!!!” replica come tu non ti aspetti “Come Africa…” scatenando la tua meraviglia “Oohh… la lllà llààà!!!”. Sotto il sole cocente c’è una ragazza che si sta guadagnando la giornata facendo la statua vivente. E’ molto disponibile nei tuoi confronti e concede alla tua telecamera una parte del suo tempo leggendo dei versi. Tu, con la grazia e la gentilezza di un caterpillar, commenti: “Hai preso un colpo di sole?”. Cara Silvia Vada di Studio Aperto, se quella ragazza avesse preso un colpo di sole almeno avrebbe una giustificazione professionale; lei.
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sabato, aprile 09, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Piero Chiambretti è molto attento a mode e tendenze. Ieri ha dedicato la puntata del Chiambretti Night agli emo.
: Deve averglielo suggerito quel vecchio punk di Maurizio dei Krisma.
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Montalbano perfetto in tutti i sensi dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini su Metro del 6/4/11
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venerdì, aprile 08, 2011
Santoro a Masi: un pugno e una carezza.
Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, hai perso anche il secondo round legale contro Michele Santoro. La Corte d’Appello di Roma ha confermato il diritto di Michele Santoro di dirigere uno spazio in prima serata sulla Rai dichiarando “inammissibile” il tuo ricorso contro la sentenza del Tribunale del lavoro del settembre 2009. Anzi, per dirla come Santoro ha fatto ieri sera nell’Anteprima di Annozero, il tuo ricorso è ” i-na-mmi-ssi-bi-le” (la divisione in sillabe è stata pronunciata così e così la riporto). Santoro è uno a cui piace consumare le proprie vendette a caldo e l’Anteprima l’ha dedicata tutta a te: “Annozero va avanti, almeno fino al prossimo ostacolo diciamo così… Cosa cedeva il nostro direttore generale, tramite principi del foro prestigiosi e presumo anche costosi, che il giudice gli permettesse di valutare caso per caso, sera per sera, a che ora mettere in onda Annozero, a seconda degli argomenti di cui la nostra trasmissione trattava. Per esempio, stasera parleremo di nuovo del caso Ruby e allora… parlare del caso Ruby potrebbe essere un po’ scabroso e quindi sarebbe meglio metterlo in onda a tarda notte come se fosse quasi un film porno…”. Ha proseguito ricordando gli ascolti che fa e i relativi incassi pubblicitari e si è soffermato su una aspetto manageriale per pungolarti ancora di più “… se il giudice avesse accolto questa richiesta gli effetti, dal punto di vista televisivo, sarebbero potuti essere devastanti perchè immaginate… uno fa una trasmissione, la prepara, vende gli spazi pubblicitari e poi improvvisamente gli inserzionisti si trovano dalle nove di sera, dalle dieci di sera, dove hanno comprato gli spazi, programmati non so… alle due di notte o alle undici di sera oppure alle ventiquattro… sarebbe stata una impensabile, inammissibile ma non inammissibile per il giudice, inammissibile per la televisione e inammissibile pure per un bambino… parliamo francamente”. In conclusione ha manifestato la voglia di voler tornare a parlare di televisione senza ingerenze esterne “tornare a parlare serenamente di televisione tutti insieme, autori che potrebbero fare gli autori, i giornalisti che potrebbero fare i giornalisti e i direttori potrebbero fare i direttori…”. Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, quindi ha detto chiaro e tondo che il problema è l’ingerenza esterna del Presidente del Consiglio “il quale vuole fare… l’autore televisivo, il giornalista, il conduttore de La Sai l’ultima?, vuole perfino fare il giudice, vuole fare tutto lui. Allora è chiaro siamo arrivati al punto di doverci chiedere se sia giusto questo interventismo del nostro Presidente del Consiglio o sia giusto riprendere una sana distinzione tra le varie funzioni che animano una società… ma siccome questa era solo l’Anteprima, non volevo certo dare una risposta a questo quesito”. Caro direttore generale della Rai Mauro Masi, in pratica, forte della sua ennesima vittoria, Santoro tende la mano e chiede di essere lasciato in pace a fare il suo lavoro. Una carezza alla fine del suo editoriale che tu probabilmente non raccoglierai, non tanto perchè non vorrai, ma perchè probabilmente a breve non sarai più il direttore generale della Rai. Insomma, te ne andrai beccandoti due bei pugni in faccia da Santoro ma con la certezza che le carezze non ti mancheranno, visto che le indiscrezioni ti danno comunque in pole position per fare il direttore generale in tante altre aziende pubbliche o para-pubbliche. Sotto a chi tocca! Michele Santoro resta sul ring pronto ad affrontare il prossimo match. L’incognita è: la prossima volta se la vedrà con un peso massimo o con il solito peso piuma?
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giovedì, aprile 07, 2011
Giulia Montanarini tronista vip: l’ultima diavoleria di Maria.
Cara Giulia Montanarini, di solito le troniste vanno a Uomini e Donne di Maria De Filippi per cercare l’amore e se non lo trovano cercano il successo come showgirl. Tu sei il primo esempio di percorso al contrario: una showgirl che si retrocede a tronista per cercare l’amore. Il sito del programma pubblica per te, come per tutti i tronisti, una scheda; molto sintetica la tua biografia professionale (e sportiva) e molto più spazio ai tuoi desideri di donna in cerca dell’anima gemella: “Giulia si definisce sensibile, permalosa, irrazionale, passionale e quando ama dà tutta se stessa… è una molto generosa… ha sempre riempito di regali i suoi ex compagni senza mai chiedere nulla in cambio. Giulia dice di avere sempre viziato i suoi uomini e lo ha fatto sempre con estremo piacere, attualmente però vorrebbe lei essere al centro di un rapporto a due e vorrebbe essere viziata…”. Cara Giulia Montanarini, per il momento sei al centro dell’attenzione dei telespettatori e dei corteggiatori che mostrano già i primi segni di cedimento emotivo al pensiero di essere il potenziale nuovo compagno di una donna che è già una televip. Si, perchè, nonostante tu non sia più così presente in video, la differenza tra te e le troniste normali non è solo nella tua evidente bellezza. Se dovessi scegliere un nuovo compagno tramite Uomini e Donne, ci sarebbe una attenzione doppia da parte dei giornali che campano con i tronisti. La favola della showgirl che trova il suo principe azzurro in tv come una qualsiasi aspirante showgirl sarebbe molto seguita dal pubblico che legge i giornali che campano con i tronisti. Vediamo allora come deve essere questo uomo che cerchi seduta sul trono di Maria: “Giulia cerca un uomo dai 25 ai 45 anni, molto passionale che abbia voglia di condividere la sua vita con lei. Vorrebbe risposarsi ed avere tanti bimbi… Vorrebbe innamorarsi nuovamente”. La scheda ti tratta proprio come una tronista qualunque e rivela la tua età “Giulia ha 35 anni…” per farci capire che la tua concezione di uomo da amare varia da -10 a +10 anni rispetto alla tua età. Si tratta di una variabile che offre ampio spazio anche alla De Filippi che così potrà proporti sia i tronisti pulcini che i tronisti tardoni, di cui è ricchissimo il book della redazione. Cara Giulia Montanarini, la scheda del programma si conclude con la risposta al perchè di tutti i perchè: “Perchè Uomini e Donne?”. La risposta è tutto un programma: “Giulia pensa che una donna come lei possa incontrare l’uomo della sua vita anche in una trasmissione televisiva. Si è allontanata dagli schermi da tempo perchè sta cercando l’amore vero. Tante volte in passato ha messo al primo posto l’amore e poi il suo lavoro e le sue ambizioni”. Questo ultimo passaggio della scheda mi ha molto colpito e mi invoglia a seguire il tuo trono per vedere se il vero amore trionferà. Cara Giulia Montanarini, non è stata una stagione televisiva di grandi novità ma questa tua presenza di fine stagione lascia intravedere l’ennesima diavoleria a cui Maria De Filippi potrebbe dare corpo la prossima stagione televisiva: “Uomini e Donne Vip”. La tua ricerca dell’amore vero, potrebbe essere la prima di una lunga serie di televip scomparsi dal video pronti ad innamorarsi dei corteggiatori selezionati per loro da Maria De Filippi. Se così fosse ci sarebbero dei casting affollati quanto quelli per il Grande fratello, dunque sbrigati a trovare l’amore vero perchè non credo che avrai una seconda possibilità alla ripresa settembrina del programma.
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caro televip “riceve e pubblica”. Cielo: gli highlights di aprile 2011
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mercoledì, aprile 06, 2011
Ma quale boss delle torte, facciamo un monumento ai pasticceri italiani!
Caro Buddy Valastro, l’Italia non è solo la patria della pizza e della pasta. L’Italia è anche la patria di migliaia di prodotti alimentari che sono la base di migliaia di piatti unici al mondo per qualità e varietà. L’Italia è la patria di una pasticceria colta, ricca, elegante e buonissima. Che un italo-americano sia diventato uno dei pasticceri più famosi d’America e che conduca un programma televisivo di successo intitolato Il Boss delle Torte (su Real Time) dovrebbe essere motivo di vanto e, invece, sei motivo di riso amaro. La tua pasticceria non ha nulla a che vedere con la tradizione italiana. Tu sei il gran sacerdote della pasticceria monumentale. Le tue torte stanno alla grande pasticceria italiana come Las Vegas sta a Venezia (quella originale, non quella tarocca). Le tue torte sono torte scenografiche. Da te arrivano clienti (molti dei quali vip) che vogliono una torta a forma di Statua della Libertà con annessi grattacieli e Central Park e tu con il tuo staff entrate in azione davanti alle telecamere come entra in azione un cantiere edile. Metri e metri di pan di spagna messi uno sopra l’altro a fare le fondamenta, vagonate di crema e cioccolato a fare da legante e, quando serve di tenere in piedi le vostre pareti impossibili, ecco il vostro cemento armato incrollabile: chili e chili di crema al burro. Poi le decorazioni con il marzapane e i coloranti commestibili a rendere ogni torta monumentale un’opera visibilmente strabiliante che fa la gioia del pubblico americano. Il tuo staff non usa il sac a poche; usa il trapano, per bloccare le impalcature che devono reggere il monumento. Più che delle torte tu realizzi delle scenografie: castelli, automobili, Torre di Pisa, rinoceronti, spiagge con onde e windsurf e tutto quello che la fantasia dei tuoi clienti a stelle e strisce ti chiede. Caro Buddy Valastro, qualche tempo fa è andata in onda una puntata dove tu, Il Boss delle torte, venivi in Italia per riscoprire le tue origini siciliane (di Lipari). Origini lontanissime; almeno per quanto riguarda il tuo mestiere di pasticcere.
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martedì, aprile 05, 2011
Talent show artist forever
Cara Maria De Filippi, i tuoi Amici più venduti saranno tra i protagonisti dei Trl Music Awards organizzati da Mtv Italia. Marco Carta, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Valerio Scanu, Loredana Errore e Pierdavide Carone si scontreranno in una categoria appositamente creata per gli artisti usciti dai talent show televisivi chiamata Best Talent Show Artist (dove troveranno anche le due stelle di XFactor Noemi e Nathalie). E’ l’ennesima grande soddisfazione che ti prendi da quando hai avuto l’intuizione di copiare l’idea di Saranno famosi e farne Amici di Maria De Filippi (dopo aver provato a chiamarlo Saranno famosi). Ora il tuo marchio ha sbaragliato quello americano (almeno in Italia). Il tuo successo è stato legittimato da 2 vittorie ed un secondo posto nelle ultime tre edizioni del Festival di Sanremo. L’ennesima medaglia che puoi appuntarti sul petto è che i tuoi talenti sono diventati tra gli ospiti italiani più ambiti anche da Mtv, l’emittente che ha contribuito alla omologazione planetaria dei gusti musicali di milioni di giovani consumatori di bibite gassate e patatine. Il prossimo 20 aprile, i tuoi migliori Amici saliranno sul palcoscenico di Piazza Santa Croce a Firenze per la direttissima televisiva e vivranno l’ennesima ebbrezza da popstar sperando che il loro sogno, che tu hai trasformato in realtà, duri per sempre. Chi vincerà sarà eletto dal telepubblico sovrano come il migliore di tutti gli artisti di maggior successo usciti dai talent show. Riflettendoci bene, concorrere nella categoria Best Talent Show Artist non mi sembra il massimo, visto che continua ad etichettare gli artisti come prodotti dei talent show. Le case discografiche, che sono determinanti quanto te nel lanciare i giovani talenti, dovrebbero aiutarli a scrollarsi di dosso l’etichetta-talent anzichè avallarne l’inserimento in una categoria potenzialmente ghettizzante. Cara Maria De Filippi, i tuoi giovani talenti di successo hanno ancora bisogno di te. Attaccati al telefono e chiama tutti i direttori di tutte le case discografiche mondiali per fagli capire che, continuare a vendere gli artisti usciti dai talent show come artisti usciti dai talent show, fa bene solo ai produttori di talent show e alle case discografiche che vendono dischi ai minorenni telespettatori di talent show.
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lunedì, aprile 04, 2011
Ti ho concesso l’intervista? E adesso faccio come mi pare.
Caro Claudio “calzini turchesi” Brachino, ieri il tuo concorrente diretto Massimo Giletti ha intervistato “in esclusiva per secondo” (dopo la vostra Illaria Cavo) Cosima Misseri ma tu avevi in studio Fabrizio Corona che, al grido di “Adesso parlo io”, ha raccontato la sua verità sul caso “Fabrizio Corona che ha portato il figlio a Eurodisney mentre Nina Moric è impegnata nel reality l’Isola dei Famosi 8”. Il fatto ti serviva per approfondire in generale il tema dell’affidamento dei figli in caso di separazione dei genitori ma prima hai concesso a Corona di fare il suo show-difensivo usando toni adeguati alla grave accusa di aver prelevato il figlio da casa della nonna senza autorizzazione. Corona è stato un fiume in piena ed ogni volta che hai tentato di interromperlo ti ha bloccato ed è ripartito con le sue argomentazioni mentre tu balbettavi “ma io devo fare le domande!…”. Corona sapeva bene che in quel momento tu eri schiavo del compromesso tra audience e orgoglio professionale finito sotto la cartelletta, ed era sicuro che avresti scelto l’audience, quindi ha continuato ad usare il tuo spazio come gli pareva. Caro Claudio “calzini turchesi” Brachino, l’incontenibile Corona si è fermato solo quando hai mandato le immagini “rubate” della sua gita a Eurodisney con Belen ed il figlio e quelle, freschissime, del trio in tribuna a vedere il derby Milan-Inter. Caro Claudio “calzini turchesi” Brachino, se può consolarti la tue stesse difficoltà le ha avute una giornalista che ha una grande esperienza di intervistatrice: Lucia Annunziata. A In Mezz’ora ha ospitato uno dei cosiddetti furbetti del quartierino, l’immobiliarista Danilo Coppola che, proprio come Corona ha fatto con te, è riuscito a gestire lo spazio come meglio ha creduto senza che la Annunziata riuscisse a contrastarne la foga verbale (senza contare che non ha praticamente risposto ad una delle sue domande). Caro Claudio “calzini turchesi” Brachino, sia tu che la Annunziata in settimana sarete impegnati in altre due trasmissioni. Tu a Top Secret te la vedrai con i soliti Ufo e lei nel suo nuovo programma Potere potrà incalzare i soliti politici che conosce a menadito. Tornare ai vostri argomenti preferiti vi aiuterà a dimenticare questa domenica da incubo passata con Corona e Coppola.
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domenica, aprile 03, 2011
Attenti a Pupo, Emanuele e Giorgio
Caro Enzo Ghinazzi in arte Pupo, per il conduttore de I Raccomandati, la Rai ha sempre un microfono a disposizione. Se non è quello della tv è quello della radio dove conduci la trasmissione Attenti a Pupo (Radio 1). Il 1° aprile hai pensato di fare un pesce d’aprile al produttore dell’Isola dei famosi Giorgio Gori chiamandolo al telefono “in privato” per proporgli di raggiungere sull’Isola il tuo compare di avventure televisive Emanuele Filiberto che martedì sarà il nuovo naufrago rialza-ascolti: “Non ce la faccio a stare una settimana lontano dal Principe, porta anche me sull’Isola… Rimanga tra noi, Giorgio, ti dico una cosa che non ho mai detto a nessuno… io e lui abbiamo un rapporto particolare, che va oltre il binomio professionale. Io sto male senza Emanuele”. Lo “scherzo” è proseguito con il tuo outing: “Hai capito? Anche tu sei stato innamorato, anche tu conosci queste cose. Io voglio andare all’Isola con lui”. Che scherzo esilarante! Che grande prova comica! Caro Enzo Ghinazzi in arte Pupo, in questi giorni nei cinema italiani è in programmazione il prequel di insuccesso Amici miei – Come tutto ebbe inizio. Se Aurelio De Laurentiis, deciderà di rovinare definitivamente il ricordo di un capolavoro del cinema italiano, producendo il sequel Amici miei – Come tutto ebbe fine, ora sa che, per fare la supercazzola, tu, Emanuele Filiberto e Giorgio Gori siete all’altezza di Paolo Hendel, Christian De Sica e Massimo Ghini.
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sabato, aprile 02, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: cosa ci vuole comunicare Canale 5 mandando in onda a Pomeriggio Cinque le liti tra Lele Mora e Giovanni Conversano?
: che Barbara D’Urso lascia la tv del dolore e passa alla tv del malore
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Bonolis e l’invenzione del baratto dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini su Metro del 29/3/11
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venerdì, aprile 01, 2011
Un pesce d’aprile di nome Susanna
Caro direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ieri hai aperto l’edizione delle ore 20 con il rinvio della discussione sul processo breve e relativa bagarre nell’aula parlamentare. Hai mostrato i ministri Alfano, Brambilla e Prestigiacomo che corrono trafelati fuori tempo a votare e che urlano “Noooo!” all’indirizzo del presidente della Camera Fini colpevole di aver chiuso il voto prima che loro ce la facessero a infilare la tesserina nell’apposita macchinetta raccogli voti. Delle sedute alla Camera esistono riprese televisive da lontano e da vicino. In questi casi tu prediligi le riprese da lontano quindi ho dovuto girare sul TgLa7 di Mentana per vedere da vicino i volti stravolti dei tre ministri e la loro indignazione per essere arrivati ultimi alla votazione. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha lanciato il suo tesserino. Il curatore del tuo servizio (Marco Frittella) ha mostrato il lancio del tesserino da lontano e senza fare zoom digitali rallentati come altri tg e lo ha definito “un gesto di stizza del ministro”. Il servizio però ha dato anche conto delle dichiarazioni di Antonio Di Pietro che ha raccolto il tesserino lanciato dal ministro: “Questa è la tessera del ministro Alfano che, con spregio del Parlamento, lo ha buttato addosso a noi delle opposizioni”. Insomma, bene o male, mi era sembrato che il Tg1 avesse dato conto di quello che è accaduto ieri in aula. E invece al resoconto mancava una notizia. Durante la bagarre parlamentare di ieri il deputato del PdL Osvaldo Napoli si è alzato dal suo posto per raggiungere i banchi dell’opposizione e chiedere all’assistente dell’onorevole del PD Ileana Argentin di non applaudire al suo posto (lei ha una amiotrofia spinale che le impedisce di muovere le mani). Forse voi del Tg1 già sapevate che, qualche minuto dopo in Transatlantico, l’onorevole Napoli si sarebbe scusato con l’onorevole Argentin e che lei avrebbe accettato le sue scuse. Caro direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ma perchè guardare il Tg1 di ieri se oggi, 1° di aprile, il Tg1 potrebbe rinascere a nuova vita. Oggi, 1° aprile, il direttore generale della Rai Mauro Masi porta all’approvazione del consiglio di amministrazione la nomina di due nuovi vice direttori del Tg1 provenienti da Sky (Gennaro Sangiuliano e Franco Ferraro). Certo potrebbe non essere una giornata così luminosa visto che tra le nomine da approvare c’è anche quella a direttore del Tg2 di Susanna Petruni, una delle tue più amate vice-direttrici. Ma così va il mondo del telegiornalismo italiano. Un direttore fa crescere in seno con tanta cura una vice-direttrice e poi gliela tolgono per farla diventare direttore del secondo telegiornale Rai. Certo sempre meglio che vedersi sostituire alla direzione del Tg1 dalla propria vice-direttrice in carriera. Sono mesi che si parla di questa promozione di Susanna Petruni ma sembra proprio giunta la sua ora. L’ultima speranza che rimane a chi pensa che ci sarebbero giornalisti più qualificati, è che si tratti di uno scherzo del dg Masi: un pesce d’aprile di nome Susanna. Al CdA Rai la decisione finale: scherzare o fare sul serio?
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martedì, maggio 31, 2011
Il re dell’Arena non sa stare in panchina
Caro Massimo Giletti, non guardo mai la Partita del cuore ma ieri non me la sono persa perché in campo c’erano anche i parlamentari del PdL Lupi e Paniz che prendevano a calci il pallone come se fosse la testa del neo sindaco di Milano Giuliano Pisapia (o forse pensavano al loro ex sindaco Letizia Moratti?). Questo mi ha consentito anche di assistere ad una tua esibizione particolarmente ridicola. Sul palcoscenico a bordo campo, Claudio Baglioni e Luca Barbarossa intonano Strada facendo. Le telecamere della Rai indugiano su di te in panchina (vestito da calciatore) che ti dimeni cantandola a squarciagola. Senti che è giunto il momento di liberarti, dopo una stagione chiuso nella tua Arena di Domenica in a parlare di cronaca nera, di gossip e a lanciare il programma flop di Vittorio Sgarbi. Senti che è una di quelle sere in cui tutto è concesso ad un televip. Senti l’impulso di salire su quel palco. L’impulso diventa irrefrenabile quando Luca Barbarossa intona Il mare d’inverno ed Enrico Ruggeri lo raggiunge per il ritornello. Neri Marcorè fa il coro con Baglioni e tu senti che non puoi mancare su quel palco. Tre stacchi del regista sul pubblico ed eccoti teletrasportato sul palco. Batti le mani in controtempo, canti la canzone senza sapere le parole, cerchi uno sguardo di consenso da parte di Marcorè; non arriva. Cerchi uno sguardo d consenso da parte di Baglioni; non arriva. C’è il ritornello, almeno a quello ti faranno partecipare? Barbarossa si avvicina a Ruggeri. Baglioni si avvicina a Marcorè. Tu rimani solo a battere le mani in controtempo. “Mare… mare… qui non viene mai nessuno a trascinarmi via…”. Marcorè intuisce il tuo disagio e volge il microfono verso di te per 3 secondi 3, per poi lasciarti di nuovo solo in mezzo alle due coppie. Mi fai tenerezza quando ti scateni nel gesto di suonare la chitarra senza avere la chitarra. Ecco, ora provi ad entrare in contatto con il duo Barbarossa-Ruggeri poggiando le mani sulle loro spalle. “Mare… mare…” scuoti la testa con un “no” di partecipazione canterina ed è in quel momento che lo sguardo indifferente di Ruggeri mette la parola fine ad ogni tua speranza di partecipazione condivisa. Caro Massimo Giletti, ieri eri vestito da calciatore ma evidentemente non hai imparato la lezione dei grandi calciatori che accettano la panchina e si limitano a guardare gli altri giocare. Hai voluto lasciare la panchina di televip-calciatore-spettatore per salire su quel palco a fare il televip-cantante-sopportato. La cosa ancor più ridicola è che le Teche Rai, nell’archiviare questo momento di televisione, metteranno tra le parole chiave anche la parola “Giletti”. Non ci sono più le Teche Rai di una volta.
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lunedì, maggio 30, 2011
La fatina Federica dal futuro luminoso
Cara Federica Panicucci, tra mille sorrisi e strizzatine di occhietti hai salutato il pubblico di Domenica Cinque rassicurandolo però che non andrai subito in ferie perché a fine giugno condurrai Extreme Makeover Home Edition Italia, il programma in cui la tv butta giù la vecchia casa di una famiglia con una storia particolarmente toccante e gliela ricostruisce meravigliosamente bella come nei loro desideri mentre la folla festante del vicinato applaude di gioia per la buona azione. Il tuo volto da fatina sarà perfetto per un programma così. Nell’ultima puntata di Domenica Cinque invece hai fatto una cosa da grande conduttrice che ha il più grande agente televisivo del momento alle spalle: Lucio Presta. Hai intervistato Stefano Bettarini il cui agente è Lucio Presta. Un’intervista ad uno degli assistiti del tuo agente, proprio come fa Bonolis, il cui agente è Lucio Presta, quando intervista Antonella Clerici, il cui agente è Lucio Presta. Oppure quando Antonella Clerici, il cui agente è Lucio Presta, intervista Paolo Bonolis, il cui agente è Lucio Presta. Non appena hai cominciato l’intervista a Bettarini, lui ha ricordato che deve la sua carriera televisiva al tuo (e suo) agente Lucio Presta e a Paola Perego, il cui agente e compagno è Lucio Presta, che l’ha voluto come inviato del programma La Talpa. Cara Federica Panicucci, ora che anche tu hai intervistato un grande assistito di Lucio Presta puoi entrare di diritto nella stretta cerchia dei top-conduttori. Davanti a te si prefigura un futuro luminoso almeno quanto le luci che i direttori della fotografia di Canale 5 ti sparano in faccia per enfatizzare il tuo volto da fatina. Fossi in Alessia Marcuzzi non sarei così sicura di condurre la prossima edizione del Grande Fratello.
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venerdì, maggio 27, 2011
caro televip torna lunedì prossimo, 30 maggio 2011
amici di caro televip, come previsto, gli impegni di lavoro mi hanno impedito di guardare la tv e di postare. Lunedì si torna alla normalità. Ciao da Akio!
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venerdì, maggio 20, 2011
Caso Sky Italia-Current Tv: Gore aspetta e spera nel pubblico italiano
Caro guru di Current Tv Italia Al Gore, Sky vuole rinegoziare al ribasso il contratto con la tua emittente ospitata sulla sua piattaforma satellitare e tu, per difendere la tua creatura e non creare un pericoloso precedente, sei sceso nell’arena di Annozero. Santoro è stato particolarmente felice di ospitare un Nobel per la Pace e ti ha concesso un ampio spazio. Ha spiegato che l’arrivo di Sky ha arricchito il panorama televisivo italiano ed ha dato spesso prova di libertà di informazione (come nel caso della messa in onda della sua Rai per una notte, proprio sulla tua Current tv). Ma ha anche sostenuto che Current Tv è un esempio di informazione libera ed indipendente che, con le limitazioni economiche previste da Sky, potrebbe sparire. Poi ti ha fatto la domanda diretta riguardo le possibili ingerenze di Berlusconi nel caso Sky Italia-Current Tv, visto che Current nella sua attività informativa e nella sua programmazione spesso va contro Berlusconi (due esempi su tutti: la messa in onda di Citizen Berlusconi e proprio di Rai per una notte). Tu hai detto chiaro e tondo che è un momento particolare per Sky, che vorrebbe entrare più concretamente nel business del digitale terrestre e che secondo te anche per questo c’è un riavvicinamento tra Murdock e Berlusconi (hai spiegato che la decisione di ridimensionare Current Italia arriva direttamente dalla News Corp americana, dunque…) . Caro guru di Current Tv Italia Al Gore, non so se andare da Santoro faciliterà la soluzione positiva della vicenda, quello che so è che cadrà nel vuoto il tuo appello al pubblico italiano per difendere la causa di Current e della libera informazione. Ci sono quattro gatti che da anni sono impegnati a chiedere un nuovo sistema informativo più libero ed indipendente ma non bastano perché nel sistema informativo italiano i topi sono la maggioranza e se li mangiano quei quattro gatti (ballandoci pure sopra).
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Amici di caro televip, per impegni di lavoro, nei prossimi dieci giorni potrei non postare con la solita regolarità. Ciao da Akio.
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giovedì, maggio 19, 2011
Una conduttrice che ha tanto bisogno di riposo
Cara Ilaria D’Amico, pur di perdermi la prima puntata del nuovo programma di Sgarbi in prima serata su Rai 1 (boh e pure mah) mi sono visto l’ultima puntata del tuo Exit su La7. Ed ho fatto benissimo perché hai infilato una serie di incertezze e di papere degne della commedia dell’arte. Eri emozionatissima perché trattavi il tema politico del giorno (la vittoria di Pisapia contro la Moratti al primo turno per l’elezione a sindaco di Milano) e avevi pronto il collegamento in diretta con l’eroe del giorno: Giuliano Pisapia. A compensare l’assenza della Moratti (che non è venuta in trasmissione) c’era il trio del PdL Ravetto-Lupi-Tosi. Un cocktail esplosivo che deve averti dato alla testa visto che hai esordito con una gaffe linguistica prolungata. Ti sei incagliata più volte per dire “questa sera fotograficheremo…”. Non riuscivi proprio a dire “fotograferemo” ed hai ripetuto più volte “fotograficheremo” al punto che sul mio twitter ho malignato che stessi facendo l’errore volutamente per sollecitare una telefonata in diretta di Berlusconi. Come tuo solito sei riuscita a governare a stento gli ospiti in studio che continuavano a parlarsi sopra l’un l’altro. Anche perché tu sei fumantina e quando ti attaccano personalmente non hai la freddezza di Santoro di aspettare il momento buono per rispondere. Così quando la Ravetto ti ha accusato di aver messo in piedi una puntata pro-Pisapia, non c’hai visto più ed hai cominciato a difenderti spiegando che la Moratti era stata invitata ma non aveva accettato di intervenire. Da quel momento la gaffe che hai ripetuto di più è stata quella di continuare a chiamare Pisapia “sindaco”, anziché “candidato sindaco” (anche se comincio ad avere il sospetto che lo hai fatto volutamente per far dispetto alla Ravetto). Ma ieri era proprio una giornata stortissima per te. Hai indossato un vestito rosso che non riusciva a contenere il sudore sotto le braccia e, visto che ti sbracci molto, anche l’estetica televisiva ieri era contro di te. Cara Ilaria D’Amico, del fatto che non sei riuscita a gestire il 3 contro 1 (Ravetto-Lupi-Tosi sovraeccitati all’attacco di un pacato Pisapia) ne parliamo un’altra volta. Ieri mi hai fatto più divertire che indignare.
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mercoledì, maggio 18, 2011
Rai 2: ci pensi Lei
Caro neo direttore generale della Rai Lorenza Lei, tra le incombenze più urgenti che dovresti risolvere c’è Rai 2, una rete che si butta a capofitto senza rete, sfornando flop e brutti programmi a ciclo continuo. L’ultima opera dell’ingegno del direttore di rete Massimo Liofredi è I love Italy, un programma che avrebbe come obiettivo quello di consolidare l’amore per tutto ciò che è italiano e che finisce per farcelo andare di traverso presentandoci un’insieme di luoghi comuni e mandolinate degne dei più grandi detrattori del Belpaese. Due squadre di televip, divise in Nord e Sud, che si scontrano per indovinare quali sono le 10 parole più usate dagli italiani, i nomi delle 10 vie più utilizzati dalle nostre città, le 10 canzoni più cantate sotto la doccia dagli italiani. La cosa (“cosa” la parola più usata dagli italiani secondo il sondaggio di I love Italy) che fa passare il telespettatore dalla preoccupazione all’irritazione è il modo con cui i televip si urlano addosso le risposte al sondaggio. In mezzo a loro, l’inconsistenza fatta presentatore: Massimiliano Ossini (uno che per placare gli eccessi dei televip/concorrenti gli intima di fare silenzio con uno “scccc…!” che nemmeno una maestrina pre-unitaria). Caro neo direttore generale della Rai Lorenza Lei, tu sei una manager e ti concentrerai sul bilancio e sulla ottimizzazione delle risorse economiche. Però ogni manager deve partire dall’analisi del prodotto che produce e che vende. Il manager della Rai quel prodotto non lo vende solo ai pubblicitari ma anche ai suoi abbonati. Se da abbonato oggi tu mi chiedessi quali sono le 10 reti televisive che amo di più, Rai 2 non sarebbe nemmeno tra le prime 20. Perché I love Italy, sul serio.
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martedì, maggio 17, 2011
Minzolini e gli errori della Moratti
Caro direttore del Tg1 Augusto Minzolini, dovendo scegliere tra lo speciale elezioni amministrative 2011 del Tg1 condotto da Francesco Giorgino e quello del TgLa7 condotto da Enrico Mentana, ho scelto Mentana senza esitazione. Da Giorgino ci sono passato quando Mentana mandava la pubblicità. Ma poi tu sei sceso dal tuo ufficio per prendere posto nello studio di Giorgino ed ho tradito Mentana senza esitazione. Giorgino ti ha presentato ricordandoci che oggi sei il direttore del Tg1 ma che hai una lunghissima esperienza di giornalista politico alle spalle. Erano le 17.50 di ieri e già si profilava concretamente la batosta a sorpresa rifilata da Giuliano Pisapia (48%) a Letizia Moratti (41,6%) nel primo turno della corsa a sindaco di Milano. Francesco Giorgino si affannava a sollecitare una risposta da parte dell’esponente FLI Della Vedova alla domanda delle domande politiche: “Il Terzo Polo FLI-API-UDC chi appoggerà al ballottaggio, tra Moratti e Pisapia?”. Domanda senza risposta. Ma a me interessava la tua analisi di grande giornalista politico e non mi hai deluso. Per te la sconfitta della Moratti è tutta colpa della Moratti che ha sbagliato la campagna elettorale (culminata con l’attacco personale a Pisapia durante il faccia a faccia televisivo su SkyTg24). Il tuo collega Stefano Folli ti ha fatto notare che la sconfitta della Moratti è principalmente la sconfitta di Berlusconi che aveva caricato di significato nazionale la vittoria al primo turno della sua pupilla. Tu non hai ribattuto subito, anche perché continuavano ad arrivare pessimi dati per te dalle proiezioni: il centro-destra perdeva. Dopo un po’, Giorgino ti ha ridato la parola e tu, dopo una breve considerazione sull’inconsistenza del Terzo Polo, sei tornato a rispondere a Stefano Folli, ribadendo il concetto politico che la tua grande esperienza di giornalista politico ti suggeriva: la Moratti ha sbagliato la campagna elettorale. Da più parti in studio ti hanno ricordato che la strategia elettorale aggressiva della Moratti è stata imposta da Berlusconi ma tu ormai sembravi non essere più presente in studio, sembravi con la testa rivolta a chissà quali pensieri personali. Caro direttore del Tg1 Augusto Minzolini, la tua grande esperienza di grande giornalista politico probabilmente ti ha cominciato a far riflettere su quella strana abitudine che hanno i politici quando perdono le elezioni, quella di dare molte colpe anche ai giornalisti e alle testate di riferimento. E poi avrai pensato che ora c’è Giuliano Ferrara con Qui Radio Londra ed i tuoi editoriali non sono più così indispensabili. Caro direttore del Tg1 Augusto Minzolini, non mi meraviglierei di non vederti più alla guida del Tg1 a partire da settembre, soprattutto se la sconfitta milanese della maggioranza venisse confermata al ballottaggio e portasse ad elezioni politiche anticipate. Non vedo l’ora di leggere il commento di Letizia Moratti quando sarai sollevato dal tuo incarico.
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lunedì, maggio 16, 2011
Il ciclismo: un grande spettacolo televisivo rovinato dai sospetti sul doping
Caro direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli, la 94esima edizione del Giro d’Italia finora è stata segnata fortemente dalla morte in diretta del ciclista belga Wouter Weylandt. Con il passare dei giorni state cercando di tornare alla normalità del racconto sportivo ma non è facile farlo. Da sempre il Giro d’Italia è la produzione sportiva in cui la Rai spende tutte le sue migliori risorse produttive, forte di una esperienza che solo la televisione francese può vantare. Centinaia di ore in diretta, telecamere montate su motociclette, auto, elicotteri, biciclette dei corridori. Postazioni montate e smontate in una notte. La grande carovana dei pullman regia, elettricità, montaggio, trucco e parrucco; una via di mezzo tra un grande circo e una produzione cinematografica. Come ogni anno ci state riempendo di immagini mitiche del passato; ci raccontate le imprese dei grandi campioni che hanno fatto la storia della corsa. E poi ci sarà la diretta dalle grandi montagne per l’ennesima impresa di “un uomo solo al comando”. Il ciclismo è uno sport bellissimo che ha fatto la storia della televisione (e viceversa). Peccato che sia lo sport in cui il doping è più presente, una presenza che negli ultimi anni ha reso meno epiche tante imprese narrate dalla tv. Tuttavia, se il telespettatore per un attimo se ne dimentica, resta affascinato da una tappa come quella corsa sull’Etna (bellissimo il filmato di presentazione/ricognizione con Davide Cassani). E’ un attimo, perché questo sport, reso epico dalla tv, non riesce a togliersi dalla melma dei sospetti di doping e come telespettatore ormai non riesco più ad appassionarmi a delle imprese che potrebbero non esser tali. Caro direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli, forse anche la Rai dovrebbe ridimensionare il proprio impegno produttivo sul Giro d’Italia, almeno fino a quando il ciclismo non avrà vinto la guerra contro i dopatori ed i dopati. A chi dice che senza la tv il Giro e tutto il ciclismo morirebbe, rispondo che è meglio che ad uccidere il ciclismo sia la assenza della tv piuttosto che la presenza del doping.
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domenica, maggio 15, 2011
quattro tweet di caro televip su: Uman take control, Luca Tiraboschi, le Ferrari, Obama e Osama, Barbara D’Urso
– sospeso Uman take control. La notizia ci sarebbe se si autosospendesse Tiraboschi direttore di Italia1
– al via il Giro d’Italia di ciclismo: favoriti Contador e Nibali. Alonso e Massa, su Ferrari, lotteranno per il 5° e il 10° posto.
– Obama mostrerà i video trovati nel bunker di Bin Laden. Mr President quelli guardateli tu e 3/4 della Casa Bianca!
– la D’Urso in onda anche a luglio con Pomeriggio 5. Trovarsi un fidanzato, no?
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sabato, maggio 14, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Sky ha soffiato XFactor alla Rai
: Oltre il danno, la beffa: gli ha pure lasciato Francesco Facchinetti
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Giorni difficili nelle vite degli altri di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 12/5/2011
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venerdì, maggio 13, 2011
Zia Mara: più arsenico che vecchi merletti
Cara Mara Venier, in attesa che accanto a te alla Vita in diretta torni Lamberto Sposini (a cui va l’incoraggiamento di caro televip), tu continui da sola a gestire lo spazio di cronaca nera del programma. Qualche mese fa, nel periodo televisivamente più caldo dei casi di Yara Gambirasio e Sarah Scazzi, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano aveva auspicato un ridimensionamento degli spazi televisivi dedicati alla cronaca nerissima. Un auspicio inascoltato a vedere da quanto (e soprattutto come) tutte le trasmissioni-talk pomeridiane stanno trattando l’omicidio di Carmela (Melania) Rea. La tua concorrente diretta è Barbara D’Urso che nel suo Pomeriggio Cinque può contare sul supporto del conduttore di cronaca nera del momento: Salvo Sottile (ieri quando la D’Urso l’ha presentato, il pubblico femminile in studio gli ha riservato applausi scroscianti e urletti da star; boh e pure mah). I Pomeriggi sul Due di Milo Infante ti precedono e servono per fare una mappatura completa dello scibile umano sul crimine: dal movente più astruso all’ipotesi investigativa più astrusa. La tv del pomeriggio deve parlare dell’omicidio del giorno ogni giorno. Tu mi dirai, ma noi della Vita in diretta lo abbiamo sempre fatto… è una delle nostre mission! In questo caso, essere stati i primi, cara Mara, è un’aggravante che cancella le attenuanti generiche. Cara Mara Venier, è da poco che sei entrata nel meccanismo del talk di cronaca nera e forse speravi che la tua tanto decantata voglia di essere una “zia” televisiva conferisse al programma un approccio meno morboso. Non è così. E poi, le zie alle cinque del pomeriggio servono il thè con i biscottini mica i delitti a suon di coltellate.
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giovedì, maggio 12, 2011
Le rughe e gli acciacchi di Ballarò
Caro Giovanni Floris, Ballarò sta invecchiando male. Puntata dopo puntata si vede sempre di più la necessità di dare un passo nuovo al programma. Ormai è una consuetudine per me abbandonarti dopo la copertina di Maurizio Crozza. Raramente poi durante la serata torno a seguirti stabilmente. I temi, gli ospiti, le tue battute, gli applausetti, le faccette ed i sorrisetti del pubblico di parte dietro agli esponenti dei vari schieramenti, sono più noiosi delle decine di cartelli con i sondaggi che ci mostri. La scenografia è invecchiata, la sigla è invecchiata, la grafica è invecchiata, il tuo modo di condurre è invecchiato. Tutta la trasmissione è invecchiata, e anche tanto, se a fare rumore è la gaffe del ministro La Russa che a microfono acceso (e mentre tu ti rivolgevi ad un altro ospite) ricorre al suo assistente per colmare la propria ignoranza politica chiedendogli “Chi è Lukashenko?”. Caro Giovanni Floris, ogni anno puntualmente di questi tempi si vocifera di una possibile chiusura di Ballarò per motivi politici ma, se il prossimo anno non darai una rinnovata generale al programma, non ci sarà bisogno di nessun intervento esterno; l’effetto Ballarò si sta esaurendo. So che è dura, dopo anni di lavoro per crearsi un proprio spazio in tv nel duro mondo dell’informazione politica, consolidarsi e resistere alle pressioni e alle intromissioni. Però l’onestà professionale viene prima del vittimismo professionale e dovrebbe esserti chiaro che continuando così non fai altro che indebolire Ballarò. Dunque, per te quest’anno i compiti per le vacanze saranno particolarmente impegnativi ed importanti. Caro Giovanni Floris, non puoi permetterti il lusso di ripresentarti a settembre con lo stesso Ballarò. Alè!
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mercoledì, maggio 11, 2011
Quattro matrimoni senza funerale
Cara Emanuela Folliero, nell’era dei wedding planners (anche televisivi) tu ci proponi una trasmissione sui matrimoni in cui la sposa è la padrona assoluta della cerimonia: dalla pianificazione strategica alla realizzazione finale, passando per i più piccoli dettagli tipici del giorno più bello della sua vita. Matrimoni all’italiana (su Retequattro, il martedì alle 21.10) vede quattro spose in gara per aggiudicarsi una crociera. I voti sono assegnati da ciascuna di loro al matrimonio delle altre tre (a cui partecipano come invitate interessate). Anche tu partecipi come invitata ma senza essere invadente e soprattutto senza fare la conduttrice della trasmissione (e senza fare la versione femminile di Davide Mengacci). Il montaggio è fatto bene e ci mostra una rapida ma significativa sintesi dei preparativi e della cerimonia lasciando spazio alle critiche ed ai commenti delle concorrenti. I matrimoni non sono eseguiti ad uso e consumo delle tue telecamere che però sono attentissime a restituire le manie di grandezza, le pacchianerie e le buone idee delle cerimonie dando l’idea di autenticità. Tu, invitata tra gli invitati, inciuci e critichi come qualsiasi invitata ad un qualsiasi matrimonio, pronta però a commuoverti se l’ingresso della sposa in chiesa è accompagnato dai violini. C’è il matrimonio sfarzoso da diva e il matrimonio country-western; il matrimonio minimalista che finisce con il tuffo della sposa in mare dal gommone e il matrimonio della sposa matura che corona il sogno di sua madre che non c’è più. Al termine di ogni cerimonia le tre “spose invitate” aprono una busta e compilano la pagella del matrimonio della loro avversaria. La puntata di ieri l’ha vinta la sposa più bisognosa della crociera-viaggio di nozze che, al momento di consegnare le buste alle sue antagoniste, aveva chiesto loro di mettersi una mano sul cuore perché lei aveva bisogno di quel viaggio. L’idea del giudizio incrociato mostrato a fine puntata con l’arrivo del marito vincitore è sufficiente a far rimanere fino alla fine le telespettatrici più accanite. Cara Emanuela Folliero, Matrimoni all’italiana è un programmino pre-estivo senza pretese ma che ha il pregio di intrufolarsi a richiesta nella vita delle persone senza che queste poi pretendano di rimanere in televisione finchè morte non li separi. E, soprattutto, non si vince al televoto e non c’è il popolo televisivo sovrano!
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martedì, maggio 10, 2011
Il Tg1 sta fiaccando persino l’entusiasmo di Vincenzo Mollica
Caro Rosario Fiorello, ieri hai arricchito l’archivio del Tg1 con un collegamento in diretta dall’esterno del Teatro Sistina dove per 6 lunedì terrai il tuo nuovo spettacolo (che va in onda in contemporanea su Radio 1). Vincenzo Mollica in queste occasioni è sempre pronto a tenerti il microfono nella speranza di un tuo micro-show, di una tua battuta, di una improvvisazione. Il massimo che sei riuscito ad inventarti è una battuta sull’arrivo del nuovo direttore generale “quando ho sentito… Lei… nuovo direttore generale… ho pensato fosse tornato Del Noce”. Al microfono di Mollica hai regalato l’anticipazione che a novembre tornerai in tv. Nel frattempo vai in onda nei martellanti spot telefonici e nelle repliche del Karaoke su Mediaset Extra. Fa un certo effetto vedere il confronto tra il Fiorello con il ciuffo di oggi e il Fiorello con il codino di ieri. Il Fiorello appena uscito dai villaggi turistici e il Fiorello che calca il palcoscenico del Sistina. Nel tuo lancio in diretta di ieri ho colto una sorta di stanchezza mediatica, una specie di “mi esibisco ma non è che mi vada poi così tanto”. Probabilmente mi sbaglio ma il solo fatto che Fiorello mi abbia dato questa sensazione è, per te, un campanello d’allarme. Ora che ci ripenso persino Mollica sembrava meno pimpante ed entusiasta del solito. Insomma c’è quel qualcosa di soporifero nell’aria del Tg1 che sembra contagiare anche voi che di solito sembrate felici di essere al Tg1. Quando gli hai detto che a novembre tornerai in tv, Mollica ha quasi lasciato cadere la notizia e la sua proverbiale aria incantata ha lasciato il posto ad un pesante e sorprendente vuoto, una totale assenza di complimenti e di aggettivi incensanti. Tira una brutta aria al Tg1 se si ammoscia persino Mollica al cospetto di Fiorello.
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lunedì, maggio 09, 2011
Fantasia Rai 1: le candid camera vip.
Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, il periodo tra metà aprile e metà maggio è quello in cui Rai 1 sperimenta i nuovi format. Lo faceva il tuo predecessore Fabrizio Del Noce e lo fai anche tu. Sabato hai trasmesso uno show intitolato Me lo dicono tutti: delle candid camera con i personaggi famosi che ne combinano di tutti i colori facendo mestieri comuni. Il titolo spiega tutto il programma. Infatti i personaggi famosi vengono riconosciuti al primo istante dalle vittime dello scherzo “ma lei somiglia… anzi è… Manuela Arcuri, Fabrizio Frizzi, Lino Banfi…, eccetera…” e il personaggio risponde “Me lo dicono tutti… ma non sono Manuela Arcuri, Fabrizio Frizzi, Lino Banfi…”. Nonostante lo smascheramento sia palese, lo scherzo va avanti e il pubblico secondo voi si dovrebbe appassionare ad una situazione pseudo-grottesca fasulla fin dall’inizio (anche se nei panni della shampista per cani Manuela Arcuri ha mostrato una certa predisposizione). Per fare un programma così hai persino richiamato alla regia Jocelyn che in quanto a creatività evidentemente è fermo alla tv degli anni ’80-’90 quando le sue trasmissioni spopolavano. Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, Me lo dicono tutti ti ha dato la possibilità di trovare una conduzione per Pino Insegno. E’ da quando il centrodestra è al governo che si parla di dargli un grande programma in prima serata Rai e alla fine glielo hai dato. Il programma non è poi così grande ma la collocazione si: il sabato sera di Rai 1. Per l’attore comico (?!) Pino Insegno è il massimo che la sua carriera televisiva potrà mai raggiungere, ovvero, calcare le orme del sabato sera di Rai 1 che nella storia della Rai furono calcate da due suoi miti: Paolo Panelli e Aldo Fabrizi. Questo non farà di lui un conduttore da Rai 1, al massimo da Italia 1. Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, non perdi occasione per vantarti di aver riportato con successo il grande teatro in prima serata con Filumena Marturano e Napoli Milionaria; una sola puntata di Me lo dicono tutti è sufficiente ad oscurarne il bel ricordo.
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sabato, maggio 07, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Decisione storica della Rai: Lorenza Lei è il primo direttore generale donna.
: l’ anno zero può cominciare?
***
caro televip torna lunedì 9 maggio, ciao!
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Concorrenti disumani fuori controllo di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 4/5/2011
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venerdì, maggio 06, 2011
I giovani, la politica e Giorgia Palmas
Cara Giorgia Palmas, in qualità di vincitrice dell’Isola dei famosi 8 sei stata ospite della trasmissione politica del momento: Un giorno da pecora su Radio 2. Saranno state le settimane d’isolamento ma all’inizio mi hai dato l’impressione di non aver ben capito che il simpatico Lauro e l’anziano Sabelli scherzano-scherzano ma alla fine la buttano sempre in politica e finiscono sistematicamente su giornali e tv (motivo per cui il tuo agente ti avrà detto di non mancare l’appuntamento). La prima domanda è stata insidiosissima: “Se ci fossero oggi le elezioni politiche… lei signora Palmas… per chi voterebbe?… centro-sinistra, centro-destra o terzo polo?”. Tu hai messo subito le mani avanti con una giustificazione televisiva: “Ma io sono stata per settimane sull’Isola… non so cosa è successo…”. Sollecitata dall’anziano Sabelli ti sei giocata una scusa ancora meno plausibile: “Preferisco non esprimermi sulla politica… e poi la politica è un po’ distante dai giovani…”. Cara Giorgia Palmas, una giovane trentenne dovrebbe essere abbastanza matura per avere delle idee politiche ma capisco che una giovane trentenne che fa spettacolo deve stare più attenta a manifestarle rispetto ad una giovane trentenne che fa la commessa. Con il passare dei minuti però hai cominciato a stare al gioco dei conduttori (forse ti sei accorta che Un giorno da pecora non è una trasmissione sull’allevamento degli ovini). Alla domanda “quale programma vorresti condurre… Porta a Porta o Annozero?” rispondi “… Più Annozero… Però mi piacerebbe fare l’inviata della prossima edizione dell’Isola dei famosi”. Lauro e Sabelli ormai pensano di aver scardinato le tue ritrosie politiche e ti invitano a dare i voti al sex appeal di una serie di politici ma tu ti richiudi a riccio: “Do un 6 politico a tutti…”. Sei residente a Milano e non puoi sottrarti alla tua responsabilità di indicare chi preferisci tra i candidati a sindaco di Milano: Moratti o Pisapia? Stavolta finalmente ti butti e confessi la tua simpatia per Letizia Moratti. Cara Giorgia Palmas, aver vinto l’Isola dei famosi giustifica l’euforica leggerezza con cui hai accettato di partecipare alla trasmissione politica del momento. Se può consolarti, ti garantisco che la tua partecipazione è stata politicamente più significativa di quella del candidato a sindaco di Napoli Clemente Mastella.
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giovedì, maggio 05, 2011
Dario cuor di gattino
Cara Lilli Dietlinde Gruber, ieri ad Otto e Mezzo (su La7) hai ospitato Dario Franceschini (uno dei dirigenti più importanti del PD) nella puntata intitolata: “Notizie dall’opposizione”. Per sfortuna di Franceschini poche ore prima il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva dichiarato: “Se la sinistra non sa costruire un’alternativa credibile si condanna a restare all’opposizione” (titolo del TgLa7 di Mentana). Franceschini da te non ha fatto che confermare la lucida e spietata analisi di Napolitano. In tal senso il momento più significativo è stato quando hai trasmesso il punto di Paolo Pagliaro basato sostanzialmente sulla affermazione di Romano Prodi che l’Ulivo è morto e gli eredi stanno litigando per l’eredità. Al rientro in studio hai provato a chiedergli se è vero che nel PD si litiga e lui ha cincischiato nella migliore tradizione democristiana. Non ha detto nettamente di no e non ha detto nettamente di si. Non si è trincerato dietro la solita scusa “il nostro è un partito veramente democratico dove ci si confronta” ma ha molto più semplicemente detto che in questo momento preferiva non rispondere perché “conosco i meccanismi dell’informazione” e qualsiasi sua dichiarazione avrebbe potuto essere strumentalizzata mentre in questo momento ci sono delle importanti elezioni amministrative e l’obiettivo è di vincerle senza generare dannose polemiche interne. Cara Lilli Dietlinde Gruber, a quel punto hai cambiato argomento ed hai offerto a Franceschini la grande occasione di liberare il suo pensiero ed esprimersi al meglio facendolo parlare del suo nuovo romanzo (in uscita oggi, s’intitola Daccapo ed è edito da Bompiani). Anche in questo caso però Franceschini ha preferito non esprimersi più di tanto perché “un romanzo una volta scritto non appartiene più allo scrittore ma ai lettori”. Cara Lilli Dietlinde Gruber, invito tutti quelli che oggi criticheranno le parole del Presidente Napolitano a rivedere la puntata di Otto e Mezzo di ieri per ammirare tutto il dinamismo, la determinazione e la convinzione di uno dei massimi esponenti del PD che anche davanti alla grande opportunità di promozionare il suo romanzo si è dimostrato un gattino spaurito.
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mercoledì, maggio 04, 2011
Monica Bellucci imperfetta
Cara Monica Bellucci, non hai resistito al fascino di apparire nei panni di te stessa in un serial televisivo. Tale onore lo hai riservato a Ris Roma 2 Delitti imperfetti perché: “E’ una serie bellissima e loro sono bravi. Quando la tv è fatta bene non c’è differenza per me tra la televisione e il cinema” (da Leggo del 21/4/2011 articolo di Marco Scudo). Dopo questa tua dichiarazione mi sono sorbito Ris Roma 2 sia martedì scorso che ieri. Mi son detto, se una delle nostre attrici più internazionali dice che è un prodotto di livello cinematografico, allora non me lo posso perdere, anche perché sarebbe una grande novità per le fiction trasmesse da Mediaset. Cara Monica Bellucci, puoi immaginare la mia delusione quando ho visto che Ris Roma 2 è una fiction scritta, diretta e recitata come tutte le fiction di genere trasmesse da Mediaset negli ultimi dieci anni; un prodotto mediocre e di certo non cinematografico. Non a caso la maggior parte di quelle fiction sono state prodotte da Pietro Valsecchi che ieri era accanto a te nella tua scena cameo. Eccoti entrare nella sede del Ris per far felice una tua amica carabiniera che dice a tutti di conoscere Monica Bellucci e così Monica Bellucci la va a trovare sul posto di lavoro, conosce “la squadra” e bacia sulla guancia il carabiniere più innamorato di lei che, per farle vedere quanto la ammira, le mostra il suo computer con la Bellucci sul desktop. Momenti da brivido caldo. Ecco arrivare l’ideatore di questa partecipazione straordinaria; si, proprio lui, Pietro Valsecchi in persona che tu presenti ai Ris Roma 2 “è il mio produttore”. Valsecchi ti sollecita “Monica, dobbiamo andare” ma trova il tempo per fare il fotografo della foto ricordo con la Bellucci richiesta dal gruppo di Ris Roma 2. Tu e Valsecchi lasciate la scena e i carabinieri continuano a commentare l’evento straordinario, con il carabiniere baciato da te che rifiuta il bacio di felicitazione dei colleghi perché “no, qui mi ha baciato la Bellucci!”. Cara Monica Bellucci, la tua amicizia con il produttore Valsecchi avrebbe giustificato da sola la tua comparsata di ieri senza doverla accompagnare con dichiarazioni troppo impegnative per una fiction che spreca una scena per ospitare Monica Bellucci nei panni di Monica Bellucci.
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caro televip “riceve e pubblica”: Being Human dall’11 maggio su AXN SCI-FI (canale 133 di Sky)
Parte in prima visione assoluta su AXN Sci-Fi, canale 133 di Sky, la prima stagione della serie americana Being Human, a partire da mercoledì 11 maggio alle ore 21.50 e in replica il giovedì alle 21.00. Inoltre, ogni episodio sarà disponibile anche online su http://www.axn.it per i sette giorni successivi alla messa in onda. Aidan, Josh e Sally sono tre ragazzi che convivono in un appartamento a Boston. Una convivenza come tante, se non fosse per la loro natura: sono, infatti, rispettivamente un vampiro, un licantropo e un fantasma. Being Human è la versione americana della serie originale della BBC, racconta una storia di vera amicizia, che si rivela più forte d’incompatibilità apparentemente insormontabili. Nella serie ritroviamo le difficoltà che i giovani vivono nella loro quotidianità: la discriminazione, il bisogno di farsi accettare, la convivenza, l’amore, l’amicizia, le prime esperienze, la lotta contro se stessi e contro il male, con l’aggravante che per i tre protagonisti “essere umani” è davvero difficile. In Being Human, la quotidianità non è scontata, ma rappresenta una sfida. Soprattutto per Aidan, Josh e Sally che si ritrovano sotto lo stesso tetto e uniti nella lotta contro la propria natura, contro pericolosi nemici, contro il proprio passato. Il cast di Being Human è composto da giovani attori già noti al piccolo schermo: Sam Witwer (Smallville, Battlestar Galactica) interpreta Aidan, Meaghan Rath (The Assistants) in Josh, Sam Huntington (Cavemen, Superman Returns) nei panni di Sally e Mark Pellegrino (Lost, Supernatural) in Bishop. Tra le menti creative della serie ritroviamo, invece, Adam Kane (The Mentalist, Heroes) come direttore e co-produttore esecutivo, e Michael Prupas (The Kennedys, Pillars of the Earth) come produttore esecutivo affiancato dalla coppia Jeremy Carver (Supernatural) e Anna Fricke (Men in Trees, Everwood).
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martedì, maggio 03, 2011
Italia Uno trash control
Cari mago Forest e Rossella Brescia, come ha detto Barack Obama da ieri viviamo in un mondo migliore, un mondo senza Bin Laden. Quindi, con tutta la voglia di spensieratezza e di fiducia in un futuro senza terrorismo, ieri ho visto la prima puntata di Uman Take Control; il nuovo reality-trash che il direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi ritiene, a ragione, all’altezza dei suoi standard di programmazione. L’idea è quella di riciclare i concorrenti che negli ultimi dieci anni hanno partecipato ai vari reality e purificarli per farli tornare alla vita vera dopo l’illusione di aver fatto parte del mondo dello spettacolo. Saranno ospitati in una casa-laboratorio per 6 settimane, spiati dalle telecamere 24 ore su 24 ore, come nella migliore tradizione del genere. La novità consiste nel fatto che il pubblico sarà il padrone della loro vita nella casa decidendo al televoto cosa devono mangiare, cosa devono fare, cosa devono dire. La “casa” voi la chiamate “laboratorio” perché il taglio dissacrante della trasmissione prevede una rinascita catartica dei concorrenti che per facilitare la vostra missione antropologico-sociale si sono spogliati dei loro abiti e indossano delle tutine aderentissime dai colori sgargianti (lilla, rosa, verdina, giallina…). Attualmente i concorrenti sono 8 ma la schiera dei possibili sostituti è foltissima e sarà il pubblico a decidere le new entry. I personaggi che avete selezionato sono talmente conosciuti che persino il regista sbaglia ad inquadrarli quando voi li nominate. Cari mago Forest e Rossella Brescia, la vostra conduzione serve a far capire al pubblico che Uman Take Control è un programma dissacrante ed autoironico. Tu caro Forest indossi un corpetto a forma di addominali scolpiti a tartaruga e tu cara Rossella un pantacollant nero alla Eva Kant con una acconciatura ricca dii colpi di sole ringiovanenti. Gli autori vi hanno messo a disposizione una ampia serie di battute per prendere in giro i concorrenti. Già, i concorrenti. Sono così felici di essere di nuovo davanti alle telecamere che accettano di farsi fare di tutto e di più. Sono dei veri e propri automi in mano al pubblico e a voi che conducete la trasmissione. Le prove a cui si sottopongono sono prove fisiche che ricordano quelle assurde di Takeshi’s Castle solo che i giapponesi al confronto non sembrano più così ridicoli. Cari mago Forest e Rossella Brescia, Uman Take Control è un programma che va oltre la televisione trash. E’ una televisione che anziché toccare il fondo ci si immerge e sguazza nella melma in cui sono impantanati quei personaggi che speravano di trasformarsi da oggetti a soggetti televisivi e nelle prossime 6 settimane Uman Take Control ridarà vigore alle loro illusioni. Una trasmissione da vedere solo una volta, in una serata di particolare euforia collettiva in cui, come ha detto Obama, il mondo è diventato migliore.
