sabato, gennaio 31, 2004
L’Orlando appassionato
L’emittente dove lavori, Elefante tv-Telemarket, occupa sul mio telecomando il tasto numero 22. Il tuo nome, Alessandro Orlando, non è quello di un personaggio da copertina di Sorrisi e Canzoni. Eppure ci sono sere che le tue tre ore di trasmissione, rigorosamente in diretta, sono più appassionanti di qualsiasi fiction. Ami dire che la vostra è una galleria d’arte e che non vendete nulla in televisione, perchè ribadisci non si può comprare un oggetto d’arte guardandolo in tv. Se un oggetto ci piace e lo vogliamo vedere, ti telefoniamo e tu ce lo porti a casa senza impegno. Ti alterni con altri presentatori nella conduzione di trasmissioni dedicate a quadri, argenti, mobili antichi, sculture e tappeti, tanti, tantissimi tappeti. Hai condotto un ciclo di trasmissioni appassionanti dedicate ad un artista americano di origini armene. Ne hai magnificato i tappeti con passione. Ci hai raccontato la sua storia, quella di un uomo oggi ricchissimo ma di origini umili. Il viaggio dei suoi genitori all’inizio del secolo scorso dall’Armenia agli Stati Uniti in cerca di lavoro. E poi le foto di famiglia pubblicate nella biografia dell’artista. Dalle origini fino alla svolta in cui l’artista ormai ricco e famoso torna in Armenia per aiutare il suo popolo. Un popolo senza acqua corrente, senza luce elettrica, senza scuole ed ospedali. Arrivato in Armenia l’artista chiede alla gente: che cosa sapete fare? E’ la stessa domanda che fecero ai suoi genitori all’arrivo in America. La risposta: noi sappiamo annodare i tappeti. E allora tu, Alessandro, parti con un appassionato quanto appassionante racconto di tutto quello che l’artista ha fatto per il suo popolo, per la sua gente. L’artista si trasferisce in Armenia, dove costruisce scuole ed ospedali. Ci mostri le foto del libro. Gli armeni cominciano a filare manualmente i tappeti più belli mai visti, fatti con le lane più pregiate del mondo. Che passione Alessandro, nelle tue parole, nelle tua descrizione dei tappeti. La stessa passione dell’artista che li ha disegnati personalmente uno per uno. Un uomo, ci dici, che sta aiutando il suo popolo a salvaguardare le proprie tradizioni più antiche. La tua passione Alessandro prende forma quando abbracci uno dei tappeti in studio dicendo che, abbracciare un tappeto come questo, significa abbracciare la natura. Perchè ad ispirare l’artista sono i colori della terra, della sabbia, dei fiori, della campagna; sono tappeti vivi. Ma ammetti che hanno due difetti: sono pochissimi e costosissimi.
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venerdì, gennaio 30, 2004
Ipse dixit
In tv bisogna saper fare di tutto. L’importante è non strafare.
Massimo Giletti
da “la Repubblica” del 2/4/98
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giovedì, gennaio 29, 2004
Che scatole
Anche se sei impegnato ad aprire e chiudere la porta rossa, ci stai assillando lo stesso con quel box interattivo. Hai cominciato prima di Natale e continui imperterrito a dirci quotidianamente quanto è utile questa scatola. A parte il fatto che ultimamente le scatole infiocchettate non godono di buona reputazione, dimmi perchè dovrei comprare quella che mi proponi tu. Lo slogan dice: multimediale, interattiva, gratuita. Ma allora perchè la devo comprare? Ho capito, i canali sono gratuiti ma la scatola per vederli è a pagamento. Posso sbagliare, ma da quello che ho capito voi di Mediaset proponete una scatola vostra e la Rai ce ne propone un’altra. Se è così, ma forse ho capito male, le scatole saranno anche di più. Figurati se la7 e le altre tv che hanno una concessione nazionale non vorranno farci comprare le loro scatole. Nessuno ci obbliga è vero, ma se una persona fosse presa da un raptus autolesionista e ne volesse prendere tre, poi dove se le mette? Ma soprattutto che cosa ci guarda? A sentirti nello spot ecco il menù: informazione, giocare da casa, sapere che tempo fa, rivedere i gol, economia e cinema. Caspita! A parte l’economia, buona quella, ma perchè adesso che cosa trasmette la tv, panorami marziani? Ti dirò, anche di quelli quasi non se ne può più. Non sarà che ci rifilate tutti i vecchi programmi che avete in magazzino compresi Dallas e Uccelli di rovo? Non c’è nemmeno da sperare nella Rai. Io ho appena pagato il canone e loro lo sai che cosa mi offriranno con la scatola? Raiutile, ovvero lo sportello interattivo per pagare le bollette da casa. Certo l’interattività è la caratteristica che valorizza la scatola. Ci consentirà di rispondere ai quiz, di votare la miss e di eliminare mezzi figuranti dai reality show. Ti confesso che non ci sto capendo molto e alla fine vedrai che la scatola da comprare è una sola e quindi, avendo risparmiato soldi e spazio in casa, andremo tutti felici a comprarla. E il merito sarà anche tuo che ce l’hai fatta conoscere e che a qualcuno avrai fatto dire: signor negoziante di tv, voglio la scatola. Quella della pubblicità con Marco Liorni.
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Il post di Flaiano
La notorietà sostituisce la fama. Il noto miliardario, in un’automobile di una nota marca, va a spasso con una nota attrice. I settimanali notano l’avvenimento, parlano di matrimonio. Il noto miliardario e la nota attrice smentiscono. I settimanali pubblicano allora le loro biografie. E così di seguito. Si cercano nuovi miti.
Ennio Flaiano – da Diario notturno (Taccuino, 1954) – Adelphi, 1994.
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Ipse dixit
Il direttore di una testata televisiva è un perseguitato politico. Non ha pace. Dopo l’edizione delle 20, è subissato di telefonate di protesta di chi si lamenta di non aver avuto spazio sufficiente. E’ un vero inferno, soprattutto ora che i partiti si sono riprodotti come conigli.
Carlo Rossella (direttore di Panorama, ex direttore Tg1)
da “l’Espresso” n.38/98
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Il postino (o piccolo post)
Cara Afef, dopo il trattamento che ti hanno riservato le Iene ieri sera, converrai che il tuo Marco non ha tutti i torti.
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mercoledì, gennaio 28, 2004
Ipse dixit
Mio marito Marco Tronchetti Provera non ama la tv: non gli piace vederla, non gli piace che io la faccia.
Afef
da “Il Corriere della Sera” del 28/1/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Clemente Mimun, non sei il primo e non sarai l’ultimo direttore del Tg1 ad essere contestato dai propri giornalisti. Per distrarti un pò, perchè non pensi a rinnovare la sigla, la scenografia e la veste grafica? Come dici? Lo hai appena fatto? Ahi.
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televisioneacolori cambia nome e diventa carotelevip
Lettere agrodolci e confidenziali ai personaggi della televisione italiana
E’ da un po’ che sto pensando di cambiare nome al blog. O meglio di dare a questo blog il nome che avevo in mente dall’inizio. Quando ho cominciato non sapevo bene come funzionava la cosa e davanti alla maschera della configurazione ho titubato parecchio. Poi, ispirato dalla trasmissione radiofonica La radio a colori di Oliviero Beha ho optato per il titolo che mi sembrava più… colorato. Ieri ho scoperto che esiste un sito che s’intitola televisioneacolori.it. E’ un sito di televendite on line che propone dagli aspirapolvere alle creme abbronzanti. Allora mi son detto: è arrivato il momento di cambiare. E’ chiaro che un po’ mi dispiace, ma credo che il nuovo titolo sia anche più coerente con i contenuti del blog. Sarà inoltre l’occasione, dopo due mesi di vita, per riscrivere (lo farò tra qualche giorno) il post di presentazione. Ora ho le idee più chiare su quello che vuole essere questo blog.
Quindi il nuovo titolo è:
carotelevip
Il nuovo indirizzo è:
carotelevip.splinder.it
Ciao televisioneacolori, se un giorno qualcuno scriverà la storia di questo blog non potrà fare a meno di raccontare come tutto ebbe inizio.
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martedì, gennaio 27, 2004
Il post di Campanile
I programmatori tv si trincerano di solito dietro quello che potrebbe sembrare un comodo alibi: che, cioè, avendo la tv un pubblico vastissimo, di cui fanno parte anche le zone depresse e perfino gli analfabeti, essi sono costretti a tenere i programmi al livello degli spettatori meno provveduti, per essere capiti da tutti. Ed eccoci al dramma. Quei programmatori sono pieni zeppi di fosforo, traboccanti d’intelligenza, sprizzano talento da tutti i pori, sono gonfi d’ingegno da scoppiare, ma sono costretti a reprimere i propri lampi di genio, a frenare i voli della loro fantasia, a tarparsi i vanni, a comprimersi il cervello, a spiaccicarsi la materia grigia, per restare al livello del pubblico. (15 marzo 1964)
Achille Campanile – da “La televisione spiegata al popolo” ( a cura di Aldo Grasso) – Bompiani, 1989.
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Ipse dixit
Mi sento molto critica nei confronti della famiglia, della scuola, dei media. E’ grave che la tv faccia vedere dalla mattina alla sera “culi e tette” e poi non sia in grado di insegnare ai giovani come si possa rimanere incinta.
Camila Raznovich
da “www.moda.it” del 6/2/2003
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Monna Lisa e l’amore
E così anche tu hai scritto un libro. Sembra che un personaggio televisivo non possa farne a meno. Sei la conduttrice di punta di Mtv Italia. A dispetto di un cognome come Raznovich e di un nome con una sola elle come Camila, godi di una certa popolarità almeno tra gli under trenta. Non a caso una multinazionale ti ha scelto per sporcarti i baffetti di caffelatte in uno spot. La tua trasmissione Loveline è un successo. Da quello studio rosso fuoco ci parli di eiaculazione precoce, sensibilità del clitoride, frigidità, erezione, sessualità, erotismo, amore e preservativo. Il contributo scientifico del dott. Marco Rossi (tuo compagno di trasmissione e co-autore del libro) è diventato indispensabile anche per Costanzo a Buona domenica. Ne sarai orgogliosa. Da sola invece conduci Kiss and tell. Te l’avranno già detto che l’idea somiglia al Gioco delle coppie, una trasmissione condotta negli anni ottanta da Marco Predolin. Ma venti anni non sono passati invano. Le prede ed i contendenti di oggi non hanno niente a che vedere con quelli di allora. Questa versione anni duemila è piuttosto piccante e tu Camila la conduci con disinvoltura. Puntata di domenica scorsa. Dopo un inizio soft con la lavagna delle affinità (segni zodicali, cantanti preferiti, ecc.) arriva la parte più piccante che tu introduci con un’inequivocabile: “cominciamo a parlare di sesso, perché è giusto conoscersi a livello erotico-sentimentale”. Durante la prova del tatto ti scaldi anche tu. Infatti alla ragazza dici: “ecco la prova fisica dove tu potrai un po’ tocchicciare quello che questi ragazzi hanno da offrire”. E intanto fai gli occhi furbetti alla telecamera. Poi la incoraggi al grido di “dacci sotto Claudia” e lei inizia a palpeggiare alla cieca e ad essere palpeggiata, a turno, attraverso un telo elasticizzato. Niente di scandaloso sia chiaro. Infatti tu cerchi di rendere la cosa più hard con frasi del tipo: “vai là dove conta”. Oppure cerchi di stimolare l’orgoglio maschile con un esplicito: “la coscia in una donna è importante…è giusto capire il sedere di una donna”. Le interruzioni pubblicitarie sembrano infastidire più te che i concorrenti, infatti ci lasci dicendo: “tra poco torniamo con le prove più ciccie”. Al rientro in studio, la ragazza deve scegliere tra due ragazzi. E’ la prova del bacio. Un bacio con la lingua ed il rifrullo d’ordinanza. Tu li incoraggi sempre con frasi idonee tipo: “tu dove gliele metti le mani quando baci una donna? La lingua come la metti?… E la testa?” I ragazzi fanno la loro parte egregiamente e prolungatamente ma i tempi televisivi ti costringono ad interromperli. Ed è a questo punto che tu Camila, somigliantissima alla Gioconda, ti intimidisci, ti scusi, ti imbarazzi, infili la testa nel collo sentendoti in colpa per aver prima acceso e poi calpestato la miccia.
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lunedì, gennaio 26, 2004
Ipse dixit
Bisogna dare un taglio netto alla corsa all’audience o rischiamo di diventarne schiavi, a totale svantaggio della qualità televisiva e dell’informazione.
Lucia Annunziata (giornalista, oggi presidente Rai)
da “Il Messaggero” del 7/2/1997
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domenica, gennaio 25, 2004
Il post di Campanile
La tv avrebbe il dovere di farsi custode del linguaggio e della corretta pronunzia italiana. Se anche non è in grado di assolvere questo dovere, almeno cerchi di non straziare la lingua e la pronunzia. Nonchè le nostre orecchie. (26 gennaio 1964)
Achille Campanile – da “La televisione spiegata al popolo” ( a cura di Aldo Grasso) – Bompiani, 1989.
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Non è mai tardi
Ventidue milioni di italiani sono semianalfabeti. Lo dice una ricerca che nei giorni scorsi ha fatto molto discutere. Adesso vedrai che daranno la colpa anche a voi che fate la televisione. Per anni ci avete detto che la televisione ha contribuito ad alfabetizzare l’Italia; a questo punto dovete dimostrare che è vero e che le responsabilità delle insufficienze sono di altri. Mi rivolgo a te Mike Bongiorno, in qualità di decano della televisione italiana. E’ arrivato il momento di chiamare a raccolta tutti i tuoi colleghi che fanno tv. Se non ci pensate voi chi ci deve pensare? E’ urgente, bisogna fare presto. Ci vogliono nuove trasmissioni educative ed alcune di quelle già in onda vanno potenziate. Per esempio, la Ruota della fortuna, con tutte le sue vocali e consonanti, è indispensabile. Perchè dopo oltre tremila puntate l’avete interrotta? Deve tornare presto in onda e durare molto di più: dalle quattro alle otto ore tutti i giorni. Basta con Quark, Gaia e la Macchina del tempo. Sono troppo scientifiche e complicate. Qui c’è un problema di lessico, di grammatica e di sintassi. Caro Mike, anche l’Eredità, Passaparola e il Milionario, con qualche aggiustamento, vanno bene. L’importante è che vadano in onda tutti i giorni mattina, pomeriggio e sera. Non preoccuparti per gli spazi nei palinsesti. Tra poco con la tv digitale terrestre ci sarà più spazio per tutti. Inoltre, siccome sarà interattiva, anche i semianalfabeti potranno girare la ruota e comprare una vocale o una consonante. Pensate anche a qualcosa tipo Sarabanda letteraria in cui Papi dice una parola ed i concorrenti indovinano chi è l’autore e l’opera da cui è tratta. Mike pensaci tu, riuniscili tutti in qualche ex monastero o comunque in un luogo che dia una ispirazione etica. Non dimenticarti nessuno: presentatori, autori, giornalisti, registi, pubblicitari, letterette e tutti gli altri. Porta con te anche i ragazzi di Genius che possono servire. Tutti, ci devono essere tutti, anche quelli con qualche problema di congiuntivo e con marcate inflessioni dialettali. Lo sai Mike, con i numeri non c’è niente da fare. Di quei ventidue milioni è inevitabile che qualcuno finisca a lavorare in tivù. Buon lavoro Mike.
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sabato, gennaio 24, 2004
Ipse dixit
C’è un decadimento nei contenuti della televisione che mi lascia molto perplesso. Io ho sempre dettato una regola: nulla deve passare in tv che un padre abbia difficoltà, imbarazzo a vedere insieme con la moglie e i propri figli.
Silvio Berlusconi
da “Famiglia Cristiana” del 4/3/2001
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Il postino (o piccolo post)
Cara presidente della Rai Lucia Annunziata, oggi ho pagato il canone o abbonamento o tassa che dir si voglia. Io la mia parte l’ho fatta.
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venerdì, gennaio 23, 2004
Ipse dixit
Dopo il Grande Fratello è cambiato il modo di fare televisione e più nessuno vuole correre il rischio di perdere questo treno. Ormai il reality show è un genere consolidato come il quiz o il varietà. E per giunta a livello internazionale.
Giovanni Modina (direttore Canale 5)
da “Il Corriere della Sera” del 21/7/2002
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giovedì, gennaio 22, 2004
L’abbonamento è scaduto
Ci sono abbonati Rai che, per undici mesi all’anno, si vantano con amici, parenti e colleghi di poter criticare la televisione perché pagano il canone. Poi arriva dicembre e l’abbonato ammutolisce di colpo perché gli cominciate a dire che l’abbonamento è scaduto e lui, chissà perché, si sente di non avere più alcun telediritto. Comincia così un lungo e tormentato periodo di crisi di coscienza in cui l’abbonato s’interroga, riflette e tira le somme. Io sono fra questi, lo confesso. Nel frattempo, cara presidente della Rai Lucia Annunziata, voi continuate ad annunciare che è arrivato il momento di pagare, o meglio di rinnovare, l’abbonamento. Come ogni anno lo fate con una serie di spot belli, creativi e ridondanti. Il vostro non è un annuncio, è una annunciazione che al confronto quella di Troisi è niente: annunciazione! Annunciazione! Tu abbonato vai a pagare! Annunciazione! Annunciazione! L’esortazione è necessaria perché sembra che qualcuno si ritenga esentato, visto che, l’abbonato è quello che ha sempre un posto in prima fila. Poiché lui a casa sta in prima fila, allora pensa di essere automaticamente un abbonato. Forse Lucia, questa cosa del pagamento e della prima fila la dovete spiegare meglio. Anche Baudo ha fatto un po’ di confusione. Il giorno del Buon compleanno della Rai ha ospitato uno dei più vecchi abbonati. Lo ha doverosamente omaggiato dicendogli che era l’ospite d’onore. Poi in pompa magna lo ha accompagnato facendolo sedere in prima fila. Si, nella prima fila dietro agli ex presidenti della Rai. A quel punto l’inconsapevole esente, che se ne stava tranquillamente a casa sua, si sarà detto: lo vedi che la prima fila mia è la migliore. Cara presidente della Rai Lucia Annunziata, mi è arrivata la busta con il conto corrente da pagare per un totale di 99,60 euro. E’ intestato alla Agenzia delle entrate quindi mi potresti dire che per questa lettera ho sbagliato destinatario. Avresti ragione, infatti ti scrivo per rispondervi poiché nella busta c’è anche un vostro biglietto che dice: “1954-2004. Grazie a tutti gli abbonati per averci seguito e sostenuto in questi cinquant’anni”. Prego.
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Ipse dixit
Sono entrato nella casa del Grande Fratello pensando che la televisione fosse un cagnolino ed invece mi sono accorto che è un pitbull.
Pietro Taricone
dal “Tg5” del 24/12/2000
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mercoledì, gennaio 21, 2004
Fermo immagine
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Ipse dixit
Si può battere Canale 5 e tornare sopra il 25% degli ascolti senza perdere qualità e senza fare una tv trash.
Fabrizio Del Noce
da “la Repubblica” del 24/12/2003
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Ipse dixit
Quasi tutta la televisione è brutta c’è un trash dilagante. Le prime serate, il varietà. Ho sempre risposto “no grazie” alle offerte di brutta tv e ce ne sono state. Le domeniche pomeriggio, per esempio… mi fanno venire i brividi, su qualunque canale siano. Ci ho perso miliardi, lo confesso, ma la considero la tv da sconfiggere. Intendiamoci, c’è anche la tv delle idee.
Enzo Iacchetti
da “la Repubblica” del 9/03/2000
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martedì, gennaio 20, 2004
O.K. Corral de’ noantri
Mi sono sbagliato. La gente si sta appassionando alla vostra sfida. D’altronde non sono né una sensitiva né un mago. Vorrà dire che tu Bonolis non mi inviterai a Domenica in e tu Ricci non mi invierai la telecamera nascosta di Striscia la notizia. Ieri sera doveva esserci la resa dei conti. Avete indossato cappelloni, cinturoni, stivaloni, speroni e pistoloni. Avete camminato nella polvere lentamente, con le mani frementi lungo i fianchi, guardandovi negli occhi da lontano. Nella giberna credevate di avere i colpi giusti per abbattere l’avversario. Tu Bonolis, hai contrattaccato dopo una lunga settimana di attesa. Tu Ricci, hai incassato cercando di non finire al tappeto; almeno fino ad oggi, quando, dopo aver vivisezionato il fiume di parole del tuo amico-rivale, rilancerai con maggiore acrimonia (se possibile). A te Paolo, un uccellino ha detto che tutto questo bailamme è stato fatto per prevalere negli ascolti e tu non ci vuoi credere. Credici, perché se Ricci non fa gli ascolti che deve fare chiude e la Rai ha preso te per vincere la gara degli ascolti. Caro Bonolis, non basta parlare di una ingiusta condanna e della crisi idrica mondiale. Non basta. Caro Ricci, non basta parlare di barriere architettoniche e di opere incompiute. Non basta. Voi avete il privilegio, non il diritto, di gestire un mezzo potente come la televisione. Avete il dovere, non il diritto, di gestirlo bene. Anche quando subite accuse che ledono la vostra immagine e professionalità, ricordatevi dei vostri doveri oltre che dei vostri diritti. Continuate pure, un giorno ciascuno, a vincere le vostre scaramucce. Anche oggi avete conquistato la vostra dose di prime pagine da ritagliare e mettere nell’album dei ricordi. Tra qualche anno, su una sedia a dondolo vicino al camino, potrete rileggerli insieme a tutti gli altri successi ed insuccessi.
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Ipse dixit
Fellini diceva sempre:”State lontani dalla tivù. Sullo schermo gigante del cinema sembrate degli dei. Sul video siete piccolini e la gente vi guarda davanti a un piatto di minestra. La magia dove va a finire”. Aveva ragione lui.
Ornella Muti
da “Chi” d 15/11/96
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Il post di Flaiano
Il presentatore televisivo riceve degli amici in casa. Si alza, fissa bene negli occhi gli amici e dice: e ora una sorpresa. Vi presento… Mia moglie! Entra una donna, sorride, si inchina, vi sono applausi. (Deformazioni professionali)
Ennio Flaiano – da Frasario essenziale per passare inosservati in società (Fogli di diario 1967) – Bompiani 1998.
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lunedì, gennaio 19, 2004
Tic, tac, pit, stop.
Il duemilatre è stato il tuo anno Michelle. Zelig un successo e tu la rivelazione, insieme a Sconsolata. Adesso tutti sanno che la Hunziker non è solo la più bella cosa che c’è o il più bel fondoschiena su uno scooter. Da star un po’ snob, hai persino evitato le tentazioni letterarie come non ha saputo fare il resto del cast. Tu ed i cameraman, siete stati gli unici del gruppo a non pubblicare un libro. Di successo in successo sei passata a quello estivo del Festivalbar, in attesa della nuova stagione che si preannunciava come quella della consacrazione. Una cosa però non l’ho capita. Perché ti sei fatta convincere a condurre Superstar. Il programma non è andato bene ed è stato chiuso. Per te è stato un brusco stop, ma la colpa è anche tua. Per una trasmissione come quella ci voleva un conduttore cinico, quasi spietato. E tu che invece dicevi in continuazione mi dispiace alle concorrenti che venivano eliminate. Se ti può consolare alla Arcuri hanno fatto condurre gli scherzi ai vip che sono stati telesconfitti dai vip isolati. Ma tu hai già dimostrato di saper superare le difficoltà. Quanti altri artisti avrebbero avuto ancora successo dopo aver girato il film Alex l’ariete. Sembra che nella nuova edizione di Zelig tu non ci sarai e che Bisio farà coppia con Vanessa Incontrada. Deve essere stata una tua scelta perché per la produzione sarà un rischio non averti sul palcoscenico a zampettare e a raccontare le barzellette svizzere. Studio Aperto e Verissimo, dopo un innamoramento durato anni, si sono dimenticati di te. C’è qualcosa di misterioso in questo. Il dilemma è: hai deciso di prenderti una pausa o stai preparando un’altra importante trasmissione? Stai frequentando qualche corso di recitazione oltreoceano per dedicarti al teatro, al cinema o alla fiction? Avrai saputo che anche la Canalis e la Marcuzzi stanno girando una fiction e credo senza nemmeno aver fatto l’Actors Studio. Ma per fortuna tra poco ricomincerà il mondiale di formula uno e tu sarai di nuovo in video, tra un pit stop e l’altro, con quello spot pubblicitario danzerino ed onomatopeico che fa tic-tac.
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Ipse dixit
Il tempo non esiste senza la televisione. Quando non vado in onda o salto una puntata mi aggiro per casa come in una gabbia. Soffro di una strana angoscia, una violenta malinconia. Come se niente avesse più senso.
Maurizio Costanzo
da “Michele chi?” di Michele Santoro – Baldini e Castoldi, 1996.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, esonera Maria dalla conduzione del gioco della bottiglia. Non vuole farlo. Capita troppo di frequente che girando la ruotona esca la torta in faccia agli ospiti. Lei è costretta a scusarsi dicendo che non è colpa sua. Sempre più spesso invita Laura Freddi a girare la bottiglia al posto suo. In fondo è lei la conduttrice ufficiale.
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venerdì, gennaio 16, 2004
L’esiliato speciale
Scoppia il caso Parmalat e tu non hai una trasmissione. La Corte costituzionale boccia il lodo Maccanico/Schifani e tu non puoi andare in onda. Gli autoferrotranvieri milanesi attuano ripetuti scioperi selvaggi e tu non puoi mandare Ruotolo a sentirli. Bossi scuote la maggioranza e tu non lo puoi invitare in studio. L’Ulivo cerca di ricompattarsi in vista delle elezioni europee e tu non puoi dare l’opinione della base. In Iraq non trovano le armi di distruzione di massa e tu non puoi fare Sciuscià. La Rai annulla un programma di satira politica e tu non puoi commissionare un sondaggio. Prodi riceve più pacchi bomba che bollette della luce e tu il giovedì sera sei ad una prima teatrale. Vespa, Costanzo, Fede, Lerner e Ferrara hanno abbondanti spazi televisivi. Antonio Socci tra poco riprenderà la trasmissione, anche se gli ascolti non sono paragonabili ai tuoi, ed i temi alcune volte sono perlomeno bizzarri. Raitre ha dato spazio ad una trasmissione che ricorda le tue, che sta andando bene, che affronta temi simili ai tuoi, con ospiti prestigiosi ed un conduttore serenamente determinato che lancia dei corsivi corrosivi. Quando a dicembre sei intervenuto al telefono proprio da Floris a Ballarò, non volevo credere alle mie orecchie. Chi? Michele? Santoro? E’ lui al telefono? Si, eri proprio tu. Avevi chiamato per difenderti da una accusa di killeraggio politico da parte del deputato Romani (della maggioranza, ovviamente) e alzavi la voce per farti sentire ed invitare il tuo interlocutore a rinunciare alle sue prerogative parlamentari. Quella sera ho capito che il tuo era un esilio esiliante. Per la prima volta ho sentito della rabbia nelle tue parole e nei toni. Il fatto di parlare al telefono ti ha penalizzato molto, sei stato interrotto più volte e coperto dalle voci in studio. Per me te la stai prendendo troppo. Quando il ghibellino Farinata predice l’esilio al guelfo Dante, gli augura anche di tornare. Non mi dire che le dichiarazioni dalla Bulgaria non le consideri una previsione. Allora sei proprio un pessimista.
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giovedì, gennaio 15, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Delia Scala, per ragioni anagrafiche ti ho vista solo negli spezzoni di tv in bianco e nero ritrasmessi e nella recente sit-com. In particolare ricordo quel duetto cantato con Buzzanca: E’ più difficile il mestiere di moglie o di marito? E’ una sintesi di energia, doti interpretative, classe, presenza scenica e humour. Hai impersonato e nobilitato un termine divenuto desueto per mancanza di candidate: soubrette. Ciao Delia.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Giuliano Ferrara, ieri sera hai presentato il giornalista Giannino dicendo che è un esperto di economia senza citare la testata per cui scrive. Mi son detto: guarda che sensibilità, non dice la testata perché è quella di cui lui stesso è il direttore. Subito dopo hai lanciato il punto di Lanfranco Pace con il più classico del lapsus: e adesso il foglio di Lanfranco Pace. Evidentemente l’omissione ti era rimasta in testa ed il tuo inconscio ha prevalso. La cosa peggiore è che la Palombelli se ne è accorta e sommessamente ha ripetuto: il punto di Lanfranco Pace.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Civoli, ieri sera durante la telecronaca di Milan-Roma, tu Carew lo chiamavi “Carev” e il commentatore Mauro Sandreani lo chiamava “Cheriu”. Va bene che della Coppa Italia non importa niente a nessuno, però se la prossima volta vi mettete d’accordo evitate di far pensare alla gente che la Roma abbia dodici giocatori in campo.
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mercoledì, gennaio 14, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Ezio Greggio, nel tuo libro Presto che è tardi (Mondadori, 1995) affrontavi già il tema del rapporto tra televisione e soprannaturale, che mi sembra molto attuale, e scrivevi:
“Non c’è nulla di meglio al mondo della tivù e del cinema per fare di una persona una specie di divinità dotata di poteri soprannaturali. Cioè per mitizzarti e farti diventare qualcuno con la bacchetta magica in grado di esaudire desideri, compiere miracoli”.
Attento che Bonolis ti invita a Domenica in.
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martedì, gennaio 13, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari Bonolis e Ricci, chi l’ha detto che le arrabbiature fanno male? Ecco i vostri dati di ascolto di ieri sera, complimenti.
Tv: ascolti, speciale Bonolis il piu’ visto con oltre 10mln
(ANSA) – ROMA, 13 GEN – Boom di ascolti per ‘Affari tuoi speciale’ di Paolo Bonolis che ieri su Raiuno e’ stato il programma piu’ visto del prime time. Il programma ha registrato uno share del 34.56% pari a 10.158.000 spettatori e una punta di 12.896.000, distanziando di quasi 15 punti percentuali il film di Canale 5 ‘Autumn in New York’: 20.85% di share con 5.853.000. Vola anche su Canale 5 ‘Striscia la Notizia’, il tg satirico di Ricci, con 10.079.000 telespettatori, share del 33.74%.
2004-01-13 – 13:18:00
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Lo ha detto la tv
Fiorella Mannoia: una rossa a determinazione di origine controllata.
da un servizio de “La vita in diretta” dell’ 8/1/04
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Amici miei
Sei un genio osannato e riconosciuto della telecreatività italica. Sei l’inventore di littorine, paperette, veline, velone, ragazze fast-food e gabibbo. Sei l’ex professore di lettere più temuto da tutti gli amministratori pubblici. Sei il dominatore incontrastato degli ascolti tv degli ultimi anni. Da qualche mese ti scambi con Bonolis una serie di frecciatine (nemmeno tanto ine) e scherzetti (con i punti di share però non si scherza) da fare invidia agli Amici miei di cinematografica memoria. Poi, come spesso succede, lo scherzo si è fatto pesante. Siete grandi, ricchi e famosi, quindi ve la potreste vedere tra di voi e invece no, ve le date davanti a tutti. Se ci fosse un preside della televisione vi avrebbe già convocato per sospendervi. Domenica, davanti a milioni di telespettatori, Bonolis ti ha invitato a vergognarti. Ma tu sei Antonio Ricci e probabilmente in quel momento ti sei leccato i baffi sogghignando. Adesso continuerete (soprattutto tu) a punzecchiarvi almeno fino a giugno. Non sarei così certo però che la gente si appassioni alla cosa. Sai la gente è proprio strana. In questo periodo si sta appassionando ad una vergognosa storia di bond fasulli. La lista delle vergogne, più importanti di quella che ti è stata rinfacciata, sarebbe lunga. A me sembra che ad appassionarsi alla cosa siano soprattutto i televip a cui piacciono tanto le cassanate dei loro colleghi. Sono già pronti due corposi schieramenti. Quelli che vorrebbero condurre Striscia e Paperissima (anche quella estiva) saranno dalla tua parte. Quelli invidiosi del successo di Bonolis dalla sua. Certo, vergogna, è una parola grossa. Tu hai detto che Paolo ha trasgredito le regole di Striscia dove vergogna lo può dire solo il Gabibbo che è un pupazzo. Detta così sembra quasi che si sia trattato di una violazione al regolamento da parte di un affiliato al circolo bocciofilo. Lo so però che tu sei più preoccupato dei telespettatori che hai perso negli ultimi tempi e delle veline che non si decidono a mettersi con un calciatore. Altro che burle.
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lunedì, gennaio 12, 2004
Ipse dixit
I cuochi stanno tutti in televisione; ma al ristorante da magnà chi lo fa?
Fabrizio Maturani in arte Martufello
da “Un giorno speciale” – Radio radio del 10/1/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Gene Gnocchi, domenica hai fatto questa battuta: Si avvisa il pubblico che gli ospiti della D’Eusanio sono tutti fatti in Cina”. Che cosa era un attentato all’economia asiatica?
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Il postino (o piccolo post)
Cara Maria De Filippi, quando ieri mattina ti ho scritto, non sapevo che poi nel pomeriggio avresti condotto il gioco della bottiglia a Buona domenica. Se poi i ragazzi della scuola si ingelosiscono (tra virgolette s’intende) e si impegnano di meno, di chi è la colpa?
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domenica, gennaio 11, 2004
La “severità” non paga
Te ne sarai accorta anche tu: la terza edizione degli “Amici di Maria De Filippi” non è un “granchè”. L'”effetto novità” è svanito ed i nuovi studenti della scuola “faticano” non poco, un pò per colpa loro ed un pò per “colpa tua”. Delle tre “creature” televisive che accudisci amorevolmente, la “scuola della musica” è quella che sembra avere bisogno di maggiori cure e forse tu la stai “trascurando”. Certo sarai molto “impegnata” nelle prove dei tuoi “balletti” e chissà quante ore ti ci vogliono per “leggere” le schede delle “pretendenti” di Raffaello e Costantino. Nella “scuola” c’è meno “entusiasmo” e te ne sei accorta. Ma certo che te ne sei accorta. Sempre più spesso intervieni “bruscamente” per riprenderli. Come quella volta che li hai accusati “duramente” di curare troppo il look per “farsi vedere” in tv. Beh certo è “strano” che dei ventenni “divizzati” da una produzione televisiva pensino più a farsi vedere che alla “qualità” delle esibizioni. Questa cosa proprio non ti va giù. Sabato scorso hai usato il “pugno di ferro” e hanno dovuto ripetere la sigla perchè secondo te era “veramente brutta”. Maria, dovresti essere più comprensiva. “Poveri” ragazzi. Tutto il giorno a studiare ed a provare sotto la “pressione” di decine di insegnanti qualificati a loro esclusiva disposizione. E a fine giornata, dover rientrare in un residence “schivando” centinaia di fans che chiedono autografi urlando i loro nomi. “Poveri” ragazzi. Sabato eri veramente in collera. A Sara hai detto: “Se sbagli è insufficienza grave con sospensione”. Troppo, decisamente troppo severa. Non so, forse, hai la sensazione che quelli degli anni precedenti fossero più “talentuosi” e più “televisivi”. Certo quando ospiti in studio qualcuno delle prime due edizioni ti “brillano” gli occhi e si vede Maria. Ma allora potrebbe essere proprio questo il “problema”. La gelosia. Si, quelli della terza edizione sono “gelosi” della tua “passione” per i “saranno famosi” con cui sei stata e sei ancora “coccolona” e “materna”. E allora i ” nuovi” non s’impegnano e “vanno male” a scuola proprio come ogni altro terzogenito che non sente la “giusta attenzione” dalla mamma. Tocca a te Maria essere meno “severa” e più “coccolona” con questi “poveri” ragazzi. Anche perchè “cambiarli tutti”, non solo sarebbe ingiusto, sarebbe anche impossibile. I cd, in cui da brava mamma fai cantare anche i “vecchi”, ed i gadget ormai li avete stampati. Le trasmissioni serali sono imminenti. Quindi Maria non hai scelta: meno “severità” e più “coccole”.
ps: per farti omaggio ho sparso qua e là un bel pò di virgolette come piace tanto fare a te.
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Il post di Flaiano
L’italiano è una lingua parlata dai doppiatori.
Ennio Flaiano – da Diario degli errori – Bompiani
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Ipse dixit
La zia Giuseppina e la zia Nitta ogni programma che faccio mi chiamano e mi danno i loro suggerimenti. Io mi fido di loro, rappresentano la gente che guarda la televisione.
Michele Guardì
da “Il Venerdì di Repubblica” del 21/2/97
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Il postino (o piccolo post)
Caro Michele Guardì, ma che gli hai fatto al critico tv Aldo Grasso? Nella sua rubrica su Sette di questa settimana ha scritto: Guardì è un signore potente, ricco, padrone di una larga fetta della tv italiana ma fa una brutta, bruttissima tv. Questo lui lo sa ma non ama sentirselo dire. Più che una critica è una condanna.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Michele Cucuzza, nella puntata della befana hai ospitato la contessa de Blank. Che fantasia!
