La mia disaffezione agli show della Rai è tale che ieri ho preferito un docu-film Netflix al ritorno su Rai 1 di una grande della televisione come Loretta Goggi
La mia disaffezione a Rai 1 non mi ha fatto seguire Benedetta Primavera a cui ho preferito il docu-film su Netflix sul mistero del volo Malaysia Airlines 370. Forse recupererò lo show di Loretta Goggi su Rai Play. Ormai sono un telespettatore Rai on-demand.
Ho perso proprio l’abitudine e la voglia di seguire gli show di Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Preferisco eventualmente guardarli su Rai Play che nell’ultimo anno è molto migliorata ed è una buona opzione nell’offerta televisiva in streaming.
Stasera c’è Cattelan, ad esempio, lo guardo solo su Rai Play dove seguo anche un original come La conferenza stampa. Ho letto su Twitter che a Benedetta Primavera ci sono Luca e Paolo ed è stato ospite Flavio Insinna. Ecco, su Rai Play, li posso evitare.
La vetta inarrivabile raggiunta da Viva Rai 2.
Gli ascolti strepitosi di Viva Rai 2 rendono Fiorello inattaccabile. Io continuerò a non seguire il programma perché di Fiorello e della sua caciara televisiva alle 7 del mattino posso fare a meno. Il problema è di chi si sta abituando a questa proposta.
Continuerà anche la prossima stagione? Fiorello non si sarà stancato? Lui ha sempre bisogno di porsi nuovi traguardi. Non sarà appagato da questo successo? Non lascerà i suoi milioni di telespettatori senza caciara mattutina?
La Rai, riuscirà a convincerlo a fare un’altra stagione televisiva da settembre a maggio di Viva Rai 2? Fiorello, accetterà di essere nel menù fisso di Rai 2 come Salvo Sottile de I fatti vostri?
Continua a leggereCaro Televip: tutti i tweet di febbraio 2023 (escluso il Festival di Sanremo che ha avuto dei live tweeting come post)
Purtroppo Rai 2 ha trovato Fedez
#poveraRai #Sanremo2023
(1 febbraio 2023)
Paolo mhm mhm mhm Del Debbio al cospetto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è quanto di più lontano dalla mia concezione di giornalismo ed informazione. Un’altra vetta del retequattrismo militante voluto da Pier Silvio Berlusconi #drittoerovescio (2 febbraio 2023)
Pier Silvio Berlusconi, l’editore che trasmette il GFVip, Uomini e Donne, C’è posta per te, Amici, Pomeriggio 5, Verissimo, L’isola dei famosi, Fuori dal coro, Dritto e rovescio, Stasera Italia, Controcorrente, Le Iene, Verissimo e Quarta Repubblica è turbato per la presenza di Volodymyr Zelensky a Sanremo. Io sono turbato dalla programmazione quotidiana delle reti Mediaset. Un anno di programmazione delle reti televisive e radiofoniche del gruppo Mediaset non vale due minuti di Zelensky. (3 febbraio 2023)
Continua a leggereLa conduzione di Francesca Fagnani di Belve in prima serata su Rai 2: tre tweet di Caro Televip
Se avessi un euro per ogni volta che Francesca Fagnani si sposta i capelli durante le sue interviste a Belve in prima serata, sarei milionario. E questo è l’aspetto televisivamente più interessante del programma. Pompatissima dalla stampa. Boh e pure mah.
Trovo più eleganti le urla al mercato del pesce rispetto al modo di fare le domande da parte di Francesca Fagnani.
A Francesca Fagnani je amanca solo a mano a cucchiara!
Aggiornamento del 1/3/23 con un quarto tweet
Francesca Fagnani con Belve in prima serata su Rai 2 fa il 4.5% di share. Non è un mega-flop come quello di Ilaria D’Amico ma non è di certo un successo. Vista poi la stampa favorevole ed i social in delirio per le sue battutine, direi “anche meno”, eh!
Continua a leggereLuca Sappino e Alessio Orsingher: come rendere inguardabile lo spazio di La7 dedicato ai documentari sulla storia del Novecento
I documentari di La7 fino a pochi giorni fa erano una delle poche cose che si potevano guardare sulla emittente dell’editore Urbano Cairo.
Già, fino a pochi giorni fa quando ad introdurre i documentati sono stati messi Luca Sappino e Alessio Orsingher che si esibiscono in una serie di duetti verbali che sembrano scritti da due bambini al primo giorno di asilo.
Continua a leggereMare Fuori e l’effetto streaming
La programmazione televisiva generalista in chiaro dopo Sanremo 2023 torna alla sua piatta normalità e si apprezza ancora di più la ricca offerta delle emittenti in streaming. Da abbonato Netflix sto apprezzando la serie La legge di Lidia Poët e guardo film.
Ma anche le altre piattaforme come Paramount Plus, Disney Plus e Amazon Prime Video sono ormai una consolidata alternativa alla TV gratuita.
I grandi numeri di ascolto di Sanremo 2023, da una parte dicono che la platea di telespettatori è ancora vastissima ma dicono anche che durante tutto l’anno la frammentazione degli ascolti è tale da confermare che la maggior parte del pubblico televisivo, mega eventi a parte, oggi ha bisogno di scegliere cosa guardare in televisione quando vuole e come vuole.