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lunedì, maggio 02, 2011
Habemus Il Caimano ma non lo trasmettiamo
Caro presidente della Rai Paolo Garimberti, nelle ultime settimane la Rai ha ospitato Nanni Moretti sia a Parla con me che a Che tempo che fa per fargli promuovere il suo film Habemus papam. La stoccata ad effetto però l’ha riservata al pubblico di In Onda su La 7. Pungolato dal duo Telese-Costamagna sul suo film Il Caimano, Moretti ha ricordato che la Rai ha acquistato i diritti per la trasmissione del film (5 volte in 5 anni) per una cifra notevole, 1,5 milioni di euro e che, dopo 3 anni e 1 mese, ancora non lo ha trasmesso nemmeno una volta. Moretti si chiede ironicamente “perché”. Attualmente l’azienda lo ha assegnato a Rai 1 che dovrebbe trasmetterlo entro maggio 2011 ma non potrà farlo a causa delle elezioni amministrative. E’ chiaro che alla fine la Rai lo trasmetterà magari ad agosto su Rai 3 in quarta serata e poi su Rai Movie, dove replicarlo per quattro volte non sarà certo un problema (né di palinsesto né politico). Non credo che ci saranno interrogazioni parlamentari su eventuali danni economici provocati all’azienda da questo congelamento. Il nostro parlamento ha ben altro da fare che stare a pensare al Caimano. Caro presidente della Rai Paolo Garimberti, ad oggi non si registrano tue dichiarazioni al riguardo. Sei invece sceso decisamente in campo per rispondere a Simona Ventura che ha rimproverato ad una parte della Rai di remare contro l’Isola dei Famosi. Tu hai rivendicando il diritto dei membri del consiglio di amministrazione di discutere i contenuti editoriali ed hai detto che i conduttori non hanno il diritto di contestare i diritti dei membri del CdA. Dei diritti degli abbonati manco a parlarne.
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domenica, maggio 01, 2011
Costituzione della Repubblica Italiana
PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
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sabato, giugno 25, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Roberto Saviano e Fabio Fazio faranno Vieni via con me su La7 (tra un anno!)
: Più via di cosi.
***
amici di caro televip, mi esilio all’Elba per una settimana di vacanza. Dunque mi capirete se non dovessi postare con la solita frequenza (ma un paio di post potrei farli). Se ci saranno telenotizie “importanti” le commenterò su twitter. Ciao da Akio!
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venerdì, giugno 24, 2011
Sky Italia e le emozioni del calcio in alta definizione sporcate dal nuovo calcio-scommesse
Caro amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, ieri hai rinnovato il contratto in esclusiva per tre anni con Ilaria D’Amico che sarà ancora alla conduzione del programma Sky Calcio Show, perché hai dichiarato che “Ilaria in questi anni ha saputo raccontare il calcio italiano con grande professionalità e garbo, grazie a uno stile giornalistico molto apprezzato sia dai nostri abbonati sia dai protagonisti del nostro campionato di calcio” (da corriere.it del 22/6/2011). Ci tieni tanto al nostro campionato di calcio visto che è il prodotto attraverso il quale Sky è entrata prepotentemente nel mercato televisivo italiano. Ci tieni così tanto che nei giorni scorsi, quando è scoppiato il nuovo scandalo calcio scommesse, hai scritto una lettera al Corriere della Sera. In attesa che la magistratura individui le responsabilità hai voluto dare una scossa ai vertici dello sport italiano poiché, scrivi, “le reazioni degli organi competenti e di controllo non sembrano al momento sufficienti a tranquillizzare i tanti tifosi e a ribadire la ferma intenzione di voltare definitivamente pagina”. La tua lettera è un’ accorata difesa dell’autenticità delle partite perché “Il primo piano di una nostra telecamera che riprende lo sconforto di un difensore, reso ancora più realistico dall’alta definizione, non può essere una messa in scena. Così come il commento dei nostri autorevoli telecronisti non può riguardare azioni il cui esito è stato già deciso fuori dal campo. Proprio per l’autenticità di queste emozioni abbiamo investito in questi anni miliardi di euro per acquisire il diritto a trasmetterle ed è per lo stesso motivo che i nostri abbonati pagano un abbonamento per poterle seguire in diretta. Senza questo circolo virtuoso, che alimenta il sistema calcio garantendo le risorse necessarie ad accrescere la competitività del campionato e la sua spettacolarità, il calcio non ha futuro”. Caro amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, il gran finale della tua lettera lasciava intendere che saresti anche pronto ad abbandonare il campionato di calcio al suo destino: “Chi ha in mano le sorti e il futuro di questo sport dia un serio e inequivocabile segnale di discontinuità rispetto ad un passato, già fin troppo generoso di scandali e partite truccate. Solo così, un partner come Sky potrà continuare a garantire ai suoi telespettatori lo spettacolo del calcio e, grazie a milioni di famiglie nostre abbonate, assicurare al calcio italiano i due terzi dei suoi introiti complessivi” (dal Corriere della Sera, 11/6/2011). Caro amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, la tua lettera ha destato grande preoccupazione nel mondo del calcio anche perché difficilmente le inchieste della magistratura si chiuderanno prima dell’inizio del campionato. Forse però a te basteranno i verdetti della giustizia sportiva. Ma se per agosto-settembre non dovessero arrivare i verdetti della magistratura ordinaria e nemmeno quelli della giustizia sportiva, tu che farai? Come garantirai ai tuoi abbonati “l’autenticità delle emozioni rese ancora più realistiche dall’alta definizione”? Non trasmetterai le partite in diretta e nemmeno il programma programma Sky Calcio Show? Oppure darai ai tuoi abbonati solo “l’autenticità delle emozioni rese ancora più realistiche dall’alta definizione” dei campionati inglese, spagnolo e tedesco? Caro amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge, bella lettera, davvero una gran bella lettera.
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giovedì, giugno 23, 2011
George ed Ely non si amano più: e ora la tv rispetti la loro privacy e faccia un passo indietro.
Cara Elisabetta Canalis, la tua separazione da George Clooney arriva come un temporale a ciel sereno sull’estate italiana 2011. Per il direttorissimo del gossip Alfonso Signorini “è stata una doccia fredda”. Lo ha intervistato la giornalista di punta del Tg5 Cristina Parodi che nel suo servizio ha previsto un’estate di fuoco per te e George costretti a sfuggire ai paparazzi in cerca delle vostre nuove fiamme. Due anni di amore sotto i riflettori mediatici mondiali e poche righe di comunicato stampa per dirvi addio chiedendo ai media di rispettare questo delicato momento privato. Signorini non ha capito che, quando hai accettato di tornare in tv a Canale 5 nel suo programma, stavi già pensando alla tua nuova vita professionale. Chissà quante occasioni di lavoro hai dovuto scartare perché non erano adeguate alla fidanzata di George. Torni sul mercato televisivo italiano da grande protagonista. Non credo che una Federica Panicucci possa temere per la sua conduzione a Domenica 5. Così come la Marcuzzi per il suo Grande Fratello. Ma la Hunziker di Striscia la notizia la vedo meno certa se ci sei tu in cerca di una teleoccupazione. Parlo di Mediaset perché nella prima puntata della Notte degli chef hai detto che quello per te era un ritorno a casa e che hai ritrovato tanti amici con cui hai lavorato ai tuoi esordi. Vedremo cosa significherà per la televisione italiana il tuo addio alla star di Hollywood. Non ti sarà difficile migliorarti rispetto alla tv che hai fatto mentre eri la fidanzata di Clooney. Un Sanremo in cui sei stata messa in ombra da Belen Rodriguez (nonostante la tua indimenticabile intervista a Robert De Niro) e la partecipazione al telefilm americano Leverage. Cara Elisabetta Canalis, così come la giornalista di punta del Tg5 Cristina Parodi anch’io auspico che i paparazzi non tormentino te e George e vi facciano superare il vostro difficile momento sentimentale come la vostra storia d’amore merita; in silenzio, dopo tanto clamore. In quanto alla tua carriera televisiva cara Elisabetta, rifletti, temporeggia, non accettare subito le tante offerte che ti arriveranno solo perché ora sei meno impegnata a frequentare il jet set internazionale. Cara Elisabetta Canalis, prenditi un anno sabatico e chissà che un giorno tu non possa tornare in tv con una forza nuova e con qualcosa da dire. Un anno sabatico forse è poco, prenditela comoda. Non metterti fretta. Tanto un’Isola dei famosi su cui andare la trovi sempre.
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mercoledì, giugno 22, 2011
Nero Wolfe e gli intrusi indesiderati
Caro Paolo Ferrari, è una domenica di inizio estate. Sono le 15 e Rai 5 trasmette un episodio dello sceneggiato Nero Wolfe in cui tu interpreti Archie Goodwin e Tino Buazzelli è un impareggiabile Nero Wolfe. Fa caldo e sento tutta la difficoltà di digerire nonostante non abbia mangiato molto. Tu e Nero Wolfe vi punzecchiate. Un cliente, ricchissimo, pur di averti a sua disposizione ha raccontato a Wolfe che qualche minuto prima gli avevi detto che senza Arcie Goodwin il signor Wolfe non sa stare. Deve essere stata l’affermazione “sono la sua balia” a farlo imbufalire al punto che a stento ti rivolge la parola. Wolfe però non vuole darlo a vedere e concede la tua presenza fissa in casa del cliente. Devi scoprire chi sta rubando i suoi segreti industriali ma, ovviamente, ci scappa anche il morto. I ritmi lenti dello sceneggiato in bianco e nero cominciano a farmi battere le palpebre ma la colpa è anche del divano così comodo e del caffè che non ho preso. Fa caldo, la pennichella ci starebbe proprio bene. No, non glielo posso fare a Goodwin e Wolfe. E’ la tv di una volta, quella tratta dai grandi classici, quella in cui gli attori parlano un italiano perfetto, non posso cedere al pisolino. Rai 5 mi ha fatto questo regalo e io sbadiglio? Ecco che arriva Romina Power nei panni della figlia sedicenne del vostro cliente ricchissimo. Ma lo sai che era bravina nei panni della ragazzina ye-ye! Eccoti in cucina con Fritz a gustare le sue prelibatezze che nella casa del cliente riccone scarseggiano. Su Rai 5 le interruzioni pubblicitarie non sono frequenti ma ci sono e la prima pausa si rivela letale per la mia attenzione e fatale per il mio pisolino. Ronfo. Ronfo. Ronfo. Tra un ronfo e l’altro sento lontanissime le vostre voci. C’è qualcosa di strano però. Tu hai un accento siciliano e non parli più l’italiano della bella televisione di una volta. Deve essere colpa di questa afa che mi sta annebbiando le orecchie dopo avermi chiuso gli occhi. La tua voce non è più la tua, profonda, ricca, simpatica, piacevole. E’ una voce cupa, antipatica, fastidiosamente incalzante. E poi chi è questa “Scampi?”. Caro Paolo Ferrari, ora ho anche sete ma pigramente mi giro facendo finta di non avercela. La tua voce è totalmente scomparsa ma mi appaiono le immagini. Sono a colori? Cosa ha messo Rai 5 nella pubblicità? Il colorante? E tu? Ora sei moro con i baffetti da sparviero? Nooo! Ti sei trasformato in Salvo “sottilissimo” Sottile, il popolare giornalista conduttore di Quarto Grado, la trasmissione che da mesi, mesi e mesi si occupa della morte di Yara Gambirasio, Sarah Scazzi e Melania Rea. Mi sveglio, tutto sudato. Bevo. Un incubo. E’ stato solo un incubo. Ora ricordo. Quando sei entrato nella stanza di Nero Wolfe lui era seduto alla sua scrivania e giocava con il tagliacarte. Sulla scrivania c’erano dei libri rilegati in primissimo piano. E’ lì che deve essermi scattato il meccanismo di transfert e, mentre il sonno mi catturava, ho sognato la scrivania di Sabrina “nostra signora dei riassuntini” Scampini, la giornalista che aiuta da mesi e mesi Salvo “sottilissimo” Sottile a raccapezzarsi tra i dettagli più macabri degli omicidi dell’anno. La Scampini (Scampi, come la chiama Sottile) è seduta ad una scrivania retrò, alla Nero Wolfe, su cui fanno bella mostra come elemento scenografico dei libri rilegati all’antica. E’ evidente che quella immagine mi ha procurato l’incubo mentre ero nel dormiveglia e ho confuso le vostre splendide voci con quelle immaginarie ma lo stesso poco gradevoli del duo Sottile-Scampini. Caro Paolo Ferrari, oggi le fiction vanno a mille all’ora e non hanno più nulla a che vedere con i vostri sceneggiati di una volta. Ad ereditare i vostri ritmi lenti, ridondanti e verbosi ora ci sono le trasmissioni giornalistiche come Quarto Grado che analizzano, raccontano, spiegano e ricostruiscono gli omicidi. E pensa che i giudici delle indagini preliminari devono ancora finire le loro indagini! Come dici? Una cosa del genere guasterebbe persino l’appetito di Nero Wolfe! E lo dici a me, che al solo pensarci mi sono rovinato una strepitosa pennichella!
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martedì, giugno 21, 2011
Hotel Patria non mantiene le promesse della prima puntata
Caro Mario Calabresi, dopo la prima puntata di Hotel Patria avevo esaltato la tua capacità di racconto. Dopo la seconda puntata dico che confermarsi è difficile e tu non hai confermato la buona impressione iniziale. Nella prima puntata avevi come ospiti Aldo, Giovanni e Giacomo e la loro gestione era stato uno degli elementi vincenti. Non li avevi usati per commentare ogni spezzone della storia che stavi raccontando come hai fatto ieri. Sei partito con la storia del giovane italiano che è diventato milionario aprendo una ditta di software nella Silicon Valley. Come ospite in studio avevi Jovanotti che in qualche modo avrebbe dovuto rappresentare un giovane che ce l’ha fatta rimanendo in Italia. Ad ogni spezzone della storia hai abbinato il commento in studio di Jovanotti che ha detto tutto e il contrario di tutto; ha assecondato le tue tesi e le ha contraddette (al confronto il Veltroni del “ma anche” sembrava un uomo granitico senza dubbi ed incertezze). Tu lo hai lasciato fare anche quando i suoi discorsi partivano per la tangente e diventavano incomprensibili. Lo guardavi sbadatamente, molto più attento alla scaletta che a decodificare i concetti jovanotteschi. Ho resistito fino al momento in cui hai trasmesso “lo storico” discorso di Steve Jobs agli universitari e ti ho abbandonato per vedere L’Infedele Gad Lerner che parlava dei rapporti tra Gianni Letta e Luigi Bisignani. Caro Mario Calabresi, fare la tv è difficile. Farla bene con continuità è difficilissimo. Tu sei riuscito a fare una buona prima puntata di una trasmissione. Mi sembra comunque un risultato.
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lunedì, giugno 20, 2011
L’esordio della stilista delle paperelle
Caro direttore di News Mediaset Mario Giordano, con l’arrivo dei primi colpi di sole la redazione di Bikini riprende servizio a pieno regime per riempire lo spazio tra la fine del Tg5 e l’inizio della prima serata domenicale. Una serie di servizi sull’estate dei vip conditi con tanto gossip e documentati da fotografie e video di paparazzi professionisti e/o amatoriali. Quando il vip è molto vip allora mandi la tua troupe. E’ il caso di Elisabetta Canalis in vacanza in quel di Como che però evita la tua telecamera e si becca la vendetta di ricordare al pubblico quando ancora non era la fidanzata di George e si concedeva ai servizi dei telegiornali Mediaset senza risparmiarci particolari sulla sua vita privata “quello è il mio macellaio, lì compro il pane… io vivo qui…”. Giusto il tempo di sfogliare qualche rivista di gossip per mostrarci Ilary Blasi a seno nudo e Valeria Marini con le bucce d’arancia, ed ecco che tocca al servizio centrale, quello di approfondimento giornalistico. Hai documentato l’esordio da stilista di Cristel Carrisi (che aveva già esordito come cantante come documentato ampiamente dalle telecamere Rai della Vita in diretta). La tua troupe è stata accolta nelle tenute Carrisi da tutta la famiglia di Al Bano, affiatata e stretta intorno alla stilista esordiente. Tra una sfilata e l’altra, hai piazzato le interviste ai vari componenti della famiglia alle quali hai ritenuto giornalisticamente indispensabile alternare il racconto della storia di Ylenia Carrisi scomparsa ormai da anni ma della quale in questi giorni si è tornato a parlare perché indiscrezioni giornalistiche la darebbero ancora viva. Caro direttore di News Mediaset Mario Giordano, il capo famiglia Al Bano forse si aspettava che il servizio di Bikini celebrasse solo le doti di stilista della sua figlioletta ma non credo si lamenterà del tuo servizio; lo hai persino inquadrato in prima fila insieme a Loredana Lecciso (indaffaratissima ad armeggiare con il suo iPhone). No, Al Bano non si lamenterà del servizio di Bikini così ricco di immagini storiche della sua famiglia che ha vissuto da sempre con una telecamera a portata di mano. E poi, l’omaggio della colonna sonora del servizio; da Felicità a Ci sarà, da Nostalgia canaglia a Nel sole. La sensibilità giornalistica della tua inviata ha evitato di mettere Il ballo del qua qua come commento alle creazioni della figlia Cristel (tutti i suoi vestiti da donna hanno l’originalità di avere delle paperelle stampate sopra). Caro direttore di News Mediaset Mario Giordano, Bikini è un programma leggero, tipicamente estivo, ma sa darci delle perle di approfondimento giornalistico che Al Bano ha ben sintetizzato al microfono della tua giornalista: “Se non fosse stato per mia figlia non te l’avrei mai rilasciata questa intervista”.
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domenica, giugno 19, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Santoro dice che La7 non è libera di ingaggiarlo perché teme ritorsioni del governo su Telecom
: ma come! Per un divo come lui non srotolano il red carpet?
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caro televip “consiglia”: Mariano Sabatini a Estatissima 2011 il radio show di Alessandro Fizzotti (dal 20 giugno)
Da domani lunedì 20 giugno 2011 e fino a settembre, il giornalista Mariano Sabatini è protagonista di una serie di riflessioni che prendono spunto dal suo libro – L’Italia s’è mesta. Dall’unità nazionale a Silvio Berlusconi ed. G. Perrone – con la rubrica “Ridestiamola, questa Italia” all’interno di ESTATISSIMA, radio show di Alessandro Fizzotti (www.estatissima.it). L’appuntamento è ogni mercoledì su un circuito di oltre venti radio regionali: Primaradio, Radio Skylab, Radio Manfredonia Centro, Radio Master , TRV, Radio Mania, Radio Digi-One, Radio Bbsi, Radio Piombino, Radio Frejus, Ondastereo, RadioCassino Stereo, Radio Centrale, [ Radio Studio 5, Radio Argento, Radio StellaTortolì, Rgm, Radio Giovani Stereo, Radio Stella Porlezza, Radio Liberty, Radio Sole, Radio Conegliano.
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Aniene, dio minore esiliato su Sky di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 14/6/2011
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sabato, giugno 18, 2011
Tamarreide: l’ennesimo programma usa (parlatene) e getta di Italia 1
Cara Fiammetta Cicogna, il corriere.it ha pubblicato le foto delle tue vacanze in Sardegna. Scatti bellissimi in cui fai la sirenetta, addenti una fetta di cocco, giochi a racchettoni e ti tuffi in acqua con la tua nipotina. Motivo di tanto interesse per la tua vacanza dovrebbe essere il fatto che attualmente conduci un programma intitolato Tamarreide (il lunedì alle 21 su Italia1). Un programma che fa discutere perché esalta il linguaggio, l’abbigliamento ed i concetti espressi dai cosiddetti tamarri. Si tratta di un reality on the road con 8 tamarri (equamente divisi in maschi e femmine) che si contendono il prestigioso titolo di super tamarro. Eppure, nonostante gli eccessi degli 8 protagonisti, a mio avviso la parte meno guardabile del programma è proprio la tua conduzione. I tuoi interventi disturbano la fluidità del racconto e il tuo modo di fare è decisamente più fastidioso di quello dei tamarri. Strizzi gli occhietti, ondeggi la testolina, sorridi forzatamente e arrotondi ancora di più la tua erre moscia per enfatizzare la parola tamarro. Cara Fiammetta Cicogna, un programma come Tamarreide è fatto per essere chiuso dopo la prima puntata. E’ come se Italia 1 e i pubblicitari decidessero di vendere ed acquistare un prodotto usa (una volta) e getta (per sempre). Italia 1 si è specializzata nel genere al punto che viene il sospetto che lo facciano di proposito ai fini promozionali visto che ogni volta giornali, tv, blog e social network ne parlano come se fosse una santoreide. Cara Fiammetta Cicogna, aver condotto Tamarreide macchia la tua fedina televisiva ma non è così grave visto che non prevedo per te una lunga carriera televisiva.
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venerdì, giugno 17, 2011
Un conduttore tosto ma non troppo
Caro Alfonso Signorini, a la Notte degli chef (il giovedì alle 21.15 su Canale 5) ti misuri con la conduzione televisiva vera e propria. A Kalispera avevi fatto un primo tentativo ma poi davanti a Ruby Rubacuori non ce l’avevi fatta a trattenere tutta la tua statura di giornalista. Davanti ai fornelli invece ti scateni nel mestiere più antico della televisione: il presentatore. Svolazzi leggero da uno chef all’altro (“sono uno più tosto dell’altro” ci dici) e ci spieghi le regole del programma (un game show culinario fatto mettendo insieme pezzi di tutti gli altri programmi di cucina, italiani e stranieri, attualmente in onda). Sei completamente catturato dal meccanismo televisivo e ci sguazzi con allegrezza da donzelletta che vien dalla buia redazione di Chi. Accanto agli aspiranti chef in gara hai degli chef affermati (tutti “tosti”). Ad aiutarli, anzi “a fare gli sguatteri”, hai ingaggiato Gennaro “il tosto” Gattuso, Emanuele “il tosto” Filiberto di Savoia ed Elisabetta “la tosta” Canalis. Essere tosti per te è fondamentale. I giudici, “tostissimi” sono: il solito Alessandro Borghese e gli insoliti Davide Rampello e Camilla Baresani. Il programma è noioso e lento. L’attesa dei 15 minuti per la preparazione del primo piatto è insopportabile. Non tanto perché dobbiamo sorbirci i dialoghi stereotipati tra te e i tre sguatteri ma per un motivo di semplice regia televisiva che non mostra la preparazione dei piatti (se non alla fine nel riassuntino) per mostrare invece la Canalis che taglia la cipolla, Emanuele Filiberto che inforna, tu che assaggi il riso. Al momento di eliminare uno degli aspiranti chef diventi serissimo perché “si giocano la vita”. I giudici, “tostissimi”, emettono il giudizio e, con l’eliminazione “drammatizzata” del concorrente, il programma scivola definitivamente dalla padella nella brace della banalità e del già visto in decine e decine di reality. Caro Alfonso Signorini, il tuo passaggio alla conduzione “pura” resta la vera novità e rappresenta una svolta per Canale 5 che ha finalmente trovato il conduttore che si meritano i suoi programmi: svenevole, cantilenante, doppio sensista e, soprattutto, tosto come un Gattuso o una Canalis e nel contempo leggero come le piume di struzzo di un boa.
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giovedì, giugno 16, 2011
E venne il tempo de Il Caimano in prima serata Rai
Caro direttore di Rai 3 Paolo Ruffini, sembra proprio che sia giunta l’ora di vedere in prima serata Rai il film Il Caimano di Nanni Moretti. Da qualche giorno gli spot annunciano che domenica 19 giugno 2011 alle ore 21.10 sarà la tua rete a trasmetterlo. Avevo previsto che la Rai avrebbe scelto Rai 3 nonostante l’assegnazione a Rai 1. Ho sbagliato invece il periodo: credevo che te lo avrebbero fatto trasmettere ad agosto in quarta serata e invece va a giugno in prima serata (almeno un passaggio in prima serata suppongo fosse previsto nel contratto). La tua Rai 3 conferma di essere la rete salva-Rai, quella che consente all’Azienda di mettere le toppe ai buchi più clamorosi; quella che le dà una parvenza di “indipendenza” da pressioni esterne. Vedremo quali e quante polemiche alimenterà questa messa in onda. E’ un periodo favorevole per l’anti-berlusconismo ma non sarà certo la messa in onda del film di Moretti a creare sconvolgimenti politici. Domenica sarà anche il giorno del raduno leghista di Pontida dove Bossi darà le sue linee guida per proseguire nell’alleanza di governo con Berlusconi. I leghisti faranno solo “bau bau” (come sempre) e dunque il governo non ha nulla da temere anche dalla concomitanza con la messa in onda de Il Caimano. Certo se ci fosse uno strappo della Lega allora la concomitanza potrebbe essere dirompente. Vedremo. Per il momento goditi la pubblicità positiva di “rete che-salva-la-faccia-alla Rai” e continua pure a lavorare ai palinsesti della prossima stagione autunno-inverno. Pare che potrai contare di nuovo sui big Fazio, Gabanelli, Floris, Dandini (anche se Fabio Fazio ha scritto una lettera aperta in cui si lamenta “alla Santoro” di non avere sufficienti garanzie per andare in onda soprattutto con la nuova edizione di Vieni via con me). Nei giorni scorsi si è parlato di un tuo possibile passaggio a La7 da te prontamente smentito: “Non c’è nessuna trattativa in corso con La7 o con altri editori, televisivi e non. L’unica cosa a cui sono impegnato in questo momento – come è noto – è lo svolgimento del mio ruolo di direttore di Rai 3, che comporta la definizione della programmazione per la prossima stagione e la tutela dei programmi che la caratterizzano, e che l’hanno fatta apprezzare per qualità e crescere in ascolti” (da ufficiostampa.rai.it del 10/6/2011). Caro direttore di Rai 3 Paolo Ruffini, il CdA continua a rinviare le decisioni importanti ma nei prossimi giorni la Rai dovrà presentare ufficialmente i palinsesti agli investitori pubblicitari e, dopo aver perso la fonte di guadagno Santoro, l’Azienda non può permettersi di perdere anche i tuoi big (Fazio in coppia con Saviano compresi). Dunque, domenica sera accomodiamoci in poltrona con un bel thè freddo e vediamo quanto è “pericoloso” Il Caimano di Moretti con la consapevolezza che ormai abbiamo avuto prove su prove di quanto la fantasia non sia più in grado di superare la realtà.
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mercoledì, giugno 15, 2011
Belen scalza Rossella da Colorado
Cara Rossella Brescia, questa mattina a Tutti pazzi per RDS avevi voglia di sfogliare le riviste di gossip e quando il co-conduttore ci ha detto che stavi guardando le copertine estive con i topless del momento, ti sei lasciata andare ad una considerazione in parte condivisibile: “Sempre le stesse minne! Mettono sempre quelle di Belen!”. Il co-conduttore ti ha fatto da spalla “Non dire così che poi pensano che è un fatto personale perché lei farà Colorado…” e tu così per non metterla sul personale hai risposto: “… dirà buenas noches!”. Cara Rossella Brescia, perdere la conduzione di Colorado perché viene data a Belen Rodriguez può far male e quindi è giusto anche prendersi qualche piccola soddisfazione avendo a disposizione una trasmissione radiofonica spiritosa. Certo non serve aver fatto l’actors studio per condurre Colorado e quindi, come lo hai fatto tu, lo può fare anche Belen. Fossi in te però non guarderei solo alla Belenmania dei dirigenti tv e del pubblico. In qualche modo deve aver influito anche il tuo super-flop alla conduzione del programma televisivo più brutto della stagione: Human take control. E’ inutile tornare a parlarne ma è utile ricordarti che certe scelte una conduttrice le paga. Anche Belen viene dal super-flop di Ciak si canta ma non si è prestata ad un esperimento televisivo ridicolo e ridicolizzante. Cara Rossella Brescia, gli spazi televisivi per voi conduttrici sono pochissimi e tu ne hai perso uno a cui tenevi molto. La tua popolarità e avvenenza non sono in discussione visto che sei protagonista (in voce) di uno spot per i cereali che fanno venire la pancia piatta. In discussione forse c’è la capacità di restare a certi livelli e migliorare i propri obiettivi qualitativi. Tu, scegliendo di condurre Human take control hai abbassato il livello qualitativo rispetto a Colorado (già di livello non altissimo). Questo ha consentito a chi voleva piazzare Belen di piazzarla e dunque stavolta anche tu hai dato un aiutino alle sue “minne”.
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martedì, giugno 14, 2011
Il nuovo re delle tele-telefonate
Caro Adriano Celentano, i referendum 2011 sono stati un successo per chi li ha proposti e sostenuti. Fra questi ultimi ci sei tu che hai speso la tua popolarità telefonando più volte ad Annozero che ha mandato in onda anche uno dei tuoi clip contro il nucleare. Ieri, orfano di Santoro, hai fatto ben due telefonate in diretta durante gli speciali del TgLa7 di Enrico Mentana e del Tg3 di Bianca Berlinguer. Non hai fatto grandi discorsi (non ne fai mai), sei intervenuto solo per esprimere la tua felicità e per rivendicare (indirettamente) il coraggio di essere montato sul carro referendario quando c’erano grandi dubbi che si sarebbe raggiunto il quorum. Non ti sei trovato nel mezzo delle contestazioni che hanno dovuto affrontare sia Mentana che la Berlinguer. Entrambi avevano ospiti politici in studio ed erano collegati con piazza della Bocca della Verità a Roma dove si sono radunati i Comitati per il Si ai due referendum sull’acqua pubblica. I due rappresentanti dei Comitati hanno rimproverato sia a Mentana che alla Berlinguer di non avere in studio rappresentanti del Paese reale e di essere parte del meccanismo televisivo che ha dato spazio-zero alla battaglia referendaria. Mentana ha incassato il colpo senza ribattere mentre la Berlinguer si è alterata ed ha mandato la pubblicità (al rientro in studio ha detto che non era più possibile collegarsi con la piazza perché veniva impedito ai suoi giornalisti di utilizzare la postazione, a quel punto ho cambiato canale e non so se è tornata a collegarsi). Caro Adriano Celentano, nella tua seconda telefonata (quella alla Berlinguer) hai esordito dicendo “questa è la mia ultima telefonata, lo prometto…”, consapevole che il tuo ruolo di testimonial contro il nucleare per il momento finisce qui, in attesa di avere una tua trasmissione (e un nuovo album da lanciare). Televisivamente parlando i Referendum 2011 rimarranno legati alle tue telefonate e probabilmente è questa la cosa che manderà più in collera il grande sconfitto Silvio Berlusconi. Essere surclassato mediaticamente dal re degli ignoranti è davvero il sintomo che il suo regno sta crollando.
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caro televip “segnala”: la presentazione in video streaming di “Oro, incenso e mitra” di Massimo Marcotullio (Todaro Editore)
mercoledì 15 giugno dalle ore 21.30
in diretta streaming su
Marcello Fois
e
Tecla Dozio
presentano:
“Oro, incenso e mitra”
di
Massimo Marcotullio
(Todaro Editore)
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lunedì, giugno 13, 2011
Lady Gaga sa cantare
Caro direttore di Rai News 24 Corradino Mineo, sabato hai dato in diretta l’ Euro Pride Roma, culminato con il discorso e l’esibizione live di Lady Gaga. Su quel palco avevi solo un paio di telecamere che hanno documentato l’evento senza gli effetti speciali dei grandi network. Eppure quelle due telecamere sono bastate per dirci quello che normalmente non ci dicono i grandi network: Lady Gaga sa cantare! Chi come me non è un suo fan è abituato a vederne solo gli aspetti spettacolari e provocatori che ne hanno creato il personaggio a livello mondiale. Sabato mi sono trovato a dire (come lo scrittore Luca Bianchini ospite nei tuoi studi): “toh! Lady Gaga sa cantare e pure bene!”. La sua esibizione fatta di sola voce e pianoforte è stata “sorprendente” (questo non vuol dire che da domani la scaricherò da iTunes). Caro direttore di Rai News 24 Corradino Mineo, i grandi network (penso soprattutto a quelli musicali) avevano le loro telecamere al Circo Massimo e ora si scateneranno nel rimontare le immagini di quella esibizione arricchendola con inquadrature ad effetto e dichiarazioni di esperti e fan ma non sarà la stessa cosa. Le tue due telecamere nude e crude in quel momento hanno svolto una funzione unica per il solo fatto di essere accese in diretta al momento giusto. La tua diretta “povera” mi ha detto quello che anni di montaggi elaborati dei grandi network non mi avevano detto: Lady Gaga non è solo una popstar mediatica, sa anche cantare! Boh e pure mah.
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sabato, giugno 11, 2011
5 tweet di caro televip su: Santoro a La7, Mentana e Ruby, Mentana e Santoro, batterio killer, giallo di Avetrana.
– Santoro: ‘Io a La7? Lo sa Mentana, chiedetelo a lui’. Caro Michele il povero Chicco ti spalanca le braccia e lo tratti come Vespa e Ferrara!
– Ruby è incinta. La prima ecografia stasera nel TgLa7 di Enrico Mentana?
– batterio killer: dopo i cetrioli assolti anche i germogli di soia. L’OMS brancola nel buio. Chiederà aiuto a Quarto Grado di Salvo Sottile?
– batterio killer. Mentana dà poco risalto alla notizia. Anche perchè pare che Ruby non c’entri nulla.
– i giornalisti tv supplicano Michele Misseri di non fare altre dichiarazioni. Anche loro hanno il diritto di andare in vacanza in santa pace.
***
Domenica e lunedì ci sono i referendum? Si, Si, Si, Si. Caro televip torna lunedì. Ciao!
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venerdì, giugno 10, 2011
La santoreide continua
Caro Michele Santoro, il tuo divorzio milionario-consensuale dalla Rai è stato analizzato come si fa con i grandi temi che appassionano il Paese. Ieri c’era grande attesa per l’ultima puntata di Annozero e soprattutto per quello che avresti detto congedandoti dalla Rai. Come un grande teatrante, hai riservato al pubblico un colpo di scena. Ti sei rivolto al presidente della Rai Paolo Garimberti dicendogli che non hai ancora firmato con altri editori e che “se la Rai vuole questa trasmissione per la prossima stagione tv, io sono disposto ad andare in onda ad 1 euro a puntata”. Prima del colpo ad effetto avevi confessato che a bruciarti di più nei lunghi anni di diatribe con i dirigenti Rai è stato sentirti dire che andavi in onda grazie alle sentenze dei giudici. Non ce la facevi più a sopportare tale malignità, così te ne sei liberato ed hai liberato l’Azienda firmando l’accordo. Quindi ti sei lanciato in una appassionata dichiarazione d’amore verso la Rai dove sei entrato 30 anni fa e di cui hai sposato da subito lo spirito aziendale. La Rai dei tecnici super professionali che facevano del senso di appartenenza all’Azienda un vanto e che erano intransigenti sulla qualità del prodotto. Senti ancora di far parte di quella Rai e infatti “ho fatto mettere in maiuscolo nero su bianco che posso ancora lavorare per la Rai, anche da domani mattina!”. Caro Michele Santoro, sai che la Rai non raccoglierà la tua offerta per la prossima stagione ma hai fatto bene a lasciarti uno spiraglio nel portone di viale Mazzini. Ieri avevi ospite in studio il segretario del PD Pierluigi Bersani che ti ha ricoperto di complimenti e, se nel 2013 vincerà le elezioni, non potrà che richiamarti in Rai. Poi, dopo i primi mesi di serena convivenza, anche l’eventuale nuovo governo di centro-sinistra accetterà con difficoltà le tue trasmissioni e ci sarà qualcuno a sinistra che rimpiangerà il tuo divorzio di oggi. Certo non andrà in giro a chiedere la tua chiusura ma si lamenterà di te. E’ già accaduto in passato e la storia nel tuo caso è destinata a ripetersi. Annozero è finito ma la santoreide continua.
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giovedì, giugno 09, 2011
Stasera grande giornalismo Rai: Santoro saluta e va alla concorrenza. Vespa rimane e fa una puntata “memorabile” sui referendum.
Caro Bruno Vespa, dopo una serie di puntate di Porta a Porta dedicate al caro-ombrellone, alla chirurgia estetica, alle diete e al giallo di Avetrana, sei tornato ad occuparti di politica. Ora non irritarti! Ho detto la parola “politica” mica la parola “Referendum”. Ieri, non appena la deputata PD Marina Sereni ha pronunciato la parola “Referendum”, ti sei irritato. La tua scaletta partiva da un interrogativo che ti assilla “Governo: ancora due anni?” e la Sereni ha esordito andando fuori tema (secondo te): “Di tutto si parla meno dei problemi degli italiani. A cominciare dai referendum… caro direttore…”. Tu hai sentito tutto il peso delle ironie che hanno accompagnato le tue ultime puntate (che sembravano l’inno alla gioia di come è bello andare al mare da Trieste in giù) e hai replicato piccato: “Ai referendum dedicheremo domani sera una memorabile puntata e siamo l’unica trasmissione di approfondimento che fa un’intera puntata di 100 minuti sui referendum…”. Marina Sereni ha provato ad insistere: “Però noi qui ne possiamo parlare, se ci scappa?…”. Tu hai provato a chiudere l’argomento con determinazione: “Domani sera parliamo solo di referendum. Stasera parliamo di politica”. Alla parola “politica” la Sereni non ce l’ha fatta a trattenersi “Anche i referendum sono politica!” e tu hai aggiunto all’irritazione un malcelato disappunto “Se vuole stabilire lei la scaletta, io me ne vado… parli direttamente da qui… e parli di quello che vuole… 100 minuti domani sui referendum!… Stasera si parla di politica”. Caro Bruno Vespa, credevo che l’addio di Santoro alla Rai ti avrebbe messo di buonumore per i prossimi dieci anni e invece ti trovo scontroso come se pensassi che adesso lui se ne va a La7, dove, libero dal lacciuolo della “concorrenza interna”, potrebbe chiedere di fare 4 seconde serate in corrispondenza con le tue. Ma non lo farà. Per l’eventuale occupazione delle seconde serate di La7 c’è Enrico Mentana che ha un diritto di precedenza. Ma tu non temi la concorrenza. Sei o non sei quello che ha chiuso la carriera in seconda serata di Maurizio Costanzo?
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mercoledì, giugno 08, 2011
Spezzoni d’autore e spezzoni anonimi
Cara Giorgia Palmas, il tuo scopritore velinaro Antonio Ricci, sfruttando il rilancio che ti ha dato l’Isola dei famosi, ti ha affidato la co-conduzione della edizione estiva 2011 di Paperissima Sprint. Rinuncia alla risata stereofonica di Juliana Moreira per la tua vocina che si fatica a sentire quando commenti i filmati con le papere. Con quella vocina non ti sarà facile dare la tua impronta al programma nei pochi secondi in cui compari accanto al Gabibbo per lanciare le straviste telepapere catturate (o costruite) dalle telecamere amatoriali di tutto il mondo. La tua non è solo una vocina, è anche più che anonima al confronto con le voci dei conduttori che nel corso degli anni hanno commentato le telepapere (Gerry Scotti, Michelle Hunziker ecc.) e che Ricci continua a mandare in onda a discapito della tua voce riconoscibile solo dai tuoi familiari più stretti. Eppure gli ascolti della prima puntata (oltre 6 milioni di telespettatori) dicono che Paperissima Sprint è stato il programma più visto dell’intera giornata di lunedì. E dove non arriveranno le papere arriverà il gossip. Il velinaro Ricci ti ha affiancato come co-conduttore il ciclista acrobatico Vittorio Brumotti che le cronache rosa danno come nuova fiamma di Michelle Hunziker. Insomma, il velinaro Ricci si sarà detto: “Dove non arriva la vocina della Palmas arriveranno gli addominali di Brumotti ed il fondoschiena della Hunziker”. Cara Giorgia Palmas, anche tu hai le tue risorse fisiche da giocarti (per quanto fatte e rifatte come direbbe Ricci) ma non dimenticare che l’Isola dei famosi l’hai vinta con l’immagine della brava mamma e moglie. E poi non c’è da sprecarsi troppo visto che i filmini di Paperissima Sprint sembrano essere irresistibili per il pubblico italiano che li vede e rivede all’infinito. Con buona pace dell’acclamato (a ragione) DaDaDa di Rai 1 che con i suoi spezzoni d’autore è destinato a perdere la sfida contro i vostri spezzoni anonimi.
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caro televip “riceve e pubblica”: al via stasera la seconda edizione di Pagine come rose
Provincia di Monza e della Brianza – Settore Cultura
in collaborazione con Associazione Culturale La Passione per il Delitto
organizzano
PAGINE COME ROSE
Seconda edizione
Mercoledì 8 giugno, ore 21.00, Biblioteca di Brugherio
ROSA ROSSA
Via Italia 27, Tel. 039.2893401 biblioteca@comune.brugherio.mb.it
Andrea G. Pinketts, Depilando Pilar (Mondadori)
Il ritorno di Lazzaro Santandrea, che non è un detective, e nemmeno un poliziotto. È una calamita per le calamità, l’uomo giusto nel posto sbagliato, una Milano improvvisamente sconvolta da un’assurda ondata di delitti. Perché l’assurdo domina nelle narrazioni e nei linguaggi di Pinketts.
Giovedì 9 giugno, ore 21.00, Biblioteca di Vimercate
ROSA VERDE
Cortile d’onore di Villa Sottocasa, via Vittorio Emanuele II, Tel. 039.6659281 bibvimercate@sbv.mi.it
Tommaso Pincio, L’hotel a zero stelle. Inferni e paradisi di uno scrittore senza fissa dimora (Laterza)
Vagabondi dell’anima in un hotel a zero stelle, gironzolando alla ricerca di sé. Movimenti liberi, azioni senza regia, la solitudine speciale delle stanze d’albergo. Edifici che si prestano alle esplorazioni, nei quattro piani da scalare alla ricerca del senso dell’esistere, fino ai cieli stellati.
***** ***** *****
LA PASSIONE PER IL DELITTO
Libri e autori tra giallo e noir
Decima edizione
25 settembre – 9 ottobre 2011
Villa Greppi di Monticello Brianza (Lc)
http://www.lapassioneperildelitto.it
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martedì, giugno 07, 2011
Con Hotel Patria Rai 3 conferma la propria capacità di racconto
Caro Mario Calabresi, la prima puntata di Hotel Patria (il lunedì alle 21.05 su Rai 3) è stata una lezione di giornalismo sul tema dell’immigrazione. L’idea tanto semplice quanto significativa è stata quella di documentare il cambiamento avvenuto nella scuola milanese “Giuseppe Lombardo Radice” di via Paravia, dove tu hai fatto le elementari. Oggi è la scuola italiana con la maggior percentuale di bambini italiani figli di immigrati (l’80%). Attraverso le loro voci, i loro volti e il loro senso di appartenenza alla propria patria (senza rinnegare quella dei genitori) hai mostrato il volto vero dell’Italia che nel 2050 avrà 50 anni. Tutto il resto è brutta politica e razzismo. Quella scuola potrebbe essere chiusa perché c’è una legge che limita al 30% la presenza di “alunni di cittadinanza non italiana nelle singole classi” e anche perché alla prima elementare del prossimo anno sono iscritti 18 bambini di cui solo 2 “completamente” italiani (l’ottimizzazione ministeriale prevede la distribuzione dei bambini in altre scuole, con i relativi disagi per le famiglie che vivono nei pressi di via Paravia). Il tuo è stato un racconto concreto e mai emozionale nonostante la situazione. Un racconto che ha beneficiato anche del tuo stile di presentazione: chiaro, coinvolgente, narrativo. Ho apprezzato il Roberto Saviano di Vieni via con me ma non concordo con quelli che lo hanno esaltato quale unico esempio di raccontatore televisivo e tu sei la conferma che non è l’unico. Se Sgarbi avrà l’umiltà di voler imparare qualcosa, imparerà molto da te. La cosa vale anche per il direttore di Rai 1 Mauro Mazza. Il tuo modo di condurre, al servizio del tema trattato, ha mostrato la sua efficacia anche al cospetto di Aldo, Giovanni e Giacomo che a loro volta hanno interpretato il senso della puntata con un contributo-sketch tanto equilibrato quanto semplice. Un trio così “top” che si presta ad una “cosetta televisiva” funzionale al registro dato alla trasmissione dal conduttore. Un registro che hai mantenuto nel raccontare la storia più “spettacolare” del macellaio che sul Lago di Como costruisce le barche classe star che vincono le olimpiadi. Caro Mario Calabresi, a completare Hotel Patria ci sono tre elementi tecnici. La scenografia shakespeariana apparentemente minimalista e cupa ma che con il passare dei minuti si fa apprezzare per la funzione di “imbuto” che ci immerge nel racconto. La grafica che trasforma in cartone animato le immagini iniziali dei filmati dandoci la sensazione che favola e realtà non sono poi così distanti. La musica di sottofondo durante gli interventi in studio; bella e indovinata (ricorda molto Philadelphia di Bruce Springsteen). E poi l’atmosfera che hai saputo creare senza nostalgia e melanconia. Persino la Nicoletta Orsomando che legge le vecchie lettere dei telespettatori degli anni ’50 è molto più moderna delle varie Barbara d’Urso, Federica Panicucci, Paola Perego, Mara Venier, Caterina Balivo, Lorena Bianchetti che si affannano inutilmente a dare spessore alla lettura delle “storie” di cui riempiono i pomeriggi televisivi italiani. Caro Mario Calabresi, Hotel Patria è uno spazio televisivo accogliente proprio come deve essere accogliente l’Italia.
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lunedì, giugno 06, 2011
Le stelle Michelin raccontate da Michela
Cara Michela Rocco un tempo anche di Torrepadula, come tuo marito Enrico Mentana anche tu sei tornata in tv su La7, anzi su La7d. Sei autrice e conduttrice di Storie di grandi chef. Il programma dura un’ora e ti offre la possibilità di numerosi cambi di location, di abiti, di ospiti e di situazioni. Nella puntata dedicata a Massimo Bottura, il numero 1 della cucina molecolare italiana, non ti sei limitata a vederlo all’opera nel suo ristorante ma lo hai seguito alla ricerca degli ingredienti più pregiati che acquista dai produttori più esclusivi, felicissimi di fornire i propri prodotti ad “un due stelle Michelin”. Tu assaggi tutto e per ciascuna degustazione vai in estasi culinaria. Eccoti accanto al pittore che dipinge i menù del ristorante di Bottura. Non resisti alla tentazione di farti fare il ritratto. Seduta nel salotto di casa Bottura sfogli l’album dei ricordi con le foto del primo ristorante e ai ricordi nostalgici si aggiungono gli aneddoti classici di quelli che ce l’hanno fatta: “Dovevo dimostrare a mio padre che avevo ragione… il ristorante l’ho rilevato da un’elettricista, anzi no, da un elettrauto…”. Si torna in cucina dove Bottura sta preparando una spuma di mortadella e il piatto che a te fa più meraviglia: una serie di pezzi di carne bollita tagliati come piccoli grattacieli con sotto un’altra spuma verdastra a rappresentare degli alberi. E’ uno skyline newyorkese che a Bottura è venuto in mente mentre passeggiava a Central Park e lo ha riprodotto in un piatto. Tu prima definisci il piatto un’opera d’arte (ne mostri anche l’immagine newyorkese che l’ha ispirato) e poi, novella americana a Roma, dici: “Skyline m’hai provocato e mo’ te magno” (si insomma, ad una di Torrepadula è concessa la licenza poetica adattata). Per il gran finale del programma lo accompagni a Londra dove Bottura riceve il premio come 4° classificato al concorso internazionale che stabilisce quali sono i primi 50 ristoranti al mondo. Cara Michela Rocco un tempo anche di Torrepadula, dunque anche tu ti sei buttata sull’inesauribile filone della tv culinaria scegliendo di raccontare la cucina lussuosa, spettacolare e di successo, attraverso i suoi interpreti più celebrati. Ottima scelta professionale. Giri il mondo, mangi bene, conosci bella gente e, di sicuro, per il prossimo Natale, scriverai un libro di cucina con i consigli dei grandi chef. Le due star culinarie nazional-popolari Benedetta Parodi e Antonella Clerici sono avvisate: la telecucina non è più solo quella della padella accanto ma anche quella delle padelle d’oro. Il tuo programma ha tutti gli ingredienti per avere successo e questo vuol dire che il tuo ritorno in tv è da considerarsi definitivo. E chi glielo dice adesso a Mentana che deve stare casa con il bambino e cenare da solo davanti alla tv con un toast e due uova strapazzate!
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sabato, giugno 04, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: In Rai si sta lavorando alacremente alla pubblicazione dei palinsesti autunnali
: Chissà quante ore di straordinario per gli addetti all’Ufficio Fotocopie
***
Buona domenica, caro televip torna lunedì. Ciao!
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Pansa dimentica gli amici di Silvio di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 30/5/2011
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venerdì, giugno 03, 2011
Papà la manda sola
Cara Rosita Celentano, se si volesse dare una ragione all’esistenza di un programma come Lasciatemi cantare! (Rai 1), l’unica sarebbe riuscire a scoprire a che titolo tu sei tra i cinque membri della giuria. Il nuovo programma di Carlo Conti è la versione canterina di Ballando con le stelle e prevede la gara tra dei televip canterini giudicati da una giuria vip e da una giuria tecnica (Alessandra Comazzi de La Stampa sta sempre in tv o qualche volta passa anche in redazione?). Il programma non avrà lo stesso successo della versione ballerina. Un conto è veder ballare male i televip ed un conto è ascoltarli stonare le canzoni; il fastidio acustico è meno accettabile di una brutta visione. Il cast dei televip in gara è un cast da trasmissione estiva: Licia Colò, Alessandro Borghese, Francesco Pannofino, Gloria Guida, Massimo Ghini, Fanny Cadeo, Laura Barriales, Paolo Conticini. Gli altri membri della giuria sono da museo delle cere: Paolo Limiti, Patty Pravo e Gianni Boncompagni. Le “giovani” siete tu e Camila Raznovich. Il programma non offre nessuno spunto, non dico di analisi, ma di considerazione, se non fosse per l’interrogativo sulla tua presenza in giuria. Gli altri quattro giurati con la musica leggera c’entrano; tu, con la musica leggera, che c’entri? E’ vero che per giudicare quel cast non servono esperti di musica leggera ma allora perché mettere in giuria Boncompagni, Limiti, Pravo e Rasnovich? Il tuo unico legame con la musica leggera è il cognome. Eppure ieri sera è stata la tua presenza a dare un senso alla visione della trasmissione. Mentre tu assegnavi i tuoi 8 e 10 ai vip-cantanti, tuo padre Adriano faceva il mattatore contro il nucleare ad Annozero di Santoro su Rai 2. Tu su Rai 1 impegnatissima a spiegare a Carlo Conti che “in famiglia mi hanno criticata perché la puntata scorsa non ho dato 10 a Massimo Ghini!”, con Conti impegnatissimo a chiederti “si ma chi te lo ha detto?”, e tu prontissima a dargli la risposta che voleva “… mio padre!…”. Nello stesso istante, su Rai 2, tuo padre duettava a battute con Daniela Santanchè e mostrava uno dei suoi video catastrofisti con immagini terribili di bambini colpiti dalle radiazioni nucleari. Cara Rosita Celentano, perfino Carlo Conti deve essersi reso conto che la tua presenza in giuria è ingiustificata e ti ha più volte invitata ad esibirti come cantante fuori gara. Tu alla fine hai ceduto alle sue insistenze promettendo che lo farai la prossima puntata. Ecco, cara Rosita, la tua presenza tra i concorrenti stonati sarebbe più in sintonia con l’idea di base del programma; se il programma avesse un’idea di base.
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giovedì, giugno 02, 2011
I famosi 200 km che ci separano dal rischio nucleare francese
Cara Paola Saluzzi, durante il talk pomeridiano che conduci su SkyTg24 è arrivata la notizia del via libera della Cassazione al referendum sul nucleare (con modifica del quesito). I quattro quesiti referendari su cui andremo a votare il 12 e 13 giugno a questo punto sono al completo: uno sul nucleare (per abrogare la legge sulla costruzione di nuove centrali in Italia), due sull’acqua pubblica (per abrogare la legge sull’affidamento della gestione ai privati e il passaggio a tariffe di mercato) e uno sul legittimo impedimento (per abrogare la legge che permette al presidente del consiglio ed ai ministri di non comparire in tribunale nei processi a loro carico). Ieri ti sei dedicata in particolare alla spiegazione delle ragioni dei NO e dei SI al referendum sul nucleare con esperti ed ospiti equamente divisi. E’ stato un dibattito interessante e per un po’ lo hai condotto con il giusto distacco. Poi, quando le ragioni e le argomentazioni del SI (i contrari al nucleare) sembravano prevalere, hai cavalcato ripetutamente l’onda di quelli che dicono “che senso ha non costruire le centrali nucleari in Italia se la Francia le ha a 200 km da noi?”. Cara Paola Saluzzi, è vero, se c’è una perdita radioattiva in Francia, le radiazioni ce le becchiamo anche noi. Ma è anche vero che la Germania ha bloccato la costruzione di nuove centrali nucleari (come ha mostrato un servizio che hai mandato in onda). Se il referendum dirà che il popolo italiano non vuole le centrali nucleari, alla voce tedesca si aggiungerà la nostra e sarebbe un passo importante per sollecitare una politica che investa in energia pulita e sicura. Bisogna dire SI al referendum (ovvero, non voglio il nucleare) perché deve essere chiaro, una volta per sempre, che si deve investire in forme d’energia che non siano il carbone, il petrolio e il nucleare. Qui non si tratta di pensare alla nostra generazione. Qui si tratta di pensare alle generazioni che verranno tra 200 anni. Ancora stiamo a pensare a quei 200 km di oggi!
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caro televip “libri”. L’Italia s’è mesta: un primo bilancio con Mariano Sabatini.
Akio: siamo alla vigilia dell’estate, L’Italia s’è mesta (Giulio Perrone ed.) è stato un ottimo libro invernale e può essere un ottimo libro estivo. Chi non lo ha letto, perchè dovrebbe farlo sotto l’ombrellone?
Sabatini: Perché la mestizia che evoco nel titolo non si è dissolta, nulla è cambiato. Viviamo tempi difficili, resi ancora più complicati dal duro scontro istituzionale in atto. Tra il premier e i magistrati, tra il premier e l’opposizione, tra il premier e l’ex alleato Fini, tra il premier e il mondo… Insomma, sotto la canicola, può essere rinfrescante guardare in faccia i tanti problemi che incombono sulle nostre testoline, attraverso gli occhi dei corrispondenti stranieri. Lucidi, spietati, molto informati sulla nostra realtà.
Akio: come avevi previsto non è stato facile promuovere questo libro, però se n’è parlato come dimostra la documentazione che abbiamo raccolto sul blog. Un primo bilancio; sei soddisfatto?
Sabatini: Sono soddisfatto, anche se promuovere un libro come questo con un editore più grande e con la connivenza delle maggiori tv tutto sarebbe stato più facile. Sono “passato” a Raitre, Rainews, SkyTg24, all’alba su Raiuno, sempre poco rispetto alla questua che fa Vespa con i suoi tomi in trasmissioni di punta e larghissimo ascolto. Sono invece soddisfatto di essere arrivato primo a registrare il polso della stampa estera in un libro. Vedo che escono ora pubblicazioni identiche, con titoli parecchio più volgari, che raccolgono la visione dei giornalisti stranieri sul Belpaese. Chissà, magari tra cento anni qualcuno mi riconoscerà il merito della primogenitura.
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caro televip “riceve e pubblica”: dal 3 giugno su Cielo la seconda e terza stagione di DEXTER, ogni venerdì alle 21.00 .
Dexter Morgan, il perito ematologo della scientifica di Miami, torna a tenerci sulle spine con la sua doppia vita: impeccabile professionista di giorno e implacabile serial killer di notte.
Sono ampi i consensi di pubblico e critica che la serie ha raccolto negli USA: al suo esordio in tv Dexter fu definita “una delle migliori serie dell’anno” da Time Magazine e, a proposito della seconda stagione, l’Hollywood Reporter definsice Dexter uno dei personaggi più convincenti della tv.
La seconda stagione si apre con il rientro in servizio, tra molti sospetti, di Dexter (Michael C. Hall) e della sorella Debra (Jennifer Carpenter) dopo il tentativo di omicidio che ha subito da parte del fidanzato, rivelatosi poi il temibile killer del camion frigorifero nonché fratello di sangue di Dexter. Ma il clima alla scientifica di Miami non è dei migliori e Dexter si sente braccato dal sergente Doakes (Erik King), che da tempo impiega tutto il suo tempo libero a sorvegliarlo convinto che in lui ci sia qualcosa di sbagliato. Per questo motivo Dexter è costretto a un periodo di riposo dalla sua “seconda attività”. Quando decide di tornare a colpire, si rende conto però di non riuscire più a uccidere come prima ma non ne comprende il motivo.
Anche il rientro al lavoro di Debra non è facile. Il tenente Laguerta (Lauren Vélez), che non ha mai amato particolarmente la ragazza, è convinta che Debra non abbia superato il trauma e crede che questo possa creare dei problemi all’intero del dipartimento.
Nel frattempo, a peggiorare ulteriormente le cose, vengono ritrovate nel fiume le vittime di Dexter, circa 30 corpi. Per indagare sul caso, denominato del “macellaio di Bay Harbor”, viene chiamato l’agente speciale dell’FBI Frank Lundy (Keith Carradine).
Il cerchio sembra quindi restringersi intorno a Dexter, la polizia è sulle sue tracce e i sospetti di chi gli è vicino si fanno sempre più pressanti. Rita (Julie Benz), la sua fidanzata, lo crede un tossicomane e lo costringe ad iscriversi a un corso di riabilitazione. Qui Dexter incontra Lila, (Jaime Murray), una giovane donna sexy ed intrigante con cui crea immediatamente un ambiguo e pericoloso legame.