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martedì, gennaio 06, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Beagle 2, la televisione è crudele. Si è già dimenticata di te e parla solo di Spirit. Eppure avrei detto il contrario. Credevo che avrebbero fatto decine di puntate di Chi l’ha visto? e che la De Filippi stesse già preparando una letterina marziana per farti ritrovare in studio i tuoi genitori scienziati. Ero certo che almeno un Tg2 dossier o uno speciale Tg1 te l’avrebbero dedicato lo stesso. E invece no. Eccoli li tutti a parlare di Spirit che è arrivato sano e salvo su Marte e sta inviando migliaia di fotografie dal pianeta rosso. Dai Beagle. Invia un segnale! Faglielo vedere che ci sei. Prenditi la tua rivincita con la televisione che già ti ha scaricato come se fossi uno dei concorrenti del grande fratello.
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Ipse dixit
La televisione è un ristorante dove si può gustare ogni piatto: dalla prelibatezza alla ribollita. Chi fa televisione deve avere la consapevolezza della grande responsabilità che comporta. In ciascun settore.
Carlo Conti
dal “Il Tempo” del 04/01/00
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domenica, gennaio 04, 2004
Ipse dixit
In televisione si può fare qualsiasi orrore ma non si può perdere il ritmo..
Serena Dandini
dal “Pippo Chennedy Show” del 14/3/97
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Il post di Flaiano
Cristo torna sulla terra e viene assalito dai fotografi e dai cacciatori di autografi. Tra costoro si mischiano spie della questura, provocatori, ruffiani, agenti del fisco, maniaci sessuali, giornalisti, le solite prostitute, un comitato internazionale e alcuni sindacalisti. Nonchè sociologhi, psicologhi, strutturalisti e cibernetici, che accompagnano biologhi, fisici e attori del cinema. La televisione trasmette le scene dei vari incontri. Pregato di fare alcune dichiarazioni alla stampa, Gesù dice: chi ha orecchie per udire oda, occhi per vedere, veda. Gli chiedono se si tratterrà molto. Il tempo di essere rimesso in croce o di morire di freddo. E aggiunge: e adesso chi mi ama ancora mi segua. Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti, sono venuto per mettere la spada tra di voi, chi non lascerà la sua famiglia per seguirmi perderà il regno dei cieli, porgete l’altra guancia, date a Cesare quel che è di Cesare, il tempio è nel tuo cuore niente profeti in patria. Eccetera. La folla cominciò a gridare: Il miracolo! – Gesù prese cinque pani e cinque pesci e con essi sfamò la folla. – Un altro miracolo! – gridarono dopo il pasto. Gesù sanò vari nevrotici, convertì un prete. – Ancora! – continuava la folla. Noi non abbiamo visto. Gesù continuò a fare miracoli. Un uomo gli condusse una figlia malata e gli disse: Io non voglio che tu la guarisca ma che tu la ami. Gesù baciò quella ragazza e disse: in verità, quest’uomo ha chiesto ciò che io posso dare. Così detto sparì in una gloria di luce, lasciando la folla a commentare quei miracoli e i giornalisti a descriverli.
Ennio Flaiano, 1960 – da Frasario essenziale per passare inosservati in società – Bompiani, 1998.
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Ipse dixit
In televisione se non si hanno le idee si chiude.
Emilio Fede
dal “Tg4″ del 18/09/03
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Tu, la mucca e il robottino
Nel periodo natalizio ti è toccato un doppio turno televisivo giornaliero: hai cucinato a mezzogiorno e dopo il tg delle venti. Nelle puntate serali ti sei vestita quasi da babbo natale. Sarà per questo che sei riuscita ad essere buona con Bigazzi, l’esperto culinario un pò malizioso, che continua farti delle battutacce. Hai sopportato persino l’altra esperta, quella con la voce stridula, che ti chiama Antonellina e ti dice in continuazione tesoro. Anzichè deprimerti hai zompettato giunonica e giuliva al suono delle musiche dello Zecchino d’oro. Non sembravi la Antonella Clerici risentita, a detta di alcuni giornali, per non essere stata inclusa nella pubblicazione celebrativa sui cinquanta anni della Rai. Anzi sembravi felicissima di duettare con i Fichi d’india (i cabarettisti ovviamente). Sei così amabile che l’associazione cuochi ti avrà perdonato per aver detto che anche i cuochi si mettono le mani nel naso. Tu l’hai definita una battuta dispettosa, ma pensa a come l’hanno presa quelli che la sera prima hanno speso la tredicesima al ristorante. Come fatina natalizia te la sei cavata bene. In un gesto di generosità hai persino ospitato un membro del club dei portatori sani di corna per uso ornamentale. Ti sei cimentata dignitosamente con i giochini telefonici, a parte la difficoltà di capire i nomi dei telespettatori. E che dire dei duetti con la mucca Margherita. Durante le feste solo il robottino Beagle 2 è andato in onda più di te. Lui però è stato sfortunato: non si è perso ai fornelli ma su Marte.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Televisione italiana, ieri hai compiuto 50 anni. Sei una signora di mezza età, un pò stanca, ma che spesso riesce ancora ad essere un eccellente mezzo di comunicazione. L’augurio che ti faccio è di resistere agli attacchi di tutti quelli che in ogni modo cercano di snaturarti e di impoverirti. Buon compleanno.
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domenica, febbraio 29, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, nel tg di ieri hai detto che il tema della sindrome di Linus ti è caro. Vuoi dire che anche tu hai un orsacchiotto con cui ti addormenti? Sarei curioso di vedere la faccia che ha.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, ti aggiorno sulla storia dei box interattivi. Si, quelli per ricevere la tv digitale terrestre che ti sta tanto a cuore. Ieri sono stato in un grande negozio di Roma. Ne vendono tre tipi. I prezzi? 199, 249 e 299 euro. Però ci devi togliere i 150 euro degli incentivi statali. Per ottenerli devi presentare un documento, il codice fiscale ed essere in regola con il pagamento del canone. Li vendono, o meglio li venderanno, a partire dalla prossima settimana (sperano). I box interattivi sono lì nelle scatole impilate pronti per essere presi e portati alla cassa, però non li vendono. Devono avere delle conferme riguardo alle procedure. Che vogliano controllarci anche il 740? E poi caro Emilio, c’è quella scritta sotto il prezzo che ti fa proprio venire la voglia di averlo subito: modem integrato per eventuali futuri servizi a pagamento e abilitato ai servizi interattivi. Caro Emilio, sei preoccupato?
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sabato, febbraio 28, 2004
Ipse dixit
La tv è un mondo di personaggi buffi, un pò matti. Un pianeta di marziani.
Irene Bignardi
da “Tv Sette” n. 40/98
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Il postino (o piccolo post)
Cara Barbara D’Urso, mentre tu accudisci amorevolmente i ra-ga-zziii!!! del GF4 quelli delle precedenti edizioni stanno dando spettacolo. No, non mi riferisco a quello edificante della domenica. E nemmeno a quello sentimentale pomeridiano che va in onda da Maria De Filippi Truman Show. Se hai tempo guarda le previsioni del tempo di Odeon Tv la sera alle 20 e 25. C’è una nuova trasmissione intitolata Salvo il tempo. E’ uno dei regali che dobbiamo a voi del Grande Fratello e quindi anche a Irene Bignardi che ti ha preceduto nella conduzione. Grazie.
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venerdì, febbraio 27, 2004
Per Elisa
Il Telegatto non te lo toglie nessuno. La tua Elisa di Rivombrosa è la fiction dell’anno. E quando Gerry Scotti dirà: ritira il premio la regista Cinzia Th Torrini, tu entrerai accompagnata dagli attori tra applausi meritatamente scroscianti. Sembravano finiti i tempi degli sceneggiati in costume e invece tu, con coraggio, ne hai girato uno di 13 puntate da 100 minuti ciascuna. Un teleromanzo, come si diceva ai tempi della tv in bianco e nero. Cara Cinzia Th Torrini, il tuo nome fa ancora venire gli incubi ai dirigenti della Rai. Con Elisa hai fatto stravincere Canale 5 nella battaglia degli ascolti chiunque fosse l’avversario: dal toccante Lino Banfi alla conturbante Laetitia Casta diretta dai fratelli Taviani. Ti confesso di essere uno dei pochi a non aver seguito le disavventure della tua eroina. Giusto qualche minuto qua e là per capire che si trattava della classica storia d’amore tra un nobile ed una umile dama di compagnia; un amore contrastato da una perfida contessa o marchesa. Ho sentito la gente che ne parlava al bar e sull’autobus ma non è stato sufficiente per incuriosirmi. Per l’ultima puntata invece, come preso da un raptus, mi sono telecomandato su Elisa proprio nel momento conclusivo durante un crescendo emozionale di colpi di scena. E poi il lieto fine dove l’umile donzella non solo vive felice con il suo bello ma riceve dal re il titolo di contessa o marchesa. Dodici milioni di italiani (secondo l’Auditel) erano lì a palpitare. Complimenti. Adesso però questo enorme successo avrà probabilmente un risvolto negativo (soprattutto per noi telespettatori). Mentre tu già lavori alla seconda serie, la concorrenza si starà attrezzando. Con il risultato che la prossima stagione ci sarà la clonazione multipla di Elisa. Saremo sommersi da Margherite di Castellombroso, Geltrudi di Valleombrosa, Luise di Monteobroso. Un tripudio di giovani e belle pulzelle che s’innamorano di principi, conti o marchesi. Speriamo non succeda come in quel film in cui un tizio viene clonato tre volte e le sue copie sono una peggio dell’altra. Si sa, l’originale è sempre l’originale. Elisa di Rivombrosa: un sogno che prosegue in edicola con l’album delle figurine. Perché i telespettatori bisogna coltivarseli fin da giovanissimi. Nessuna telemamma si rifiuterà di comprare alla telefiglia le figurine della mitica contessa o marchesa Elisa.
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giovedì, febbraio 26, 2004
Ipse dixit (sulla trasmissione Bisturi)
La tv è un elettrodomestico. Se non piace quello che si vede, si cambia canale, si spegne. I bambini? Non vanno lasciati soli davanti al video, mai. E Italia1 ha tutto il diritto di trasmettere programmi innovativi e fotografare in modo reale tutte le tendenze della società.
Piersilvio Berlusconi
da “www.repubblica.it” del 26/2/04
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Ipse dixit (sulla trasmissione Bisturi)
Nell’ultima puntata andata in onda abbiamo mostrato un’operazione in diretta proprio per far sì che i telespettatori che liberamente hanno scelto di vedere il programma siano consapevoli che fare un’operazione di chirurgia estetica è complesso e delicato. Tutto questo a ulteriore salvaguardia di tutti coloro che hanno intenzione di farne uso.
Endemol Italia (casa di produzione di Bisturi e Grande Fratello)
da “www.tgcom.it” del 26/2/04
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mercoledì, febbraio 25, 2004
Fermo immagine
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Papi, ti chiederai se questa è una persecuzione o cosa. Stavolta però c’è poco da scherzare. Qualche tempo fa a Sarabanda hai avuto come supercampionessa Valentina, una persona non vedente. E’ stato probabilmente il momento di maggior successo della trasmissione. In quella occasione sei stato un conduttore responsabile ed equilibrato senza far sentire mai Valentina, che peraltro è stata la migliore in assoluto, una diversa. Ora ti scrivo per chiederti di occuparti di questa cosa. Pare che lì a Mediaset (oltre che in Rai) ci sia qualche ritrosia ad avere come concorrenti delle persone diversamente abili ed in particolare quelli in carrozzina. La settimana scorsa Il Messaggero ha pubblicato una lettera di un ragazzo e mi sono chiesto: è possibile che ci sia una sorta di razzismo televisivo anche sul tipo di disabilità? Una persona in carrozzina è forse meno televisiva di una non vedente? E se così non è, perché quella lettera mi è sembrata tanto telerazzista? Caro Enrico Papi, guarda se puoi occupartene tu. Almeno lo convocassero per fare un provino. Lo so che tu non c’entri niente, però appena l’ho letta mi sono ricordato di Valentina e allora. Ciao Enrico e buona (si fa per dire) lettura.
NIENTE QUIZ SE SEI DISABILE
Vorrei lamentarmi con voi riguardo alla partecipazione ai vari quiz Rai o Mediaset, per noi disabili ho fatto centomila telefonate, e devo dire che come sanno che sono disabile mi dicono se voglio rinunciare. Educatamente mi dicono lascia perdere. Mi sento abbastanza colto mentre nei vari quiz ci sono persone veramente tarpane, però loro conoscono qualcuno che li fa partecipare, mannaggia, specialmente Mediaset mi ha preso sempre in giro, appena sanno che sto su una carrozzina fanno i vaghi e non mi richiamano più.
Lettera firmata A.C. pubblicata da Il Messaggero il 18/2/04
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martedì, febbraio 24, 2004
Ipse dixit
Una cosa che ho imparato è che la televisione è una macchina della verità, esprime quello che sei.
Lucia Annunziata
da “la Repubblica” del 9/1/1997
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Il postino (o piccolo post)
Cara Lucia Annunziata, non capisco perché ti sei inquietata. In fondo l’intervento telefonico alla Domenica Sportiva non era mica a reti unificate.
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Ipse dixit
Non mi vorrei ritrovare in una Rai invasa da Zelig con il presidente del consiglio che fa il gran cuoco in tv. E sto sognando di quando apparirà come esperto di canzoni al Festival di Sanremo.
Lucia Annunziata
da “www.corriere.it” del 24/2/04
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lunedì, febbraio 23, 2004
Saudade televisiva
E’ proprio vero che apprezziamo di più quello che abbiamo quando ne dobbiamo fare a meno. Cari televip, sono stato sei giorni ad Atene e non ho visto la televisione italiana. Mi siete mancati tutti. A partire da te Michele Cucuzza, chissà che belle ospiti avrai avuto nel tuo bello studio dove tutto è bello, bello, bello. Chissà se stanno bene i ragazzi nello Yucatan e quelli nella casa chiusa di Cinecittà. E Ferdinando Sallustio, sarà ancora il campione di Passaparola? La ragazza che dà la scossa ad Amadeus, avrà cambiato coreografia? Sei giorni lontano da voi ed ecco che mi pongo questi interrogativi inquietanti. Sapete, la televisione greca non dà nè scosse nè spunti interessanti. E’ piatta, noiosa, insipida. Trasmettono una sit-com in cui tutti gli attori sono pettinati come se fossero ad un veglione di capodanno o in Beautiful. Ho provato ad interessarmi ad una specie di Porta a Porta locale che però mi ha ricordato la nostra tribuna politica con Ugo Zatterin. I telegiornali hanno così poco ritmo che in confronto il Tg4 è una Ferrari. A proposito: sarà passato il decreto salvareti? Il buon Emilio Fede è ancora sulla terra? Che avete capito. Dicevo nel senso buono del termine, ovvero non va più sul satellite? Non mi direte che mi sono perso qualche importante discorso a reti unificate? Non è che Bonolis si è addormentato sulla poltrona del suo psicanalista domenicale? Cari televip, non può essere successo che Costanzo ha partecipato al gioco della bottiglia ed ha preso la torta in faccia. Se è così spero che Blob faccia una bella puntata riassuntiva. Magari dentro ci saranno anche le operazioni in diretta della Pivetti che si rifà i denti e Platinette la pancia. Nostalgie televisive. Nostalgie che solo il telecomando tricolore può suscitare. Pensate se per un errore nel continuo spazio-tempo, Erika del Grande Fratello fosse finita ne La Talpa e Samantha De Grenet a Cinecittà. Mi sarei perso la tempesta testosteronica del principe e dei suoi accoliti. E mi sarei anche perso la fuga dallo Yucatan di tutti i vip ed Erika che da sola parla con gli animali da cortile messicani. Cara vecchia televisione italiana. Che nostalgia. Ho visto un programma musicale greco che al confronto Paolo Limiti è un v.j. di Mtv Usa. C’erano una decina di cantanti seduti su un lungo divano. Età media sessant’anni. In mezzo a loro una conduttrice tipo Nicoletta Orsomando, solo meno giovanile e brutta. A turno i cantanti si esibivano stando seduti e cantando una nenia sempre uguale. La regia intanto mandava vecchie foto degli stessi cantanti giovani e al culmine del loro successo greco. Per fortuna tra poche ore questo incubo finirà. Tra poche ore saprò se al Maria De Filippi Truman Show, Costantino ed Alessandra sono tornati ad amarsi finchè il pubblico non li separerà. Tutto il sapore di casa mia.
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martedì, febbraio 17, 2004
A martedì prossimo
Cari televip, per una settimana non vi scriverò. Mentre io non vi guardo fate i bravi e riflettete, se vi va, sulla celebre considerazione di Karl R. Popper: “Chiunque sia collegato alla produzione televisiva deve avere una patente, una licenza, un brevetto, che gli possa essere ritirato qualora agisca in contrasto con certi principi”. E se fosse istituita davvero questa patente per fare tv, magari a punti, a quanti verrebbe ritirata?
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Il postino (o piccolo post)
Caro Uomo in ammollo, ho visto che sei tornato in televisione per pubblicizzare il detersivo. Ne è passato di tempo (io ero un ragazzino) da quando il tuo antenato Franco Cerri si presentava in tv, immerso nell’acqua quasi fino al collo, versando il detersivo in polvere per lavare la camicia dalle macchie apparentemente impossibili. Non so se il tuo ritorno significa che c’è una crisi creativa nei pubblicitari. Però mi ha fatto piacere riascoltare il vecchio slogan: “Noo-oo, non esiste sporco impossibile con Bio presto”. Bentornato, Uomo in ammollo.
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lunedì, febbraio 16, 2004
Ipse dixit
Alla televisione auguro per i suoi 50 anni di ritrovare coraggio: un tempo lo aveva, ora è un po’ ferma. Forse è una fase, la crisi di mezza età. Io mi sono divertita tanto con la “Tv delle ragazze” perché c’era la possibilità di giocare con i generi, scomporli e ricomporli. Oggi si parla di varietà di canali, ma non è detto che questo porti varietà di programmi, generi, stili e gusti.
Serena Dandini
da “Il Corriere delle Sera” del 29/12/03
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domenica, febbraio 15, 2004
Il genio della lampada
Da vent’anni Gigi Marzullo chiede a voi vip: “la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?” Adesso anche tu Raffaella Carrà ti occupi del tema con il tuo carrambesco approccio emozionale. Fai parte della storia della televisione e, senza interventi plastici, hai scritto pagine memorabili della teleiconografia italiana. L’ombelico scoperto, il tuca tuca, i primi giochini telefonici, i fagioli nel barattolo, l’eterno caschetto biondo, le lacrime degli emigrati ed ora i sogni ad occhi aperti. La cosa è semplice, semplicissima, quasi banale. Uno ti scrive che vuole andare a Dubai, nell’unico albergo a 7 stelle al mondo, per fare lo chef per un giorno e tu Raffaella con uno schiocco delle dita, esaudisci il suo sogno. Una casalinga ti scrive che vuole essere trattata come una principessa nella più bella suite esistente e tu, novella strega per amore, sbatti le palpebre ed esaudisci il suo sogno. Una ragazza ti scrive che vuole cantare nel musical del momento e tu con la bacchetta magica, le stelline ed il blin…blin.. la catapulti sul palcoscenico ed esaudisci il suo sogno. Che bello, che emozioni, che meraviglia. Tutto intorno a te Raffaella sembra una gigantesca confezione di cioccolatini dorati. Come fa quella canzoncina?: i sogni son desideri… chiusi in fondo al cuor… Non vuoi essere definita buonista ma sarebbe difficile definirti cattivista. Come il genio della lampada eccoti pronta a realizzare un altro sogno impossibile. Una moglie vuole regalare un camper usato al marito. Scrive a te Raffaella e tu come Maga Maghella gli porti il camper. Nel frattempo, senza che tu lo sappia, il comune dopo una lunga attesa gli consegna la sospirata casa popolare. Non contenta tu porti tutta la famiglia a Venezia per rivedere la nonna dopo sei anni. E ancora non hai finito. Dal tuo cappello a cilindro tiri fuori anche la ristrutturazione e l’arredamento completo della nuova casa. Tutto intorno a te Raffaella sembra meraviglioso, quello che tocchi diventa d’oro ed i sogni realtà. Chissà cosa penserebbe Freud della tua libera interpretazione. Chissà quante lettere riceverai dagli italiani. Deve essere difficile sceglierne cinque o sei a puntata. Chissà quanto sarà difficile per te Raffaella, quando la trasmissione sarà finita, lasciarci con i nostri sogni irrealizzati.
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sabato, febbraio 14, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Barbie, ho saputo dal Tg5 che tu e Ken vi siete lasciati, dopo una lunga storia d’amore, proprio alla vigilia di San Valentino. L’importante servizio, trasmesso nella importante edizione del tg delle venti, ci ha rassicurato che la separazione è stata consensuale. Il giornalista ha specificato che ora sei single ma che frequenti un nuovo ragazzo palestrato con cui ti sei trasferita in California. Auguri Barbie; a te, al palestrato e al povero Ken.
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venerdì, febbraio 13, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Papi, che botta! Ieri sera hai dovuto annunciare con rammarico che don Enzo lascia la trasmissione. Quindi niente sfida con l’Uomo Tigre. Don Enzo ha dichiarato: “Devo abbandonare il programma altrimenti il vescovo mi sospende”. Forza Enrico, riuscirai a riprenderti da questa mancata partecipazione e vedrai che t’inventi qualcosa all’altezza. Caro Enrico, ricordati che la signora Franca ti guarda.
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Il post di Campanile
E’ inutile fare anticipazioni sul Duemila e immaginare chissà quali meraviglie. In un certo senso, siamo già al Duemila. Anzi, ho il sospetto che, fra disastri, guerre, cantonate e distruzioni varie, andrà a finire che nel Duemila parleranno della nostra come della vera era delle meraviglie, e loro avranno tutto da rifare. Ecco che vedo alla tv gli astronauti della “Gemini 12”, un razzo che corre, insegue, raggiunge, aggancia. Ma la cosa più meravigliosa è il discorso del telecommentatore nostro, il quale spiega che, alle ore tot, l’astronauta X ha aperto lo sportello e “s’è affacciato nel vuoto con la parte superiore del corpo”. Ha fatto bene a precisare, perchè si poteva credere che l’astronauta si fosse affacciato con la parte inferiore del corpo. Il che, oltre tutto, sarebbe stato una mancanza di riguardo verso gli astri. (24 novembre 1966)
Achille Campanile – da “La televisione spiegata al popolo” ( a cura di Aldo Grasso) – Bompiani, 1989.
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giovedì, febbraio 12, 2004
Fermo immagine
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Il post di Flaiano
L’attrice non sa recitare, ma in questi giorni è molto occupata. Deve finire alcuni quadri per la sua mostra personale, rimettere a nuovo l’appartamento, trovare un editore per il suo romanzo e infine tentare il suicidio. Le riuscirà?
Ennio Flaiano – da Frasario essenziale per passare inosservati in società (Frammenti, 1957) – Bompiani 1998.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Papi, che colpo! Ma come sei riuscito ad avere tra i concorrenti di Sarabanda il prete che doveva entrare nella casa di Barbara D’Urso? Fatichi non poco per cercare di coprire con la giacca le ballerine durante gli stacchetti. Lui è lì per fare beneficenza e tu giustamente lo sottolinei. Per quando è prevista la sfida tra Don Enzo e l’Uomo Tigre? Ricordati caro Enrico che la signora Franca ti guarda.
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mercoledì, febbraio 11, 2004
Ipse dixit
La tv non può essere intelligente perché se ti mostrasse che esiste una vita al di fuori, perderebbe ascolto.
Andrea Pezzi
da “Tv Sette” n. 4/2004
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Questi inglesi
Un anno fa il giornalista inglese Tobias Jones (che vive in Italia) scrisse per il Financial Times un articolo sulla televisione italiana intitolato My italian tv hell. L’articolo, non proprio benevolo, fece parlare molto e provocò risposte risentite da parte di voi che fate la tv. Tu ad esempio replicasti dicendo: “Solo insulti gratuiti da parte di chi non è neanche un critico televisivo”. Certo se Jones ha visto l’ultima puntata di Buona Domenica difficilmente cambierà idea. Sai Maurizio Costanzo, questi inglesi sono proprio strani. Se vedono una decina di persone sedute ad una tavola apparecchiata, si aspettano di vederli mangiare e non litigare. Gli inglesi più conservatori, visto che la tavola è grande e rotonda, si aspettano una educata e civile discussione secondo i dettami di Camelot. Strani, veramente strani, questi inglesi. Caro Maurizio, non capiscono l’importanza di mostrare alle famiglie italiane lo scambio di insinuanti aggettivazioni tra Platinette e Rocco Casalino (Little House Rock per gli inglesi). Non basterebbe una settimana del tuo Costanzo Show per far capire a questi inglesi quanto sia necessario che Floriana e Angela del Grande Fratello 3 si chiariscano dopo le incomprensioni avute oltre un anno fa. Se poi il chiarimento si trasforma in baraonda, tu chiudi il discorso mandando i consigli per gli acquisti. Subito dopo tiri fuori l’asso dalla manica: la love story. Stavolta gli inglesi non avranno niente da ridire, anzi. Loro se la sognano una storia così, pensa che sono abituati a Carlo e Camilla. E allora vai Maurizio, spazio ai sentimenti, all’amore, quello vero e sincero che può nascere davanti alle telecamere di Maria Truman De Filippi Show. Adesso glielo facciamo vedere noi a questi inglesi che cos’è una love story. Altro che Romeo e Giulietta. Eccoli! Arrivano! Alessandra e Costantino, belli e innamorati. Mano nella mano, occhi negli occhi. Il pubblico è in piedi ed applaude lungamente. E poi, filmati con baci e abbracci sulla spiaggia accoccolati a farsi riprendere dalla telecamera come se non ci fosse. In studio fiori e ciondoli con le iniziali e poi la lite improvvisa. Parte un filmato dove lei ha dato la mano in discoteca ad un altro uomo. Costantino si alza indignato e se ne va dallo studio in diretta. Tu Maurizio, lo vai a riprendere, applausi. Poi Maria litiga con te perché Costantino è stato preso in giro. Non c’è più tempo c’è il Tg5. Arrivederci alla prossima puntata; quella dove tutti sperano di vederli fare pace. Fatalità capita proprio sotto S. Valentino. Caro Maurizio, forse è il caso di usare una delle tue famose frasi: il resto è vita. Propongo questa modifica: il resto è la vita.
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martedì, febbraio 10, 2004
Fermo immagine
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lunedì, febbraio 09, 2004
Ipse dixit
Se il potere vi dovesse offrire di dirigere una rete televisiva accettate senz’altro; potreste diventare migliori di quel che siete. Forse capirete cos’è la tv; e capirete perfino qualcosa del potere.
Angelo Guglielmi (direttore di Raitre 1987/1994) con Stefano Balassone (giornalista, ex consigliere di amministrazione Rai 1998/2002)
da “Senza Rete” – Rizzoli, 1995.
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Telericordi
Caro Tom Selleck, ho visto che una tv satellitare trasmette ancora la serie Magnum P.I. Lo so che tu la ami perché ti ha dato la popolarità e la odi perché tutti di identificano con il detective che vive alle Hawaii (ospite di un riccone) e gira in Ferrari (sempre di proprietà del riccone Robin Masters). Però quel tuo personaggio è uno dei miei telericordi più piacevoli e credo che oggi anche tu pensi ai tempi di Magnum con un pizzico di nostalgia. Dimmi un po’ ma è vero che sta per uscire un film tratto dalla serie tv e che la parte di Magnum la farà George Clooney? Pensa che qui da noi gli chiudono le porte in faccia e non lo fanno nemmeno entrare alle feste.
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domenica, febbraio 08, 2004
Si fa presto a dire pupazzo
Nella sigla rap del tuo programma canti: “come fai a dire non mi piace questo show?”. Infatti non lo dico, anche perchè il Pet Show di Mtv mi piace. Lo conduci tu Trevor, un pupazzo volgare. Adesso non ti offendere. Ti definisce così la scritta che precede il programma e che avvisa il pubblico: “Attenzione! I protagonisti di questo programma sono due simpatici cani di peluche ma uno dei due è molto volgare e parla in continuazione di sesso. Sconsigliamo quindi la visione ai più piccoli e alle persone sensibili”. Mtv. Se avessi dei figli non mi piacerebbe che vedessero in tv un simpatico pupazzo che parla come parli tu. Non sarei felice di impedirgli di vedere la tv alle sette di sera perchè tu, insieme a molti altri, proponete modelli verbali e visivi da adulti. Ecco alcune delle parole che ti ho sentito dire: gnocca, culi e tette, baldracca, balle, cacchio, porco cane, porco maiale cane, chi tromba non piglia sonno, inizia per FI e finisce per CA, bastardo, una sgoccolona da sogno, la regina di poppe e via dicendo. Visto quello che si sente e si vede in tv, con e senza bip o taroccature, mi potresti dire che sto esagerando. Va bene Trevor, ma come la mettiamo con quella parola che ripeti in continuazione e che è diventato il tuo marchio di fabbrica: fottiti! Pensa ad una bambina di tre o quattro anni che, dopo averlo sentito da te, se ne va in giro per casa a rispondere fottiti! a mamma, papà e magari ai nonni. Ti ho detto che il programma mi piace e lo ripeto. Preferirei che fosse trasmesso alle undici di sera, questo si. Quasi mi dimenticavo di Hamish, l’altro cane di peluche della trasmissione, che ha il compito di dirti che il tuo linguaggio è sbagliato. Ci prova ma con scarso successo. Infatti quando ti ordina di non dire più fottiti! tu fai finta di dargli retta e poi lo scrivi in grande su un cartello che esponi dietro alle sue spalle. Cos’è, un invito a scriverlo bello grande da qualche parte? Forse nella parete del soggiorno con un pennarello indelebile? Caro Trevor, so bene che senza quel linguaggio il tuo personaggio e la trasmissione non sarebbero gli stessi. Le interviste che fai ai personaggi dello spettacolo senza tutti quei doppi sensi a sfondo sessuale sarebbero come le interviste di Marzullo. Il problema è che non sei solo tu ad essere incapace di controllarti. Prendi per esempio la tua ospite Tamara Donà. Tu le dici: “Tamara Donà me la devi dà”. E lei. “Te la fa vedè ma nun te la dà, la Donà”. Caro Trevor, un saluto affettuoso: fottiti!
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sabato, febbraio 07, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Paola Perego, come ti avevo promesso, ieri sera mi sono sintonizzato su Raidue per vedere la Talpa. Ma mi dispiace dirtelo c’era di meglio. Raitre trasmetteva Enigma che parlava del caso Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa vent’anni fa. Un mix ben costruito in cui i protagonisti erano i servizi segreti, l’intrigo internazionale, le teorie dei criminologi, le opinioni dei giudici che si sono occupati del caso, l’appello del padre, i ricordi di una amica, le telefonate originali dei presunti rapitori, le ricostruzioni filmate dettagliate. E poi il colpo di scena finale. L’ipotesi concreta che la ragazza si trovi in Turchia e viva con uno dei suoi ex rapitori. Un vero e proprio giallo di cui purtroppo ancora non conosciamo il finale. C’era semplicemente da scegliere tra il format di un reality show e una misteriosa realtà . Cara Paola, capisci che non potevo stare lì a sentire le sofferenze patite dal clone o imitatore (scegli tu) di Valter Nudo.
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venerdì, febbraio 06, 2004
Missione poco utile
Ci ho provato. Ho tentato. Mi ci sono messo con tutta la buona volontà ma proprio non ce l’ho fatta a vedere più di qualche minuto de la Talpa. Della prima puntata ho visto il lancio con il paracadute e Amanda Lear che balbettava davanti alle critiche colorite di Vittorio Sgarbi. Delle puntate pomeridiane ho visto un pezzo in cui la talpa aveva sabotato la piscina e un altro in cui i concorrenti (vip?) sparlavano del clone o imitatore (difficile capirlo) di Valter Nudo. Nessuna curiosità di sapere come funziona il gioco, di come si comportano i concorrenti e soprattutto non mi interessa neanche un po’ sapere chi è la talpa. L’unica domanda che mi sono posto è stata: ma c’era bisogno di andare nello Yucatan? Adesso però c’è una novità esaltante: da stasera al posto di Amanda Lear ci sarai tu, Paola Perego. Beh, allora cambia tutto! La novità è talmente sconvolgente che stasera starò incollato davanti alla tv. Certo il sospetto che la sostituzione fosse già stata prevista, ce l’ho. Adesso tocca a te Paola. Devi solo trasformare una trasmissione poco utile in un successo. E’ una sfida stimolante per una professionista che è già stata chiamata a sostituire altre colleghe e lo ha sempre fatto egregiamente. Poco importa se stavolta non avrai il pubblico affezionato di Forum. Una sfida è una sfida e tu l’hai accettata con entusiasmo. Anche perché tutto sommato la trasmissione ha un bel potenziale. Le storie di spie, sabotatori e infiltrati hanno quasi sempre successo come dimostrano Tom Clancy, John Le Carrè e Raul Bova. E poi disponi di un cast come questo: Angela Melillo, Karim Capuano, Marco Predolin, Clarissa Burt, Brigitte Nielsen, Mikael Kenta, Davide Ricci, Samantha De Grenet, Alessia Ventura, Nadia Rinaldi, Andrea Lucchetta e Don Backy. Cara Paola, chissà quanti altri presentatori vorrebbero essere al posto tuo.
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Lo ha detto la tv
Adesso vi mostriamo che cosa è successo nella gara di basket di ieri a Varese: una rissa tra calciatori.
Annalisa Spiezie nel “Tg5” del 28/1/04
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giovedì, febbraio 05, 2004
Ipse dixit
La tivù fabbrica mostri. Ciò che conta è “essere mostrato”, apparire. Solo ciò che appare è significativo. Se consideri la tivù come un’alborella di vetro ti rendi conto che quanto vedi diventa il contenuto, cioè l’esserci.
Antonio Ricci
da “Striscia la tivù” – Einaudi, 1998.
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I link di Caro televip
Da oggi su Caro televip, trovate i link ai siti di quasi tutte le trasmissioni televisive. E’ un inizio, ad esempio non sono riuscito a trovare il sito del tg4. Ma lo troverò.
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mercoledì, febbraio 04, 2004
Il post di Campanile
Uno strumento che ha la forza espansiva della tv comporta responsabilità molto gravi, che finora non pare che i dirigenti tengano nella dovuta considerazione. La tv può fare del nostro un mondo d’imbecilli. (21 dicembre 1958)
Achille Campanile – da “La televisione spiegata al popolo” ( a cura di Aldo Grasso) – Bompiani, 1989.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Barbara D’Urso, deve essere dura per te sapere che i tuoi ragazziiiiiii! se le danno di santa ragione anche se poi chiedono scusa. Cosa avete in mente tu ed il Grande fratello? Una squalifica di 8 puntate? Oppure sospendete il programma perché “genera mostri”? Qualora ti fossi persa quello che è successo questo è il lancio della agenzia di stampa Adnkronos che riporta la notizia.
GF: PRIMO SCHIAFFO NELLA CASA, ASCANIO COLPISCE PATRICK
Roma, 4 feb. – (Adnkronos) – Ieri sera Ascanio ha aggredito Patrick colpendolo al volto. Questo l’evento clou della serata di ieri nella casa, ripreso dalle telecamere di Sky. Ascanio si e’ scagliato contro Patrick, reo di aver mangiato una mela di troppo, in un momento di ristrettezze alimentari per tutti i ragazzi di ‘Gf’. Poco prima di cena, Patrick ha aperto il frigo per mangiare una mela. Ascanio lo ha apostrofato violentemente. ”Non ti puoi fare sempre gli affari tuoi col mangiare! Siamo tutti in ristrettezza e tu apri il frigo e mangi”. Il principe ha sfidato Patrick a mangiare il frutto appena rubato ma questo, noncurante delle minacce, ha addentato la mela. Ascanio, per tutta risposta, lo ha colpito al viso. ”La tua aggressivita’ e’ inaccettabile!” ha risposto il biondino. Gli altri inquilini della casa hanno cercato di riportare la pace tra i due, che si sono scambiati una stretta di mano, anche se l’imbarazzo nella casa, anche se velatamente, e’ rimasto. Poi, pero’, Ascanio, dopo essere stato nel confessionale, ha riunito tutti in salotto per chiedere scusa e per comunicare la sua intenzione di uscire dalla casa. I ragazzi, compreso lo stesso Patrick, dispiaciuti per questa decisione lo hanno fortemente sconsigliato. Ascanio si e’ preso la notte per prendere una decisione. (Rif/Zn/Adnkronos)
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Ipse dixit
Il problema della televisione non sarà il contenuto ma sempre il come.