Anche Rai Play sta beneficiando dell’effetto streaming sul pubblico italiano. L’esempio più eclatante è il rilancio in streaming su Netflix delle prime due stagioni di Mare Fuori che erano state già trasmesse su Rai 2 con un ascolto medio tra il 7 e il 7.5% di share. L’attesa per la terza stagione è stata alimentata anche dal passaparola dopo il rilancio su Netflix.
E, con una azzeccatissima strategia, la Rai ha proposto in streaming su Rai Play tutti e 12 gli episodi di Mare Fuori 3 (6+6 a distanza di una settimana), generando un effetto molto significativo anche sui social media caratterizzato principalmente dalla pubblicazione di spoiler da parte dei fan più accaniti che non hanno saputo trattenere l’entusiasmo.
I primi due episodi di Mare Fuori 3, trasmessi da Rai 2 il 15 febbraio 2023, hanno registrato il 7.2% di share (tra il milione e 200 mila ed il milione e 300 mila spettatori).
Ma la cosa significativa è che, leggendo i social media, sono molti i giovani telespettatori che stanno recuperando le prime due stagioni su Netflix perché sono abituati a guardare l’offerta di quella piattaforma (tra questi c’è mia nipote Beatrice, 24 anni, che sottoscrive questo post).
E anche il successo su Rai Play ci dice inequivocabilmente che lo streaming è una realtà da cui molti telespettatori non possono più prescindere.
Continua a leggereCinque minuti di Bruno Vespa in access primetime su Rai 1: il thread di Caro Televip
Cosa potrà mai dire Bruno Vespa in #cinqueminuti dal lunedì al venerdì in access primetime che già non possa dire in 95 minuti di #portaaporta in seconda serata il martedì, il mercoledì ed il giovedì? Boh e pure mah. La Rai, oggi.
E così, la straripante Rai Pubblicità potrà commercializzare un nuovo spazio a cui attaccare spot prima dell’anteprima de #isolitiignoti. I #cinqueminuti di Bruno Vespa toglieranno più spettatori ai programmi interni o alla concorrenza? E, mi chiedo:…
Perché Bruno Vespa non ha fatto i suoi 5 minuti subito dopo che ha smesso di farli Enzo Biagi? Aveva il timore di non essere all’altezza? Oggi lo è? E, ancora. Tre spazi informativi Rai in access primetime non appesantiscono quella mezz’ora?
Vespa, Damilano e Tg2 Post. Due programmi su 3 dopo i tg: Tg1 e il Tg2. L’approfondimento giornalistico è importante ma quando è troppo presente a tutte le ore non allontana chi aspetta di trascorrere una serata di evasione guardando la televisione?
E ancora: questa frantumazione del palinsesto non frantumerà anche la pazienza dei telespettatori stanchi dei bla bla bla di approfondimento giornalistico? Per quanto mi riguarda Bruno Vespa ha frantumato la mia pazienza già da anni e non penso di reggerlo per ulteriori 5 minuti in più al giorno.
Continua a leggereDue righe due su La legge di Lidia Poët
La legge di Lidia Poët su Netflix. La serie scorre liscia. Si guarda con piacere. È sempliciotta nella trama e nello sviluppo dei casi “crime” ma ogni episodio è gradevole. Costumi, location e scenografie bellissime e di alto livello.
Anche il dettaglio di una molletta per stendere il bucato è ben curato. Matilda De Angelis, Pier Luigi Pasino, Eduardo Scarpetta, Dario Aita e tutti gli attori del cast fanno un ottimo lavoro su ogni personaggio. Serie italiana che piacerà anche all’estero.
Matilda De Angelis è, per me, una rivelazione. Sarà che la parte sembra scritta su misura per lei, sarà che mi aveva dato fastidio non poco la sua partecipazione a Sanremo 2021, invece ho scoperto una interprete nuova e moderna. Un volto che buca lo schermo.
Gli episodi da 40 minuti volano che è un piacere. Per me è già cult la scena in cui Lidia va al monte dei pegni per scambiare un vaso d’autore, regalatole dal non fidanzato, con una bicicletta e subito la inforca per impara a guidarla. Grande Matilda!
Continua a leggereDue righe due su Sanremo 2023 e la Waterloo di Canale 5
Maria mangiacaramelle De Filippi annientata dalla finale del Festival di Sanremo. C’è posta per te fa il 12.34% di share (2milioni 652mila telespettatori). Sanremo 2023 fa il 66% di share (12milioni 256mila telespettatori). La Waterloo di Canale 5.
Pier Silvio Berlusconi ha perso la sua sfida impossibile ma gli va dato atto di aver tirato fatto lo spirito dell’editore che non si arrende al competitor senza prima sfidarlo apertamente con la propria programmazione regolare.
Così come si deve dare atto in particolar modo a Maria De Filippi di aver accettato la sfida impossibile con spirito di dedizione aziendale (ben pagata). Non credo però che accetterà di rifarlo una seconda volta.