La vita di Dexter Morgan (Michael C. Hall) sembra scorrere finalmente in maniera regolare: la sua relazione con Rita (Julie Benz) procede per il meglio, anche sul lavoro sembra aver ritrovato il suo equilibrio, fino a quando non si imbatte nel caso del killer “Freebo” che rischia di riaccendere la sua ansia di vendetta notturna. Ma Dexter deve anche stare in guardia da Miguel Prado, assistente del procuratore distrettuale (Jimmy Smith), il quale ha delle ragioni molto personali per volere assicurare il malvivente alla giustizia. Nel frattempo Debra (Jennifer Carpenter) è in difficoltà perché il dipartimento di Affari Interni le chiede informazioni sul suo nuovo partner Quinn (Desmond Harrington).
La terza stagione molto intensa e ricca di colpi di scena e atmosfere inedite ci mostrerà un Dexter alle prese con delle visioni del padre defunto, Harry (James Remar), che lo costringerà a fare i conti con la propria coscienza messa a dura prova dai sensi di colpa per l’uccisione di una persona innocente. Un dialogo immaginario, che aiuterà Dexter ad uscire dalla crisi in cui questo errore lo getta, e a rimettersi sulla sua giusta, per quanto folle, carreggiata.
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mercoledì, giugno 01, 2011
L’infotainment noir: il filone rivelazione della telestagione 2010/2011
Cara Ilaria Cavo, come cronista che ha seguito dall’inizio il giallo di Avetrana non potevi certo perderti l’ultimo spettacolare sviluppo del caso: il rilascio di Michele Misseri. Quando i carabinieri lo hanno riaccompagnato a casa tu eri già dentro casa con le telecamere di Mediaset. Il tuo microfono ha catturato 40 minuti di confessione (l’ennesima) di Misseri, con i dettagli più macabri e con una litania costante: “Le innocenti sono in carcere, l’assassino sono io”. Quei 40 minuti di intervista sono stati il piatto fortissimo della puntata di ieri di Matrix. Alessio Vinci ti ha reso omaggio per l’eccellente lavoro svolto, sottolineando, non solo l’importanza giornalistica di quella intervista, ma anche la tua scelta di dare “del tu” a Misseri. Hai spiegato al pubblico che è stata una scelta consapevole e che certe dichiarazioni probabilmente non le avresti ottenute dandogli “del lei”. Quei 40 minuti di intervista rivivranno una nuova vita televisiva venerdì prossimo durante Quarto grado. Salvo “il sottilissimo” Sottile la parcellizzerà tirandone fuori degli aspetti che tu neanche lontanamente potevi, puoi e potrai mai immaginare. Sabrina “Scampi, ovvero, nostra signora dei riassuntini” Scampini, ne sintetizzerà gli aspetti più succosi mentre “il sottilissimo”, nella posizione Gruber (versione in piedi), allungherà il braccio come Simona Ventura per lanciare, soddisfattissimo, i frammenti della tua intervista. Cara Ilaria Cavo, accogliere con una troupe televisiva il ritorno a casa di un indagato in un caso di omicidio, è una delle pagine che mancavano a questa stagione televisiva così fortemente segnata dallo spazio esagerato dato dalle tv ai casi di cronaca nerissima. E’ stato un anno d’oro per le trasmissioni sui casi di cronaca nera. Ascolti altissimi e grande interesse da parte di addetti ai lavori e opinione pubblica. Un successo che ha fatto della cronaca nera “un genere televisivo spalmabile a tutte le ore”, quanto e forse di più di un reality. Durante l’estate i direttori di testate e di reti televisive analizzeranno questo successo e cercheranno di sfruttarlo ancora di più nella prossima stagione tv. L’infotainment noir è una realtà e ora la tv può incassare i frutti degli investimenti produttivi e professionali: “c’è la pubblicità… restate con noi… a tra poco… con nuove e sorprendenti rivelazioni sull’omicidio del giorno…”.
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domenica, luglio 31, 2011
Current Tv Italia: fine delle trasmissioni
Caro magnate della televisione planetaria Rupert Murdoch, capisco che in questo momento è l’ultimo dei tuoi problemi ma oggi è il giorno del funerale di Current Tv Italia alla quale non hai rinnovato il contratto per essere ospitata sulla piattaforma di Sky. Le tue motivazioni sono esclusivamente di carattere commerciale ed economico, avevi offerto un nuovo contratto “in linea con il mercato, con il contesto economico e con le performance di Current”. Per quelli di Current Tv si trattava di un contratto al ribasso che li costringeva alla chiusura; non hanno accettato e hanno chiuso. Con Current Tv Italia chiude uno dei progetti più ambiziosi mai tentati in Italia, ovvero di lanciare un modello di tv indipendente, di contenuto, di qualità, di inchiesta, di informazione dal basso. Tu mi potresti dire che sei stato proprio tu a volerla lanciare in Italia, ad “accenderla”. Io ti potrei rispondere che in certi è più significativo “averla spenta”. Caro magnate della televisione planetaria Rupert Murdoch, capisco che in questo momento stai cercando di salvare il tuo impero dagli effetti devastanti del caso “News of the World-intercettazioni illegali-corruzione di poliziotti” e non puoi metterti a pensare di salvare Current Tv Italia. Però, proprio perché hai bisogno di dare una rinfrescata alla tua immagine di magnate, potresti lasciar da parte per una volta le logiche di mercato e rimetterci qualche milione di euro riaccendendo Current Tv Italia. Pensaci.
***
caro televip augura a Current Tv Italia di tornare presto in onda.
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sabato, luglio 30, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Il criminologo Massimo Picozzi dice che in tv non guarda i talkshow che parlano di delitti
: Non è vanitoso.
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dalla rubrica “E’ la tv, bellezza!” di Mariano Sabatini su Tiscali Notizie
– Maurizio Costanzo sulla via del tramonto, lo stato di grazia è svanito
– La lezione di Alfredino non ci è servita. I palinsesti pullulano di format al sangue
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venerdì, luglio 29, 2011
Tele Autunno 2011: Marco Liorni alla Vita in diretta
Caro Marco Liorni, ci sei anche tu tra i protagonisti del telemercato estivo come leggo nella rubrica E’ la tv, bellezza di Mariano Sabatini su Tiscali Notizie. C’è La D’Amico che si butta anema e core (sport e informazione) su Sky. C’è Corrado Formigli che arriva a La7 (sembra per fare proprio Exit lasciato dalla D’Amico). E poi ci sei tu che ti alleni a Estate in diretta per essere un conduttore da Rai 1. Un allenamento che ti ha portato alla Vita in diretta come sostituto di Lamberto Sposini. Questa è la volta buona che ti scrolli di dosso l’immagine di Marco Liorni davanti alla porta rossa del primo Grande fratello. Una immagine che ti ha inseguito per molti anni perché quel Grande fratello è stato davvero un passaggio importante della tua carriera, anche se tu a chi ti chiede quale è stato il momento indimenticabile della tua carriera rispondi citando un aneddoto: “Momenti particolari da ricordare ne ho diversi, ma preferisco citarne uno legato alla mia testardaggine giovanile. Parlo infatti di un episodio che risale all’epoca dei miei primi passi in tv: oggi mi fa sorridere, ma allora proprio no. Mentre aspettavo la linea per un collegamento in diretta, il caldo o l’emozione mi fecero un brutto scherzo procurandomi un malore. Fu chiamato così un medico che voleva almeno controllarmi la pressione, ma io fremevo e reclamavo disperatamente la linea. Il dottore si impose e volle visitarmi nonostante io fossi furioso per il tempo che stavo perdendo con lui. Intanto, per le mie insistenze di aspettarmi, dalla regia furono costretti a trasmettere ben tre servizi tappabuco, tre RVM messi insieme alla meno peggio. Quando finalmente riuscii a liberarmi dal medico troppo scrupoloso, mi comunicarono che il programma era finito. Alla mia desolazione si aggiunse la lavata di testa che mi fecero gli autori, pentiti di aver accettato il mio pressing di riprendermi la linea a tutti i costi” (da http://www.ufficiostampa.rai.it Tv RadioCorriere, intervista di Marina Cocozza). Caro Marco Liorni, come conduttore della Vita in diretta ti troverai a gestire tantissimi collegamenti. I tuoi colleghi inviati ora sanno che in te troveranno tanta comprensione quando avranno momenti di difficoltà. E poi alla Vita in Diretta non mancano certo i servizi tappabuco! Al pubblico della Vita in diretta invece cosa pensi di offrire? Nell’intervista che hai rilasciato al Tv RadioCorriere dici che vuoi portare in tv le caratteristiche del Marco Liorni conduttore radiofonico: “Davanti ai microfoni della radio, certe volte, ho l’impressione di parlare all’orecchio dell’ascoltatore perché si crea un rapporto quasi confidenziale con chi ti segue. Ti sembra un po’ di conoscerli uno ad uno. La radio, per un conduttore, è come un coach: ti allena ad esprimerti, a stare col pubblico. Talvolta si creano delle piacevoli ondate di emozioni, anche contagiose, che si srotolano sul filo invisibile dell’etere. La radio è un po’ l’amico, quello ce c’è anche quando non ti va di uscire. Con la radio non ti senti mai solo: ti raggiunge con leggerezza, con simpatia, ma anche con complicità se riesce a toccare qualche corda del tuo cuore. Il Liorni televisivo prova a trasmettere questo bagaglio ai telespettatori, in più vuole essere un buon padrone di casa per mettere a proprio agio gli ospiti in studio e il pubblico che sceglie di seguire il programma (sempre da http://www.ufficiostampa.rai.it Tv RadioCorriere, intervista di Marina Cocozza). Caro Marco Liorni, in quanto ad ondate di emozioni scoprirai che la tv non ha niente da invidiare alla radio. La Vita in diretta poi è un effluvio di emozioni. Preparati a cambiare repentinamente argomento passando dall’omicidio del momento al matrimonio vip del momento. Altro che l’aneddoto della tua testardaggine giovanile! Passerai l’autunno e l’inverno in diretta tutti i pomeriggi cercando di battere la concorrenza con un mix di servizi, opinionisti, storie e personaggi tali che quel tuo terribile ricordo giovanile non ti sembrerà più così terribile e chissà forse rimpiangerai persino la tua carriera di apri-porta-rossa del Grande fratello. Caro Marco Liorni, di una cosa puoi essere certo. Non riuscirai mai a portare la magica atmosfera della radio alla Vita in diretta. Scordatelo.
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giovedì, luglio 28, 2011
Cercasi showgirl in grado di fare un one-woman-show in tv
Cara Michelle Hunziker, l’autunno 2011 per te comincerà con un “one-woman-show” nel tempio dello spettacolo leggero italiano: Il Sistina. Lo spettacolo (in scena da martedì 8 novembre) s’intitola Mi scappa da ridere (ne sei co-autrice con Giampiero Solari ed altri) e sfrutta una delle caratteristiche che hanno fatto di te un personaggio amato dal pubblico come riassume la scheda dello spettacolo: “Per Michelle Hunziker, la risata è anche un modo di comunicare. E’ una sua caratteristica che prorompe, nella vita reale come nel lavoro, non solo nei momenti giusti ma anche in quelli meno adatti, come situazioni drammatiche o malinconiche. La risata è il suo mantra, una formuletta magica, il bidibi bodibi bu che spalanca le porte del suo carattere e della sua comunicatività. Se esistesse una favola di Michelle Hunziker, comincerebbe certamente con una risata. Una risata così cristallina da scatenare un uragano, capace di trasportare lo spettatore in un mondo inatteso di aneddoti sorprendenti, dove nessuno – soprattutto lei – si prende mai sul serio”. Si tratta di un viaggio autobiografico raccontato, cantato e ballato che ti consentirà di proseguire la strada teatrale intrapresa con Cabaret e Tutti insieme appassionatamente. Ora però calcherai le tavole del Teatro Sistina quello dove si sono esibiti tutti i più grandi dello spettacolo leggero italiano. Impossibile fare tutti i nomi ma uno te lo voglio fare: Delia Scala. E’ stata una delle più grandi artiste dello spettacolo leggero italiano: cantava, ballava e recitava la commedia brillante con una classe ineguagliata. Cara Michelle Hunziker, non è mia intenzione metterti l’angoscia di sostenere confronti impossibili anzi voglio darti un aiuto. Quando salirai sul palcoscenico del Sistina metti nel tuo stile personale qualcosa dello stile di Delia Scala. Faresti un omaggio a lei (non sarebbe male se qualcuno, magari proprio tu, la ricordasse in tv) e arricchiresti con un tocco di classe la tua spontanea verve. Cara Michelle Hunziker, qualche giorno fa DaDaDa (Rai1) ha dedicato una puntata delle Stelle tricolori a Loretta Goggi, altra grande dello spettacolo leggero italiano che non ha trovato eredi. Tu non sei né una Delia Scala né una Loretta Goggi ma sei una delle rare showgirl che per popolarità, voglia di fare, e appeal sul pubblico potrebbe occupare il vuoto di “one-woman-show” della televisione italiana. A dire il vero io credevo che sarebbe stata Paola Cortellesi a colmarlo. Lei, al contrario di te, potrebbe sostenere un confronto con Delia Scala e Loretta Goggi. Quest’anno la Cortellesi ha vinto il David di Donatello come miglior attrice protagonista per il ruolo brillante nel film Nessuno mi può giudicare. Solo che ha deciso di mettersi a fare la co-conduttrice di Zelig che tu hai abbandonato. Pare che voglia perder tempo televisivo a condurlo anche l’anno prossimo. Che delusione la Cortellesi di Zelig! Cara Michelle Hunziker, se la Cortellesi non riempirà il voto televisivo di avere un “one-woman-show” allora non vedo altre candidate che te. Non sarai Delia Scala, Loretta Goggi e Paola Cortellesi ma questo passa lo spettacolo italiano. Non lo dico io; lo dice il cartellone autunnale del Teatro Sistina.
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mercoledì, luglio 27, 2011
Italia 2 e la tv del futuro: quella che al massimo la guardi per un’ora
Caro direttore di Italia 1 e ora pure di Italia 2 Luca Tiraboschi, a poche settimane dal lancio di Italia 2 si può tracciare un profilo di questa nuova “rivoluzionaria” emittente televisiva che secondo voi arricchisce l’offerta gratuita Mediaset sul digitale terrestre. L’avete presentata come “la “rivoluzione del palinsesto che anziché essere verticale è orizzontale”. Significa che la programmazione prevede una serie di generi televisivi piazzati secondo determinate fasce orarie, ciascuna distinta da un colore e da una denominazione di genere: Cartoon Zone, Crime Zone, Wild Zone, Music Zone, Sport Zone, Fantasy Zone, Power Zone, Comedy Zone e altre zone. Ogni “zona” occupa un’ora nel palinsesto ad esclusione del prime time (che parte alle ore 22 con ficton, action-movie, show comici in stile Italia 1). In pratica per apprezzare nella sua interezza il palinsesto di Italia 2, il telespettatore dovrebbe vederla 24 ore di seguito. Io finora sono capitato quasi sempre nella Wild Zone (con i documentari naturalistici estremi) e nella Cartoon Zone (con American Dad ed I Griffin). Caro direttore di Italia 1 e ora pure di Italia 2 Luca Tiraboschi, io questa grande “rivoluzione del palinsesto orizzontale” non la vedo. I palinsesti televisivi devono tutti essere fissi e strutturati. E’ su questo principio che cercate il pubblico e piazzate gli spazi pubblicitari. Tutte le reti ad una certa ora hanno il quiz, il telefilm familiare, il telefilm di azione, il tg e via dicendo e Italia 2 non fa eccezione. Non è che hai inventato il palinsesto random o il palinsesto a sorpresa. A vederlo da queste prime settimane, il palinsesto di Italia 2 è il più rigido della televisione italiana. Italia 2 è la naturale appendice di Italia 1 (ancora più focalizzata come target), dove potrai trasmettere (o ritrasmettere) tutto quello che su Italia 1 non può andare in onda perché dovrebbe fare i conti con i dati di ascolto. Caro direttore di Italia 1 e ora pure di Italia 2 Luca Tiraboschi, se invece con il termine “rivoluzione” intendi il fatto che hai capito che il pubblico del futuro starà davanti alla tv al massimo un’ora e secondo interessi miratissimi, allora Italia 2 è rivoluzionaria.
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martedì, luglio 26, 2011
I tamarri, il sociologo e la modella ingabbiata
Cara Fiammetta Cicogna, hai condotto in porto la Tamarreide 2011: ben 6 puntate, 1 mese di programmazione, 10 ore di tv “verità” (alla faccia della mia previsione). Un mese vissuto televisivamente dai tamarri selezionati da Italia Uno pensando ai tamarri italoamericani di Jersey Shore (giunto alla quarta serie che sarà ambientata in Italia. Intanto su Mtv vanno in onda le repliche). I primi tamarri della storia della tv italiana tornano alle loro vite tamarre. Hanno salutato il pullman del programma; hanno litigato un’ultima volta urlandosi parole bippate; hanno proferito i loro discorsi di congedo (sottotitolati); hanno slinguazzato gli ultimi baci censurati dal taroccamento televisivo. Avevo sottovalutato Tamarreide. E’ un programma che lascerà un segno perché Mediaset non potrà fare a meno di capitalizzare il contributo che tali risorse umane possono dare a programmi come Pomeriggio Cinque. Barbara d’Urso non potrà non sentirsi investita della missione di far svernare nei suoi studi i tamarri che hanno riempito l’inizio di estate del pubblico di Italia Uno. Dopo l’impulsività e la passionalità della Tamarreide, i tamarri potranno rilassarsi nel salotto della D’Urso che saprà accoglierli amorevolmente dando loro il beneficio dell’illuminazione televisiva come ai concorrenti del Grande fratello. Qualche tamarro/tamarra potrebbe persino finire a fare il tronista. Maria De Filippi è l’unica che può completare degnamente il lavoro iniziato da te. A Tamarreide sono nate delle storie di sesso che però non hanno avuto il tempo di diventare d’amore. Ci vogliono i nove mesi di programmazione di cui dispone la De Filippi per certe imprese. Vedremo se Maria si sentirà investita di questa missione (in fin dei conti il megaflop di Missione impossibile le pesa ancora e qualsiasi altra missione impossibile diventa per lei un modo per superare la delusione di quella sconfitta professionale). Cara Fiammetta Cicogna, oltre alla tua conduzione, Tamarreide ha avuto un altro contributo irritante, quello del sociologo Domenico De Masi che con i suoi interventi ha dato lustro accademico al vostro programma. Ieri, sul tema “Tamarri e Nobili”, ha detto: “Mettere insieme un gruppo di tamarri doc con un gruppo di nobili doc crea chiaramente una situazione di dislivello comportamentale. Non so fra i due gruppi quale è più comico ma credo che entrambi i gruppi si difendano con l’ironia. Son sicuro che il tamarro poi, sotto sotto, quando parla con gli altri tamarri del nobile, lo sfotte. La stessa cosa tra i nobili, tra di loro. Ovviamente il tamarro userà ironia ma dal basso, in forma difensiva. Mentre il nobile userà l’ironia dall’alto in forma di prevalenza”. Cara Fiammetta Cicogna, la Tamarreide avrà di certo un seguito sulle reti Mediaset, ha tutte le potenzialità di diventare un programma seriale proprio come Jersey Shore. Sarebbe bello se tu continuassi ad essere la conduttrice del programma e rimanessi ingabbiata nell’immagine di conduttrice di Tamarreide. Cara Fiammetta Cicogna, come tu ami dire ai tamarri: “E io ti guardo!”.
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lunedì, luglio 25, 2011
caro televip, candidalo (ma anche no) ai Macchianera Blog Awards 2011
cari lettori di caro televip, fino al 2 settembre è possibile candidare i propri blog/siti preferiti per le nominations dei Macchianera Blog Awards 2011.
Quest’anno sono assalito dal dubbio: chiedervi o non chiedervi di far entrare caro televip nella cinquina finale della categoria n. 8 “Miglior sito o blog televisivo”?
Mi rimetto al vostro volere ma non me ne lavo completamente le mani e vi suggerisco 5 buoni motivi per non votarmi e 5 buoni motivi per votarmi (ovviamente ce ne possono essere molti altri, per la serie fare un po’ come vi pare…).
5 buoni motivi per non candidare caro televip ai MBA 2011 nella categoria n. 8 “Miglior sito o blog televisivo”
1 – caro televip è già stato tra i 5 finalisti nel 2009 (5° classificato) e nel 2010 (3° classificato). E’ giusto lasciare spazio ad altri blog.
2 – tanto caro televip non vincerà mai contro i mega siti/blog, quindi perché farlo soffrire inutilmente?
3 – il meccanismo di voto richiede troppo tempo e non mi va (bisogna compilare la form con almeno 8 preferenze inserendo per ciascuna il nome del sito/blog e l’indirizzo-url, in più si deve dare una mail e un nick name)
4 – se ti candido poi a settembre mi chiederai di rivotarti anche per la fase finale. Quindi finiamola qui.
5 – Akio mi sta antipatico e, visto che ci tiene tanto, non lo candido.
5 buoni motivi per candidare caro televip ai MBA 2011 nella categoria n. 8 “Miglior sito o blog televisivo”
1 – caro televip mi piace e lo voglio dimostrare concretamente (e poi mica mi sta chiedendo dei soldi)
2 – molti televip rosicherebbero parecchio sapendo che anche quest’anno caro televip è tra i 5 finalisti
3 – caro televip è un blog amatoriale, curato da un solo blogger (non giornalista, non pubblicista, non del tele-ambiente), ospitato su una piattaforma gratuita (infatti spesso salta) e non ha finanziamenti di nessun genere (a parte il portamonete di Akio).
4 – quando è stata l’ultima volta che Davide ha battuto Golia?
5 – Akio ci tiene così tanto…
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MBA 2011
categoria n. 8: “miglior sito o blog televisivo”
nome: caro televip
indirizzo: http://carotelevip.splinder.com
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grazie per l’attenzione, Akio.
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sabato, luglio 23, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Alba Parietti ha scritto un programma da condurre insieme a Michele Santoro e Vittorio Sgarbi. E’ il suo sogno nel cassetto!
: Non aprite quel cassetto! Nemmeno gli amanti del genere horror lo vorrebbero!
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caro televip torna lunedi, ciao!
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caro televip “riceve e pubblica” – La passione per il delitto: Crime Story Slam 2011
LA PASSIONE PER IL DELITTO
CRIME STORY SLAM 2011
In occasione della decima edizione, che si svolgerà dal 25 settembre al 9 ottobre 2011, il festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto, in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, organizza il CRIMESTORY SLAM. Si tratta di una gara di brevi racconti, in cui gli autori finalisti, selezionati da una giuria tra coloro che parteciperanno, leggono sul palco i propri scritti e competono in diretta, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dalla giuria in sala.
REGOLAMENTO
I racconti possono essere ispirati a qualsiasi soggetto purché legato al tema della manifestazione, e in qualsiasi stile narrativo.
Ogni autore deve presentare un solo testo, rigorosamente originale, che deve avere una durata non superiore ai 3 (tre) minuti di lettura.
Il tempo sarà calcolato e cronometrato da un arbitro di gara dal momento in cui inizierà la vera e propria lettura davanti al pubblico. Allo scadere dei tre minuti, la lettura sarà bloccata, e il concorrente squalificato. Ogni autore può arricchire il proprio reading con accompagnamenti musicali(purché svincolati da obblighi Siae) o soluzioni scenografiche. La partecipazione è aperta a tutti: lettori, scrittori, giornalisti, appassionati, di qualsiasi età. Non sono previste suddivisioni dei partecipanti in categorie particolari.
MODALITA’ DI INVIO DEI RACCONTI
Gli scritti devono essere inviati entro il 30 agosto 2011all’indirizzo e-mail redazione@lapassioneperildelitto.it,con oggetto “Crime Story Slam 2011”, corredati delle generalità del partecipante: nome, cognome, località di residenza, maggiore o minore età e indirizzo e-mail.
GIUDIZIO E PUNTEGGIO
Una giuria composta da sette membri – rappresentanti della libreria Area Libri e del festival, oltre a scrittori, giornalisti o critici letterari, rappresentanti delle forze dell’ordine – riceverà gli elaborati in forma anonima, e voterà entro il 24 settembre 2011 i racconti prevenuti, selezionando i 15 che accederanno alla finale, prevista domenica 9 ottobre 2011, durante l’ultima giornata del festival La passione per il delitto. La classifica dei finalisti sarà pubblicata apartire dal 28 settembre 2010 sul blog del festival, e inviata attraverso la newsletter. A inizio settembre, con le stesse modalità, saranno inoltre comunicati i nomi dei membri della giuria.
SVOLGIMENTO DELLA GARA
Domenica 9 ottobre i 15 finalisti leggeranno al pubblico i loro racconti, suddivisi in 3 gruppi da 5 concorrenti. A rotazione dieci persone selezionate a sorteggio nel pubblico e tra i giurati presenti indicati dal festival, voteranno i lavori dei concorrenti su schede anonime, fino a selezionare tre finalisti: rispettivamente il primo, secondo e terzo classificato in base ai punteggi ricevuti. In caso di pari merito, sarà effettuata una votazione di spareggio. Al vincitore e ai finalisti sarà consegnato il giorno stesso un attestato, e assegnati premi in libri e omaggi messi a disposizione dagli sponsor della manifestazione.
Tutti i racconti finalisti, in ordine di classifica, sarannopubblicati sul sito del festival.
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LA PASSIONE PER IL DELITTO
Libri e autori tra giallo e noir
Decima edizione
25 settembre – 9 ottobre 2011
Villa Greppi di Monticello Brianza (Lc)
http://www.lapassioneperildelitto.it
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venerdì, luglio 22, 2011
Ecco cosa manca alla nostra tv: una Paris Hilton.
Cara Paris Hilton, la tv italiana non ha una Paris Hilton. Abbiamo tante protagoniste del gossip che tentano la strada della tv (e viceversa) ma una Paris Hilton ci manca. Qui da noi va forte una certa Belen Rodriguez. Anche lei è esplosa grazie al gossip ma adesso si è messa in testa di fare la tv importante. Pensa che è stata la co-co-co-co-co-conduttrice del Festival di Sanremo e ora si appresta a co-condurre Colorado! Lei non si sognerebbe mai di abbandonare un’intervista perché le hanno fatto una domanda sulla sua presunta rivalità con Elisabetta Canalis (si, proprio lei! L’italiana che è stata per un biennio nello showbiz americano come fidanzata del vostro George Clooney). Tu invece sei Paris Hilton e certi confronti non li tolleri. Dan Harris ti stava intervistando per la ABC (mica Rai 1!) e ad un certo punto se n’è uscito con una provocazione inaccettabile: “Non teme che Kim Kardashian le stia facendo ombra?… Non teme che il suo momento sia passato?”. Kim Kardashian è una tua ex amica che ha ottenuto una grande popolarità grazie al gossip e in tv è la protagonista di Al passo con i Kardashian (dal 7 agosto, ore 20, anche in Italia su E! Entertainment – canale 129 di Sky). Anche lei è ricchissima come te, visto che il padre è uno degli avvocati più pagati d’America (ha difeso O. J. Simpson). Cara Paris Hilton, è una legge naturale dello showbiz il ricambio generazionale tra giovani e vecchie star e tu questa cosa l’hai capita. Dopo aver abbandonato l’intervista ti sei intrattenuta con il giornalista Dan Harris e gli hai confessato “Faccio questo lavoro da 15 anni… è giusto che mi reinventi pensando a nuovi progetti”. Saggia Paris, vediamo se questa Kim Kardashian durerà 15 anni e saprà reinventarsi quando arriverà una nuova gossip-girl a scalzarla dal trono che un tempo è stato tuo. Intanto la ABC ha intervistato te, mica questa Kardashian (guarda se non me la ritrovo su Rai 1, anzi meglio, al Tg1). Vai Paris, tieni duro, che lo showbiz ha ancora bisogno di te. E se gli americani non ti vogliono più corri in Italia che noi un programma televisivo te lo troviamo. Io già ti ci vedo come opinionista fissa di Barbara D’Urso ad insegnare a quelli del Grande Fratello come si sta al mondo vip.
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giovedì, luglio 21, 2011
Gli illuminati del cda Rai
Caro da ieri ex direttore di Rai2 Massimo Liofredi, il cda Rai ti ha destinato ad altro prestigiosissimo incarico: la direzione di Rai Ragazzi che conta ben due canali, Rai YoYo e Rai Gulp. Ti divertirai come un bambino e non sto facendo della facile ironia. Si, qualcuno dirà che le riunioni con Tonio Cartonio della Melevisione, I Teletubbies e Dodo dell’Albero Azzurro non sono importanti come quelle con Monica Setta e Francesco Facchinetti; niente di più sbagliato. La tv dei ragazzi è una delle tradizioni più importanti della Rai Radio Televisione Italiana e la nascita di due canali digitali dedicati è stata difesa strenuamente dall’Azienda quando è stata criticata per il ridimensionamento dell’offerta per ragazzi sulle tre reti generaliste principali. Dunque, dirigere la struttura Rai Ragazzi è un compito molto importante e può dare al suo direttore grandi soddisfazioni professionali. L’abbonato incrocia le dita per te. In quanto a Rai 2, il cda ha deciso di affidarla a Pasquale D’Alessandro che stava facendo bene a Rai 5, per la quale è stato nominato direttore Massimo Ferrario anche lui ex direttore di Rai 2. E’ quello che doveva trasformare Rai 2 in TeleLega e non c’è riuscito. Ora il cda gli affida la rete culturale della Rai. Perché è universalmente noto il binomio Lega-cultura. Caro da ieri ex direttore di Rai2 Massimo Liofredi, non rimpiangerò la tua Rai 2 ma già rimpiango la Rai 5 di D’Alessandro anche se non ho grande fiducia che riuscirà a fare altrettanto bene a Rai 2. Chiunque ci mette mano riesce solo a peggiorarla. Ci vorrebbe una pozione magica. A D’Alessandro consiglio di provare con l’acqua del dio Po custodita nelle ampolle d’annata di Umberto Bossi. Sempre che ne avanzi qualche goccia, visto che ne servirà tanta per fare il miracolo Rai5-Lega-cultura.
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mercoledì, luglio 20, 2011
Gli attacchi d’arte del riciclo creativo in tempo di crisi
Cara Barbara Gulienetti, in una nicchietta del digitale terrestre (su Real Time canale 31 ma anche su Sky canale 126) conduci Paint your life: una vera e propria miniera di idee del fai da te casalingo. E’ una specie di Art Attack per adulti. Ai telespettatori colpiti da un attacco d’arte del riciclo, metti a disposizione la tua esperienza di decoratrice e interior designer, fedele alla filosofia della trasmissione: “ogni oggetto ha un uso nascosto… più vecchio è l’oggetto, più soddisfacente è il risultato… non esistono colori brutti, ma solo combinazioni sbagliate…”. Qualche giorno fa ho seguito una puntata affascinante. Prima mi hai insegnato a verniciare le pareti della cucina, poi a decorare dei piatti anonimi. Mi hai insegnato come ridare vita ad un mobile da cucina pronto per la discarica e a costruire e rivestire una scatola portaoggetti. Insieme ad un certo Oscar hai creato dal nulla una decorazione floreale, denominata “giardino acquatico”, costituita da un incastro tra un vaso per i fiori ed una vasca con i pesci rossi. In una tv fatta di chiacchere tu sei una delle poche conduttrici che fa i fatti. Poco importa se quel mobiletto anche risistemato io non lo metterei nemmeno in garage. Poco importa se la verniciatura delle pareti della cucina non è una priorità giornaliera. Poco importa se di quelle scatole porta oggetti è pieno il soppalco perché c’è stato un periodo che andavano di moda e tutti te le regalavano. Poco importa se i pesci rossi, che poverini già stavano in una vaschetta minuscola, ora con l’introduzione del vaso floreale hanno ancora meno spazio. Quello che importa è che in questi tempi di crisi economica tutti noi si possa avere un attacco d’arte del riciclo creativo e, anziché andare in giro a spender soldi, si stia in casa a ridare vita a quanto di più brutto ed inutilizzato abbiamo a portata di soppalco. Cara Barbara Gulienetti, viviamo giorni in cui tutti abbiamo bisogno di certezze e oggi la tua politica di economia domestica è molto più certa della politica di economia globale che esce dai G8.
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martedì, luglio 19, 2011
British journalism: lesson 2
Cara neo direttore di SkyTg24 Sarah Varetto, ti sei accomodata sulla poltrona di direttore pochi giorni prima che scoppiasse la bufera News of the World che sta facendo vacillare l’impero mediatico del tuo editore Rupert Murdoch. Assumere il ruolo di dirigente del gruppo Murdoch è dunque ancora più impegnativo e implica maggiori responsabilità. SkyTg24 è da sempre considerato un “gioiellino” dell’informazione italiana e non c’entra nulla con le magagne inglesi. Lo scandalo però è di tale portata che in qualche modo tutte le testate del gruppo Murdoch hanno avuto un danno di immagine. La grande novità della tua direzione è stata ben sintetizzata da Vittorio Zincone: “un piccolo colpo all’Italia del gerontomachismo e della tv scollacciata” (nella introduzione dell’intervista “programmatica” che gli hai concesso su Sette-Corriere della Sera, 7/7/11). La responsabilità di essere una donna-direttore sarà maggiore visto che tra le pietre dello scandalo britannico c’è Rebekah Brooks, ex direttrice di News of the World e braccio destro di Rupert Murdoch. La lezione numero 2 (la lezione numero 1) che ci consegna questa bruttissima storia è che essere donna non mette al riparo dalle storture del mix esplosivo politica-informazione-potere-denaro. Cara neo direttore di SkyTg24 Sarah Varetto, la rinascita dell’immagine dell’impero mediatico di Murdoch passa anche per quanto di buono riuscirai a fare tu alla direzione di SkyTg24. Dovrai gestire oltre 400 persone e la cosa non ti spaventa: “Nelle aziende anglosassoni il direttore editoriale è anche manager. A me questa dimensione piace molto”. Le donne manager oneste fanno il tifo per te.
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lunedì, luglio 18, 2011
Se a casa di Paola resta la Perego
Cara Paola Perego, il tuo fidanzato e manager Lucio Presta ti ha fatto una dichiarazione d’amore pubblica tanto appassionata quanto struggente: “Ho pagato i miei no nel modo peggiore. Per punire me, hanno deciso di punire la donna che amo e che voglio sposare… ma fatemelo dire un atto così si può bollare con una sola parola: meschino” (da A – Anna, 21/7/2011 intervistato da Arturo Celletti). Il “no” determinante sarebbe stato quello a Manuela Arcuri che “qualcuno” voleva in uno dei 4 Festival di Sanremo di cui Presta è stato tra gli organizzatori/fornitori di star. A quanto si capisce dall’intervista, sembra che a farti fuori dal palinsesto autunnale di Rai 1 sia stata il nuovo direttore generale Lorenza Lei: “Il rinnovo era stato chiesto dal direttore di Rai Uno Mauro Mazza, messo nero su bianco, in una lettera. Be’, quella lettera non è nemmeno stata presa in considerazione da chi sarebbe diventato direttore generale e allora era la persona che si occupava dei contratti”. Per Presta non deve essere piacevole tornare a casa dopo aver trovato una trasmissione a tutti e non essere riuscito a trovarne una per te. Ma lui è attualmente il numero uno dei manager vip e, dopo aver piazzato Belen a Colorado, non è detto che non trovi di nuovo uno spazio per te a Mediaset di cui dice un gran bene: “Mediaset ha un vantaggio: sempre la stessa proprietà, sempre le stesse persone. Lì si segue il prodotto e se funzioni ti amano”. Cara Paola Perego, non so se la tua ennesima avventura in Rai può dirsi conclusa, so che l’ultima volta che sei stata a Mediaset non è andata benissimo; non seguivano il tuo prodotto? Non funzionavi? Non ti amavano? In questa estate senza un programma da preparare, non ti rimane che goderti il vero, l’unico, valore assoluto dell’intervista: la dichiarazione d’amore pubblica del tuo Lucio. Per farlo sentire meno in colpa, sarebbe carino se tu rilasciassi un’intervista per dire che non ti importa di stare a casa senza fare un programma e che quando c’è l’amore c’è tutto.
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sabato, luglio 16, 2011
sette tweet di caro televip su: Harry Potter 8, Kate Middleton e Studio Aperto, Alessandra Mastronardi e Woody Allen, Lodo Mondadori e Marina Berlusconi, Rai 2, Lucia Annunziata, Rai 1.
– file nei cinema per l’uscita dell’ultimo Harry Potter. Occhio ragazzi che con il 3D non si sa mai dove può finire la bacchetta magica.
– Gonna svolazzante con vista sul lato B di Kate Middleton. Pronta un’edizione straordinaria di Studio Aperto.
– Alessandra Mastronardi protagonista del primo ciak del film romano di Woody Allen. Ma che stà a girà er remeikke de li Cesaroni?
– Lodo Mondadori Marina Berlusconi: ‘Non daremo 1 euro’. E’ vero! Daranno 560 milioni di euro.
– la mia amica Tecla ha visto qualche minuto di 101 modi di perdere un gameshow e non trova le parole per definirla. Io la parola ce l’ho Rai2
– Lucia Annunziata ritira le dimissioni irrevocabili e torna in Rai. In 2 settimane sono sparite le piccole mafie?
– Miss Italia nel mondo trasmissione da terza serata di una emittente minore. Rai1 ormai più che una ammiraglia è una scialuppa.
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a lunedì! Ciao da Akio.
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venerdì, luglio 15, 2011
British journalism: lesson 1
Caro Antonio Caprarica, come corrispondente della Rai da Londra stai raccontando al pubblico italiano lo scandalo delle intercettazioni illegali e i casi di corruzione di poliziotti che hanno costretto il magnate australiano Rupert Murdoch a chiudere il tabloid News of the World. E’ di ieri la notizia dell’arresto del vice direttore della testata che va a fare compagnia ad altri giornalisti che hanno intercettato illegalmente politici, personaggi pubblici e i parenti delle vittime di casi di cronaca nera e di soldati morti in Afghanistan. Gli inglesi, che non perdono occasione per darci delle lezioni, stavolta ce ne danno una sul giornalismo moderno: certi giornalisti fanno di tutto pur di vendere, avere l’esclusiva e battere la concorrenza, gestire il potere dell’informazione. Ma dalla Gran Bretagna arriva una lezione anche dal punto di vista politico. Per il caso News of the World è finito in galera anche Andy Coulson, ex direttore del tabloid, ingaggiato dal primo ministro britannico David Cameron come suo portavoce. Cameron ci ha insegnato che alle persone va data una seconda possibilità: “Gli ho dato una seconda chance, non ha funzionato. Mi assumo la responsabilità di questo, gli elettori mi giudicheranno” (da unita.it, 8/7/2011). Caro Antonio Caprarica, a leggere certe dichiarazioni si trova anche la risposta all’interrogativo che ti ponevi nel titolo del tuo best seller “Dio ci salvi dagli inglesi… o no?”. Oh, si!
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giovedì, luglio 14, 2011
Monica Setta sulla via indicata da Bruno Vespa
Caro Bruno Vespa, la situazione politica ed economica dell’Italia è grave ma, ci dicono, non è disperata. Puoi anche restare in vacanza. Non serve una puntata straordinaria di Porta a Porta per spiegarci la situazione. Una settimana fa l’Italia ha subito un attacco in Borsa, l’Europa ci ha detto che dovevamo approvare subito la manovra finanziaria, il Presidente Napolitano si è appellato alla “coesione nazionale per prove difficili”, maggioranza e opposizione hanno ubbidito e entro domani approveranno la manovra che dovrebbe farci mangiare il cocomero in santa pace. I programmi di approfondimento giornalistico della Rai sono in ferie e a spiegarci la situazione sono rimasti Primo Piano del Tg3 e Rai News. Anzi, no. C’è anche la nuova Seconda Serata Estate di Monica Setta, (il mercoledì su Rai 2 alle ore 23). E’ un programma che ripercorre le notizie di costume, politica e società dagli anni ’60 ad oggi. Ieri però la Setta (che nasce come giornalista economica) ti ha egregiamente sostituito, dedicando parte della puntata alla manovra economica lampo a cui l’Italia è stata chiamata per salvare l’Unione Europea dalla fine dell’Unione Europea. Un talk show in cui le parole d’ordine sono state “dialogo positivo, costruttivo e rispettoso tra maggioranza ed opposizione”, con l’onorevole Pdl Nunzia De Girolamo e il vice presidente del Pd Ivan Scalfarotto a interpretare il ruolo delle colombe dei rispettivi schieramenti (mancava solo il bacio in bocca). Al centro dello studio lei, Monica Setta, elegantissima piastratissima, biondissima e non scollatissima, a dirigere l’idillio come, e meglio, di te. Prima di chiudere la pagina dell’attualità politico-economica moderna (per passare ad intervistare Eleonora Giorgi, sogno erotico degli italiani negli anni ’70), la Setta ha dato il suo contributo per tranquillizzare i mercati internazionali dicendo ai possessori di BOT, CCT e BTP di non venderli perché è certo che alla loro scadenza saranno pagati gli interessi al100%. Caro Bruno Vespa, se ti capita di vedere Seconda Serata Estate noterai che ha una impostazione facilmente modificabile in Seconda Serata Inverno. La Setta sembra voler fare “il nuovo Porta a Porta al femminile”, a cominciare dalla sigla con le inquadrature in zoomata identiche alle tue e con la musica di Scandalo a sole anziché quella di Via col vento. Caro Bruno Vespa, la situazione politica ed economica dell’Italia è grave ma, ci dice Monica Setta, che non è disperata e che dobbiamo essere ottimisti. Altro che in seconda serata e nuovo Porta a Porta! Rai 2 ha annunciato che in autunno al posto di Annozero trasmetterà Criminal Minds. Guarda se non finisce che ci ripensano e ci piazzano Monica Setta. A meno che tu non sia disposto a lasciarle Porta a Porta. Per te non sarebbe una sconfitta ma la concreta dimostrazione che il tuo modo di fare tv ha fatto scuola.
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Rai 5 si ricordi di Zio Rispoli di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 14/7/2011 (con citazione del post di caro televip di ieri. Grazie Mariano).
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mercoledì, luglio 13, 2011
La personalità non ha età
Caro Luciano Rispoli, ieri hai compiuto 79 anni: auguri da caro televip. Il tuo “allievo” Mariano Sabatini ha ricordato il tuo compleanno con questa nota sul suo profilo facebook: “E’ entrato per concorso in Rai nel 1954, ha segnato la storia della tv con decine di programmi sempre all’insegna della civiltà, del rispetto, della cultura… Ha inventato tra l’altro “Parola mia” e “Tappeto volante”. Ha avviato alla carriera Arbore, Boncompagni (per loro ha trovato il titolo a “Bandiera gialla”), Costanzo, Villaggio, Carrà… A Corrado ha affidato “La Corrida”, che lui non voleva fare. Ha ideato “Chiamate Roma 3131”. Cosette così. Auguri a Luciano Rispoli, che oggi compie 79 anni! Auguri di cuore, Maestro! Non tutti ti hanno dimenticato”. Caro Luciano Rispoli, questa non vuole essere l’occasione per rimpiangerti ma un semplice augurio. Certo, a guardare la scialba estate televisiva fatta di repliche, di film sdolcinati e telefilm tedeschi, ci si domanda perché nei palinsesti dei 13 canali Rai non ci sia uno spazio per un talk show condotto da te. Già la sento la cantilena di chi dice “ma facciamo largo ai giovani! Rispoli ha 80 anni!”. Si, Rispoli ha quasi 80 anni, va bene. Ma i giovani, chi sono? Pino Insegno? Reazione a catena non è il solito quizzetto a risposta multipla ma un bel game show sulle parole che è figlio anche di vecchie trasmissioni come Parola mia. Eppure il rigore con il quale Insegno si attiene al format lo fa sembrare solo un quizzetto. La personalità per un conduttore è importante; se il conduttore la annulla e mette il pilota automatico per servire il format, allora, che conduttore è? Questi giovani! A proposito di giovani. Uno dei “must” dell’estate televisiva della Rai è Super Quark di Piero Angela; classe 1928, totale 83 anni. Super Quark è un’ottima trasmissione, con ottimi ascolti, condotta con personalità pur essendo a tutti gli effetti un format. La dimostrazione che il problema non è l’età. Ancora auguri, caro zio Luciano, l’augurio che ti faccio è di festeggiare l’ottantesimo compleanno in uno studio televisivo. Rai 5, se ci sei batti un colpo!
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martedì, luglio 12, 2011
Hanno brillato una sola estate
Cari Luisella Costamagna e Luca Telese, In Onda ha perso l’effetto sorpresa che ebbe l’estate scorsa quando le vostre “quasi liti” vi fecero guadagnare le prime pagine dello spettacolo e una critica lancia-programma di Aldo Grasso. Tornare in onda tutte le sere (ore 20.40 su La7) al posto di Otto e Mezzo non vi ha fatto bene. Tu, cara Luisella, sembri meno attenta ad imporre i tuoi concetti (mettendo la tua voce sopra quella degli altri) e più concentrata sul look da fotomodella. Tu, caro Luca, dai l’impressione di sentirti arrivato al punto di non ritorno, come se ormai la tv non potesse più fare a meno di In Onda. E invece se ne può fare a meno. La settimana scorsa avete tentato di far esplodere la vostra tele-estate ospitando il duello Sallusti-Travaglio (così lo ha annunciato Mentana nel suo lancio di fine tg). Risultato: niente fuochi d’artificio. Sarà quest’afa, sarà che anche Travaglio e Sallusti ormai sono prevedibili e dicono sempre le stesse cose ma alla fine uno gira e mette su DaDaDa. Ieri avevate per le mani una trasmissione potenzialmente interessante. Da venerdì l’Italia è sotto l’attacco degli speculatori e ieri la Borsa di Milano ha perso il 4% confermando che il Paese rischia grosso in questo momento di crisi internazionale. In assenza di altre trasmissioni di approfondimento giornalistico mi sono affidato a voi. Ospite in studio un economista importante come Luigi Spaventa che in pochi e chiarissimi concetti ha detto le cose come stanno al punto che la trasmissione poteva anche finire lì. Ma in studio con voi avete voluto anche due politici del calibro di Follini e della Santanchè, dunque la trasmissione da potenzialmente interessante è diventata inevitabilmente noiosa e per fortuna che su Rai1 va in onda DaDaDa (tanto la trasmissione per me era finita dopo il primo intervento di Spaventa). Cari Luisella Costamagna e Luca Telese, siete ancora in tempo per prenotare una lunga vacanza e tornare in autunno, rigenerati, alla collocazione del weekend. La vostra estate d’oro l’avete avuta l’anno scorso e vi è valsa la sopravvivenza del programma. Non giocate troppo con la fortuna che vi è capitata e ritiratevi dalla tv estiva 2011. Sembrate una replica e invece siete in diretta!
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lunedì, luglio 11, 2011
Tele autunno 2011: arriva Tgcom24 la rete all news Mediaset senza gossip
Caro direttore di News Mediaset Mario Giordano, tra le novità annunciate per il prossimo autunno televisivo c’è Tgcom24, la rete all news di Mediaset sul digitale terrestre. Il vice presidente Pier Silvio Berlusconi l’ha lanciata alla Mediaset Night: “Abbiamo fatto un investimento importante… un canale all news free che si occuperà della stretta attualità con 100 giornalisti digitali per una informazione 24 ore su 24… le notizie più calde passeranno da noi e ci sarà di tutto dalla politica alla cronaca nera… non sarà un canale gossip, non avrà una identità di infotainment … le notizie sono tutte digitalizzate passeranno dalla televisione a internet e viceversa con un sistema editoriale europeo all’avanguardia” (da tgcom.mediaset.it, 30/6/2011). Un progetto ambizioso e molto impegnativo. Il tuo competitor naturale sarà la collaudatissima Rai News di Corradino Mineo che finora ha operato in solitudine. Il fatto che Pier Silvio abbia garantito che non ti occuperai di gossip e che non farai infotainment mi lascia perplesso. E’ uno dei punti forza dell’informazione targata Mediaset e tu con Lucignolo e Bikini hai dato prove di eccellenza nel settore, perché rinunciare ad un background così significativo? Insomma è ora di finirla di denigrare il gossip televisivo a cui Mediaset ha dato tanto lustro. Non capisco perché investire così tanto su una rete all news anziché su una rete all gossip. Mistero. Caro direttore di News Mediaset Mario Giordano, la tua abilità giornalistica saprà convincere il vice presidente che un po’ di gossip non ha mai ucciso una rete all news e alla fine riuscirai a infiltrare nelle pieghe delle notizie importanti anche un po’ di gossip. Non credo che il tuo problema principale sarà derogare dalle direttive anti-gossip di Pier Silvio. Credo che il tuo problema principale sarà non derogare dallo slogan che vi siete imposti: “Tutte le notizie prima degli altri, meglio degli altri”. Come si fa a dare “tutte” le notizie; è impossibile!
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domenica, luglio 10, 2011
il postino (o piccolo post)
Cara Concita De Gregorio, il tuo successore come direttore de l’Unità Claudio Sardo ha fatto la sua prima apparizione televisiva (nelle nuove vesti) come ospite di Corradino Mineo al Caffè delle 20 di Rai News. E’ stato inevitabile fare il confronto con la tua maggiore spigliatezza e abitudine a stare in tv. A proposito, ora che non hai più gli impegni da direttore ti vedremo di più in tv come opinionista o addirittura come conduttrice di una trasmissione? Negli ultimi due anni sei stata spesso ospite di Ballarò (ogni tanto anche di Annozero) e hai dimostrato di non aver dimenticato i tuoi esordi giornalistici nelle emittenti televisive locali toscane. Su facebook c’è un gruppo che ti vorrebbe come nuovo segretario del PD. Io invece ti vedrei meglio come “volto nuovo al femminile” del giornalismo televisivo italiano. Basta che pure tu non cominci una storia del tipo “Concita De Gregorio: contatti con La7… Concita De Gregorio: non va più a La7… ”!
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sabato, luglio 09, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: alla presentazione dei palinsesti autunnali di Mediaset, Paolo Bonolis ha dichiarato al Tg5: “Sono 30 anni che faccio la supercazzola in televisione. Nel senso che pensano che sono bravo”.
: gli amici suoi.
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Mirigliani, perché non su Marte? di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro del 6/7/2011
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venerdì, luglio 08, 2011
La responsabilità di essere la sorella di Belen
Cara Cecilia Rodriguez, muovere i primi passi nel mondo della televisione italiana essendo la sorella di Belen non è un vantaggio come potrebbe sembrare. Se è vero che il momento d’oro di Belen è tale da distribuire un po’ di polverina d’oro anche a te è altrettanto vero che l’ombra di Belen è pesantissima. Ad ogni primo piano televisivo, il confronto tra il tuo volto acqua e sapone e il volto maturo e sensuale di Belen è schiacciante. In più mostri una certa timidezza, un po’ dovuta al fatto che non parli ancora bene l’italiano e un po’ per una evidente inesperienza. Ieri eri nel cast di 101 modi di perdere un game show (Rai 2) ed ho avuto la dimostrazione che la tua strada verso la popolarità ed il successo è ancora lunghissima. Il cast era debole al punto giusto per consentire ad una principiante di emergere: Maicol del Grande fratello non so che numero, Giada De Blanck, Carmen Di Pietro, Lisa Fusco, Leonardo Tumiotto, Antonio Zechila e Enzo Paolo Turchi. In un cast così, la sorella di Belen doveva spiccare il volo. Tu lo hai spiccato ma nel modo sbagliato visto che sei stata eliminata dopo la prima domanda e sei scomparsa dalla trasmissione (il game-show prevede l’eliminazione diretta dei concorrenti che sbagliando risposte del quizzettino vengono lanciati nel vuoto o nell’acqua in vari modi: dal bungee jumping alla catapulta, dalla discesa seduti nel carrello della spesa al calcio nel sedere). Non è colpa tua se hai sbagliato la prima domanda e sei volata fuori dal programma ma io ci vedo un segno del difficile destino di essere la sorella di Belen. La star della trasmissione è stata Lisa Fusco che ha pianto e urlato istericamente ad ogni prova di coraggio minacciando di lasciare il programma (Blob ne farà polpette). Cara Cecilia Rodriguez, se hai deciso di fare la televisione, questa televisione, non puoi permetterti il lusso di farti annullare da Lisa Fusco. Insomma, tu hai una responsabilità; sei la sorella di Belen!
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giovedì, luglio 07, 2011
Alessandro Cattelan abbracciato al cartonato di Simona Ventura
Caro Francesco Facchinetti, la musica di XFactor 5 batterà su Sky Uno; senza di te. Non ti sarà sfuggito che ieri si è tenuta la presentazione ufficiale con il nuovo conduttore Alessandro Cattelan scatenatissimo. Ha arringato i primi 1500 iscritti al casting ed ha rilasciato dichiarazioni spavalde: “Farò il vigile di Simona e Morgan” (da mag.sky.it del 6/7/2011). Vedremo se saprà restituirci tutta l’autenticità (boh e pure mah) delle loro litigate “artistiche”. Cattelan all’inizio avrà poco da vigilare perché sarà molto concentrato a sostenere il confronto con te ma la cosa non lo spaventa: “Io e lui siamo molto diversi. Francesco ha una grande energia, io un profilo un po’ più british. Spero di portare la mia conoscenza musicale, il mio passato è sempre stato legato alla musica” (da mag.sky.it del 6/7/2011). Caro Francesco Facchinetti, va bene dichiararsi più british di te ma non è che con la storia di portare nel programma la sua conoscenza musicale volesse indirettamente dire che tu non ce l’avevi? Una cosa è certa; conterà molto sul suo affiatamento con Simona Ventura maturato a Quelli che il calcio dove gestiva uno spazio importante, segno che Simona aveva grandi progetti per lui. Ricordi quando SuperSimo aveva dichiarazioni di stima solo per te e ti definiva “il conduttore del futuro”? Da oggi la tua Simona riempirà Cattelan di complimenti perché ci tiene troppo che XFactor 5 sia un successo e che lo si metta in relazione al suo ritorno in giuria (oltre che a quello di Morgan, ovviamente). Il “giovane” Cattelan farà di tutto per meritarsi gli elogi pronto anche a prendersi i rimproveri formativi che la Ventura gli regalerà generosamente. In lui c’è la consapevolezza che sarà la Ventura a decretare, almeno all’inizio, la sua adeguatezza al ruolo di tuo sostituto. E la dimostrazione di quanto lui abbia bisogno di appoggiarsi a Simona l’ha data ieri alla presentazione facendosi fotografare abbracciato al cartonato a dimensione naturale della Ventura (foto in allegato). Caro Francesco Facchinetti, ma tu non hai un attimo di tempo per pensare al passato. Davanti a te c’è il futuro di Rai 2 che dopo la fuga dei cervelli della Ventura e di Santoro ha bisogno di trovarne di nuovi e di far crescere quelli su cui ha puntato negli ultimi anni. Tu sei fra questi. Stasera condurrai “101 modi di perdere un game show”, dove sarai fisicamente impegnato in prima persona sottoponendoti, come recita il concept del programma, “a prove fisiche estreme come nessun altro presentatore ha mai fatto prima, tra lanci, tuffi e spettacolari capitomboli”. Lavorando per Rai 2 devi mantenerti in allenamento; soprattutto a fare i capitomboli.
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mercoledì, luglio 06, 2011
Quanti uomini e donne, quanti amici.
Cara Maria De Filippi, sui programmi estivi Mediaset vanno in onda in sovraimpressione gli annunci delle tue redazioni in cerca di partecipanti per C’è posta per te, Uomini e Donne ed Amici della prossima stagione. Intanto su La5 vanno in onda le versioni “Story” di Uomini e Donne ed Amici. Una raccolta rimontata del “percorso” (come ami chiamarlo tu) vissuto dai protagonisti più amati dal tuo pubblico. Fermarsi per qualche minuto a vedere “Uomini e Donne Story” e “Amici Story” dà l’idea concreta della quantità di persone che negli ultimi dieci anni sono state illuminate dalle tue telecamere per poi tornare nel buio dell’anonimato mediatico. Per un “tronista” ed un “amico” che ancora frequentano gli studi televisivi ce ne sono decine, decine e decine che li guardano da casa dicendosi: “Perché non ci sono io al suo posto? Perché io non ce l’ho fatta?”. Già, perché? Cara Maria De Filippi, è sciocco chiedersi perché. Tu, soprattutto ad Amici, ripeti spessissimo che “arrivare” e “rimanere” nel mondo dello spettacolo è privilegio di pochi. Vedevo la puntata di “Amici Story” dedicata alla cantante Karima, una di quelle che tu ed il tuo pubblico avete amato di più. Dopo quel Sanremo in cui duettò con Burt Bacharach è scomparsa. Probabilmente starà facendo le famose serate o magari la casa discografica sta lavorando al suo rilancio e tra poco scalzerà dalle classifiche Emma Marrone e Alessandra Amoroso. Forse. O forse tra due o tre anni farò un post per commentare le puntate di Amici Story dedicate alla Marrone e alla Amoroso auspicando un loro ritorno per scalzare dalla vetta della classifica temporanea l’ultimissima e la penultimissima star del tuo talent show. Cara Maria De Filippi, rivedere così tante persone che hanno partecipato a Uomini e Donne e ad Amici mi fa venire in mente un confronto con il boom che ha avuto negli ultimi anni (quelli della crisi economica) il gioco d’azzardo. Chi partecipa ai tuoi programmi lo fa con la consapevolezza di giocarsi una carta che può rivelarsi vincente, vincente per un po’ e perdente. Tu e Mediaset, in questa metafora, siete il banco e confermate il vecchio detto che è solo il banco a vincere sempre.
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martedì, luglio 05, 2011
Tele-autunno 2011: Rai 1 in fotocopia
Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, devi aver trascorso giorni e notti all’ufficio fotocopie ma alla fine il palinsesto dell’autunno 2011 di Rai 1 è esattamente come lo volevi tu: identico a quello del 2010. Il Paese ha bisogno di certezze e Rai 1 offre al suo pubblico la certezza che Antonella Clerici rifarà la Prova del Cuoco e Ti lascio una canzone; Massimo Giletti rifarà L’Arena; Bruno Vespa rifarà Porta a Porta; Lorella Cuccarini rifarà Domenica in; Mara Venier rifarà La vita in diretta (con il ritorno di Cucuzza?); Carlo Conti rifarà I migliori anni e l’Eredità (anche se stavolta rischia di rimanere ghigliottinato da Paolo Bonolis che farà il preserale di Canale 5) e, ultimo ma non ultimo, Gigi Marzullo rifarà Gigi Marzullo. Giuliano Ferrara, grandissima novità della passata fine stagione, rifarà Qui Radio Londra. A proposito di grandissime novità: A Uno Mattina ci sarà Elisa Isoardi che, dopo un anno di esilio a Linea Verde, riscuote il conto di aver accettato la perdita della Prova del cuoco per far posto alle rivendicazioni di conduttrice-mamma di Antonella Clerici. Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, i telespettatori di Rai 1 appassionati di fiction ne avranno come sempre una vagonata. Una biografia, una storia in costume, l’ennesimo Eduardo rifatto da Massimo Ranieri, un Don Matteo, e arriva Natale. Anzi no. Prima di Natale regalerai al tuo pubblico la novità più grande: il ritorno di Fiorello con il suo one man show in 4 puntate (i lunedì di novembre). Per te sarà il Fiorello all’occhiello che sbandiererai come un grande successo di Rai 1 ma il suo ruolo è chiaramente quello di mettere un fioccone ad un pacco con dentro vecchi programmi riciclati. Caro direttore di Rai 1 Mauro Mazza, è da prima del tuo arrivo che Rai 1 non è più il faro della televisione generalista italiana e tu stai solo facendo il guardiano del faro spento.