Irene Pivetti
da “Il grande talk” – Rai Educational del 31/1/2004
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La televisione ci chiede
“Volete che alcuni concorrenti del Grande Fratello abbiano un contatto con l’esterno?”
dal “Grande Fratello 4” – Canale 5 (febbraio 2004)
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martedì, febbraio 03, 2004
Conta almeno fino a tre
Dietlinde (Lilli) Gruber, la giornalista che ha rivoluzionato il modo di leggere il telegiornale. Dei tuoi esordi al Tg2 Bruno Vespa ha scritto: “Si appoggiava di tre quarti sulla scrivania (la famosa “posizione Gruber”) e un uso sapiente del “gobbo” le consentiva di guardare lo spettatore in modo diretto e felino. Intere legioni di spettatori maschi le ululavano da casa la loro ammirazione, come lupi in amore, avvinghiandosi alle poltrone”. Dietlinde (Lilli) Gruber, la giornalista che ci ha raccontato in diretta la caduta del Muro di Berlino. Dietlinde (Lilli) Gruber, la giornalista che ci ha raccontato l’assedio di Bagdad, prima da una ventosa terrazza e poi attraverso un libro di successo. Dietlinde (Lilli) Gruber, l’unica giornalista che pronuncia correttamente nome e cognome di Schumacher. Dietlinde (Lilli) Gruber, se fossi nata negli Stati Uniti avresti gli onori dei cartelloni giganti a Time Square con su scritto: BNN Evening News…with Lilli Gruber. Non solo, ma dopo la tua intervista scoop a Tareq Aziz avresti concorso per il Premio Pulitzer. Un sondaggio, da me condotto tra amici e parenti, ti riconosce una elevata professionalità e credibilità. Lo stesso inattendibile quanto personale sondaggio ti colloca anche tra le tre telegiornaliste meno simpatiche, insieme a Rosanna Cancellieri e Bianca Berlinguer. Questo perché la tua determinata sicurezza può con facilità essere fraintesa e scambiata per un eccesso di presunzione. Da parte mia c’è una cosa che in assoluto ti rimprovero. Una cosa che per quanto banale mi infastidisce e per la quale da qualche mese non guardo più il Tg1 condotto da te. Sistematicamente; lo fai sistematicamente. Tutte le volte; lo fai tutte le volte. Al termine del telegiornale, nei pochi secondi che separano il tuo saluto dalla sigla, raccogli i fogli con una veemenza ed una tale rapidità che i tecnici dell’audio non fanno in tempo a spegnerti il microfono. Il rumore dei fogli raccattati e poi sbattuti sulla scrivania è più forte dell’orchestra di Mimun. Questa corsa a riprenderti i fogli a me sembra dire: adesso che vi ho letto il telegiornale finalmente posso correre a casa. Basterebbe che aspettassi qualche secondo. Dopo il tuo splendente saluto, lascia passare almeno quei tre secondi necessari ad abbassare l’audio del microfono. Salutaci, guarda la telecamera, aspetta e poi con calma prendi questi benedetti fogli. Non ti daranno il Premio Pulitzer nemmeno stavolta ma avrai di certo almeno uno spettatore in più.
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Ipse dixit
La tv è un mezzo che ti dà la possibilità di cambiare canale se non ti piace una trasmissione o un personaggio televisivo. Con il telecomando in mano puoi fare tutto anche spegnere il televisore.
Aldo Biscardi
da “www.ilte.net” del 17/11/2003
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lunedì, febbraio 02, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Presidente Emerito Francesco Cossiga, ti scrivo come se fossi un televip perchè nelle ultime tue presenze televisive hai strappato più applausi di qualsiasi battutista di professione. Sabato scorso hai elettrizzato lo studio de L’Infedele, ma la tua perla è stata la battuta a Ballarò di qualche settimana fa: il Lodo Maccanico/Schifani l’ha scritto il mio amico Maccanico… figuriamoci se Schifani è in grado di scrivere una legge così… Risate spontanee in studio, sia da parte dei rappresentanti della maggioranza che di quelli dell’opposizione.
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Ipse dixit
Grazie ai 16 milioni di abbonati che ci permettono di fare programmi e informazione di qualità.
Adriana Volpe
da “Mattina 2 – In famiglia” – Raidue del 31/1/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Dino Verde, quando tu ed Antonio Amurri facevate gli autori televisivi non avevate bisogno di altri cinque o sei co-autori e le vostre trasmissioni non erano dei format acquistati all’estero. Semmai forse siete stati fonte di ispirazione per altri autori. Ad esempio voi facevate un tg satirico all’interno del programma Italia Sera (1983) con due conduttori che leggevano le notizie alternandosi. Nello spirito di questo blog sono certo che ti farà piacere essere ricordato con queste due vostre battute tratte dalle Formiche di Gino&Michele.
Invitato a leggere il Nuovo Testamento Mike Buongiorno ha chiesto: “Perché sono compreso tra gli eredi?”
Los Angeles. La Paramount ha acquistato a scatola chiusa un soggetto cinematografico di Castellano e Pipolo, con la clausola che la scatola non venga mai aperta.
Ciao Dino.
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domenica, febbraio 01, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Beagle 2, come avrai saputo adesso lì su Marte c’è anche Opportunity, il fratello gemello di Spirit. Qui sulla Terra la televisone trasmette tutti i giorni le immagini che inviano quei due lavoratori instancabili. Sembra invece che tu caro Beagle, te ne stai su una spiaggia marziana rinomata, a goderti la vacanza, bevendo bibite con l’ombrellino nel bicchiere. Se qualche produttore televisivo ti contattasse per farti condurre un programma tipo La vita in diretta da Marte mi raccomando non dire subito di si. Tira più che puoi sull’ingaggio. Qui da noi sulla Terra lo stesso programma lo conduce un certo Michele Cucuzza. Chiedi almeno il doppio di quello che danno a lui.
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Ipse dixit
In questa tv se fai cose diverse ti scontri con le resistenze dei clichè.
Fabio Fazio
da “Il Messaggero” del 27/2/2000
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Il post di Flaiano
I pittori della domenica sono finiti oggi ci sono i registi della domenica, ne conosco uno che ha fatto un film con la moglie e la cameriera.
Ennio Flaiano – da Frasario essenziale per passare inosservati in società (Appunti e frammenti) – Bompiani 1998.
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mercoledì, marzo 31, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Gerry Scotti, che simpatica puntata di Passaparola quella in cui hai ospitato gli industriali Francesco Amadori e Giovanni Rana. Ormai sono dei personaggi dopo aver fatto tanta pubblicità in tv con le loro facce ai loro prodotti. Li hai coinvolti nei giochini e quando Amadori ha detto che non può vederti tutte le sere, lo hai giustificato dicendo che a quell’ora deve dare da mangiare ai polli. Così come secondo te Giovanni Rana alla stessa ora è al pastificio ad impastare gli ultimi tortellini. Risate in studio e tanta simpatia da parte tua che sei abituato al riso e a chi lo produce.
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martedì, marzo 30, 2004
A colpi di domande
Da Costanzo hai ammesso di aver avuto, in passato, dei problemi sul lavoro per il tuo abbigliamento provocante. Il tuo è il decolleté più ostentato e seducente del giornalismo televisivo (per il momento). Da poco hai posato per lo scalendario 2005 e fai l’opinionista in varie trasmissioni inclusa La Talpa. Monica Setta: da giornalista economica a conduttrice di Vite allo specchio, il talk show pomeridiano de La7. Cara Monica, parliamo della puntata in cui hai intervistato Melissa P. sui suoi 100 colpi di spazzola. Fin dalla presentazione mi sei sembrata particolarmente effervescente e quando l’autrice ti dice che il libro è una favola erotica tu subito la incalzi: ti trovi erotica? Ti piaci fisicamente? Melissa non ispira simpatia al primo sguardo e ti risponde un po’ come fa la Bellucci, hai presente? Tu però non sei una sprovveduta e parti con qualche domanda sulla morale e sulla trasgressione, giusto per scaldare l’atmosfera. L’impressione è che sei più curiosa del solito ed è comprensibile. La vita sessuale di questa ex adolescente è il nuovo caso letterario italiano. Dai Monica, fagliela questa domanda piccante senza falsi pudori: che cosa spinge una ragazza di sedici, di diciassette e poi di diciotto anni, ad andare a letto con tanti uomini e poi anche con molti contemporaneamente…poi non diciamo altro che siamo in fascia protetta (le 5 del pomeriggio) …per cercare che cosa? Altra risposta in stile diva emigrata in Francia, ma tu non ti spazientisci e coinvolgi la sessuologia a cui chiedi: Melissa si piace? Escono fuori considerazioni del tipo il suo è un viaggio trasgressivo oppure è una sorta di bulimia rispetto alla sessualità. Dopo la scienza gli aspetti romantici. Melissa: hai trovato l’amore oggi alla fine di questo lungo viaggio?..Un pochino, qualcosa che assomiglia all’amore? ..Anzi prima dimmi che cos’è l’amore? No Monica, no. Anche tu sei stata catturata dal fascino intrigante di Melissa. Così le dai l’opportunità di risponderti: non mi piace dare definizioni sull’amore perché lo trovo mortificante nei confronti dell’amore. L’amore bisogna viverlo e sentirlo. Allora passi al contrattacco con la sequenza finale di domande: quando senti che è un vero amore e quando un semplice rapporto sessuale?…Che rapporto avevi e che rapporto hai con i tuoi genitori?…Senti Melissa se questo libro lo avesse scritto tua madre, con le stesse descrizioni, gli stessi rapporti multipli sessuali con tanti uomini, con tanti uomini contemporaneamente eccetera, tu come avresti reagito? C’è qualcosa che tu hai fatto in questo libro, qualche esperienza estrema che non rifaresti? Sessualmente hai fatto veramente proprio tutto tutto tutto o c’è qualcosa che ti manca? Ma ecco i titoli di coda, bisogna chiudere la trasmissione e allora chiedi alla sessuologia: la assolviamo o no? Risposta: assolutamente si! Tu felice e contenta concludi: anzi la assolviamo e un po’ la invidiamo. Cara Monica; e c’era bisogno di fare tutte queste domande!
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lunedì, marzo 29, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Giorgio Panariello, hai dichiarato che ci sono tanti reality show perché costano poco e fanno ascolti. A parte il fatto che ho qualche dubbio che costino così poco (certo meno di un varietà come il tuo) è chiaro che parlavi dei costi di produzione. Ma quanto costa al pubblico partecipare a decine di televoti ogni settimana? Maria De Filippi sabato scorso ha detto che per il telefoto di una puntata di Amici sono arrivate 1 milione di telefonate da 1 euro ciascuna. Ha precisato però che di solito ne arrivano di meno, circa 100.000 a puntata. Caro Giorgio, se facessimo i conti per tutti i reality che vanno in onda verrebbe una bella cifra. Tu potresti dirmi che nessuno obbliga la gente a televotare e avresti ragione. Io ti potrei dire che sarebbe più giusto se fossero le tivù a dare 1 euro ai telespettatori per ogni telefonata che fanno, visto che contribuiscono in maniera decisiva a questi programmi. Così i reality costerebbero di più e ne farebbero di meno.
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domenica, marzo 28, 2004
Telericordi
Cari Starsky e Hutch, dopo Magnum P.I. e le Charlie’s Angels è pronta la versione cinematografica anche dei vostri telefilm. Hollywood continua ad intrufolarsi nei nostri telericordi più belli e non sempre lo fa come si deve.
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sabato, marzo 27, 2004
Ipse dixit
Il futuro sarà della pay-tv: non puoi continuare ad annoiarti davanti alla tv solo perchè è gratis. Non è in sintonia con l’uomo del duemila.
Renzo Arbore
da “Il Corriere della Sera” del 14/4/97
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venerdì, marzo 26, 2004
Ieri, oggi e domani
Il signor Rossi torna a casa dopo una tremenda giornata di lavoro in ufficio e trova i due figli davanti alla tv. I ragazzi, di tredici e quindici anni, stanno guardando la sit-com del momento. Caro Paolo Kessisoglu, i ragazzi si divertono quando il tuo personaggio racconta di non aver finito gli studi superiori e di essere un mago nel gonfiare le note spese aziendali. Uno da emulare, che tradisce la moglie, se ne vanta con i colleghi d’ufficio e trova il tempo per fare il responsabile delle vendite dell’azienda. I figli del signor Rossi hanno una ammirazione anche per il tuo di personaggio caro Luca Bizzarri. Anche lui, pur non essendosi mai laureato, è diventato (dopo la gavetta) il responsabile degli acquisti nonché sindacalista dell’azienda. Il signor Rossi intanto si è messo le pantofole e dà uno sguardo alle bollette che sono arrivate mentre dal salotto continuano ad arrivare i commenti sulla sit-com del momento. Il tuo personaggio, Paolo, sta martoriando il collega sfigato e mammone che è lo zimbello tuo e di tutto l’ufficio. L’immagine classica del secchione ingenuo (che si è laureato in economia con lode) e che non ha mai avuto una ragazza. Che risate. Il signor Rossi si accomoda sul divano in attesa del telegiornale mentre in tv il terribile capo ufficio, con un ghigno da aguzzino, informa gli impiegati che non avranno l’aumento promesso. Cari Paolo e Luca, è comprensibile che a questo punto il signor Rossi cominci a sentirsi a disagio ma, poiché i figli si divertono, aspetta in silenzio che la sit-com finisca. Così si ciba nell’ordine: la bruttina svampita e complessata, l’arrivista brillante sul lavoro e insoddisfatta nel privato, l’impiegata inglese e sexy, il genio del computer e tutti gli altri stereotipi veri, falsi e presunti. Tutti i personaggi però dicono battute, ridono delle loro disgrazie, fanno e subiscono scherzi di cattivo gusto. Sembrano felici. Il figlio quindicenne del signor Rossi dice al tredicenne: che schifo il lavoro d’ufficio…io non lo farò mai. Il signor Rossi si isola. Le voci della tv e dei figli passano in secondo piano. Nel suo ufficio queste cose (ed anche di peggio) succedono da sempre però sembra accorgersene solo ora. Voi Paolo e Luca intanto continuate a scherzare e a giocare guardando nel vuoto di quella macchinetta del caffè. Il signor Rossi si è appisolato e sente una voce in lontananza: Fracchia..aaa.., Fracchia..aaa…Si, la voce sta chiamando Giandomenico Fracchia, il primo impiegato sottomesso della storia televisiva italiana. Quello che sprofondava nella poltrona a sacco davanti alle urla di uno spietato direttore. Il signor Rossi si sveglia proprio mentre la moglie manager torna a casa dallo studio e con tono autoritario intima ai tre: basta con questo Camera Cafè che troppo vi fa male.
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giovedì, marzo 25, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Liorni, sono proprio degli ingrati. Ti hanno sostituito nella pubblicità del digitale terrestre. Il nuovo spot è più spaziale, pieno di effetti speciali. Sta a vedere che è colpa tua se hanno venduto pochi scatolotti.
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mercoledì, marzo 24, 2004
Ipse dixit
Non siamo noi che ci intrufoliamo di nascosto nella vita privata della gente, è la gente che cerca noi, che chiede aiuto alla televisione per implorare perdono, per parlare d’amore, per riacciuffare sentimenti persi. Anch’io sono convinto che sia sbagliato chiedere miracoli alla tv, attribuire a questo mezzo un ruolo taumaturgico.
Alberto Castagna
da “Tv Sette” n. 8/1998
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Il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg1 Clemente J. Mimun, è ormai una consuetudine che il conduttore del tuo telegiornale annunci in chiusura quale è il programma che segue. Giovedì scorso il giornalista David Sassoli è andato oltre, e meglio di qualsiasi annunciatrice ha elencato tutti, ma proprio tutti, i programmi della serata: dopo di noi andrà in onda Batti e ribatti e Affari tuoi. Quindi ci ha raccontato in poche parole la trama dei due episodi di Don Matteo e ci ha anticipato argomenti ed ospiti di Porta a Porta. Caro direttore Mimun, io gli farei dare una gratifica da Raiuno.
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martedì, marzo 23, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Maria De Filippi, la blogger Suzupearl da mesi non guardava la tv (perché non trasmette nulla di coinvolgente) e invece domenica sera ha deciso di non perdersi la sfida tra le Amiche Sabrina ed Ornella. Ad un certo punto la sua tv presidenziale ha fatto PUF, si è spenta; una gran puzza di bruciato e non si è più riaccesa. Rotta definitivamente. La madre è disperata e Suzupearl minaccia atti inconsulti pur di acquistarne una nuova. Anch’io volevo seguire qualche puntata del serale: posso stare tranquillo o c’è pericolo?
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lunedì, marzo 22, 2004
Teleconfronto: cronache di vite annunciate.
Ieri sera alle sette il mio televisore è impazzito. Continuava a saltare da Raiuno a Canale 5 e viceversa: ore 19,08 Paolo Bonolis annuncia che trasmetterà il filmato della nascita di Camilla; ore 19,08 Maurizio Costanzo fa entrare Alessandra in studio tra il tripudio del pubblico; ore 19,12 da Bonolis c’è Al Bano che canta la canzone che ha scritto quando è nato il figlio; ore 19,12 Costanzo manda il filmato in cui Costantino consola la sua ex ragazza (Lilla) in lacrime; ore 19,14 Al Bano sta ancora cantando in playback in mezzo ad un pubblico plaudente; ore 19,14 Costanzo annuncia l’ingresso di Lilla tra il gelo dello studio; ore 19,16 Bonolis trasmette il filmato con l’arrivo in clinica della quasi mamma; ore 19,16 da Costanzo c’è un filmato in cui una certa Tiziana mette in guardia Alessandra da Costantino; ore 19,18 la quasi mamma di Bonolis entra in sala travaglio; ore 19,18 altro filmato di Costanzo in cui Lilla dice che alla reception della palestra c’è una tizia che sta parlando male di loro due ad Alessandra; ore 19,20 Bonolis coinvolge la moglie, che aspetta il secondo figlio, nella discussione sulla quasi mamma; ore 19,21 Costanzo chiede spiegazioni a Lilla sui significati dei suoi tatuaggi; ore 19,22 da Bonolis un medico spiega i problemi del parto cesareo; ore 19,23 Costanzo zittisce il pubblico che faceva buuu buuu, perché lui non vuole che si faccia il Colosseo, poi fa entrare in studio la tizia che ha parlato male ad Alessandra di Lilla e Costantino. Quest’ultimo infastidito esce dallo studio e Costanzo manda la pubblicità; ore 19,24 Bonolis racconta un aneddoto sul parto della moglie; ore 19,25 su Canale 5 c’è la pubblicità dei cereali; ore 19,28 anche Bonolis manda la pubblicità ma annuncia che al rientro in studio vedremo la nascita di Camilla; ore 19,30 Costanzo convince Costantino a tornare davanti alle telecamere; ore 19,32 da Bonolis inizia il filmato della sala parto; ore 19,33 Costantino minaccia ancora di andarsene con Costanzo che cerca di dissuaderlo; ore 19,33 Camilla nasce davanti alle telecamere di Bonolis; ore 19,36 da Costanzo, Alessandra e Costantino si chiariscono in un filmato dopo l’ennesima discussione; ore 19,37 da Bonolis, Al Bano si commuove dopo la nascita di Camilla; ore 19,38 Costanzo chiede a Costantino se al termine di una storia d’amore si può rimanere amici; ore 19,39 Bonolis annuncia il filmato in cui il padre vedrà per la prima volta la neonata; ore 19,41 Costanzo manda la pubblicità; ore 19,42 su Raiuno Mara Venier ci dice che le doglie sono dolorosissime; su Canale 5 c’è sempre la pubblicità; ore 19,43 Bonolis manda il filmato del padre che incontra Camilla e le dice bella roscia non ti farò vedere un maschio nemmeno tra cento anni; ore 19,44 su Canale 5 c’è la pubblicità delle mele; ore 19,46 Bonolis parla in diretta telefonica con la neomamma; ore 19,47 su Canale 5 c’è la pubblicità del film di lunedì; ore 19,48 Bonolis è ancora al telefono con i neogenitori e li invita per le prossime puntate; ore 19,48 Costanzo trasmette l’ennesimo filmato dei due innamorati; ore 19,50 Bonolis ringrazia gli ospiti e lancia i titoli del Tg1; ore 19,51 altro filmato di Costantino che dice ad Alessandra andiamo a dormire da amici in questo albergo; ore 19,52 titoli del Tg1 (Fassino contestato, situazione in Iraq, rifiuti a Napoli, la Ferrari trionfa, il derby romano); ore 19,53 Costanzo dice ai due innamorati di volersi bene a manda la pubblicità; ore 19,57 Bonolis canta insieme ad Al Bano; ore 19,59 Costanzo augura buona settimana a tutti e dice amatevi. Sigla del Tg5. Cari Bonolis e Costanzo, chissà se oggi vi armerete di videoregistratore e dati auditel per studiare questi 51 minuti di televisione. Calcolate che con l’inizio della bella stagione la gente vi vedrà sempre di meno.
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domenica, marzo 21, 2004
Ipse dixit
Per fare la tv di ora non serve essere degli interpreti: bisogna essere dei personaggi che dal video danno un cazzotto al pubblico a casa. Che lo insultano, lo stordiscono, gli fanno comperare prosciutti e pannoloni, che sanno fare tutto tranne che il vecchio tradizionale mestiere dell’interprete.
Loretta Goggi
da “Sette” n. 47/1996
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sabato, marzo 20, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Amanda Lear, come hai potuto credere di essere la conduttrice giusta per La Talpa? Come avresti gestito sepolture, bruciature, svenimenti, degustazioni di insetti croccanti e opinionisti che definiscono patetici i televip in gioco. E tu Amanda li avresti difesi dicendo che sono fortissimi, fantastici, degli eroi che in Italia tutti ammirano? Cara Amanda, pensavo che non ci fosse niente di più inutile di una puntata della Talpa; fino a quando non ho visto una puntata della Vita in diretta dove Paola Perego parlava della Talpa. Per fortuna da domani sarà primavera e tutto ci sembrerà più bello.
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Il post di Campanile
La tv è come i bambini: basta voltare un momento gli occhi da un’altra parte, che te ne combina una.
Achille Campanile – da “La televisione spiegata al popolo” ( a cura di Aldo Grasso) – Bompiani, 1989.
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venerdì, marzo 19, 2004
Non ci resta che ritornare al futuro
Sei una ex letterina o un ex presentatore? Sei stato un cantante di grido o una attrice di Hollywood? La televisione non si dimentica di te. Hai fatto la showgirl o sei una ex fotomodella? Vuoi rilanciare la tua carriera o vuoi provare a farla decollare? La televisione ti aspetta. Sei un ex attore di soap opera o una ex ballerina di varietà? Hai fatto la pornostar o sei la compagna di un cantante famoso? La televisione ti chiamerà. Hai giocato in una squadra nazionale o sei stata sotto ad un tavolo trasparente? Sei un ex playboy o un ex marito di una principessa? La televisione ti spalanca le braccia. Hai tutti i requisiti per partecipare a un reality show di nuova generazione. Ormai sembra che gli autori televisivi si riforniscano di televip in quei centri commerciali che sono l’ultima moda. Ultima si fa per dire. Si quei posti dove fai la fila per comprare a metà prezzo un maglione firmato ma di dieci anni fa. Così la televisione ritira fuori artisti che sembravano spariti e li sbatte in prima serata. La prossima vagonata di televip la presenterai tu Daria Bignardi. Tu che sarai ricordata come la prima conduttrice del Grande Fratello. Tu che dopo la seconda edizione facesti il gran rifiuto. Tu che in un Ipse dixit hai sentenziato: “la tv è un mondo di personaggi buffi, un po’ matti. Un pianeta di marziani”. Tu cara Daria porterai, con la telecamera del tempo, l’ennesimo manipolo di televip in una fattoria per vivere come nell’anno 1870. Già alla prima puntata ci spiegherai perché proprio nel 1870. Non è un anno qualsiasi; è l’anno della breccia di Porta Pia, della scoperta della nucleina (poi dna) e della pubblicazione di Ventimila leghe sotto i mari. Che c’entrano i nostri televip? La Fattoria sarà il primo reality agreste. Conto su di te Daria affinché l’atmosfera bucolica non venga contaminata da isterismi e zuffe verbali. Stavolta ci sono tutti i presupposti per fare una trasmissione tranquilla e divertente. Penso a Selen che corre dietro alle galline, ad Ela Weber che munge e a Solange che parla con un mulo. Penso alla fidanzata di Al Bano che coglie le olive e a Flavia Vento che cena a lume di candela con l’imbonitore baffuto (quello che resta senza fiato). Penso all’imbarazzante convivenza contadina tra Alessia Fabiani ed il suo ex suocero Franco Oppini. Cara Daria potrebbe essere l’occasione giusta per ricordarci, nell’era della globalizzazione, le nostre origini contadine. Però mi raccomando fate attenzione. Perché se la telecamera del tempo dovesse guastarsi, non credo che la loro permanenza nel 1870 porterebbe alla rivoluzione industriale. Ci sarebbero conseguenze gravissime anche sul mondo reale. Sarebbe un bel colpo per un reality show. Allora Daria, sei pronta a pronunciare la storica frase: mi aprite il collegamento con la fattoria…ia…ia… ooo.
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giovedì, marzo 18, 2004
Ipse dixit
Grande Fratello è una piacevole condanna! Mi dico sempre che è l’ultima volta, ma poi quando mi chiedono di rifarlo alla fine è una specie di richiamo della foresta.
Marco Liorni
da “Tg com.it” del 8/3/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cari autori di Correva l’anno, certo non è facile ottenere gli spazi in prima serata che meritereste. Qualche volta è successo, ma si è trattato della famosa eccezione. Forse vi infileranno nel languido palinsesto estivo. La vostra è una trasmissione scritta bene e obiettiva. Il linguaggio è semplice ma non banale. I contributi filmati, scelti e montati con attenzione, danno la giusta forza al racconto. Gli interventi di storici ed esperti sono adeguati. La puntata su Fidel Castro è stata avvincente come un buon film. Continuate così, se potete.
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mercoledì, marzo 17, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro capostrutturaintrattenimentodiraidue Michele Bovi, ho letto che sei appena rientrato dagli Usa dove abbondano i reality show ed i reality game. A parte il piacere ed il dovere delle trasferte, credo che dovreste prestare più attenzione alle proposte dei giovani autori italiani. Soprattutto di quelli che non lo sono. Dai uno sguardo a questa idea rivoluzionaria di reality (è sia show che game) ambientato in un centro commerciale. Certo l’idea va resa un po’ più trash con l’aggiunta di rapine in diretta, gente pescata dal vigilante a rubare la carta igienica, cassiere truccate come Platinette e concorrenti che devono riuscire a trovare il parcheggio entro l’ora di chiusura. Va aggiunta una love story tra un cliente bello e impossibile e la responsabile del baby park dove porta il figlio. Ci vuole anche qualche bella litigata. Però non la solita litigata tra televip. Una lite tra vip e persone comuni. Tipo, una contessa presenzialista che litiga con due ragazzine di tredici anni per accaparrarsi l’ultimo paio di calze a rete fucsia del banco da un euro. Oppure, un critico d’arte irruente che urla la sua indignazione al direttore perché ci sono delle riproduzioni del Parmigianino in regalo con il grana. L’importante è non commettere l’errore di ambientarlo in Italia. Ci vuole qualcosa di esotico. Un bel centro commerciale nello Yucatan, ecco dove.
p.s.: care Flavia e Lisa se la cosa va in porto mi prendete come agente?
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Ipse dixit
Sono appena tornato dagli Usa dove ci sono solo reality e talk show. Da noi, sono in arrivo altri quattro reality, di cui due della Rai. Credo che l’onda lunga di questo genere durerà ancora a lungo.
Michele Bovi (capo struttura intrattenimento di Raidue)
da “Tv Sette” n. 10/2004
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martedì, marzo 16, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Aldo Biscardi, vengo con questa mia adirti (tuttaunaparola) adirti, scusa. Per anni ho sottovalutato la tua trasmissione sportiva. Oggi vengo giustamente punito per la mia superficialità. Scusami. La Treccani nella sua enciclopedia della televisione al capitolo dedicato al rapporto tra sport e televisione (curato da Aldo Grasso) ti ha segnalato tra i personaggi che hanno contribuito a rinnovare, in maniera significativa, il tema dello sport in tv: Fabio Fazio con Quelli che il calcio, la Gialappa’s Band con Mai dire gol e tu Aldo con il tuo Prociesso. Ubi major.
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lunedì, marzo 15, 2004
Ipse dixit
Serve ancora la scuola o vi basta la tv?
Giovanni Floris
dal promo di “Ballarò” – Raitre del 29/2/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Corrado Tedeschi, ti racconto cosa è successo a Cominciamo bene un giorno che tu non c’eri. Il maestro di galateo Valter Rossi impartiva una delle sue temute lezioni all’umorista Bruno Gambarotta ospite in studio. Gambarotta, fedele al ruolo assegnatogli dalla pantomima, ha pulito maldestramente la bocca della conduttrice. Il maestro di galateo lo ha redarguito con fare saccente dicendo: non proprio in questo sistema qua. Caro Corrado, prevedete per le prossime puntate anche la presenza di un buon insegnante d’italiano?
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domenica, marzo 14, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, bella l’idea di dedicare quattro serate del Costanzo Show ad argomenti dall’alto contenuto. Se si potesse fare qualcosa anche per la domenica pomeriggio. Grazie.
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sabato, marzo 13, 2004
Ride il telefono
Ti seguo dai tempi del Divano in piazza e ProntoChiambretti ha il tuo inequivocabile marchio di fabbrica. Peccato per quel dettaglio. Quasi tutte le cose che hai fatto mi sono piaciute. Il film l’ho evitato. In televisione porti sempre delle novità e anche stavolta non ti sei smentito. Al gelo di una moderna agorà milanese evochi il personaggio del giorno e lo inviti a chiamarti al telefono in diretta. Hai detto che ti guardano solo 250.000 spettatori, ma vedrai che aumenteranno. Affronti con coraggio la concorrenza di letterine, scossettine, impiegati caffeinomani e dei due tg di parte. Con una idea originale hai fatto di una cabina telefonica uno studio televisivo; il più piccolo studio televisivo della storia hai precisato. C’è qualcosa di fiabesco nelle immagini degli ospiti in collegamento che appaiono dalle pareti della cabina. E tu lì davanti che interroghi lo specchio come la strega di Biancaneve. Una strega simpatica, però. Peccato per quel dettaglio. C’è qualcosa di metafisco nel tizio seduto sul tetto della cabina che ci racconta il Tg4 in diretta. C’è tutto il mistero di Magritte nel Frassica senza volto che non riesce a sintonizzarsi su La7. Caro Pierino, che intuizione quella di far arrivare l’ospite dalla fermata della metropolitana. Alcune tue trovate sono indimenticabili. Come quando correvi dietro ai politici della prima repubblica vestito da postino. Tutti ricordano quando a Sanremo stavi appeso al soffitto e vestito da diavoletto gridavi: comunque vada sarà un successo! E’ forse in una dimensione surreale che hai trovato quei due rappresentanti del pianeta giovani? Surreali ma divertenti. Peccato per quel dettaglio. Quel dettaglio non è un dettaglio. Parlo del telefono, Pierino. Tutta la trasmissione si basa sull’uso del telefono. Il tuo editore è il maggiore azionista della più grande compagnia telefonica italiana. La cabina, anche se non mostra scritte pubblicitarie, è un preciso e continuo riferimento. Così come lo è il modello dell’apparecchio telefonico al suo interno. Va bene che adesso va di moda la tv verità, però non esageriamo. Avresti potuto noleggiare a Cinecittà una di quelle cabine inglesi (apparecchio incluso). Metti che decidi di fare una puntata sul conflitto di interessi; potresti trovarti in imbarazzo. Qualcuno potrebbe dirti che stai facendo ProntoTronchetti. Ma tu non sei un tipo che s’imbarazza. Se proprio vuoi lasciare le cose come stanno almeno togli la canzone di Modugno. Si, quella che mandi in onda se il personaggio evocato non ti chiama. Da te Piero, il telefono non piange.
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Ipse dixit
Ho voluto un programma che mi liberasse dal mio passato. Ho voluto creare una frattura. Sono ripartito da zero, anzi da La7, una rete che ha nell’informazione il suo intrattenimento.
Piero Chiambretti
da “Tv Sette” n. 10/2004
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venerdì, marzo 12, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Ghezzi, la scheda sul sito di Raitre dice che il tuo Blob è un surrogato televisivo…la tv smontata, rimontata, messa nudo. Blob è un modo efficace, anche se parziale, di rappresentare l’universo televisivo. Però, ogni volta che si verificano tragedie come quella di Madrid, mi domando se sia giusto (per coerenza con la filosofia del programma) mettere nella stessa puntata argomenti così diversi. Ti leggo il sommario della puntata di ieri sera: sangue a Madrid, Silvio show, orrori dalla talpa. In simili occasioni molte trasmissioni dovrebbero comportarsi diversamente. A maggior ragione il tuo Blob che, nel bene e nel male, le rappresenta tutte.
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giovedì, marzo 11, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari dirigenti televisivi, è partita ufficialmente la sfida per la presidenza americana a cui darete una adeguata copertura. Nel frattempo ci sarà la campagna elettorale italiana a cui darete una adeguata copertura. Costanzo tirerà fuori le poltrone delle grandi occasioni. Anna La Rosa ha già pronte le interviste alle maestre elementari di ogni candidato. Vespa a Sanremo, per tenersi in allenamento sulla par condicio, ha fatto cantare Mastella e Bossi. Ho detto che si allena mica che ci riesce. Per esempio ieri sera, nella puntata sulla riforma della scuola con Berlusconi e la Moratti in studio, non si è trovato uno dell’opposizione per il contraddittorio. Cari dirigenti della tv, è troppo se vi chiedo (da qui a luglio) di riempire i palinsesti con tutti i vecchi telefilm degli anni ’80? Mediaset sta già ritrasmettendo Quincy e Arnold. Voi della Rai potreste tirare fuori Mork e Mindy e George e Mildred. Si lo so che voi de La7 avete solo Star Trek nuovo; va benissimo. Altri mondi, altre galassie, altri buoni, altri cattivi.
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mercoledì, marzo 10, 2004
Telericordi
Care Charlie’s Angels, oggi anche il cinema si è accorto di voi. Da vecchio appassionato delle vostre avventure televisive mi ha fatto piacere sapere che la Nbc ha realizzato un documentario che racconta come nacque e divenne popolare la serie. Siete un dolce ricordo.
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martedì, marzo 09, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Columbro, vedrai che prima o poi qualcuno rispolvererà dalla cassaforte delle idee televisive il tuo vecchio programma Tra moglie e marito. Intanto ho letto che Fox Life, un nuovo canale di Sky, cerca: “donne che volessero mettersi sette giorni nei panni di un’altra per capire come questa vive il rapporto di coppia, l’educazione dei figli e la gestione della casa”. Il programma si chiamerà Cambio moglie. E’ lecito chiedersi che cosa accadrà se ai protagonisti il cambio dovesse piacere.
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lunedì, marzo 08, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Emanuela Folliero, volevo augurarti un buon 8 marzo e farti un in bocca al lupo per la tua prossima trasmissione. Sarai tu a condurre quest’anno la serata finale di Miss Padania. La manifestazione è diventata così importante che sarà trasmessa domenica 21 marzo, in prima serata, dalla tua Retequattro. Congratulazioni Emanuela. Avrai l’onore di annunciare chi è la più bella del reame padano e chi sono le sue ancelle. Si perché nella stessa serata annuncerai chi è la nuova Miss Sole delle Alpi e chi è la prescelta per fregiarsi del titolo di Miss Camicia verde 2004. Buon 8 marzo Emanuela.
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Ipse dixit
In tv l’essere donna è premiato (dagli ascolti) anche dal poter condurre un maggior numero di spettacoli, a cominciare da quelli sentimentali preclusi ai conduttori.
Maria De Filippi
da “Il Messaggero” del 30/12/96
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Ipse dixit
Questa è la televisione più maschilista del mondo.
Alba Parietti
da “Sciuscià” – Raidue dell’ 8/2/02
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Ipse dixit
La televisione italiana, bella, ricca, colorata, valorizza la presenza femminile a differenza di quelle inglese e tedesca. Le donne nello loro trasmissioni sembrano topini grigi.
Ela Weber
da “Tv Sette” n. 33/2000
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Ipse dixit
Siamo in una tv ancora maschilista.
Natalia Estrada
da “Il Corriere della Sera” dell’ 8/3/98
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domenica, marzo 07, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, è fatta! Li stanno vendendo! Stanno vendendo i box interattivi per ricevere la televisione digitale terrestre. Alla grande! Beagle 2, Spirit, Opportunity, Rosetta e Rosy Bindi dovranno aspettare. Emilio, se continua così, non vai più sul satellite. Perchè? Perchè li stanno vendendo. Ieri, ad una settimana di distanza, sono tornato nel mega negozio di Roma. Li stanno vendendo. La gente li portava alle casse ed i commessi erano impegnatissimi a rispondere ad altri clienti. Hanno anche aumentato lo spazio espositivo dedicato agli scatolotti e ci sono dei nuovi cartelloni giganti con i faccioni di Gerry Scotti e di tutti voi televip. Un commesso mi ha detto che per il momento trasmettono solo una decina di canali, ma che già dalle prossime settimane aumenteranno. Dai Emilio, adesso non metterti a fare i conti con la calcolatrice per vedere quante emittenti ti mancano per rientrare nella legge.
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sabato, marzo 06, 2004
Il post di Flaiano (1968)
Ho visto alla televisione una delle serate di Sanremo. Ero a cena in casa di amici e non ho potuto sottrarmi. Questi amici intendevano vedere la trasmissione per ragioni di studio, essendo psicologhi e interessati ai fenomeni della cultura di massa. Alla fine mi sono accorto che a loro, quella roba piaceva. Il fatto che a cantare fossero dei giovani, serviva a garantirli che la loro approvazione rientrava nell’aspetto giovanile del fenomeno. La verità è che a me lo spettacolo, non so più se ridicolo o penoso, di quella gente che urla canzoni molto stupide e quasi tutte uguali, lo spettacolo mi è parso di vecchi. Comunque, se la gioventù è questa, tenetevela. Non ho mai visto niente di più anchilosato, rabberciato, futile, vanitoso, lercio e interessato. Nessuna idea, nelle parole e nei motivi. Nessuna idea nelle interpretazioni. E alcune mi venivano segnalate come particolarmente buone. C’era un tale per esempio, coi capelli alla bebè che sembrava protestare contro il fatto che dei malintenzionati gli tirassero delle pietre. Non si capiva perchè si lamentasse tanto. Avrebbe voluto che gli tirassero le bombe? Oppure? Che un tipo simile venga lapidato dovrebbe essere normale. E’ brutto, sporco e probabilmente velenoso. So bene che è inutile lamentarsi dei risultati di una politica produzione-consumo. Interessi economici molto forti possono modificare non soltanto il gusto, ma la biologia di un popolo che cade in questa impasse. La trasmissione era ascoltata, dicono, da 22 milioni di telespettatori, che è quasi dire tutta l’Italia – il paese dei mandolinisti. (1968)
Ennio Flaiano – da Diario degli errori – Bompiani
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venerdì, marzo 05, 2004
Ipse dixit
Porteremo a casa questo Festival a dispetto dei santi e del direttore artistico. Dopodiché, il 7 marzo saprò io cosa dire… Ritengo Sanremo un premio alla mia carriera e per rispetto alla Rai, che mi ha voluta, e al pubblico lo farò al meglio. Anche perché i direttori artistici passano, e Sanremo resta un grandissimo evento che viene visto in 51 Paesi e merita impegno e rispetto.
Simona Ventura
da “www.repubblica.it” del 26/2/04
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Il postino (o piccolo post)
Cari Simona Ventura e Tony Renis, succede. In fondo avete perso contro dei televip conclamati. L’importante è battere sabato prossimo i dilettanti allo sbaraglio della Corrida.
‘Grande Fratello’ batte Sanremo
Il reality show ieri sera ha ottenuto il 32,26% di share contro il 29,28% della terza serata del festival
Sanremo, 5 mar. (Adnkronos)
‘Grande Fratello’ batte il Festival di Sanremo. Il reality show e’ stato visto ieri sera da 8 milioni 334 mila spettatori, con il 32,26% di share. La terza serata del festival e’ stata seguita invece da 6 milioni 961 mila spettatori, con il 29,28% di share. E’ la prima volta che il Festival di Sanremo viene superato da un programma della concorrenza.
Caro Bruno Vespa, forse quella strombazzata sugli ascolti del primo giorno era meglio non farla.
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giovedì, marzo 04, 2004
Una casa così cosà
A Casa Raiuno c’è un cantante che invita con insistenza i telespettatori a ricordarsi della sua faccia. Lo fa indossando una t-shirt (ne ha di tutti i colori) con una grande freccia che indica il suo volto. A Casa Raiuno ci sono storici e linguisti di importanti università che parlano del Festival di Sanremo. A Casa Raiuno c’è un giornalista, ex consigliere di amministrazione della Rai, esperto di immagini. A Casa Raiuno c’è una dottoressa in chimica che è una specie di top-model o almeno ex miss università. Il regista non perde occasione per farle primissimi piani e inquadrarla dal basso verso l’alto come una velina. La dottoressa è lì per spiegarci le proprietà dei cibi che mangiamo, anche se lo fa indossando un vestito nero attillato con gli oblò posteriori come acutamente hai osservato tu. A Casa Raiuno c’è Enza Sampò, un monumento della televisione, che tu omaggi ai limiti della adulazione. A Casa Raiuno c’è Katia Noventa che cura l’angolo della moda. Però ci tiene a precisare che ha anche fatto delle importanti interviste. Una di quattro ore a Fidel Castro, che non è mai andata in onda ma che prima o poi sarà trasmessa. Un’altra intervista l’ha fatta a Berlusconi. Anche questa non si sa quando andrà in onda e soprattutto non ci ha detto se dura quattro ore. A Casa Raiuno c’è Cristiano Malgioglio che intervista i personaggi dello spettacolo obbligandoli a stare seduti su sedie leopardate a forma di mano o di scarpa. Ma non sono interviste classiche. Qui l’intervistato deve dire tutta la verità. L’intervistatore indossa giacche rosa, cravatte gialle e sfoggia una acconciatura che ricorda le spazzole degli autolavaggi. A Casa Raiuno c’è Caterina Balivo che è la prima donna della trasmissione. A Casa Raiuno ci sei tu Massimo Giletti, il padrone di casa, il conduttore. Canti, balli, intervisti, intrattieni, detti le inquadrature al regista, assumi le espressioni più adeguate a qualsiasi situazione, bella o brutta. Ma il tuo massimo caro Massimo lo raggiungi quando ti avvicini, più fascinoso di Briatore, al tuo pubblico plaudente in prima fila. Una schiera di ultrapensionate ululanti che interpelli in qualità di opinioniste. Là dove prima c’era Paolo Limiti da due anni c’è Massimo Giletti. Infatti hanno anche aumentato il canone.
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mercoledì, marzo 03, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Pippo Baudo, non devi essere triste ma orgoglioso. Ieri sera a Sanremo sei stato più volte nominato. Sembrava di essere al Grande Fratello con tutti che nominavano Baudo e Tony Renis. Non farti prendere dalla nostalgia canaglia. Questo è il festival dei giovani e lo presenta la giovanile Simona. Ma i giovani lo vedranno il festival? Ecco cosa ha scritto absinthlacasinista, una brillante e giovane blogger:
stasera ho visto “Non ho sonno” .. Meglio vedere Argento per la terza volta, che San Remo per la prima!
Caro Pippo, chissà se Simona avrà sonno le prossime notti.
ps: grazie Flavia per il contributo quasi volontario al postino di oggi.
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martedì, marzo 02, 2004
Ipse dixit
Perchè quest’anno Sanremo lo fate noi!
Simona Ventura
dagli spot Rai per il 54° Festival di Sanremo 1/3/04
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Ipse dixit
Sanremo ha bisogno di una gestione a tutto campo. Crediamo di aver trovato con Simona il giusto mix. Sono ottimista. Un insuccesso sarebbe grave ma dopo Miss Italia e la Lotteria, non c’è due senza tre.
Fabrizio Del Noce (direttore Raiuno)
da “www.tgcom.it” del 14/1/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Michele Cucuzza, come ti occupi tu del Festival di Sanremo non se ne occupa nessuno. Quasi tutti i tuoi inviati sono lì e strillano felici: Ciao Michele!!! Una di loro domanda al marito della Ventura: ma Simona è emozionata? No, non lo è. Ecco un originalissimo servizio sui cantanti famosi lanciati dal festival: Ramazzotti, Vasco, Giorgia, Pausini. Una vera novità. E poi ecco Bruno Pizzul che ci presenta gli sconosciuti cantanti di questa edizione in pieno stile mondiali di calcio. A te la linea; Ciao Michele!!!
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lunedì, marzo 01, 2004
Ipse dixit
Fazio ha fatto per me il più bel Sanremo della storia. Baudo è Sanremo, la Carrà è stata molto brava, ma quando ha finito nessuno dell’azienda è andata a consolarla. Se mi andrà male, io Del Noce non lo vedrò mai più.
Simona Ventura
da “www.tgcom.it” del 14/1/04
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Il postino (o piccolo post)
Cara Alessandra Canale, a settembre hai pianto durante il tuo ultimo annuncio. Ti hanno sostituita con delle annunciatrici più giovani che, prima stanno sedute su un divano e poi si alzano per premere il dito contro la telecamera. Con la Rai le cose vanno meglio visto che leggi le e-mail domenicali da Guardì. Per fortuna è in uscita il libro in cui ci racconti la tua storia. Ne sentivamo il bisogno.
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venerdì, aprile 30, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: La legge Gasparri è stata approvata.
: Bisogna avere Fede.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Vincenzo Mollica, di giornalisti con una spiccata personalità ce ne sono pochi. Tu oltretutto sei anche un personaggio. Gli artisti che hanno avuto una tua stroncatura oggi non lavorano più. Perché? Perché se ne hai parlato male tu non c’è proprio speranza. Per te non c’è artista che non abbia una qualche qualità. Non c’è spettacolo che non valga la pena di vedere. Sei più buono di un piatto di pappardelle al tartufo, più dolce di un babà alla panna. Tutte cose che probabilmente ti piacciono molto. Roberto Benigni ne ha baciati tanti, ma i baci che dà a te sono una prova d’amore tanto debordante quanto motivata. Perché sei buono, buono, buono. Ieri per esempio hai presentato, nel Tg1 delle venti, il nuovo video di Vasco. Impossibile parlarne male per un critico normale, figuriamoci per la fata turchina. Hai esordito dicendo che il cd sta andando a gonfie vele, poi hai descritto le qualità del video e dei suoi effetti speciali italo-americani. Ed è qui che hai raggiunto l’apoteosi adulativa. Per te il migliore effetto speciale del video è la faccia di Vasco Rossi, attore naturale. Ed hai concluso: sarebbe ora che il cinema se ne accorgesse. La tua smodata ammirazione vorrebbe che una rock star come Vasco intraprendesse una incerta carriera cinematografica. Non ti sembra che ce ne sia già abbastanza di gente che non fa il suo mestiere? Caro Vincenzo, ristabiliamo i ruoli. Tu fai il critico. Vasco fa la rockstar (e basta). Proprio come nel titolo del pezzo di Vasco: Buoni o cattivi e tu devi stare fra i cattivi.
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giovedì, aprile 29, 2004
Nientepopodimenoche
Tu e Panariello siete gli unici one man show della televisione italiana. Però tu di più. Poi c’è la Cortellesi che si sta allenando in seconda serata e presto potrebbe insidiarti. E tu lo sai bene, visto che sabato l’hai ospitata come una tua pari. Con degli spot oscurantisti ci hai annunciato una rivoluzione televisiva. Lo speaker, con la voce profonda e dopo una crassa risata, ci ha intimato: torna Fiorello; sabato metti su Raiuno. E su Raiuno si è sintonizzata la maggioranza dei telespettatori. Un successo, come per le altre due edizioni. La concorrenza si sta mangiando gli spot avanzati per non essere riuscita ad affidarti un programma alla Fiorello. Dopo il karaoke hanno provato ad ingabbiarti in un format da dentifricio scaduto: Non dimenticate lo spazzolino da denti. Però chi ha rischiato di essere dimenticato sei tu. Poi ti volevano far fare il valletto di Costanzo. Ma tu non sei mica Costantino. La Rai invece ha capito tutto. Ha preso una vagonata di milioni di euro e ti fa fare uno show all’americana. E tu lo fai; un po’ all’americana e un po’ all’italiana. Americaneggi cantando swing alla Sinatra. Oppure ballando il tip tap al centro di una scenografia tipo Las Vegas, in cui troneggia luminosissimo e a caratteri cubitali il tuo nome. E poi l’orchestra prestigiosa e le coreografie dei Momix. All’italiana gestisci i monologhi (scritti da una vagonata di autori) ed i siparietti con il conterraneo Tommasino. Ma dove dai il tuo massimo caro Fiorello, è nei duetti con le grandi star che la Rai ti regala in abbondanza da tre costosissimi anni televisivi. Star italiane, francesi e, ovviamente, americane. La Ventura a Sanremo si pavoneggiava tanto perché Dustin Hoffman le diceva le parolacce in diretta. Ma che se l’è scordato che lo aveva già fatto da te? Sabato ti sei fatto prendere a pugni da Stallone. Voglio vedere se ti copia anche stavolta. In tre puntate hai già cantato con Ramazzotti, Anastacia, Antonacci ed i Blue. Hai fatto gags con Fanny Ardant, Monica Bellucci, Asia Argento, Rocky e Sabrina Ferilli. Nelle prossime puntate chissà quante altre vagonate di star vedremo. Hai provato persino a riportare Mina in tv ma lei ti ha dato buca. Lo show è divertente ma devi ammettere che ha poco di rivoluzionario e in quanto al pagare lo sai bene che quel titolo non è così simpatico. Però caro Fiore, sono disposto a perdonarti. Sabato prossimo quando annuncerai il grande ospite, italiano o americano che sia, fallo come faceva oltre quaranta anni fa Mario Riva: stasera al Musichiere abbiamo nientepopodimenoche Gary Cooper, Jayne Mansfield, Bartali e Coppi, Totò. Io non c’ero ma ogni tanto in tv queste cose le fanno rivedere. Quel tanto che basta per farmi dare dell’esagerato a chi, per quanto bravo, annuncia rivoluzioni televisive impossibili.
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mercoledì, aprile 28, 2004
Ipse Dixit
Per il musical non sono portata, al cinema non so se funzionerei; ma adoro la tv. I programmi comici, quelli per i giovani, quelli basati sulla musica di oggi. Mi sto facendo le ossa grazie a Controcampo, cui partecipo da un anno, e a Visitors. Ieri sera ho esordito nelle Iene alternandomi negli speciali già presentati una tantum da Afef, dalla Littizzetto e dalla Bignardi. E alla fine del mese debutterò anche alla radio, in un programma comico su Radio 105. Quanto a Carabinieri, ho già firmato un’opzione per la quarta serie, che stanno già scrivendo. Insomma…se son rose fioriranno.
Elisabetta Canalis
da “Il Giornale” del 9/3/2004
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Il post di Troisi
‘A televisione è la cosa che mi piace di meno, ma non pecchè…. ca poi la guardo, e quella è la cosa peggiore. E’ che io il più delle volte l’ho accesa…. Ma farla…., mo’ nun me chiammaranno mai più assolutamente in televisione…., ma farla a me me pare ‘na cosa talmente così poco creativa. Forse ci sarebbe bisogno di un contenitore diverso…. Allora me chiamassero…, dove ci stesse la possibilità di divertirsi, allora forse parteciperei. Ma chilo che è ‘a televisione…. Va bene pure, forse distrae, ‘a ggente la guarda pecchè poi… nun voglio esse io a di’ è diseducativa… ormai s’è detto… Ma a me nun piace ‘a scatola, soprattutto. Perché a me, stare in uno studio, con le telecamere…, me dà l’idea di una cosa finta. Pure quando è in diretta me pare ‘a cosa più registrata possibile. Non lo so, poi po’ esse che torno a farla, come po’ esse che torno a fa’ teatro… Mo’ mi incuriosisce il cinema. Proprio mo’ che so dove mettere la macchina da presa me vuo’ fa’ cambia’ attività? Sbaglio, però, almeno so che l’ho messa là. Almeno damme questa soddisfazione di fa’ ‘nato film….
Massimo Troisi – Il mondo intero proprio (pensieri e battute) a cura di Marco Giusti, Mondadori.
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martedì, aprile 27, 2004
LoreMatrix e gli accappatoi finti
Il contratto evidentemente prevede il collegamento domenicale in diretta con la Ventura. LoreMatrix non indossa l’accappatoio come tutti gli altri e la conduttrice fa dell’ironia su questo. LoreMatrix ribatte soave: questo non è un reality è una fiction. LoreMatrix provocata spiega che la domenica nella Beauty Farm non c’è nessuno del personale, non si fa attività e non serve nessun accappatoio. In pratica tutti gli altri si sono messi l’accappatoio (tipo divisa) per dare l’idea della beauty fatica e LoreMatrix non si presta a questi telegiochini: vuole faticare solo per cantare e non ci pensa proprio a mettersi il loro accappatoio per contribuire alla fiction. Grande LoreMatrix.
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Il postino (o piccolo post)
Cara direttricedeiserviziparlamentaridellaRai Anna La Rosa, con la par condicio televisiva c’è divertirsi. Che si parli degli ostaggi in Iraq o del buco dell’ozono bisogna sentire il parere di tutti gli schieramenti politici e a ciascuno deve essere dato lo stesso tempo. Sarà così per oltre un mese. I politici, nei programmi non giornalistici, non possono nemmeno essere nominati. Sabato scorso Fiorello ha chiamato Berlusconi il non alto e Fassino fax. Cara Anna La Rosa, tu che sembravi così gentile ed ospitale per colpa della par condicio sei diventata una specie di Misery. Ai politici, fino a qualche giorno fa, facevi trovare nel tuo salotto l’aperitivo con i salatini e li intrattenevi con uno stile colloquiale. Domenica invece ti sei trasformata in un severo contatempo. I politici si sono trovati davanti ad una clessidra con cui hai scandito il tempo dei loro interventi. Davanti a questo marchingegno medievale i politici hanno iniziato a preoccuparsi di non farcela. Insomma gli hai fatto venire l’ansia da prestazione. Ecco come funziona. Quando tu gli fai la domanda i politici, a turno, si posizionano sui blocchi di partenza come dei corridori alle olimpiadi. Si concentrano, ti ascoltano, ti guardano, aspettano preoccupati il tuo via. Tu giri la clessidra e la sabbia inizia a scendere inesorabile. Sono talmente disciplinati che qualcuno, quando l’ultimo granello scende, nemmeno finisce la frase e ti chiede il permesso di continuare. Incredibile. Sembrano degli agnellini. Non si interrompono tra di loro e sono tutti concentrati sui loro importanti contenuti, attenti a finire la frase prima che tu e la clessidra decretiate l’inappellabile stop. Una clessidra, una semplice clessidra. Che spasso.
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lunedì, aprile 26, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Ti piace Amici di Maria De Filippi?
: Lacrimevolissimevolmente.
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Il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, mi dicono che ieri avete proposto al vostro pubblico domenicale una intervista ad un noto serial killer. L’intervista è stata fatta da un Bonolis inBiagito e sta suscitando scalpore. Ma come vi vengono in mente idee così bizzarre? Avete una creatività senza confini. E’ entrata in vigore la par condicio elettorale e quindi vi dovete inventare le cose più strampalate per riempire degnamente il palinsesto. A te per esempio, ti tocca andare negli show del sabato sera a baciare i conduttori. Siete fantasiosi ma anche imprevedibili. Così imprevedibili che nemmeno la presidente della Rai Lucia Annunziata se lo aspettava. Almeno così sembra dalle sue dichiarazioni di oggi al Corriere delle Sera: «E’ terrificante assistere alle confessioni televisive di un serial killer sulla rete ammiraglia del servizio pubblico nel contenitore seguito ogni domenica pomeriggio da milioni di famiglie. Questa intervista rischia di essere un punto di non ritorno per le linee culturali dell’attuale Rai». Caro Del Noce, tu mi dirai che l’intervista era stata annunciata da tutti i giornali e che pensavi fosse sufficiente. Evidentemente non lo è stato. Per domenica prossima Bonolis ha annunciato un dibattito su cosa deve e non deve essere trattato in televisione. Ricordati di mandare un fax alla Annunziata per avvisarla.
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domenica, aprile 25, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Flavia Vento ha detto che vuole condurre Le Iene perchè non ha niente di meno di Alessia Marcuzzi e di Simona Ventura.
: Però non ha nemmeno niente di più.
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Il post di Campanile
La tv! Questo organismo di proporzioni mostruose e di potenza illimitata! Monopolio di Stato. Protetto dalle leggi, sostenuto dal braccio secolare e dalla benedizione ecclesiastica, assistito dalla forza pubblica, sorretto dall’esercito, potenziato dai propri miliardi, dalla suggestione delle sue possibilità tecniche, espressive, divulgatrici, penetratrici, dal prestigio della sua magia!. (9 ottobre 1960).
Achille Campanile – La Televisione spiegata al popolo (a cura di Aldo Grasso) Bompiani editore
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sabato, aprile 24, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg1 Clemente J. Mimun, il giornalista Corradino Mineo in una corrispondenza da New York ci ha parlato dell’ultimo reality show di successo. S’intitola L’apprendista ed ha per protagonista lo stramilionario Donald Trump che nello show fa il suo mestiere: distribuire ordini e compiti a degli aspiranti manager del suo impero immobiliare. Il concorrente che riesce a gestire un banco di limonate va avanti altrimenti subisce il giudizio spietato che il magnate emette dalla sua poltona presidenziale: you are fired! licenziato! Lo show è appena finito ed il vincitore ha ottenuto un lavoro da 250.000 dollari all’anno presso la compagnia di Trump. Caro direttore del Tg1 Mimun, il giornalista Mineo al termine del servizio si è chiesto quanto dovremo aspettare per vedere la versione italiana. Mineo ha tracciato anche il profilo dello stramilionario che potrebbe condurlo. Deve essere un capitano di ventura; deve avere il senso dello spettacolo; deve avere del tempo a disposizione. Caro direttore Mimun, sarà stata una mia impressione, ma Mineo ci ha lasciato intendere che dovremo aspettare almeno altri due anni.
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venerdì, aprile 23, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Bonolis è stato invitato ad Arcore da Piersilvio Berlusconi per una cena informale. Però resta alla Rai.
: Affari suoi.
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Il risveglio di LoreMatrix
E’ l’alba nella Beauty farm. Qualcuno si avvicina di soppiatto alla stanza di LoreMatrix con brutte intenzioni: la vuole svegliare. Lo sconosciuto apre la porta, sta per entrare. LoreMatrix gli sbatte la porta in faccia. Il nemico è respinto. LoreMatrix ha vinto ancora.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Piero Marrazzo, il tuo Mi manda Raitre è uno dei pochi programmi di servizio rimasti. Al contrario di altre trasmissioni non risente degli anni che passano. Questo è dovuto in buona parte al fatto che le truffe e gli imbroglioni di cui ti occupi sono sempre di attualità. Il tuo modo di incalzare gli interlocutori, per quanto provocatorio, è adeguato alla loro arroganza e alla gravità dei problemi. Fatichi però ad arginare la furia di Anna Bartolini, la rappresentante dei consumatori che ha consumato la sedia a forza di stare seduta nel tuo studio. Appena tocca a lei, parte in quarta con una sequela di articoli di legge con cui seppellisce qualsiasi malcapitato. Tu l’hai definita agguerrita ma i suoi attacchi verbali fanno venire voglia di difendere gli indifendibili. Anche quando presenta i dati sui prezzi di vendita dei prodotti, è simpatica come gli aumenti di cui parla. La voce e la tinta dei capelli non la aiutano a sembrare meno aggressiva. Caro Marrazzo, guarda se è il caso di sostituirla per qualche puntata. Sarebbe un sollievo per le nostre orecchie e gioverebbe anche alle coronarie della signora in rosso.
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giovedì, aprile 22, 2004
LoreMatrix e la sala prove
Il direttore d’orchestra della Beauty Farm vorrebbe costringere LoreMatrix a squarciarsi la gola in una sala prove improvvisata, priva di acustica e dove manca l’aria: mi avevi promesso una sala all’altezza! Gli dice LoreMatrix. Se sei una professionista quando io te lo chiedo tu vieni a provare risponde il maestro. Io sono una professionista e voglio fare le prove in palestra dove l’acustica è all’ altezza. Pubblicità. Poi ecco il maestro con la chitarra che accompagna LoreMatrix in una versione spettacolare di Certe notti. Lo fanno in palestra: LoreMatrix ha vinto ancora.
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Il postino (o piccolo post)
Care veline in carica Elena e Giorgia, ecco perché piangevate lacrime vere quando Greggio e Iacchetti sono andati in vacanza. Nella prossima edizione di Striscia la notizia loro ci saranno, voi no. Canale 5 sta cercando le aspiranti veline per la prossima stagione e ci farà una intrigante trasmissione estiva. Anche in tv, come nel calcio, squadra che perde si cambia. Questo non vuol dire che è colpa vostra se Ricci ha stancato. Voi avete fatto la vostra parte anche se avete smentito le storie con dei calciatori. Avete imparato persino a condurre le telepromozioni. Care veline in carica Elena e Giorgia e adesso? Farete molte telepromozioni, qualche comparsata in una trasmissione sul calcio, un calendario in coppia, un piccolo ruolo in una fiction sui pompieri (che manca, ma la faranno) ed infine un bel reality show. Sotto a chi tocca, si sono liberati due dei posti più ambiti della tivù. E ai telespettatori estivi toccherà rivedere le veline anziché le velone.
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mercoledì, aprile 21, 2004
i dialoghi tra BOH e NO
: Daria Bignardi ha detto a Milton che Che Guevara sarebbe stato il primo ad apparecchiare la tavola.
: Sogno un reality show dove con il televoto si possa eliminare la conduttrice.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Francesca Senette, non so se mi hai ascoltato e sei intervenuta per non far licenziare Eleonora Pedron. Sta di fatto che Fede l’ha riammessa al Meteo4. Lei avrà promesso di essere più giudiziosa e lui, da buon padre di famiglia, le ha spalancato le braccia. I buoni sentimenti ed il buon senso hanno prevalso. Che bello. Ma allora perché c’è qualcosa che mi ronza nella testa? Perché ho la sensazione che potrebbe essere stata tutta una burla? Cara Francesca, non può essere così. La notizia l’hanno data tutti i più importanti giornali. Sarebbe assurdo pensare che sia stata una montatura per farsi della pubblicità. La mia è inutile dietrologia. Eleonora è tornata a leggere le previsioni del tempo e su tutta Italia è tornato a splendere il sole. Diavolo di una meteorina!
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martedì, aprile 20, 2004
Una signora
Se non ci fosse lei la tua casa di cura, pardon, Beauty Farm, sarebbe già chiusa. Lei è il tuo Pappalardo, solo che ha più grinta e più classe. Loredana Bertè partecipa al tuo reality show perché vuole fare il disco che le majors discografiche non le fanno fare. Così, mentre un tuo illustre collega annuncia rivoluzioni televisive, una Bertè quasi felliniana la rivoluzione in tivù la fa sul serio. E tu sei in difficoltà caro Amadeus. Abituato allo schema fisso e lento degli indovinelli preserali, non ce la fai ad arginare l’incontrollabile Loredana. Ad ogni tua affermazione controbatte. Contesta la regista perché non inquadra il suo abbigliamento alla Matrix. Dice in continuazione non è giusto…non è giusto…Non accetta deferente le formalità del bravo presentatore. Contesta tutto e tutti. Nei filmati in cui i cantanti esprimono giudizi sui colleghi, lei risponde a monosillabi. Mentre tu parli con un altro cantante, lei si lamenta con se stessa di essere lì e di aver mandato via l’idraulico che le doveva montare la doccia a casa. Un certo Fiorellino, che si esibisce nei matrimoni, promette di sfidarla nel duello canoro e lei se ne frega con legittima superiorità. E quando tu cerchi di rabbonirla, lei riparte con il ritornello che non è giusto e che ce l’ha con la regista che non inquadra il suo abbigliamento alla Matrix. Eppure Amadeus, avevi iniziato bene. L’avevi accolta in studio con un elegante baciamano e lei aveva risposto con un inchino da lady. Poi le dici che la canzone per l’esibizione la deve sorteggiare. No, lei vuole cantare Motocicletta di Battisti perché le piace l’arrangiamento. Fatemela cantare…prego! Si, va bene, avrà anche firmato un contatto e un regolamento ma lei se ne frega delle vostre regole; lei vuole solo cantare. Gli altri cantanti ci sono ma nessuno se ne accorge, la scena è tutta per Loredana. Ci sarebbero pure tre opinionisti. Ci sarebbero. Ci sarebbero le battute di Gene Gnocchi. Ci sarebbero. Tu riesci a convincerla a fare l’estrazione. Loredana sorteggia la canzone che non voleva cantare: Con le mani. Sei in imbarazzo. Lei dice di nuovo non è giusto… poi la canta alla grande come Zucchero non l’ha mai cantata e torna borbottando al suo posto. Una star vera. Si addolcisce solo davanti alle immagini della sua Mimì e per Asia Argento che le ha regalato una pallottola come porta fortuna. Finisce la puntata rifiutandosi di scendere dal pullman che l’ha portata da Messeguè. Vuole che qualcuno prenda le sue valigie. Minaccia i cameraman e li diffida dall’entrare nella sua stanza. Rosita Celentano le mostra l’accappatoio della trasmissione ma lei non ci pensa proprio ad indossarlo. Tu intanto ti sei arreso (intelligentemente) all’evidenza. C’è solo una star in questa trasmissione ed è vestita come Matrix. Caro Amadeus, dovrai fare il tifo per la scontrosa Bertè se vuoi che questo reality dietetico abbia successo. Per la cronaca il cantante dei matrimoni poi non l’ha più sfidata. Ha sfidato Silvia Salemi.
p.s. Loredana Bertè è l’eroina settimanale di Suzupearl.
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lunedì, aprile 19, 2004
Fermo immagine o Telericordo ?
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Papi, quando hanno chiuso Sarabanda già preparavi il gran ritorno. In poche settimane hai tirato fuori un programma fatto con un gioco per bambini che i giapponesi vendono al supermercato: il karaoke del ballerino. Un giochino da villaggio turistico che visto in televisione è pure peggio. Se era tua intenzione farci rimpiangere Sarabanda ci sei riuscito.
p.s. Un’ora prima di bailare però torni alle tue origini di gossipparo. Ma un po’ te ne vergogni perché nel nuovo Papirazzo non ti fai vedere e commenti i filmati con la voce camuffata alla Paperino anche se non fai ridere.
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Ipse Dixit
Difendo il reality, è un genere televisivo che sta cercando le sue declinazioni.
Daria Bignardi
da “Tv Sette” n. 14/2004
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domenica, aprile 18, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Fabio Fazio, nel tuo programma sulle previsioni del tempo, ieri hai ospitato Costantino e Maria De Filippi. Per loro è stata un’ apoteosi e, anche quando hai tentato di fare il sarcastico, hai finito col mostrare sincera ammirazione per chi sta raccogliendo tanto con il nulla. Anche l’altro ospite, l’ex direttore di Raidue Carlo Freccero, li ha lodati in qualità di esperto di comunicazione. Ha detto che se tornasse direttore di una rete e avesse come star la De Filippi, Uomini e donne sarebbe una trasmissione di prima serata. E mentre lo diceva aveva il pollice alzato. Caro Fabio, tu invece ti sei cosparso il capo di cenere televisiva dicendo che meriteresti il licenziamento dalla Rai. Infatti qualche anno fa Costantino ha fatto il valletto nerboruto in una tua trasmissione e ti ritieni colpevole di licenziamento perchè non ne hai fiutato il potenziale televisivo. Se fossi in te non ci scherzerei. Questo è un brutto periodo per chi si occupa delle previsioni del tempo. Gli albergatori minacciano denunce per le previsioni sbagliate a Pasqua, Fede licenzia la metorina sexy e a questo punto anche tu rischi. Rischi che qualcuno quantifichi in moneta ed audience la pubblicità gratuita (nel senso di inutile nonchè immotivata) che hai fatto ieri ad un programma della concorrenza. Non sono un esperto di diritto del lavoro, ma se la Pedron può essere licenziata per due foto in perizoma tu rischi; eccome se rischi.
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sabato, aprile 17, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Fiorello, sabato scorso Tiziano Ferro ti ha reso omaggio ricordando quando partecipò da sconosciuto al tuo Karaoke. Raiudue lo sta rifacendo. Lo conduce Amadeus ma non vi partecipano gli aspiranti cantanti di una piazza. I concorrenti sono dieci cantanti famosi che cantano brani famosissimi della storia della canzone. Lo fanno leggendo le parole delle canzoni nel monitor davanti a loro, proprio come i dilettanti del tuo karaoke. La cosa deve essere faticosa perchè li ospitano da Messeguè per ritemprarsi. Caro Fiorello, non ci crederai ma è per questo che hanno intitolato il programma Music Farm. Però è il Karaoke.
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venerdì, aprile 16, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Fede ha licenziato la Pedron per delle foto sexy.
: l’aveva scelta solo per la sua intelligenza ma così è troppo…intelligente.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Francesca Senette, il tuo direttore Emilio Fede vuole sostituire Eleonora Pedron come lettrice del meteo. Già da qualche settimana non duettava più con lei con la complicità dei primi mesi. Poi Eleonora ha posato in perizoma per un settimanale ed il direttore Fede ha deciso di sostituirla perché “il meteo è una cosa seria e non deve perdere credibilità”. Cara Francesca, parlaci tu. La ragazza è giovane e può avere sbagliato, ma al pubblico piace. Il meteo4 arriva al termine di un tg denso di contenuti, spesso drammatici, e la Pedron con la sua simpatia, allegria e spontaneità ci strappa un sorriso. Pensaci tu Francesca che a te Fede ti ascolta. Ricordagli che lui ci dice sempre che a Mediaset non hanno mai licenziato nessuno. Non vorrei che qualcuno si inquietasse. L’altra sera ha esordito una austera sostituta. Che tristezza. Cara Francesca Senette, io lo dico per tutti voi che siete dei volti di successo del Tg4. Oggi tocca a lei e domani potrebbe toccare ad un’altra.
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giovedì, aprile 15, 2004
Ipse Dixit
Anche il tg ha scoperto che la tv è un’emozione per attrarre la gente.
Enza Sampò
da “Il Grande Talk” – Rai Educational, Raitre del 20/3/04
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mercoledì, aprile 14, 2004
Pennarelli, planisferi e viaggi impossibili
Ti sei specializzata in trasmissioni sui tuoi due amori: gli animali e i viaggi. Il tuo successo è confermato dall’imitazione di Paola Cortellesi e dal fatto che Alle falde del Kilimangiaro è passato in prima serata. Difficilmente di sera ti vedremo con le ciuffette alla Pippi Calzelunghe che spesso sfoggi quando vai in onda la domenica pomeriggio. Infatti fin dalla prima puntata hai indossato l’abito lungo ed elegante e hai sfoderato il sorriso più luminoso. Per gli orfani dei Turisti per caso, la scelta è limitata. C’è l’eterno Bevilacqua, il neonato Il viaggiatore e poi ci sei tu Licia Colò a farmi sognare viaggi meravigliosi. Mi dici che vuoi farmi viaggiare stando seduto sul divano di casa, e lì per lì accetto. Poi però esageri. Fai entrare in studio le cartine, la versione kilimangiara delle letterine, con un planisfero. Quindi prendi un pennarello punta larga e con soave normalità tracci le rotte di un giro del mondo di quattro mesi fatto da due dei tuoi turisti registi. Quattro mesi capisci! Non due settimane in Polinesia, per cui già ti servirebbe di prendere l’anticipo sulla liquidazione (se te lo danno). Non dieci giorni a Cuba o in Messico per i quali già ti giochi la tredicesima e oltre. Non mi proponi un fine settimana, fuori stagione in una capitale europea, da mezzo stipendio e oltre. No, quello che mi proponi è un giretto del mondo della durata di quattro mesi. I due Phileas Fogg nostrani, lo hanno fatto come viaggio di nozze. Anziché farsi regalare pentole e lenzuola si sono fatti regalare biglietti aerei. Bella come idea e a questo punto mi lasci credere che tutto sommato si può fare. Sempre che uno abbia intenzione di sposarsi, abbia un datore di lavoro pazzo e che una lontana zia americana gli abbia lasciato una cospicua eredità. Si perché vedendo il filmino girato dagli sposini in Australia, Polinesia Francese, Hong Kong, Malesia faccio fatica a immaginare quanto può essergli costato, biglietti esclusi. Cara Licia Colò, la tua trasmissione non è Geo&Geo e quello che ci hai mostrato non è un documentario ma un caso più unico che raro. A meno che Alle falde del Kilimangiaro non si trasformi in un reality show del tipo: Viaggiare senza un euro ovvero il giro del mondo con lo stipendio da impiegato e ritorno.
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martedì, aprile 13, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Flavia Vento ha lasciato La Fattoria perchè non ci stava bene.
: Il passaggio dal plexiglass all’aria aperta sarà stato uno shock.
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Caro Maurizio Costanzo, speravi che Pannella interrompesse lo sciopero della sete in diretta a Buona Domenica. Al momento giusto hai fatto entrare il carrello con la brocca dell’acqua da fargli bere ma lui ti ha risposto beffardo: ho già mangiato e bevuto nel pomeriggio. Ti ho fregato, qui non bevo. Caro Maurizio, succede.
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lunedì, aprile 12, 2004
Ipse Dixit
Se la gente sogna Beautiful perchè non deve averlo? La love story tra Costantino e Alessandra è nata per caso, il pubblico ci è venuto dietro per vedere se era vera o finta. Maurizio li ha voluti a Buona Domenica. Dopo le figurine, Costantino è stato chiamato per una fiction.
Maria De Filippi
da “La Repubblica” del 24/3/04
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domenica, aprile 11, 2004
Il postino (o piccolo post)
Sorpresa, sorpresa, sorpresa. Non ve l’aspettavate. Non pensavate di trovare nell’uovo di Pasqua un regalo così grande, così bello. Per voi che dirigete i telegiornali è stata la sorpresa più gradita. Non il solito portachiavi o un peluche. Cari Mimun, Mazza, Di Bella, Mentana, Giordano e dulcis in Fede, invece dei soliti servizi sul Papa, sul traffico ed il tempo, quest’anno avete qualcosa di più da offrire al vostro pubblico pasquale. Ci ha pensato quel Berlusconi di cui parlate tanto; chi più, chi meno, chi bene, chi male. La visita a Nassiriya è quella che si chiama una notizia da prima pagina. Già pensavate ad un tranquillo week-end ed invece avete dovuto riaccendere i cellulari. Qualcuno di voi avrebbe voluto averla come regalo di Natale. Però anche alla viglilia di Pasqua vi andrà bene. Cari Mimun, Mazza, Di Bella, Mentana, Giordano e dulcis in Fede, che bello questo uovo di Pasqua. L’avete scartato, l’avete rotto con delicatezza e l’avete assaggiato un poco alla volta. Nei tg delle 13, nei tg del pomeriggio e in quelli della sera. Vi siete sbizzarriti (ma non troppo) nei commenti, ciascuno secondo il proprio credo e stile. Ma tutti, proprio tutti, non avete dimenticato di sottolineare che è andato nelle cucine, ha parlato di calcio, ha raccontato delle barzellette, ha indossato un abbigliamento informale ed il cappellino. Cari direttori, si sa le sorprese sono inaspettate e quindi è comprensibile che i vostri giornalisti, presi alla sprovvista, abbiano peccato di mancanza di originalità.