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lunedì, luglio 04, 2011
Simona Ventura sul satellite? Grazie Sky!
Cara Simona Ventura, il tuo passaggio da Rai 2 a Sky Uno è piombato come una impepata di cozze sulle mie vacanze. Nell’ultima settimana non ho guardato la tv ma ho letto i giornali che ti hanno dedicato titoloni e articoloni: “Addio Rai, la Ventura a Sky. Ricomincio da XFactor” (Corriere della Sera, 29/6/2011). Dunque le battutine che ti scambiavi durante i collegamenti con Caterina Balivo a Quelli che il calcio erano un segnale in codice tra voi (ed i dirigenti Rai). A quanto pare però non sarà la Balivo (in coppia con Francesco Facchinetti) a sostituirti nel programma calcistico. A dispetto del direttore di Rai 2 Massimo Liofredi, la Rai ha scelto Victoria Cabello (boh e pure mah). Cara Simona Ventura, da quando hai lasciato Mediaset per approdare in Rai non si contano le dichiarazioni d’amore per l’Azienda Rai (sempre molto passionali e roboanti) ma oggi lasci Rai 2 che affonda e ti accasi a Sky dove come primo impegno tornerai a fare il giudice a XFactor (ti occuperai anche di trasmissioni sul cinema. Se lo fa Marzullo su Rai 1 lo puoi fare anche tu su Sky Uno). Il contratto in esclusiva è solo per due anni. Sia tu che Sky avete deciso di annusarvi un po’ prima di prendere impegni più duraturi (probabilmente ha inciso anche l’esperienza non esaltante di Fiorello sempre su Sky Uno). Cara Simona Ventura, non vederti più in chiaro sulla Rai non mi procurerà scompensi e farà bene anche al tuo personaggio nazional-popolare che aveva bisogno di prendersi una pausa dopo anni di esposizione esagerata. Quando ti sei lanciata dall’elicottero per approdare sull’Isola dei famosi era chiaro che non lo facevi solo per risollevare gli ascolti e fare il picco per un’unica puntata. Ti stavi sparando gli ultimi fuochi d’artificio prima dell’oblio satellitare che ti porterà ad essere la televip esclusiva per pochi milioni di abbonati (nemmeno tutti interessati ai televip). Cara Simona Ventura, ci rivediamo tra due anni. E chissà che Sky non mi faccia il regalo di prolungarti il contratto in esclusiva.
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caro televip “riceve e pubblica”. AXN (canale SKY 120) e AXN SCI-FI (canale Sky 133): gli highlight della programmazione di luglio e agosto 2011
AXN (canale SKY 120)
Propone per luglio la terza e attesissima stagione di Breaking Bad in prima visione assoluta e in esclusiva, mentre per i primi di agosto la prima stagione del poliziesco Dark Blue. Da non perdere i film del ciclo “Speciale Callaghan” dedicato allo spietato ispettore Callaghan eccezionalmente in HD, oltre i titoli raccolti nel ciclo “Action Movies” con i più incredibili blockbuster d’azione.
Torna solo su AXN la pluripremiata serie televisiva, diretta da Vince Gilligam, Breaking Bad con la nuova e imperdibile terza stagione a partire da sabato 9 luglio alle 21:50. La coppia di spacciatori più surreale del New Mexico deve fare ora i conti con le conseguenze di un finale della precedente stagione ricco di adrenalina e suspense: un disastro aereo, una morte per overdose e mezzo milione di dollari nascosto in un borsone. In questa nuova stagione tutti i nodi vengono al pettine e ancora tante novità sono in arrivo: risolti i problemi economici e sanitari, i due protagonisti hanno perso le persone più care e sembrano decisamente convinti ad interrompere la loro attività criminale, ma non è cosa facile. Contemporaneamente la neomamma Skyler scopre che il marito Walter è uno spacciatore e produttore di metanfetamine e chiede il divorzio. Walter diventa sempre più bravo nel suo nuovo impiego tanto da sviluppare una geniale mente criminale mandando però inevitabilmente tutto a scatafascio.
Continuano anche a luglio le incredibili avventure della Squadra Speciale Cobra 11 con la tredicesima e dodicesima stagione sempre su AXN HD. Le straordinarie evoluzioni al volante degli agenti tedeschi continueranno ad appassionare i telespettatori di AXN tutti i martedì e sabato in prima serata. Gli inseguimenti più emozionanti e le storie ricche di azione e suspense che caratterizzano questa longeva serie tv sono rese ancora più spettacolari grazie all’alta risoluzione del canale 120 di Sky.
Ad agosto sarà la volta invece della serie tv poliziesca Dark Blue. Il telefilm americano, prodotto e diretto da Jerry Bruckheimer, torna con la prima stagione sul canale della tv in azione di Sky a partire dal 3 agosto tutti i mercoledì alle 21:00 con due episodi. Dark Blue è girato nel cuore di Los Angeles, dove i criminali girano liberi sotto il velo nero della notte e si nascondono dietro le ombre di giorno. Mentre questi vagano dentro e fuori gli squallidi sotterranei della città, Carter Show – Dylan McDermott – e la sua squadra speciale in borghese combattono una lotta difficile e molto pericolosa. Sanno bene che per sconfiggere la malavita bisogna prima immergersi nelle sue profondità confondendosi con i criminali alla quale loro stessi danno la caccia.
In prima visione per il canale AXN una speciale programmazione dei film con protagonista l’ispettore Callaghan interpretato dal tenebroso Clint Eastwood. Tutti i venerdì di luglio a partire dalle ore 22.50 il canale 120 di Sky mette in scena in HD uno “Speciale Callaghan” con titoli del calibro di: Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo! (8 luglio), dove all’ispettore, detto “Harry la carogna” (“Dirty Harry“), viene incaricato del caso Scorpio e si scontra con un killer psicopatico che minaccia l’intera città con omicidi a scopo di lucro; Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan (15 luglio), dove questa volta l’ispettore deve affrontare una categoria di criminali inaspettata: quelli che portano il distintivo come lui. Seguiranno poi Cielo di piombo, ispettore Callaghan (22 luglio), a questo punto l’ispettore si è reso talmente indispensabile nel suo lavoro da non poter essere confinato dietro una scrivania e viene chiamato per combattere contro dei terroristi che minacciano l’intera città e rapiscono il sindaco e Coraggio, fatti ammazzare! (29 luglio) unico film della serie dove Clint Eastwood assume anche la regia.
Tutti i lunedì di agosto AXN propone i grandi blockbuster del genere action tra cui: Senza tregua (4 luglio), Sniper (1 agosto), Sniper 2 (8 agosto) e in prima visione sul canale 120 di Sky Il risolutore (29 agosto) con Vin Diesel nel panni di Sean Vetter un agente della DEA che combatte il traffico di droga passante per il confine messicano.
Altri film in programmazione:
6 luglio – Inside man
10 luglio – Il Re Scorpione (prima visione)
11 luglio – Codice 51
17 luglio – Collateral
18 luglio – Submerged – Allarme negli abissi
24 luglio – Jurassic Park 3
25 luglio – Bely of the beast – ultima missione
31 luglio – Shoot ‘em up – Spara o muori
15 agosto – Pitch Black
22 agosto – The chronicles of Riddick
7 agosto – Inside man
14 agosto – King Kong
21 agosto – Bulletproof
28 agosto – Il Re Scorpione
AXN SCI-FI (canale Sky 133)
Il canale dedicato agli appassionati di fantascienza e fantasy, per i mesi di luglio e agosto propone in esclusiva il gran finale della prima stagione di Being Human, oltre all’indimenticabile Battlestar Galactica per la quale sarà prevista una programmazione straordinaria proprio il giorno di ferragosto. In prima visione, inoltre, i migliori film di fantascienza tra cui Final Fantasy, Darkman e I figli degli uomini.
Le vicissitudini tra sovrannaturale e quotidiano del vampiro Aidan, il licantropo Josh e Sally, il grazioso fantasma di Being Human, tornano per il grande finale di stagione il 3 agosto alle ore 21:55. I tre coinquilini di Boston nonostante le apparenti difficoltà insormontabili, cercano di far funzionare questa strana convivenza e lottano per mantenere oscura al mondo la loro natura. Confondersi tra la gente non è semplice per i due protagonisti maschili e la loro forza d’animo è messa a dura prova ogni giorno anche da Bishop, un vampiro di alto lignaggio, che ha reso Aidan ciò che è e ora cerca di riportarlo tra le sue fila elaborando una serie di manipolazioni per farlo tornare da lui.
Una speciale programmazione aspetta invece i grandi appassionati di Battlestar Galactica: domenica 14 agosto dalle 22:00 saranno trasmessi i dodici episodi della prima stagione della serie americana del 2004, con il finale di stagione previsto lunedì 15 in prima serata. I Cylons, robots costruiti dall’uomo per servizio, dopo essere evoluti si sono ribellati ai propri creatori e al termine di una lunga guerra, tra i due viene stretto un armistizio che dura 40 anni. Durante questo periodo i Cylons sembrano essere scomparsi nello spazio, ma all’improvviso, servendosi di un inganno, conducono un micidiale attacco a sorpresa distruggendo in un sol colpo le sedi di tutte le dodici Colonie umane. I soli sopravvissuti sono alcuni equipaggi a bordo di navi spaziali che decidono di radunarsi sotto il controllo e la protezione di un incrociatore, la Battlestar Galactica, in cerca della tredicesima colonia: la Terra.
A luglio AXN Sci-Fi manda in onda in prima serata una speciale selezione dei migliori titoli di fantascienza con anche tre grandi prime visioni per il canale 133 di Sky come Final Fantasy (2 luglio) un mix vincente di animazione e fantascienza interamente generato in computer grafica, I figli degli uomini (1 luglio) il film tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice britannica Phyllis Dorothy James e Darkman (30 luglio) horror degli anni novanta che racconta la storia dello scienziato Peyton Westlake e dei suoi nuovi esperimenti su alcuni tipi di pelle artificiale.
Altri film in programmazione saranno:
• Jurassic park 3 – 15 luglio alle ore 21:00
• Punto di non ritorno – 16 luglio ore 21:00
• Tomb Raider 2 – 22 luglio alle ore 21:00
• Final destination 2 – 23 luglio ore 21:00
• Species 2 – 26 luglio alle ore 21:00
• Shining – 28 luglio alle ore 22.50
• Ultraviolet – 19 agosto alle ore 21:00
• White noise – 27 agosto alle ore 21:00
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mercoledì, agosto 31, 2011
Una zanzara poco eccezzziunale veramente
Caro Diego Abbatantuono, ad un guagliuncello sveglio come te non sarà sfuggito il definitivo ridimensionamento della trasmissione sportiva Controcampo di cui sei lo storico animatore-opinionista. Mediaset punta tutto sul pacchetto a pagamento Premium e Controcampo è divenuta, di fatto, una trasmissione minore. Fino all’anno scorso almeno c’era il pubblico in studio, altri opinionisti e la bellona di turno. Anche allora arrivavate sempre per ultimi dopo che gli altri avevano già fatto vedere tutto e detto tutto ma almeno tu potevi scatenare la tua ironia punzecchiando la bellona e gli opinionisti infiammabili come Giampiero Mughini. E, soprattutto, a spalleggiarti c’era il pubblico in studio e ti sentivi un po’ come al Derby. Senza contare che quest’anno andate in onda ancora più tardi (a mezzanotte) tanto che il programma si chiama Controcampo – Linea Notte. In studio ci sei tu, il conduttore Alberto Brandi e la zanzara radiofonica di Radio 24 Giuseppe Cruciani. Niente pubblico, nessuna bellona. L’ospite entra in studio dalle quinte come se fosse uno che passa lì per caso. Domenica scorsa l’ingresso lo ha fatto Damiano Tommasi (il sindacalista dei calciatori in sciopero) che quando è allegro ha la faccia di un chierichetto annoiato perché obbligato dalla madre ad aiutare il prete. In questi giorni poi che i calciatori sono nell’occhio della critica, il suo volto sembra quello dell’icona lignea di un martire. Il conduttore Alberto Brandi non è mai stato un conduttore sprint e, senza pubblico, senza bellona e a mezzanotte inoltrata, sembra la controfigura di un figurante del video Thriller di Michael Jackson. La novità elettrizzante dovrebbe essere la zanzara radiofonica di Radio 24 Giuseppe Cruciani che infatti si sente investito del ruolo e parla a ruota libera credendo di essere efficacemente incalzante. Si capisce poco di quello che dice e non solo per come lo dice. Ma la cosa più controproducente per il programma è che toglie spazio a te. Se è vero che ad Alberto Brandi sembra non dispiacere di fare un passo indietro auto retrocedendosi a lanciatore di pubblicità, è anche vero che, un Abbatantuono così trattenuto per lasciare spazio al nuovo arrivato, è decisamente insolito e non serve alla trasmissione; almeno quanto non serve la zanzara radiofonica. Se Controcampo – Linea Notte resterà quello della prima puntata sarà una lunga agonia per la quale il tuo sacrificio risulterà vano. E’ vero, non avevate le partite da commentare perché non si è giocato ma l’impostazione della trasmissione è chiara e punta molto più sulla zanzara Cruciani che sul vecchio “strano animalo un tipo eccezzziunalo” Abbatantuono. Caro Diego Abbatantuono, se vogliono dare tutto quello spazio alla zanzara radiofonica forse è il caso che togli il disturbo. Tra i due quello che ha qualcosa da perdere, ad andare in onda in quel modo, sei tu.
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caro televip “segnala”: il “Festival dell’Acqua” a Genova dal 4 al 10 settembre 2011
Il Festival dell′Acqua è nato dopo il referendum che ha coinvolto 26 milioni di cittadini nel nostro Paese e tratterà il tema dell′acqua in tutte le sue forme: filosofia, architettura, legalità, religione, gli equilibri internazionali, pace, spettacolo e letteratura, attraverso un programma denso di relatori, di testimonianze e di spettacoli.
120 relatori, 30 convegni, 70 gestori per leggere l′acqua in tutte le sue sfaccettature, sullo sfondo del capoluogo ligure.
Il Festival dell’Acqua sarà seguito dalla trasmissione radiofonica Caterpillar (Radio2 Rai) con collegamenti giornalieri.
caro televip seguirà l’evento on-line e segnalerà gli interventi e le risorse (video, documenti, interviste) più interessanti.
– programma
– sito
– twitter [ live tweeting all’hashtag #fda11 ]
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martedì, agosto 30, 2011
Tele Autunno 2011: c’è il Grande Fratello 12 (do-di-ci !) e Melita dà consigli
Cara Melita del Grande fratello non so che numero, intervistata da Bikini hai dato i tuoi consigli a tutti quelli che desiderano entrare nel paradiso televisivo del Grande fratello attraverso l’inferno dei provini. Le tue indicazioni di base sono: “Ci vuole sicuramente fortuna… se vuoi chiamarla così… perché veramente dico un’altra parola perché è fondamentale… ci vuole molta fortuna… dipende dal carattere che hai, dipende da come te la vuoi vivere, dipende anche dall’età… il consiglio numero 1 è quello di non esagerare troppo, devi essere te stesso, so che è banale, però è così”. Secondo te al casting del Grande fratello non si deve dire: “Vorrei entrare nella casa del Grande fratello perché voglio vivere un’esperienza nuova… lo sto facendo per caso perché mi ha portato una mia amica… dovete scegliere me perché sono una ragazza semplice, perché sono naturale…”. Cara Melita del Grande fratello non so che numero, la voce fuori campo di Bikini dice che tu sei una delle concorrenti del GF che ce l’ha fatta e per confermarlo mandano le immagini super-sexy del backstage del tuo calendario e la conduzione in piazza di un tour musicale per una certa Radio Bruno. Ma Melita cosa direbbe oggi davanti alla telecamera del provino per il Grande Fratello 12?: “Voglio entrare nella casa del Grande fratello perché voglio vincere e perché voglio litigare un po’ con qualcuno e far vedere che ho un grandissimo carattere… Dovete prendere me perché sono simpatica, perché sono una bella ragazza e perché m’innamorerò di qualcuno…”. Una volta raggiunto l’obiettivo di entrare nella “casa” bisogna conquistare il pubblico con il proprio personaggio e secondo te il concorrente ideale “deve essere educato, gentile, non deve dire parolacce… perché ne siamo veramente stanchi… Non deve essere né troppo bello né troppo brutto, deve essere normale, perché di solito son quelli che mi piacciono di più.. quindi una persona che deve avere carattere, deve avere le p***e, quindi deve anche litigare quando serve…”. Bikini mostra alcuni dei momenti più significativi della tua partecipazione al Grande fratello, quando hai lasciato il tronista per metterti con il pompiere in mezzo ad un mare di lacrime “rimaste nell’annuario dell’edizione numero 7” (eccolo, il numero!). Bikini non è Bikini se non mostra la sexy doccia delle bellone che è un classico del Grande fratello e ti offre l’occasione per una rimostranza: “Nella mia edizione ricordo che c’erano delle ragazze che facevano la doccia nude, completamente nude, ovviamente nessuno a casa le ha viste perché essendo nude non si possono mandare in onda… quindi quando arrivavo io che mi facevo la doccia vestita, comunque avevo un reggiseno e una mutanda, aiuto…! Scandalo!… Ma perché?… La mia domanda è… come mi dovevo lavare col cappotto?” Cara Melita del Grande fratello 7, ma è alla fine dell’intervista che dai il consiglio più prezioso agli aspiranti concorrenti del Grande fratello 12. Alla domanda “Lo rifaresti? Rientreresti nella casa del Grande fratello?”, rispondi come solo una gieffina che ce l’ha fatta poteva rispondere: “Nella casa?… si, forse si. Ci rientrerei però forse per farlo con una testa diversa.. beh m’innamorerei di nuovo.. se trovassi di nuovo Alessandro è ovvio che… è stato un amore, potrei innamorarmi ancora.. poi lo farei più spensierata sicuramente, la cosa fondamentale la spensieratezza…”. Cara Melita del Grande fratello, se tu che partecipavi all’edizione numero 7 non eri spensierata figurati quelli dell’edizione numero 12. Sulle note di Flashdance (What a feeling cantata da Irene Cara) si chiude un servizio di Bikini utile solo a ricordarci temporaneamente il tuo cognome; Toniolo.
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lunedì, agosto 29, 2011
Rai News, le scritte flash e la lunga attesa del game over di Gheddafi
Caro direttore di Rai News Corradino Mineo, nessuna rete televisiva in chiaro ha raccontato bene come la tua Rai News l’entrata a Tripoli degli insorti contro il regime di Gheddafi. L’unico appunto che sento di muoverti riguarda l’uso della cosiddette “scritte flash”. Tutte le reti all-news usano le scritte in sovraimpressione per gli aggiornamenti sulle notizie del giorno. Quando c’è una notizia “ultim’ora” (o breaking news, che dir si voglia) alle scritte “normali” sovrapponete la “scritta flash” per evidenziarla rispetto alle altre. L’uso della “scritta flash” è molto efficace purché non se ne abusi. Nelle ore dell’assedio al bunker di Gheddafi (quando sembrava che fosse imminente la sua cattura) sui vostri schermi era una continua “scritta flash” che riportava lanci di agenzia, voci, dichiarazioni e controdichiarazioni, notizie e contro-notizie. Questo uso compulsivo delle “scritte flash” ha eccitato i tuoi conduttori che, essendo in diretta e non avendo un quadro più completo della situazione, erano portati inevitabilmente ad enfatizzare ogni nuovo lancio “flash” che la tua redazione gli inviava in sovraimpressione. All’eccitazione del conduttore corrispondeva l’ansia del telespettatore. Nel caso “assedio-bunker-di-Gheddafi-lo-catturano-si-o-no?”, si aveva la sensazione che da un minuto all’altro il rais venisse catturato, un effetto “sta per succedere” che con il passare delle ore si è trasformato in “non è successo niente perché Gheddafi nel bunker non c’era”. E’ vero che una rete all-news è sempre in diretta ed è il suo pane dare le notizie a cascata ma, nei casi in cui la notizia “è in rapidissima e incontrollata evoluzione”, conviene lasciare che sia il conduttore a dare gli aggiornamenti, senza incalzare lui ed il pubblico con le “scritte flash” che poi si rivelano meno “flash” di quello che sembrava. Caro direttore di Rai News Corradino Mineo, escludo categoricamente che questo uso compulsivo delle “scritte flash” sia stato da voi voluto per inchiodare i telespettatori su Rai News (anche se è inevitabile che così facendo si costringe anche il telespettatore meno morboso ad attendere che l’evento accada). Caro direttore di Rai News Corradino Mineo, sono passati diversi giorni dalla presa del bunker di Gheddafi senza la cattura di Gheddafi, la cui fuga continua a destare meraviglia ed interesse. Tu però su questo argomento hai ridotto l’intensità delle “scritte flash” perché evidentemente ti sei reso conto che in certi casi creano solo un’attesa del nulla. E questo mi lascia ben sperare che tu stia pensando anche di ridurre l’uso delle “scritte flash” per le dichiarazioni di Bossi e Calderoli.
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domenica, agosto 28, 2011
La solidarietà di un abbonato Rai agli abbonati di Sky Sport e di Mediaset Premium Sport
Cari abbonati di Sky Sport e di Mediaset Premium Sport, in qualità di abbonato Rai sento di esprimervi la mia solidarietà per la difficile giornata di oggi in cui non potrete vedere in diretta le partite della prima giornata del campionato di Serie A di calcio. Non so cosa si prova a sentirsi privato di tale servizio a pagamento perché un abbonato Rai non lo può sapere. Al massimo ha dei vaghi ricordi di quando, dopo 90° Minuto e un pezzetto di Domenica in, andava in onda la sintesi di un tempo della partita più importante della giornata. Per tutti voi deve essere traumatizzante non godere di un vostro diritto a causa dello sciopero indetto dai vostri beniamini milionari che corrono dietro ad un pallone in mutande. La giornata di campionato verrà recuperata ma non mi meraviglierei se dentro di voi questa privazione lasciasse quel tanto di amaro in bocca da farvi riflettere. Per la prima volta il pubblico di Sky e Mediaset Premium non è sovrano e non può decidere cosa vedere e se vederlo dopo avere già pagato lo spettacolo. Hanno deciso per voi i vostri idoli calcistici milionari che scioperano. Cari abbonati di Sky Sport, chi tra voi ha l’iPad sarà ancora più irritato perché non potrà sperimentare la novità Sky-Go, l’applicazione che consente di vedere Sky in diretta sulla tavoletta. A voi cari abbonati di Mediaset Premium Sport, suonerà amarissima la pubblicità in cui il cesarone Claudio Amendola offre “10 euro” ai grandi calciatori per le loro magie acrobatiche senza avvisarvi: “salvo scioperi”. Anche voi abbonati di Sky non sarete particolarmente felici di vedere i calciatori immobili negli spot grazie al fermo immagine miracoloso che oggi vi sembrerà beffardo (oggi nemmeno un fermo immagine trasmetteranno!). Cari abbonati di Sky Sport e di Mediaset Premium Sport, uscite! Andate all’aria aperta! Respirate la bellezza di questo pomeriggio di fine agosto senza stare a pensare a tutte quelle volte che vi hanno detto che siete voi a decidere cosa vedere, come vederlo e quando vederlo. Oggi c’è lo sciopero dei calciatori e lo spettacolo in esclusiva non andrà in onda. Hanno deciso loro e voi pagate! Proprio come diceva Totò.
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caro televip “selection”: Real Time vista da masso
“Tra le meraviglie del Digitale Terrestre, nella versione per poveracci [cioè quelli che non si lasciano impietosire a versare l’obolo ai canali a pagamento, nonostante gli inviti del buon Amendola figlio che entra in casa con la grazia di chi abbia appena fatto a pezzi con un’ascia un povero capitone] un discorso a parte lo merita RealTime, che dal nulla è già arrivato ad essere l’ottavo canale in chiaro più seguito d’Italia….”
– continua [ QUI ]
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sabato, agosto 27, 2011
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, dopo la sparata sulla vendita della Rai a Murdoch, il governatore della Lombardia ed esponente del PdL Roberto Formigoni è tornato a parlare di tv come solo lui sa fa. Ha citato uno dei tuoi programmi di punta nelle dichiarazioni (pubblicate da la Repubblica il 25/8/2011 in un articolo di Paolo Griseri) con cui ha dato gli 8 giorni al Presidente del consiglio Berlusconi chiedendogli di annunciare entro Natale che non si ricandiderà a presidente del consiglio nel 2013 (cosa che Berlusconi ha già fatto ma nessuno gli crede). Secondo Formigoni: “ Nel nostro elettorato più ancora della vicenda Ruby ha pesato il caso Minetti. Chi poteva sapere che la candidata alla Regione Lombardia non era solo una protagonista di Colorado Cafè? Gli elettori moderati sono rimasti colpiti per il fatto che Minetti la stiano pagando i contribuenti” (da la Repubblica, 25/8/2011). Già, chi poteva saperlo? Non certo il governatore della Lombardia, lui sapeva che era “solo” una ballerina di Colorado Cafè! Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, quando scoppiò il caso “coloradine-ospitate-all’Olgettina” ci fu una demonizzazione delle ballerine della tua trasmissione. Ora, grazie alle dichiarazioni di Formigoni, tutti si convinceranno che essere “solo” delle ballerine di Colorado Cafè non è un peccato e che possono comunque continuare ad aspirare ad un listino per le prossime elezioni regionali lombarde; purchè siano “solo” ballerine.
ps. Il governatore Formigoni ha smentito le dichiarazioni pubblicate da Repubblica però si è concentrato solo sulla parte relativa agli 8 giorni dati a Berlusconi.
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caro televip “riceve e pubblica”: i 3 concorsi del Festival “La passione per il delitto 2011”
La Associazione Culturale “La passione per il delitto” e il Consorzio Brianteo “Villa Greppi” organizzano la 10ma edizione del festival di letteratura gialla “La passione per il delitto” che si terrà a Villa Grappi di Monticello Brianza (Lecco) dal 25 settembre al 9 ottobre 2011. Nell’ambito del Festival sono stati organizzati 3 concorsi: CRIME STORY SLAM, LA MIA RICETTA IN GIALLO, ISTANTANEE DA UN DELITTO.
Scrittura
CRIME STORY SLAM (Storie noir in tre minuti)
Gara di brevi racconti, in cui gli autori finalisti leggono sul palco i propri scritti e competono in diretta. Primo premio: premiazione domenica 9 ottobre: al vincitore e ai finalisti sarà consegnato il giorno stesso un attestato, e assegnati premi in libri e omaggi messi a disposizione dagli sponsor della manifestazione. Il primo classificato, vincerà una cena per due al ristorante Zafferano di Barzanò, mercoledì 19 ottobre: lo chef Alain Corbetta, interpreterà il racconto vincitore, trasformandolo in un piatto che sarà la proposta centrale di menu ispirato al tema e alle suggestioni dei racconti crime, di una cena dedicata al vincitore e aperta al pubblico.
Scadenza invio lavori: mercoledì 31 agosto 2011
– Regolamento
Cucina
LA MIA RICETTA IN GIALLO
Gara di ricette che nel concetto, nell’ispirazione letteraria o nella cromaticità, devono essere riconducibili al tema della manifestazione.
Primo premio: al primo classificato, premiato domenica 2 ottobre durante il festival, vincerà una cena per due, giovedì 13 ottobre 2011, al ristorante Materia Prima di Cassago Brianza. Proposta centrale del menu, sarà la ricetta vincitrice, attorno alla quale lo chef Fabrizio Colzani elaborerà una carta speciale, proposta durante la serata dedicata al vincitore, ma aperta anche al pubblico. Ai primi tre classificati, saranno inoltre assegnati premi con prodotti enogastronomici del territorio, oltre all’attestato di partecipazione.
Scadenza invio lavori: prorogata a sabato 10 settembre 2011
– Regolamento
Fotografia
ISTANTANEE DA UN DELITTO (Scatti fotografici tra giallo e noir)
Concorso di fotografie aperto al pubblico, che nel concetto, nell’ispirazione letteraria o nella cromaticità, devono essere riconducibili al tema della manifestazione.
Primo premio: il primo classificato, premiato domenica 25 settembre durante il festival, vincerà un workshop di fotografia tenuto dalla fotografa Sara Munari, a Lecco, in data da concordare. Ai primi tre classificati, saranno inoltre assegnati premi in libri, oltre all’attestato di partecipazione.
Scadenza invio lavori: sabato 10 settembre 2011
– Regolamento
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LA PASSIONE PER IL DELITTO
Libri e autori tra giallo e noir
Decima edizione
25 settembre – 9 ottobre 2011
Villa Greppi di Monticello Brianza (Lc)
http://www.lapassioneperildelitto.it
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venerdì, agosto 26, 2011
Meglio Late che mai
Caro presidente della Rai Paolo Garimberti, apprendo dal Caffè alle 20 di Corradino Mineo che il ritorno sulla Rai del Late Show di David Letterman (in onda sulla CBS) è una tua precisa volontà. Per David Letterman sei uscito dal profilo bassissimo che contraddistingue la tua presidenza e me ne compiaccio. La Rai già lo trasmetteva su RaiSat prima e per pochissimo anche su RaiExtra all’esordio del digitale terrestre. Poi se l’era preso SkyUno ed ora torna su Rai 5 alle 21 tutte le sere (in replica alle 24.30 e il giorno dopo alle 7.30 e alle 14.30). Va in onda con un giorno di ritardo rispetto alla messa in onda americana anche se dovete ancora organizzarvi bene visto che mercoledì avete dovuto trasmettere una puntata Gold perché non era “arrivata” quella fresca di registrazione (per motivi indipendenti dalla volontà della Rai, precisa il cartello iniziale). La puntata Gold non mi ha deluso perché avete scelto quella di un anno fa con Julia Roberts. Una puntata divertente in cui è stata la Roberts a massacrare Letterman sulla sua incapacità di gestire il cane. Caro presidente della Rai Paolo Garimberti, cosa mi piace del Late Show? Si è vero non è uno spettacolo televisivo travolgente eppure lo si guarda con interesse e non stanca. Dura solo 50 minuti, il monologo comico-satirico di Letterman è sempre centrato sull’attualità (politica, costume, spettacolo, società, sport) e gli ospiti super-divi si impegnano a non tirarsela. Ma il pregio principale della trasmissione è lui, David Letterman. Lo show è basato tutto su di lui eppure ogni volta che serve sa fare un passo indietro e lasciare l’ultima battuta al suo interlocutore, se quella battuta è funzionale allo show. Lui, proprio lui, che ha fatto della battuta fulminante il suo punto forte, sa fare un passo indietro quando c’è qualcuno che in quel momento è più efficace di lui. Il Late Show è uno spettacolo televisivo semplice nella struttura e nella conduzione. Una semplicità di cui Letterman non si vanta pur avendo l’egocentrismo nel dna. Quando guardo David Letterman penso a tutti gli sforzi che fa Fabio Fazio per sembrare un tipo semplice che non si vanta.
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caro televip, candidalo (ma anche no) ai Macchianera Blog Awards 2011
– 5 buoni motivi per non candidarlo e 5 buoni motivi per candidarlo
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giovedì, agosto 25, 2011
Piccoli privilegi di un attore italiano di fiction
Caro Beppe Fiorello, con ogni probabilità nemmeno i tuoi familiari stretti sono riusciti a tenere il conto delle fiction che hai interpretato per la Rai negli ultimi 10 anni. Rai 1 questa estate le ha replicate tutte in un ciclo intitolato: “Beppe Fiorello, storie di un italiano” (il lunedì in prima serata). Se fossi un attore della tv americana saresti plurimilionario. Avrai seguito il caso di Charlie Sheen che ha litigato di brutto con il produttore di Due uomini e mezzo ed è stato sostituito da Ashton Kutcher. Lo sai quanto prenderà Kutcher per una sola puntata di quella sit-com? 700mila dollari! (Sheen ne prendeva 1 milione e 200 mila, sempre a puntata). Ad un attore iperattivo come te farà una certa impressione leggere queste cifre e per giunta per una sit-com al cui confronto Il mammo con Enzo Iacchetti è un kolossal. La tv americana strapaga le sue star. Jennifer Lopez a gennaio tornerà a vestire i panni di giudice di American Idol per un compenso stratosferico all-inclusive di 20 milioni di dollari! In Italia, nemmeno le grandi star televisive come tuo fratello Rosario possono sperare di raggiungere certi ingaggi (è ufficiale il suo ritorno su Rai 1 il prossimo 14 novembre per 4 prime serate con la versione tv dello spettacolo teatrale Buon Varietà). Ma voi attori della televisione italiana potete togliervi ben altre soddisfazioni. Lunedì sei stato celebrato da Vincenzo Mollica che ti ha intervistato per il Tg1 delle 20 (con tanto di sfondo elettronico-psichedelico fine anni ’70 da mal di testa. Ma la Rai ha ancora quelle macchine effetti? Boh e pure mah). Il ciclo di repliche estive ha avuto un grande successo e Mollica lo ha voluto sottolineare con una intervista delle sue: microfono aperto con l’ intervistato che dice quello che vuole. Così hai parlato dei tuoi capelli bianchi, del fatto che ti sei sposato ed hai dei figli che non avevi quando hai girato quella fiction del 2002, che ha indotto un tuo compaesano a chiederti se ti tingi i capelli. Ma Mollica sa quando interrompere il microfono aperto e piazza la domanda che dà un’altra impronta all’intervista: “Progetti professionali insieme a tuo fratello?”. Mollica sa che quanto ti si parla di tuo fratello ti brillano gli occhi e tu non lo deludi dandogli la risposta che lui si aspettava: “… al cinema è difficile, chissà forse in teatro… in televisione, si in televisione che è l’ambiente più adatto per Fiore…”. Caro Beppe Fiorello, ecco uno dei piccoli privilegi di essere un attore italiano di fiction. Non guadagnerai i soldi di un Ashton Kutcher ma a lui Mollica non lo intervisterà mai facendogli brillare gli occhi. A Kutcher al massimo potrà capitare di essere rincorso sul tappeto rosso da Anna Praderio del Tg5 che gli chiede: “Farà mai una sit-com con sua moglie Demi Moore?”.
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mercoledì, agosto 24, 2011
Beautiful e le rughe in HD
Cara Katherine Kelly Lang Brooke Logan Forrester di Beautiful, la tecnologia HD è piombata anche su Beautiful turbando i sonni del cast che sta invecchiando sul set della soap opera di cui siete protagonisti da tempo televisivo immemore. L’alta definizione televisiva vi preoccupa. Non perché metterà ancora più in evidenza l’intensità della vostra recitazione. Siete preoccupati perché l’alta definizione televisiva cadrà impietosa sulle imperfezioni dei vostri volti, sulle rughe che il tempo vi ha donato, sui lifting e i botulini di chi tra voi vuole essere beautiful come nella prima puntata. Per curiosità ho visto la puntata numero 5931 (in replica su La5). Eravate sempre lì, nel salotto di casa Forrester, dove vi ho lasciato 5000 puntate fa: tu, Ridge, Stefany ed Eric Forrester. Il tempo è passato sui vostri volti, sulle vostre acconciature, sui vostri girovita. Come per tutti noi telespettatori che vi abbiamo visto muovere i primi passi televisivi. Ti ricordo splendida ventenne. Una bellezza da soap opera che mozzava il telecomando. Oggi, sei ancora lì, bella con le rughe. La recitazione è identica e nessuna alta definizione la potrà peggiorare. Le rughe si vedono molto e si vedranno ancora di più con l’alta definizione ma tu saprai superare anche questo ostacolo tecnologico così crudele, perché tu sei Katherine Kelly Lang Brooke Logan Forrester di Beautiful e quello che hai passato tu in 6000 puntate di soap opera ti ha forgiato alle brutture della vita. Cara Katherine Kelly Lang Brooke Logan Forrester di Beautiful, se c’è un problema tecnologico che voi di Beautiful dovete temere non è tanto l’HD ma il 3D: il mascellone di Ridge in 3D può diventare una pericolosissima arma di distruzione della massa di vostri telespettatori che se lo vedrebbero entrare in salotto come l’iceberg che ha affondato il Titanic. Una carneficina! Se proprio dovete fare una lotta contro le nuove tecnologie fatela contro il 3D: non potete rischiare di perdere i vostri telespettatori che vi seguono da 6000 puntate per una mascellata 3D di Ridge.
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martedì, agosto 23, 2011
il postino (o piccolo post)
Caro Max Giusti, Colpo d’occhio è un quiz da villaggio turistico ed infatti ne state sperimentando la presa sul pubblico estivo. Andare in onda il 21 agosto con un programma del genere offre il grande vantaggio che se ne accorgono in pochi. Il gioco non ha nulla di divertente. I concorrenti devono dimostrare il loro colpo d’occhio con giochini tipo indovinare chi è la vera donna tra quattro persone (3 uomini) che indossano gonna, calze e scarpe con i tacchi, avendo in testa una scatola che arriva a coprire anche il busto. L’abilità del conduttore dovrebbe rendere divertente questo “gioco aperitivo” e, nonostante Rai1 si ostini a considerarti un conduttore-top, tu non ci riesci. Sei incerto, ti sforzi per sfoderare il sorriso magico, fai commenti banali, sei prevedibile, scontato. E’ come se volessi mantenere la continuità con la conduzione di Pino Insegno. Se l’obiettivo tuo e di Rai1 era questo, ci siete riusciti.
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lunedì, agosto 22, 2011
Ma allora ad Elisabetta piace l’etichetta
Cara Elisabetta Canalis, non doveva finire così. Ma quale storia d’amore con George Clooney; io parlo della tua carriera! Leggo titoli trionfali riguardo la tua prossima partecipazione alla versione americana di Ballando con le stelle ma francamente non capisco cosa ci sia da festeggiare. Si, avrai un grande ingaggio e una platea a stelle e strisce ma sempre di un reality si tratta. Un reality al quale partecipi non per i tuoi trascorsi artistici ma come ex fidanzata di George Clooney (la tv Usa a quanto pare sta messa peggio di noi come casting). I vip che partecipano ai reality sono quelli che devono rilanciare la propria carriera e l’esperienza insegna che raramente ci riescono. Ora tu mi dirai che la tua carriera non è finita, anzi, che il tuo meglio, artisticamente parlando, ce lo devi ancora mostrare (dimostrare). E pensi che il tuo lato artistico uscirà ballando con le stelle americane? Guarda che mica devi fare gli stacchetti! Lì devi ballare i balli codificati. E poi vorrei ricordarti che a Sanremo hai ballato, perdendo (a detta di molti), la sfida-confronto con Belen Rodriguez. Senza contare che c’è il televoto. Ci saranno milioni di fan di Clooney invidiose e vendicative che non vedono l’ora di rispedirti in Italia senza ulteriore gloria immeritata. Cara Elisabetta Canalis, io fra Ballando con le stelle e l’Isola dei famosi non ci vedo tutte queste differenze. Non ti sto dicendo che era meglio che finissi sull’Isola dei famosi. Ti sto dicendo che la rottura con George Clooney la dovevi gestire “artisticamente” meglio. Dovevi aspettare e impegnarti per trovare una tua strada artistica più definita. Oggi cosa sei? Una attrice? Una conduttrice? Una showgirl? Andare a fare la concorrente a Ballando con le stelle-Usa, pochi mesi dopo la conclusione della tua storia con George Clooney (senza nel frattempo aver fatto la co-protagonista in un film con Brad Pitt), significa autorizzare tutti ad appiccicarti l’etichetta di “ex fidanzata di George Clooney”. E tu sai bene la fatica che ci vuole per togliersi di dosso un’etichetta. Per toglierti l’etichetta di ex-velina ti sei dovuta fidanzare con George Clooney!
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domenica, agosto 21, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Geppi Cucciari lascia Italia’s got talent.
: Maria De Filippi perde l’unica spalla capace di renderla minimamente ‘simpatica’.
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caro televip “riceve e pubblica”. Axn (canale 120 Sky) e Axn Sci-Fi (canale 133 Sky): highlight della programmazione di settembre 2011
Axn (canale 120 Sky)
Serial
– seconda stagione in prima visione di Dark Blue (da mercoledì 7 settembre alle ore 21:00 e in replica il venerdì alle 21:50).
– stagione quattordici di Squadra Speciale Cobra 11 (da venerdì 16 settembre alle ore 21:00 e in replica il sabato dalle 20:00 e martedì alle 21:50).
– Torta di Riso (da giovedì 15 settembre dal lunedì al venerdì dalle 20:00 e in replica alle 13:00 oltre che al martedì e al giovedì alle 21:00).
Film
– Shoot’Em Up – Spara o muori – domenica 4 settembre ore 21.00 e mercoledì 7 settembre ore 22.50
– Into The Sun (lunedì 5 settembre ore 21.00)
– Smokin’ Aces – domenica 11 settembre ore 21.00
– Sniper 2 (lunedì 12 settembre ore 21.00)
– Today You Die – mercoledì 14 settembre ore 22.50
– Il Codice Da Vinci – domenica 18 settembre ore 21.00
– Derailed – Punto d’Impatto (lunedì 19 settembre ore 21.00)
– Il Re Scorpione – mercoledì 21 settembre ore 22.50 e domenica 25 settembre ore 21.00
– Hot Fuzz (venerdì 23 settembre – ore 22.50)
– Il Clown (lunedì 26 settembre ore 21.00).
– Fast & Furious: Tokyo Drift – mercoledì 28 settembre ore 22.50
Axn Sci-Fi (canale 133 Sky)
Serial
– stagione conclusiva di Stargate Universe (SGU) in prima visione (da domenica 4 settembre alle ore 22.00 e in replica al lunedì alle 21.50). In occasione della messa in onda del primo episodio andrà in onda una maratona composta dagli ultimi quattro episodi della prima parte della seconda stagione, domenica 4 settembre a partire dalle 18.40 .
– Streghe (da lunedì 5 settembre ore 19.20 dal lunedì al sabato e in replica alle 11.00 e alle 14.20)
Film
– Arac Attack – Mostri a 4 zampe (venerdì 2 settembre ore 21.00)
– I Dominatori Dell’universo E Kull Il Conquistatore (sabato 3 settembre ore 21.00)
– Final Fantasy (venerdì 9 settembre ore 21.00)
– Vampire: The Turning E Dungeons & Dragons 2 (sabato 10 settembre ore 21.00)
– I Figli Degli Uomini (venerdì 16 settembre ore 21.00)
– Ultraviolet E Runaway (sabato 17 settembre ore 21.00)
– Pluto Nash (venerdì 23 settembre ore 22.50)
– Species 4: Il Risveglio E Doom (sabato 24 settembre ore 21.00)
– Cube – Il Cubo (venerdì 30 settembre ore 21.00)
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sabato, agosto 20, 2011
I vantaggi di vendere la Rai secondo Formigoni
Caro Giovanni Floris, torna pure con calma dalle vacanze tanto la Rai non è che la vendono subito. Per il momento è solo un desiderio anti-crisi-economica di Roberto Formigoni, esponente di primissimo piano del PdL e governatore della Lombardia. Dice Formigoni: “Dobbiamo mettere in vendita la Rai… oggi una Rai pubblica non ha più senso. Messa sul mercato è un’azienda che troverebbe acquirenti al volo – faccio un nome a caso, Murdoch – e che potrebbe rendere tra i 4 e i 5 miliardi di euro. Vedo solo vantaggi: via il canone, stop alle polemiche con i Santoro, i Floris…” (da la Repubblica, 17/8/2011 intervista di Cinzia Sasso). Caro Giovanni Floris, tra i tanti che negli ultimi anni si sono espressi a favore della privatizzazione della Rai, nessuno aveva mai portato delle motivazioni così forti. A dire il vero ce n’è anche un’altra secondo Formigoni: “Per Berlusconi potrebbe essere l’occasione per dimostrare che se ne frega del conflitto d’interessi e che è un grande statista che vuole il bene del Paese” (sempre da la Repubblica, 17/8/2011). Caro Giovanni Floris, nonostante voi tre (tu, il canone e Santoro) al presidente Formigoni la Rai piace, visto che è spessissimo presente in diretta al Tg3 di Bianca Berlinguer. Ha fatto molto scalpore la sua intervista sul tema dei privilegi della casta dei politici, non per quello che diceva ma da dove lo diceva: un porticciolo con le barche da ricchi. Nell’ultima intervista rilasciata al Tg3 è stato più attento e si è fatto riprendere immerso in una selva di piante. Al telespettatore più malizioso però sarà venuto il dubbio che fossero state messe per coprire lo sfondo sul porticciolo con le barche da ricchi. Caro Giovanni Floris, con l’aria che tira, la storia eterna della privatizzazione della Rai potrebbe non essere più soltanto un desiderio di Formigoni. Il governo sta raschiando il barile delle risorse pubbliche e se è vero che il valore dell’azienda è di 4 o 5 miliardi sarebbe tra le vendite più concretamente redditizie. Ma le dichiarazioni di Formigoni produrranno l’effetto contrario a quello apparentemente desiderato. Fino a che Berlusconi sarà interessato a Mediaset è assurdo ipotizzare la vendita della Rai a Murdoch. Insomma, l’uscita di Formigoni sembra aver ottenuto il solo risultato di far sapere all’Italia che Formigoni si è stufato di ascoltare le polemiche sul canone, sui Santoro e sui Floris. Ma non è così. Caro Giovanni Floris, se un po’ ho imparato a conoscerti, penso che dopo le sue dichiarazioni avrai messo Formigoni ai primi posti della lista dei politici da invitare spesso a Ballarò la prossima stagione tv. E sarebbe un altro importante risultato raggiunto dall’uscita di Formigoni sulla vendita della Rai.
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venerdì, agosto 19, 2011
Tele Autunno 2011: Cabello che? Il calcio?
Cara very victor Victoria Cabello, avevo accolto con una certa soddisfazione la tua scelta di prenderti un anno di pausa dalla tv per impegnarti a trovare un’idea televisiva nuova con cui ripresentarti al tuo pubblico. L’idea nuova è che hai cambiato idea. Non farai una pausa creativa ma ti lanci nel vuoto di un tema a te completamente sconosciuto: il calcio. Condurrai Quelli che il calcio, al posto della Ventura, dipartita dalla tv in chiaro e approdata al satellite su SkyUno (che non ringrazieremo mai abbastanza per essersela portata via per 2 anni, in esclusiva!). Non si è ben capito chi ti ha scelto visto che, quando è uscita la notizia, l’allora direttore di Rai 2 Massimo Liofredi aveva espresso perplessità sul fatto che tu fossi adatta a Quelli che il calcio. Poi tu sei arrivata e lui se n’è andato (lo hanno promosso a Rai Ragazzi. Gulp! YoYo! DuDù! Barbapapà!). Quindi c’è da supporre che a volerti sia stato qualcuno più in alto di lui. Qualcosa delle tue idee nuove per un programma vecchio già si intuisce. Rai 2 sta mandando in onda sulle trasmissioni estive la scritta con la richiesta di casting per fare l’inviato sugli spalti degli stadi. Che idea strepitosa! Gente sconosciuta in tv! Era dai tempi di Quelli che il calcio di Simona Ventura che non si vedeva una cosa del genere. Cara very victor Victoria Cabello, alla fine qualche idea nuova per il programma riuscirai a trovarla. Fossi in te lavorerei di più su alcune tue caratteristiche peculiari che potrebbero non essere adatte al pubblico della domenica pomeriggio Rai. Nel tuo stile di conduzione è molto presente l’allusione fisico-sessuale e sovente ti scappa la parolaccia per chiosare le risposte dei tuoi interlocutori (il bip, molto usato nei tuoi programmi registrati, è impossibile da gestire in diretta). Si lo so che sulla Rai hai già fatto il Festival di Sanremo ma un conto è uno sketch con John Travolta che ti massaggia i piedi e un conto è una diretta di 3 ore tutte le domeniche in cui la parolaccia e l’allusione possono scappare con più frequenza ad una abituata a farsele scappare. Cara very victor Victoria Cabello, a proposito di calcio. Come ti avranno detto i curatori di Quelli che il calcio, in questi giorni d’estate è molto forte la polemica sul rinnovo del contratto dei calciatori (minacciano di far saltare la 1a giornata di campionato) e in più vogliono far pagare alle squadre per cui giocano il contributo di solidarietà previsto dalla finanziaria anti-crisi per chi guadagna oltre i 90mila euro. Cara very victor Victoria Cabello, quando tratterai l’argomento se ti scapperà qualche parolaccia credo che nessuno potrà biasimarti.
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giovedì, agosto 18, 2011
Tabloid: il figlio “buono” di Lucignolo
Cari direttori di Studio Aperto e Videonews Giovanni Toti e Claudio Brachino, per chi come me ha avuto la felice intuizione di perdersi tutte le puntate di Tabloid, la legge del contrappasso prevedeva l’obbligo di vedere l’ultima puntata e l’ho fatto. Quasi tre ore del meglio del giornalismo da voi prodotto per confezionare un “nuovo settimanale d’informazione” (virgolettato tratto dalla scheda sulla pagina web del programma) in grado di colmare il vuoto lasciato da Lucignolo nelle serate estive del pubblico di Italia 1. Tabloid non è sconclusionato come Lucignolo. Tabloid si ritiene giornalisticamente più impegnato ed è confezionato in una atmosfera che ostenta l’impegno giornalistico. Tre giornaliste impettite, professionalissime ed elegantissime a condurlo in studio, ciascuna con un compito: Monica Gasparini all’attualità, Silvia Carrera alla cronaca bianca e Monica Coggi alla cronaca nera. Uno studio modernissimo con una scenografia “finestre sul mondo” messa da parte per la puntata finale dove non c’era il tempo per trastullarsi con gli ospiti in studio. Avvio strabiliante con le vacanze dei vip in Costa Smeralda, a Formentera e Ibiza. I calciatori insidiati dai giocatori di basket come sportivi vip! La gente comune che fa il vip-watching! Belen con il sedere in posa! Roba da far rimpiangere il paradiso a Lucignolo. Su tutti spicca una originalissima intervista a Flavio Briatore (appesantito quasi quanto il regista Roberto Cenci, star e complice dei vostri servizi). Un Briatore che, in pieno stile Umberto Bossi, decreta che le donne non devono mettere bocca negli affari dei mariti. Proprio mentre pronuncia questo moderno concetto manageriale, la vostra inviata scorge in lontananza una immagine di donna, inconfondibile. Solo il marito non la riconosce e chiede alla giornalista: “E’ lei?”. Si, è lei, la signora Briatore, Elisabetta Gregoraci, che fa una breve comparsata per dire di non essere d’accordo con il concetto manageriale appena espresso dal marito. Un inizio di puntata straordinario. Una televisione talmente innovativa che non vorrei proseguire solo perché temo di non resistere a tutte le novità giornalistico-televisive che mi state per rovesciare addosso. La cronaca nera! C’è pure la cronaca nera! I gialli di Melania Rea e Sarah Scazzi! No, non ci sono novità. Solo che Tabloid ha il diritto come altri “settimanali d’informazione” di ricapitolare le due storie con la sua visione giornalistica fatta di accompagnamenti musicali degni delle scenette con cui la Premiata Ditta spopolava venti anni fa in tv. Come valore aggiunto, i microfoni di Tabloid offrono la possibilità ai giovani di Avetrana di dire che Avetrana non è solo il delitto di Sarah Scazzi. Signorini! A Tabloid c’è Alfonso Signorini che ri-racconta il matrimonio di Will e Kate d’Inghilterra e pure quello di Alberto con la nuotatrice di Monaco. Anche se per lui la cosa più rilevante dal punto di vista giornalistico è il fondoschiena di Pippa, la sorella di Kate, che se si baciasse con Henry, il fratello di Will, allora si che Signorini andrebbe in un brodo di giuggiole. Tabloid, il meglio di Tabloid. Elisabetta Canalis, scura in volto, senza George Clooney; le veline in carica che giocano a racchettoni sulla spiaggia. Proprio queste immagini sono le più significative di Tabloid perché sono sempre le stesse immagini e dichiarazioni che le testate Mediaset trasmettono e ritrasmettono dall’inizio dell’estate. Da un punto di vista comunicazionale danno la sensazione di una estate immobile, di un tempo televisivo eterno, con le veline condannate eternamente in riva alla spiaggia, la stessa spiaggia, per tutta l’estate, prima di tornare nei monotoni studi di Striscia la notizia. Povere veline. E’ il momento del giornalismo del ricordo: Pietro Taricone raccontato da Salvo e Cristina del Grande Fratello 1. Basta tristezze! Tabloid è nella sfavillante via Veneto sulle tracce della love story più passionale del momento. No, non è un servizio con le immagini piccantissime della passionale love story tra Barbara Berlusconi e il suo dipendente-calciatore Pato. Di più! Si tratta della festa di compleanno della nuotatrice rubacuori Federica Pellegrini. La giornalista di Tabloid non riesce ad entrare alla festa (Lucignolo ci sarebbe riuscito!) e allora ci mostra in continuazione due foto scure e sgranate del bacio d’amore tra la Pellegrini e Filippo Magnini pubblicate dai giornali. Anzi, no. La giornalista insegue la Pellegrini. Ma non alla festa. Un altro giorno. Le chiede conto del triangolo amoroso. La Pellegrini si dichiara innocente e afferma di essere una nuotatrice. Tabloid ha il suo scoop! Anzi ne ha due! Ecco il fidanzato tradito Luca Marin. Il microfono di Tabloid lo incalza anche se non ce n’è bisogno perché a Marin non pare vero di fare dichiarazioni sulla storia più calda dell’estate 2011. Ovviamente ci sarebbe la storia caldissima della crisi economica e delle speculazioni finanziarie che hanno quasi fatto fallire l’Italia, ma mica si può occupare di tutto un “nuovo settimanale d’informazione” come Tabloid. Arriva il momento della rubrica “Censored”(immagini censurate dei vip!) curata dal giornalista gossipparo Gabriele Parpiglia, quello che di solito accende la miccia ai parapiglia tra i concorrenti del Grande fratello durante i familiari pomeriggi di Barbara D’Urso. Parli del diavolo e spunta la D’Urso. Eccola! A Tabloid c’è l’intervista a Barbara D’Urso! L’intervista alla “signora della tv”, Barbara D’Urso. La “signora della tv” è seduta su un tavolino di una veranda sulla spiaggia. Un pareo svolazzante lascia ben vedere il seno prorompente. Le dichiarazioni giornalisticamente irrilevanti della “signora della tv” ci accompagnano fino al tramonto. Un tramonto che ammanta di poesia questo mesto annuncio di fine estate televisiva; il mesto autunno-inverno televisivo sta per ricominciare. Cari direttori di Studio Aperto e Videonews Giovanni Toti e Claudio Brachino, non so perché mi sarei dovuto aspettare da Tabloid un livello qualitativo superiore a quello standard dell’informazione Mediaset. So che dopo avere visto il meglio del vostro Tabloid devo riconsiderare la mia atavica avversione verso i tabloid inglesi.
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mercoledì, agosto 17, 2011
il postino (o piccolo post)
Cara Francesca Senette, la programmazione in replica estiva si addice a Effetti Personali (La7d). I tuoi consigli di viaggio si incastonano perfettamente nell’offerta televisiva estiva di tutte le emittenti che nei loro palinsesti spargono a piene mani programmi di viaggio e cucina. All’esordio mi avevi dato una buona impressione. Il pregio principale che ti avevo riconosciuto era di essere molto meno “saputella” del tuo solito. Evidentemente con il passare delle puntate non hai saputo trattenere quel tuo impulso di farci vedere che sei una “prima della classe… che sa tutto lei… ed è tanto preparata…”. Nelle puntate dedicate a Vienna e Londra l’impulso è stato fastidiosamente presente ed ha sostanzialmente annullato ogni desiderio di vedere il programma. Anzi ha fatto di peggio. Davanti alla tua ostentazione di essere “saputella” il telespettatore non può che infierire alla tua prima distrazione. Puntata su Londra. Una delle tue preoccupazioni principali è di farci sentire quanto è preciso il tuo inglese e ad ogni parola accentui la pronuncia simil-Oxford. Peccato che al momento di dirci che a Leicester Square ci sono 24 teatri, incappi in un errore di pronuncia banale (i cronisti sportivi lo fanno sempre parlando della squadra di calcio inglese) che però in bocca ad una “saputella” diventa gravissimo: Leicester si pronucia “lester” e non “leisester”. Cara Francesca Senette, sappilo.
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giovedì, agosto 11, 2011
Buon Ferragosto!
caro televip torna mercoledì 17 agosto. Ciao!
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Macchianera Blog Awards 2011
– 5 buoni motivi per non candidare caro televip e 5 buoni motivi per candidarlo
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Baila e Ballando con le stelle: Milly Carlucci non vuole essere copiata.
Cara Milly Carlucci, su Canale 5 sono partiti gli spot di Baila, il programma “clone” del tuo Ballando con le stelle. Che sia un “clone” lo dici tu ma adesso vuoi che a dirlo sia anche il Tribunale Civile di Roma. Mediaset dice che si tratta di due format differenti: messicano il loro, inglese il tuo. Martedì c’è stato il primo pronunciamento del tribunale riguardo la tua richiesta di “stop preventivo e cautelativo” di Baila. Lo prevede la legge sul diritto d’autore e tu sei anche autrice di Ballando con le stelle. Il giudice si è riservato di decidere (una settimana prima della messa in onda di Baila, prevista il 20 settembre) riguardo alla “confondibilità” tra i due programmi ed ha chiesto ai produttori Endemol (Mediaset) e Rti (Mediaset) i chiarimenti del caso sui contenuti e sull’impostazione del programma. Il tuo avvocato (Assumma, uno dei più quotati sul mercato) precisa: “Milly Carlucci non vuole impedire un programma di ballo con gara ma pretende che sia inibito un programma che, in base alle indiscrezioni e agli elementi emersi nel corso dell’udienza di oggi, sarà totalmente uguale al suo Ballando con le stelle” (da adnkronos.com del 9/8/2011). Cara Milly Carlucci, negli ultimi anni hai dedicato tutti i tuoi sforzi professionali a tirare fuori il massimo dal format di Ballando con le stelle e sarebbe un peccato vedere altri autori e un’altra conduttrice sfruttare la scia fortunata del tuo lavoro. Eppure se ci rifletti bene c’è un lato positivo in questa storiella. La Rai rialza la testa. O meglio, una delle conduttrici di punta della Rai alza la testa. Non servirà a ridarle il primato creativo e qualitativo ma la tua è una battaglia che ha il merito di rivendicare “l’originalità” di un lavoro acquistato all’estero dalla Rai. Si, va bene, non è la battaglia in difesa di un format ideato nelle stanze creative della Rai e registrato dalla Rai ma il fatto che la Rai lo abbia scovato, adattato e valorizzato, va difeso come se Ballando con le stelle fosse tutto vostro. Cara Milly Carlucci, se vincerai la tua causa contro Mediaset, avrai fatto molto di più che difendere il tuo diritto d’autore. Avrai ridestato, per una volta, la Rai dal torpore agonistico che la attanaglia e, alcune volte, la umilia. Prendi ad esempio il grande successo di Ti lascio una canzone condotto da Antonella Clerici. Canale 5 lo ha rifatto quasi uguale intitolandolo Io canto ed è stato un grande successo come l’originale. Certo in quel caso è stato facile perché il regista Roberto Cenci aveva prima fatto la regia e la direzione artistica del programma Rai e poi era passato a Canale 5 dove ha realizzato un’idea nuova, quasi identica. Si, lo so. Il regista e direttore artistico di Baila è sempre Roberto Cenci. Però stavolta non ha il vantaggio di aver lavorato con te sull’originale. Vediamo come se la cava da copista (Totò dixit) senza avere come modello Milly Carlucci e avendo come conduttrice Barbara D’Urso!