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sabato, aprile 10, 2004
Ipse Dixit
Sto leggendo il copione di un film, ma mi incuriosisce anche il teatro. Mi incuriosisce e mi fa paura. Bisogna essere veramente bravi. Non è come in tv dove lo “scaldapubblico” fa partire l’applauso quando l’atmosfera è moscia.
Paola Barale
da “Il Corriere della Sera” dell’ 11/11/01
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Il postino (o piccolo post)
Caro Jocelyn, in questi giorni stai promuovendo il tuo nuovo quiz pomeridiano. Il titolo annuncia una sfida piena di suspance: Il Duello. In passato hai venduto i tuoi giochi televisivi in tutto il mondo e meriti la fiducia sulla parola. Lo hai definito un programma veramente rivoluzionario e nuovo quindi ieri l’ho guardato. E’ il gioco della battaglia navale fatto con il computer.
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venerdì, aprile 09, 2004
Ipse Dixit
Trasmissioni come “Amici di Maria De Filippi” mettono in primo piano la mediocrità, non il valore. Stimo chi fa la trasmissione, ma il programma punta su una cosa furba. Se faccio vedere un ballerino o un cantante scadente, a casa diranno: anche per me può esserci la tv. Il circuito delle illusioni è pericoloso.
Pippo Baudo
da “La Repubblica” del 24/3/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Carlo Lucarelli, ieri è successa una cosa strana, misteriosa. Una di quelle cose che accadono nei romanzi gialli; ma quello di cui stiamo parlando non è un romanzo. Con il tuo solito vestito nero e le dita giunte eri nello studio tutto blu, circondato dalle sagome a grandezza naturale degli attori di Un posto al sole. Una cosa strana, da film. Ma quello di cui parlo non è un film. E’ una soap opera. Non ho avuto le traveggole; è successo semplicemente che stavi recitando la parte di te stesso nella soap che precede il tuo programma. Eri nel sogno di una delle protagoniste e raccontavi di come lei aveva ucciso il ragazzo. L’unica licenza al tuo stile inconfondibile, te la sei presa gettando a terra la sagoma della vittima quando hai pronunciato la fatidica frase: lo ha ucciso. Poi, dopo qualche minuto, è iniziato Blu notte (quello vero) dove ci hai parlato degli anni di piombo. E voilà, dalla finzione alla realtà.
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giovedì, aprile 08, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Povero Costanzo. Per aiutare Canale 5 gli tocca andare in onda tutte le mattine, la sera per tre volte a settimana e quasi sette ore la domenica.
: Per sua fortuna la Via Crucis la trasmette Raiuno.
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Ipse Dixit
Un anno fa mi scaricarono (…Mediaset) senza darmi l’opportunità di misurarmi con qualcosa di nuovo oltre a “Forum”. Per loro potevo rimanere a “Forum” tutta la vita.
Paola Perego
da Adnkronos del 2/4/04
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mercoledì, aprile 07, 2004
Fermo immagine
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Il postino (o piccolo post)
Cara Daria Bignardi, la scampagnata nel 1870, con risvolti antropologici, è iniziata. Sarà un percorso formativo anche per noi telespettatori. Già dalla prima puntata sappiamo come trascorrevano le serate gli abitanti di una fattoria della campagna toscana. Si radunavano attorno ad un’arena dove due di loro facevano la lotta nel fango mentre gli altri tifavano. Il vincitore aveva il diritto di comandare (per una settimana) su tutti gli abitanti della fattoria. Certo che la storia è proprio una materia appassionante.
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martedì, aprile 06, 2004
Chi vuol esser televip
La televisione loda se stessa, prende in giro se stessa, premia se stessa ed i suoi protagonisti. Ai televip fa piacere ritirare il tuo Oscar Tv però ambiscono a ricevere il Telegatto. Caro Daniele Piombi, non ci rimanere male ma per i televip il vero oscar televisivo è il telegatto. Tu mica li fai arrivare sui macchinoni con autista. Mica gli fai fare la passerella con i fans che urlano in playback. Mica li fai vestire dagli stilisti più importanti con abiti in prestito. Da te non c’è Gerry Scotti a presentarli. Chi vuol essere televip deve essere presente ai telegatti. Non importa se come candidato, premiato, premiante, ospite o tra il pubblico in qualsiasi fila. L’importante è esserci altrimenti che televip sei? Ai telegatti i nostri televip respirano l’atmosfera hollywoodiana. Da te Daniele, non succede che venga data in diretta la cittadinanza italiana a Francis Ford Coppola e a sua figlia. Da te non succede che lo stesso Coppola (14 Oscar di quelli veri) consegni il telegatto a Elisa di Rivombrosa. Da te non succede che Vasco si tolga la curiosità di chiedere alla Hunziker se il suo tatuaggio è uguale a quello di Schumacher (come ha letto sui giornali). Caro Daniele, non te la prendere se la parata di personaggi tv, rispetto alla tua, è talmente abbondante che Gerry Scotti deve quasi cacciarli dal palcoscenico per rispettare i tempi. Non te la prendere se ai tuoi oscar non c’era Piersilvio Berlusconi in prima fila. Nel tuo programma non c’è stato Vialli che ha chiesto alle squadre italiane di chiamarlo come allenatore. Il premiato Iacchetti ha scelto la diretta dei telegatti per dire che Aldo Grasso è uno dei più ignoranti dell’ultimo millennio. Solo ai telegatti Natasha Stefanenko può annunciare di essere stata nominata donna dell’anno dall’Università Bocconi. Solo ai telegatti ti aspetti l’attore americano che tira fuori il foglietto e dice una frase in italiano. Solo ai telegatti Mike Bongiorno poteva dare l’investitura ufficiale di suo erede a Gerry Scotti. Da te non ci sono stati momenti da brivido come quando la Canalis ha ritirato con Piccinini il premio per la migliore trasmissione sportiva. E poi tanti, tantissimi ringraziamenti a tutti quelli che hanno lavorato con noi…che hanno creduto in questo progetto…ai familiari…proprio come ad Hollywood. Come fosse la lunga notte degli oscar, era quasi mezzanotte quando Valeria Marini ha premiato la soap opera Centovetrine. Quest’anno i televip più suscettibili saranno felici. Nessuno dei rivali è il personaggio dell’anno perché i premi se li sono presi tutti i rivombrosi (in confronto il Signore degli anelli sembrava un flop). Caro Piombi, forse un po’ te la sarai presa quando la Carrà si è sbagliata ed ha chiamato il telegatto premio regia televisiva per poi dire che da te non c’è mai stata. Ma allora lo vedi che qualcuno ci tiene al tuo premio!
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lunedì, aprile 05, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
BOH : Eleonora Pedron non scherza più quando legge il meteo.
MAH: Emilio Fede le avrà detto che al Tg4 le previsioni del tempo sono una cosa seria.
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Ipse Dixit
Il calo di Striscia è stata una scelta ben precisa dei vertici Mediaset per tutelare le reti del gruppo. Ho chiesto spiegazioni ai vertici ma mi hanno detto che andava bene così. Alla Rai i numeri a noi i soldi. Questa è stata la risposta. A questo punto credo che “Affari tuoi” sia tutelato anche da Mediaset perché una vittoria di Bonolis serve a questa Rai del centro-destra per tutelare la coppia Cattaneo-Del Noce. Addirittura sono portato a credere che Striscia non sia più neppure funzionale a Mediaset perché ogni servizio che facciamo sembra contro Berlusconi. Ma noi siamo una trasmissione critica e possiamo parlare, dobbiamo parlare del caro prezzi, dei vizi dei politici. Alla Rai invece fanno la politica dei pacchi vuoti e per chi vuole “normalizzare” vanno benissimo.
Antonio Ricci
da La Stampa del 26/3/04
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domenica, aprile 04, 2004
Fermo immagine
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Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Predolin, hai gridato soddisfatto ed orgoglioso: sono io la talpa, finalmente posso dirlo. Hai dichiarato: Voglio tornare a fare il presentatore in tv. Sono rimasto imprigionato nello stereotipo del conduttore del “Gioco delle coppie” per troppi anni (Corriere della Sera di oggi). Ti preannuncio che sarà dura. Non ci sarà servizio televisivo, articolo di giornale e trasmissione radiofonica che non abbinerà, d’ora in poi, il tuo nome a La Talpa. Oggi con noi a Radio Bioparco Libera c’è Marco La Talpa Predolin! Ti auguro di non dover aspettare gli stessi anni per liberarti da questo nuovo e pesante stereotipo.
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sabato, aprile 03, 2004
Ipse dixit
Cacca, masturbazione…. Voglio dedicare un monologo a tutte quelle cose di cui non si può parlare in televisione.
Fiorello
da “La Repubblica.it” del 1/4/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Teo Mammucari, a Libero light hai ospitato un bravo ballerino settantenne (consenziente) con lo spirito di un ventenne. Lo stesso spirito che avevano le tue velone estive (consenzienti) che assecondavi senza esagerare nel prenderle in giro. Quindi mi ha sorpreso leggere questa lettera inviata a La Stampa da una telespettatrice che si lamenta per il trattamento da te riservato ad una coppia di anziani (non consenzienti) durante uno dei tuoi scherzi telefonici:
UNO SCHERZO IN DIRETTA A UN’ANZIANA SIGNORA
Ieri sera, 24 marzo, facendo lo slalom con il telecomando tra i canali TV alla ricerca dei pochi programmi (a parte qualche tg, ma non tutti) non “spam”, mi soffermo su Rai 2. Sono le 21.00 circa, è appena iniziato il varietà di Teo Mammucari Libero light con i famosi scherzi telefonici che, pare, divertano tanto tutti. La telefonata sorprende una signora del territorio torinese (011…) che, in buona fede, prende sul serio l’interlocutore. Di più: si preoccupa a tal punto di non riuscire a capire ciò che le sta dicendo il “burlone” che chiama in aiuto il marito. Anche lui ci casca, suscitando l’ilarità del pubblico in sala nonchè quella (suppongo, purtroppo!) vera del pubblico a casa. Non credo alle mie orecchie e ai miei occhi: davvero siamo arrivati a questo? Permettere di prendere in giro anche gli anziani come, si è capito chiaramente, i due signori di ieri (utenti, tra l’altro, del servizio televisivo pubblico e magari tra i pochi che ancora pagano il canone) per incrementare lo share? Non c’è buon gusto che tenga: questa è soprattutto assenza di etica e morale, oltre che di rispetto. Se le persone che ieri hanno subito questo oltraggio becero e inaccettabile fossero i miei genitori, ora, invece di essere qui a scrivere questa mail, sarei di fronte a un magistrato. E probabilmente dovrei farlo anche solo in veste di cittadino. Provo rabbia e disgusto. E spero di non essere l’unica, perchè in tutto ciò c’è anche una responsabilità sociale.
lettera firmata Elide Azzan, Cuneo – pubblicata da La Stampa del 26 marzo 2004
Caro Teo, sapendo che al telefono c’erano due persone anziane inconsapevoli, avresti dovuto presentarti, dire buonasera e chiedere scusa per il disturbo dicendo al pubblico televisivo e a quello ridente in studio che gli anziani non si prendono in giro. Mai.
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venerdì, aprile 02, 2004
i dialoghi tra SI e NO
SI : Ascanio ha detto a Katia che è la donna della sua vita e lei si è messa a piangere.
NO : era ora! finalmente l’ha fatta piangere.
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giovedì, aprile 01, 2004
Il post di Campanile
a) tutti parlano male della tv;
b) tutti si dispererebbero se la tv venisse a mancare per sempre.
Una delle due proposizioni è vera. L’altra è falsa. Adesso voi vi aspetterete di leggere: è vero tutti parlano male della tv; è falso che si dispererebbero se la tv finisse… Un momento signori, qui c’è un equivoco. Nell’apologhetto si fa confusione fra tv e programmi tv. Nella prima parte (proposizione a), la gente parla male non della tv, ma dei programmi tv; nella seconda parte (proposizione b), viene annunziata la fine non di quei programmi tv, ma della tv. E’ tutta un’altra cosa. Dunque, precisiamo: è falso che tutti parlano male della tv; tutti, invece parlano male dei programmi tv. Questo non è affatto in contraddizione col fatto che gli stessi che dicono male dei programmi tv si dispererebbero, o comunque si dorrebbero, se la tv cessasse per sempre. (8 ottobre 1961).
Achille Campanile – La Televisione spiegata al popolo (a cura di Aldo Grasso) Bompiani editore.
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lunedì, maggio 31, 2004
Ipse Dixit
Prima eravamo una “tv rosa”, frequentata esclusivamente da un pubblico femminile, adesso ci siamo aperti a pubblici differenti, gente che alla tv chiede più qualità e cultura.
Giancarlo Scheri (direttore di Retequattro)
da “Ilte.net” del 29/4/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Jo Squillo, da qualche anno hai trovato un altro modo per farci vedere che sei una donna e che oltre alle gambe hai di più come cantavi tu. La carriera di presentatrice ha ormai preso il posto di quella da cantante. A TV Moda illustri le collezioni, intervisti gli stilisti ed i personaggi del jet set che frequentano il mondo delle sfilate. Misurata, composta ed elegante. E’ solo uno sbiadito ricordo la cantante impertinente e minigonnata degli anni ottanta.
Non ti limiti a fare le solite domande sulle collezioni ma affronti anche temi profondi, esistenziali. Ad un personaggio del calibro di Paola Barale chiedi quali sono le cose fondamentali per aprire la mente e rigenerarsi.
Sei fortunata, perché lei è appena tornata da un illuminante viaggio in Oriente ed è preparatissima sull’argomento e ti dà una risposta appropriata: laggiù proprio non te ne frega nulla, le cose che ti fanno arrabbiare qua, là chi se ne frega. Delle cose che sembrano importanti qua, là te le dimentichi. Che poi non vuol dire che è meglio là che qua. Però io credo che nel momento in cui uno trova un equilibrio personale, sta bene per i fatti suoi, allora sta bene anche ad altre persone. E mentre lo dice alza la mano, in stile personaggio sulla scaletta dell’aereo, per salutare qualcuno dietro la telecamera.
Cara Jo Squillo, se il prossimo anno ti dovessero chiedere di partecipare a Music Farm, vacci. Ma non come cantante, come presentatrice. C’è bisogno di qualcuno che faccia domande più profonde di quelle che fa Amadeus.
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domenica, maggio 30, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Vanessa Incontrada, il tuo bilancio di fine stagione è lusinghiero. Zelig è stato un successo anche per te. Dovevi essere la sostituta ed invece non solo hai vinto l’impari confronto con le forme svizzere, ma quelli di Canale 5 si sono affrettati a riconfermarti per la prossima stagione.
Hai girato il tuo secondo film, conduci una trasmissione radiofonica di successo, le copertine non ti mancano, gli stilisti ti cercano e Studio Aperto ti dedica servizi su servizi. Ieri per esempio ne ha presentato uno per dirci che un mensile ha pubblicato alcune tue foto vedo e non vedo. Nello stesso giornale si afferma che tu non sei un tipo da calendario senza veli.
Già, perchè tu cara Vanessa, sei la nuova fidanzata d’Italia.
Negli ultimi vent’anni la televisione ha consacrato decine di fidanzate d’Italia. A qualcuna è stato persino conferito il titolo di più amata dagli italiani. Saranno quei ricci, sarà quel simpatico e perenne sorriso, sarà quel viso acqua, lentiggini e sapone, ma per te hanno esagerato con i confronti.
Qualcuno ha parlato di nuova Julia Roberts.
Si lo so che lo ha detto Sipario del Tg4 ma non per questo ti devi abbattere.
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sabato, maggio 29, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Perchè durante La partita del cuore Elenoire Casalegno continuava a fare gli auguri di buon compleanno ad Omar Pedrini?
: forse lui dopo la partita andava a dormire a casa di amici.
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Ipse Dixit
La televisione può essere un grande strumento educativo, soprattutto per i più giovani, ma una corretta fruizione dell’apparecchio televisivo deve prevedere protagoniste le famiglie.
Maurizio Gasparri (Ministro delle comunicazioni)
da “Il Messaggero” del 25/5/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara expresidentedellaRai Lucia Annunziata, visto che sei fuori dal giro ti aggiorno sui progressi della tivù digitale terrestre. Va tutto benissimo. Ce lo confermano il Tg1 e il Tg2 che giovedì scorso hanno fatto quasi lo stesso servizio per commentare il parere positivo dell’Autorità per le comunicazioni. Va tutto bene, molto ma molto ma molto bene. I tre criteri previsti dalla legge sono stati raggiunti per tempo: il 50% del Paese può ricevere il segnale digitale; sul mercato ci sono i decoder a prezzi accessibili; esistono canali diversi da quelli analogici. Alleluja, alleluja. Il Tg1 e il Tg2, nei loro servizi quasi identici, ci hanno fatto sentire l’ identica intervista all’entusiasta ministro delle comunicazioni che ha dichiarato: il futuro è iniziato. Quello che abbiamo scritto nelle norme c’è nel Paese. Cara expresidentedellaRai Lucia Annunziata, starai soffrendo le pene più atroci per esserti dimessa in un momento così importante per la storia della Rai e del Paese tutto.
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venerdì, maggio 28, 2004
Ipse Dixit
E’ stata una stagione brutta, con faide Mediaset-Rai senza senso. La Rai dà 40 minuti a Bonolis, manco fosse il Papa, la Ventura che attacca Bonolis perché la copia. La verità è che il servizio pubblico non inventa niente, non c’è un programma decente.
Maria De Filippi
da “la Repubblica” del 24/3/2004
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Io tocco, ma lei perché mi fa il ritocco (Totò)
Hai ragione. La qualità dei programmi è bassa, troppo bassa. Hai ragione. E’ stata una brutta stagione televisiva, con quei litigi tra Bonolis e Ricci e la lotta esasperata per l’audience. Ti sarai dispiaciuta perché nei giorni scorsi anche Maurizio, il tuo Maurizio, si è fatto prendere da una allergia stagionale chiamata Paolo Bonolis. Questi sono i giorni in cui tirate le somme del lavoro fatto e affilate le armi per le sfide del prossimo autunno. Cara Maria, un vecchio detto di strada dice: chi mena per primo mena due volte. A me piace più la versione filosofica alla Totò, e il tuo Maurizio ha voluto infierire sul bilanciato Bonolis sottolineando le ripetute sconfitte e il cambio di conduzione a Domenica in. Ecco il primo tocco:
Tv: Costanzo, Rai cambia cast
Media di Buona Domenica e’ superiore a quella di Domenica In
(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Ancora una volta Buona domenica ha costretto la Rai ”a cambiare il cast di Domenica In per la nona volta”. Lo dice Maurizio Costanzo.”Sono lieto, dice Costanzo,che ancora una volta Buona Domenica con i suoi risultati abbia costretto la Rai a cambiare il cast di Domenica In per la nona volta”, aggiunge riferendosi all’annuncio che il prossimo anno non sara’ piu’ Bonolis a condurre il contenitore di Raiuno. Da gennaio 2004 la media di Buona Domenica e’ superiore a quella di Domenica In.
Cara Maria, sembra che i dati dell’auditel siano come quelli delle elezioni politiche: ognuno li legge, li interpreta e ce li racconta come meglio crede; e credono sempre di aver vinto. Allora ecco il ritocco di Bonolis:
Tv: Bonolis, Costanzo ha vocazione a manipolare dati ascolto
Roma, 18 mag. (Adnkronos) – ”Apprendo, con sincero divertimento, che Maurizio Costanzo sostiene che ‘Domenica in’ sarebbe stata battuta dal suo programma su Canale 5. Il mio amico Ciccio Baffo ha una irresistibile vocazione a manipolare e gestire i dati d’ascolto, come se fossero malcapitati ospiti dei suoi programmi”. Paolo Bonolis replica cosi’ alle affermazioni su ‘Buona domenica’, rilasciate ieri da Maurizio Costanzo.
Cara Maria, Totò sarebbe orgoglioso del tuo Maurizio che, fedele al motto del principe De Curtis, ha rilanciato alzando il tiro:
Tv: Costanzo a Bonolis, l’insuccesso gli ha dato alla testa
Roma, 18 mag. (Adnkronos) – ”L’insuccesso gli ha dato alla testa”. Maurizio Costanzo cita la celebre frase di Ennio Flaiano per commentare le affermazioni di Paolo Bonolis sui dati d’ascolto della sfida tra ”Buona Domenica” e ”Domenica In”. ”I numeri giusti sono quelli che abbiamo fornito noi. E parlano chiaro. Comunque, glieli faro’ avere per Natale, con un bel pallottoliere”, aggiunge il conduttore.
Cara Maria, hai ragione: non c’è un programma decente. E forse nemmeno un presentatore.
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giovedì, maggio 27, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Lucignolo ha mandato Alessia Fabiani e Mascia Ferri ad intervistare Del Piero nel ritiro della Nazionale e non le hanno fatte entrare.
: sarà perchè lui in questo momento parla solo con gli uccellini.
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Bombe stop. Oggi confetti.
Non ne potevi proprio più di occuparti solo delle brutture della guerra e allora ti sei preso una pausa nobiliargaudente: hai fatto una intera puntata sul matrimonio tra Felipe di Spagna e la tua collega giornalista televisiva. Ti hanno accompagnato a navigar in quel dolce mare: una giornalista spagnola esperta del settore, una giornalista del Tg1 che ha seguito l’evento, il principe Giovannelli (figurati se lo lasciavi a casa), Sandro Mayer, Marina Ripa di Meana (figurati se la lasciavi a casa) e AlbamadrediFrancescodellaFattoria Parietti (figurati se la lasciavi a casa). Vi siete fatti cullare dalle onde dei commenti sugli abiti delle invitate; cappelli, scarpe, borsette, gioielli. Tu, caro Bruno Vespa, eri talmente felice che stavi seduto informalmente sulla scrivania e sul volto ti sono comparse pure le fossette. Quanta abilità ti ci è voluta per attenuare il gossip della giornalista spagnola che ci ha rivelato perché Carolina ha sfilato da sola: il marito era ubriaco. Eri curioso caro Bruno di sapere quanto deve spendere una signora per partecipare ad un matrimonio reale. Quanto è stato interessante sapere che la famiglia reale non ha niente di proprietà e che tutti i beni che usa sono dello stato spagnolo. Quanto è stato consolante sapere che gli sposini dovranno vivere con i 7 milioni di euro dell’appannaggio reale. Quanto eri interessato a sapere le clausole del contratto capestro che Letizia ha dovuto firmare. Alba Parietti si è scandalizzata per il trattamento che i reali hanno riservato alla neo principessa; pare che in caso di divorzio dovrà rinunciare persino ai figli. Alla faccia dello stato di diritto. Quanto ci siamo sentiti indifesi sapendo che un colonnello in pensione si è imbucato senza invito ed è entrato armato eludendo i rigidi controlli. E tu caro Bruno, ci hai subito tranquillizzato dicendoci di aver conosciuto un tale che entrava gratis al cinema perchè camminava con una tale solennità che nessuno aveva il coraggio di fermarlo. Divertente, vero? Ma che regali si fanno a dei re? Questa domanda scatena gli ospiti che dopo le prime divergenze convengono su una cosa: niente oggetti utili (lavatrici, piatti ecc) o regali banali. Infatti ai principi delle Asturie hanno regalato due asini e un pitone rosa. Ma sull’argomento regali ai reali l’ultima parola spetta di diritto al principe Giovannelli: gemelli. Io ho regalato dei gemelli ad un re. Li ha talmente graditi che una volta l’ho incontrato a Montecarlo e molto elegantemente mi ha fatto vedere che li indossava. Caro Bruno, falle più spesso trasmissioni così. Sandro Mayer all’improvviso vi mette tutti in difficoltà parlando della maledizione dei Borbone. All’inizio lo fai parlare, ma quando arriva alla quinta disgrazia e al terzo morto della stirpe allora , non potendo fare gesti scaramantici, cambi discorso. La Ripa di Meana è lì soprattutto per parlare della ricerca sul cancro. Ha scritto un libro dopo la morte della sorella per questa malattia e i proventi saranno destinati alla ricerca sul cancro. Ti ricordi e ci ricordi che la Rai è un servizio pubblico e fai un appello affinché gli italiani facciano più visite di controllo preventive per il cancro. A questo scopo ci inviti ad andare nelle strutture sanitarie pubbliche di tutta Italia dove sono in grado di assisterci con competenza ed efficienza. E’ oltre mezzanotte; c’è l’interruzione pubblicitaria. Ti spengo.
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mercoledì, maggio 26, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari Piero Chiambretti e Giuliano Ferrara, lunedì sera avete battibeccato come sempre alla Stanlio e Ollio. Tu Giuliano Ollio, rimproveravi a Piero Stanlio di tirare la volata alla candidata Lilli Gruber con le sue ripetute citazioni. Per la precisione lo hai definito (scherzando ma non troppo): perfido animale politico galoppino della Gruber. Tu Piero Stanlio, ti sei difeso dietro al paravento della satira. Tu Giuliano Ollio, hai persino rivelato (non molti leggono il Foglio) che Emilio Fede si è lamentato inviandoti una lettera e chiedendoti di parlare anche di Cecchi Paone e di Clarissa Burt. Così hai segnato due gol in un sol colpo: Ollio batte Stanlio, due televip candidati e telecitati a uno. Penso a quei poveri ma ricchi politici (o aspiranti) che non hanno Stanlio e Ollio che pronunciano il loro nome in televisione la sera alle otto. Tapini! Saranno costretti a tappezzare le città, i muri e qualche monumento con i loro faccioni e nomoni elettorali per controbattere i televip candidati e telecitati.
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martedì, maggio 25, 2004
Ipse Dixit
Solo oggi esiste una generazione che ha costruito sulla televisione la sua identità.
Carlo Freccero (dirigente Rai)
da “La Stampa” dell’ 8/3/97
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Il postino (o piccolo post)
Caro amministratoredelegatodiMtvItalia Antonio Campo Dall’Orto, sempre più spesso la vostra emittente alterna ai video musicali le trasmissioni d’intrattenimento. Ne ho vista una targata Mtv Usa, intitolata Boiling Points, in cui un finto petomane obeso sul serio, emetteva rumori intestinali con un telecomando. Il concerto lo teneva seduto sul divano di una sala d’attesa accanto ad una serie di malcapitate ragazze. Una candid camera classica, dove vinceva chi riusciva a resistere almeno 11 minuti prima di alzarsi e aprire la porta per uscire dalla stanza degli odori. Ha vinto (cento dollari) una ragazza dai tratti asiatici imperturbabile e divertita. Caro amministratoredelegatodiMtvItalia Antonio Campo Dall’Orto, il tempo di andare in cucina a bere un bicchiere d’acqua ed era ripresa la programmazione dei video con il nuovo tormentone estivo di Paola e Chiara: Blu. Che irriverente quanto fortuito accostamento.
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lunedì, maggio 24, 2004
Rimbalzi
In viaggio con il Che visto da fralenuvole
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Ipse Dixit
Non credo che “la scossa” sia un balletto amorale, volgare o provocante. Io lo vedo come un momento divertente del quiz. Basta leggere le lettere di complimenti che arrivano da mamme e bambini per averne conferma…e poi se vogliamo parlare di volgarità, allora dovremmo censurare il 99 per cento dei corpi di ballo che appaiono in Rai!
Amadeus
da “Tv Sette” n. 14/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Mike Bongiorno, sono partiti i festeggiamenti ufficiali per i tuoi 80 anni di cui 50 passati in televisione. Sabato ti hanno omaggiato Baudo e Fiorello in diretta. Ieri il Tg1 ti ha dedicato uno Speciale di Mollica: ricordi, immagini di repertorio, aneddoti, curiosità, testimonianze dei tuoi colleghi. Hai anche parlato di quando sei passato dalla Rai alla Fininvest. Ci hai raccontato delle prime telefonate del dottor Berlusconi e le tue perplessità quando lui ti diceva che avrebbe messo su più di una emittente e che avrebbe fatto concorrenza alla Rai. Poi hai spiegato che all’epoca in Rai guadagnavi 26 milioni all’anno e Berlusconi te ne offriva 600 di milioni all’anno; una offerta impossibile da rifiutare e tu non l’hai rifiutata. Non solo, ma hai anche cominciato a telefonare a tutti gli altri senatori della Rai (la Carrà, Corrado, Pippo Baudo, Sandra e Raimondo Vinello) per informarli che alla Fininvest davano un sacco di soldi e convincerli ad emigrare (cosa che puntualmente hanno fatto). In conclusione hai detto che Fiorello è il personaggio più importante della tivù italiana e sei tornato per l’ennesima volta a parlare, sollecitato da Mollica, della Fenomenologia di Mike Buongiorno e del suo illustre autore. Sei meravigliato perché ogni volta che ti trovi in un posto dove c’è anche Umberto Eco, lui ti evita. La spiegazione che ti sei dato è che ad un autore di fama mondiale come lui, non fa piacere che la gente gli ricordi in continuazione quel piccolo saggio su un personaggio effimero. Caro Mike, non so se Eco ti regalerà per il tuo ottantesimo compleanno un aggiornamento della fenomenologia, non credo. Eppure dovrebbe. Non tanto per dire che si era sbagliato ma per spiegarci come mai oggi siamo al punto di partenza: everymen ovunque.
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domenica, maggio 23, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Giorgio Faletti, la Rai ha un archivio storico che sfrutta in molte trasmissioni: da quelle giornalistiche ai documentari; dai varietà a trasmissioni come la tua Nati a Milano. Seduto alla scrivania in uno studio rosso sangue, con uno stile simile a quello del tuo collega conduttore e scrittore di gialli Lucarelli, stai ripercorrendo le tappe più significative della comicità in tivù. Tognazzi, Vianello, Gaber, i Gufi, Bramieri, Tino Scotti, Valter Chiari e molti altri milanesi e padani che hanno lasciato il segno nello spettacolo. Da tempo si parla di riportare una rete Rai a Milano. Sembra che sia una cosa importantissima per il futuro del Paese. E tu caro Giorgio, con una piccola trasmissione, porti un contributo a questa causa. Nell’ultima puntata ci hai ricordato che Milano ha tenuto a battesimo la tv italiana e che aveva lo studio più grande d’Europa. Inoltre ci hai detto che nel 1962 il quartiere milanese della Comasina aveva un record: il 90% delle famiglie possedeva un televisore. Caro Giorgio Faletti, io amo Milano. Ci vado sempre con piacere e la sento un pò anche mia. Se è così importante per Milano ed il Paese che una rete Rai si trasferisca lì, allora perchè non trasferirle tutte: Raiuno, Raidue e Raitre (annessi e connessi). Non sono certo che questo significherebbe volerle così bene. Così come non credo che trasferire Raidue a Milano sia una delle priorità del Paese.
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sabato, maggio 22, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Mentana, mentre ti scrivo il tuo Tg5 sta trasmettendo la lunga diretta delle nozze tra l’erede al trono e la più conosciuta giornalista televisiva di Spagna. Il solito sfarzo, la solita sfilata di teste coronate, il solito cerimoniale ad uso e consumo delle riprese televisive come in una qualsiasi fiction. Il fatto che stavolta la protagonista sia una vostra collega è motivo di orgoglio per voi giornalisti. Il direttore di Panorama Carlo Rossella, ospite in studio, ha così commentato l’ingresso in chiesa della sposa: “E’ un volto molto luminoso, ha la stessa espressione che aveva al telegiornale, di quando salutava i telespettatori spagnoli. Ha una faccia molto televisiva ed è rimasta una faccia molto televisiva anche in questo momento. Non tradisce assolutamente l’emozione, è abituata a stare di fronte a milioni di persone e mantiene quella freddezza e quella classe che hanno le presentatrici televisive con il controllo di sè stesse, dei propri nervi. Un’altra ragazza probabilmente avrebbe avuto un volto meno radioso e meno sicuro di sè. Ecco, io vedo proprio la diva della televisione in questa immagine”. Le telegiornaliste di tutto il mondo, sognanti, ringraziano.
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venerdì, maggio 21, 2004
Ipse Dixit
“La vita in diretta” è una sapiente miscela di attualità e intrattenimento. Ospitiamo gli avvenimenti
nazionali e internazionali nel momento in cui accadono. Puntiamo sull’approfondimento giornalistico di alto profilo, ci occupiamo anche di cronaca rosa. Ma il nostro elemento di forza è soprattutto la notizia in tempo reale: siamo tempestivi ed efficaci. Quando uno spettatore vuole essere immediatamente informato su ciò che avviene nel mondo, si sintonizza con noi.
Michele Cucuzza
da “Tv Sette” n. 10/2004
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Il post di Campanile
Si dice che tutto quello cha appare sul video è noto a tutti, in Italia, perchè la tv è qui una straordinaria vetrina che tutti guardano, che tutti vedono, e che basta apparirvi un attimo, specie nelle ore di punta, per diventare popolari. Ebbene, ci sono delle rubriche che appaiono per settimane, proprio nelle ore di punta, e restano ignote, o quasi. Come si spiega questo mistero? Momentanea obnubilazione dei sensi? Eliotropio? Forse al fenomeno non è estranea la possibilità di girare un interruttore. Il che diminuisce un pò il carattere soprannauturale di esso. Che però resta sempre un fenomeno dei più strani. (3 novembre 1963)
Achille Campanile da “La televisione spiegata al popolo” a cura di Aldo Grasso – Bompiani
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giovedì, maggio 20, 2004
VVV
Un appassionato di rebus storici potrebbe abbinare le tre lettere VVV alla frase che Plutarco attribuisce a Giulio Cesare: Veni, Vidi, Vici. Uno studioso di costume potrebbe darne una lettura più prosaica ma che lascerà lo stesso il segno nella storia (anche se televisiva): Vieni Vestita da Velina. Con questo consiglio, i tuoi due scudieri Sasà e Laurenti, hanno esortato nei giorni scorsi le aspiranti veline a presentarsi ai provini per l’ambita qualifica. Caro Antonio Ricci, come padre di Striscia ti devi prendere la responsabilità di quello che dicono i tuoi figli anche qualora la frase Vieni Vestita da Velina non fosse uscita dalla tua mente così creativa. Da qualche tempo, tra una cucuzzata e l’altra, avete iniziato a fare i provini così attesi da molte ragazzine, ragazze e ragazzone italiane. Mi fa uno strano effetto pensare che la professione di velina abbia raggiunto uno status che la identifica attraverso uno specifico abbigliamento. Ma come parlo? Boh. Penso a queste ragazze davanti allo specchio di casa con schiere di amiche, madri e fidanzati a consigliarle: mettiti questa minigonna con questo top; no, è meglio il pantaloncino jeans con la camicia legata in vita e l’ombelico scoperto. E le ragazze: no, non vanno bene. Ci vuole qualcosa tipo quel completino che hanno indossato Maddalena ed Elisabetta nel loro secondo anno da veline alla quattordicesima puntata. Caro Antonio Ricci, grazie a te, ci sono in tutta Italia migliaia di aspiranti veline che si illudono, che si preparano uno stacchetto e che studiano a tavolino una autopresentazione. E tutto nella speranza di fare colpo ed essere selezionate per partecipare alla selezione in cui verranno selezionate le ragazze da selezionare. Ma come scrivo? Mah. Mentre tu prepari la trasmissione estiva (quella del riscatto) ci sono gruppi di ragazze che si riuniscono per studiare le foto e i filmati delle veline di tutte le edizioni e carpirne i segreti. Caro Antonio Ricci, ecco come mi suona questo Vieni Vestita da Velina: lascia a casa quello che sei e assumi la personalità di uno stereotipo; metti in mostra ciò che di meglio hai e che sia tanta roba; annulla le tue concorrenti, o tu o loro; pensa come una velina e diventa una velina; giocati tutti i tuoi sogni in due minuti e preparati a rinunciarci. Forse mi sbaglio di grosso, se è vero quello che hai dichiarato tu: “E’ stato ed è ancora per me molto divertente vedere che a queste selezioni non vengono ragazzotte-sciampiste senza futuro e senza idee, ma laureate, belle e intelligenti. Vogliono fare quasi tutte le giornaliste”. Va bene Antonio lo ammetto: anch’io sono fra quelli che si sono stancati di Striscia. E’ possibile anche che le cose stiano come ha detto il tuo velinaro Teo Mammucari: “Striscia è come la Juventus: se per un anno arriva seconda, dicono che è in crisi”. Però Marcello Lippi se n’è andato.
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mercoledì, maggio 19, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: che italiano parla Maria De Filippi?
: un italiano in evoluzione.
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Telericordi
Cara Heidi, bentornata! Da ieri sei di nuovo in tv e anche i bambini di inizio millennio potranno appassionarsi alla tua storia. Come avrai visto la tivù è cambiata; è piena di talk show, reality show, game show, quiz show e di trasmissioni che potrebbero spaventare una bimba come te. Ma forse lassù sui monti senza tempo siete incontaminati. Ho rivisto con piacere pochi minuti della tua prima puntata e la sigla finale che è quella di sempre cantata da Elisabetta Viviani. Spero che quella iniziale non sia stata cambiata con una di Cristina D’Avena. Cara Heidi, non ho nulla contro Cristina D’Avena ma certi miti non devono essere intaccati. Bentornata Heidi.
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martedì, maggio 18, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: oggi Akio compie 40 anni.
: ma come, lo stesso giorno del compleanno del Papa?
: da quando gestisce questo blog ha perso il senso della misura.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Luca Giurato, ti hanno scelto per sostituire Michele Cucuzza. La vita in diretta aveva bisogno di un conduttore all’altezza e quella non ti manca. La Rai ti utilizza spesso come sostituto in situazioni d’emergenza. Anche stavolta ti sei fatto trovare pronto e hai preso in mano il timone di tutto il cucuzzaro. Prima puntata: rimproveri Carmen Di Pietro perchè trascura la famiglia per la carriera, ti interroghi sulle poppate della figlia di Sabina Stilo, riempi di complimenti la nonna ultranovantenne di Barbara Chiappini. Presenti i servizi sui programmi di Fiorello, Amadeus farm e Mammucari. Ti occupi delle nozze reali danesi. Introduci collegamenti e servizi di cronaca nera e sull’Iraq. Ti esibisci nel ballo del momento personalizzato alla Giurato: anvedi come balla Nando. Insomma, tranne i ristoranti, tutto come prima. Ci sono persino le inviate che ti dicono: siii…Luca, ciaooo…Luca. Come è fatuo e fugace il successo televisivo, certe volte.
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lunedì, maggio 17, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, questa mattina nella tua nuova trasmissione hai parlato al telefono in diretta con la madre del lagunare morto stanotte in Iraq. Un giornalista, se ne ha la possibilità, anticipa tutti. Le hai chiesto: che le aveva detto suo figlio partendo? Lui aveva voluto fare questa professione, come ve lo aveva spiegato che voleva fare questo? Lei pensa che bisognerebbe andar via? Che ore sta passando? Lei quanti figli ha signora? La risposta a quest’ultima domanda è drammatica: ne ho un altro che tre anni fa ha avuto un incidente ed è su una sedia a rotelle, signor Costanzo. Tu caro Maurizio, hai fatto di no con la testa, hai chiuso gli occhi lievemente e ti sei morsicate le labbra. Chissà se per qualche istante, hai pensato che non avresti dovuto farla quella domanda. Un giornalista, se ne ha la possibiltà, anticipa tutti; nel bene e nel male.
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domenica, maggio 16, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Michele Cucuzza si è autosospeso perchè nella sua trasmissione facevano la pubblicità occulta.
: Ma scusa, se era occulta?
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Il postino (o piccolo post)
Caro Amadeus, contro Zelig non potevi vincere. Loro hanno una tradizione e decine di artisti. La tua Music farm, fino a venerdì, poteva contare solo su LoreMatrix. Nell’ultima puntata, prima che venisse eliminata, ti ho visto seriamente indispettito per le sue intemperanze in diretta che non ti permettevano di seguire la rigorosa e studiata scaletta. Glielo hai anche detto con tono autoritario ma senza autorevolezza: qui la scaletta la facciamo noi, Loredana. Dopo l’eliminazione invece, non sono riuscito a contare le volte che ti sei rivolto ai telespettatori per ricordare che comunque venerdì prossimo Loredana sarà in studio. Nel frattempo Loredana Bertè aveva lasciato il programma da signora e da star quale è. Ha evitato con classe qualsiasi polemica, anche se è uscita da dove diceva lei e non da dove volevi farla uscire tu. Caro Amadeus, scusala se ha stravolto le tue scalette. Stai tranquillo dalla prossima settimana la tua scaletta sarà perfettamente rispettata. Vedrai quanti spettatori saranno contenti della tua nuova scaletta.
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Ipse Dixit
Oggi il pubblico gradisce tante cose ed è giusto così. Ad esempio il Grande fratello può essere discutibile e ha fatto discutere molto ma vince in termini di ascolto. Questo vuol dire che va ad intaccare i gusti del pubblico, è innegabile che uno degli elementi più importanti sia la curiosità.
Carlo Conti
da “televisione.it” del 21/12/2001
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sabato, maggio 15, 2004
Liscia o gassata purchè scontata
Se un programma è brutto e lo fa la Rai a me sembra ancora più brutto. Qualche giorno fa ho provato questa spiacevole sensazione (sono un abbonato sensibile io) nel vedere il concorso di bellezza per cani condotto dalla tua collega Stefania Orlando. Il programma era brutto quando lo faceva Canale 5 ma fatto dalla Rai è pure peggio. L’idea di imbellettare dei cani, anche se professionisti con il pedigree, per farli sfilare e giudicare in tv è inutile e ridicola. Sarà la primavera che non arriva, sarà la par condicio, sarà l’estate televisiva che incombe ma tu Carlo Conti hai scelto di presentare un programma altrettanto inutile: Il gran premio delle gocce d’acqua. Una gara tra sosia di personaggi famosi. Uno di quei programmi per i quali non puoi fare a meno di dire: ma perchè lo hanno fatto? Anzi rifatto. Eccoti caro Carlo accanto al sosia italiano di Michael Jackson. E’ quel tizio che in altre trasmissioni ha detto di aver fatto più di una operazione chirurgica per somigliare al suo idolo. Alla faccia della goccia d’acqua naturale. Dopo la presunta esibizione lo intervisti: se tu non fossi stato Michael Jackson come ti saresti chiamato? Marco. E che mestiere avresti fatto? L’infermiere. Questo per un presentatore professionista è un aggancio da sfruttare. E tu lo sfrutti. Guardi la telecamera col sorriso splendente e fantastichi: immagino un paziente che esce dalla sala operatoria si risveglia e vede un infermiere così e dice…. Qui fai una pausa con risata forzata in attesa che il pubblico rida e applauda. E se questo non accade, saluti il sosia chirurgico con un roboante quanto fasullo: signore e signori…Michael Jackson! Il pubblico finalmente applaude e chiude la sbiadita esibizione di entrambi. Anche se forse non era il caso di battere le mani in prima serata a Michael Jackson, per quanto sosia. Ecco il sosia di Mr. Bean che si esibisce facendo i rumori con le mani e la bocca. Un numero che alla Corrida avrebbero scartato. Un toscano nelle tue trasmissioni ci deve essere sempre e allora ecco il solito sosia di Benigni. Ecco il sosia di Woody Allen con un clarinetto giocattolo in mano. In sala il pubblico, tra cui molti sosia, applaude su richiesta. Ecco una Ivana Spagna, una Tina Turner, una Meryl Streep e l’immancabile ex casalinga ora Liz Taylor a tempo pieno. Tutte cose viste, riviste e mai digerite. Non parliamo poi della categoria Adriano Celentano che è stata abbandonata anche dalle televisioni condominiali. Se le gocce d’acqua sono queste, la triste particella di sodio della pubblicità si sentirà ancora più triste e sola. Ma tu sei lì lo stesso al centro del palcoscenico che ti bei di presentare un programma come questo. Nell’era televisiva della finzione dei reality show, la finzione dei sosia (più o meno sosia) intristisce i teleabbonati più sensibili. Caro Carlo Conti, un programma come questo è coinvolgente quanto gli spettacoli in piazza durante le feste di paese: non vedi l’ora che arrivi il momento della riffa e l’albero della cuccagna. Ma anche a questo ormai ci pensano i reality show. Quindi caro Carlo, per il prossimo anno non ti resta che trovarne uno da presentare. E lo troverai.
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giovedì, maggio 13, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: domani questo blog non verrà aggiornato.
: i televip ringraziano.
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Ipse Dixit
Vespa mi chiama volentieri perché vuole gente che sappia di che cosa si parla. Io mi preparo sempre. Ogni volta leggo, mi informo mi faccio un’opinione sulle cose. Non mi presento mai impreparata. Sono una tuttologa. Parlo di guerra, di Usa, di Boutros Ghali, di Cnn, di infibulazione, di aborto. E ogni volta, giuro, con una preparazione molto superiore a quella dei giornalisti. E’ questo che non mi viene perdonato. Quando arriva la donna ci si aspetta l’oca giuliva. Se invece sei preparata rimangono talmente spiazzati che ti odiano, ma ti odiano veramente. Una volta Giuliano Ferrara mi disse: “Io non parlo con una soubrette”. Io gli dissi semmai che la soubrette era lui. Anche perché io, fino a prova contraria, a nove miliardi ho rinunciato. Lui mai.
Alba Parietti
da “Sette” del 29/4/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro magnate della televisione planetaria Rupert Murdoch, il libero mercato ti ha consegnato il mercato del telecalcio a pagamento. Alla posta vedo un cospicuo numero di italiani telecalciodipendenti che fanno la fila per pagarti il bollettino mensile. Quel bollettino lo sventolano con orgoglio in modo che si legga bene il marchio stampato in neretto: SKY. Lo ostentano quel bollettino per far vedere a noi che abbiamo dei comuni bollettini di luce, telefono e gas che loro stanno pagando uno dei nuovi status symbol della nostra società. Caro Rupert Murdoch ai tuoi teledevoti per il prossimo campionato farai un nuovo, grande, bello e inatteso regalo: la spalmatura allungata. Prenderai una bella fetta di campionato fragrante e glielo farai vedere il venerdì sera, la domenica alle 13, la domenica alle 15, la domenica alle 20,30 e il lunedì sera; proprio come una squisita marmellata. Negli altri giorni, poiché potrebbero avere una crisi di astinenza, continuerai a sollazzarli con la Champions il martedì e mercoledì sera e la Coppa Uefa il giovedì pomeriggio e la sera. Per qualche mese dovrai sorbirti i dibattiti sulla ricaduta sociale di questa tua offerta televisiva ma poi prevarrà la corrente che ti ritiene un magnate mecenate. La tele esclusiva planetaria a pagamento, contaminerà definitivamente tutti i generi: informazione, documentari, programmi per bambini, concerti, teatro, film. Caro Rupert Murdoch, e noi? Quelli che alla posta non sventolano il bollettino simbolo, a noi cosa rimane? Lunedì film, martedì reality show, mercoledì reality show, giovedì reality show, venerdì reality show, sabato Fiorello o Panariello, domenica fiction.
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mercoledì, maggio 12, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Quelli che stanno nella Fattoria ieri si sono ribellati.
: Sarà perchè nel 1870 ci sono state drammatiche rivolte sociali.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Michele Santoro, come molti altri giornalisti e personaggi televisivi, hai deciso di esercitare il tuo diritto di fare politica attivamente. Sarà curioso vederti nelle tribune elettorali in veste di candidato. Se lo hai fatto significa che senti di avere cose da dire in Europa e in Italia. Anzi mi auguro che, se sarai eletto, non rinuncerai ad alimentare dibattiti e critiche anche all’interno del tuo schieramento politico. Quando nel 1996 l’Ulivo vincente non ti volle alla Rai e tu andasti a Mediaset, lessi sul tuo libro questa critica su come la sinistra considera la televisione:
“Riguardo al piccolo schermo, la sinistra ha una decisa inclinazione alla censura. In primo luogo perché, sentendosi portatrice di verità, predilige un impianto pedagogico e non apprezza trasmissioni dall’esito aperto; in secondo luogo perché trova superiori tutte le forme di linguaggio scritto. Il cinema, per esempio, che è montaggio, concatenazione di immagini, sviluppo drammatico coerente. Il documentario. Perfino Blob, che è una forma di riscrittura. La televisione no; provoca disordine, contiene pericoli di dittatura, è un passo che non si sa dove potrebbe farci finire. Il filosofo Popper è un vero idolo per gran parte della sinistra. Sostiene che la tv andrebbe messa sotto controllo, sottoposta al vaglio di un comitato di saggi. Propone che gli operatori televisivi, formati in apposite scuole, obbediscano a rigidi codici e regolamenti. Per nessun’altra forma di cultura si accetterebbe una tale limitazione della libertà. Non per le arti visive. Non per i libri. Non per la ricerca scientifica. Eppure la sinistra, all’indomani della sua vittoria alle lezioni, lo avrebbe nominato volentieri presidente della Rai. Purtroppo il filosofo era morto prima dell’inizio dell’era dell’Ulivo, così il presidente della Camera, Luciano Violante, e quello del Senato, Nicola Mancino, ripiegano sullo scrittore Enzo Siciliano”. (Michele Santoro da Michele chi? – Baldini e Castoldi, 1996).
Caro Michele, avrai saputo che Lucia Annunziata si è dimessa da presidente di garanzia della Rai.
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martedì, maggio 11, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Scialpi ha lasciato Music farm, Floriana entra nella Fattoria e Costantino non ama più Alessandra.
: Saldi di fine stagione.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Milena Gabanelli di Report, hai rianimato il giornalismo televisivo d’inchiesta che soffriva di un male incomprensibile: la mancanza di inchieste. I tuoi giornalisti d’assalto si armano di telecamerine, le piazzano sulle scrivanie di parlamentari, ministri, dirigenti pubblici e privati e gli fanno le pulci. Gli intervistati, che sono sempre prevenuti con te quanto tu con loro, prima mostrano una certa disponibilità poi dicono e non dicono. Allora tu dallo studio fai l’elenco delle omissioni e delle imprecisioni documentandole con puntiglio. L’ultima puntata di questo ciclo l’hai dedicata a molte (forse troppe) situazioni di cui ti sei occupata in questi anni e che ancora non sono state risolte. Poi ci hai salutato con un benaugurante: tante belle cose e ci rivediamo a settembre. Repetita iuvant. Speriamo.
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Ipse Dixit
Se giri da solo con la tua telecamera, puoi riuscire a riprendere cose che i grandi circuiti non riprenderanno mai, puoi uscire dagli stereotipi che rendono omologhe tutte le tv e tutti i servizi.
Milena Gabanelli
da “Lo Specchio della Stampa” del 17/4/2004
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lunedì, maggio 10, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari ragazzi della Gialappa’s Band, a causa della par condicio avete dovuto chiedere ospitalità alle Iene. Stasera però sarete in onda un’ultima volta per ironizzare sui giovani protagonisti del grande fratello. Sarete cinici e spietati come sempre. Non fatelo. Non infierite ancora contro quei poveri ragazzi. Non vi fanno tenerezza? Non vi ispirano un senso di protezione? No-ooo? Nemmeno dopo aver visto l’intervista tripla con Katia, Patrick e Ascanio? Siete dei senza cuore. Eppure li avete visti perdersi davanti alle domandine di cultura generale. Per il principe Ascanio, l’anno dell’Unità d’Italia è il 1920. Per Patrick, il grande fratello si chiama così perché l’ideatore del programma è belga e la Traviata l’ha scritta Puccini. Per Katia, Ciampi è il presidente del Senato e non ritiene di essere ignorante perché non sa chi ha scritto l’Iliade e l’Odissea. Cari Gialappa’s, non vi siete commossi nel sapere quale è la frase più intelligente che hanno sentito? Per Katia: carpe diem. Per Patrick: essere o non essere, questo è il problema. Per Ascanio: nessuno si può ritenersi così intelligente come pensa di essere. Cari Gialappa’s, non infierite.
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Ipse Dixit
Con tutto quello che si vede in tv, oggi il problema principale è di focalizzare l’attenzione sui contenuti. Il Grande Fratello può essere lo specchio reale della gioventù del nostro paese. Il problema non è privare lo spettatore della visione di scene intime, ma fargli capire che la tv è il più delle volte un gioco, è una fabbrica di sogni e come tale va vissuta e giudicata. L’unico errore da scongiurare è immaginarla sostitutiva di riferimenti fondamentali di ogni società civile, come la scuola o il lavoro.
Barbara D’Urso
da “Tgcom.it” del 13/1/2003
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domenica, maggio 09, 2004
Ipse Dixit
La tv generalista adesso è una tv per consumatori e non per abbonati.
Renzo Arbore
da “Chetempochefa” – Raitre 10/1/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Liorni, adesso che non devi più aprire la porta rossa, è possibile che ti chiedano di tornare a pubblicizzare la televisione digitale terrestre. Nel frattempo ti hanno sostituito con pezzi da 90 come la Marcuzzi, i Casa Vianello e Gerry il Milionario Scotti. Anche loro ci ripetono gli strepitosi vantaggi di avere in casa questo scatolotto magico. Vi dobbiamo ringraziare, perchè ce lo proponete con gentilezza senza imporcelo come potreste. La legge dice che dal 1 gennaio 2007 tutte le tv trasmetteranno solo in digitale terrestre, quindi prima o poi lo dovremo comprare per forza lo scatolotto magico. Voi però ci invitate a farlo subito perchè poi i contributi statali finiscono. Ricordo quando uscì il televideo; i televisori con la magica scheda costavano un occhio. Dopo un pò te li tiravano dietro. Ho la sensazione che tra un pò (magari sotto natale) usciranno i primi costosi televisori con lo scatolotto incluso. Ho la sensazione che nel 2006, anno di elezioni nazionali, ci saranno degli sconti pazzeschi per acquistare i nuovi televisori magici. Ho la sensazione che io aspetterò.
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sabato, maggio 08, 2004
Ipse Dixit
Sui reality show non ho cambiato idea e non capisco le milioni di persone che li seguono, ma è così e allora vale la pena di fare questo esperimento.
Alessandro Cecchi Paone
da “Tgcom” 1/4/2004
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Caro Alessandro Cecchi Paone, sembrava che non ti avessero preso come inviato della Bignardi nella Fattoria perchè ne avevi parlato male. Avevi detto dei concorrenti: sono ventotto braccia sottratte all’agricoltura che tornano all’agricoltura. Per tutta risposta il tuo sostituto Daniele Bossari, si era presentato alla prima puntata con una vitellina appena nata al guinzaglio, battezzata Alessandra in tuo onore. Si era parlato di una possibile montatura pubblicitaria, non per lanciare il programma, ma per la tua candidatura alle elezioni europee. Questa settimana i partiti hanno presentato le liste elettorali e tu sei candidato.
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venerdì, maggio 07, 2004
Fermo immagine
Serena vista da fralenuvole
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Cara Serena del grandefratello4, e adesso? Sognata la favola, vissuta la favola, finita la favola. Fuori da quella casa la favola non continua come vorresti tu. Sei simpatica, allegra e romantica. Quindi sparisci. Sparisci, prima che ti facciano diventare antipatica, triste e saccente. Prendi quei duecentomila euro (e rotti), metti su una bella scuola di ballo e lasciaci il ricordo di una ragazza semplice, carina, un po’ grassottella, entusiasta della vita e in cerca del principe azzurro.
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giovedì, maggio 06, 2004
Giovani promesse
La professione del vj è un po’ come quella di una top model. Puoi arrivare fin su la soglia dei trent’anni ma poi ti devi trovare un altro lavoro. Tu Marco Maccarini, ci stai pensando. Il tuo Comedy lab non è un programma da vj ma da conduttore vero. Mi ricordi il Carlo Conti di Stasera mi butto solo che tu sei meno ingessato e meno abbronzato. Introduci una serie di comici, sei la loro spalla, fai battute a copione e strilli un elegante spaccamaroni ad una certa Valeria Longoni. Di video neanche l’ombra, e nessun cantante in studio da presentare o intervistare. Mtv sperimenta un laboratorio teatrale e tu sperimenti te stesso per il futuro. Tutti voi vj sognate il grande salto alla Rai o a Mediaset. Al Festivalbar già ci sei stato, e forse ci tornerai, ma è chiaro che aspiri a qualcosa di più. Caro Maccarini, me la sai spiegare questa vjvoglia di Rai e Mediaset? Soldi? Forse. Prestigio? Chissà. Popolarità? Mah. Va bene l’Enrico Silvestrin di Taratatà e Via Zanardi 33. Adesso fa il cinema, contento lui. Va bene la Camila che sta un po’ qua e un po’ là (anche se il là è la domenica con Bonolis e qualche costanzata). La Maugeri, di là, ha fatto solo un paio di passaggi express. La promessa più promessa tra i vj, è stato Andrea Pezzi. Non dico che avrebbe dovuto fare per tutta la vita Kitchen, ma nemmeno le faziate o quei programmi di tendenza che vanno in onda ad orari impossibili e che mi è capitato di vedere per sbaglio. A dire il vero di recente ho visto Andrea Pezzi in prima serata. Presentava sulla Rai (insieme ad Elenoire Casalegno) un concerto per celebrare l’Europa a 25, con cantanti del calibro di Al Bano. Caro Marco Maccarini, non mi dire che aspiri a ripercorrere la carriera dell’ex vj Daniele Bossari. Da quando vi ha lasciato; ha presentato delle superstar che non saranno mai né super né star e ha condotto Saranno famosi dove Maria De Filippi lo ha sostituito. Lo avrai visto in questi giorni, vestito da colono, mentre teneva al guinzaglio la vitellina della telebignardafattoria. E tu Marco, che intendi fare da grande? Mentre ci pensi e sei ancora lì ad Mtv, cerca di aiutare anche le nuove leve. I vj pulcini Giorgia, Valeria e Bigio che, in attesa della Rai e di Mediaset, sfidano sul ring pubblicitario Hulk, Dan Peterson e il cane Ettore. Promettono bene.
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mercoledì, maggio 05, 2004
Ipse Dixit
Cominciai alla radio, presentavo programmi per studenti, suonavo la batteria. Volevo fare l’annunciatore e mi proposi alla tv. Mi mandarono a trascorrere il Natale con i nostri prigionieri al canale di Suez. Raccolsi la loro sofferenza, la raccontai, capii che era quella la mia strada. Ma lo sport è sempre stato il mio pallino. Nel 1936 una buona pagella aveva convinto i miei genitori a regalarmi un viaggio a Berlino per vedere l’Olimpiade. Un giorno, Vittorio Veltroni, capo dei servizi giornalistici alla Rai, mi disse: ‘Se continui a raccontare lo sport e poi racconti la benedizione del Papa in piazza San Pietro, la gente s’immagina il Papa con il pallone sottobraccio che esce dal sottopassaggio. Devi decidere: o la cronaca o lo sport’. Scelsi lo sport e non mi sono mai pentito. Il ricordo più intenso è l’oro di Ercole Baldini ai Giochi di Melbourne ’56: non c’era l’inno di Mameli, i nostri emigrati cantarono a squarciagola stonandolo. La gaffe più clamorosa? Per sette minuti chiamai Altobelli con il nome Jacobelli.
Nando Martellini
Da “Raisport.rai.it” 5/5/2004
Ciao Nando.
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Telericordi
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Il post di Campanile
Lascia o Raddoppia questa settimana ha scovato in un baleno un certo cieco di guerra che invano era stato cercato da un anziano benefattore il quale, sentendosi prossimo a morte, vuole lasciargli i propri occhi, come ha fatto don Gnocchi con due ciechi… La stessa rubrica ha voluto commuoverci con l’intervento, in onore della concorrente Amabile Battistello, di due ciechini bimbi, accompagnati dal dottor Pozzi, direttore dell’istituto dei ciechi, il quale ha ringraziato il gran cuore di Milano, a cui soprattutto è affidato l’istituto. C’era anche una graziosa bambina, Stefania Carreddu, (15 anni) che rispondeva su Leonardo da Vinci. Materia degna e difficile. E’ caduta all’ultima delle otto domande iniziali. Peccato. A farla cadere è stata l’emozione. Ma bando alle malinconie. I giuochi sono una cosa seria, sembravano ammonire gli invisibili esperti, i lontani dirigenti della tv e, dal suo tavolo, il notaio. Che, tuttavia, buon padre di famiglia, è certo il primo a soffrire di questi casi in cui deve dare prova di romana fermezza. Sono casi che fanno dolere il cuore, anche se assicurano un posto nella storia. (6 luglio 1958)
Achille Campanile da “La televisione spiegata al popolo” a cura di Aldo Grasso, Bompiani.
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martedì, maggio 04, 2004
Ipse Dixit
Come ballerina di flamenco ho girato tutta la Spagna con pulmini scassati. Ci fermavamo nelle piazze o nei teatri. Poi è arrivata la tv e mi ha rubato alla danza.
Natalia Estrada
da “Tv Sette” n. 43/1996
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Il postino (o piccolo post)
Cara Natalia Estrada, ieri Verissimo ti ha celebrato come la spagnola più milanista d’Italia. Indossando un copricapo sioux e con l’ascia di guerra in mano, ci hai raccontato come avete festeggiato il meritato scudetto: fiumi di champagne e poi avemo cacciato er bisonte e ce semo magnati pure quello. Immagino che dirlo in romanesco voleva essere un omaggio a noi sconfitti. Poi, brandendo l’ascia e accarezzando il tuo amato cavallo, hai canticchiato: noi del Milan siamo qua e per voi non c’è pietà. Questa la tua analisi tecnica: abbiamo il giocatore rivelazione dell’anno che è Kakà. Poi un Ancelotti in splendida forma che ha fatto questa squadra ancora più compatta di quel che lo è stata in passato. La giornalista non può non chiederti: ma come sei diventata milanista? Niente di più banale. Tu te ne stavi in Spagna e tuo fratello attaccava i poster del Milan nella vostra stanzetta ed è così che ti ha obbligato a tifare Milan. Dalla Spagna con passione. Alla faccia di quelli che si erano fatti strane idee.
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lunedì, maggio 03, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Lilli Dietlinde Gruber, tra poco affronterai le fatiche elettorali, non da telegiornalista ma da candidata. Se diventerai euro parlamentare, la televisione italiana perderà un punto di riferimento. Non sarà facile sostituirti. La Busi è ancora in maternità e comunque non va bene come sostituta perché è già una titolare. Bisogna trovare una giovane giornalista, che abbia fascino e grinta, ma che pur non essendo famosa lo possa diventare. Magari facendo audience. A dire il vero una ci sarebbe; lavora al Tg La7 e si chiama Rula Jebreal. E’ agguerrita come te, è telegenica come te, si occupa di politica estera come te, è una ventina di anni più giovane di te e non mi sembra così lontana dal tuo stile giornalistico. Conduce il tg, firma servizi importanti e da qualche tempo interviene come opinionista in altre reti, un po’ per una indubbia competenza sul medio oriente (è palestinese) e un po’ perché è una bella ragazza, che per quelli della tv è essenziale. Bruno Vespa la invita spesso e volentieri, anche se l’ultima volta l’ha ripresa come una scolaretta per delle affermazioni sulle funzioni che svolge il contingente italiano in Iraq. Ma questi sono dettagli. Cara Lilli, la Gruber degli anni duemila potrebbe essere Rula. C’è una telegiornalista giovane, bella e brava sul mercato dell’informazione. La campagna acquisti della Rai e di Mediaset sarà già partita? La7 non ha alcuna speranza.
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domenica, maggio 02, 2004
Ipse Dixit
Per me la televisione è stata una straordinaria finestra, soprattutto sull’Italia, che mi ha permesso di vedere da lì le cose che non avrei mai pensato di riuscire ad avvicinare. Negli ultimi 30 anni di professione ho dato conto delle più grandi tragedie che hanno colpito il Paese, ma anche altri posti del mondo. Ecco, per i prossimi 30 anni spero che non ce ne siano più da raccontare.
Bruno Vespa
da “Il Corriere della Sera” del 29/12/2003
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Il postino (o piccolo post)
Caro Gerry Scotti, ieri sera il vostro Maurizio Costanzo ha regalato al tuo concorrente Fiorello una telefonata in diretta in cui gli ha detto che è il più bravo. Tu non te la sarai presa perchè Costanzo è una vecchia volpe aziendalista e queste cose le sa fare. E’ intervenuto proprio mentre da te andava in onda la pubblicità e ha riattaccato il telefono pochi secondi prima che tu riprendessi la diretta. Un tempismo perfetto, non ti ha tolto nemmeno un telespettatore. Caro Gerry, avrai solo il fastidio di dover spiegare la cosa ai tuoi inserzionisti.
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sabato, maggio 01, 2004
Telericordi
Cara Heather Parisi, da quando in televisione abbondano spintarelle, scossette, letterine, letteronze, passaparoline, schedine e veline il lavoro dei tersicorei è stato ridotto a stacchetto. Quante di queste ballerine un giorno susciteranno telericordi come quelli di fralenuvole?
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i dialoghi tra SI e NO
: Lucia Annunziata vorrebbe che il parlamento mandasse a casa i vertici Rai.
: A casa di chi?
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postino (o piccolo post)
Caro Luca Sardella, questa mattina ho scoperto che tu ed il tuo basco in tinta con la cravatta siete tornati in televisione. Non hai più una trasmissione tutta tua ma un piccolo spazio da colui che tutti accoglie e tutti salva: Michele Guardì. Ti occupi come sempre di fiori e piante. Oggi eri in uno splendido giardino giapponese (vicino Milano) dall’atmosfera esotica e dai colori spettacolari. Hai parlato di azalee, rododendri e peonie. A molti tuoi colleghi dovresti consigliare la stessa cura. Sparire dal video per un paio di anni e tornare, se necessario, in un piccolo spazio facendo solo quello che sanno fare.
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mercoledì, giugno 30, 2004
Geni e etica
Sono spiacente di comunicarti che, nel migliore dei casi, ti hanno fatto dire per mesi una grave imprecisione e, nel peggiore per noi dei casi, ti hanno fatto dire una balla. Caro Marco Liorni, nei tuoi spot delle meraviglie, ci hai detto che la tv digitale terrestre è gratuita: non è vero.
Vada per il costo una tantum del box interattivo infiocchettato.
Vada per i costi del collegamento telefonico che è giusto pagare se uno è così spendaccione e imbambolato da voler rispondere al quizzetto o al sondaggetto. Ma adesso, caro Marco, è uscito fuori che ci saranno dei programmi a pagamento sulla gratuita televisione digitale terrestre. Come la mettiamo con la tua pubblicità?
Finora hanno venduto solo 500.000 box interattivi. Pochini. E allora a Mediaset hanno avuto l’ idea, tanto originale quanto geniale, di acquistare i diritti delle partite in casa di Inter, Milan e Juve e di regalarle a pagamento ai fortunati telespettatori della gratuita televisione digitale terrestre.
Basterà andare dal tabaccaio o in edicola, acquistare una scheda prepagata a scalare e sedersi gratuitamente sul divano di casa propria per vedere al costo gratuito di 2 o 3 euro la singola partita. Geniale. Originale. Leggo che questo sistema si chiama pay per view; paga per vedere. Ma allora caro Marco Liorni, perchè non farlo pure per la soap del momento, per il film in anteprima e per tutto quello che più ci interessa. Gratuito vuol dire che si dà e si fa senza spesa. Gratis vuol dire: senza esborso di denaro. Contrario di “a pagamento”.
Questo dizionario è vecchio, ne devo comprare uno più aggiornato.
Caro Liorni, leggo sul Corriere della Sera di oggi gli entusiastici commenti dei dirigenti Mediaset riguardo a questa cosa del calcio sulla televisione digitale terrestre. Delle imprecisate “fonti ufficiali” ci spiegano la filosofia imprenditoriale che c’è dietro questa importante novità: “Il futuro, soprattutto il lancio della nuova piattaforma digitale, ci impone di diventare content provider, cioè produttori e rivenditori di contenuti di buon valore. E’ qualcosa che fa parte del nostro DNA”.
Se è una questione di DNA non ho altro da aggiungere.
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martedì, giugno 29, 2004
Is it ‘cos i’m cool?
C’è una certa soddisfazione nel sapere che siete delle fate tutte italiane (marchigiane) e che la Fox TV, quella che produce i Simpson, vi sta trasmettendo con successo. Avete carattere, simpatia, personalità, bellezza, ritmo, fascino, freschezza, eleganza, imprevedibilità ed un tocco di magia.
Care ragazze del Winx Club, Bloom, Stella, Flora, Musa e Tecna, con voi è tornato il girl power e non è quello svenevole delle Spice. Care Winx, sarebbe un esperimento interessante se una delle vostre magie vi facesse arrivare, stile Jessica Rabbit, nella realtà televisiva per sostituire alcune star in carne ed ossa.
A te Flora ti vedrei bene al posto di Francesca Senette, Stefania Orlando, Monica Leofreddi e Laura Freddi. Tu Tecna, puoi sostituire tutte le vj e le telegiornaliste. Musa per te un compito delicato, faticoso ma indispensabile: devi sostituire la Marcuzzi anche negli spot intestinali, please.
Una superbionda come te Stella, non sfigurerebbe al posto di tutte le Carlucci, Venier, Cuccarine, Raffaelle e Michelle. Cara Bloom, forse ti chiedo troppo ma sei l’unica che può farci scordare Paola Perego, Maria De Filippi e Simona Ventura. Una pillola, lo so, ma con un poco di zucchero va giù. Care Winx, è importante che vi facciate sotto perchè tira una brutta aria.
La Rai sta sperimentando la conduzione di Selvaggia Lucarelli in un programma che è tutto un programma sui programmi futuri della Rai e della Lucarelli: Cominciamo bene (estate). E lei sembra intenzionata a fare sul serio. Pensate che ieri si parlava di OGM e quando Mirabella si è meravigliato che non esistono più i pomodori e le fave italiane, la bella Selvaggia gli ha detto: “Michele non ci sono più neanche le soubrette italiane (… risatina) le importiamo!”
Care Winx, a me è sembrata una minacciosa autocandidatura e mi è venuta in mente una delle canzoni del momento.
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lunedì, giugno 28, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Giorgio Mastrota, non passerai alla storia come la più piccola promessa non mantenuta della televisione italiana. Non sarai ricordato per aver portato in Italia, aver sposato ed essere stato lasciato da Natalia Estrada. No.
Passerai alla storia della tivù come il più smagliante, convinto, convincente e richiesto presentatore di televendite e telepromozioni dai tempi del signor provare per credere Guido Angeli. Sei un punto di riferimento per tutti i tuoi colleghi ex conduttori di programmi in prima serata. Quanti di loro, pur di andare in video, vorrebbero essere capaci come te nell’arte del televendere.
In quante trasmissioni li ho sentiti ironizzare su di te che vendi materassi, pentole e affini. Tutta invidia. E’ facile presentare un format di successo. Ben altra cosa è presentare, tutti i giorni a tutte le ore, telepromozioni e televendite sempre con lo stesso smisurato entusiasmo, con gli stessi sorrisi panoramici e le stesse parole convincenti.
Se in questo settore strategico della televisione sei considerato il migliore ci sarà un motivo. C’ è una cosa che trovo profondamente ingiusta. Tutti i più importanti (e non) presentatori (e non) sono in vacanza già da un pezzo. Qualcuno nei mesi scorsi si è persino lamentato che lo fanno lavorare troppo. Caro Giorgio Mastrota, è una ingiustizia.
Cosa dovresti dire tu che alla fine di giugno sei ancora in tivù a piazzare elettrostimolatori e altri beni materiali di stagione. Tutte offerte incredibili, imbattibili, irripetibili, irrinunciabili, impossibili. Caro Giorgio, capisco che guadagni molto ma è estate anche per te. Prendi un bel sacco a pelo e vattene in vacanza.
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domenica, giugno 27, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: da chi le avrà imparate Natalia Estrada tutte quelle barzellette?
: forse da un parente acquisito.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Amadeus, ci hai salutato invitandoci ad andare tutti al mare. Ci hai anche fatto ascoltare la omonima canzone che hai inciso quando eri un dj di successo. L’euforia era incontenibile ieri nel tuo studio. I cameramen hanno fatto il trenino con le telecamere e la scossettina Civitillo ti ha ringraziato perchè sei il suo maestro. Tu non sei stato molto gentile e le hai risposto: sono soprattutto il tuo fidanzato, facendola emozionare proprio quando toccava a lei leggere una domanda del quiz. Questo non le ha comunque impedito di gridare e mimare il suo motto: baci, baci, baci e buone vacanze! La regista ha lasciato la regia per venire a baciarti e anche lei doveva essere emozionata, altrimenti non si spiega perchè continuava a dare le spalle alle telecamere. Caro Amadeus, dopo una lunga, lunghissima serie di saluti e ringraziamenti hai concluso l’ultima puntata regalando 50.000 euro ad una concorrente per aver dato una risposta facile facile. Quindi ti sei rivolto al tuo pubblico dando loro appuntamento al 30 agosto. Caro Amadeus, quel pubblico lo lasci in eredità ad Enrico Papi che già gongola mentre, proprio per questo, il tuo pubblico già ti rimpiange.
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giovedì, giugno 24, 2004
A conti fatti tutti a casa
Gli italiani non si sono strappati i capelli per l’eliminazione degli azzurri dagli europei di calcio. Qualche dubbio invece ce l’ho per la tua fluente chioma imbiancata. La Rai ha speso, per i diritti televisivi degli europei, 120 milioni di euro. Senza gli azzurri sarà impossibile rientrare di questo investimento.
Si sa, gli sponsor sono degli opportunisti e non salgono su carri senza vincitori (o almeno possibili vincitori). Le vostre previsioni non erano rosee ma entusiastiche, visto che in Portogallo avete mandato tra tecnici, giornalisti e commentatori 150 persone al costo di circa 500 euro al giorno cadauna (fonte La Stampa di oggi).
Caro direttore di Rai Sport Fabrizio Maffei, avete persino cambiato il logo della Rai per l’occasione. Accanto alla farfallina avete messo la scritta sport che si alterna con quella della rete. Ti starai mangiando le mani perchè il potenziale c’era: la partita con la Bulgaria è stata vista, secondo l’Auditel, da 21 milioni di telespettatori.