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mercoledì, agosto 10, 2011
Meno microfoni Rai per i calciatori
Caro direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli, la notizia più ridicola di agosto è quella dei calciatori che minacciano di non giocare la prima partita di campionato se non verrà firmato il loro contratto. Il loro contratto? E i nostri di contratti che languono immobili ed insufficienti ad arrivare alla fine del mese sotto i colpi della crisi economica? (per chi ce l’ha un contratto). Il rinnovo del contratto dei calciatori dovrebbe essere l’ultimo, ma proprio l’ultimo, dei problemi (e delle notizie) di questo Paese. Oggi poi, oggi che ci siamo accorti di essere in crisi. Nessuna storiella sul diritto alla tutela del lavoro dei calciatori (anche di quelli che giocano nelle squadre minori) potrà rendere meno ridicola questa notizia. Chi ti scrive, ha giocato a calcio, ha amato questo sport, lo ha vissuto, come appassionato e tifoso. Ne conosco la bellezza e la bruttezza. Prendendo spunto da questa notizia, Daniela Lami conduttrice di Radio in Blu ha chiesto ai radioascoltatori del suo Pomeriggio in Blu (puntata di lunedì scorso): “Appassionati di calcio, dite la verità… siete in crisi di astinenza? Contate i giorni che vi separano dall’inizio del campionato? Ma non si vive benissimo anche senza…?” La mia risposta sulla pagina facebook della trasmissione è stata: “No, Si, No”. No, non sono in crisi di astinenza da calcio. Si, si vive benissimo anche senza. No, alla firma del contratto dei calciatori con il “ricatto” che altrimenti non si gioca la prima partita del campionato 2011/2012”. Caro direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli, la tua testata sta preparando le trasmissioni che racconteranno la prossima stagione calcistica. Il calcio italiano è stato ampiamente ridimensionato sia dal punto di vista tecnico che economico. Sarebbe il momento giusto per dargli una bella ridimensionata anche dal punto di vista della copertura televisiva da parte del servizio pubblico. La Rai ormai raccoglie solo le briciole di Sky e Mediaset Premium. Dare tanto spazio al calcio (ai calciatori e ai presidenti che li strapagano) nei programmi Rai vuol dire solo mantenerne alto l’interesse a beneficio di chi lo offre a pagamento. Mi rivolgo a te perché l’anno scorso hai violato la sacralità del calcio televisivo togliendo la moviola dai programmi di Rai Sport. Togli anche qualche microfono Rai ai calciatori. Non è con le frasi fatte e banali balbettate a ritornello dai calciatori che si fa servizio pubblico.
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caro televip, candidalo (ma anche no) ai Macchianera Blog Awards 2011
– 5 buoni motivi per non candidarlo e 5 buoni motivi per candidarlo
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martedì, agosto 09, 2011
Crisi Italia 2011: un eventuale governo tecnico non lasci a casa Belen.
Cara Belen Rodriguez, ora che non sei più la testimonial della Tim, la tua presenza televisiva è tornata nei limiti della normalità. Sei sempre presente nelle pagine del gossip ma non ne sei la regina. Il trono questa estate tocca alla nuotatrice Federica Pellegrini. Tu sei in vacanza con il tuo fidanzato Fabrizio Corona che sembra essersi tranquillizzato al punto che le cronache su di voi sembrano quelle di una coppia vip over 60. A destare qualche attenzione rimangono le foto del tuo lato B sempre ben scattate visto che tu non fai nulla per nasconderlo. E perché dovresti? Sei giovane, bella, e sei in vacanza al mare! Cara Belen Rodriguez, ti sarà giunta notizia che i mercati finanziari non hanno più fiducia nell’Italia e non si riesce a capire cosa sia in grado di placare le quotazioni al ribasso del nostro Paese. Stanno scendendo in campo economisti e analisti di altissima levatura per spiegarci la crisi (e non ci riescono) e per darci le soluzioni (e non ce le dicono). In molti chiedono le dimissioni di Berlusconi e un nuovo governo “tecnico” Il governo tecnico dovrebbe avere la forza e la capacità di tranquillizzare i mercati sul fatto che l’Italia adempirà in tempi brevissimi agli impegni presi. Se Piazza Affari continuerà a perdere così tanto, molti dicono che non ci sono altre soluzioni. Ora però, un governo tecnico, per quanto tecnico sia, ha bisogno anche di un qualcosa in più. L’Italia ha bisogno anche di un po’ di fortuna. Per non essere volgari potremmo dire che oltre alla manovra serve anche un po’ di Lato B. Ed oggi in Italia c’è solo un Lato B; il tuo (pare che anche l’Unione Europea abbia letto le intercettazioni in cui si dice che il lato B di Berlusconi non è proprio tonico e in rete è pieno di siti che abbinano alle sue dichiarazioni le catastrofi avvenute subito dopo). Come dici? Sei argentina e non italiana? Ma allora di questa globalizzazione dobbiamo beccarci solo gli spread negativi? Fossi il nuovo presidente del consiglio di un governo tecnico, come prima cosa ti nominerei portavoce dell’esecutivo. Vediamo se i mercati stanno a sentire più Belen o Angela Merkel! E poi da quando sei diventata una fidanzatina tutta casa, disneyland e spiaggia con il bambino del tuo fidanzato, la tua immagine è decisamente più presentabile di molti politici italiani. Cara Belen Rodriguez, ma quale co-presentatrice di Colorado! A settembre tieniti libera che se Mario Monti verrà chiamato a guidare un governo tecnico (nonostante la sicurezza ostentata sulle colonne del Corriere della Sera) avrà bisogno anche di un bel po’ di Lato Belen.
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lunedì, agosto 08, 2011
Italia 2011: la crisi è già storia. Minoli, svegliati!
Caro Giovanni Minoli, la storia siamo noi. Noi che venerdì scorso abbiamo assistito in tv ad una conferenza stampa di Berlusconi e Tremonti convocata d’urgenza per cercare di arginare la speculazione finanziaria che da mesi attacca i paesi dell’Unione Europea. La storia siamo noi perché ora tocca a noi difenderci (pagando più tasse, se ci va bene) da un attacco che mette a rischio le nostre certezze. La storia siamo noi perché l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea hanno imposto all’Italia di anticipare di un anno la manovra economica appena approvata e che non è bastata a placare l’avida, vorace e cinica azione degli speculatori. La storia siamo noi perché i sacrifici e l’aumento delle tasse vengono chiesti a noi. Noi che la sera rientriamo a casa dopo una giornata di lavoro e ci tocca vedere le giornaliste-meteorine al Tg1 che con la manina accompagnano le nuvolette e il sole e lanciano servizi su quanto è bello andare al mare. Caro Giovanni Minoli, la storia siamo noi. Ora, adesso, subito. E’ agosto e non c’è una trasmissione Rai di approfondimento giornalistico in prima serata in grado di dirci che cosa sta accadendo. RaiNews di Corradino Mineo fa quello che può: ma è troppo poco. Linea Notte del Tg3 non è capace di liberarsi per una volta da quella specie di format che pensano di aver creato ma che è inadeguato a trattare come si deve un unico tema. Caro Giovanni Minoli, la tua Storia siamo noi invece sarebbe il format giusto per raccontare quello che sta accadendo mentre accade. Queste sono le situazioni in cui bisogna tornare dalla vacanze e fare i giornalisti testimoni di quello che accade. Su Rai Storia tutte le sere vanno in onda programmi su “come eravamo” con tanto di data a timbrare l’evento storico. E’ giusto, è la vostra mission. Ma oggi serve altro. Scendi nel tuo studio. Non ti preoccupare troppo della scenografia multimediale, del movimento delle telecamere e del posizionamento delle luci. Indossa il tuo maglione girocollo blu e mettiti davanti ad una telecamera con uno sfondo nero in stile “Notte della Repubblica” di Sergio Zavoli. Raccogli i tuoi fogli e racconta la cronologia di questa crisi. Ora, adesso, subito. Non aspettare di vedere come va a finire per poi farci 20 puntate; belle, pulite, laccate. Caro Giovanni Minoli, durante la conferenza stampa di venerdì il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha detto: “In un mese è come se fosse cambiato il mondo”. Già, e non c’era nessuna trasmissione Rai di approfondimento giornalistico a raccontarcelo come si deve. Caro Giovanni Minoli la tua Storia siamo noi poteva e doveva farlo. Perché la storia non è solo quella che si fa con costose trasmissioni ben confezionate e pronte tra due anni. Persino Berlusconi e Tremonti hanno anticipato la manovra economica di un anno figuriamoci se Minoli non può anticipare una serie di “La Storia siamo noi speciale la crisi del 2011 mentre accade”. Tu spesso ci racconti e ci mostri storie nate sotto gli occhi delle telecamere. Spesso i contributi sono presi anche da tue trasmissioni. Quando tra qualche anno racconterai la storia di questa crisi, non ci saranno contributi filmati di te che racconti questi ultimi, terribili, mesi (e non mi tirare fuori la storia che sei impegnato a fare i programmi per i 150 anni dell’Unità d’Italia perché è da anni che ce l’ hai pronti!). Caro Giovanni Minoli, è proprio vero. La storia siamo noi. Noi che stiamo dall’altra parte dello schermo televisivo; non dentro.
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domenica, agosto 07, 2011
I dialoghi tra Boh e Mah
: Qual è il tormentone di questa estate 2011 così difficile per l’economia mondiale e per l’Italia?
: Il più grande spettacolo dopo il Big Bang… Il più grande spettacolo dopo il Big Bang… Il più grande spettacolo dopo il Big Bang… è il Tg1.
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caro televip “riceve e pubblica”- Nasce la nuova collana di eBook I FIORI DEL WEB edizioni CastelloVolante: eBook free, ma con stile.
Con un’operazione di scouting nel web alla ricerca di autori emergenti dalle scritture fresche, innovative e divertenti, nasce la collana I FIORI DEL WEB, gratis su CastelloVolante.com. Il primo titolo VITE DA PRECARI [TRA CREATIVITÀ E FOLLIA], raccolta di brevissime storie scritte da precari, è disponibile in versione ePub dal 1 luglio 2011. Ogni primo del mese seguirà un nuovo titolo.
VITE DA PRECARI [TRA CREATIVITÀ E FOLLIA]
Il tema del precariato è ormai epocale e molto sentito. Nato da un gioco-concorso sviluppato sul primo «blog opificio di sperimentazione letteraria» italiano, l’eBook raccoglie una quarantina di brevissimi racconti ironici, pungenti, fantasiosi e assurdi. Senza mai cadere nel patetico e nel banale, queste storie precarie scritte da precari costituiscono un divertente spaccato di chi è costretto a [soprav]vivere costantemente in bilico tra la creatività necessaria all’invenzione di un lavoro e il rischio della follia.
LA COLLANA I FIORI DEL WEB
Nei blog, nei siti personali e nei social network si trovano narrazioni e scritture innovative, fresche e divertenti. Talvolta sono le palestre di autori emergenti interessanti da scoprire e da riproporre in altre forme. La sfida è saper cogliere i fiori e distinguerli della erbacce. I motori di ricerca sono quantitativi. La collana I FIORI DEL WEB, invece, fa un lavoro di scouting e di selezione della qualità navigando nel torbido della rete, tra narratori digitali, scritture collettive e social writing.
PROSSIME USCITE [OGNI PRIMO DEL MESE]
☺ e-perQueneau? [rifacimenti di stile]
☺ Ti faccio un thriller! [mini-gialli da una pagina a un tweet]
☺ Opere da tre clic [antologia della blogosfera]
☺ Gentile editore, io non demordo [di Antonio Zoppetti]
☺ I versi dei poeti e dei maiali [web-narrativa e scritture collettive]
☺ Se non c’era facebook… [non c’era nemmeno questo eBook]
Web Site http://www.castellovolante.com
Blog http://www.castellovolante.blogspot.com
Fb pages/CastelloVolante
Twitter @CastelloVolante
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sabato, agosto 06, 2011
La Rai non rinuncia solo ai pezzi da 90
Caro direttore generale della Rai Lorenza Lei, la tua Rai non rinuncia solo ai pezzi da 90 come Santoro e la Ventura (aggiornamento delle ore 13.25: da oggi anche senza il direttore di Rai 3 Paolo Ruffini che lascia la Rai e da ottobre sarà il nuovo direttore di La7!). Leggo su AngoloNero che Radio 2 sospende la programmazione di Tutti i colori del giallo di Luca Crovi. E’ lo stesso Crovi ad averlo annunciato nell’ultima puntata e in questo post sul blog della trasmissione. Chi come me è un convinto abbonato (faccio un sacco di storie nei miei post ma alla fine lo pago sempre) reclama una spiegazione ufficiale dalla Rai. Crovi ringrazia la Rai per lo spazio culturale concesso ma in queste righe “la nostra trasmissione ha concluso il suo ciclo di trasmissioni dopo quasi nove anni di presenza fissa nel palinsesto di Radiodue. A settembre non saremo più in onda…”, io ci leggo una mancanza di volontà della Rai di riconfermare la trasmissione. Spero di sbagliarmi. Certo sarebbe sorprendente se la Rai rinunciasse ad avere in palinsesto una trasmissione radiofonica di alta qualità sulla letteratura di genere (amatissima dai lettori italiani). Una Rai che dedica decine e decine di ore alla cronaca nerissima nei suoi pomeriggi televisivi rinuncia a trattare il “giallo” come forma letteraria? Caro direttore generale della Rai Lorenza Lei, male, molto male. Il tuo inizio da direttore generale non lascia intravedere nulla di buono. Da convinto abbonato sono sempre più preoccupato (e sempre meno convinto).
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venerdì, agosto 05, 2011
Tele Autunno 2011: avanti un altro Bonolis
Caro Paolo Bonolis, sarai tu ad inaugurare la stagione televisiva 2011/2012 andando in onda a partire dal 5 settembre con il nuovo quizzetto pre-serale Avanti un altro (su Canale 5). Il titolo lascia intendere che continuerai a cavalcare il tuo cavallo di battaglia: alimentare la commedia umana televisiva. La grande novità è che tornerai a condurre un programma nuovo. A Mediaset hai tentato tre volte la strada di un programma nuovo: due volte ti è andata male (con Serie A – Il grande calcio e Fattore C) e una volta ti è andata benino (con Il senso della vita). Questo però non ti ha spedito nella serie B televisiva perché hai accettato le proposte dell’editore di ripetere Chi ha incastrato Peter Pan? e Ciao Darwin (un successo anche le repliche estive attualmente in onda). Come ti capita ogni volta che ti chiedono opinioni sulla tv, anche questa stagione televisiva inizia con la tua “accusa” ad editori e dirigenti tv di mancanza di coraggio perché ripetono sempre gli stessi palinsesti e non sperimentano nuove idee. Ed hai ragione; in tv non c’è niente di nuovo da anni e tu da anni lo dici. Però quando lo dici a me dai l’impressione di volerti giustificare perché accetti di condurre sempre gli stessi programmi e di volerti mettere al riparo dalla cancellazione quando sperimenti un nuovo format come nel caso di Avanti un altro. Caro Paolo Bonolis, nonostante tu sia Bonolis, la sfida pre-serale contro L’Eredità di Carlo Conti non è una sfida facile e ti va dato atto di averla accettata. In quanto alle tue critiche sulla mancanza di novità nei palinsesti, stavolta ho deciso di prenderle come la dimostrazione di una tua precisa volontà: d’ora in poi Bonolis accetterà di condurre solo programmi nuovi e non si presterà alla logica del “palinsisto” come gli è capitato di fare negli ultimi anni.
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giovedì, agosto 04, 2011
La solita preoccupazione di una conduttrice incinta
Cara Veronica Maya, Verdetto finale è una trasmissione perfetta per essere replicata d’estate. Le vostre beghe sceneggiate non hanno stagionalità e la riprogrammazione estiva (con cambio di orario dal mattino al pomeriggio, su Rai 1) consente anche a chi non è in pensione di seguirti una volta ogni tanto. Durante le vacanze estive la sto riscoprendo come un’ottima trasmissione per conciliare la pennichella. Tu, da quando non sei più una delle grazie di Fabrizio Del Noce e non vieni più catapultata in prima serata, sei meno fatina a tutti i costi e l’esserti rassegnata alla conduzione standard di un solo programma, va a tuo merito. Ho cominciato a rivalutare Verdetto finale da quando è scoppiato il caso della finta terremotata a Forum e Rita Dalla Chiesa ha rilasciato dichiarazioni in cui diceva che le storie di Forum sono vere e che vengono usati degli interpreti per rappresentarle. Nella lunghissima storia di Forum non mi è mai capitato di sentire la Dalla Chiesa che avvisava il pubblico che i due contendenti non erano i protagonisti della storia ma due interpreti pagati. Non sono un fan di Forum e dunque non potrei giurare che non lo abbia mai fatto o non sia scritto nei titoli di coda. La differenza è che le poche volte che mi è capitato di vedere Verdetto finale tu, invece, hai spiegato che i due contendenti erano attori. Questa mia personale statistica casuale, nel giudicare le due trasmissioni, fa pendere la bilancia con i sassolini dalla parte di Verdetto Finale; e di molto. Senza contare che il trio Dalla Chiesa-Senise-Bracconeri ha fatto il suo tempo già da tempo. Cara Veronica Maya, proprio ora che, anche grazie a te, cominciavo timidamente a considerare la remota possibilità di guardare una volta ogni tanto, in assenza di cose più interessanti, il tuo Verdetto finale, leggo che ci sarebbe una rosa di conduttrici pronte a sostituirti perché sei incinta e a gennaio partorirai. Tu però non hai intenzione di mollare e conti di registrare tutte le puntate che servono per coprire il periodo del parto e tornare subito dopo in onda. Sai bene che se dopo la maternità ha avuto problemi persino Antonella Clerici a riprendersi la Prova del cuoco, per te sarebbe ancora più difficile. E poi la concorrenza è spietata. L’ultima voce darebbe come seria candidata alla tua sostituzione la “rivelazione Rai 2009” Caterina Balivo. Dopo la retrocessione su Rai 2, la bocciatura come sostituta di Simona Ventura a Quelli che il calcio e le voci di Paola Perego che le soffierebbe l’Isola dei Famosi senza Ventura, la Balivo rischia di rimanere senza trasmissione, ma dubito che voglia farsi relegare a Verdetto finale. Cara Veronica Maya, tu comunque fai bene a registrare decine e decine di puntate. Con la crisi economica che c’è, per te è la migliore garanzia che la Rai non spenderà altri soldi per rifare le puntate della trasmissione. E’ chiaro che se dovesse finire in mano alla Balivo dovrei rivedere anche il giudizio sul confronto tra Verdetto finale e Forum.
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caro televip “consiglia” – Popsophia-Poker di donne: Tecla Dozio intervista tre donne del giallo italiano, Barbara Garlaschelli, Margherita Oggero e Nicoletta Vallorani.
Se sabato 6 agosto vi trovate nei pressi di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, non perdetevi Poker di donne: Tecla Dozio intervista tre donne del giallo italiano, Barbara Garlaschelli, Margherita Oggero e Nicoletta Vallorani (alle ore 23.30). L’incontro fa parte della rassegna “Caffè letterario” che si tiene nell’ambito di Popsophia, il primo appuntamento nazionale della filosofia che si trasforma in filosofia popolare o pop filosofia. Il format del festival rende l’intrattenimento cultura: dalla fiction al fashion, dalla filosofia al futuro, passando dal registro serio della lectio, alla chiacchierata in piazza. Attraverso la voce di pensatori illustri, critici, opinionisti e personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura la rassegna diventa un laboratorio per capire, declinare e approfondire il mondo della contemporaneità.
POKER di donne
Tra le rassegne organizzate nell’ambito di Popsophia, al Caffè Letterario gestito dalla Biblioteca Zavatti di Civitanova Marche (sabato 6 agosto 2011 alle ore 23.30), si parlerà di Giallo con la partecipazione straordinaria di Tecla Dozio. Accanto a lei, tre importanti firme del noir italiano, quali Barbara Garlaschelli, Margherita Oggero e Nicoletta Vallorani. Tre scrittrici di genere ci accompagneranno in un percorso attraverso i loro personaggi femminili. L’incontro sarà la risposta, amichevole, all’affermazione di Andrea Camilleri che le donne non sappiano scrivere gialli/noir (cosa peraltro smentita dal Sommo che dichiara che a lui non piacciono, in genere, i gialli scritti da donne perché sanno creare crimini raffinati ed efferati, ma la lettura gli risulta noiosa, perciò preferisce non leggerli).
Se potete non ve lo perdete! Akio.
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mercoledì, agosto 03, 2011
Teleautunno 2011: la cucina della Parodi si sposta su La7
Cara Benedetta Parodi, uno dei colpacci del telemercato estivo 2011 lo ha fatto La7 strappandoti a Italia1. Lasci la tua rubrica culinaria di successo Cotto e Mangiato perché: “Volevo più spazio. Se sei abbinata a un Tg è giusto che il tuo ritmo sia serrato… mi sono stufata di fare tutto in un minuto e mezzo… La7 è una Tv intelligente perché è fatta da persone con la testa. E io cercherò un modo intelligente per proporre quello che so fare” (da vanityfair.it del 20/6/2011). La tua è una scelta professionale di quelle che lasceranno un segno significativo nei palinsesti autunnali perché Cotto e Mangiato è una rubrichetta post tg (delle ore 12.30) che con te viaggiava intorno al 12% di share. Se è vero che quella rubrichetta ti deve molto, è verissimo (no dai, non volevo alludere al fatto che sei la sorella di Cristina Parodi!) che tu devi moltissimo a quella rubrichetta. Ti ha lanciata nell’universo degli scrittori di “varia” in testa alle classifiche di vendita (tutto l’anno!). Che ci fosse una mezza intenzione di mollare Cotto e Mangiato lo si poteva intuire anche dal titolo del tuo secondo libro che non hai intitolato Cotto e Mangiato 2 ma Benvenuti nella mia cucina, quasi a voler sottolineare che Benedetta Parodi è Benedetta Parodi anche senza Cotto e Mangiato. Lo vedremo. Fare gli stessi ascolti a La7 non sarà facile come improvvisare due spaghetti aglio, olio e peperoncino per gli amici. Intanto si è scatenata la ridda di voci sulla tua sostituta. Blog, siti specializzati e giornali hanno fatto due nomi pesanti: Iva Zanicchi e Elisabetta Gregoraci. Se ai tuoi fornelli ci sarà la Zanicchi, respirerà la politica italiana. Se ci sarà la Gregoraci, respirerà Briatore. In entrambi i casi non saranno brave come te a ricoprire il ruolo di casalinga della porta accanto. Per Mediaset scegliere bene la tua sostituta è importante perché quella rubrichetta genera un indotto commerciale di tutto rispetto e l‘abbinamento del marchio Cotto e Mangiato con il tuo volto era una garanzia. Lo sai che ad agosto stanno svendendo in promozione l’app di Cotto e Mangiato per iPhone e iPad? E’ vero che ad agosto c’è un consumo più basso di internet ma potrebbe anche essere il segnale che senza di te il marchio comincia ad avere meno presa ed ha bisogno di un aiutino promozionale. Cara Benedetta Parodi, rimane il fatto che ti appresti a vivere la tua prima stagione da star televisiva a pieno titolo. Ad aspettarti al varco non ci sarà solo l’auditel ed il tuo pubblico affamato di ricette facili, veloci ed economiche. Ci saranno anche i milioni di telespettatori delusi dal mancato ingaggio di Michele Santoro da parte di La7. Con te ai fornelli il boccone gli sembrerà meno amaro.
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martedì, agosto 02, 2011
La defilippizzazione del triangolo Magnini-Pellegrini-Marin: una teoria che fa acqua
Cara Maria De Filippi, il gossip dell’estate 2011 è esploso a Shanghai dove si sono tenuti i campionati mondiali di nuoto. Tre i protagonisti: la bella e supervincente Federica Pellegrini, il bel capitano, senza medaglie, Filippo Magnini e il bel (ex) fidanzato, dimagrito e diciottesimo in classifica Luca Marin. Le cronache parlano di un triangolo burrascoso con liti furibonde in albergo a disturbare la quiete della squadra italiana di nuoto. Gli inviati di Rai Sport hanno potuto godere tutti i vantaggi dell’esclusiva in chiaro. Luca Marin appena uscito dalla vasca più deludente della sua carriera ha trovato il microfono di Elisabetta Caporale per potersi giustificare e lanciare frecciate al curaro alla ex fidanzata e al suo presunto nuovo fidanzato: “Non erano le migliori condizioni, ho perso sei chili… non mangiavo… se per la gara sono dispiaciuto, per l’altra storia sono deluso. Mentalmente distrutto. Però ho la coscienza a posto. Altri no, non ce l’hanno, ma se riescono a vivere tranquilli, fatti loro, a me non importa”. Cara Maria De Filippi, la notizia ha avuto ampio risalto sulla stampa più prestigiosa dalla Repubblica al Corriere della Sera dove Maria Laura Rodotà ti ha tirato in ballo nel suo articolo del 1 agosto intitolato La passione liquida al tempo della De Filippi: “La defilippizzazione dei rapporti umani avviene, come molte altre cose, a nostra insaputa. Riproduciamo, senza accorgercene, comportamenti e codici comunicativi della cultura egemone, o meglio, delle tivù che bombardano (per fortuna ora meno) la popolazione; e delle loro varie sinergie multimediali”. La Rodotà paragona le discussioni tra amici e colleghi a quelle di Ballarò e del tuo Uomini e Donne e dice che le scelte professionali e sentimentali avvengono come se si facessero le nomination dei reality. Per concludere, la Rodotà si augura di non essere davanti ad una storia “teaser” (tipica del mondo dello spettacolo) in cui si lanciano messaggi ai media per incuriosire il pubblico pronto a seguire la storia a puntate. Anche in questo caso l’allusione sembra riguardarti visto che sei tra quelli che hanno saputo valorizzare al meglio il genere “teaser” per stare 9 mesi in onda con Uomini e Donne. Cara Maria De Filippi, ora però parlare di defilippizzazione solo perché il triangolo amoroso è stato ampiamente pubblicizzato dai media, vuol dire darti dei meriti che non hai. Tre campioni dello sport, giovani, belli, famosi, ricercati dagli sponsor e dalle telecamere che litigano per una storia di tradimenti (d’amore e d’amicizia), non mi sembra questa grande novità. Senza scomodare Fausto Coppi e la Dama Bianca, basta pensare al clamore mediatico suscitato dal caso di John Terry, capitano del Chelsea e della nazionale inglese, che ha tradito la moglie con la fidanzata di un suo amico e compagno di squadra. E gli inglesi mica hanno la De Filippi! Cara Maria De Filippi, tutto mi sarei aspettato meno di passare un giorno di agosto a difenderti dalle “accuse” di aver indirettamente defilippizzato il triangolo gossip dell’estate. Ma una spiegazione c’è. E’ estate e la tua assenza dal video ti rende più simpatica.
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lunedì, agosto 01, 2011
Gli errori da non fare che però aiutano a crescere
Cara Ilary Blasi, hai rilasciato un’ intervista a Vanity Fair Italia (che ti ha omaggiato della copertina, 27/7/2011) in cui ti dichiari pentita di aver fatto, 12 anni fa, un servizio fotografico “vagamente scottante”. Oggi che sei una televip affermata quel servizio è stato riacquistato e ripubblicato con il tuo consenso: “Va bene, usatelo. Però usatelo per raccontare alle ragazze che tutte possiamo fare una cazzata, ma non sempre c’è il lieto fine… In quel momento mi interessavano i soldi, e mi pagavano bene. Mi sembrava una buona occasione per comprarmi la macchina. Invece, col senno di poi, era una fregatura che a distanza può anche fare male… Usate in un altro contesto, e con malizia, immagini come quelle possono essere dannose. A 18 anni sei una ragazzina e c’è il desiderio di sentirsi attraenti, desiderate. Basta dare un’occhiata ai profili di Facebook: quante sono quelle che postano immagini provocanti, e non per questo cercano avventure particolari? Ma è in quel momento che si deve fare attenzione a non esagerare… La seduzione è un’arma che bisogna imparare presto a manovrare con cura, perché c’è sempre il pericolo di lanciare un messaggio ambiguo” (da vanityfair.it del 26/7/2011 articolo di G.Audiffredi). Cara Ilary Blasi, nell’estate seguente a quella del bunga-bunga, il tuo messaggio di ragazza perbene arriva forte e chiaro a tutte le ragazze appena diciottenni che mitizzano modelli sbagliati e sperano di imitarli per raggiungere il successo, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Certo qualcuna di loro potrebbe dirti che è facile per te parlare oggi che sei affermata e non hai più bisogno di servizi fotografici “vagamente scottanti” per far parlare di te. Se però quelle ragazze leggono bene la tua intervista troveranno anche una tua giustificazione ed una nota positiva che possono valere anche per loro: “Avevo da poco compiuto 18 anni. Ero reduce da Miss Italia e volevo sfruttare il momento. Mi proposero di posare a Lampedusa, dissi sì senza pensarci, non ci vedevo nulla di male… Mi vergogno. Certo, ritirare fuori immagini vecchie di 12 anni non è un gran bel gesto, ma non ce l’ho con il fotografo, devo solo prendermela con me stessa: non avrei dovuto cedere al richiamo del denaro facile. D’istinto una vorrebbe cancellare le cazzate che ha fatto da ragazza, invece è più giusto ricordarsi delle proprie debolezze: aiuta a crescere” (sempre da vanityfair.it del 26/7/2011 articolo di G.Audiffredi). Cara Ilary Blasi, non hai più 18 anni, fai pace con le tue dichiarazioni!
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venerdì, settembre 30, 2011
Star Academy a prima vista
Caro Francesco Facchinetti, a prima vista Star Academy è una serata alla Canta Tu/Karaoke. I talentuosi aspiranti star cantano a turno una strofa di decine di successi musicali e visto che gli aspiranti sono numerosi e ciascuno ha una propria caratteristica vocale (alcuni con stonature di serie) l’effetto finale sul telespettatore è stordente. In pochi secondi (quelli di una strofa) si passa dall’ascolto di una voce rauca ad una voce squillante; da una voce rock ad una tenue; da un acuto ad una svisata; da una bella intonazione ad una stonatura. Dopo due o tre esecuzioni collettive di questo genere ti ritrovi spaesato in attesa della interruzione pubblicitaria. Siamo solo alla prima puntata dunque mi aspetto che successivamente siano previsi momenti in cui i concorrenti abbiano la possibilità di cantare da soli almeno per un minuto e mezzo una sola canzone. Ieri tutto palcoscenico ma da oggi comincia anche la parte Accademia con i concorrenti impegnati a studiare e a mettere in pratica gli insegnamenti di Mietta, Ron, Gianluca Grignani e Syria, i maestri cantanti affermati che li seguiranno (tu li hai definiti mentori). La componente reality ci dirà quanto Star Academy è uguale a tutti gli altri talent show. Nell’attesa c’è da registrare la tua prima conduzione da quando sei diventato papà. Mi sei sembrato subito più posato e maturo rispetto allo scorso anno. Sarà che oltre alle nuove responsabilità di genitore senti sulle spalle anche la responsabilità di essere diventato il punto di riferimento, l’immagine, del settore spettacolo e varietà di Rai 2. A chi ti chiedeva cosa ti ha spinto a non seguire il resto del cast di XFactor che si è trasferito su Sky hai detto: “Ho sposato la Rai che si è fidata di me quando non ero nessuno a livello di conduzione” (da Il Tempo, 29/9/2011). Dunque ti senti un conduttore maturo. Ti servirà questa convinzione perchè ieri ci sono state le prime avvisaglie di alcune difficoltà che avrà la tua conduzione di Star Academy. Ornella Vanoni ad esempio ha i tempi televisivi di altri tempi e prova ad interromperti sempre nel momento sbagliato, quando tu hai già chiuso un argomento, quando stai ricordando il televoto, quando hai finito il tempo e devi mandare la pubblicità. Senza contare che ti misura le parole. Ieri ti ha contestato quando hai detto che in alcuni casi i giudici saranno “cinici” mentre lei avrebbe preferito che tu dicessi che saranno severi e ha annunciato che ti regalerà un Devoto-Oli. Tu hai ribattuto che non ne hai bisogno visto che già ce l’hai perché hai fatto il liceo classico. In quel momento mi è sembrato di rivedere Amadeus che cercava di gestire Loredana Bertè a Music Farm quando tu ancora non eri nato come conduttore. L’altro problemino è Lorella Cuccarini che scalpita nel ruolo di giudice e dà l’impressione che vorrebbe tanto essere la conduttrice. I suoi commenti sono sempre più lunghi degli altri, tende a tenere il microfono, prova a diventare subito personaggio chiedendoti perché le vuoi dare l’etichetta di cattiva e mettendosi a spiegare il perché ha cominciato a dare voti bassi salvo poi dare un voto altissimo al concorrente successivo per poi poterti interrompere per dire “lo vedi che ho dato un voto alto!!”. Caro Francesco Facchinetti, hai detto che Star Academy è il papà di tutti i talent ma non vorrei che finisse con l’essere anche la badante di alcuni giudici.
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giovedì, settembre 29, 2011
Charlie’s Angels: ieri, oggi e domani.
Care nuove Charlie’s Angels Abby, Kate e Eve, le vostre sorelle maggiori hanno riempito molte giornate del pubblico italiano che all’inizio degli anni ’80 con loro (e molti altri telefilm americani) assaporarono “i piaceri” della tv commerciale. Trent’anni non sono passati invano. Le prime immagini apparse su Youtube dicono che oggi le Charlie’s Angels sono fashion, glamour, fitness, cool, action, digital, sexual. Le vostre avventure hanno un taglio cinematografico fatto per essere visto in HD-super-stereo-surround-home-theater. Le vostre sorelle maggiori erano tre brave ragazze strappate all’accademia di polizia di Los Angeles dall’agenzia investigativa Charlie Townsend. Voi siete tre ragazzacce strappate al casellario giudiziario dall’agenzia investigativa Charlie Townsend e lavorate a Miami. Per voi sarà durissima perché dovrete combattere con la chiara fama di chi vi ha preceduto e fatto la storia dei telefilm (così si chiamavano allora). La vostra serie (prodotta dalla Abc) andrà inizialmente ad arricchire i pacchetti a pagamento delle tv che vi venderanno in esclusiva ai loro abbonati. Tra qualche anno vi vedranno anche sul digitale terrestre con diciture tipo “episodio 14 serie terza”. Care nuove Charlie’s Angels Abby, Kate e Eve, non farò in questo post una operazione nostalgia ricordando quanto fossero belle, brave e buone le vostre sorelle maggiori. Le Charlie’s Angels sono le Charlie’s Angels ed io vi aspetterò, anche rischiando di rimanere deluso perché, parafrasando Antonello Venditti, in questo mondo di ladri anche la tv ha bisogno di un gruppo d’amiche che non s’arrendono mai.
– Charlie’s Angels 2011 TV Series Theme
– Charlie’s Angels Season 1 Official Trailer
– Charlie’s Angels Pilot Sneak Peek
– ABC’s Charlie’s Angels Fall Preview Special
– Charlie’s Angels Season 1 Episode 1 Promo
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mercoledì, settembre 28, 2011
Certezze sul Due
Cari Milo Infante e Lorena Bianchetti, nemmeno l’assenza di Caterina Balivo ha generato effetti positivi sul pomeriggio dell’Italia sul Due. Il programma rimane un contenitore stancante nelle sue ridondanze e demotivante (alla visione) nella sua inconcludenza. Ore e ore di televisione dedicate a raccontare tutto e niente; niente e il contrario di niente. Anche la vostra presenza scenica ormai racconta di un tempo televisivo andato; non so dove, ma è andato. Tu caro Milo hai assunto sempre di più le sembianze e le movenze di Bobby Solo. Tu cara Lorena sembri sempre la solita suora del convento accanto, con qualche ruga in più. A Italia sul Due persino Lella Costa (in qualità di opinionista) sembra lo sbiadito ricordo dell’attrice brillante, ironica e graffiante che stimo. Ieri dopo l’inconcludente spazio dedicato alla cronaca nerissima, avete condotto uno sterile dibattito sui bambini protagonisti di programmi come Io Canto e Ti lascio una canzone. A caratterizzare l’ennesimo pomeriggio sprecato nel palinsesto di Rai 2 è stato il collegamento in diretta con il giardino di Carmen Di Pietro. Uno spazio che tu cara Lorena hai voluto condurre in prima persona ricordandoci più volte che il collegamento era “in diretta dalla casa di Fabrica di Roma in provincia di Viterbo di Carmen Di Pietro”. Non è facile rendere interessante un collegamento “in diretta dal giardino della casa di Fabrica di Roma in provincia di Viterbo” di Carmen Di Pietro e infatti tu non ci sei riuscita. Non solo per demerito tuo ma anche perché Carmen Di Pietro è inspiegabilmente presente nei programmi del pomeriggio Rai da anni e ha già raccontato tutto il suo personaggio nei più insignificanti dettagli. Tu cara Lorena hai fatto il minimo sindacale da scaletta per portare a casa una porzione di programma così evanescente e questo ha reso il collegamento ancora più incomprensibile all’abbonato che si chiede per l’ennesima volta perché la Rai organizza un collegamento del genere. Domanda che l’abbonato Rai gira al direttore generale della Rai Lorenza Lei. Quanto costa mettere in piedi un collegamento “in diretta dalla casa di Fabrica di Roma in provincia di Viterbo di Carmen Di Pietro”? Costa poco? A me sembra sempre troppo rispetto ai soldi del biglietto del pullman che Carmen Di Pietro potrebbe prendere per venire ospite nei vostri studi o al costo del pieno di benzina della sua auto (entrambi rimborsabili dall’Azienda). Cari Milo Infante e Lorena Bianchetti, voi ed i vostri autori probabilmente ritenete che il collegamento “in diretta dal giardino della casa di Fabrica di Roma in provincia di Viterbo di Carmen Di Pietro” fosse indispensabile per restituire l’atmosfera familiare che avvolge Carmen Di Pietro. Concordo con voi; una sua presenza in studio con compagno e figli al seguito non avrebbe reso altrettanto struggente il momento in cui Carmen Di Pietro ha dichiarato per l’ennesima volta tutta la sua riconoscenza (sincera) a Sandro Paternostro. Cari Milo Infante e Lorena Bianchetti, Italia sul Due mangerà il panettone, mangerà la colomba e arriverà a farsi scaldare dai primi raggi di sole dell’estate 2012. E’ bene ricordarlo che questa è la stagione televisiva 2011/2012 altrimenti si rischia di confonderla con quella dello scorso anno e dell’anno precedente, e dell’anno precedente, e dell’anno precedente. Anzi no, c’è stata la parentesi dell’Italia allo specchio di Francesca Senette, una trasmissione dopo la quale Rai 2 ha deciso di tornare sul sicuro: Carmen Di Pietro.
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martedì, settembre 27, 2011
Caso Baila-Ballando con le stelle: suggerisco una strategia difensiva.
Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, la prima puntata di Baila è andata in onda per tuo volere (la conduttrice Barbara D’Urso e il regista Roberto Cenci durante Pomeriggio Cinque ti hanno ripetutamente ringraziato per questa decisione che “salva anche 250 posti di lavoro”). Il Tribunale civile di Roma vi ha inibito dal mandare in onda il programma per presunto plagio nei confronti di Ballando con le stelle (format BBC acquistato e trasmesso negli ultimi anni dalla Rai). Dopo una giornata frenetica fatta di indiscrezioni, agenzie di stampa, comunicati e dichiarazioni, hai deciso di mandare in onda Baila “osservando scrupolosamente tutte le inibizioni del giudice”. Secondo Mediaset il provvedimento è stato preso “senza vedere nemmeno un minuto del programma”. Ora invece il giudice, gli avvocati e gli esperti di diritto d’autore ne avranno di minuti per giudicare. Lasciamo a loro questo poco divertente esercizio tecnico. Il Baila che hai mandato in onda ieri sera è una gara di ballo tra squadre composte da 2 coppie: una coppia di personaggi famosi e una coppia di persone comuni. Entrambe le coppie ballano e si fanno giudicare al televoto. La somma dei punti fa il punteggio di squadra. A vincere sarà uno dei dieci concorrenti “persone comuni” che con i soldi del premio realizzerà il proprio sogno. Guardando Baila non si può non pensare a Ballando con le stelle ma questo avviene per decine di programmi ogni giorno; su tutte le reti. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, la tua scelta di intraprendere questa sfida in punta di diritto d’autore non ha solo motivazioni commerciali ma anche di principio e di immagine perché essere accusati di plagio non è bello per chi produce idee applicate al mondo dello spettacolo. Da telespettatore ho individuato una differenza che taglia la testa alla diatriba: la conduzione di Barbara D’Urso. Niente più della conduzione di Barbara D’Urso può essere portata ad esempio come differenza con Ballando con le stelle. La sua continua voglia di creare siparietti tra concorrenti, vip, parenti di concorrenti, parenti di vip, giurati e voce fuori campo del regista è quanto di più lontano dalla organizzazione teutonica della conduzione di Milly Carlucci. E’ vero, a Baila c’è una gara di ballo simile a quella di Ballando con le stelle ma nessuno si accorge che il programma si basa sulla gara di ballo. Barbara D’Urso ammazza il programma con la sua presenza invadente e invasiva. Il cast, già fiacchissimo di suo, subisce la prepotente energia della conduttrice. Perfino la logorrea del giurato Al Bano ha effetti lenitivi se paragonati alle urla, alle risate, alle camminate (con i tacchi rumorosissimi) e alle sbracciate di Barbara D’Urso. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, alla prossima udienza dal giudice presentatevi con un video-confronto tra la conduzione di Barbara D’Urso e Milly Carlucci. Il giudice tornerà sui suoi passi scrivendo nella sentenza: “E’ impossibile che i due conduttori stiano conducendo lo stesso programma”.
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lunedì, settembre 26, 2011
I menù troppo lunghi di Benedetta
Cara Benedetta Parodi, la tua nuova casa nel condominio di La7 è bella, spaziosa e funzionale. Disponi di un comodissimo piano per la preparazione delle pietanze, hai fornelli e forni professionali, un piano per la confezione degli ornamenti e una tavola da imbellettare a dovere per mostrare i risultati della tua abilità di cuoca. I menù di Benedetta (ore 12.25 su La7 e repliche varie su La7d) è la trasmissione che desideravi quando hai preso la decisione di lasciare Cotto e Mangiato su Italia 1. Ora disponi di un programma con il tuo nome nel titolo e di tanto, tantissimo, tempo (45 minuti). La tematica culinaria oggi è la più presente sugli schermi televisivi italiani e tu, che hai contribuito al rinnovato successo del genere, non potevi rimanere a fare pochi minuti di trasmissione. Ti sei preoccupata di rassicurare il tuo pubblico: “Le ricette sono sempre quelle che faccio io, molto veloci, molto pratiche, con i prodotti che trovate sempre al supermercato o nel negozio sotto casa” (dal video di presentazione sul sito la7.tv). Ogni menù/puntata ha un titolo. Ho visto la puntata del menù depurativo: “attenzione, non è che non si mangi… èèèhh… anzi, prepareremo un sacco di piatti.. però un po’ più leggeri, un po’ più sani, faremo una tavola molto carina con le mele verdi e dei piatti che una volta tanto non hanno troppi condimenti e che mangeremo senza sensi di colpa!”. L’ospite della puntata è Benedetta Mazzini che ti aiuta a preparare gli spiedini di pollo depurativi al limone e friggitelli. Sfrutti subito l’ospite famosa per rivelare al pubblico che “Io e Benedetta ci siamo conosciute in radio dove lei mi ha invitato in un suo programma e mi ha detto una cosa che io me la sogno di notte… lei mi ha detto… mia mamma, ossia Mina, come tutti sanno, cucina molto meglio di come canta…”. La Benedetta ospite è costretta a precisare: “No, ti ho detto un’altra cosa, che mi ricordo bene ma perché è vera… Mia madre è una cantante mediocre rispetto a come cucina…”. Ecco una delle principali differenze tra I menù di Benedetta e Cotto e Mangiato: hai talmente tanto tempo a disposizione che puoi permetterti il lusso di stare a raccontare aneddoti in più versioni o per intraprendere una lunga discussione sul sesamo: “… e tu come lo usi, e tu come lo tosti, in un negozio giapponese l’ho trovato nero… nero è buonissimo ma quello lì è già tostato anche lui? No, secondo me è un altro tipo, non ci metterei la mano sul fuoco…. Adesso ti do un’altra dritta: fagiolini bolliti. Li butti in padella li fai saltare e ci butti il sesamo e il sesamo si appiccica e rimangono come i fagiolini impanati di sesamo, buonissimi. Si può fare una impanatura di sesamo. Siii!!!!… il tonno è un classico…”. La trasmissione dura 45 minuti ma così come è impostata potrebbe durare anche 45 giorni. E’ il momento di abbinare un vino al menù depurativo: “Con questo menù secondo me il vino non ci vuole.. se no non è depurativo… allora vi suggerisco, tè verde oppure acqua e limone come fa mia sorella ogni tanto, quando vuole stare leggera, me l’ha suggerita lei questa idea”. Che idea! Tua sorella Cristina ha avuto l’idea di acqua e limone al posto del vino? A casa Parodi siete di una creatività culinaria strabiliante. Eccoti al momento dell’assaggio finale. Il momento più atteso dai tuo fan. Fan che non deludi perché come facevi anche a Cotto e Mangiato, intingi il tuo dito nelle pietanze e poi lo lecchi con quel gesto alla Benedetta Parodi; così semplice e così casalingo ma nel contempo sensuale. Un gesto al quale non puoi aggiungere lo slogan-finalino che tanto successo ti ha dato: “Cotto eee… mangiato”. Per I menù di Benedetta non hai coniato un nuovo slogan ad effetto. Ti limiti a sfoderare un sorriso a tutta bocca e dai l’appuntamento a domani. Come a dire: “non serve uno slogan/ritornello… perché io ormai sono Benedetta Parodi… la numero uno dei programmi di cucina casalinga…”. Cara Benedetta Parodi, I menù di Benedetta è un programma ben confezionato e ben condotto che però ha un limite in quello che tu ritieni un pregio: la durata. Il bello di Cotto e Mangiato era la sua “istantaneità”, la rapidità esecutiva e di presentazione. Anche quando è uscito dallo spazietto di Studio Aperto, per diventare rubrica autonoma, la durata contenuta lo rendeva interessante anche per chi aveva pochi minuti a disposizione. I menù di Benedetta ha una durata da programma serale ma la collocazione alle 12.25 lo inserisce di diritto nella lunga lista dei programmi fatti per chi non ha veramente un caciucco da fare.
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Macchianera Blog Awards 2011: ultimi 3 giorni per votare caro televip come “Miglior sito o blog televisivo”
Le votazioni per i MBA 2011 si concludono mercoledì 28 settembre 2011.
Se vinco, vi garantisco che per i prossimi 150 anni non vi chiederò più di votarmi. Grazie, Akio.
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domenica, settembre 25, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Ci si mette anche David Letterman a fare dell’ironia su Berlusconi: “… chi altro c’è in città? Il premier Berlusconi. Beh, buona fortuna se cercate una prostituta”.
: Uno che ha ricevuto una fatwa dagli integralisti islamici non teme certo un editto bulgaro.
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caro televip “selection”: Attacchi frontali dall’elefantino di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro, 23/9/2011
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caro televip “segnala”: La passione per il delitto 2011 (Decima edizione!) – Libri e autori tra giallo e noir dal 25 settembre al 9 ottobre
Che cos’è “la passione” (tratto dal sito ufficiale del festival)
Dieci anni sono tanti, ma non occorre ricordarlo. Lo sono ancora di più per un festival che alle spalle non ha grandi strutture organizzative e finanziamenti a pioggia pronti a soddisfare desideri ed esigenze, ma semplicemente un gruppo di volontari motivati, sponsor e pubbliche amministrazioni che credono in un progetto, e che hanno gli stessi entusiasmi. Quella Passione che fin dal primo anno ha dato il titolo – provocatorio, ironico e sdrammatizzante – a una inclinazione che rischiava di essere presa forse un po’ troppo sul serio. Nel suo decimo anno, La passione per il delitto cambia formula. Dedica questa edizione ai soli autori italiani, ma allo stesso tempo si alleggerisce. Quello di Monticello Brianza è sempre stato il festival degli ospiti numerosi, del confronto diretto tra esordienti e affermati.
Per anni, è stato il palcoscenico delle proposte e delle scoperte, dove autori al loro debutto, hanno trovato un pubblico a cui sono piaciuti, e che li ha seguiti libro dopo libro. Da quest’anno, La passione per il delitto lascia più spazio a ogni ospite, regala al suo pubblico alcuni degli autori che più ha appezzato, seguito e amato in questi anni. Quelli che hanno saputo prendersi il loro tempo, che sono stati generosi con i lettori, che hanno fatto della scrittura una scelta professionale seria e convinta. Negli ultimi tempi, la sovraesposizione a cui è andato incontro questo genere narrativo, il moltiplicarsi delle case editrici a pagamento che premiano la fretta e affossano la professionalità, ma anche l’elevazione diffusa dello scrittore di gialli e noir a status e personaggio spesso privo di contenuti, impongono una scelta attenta.
Il gesto di fiducia che un festival compie nel momento in cui invita uno scrittore, gli offre visibilità, accoglienza, attenzione e simpatia, deve più che mai essere fatto nel rispetto del lettore e della sua serietà di persona che investe sulla cultura. Che cerca contenuti ed emozioni. Che è disposto a spendersi, che dedica il suo tempo e che cerca punti di riferimento. E che non deve essere tradito da pochezza e improvvisazione, camuffate dietro una copertina dai colori accattivanti.
Paola Pioppi
– Il programma
– I protagonisti
– Il sito
– Il blog
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sabato, settembre 24, 2011
La tronista vip sedotta e delusa
Cara Giulia Montanarini, ero stato fin troppo ottimista nel commentare la tua scelta di cercare l’amore andando a fare la tronista a Uomini e Donne. Da quel giorno di aprile non ho più seguito la tua vicenda sentimental-televisiva, salvo poi scoprire che il tuo sogno d’amore televisivo è diventato un incubo mediatico. Il corteggiatore che avevi scelto e che ti aveva detto di “si”, ti ha profondamente delusa. Non solo vi siete lasciati ma lui ha anche dichiarato ad un giornale: “Giulia puntava soltanto a farsi mantenere da me”. Così giovedì sei tornata nello studio di Maria De Filippi per lavare l’offesa ricevuta davanti alle telecamere. Il confronto con l’ex corteggiatore è stato durissimo ma lo hai vinto alla grande anche perché accanto a te c’era Claudia, la tua pirotecnica sorella (già pubblico parlante di Uomini e Donne e già tronista o corteggiatrice, o entrambi le cose. Boh e pure mah). Il tuo ex corteggiatore è finito al tappeto dopo aver tentato di difendersi dalla vostra accusa di cercare visibilità rigirandola verso di te con una frase poco elegante: “questa per te era l’ultima spiaggia”. A parte il fatto che c’è sempre la possibilità che Rai 2 rifaccia l’Isola dei famosi, ma questo ex corteggiatore come si permette? Tu resti Giulia Montanarini mentre lui resta un ex corteggiatore di Giulia Montanarini. Tua sorella gli ha dato ripetutamente del pezzente precisando però che non lo riteneva tale dal punto di vista economico ma “di animo, tu sei un pezzente”. Cara Giulia Montanarini, la tua avventura a Uomini e Donne non poteva finire peggio. La nuova stagione di Uomini e Donne invece non poteva che cominciare così.
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venerdì, settembre 23, 2011
Un Mattino Cinque a caso
Cara Federica Panicucci, passano le stagioni ma lo spazio gossip all’interno del tuo Mattino Cinque rimane una delle cianfrusaglie televisive più emblematiche per capire cosa intende Canale 5 per televisione. Di buon mattino, Belpietro e Del Debbio hanno già dato il loro contributo a farmi sorridere amaramente sul vecchio detto “il giornalista è il cane da guardia del potere”. Poi arrivi tu e, con il tocco della fatina buona del mattino, orchestri con la bacchetta magica il salotto gossipparo. Con te opinionisti fissi e provvisori: Gabriele Parpiglia di Chi, Marco Balestri, l’ex vj ora attore e conduttore tv Paolo Ruffini e gentile signora, Susanna Messaggio (Susanna Messaggio?) Marina Ripa di Meana e Federica Moro (Federica Moro?). Le chiacchere volano in libertà tra un “George Clooney e la nuova fidanzata che però è molto meglio la Canalis” e un “dialogo sui massimi sistemi della convivenza” (non quella civile, quella amorosa). Per voi è ancora un piatto caldo il triangolo tra la Pellegrini, Marin e Magnini. Da mesi le cose sono state chiaramente definite ma per voi è ancora un triangolo. Il perché lo capisco poco dopo. Tra due giorni a Domenica Cinque avrai ospite in esclusiva Filippo Magnini e ti occorre che il triangolo sia ancora in piedi in qualche modo. Parpiglia tira fuori dal suo cilindro gossipparo un filmato esclusivo in cui Marin viene ripreso a passeggio per le strade di Milano con la nuova fidanzata. La didascalia dice “beccati” ma dalle riprese i due sembrano perfettamente consapevoli che finiranno nel cilindro gossipparo come due coniglietti, pardon, piccioncini bianchi e tenerotti. Marco Balestri si spende gli ultimi spicci dell’eredità di una telesimpatia che non mi ha mai ispirato, per buttare nella discussione una serie di doppi sensi da retrobottega di una sala da biliardo. Però viene surclassato dalla presenza dell’uomo Mediaset del momento: Paolo Ruffini. E’ il co-conduttore di Colorado ma non è questo a farne l’uomo Mediaset del momento. E’ il co-conduttore di Colorado insieme a Belen Rodriguez e questo ne fa l’uomo Mediaset del momento. Visto che chiunque frequenta Belen finisce nel tritacarne del gossip, l’ex vj ora attore e conduttore tv Paolo Ruffini, si presenta nel tuo salotto con accanto sua moglie Claudia per allontanare qualsiasi voce presente e futura; voluta, costruita o sperata. Anche lui sarà tuo ospite a Domenica Cinque e per solleticare l’interesse del tuo pubblico annunci che Ruffini domenica mostrerà tutti i suoi tatuaggi. Ruffini è entusiasta della cosa a tal punto che non resiste all’impulso di dare un’anticipazione e inizia a mostrare alle telecamere i primi tre tatuaggi che ha a portata di corpo: uno sul fianco sinistro che raffigura le mani della moglie pianista, uno sul fianco destro che raffigura Homer Simpson che fa un rigurgito verso Topolino ed il terzo, grandissimo, sul fondoschiena, con Willy il Coyote e Gatto Silvestro che si stringono la mano. Cara Federica Panicucci, la tua tv del mattino non sarebbe un vanto per Canale 5 senza una notizia sul Grande fratello e tu ce l’hai perché con te c’è il giornalista Parpiglia. Qualcuno ha visto un certa Mergherita del Grande fratello non so che numero su un treno che piangeva al telefono perché lasciata da un certo Andrea del Grande fratello non so che numero. E’ la notizia con cui chiudi Mattino Cinque. Parpiglia passerà il pomeriggio (e chissà, forse la notte) ad ottenere conferme su questa notizia e già nella puntata di oggi saprà confermarla o meno ai tuo telespettatori. Dimenticavo la cosa più importante. Il giornalista Parpiglia ti ha messo al primo posto nella classifica delle notizie gossip della settimana. Niente di scandaloso, nessun tradimento. Sei in copertina su Chi, mamma felice accanto ai bambini. Dopo tanto gossip un po’ di sana atmosfera tutta casa e Canale 5. Il giornalista Parpiglia rincara la dose: “Sei una che non chiede niente, te la meriti tutta”. Il tuo sorriso s’illumina e senti il dovere di ringraziare il direttore del giornale Chi, Alfonso Signorini. Vorresti mostrare anche le altre foto del servizio ma la tua richiesta cade nel vuoto. Ma insomma!… regia di Mattino Cinque, volete stare a sentire le richieste della fatina conduttrice che si dà tanto da fare anche fuori dagli studi tv per rendere interessante la trasmissione!
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giovedì, settembre 22, 2011
L’antipasto di MasterChef Italia in attesa del piatto forte
Cari giudici di MasterChef Italia Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich, non si può giudicare il vostro talent show culinario dalla prima puntata di ieri perché l’avete dedicata alla fase finale del casting. E’ stata una lunga, spesso noiosa, carrellata di concorrenti ai quali avete detto si o no. La prima impressione è che MasterChef avrà due anime: l’anima del talent-people-show e l’anima del reality-people-show. Dalla prima puntata è difficile capire quale sarà più funzionale al successo del programma. Di solito nei talent show si comincia dando più spazio alla parte reality-people-show per creare dei personaggi ai quali il pubblico si affeziona e poi mano a mano che il programma cresce viene dato più spazio alla parte talent-people-show. Ieri avete scelto i 40 aspiranti chef che si contenderanno il primo titolo di MasterChef Italia ed un montepremi di 100.000 euro in gettoni d’oro. I concorrenti non sono arrivati solo con gli attrezzi del mestiere e con la loro creatività culinaria. Al seguito avevano anche le famiglie e soprattutto le loro storie; tenere, difficili, commoventi, strampalate. Dietro a ciascuna storia, una persona pronta a diventare un personaggio nelle mani di buoni autori e conduttori tv. Un programma che , oltre ad uno chef, troverà e lancerà anche una serie di personaggi che probabilmente andranno ad intasare ulteriormente l’affollatissimo mondo delle cucine televisive. Per il momento tutti i concorrenti sono arrivati davanti a voi pregandovi (qualcuno scongiurandovi) di realizzare il loro sogno, di dar loro una possibilità, di far emergere il loro talento. Voi siete tre chef di livello stellare (tra stelle Michelin, Gambero Rosso e similari) e il successo del programma dipenderà dal modo in cui vi presterete a questo giochino televisivo. I grandi chef hanno una fama ammantata di fascino, mistero ed immagine che è facile da sostenere in una esposizione televisiva breve come un’intervista o una singola trasmissione. Molto più difficile sarà per voi rimanere i superchef Cracco, Barbieri e Bastianich senza incappare nella tentazione di diventare superpersonaggi-tv-chef (tu caro Joe Bastianich in pratica non ti salverai da questa condanna visto che hai già fatto parte della versione americana del programma e nella puntata di ieri si è vista la tua naturale predisposizione allo show televisivo). Cari giudici di MasterChef Italia Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich, dipenderà molto da voi decidere quale anima del programma prevarrà tra quella del reality-people-show e quella del talent-people-show. Se la produzione deciderà di abusare dei vostri sguardi ai concorrenti, delle vostre espressioni durante l’assaggio dei piatti, dei vostri commenti sulle persone, al fine di creare il duello tra giudice e concorrente per produrre l’ennesima vagonata di personaggi-reality da spargere nell’etere televisivo, allora avrete fallito sia come conduttori televisivi che come chef. Se, come lasciate intendere, prevarrà la voglia di fare cultura culinaria allora MasterChef sarà un punto di riferimento televisivo del genere culinario perché dal punto di vista tecnico si vede già che è un programma molto ben confezionato (ottime riprese). Però voi mi insegnate che in un piatto la presentazione è importante ma sono altrettanto importanti la qualità degli ingredienti ed il gusto. MasterChef è un programma che andrà in onda in 12 prime serate (il mercoledì alle ore 21 su Cielo) + tutte le puntate in day time (tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, alle ore 13.00, con replica alle ore 19.00). Sarà inevitabile l’effetto Amici/XFactor. In tal senso il vostro compito è molto più difficile di una Maria De Filippi o di un Alessandro Cattelan (già Francesco Facchinetti). Loro vogliono solo fare uno show televisivo e lanciare qualche talento per un po’. Voi avete l’ambizione di fare cultura, come ha detto (accompagnando la frase con uno sguardo alla Scamarcio) Carlo Cracco alla concorrente che proponeva una cucina fashion: “La cucina non è fashion. La cucina è cultura”. Vedremo. Intanto ieri avete fatto prevalentemente televisione-reality-people e nemmeno tanto gustosa.