Pensa se l’Italia fosse arrivata in finale. Pensa agli spot pubblicitari che avreste venduto sia per le dirette delle partite che per le decine fra trasmissioni e collegamenti. Quegli spot resteranno invenduti o saranno svenduti. Avevi ingaggiato anche un pezzo da novanta della radio: Pasquale Di Molfetta o Linus che dir si voglia.
E lui era stato bravo; era riuscito a strappare una ipotesi di sorriso alla algida quanto laccata Paola Ferrari. Caro Maffei, saranno pochi i telespettatori che d’ora in poi decideranno di sorbirsi le continue ed incomprensibili battute di Marco Mazzocchi e Boniek. L’interesse per l’Italia ci faceva sembrare accettabili le noiose telecronache di Cerqueti e Sandreani.
Mai avrei creduto di rimpiangere Bruno Pizzul. I parenti di Francesca Sanipoli saranno felici (almeno quanto me) di vederla tornare a casa. Non mi mancheranno le cronache da bordo campo, un pò da spia diciamolo, di Enrico Varriale. In pochi credo continueranno a seguire le statistiche e le considerazioni del tattico Dolcetti.
Caro direttore di Rai Sport Fabrizio Maffei, tra qualche settimana iniziano le Olimpiadi e in parte vi potrete rifare. Gli introiti e i telespettatori non saranno quelli del calcio ma gli investimenti e le risorse che impiegherete non saranno da meno. E lì, qualche medaglia dovremmo vincerla. A Lisbona invece, come ha detto oggi Carlo Paris a Dribbling, è tempo di fare le valigie; pure per molti di voi.
Caro Fabrizio Maffei, come direttore di Rai Sport ti spetta ancora una incombenza riguardo alla spedizione portoghese. Dovrai consolare Giampiero Galeazzi; si era ambientato così bene tra le tavole imbandite di Casa Azzurri.
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martedì, giugno 22, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Akio è in vacanza ma continua a postare.
: la televisione genera mostri.
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Le parole aiutano gli audaci
Un archeologo televisivo troverebbe dei reperti senza valore in cui tu, esplosiva aspirante televip, venivi lanciata da Gianni Ippoliti nei suoi primi esperimenti di tv minimalista. Con te c’era Luca Laurenti, anche lui esordiente, che cantava accopagnandosi con una pianola simile a quelle che porta la befana.
Come conduttrice di Uno mattina estate sei serissima, accollatissima e misuratissima. Cara Sonia Grey volevo esprimerti la mia ammirazione per come riesci ad assecondare uno dei più popolari showman che la Rai ha prodotto negli ultimi anni: Gianfranco Vissani. Il cuoco, anzi lo chef, che ha inventato la cucina spettacolo; il più imitato, osannato e citato tra i cultori della moderna culinaria. Un indefesso lavoratore dello spettacolo con la parannanza.
La Rai è la sua seconda casa e l’angolo cucina che tiene nella tua trasmissione è tutto un programma, a cominciare dal titolo che suona accademico: Scuola di cucina. Alle lezioni partecipano, da copione, le quattro ragazze che ti aiutano in trasmissione anche se non si capisce a fare cosa. Una di loro è la biologa top-model che questo inverno furoreggiava da Giletti e che voi avete promosso spalla di Vissani.
Le allieve devono cucinare la torta ai petali di rosa. La pasta sfoglia è già pronta e stesa; ci spalmano la crema; ci mettono i petali di rosa; la arrotolano; la tagliano; la infornano. Qualsiasi classe dell’asilo fa torte più complicate. Ma c’è Vissani che rende tutto uno show e tu cara Sonia perdi il centro della scena anche se il maestro non pronuncia una frase di senso compiuto.
E’ vero che la televisione è soprattutto immagini ma che senso ha accompagnarle con una frase come questa: vedi.. dai.. vai.. ecco allora.. vedi.. scusa e un’altra cosa.. devi fare qualche cosa.. tu sei sempre veramente non lo so a che filme stai giocando tu veramente pensi che pensi non devi pensare devi cucinare.
Mi chiedo come ha fatto il mio videoregistratore a non rifiutarsi di registrarla. E quando tu cara Sonia cerchi educatamente di intervenire, in difesa dei petali di rosa strappati dal bocciulo, lui non ti degna di risposta.
Poi assegna i voti (altrimenti che maestro è): tre insufficienze gravi ed un sei.
Cara Sonia Grey, parla con gli autori. Non dico di farlo trasferire da Marzullo ma se proprio dovete tenervelo il maestro Vissani, almeno cambiate il nome alla rubrica di cucina. Basta togliere la parola scuola.
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domenica, giugno 20, 2004
Cari televip, la prossima settimana non posterò tutti i giorni. Mi prendo una pausa per andare al mare. Vi lascio questa considerazione di Achille Campanile:
Estate televisiva
Da un pezzo in qua va prendendo piede una teoria medica secondo la quale il miglior tipo di riposo estivo consiste nell’annoiarsi. Se la teoria risponde a verità, bisogna riconoscere che la TV ogni estate ci fa riposare nel modo più salutare ed efficace. (30 agosto 1959)
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Il postino (o piccolo post)
Caro extelevip Enzo Biagi, sul Corriere della Sera di oggi, regali elogi alla tua ex collega Lilli Gruber per i suoi successi elettorali. Per te Lilli è brava e se lo merita. Per te Lilli esce pulitamente dalla TV che, per le proprietà del mezzo, è corruttrice. Caro Enzo Biagi, tu sei stato in tv talmente tanto tempo che trovo difficile contraddirti. Se queste cose le dici vuol dire che le sai. Per te Lilli Gruber è seria e sa quello che dice. Per te Lilli Gruber non si esalta, non si identifica nè con la parte nè con la notizia. Per te è sobria e ha capito che non basta apparire. Per te Lilli Gruber non è una diva pur essendo graziosa. Caro Enzo Biagi, posso capire la tua soddisfazione nel vedere Lilli Gruber stracciare Berlusconi, però non vorrei che tutti questi tuoi elogi mettessero in difficoltà la povera Lilli. In fin dei conti in Europa non ci va per fare il suo mestiere di telegiornalista. Lì ci va per fare l’europarlamentare. Non aspettiamoci troppo da lei; lasciamola sbagliare in pace.
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sabato, giugno 19, 2004
Ipse dixit
Sono stanco. Ogni anno faccio 30 puntate in prima serata e 250 nel preserale. Posso andare avanti così ancora un anno, ma poi basta, altrimenti non resisto….Io vorrei essere libero di fare 20-30 serate all’anno. Chiedo troppo? Aggiungo anche che lo scacchiere della tv ha delle professionalità che andrebbero mischiate. A uno come me che va in onda di sera se gli proponi un’idea nella fascia del mezzogiorno, non ti direbbe di no.
Gerry Scotti
da “ilte.net” del 28/4/04
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venerdì, giugno 18, 2004
Noi volevons savuàr l’idriss
Sembravi un pulcino spaurito con l’ombrello sotto la pioggia di quei gelidi inverni milanesi in cui, fuori dal Palazzo di Giustizia, ci raccontavi le magagne della Milano da bere. Sembravi un bambino che aveva rubato la marmellata quando il tuo direttore Emilio Fede ti scuoteva chiedendoti di essere più preciso, più incisivo, più sicuro di te. Poi quei giorni passarono e tu, divenuto ormai un personaggio, cedesti alle lusinghe di Fabio Fazio.
Ti trasferisti bagagli e madre nello show business. Nessuno avrebbe mai detto che un giorno avresti fatto parte dell’alta società e che avresti acquistato un locale in Versilia insieme a Briatore. Oggi quel telegiornalista pulcino è quasi un leone e il suo nome incute rispetto: Paolo Brosio. Non è più tempo delle faziate e nemmeno delle esilaranti risposte al direttore con la B maiuscola. Oggi sei addirittura il co-conduttore di Linea Verde.
Quelle pale di elicottero che un tempo giravano per Federico Mazzuoli, Sandro Vannucci e Fabrizio Del Noce, quelle pale oggi girano per te. Domenica eri in Irlanda da dove ci hai raccontato come si fa la birra. Sei stato bravo perché c’era anche il problema della lingua che hai superato brillantemente. Si vede e si sente che frequenti ambienti internazionali e altolocati.
Parli con il mastro birraio e ci spieghi: adesso ui put luppolo dentro questo contenitore. Uai ui put de luppolo insaid? Lui te lo dice ed ecco la tua traduzione: mettendo il luppolo dentro si crea quella situazione per cui ci si avvicina alla fase successiva. Schiacciante razionalità irlandese o traduttore brillo? Il birraio ti fa mettere del luppolo nel bollitore e tu dici che così quella birra sarà un po’ anche tua. Poi lo aiuti: clos ier: tenk iu veri mach.
Con te c’è anche una traduttrice ma tu non rinunci ad esprimerti nel tuo stile oxfordcasalingo: is it possibol to drinke enm..emh.. de bir? La risposta è ovviamente: yes it is. E tu soddisfatto: oooh..mhm.. allora lez go, okkei? La traduttrice sorride. Nel settore della birra alla spina dovete fare il brindisi conclusivo e qui superando te stesso chiedi alla traduttrice: ma come si dice salute in irlandese? Risposta: slancia ! (o qualcosa del genere).
E tu con una faccia che più tosta non si può: ma questo non è inglese? Is not inglish? E lei: certo è gaelico. Caro Paolo Brosio, per prima cosa tu le avevi chiesto di dirtelo in irlandese e non in inglese. E poi, ma che tu hai parlato in inglese? Ma mi faccia il piacere.
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giovedì, giugno 17, 2004
I replicati (rubrica estiva)
Caro Valerio Massimo Manfredi, il diario di viaggio di Stargate linea di confine mi piace.
Ha delle solide basi storiche e scientifiche che garantisci in prima persona. La tua capacità di raccontare in tv non è seconda a quella di scrittore. Ieri sera ho seguito una puntata che questo inverno mi ero perso.
Hai parlato di Giasone e degli Argonauti, dell’Acropoli di Atene, di Tutankamon e dell’olandese volante con la sua nave fantasma. Poi ci hai mostrato le meraviglie della Roma imperiale facendoci entrare nella Domus Aurea. Ma la tv, certe volte, è infida e crudele anche con i suoi figli migliori.
Caro Valerio Massimo Manfredi, proprio sulle belle immagini della Domus Aurea la tua La7 ha iniziato a far girare la scritta che ci annunciava gli strepitosi contenuti del programma seguente: Questa sera alle 23,00 al Processo di Biscardi – Speciale Europei in esclusiva le immagini della tv danese sullo sputo di Totti analizzate alla supermoviola.
Si hai capito bene lo sputo di Totti analizzato alla supermoviola. Anche questa è la realtà sportiva e televisiva italiana.
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mercoledì, giugno 16, 2004
Ipse Dixit
Ho battuto Berlusconi grazie al porta a porta. Non quello di Vespa, ma il contatto diretto con le persone. Mi sono mostrata per quello che sono, una persona credibile, e quelli hanno votato me e non la mia bella faccetta da telegiornalista.
Lilli Dietlinde Gruber
dal “Il Messaggero” del 15/6/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Paola Cortellesi, ieri il Tg2 di mezza sera ha trasmesso il tuo augurio ai ragazzi che oggi saranno impegnati nel tema di maturità. Li hai dolcemente invitati a non temere l’esame e a ricorrere alla loro creatività. Non credo però che volevi incoraggiarli a copiare.
Cara Paola, eri come sempre molto amorevole, vestita come una dirigente d’azienda, molto comprensiva, con i tuoi soliti modi gentili e la tua acconciatura fresca di parrucchiere.
La televisione, quando vuole, sa essere un vero servizio e agli studenti avrà fatto piacere che un personaggio come te abbia voluto incoraggiarli. Brava Paola.
Sei stata brava a rassicurarli con il tuo sorriso smagliante di ordinanza e con quel simpatico modo di muovere il capo che ricorda quei cagnolini giocattolo che qualcuno, negli anni ’70, metteva nelle automobili.
Cara Paola Cortellesi, lo so che non eri tu ma la vera Moratti. Vedrai che i ragazzi non se ne sono accorti, l’avranno scambiata per la tua teleparodia, si saranno fatti quattro risate ed oggi affronteranno la prova con serenità. Risultato raggiunto. Diavolo di un ministro; potere della tivù.
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martedì, giugno 15, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: a Roma Lilli Gruber ha preso il doppio dei voti di Berlusconi
: forse perchè a Roma ci sono più telespettatori che tifosi del Milan
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Ipse Dixit
Il massimo della goduria è che una giornalista della tivù pubblica, tanto vituperata e condizionata da Berlusconi, abbia sonoramente sconfitto il padrone delle tivù.
Lilli Dietlinde Gruber
dal “Il Messaggero” del 15/6/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Sabina Stilo, mi sono accorto che alla pagina programmi tv dei giornali, il tuo Il lotto alle otto viene definito un varietà. Come sarebbe? Le estrazioni del lotto un varietà? Così sabato, certo di essermi perso qualcosa, ho visto questo varietà. Tutto come sempre.
Il solito bussolotto a griglia in cui girano le sfere metalliche. La solita bambina bendata che ne prende una. I soliti commenti del conduttore di turno (tu): il bussolotto dal cestino dell’addobbatore viene aperto dal responsabile delle operazioni. Vediamo il lenzuolino e ascoltiamo il numero. Mi sono sempre chiesto se i testi di un programma così li scrive il ministro delle finanze in persona. Mah.
La sala è sempre quella dei monopòli e non quella del Monòpoli. Le facce del pubblico sembrano sempre quelle di una colonia di deportati. Per non parlare delle facce dei ministeriali addetti alle operazioni: serissime, inappuntabili. Di varietà insomma ne vedo poca. Figuriamoci di varietà televisivo. La funzionaria addetta alza il lenzuolino e dice: secondo numero estratto… otto. Quindi tocca di nuovo a te cara Sabina: otto è il secondo numero estratto. Proseguiamo con la terza estrazione.
Alla faccia del varietà e della varietà. Non credo che far condurre una trasmissione ad una ballerinashowgirlpresentatrice sia sufficiente per farla diventare un varietà. Cara Sabina Stilo mi sorge un dubbio.
Se i giornali scrivono che Il lotto alle otto è un varietà potrebbe voler dire che ci sono degli autori, con i relativi diritti, che scrivono la trasmissione ed i tuoi testi. Ed io che pensavo si trattasse di una semplice trasmissione di servizio fatta dal servizio pubblico.
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lunedì, giugno 14, 2004
Più veloci della luce
Dopo due lunghi mesi di obblighi e divieti, ieri sera vi siete potuti sfogare. I sondaggi li avevate sulle vostre scrivanie già da alcune settimane. Vi parlavano quei dati e vi dicevano come stavano le cose ma voi non potevate utilizzarli e commentarli. Poi le lancette degli orologi elettorali hanno finalmente iniziato il conto alla rovescia. Dovevate aspettare le 22 e un minuto ma non ce l’avete fatta.
Cari direttori di tutti i tg, ancora una volta avete temuto che fosse Emilio Fede a dare i primi dati e invece no. Chissà perchè?
Lui è stato il più impaziente ed è andato in onda alle 21 e 49, prima di tutti, ma è stato ligio alle regole e non ha dato i dati degli exit pools. Chissà perchè? Seconda classificata è stata La7, ma sempre senza dati.
Ore 21 e 54 vai in onda tu direttore del Tg2 Mauro Mazza precisando che parlerai principalmente di Europa. Accipicchia.
Ore 21 e 55 il Tg3 dice: presente! Bianca Berlinguer di bianco vestita e con abbondante trucco ma non è un barbatrucco. Ore 21 e 56 ecco il primo vincitore della sera: sei tu, Enrico Mentana. Ti sei detto: perché dovrei aspettare 5 minuti?
Ci hai pensato qualche secondo a voce alta e poi hai detto: ma si, mandiamo la grafica. Ho la sensazione che l’ avevi già decisa la cosa. Comunque sei il primo a dare i tanto attesi quanto inutili dati delle intenzioni di voto scatenando una incontrollabile reazione a catena.
Ore 21 e 59 Fede dà i dati; il Tg2 dà i dati; il Tg3 dà i dati, La7 dà i dati. Una corsa forsennata a dare i numeri, a quantificare a fare di calcolo a parlare di forche, forchette, forchettoni. Buon ultimo alle 22 arrivi tu Mario Giordano con Studio Aperto. Anzi no.
L’ultimo, ma anche il più atteso sei tu: Bruno Vespa con tanto di bacchetta e calcolatrice. Ti è toccato aspettare che Zidane disintegrasse l’Inghilterra ma alle 22 e 47 eccoti pronto. E con te, gran sacerdote di tutte le teleliturgie politiche italiane, possiamo dire di essere al completo.
Scorrono fiumi di parole in attesa delle prime proiezioni che arriveranno tra 40 minuti e poi voi andrete avanti tutta la notte. Io no. Click.
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domenica, giugno 13, 2004
Ipse Dixit
Io e Syusi più che teledipendenti siamo telediscendenti. Il nostro pensiero, il nostro linguaggio è stato modellato e formato dalla tv. Non so se sia una cattiva maestra, ma la tv fa meno male farla che vederla.
Patrizio Roversi
da “Il Corriere della Sera” del 29/12/2003
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I replicati (rubrica estiva)
Caro Pippo Franco, condurre un programma accozzaglia non deve essere il massimo per uno con una carriera come la tua alle spalle. Quest’anno proprio non ne azzecchi una. Il barbecue invernale ha bruciato principalmente voi che l’avete fatto e adesso questo deprimente programma estivo intitolato: Arrivano i nostri (risate d’estate).
Vecchi filmati Mediaset, tra cui molti scarti, intervallati a vecchie barzellette raccontate male, balletti fatti solo con le braccia da aspiranti non si sa cosa e poi le solite tue battute con Natalia Estrada a farti da spalla.
Avete tirato fuori persino il Giorgio Faletti matto matto del Drive-in, i provini della Littizzetto e di Panariello, un Bonolis indefinibile, Fiorello grassottello e codinato accanto a Costanzo grasso e cose di questo genere. Tutti messi insieme per far vedere che i personaggi che vanno per la maggiore oggi sono stati anche a Mediaset e hanno fatto delle brutte cose.
Ogni tanto caro Franco ti hanno fatto mandare qualche pezzo di Zelig per alzare un pò la qualità ma ti garantisco che non ci siete riusciti. Non lo so come è finita questa trasmissione estiva con la e maiuscola. Per quanto mi riguarda sono andato al cinema a vedere Harry Potter.
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sabato, giugno 12, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Liorni, avrai ricevuto anche tu l’sms che ci ricorda di andare a votare. La tecnologia è una cosa incredibile. Pensa che fra qualche anno potrebbero farci usare per votare il tuo boxinterattivomultimedialedigitaleterrestre. Potrebbero passare le immagini dei candidati sullo schermo della nostra tivù al plasma con le scritte: vuoi votare per cicciobello? Premi 1. Vuoi votare per nosferatu? Premi 2. Vuoi votare per mortadellone? Premi 3. Vuoi votare per fiammella? Premi 4. Vuoi votare per miracolino? Premi 5 (naturalmente). Vuoi vedere l’ultima puntata del Grande Fratello 27? Premi 6. Caro Marco Liorni se accadesse sul serio potresti dire a te stesso: e pensare che è iniziato tutto con gli spot che facevo io.
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venerdì, giugno 11, 2004
Fermo immagine
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Ipse Dixit
Io e solo io dovrei essere libero di chiamare in tivù i politici che voglio. Unica regola, la mia coscienza professionale. Unico giudice, il pubblico.
Enrico Mentana
dal “Il Venerdì di Repubblica” del 4/4/1997
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Il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, non è giusto. Sei l’unico a subire la condanna dall’Autorità per le comunicazioni per la violazione della par condicio.
Tu hai sfacciatamente esagerato, ma molti altri hanno sfacciatamente gabbato la legge. Da una parte e dall’altra. Rispettano, probabilmente, la legge sulla par condicio ma non rispettano il concetto di par condicio. Il tempo di presenza in tv può essere facilmente quantificato ed è un dato inconfutabile.
Ma non possono essere quantificati gli aggettivi, la scelta delle parole, i contenuti detti e quelli omessi, la scelta delle immagini favorevoli o meno ed il modo in cui vengono montate. Tutte tecniche (una la chiamate panino) che tu conosci bene e utilizzi ampiamente ma di cui non hai l’esclusiva.
Indro Montanelli una volta disse: “L’alterazione della verità che fa la televisione è infinitamente maggiore a quella che fa la stampa”. Io dico che è una bella lotta.
Caro Emilio, spero avrai capito perché trovo la tua condanna legittima e contemporaneamente ingiusta. Chi sei tu lo si vede e si sa. Di molti altri non si vede e non si saprà mai. Caro Emilio, complimenti per il cartello. Ti dona.
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giovedì, giugno 10, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: secondo l’Autorità per le comunicazioni Emilio Fede non ha rispettato la par condicio e deve rimediare nei prossimi due giorni
: bacerà in bocca D’Alema, Fassino, Prodi e Rutelli?
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I replicati (rubrica estiva)
Cara Tata Francesca Cacace della omonima serie, è bello rivederti. Pensa che fino a qualche settimana fa Canale 5 ha trasmesso una tua sbiadita imitazione italo-spagnola.
La parte della Tata lì la fa una certa Natalia Estrada, ma non è come te. Tu sei simpatica, le non direi. Tu sai recitare, lei non direi. Tu indossi le minigonne con naturalezza, lei non direi. Le tue risate finte di sottofondo sono appropriate, le sue non direi. Le tue battute sono divertenti, le sue non direi. Tu hai come ospiti grandi attori hollywoodiani, lei non direi.
Tu sei anche produttrice della sit-com, lei non direi. O si? Boh. Cara Tata Francesca Cacace, bentornata. Sarebbe bello se ti fermassi anche per il prossimo inverno.
Come dici? Vuoi sapere se anche lei nella sua sit-com cerca di sposare un milionario? No, lei ci si è fidanzata nella realtà. Beh, mica volevi vincere su tutto.
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Ipse Dixit
Costantino è uno dei grandi fenomeni di questi tempi così come lo è stato Taricone, come lo è il Grande Fratello, come lo è Zelig. Credo che chi fa un telegiornale, osserva la realtà e descrive i fenomeni che succedono.
Mario Giordano (direttore di Studio Aperto)
dal “Tg4” del 24/4/04
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mercoledì, giugno 09, 2004
E quindi uscimmo a riveder le stelle
Il tuo Lucignolo dà il peggio si sé in prima serata. Ne ho avuto la conferma dopo aver visto la prima puntata, e purtroppo non ultima, dedicata alla bella vita estiva di vip e televip. Un viaggio negli abissi dell’inutile, una interminabile scorrazzata alla ricerca dell’ovvio, un monumento alla finzione e alle illusioni più sfacciate. Caro Mario Giordano, il tuo Lucignolo dovrebbe essere nelle intenzioni un programma intrigante, sfacciato, irriverente, provocatorio. Io ho visto una specie di festival dantesco in cui la televisione mostra i lati più oscuri di sé stessa e dei suoi prodotti usa e getta.
1) Or discendiam qua giù nel cieco mondo. Le povere Mascia Ferri e Alessia Fabiani le hai paracadutate nella bolgia di Coverciano dove non le hanno fatte entrare a parlare con i calciatori della nazionale perché non avevano l’accredito stampa. Che tristezza! No, non le ragazze. Poverine, più di così che possono fare. No, la tristezza me l’ha fatta la tua giornalista che l’accredito ce l’aveva e lo ha usato per dire ai calciatori che fuori c’erano Mascia e Alessia e non le facevano entrare. Oltre 8 minuti di banalità. Altro che programma irriverente.
2) Supin giacea in terra alcuna gente. Che originalità prendere l’escluso fattore Baffo peccatore e farlo lavorare, in una fattoria vera, per un giorno davanti alle tue telecamere vere.
Caro Mario Giordano, a te è sembrato più vero che dalla Bignardi?
3) A vizio di lussuria fu sì rotta, che libito fè licito in sua legge, per torre il biasimo in che era condotta. Ecco la voce del tuo Lucignolo che ci annuncia l’esclusiva più piccante della serata: il primo calendario sexy di Serena del Grande fratello. Un turbinio di giarrettiere, labbra infuocate, chiappe al vento, boa piumati, pelle nera, stivali sopra al ginocchio, cappuccetti rossi. Un armamentario da B movie. In redazione avrete pensato: che servizio intrigante!
4) Io mi rivolsi dal mio destro lato per vedere in Beatrice il mio dovere. Non potevano mancare le veline. Un lungo servizio ci fa vedere tutte le veline della storia che posano insieme per una foto. Un altrettanto lungo servizio documenta l’inizio delle carriere post-striscia di Giorgia ed Elena, con tanto di body guardia. Elettrizzante.
5) D’anime nude vidi molte gregge che piangean tutte assai miseramente. Pronti per un’altra interessante esclusiva? Ci chiede Lucignolo. Che colpo, si tratta del dietro le quinte della nuova sit-com ironico sentimentale con la Hunziker e Fabio De Luigi. Se non è da prima serata questo.
6) Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa de la gola. E’ il momento della telecamera zanzara che invisibile si intrufola nel paradiso vip di Milano Marittima. Che brividi caro Giordano. I tuoi giornalisti avranno lottato tra loro pur di fare quel servizio.
7) Poeta, volentieri parlerei a quei due che ‘nsieme vanno e paion sì al vento esser leggieri. Il punto più elevato della trasmissione è l’inseguimento alla coppia Arcuri-Coco che finisce con la ripresa esclusiva dell’albergetto 3 stelle fuori mano che li ospita. Che servizio provocatorio.
8) Ello passò per l’isola di Lenno poi che l’ardite femmine spiegate tutti li maschi loro a morte dienno. Come rinunciare a seguire Patrick del Grande fratello che torna a Montecarlo per la prima volta da quando è uscito dalla casa. Lucignolo, ma come ci sei riuscito. Guarda che sei diabolico.
Ma la ciliegina caro direttore Giordano è stato il servizio sul concerto di beneficenza We are the future. La tua giornalista si è chiesta: ma sarà vera solidarietà? Poi ha lasciato intendere tutto e niente cercando però disperatamente di intervistare Naomi Campbell. Inenarrabile. Quando si dice il giornalismo d’assalto.
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martedì, giugno 08, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: ieri a Porta a Porta si sono scontrati Rutelli e Fini. Chi ha vinto?
: Vespa.
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Ipse Dixit
Renderemo il Festivalbar sempre più uno spettacolo per la piazza. Non c’è più il playback, da qualche anno abbiamo introdotto il music live to track. E’ uno spettacolo sempre più vero, live e meno televisivo. In questa direzione ci hanno spinto i giovani.
Andrea Salvetti (organizzatore Festivalbar)
da “Tgcom.it” del 10/5/2004
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Il post di Campanile
Da anni il pubblico protestava per i programmi, ed ecco che la TV apre un secondo canale. Di cui grandi sono i vantaggi. Primo fra tutti, per la TV, la possibilità di sottrarre il primo all’attenzione e, perciò, alle critiche del pubblico.
Fin che guardano il secondo, non possono vedere il primo. Finalmente Canzonissima avrà pace. Può proseguire indisturbata chè nessuno la guarda. E’ finito l’incubo. Ma, direte, se non vede le trasmissioni del primo, il pubblico vedrà quelle del secondo.
Ebbene, il primo canale sottrae all’attenzione dei teleutenti il secondo. Insomma, se la TV non vuol far vedere un programma basterà che attiri il pubblico sull’altro canale. La cosa non è ancora perfetta, perché in ogni caso il teleutente vede uno dei due programmi.
Ebbene, a questo si rimedierà facilmente, mettendo in funzione un terzo canale. Di cui fin d’ora s’avverte la necessità urgente. (19 novembre 1961)
Achille Campanile da “La televisione spiegata al popolo” a cura di Aldo Grasso, Bompiani.
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lunedì, giugno 07, 2004
Ipse Dixit
Lasciando Canale 5 per Raidue ho fatto come Valentino Rossi con la Yamaha: ho una rete più debole ma voglio vincere. Vado avanti per altre tre puntate. Entro una settimana devo decidere tra il contratto biennale di Mediaset e una proposta di Raiuno. Canale 5 mi offre il “One Man Show” alla Fiorello che sogno da tempo. Dall’altra parte, Panariello mi vuole alla Lotteria Italia. La gente mi vuole bene. Ma un signore che si chiama Fabrizio Del Noce non la pensa così. Alla sua rete mi vorrebbero, ma lui non m’ha neppure riconosciuto così me ne sono andato. Non è colpa di del Noce ma di chi l’ha messo lì, uno che l’anno prima lavorava a Linea Verde non può dirigere Raiuno, è come se io facessi il presidente del Consiglio.
Teo Mammucari
da “Il Corriere della Sera” del 22/4/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Vitagliano Costantino di Maria De Filippi, sabato dal barbiere dovevo scegliere se leggere il Corriere dello Sport con le dichiarazioni del ghibellin fuggiasco Capello, oppure, un giornale di gossip con te in copertina. Il gossip non mi interessa ma è più interessante di quello che dice Capello. Così ho scoperto che la tua nuova fiamma è arrivata terza a miss Italia. Ma a parlare di te, e a farti parlare, ci pensano anche importanti quotidiani come La Stampa dove leggo questa tua dichiarazione (29/5/04): “Vorrei fare il presentatore. Una volta ho chiesto a Maria (…De Filippi) di sostituirla, lo share è passato dal 21 al 31. Ma devo imparare ancora molto da lei”. Ed io che credevo che avresti puntato su una carriera cinematografica alla Pietro Taricone. Invece no. Grazie a te avremo un nuovo genere di presentatore televisivo: impomatato, a petto scoperto, con il capezzone al collo e senza niente da dire.
ps: se hai tempo leggiti cosa pensa di te Ainely. Per trovare un mestiere sei sempre in tempo.
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domenica, giugno 06, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: cosa c’è di più irritante di Buona Domenica?
: le repliche di Buona Domenica.
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Ipse Dixit
Più cultura, ecco che cosa mi piacerebbe vedere in televisione. Oggi è poca e relegata in orari impossibili. Cultura noiosa a rischio di Auditel? Mica vero. Coniugare cultura e spettacolo, nel rispetto della vocazione popolare del mezzo televisivo, secondo me è possibile.
Lina Wertmuller
da “Il Venerdì di Repubblica” del 7/2/1997
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Il postino (o piccolo post)
Caro direttore di VideoItaliasolomusicaitaliana, il 1 giugno avete trasmesso un concerto in diretta di Milva che ha cantato dei brani tratti dalle poesie di Alda Merini, che era lì come ospite d’onore. Intanto sulle altre reti facevano il pieno estivo di ascolti: la Nazionale under 21, la prima del Festivalbar, la Carlucci tricolore, i Venti di ponente e i tornadi.
Da voi Alda Merini recitava alcuni suoi versi e parlava con struggente ma risoluta tenerezza del freddo dei manicomi che le è rimasto nelle ossa: un freddo che sta dentro e che non guarirà mai.
Questa, o meglio, anche questa, dovrebbe essere televisione. Ma le grandi TV forse non lo sanno, lo hanno dimenticato o non lo vogliono sapere.
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sabato, giugno 05, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Danny Quinn ha vinto La Fattoria
: Anthony Quinn ha vinto due Oscar
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Il postino (o piccolo post)
Caro Carlo Conti, con Baciami Versilia hai ufficialmente inaugurato la fantastica estate televisiva. Solo tu potevi farlo. Tu che sei abbronzato anche il 2 novembre. Tu che hai scoperto le fantastiche Rimini e Riccione. Tu che in una fantastica estate lanciasti Panariello e Toni Corallo.
Dalla fantastica Viareggio, giovedì hai premiato dei comici fantastici per ringraziarli dei momenti spensierati che ci regalano. C’erano più comici del fantastico Zelig da te che in uno dei fantastici servizi di Studio Aperto. Hai premiato anche i fantastici Ric e Gian e il fantastico Max Giusti.
Ti sei esibito insieme al fantastico Renato Pozzetto nella Canzone intelligente. Hai ospitato il fantastico Venditti che ha cantato Che fantastica storia d’amore è la vita. Che fantastici ricordi hai risvegliato presentandoci Alan Sorrenti che ha cantato le canzoni di oltre venti anni fa, sbagliando il playback, esattamente come allora.
Hai celebrato i fantastici anni ’60 e il fantastico Battisti con il fantastico Maurizio Vandelli. Sono state semplicemente fantastiche le scenette tra te e Matilde Brandi. Era dai fantastici anni dell’asilo che non ne vedevo di meno divertenti.
Caro Carlo Conti, io ho perso e tu hai vinto. Con questo post volevo battere il fantastico record che hai stabilito giovedì. Non ci sono riuscito. Ho detto solo 19 volte fantastico.
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venerdì, giugno 04, 2004
Buon sangue non è acqua
Tutte le trasmissioni che non possono avere te come ospite hanno finalmente una alternativa: tua sorella Catena Fiorello. E’ arrivata in tivù da pochissimo e già la chiamano come opinionista in altre trasmissioni. Ha esordito in questa veste a l’Italia sul 2: il programma che vanta il più alto numero di domande a cui è impossibile dare una risposta. Caro Fiorello, la dovevi vedere come teneva in scacco l’umorista e autore televisivo Dario Cassini.
Lui, da single impenitente, ripeteva la battuta che dice (e fa dire) ormai da anni: il matrimonio è quell’arte di risolvere in due tutti quei problemi che da solo non avresti. Ma Catena è una opinionista matrimonialista e lo zittisce con una pesante sentenza definitiva: vedrai che tu sarai un buon marito, fidati. Me lo sento. E poi va oltre. Dall’altro dei suoi 37 anni afferma che la coppia oggi è troppo analizzata; è troppo studiata. Ed esce fuori il tuo marchio caro Fiorello.
Tu spesso ci parli della tua famiglia e così fa anche Catena. Ci racconta come si sono conosciuti i vostri genitori: si sono visti, si sono piaciuti, si sono detti mi vuoi sposare? Si. Secondo Catena oggi la facciamo tutti troppo complicata. I due conduttori tentano d’interromperla, ma si vede che è tua sorella. Quando parte è impossibile fermarla. La showgirl Cannelle prova timidamente a farle presente che i tempi sono un po’ cambiati. Catena riprende subito la parola per dire che ci possono essere delle differenze di carattere ma non per questo una coppia scoppia se sta troppo insieme. E’ molto decisa tua sorella caro Fiorello.
Quando il conduttore si azzarda a dire che forse una volta le coppie erano più felici perché parlavano di meno tra loro, Catena, con l’indice alzato, lo redarguisce: no, non ho detto questo, attenzione eh! Poi mentre c’è un po’ di confusione in cui tutti dicono la loro, lei rivolgendosi sempre a Cassini dice ridendo: per esempio in Sicilia la donna non parlava proprio. Stava zitta. Caro Fiorello, tua sorella avrà un futuro in questa televisione. Può diventare un personaggio e forse lei pensa di esserlo già.
Nella stessa trasmissione ha presentato una raccolta di favole per bambini, scritte da personaggi famosi (compresi i tre Fiorello) il cui ricavato andrà in beneficenza. Lo ha fatto con quel piglio che hanno i personaggi affermati quando spendono la loro notorietà per convincere gli altri a fare del bene. Caro Fiorello, tua sorella Catena dà l’impressione di avere del carattere e di essere consapevole di avercela fatta pur essendo nata senza camicia. Vedremo. Nel frattempo aiutala a fare un cambio di immagine. Sembra la tua fotocopia (seria) e chi ci rimette non sei tu.
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giovedì, giugno 03, 2004
Ipse Dixit
La televisione non è (mai stata) televisione. Blob, ancor di più, non è Blob. Dilaga, è dilagato, è visibile… non è nulla di puro, anzi nulla di originale perché rilancia al massimo il non essere che è già la televisione. E’ un gigantesco vuoto sempre pieno.
Enrico Ghezzi
da “La Stampa” del 15/4/2004
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Rimbalzi
Caro exdirettoredelTg1 Giulio Borrelli, ho visto uno spezzone della tua intervista in esclusiva a Bush. Troppo poco per giudicarla. Immagino che avrà fatto morire d’invidia molti tuoi colleghi. Dalla lontana Danimarca l’ha seguita Bolo un nostro connazionale studente Erasmus di medicina.
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mercoledì, giugno 02, 2004
Ipse Dixit
Il problema è che la tv è estremamente conservatrice: ha poca voglia di cambiare e di sperimentare nuovi volti e nuove idee… Da vent’anni accendiamo la tv e vediamo Milly Carlucci, che peraltro è pure bravissima. Ma ci saranno in giro altre conduttrici brave come lei, o no?
Sonia Raule (conduttrice tv)
da “L’Espresso” n. 39/1998
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Il postino (o piccolo post)
Caro Mike Bongiorno, hai appena finito di festeggiare i tuoi 80 anni che devi mettere di nuovo in ghiacciaia lo champagne. Il Presidente Ciampi, nel giorno della Festa della Repubblica, ti ha conferito la onorificenza di Grande Ufficiale.
Sei in ottima compagnia: intellettuali, scienziati, musicisti, giornalisti, registi, scrittori e i tuoi colleghi televisivi come Piero Quark Angela e Antonio Salve! Lubrano. Una onorificenza più piccola, ma pur sempre prestigiosa, è stata conferita anche a Patrizia Camilla Carlucci detta Milly.