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mercoledì, settembre 21, 2011
Elisabetta Canalis a Dancing with the stars: la prima esibizione alla moviola
Cara Elisabetta Canalis, la tua prima esibizione a Dancing with the stars (sul canale statunitense Abc) merita un’analisi alla moviola. Il ballo con cui ti scontri è un apparentemente semplice cha cha cha. A renderti le cose ancora più difficili in questa gara di esordio c’è il ballerino professionista (tale Val Chmerkovskiy) che da subito vuole far vedere che è un ballerino professionista. Il ballo è riadattato sulle note di uno dei motivetti pop-tormentoni dell’estate appena finita: Friday night di Katy Perry. La coreografia prevede la tua uscita da un lettone. Parte la musica, ti svegli, stropicciando gli occhi con le mani. Corri al centro del palcoscenico e inizi con una serie di movimenti anca-bacino alla Christian De Sica. Slancio laterale del braccio destro assecondato dal capo fuori tempo. Braccio sensuale che si alza dalla schiena verso l’alto (retaggio antropologico della giovane Ely che si dimenava a Striscia la notizia) assecondato sempre dallo stesso movimento anca-bacino. Sei ferma al centro mentre il ballerino si danna per dare un senso di movimento alla vostra esibizione. I tuoi movimenti di danza sono impercettibili ma nemmeno nella simulazione di una spinta al ballerino riesci a dare il senso dell’azione. Eccovi l’uno nelle braccia dell’altra per qualche passo laterale. E’ il preludio ad uno dei momenti indimenticabili di questa tua prima esibizione: il bacio al ballerino. La coreografia è sbarazzina quindi sarebbe stato fuori luogo un bacio passionale ma lo è altrettanto l’accenno di sfioramento di labbra fatto a mille all’ora al punto da far sembrare il ballerino un pezzo di legno fatto da Geppetto. Ancora un po’ di anca-bacino e poi solo glutei in libertà per scatenare l’effetto del gonnellino svolazzante. Lo slancio avanti della gamba destra in divaricata è ottimo. Il ballerino ti afferra alla caviglia e poi prendendoti in vita ti sorregge mente tu ti dimeni con la schiena arcuata all’indietro, lasciando che la chioma fluente svolga la stessa funzione del gonnellino svolazzante. Torni rapidamente in posizione eretta, agganci la coscia al bacino del ballerino che virilmente ti accompagna al momento della spaccata che esegui con precisione. Non è la mobilità articolare che ti manca; è la coordinazione, il ritmo e l’espressività che latitano. Ancora una serie di ancheggiamenti svolazzo-il-gonnellino, un calcione a vuoto verso il ballerino e altri movimenti buttati lì in attesa che la musica arrivi al punto finale dove è previsto un caschè. Cara Elisabetta Canalis, non c’è stato bisogno di rallentare il filmato in riproduzione per analizzare la tua esibizione che, a parte il finto bacio ultra-rapido, è stata tutta un rallenty. Ma il campionato è ancora lungo (se il televoto lo vorrà) e tu, caparbia come sei, lotterai fino all’ultimo per non retrocedere in serie B…allando con le stelle.
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caro televip “segnala”: Guida Tv-Mediaset, una nuova app per iPhone e iPod touch per consultare i palinsesti di 25 canali televisivi
Da ieri su iTunes Store è possibile scaricare al costo di 0.79 centesimi (costo, una volta e basta, da quello che ho capito) la app “Guida Tv” che consente di consultare i palinsesti settimanali di oltre 25 canali televisivi. Sono attive 5 funzioni:
GUIDA TV: permette di guardare il palinsesto giornaliero offerto dalla rete scelta. Le schede programma riporteranno una breve descrizione ed è possibile impostare un alert per i programmi che più interessano. Cliccando su “Imposta Alert” il programma selezionato verrà inviato direttamente alla sezione “Ricorda”.
IN ONDA: in questa sezione sono presenti tutti i programmi in onda al momento della ricerca.
PRIMA SERATA: una sezione per vedere in un attimo ciò che offre il palinsesto serale.
RICORDA: tutti i programmi selezionati impostando gli alert vanno a finire qui. 5’ prima verrà ricordato all’utente che sta per iniziare il programma scelto.
PREFERITI: permette di creare la propria lista di preferiti. Direttamente dall’homepage è possibile scegliere i canali, consultarli e ordinarli.
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martedì, settembre 20, 2011
Gad, il silenzio di Mara e il J’accuse di Luisella
Caro Gad Lerner, ieri nel secondo appuntamento con L’Infedele ti sei occupato della crisi economica che rischia di far fallire l’Italia e del caso escort-Berlusconi in una puntata intitolata: Il default e la pornopolitica. Il tema della degenerazione del velinismo è stato il tuo cavallo di battaglia della passata stagione tv e non appena Antonio Ricci tornerà in onda con Striscia la notizia la vostra diatriba sull’uso del corpo delle donne nello spettacolo e nell’informazione tornerà ad infiammare le vostre trasmissioni (Ricci negli spot di lancio paventa la “sparizione” delle sue storiche veline). Il momento più trasgressivo della puntata de L’Infedele di ieri è stato quando hai tirato un colpo basso al ministro per le pari opportunità Mara Carfagna sottolineandone il silenzio assordante a commento del caso escort-Berlusconi, lei che ha proposto un disegno di legge per punire i clienti delle prostitute (ne hai parlato anche sul tuo blog). Povera Mara, cosa dovrebbe dire? Non c’è niente da dire. Dovrebbe solo dimettersi per coerenza con quella proposta di legge che ha presentato in parlamento. Ma forse si è già dimessa e i giornalisti maschilisti hanno ignorato la notizia per consentire a te di rinfacciarle un silenzio istituzionale che, invece, in tal caso, sarebbe sacrosanto. Caro Gad Lerner, a proposito di maschilismo. La tua collega Luisella Costamagna dopo essere stata sostituita da Nicola Porro alla co-conduzione di In Onda, ha rilasciato una intervista ad Angela Frenda del Corriere della Sera e alla domanda “Lei ha lavorato in Rai, in Mediaset e poi a La7. Dove ha trovato più maschilismo?” ha risposto “In Rai e in Mediaset, dal punto di vista della valorizzazione del femminile, non ho visto differenze. La7 per 4 anni, al di là del finale, è stata una rete che mi ha fatto crescere. Io ho iniziato con Omnibus , poi il pomeriggio, poi In Onda . E nei palinsesti finora c’erano molte donne. Ma dal nuovo palinsesto di La7 molte donne sono sparite. La D’Amico, la Cabello… E poi io… E sono arrivati uomini: Nuzzi, Formigli, Porro”… Non ne faccio una questione di genere, anche se questo aspetto lo vedo come un dato di fatto. La nostra trasmissione era fatta da un mix femminile-maschile che funzionava. Ed è un dato di fatto cha abbiano tolto una donna e ci abbiano messo un uomo…”. Caro Gad Lerner, a questo punto non puoi esimerti dal fare una puntata sul maschilismo nel giornalismo (televisivo e non). Potrebbe anche essere l’occasione per avere in studio come ospite il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna; sempre che nel frattempo non si sia dimessa.
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lunedì, settembre 19, 2011
Una lavoratrice felice
Cara Belen Rodriguez, le ultime intercettazioni telefoniche riguardanti il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ci parlano della tua professionalità. Risalgono a quando conducevi Scherzi a parte su Canale 5 accanto a Claudio Amendola e Teo Mammucari. Il colloquio telefonico tra te e Berlusconi (tratto da la Repubblica, 18/9/2011) deve essere di esempio per tutti i lavoratori “segnalati/raccomandati”. Berlusconi ti chiede: “Senti, adesso hai questa cosa su Mediaset, ti piace?”. E tu: “Come fa a non piacermi?”. Brava Belen! Ecco un esempio di lavoratrice soddisfatta del proprio lavoro. Non uno dei tanti lavoratori insoddisfatti che si lamentano perché non vengono valorizzati o perché non fanno il lavoro per cui si sentono portati o per cui hanno studiato. A te fare Scherzi a parte piaceva ed eri felice di farlo. Berlusconi in quella telefonata ti ha manifestato tutta la sua felicità nel sapere che tu eri felice: “Allora puoi immaginare chi è stato che ha detto… anche perché avevo avuto tante pressioni da Briatore per mettere la sua… ho dovuto fare una pressione, penso che sia anche un’occasione importante per segnalarti come persona capace” (tratto da la Repubblica, 18/9/2011). Cara Belen Rodriguez, la tua risposta è la sintesi assoluta della tua professionalità: “Non ti deluderò”. Ecco, non solo sentivi di essere una lavoratrice fortunata di avere un lavoro, sentivi soprattutto la responsabilità di farlo al meglio per non deludere la persona che diceva di averti segnalata per quel lavoro. Chi si ricorda quella edizione di Scherzi a parte non potrà che confermare l’impegno con il quale l’hai condotta. Cara Belen Rodriguez, in questi giorni si è scritto tantissimo sulle intercettazioni telefoniche che sarebbero il male assoluto della vita privata e professionale di liberi cittadini spiati a loro insaputa. Questo tuo esempio invece rivaluta l’uso delle intercettazioni non solo per fini giudiziari ma anche come garanzia per il pubblico televisivo che, leggendo pagine e pagine in cui si parla di presunti scambi sessuali per lavorare in tv, stava perdendo la fiducia nei casting. Tu sei stata segnalata e basta. Quella segnalazione ti ha responsabilizzato al punto di sentirti in dovere di dare il meglio di te per non deludere il segnalatore. Però a beneficiarne sono stati gli utilizzatori finali della tua prestazione artistica: i telespettatori di Scherzi a parte.
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domenica, settembre 18, 2011
il postino (o piccolo post)
Cara Victoria Cabello, oggi è il giorno del tuo debutto a Quelli che il calcio. Un grande cambiamento per te e un grande cambiamento per la trasmissione. Da esperta conduttrice però sai bene che i programmi “storici” hanno bisogno anche di continuità. La trasmissione ha come scopo principale di dare i risultati delle partite di calcio e il mondo pallonaro dovrà essere l’argomento principale, un mondo che tu e il Trio Medusa cercherete di caratterizzare con le vostre personalità televisive ma sempre nel segno della continuità con il passato della trasmissione. In tal senso hai tenuto a rassicurare i telespettatori che vedevano in Simona Ventura un punto di riferimento: “Quello della domenica è un pubblico nuovo. Cercherò anche di capire come cambiare linguaggio e tono di voce. Mi sto affidando agli sms di Simona Ventura che mi scrive e dà suggerimenti. E’ una grandissima donna” (da la Repubblica, 17/9/2011). Cara Victoria Cabello, consigli sul suo pubblico la Ventura te li può dare ma, per carità, non seguire i suoi consigli sul linguaggio e sul tono di voce.
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caro televip “segnala”: l’e-book Ti faccio un thriller [mini-gialli da una pagina a un tweet] CastelloVolante editore
E’ gratis!
Contro la prolissità dilagante di certe pubblicazioni il cui numero di pagine genera volumi così pesanti da poter diventare l’arma del delitto, il popolo della rete si sfida nella produzione di gialli che hanno come obiettivo la brevità, alla ricerca del dono della sintesi decantata persino da Calvino nelle Lezioni americane. Dai gialli di una pagina, o poco più, sino a quelli che si possono inviare in un sms e addirittura in un tweet, che ricordano certi Delitti esemplari di Max Aub e a cui hanno partecipato, divertiti, anche scrittori e giallisti affermati.
Ti faccio un thriller fa parte della collana I Fiori del Web nata per dare spazio alle narrazioni, alle scritture innovative fresche e divertenti che si trovano nei blog nei siti personali e nei social network. Talvolta sono le palestre di autori emergenti interessanti da scoprire e da riproporre in altre forme. La sfida dell’editore è quella di cogliere i fiori e distinguerli dalle erbacce. I motori di ricerca sono quantitativi. La collana I FIORI DEL WEB, si pone come obiettivo di fare un lavoro di scouting e di selezione della qualità in rete, tra narratori digitali, scritture collettive e social writing.
Titolo: Ti faccio un thriller [mini-gialli da una pagina a un tweet] nella collana I Fiori del Web
Autori : Vari
Editore: CastelloVolante|Mur isbn: 978-88-6399-065-2
Pagine: 92
[il sito]
[il blog]
ps. Ci sono anche alcuni microgialli di Akio! apparsi su zop blog
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sabato, settembre 17, 2011
Il Tg1 è preoccupato per il tartufo bianco
Cara Carlotta Mannu, essere una delle meteo-woman del Tg1 è sempre di più un ruolo di responsabilità; siete le punte di diamante di una testata senza punte (giocate tutti in difesa, del governo). Il direttore Augusto Minzolini continua ad avere una moltitudine di detrattori che mettono in dubbio la qualità del suo telegiornale mentre la quantità dei telespettatori prosegue la sua discesa vertiginosa e lo spread tra il Tg1 e il TgLa7 di Mentana molto presto potrebbe essere paragonabile a quello tra l’Italia e la Germania. Voi meteo-woman (l’altra è Valentina Bisti) dovete dimostrare ogni volta che lo spazio concesso alle previsioni del tempo non è eccessivo, non toglie spazio a notizie più importanti ed è utile ai telespettatori. La vostra prerogativa dunque non è solo informare su che tempo farà il giorno dopo ma informare su temi utili al telespettatore che il giorno dopo uscirà di casa per andare a fare la spesa. Mercoledì scorso (edizione delle ore 20 del 14/9/2011) dopo averci avvisato che “Ci siamo… conto alla rovescia per l’estate, domenica si volta pagina. Benvenuto autunno, sembra….”, ci hai dato una notizia preoccupante “… il caldo secco di questi giorni sta procurando molto allarme tra i produttori e gli amanti del tartufo. Domani si apre infatti ad Alba la raccolta del tartufo bianco. Gli intenditori tremano, il caldo torrido delle ultime settimane e la siccità di agosto potrebbero aver compromesso il prezioso tubero, sia in qualità che in quantità. Si confida nella pioggia autunnale e, lo ricordiamo per tutti, il tartufo giunge a maturazione ad ottobre”. Cara Carlotta Mannu, l’annuncio dell’apertura della raccolta del tartufo bianco è una notizia che, in questi tempi di crisi economica, perfino a Linea verde farebbero fatica a dare. Il grande pubblico di solito non pasteggia a tartufo e non credo che comincerà a farlo in questi tempi di restrizioni e rinunce. A quanti telespettatori del Tg1 è stata utile la notizia che “il caldo torrido delle ultime settimane e la siccità di agosto potrebbero aver compromesso il prezioso tubero, sia in qualità che in quantità”? Io penso a pochi e non credo che i produttori di tartufo siano stati contenti del tuo annuncio visto che ora quelli che se lo possono permettere sanno che sarà un’annataccia per il “prezioso tubero” e anche loro potrebbero decidere di farsi le fettuccine con i funghi champignon del supermercato. Cara Carlotta Mannu, ma per te quella è una notizia “per tutti” infatti hai precisato “…e, lo ricordiamo per tutti, il tartufo giunge a maturazione ad ottobre”. Bene, il tartufo giunge a maturazione ad ottobre. Lo ha detto, a tutti, Carlotta Mannu, la meteo-woman del Tg1 che con la sua notizia ha aiutato tutti i telespettatori dei quiz televisivi; quando sui loro schermi vedranno la domanda “Quando giunge a maturazione il tartufo?”, potranno sfoggiare la conoscenza dell’argomento senza avere mai assaggiato un piatto di fettuccine, non dico al tartufo, diciamo all’olio di tartufo.
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caro televip “selection”: Antonello Riva, tutto suo padre di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro, 14/9/2011
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caro televip “consiglia”: Niente, tranne la pioggia di Sergio Paoli (Todaro Editore)
Vasco Lubrano è un poliziotto che si ostina a sposare le cause perse e che decide di indagare sull’omicidio di una prostituta moldava di cui non importa a nessuno. Un poliziotto al quale le indagini abbandonate “fanno girare i coglioni”. Vasco Lubrano è un sovrintendente capo della Polizia di Stato. Uno di quelli nati per fare quel mestiere. Niente, tranne la pioggia di Sergio Paoli è un viaggio noir nel ricco nord-est preda delle mafie. Una storia attualissima, ben raccontata in 213 pagine saettanti. Ad ogni pagina sembra di visualizzare luoghi, situazioni e personaggi. Nella biografia di Sergio Paoli si legge “ogni tanto scrive qualcosa… ama i buoni romanzi”. Ne ha scritto uno. Il finale strizza l’occhio alla tentazione seriale: perché no? Voto: 7.
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venerdì, settembre 16, 2011
Piazzapulita da settimana enigmistica: trova la differenza con Annozero.
Caro Corrado Formigli, nei giorni che hanno preceduto il tuo debutto alla conduzione di Piazzapulita, non si contano le tue dichiarazioni di stima e di riconoscenza verso il tuo maestro Michele Santoro. Lo hai lasciato proprio adesso che forse aveva più bisogno della sua squadra al gran completo per affrontare la sfida di ricominciare con una nuova trasmissione sulle emittenti locali e web. Tu però hai detto che quella offerta da La7 era un’occasione professionale alla quale non potevi rinunciare. Finite le polemiche riguardo ad un tuo presunto “tradimento” di Santoro sono iniziate quelle relative ad un tuo presunto “copia-copia” di Santoro. Le curiosità principali relative al tuo debutto su La7 sono diventate: quanto ci sarà di Annozero in Piazzapulita e quanto ci sarà della conduzione di Santoro nella conduzione di Formigli?. Al primo quesito la risposta è: c’è moltissimo di Annozero in Piazzapulta. Dal filmato pre-sigla all’impostazione dello studio (non saranno due schermi che scendono dal soffitto a renderla originale). Dal ricorso ai filmati con Beppe Grillo al collegamento in diretta con il gruppo di protesta del momento (ieri i no-tav). Dall’intervista faccia a faccia col personaggio scomodo (ieri il faccendiere Flavio Carboni) alla ricostruzione in audio delle intercettazioni telefoniche con il ricorso agli attori/speakers. Al secondo quesito la risposta è: c’è pochissimo della conduzione di Santoro nella conduzione di Formigli. Tu infatti sei meno incalzante nei confronti degli ospiti. Quando il leghista Castelli si mette a polemizzare con il pubblico in studio non lo fermi, lo lasci sfogare. Santoro gli avrebbe subito detto con decisione: “Lasci stare il pubblico, se la prenda con me…”. Tu preferisci inserirti nel discorso dell’ospite con una battuta al momento giusto. Hai detto che Piazzapulita sarà un programma generazionale e infatti a me sembri più Giovanni Floris che Santoro. L’unica assonanza con lo stile Santoro è quando nel gestire i collegamenti con gli inviati, togli loro la parola e interrompi “la piazzapulita” per riportare la discussione sulla strada della scaletta. Come dire, io non sono Santoro, sono Formigli, ma la trasmissione la gestisco io. Caro Corrado Formigli, per il momento i tanti telespettatori-Annozero-dipendenti troveranno in Piazzapulita un blando succedaneo. Hai un’intera stagione televisiva per fare del programma qualcosa di pienamente originale e per essere coerente con la tua dichiarazione: “Sarei un cretino integrale se pensassi di copiare Annozero” (da la Repubblica, 30/8/2011).
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Macchianera Blog Awards 2011: 5 motivi per votare caro televip come “Miglior sito o blog televisivo”
1 – caro televip mi piace e lo voglio dimostrare concretamente (e poi mica mi sta chiedendo dei soldi!)
2 – molti televip rosicherebbero sapendo che ha vinto caro televip
3 – caro televip è un blog amatoriale, curato da un solo blogger (non giornalista, non pubblicista, non del tele-ambiente), ospitato su una piattaforma gratuita (infatti spesso salta) e non ha finanziamenti di nessun genere (a parte il portamonete di Akio).
4 – se vinco, vi garantisco che per i prossimi 150 anni non vi chiederò più di votarmi.
5 – quando è stata l’ultima volta che Davide ha battuto Golia?
E’ possibile votare fino a mercoledì 28 settembre 2011. Grazie, Akio.
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giovedì, settembre 15, 2011
Due facce da copertina
Caro Maurizio Crozza, dopo la prima puntata della nuova stagione di Ballarò, confermo la mia disponibilità a guardare solo i primi dieci minuti della trasmissione, quelli in cui c’è la tua copertina. Floris ha cambiato la sigla ed ha lasciato tutto il resto inalterato (il sito ed il blog invece sono migliorati). La cosa più fastidiosa rimane il comportamento del pubblico dei due schieramenti in studio. Martedì, il duello Bersani-Alfano è stato animato dal continuo scrosciare di applausi e urletti dei loro supporters. I politici poi, quando sentono che la claque risponde alle loro progressioni verbali, si eccitano, eccitando ulteriormente i fan plaudenti, con il risultato che sembra di stare a Che tempo che fa, la trasmissione con il più alto numero di applausi del mondo emerso. Gli applausi tu invece te li meriti tutti. Della tua copertina di martedì mi è piaciuto quando hai interloquito con l’immagine di Alfano, invitandolo ad apprezzare le tue battute su Berlusconi: “Alfano!!! Si fa per scherzare… ”. Il suo volto sembrava un arcobaleno dark le cui gradazioni andavano da incupito a terreo. Bersani invece sorrideva a quattro mascelle alle tue battute ma non sapremo mai quanto gli è potuta rodere dentro la tua chiusura di copertina: “Mi scuso con tutti gli italiani per aver creato un mostro. Bersani, io glielo dico, io ho cominciato a prenderla in giro sulle metafore ma non mi sarei mai aspettato poi quelle metafore di ritrovarmele sui giornali come linea politica del PD! Bersani!!!… Siam mica qui a smacchiare i giaguari…., cazzarola, è mia! Una battuta! C’avete fatto anche le magliette… Bersani!!! Ora io ho capito perché viene a Ballarò. Viene a prendere appunti!! Bersani!!! Ma lei lo capisce Bersani che non è possibile! Se avessi immaginato che un mio pezzo di satira sarebbe diventato un vero pensiero politico, avrei fatto l’imitazione di Berlusconi e avrei detto…. Mi costituisco! E basta!!!”. Caro Maurizio Crozza, negli occhi sorridenti di Bersani ho letto tutta la preoccupazione di fare la fine elettorale di Valter Veltroni da te preso in giro per il suo “Ma anche…”. Ed è per questo che ho trovato maggiormente fuori luogo il volto scuro di Alfano. Di cosa si preoccupa? A Berlusconi non riescono a fargli niente i giudici figuriamoci se può scalfirlo la tua satira.
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mercoledì, settembre 14, 2011
Banfi più fascinoso e più fashion di Scamarcio
Caro Lino Banfi, lunedì il tuo Commissario Zagaria (Canale 5) si è scontrato con il poliziotto Riccardo Scamarcio de Il segreto dell’acqua (Rai 1). In termini di ascolto Scamarcio ha fatto 3.311.000 telespettatori con uno share del 14.16% ma tu gli sei stato incollato con 3.014.000 telespettatori con uno share del 13.10%. I numeri dicono che la sfida è finita sostanzialmente in parità ma ai punti hai vinto tu. Per prima cosa perché hai rischiato ritirando fuori dalla naftalina un personaggio datato e legato al tuo passato cinematografico fatto di slang pugliese e schiaffetti sulla capa. Sei stato abilissimo a interpretarlo e scriverlo (sei anche uno degli sceneggiatori) in maniera completamente diversa dal brigadiere che era negli anni ’70. Oggi il vice questore aggiunto Zagaria è un anziano signore ad un passo dalla pensione (che cerca di rinviare nascondendo i fogli che gli porta insistentemente un solerte agente preposto all’ingrato compito). La fiction non è un’opera indimenticabile e segue il filone dei giallini-brillantini-leggerini destinati ad un pubblico per famiglie (quelle dove i nonni hanno ancora l’ultima parola). E’ ambientata in una splendida e assolatissima Lecce ma, per rendere omaggio a tutta la Puglia, ogni tanto a fare da colonna sonora parte una canzone di Al Bano a tutto volume (anche in versione rock-dialettale). Attorno a te si muovono vari personaggi: l’assistente alla Tatarella, la poliziotta provocante e sognante, il nuovo commissario alla CSI arrivato appositamente per modernizzare il commissariato (e sostituirti), e il procuratore (tua figlia Rosanna). Personaggi (e interpretazioni) che non lasceranno il segno nella storia della fiction italiana. La storiella giallo-mafiosa della prima puntata è poco avvincente, Lino Zagaria Banfi prende il sopravvento sulla storia e, senza fare nulla di trascendentale, la rende interessante quel minimo che serve al blogger per farci un post. Ma per valorizzare al massimo la tua interpretazione è stato necessario cambiare canale ogni tanto e vedere il tuo rivale di audience Riccardo Scamarcio. Un abisso! Lui così giovane, così complesso, così tenebroso, così bello, così preso dall’interpretazione. Tu, così maturo, così sempliciotto, così spontaneo, così solare, così elegante. Già, perché dove hai dato definitivamente una pista a Scamarcio è stato nel look; ora in completo bianco, ora in completo nero, con panama abbinato e camicia sbottonata senza cravatta. Si, anche Scamarcio indossa completi eleganti (sempre scuri, non osa il chiaro), ma non riesci a concentrarti sulla sua eleganza perché vieni distratto dall’interrogativo senza risposta: “E’ meglio quando fa la faccia con la stessa espressione n.1 o è meglio quando fa la faccia con la stessa espressione n.2?”. Caro Lino Banfi, se tra quarant’anni Riccardo Scamarcio vorrà ancora interpretare il ruolo di un commissario e vorrà conferire al personaggio un certo fascino, dovrà far tesoro dell’insegnamento del tuo Pasquale Zagaria.
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martedì, settembre 13, 2011
Elisa Isoardi fa bene nel suo primo giorno di scuola a Uno Mattina
Cara Elisa Isoardi, fa uno strano effetto vedere una castana alla conduzione di Uno Mattina. Quello di solito è un territorio televisivo per conduttrici bionde (ricordo solo una edizione estiva in cui c’era Caterina Balivo e una con la rossa Miriam Leone). Prosegue la tua ricerca di una trasmissione Rai alla quale dare il tuo contributo in maniera duratura. Dopo le parentesi della Prova del cuoco e di Linea Verde, quella di Uno Mattina potrebbe diventare la tua casa televisiva in Rai per i prossimi anni. Nella prima puntata si è parlato del primo giorno di scuola degli studenti italiani ed è stato un po’ un primo giorno di scuola anche per te. Hai sfoderato un look più da maestrina che da studentessa. Tailleur marroncino chiaro, occhiali fashion-intelletual-chic, trucco leggero e soprattutto la cartelletta da conduttrice che deve fare i conti con la scaletta, i tempi/blocchi, le domande e le tracce preparate dagli autori. Non hai mostrato emozione o incertezze ma la padronanza dello studio e della trasmissione verranno con il tempo perché Uno Mattina è una trasmissione solo apparentemente facile da condurre. Il problema principale sono i tempi. Tanti temi, tanti ospiti e pochissimo tempo per trattare i temi adeguatamente e per far parlare gli ospiti. Se poi l’argomento è gestito contemporaneamente dai due conduttori in studio e da un inviato in collegamento con ospiti, allora la frittata è sempre possibile. Ieri le prime difficoltà di questo genere le hai avute nel collegamento con Firenze dove l’inviata aveva come ospite una preside e degli studenti di liceo. L’inviata ha cominciato ad intervistare la preside ma dopo pochissimo l’hai dovuta interrompere perché ti premeva la scaletta sulla cartelletta ed hai chiesto alla preside: “Quanti precari ci sono nella sua scuola?”. La domanda ti serviva principalmente per chiudere il collegamento introducendo il tema del dibattito in studio che era proprio sul precariato degli insegnanti. Un espediente normale per un conduttore ma che se gestito in maniera smaccatamente funzionale al proprio compitino, dà l’impressione che al conduttore interessi solo togliersi di torno i temi in scaletta prima possibile e passare all’argomento successivo. Hai condotto da sola lo spazio dedicato ai genitori i cui figli nati al Policlinico Gemelli sono risultati positivi al test sulla tubercolosi. Lo hai fatto con misura e senza premere sull’aspetto emotivo nonostante una delle madri in studio avesse la voce rotta dall’emozione. Al momento di trattare il tema della ragazza morta durante un gioco erotico sado-masochistico, sei riuscita (insieme a Franco Di Mare) a non trattare l’argomento con morbosità e questo è un inizio promettente. Cara Elisa Isoardi, davanti a te hai 9 lunghissimi mesi di tv del mattino che potrebbe diventare la tua occupazione permanente per i prossimi anni. Il tuo metabolismo televisivo mattutino sembra rispondere al meglio dunque non lo disturbare rincorrendo “il sogno nel cassetto di condurre un programma in prima serata” (da Settegiorni Tv) o, peggio, pensando di fare la tv che fa Antonella Clerici; non fa per te.
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lunedì, settembre 12, 2011
Lorenza Lei a Venezia: un red carpet che nemmeno Sharon Stone
Caro direttore generale della Rai Lorenza Lei, tutti i tg e le trasmissioni dell’Azienda hanno festeggiato il premio speciale della giuria assegnato a Terraferma, il film di Emanuele Crialese in concorso alla 68esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. E’ un film sull’immigrazione prodotto da Rai Cinema, un’opera, a leggere le critiche, di cui è giusto che il produttore si vanti. Natalia Aspesi (che ha raccontato la Mostra per la Repubblica) scrive che ci sono anche altri motivi per i quali la Rai (e non solo) deve essere felice del premio a Crialese: “C’era l’assoluta necessità che un premio lo prendesse anche uno dei tre film italiani. Lo desiderava il ministro Galan, lo volevano quelli di Rai Cinema, in un momento molto scivoloso per l’Azienda, che perdendo o cacciando i suoi pezzi migliori, teneva a darsi delle arie ottenendo almeno una medaglia per quella che viene chiamata la loro linea editoriale… si spera che, spinti dal premio a Crialese, che comunque era il migliore dei film italiani, si consolidino pericolanti poltrone in Rai e in Biennale” (da la Repubblica, 11/9/2011). Caro direttore generale della Rai Lorenza Lei, tra le tante voci entusiaste quella, tutt’altro che sottovoce, di Gigi Marzullo ha saputo rendere perfettamente la tua grande soddisfazione. Sabato sera ha aperto lo “Speciale Cinematografo Venezia 68” ricordando che era da tanti anni che la Rai non riceveva un riconoscimento così importante e rivolgendosi all’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo De Brocco ha detto: “Cos’è un miracolo? Ho sentito il nostro direttore generale dire al tg… forse sono io che porto fortuna… ha detto la dottoressa Lei…”. La parola passa a Del Brocco ma la grande protagonista dell’inizio di “Speciale Cinematografo Venezia 68” sei tu e le immagini della tua passerella sul red carpet. Eccoti arrivare, elegantissima, in nerissimo con le spalle velatissime. Tacchi altissimi, sorrisissimi, curatissima l’acconciatura. Attentissima a non deludere i flash dei fotografi, due accompagnatori molto bodyguard al fianco. I fotografi ancora ti chiamano, tu ti giri, pazientemente aspetti gli scatti. Sei soddisfattissima di esserci. Le immagini sono finite ma la regia è pronta a riproporle in tutta la loro intensità. E’ un momento importante per la Rai. Un riconoscimento alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia dopo tanti anni e per la prima volta c’è un direttore generale che incede sul red carpet come se fosse Sharon Stone. E nessuno meglio del responsabile della cultura di Rai 1 Gigi Marzullo poteva proporci questo momento così significativo per la storia dell’Azienda.
– per chi vuole vedere la passerella della Lei [ QUI ] al minuto 1 e 34 e poi ancora al minuto 2 e 16.
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caro televip “segnala”: Torchwood-Miracle Day, su Fox (Sky 111) dal 12 settembre 2011, ogni lunedì alle ore 21.
Torchwood-Miracle Day è lo spin-off (serie derivata) della storica serie della BBC Doctor Who (Torchwood ne è l’anagramma). Lo spin-off è co-prodotto dalla BBC con il network statunitense Starz ed è per questo che l’ambientazione passa dal Galles alla California. Vedremo come la prenderanno i numerosi fan italiani della storica serie “della cabina telefonica!”.
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domenica, settembre 11, 2011
caro televip “selection”: What We Saw, l’11 settembre 2001 dalla finestra di Bob e Bri
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sabato, settembre 10, 2011
Mentana si è giocato il mio ultimo bonus (ma è un arrivederci)
Caro direttore del TgLa7 Enrico Mentana, un direttore-conduttore può permettersi il lusso di commentare i servizi che manda in onda? Penso proprio di si. Può esprimere giudizi? Si, penso proprio di si. Anche perché tali giudizi e commenti diventano un elemento importante per far decidere al telespettatore quale telegiornale vedere. Sono fra quelli che da quando sei tornato in onda alla direzione e alla conduzione del TgLa7 è stato felice di rivederti e di seguirti. E’ anche vero che le alternative Tg1 e Tg5 mi hanno reso facile la scelta. Da qualche mese però stai progressivamente dilapidando il tesoretto di attenzione e disponibilità all’ascolto che potevi vantare nei miei riguardi. La “goccia” che mi allontana da te (per il momento) è stato il tuo commento al servizio relativo alla barzelletta sulle suore violentate raccontata dal ministro del lavoro Maurizio Sacconi (edizione delle 20 di giovedì 8/9/2011): “… e se fosse stata una barzelletta venuta male? Eh, forse derubricheremmo tutto, ma qui ormai è tutto oggetto di discussione, e condanna, e difesa”. Caro direttore del TgLa7 Enrico Mentana, e se ogni tanto ad un direttore-conduttore gli scappa un commento venuto male? Il telespettatore lo saluta e gli dice “arrivederci!” sostituendolo con Rai News. Però, se è vera l’anticipazione di dagospia “Monica Maggioni al posto di Corradino Mineo alla direzione di Rainews 24”, allora tornerò presto ad ingoiare qualche tuo commento poco adeguato.
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I Borgia, serial degli eccessi di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro, 6/9/2011
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caro televip “segnala”: Speciale Babzine-11 Settembre su Babel (Sky, Canale 141) domenica 11 settembre alle ore 21:00
A dieci anni dall’attentato dell’11 settembre alle torri gemelle, Babzine, il magazine del canale satellitare Babel (Sky, Canale 141), intervista domenica 11 settembre alle 21.00 vari personaggi del mondo arabo che vivono nel nostro paese per conoscere il loro ricordo sul giorno che ha cambiato il corso della storia recente e il loro punto di vista sul rapporto tra i paesi arabi e l’occidente, anche in relazione ai grandi cambiamenti in corso dovuti alla primavera araba. Un approfondimento per conoscere il pensiero delle comunità arabe in Italia, i sentimenti delle seconde generazioni a cavallo tra la cultura della loro famiglia di origine e la realtà vissuta dai giovani “nuovi italiani”. Tra gli intervistati il giornalista Bijian Zarmandili, lo scrittore iracheno Younis Tawfik e Ejaz Ahmad, del comitato per l’Islam italiano.
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venerdì, settembre 09, 2011
Studio Aperto: il campione, i delfini, lo sponsor, l’amore e un errore da scoop
Caro direttore di Studio Aperto Giovanni Toti, non mi stupisce più la capacità della tua testata di scovare le notizie. Così mi è parso del tutto normale che una tua telecamera ed una tua giornalista siano state presenti alla gara di Filippo Magnini con i delfini. L’ha organizzata un parco acquatico di Roma insieme alla azienda produttrice dei costumi di Magnini. Per capire qual è la notizia bisogna concentrarsi sul testo giornalistico firmato dall’inviata Patrizia Fontana: “L’uomo contro la natura. Filippo Magnini, campione di nuoto, contro i delfini. La sfida è la velocità ma si capisce subito chi vincerà: la natura, ovviamente. Cento metri in vasca nel parco acquatico di Zoomarine vicino Roma, in cui i cetacei più amati dall’uomo, hanno doppiato il campione in più di una occasione. Velocità 14 nodi, quasi 26 chilometri l’ora. La sua prima volta con i delfini che non sarà certo l’ultima, Magnini tornerà in acqua insieme a loro in mare aperto nella lontana Australia!”. Ok, il nome del parco acquatico l’ho capito, ma non capisco qual è la notizia. Ora mi concentro sulle domande della giornalista e sulle risposte dell’atleta. Si comincia da una risposta senza domanda ma Magnini è chiarissimo: “Gli animali quando si fidano di te e ti vedono come un loro amico non ti tradiscono mai, quindi è bellissima. Questi delfini, anche se li ho conosciuti da due giorni, mi sono già affezionato. Adesso ci sarà a brevissimo un concorso della Speedo dove appunto daranno l’opportunità a sei persone di andare a gareggiare, a nuotare, in Australia con i delfini insieme a me, insieme al team Speedo”. Oh! Finalmente ho capito! E’ il concorso della Speedo la notizia! Ed io che mi preoccupavo di non riuscire a capire quale fosse. Per fortuna, Magnini l’ha ripetuto due volte ed anche la tua giornalista al montaggio non ha tagliato le citazioni pubblicitarie aiutando così quelli come me a capire dove stava la notizia. Ora il problema però è la chiusura del servizio. Con cosa si può chiudere un servizio così romantico sull’amore dell’uomo per i delfini? Ma certo! Con l’amore dell’uomo per le delfine, pardon, per la Pellegrini! La tua giornalista è preparatissima sulla notizia dell’estate: “Ma c’è anche un altro amore nella sua vita oltre ai delfini, la collega nuotatrice Federica Pellegrini…”. Il microfono passa a Magnini che stavolta non cita la Speedo (meglio non mischiare i sentimenti con il marketing): “A volte vorrei avere qualche momento di privacy che non c’è, però, ripeto, basta sapersi isolare”. Caro direttore di Studio Aperto Giovanni Toti, eppure per un attimo su questo servizio ha aleggiato il vento di una grande notizia. Prima che il servizio andasse in onda, la conduttrice in studio Laura Piva lo ha introdotto con una premessa clamorosa “Un altro protagonista dell’estate, l’ormai ex di Federica Pellegrini, Filippo Magnini, è tornato in vasca ma per una sfida impossibile…”. Insomma! La volete avvisare la conduttrice del tg che Magnini e la Pellegrini stanno ancora insieme e che il servizio che sta per lanciare dicendo che lui è l’ex di lei finisce con l’altra giornalista di Studio Aperto che dice che lei è l’amore di lui! Insomma, i tuoi giornalisti non possono rischiare di fare delle brutte figure.
– per chi volesse proprio vedere il servizio… [ QUI al minuto 24 ]
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giovedì, settembre 08, 2011
Settembre Mediaset: 2 nuovi quiz, 3 nuove fiction e, forse, Baila.
Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, inizia una nuova stagione televisiva e i tuoi uffici stampa si danno un gran da fare per mettere in evidenza “le novità” con una certa spavalderia: “Mediaset vi offre un settembre ricco di novità all’insegna della suspense e del divertimento. Alla faccia di chi dice che in tv fanno sempre i soliti programmi” (da quimediaset.it). Allora vediamole queste grandi novità Mediaset. Lunedì è partito il nuovo preserale di Bonolis; risultato di audience eccellente visto che si è posizionato già allo stesso livello dell’Eredità. Ieri su Italia 1 è partito The Cube, il format in cui il romanissimo Teo Mammuccari veste i panni di un conduttore “vero English gentleman” (boh e pure mah) per condurre “dagli studi di Londra” un quiz con una grande novità tecnica: lo slow-motion. Le prove di abilità manuale dei concorrenti sono da sagra paesana solo che sono eseguite in una scenografia “spaziale” e al momento decisivo della prova, per creare la suspance, la regia rallenta il movimento degli oggetti lanciati dai concorrenti come nel film Matrix. L’effetto su di me è stato travolgente; contemporaneamente al rallenty degli oggetti anche le mie palpebre si chiudevano lentamente e solo il volume degli spot pubblicitari le facevano riaprire. Su Canale 5 intanto è partita anche la grande stagione delle grandi fiction con Anna e i cinque 2. Stasera tocca al testimonial della vostra Premium Claudio Amendola che lascia i panni del cesarone comico per indossare quelli del cesarone drammatico di Dov’è mia figlia. Venerdì sempre su Canale 5 torna uno dei volti più amati dal tuo pubblico: Gabriel Garko. Nella “fiction che spariglia le carte” (quimediaset.it dixit), intitolata Sangue caldo, ci sarà Asia Argento nei panni della madre di Manuela Arcuri (vabbè). Tra i bocconcini settembrini per il pubblico delle grandi fiction di Canale 5 hai preparato il ritorno del Brigadiere Pasquale Zagaria quello che ama la mamma e la polizia nel film del 1973 con Lino Banfi e che pare abbia deciso di andare in pensione su Canale 5. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, la grande attesa però è per il reality-vip Baila (dal 27 settembre). Stanno andando in onda gli spot in cui Barbara D’Urso invade Piazza Duomo con i suoi ballerini quindi siete fiduciosi che il giudice (a cui si è rivolta Milly Carlucci per tutelare il suo Ballando con le stelle dal vostro presunto plagio) darà ragione a voi. Le indiscrezioni pubblicate dal vostro Sorrisi e Canzoni annunciano un cast da capogiretto: Costantino Vitagliano, Kristian Ghedina, Max Laudadio, Paolo Seganti, Luca Marin, Raffaella Fico, Marcella Bella, Elisabetta Gregoraci, Marianna De Micheli, Martina Colombari. La star indiscussa sarà il nuotatore Luca Marin tradito dalla nuotatrice Federica Pellegrini con il nuotatore Filippo Magnini. Ho come la sensazione che la conduttrice Barbara D’Urso punterà tutto sulla consolazione del suo cuore infranto. Vediamo un po’: chi potrebbe essere la predestinata per un compito così impegnativo? Ma certo! Raffaella Fico! La conduttrice Barbara D’Urso farà di tutto per cercare di far scoccare una scintilla amorosa tra i due. Altro che grandi fiction di Canale 5! Qui si prepara una grande soap-reality-vip-love-story alla Barbara D’Urso! Con buona pace di Milly Carlucci che non potrà più lanciare nessun sospetto di plagio.
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mercoledì, settembre 07, 2011
Tele Autunno 2011: Rai 2 senza Santoro e Ventura punta sulle “Series”
Caro direttore di Rai 4 Carlo Freccero, per la seconda estate consecutiva la tua Rai 4 ha fatto parte di diritto del quintetto salva reputazione Rai insieme a Rai 5, Rai Movie, Rai Storia e Rai News. La vostra programmazione estiva ha mantenuto il livello della programmazione autunno-inverno dando una lezione ai direttori di tutti i grandi network nazionali e confermando che siete una bella realtà del panorama televisivo nazionale buona tutto l’anno e non solo un bene rifugio estivo. Per te la stagione tv autunnale comincia con una soddisfazione professionale in più. Rai 2 orfana di Santoro e della Ventura cercherà di sottrarre a te la definizione di “The House of Series”. Anzi, a dire il vero, già se ne è appropriata nel banner del sito dell’Ufficio stampa della Rai. Una vagonata di serie americane riempirà le prime serate non occupate da Francesco Facchinetti e Roberto Giacobbo. Il sabato ci saranno Castel e The Good Wife. Il venerdì la tripletta N.C.I.S.–Los Angeles + Blue Bloods + Dark Blue. La domenica N.C.I.S e Hawaii Five-O. Per sostituire Annozero il giovedì sera andranno in onda due episodi della sesta stagione di Criminal Minds (e sottolineo criminal minds). Caro direttore di Rai 4 Carlo Freccero, la cosa che dovrebbe farti sobbalzare dalla poltrona è che mentre tu da tre anni riempi il palinsesto con le vecchie annate delle serie americane, loro si beccano le ultime annate e le replicano rendendo il futuro passaggio su Rai 4 un po’ meno interessante. Sarebbe comprensibile una tua voglia di vendetta magari ospitando su Rai 4 la nuova trasmissione di Michele Santoro ma ormai è tardi perché domenica prossima annuncerà il suo nuovo progetto televisivo multipiattaforma (emittenti locali+web). Caro direttore di Rai 4 Carlo Freccero, lo sai, ho pensato a te quando la rottura Santoro-Rai si stava consumando e Santoro disse che se la Rai avesse voluto lui avrebbe fatto Annozero al costo di 1 euro a puntata. Mi sono detto, Freccero ogni volta che lo intervistano parla bene di Santoro, ti pare che non è pronto ad offrirgli la sua Rai 4 ad 1 euro a puntata? Ma non sarebbe stato giusto. Tu un progetto di emittente televisiva ce l’hai. Rai 4, per quanto piccola, ha un’identità ed è giusto che prosegua il cammino intrapreso senza contaminazioni della sua linea editoriale. In quanto alla nuova linea editoriale di Rai 2, per il momento sappiamo che si ritiene “The House of Series. La rete ideale per gli appassionati delle grandi fiction statunitensi” (da ufficiostampa.rai.it). In fondo la cosa non mi dispiace se contribuisce ad allontanare il progetto di farla diventare “The House of Lega. La rete ideale per gli appassionati del trota”.
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caro televip “segnala”: gli eventi curati da Federico Taddia al Festivaletteratura di Mantova 2011
domenica 11 settembre 2011
Ore 10,45 – Piazza Virgiliana: “Qui c’è un clima insostenibile”, con Leo Hickman;
Ore 15 – Chiesa S.M. della Vittoria: “Non è ancora troppo tardi”, l’eredità, la storia e le storie di Alberto Manzi. Con Sonia Manzi.
Ore 17,45 – Piazza Virgiliana: “Possibilmente impossibile”, con Alex Bellini.
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ti piace il blog caro televip? Votalo nella categoria miglior blog/sito televisivo ai Macchianera Blog Awards 2011. E’ possibile votare fino a mercoledì 28 settembre 2011. Grazie da Akio!
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martedì, settembre 06, 2011
Avanti un altro Bonolis fast and furious
Caro Paolo Bonolis, ieri hai disputato il primo tele-duello della stagione con Carlo Conti nella fascia preserale. Un duello destinato ad appassionare i maniaci dei dati di ascolto. Il tuo competitor ha in mano un programma collaudatissimo, seguitissimo e stimatissimo (con Umberto Eco in prima fila a lodare la ghigliottina finale de L’Eredità). Il tuo Avanti un altro è un quiz nuovo (leggo nei titoli di coda che ne sei l’ideatore insieme a Stefano Santucci) per larga parte identico a tutti i quiz di nuova generazione che punta su un’unica variabile: Bonolis. La scenografia ricorda moltissimo quella di Affari tuoi, una raggiera che ti consente di muoverti da un punto all’altro dello studio per ammaliare il pubblico casalingo andando incontro alle telecamere e per deridere il pubblico in studio (eccoti prendere uno snack e porgerlo ad una signora in carne che secondo te dall’inizio della puntata a quel momento ha perso qualche etto). In quello studio ti muovi come un’animale televisivo che scavalca e rientra nella gabbia a suo piacimento per poi tornare al rituale del conduttore che porge le domande a risposta multipla ma senza l’estenuante lentezza “ragionata” di Chi vuol esser Milionario?. C’è tutto il Bonolis di Ciao Darwin nel Bonolis che fa entrare una bellona bionda per massaggiare sensualmente le orecchie del concorrente mentre deve rispondere alla tua domanda e sostenere la tua ironia: “Lo so che non può rimanere immobile con tutto… ma rimanga immobile!!!…”. Caro Paolo Bonolis, mentre mi chiedevo come riuscirai a tenere questi ritmi di conduzione per una intera stagione tv è arrivato il momento del gioco finale quello più atteso dal pubblico, quello che deve trainarlo verso il Tg5, quello che si confronterà con la inaffondabile ghigliottina di Carlo Conti. Il giochino finale di Avanti un altro non sarà mai lodato da Umberto Eco. E’ una corsa contro il tempo in cui il concorrente deve dare la risposta contraria a quella giusta con un Bonolis scatenato a fare le domande. Un Bonolis fast and furious nell’incalzare il concorrente; lo sgrida, lo calma, lo guida, lo consola e poi via ancora un ultimo scossone per eccitarlo negli ultimi trenta secondi di risposte confuse in mezzo alla tua mitragliante sequenza di domande ormai solo accennate, smozzicate. Esattamente il contrario di quello che contemporaneamente accade su Rai 1 dove Carlo Conti se ne sta placidamente a mani conserte a ragionare parola per parola insieme al concentratissimo concorrente della ghigliottina. Caro Paolo Bonolis, Avanti un altro è tutto meno che un programma rilassante: per i concorrenti, per il pubblico in studio, per il conduttore, per i telespettatori. Se tutte le sere hai intenzione di scatenare quell’inferno televisivo fatto di ansia da domanda e risposta-non-risposta sappi che a me è bastato guardare la prima puntata per stressarmi da qui fino alla fine della stagione tv.
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lunedì, settembre 05, 2011
Forse gli americani non si meritano la nostra velina più rappresentativa
Cara Elisabetta Canalis, la macchina promozionale di Dancing with the stars viaggia a pieno regime e per te le cose si annunciano peggio di quanto avevo previsto. Non ti stanno considerando in quanto “ex fidanzata di George Clooney”; ti stanno considerando poco. Nella presentazione-show alla stampa, solo la giornalista di Tv Guide ti ha fatto una domandina “Conosci il programma?”, credendo evidentemente che l’Italia sia immune dalla globalizzazione televisiva. Non hai potuto fare a meno di stupirla dicendole che c’è una versione italiana del programma e l’hai tranquillizzata che comunque tu hai visto molte puntate della precedente edizione americana. Nella intervista fuori onda (quelle che poi si usano e riusano in programmi tipo La vita in diretta) è andata ancora peggio. La domanda era, se possibile, ancora più di circostanza “Come ti senti a far parte di questo programma?” e tu hai risposto con un evidente eccesso di entusiasmo “Sono molto felice, perché questo è uno degli show televisivi più importanti d’America. Non potrei essere più felice”. La macchina promozionale dello show ha portato uno dei protagonisti più attesi, l’attore David Arquette, al cospetto di David Letterman che lo ha intervistato nel suo Late Show (in onda su Rai 5, un giorno dopo la messa in onda Usa. Se lo sapesse la giornalista di Tv Guide ne sarebbe sconvolta!). Al momento di parlare del cast di Dancing with the stars, David Letterman ha tirato fuori i suoi cartoncini con le domande. C’erano domande sul sedere del fratello di Kim Kardashian, sulla calciatrice Hope Solo, su una conduttrice tv, sul figlio di Cher e su altri concorrenti a me sconosciuti, ma non c’era una domanda su di te. Se uno come David Letterman ti esclude dalle sue domande, con il potenziale di battute offerte dall’essere stata per due anni la fidanzata di George Clooney, capisci che per te la cosa diventa preoccupante. Forse hanno già dei sondaggi che ti vedono tra le prime ad essere esclusa dal televoto. Forse in America non interessa a nessuno della ex fidanzata italiana di George Clooney. Forse David Letterman non sa che fai parte del cast. Forse l’ufficio stampa della trasmissione non sta facendo il massimo per promuovere la tua presenza nello show. Forse la tua impegnata recitazione in Leverage li ha indotti ad avere un timore reverenziale nei tuoi confronti. Forse con te tengono un profilo basso per nascondere le aspettative che hanno e valorizzarti quando il tuo personaggio esploderà in tutta la sua universalmente riconosciuta simpatia. Forse tra qualche mese dovrò rimangiarmi questo post davanti al tuo trionfo a Dancing with the stars. Forse.
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domenica, settembre 04, 2011
la settimana su twitter di caro televip
– #Venezia68 oggi grande attesa per la lunghissima scena di nudo di Monica Bellucci: pare che sia una delle ultime della sua carriera.
– il CdA Rai si riunisce per esaminare il caso Dandini-Parla con me-Fandango. Sono sempre puntuali nel momento dell’addio.
– Simona Ventura a Sky condurrà anche programmi di cinema. Chi meglio della protagonista di Fratelli coltelli e La fidanzata di papà!
– il Trio Medusa affiancherà Victoria Cabello nella conduzione di Quelli? Che? Il calcio?
– Gene Gnocchi: “Zelig è una vetrina importante. Porti a casa un sacco di soldi”. Ed io che credevo lo faceste per farci fare quattro risate.
– anche Serena Dandini verso La7. In Rai ne resterà solo uno: Gigi Marzullo.
– Michele Santoro come Gianfranco Funari: in esilio sulle tv locali. Je la fà o nun je la fà?
– Lorella Cuccarini sarà uno dei giudici di Star Academy (Rai2). Quale soprannome conierà per lei Francesco Facchinetti? Lady Cucca?
– Non è vero che c’è lo sciopero dei calciatori. E’ la pausa in diretta di Sky che non funziona bene ed ha bloccato tutto.
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caro televip “selection”: la tv vista da Mariano Sabatini nella rubrica E’ la tv, bellezza! su tiscali notizie
– Santoro sulle reti locali e la Dandini verso La7, la più stramba stagione televisiva degli ultimi decenni
– Il ritorno di Fiorello su Rai1 è una buona notizia ma non mancano le perplessità
– Quanto parlano teledivi e teledivetti, e sempre per lamentarsi! Basta interviste sui giornali
– Evviva Guzzanti! Tra la tv che celebra la memoria e quella che racconta la realtà preferirò sempre la seconda
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sabato, settembre 03, 2011
Dal talento di Geppi a quello di Belen
Cara Geppi Cucciari, il tuo orgoglio di donna sarà gratificato dal fatto che Mediaset ha dovuto giocarsi la carta della bellissima, richiestissima e supersexy Belen Rodriguez per sostituirti come conduttrice di Italia’s got talent (al fianco di Simone Annichiarico). Il tuo orgoglio di attrice-conduttrice invece si sarà chiesto “un programma che conducevo io… lo può condurre anche Belen?”. A quanto pare si. E’ chiaro che avete due stili di conduzione diversi ma tra le tante frecce che gli estimatori di Belen scagliano, c’è quella di dire che non è solo bella ma che ha anche tanta testa, è simpatica, spiritosa ed autoironica. E’ soprattutto per questo che Mediaset l’ha voluta come conduttrice della nuova edizione di Colorado (dal 16 settembre in prima serata su Italia 1) dove sostituirà Rossella Brescia (anche il suo orgoglio deve aver avuto qualche incertezza). Cara Geppi Cucciari, quando hai rinunciato a condurre la terza edizione di Italia’s got talent sapevi che Mediaset avrebbe dovuto trovare un nome di grande richiamo dunque non credo che ti dannerai l’orgoglio chiedendoti se Belen è adatta ad un programma per il quale tu eri adattissima. Un programma al quale hai dato la tua impronta soprattutto nei duetti con “Maraia” De Filippi che sei riuscita a rendere minimamente simpatica. E’ anche un po’ merito tuo se Italia’s got talent da programma di fine stagione tv è stato anticipato diventando un programma da alta stagione tv costringendoti a lasciarlo a causa degli impegni contrattuali con La7 (dove riprenderai il tuo quotidiano G‘ Day, dal 12 settembre alle ore 19.30). Cara Geppi Cucciari, Italia’s got talent non è una gran perdita professionale per te visto che la conduzione consisteva nello stare dietro le quinte a scherzare con Annichiarico, lanciare “il prossimo concorrente” e fare le battute a “Maraia” De Filippi (che non le capiva). Belen ha i numeri (83-62-89) per fare praticamente la stessa cosa con la variante che le battute le faranno Gerry Scotti e Rudi Zerbi a lei. E “Maraia?”, chi tenterà di far sembrare minimamente simpatica “Maraia?”. Anche in questo caso penso proprio che saranno Scotti e Zerbi a doversi sacrificare. E “Maraia” sarà la prima a rimpiangerti.
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venerdì, settembre 02, 2011
Macchianera Blog Awards 2011: caro televip tra i 10 finalisti nella categoria miglior blog/sito televisivo.
Ora tocca a voi! Votate! Votate! Votate! Se volete! (e grazie per la candidatura!).
Stavolta è facile, basta spuntare il nome del blog!
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il primo tweet di Rosario Fiorello: caro televip c’era
– Federico Taddia dà la notizia
– caro televip la retwitta e dà il benvenuto a @sarofiorello
– la risposta di @sarofiorello
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La7 scivola sulla Kennedy-soap
Caro amministratore delegato di La7 Giovanni Stella, continua la fuga dei televip dalla Rai e continua la tua disponibilità ad accoglierli. Questa settimana il televip in fuga sarebbe Serena Dandini pronta a trasferirsi da voi con il suo divano rosso di Parla con me (pare che i costi di arredi e scenografia sarebbero uno dei motivi del contendere tra la produzione esterna Fandango e la Rai). Forti di questo momento favorevole dal punto di vista dell’immagine, probabilmente credete di avercela fatta e azzardate improbabili colpi ad effetto come la messa in onda della serie The Kennedys. Un polpettone sulla saga della famiglia “reale” americana, esageratamente romanzato e pieno di forzature sui difetti dei personaggi. La complessa situazione politica di quegli anni raccontata come una storiella di controversie condominiali. Le grandi rivelazioni della serie sono quelle che da sempre hanno infarcito la reputazione della famiglia Kennedy: gli intrighi politici, la mafia, la Cia, il sesso, gli psicofarmaci, i tradimenti, i soldi che comprano tutto e tutti. Solo che sono raccontate come le racconterebbe una pessima telenovela venezuelana. Per tutta l’estate avete mandato in onda i promo che esaltavano questa grande produzione americana e mercoledì per introdurre la serie avete ospitato a in Onda uno dei maggiori esperti italiani dei Kennedy, tale Valter Veltroni (ma l’ha visto lui il polpettone?). In contemporanea con i vostri primi tre noiosissimi episodi, Rai 1 trasmetteva il polpettone sentimental-regale intitolato Felipe e Letizia: dovere e piacere; il racconto della storia d’amore tra l’erede al trono di Spagna e la bella giornalista. Chi mercoledì sera ha fatto zapping tra Rai1 e La7 si è reso conto che non siete poi così distanti nelle vostre scelte. Caro amministratore delegato di La7 Giovanni Stella, ci vuole pochissimo ad intaccare il vostro momento favorevole in termini di immagine. Fare tv non significa solo “essere un paziente addestratore che aspetta i macachi-conduttori che scendono frastornati dal banano Rai” (con questa metafora ti saresti descritto secondo Il fatto quotidiano del 4 giugno 2011). Fare tv significa anche e soprattutto non scivolare sulle bucce di banana di cui la produzione televisiva mondiale è piena. The Kennedys sembra proprio una buccia di banana gettata dalla concorrenza per quelli che stanno sotto al loro banano e tu, che in questo momento sei quello che passeggia famelico sotto al banano, l’hai presa in pieno. La tua metafora del banano potrebbe anche essere la spiegazione più concreta del perché non hai preso Michele Santoro. Pensavi fosse una buccia di banana per far scivolare il gruppo TI Media? C’è buccia di banana e buccia di banana. Un conto è scivolare su una fiction di cui il pubblico si dimenticherà già domani e un conto è avere Santoro in onda tutti i giovedì. La concorrenza è avvisata: sotto il loro banano non c’è uno scimmione che ingurgita tutte le banane che cadono.
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giovedì, settembre 01, 2011
Maria Cuffaro, l’uragano Irene e l’arrivo degli alieni
Cara Maria Cuffaro, il tuo arrivo a New York come corrispondente del Tg3 al posto di Giovanna Botteri, non è passato inosservato. Sei lì da meno di un mese e già ti sei trovata a dover raccontare un grande evento come l’arrivo dell’Uragano Irene, pronta (come tutti i tuoi colleghi) al peggio: “New York è una città in attesa del disastro”. Nei tuoi primi giorni newyorkesi ti sei occupata anche dell’addio di Steve Jobs alla Apple, dell’acquisto della Motorola da parte di Google e dell’inizio della campagna elettorale per le presidenziali del 2012. Il racconto delle presidenziali sarà la tua avventura professionale più lunga ed intensa. Ricordo la passione con cui Giovanna Botteri seguì Barack Obama e le sue entusiastiche cronache quando vinse le elezioni; a te probabilmente toccherà il compito meno esaltante di raccontarci la fine dell’era Obama. Intanto sei diventata una star del web grazie ad una campagna di marketing virale. Hai interpretato te stessa alla conduzione del Tg3 nel film di Gian Alfonso Pacinotti “L’ultimo terrestre” (in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia). Lo spezzone della tua partecipazione è stato messo in rete perché la tua interpretazione è davvero molto realistica nel dare la notizia: “Passiamo adesso all’arrivo degli alieni”. Il video ad oggi ha totalizzato 687891 visualizzazioni. Tu pensa se per uno scherzo del destino arrivassero sul serio gli alieni a New York e tu dovessi annunciarne la notizia. Dopo i servizi sulla catastrofe Irene che poi non si è abbattuta su NYC (le dichiarazioni allarmistiche di Obama e Bloomberg ti giustificano) e dopo questa tua performance cinematografica (un po’ di sano narcisismo e di autoironia ti giustificano), chi ti crederebbe?
aggiornamento del 5/9/2011
Cara Maria Cuffaro, ieri sei tornata alla conduzione del Tg3 quindi la tua sostituzione di Giovanna Botteri era temporanea. Vuol dire che Obama ha ancora qualche possibilità di essere rieletto?
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sabato, ottobre 29, 2011
il postino (o piccolo post)
Care Barbara d’Urso e Federica Panicucci, apprendo dalla versione Corriere Tv di Novella 2000 a firma del direttore Franco Bonera che: “Panicucci-d’Urso, si spacca Canale 5. E’ guerra tra Federica e Barbara”. Sembra che il problema sia che vi state contendendo ospiti e argomenti. Non volete fastidiose sovrapposizioni che generano oltre alla perdita dell’esclusività dell’argomento anche l’inflazione dell’ospite. Il direttore Bonera allude anche alla perdita di ascolti della tv generalista e voi, anziché valutare l’ipotesi che il calo di ascolti sia dovuto a temi ed ospiti, vi mettete a litigare per accaparrarvi in esclusiva quei temi e quegli ospiti? Ottima strategia comunque quella di allontanare i sospetti dalle conduttrici. Qualcuno potrebbe pensare che siete voi due a non andare bene.
***
Amici, mi prendo una pausa-ponte in compagnia di: raffreddore forte, mal d’ossa, mal di gola e tosse. Conto di tornare mercoledì 2 novembre. Ciao, Akio.
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caro televip “selection”: Non ci resta che il “GF” l’opinione di Mariano Sabatini su Metro, 27/10/2011
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venerdì, ottobre 28, 2011
Alternative per i telespettatori di Quarto grado
Cari telespettatori di Quarto Grado, stasera è prevista un’altra avvincente puntata del vostro programma preferito al quale con la vostra assidua e numerosa presenza state garantendo il successo. Eravate in 3 milioni 334 mila a seguire la puntata di venerdì scorso. Siete dei telespettatori seriali. I tre/quattro casi di cui si occupa la trasmissione da mesi vi appassionano come una telenovela dalla quale non riuscite a staccarvi. Se però volete prendervi una pausa, la programmazione in chiaro stasera vi offre diverse possibilità di scelta. Su Cielo ad esempio ci sono le audizioni di XFactor 5. Non c’è ancora la gara con i talenti (si intravedono) ma c’è lo show con i personaggi: da quelli più strambi a quelli con una storia strappalacrime alle spalle, dai litigiosi ai fiocchi di neve. I quattro giudici Morgan, Arisa, Ventura ed Elio garantiscono la presa in giro doc. Su La7 va in onda la seconda puntata di Italialand di Maurizio Crozza. La settimana scorsa ha sfoderato un Forrest-Bossi esilarante e poi il divertente Napolitano e i clippini di Vasco, Marzullo e Bersani. Un classico del buonumore intelligente. Buonumore meno intelligente su Italia 1 con Colorado ma sempre meglio dei casi di Sottile. Su Mtv vi consiglio Ginnaste-Vite parallele il docu-reality che ci mostra la vita da sportive delle ragazze della squadra italiana di ginnastica artistica; molto bello. Se volete film e fiction, su Canale 5 c’è Gabriel Garko, su Rai 3 c’è il Russell Crowe di Cinderella man e su Rai Movie il film commedia La famiglia omicidi. Cari telespettatori di Quarto Grado, se aspirate ad una sera più tranquilla sorseggiando una cioccolata calda Rai 5 vi propone il Flauto magico di Mozart in diretta dal Teatro Carlo Felice di Genova. Se vi volete fare una cantata nostalgica Carlo Conti vi aspetta su Rai 1 a I migliori anni. Cari telespettatori di Quarto Grado, e fatevela ogni tanto una risata e una cantata!
ps. Cari telespettatori di Quarto Grado, se invece non potete proprio fare a meno di sapere tutto su dei morti ammazzati allora guardatevi Cold case su Rai 2. Così, tanto per assaporare il gusto di qualche nuova ambientazione.
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giovedì, ottobre 27, 2011
Una gag che nemmeno il cangurotto
Caro Luca Laurenti, ieri ad Avanti un altro hai dato corpo ad una gag assurda. Hai dato proprio il tuo corpo. Ti sei fatto imprigionare in un carrello con rotelle dal quale usciva solo la tua testa. Paolo Bonolis è stato particolarmente felice di invitare a baciarti le signore del pubblico che ardevano dal desiderio. Tu, indifeso, dimenavi il capo ma inutilmente perché le focose signore lo bloccavano e ti baciavano. Bonolis ha sottolineato con la solita “sorditudine” ogni gesto delle “buzzicone” e la tua risatella convulsa si è via via smorzata. La gag sembrava non finire mai e per qualche attimo ho creduto fosse a rischio non tanto la tua incolumità quanto la tua pazienza. Lo deve aver intuito anche Bonolis che ha intimato ad una “buzzicona” che non ti voleva mollare: “te ne devi annà!!!”. La gag a quel punto aveva qualificato compiutamente l’estro degli autori del programma ma mancava il tocco di Bonolis. Si perché il protagonista della gag eri tu. Bonolis sa che per guadagnarsi il ricco cmpenso del biscione deve fare qualcosa di più che limitarsi a sbeffeggiarti verbalmente. Così è passato all’azione spingendo il carrello con le rotelle per tutto lo studio con te, immobilizzato, all’interno. Poi, per rendere la cosa ancora più frizzante, è passato dalla spinta al lancio. Caro Luca Laurenti, la vostra è una coppia consolidata e nel corso degli anni Bonolis ti ha fatto di tutto nel gioco delle parti che vi siete scelti. La gag, ne sono certo, è stata ben programmata senza nessuna pericolosa improvvisazione. Ecco un nuovo lancio di Bonolis che poi corre dietro al carrello per fermalo prima dello schianto contro la quinta dello studio. Tu, respiri un momento e proprio in quel momento Bonolis compie il gesto più irriverente: ti copre la testa con una “cazzarola”, una campana argentata coprivivande. Risate del pubblico e per non far sgonfiare la gag Bonolis effettua un altro lancio/spinta del carrello fino a depositarti davanti all’ennesima spettatrice “buzzicona”. Il tocco finale del conduttore più importante d’Italia è il sollevamento della “cazzarola”-campana per scoprire il tuo volto e metterlo faccia a faccia con la “buzzicone” in modo da spaventarvi a vicenda. A quel punto diventa palese che la gag è più che provata perché hai la battuta che la chiude: “Paolo… ti prego rimettimela in testa!”. Caro Luca Laurenti, nemmeno quando facevi la spalla al cangurotto eri così poco divertente ma in questo caso devi dividerne il merito con Bonolis. Tu sei sempre lo stesso di allora è lui che invece con il passare degli anni sembra sempre di più ispirarsi al cangurotto di Buona Domenica.
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mercoledì, ottobre 26, 2011
Per Belen perché non pensare ad una soluzione alla Kim Kardashian
Cara Belen Rodriguez, nei giorni scorsi hai vissuto la profonda sofferenza di veder violata la tua privacy a causa della pubblicazione on-line di un vecchio video privato in cui, diciassettenne, facevi l’amore con il tuo fidanzato di allora (la procura di Milano ha aperto un’inchiesta). Perfino il tuo fidanzato di oggi, l’espertissimo, scaltrissimo e svezzatissimo Fabrizio Corona, si è detto sdegnato per questa vera e propria violenza che ti hanno fatto con quelle immagini rubate; e per sdegnarsi lui che di situazioni di questo genere ne ha viste tante, tu devi averne sofferto davvero molto. Cara Belen Rodriguez, ho pensato a questa tua triste vicenda quando ho letto che una certa Kim Kardashian si è sposata. La Kardashian è una prezzemolina americana che sta prendendo il posto di Paris Hilton nel cuore dei gossippari americani. Qualche anno fa capitò anche a lei di vedere pubblicato on-line un video a luci rosse girato in privato con l’ex fidanzato (anche lei pare abbia intentato una causa milionaria a chi lo ha distribuito e l’ha vinta). La Kardashian ha seguito l’esempio della rivale Paris Hilton (anche lei vittima della pubblicazione on line di un filmino hard di successo) e ne ha sfruttato il clamore fino a diventare negli Usa (a detta dei suoi biografi) una manager, scrittrice, cantante e attrice. Non so se i biografi esagerano ma so che David Letterman la cita spesso nelle sue battute quindi capisco perché Paris Hilton ne è gelosa. Cara Belen Rodriguez, tu mi dirai che la tua carriera è ben avviata e non avevi certo bisogno di questa brutta pubblicità per renderla ancora più brillante. Vero, vero. Però lo sai qual è l’ultimo colpo mediatico di Kim Kardashian? Si è sposata e il matrimonio è stato ripreso dalle telecamere di E! Entertainment (Canale 129 di Sky), che lo manderà in onda in un doppio appuntamento domenicale, il 6 e il 13 novembre alle 20.00 nello speciale: Kim’s Fairytale Wedding: A Kardashian Event. Ma ti rendi conto? Il matrimonio di Kim Kardashian trasformato in un evento, con tanto di dettagli di questo genere (copio e incollo dal comunicato stampa):
“Durante lo speciale seguiremo gli ultimi preparativi in casa Kardashian, come quello di mamma Kris di anticipare il suo intervento di chirurgia plastica per essere perfetta il giorno del matrimonio, o le crisi isteriche di Kim per l’abito e i fiori. Ma anche l’addio al nubilato organizzato per Kim da Kloè e Kourtney e poi naturalmente il momento del fatidico SI, le lacrime di mamma Kris e gli occhi sbarrati di centinaia di ospiti vip che hanno partecipato alla cerimonia a Montecito, in California. Dalle fedi, agli abiti, agli invitati, senza saltare la torta di nozze da 10.000 dollari, il menù, le bomboniere e la tavola imbandita, tutto in rigoroso bianco e nero, siglato “KK”, le iniziali degli sposi”.
Cara Belen Rodriguez, tu pensa che evento mediatico sarebbe il tuo matrimonio con Fabrizio Corona. Altro che Kim Kardashian! Ora che sei una star Mediaset, l’editore potrebbe metterti a disposizione ore e ore sul canale rosa La5. Ne verrebbero fuori decine e decine di puntate e la tua immagine di novella sposina annullerebbe l’effetto di qualsiasi filmino a luci rosse. Pensaci cara Belen. Il matrimonio mediatico ti consentirebbe anche di far lavorare la tua famiglia nella docu-fiction e riprendere con successo il filone reality-familiar-vip tentato a suo tempo dalla famiglia Pappalardo e finito nel dimenticatoio come molti progetti di Rai2. Il tuo matrimonio con un bravo ragazzo, una bella famiglia con dei figlioletti da educare nelle migliori scuole, la conduzione di Colorado, Italia’s got talent e, chissà, un giorno potresti persino aspirare al posto d’oro di Michelle Hunziker a Striscia la notizia. Cara Belen Rodriguez, guardati il matrimonio di questa Kardashian e sogna. Un matrimonio riparatore in questi casi è la soluzione migliore. Come dici? Paris Hilton non si è sposata? E infatti la Kardashian la sta insidiando ai vertici dello show-gossip-biz americano. E’ altrettanto vero però che non si intravede all’orizzonte una show-gossip-girl-biz in grado di insidiare Belen. Come non detto cara Belen, non ti sposare.
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martedì, ottobre 25, 2011
Iniziato il Grande fratello 12: mamma Alessia ridi ora che poi arriva Fiorello
Caro Francesco Facchinetti, ieri è cominciato il Grande Fratello 12. Sarà un’edizione molto particolare per te. A condurlo c’è sempre la tua compagna di vita Alessia Marcuzzi che da pochissimo ti ha reso padre di Mia. Per tua fortuna Star Academy è stato cancellato così avrai più tempo per stare con la bambina. Chissà che emozione ieri sera nel sentirla salutare in diretta da Alfonso Signorini! Tra una pappetta e un cambio di pannolino avrai potuto seguire l’ingresso tra i fumogeni di Alessia (ha fatto quasi lo stesso balletto dello scorso anno) che ha mostrato una forma fisica post-parto straordinaria. Il tempo di riprendere fiato e via con la lunghissima e noiosissima presentazione dei concorrenti. Alcuni di loro hanno dovuto superare prove ardimentose per varcare la porta rossa come ad esempio digitare la propria data di nascita sulla tastiera di un telefono ed attendere in linea la risposta di un parente che gli confermava o meno di essere stato scelto dal Grande fratello. L’idea tanto semplice quanto incomprensibile ha rivelato tutta la sua essenza geniale quando uno dei concorrenti ha sbagliato a digitare la propria data di nascita e Alessia gli ha fatto riattaccare la cornetta e ricomporre il numero. Ovviamente mi sono limitato a seguire una mezz’ora del programma. Il tempo di vedere qualche concorrente. C’è un biologo marino che ama gli squali così tanto che non ne ha mai visto uno da vicino (nemmeno in un acquario? Boh e pure mah). C’è la figlia-nipote di due medaglie d’oro olimpiche della pallanuoto che non sa nuotare. C’è una bionda con un seno ingombrante che ama alla follia la propria nonnina “che è una scheggia a giocare a burraco on-line”. C’è un ex baby-scippatore redento dall’incontro con la fede. C’è un rugbista presentato seminudo nella clip iniziale che Signorini avrebbe voluto vedere più nudo. C’è una trentaduenne dal quoziente intellettivo superiore alla media (certificato a quanto pare) della quale si aspetta solo il primo sfondone. Mi sono perso il principe indiano (oggi leggo che non è né un principe né indiano, è di Bergamo). Mi sono perso la casalinga-burlesque-moglie e mamma. Caro Francesco Facchinetti, prima di cambiare canale il mio pensiero è corso a te e alla piccola Mia che nei prossimi mesi guarderete in tv “mamma Alessia” tirar fuori la piuma e la frusta per consolare e domare i concorrenti della do-di-ce-si-ma edizione del Grande Fratello. Quando mamma Alessia tornerà a casa, stanca come ogni mamma lavoratrice, fatele sentire che il suo lavoro è un lavoro importante e socialmente utile, con tutte quelle persone che vedono in lei il faro in fondo al tunnel della “casa” che sta per dar loro un anno di visibilità su tutte le reti Mediaset e i giornali di gossip. Caro Francesco Facchinetti, per Mia sarà facile. Le basterà un sorriso e “mamma Alessia” dimenticherà qualsiasi fatica lavorativa. Per te sarà più dura. “Mamma Alessia” avrà dei momenti di sconforto dovuti al confronto con le menti e le personalità dei concorrenti del reality più famoso e tu dovrai aiutarla a capire il significato profondo del suo lavoro. Ma il momento più difficile sarà quando in concomitanza con il Grande Fratello andrà in onda lo show di Fiorello su Rai1. Saranno quattro lunedì di fuoco in cui i conduttori si giocheranno il primato nel cosiddetto periodo di garanzia, quello che fa la felicità o la disperazione degli inserzionisti pubblicitari. E’ lì che “mamma Alessia” avrà più bisogno di essere accolta in casa nel modo migliore in caso di una serie di probabilissime sconfitte. Si, insomma, caro Francesco Facchinetti ricordati di fare la spesa e di farle trovare il frigorifero pieno di yogurt al bifidus.
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lunedì, ottobre 24, 2011
Bisogna saper vincere
Cara Milly Carlucci, ho trovato poco elegante la tua partecipazione all’Arena di Massimo Giletti per esaltare la vittoria giudiziaria tua, della Rai e di Ballando con le stelle contro Baila e Mediaset. Ho trovato esagerata la tua dichiarazione di aver intentato causa per tutelare non solo il tuo lavoro e quello del gruppo di Ballando ma anche perché ritieni che la tua battaglia sarà di aiuto alla televisione. Secondo te la doppia sentenza “Ballando contro Baila” renderà migliore la nostra tv mettendo in guardia i clonatori di format e alimentando la creatività degli autori. Ne dubito. Giletti ti ha accolto come una trionfatrice e il comunicatore in-gessato Klaus Davi ha certificato la tua inimitabilità. Non sono mancati momenti in cui avete preso in giro gli avversari mettendo a confronto l’immagine della tua presidente di giuria clonata dalla presidente di giuria di Baila. Mi è sembrato un modo di infierire su un avversario di cui si è già avuto giustizia e che poi è stato giustiziato anche dal pubblico. Per tutta l’estate, a chi ti chiedeva di esprimerti su questo caso, hai opposto un silenzio diplomatico lasciando che fosse il tuo avvocato a parlare. Un silenzio che per coerenza con l’immagine signorile che appare in tv mi sarei aspettato di ritrovare nel momento della vittoria. Cara Milly Carlucci, che lo scopiazzamento da parte di Baila ti avesse fatto inquietare è stato chiaro fin da subito ma non mi sarei aspettato di vederti andare all’Arena di Giletti per raccogliere ovazioni da trionfatrice del diritto. Il tempo ci dirà se hai avuto ragione e se la sentenza Ballando-Baila avrà reso migliore la nostra tv. Intanto però ieri hai perso l’occasione per fare da subito una cosa concreta a favore del miglioramento della tv. L’autoreferenzialità è uno dei virus più difficili da estirpare dalla nostra tv e francamente l’Arena di Giletti di ieri è stato più che il trionfo del diritto il trionfo dell’autoreferenzialità. Ti giunga tutta la mia disapprovazione sotto forma di faccetta triste alla Barbara d’Urso.
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domenica, ottobre 23, 2011
Partorire a Pomeriggio Cinque
Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, la trasmissione Pomeriggio Cinque condotta da Barbara d’Urso ha trasmesso in diretta dalla sala operatoria dell’ospedale pubblico romano Santo Spirito in Saxia, il parto della attuale compagna dell’ex compagno di una ex concorrente del Grande fratello non so che numero. La notizia si limiterebbe a rientrare nella sfera del ridicolo se non fosse accaduto che questa diretta così significativa ha provocato disagi a chi si trovava nella struttura ospedaliera a vario titolo e la cosa è finita sul Corriere della Sera con titoli del tipo “Starlette partorisce davanti alle tv E per lei si blocca l’intero ospedale” o “Parto in tv, rivolta in ospedale. S. Spirito, proteste per la diretta: disagi ai malati e al personale”. Sia chiaro, la tua produzione aveva tutte le autorizzazioni da parte della direzione sanitaria ma converrai che avrebbe dovuto evitare di arrecare anche il minimo disagio all’interno di una struttura ospedaliera. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, ora Valerio Staffelli consegnerà l’ennesimo tapiro d’oro alla collezionista di tapiri d’oro Barbara d’Urso che chiederà pubblicamente scusa per il disturbo arrecato e fine della storiella. Anzi forse i tapiri per la d’Urso saranno due visto che il Tribunale d Roma si è espresso una seconda volta sul contenzioso Baila!-Ballando con le stelle ribadendo che si trattava di plagio. Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, sul fatto che Baila! fosse un’idea originale avevi garantito personalmente e dunque il secondo tapiro lo dovresti condividere con la d’Urso. A pensarci bene in qualità di editore dovresti condividere anche il tapiro ospedaliero ma vedrai che Antonio Ricci non te lo consegnerà perché se dovesse consegnarti tutti i tapiri d’oro che si merita la programmazione Mediaset non ti basterebbe un intero condominio di Milano 2 per conservarli.
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sabato, ottobre 22, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: Rai2 dice che ha un nuovo progetto per Francesco Facchinetti
: un talent per orchestrine che suonano su una nave che sta per scontrarsi con un iceberg.
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caro televip “riceve e segnala”: Soltanto il mare di Dagmawi Yimer, Giulio Cederna e Fabrizio Barraco in onda su Babel (canale 141 di Sky) domenica 23 ottobre 2011 alle 21.00
Girato a Lampedusa nel corso del 2010, quando l’isola aveva smesso di fare notizia, e completato all’inizio del 2011, quando i nuovi sbarchi l’hanno riportata su tutti i media, Soltanto il mare, in onda su Babel (canale 141 di Sky) domenica 23 ottobre alle 21.00, propone lo sguardo incrociato di due realtà: quella di un migrante, Dagmawi Yimer, sbarcato da clandestino sulle coste dell’isola nel 2006, e quella dei lampedusani.
Soltanto il mare è un omaggio a Lampedusa da parte di chi, come Dagmawi, deve all’isola la sua vita; ma è anche una riflessione sul dovere morale di aiutare un’isola stretta tra una crisi umanitaria epocale e i problemi cronici di un territorio privo delle infrastrutture fondamentali e del quale l’Italia sembra ricordarsi solo durante la stagione turistica. Fino a qualche anno fa Dag viveva nei vicoli del comprensorio di La Gare, una fila di case strette l’una all’altra in un quartiere popolare di Addis Abeba; lì frequentava l’Università e coltivava sogni di libertà. Poi, a maggio del 2005, Dag è sceso in piazza per protestare contro i brogli delle elezioni presidenziali, e avendo conosciuto il volto feroce della repressione ordinata dal capo del governo Melles Zenawi, insieme ad alcuni amici ha deciso di fuggire. Con questo film, girato insieme a Giulio Cederna e Fabrizio Barraco, Dag ha trovato un modo per far sentire la sua voce: “Volevo fare l’avvocato in Etiopia, sono finito a girare documentari in Italia. Quando ho deciso di lasciare il mio paese, non avrei mai immaginato questa conclusione, ma forse c’è un senso in questa storia, non lo so: con la videocamera cerco di restituire un po’ di umanità e giustizia ai ‘clandestini’, così ci chiamate, no?”. Prodotto dall’Archivio Memorie Migranti di Asinitas, da Marco Guadagnino e Alessandro Triulzi, il film ha ottenuto il premio del pubblico al Salina DocFest e il riconoscimento per il miglior film nella sezione migranti e viaggiatori al Festival del Cinema Africano di Verona.
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caro televip “selection”: Tutti i colori della memoria di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro, 19/10/2011
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venerdì, ottobre 21, 2011
Prima puntata di XFactor 5 su Sky Uno: il day after dell’abbonato Rai aspettando Fiorello.
Cara direttore generale della Rai Lorenza Lei, XFactor è un varietà musicale lanciato in Italia da Rai 2. Oggi lo chiamano talent show ma il giorno dopo l’esordio della quinta edizione su Sky Uno a me piace chiamarlo con quella vecchia dicitura di quel tempo in cui la Rai era la numero uno nel mandare in onda i varietà musicali. Esagererei paragonandolo ad un programma come Canzonissima che ha fatto la storia della tv ma forse lo supervaluto perché da abbonato non ce l’ho più e ieri su Rai 2 al posto del talent flop Star Academy c’era Indiana Jones alla ricerca della rete perduta. La delusione dell’abbonato Rai aumenta pensando al fatto che stasera la prima puntata di XFactor 5 andrà in onda in replica in chiaro su Cielo (per il momento però sono previste solo le repliche delle 4 puntate dedicate alle selezioni). Lo vedrò per curiosità ma senza entusiasmo come si guarda una partita di calcio di cui si conosce il risultato e di cui già si sono visti i gol e gli highlights (sul sito ufficiale e su YouTube pulluleranno i clip e i blog vivisezioneranno le puntate minuto per minuto). Cara direttore generale della Rai Lorenza Lei, non impazzivo per XFactor ma è proprio vero il detto che per apprezzare qualcosa la si deve perdere. Ieri, mentre Indiana Jones sparava allo sguainatore di spada e Corrado Formigli si prendeva il quasi dieci per cento di pubblico orfano di Michele Santoro, ho sentito salire più forte la vocina che periodicamente mi ricorda, sdegnata, di aver pagato 110,50 euro di canone Rai (o tassa sull’apparecchio televisivo che dir si voglia). Cara direttore generale della Rai Lorenza Lei, erano milioni i telespettatori Rai che seguivano XFactor e che lo apprezzavano. Forse gli abbonati di Sky non lo apprezzeranno alla stessa maniera e non mi riferisco solo agli ascolti. L’offerta a pagamento di cui dispongono è talmente vasta che sarà difficile mantenere la loro fedeltà assoluta al programma. Gli abbonati Rai che seguivano XFactor invece avrebbero garantito la loro fedeltà. Dietro all’insuccesso di Star Academy probabilmente c’è anche la delusione da parte di quel pubblico Rai che si è sentito un po’ preso in giro dalla sostituzione di un programma che amavano con un brutto programma impossibile da amare. Cara direttore generale della Rai Lorenza Lei, ti vedo nel tuo megaufficio al settimo piano di viale Mazzini mentre conti i giorni sul calendario con i fogli in pelle umana. I giorni che ti separano dalla messa in onda del nuovo gran varietà di Fiorello su Rai 1 (da lunedì 14 novembre 2011). Sarà Il più grande spettacolo dopo il week end a ridare alla Rai lo splendore di regina dell’intrattenimento televisivo leggero? E’ facile prevedere che lo sarà. E la convinzione mi viene anche dal tuo silenzio dei giorni scorsi quando è scoppiata la polemica per i costi dello show di Fiorello. La voce dell’azienda è stata quella di un ufficialissimo comunicato stampa in cui si è detto che Fiorello percepirà (anche su sua richiesta) lo stesso compenso del 2004 (pare che lo show costerà nel suo complesso 12 milioni di euro). Dalla liquidatrice di Michele Santoro e Serena Dandini era legittimo aspettarsi una presa di posizione diretta a garanzia di questo importante investimento dell’azienda. Cara direttore generale della Rai Lorenza Lei, una delle curiosità più grandi che ho sul nuovo show di Fiorello è quella di vedere quanti e quali dirigenti Rai affolleranno la prima fila dello studio per ridere ed applaudire al cospetto del re del varietà (a proposito ma il posto in prima fila per gli abbonati Rai è previsto solo per quella lagna del Festival di Sanremo?). Sarete in tantissimi voi mega-direttori della Rai a salire sul carro del vincitore stra-annunciato e lo loderete come si conviene in qualità di salvatore della baracca Rai. Non lo dico io ma quello stesso comunicato della Rai che prevede già il trionfo di Fiorello: “Il piu’ grande spettacolo dopo il weekend è un importante progetto editoriale che consentirà di illuminare il palinsesto di RaiUno in questa stagione di garanzia autunnale assicurando a Rai importanti introiti pubblicitari”. Dunque Fiorello non è condannato a vincere ma a stravincere. Anche l’abbonato Rai spera che quello di Fiorello sia un grande programma di successo così per quei 4 lunedì non si sentirà inferiore agli abbonati di Sky e non ripenserà a XFactor che non c’è più e al fatto che invece la Rai non ha rinunciato all’Isola dei famosi condotta da Paola Perego.
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giovedì, ottobre 20, 2011
Vespa e Avetrana: oltre al plastico c’è di più
Caro Bruno Vespa, ieri hai regalato al pubblico di Porta a Porta una nuova avvincente puntata sull’omicidio di Sarah Scazzi. Avevi “in esclusiva” un’intervista a Michele Misseri, l’uomo che probabilmente ha già battuto il record mondiale di “interviste rilasciate in esclusiva”. Non avevo nessuna intenzione di vedere questa tua esclusiva ma almeno l’inizio della trasmissione non volevo perdermelo ed ho fatto bene perché l’hai dedicato a Daniele Galoppa, l’ex avvocato di Michele Misseri, e all’ex perito di parte della difesa di Michele Misseri, la criminologa Roberta Bruzzone. Entrambi sono al centro di un caso causato da una grave dichiarazione di Michele Misseri che, come recitava il virgolettato nel tuo megaschermo, ha detto: “mi suggerirono di accusare Sabrina”. I due professionisti sono spesso tuoi ospiti, soprattutto la Bruzzone (in veste di opinionista anche di altri casi di cronaca nerissima), e dunque il tuo pubblico si aspettava di vederli dire la loro su un’accusa così grave. Entrambi hanno rigettato l’accusa ed hanno annunciato che ricorreranno alle vie legali per tutelare il loro nome e la loro professionalità. Caro Bruno Vespa, il tuo regista ieri ha inquadrato più volte il plastico della villetta con garage di Avetrana ma il primo piano di Roberta Bruzzone stavolta è stata un’immagine più forte del plastico. Per la prima volta la criminologa Bruzzone ha dovuto mettere al servizio della propria autodifesa tutta la sua sicurezza comunicativa che di solito sparge con risolutezza sui casi che riguardano altri. Mi ha fatto un certo effetto vedere irrigidirsi la sua mascella non per l’analisi della scena del crimine ma per dire “è una assoluta calunnia che è stata mossa nei nostri confronti per cui procederemo nelle debite sedi con tutti gli argomenti che abbiamo a disposizione, fortunatamente sono moltissimi”. In quel momento il suo volto non era quello della “bella criminologa che sta in televisione” ma quello di una professionista che sta spesso in televisione e che oltre alla propria professionalità sembra voler salvaguardare anche la propria immagine televisiva costruita in questi anni; legittimamente. Poterlo fare stando seduta nel salotto di Porta a Porta, a lei così familiare, è stato importante per la sua immagine ma anche per quella della tua trasmissione che si è affidata e continuerà ad affidarsi alle opinioni professionali della criminologa Bruzzone per commentare la cronaca nerissima. Ovviamente dopo l’autodifesa della Bruzzone ho cambiato canale perché vedere “un’intervista esclusiva a Michele Misseri” è una esclusiva riservata ai telespettatori di Quarto Grado, Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, Vita in diretta, Italia sul Due, Domenica Cinque.
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mercoledì, ottobre 19, 2011
Paola Saluzzi pioniera della tv del mattino di Cielo
Cara Paola Saluzzi, far parte della grande famiglia di Sky Italia non vuol dire avere solo il proprio spazio talk pomeridiano consolidato, vuol dire anche accettare di misurarsi con sfide come quella di lanciare la tv del mattino su Cielo, l’emittente in chiaro del gruppo satellitare (canale 26 del digitale terrestre). Così hai tenuto a battesimo Buongiorno Cielo, il programma del mattino che va in onda nella fascia oraria storicamente occupata da Uno Mattina (dal lunedì al venerdì dalle ore 6.30 alle 9). Più che una sfida la tua è un tentativo pionieristico di scardinare alle radici le abitudini del pubblico televisivo, notoriamente pigro. Lo stai facendo con tutto il tuo entusiasmo nonostante le risorse minime di cui disponi. Essere una pioniera significa accontentarsi di un piccolo studio minimalista (con due/tre telecamere, un divano, una libreria finta, arredi stile Ikea, qualche schermo tv di sfondo) e lasciare che il volume della propria chioma rossissima faccia da elemento scenografico prevalente. Da buona pioniera ti metti al centro di quel piccolo studio con determinazione e convinzione; come se fosse lo studio di Uno Mattina. Carichi sulle tue spalle la trasmissione, consapevole che è l’unico modo per darle una personalità; la tua. Ci sono anche le notizie di SkyTg24 (ogni mezz’ora), una microscopica rassegna stampa, le previsioni del tempo e l’oroscopo. Dai spazio ai social network, oggi un esperto ci ha confermato che Facebook non dà dipendenza e questo ti ha fatto tirare un sospiro di sollievo perché la pagina di Buongiorno Cielo, a tuo dire, sta avendo molto successo e non vorresti mai sentirti causa di un malessere per il tuo pubblico. Il piatto forte di Buongiorno Cielo è il tuo incontro con gli ospiti. Questa mattina hai dedicato la maggior parte della trasmissione al lancio di XFactor (che parte domani, giovedì 20 ottobre 2011, in prima serata su SkyUno) ed hai ospitato una delle star del momento di Cielo: Bruno Barbieri, il giudice più spietato di MasterChef Italia (lo hai riempito di complimenti ed aggettivi entusiastici, tra i quali è spiccato un “nobile”). Cara Paola Saluzzi, essere una pioniera significa sfruttare al massimo le poche risorse di cui si dispone. Questo vuol dire allungare al massimo il brodo con Bruno Barbieri, mandare in onda i backstage del programma, intervistare la blogger-fan di dissapore.com che il mercoledì sera fa il live-blogging della trasmissione e inviare un caro saluto al blogger televisivo Davide Maggio mostrando sull’iPad il suo post su Hell’s Kitchen (una pioniera sa bene che oggi il consenso della rete e dei social network è indispensabile per il lancio di un programma televisivo con risorse limitate e competitor-colossi). Cara Paola Saluzzi, la tua stagione da pioniera della tv del mattino di Cielo sarà lunghissima e durissima visto che anche gli stacchi pubblicitari sono minimal e durano il tempo di qualche spot con pochissimi inserzionisti e tanta promozione di MasterChef e degli altri programmi di Cielo. Quindi la certificazione finale di pioniera della tv del mattino di Cielo la potrai vantare solo se l’editore avrà la pazienza di aspettare, non chiudendo subito il programma per mancanza di ricavi pubblicitari e accontentandosi, per il momento, dei mi piace su Facebook.
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martedì, ottobre 18, 2011
Albano e Romina: a volte ritornano?
Caro Albano Carrisi, fare il presidente di giuria a Baila non è stata un’idea brillante. Il programma è stato chiuso anticipatamente e hai avuto poco spazio per i tuoi tentativi di catturare l’attenzione. Per tua fortuna è arrivata la notizia che hai fatto pace con Romina Power. Per i dettagli bisognerà vedere le prossime 20/30 puntate della Vita in diretta e di Pomeriggio Cinque ma la notizia è di quelle che fanno sognare i fan della coppia del Qua-Qua. Anche il tuo amico Pupo si è interessato alla notizia e ti ha ospitato nella sua trasmissione radiofonica Attenti a Pupo su Radio 1 per avere dalla tua voce squillante una conferma diretta. E tu hai confermato il riavvicinamento con Romina: “Io sono un uomo di pace, non capivo questa guerra che non avevo aperto io. Le cose poi nella vita, grazie a Dio, cambiano, ed è cambiata anche questa. Ognuno, ovviamente, fa la sua vita perché il destino ha stabilito così e forse anche noi due. L’importante, però, è che tra noi adesso ci sia tranquillità, pace e serenità”. Caro Albano Carrisi, lo scoppio della pace con Romina Power apre scenari che solo le fervide menti dei giornalisti di gossip-spettacolo della Vita in diretta e di Pomeriggio Cinque potranno immaginare. Io mi limito ad prefigurare uno scenario più terra-terra che sono sicuro tu preferisci. A Pupo hai rivelato che non sarai tra i cantanti in gara al prossimo Festival di Sanremo perché “A Sanremo vado un anno sì e due no, quest’anno è l’anno no”. Dunque hai due anni di tempo per migliorare ulteriormente il nuovo rapporto con la tua Romina e per pensare ad un vostro clamoroso ritorno in coppia, esclusivamente per fini artistici, s’intende. Pensa che cosa accadrebbe se il Festival di Sanremo del 2013 diventasse il festival della “Reunion” di Albano e Romina. Questa ipotesi non è più fantascienza e d’ora in poi sono convinto che farai di tutto per farla diventare realtà. Come faranno i giornalisti della Vita in diretta e di Pomeriggio Cinque a resistere fino a quel giorno non lo so. Caro Albano Carrisi, non farti intenerire dalla loro voglia di vedervi insieme subito. Se dovete tornare insieme professionalmente, la prima assoluta deve avvenire sul palcoscenico del Festival di Sanremo. E sarà ancora una volta Felicità con un pizzico di Nostalgia canaglia.
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lunedì, ottobre 17, 2011
Ginnaste-Vite parallele: il docu-reality che riscatta la parola reality
Cara regista di Ginnaste–Vite parallele Sara Ristori, ho seguito tutto d’un fiato la maratona domenicale che Mtv ha dedicato al tuo docu-reality sportivo (in onda su Mtv dal lunedì al venerdì alle ore 15 e alle 19 e il venerdì alle ore 21). Il docu-reality sportivo è un genere che ha grandi potenzialità e tu hai trovato la chiave giusta: raccontare la vita sportiva della nazionale italiana di ginnastica artistica femminile. La ginnastica artistica è uno sport che richiede grandi sacrifici a tutti i livelli e se poi si raggiunge l’eccellenza allora la propria vita è dedicata quasi esclusivamente agli obiettivi sportivi. Ed è per questo che le 7 ragazze protagoniste di Ginnaste–Vite parallele vivono, si allenano e studiano nel centro della Federazione Ginnastica d’Italia a Milano. La tua telecamera sa raccontare la vita di questa piccola comunità d’élite sportiva sotto tutti i punti di vista: personale, sportivo, psicologico, sociale. Dopo pochi minuti ci si appassiona alle vicende delle ginnaste. Non ci sono nomination, non c’è televoto, non ci sono giudici; per lo meno non quelli che siamo abituati a vedere nei talent show. Ci sono gli allenatori federali che fanno il loro lavoro con professionalità e senza protagonismi catodici. Ci sono anche dei giudici ma sono quelli delle gare nazionali e internazionali alle quali le ginnaste partecipano ufficialmente come tesserate delle società sportive di appartenenza o come rappresentanti dell’Italia. I rapporti umani sono spontanei, le ginnaste appartengono alla generazione che spesso si racconta attraverso le telecamere sui social network e così fanno davanti alle tue (alcuni momenti li riprendono proprio loro). Sono molto belli i momenti delle gare ripresi con taglio documentaristico-cinematografico. Sono altrettanto interessanti i momenti di vita all’interno del centro federale che evidenziano con quanta fatica, rinunce e sacrifici quelle ginnaste si preparano per le gare. Cara regista di Ginnaste–Vite parallele Sara Ristori, la tua è un’idea semplice molto ben realizzata che dimostra come si possa fare un buon prodotto televisivo seriale partendo dalla vita reale. Qualche anno fa anche la madre di tutti i talent-show Maria De Filippi provò ad inserire la ginnastica artistica nel suo Amici. Non fu capace però di tirarne fuori le potenzialità come stai facendo tu. Allora tirai un sospiro di sollievo e oggi applaudo il tuo prodotto per le sue qualità ma anche perché mi ricorda lo scampato pericolo dell’effetto Amici sulla ginnastica artistica.
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domenica, ottobre 16, 2011
Prepariamoci ad una telesettimana indignata
Care Bianca Berlinguer, Antonella Clerici e Maria De Filippi è stato uno strano sabato sera televisivo. Dopo un pomeriggio passato a seguire su Rai News gli sviluppi violenti della manifestazione degli indignati italiani, si è fatta sera. Tu cara Antonella hai come sempre saltellato novella vispa Teresa tra l’erbetta dei giovanissimi mostri di bravura canterina e tu cara Maria hai fatto da badante lettrice di letterine lacrimevoli per far tornare la pace nelle famiglie che vedono in te la loro ultima spiaggia verso la felicità e la pace. Tu cara Bianca nello Speciale-Tg3 avevi in collegamento due dei giovani organizzatori-indignati-pacifici che ti hanno confessato ingenuamente di non aver previsto che la loro manifestazione avrebbe potuto essere un obiettivo per chi la voleva tramutare in una guerriglia urbana. Poi hai trasmesso l’Instant Movie girato dagli inviati di Presa Diretta di Riccardo Iacona, bravissimi a documentare “il fatto” nell’immediatezza, proprio come fanno decine e decine di videomaker in rete. In pratica, la giornata-indignata potrebbe chiudersi così con qualche aggiornamento dei telegiornali sugli arresti e sulle condizioni dei feriti. E invece no. Quella che sta per iniziare sarà una settimana in cui la tv mostrerà tutta la sua indignazione verso la violenza di piazza. Vespa, Mentana, Fede, Vinci, Floris, Formigli, Minzolini, Telese-Porro, Gruber, Paragone, Banfi, Venier-Liorni, Bianchetti-Infante D’Urso-Brachino, Giletti. E Sottile? Sottile smetterà per una volta di occuparsi di morti ammazzati per fare il Quarto grado ai black bloc? Care Bianca Berlinguer, Antonella Clerici e Maria De Filippi a pensarci bene quello di ieri non è stato poi un sabato sera televisivo così strano. Niente in confronto alle stranezze televisive che ci riserverà la settimana che sta per cominciare.
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sabato, ottobre 15, 2011
13 tweet di caro televip (dal 4 al 14 ottobre 2011)
grande risultato per Piazzapulita che sfiora il 10% di share. Per essere preciso identico ad Annozero però deve arrivare almeno al doppio.
Serena Dandini passa a La7. Adesso parla con Telecom.
TgLa7 Speciale: c’è Pionati in diretta. Il trota prende appunti per i suoi prossimi discorsi.
Paola Perego condurrà l’Isola dei famosi 9 ed anche questa la metto nel conto aperto che ho con Simona Ventura.
Raiflop: chiude Me lo dicono tutti. E pensare che una volta certe soddisfazioni ce le dava solo Mediaset.
operazione tonfo: quello di Star Academy non è uno share è uno spread.
Star Academy: Claudio Baglioni stasera ospite per tutta la puntata per rianimare l’ascolto del più disperato flop di tutti i talent.
MasterChefItalia stasera i concorrenti cucineranno un menù completo per 100 militari di una portaerei. Cielo spera che il programma decolli.
su Fox Italia parte Terra Nova un mix tra Jurassic Park, Avatar e Lost. E solo in 13 puntate!
processo Amanda: ascolti con formula piena. (RT da @nellina99)
Amanda Knox è tornata negli Usa. Stasera andate al cinema che in tv non c’è niente da vedere.
Simona Ventura si sente pronta per una trasmissione sulla politica. Questa politica è pronta per una trasmissione di Simona Ventura.
Baila dal 18% di share della prima puntata passa al 10% della seconda. Con un trend così ancora una puntata e ce lo togliamo dal telecomando
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caro televip “selection” – La tv copia/incolla l’opinione di Mariano Sabatini su Metro del 12/10/2011
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venerdì, ottobre 14, 2011
Star Academy, il padre di tutti i talent-flop: una attenuante non generica.
Caro Francesco Facchinetti, se Star Academy (ormai prossimo alla chiusura) aveva bisogno del colpo di grazia è giusto che a darglielo sia stato tuo padre e quel che resta dei tuoi zii Pooh che ieri hanno fatto un mega-show nel programma Io Canto, in diretta concorrenza con il tuo. I Pooh sono un marchio di livello “Top” e vanno nei programmi che ritengono “Top”. In passato infatti sono stati ospiti a XFactor e non solo perché lo conducevi tu ma perché XFactor era un marchio “Top”. Ieri hanno scelto Io Canto, ritenendolo evidentemente un marchio “Top”. Tuo padre e quel che resta dei tuoi zii Pooh si sono scatenati insieme ai piccoli mostri di bravura di Gerry Scotti. Lo studio sembrava impazzito. La regia di Roberto Cenci ha dato il massimo per assecondare lo “scatenamento generale”. Inquadrature rapidissime, movimenti di camera adeguati, stacchi perfetti, eccellente acustica. Caro Francesco Facchinetti, quando Star Academy già sembrava spacciato avete ingaggiato Claudio Baglioni ma non siete riusciti a valorizzarne l’esibizione dal punto di vista televisivo (inquadrature da lontano, movimenti e stacchi lenti, pessima acustica). L’eccellente regia dell’esibizione di ieri dei Pooh a Io Canto ha, in parte, reso giustizia al tuo Star Academy, un programma che è stato debole non solo nel format, nel cast, nella scenografia (i giudici lontanissimi dal palco) e nelle scelte musicali con i relativi arrangiamenti ma anche nella regia di Duccio Forzano; regista di solito brillante che però ultimamente si distrae. Guarda che inquadratura ha fatto la settimana scorsa durante l’intervista di Fabio Fazio alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Già la collocazione di Fabio Fazio su un pulpito rialzato rispetto all’ospite fa ridere ma se poi la enfatizzi mettendo la telecamera in basso dal lato a favore di Fazio e fai spuntare solo la testolina dell’ospite in mezzo ad un indistinto mare scenografico-pittorico-elettronico, allora vuol dire proprio che ti sei preso una pausa di riflessione dalla regia.
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giovedì, ottobre 13, 2011
Le Iene 2011: una aspirante conduttrice di reality e due di passaggio
Cara Ilary Blasi, hai due nuovi man in black che ti affiancano a Le Iene: Luca Argentero ed Enrico Brignano. E’ come se Mediaset te li avesse affiancati per rafforzare il ruolo centrale della tua conduzione. Loro non sono adatti al ruolo. Luca Argentero è molto preso dal ruolo di giovane attore di successo. Si vede che non è abituato alle telecamere di un studio tv anche se professionalmente è nato “non guardando in camera” le telecamere del Grande fratello. Ha proseguito a non guardare in camera facendo l’attore, con successo, di cinema e fiction. Ma quando le telecamere c’è bisogno di guardarle in faccia, mostra timore ed impaccio, così si rifugia negli ampi sorrisi e nel primo piano che lo hanno consacrato tra i nuovi sex symbol italiani. Parla il meno possibile, aspetta l’imbeccata della battutina da copione e se, come è accaduto ieri, c’è un piccolissimo inconveniente della diretta, l’impaccio lo condanna a ridicole invenzioni (il microfono sulla giacca non gli funzionava e gli hanno dato il microfono a gelato con il quale ha tentato di fare il simpatico alzandolo come fanno i cantanti rock). Enrico Brignano non ha la fortuna di essere un sex symbol ma pur essendo abituato agli studi televisivi è impacciato quanto Argentero. La sua presenza è una lunga attesa. Aspetta, aspetta, aspetta, il momento in cui potrà esibirsi nel monologo. Ieri ne ha fatto uno di oltre 7 minuti sulla prostituzione con una battuta su Berlusconi che è sembrata un omaggio all’appena defunto Bagaglino. Cara Ilary Blasi, e tu tra di loro, ben felice di dover sostenere il ruolo della vera conduttrice unica del programma. L’affiatamento non c’è (difficilmente verrà) e tu non sembri cercarlo più di tanto. Parlare di conduzione per un programma come Le Iene è improprio perché il vostro compito è semplicemente quello di lanciare i servizi e fare qualche siparietto introduttivo sui temi di alcuni servizi. Ritieni Le Iene una tappa importante della tua carriera ma sogni una conduzione più completa: “E’ stato Che tempo che fa di Fabio Fazio a “ripulirmi”; venivo da Passaparola e Cd Live, Rai Tre mi ha fatto fare il salto. Diciamo la verità: ci si aspettava poco da me, un’ex letterina fidanzata con un calciatore al massimo partecipa a una trasmissione sportiva. Poi Le Iene ha dato una spinta forte alla mia carriera. Cosa sogno ora? Di presentare, ma so che devo ancora crescere per avere un programma tutto mio. Ci vuole esperienza. Mi piacerebbe condurre un reality: sei lì da sola, devi tenere a bada tutti” (da la Repubblica, 9/10/2011, intervista di Silvia Fumarola). Cara Ilary Blasi, concordo. Oggi la prova del fuoco per un conduttore è quella di riuscire a far sopravvivere un reality e tu, come hai ammesso, non sei ancora pronta per sostenere l’impresa. Guarda l’Isola dei famosi. Per tutta l’estate Caterina Balivo è stata in pole position e poi è rimasta al palo davanti all’esperienza di Paola Perego. Infatti non credo che l’Isola la daranno alla Perego solo perché il suo manager-marito si è lamentato che la Rai l’aveva lasciata a casa. L’Isola la daranno a Paola Perego perché ha l’esperienza e la dose di cinismo indispensabili per condurre un reality. Cara Ilary Blasi, il giorno prima dell’intervista a Repubblica da cui ho tratto la tua dichiarazione, eri stata ospite della tua amica giornalista Silvia Toffanin, a Verissimo. Nonostante le sue insistenze non hai risposto alla domanda su quale sia il tuo modello di conduttrice tv; con le solite motivazioni tipo: “ognuno ha il suo stile, la sua personalità…”. Poi il giorno dopo leggo: “Mi ha sempre colpito Simona Ventura, la sua irriverenza, il fatto che giochi a fare la ragazzaccia con battute fuori programma. Piace anche a me uscire dagli schemi e non fare il compitino” (sempre da la Repubblica, 9/10/2011, intervista di Silvia Fumarola). Cara Ilary Blasi, in attesa di studiare il suo stile di “ragazzaccia con battute fuori programma”, dalla Ventura potresti prendere un altro esempio: non è pelle e ossa. Tu sei sempre più magra. Tuo marito Francesco Totti in più di una intervista ha detto che conti i rigatoni da mettere nel piatto, pare siano 8, ma tu smentisci: “Ma no, sono molti di più. Ventiquattro in due, mi pare. Insomma so’ sessanta grammi” (da la Repubblica, 9/10/2011, intervista di Silvia Fumarola). Cara Ilary Blasi, voi televip siete un modello di fisicità per molte ragazze che in qualche caso possono estremizzare la loro voglia di dimagrimento ispirandosi ai modelli televisivi. Il giorno in cui raggiungerai il tuo sogno di diventare una conduttrice di reality spero sarai un po’ più in carne proprio come la Ventura. Se riguardi le vecchie foto della Ilary paffutella-letterina ti accorgerai che non era affatto male; sicuramente meglio della magrissima Ilary che ieri sera ha condotto (da sola) Le Iene.
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mercoledì, ottobre 12, 2011
Ok, le domande di Voyager sono quello che sono ma le risposte di Amadeus!
Caro Amadeus, lunedì hai arricchito l’Anteprima di Voyager con le tue riflessioni sull’ignoto. Se è vero che le domande di Voyager sono al limite dell’imponderabile è anche vero che le tue risposte sono state al limite dell’incomprensibile (invito i lettori più comprensivi a vedere il [ video ] per scoprire se sono io che esagero). Ad uso dei lettori meno comprensivi ho raccolto il tuo pensiero nella forma testuale; quella più indicata per l’analisi approfondita dei contenuti. Alla domanda “Qual è il tuo rapporto con l’ignoto hai risposto: “Non ho un rapporto diretto con l’ignoto. Non è che vado ad informarmi o a scoprire chissà che cosa… nel senso che io credo che questo ignoto contenga tante verità e misteri che noi non conosciamo… mi affascina moltissimo, mi incuriosisce ma ne ho timore, non mi ci butto a capofitto”. Alla domanda “Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa vorresti vedere”, hai risposto: “Mi piacerebbe molto tornare indietro nel tempo. Temo che la realtà di quel periodo, qualsiasi essa sia, sia molto più dura e difficile di quella che poi ci viene raccontata. Quindi se dico vorrei tornare al tempo dei gladiatori forse non camperei due giorni. Quindi non c’è un periodo reale dove tornare indietro. Diciamo che mi piacerebbe chiudere gli occhi e per una intera giornata essere proiettato a sorpresa indietro nel tempo”. Alla domanda “Se incontrassi un essere proveniente da un altro mondo che faresti?”, hai risposto: “Secondo me esistono esseri provenienti da altri mondi. Io non penso che la Terra sia l’unico paese popolato. Gli extraterrestri esistono e probabilmente sono già venuti a farci visita. Qualora dovessi incontrare un extraterrestre sarebbe una cosa eccezionale, talmente particolare che ci sarebbe la paura e la curiosità… ma prima o poi qualcuno di noi li incontrerà, se non è già accaduto”. Caro Amadeus, da una prima analisi del testo emerge che sei un uomo curioso che usa molto la parola affascinante e per cui la Terra è un paese. Ma andiamo avanti perché le ultime domande sono sempre quelle più importanti per completare il proprio pensiero. Alla domanda “Hai mai avuto un presentimento che poi si è avverato?” hai risposto: “Tante volte mi è capitato di dire mi ero accorto di alcuni segnali ma non li ho saputi leggere, oppure si, ed è accaduto qualcosa. Oppure i sogni. Mi capita di sognare e poi il sogno in qualche modo si realizza”. Alla domanda delle domande “Quale mistero vorresti ti fosse svelato” hai dato la risposta delle risposte: “Bella domanda… ci sono tanti misteri, tante curiosità. Ma c’è il più grande mistero in assoluto che vorrei fosse svelato, quello che forse ognuno di noi inevitabilmente è portato a conoscere; cosa c’è dopo la morte? E’ il più grande mistero secondo me in assoluto, sapere cosa c’è dopo. Credente o non credente che tu sia, tutti noi purtroppo moriamo e tutti noi vorremmo sapere che cosa c’è dopo. Nel momento in cui questo venisse svelato cambierebbe probabilmente il mondo e la nostra vita”. Caro Amadeus, sono pietrificato dalla tua ultima risposta ma riesco lo stesso a dirti che secondo me alla domanda sul tornare indietro nel tempo hai nascosto il tuo pensiero dominante. Mi riferisco alla tua scelta professionale di lasciare l’Eredità per andare ad infilare una serie di flop a Canale 5 e poi ritornare in Rai trovando rifugio nel Mezzogiorno di Michele Guardì e abbandonando i quiz che amavi tanto. Ti vedo sulla macchina del tempo vestito tutto di nero e con il ghigno luciferino dell’imitazione che ti regalò Max Tortora. Ti vedo rientrare nello studio dell’Eredità e incollarti alla sedia del conduttore abbracciato al monitor spaziale. Ti vedo dire al tuo manager “mai e poi mai lascerò l’Eredità”. Caro Amadeus, non c’è bisogno delle domande di Voyager per sapere cosa chiederai agli extraterrestri quando avrai il tuo primo incontro ravvicinato: “Ce l’avete la macchina del tempo? Vi prego! Fatemi tornare all’Eredità! Che lì le domande le devo fare e non devo rispondere!”.
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martedì, ottobre 11, 2011
Milena Gabanelli: prove tecniche di web con Reportime su corriere.it
Cara Milena Gabanelli, da domenica 23 ottobre torni su Rai 3 con Report. La tua è stata una lunga estate caldissima scandita dall’attesa dell’ok alla tutela legale da parte della Rai per il tuo programma. Nei mesi precedenti avevi vissuto l’incertezza della riconferma temendo che l’effetto Santoro-Dandini-Saviano si estendesse su di te. Domenica a Che tempo che fa hai smozzicato poche parole sull’argomento ed hai annunciato la novità Reportime. Il Corriere della Sera on line ti ha messo a disposizione uno spazio sulla sua piattaforma web e tu ed il tuo gruppo di lavoro lo utilizzerete per proporre “videoinchieste sui temi di attualità più importanti: dalla politica, all’economia, all’ambiente, alla salute, alla società”. Si tratta di uno spazio autonomo rispetto alla trasmissione televisiva ma complementare. Soprattutto è una vera e propria sperimentazione di un “nuovo” mezzo. A Fabio Fazio hai manifestato tutto il tuo interesse per questa sperimentazione consapevole che le tue inchieste possono avere successo sul web ma che per ottenerlo dovrai adattarti al web che non è la tv. Per chi fa tv il passaggio al web è inevitabile anche se non è ben chiaro quanto sarà lungo il momento di passaggio. Voi “televip in odore di siluramento” siete i primi a crederci; giocoforza. Prima di te lo hanno fatto Enrico Mentana (dopo aver lasciato Mediaset fu proprio Corriere Tv ad ospitare le sue interviste) e Michele Santoro con Rai per una Notte e Tutti in piedi (e dal 3 novembre prossimo con Comizi d’amore, che però sarà trasmesso anche da Sky e su un circuito di emittenti locali). La strada verso il web è lunghissima e nell’immediato darà pochissimi risultati. O meglio, non darà i risultati a cui siete abituati. Il fatto che anche tu cominci a pensarci conferma che il futuro è on-line e, quando l’on-line entrerà direttamente nel televisore di tutti gli italiani, chi avrà cominciato a produrre per tempo secondo la nuova logica sarà dentro quel televisore indipendentemente dal volere dei “vecchi” editori. Almeno questa è la speranza. Cara Milena Gabanelli, uno dei meriti che ti vanno riconosciuti e che sei stata la prima a credere fortemente nell’uso dei mezzi televisivi leggeri ed economici per realizzare le tue inchieste (le telecamerine gestite direttamente dal giornalista senza telecamere superprofessionali e tecnici al seguito). Da “esterna” hai combattuto la tua battaglia contro le regole tecnico-qualitative della Rai che quando hai cominciato erano rigorosissime. Qualche tuo collega all’epoca ti derideva. Oggi che le tecnologie video broadcast sono alla portata di quasi tutti con standard qualitativi eccellenti fa un certo effetto vedere ancora i tuoi giornalisti con la telecamera (non è più tanto telecamerina ma broadcast anche se sempre abbastanza economica) piazzata sulla scrivania degli intervistati. Dà l’idea che il gruppo di Report non vuole tradire le sue origini e che ricordate bene da dove venite. Cara Milena Gabanelli, seguirò con interesse e speranza la tua sperimentazione sul web. E se a motivarti verso questa scelta è stata l’incertezza sul tuo futuro in Rai ben venga anche quella incertezza. Bruno Vespa non avrà mai le tue preoccupazioni “andrò in onda o non andrò in onda quest’anno?”, al massimo qualcuno proverà a dire che sarebbe il caso di pensare di poter provare a togliergli una della sue 4 serate. Al massimo. Al minimo, Bruno Vespa resterà inchiodato nel suo concetto di televisione del secolo scorso e sul web ci saranno vecchi spezzoni in cui il Papa gli telefona in diretta e Berlusconi firma il contratto con gli italiani mentre lui controlla che lo firmi veramente. La sua presenza sul web sarà passiva. E se il web è il futuro, che Vespa abbia un futuro passivo nella comunicazione è una notizia confortante.
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caro televip “segnala”: Sky gratis per le scuole per 5 anni
Sky Italia lancia l’iniziativa “Sky per le Scuole” ovvero offrirà a tutte le scuole pubbliche secondarie di primo grado che ne faranno richiesta l’installazione gratuita di un impianto satellitare e di un decoder MySkyHD, oltre all’attivazione di un abbonamento gratuito valido 5 anni a un pacchetto di canali di news e documentari.
Copio e incollo dal sito
Tutti i decoder saranno dotati di funzionalità Pvr (Personal Video Recorder), che permetterà ai docenti di selezionare e registrare i programmi di loro interesse per rivederli con gli studenti in qualsiasi momento, negli orari di lezione. Il pacchetto include la più ampia gamma di notiziari e programmi d’informazione e approfondimento trasmessi dalle reti all-news di Cnn International, Bbc World News, Fox News, Euronews, Sky News, France 24, Canal 24 Horas, Al Jazeera International e tante altre, tra cui il canale italiano SkyTG24, mentre l’offerta documentari offre una molteplicità di programmi di storia, natura, viaggi, avventura e tecnologia, con le produzioni di History Channel, National Geographic Channel, i canali Discovery, Dove Tv e Marcopolo. Il pacchetto è arricchito ulteriormente dal canale Classica, dedicato alla musica, e da Babel, rivolto ai nuovi italiani e al mondo dell’immigrazione.
Per poter aderire all’iniziativa “Sky per le scuole” sarà sufficiente che i dirigenti scolastici interessati compilino il modulo nella pagina web dedicata sul sito entro il 31 dicembre 2011 e seguano le semplici operazioni indicate per dare corso all’iniziativa.
– come aderire all’iniziativa
– le condizioni generali di abbonamento [ pdf ]
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lunedì, ottobre 10, 2011
Prima domenica pomeriggio freddina con sorpresa
Caro Gerry Scotti, ieri sei stato protagonista del momento più tenerone di Domenica Cinque: l’intervista a cuore aperto con la fatina Federica Panicucci. Eravate emozionati entrambi. Lei nel ricordare i suoi esordi televisivi accanto a te e tu nel ricordare che lei è “una delle poche amiche che ho nel mondo dello spettacolo”. Le hai fatto sgorgare le lacrime quando l’hai portata ad esempio di collega preparata ed educata “è una delle poche che dice buongiorno quando arriva e buonasera a fine giornata”. L’emozione ti ha colto nel ricordare la tua infanzia e nel tracciare un profilo dei tuoi genitori. Il magone però ti è venuto quando hai ripensato ai momenti tristi della difficile separazione da tua moglie in cui hai temuto di perdere l’amore di tuo figlio. Una intervista molto intima che tu, personaggio notoriamente riservato, hai voluto concedere alla fatina Panicucci in segno di amicizia. Hai dato anche la notizia che ritieni l’età di 60 anni come l’età giusta per smettere di fare televisione “nel modo più professionale”. Finita la tua intervista, la fatina Panicucci ci ha invitato a non abbandonarla perché dopo la pubblicità avrebbe intervistato Elisabetta Gregoraci. Caro Gerry Scotti, mi sono avventato sul telecomando per evitare qualsiasi contatto con la Gregoraci. Il solo pensiero della sua voce cigolante mi ha messo di cattivo umore più di un lunedì mattina. Ho iniziato lo zapping nella speranza di essere più fortunato di qualche ora prima quando mi ero imbattuto in un fastidiosissimo Due contro tutti con Vladimir Luxuria e Assunta Almirante orchestrato da Massimo Giletti. Un minestrone di luoghi comuni, retorica, qualunquismo, chiacchericcio, provocazioni spicciole, pensieri a caso, protagonismi incontrollati e di filosofia, politica e sociologia da Bignami. Ripensando a loro per un attimo mi son detto “forse il Gregoraci pensiero non è poi così male”. Ma è stato il pensiero di un attimo perché intanto il telecomando ha fatto il suo dovere e mi portato al cospetto del programma Le regine di Antonello Aglioti su Rai 5. La puntata era dedicata a Barbara Alberti. Non ho avuto dubbi ed ho scelto di ascoltare una donna intelligente, colta, affascinante, coinvolgente, sconvolgente, intrigante, spiazzante, bellissima ed elegantissima nell’indossare le sue rughe. La tv della domenica pomeriggio a volte sa proprio sorprenderti.
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domenica, ottobre 09, 2011
il postino (o piccolo post)
Caro Mauro Mazza, te lo stanno dicendo tutti i telespettatori di Rai 1 che in massa guardano Don Matteo 8 e spariscono davanti a Me lo dicono tutti condotto da Pino Insegno: “vogliamo programmi da Rai 1”. Si perché, se è vero che Don Matteo è una fiction sentimental-giallina-familiar-commedia vecchia come la storia della tv, è anche vero che a quanto pare è il meglio che oggi Rai 1 sa offrire al suo pubblico e il pubblico dice chiaramente “ok… ci tocca Don Matteo? Ce lo prendiamo. Ma la copia di Scherzi a parte, no”. Caro Mauro Mazza, come c’è tornato su Rai 1 un programma come Me lo dicono tutti lo sai solo tu. E dunque è tuo anche il merito di aver dato al pubblico di Rai 1 la soddisfazione di vedere cancellato il programma. Soddisfazioni che un tempo si potevano avere solo dalla brutta tv commerciale e che oggi anche Rai 1 sa dispensare.
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sabato, ottobre 08, 2011
due telescatti commentati da caro televip: Formigli intervista Fini e Clooney da Letterman.
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caro televip “selection”: Emigranti italiani secondo Iacona di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro, 4/10/2011
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caro televip “segnala”: Lasko, la trilogia di Mad Max su AXN e Star Trek Voyager stagioni 2 e 3 su AXN SCI-FI
AXN (Sky 120)
– LASKO Stagione 1: da martedì 11 ottobre ore 21.00 per la prima volta in HD.
– speciale “trilogia” dedicata a Mad Max. Si parte con “Interceptor” sabato 15 ottobre alle ore 22.50, per poi proseguire con il secondo capitolo “Interceptor – Il guerriero della strada”sabato 22 ottobre alle 22.50 e per finire con “Mad Max – Oltre lasfera del tuono” sabato 29 ottobre sempre in seconda serata.
AXN SCI-FI (Sky 133)
– STAR TREK VOYAGER Stagioni 2 e 3 in onda dal lunedì al sabato alle 23.30
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venerdì, ottobre 07, 2011
caro televip ringrazia per i 691 voti ai Macchianera Blog Awards 2011
GRAZIE!
a tutte le persone che in pieno agosto hanno dedicato del tempo per candidare caro televip nella categoria Miglior Blog/Sito Televisivo ai Macchianera Blog Awars 2011. Grazie alle 691 persone che poi hanno rivotato per la fase finale (i voti sono 692 ma indovinate un po’ di chi è il 692esimo?).
[ QUI ] trovate il dettaglio con tutti i risultati e tutte le categorie.
[ VIDEO ] della serata di premiazione tenutasi a Riva del Garda nell’ambito della BlogFest sabato 1 ottobre 2011
Vi lascio l’estratto video della premiazione del miglior blog/sito televisivo (italiansubs) con citazione di caro televip tra i finalisti. Grazie ancora da Akio.
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Un segnale da Rai 3: la prontezza di Agorà nell’allestire una prima serata
Caro Andrea Vianello, la nuova stagione di Agorà (Rai 3) dopo pochi giorni ti ha già dato grandi soddisfazioni. E’ stato ad Agorà che Giuliano Ferrara ha detto del ministro delle finanze italiano che “Tremonti è per metà un tributarista di genio e per l’altra metà è una cosa a metà tra un bambino capriccioso e un colossale imbroglione”, ma soprattutto ha dato una speranza al Paese rivelando che il presidente del consiglio Berlusconi “è molto di cattivo umore e minaccia di andarsene lasciandoci in balia della sorte e non di una alternativa concreta”. Caro Andrea Vianello, l’anticipo della messa in onda alle 8 del mattino vuol dire che sfidi direttamente Omnibus il consolidato programma del mattino di La7. Non è un salto nel buio perché Rai 3 offre ampie garanzie tecniche e di esperienza per l’allestimento dei talk show nella fascia mattutina. A questo va aggiunto che Agorà usa bene le potenzialità della rete. I video sul sito sono suddivisi in clip per argomenti e momenti della trasmissione. Se si vuole rivedere solo una porzione del programma la si può trovare facilmente. Ottimo il live tweetting che consente di seguire la trasmissione anche dall’autobus con il proprio smartphone (non se ne può più delle trasmissioni e delle emittenti tv che dicono “seguiteci su twitter” e poi usano twitter solo per dire a che ora va in onda il programma e chi sono gli ospiti. Twitter è un’altra cosa!). Buono il blog. Ieri hai sperimentato anche “la prima serata d’emergenza” (come l’hai definita nella conferenza stampa di presentazione che ho seguito in live streaming; buona idea). Ti sei detto pronto a ripetere come lo scorso anno l’esperienza di allestire rapidamente su richiesta di Rai 3 una diretta in prima serata su un evento di particolare rilevanza (l’anno scorso lo hai fatto per la tragedia di Fukushima). Detto e fatto. Ieri sei andato in onda in pochissime ore per una puntata speciale dedicata alla morte di Steve Jobs. E’ stata una trasmissione interessante e la presenza in studio del nuovo direttore di Rai 3 Antonio Di Bella ci dice che ci saranno altri speciali in prima serata. Certo dovrai vedertela con “la voglia di speciali” di Bruno Vespa. Ora che non ha più Michele Santoro con cui litigare potresti diventare il suo nuovo bersaglio preferito, soprattutto se ti metti a fargli troppa concorrenza interna. Caro Andrea Vianello, continuerò a seguire Agorà al mattino anche se devo farti presente che Omnibus La7 mi piace e non ho intenzione di tradirlo con il primo che capita. Invece ti do fin da subito la mia disponibilità per gli speciali in prima serata soprattutto se la tua prontezza ad andare in onda contribuirà a diminuire la possibilità di sorbirsi uno “Speciale Porta a Porta in prima serata”.
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giovedì, ottobre 06, 2011
Tessa si prende meritatamente il pubblico di Benedetta
Cara Tessa Gelisio, nel calderone del magna magna televisivo ora ci sei anche tu in qualità di conduttrice di Cotto e Mangiato, la rubrichetta culinaria di Studio Aperto su Italia Uno portata al successo da Benedetta Parodi. Non sei proprio una cuoca novella visto che la tua trasmissione Pianeta Mare si conclude con te che invadi la cucina di una casalinga con al seguito un cuoco che s’inventa una ricetta con quello che trova in casa della fortunata. La formula di Cotto e Mangiato è una formula vincente a cominciare dalla durata brevissima e dalla rapidità e facilità di esecuzione dei piatti, cosa che alla Parodi ormai stava stretta. La dovevi vedere ieri durante i suoi 45 minuti dei Menù di Benedetta mentre cucinava il “menù romantico” insieme al marito Caressa (così lo ha chiamato lei durante la puntata); lunga, prolissa, esageratamente dettagliata. A quanto pare gli ascolti non la stanno premiando. Viaggia sul 2% di share e a guardarla su La7 per il momento sono poco più di 300mila telespettatori. Cotto e Mangiato invece si conferma una piccola macchina da guerra culinaria che fa il 20% di share e 2milioni e mezzo di telespettatori. Cara Tessa Gelisio, quando Licia Colò lasciò Mediaset per la Rai apparve naturale che tu avresti preso il suo posto alla conduzione dei programmi naturalistici Mediaset. Lo stai facendo con buoni risultati ma ora, sostituendo la Parodi ai fornelli, stai ottenendo gli stessi ascolti della tanto celebrata star diventata best-long-sellerista (le librerie sono già piene del suo nuovo libro che così inizia la sua lunga corsa verso l’albero di Natale degli italiani). Uscirà sicuramente anche il nuovo libro di Cotto e Mangiato con il tuo volto in copertina e qualche copia alla star gliela toglierai. Per il momento però puoi goderti il successo di essere riuscita a tenerti i “suoi” telespettatori. La tua soddisfazione è evidente soprattutto quando alla fine della rubrichetta saluti il pubblico con la formuletta “E’ davvero una ricetta da… Cotto e Mangiato… E’ un piatto da… Cotto e Mangiato…”. Non è “il dito che assaggia della Parodi” ma è altrettanto efficace. Classico esempio di conduttrice insostituibile molto ben sostituita.
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mercoledì, ottobre 05, 2011
Comprensione per la zsia Mara
Cara Mara Venier, ora che accanto a te c’è Marco Liorni come co-conduttore de La vita in diretta senti che puoi tornare a fare un po’ di più la “zsia Mara” che eri a Domenica in e che le tue imitatrici Gabriella Germani ed Emanuela Aureli hanno contribuito a rendere popolare con frasi tipo “bello della zsia… fattelo dire dalla zsia… vieni dalla zsia…”. Il “giovane e perfettino” Liorni sta al gioco anche quando la “zsia Mara” prende delle cantonate. State per lanciare il servizio sul matrimonio tra l’attrice Paola Cortellesi e il regista Riccardo Milani e “il giovane e perfettino” Liorni si permette di aggiungere come nota di colore introduttiva che la Cortellesi, tra le tante cose che può vantare nel suo curriculum, ha anche quella di aver cantato la canzone Cacao Meravigliao del programma Indietro tutta di Renzo Arbore. Tu lo contraddici immediatamente dicendogli che Cacao Meravigliao era cantata dalle ballerine brasiliane ed aggiungi anche la mossetta. Per avvalorare ulteriormente la tua affermazione dici a Liorni di fidarsi di te perché Indietro tutta è stato un programma “di famiglia”, alludendo al tuo lungo fidanzamento con Arbore. Liorni educatamente e sommessamente ribadisce che la Cortellesi è stata la voce solista del Cacao Meravigliao e tu lo incalzi: “Ma a te… chi te l’ha detto? E lui, con un sorriso convinto: “Lei!”. Parte il servizio sul matrimonio Cortellesi-Milani e al rientro in studio la “zsia Mara” è costretta a gridare a piena voce “Aveva ragione Marcooo!… Aveva ragione Marcooo!…”. Cara Mara Venier, che Paola Cortellesi abbia cominciato a 13 anni cantando la canzone Cacao Meravigliao è stato ripetuto in tv da lei e da altri svariante volte. Il tuo Renzo Arbore lo ha ricordato anche recentemente durante l’omaggio Kolossal che Rai 5 gli ha reso con il programma Oggi qui domani… llà. Il fatto che tu non lo sapessi non è particolarmente grave ma il fatto che la “zsia Mara” faccia la maestrina con “il giovane e perfettino” Marco Liorni e non si fidi di lui si giustifica solo come l’effetto di tanti anni di lavoro con quel discolo di Luca Giurato come co-conduttore. Chiunque poi si sentirebbe autorizzato a fare la maestrina e a ritenere di avere sempre ragione.
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martedì, ottobre 04, 2011
Sentenze live in prime time: guarda, mangia, bevi e chiacchera.
Cari direttori di tutti i telegiornali e di tutte le emittenti televisive, dopo una giornata in cui avete montato la grande attesa per la sentenza, il processo d’appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher si è concluso con l’assoluzione con formula piena in diretta televisiva in prime time. Per l’evento, Mediaset ha scelto di allestire uno Speciale Quarto Grado mentre la Rai ha dato la diretta su Rai News e poi è arrivato Porta a Porta. Ora però per tutti voi si apre la caccia all’intervista in esclusiva di tutti i personaggi che a vario titolo e livello hanno vissuto questa storia. Ci sono tre famiglie coinvolte e poi gli avvocati, gli amici, i parenti, i conoscenti, i giornalisti del caso, gli opinionisti per caso, i conduttori che di solito non ci fanno caso, le trasmissioni che è tutto un caso. Da oggi fino a Natale vi darete come imperativo editoriale quello di sviscerare di nuovo tutta la storia di questo efferato omicidio però parlando di Raffaele ed Amanda in modo completamente nuovo alla luce del ribaltamento della sentenza di primo grado che li aveva condannati come assassini. Lo farete in parte per riabilitare i due ragazzi davanti all’opinione pubblica italiana ed internazionale e in parte per dimostrare al vostro pubblico che le tv non sono lì a cibarsi delle disgrazie delle persone ma sono lì a cibarsi anche della ritrovata felicità delle persone. Il cannibalismo mediatico non si fa scrupoli davanti alle notizie che cambiano verso; basta cambiare tipo di salsa e la pietanza può essere servita valorizzando il nuovo sapore. Tanto ormai il pubblico guarda, chiacchera e si beve e si mangia di tutto e di più.
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lunedì, ottobre 03, 2011
Rai: una assenza che ancora fa la differenza con Mediaset
Cara Maria De Filippi, sabato pomeriggio sono tornati i tuoi Amici nel primo di quattro speciali attraverso i quali sceglierete i concorrenti degni di indossare la maglietta e di sedere sul banco del tuo talent show. Per questa selezione hai escogitato una grande novità: la leva del “no” e del “si”. Gli aspiranti Amici si esibiscono fino a quando i professori non decidono di interromperli abbassando quella leva. L’aspirante amico può essere rimesso in gioco se un altro professore rialza la leva. Questa soluzione gladiatoria è molto apprezzata dal regista della trasmissione che può sbizzarrirsi nelle inquadrature in primo piano degli aspiranti Amici e dei professori intenti a fare il pollice verso con la leva. Le differenze di opinioni tra i professori tornano ad essere le protagoniste del programma. La tua è una tv che punta sulle certezze che ti sei procurata in questi anni in cui hai consolidato il tuo regno televisivo. Quindi sabato a C’è Posta per Te non potevano mancare Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti destinatari della posta del cuore che ancora una volta ha fatto il picco dei tuoi telespettatori. La prevedibilità e la ripetitività sono il punto di forza su cui Canale 5 investe a colpo sicuro e con entusiasmo. Dopo la prima puntata di C’è Posta per Te, il direttore di Canale 5 Massimo Donelli per definire il tuo successo ha usato una metafora finanziaria: “Se C’è Posta per Te fosse un titolo quotato in Borsa, si vedrebbe confermata pienamente la tripla A, che nel nostro caso sta per ascolti (programma leader), affetto (pubblico fedelissimo), affidabilità (una garanzia per gli investitori pubblicitari)”. Cara Maria De Filippi, vedersi assegnare una tripla A dal proprio direttore di rete deve essere la soddisfazione massima per una conduttrice televisiva, insieme, ovviamente, al gradimento del pubblico che continua a seguire i tuoi programmi come il primo giorno. Chi l’avrebbe detto quel primo giorno che la ruvida conduttrice che eri sarebbe diventata una star televisiva; solo tuo marito Maurizio Costanzo ne fu convinto da subito. Cara Maria De Filippi, il direttore di Canale 5 Donelli assegnandoti quella tripla A ha ribadito quello che da anni dice anche il vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi e cioè che tu sei una risorsa fondamentale del loro modo di intendere la televisione. La tua permanenza a Canale 5 è importante anche per la Rai che nonostante abbia perso la tripla A da un bel po’ di tempo, ha il merito di non essere ancora riuscita a strapparti alla concorrenza per affidarti un programma. E’ uno dei pochi motivi per cui oggi ancora si può gridare “Viva la Rai!”.
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domenica, ottobre 02, 2011
la settimana su twitter di caro televip (dal 25 al 30 settembre 2011)
– la Finanza nell’ufficio del direttore del Tg1 Minzolini che si dice tranquillo. L’indagine non riguarda i suoi editoriali.
– il presidente Rai Garimberti: “Rai1 fa ascolti da Rai3”. Però li fa con programmi brutti e quindi non sono risultati da sottovalutare.
– Ascolti tv: Me lo dicono tutti (Rai1) fa l’11,89% e Chi l’ha visto (Rai3) fa l’11,87%. Caro Mauro Mazza cosa ti “insegna” questa catastrofe?
– Fiorello: ‘Baudo è deluso dalla Rai’. Caro Fiorello, anche noi lo siamo ma non ce ne facciamo una malattia.
– Facchinetti: ‘la Rai si è fidata di me quando non ero nessuno a livello di conduzione’. Conduzione a me pare una parola un po’ grossa. Mah.
– Di Bella torna alla direzione di Rai3. Caro Antonio, ritenta. Senza Paolo Ruffini in giro dovresti essere più fortunato.
– Bersaglio mobile: Mentana intervisterà Lavitola. Il vero scoop sarebbe se Berlusconi telefonasse in diretta per dirgli di tornare da Panama.
– Ferrara commenta Bagnasco: ‘la scomunica di Berlusconi è rinviata’. L’inferno però non può attendere.
– stasera a Ballarò La Russa e Finocchiaro. Per la serie dopo la copertina di Crozza cambio canale che quei due li vedo sempre a Porta a Porta
– dopo aver visto la Gregoraci a Baila si può affermare che la Canalis di Dancing with the stars è una ballerina.
– Baila. taroccato quel tanto che basta per poter dire che non è identico a Ballando con le stelle. Sono eterozigoti.
– Baila in onda nel rispetto di tutte le inibizioni del giudice. Lo ha deciso Pier Silvio Berlusconi. Finalmente un’idea originale!
– chiude il Bagaglino in crisi di pubblico. Segnale preoccupante anche per il barzellettiere Berlusconi.
– stasera su Rai1 la fiction su Tiberio Mitri. La notizia è che nei panni di Tiberio Mitri non c’è Beppe Fiorello ma Luca Argentero.
– Baila sospeso dal giudice. Il più deluso pare sia Briatore che pensava di avere il lunedì libero… dalla Gregoraci.
– stasera a Porta a Porta si parla del decreto sulle intercettazioni. Dopo la discussione si passerà alla votazione. Certa l’approvazione.
– Maria Stella Gelmini ha scritto un libro di favole. S’intitola ‘I neutrini e il tunnel cattivo cattivo’
– tutto quello che la Gelmini sa sui neutrini l’ha visto su Rieducational Tunnel
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sabato, ottobre 01, 2011
Star Academy: il telescatto commentato da caro televip
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caro televip “selection”: Se la premier fa sesso in tv l’opinione di Mariano Sabatini su Metro,
27/9/2011
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lunedì, novembre 14, 2011
XFactor 5: ora che comincia sul serio, non togliete al pubblico nazional-popolare le repliche in chiaro su Cielo
Cara Simona Ventura, tu e gli altri giudici di XFactor 5 avete scelto i 12 talenti musicali che animeranno la prima puntata vera e propria del programma. Stare su una emittente satellitare come Sky Uno modifica profondamente la modalità di visione da parte dello spettatore non pagante che vede la replica (per il momento, poi chissà) il giorno dopo (venerdì) o la domenica sera su Cielo (canale 26 del digitale terrestre). I tanti telespettatori in chiaro orfani di XFactor (e traditi da Rai 2 che gli ha mollato la patacca Star Academy) sono chiamati ad una prova di abilità non da poco. Devono evitare siti, blog, radio e giornali se vogliono godersi lo spettacolo senza avere anticipazioni su quello che è accaduto in diretta a beneficio del pubblico pagante. Cara Simona Ventura, per te non deve essere proprio il massimo della soddisfazione. La tua anima nazional-popolare non può non sentire tutto il peso di questa piccola privazione alla quale sottoponete molto più pubblico potenziale di quello che vi guarda a pagamento. Ieri mentre ti vedevo impegnatissima a scegliere le concorrenti che faranno parte della tua squadra mi è parso di cogliere una certa insoddisfazione. Non l’ho abbinata al programma o ai concorrenti ma al fatto che tu vorresti che tutti gli sforzi ed il lavoro che state facendo per preparare un grande spettacolo, fossero visti da molti più telespettatori e non solo dall’universo degli abbonati Sky. Mentre ti scrivo non so ancora se Cielo dopo le quattro puntate sulle selezioni continuerà a trasmettere anche il programma vero e proprio in replica in chiaro. Pare che i dubbi dipendano dal fatto che molti abbonati Sky si sono lamentati che la replica in chiaro rende meno esclusivo il privilegio per cui hanno pagato. Cara Simona Ventura, ora che XFactor 5 entra nel vivo sarebbe un peccato che il tuo pubblico nazional-popolare non potesse vedere lo spettacolo per cui tu, i tuoi colleghi, i concorrenti e tutta la produzione lavorate tanto. La tua anima nazional-popolare sarà ancora più sollecitata dall’aria di crisi che c’è in giro, ad intercedere con le alte sfere di Sky per mantenere la messa in onda in replica in chiaro su Cielo (la puntata sugli home visit andata in onda in replica venerdì 11 novembre ha fatto registrare oltre 600.000 spettatori!). Cara Simona Ventura, non lo dico per me (io il venerdì guardo Italialand di Maurizio Crozza), lo dico per il tuo pubblico nazional-popolare e per te: il pubblico nazional-popolare fa presto a dimenticarsi dei suoi beniamini.
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caro televip è anche su wordpress in attesa di sapere se la piattaforma splinder continuerà a funzionare.
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sabato, novembre 12, 2011
Chiambretti Muzik Show: celebrazione e promozione.
Caro Piero Chiambretti, il tuo Muzik Show è un melenso spettacolo promozionale-celebrativo. La prima puntata non poteva che essere dedicata alla popstar italiana più promozionata e celebrata: Laura Pausini. La “signora Pausini” come l’hai chiamata tu per tutta la sera, fa la popstar con un apparato promozionale di primissimo piano al quale va aggiunta una rete mondiale di fan che farebbero eleggere un capo di stato. In più “la signora Pausini” ha una spiccata vocazione all’uso del microfono non solo per cantare ma anche per fare la show-woman. Il Chiambretti Muzik Show di ieri ha promosso in prima serata su Italia 1, il nuovo album della “signora Pausini” e l’ha celebrata esattamente come faceva tanti anni fa Pippo Baudo con i personaggi ospiti della sua trasmissione Serata d’Onore. Parli di Pippo Baudo e Pippo Baudo si materializza in collegamento con Muzik Show e non per rivendicare la paternità dell’idea del programma ma per rivendicare di aver scoperto “la signora Pausini”. E’ il momento dei fan vip ed ecco arrivare Giorgio Panariello a ricordarci che “la signora Pausini c’ha due poppe così!”. Ecco le due amiche per la pelle Alessia Marcuzzi e Vittoria Belvedere che ci raccontano quanto è speciale essere amiche per la pelle della “signora Pausini”. Il duetto con Pino Daniele fa un po’ prendere fiato dalla melassa ma è un attimo perché c’è un filmato in cui Patty del Mondo di Patty da Buenos Aires chiede alla “signora Pausini” due biglietti per il suo concerto argentino che è già sold out. Caro Piero Chiambretti, eccoti a commentare la sequenza fotografica con la lista dei grandi personaggi che “la signora Pausini” ha conosciuto e poi un videoclip con i duetti più celebri. Tu, non sei mai irriverente o sarcastico. Sei un Chiambretti ironicamente votato alla promozione celebrativa. Un timido tentativo di essere “Pierino” lo fai con il critico musicale Mario Luzzato Fegiz che all’esordio aveva stroncato la “signora Pausini” come inadatta a riempire gli stadi. Dopo aver mostrato un videoclip con la “signora Pausini” acclamata negli stadi hai tentato, senza riuscirsi, di far dire a Luzzato Fegiz “Ho sbagliato”. Caro Piero Chiambretti, la tua vena di conduttore promozionale celebrativo dà il meglio quando c’è da valorizzare il patrimonio più grande che la “signora Pausini” ha: i suoi fan-gente comune. Sono loro che fedelmente schierati fanno da scenografia umana nello studio. Tu ti avvicini a quella più rappresentativa: una cantante lirica cinese che intona “Incancellabile”. La “signora Pausini” le va incontro e finisce il brano duellando con lei con tutta la potenza della sua voce. Si abbracciano. Caro Piero Chiambretti, non farai il Chiambretti Night perché costava troppo e quindi hai sposato la filosofia Mediaset delle telepromozioni che costano poco e rendono tanto.
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caro televip, torna lunedì prossimo. Ciao!
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amici di caro televip, pare che la vecchia piattaforma splinder stia per essere chiusa e quindi ho creato questo nuovo spazio su wordpress. Non so se riuscirò mai a riportare tutto lo “storico” di ben 8 anni di post. Spero solo che quelli di splinder abbiano il buon gusto di non cancellare i blog di tutti quei blogger che l’avevano scelta come piattaforma.
caro televip per il momento continua dunque in parallelo sulle due piattaforme. Vi farò sapere che fine farò. Boh e pure mah.
Akio
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caro televip “selection”: Che affare, la tv fatta dai bambini di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro, 7/11/2011 e Giornalisti, “staccate la spina” alle gag di personaggi come Stracquadanio di Mariano Sabatini dalla rubrica “E’ la tv, bellezza!” su tiscali notizie
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venerdì, novembre 11, 2011
E da martedì più Berlusconi per tutte le emittenti televisive
Cari direttori di tutte le emittenti televisive, da lunedì Silvio Berlusconi non sarà più il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. L’uomo è in età da pensione ma non si arrenderà all’inattività perché punta a vivere fino a 120 anni. Dunque bisogna trovargli un’occupazione e quella di occupare tutte le reti televisive e tutte le trasmissioni mi sembra inevitabile. Non avrà più vincoli istituzionali e potrà esibirsi in tv come mai ha fatto finora. Vediamo dunque dove potreste impiegarlo già dalla prossima settimana. Intanto s’impone una serie speciale di Chi vuol stare con un milionario? Il problema sarà trovare qualcuno in grado di fare il casting perché chissà quante se ne presenteranno. Così come sarebbero in tantissimi a presentarsi ai casting di BFactor, un talent condotto da Silvio dove bisogna dimostrare di avere il talento di Silvio come cantante. Silvio potrebbe indagare una volta a settimana a Le solite ignote, un quiz dove Silvio indovina il mestiere di una lunghissima serie di ragazze non troppo alte, vestite con il tubino nero e trucco leggero. Il lunedì Silvio potrebbe dividersi tra Voyager “ai confini della senescenza” e Il Grande Fratello che finalmente mostrerebbe al pubblico il suo volto: quello di Silvio. La grande sfida di Silvio in questo caso sarebbe quella di battere Il più grande spettacolo dopo il week-end di Fiorello. Bruno Vespa lascerà con piacere a Silvio la conduzione di una delle sue quattro serate per gli attesissimi speciali Porta a Porta Arcore, Porta a Porta Villa Certosa, Porta a Porta Palazzo Grazioli: tre docu-reality ambientati nelle stanze delle abitazioni di Silvio. Il venerdì Silvio sarà conduttore-mattatore a Quarto grado che non si occuperà più dei casi di cronaca nerissima ma dei casi di cronaca giudiziaria di cui Silvio è protagonista. A Mattino Cinque, Silvio continuerà a fare quello che già ha fatto da Presidente del Consiglio, ovvero intervenire come meglio crede, quando crede, solo che non parlerà di politica ma darà consigli alle massaie su come fare la spesa e lo farà a reti unificate in collegamento con Occhio alla spesa “i consigli di Silvio per svuotare i ristoranti”. Nel programma Le Iene sostituirà egregiamente Enrico Brignano con monologhi sulle scampagnate che faceva da bambino e le troppe cotolette alla milanese che preparava la mamma. Giovanni Minoli gli lascerà condurre gli speciali del programma “La storia sono io”, dove Silvio ripercorrerà le tappe più significative della sua lunga militanza politica da “L’Italia è il paese che amo” al baciamano a Gheddafi. Silvio sarà il protagonista assoluto di tutti i programmi che hanno il pronome personale nel titolo (esplicito o sottinteso): C’è Posta per Me; Io Canto; Vi lascio una canzone (e in mezzo ai guai); I fatti vostri (non me li sono mai fatti ma i fatti miei erano troppi e dovevo scegliere); I miei migliori anni; La mia eredità. A gennaio grandi serate danzanti con Ballando con Silvio Berlusconi. Cari direttori di tutte le emittenti televisive, Silvio in queste ore sta valutando attentamente le vostre offerte e pare che ne abbia rifiutate solo due: le televendite d materassi e pentole dove non si ritiene all’altezza di Giorgio Mastrota e il preserale Avanti un altro che lo fa pensare troppo a Mario Monti. Ovviamente Silvio non accetterà proposte per programmi televisivi domenicali. La domenica Silvio si riposerà come lo obbligano a fare le scritture.
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amici di caro televip, pare (non ci sono conferme ufficiali) che la vecchia piattaforma splinder stia per essere chiusa e quindi ho creato questo nuovo spazio su wordpress. Non so se riuscirò mai a riportare tutto lo “storico” di ben 8 anni di post. Spero solo che quelli di splinder abbiano il buon gusto di non cancellare i blog di tutti quei blogger che l’avevano scelta come piattaforma.
caro televip per il momento continua dunque in parallelo sulle due piattaforme. Vi farò sapere che fine farò. Boh e pure mah.
Akio
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giovedì, novembre 10, 2011
Lilli Gruber sempre preparatissima al cospetto del maestro Eugenio Scalfari
Cara Lilli Dietlinde Gruber, ospitare Eugenio Scalfari ad Otto e Mezzo su La7 ti dà ogni volta una profonda soddisfazione professionale. Averlo in studio tutto solo, tutto per te, ti riempie di orgoglio e non fai nulla per nasconderlo; altrimenti che servirebbe esserne orgogliosa? Lo avvolgi in un’atmosfera di santità giornalistica ma senza gli eccessi di Fabio Fazio (da cui Scalfari va per promuovere i suoi libri) che lo sommerge di applausi, infastidendolo (ricordo quella volta che gli disse “Ma perché applaudono, non ho ancora detto niente!”). Tu gli lasci tutto lo spazio che vuole e lo avvisi con larghissimo anticipo che lo interromperai per mandare la pausa pubblicitaria. Scalfari è entusiasta di rispondere alle tue domande e di poter argomentare compiutamente le sue analisi. Tu lo guardi estasiata. Tra di voi c’è stima ma anche feeling; vi piacete. Tu vedi in lui l’ultimo grande vecchio del giornalismo italiano e lui vede in te l’ultima giovane giornalista Rai che si è fatta strada nella giungla televisiva per la sua caparbietà e preparazione; una sacrosanta solidarietà tra “secchioni” del giornalismo, anche se di generazioni diverse. Cara Lilli Dietlinde Gruber, al maestro Scalfari piaci proprio tanto. Ti guarda con una tenerezza che raramente mostra nei confronti dei suoi interlocutori televisivi (siano giornalisti, conduttori o politici). Nella puntata di Otto e Mezzo di ieri sera la vostra intesa è sembrata ancora più forte. Nei vostri sguardi c’era tutta l’intensità comunicativa di chi stava condividendo-vivendo le ore più significative della caduta politica di Silvio Berlusconi. Se c’era bisogno di una conferma al fatto che sei pazza di Eugenio Scalfari ieri sera ne hai offerta un’altra a lui ed al tuo pubblico. Scalfari con te è particolarmente tenero ma è pur sempre Eugenio Scalfari e non riesce a trattenere la sua indole di primo della classe giornalistica e di direttore che mette alla prova i suoi allievi. Ad un certo punto ti ha messo alla prova “Le consiglio di leggere, se non lo ha fatto, l’articolo di oggi di Barbara Spinelli su Repubblica che dice…”. Tu, per la prima volta hai sovrapposto la tua voce alla sua “Si, l’ho letto… leggo sempre la Spinelli…” e, mentre Scalfari citava i punti più significativi dell’articolo, tu completavi la frase e andavi oltre per dimostrare al maestro di aver letto davvero l’articolo e che eri preparatissima. Cara Lilli Dietlinde Gruber, brava! E’ così che si dimostra concretamente la propria stima ed affetto a chi si ritiene un maestro.
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mercoledì, novembre 09, 2011
Un indelebile ricordo in bianco e nero
Caro Joe Frazier, il tuo primo combattimento contro Cassius Clay (così lo hai sempre chiamato tu nonostante la sua conversione in Muhammed Alì) è uno dei ricordi indelebili di me bambinetto stregato dalla tv, quando quello che accadeva in tv era un evento eccezionale. Avevo sette anni e la tv in casa si accendeva solo per tre motivi: il telegiornale, carosello (e poi a dormire), uno sceneggiato (vedevo solo le sigle e poi a dormire). I grandi eventi sportivi erano l’eccezione. Il motociclismo perché c’era Giacomo Agostini, la nazionale di calcio e i grandi incontri di boxe che piacevano tantissimo a mio padre, mio nonno e ai miei zii. Il tuo primo incontro con Cassius Clay fu un evento familiare perché mia nonna era “innamorata” del bellissimo Cassius Clay e tifava per lui, portandosi dietro anche mia madre e mia zia, mentre noi “uomini” della famiglia, pur riconoscendo le capacità e lo stile di Clay, tifavamo per te che eri lo sfidante combattivo e tecnico in grado di mandare al tappeto quello “sbruffone”. I miei ricordi sono vaghi. Non ricordo certo il dettaglio delle 15 riprese di quel match ma ricordo quella lunghissima diretta culminata con il tuo gancio che mandò a gambe all’aria il grande Cassius Clay. Un evento. Mia nonna scoppiò in lacrime. Noi “uomini” ci sentimmo (per pochi secondi) in colpa e poi subito di nuovo ad esultare nel vedere il rallenty con la scritta “R” gigantesca che lampeggiava e ci riproponeva quel colpo da maestro con il quale dopo una lotta epica avevi sconfitto l’imbattibile Clay. Era il 1971. L’annunciatrice della Rai aveva presentato in pompa magna l’evento: “Trasmettiamo in diretta via satellite dal Madison Square Garden di New York, l’incontro di pugilato tra Muhammed Alì e Joe Frazie valido per il campionato del mondo dei pesi massimi”. Ieri quando ho saputo che Joe Frazier era morto sono tornato immediatamente bambinetto davanti a quella tv in bianco e nero che trasmetteva eventi unici, irripetibili, indelebili. Ciao, grande Joe.
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martedì, novembre 08, 2011
La poesia di Giuliano Ferrara
Caro Giuliano Ferrara, ieri hai alimentato la voce delle imminenti dimissioni di Silvio Berlusconi (“si tratta di ore, qualcuno dice perfino di minuti”) ma poi Cicchitto, e dico Cicchitto, ti ha smentito. Mi aspettavo che durante Qui Radio Londra facessi un accenno alla notizia sbagliata che avevi dato, se non altro per difendere la tua credibilità, ma tu voli molto più in alto e hai lasciato stare le previsioni per passare alle pressioni. “La vita è meravigliosa”, con i fotogrammi di quel toccante film a lieto fine hai aperto la puntata intitolata “La scommessa è il lieto fine” e la tua scommessa è che il Paese andrà alle elezioni presto, anzi prestissimo, a gennaio. Non vuoi un “governone d’emergenza, un governissimo d’unità nazionale” perché metterebbe l’odiosa patrimoniale e non vuoi che la politica torni indietro di vent’anni con i vecchi partiti ad orchestrare le volontà del direttorio franco-tedesco e della Banca Centrale Europea. Dopo i fotogrammi di “La vita è meravigliosa” (film del 1946) hai mandato in onda i fotogrammi di “Lassù qualcuno mi ama” (film del 1956) quelli in cui un Paul Newman acciaccato dalle botte prese sul ring dice alla sua amata “Sono stato fortunato. Lassù qualcuno mi ama”. E per finire con le citazioni cinematografiche sei passato alla poesia del finale di “Tempi Moderni” (film del 1936) quello in cui Charlot invita la sua amata a sorridere ed ad amarlo, nonostante tutto, andando incontro al futuro con ottimismo e speranza. Al rientro in studio hai concretizzato la tua pressione mediatica: “Ecco, solo la grande invenzione artistica hollywoodiana del lieto fine può farci intuire che cosa serve oggi all’Italia: servono elezioni! Elezioni sotto la neve, elezioni a gennaio”. Un colpo finale da maestro in cui in pratica ci hai detto che è meglio mangiare (e provare a digerire) il panettone in piena campagna elettorale piuttosto che mangiare (e non digerire) il panettone mentre un governo tecnico ci toglie i soldi dal conto corrente o ci mette la patrimoniale sulla casa. Caro Giuliano Ferrara, è evidente che le pressioni ti vengono meglio delle previsioni.
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lunedì, novembre 07, 2011
Fiorello da Giletti per un lancio promozionale più brutto degli spot telefonici di cui è protagonista
Caro Rosario Fiorello, il tuo twitter è un successo. Ogni tuo sospiro cinguettante viene amplificato da tv, radio, giornali e popolo del web. Nessun ufficio stampa sarebbe in grado di garantirti un risultato del genere. Su twitter stai anche promuovendo Il più grande spettacolo dopo il week end (lo show che segna il tuo ritorno su Rai 1, da lunedì prossimo) con anticipazioni, curiosità, foto e videoclip. Poi ci sono gli spot (pochi a dir la verità) sulle reti Rai. Il pubblico più anziano di Rai 1 non segue twitter così ieri ti sei prestato a promuovere il programma nella trasmissione l’Arena di Massimo Giletti (quella che una volta si chiamava Domenica in). E’ stato un lancio al di sotto di ogni aspettativa, brutto quanto i nuovi spot telefonici di cui sei protagonista (quelli dove fai finta di essere stato licenziato come testimonial perché “brutto” e fai finta di capitare per caso sul set dove il tuo sostituto “bello” è attorniato da ballerine). Massimo Giletti, nell’impeto aziendale di farti un mega-spot, ha sfoderato tutta la sua voglia di protagonismo indossando i panni dell’ inviato alternativo. La scenetta è questa. Giletti viene negli studi di Cinecittà, dove stai provando il nuovo show, per farti un’intervista “a sorpresa”. Sale sulla scala di emergenza che conduce ad uno dei bagni del teatro di posa e tu apri la finestra del bagno scoprendo, “con sorpresa”, Giletti. Ne nasce uno scambio di battute poco brillanti che culminano con Giletti che se ne va con un rotolo di carta igienica ed una saponetta usata da te sottratte nel bagno. Il tema della scenetta avrebbe dovuto essere “E’ vera l’indiscrezione che Fiorello nel suo show parlerà di politica, dei politici e avrà come ospite “lui”, cioè Berlusconi?”. Nell’intervista “a sorpresa” hai smentito ricordandoci che tu sei un comico innocuo e che da te la gente si aspetta un varietà. Poi però sei “dovuto” intervenire di nuovo in diretta telefonica perché dopo l’intervista “a sorpresa” Giletti ha organizzato un dibattito in cui insisteva col dire che le sue fonti davano per certa la partecipazione di “lui” nella tua trasmissione. Così gli hai fatto “la sorpresa” di telefonare in diretta per smentire definitivamente la presenza di Berlusconi come ospite del tuo show. Caro Rosario Fiorello, mi auguro di cuore di non vedere politici nel tuo show e anche che lo standard qualitativo del programma sia superiore a quello della tua partecipazione promozionale all’Arena di Giletti. Forse stai sottovalutando i rischi che corri. Nel Paese tira una bruttissima aria. La crisi economica non sta deprimendo solo i consumi degli italiani ma anche il morale. Vedere dei politici accanto ad un “comico innocuo” sarebbe come veder resuscitare il Bagaglino. E credo che gli abbonati Rai in questo particolare momento non ne sarebbero entusiasti. Caro Rosario Fiorello, le tue rassicurazioni durante la brutta uscita promozionale da Giletti non mi hanno convinto del tutto. Se tu ed il tuo gruppo di autori avete previsto qualsiasi accenno a politica e politici eliminatelo dalle vostre scritture. Non correre il rischio che qualcuno si ricordi che un po’ di Bagaglino lo hai già fatto anche tu con le tue imitazioni dello Smemorato di Cologno e di La Russa che dice Vercingetorige. Fai in modo che negli archivi Rai rimangano solo i tuoi nuovi duetti con le grandi star della musica e dello spettacolo; di brutto per quest’anno hai già lasciato la scenetta di ieri con Giletti.
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domenica, novembre 06, 2011
i dialoghi tra Boh e Mah
: venerdì scorso Rai 2 ha compiuto 50 anni.
: Come se li porta male!
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caro televip “selection”: Riecco Costanzo, e come ti sbagli!? di Mariano Sabatini dalla rubrica Fattore S su Metro, 2/11/2011
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sabato, novembre 05, 2011
Servizio Pubblico: le vere trionfatrici della prima puntata sono le tv locali
Caro Michele Santoro, la critica si sta dividendo sulla qualità del tuo nuovo programma Servizio Pubblico. Per il momento c’è la quantità dei numeri che sono eccellenti visto che solo sulle emittenti locali hai totalizzato 1milione e 750mila telespettatori (12% di share) a cui vanno aggiunti Sky e il web con una stima media totale pari al 14% di share. Il tuo competitor diretto Piazzapulita di Corrado Formigli ha visto crollare (quasi dimezzati) i suoi ascolti a 1milione e 080mila telespettatori pari ad un 4.74% di share. Se è vero che i numeri di Formigli finora erano superiori alla media di rete di La7 è anche vero che a quanto pare non sono consolidati perché appena sei apparso tu, lui è crollato. Inoltre, se è vero che La7 non è la Rai è anche vero che tutte le emittenti locali che hanno aderito a Servizio Pubblico messe insieme non sono La7. O meglio, non lo sono solo perché non hanno prodotti all’altezza ma il successo della prima puntata di Servizio Pubblico dimostra che come potenziale di audience, unite e con un programma all’altezza, possono raggiungere ottimi risultati di ascolto. La frammentazione dell’audience delle reti generaliste è un dato di fatto e sta comportando la crescita di piccole realtà come Real Time e Cielo che, per fare un esempio, sta vedendo crescere puntata dopo puntata gli ascolti del talent-show culinario MasterChef Italia (mercoledì scorso ha fatto registrare uno share record per la rete del 1.4% con quasi 400.000 spettatori, share che sale al 2.1% se si considera il target commerciale. Rispetto alla prima puntata andata in onda lo scorso 21 settembre, gli ascolti di MasterChef sono triplicati con un aumento percentuale del 213%). Caro Michele Santoro, hai definito l’esperimento di Servizio Pubblico una rivoluzione televisiva. Non lo è ancora ma un primo risultato lo hai ottenuto ed è proprio quello di aver rivitalizzato e illuminato il potenziale della emittenza tv locale che è stata sempre relegata prevalentemente a contenitrice di televendite e che invece ha offerto in passato, offre oggi e può offrire ancora di più in futuro un contributo per scardinare il monopolio Rai-Mediaset. I motivi per cui questo ancora non è avvenuto potrebbero benissimo essere argomento di una prossima puntata di Servizio Pubblico. Per il momento registriamo questo “effetto Santoro” per la valorizzazione dell’emittenza tv locale in una prospettiva di frammentazione degli ascolti della tv generalista in chiaro e di perdita di ascolto da parte delle reti Mediaset e Rai. Se è vero che le rivoluzioni partono dal basso allora la tua rivoluzione televisiva è partita dal bassissimo, ovvero dallo status quo dell’assetto televisivo nazionale dove finora erano relegate le emittenti tv locali. In questo senso hai sicuramente riaperto la strada che a suo tempo fu percorsa, con alterne fortune, anche da Gianfranco Funari che oggi non avrebbe problemi a salutare il tuo successo con il suo più sincero: “A Michè, bravo! Je l’hai fatta”.
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caro televip “riceve e segnala”: Invito a Cena, un docu-reality sull’integrazione, da domenica 6 novembre 2011 alle ore 21 su Babel Tv (canale 141 di Sky)
Babel, il canale dedicato ai “nuovi italiani” presenta Invito a Cena – Storie di (Stra)Ordinaria Integrazione, un docu-reality scritto e diretto da Angelo Bozzolini nel quale due persone che vivono nello stesso territorio senza conoscersi, una di origine italiana e una proveniente da un altro paese, si incontrano per la prima volta per condividere un pasto. Ogni puntata ripercorre le storie dei protagonisti che si incontrano solo al momento della cena, quando la persona di origini straniere cucina per l’italiano un piatto tipico del suo paese, che racconta le sue origini e tradizioni. La tavola offrirà la possibilità di raccontarsi la propria realtà culturale, personale, professionale e politica. La cena sarà l’occasione per interrogarsi sulle ragioni per le quali spesso le comunità a cui appartengono i commensali vivono interazioni conflittuali. Ogni puntata è dedicata a una regione d’Italia e a una diversa comunità e si chiude con la scheda del piatto cucinato per l’occasione.
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venerdì, novembre 04, 2011
L’inutile dannarsi di Formigli e Santoro: tanto poi arriva sempre Vespa a chiudere la serata.
Caro Bruno Vespa, ieri è stata una serata ricca di trasmissioni di approfondimento politico. C’è stata la prima puntata di Servizio Pubblico di Michele Santoro e contemporaneamente il suo allievo Corrado Formigli con Piazzapulita. Sul finire delle loro trasmissioni sei arrivato tu con Porta a Porta. Da Formigli il momento più appassionante è stato lo show del deputato PdL Giorgio Stracquadanio che ha reagito malissimo alle domande dell’inviato Antonino Monteleone al punto di gettare a terra una delle telecamere della troupe. Da Santoro l’atmosfera era elettrica non per i toni delle discussioni ma perché è stata evidente l’emozione di tutti i partecipanti (e perfino di Santoro) per questo nuovo inizio dal quale difficilmente potrà tornare indietro (ovvero in Rai). Nonostante le incertezze prevedibili per la prima diretta, il nuovo progetto di Santoro sembra avere basi solide e il suo sviluppo sul web è certo (ma io l’ho visto sull’emittente locale Teleroma 56 ed è andato tutto benissimo, collegamenti, rientri in studio dopo i passaggi pubblicitari ecc). Quello che mi ha entusiasmato di più della serata di politica in tv di ieri è stato il punto di contatto distantissimo tra Porta a Porta e Servizio Pubblico. L’inviato di Santoro (Luca Bertazzoni) ha intervistato (in strada) l’ex ministro Scajola sull’opportunità di utilizzare ancora la casa con vista Colosseo che lo ha costretto a dimettersi (l’ex ministro l’ha messa in vendita e nel frattempo ancora ci va a dormire quando è a Roma). Da te invece l’ex ministro Scajola se ne stava in panciolle comodamente seduto sulla poltrona bianca a spiegarci perché lui ed i seguaci della sua corrente politica sono indispensabili per il futuro del Paese. Caro Bruno Vespa, intanto nelle librerie è arrivato il tuo ultimo saggio intitolato Questo amore. C’è un capitolo dove parli persino dei lucchetti dell’amore di Ponte Milvio. E bbbravo BBBruno: love, love, love.
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giovedì, novembre 03, 2011
Lilit, in un mondo migliore nessuno vuole morire
Cara Debora Villa, Lilit è una trasmissione al femminile tendenzialmente femminista anche se voi lo negate (in onda la domenica alle 23.35 su Rai 3). Il titolo del programma rimanda a Lilith la compagna che Adamo avrebbe avuto prima di Eva e che, secondo le antiche credenze, lui avrebbe ripudiato e cacciato perché non era ubbidiente. Da quel momento nelle credenze religiose e popolari è considerata un demone. Tu però le hai tolto l’ “h” e questo perché nelle intenzioni tue e degli autori la trasmissione non vuole contrapporre in modo conflittuale l’universo femminile a quello maschile ma vuole che i due universi vivano insieme in un mondo migliore. Simbolo del programma è una coloratissima medusa dal volto femminile (la medusa? Quell’animale che se solo ti sfiora provi dolori lancinanti? Boh e pure mah). Sulle vostre intenzioni non bellicose nei confronti dell’universo maschile ho grandi perplessità visto che a rappresentarlo in trasmissione ci sono Antonio Cornacchione e Daniele Bossari. Cornacchione dovrebbe rappresentare in forma comica l’uomo di oggi “alla ricerca del suo lato maschile perduto” con il risultato che fatica a rappresentare in forma comica Cornacchione. Daniele Bossari invece prosegue nel suo cammino esoterico che lo ha portato a ritrovare una trasmissione televisiva da condurre (Mistero su Italia 1). Lilit affida a lui il compito di guidarci nel futuro tecnologico dell’uomo e Bossari impersona il ruolo in maniera “rigorosissima”. Ha sposato la corrente di pensiero “post-umana” che “cerca di proiettarsi verso il futuro quando l’uomo non sarà più homo sapiens, homo erectus, ma homo tecnolgicus”. Cara Debora Villa, nello studio di Lilit, Bossari assume le movenze e le cadenze di Roberto Giacobbo e starlo ad ascoltare diventa per il telespettatore una sfida a cercare di capire se le spara grosse per diletto o per convinzione. Nella prima puntata ci ha illuminato sulla longevità: “Noi stiamo andando verso un potenziamento del nostro corpo per cui questa fase di ibridazione cercherà di aiutare la vita ad essere più sana, bella, meno malattie, meno problematiche, e quindi allungare la vita media dell’essere umano. Non più come è adesso a 75, 80 anni, ma addirittura arrivare a 150 anni, 200 anni. E questi sono traguardi imminenti perché si parla di 20 o 30 anni, quindi le nuove generazioni già saranno ultracentenarie”. Quando tu lo hai interrotto facendo presente che “la possibilità di non morire è quasi spaventevole” lui ha assunto nei tuoi confronti un tono ancora più morbido, quasi clericale, e ti ha rassicurata: “Il longevismo? L’immortalità tu dici? Ma, innanzi tutto non è che esclude la morte. Voglio dire, i fatti accidentali, gli incidenti, possono sempre accadere. Però nessuno desidera morire. Nessuno lo desidera. La questione etica morale è fondamentale. Ci sono tantissime domande eppure questo è la dimostrazione della direzione in cui stiamo andando”. Cara Debora Villa, a quel punto avevi due possibilità, o buttarla a ridere, o buttarla a ridere e ti sei rivolta al pubblico dicendo “Beh… nessuno vuole morire, vero?”. Dopo un attimo di gelo e qualche sorrisetto hai registrato il dissenso di una ragazza in disaccordo sulla corsa alla longevità tecnologica e favorevole al corso naturale della vita. Il teorico tecnologico Bossari è poco convincente proprio come quando parla di esoterismo a Mistero. “Nessuno vuole morire”, l’ultima volta che ho sentito dire questa frase in tv è stato qualche giorno fa da Amadeus che rispondeva alle domande dell’Anteprima di Voyager. Bossari e Amadeus: come reagirà l’homo tecnologicus quando scoprirà di discendere anche da loro?
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mercoledì, novembre 02, 2011
Il ritorno di Santoro mentre Berlusconi affonda insieme alla barca-Italia
Caro Michele Santoro, domani seguirò il tuo ritorno in tv con Servizio Pubblico alle ore 21 sull’emittente regionale Teleroma 56. Le tv locali hanno un ruolo importante nel tuo progetto multipiattaforma: servono a mantenere un contatto con i telespettatori tradizionali. Sarai anche ospitato da SkyTg24 sul satellite e poi sui siti del Fatto Quotidiano, del Corriere della Sera e di Repubblica, oltre al sito ufficiale di Servizio Pubblico e su Radio Capital [il post con l’elenco completo – dove vedere Servizio Pubblico]. Da venerdì ci sarà la corsa al complicato calcolo dell’audience che avrai raggiunto. Un esercizio inutile visto che il successo di Servizio Pubblico si dovrà misurare con criteri diversi rispetto alle trasmissioni ospitate dai network generalisti in chiaro Rai, Mediaset e La7. Ogni puntata di Servizio Pubblico comincerà concretamente a vivere dopo la messa in onda. Il suo successo si misurerà sulla base di quanto verranno ripostati i video sui blog e sui siti, da quanto saranno linkati su twitter e facebook, da quanto saranno estrapolati, commentati e ripresi dalle tv generaliste in chiaro e dai giornali che non potranno fare a meno di saccheggiare il tuo prodotto. E’ un meccanismo in atto già da diversi anni per molte trasmissioni ma la tua Servizio Pubblico può diventare la trasmissione che segna il punto di svolta di questa modalità di fruizione televisiva, scardinando le abitudini anche dei telespettatori più tradizionalisti e pigri (un auspicio che hai manifestato durante la conferenza stampa di presentazione che ho seguito on-line sul sito del Fatto Quotidiano). Caro Michele Santoro, prima di essere una trasmissione “ponte verso il futuro televisivo”, Servizio Pubblico però sembra destinata ad essere la trasmissione che certificherà ufficialmente l’uscita di scena di Silvio Berlusconi. Ieri la situazione già critica dell’Italia sui mercati finanziari si è ulteriormente aggravata. Oggi i catastrofisti vedono le loro previsioni sempre più concrete. C’è chi giura che il Governo Berlusconi abbia ormai le ore contate e tu potresti trovarti a fare le prime 8 puntate (le altre puntate sono previste nel 2012 per un totale di 26) senza il tuo principale antagonista. Fossi in te io non me ne preoccuperei perché sono in molti a credere che Berlusconi invece non mollerà e affonderà insieme alla barca-Italia da vero comandante. Caro Michele Santoro, se c’è una cosa che però può indurlo a cambiare idea è proprio il tuo ritorno in tv. Piuttosto che farsi fare il funerale televisivo da te quello potrebbe fare il gesto inconsulto di dimettersi e lasciarti con un palmo di naso a raccontarci le gesta del governo di emergenza nazionale. Però qualche puntata sul caso Ruby la potrai sempre fare; mica abbiamo ancora capito se Ruby è o meno la nipote di Mubarak.
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caro televip “informa”: dove vedere Servizio Pubblico di Michele Santoro
Domani, giovedì 3 novembre 2011 alle ore 21, parte Servizio Pubblico la nuova trasmissione televisiva multipiattaforma di Michele Santoro che sarà trasmessa in diretta in contemporanea sulle tv locali, sul web, sul satellite e in radio. Vi lascio l’elenco completo che ho tratto dal sito ufficiale:
Satellite
SkyTg24 (Canale 100 e Canale 504)
TV Locali
Trentino Alto Adige (RTTR)
Friuli Venezia Giulia (Free)
Veneto (Telenuovo e Antenna 3 Nord-est)
Lombardia (Telelombardia)
Piemonte e Valle d’Aosta (Telecupole e Videogruppo)
Liguria (Primocanale)
Emilia Romagna (Nuovarete, Telereggio, Di.Tv, Telesanterno, Telemodena)
Toscana (Rtv)
Marche (Tv Centro Marche)
Umbria (Umbria Tv)
Abruzzo (Rete 8)
Lazio (Teleroma 56, T9 e Extra Tv)
Puglia, Molise e Basilicata (Telenorba)
Campania (Telecapri)
Sardegna (Tcs)
Calabria (Videocalabria)
Sicilia (Antenna Sicilia)
Streaming Web
http://www.serviziopubblico.it
http://www.ilfattoquotidiano.it
Diretta radiofonica
Radio Capital [ live web ] [ frequenze ]
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