Caro Mike, le onorificenze vi sono state attribuite con questa motivazione: per il lavoro svolto nella società a favore della solidarietà sociale, dell’impegno civile, dell’arte, della difesa del patrimonio artistico, della letteratura, della musica, del cinema, della ricerca, dell’università e della formazione (fonte: quirinale.it).
Caro Mike, congratulazioni e Allegria!
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martedì, giugno 01, 2004
Ipse Dixit
Anche se condurrò questo Festivalbar, non credo di voler cambiare mestiere perché sto lavorando al mio prossimo disco… Non sono la prima cantante a fare questo tipo di cose nella storia, c’è il precedente di una grande, Mina… Il Festivalbar è una trasmissione leggera e amata da tutti noi cantanti. E’ una televisione in cui non si sente tanto la tv, è scorrevole.
Irene Grandi
da “Tgcom.it” del 10/5/2004
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i dialoghi tra SI e NO
: Bonolis ha cantato Imagine di John Lennon in duetto con Lenny Kravitz
: ed io che speravo di averlo solo sognato.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Michelle Hunziker, quante volte uscendo dal cinema dopo aver visto un buon film, denigriamo la televisione non solo per i suoi contenuti ma anche per i limiti tecnici. E pronunciamo la frase scontata ma indiscutibile: certo che vedere un film al cinema è un’altra cosa.
La scoperta dell’acqua calda, ma sarà capitato anche a te di dirlo Michelle. E’ vero, puoi comprare il più sofisticato home theatre in commercio con dvd e megaschermo al plasma, ma la pellicola e lo schermo cinematografico restano insuperabili. Eppure qualche rara volta il cinema subisce lo smacco dalla televisione e dal cinema fatto per la televisione.
Cara Michelle, la tua Italia Uno ha trasmesso in due parti un film per la tv intitolato Helen of Troy, destino di un amore da cui il tanto strombazzato Troy con Brad Pitt avrebbe dovuto prendere lezioni. Certo ci sono anche i casi in cui un film è brutto sia al cinema che in televisione.
Cara Michelle, al termine di Helen of Troy, la tua Italia Uno ha trasmesso il tuo Alex l’ariete con Alberto Tomba.
ps. Cara Michelle, ieri su Penelope83 Troy ha perso il confronto con il Gladiatore ed oggi con un film tivù. Alex l’ariete tu con cosa lo confronteresti?
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venerdì, luglio 30, 2004
Buoni propositi per il fine settimana
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Telemercato
Proprio come per i calciatori è in pieno svolgimento la campagna acquisti e cessioni dei personaggi tv. I procuratori dei calciatori e gli agenti dei televip (o aspiranti) si danno da fare per piazzare i loro pargoli in tv e nelle nostre case. Sembra che anche la tv abbia il suo Luciano Moggi; si chiama Lele Mora ed è l’agente che può vantare nella sua squadra dalla Ventura a Costantino di Maria De Filippi.
In attesa del mercato di riparazione alcuni dei colpi di mercato già conclusi sono eccezionali. Come il tuo passaggio, cara Mara Carfagna, dalla Domenica del Villaggio alla Piazza Grande di Guardì. Tu Roberta Capua non farai più Uno mattina ma tutte le Buone Domeniche. Il caso Emerson del telemercato sei stato tu Alessandro Peziosi Rivombroso. Rai e Mediaset si sono contese il tuo ingaggio con il risultato che farai due puntate di Elisa e poi andrai alla Rai a fare Il Capitano della Guardia di Finanza.
Cara Mara Del Piero Venier, la tua Domenica in è la Juventus della tivù e siete alla disperata ricerca dei 7 o 8 conduttori che dovrebbero affiancarti. E’ certo che farete esordire un giovane della primavera: Paolo Limiti. Mi hanno sorpreso le voci di radiomercato che ti danno, cara Ilaria Vincenzina D’Amico, da neoamica degli animali a conduttrice dei Campioni dilettanti di Italia Uno.
C’è grande fermento nel telemercato anche per piazzare in squadre minori tutti gli opinionisti, i polemisti, gli ex concorrenti di reality, le ex veline (o ine in genere) e i figli di Maria. Trattativa quasi conclusa invece per il passaggio (da cosa? Boh!) di Alba Parietti a Canale 5 per affiancare Teo Teocoli nel suo nuovo show. Certo ci sono anche gli incedibili che resteranno nelle loro squadre e che puntano diretti alla Champions; dalla D’Urso alla Perego; da Amadeus a Gerry Scotti; dalla De Filippi alla Marcuzzi; da Bonolis a Panariello; da Costanzo a Costanzo.
Quest’anno non dovremmo patire le incertezze dello scorso anno riguardo al Festival di Sanremo: Bonolis lo condurrà, ritornerà Pippo Baudo come direttore artistico e con lui tornano anche le majors discografiche. Non è dato sapere se stanno trattando anche per il ritorno di Al Bano e Romina.
Ma la squadra regina del mercato è la tua Simona Bettarini Ventura. Con una ingordigia da far invidia al presidente del Chelsea Abrahmovic, ti sei assicurata per l’Isola dei famosi 2 i seguenti televip: Antonella Elia, Valerio Merola, Kabir Bedi, Rosanna Cancellieri, Alessia Merz, Patrizia Pellegrino, Paolo Calissano, Dj Francesco e hai strappato a Costanzo la vamp Tina Cipollari. In attacco schiererai Totò Schillaci. Cara Simona, puoi essere soddisfatta di una squadra così forte anche se hai dovuto incassare il no di quello che sarebbe stato il colpaccio del telemercato: Cristiano Malgioglio.
Ed io che mi lamento della televisione estiva.
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giovedì, luglio 29, 2004
dialoghi tra SI e NO
: a Striscia la notizia, per battere le scatole di Bonolis, vogliono sostituire Iacchetti con la Hunziker.
: propongo di farla uscire tutte le sere da una torta.
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Ipse Dixit
Io sono stata l’unica a credere fin dal principio che (…Elisa di Rivombrosa) avrebbe avuto successo, anche se era un po’ che non si vedevano storie in costume in tv: sul set si respirava un’aria magica, i protagonisti Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi erano perfetti, l’alchimia si è sentita subito. Certo è stata una fatica, prima di tutto fisica: se ne sono andati tre anni della mia vita dietro a Elisa e le voglio bene, anche se in apparenza è così diversa da me.
Cinzia Th Torrini (regista di Elisa di Rivombrosa)
da “La Stampa” del 24/7/2004
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mercoledì, luglio 28, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ercolani, ti viene meglio romanzare le Sfide piuttosto che gli Amori. La puntata sulla squadra di calcio dei detenuti nel carcere di Opera è stata molto più interessante delle chiacchere liberamente ispirate all’Otello.
Con la tua trasmissione riscrivi le storie calcistiche e gli dai la forma del racconto. Per questo hai ricevuto apprezzamenti oltre che prime e seconde serate con ascolti lusinghieri. Lo sport in tivù una volta era essenzialmente cronaca, evento in diretta. Poi sono arrivati i miscugli con il varietà ed i talk show.
Adesso è il momento di farci un bel reality show. E questo non solo perché il genere va di moda ma anche perché le tue Sfide hanno fatto riflettere i formattari. Va detto che anche Fabio Fazio ha la sua parte di merito nella cosa. Il suo Atletico van Goof che da squadretta televisiva è passata a fare i campionati federali con tanto di inno di Baglioni è stata una primordiale forma di reality sul calcio.
Nei prossimi mesi vedremo il perfezionamento e l’ampliamento di questa idea nel reality Campioni: le telecamere negli spogliatoi, nella vita e sul campo di una squadra di dilettanti. Preparati perché è inevitabile che ti copino qualcosa. Per esempio potrebbero usare una voce femminile per commentare le storie come già sta facendo Volere o Volare.
Cara Simona Ercolani, dubito che Campioni avrà successo ma se accadesse e ti chiedessero di adeguare le tue Sfide ti sarà facile. Basterà fare una fusione tra Amori e Sfide ed ecco pronto il tuo reality sportivo.
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martedì, luglio 27, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: nel telefilm FAME non indossano le magliette con la scritta Saranno Famosi.
: all’epoca Maria De Filippi la TV la guardava, non la faceva.
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Un post al sole
L’esperimento l’avete fatto. Per dire se è riuscito voi dovete vedere i dati di ascolto, io no. Non c’era bisogno dell’esperimento per dimostrare che Un posto al sole, nonostante le origini australiane, è la più italiana tra le soap opera italiane. Non c’era bisogno di mischiare le finzione alla realtà per affermare che le vostre storie potrebbero essere vere. Eppure lo avete fatto.
Cari autori di Metti…Un posto al sole, il vostro esperimento consiste in questo: prendo una famiglia napoletana con quattro figli; li faccio discutere su vari argomenti e li alterno a spezzoni di soap analoghi per contenuto e situazioni. Nella realtà il padre è un militare che torna dal Kosovo per una breve licenza. E’ un fan della vostra soap e guardarla gli ricorda casa. Angela, nella soap, prepara un esame e nella realtà il padre s’interessa al profitto universitario del figlio.
Nella soap stanno in cucina e si preparano un caffè. La stessa cosa nella realtà. Nella soap i figli hanno vari intrecci amorosi e nella realtà la madre è contraria che i figli abbiano storie con donne molto più grandi di loro. Nella soap le madri sono un po’ meno buzzicone, ma questo è un dettaglio. Argomento classico: le regole da seguire in famiglia. La figlia della soap, in cerca della sua indipendenza, strilla come una pazza contro la madre e si becca una sberla ad effetto; nella realtà la madre dice che in una casa ci sono delle regole e che un figlio non può alzarsi la mattina e decidere si fa così.
La madre della realtà è pacata ma determinata: “se ne può discutere ma se il figlio è fuori di testa il genitore è obbligato a dire di no. Fai quello che dico io perché sono una persona più adulta e perché so-no tu-a ma-dre”. I figli della realtà fanno una serie di facce come a dire: sì, si, va bene…tanto poi alla fine facciamo come ci pare. Mentre nella soap continuano a tormentarsi per un amore contrastato, nella realtà uno dei figli chiede i soldi al padre perché deve uscire.
Il padre così ha l’opportunità di chiudere il discorso iniziato dalla moglie con il più scontato: “…è l’unica cosa che rimane al genitore…dire…se ti comporti bene allora uno…cerca… di fare un sacrificio e ti dà qualcosa di soldi”. Cari autori di Metti…Un posto al sole, con l’aria che tira in televisione questo esperimento è rischioso. I reality show stanno invadendo gli altri generi e se anche voi che fate le soap opera vi lasciate contaminare rischiate di soccombere.
E a noi telespettatori non restano che i quizzetti di Amadeus, Gerry Scotti, Papi e Mike Buongiorno. Proprio come ai telespettatori di cinquant’anni fa.
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lunedì, luglio 26, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Mentana, questa settimana guarderò il Tg1 anche se la cosa non mi entusiasma.
No, non mi ha infastidito che un tuo giornalista ieri abbia chiamato ripetutamente “il lupo” l’assassino che ha ucciso il carabiniere nelle Marche. Lo doveva chiamare per forza “il lupo” se poi nel servizio doveva dire che si è inselvatichito, che è braccato, che si è nascosto nei boschi.
Non me la sono presa nemmeno per il servizio sui leoni del figlio di Saddam che finalmente saranno portati allo zoo. Non guarderò il Tg1 al posto del Tg5 solo perché la conduttrice ha detto che i politici non possono ancora andare in vacanza perché hanno molto lavoro da fare.
Caro Enrico, la mia protesta contro il tuo tg è dovuta al servizio sui robottini marziani Spirit e Opportunity.
Erano mesi che non ne parlavate e all’improvviso solo perché sono ancora in funzione ci fai un servizio nel tg della domenica sera. E quanto è bravo Spirit, e quanto è bello Opportunity.
E Beagle 2? Dove lo mettiamo? Ve lo siete scordato?
Non è stato lui il primo ad andare su Marte? A Natale non era lui la star di tutti i tg? Da quando se ne sono perse le tracce non ne parlate più.
Caro Enrico Mentana, ripensaci. Visti i servizi estivi del tuo tg non ci starebbe male un servizio su come trascorrono le vacanze su Marte.
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sabato, luglio 24, 2004
Buona domenica a tutti!
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Papi, stanno cercando di farti diventare un misurato conduttore di quizzetti convenzionali. L’Imbroglione è un format così imbalsamato che non hai nemmeno la possibiltà di dire buonasera se non è previsto dalla scaletta. Sembri un impiegato del catasto però con il gel in testa. Nulla a che vedere con il Papi che aizzava L’Uomo Tigre. L’unico lieve sussulto nel programma c’è quando i concorrenti aprono la teca per afferrare le mazzette con le banconote stile prendi i soldi e scappa. Molto educativo per i bambini che lo vedono. Caro Enrico Papi, forse hai capito che ti conviene mettere la testa televisiva a posto. Prima o poi Canale 5 dovrà accontentare Gerry Scotti che si è stufato di fare Passaparola o cose del genere e tu lo potresti sostituire per assoluta mancanza di concorrenza. Sarebbe il coronamento di una carriera inimmaginabile per uno sfacciato gossipparo.
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venerdì, luglio 23, 2004
Ipse Dixit
Il problema della televisione non è quello che c’è ma quello che non c’è. Spesso quello che c’è prende il posto di quello che potrebbe o dovrebbe esserci.
Fabio Fazio
da “Chetempochefa”, Raitre del 24/4/2004
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Il post di Campanile
Domenica 3 gennaio 1954; la TV inizia il suo servizio regolare.
Scritte:
“La tv porta il mondo a domicilio”;
“Con la tv, ogni giorno un viaggio intorno al mondo dell’arte, della scienza, dell’attualità”.
(Che doveva in seguito rivelarsi, quanto all’arte, principalmente il mondo delle canzonette e quanto all’attualità, soprattutto il mondo degli arrivi di ministri e sottosegretari a Ciampino, di inaugurazioni di fiere campionarie, di apertura della fiera del “cavallo lento, pesante” a Verona, ecc. ecc.) (15 novembre 1959)
Achille Campanile da “La televisione spiegata al popolo” a cura di Aldo Grasso, Bompiani.
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giovedì, luglio 22, 2004
Ipse Dixit
Il Grande Fratello non avrà un futuro, è destinato a scomparire dagli schermi tv. C’è ormai troppa concorrenza sulle reti Mediaset e anche in Rai. Non ha un futuro, questo è certo. Pensare che io ero convinto di uscire dal GF e di fare un film con De Niro e invece grazie al GF non riesco neanche a fare i provini.
Pietro Taricone
da “Tgcom” del 21/7/2004
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Il postino (o piccolo post)
Care ragazze di Volere o Volare, ieri pomeriggio ho visto “dal vivo” due di voi (i nomi????, mah e pure boh, comunque una di voi vuole dimagrire e l’altra è stata tronista di Maria). Passavo davanti a Cinecittà e voi uscivate con il maggiolone giallo scoperto mentre dall’auto davanti il cameraman vi riprendeva.
Voi mi direte che questo non vuol dire vedere “dal vivo” due quasi aspiranti personaggi tv.
Il fatto è che andavate nello stesso posto dove andavo io: all’Ikea.
Così poi ho potuto constatare che sono pochini, quasi nessuno, a riconoscervi. Eppure voi avete fatto più volte avanti e indietro in vari reparti per riempire le bustone gialloblù con accessori per la finta casa di Cinecittà con i soldi veri della produzione (suppongo e spero per voi).
Vi siete fermate a parlare nei punti più trafficati con la troupe al seguito, per cui era difficile passare inosservate, ma ci siete riuscite.
Una delle cassiere però vi ha notate ed ha chiesto alla collega: ma quella è un’attrice? Mi sembra di averla già vista. Risposta: si. Sono quelle di Volere o Volare. Piuttosto, ma lo sai che la settimana scorsa quando tu non c’eri qui è venuto pure Costantino? E la collega delusa: nooo! Quello si che valeva la pena vederlo!
Ed io? Devo smettere di andare all’Ikea.
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mercoledì, luglio 21, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: perchè ieri tutti i vj di TRL erano così eccitati di avere Tiziano Ferro in trasmissione?
: non me lo so spie-ga-re.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Eleonora Pedron, l’hai vista la ex velina bionda Elena Barolo al tuo posto di meteorina?
Ha canticchiato una filastrocca friulana dedicandola alla nonna che ammira tanto il direttore con la B maiuscola. Per lui Elena è, probabilmente, la tua sostituta ideale: un bel visetto acqua e sapone e sembra non avere grilli per la testa.
Il direttore però dopo l’esperienza con te è cauto. Prima le ha dato un bel 10 e lode e poi l’ha avvisata: non ti montare la testa. Con la testa fra le nuvole, mai!
Cara Eleonora, non c’è niente da fare è proprio odio-amore il suo.
Anche quando non ci sei non può fare a meno di alludere e pensare a te.
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Ipse Dixit
Troppa popolarità dà alla testa. Eleonora grazie al meteo ha avuto un ritorno di popolarità enorme, ma non lo sta gestendo bene. Non sono più d’accordo con il suo comportamento. Prima il servizio sexy sul mensile Capital, in perizoma, poi le dichiarazioni al settimanale Panorama sul suo presunto sexy tg. Infine le sfilate in biancheria. Dà fastidio a me e credo anche al mio pubblico. Insomma… io non sono un bacchettone, ma pretendo serietà. Il meteo deve essere una cosa piacevole, divertente,ma non sexy.
Emilio Fede
da “Il Corriere della Sera” del 14/4/2004
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martedì, luglio 20, 2004
i dialoghi tra Emilio ed Eleonora
: tu l’hai mai fatto un tatuaggio? Si?
: no
: nooo!
: eh..eh..siii, li ho fatti
: per affetto…credo
: per affetto, assolutamente si. Riguardano la mia famiglia
: cioè hai fatto un tatuaggio che ti ricorda la tua famiglia
: sono le iniziali dei nomi dei componenti della mia famiglia
: beh, non c’è mica da vergognarsi, è anche bello. Il problema è quelli che sono tutti cosparsi di tatuaggi. O no?
: però ognuno ha un senso
: si questo è vero. Però se ne fai uno per ciascun amore ci son quelli che…
: dovrebbero essere cosparsi…
: io non ho tatuaggi per carità. Ce ne ho uno simbolico nella mia testa e lì nessuno me lo tocca. Diciamo nel cuore.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Daniela Poggi, nell’ultima puntata stagionale di Chi l’ha visto? hai detto che avete risolto quasi il 65% dei casi di persone scomparse di cui vi siete occupati. Senza trionfalismi ma con legittima e condivisibile soddisfazione. Una breve autocelebrazione prima di tornare ad occuparti dei casi ancora non risolti.
Cara Daniela, vi sarete chiesti se sia giusto interrompere una trasmissione come la vostra nel periodo estivo, anche se solo per un mese o poco più. Tu mi dirai che c’è sempre il sito e che la redazione rimane in funzione, ma lo sai bene che non è la stessa cosa.
Chi l’ha visto? è una trasmissione di servizio e ad agosto non dovrebbe chiudere per ferie.
Perché ci devono essere Uno mattina estate, L’Italia sul Due estate e Cominciamo bene estate, cinque giorni su sette, e non ci deve essere l’edizione estiva di Chi l’ha visto? Misteri della televisione pubblica.
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lunedì, luglio 19, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: stai seguendo il motomondiale su Italia Uno?
: si, senza l’audio.
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Cronaca di un debutto
Essere chiamata dalla Rai quando si è nati, cresciuti e pasciuti nelle reti Mediaset è un riconoscimento importante. Certo non stiamo parlando di un contratto pluriennale per la conduzione di una trasmissione invernale di successo ma l’importante è iniziare.
Il tuo debutto in Rai come co-conduttrice è stato nel programma La notte dei campioni accanto a Massimo Giletti. Uno dei tanti programmi estivi in cui una ricca e bella città italiana s’inventa un premio, telefona alla Rai o a Mediaset e loro ci fanno una trasmissione che più vetrina non si può.
Una sfilata di assessori e sindaci in prima fila che si beano mentre il televip presentatore, premiatore o premiato si produce in una serie illimitata di elogi alla città che è una delle più belle al mondo e che ha gli abitanti più ospitali del mondo. Giletti ti presenta come un po’ pugliese, un po’ greca e un po’ spagnola, poi comincia a sfogliare le pagine del tuo calendario evitando le pose più osè.
Il pubblico applaude e Giletti suona la grancassa della presentazione ufficiale: per la prima volta in Rai, solitamente la vedete a Mediaset: Rossella Brescia! Sorrisi, applausi e dichiarazione: questa sera mi sento siciliana. E Giletti: ieri eravamo a Bolzano e ha detto la stessa cosa. Come biasimarlo. Ma tu cara Rossella insisti: ma no. E’ vero, mi sento proprio siciliana stasera.
La Rai deve essere molto soddisfatta di averti ingaggiato perché Giletti ripete al pubblico: come vi sembra Rossella Brescia per la prima volta in Rai, com’è? Piace a Palermo? Cara Rossella, nonostante la tua bellezza devi avere il complesso dell’altezza. Infatti quando arriva la Seredova tu decidi di uscire di scena perché sta per arrivare una donna ed io sono alta quanto la sua coscia, quindi vado.
Anche quando un giocatore della squadra olimpica di basket ti regala la maglietta tu lo ringrazi dicendogli: ma quanto sei alto? Nei momenti in cui conduci da sola non cerchi di strafare. Porgi le battute all’imitatrice, lanci i cantanti, introduci le sfilate, intervisti l’assessore. Compitini. Con l’assessore hai qualche problema. Vorresti fargli elencare tutte le bellezze della Sicilia e lui per non rischiare di dimenticarne qualcuna, glissa.
A te serve un applauso per passare oltre e allora risolvi con un ha ragione, ma io sono pazza di una città della Sicilia, sa qual è? E’ Palermo! Applausi del pubblico. Cara Rossella Brescia, da bambina forse avevi una cotta per Antonio Cabrini, perché quando arriva fai un urletto e dici grande! Per te l’olimpionico Antonio Rossi è colui che ha fatto dimenticare de Coubertin perché ha vinto praticamente tutto. Ma Rossi ti contraddice: tutto no. Tu sei un po’ in difficoltà e te la cavi dicendo che è un modesto.
Cara Rossella, è inutile dire che per fare il passo a due hai voluto il ballerino Elir ed il regista vi regala una vecchia novità: il rallenty in diretta. L’ospite d’onore di questa esaltante trasmissione è Luciano Moggi. Giletti lo intervista, lo fa cantare, lo tratta come una star e tu lo saluti con il 4 e zitto di Totti (quindi sei un po’ pugliese, un po’ greca, un po’ spagnola, un po’ siciliana e un po’ romanista). Poi c’è la consegna del premio con la relativa sfilata di autorità.
Cara Rossella, anche questa è fatta. Hai debuttato in Rai e domani è un altro giorno.
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venerdì, luglio 16, 2004
fine settimana al mare. Buon sabato e domenica a tutti !
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i dialoghi tra BOH e MAH
: ho visto su Retequattro le repliche del programma La notte vola. Non mi spiego perchè la Cuccarini urlava tanto.
: forse aveva paura che alla Rai non la sentissero.
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Il postino (o piccolo post)
Cara vj di Mtv Italia Valeria Bilello, ti ha raggiunto ad On the beach Luca Argentero del Grande fratello non so che numero. Ancora una volta mi sono sbagliato. Non solo non gli fai gli occhi dolci ma lo tratti da uomo oggetto. Gli fai fare l’uomo-calendario.
Chiedi ai turisti sulla spiaggia di scegliere una posizione e lui la interpreta con una adeguata posa plastica. Cara Valeria, quale mese ti è piaciuto di più? Luglio, in cui Argentero ha interpretato una tigre arrabbiata facendo una mossa di kung fu. Agosto era difficile da fare: un atleta.
Luca lo ha interpretato mettendo una mano dietro la nuca, l’altra su un fianco e guardando il sole come un sirenetto.
Cara Valeria Bilello, per il mese di settembre inizialmente avevi pensato di fargli fare un uomo alga un po’ fluido ma alla fine hai deciso che doveva esibirsi nella posa di un uomo molto uomo ma anche un po’ bambino.
E lui l’ha interpretata così: mani ai fianchi e faccia rivolta al sole; quel sole che in Grecia picchia forte, molto forte.
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giovedì, luglio 15, 2004
Ipse Dixit
La forma reality si sta evolvendo e l’esperienza di Music Farm dimostra che ormai bisognerebbe trasformare tutti i programmi in reality. Mostrare il prima, il dopo, di tutto. Lo faremo anche coi comici. E’ il contrario di quello che sembra. E’ il reality che si diluisce nella programmazione e smette di essere un prodotto a sé. Nella sua forma estrema, trash, non ha futuro. Per dire, La Fattoria in prima serata non ha funzionato. I modelli americani, al 99 per cento non sono trasportabili da noi. Quando si legge di un modello estremo negli Usa che presto arriverà da noi, beh, non è vero praticamente mai.
Giorgio Gori (Magnolia produzioni tv)
da “La Repubblica” del 16/4/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Costantino di Maria De Filippi, mentre tu invadi i giornali estivi e litighi con Rocco del Grande fratello non so che numero, a Volere o Volare succede quello che era facile prevedere. L’aspirante barman Cristiano sta litigando di brutto con le due coinquiline criticone e petulanti.
Insomma la sua calma che mi aveva tanto stupito è durata pochino.
Devo dire che gli autori ci sanno fare anche se non credo che l’aspirante barman arriverà a picchiarle.
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mercoledì, luglio 14, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Martina Colombari, questo inverno la tua fiction sugli avvocati è stata sospesa per eccesso di ribasso negli ascolti. Qualche stratega del palinsesto avrà pensato: per un prodotto con ascolti scarsi ci vuole un pubblico scarso. Così Raidue la trasmette d’estate.
Tu cara Martina sei serissima, impegnatissima e convintissima nel ruolo di un avvocato investigatore stile Erin Brockovich. In una puntata hai inchiodato con determinazione il proprietario di una cereria che inquinava con il cromo esavalente. Va bene ispirarsi ad Hollywood ma almeno potevate cambiare agente inquinante.
Ieri invece eri in aula con tanto di toga per difendere una ragazza dall’accusa di omicidio. Stavolta sembravi ispirarti a Debra Winger in Pericolosamente insieme con Robert Redford e Daryl Hannah.
Per la tua cliente hai invocato accoratamente la legittima difesa; le hanno dato 18 anni. Né tu, né il resto del cast, né chi ha scritto le storie ed i dialoghi, passerete alla storia per questa fiction. Il titolo Diritto di difesa sembra più una vostra richiesta di clemenza al pubblico che una formula giuridica. E avete pure il coraggio di fare delle battute sulla qualità del cinema degli altri paesi.
Quando tuo marito ti invita ad uscire per andare a vedere un film con Fanny Ardant, tu gli rispondi: lo sai che con i film francesi siamo a rischio. Chissà cosa penseranno i francesi di questa battuta, di tutta la fiction e della tua interpretazione.
Sempre che la Rai riesca a venderla a qualcuno, questa fiction.
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Ipse Dixit
Guardo molto la televisione, soprattutto prima di addormentarmi, quando ho un appuntamento fisso con Maurizio Costanzo.
Martina Colombari
Da “Lo Specchio della Stampa” dell’8/2/1997
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martedì, luglio 13, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Teo Mammucari, ieri le veline erano tutte belle, brave e spigliate. Io ho puntato subito sulla numero 1 che poi ha vinto la puntata: Sara Tommasi, anni ventitré, studentessa di Narni. Te lo dico oggi: sarà lei la nuova velina mora. Mi lancio in questa avventurosa previsione, così importante per la nazione.
E’ disinvolta, bella e spiritosa; non è brava a ballare; il regista le ha riservato delle inquadrature da velina titolare. Durante il giochino, mentre si tuffava con la faccia dentro un piatto di pasta, le telecamere indugiavano sulle sue abbondanze tipo Canalis.
Poi, con il viso ancora sporco di sugo, è partita per lo stacchetto. E quando tu caro Teo le hai detto che aveva vinto la puntata, ha zampettato facendo gli urletti come le reginette di bellezza che ci fanno vedere nei film americani.
Caro Teo, me lo sento, sarà Sara Tommasi la nuova velina mora. E se mi dovessi sbagliare sono certo che un posto in tivù lo troverà lo stesso.
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lunedì, luglio 12, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: sono tornati in tv i Turisti per caso. Ieri erano uno in Nuova Zelanda e l’altra in Australia.
: La Rai lo farà per farci sognare o rosicare?
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Il postino (o piccolo post)
Caro Gianfranco Mazzoni, diventa sempre più difficile fare delle telecronache interessanti sulle gare di formula uno. Schumacher domina e tu sei costretto a tirare fuori altre notizie per rendere interessante la telecronaca. Così ci dici che nelle gare che hanno preceduto il gran premio di Silverstone, due giornalisti inglesi hanno battuto i piloti professionisti. Intanto Schumacher continua a girare indisturbato.
Allora è utile sapere che Eddie Jordan, patron dell’omonima casa automobilistica, durante la settimana ha suonato la batteria nel pub di fronte alla pista mentre i suoi piloti servivano la birra ai tavoli dei tifosi. Ivan Capelli, che commenta con te la gara, intanto ci informa che è arrivato il momento di pittare (fare i pit stop). Tu caro Gianfranco sei molto equilibrato e attento alla forma ed intervieni per rendere quel termine un po’ più digeribile: “quanti neologismi vengono fuori mischiando l’italiano, l’inglese ed il linguaggio tecnico!”
La gara prosegue stancamente e allora è giusto ricordare che Briatore organizzerà nei prossimi giorni una festa vip in Costa Smeralda il cui incasso andrà alla famiglia dell’ostaggio italiano ucciso in Iraq. Anche dopo aver pittato non succede niente di rilevante tranne una cosuccia: Trulli esce di pista a trecento all’ora e rischia di ammazzarsi.
Tu come sempre mantieni la calma e non cavalchi l’onda emozionale in attesa degli sviluppi.
Passata la paura per l’incolumità del pilota con la diplomazia che ti contraddistingue, ma con chiarezza, rimproveri i dirigenti della Renault che in settimana avevano criticato Trulli per gli errori commessi nella gara precedente. Bisognerebbe essere più attenti nelle dichiarazioni fai notare, tutti possono sbagliare e stavolta Trulli è andato fuori pista perché ha ceduto una sospensione.
Hai capito Gianfranco Mazzoni; mai sottovalutare un’acqua cheta.
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domenica, luglio 11, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Eleonora Daniele, non sei tanto televip anche se hai fatto il Grande fratello non so che numero. Poi ti abbiamo visto soprattutto fare la pubblicità dei divani. Adesso, forse, chissà, ti stai per sdoganare da questa immagine di presentatrice sul sofà. Adesso sei Futura la donna del 2030, nel programma quasi notturno di Raidue Futura City.
Un programma innovativo e futuristico quasi identico al Mister fantasy condotto una ventina di anni fa da Carlo Massarini. Cara Eleonora, insieme ad uno dei vice direttori di Raidue, ci fai scoprire le fantasmagoriche tecnologie che modificheranno la nostra vita nei prossimi trent’anni.
Vestita come una venusiana con i bigodini e seduta su una comoda poltrona che ricorda tanto i tuoi divani, hai iniziato questo viaggio nel futuro parlandoci delle frontiere della videofonia. Primo argomento: il video galateo. Per rispondere al videofonino quando siamo impresentabili ci consigli di usare il nostro doppio virtuale.
Se non vogliamo far vedere dove siamo dobbiamo usare degli sfondi virtuali e ci proponi di utilizzare l’immagine di una spiaggia caraibica. Secondo te nel 2030 le persone sceglieranno persino con quale faccia rispondere al videotelefono e come esempio il tuo volto diventa quello di Julia Roberts.
Cara Eleonora Futura, sembra che la televisione (pubblica) sia lieta di annunciarci che la videofonia del futuro imiterà proprio la tv nella sua fisiologica tendenza alla spersonalizzazione.
Grazie Eleonora del Grande fratello non so che numero, per averci proposto questa interessante prospettiva. Erano meglio i divani.
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sabato, luglio 10, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: nella prossima edizione di Buona Domenica ci sarà anche Roberta Capua
: povera Laura Freddi ! Già se la filavano in pochi.
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Ipse Dixit
Amo la tv ma mi considero una che ha ancora molto da imparare.
Roberta Capua
da “Tv Sorrisi e Canzoni” n. 19/1998
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Ipse Dixit
Della televisione mi piace la diretta. La diretta mi fa emozionare.
Laura Freddi
da “Verissimo – Canale 5” del 6/1/1997
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venerdì, luglio 09, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Costantino di Maria De Filippi, ti hanno sempre criticato perché te ne stavi seduto a fare niente e perché il provvisorio successo ti è arrivato schioccando le dita. La tua evoluzione televisiva si chiama Cristiano e lo stanno facendo sudare sette camicie a torso nudo per racimolare gli spiccioli di notorietà che tu stai lasciando agli aspiranti sostituti. Cristiano, è uno dei protagonisti di Volere o Volare, il nuovo finto reality sperimentale uscito dalle meningi divine di Maria. Cristiano “ha bussato alla porta di Volere o Volare” per realizzare un suo ambizioso desiderio: gestire un bar per un anno.
Canale 5, nella sua nuova veste di ufficio collocamento per muscolari televisivi, gli ha messo a disposizione una licenza e il bancone del bar. Caro Costantino, mala tempora currunt, non basta più sbracarsi su una poltrona col capezzone al collo per restare un anno in tivù. No. Adesso bisogna lavorare come sta facendo Cristiano. Ieri ha dovuto scaricare un camion, con la merce per il suo bar, in un’ora e quarantacinque minuti. Pena la chiusura anticipata del negozio, pardon, l’esclusione dal programma.
E sarà sempre così ed anche peggio. Ogni volta gli daranno delle difficoltà da superare e dovrà farcela contando solo su se stesso. Il 17 luglio prossimo ci dovrebbe essere l’inaugurazione del locale. Caro Costantino di Maria De Filippi, questo Cristiano non solo è un gran lavoratore ma ha anche una sacrosanta pazienza. Niente a che vedere con te.
Pensa che mentre scaricava il camion c’erano due ragazze che lo assillavano dicendogli quello che doveva e non doveva fare e come lo doveva fare. Anche loro fanno parte del programma ma non capisco a fare cosa.
A meno che una delle prove previste per Cristiano non sia quella di trattenersi dal picchiarle.
ps: buon fine settimana!
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giovedì, luglio 08, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Bruno Vespa, martedì scorso sei stato la star assoluta del quotidiano Il Tempo. In prima pagina, e dico in prima pagina, anzi, al centro della prima pagina, c’erano 4 foto a colori (belle grandi) di te che prendi il sole in vacanza. Ma fosse solo questo! Il giornale ti ha fatto questo onore per lanciare una sua teoria: “Fosse in onda Bruno Vespa e il suo Porta a Porta magari la grande crisi della Casa delle libertà non sarebbe mai stata messa in scena”. Ma tu guarda. Uno, dopo un anno di duro lavoro, non può andarsene in vacanza senza essere accusato di tradimento. Si, hai letto bene caro Bruno: tradimento, è così che dice Il Tempo: “Vespa tradisce la Casa delle libertà andandosene in vacanza nel periodo peggiore”. A parte il fatto che è tutto da dimostrare che le ultime elezioni sono state determinate da una firma su un pezzo di carta e da una cravatta sbagliata a Porta a Porta. A parte il fatto che nel 1996, nel tuo studio tv al miele, ci fu uno scontro al veleno tra le accoppiate D’Alema/Dini e Berlusconi/Fini che portò bene all’Ulivo vincitore di quelle elezioni. Ma io dico se pure fosse, non si disturba un collega che se ne sta in vacanza.
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mercoledì, luglio 07, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Ascanio del Grande fratello condurrà Real Fighters
: così smetteranno di dire che è uno zerbino
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Il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, quando la blogger 100% atea me l’ha detto non ci volevo credere. E invece è vero: hai vinto 235 mila euro scommettendo sulla vittoria della Grecia agli europei. Perché meravigliarsi. Lo sanno tutti che la tua seconda passione è il gioco. Hai dichiarato che con quei soldi farai della beneficenza come hai già fatto in passato con altre vincite. Ti auguro di giocare e vincere ancora. Caro Emilio, sei esperto ed hai fiuto per i risultati impossibili. Dimmi la verità: ti sei giocato pure che la tua prima passione resterà in sella fino al 2006.
ps: grazie a francifra per l’anteprima della notizia.
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martedì, luglio 06, 2004
Ipse Dixit
La televisione di oggi è solo una serie di programmi fotocopia. Basta guardare La Talpa, Grande Fratello e L’Isola dei famosi sono tutti spaventosamente uguali e tutti spaventosamente tristi.
Pippo Baudo
da “Tgcom.it” del 23/3/2004
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I replicati (rubrica estiva)
Quando ho auspicato la vostra presenza nella sonnolenta estate televisiva non pensavo avreste risposto in tanti. Ci siete quasi tutti tranne il mio preferito. Ma l’estate è lunga e non dispero di vederlo.
Intanto sei tu Zorro che mi fai tornare bambino, anche se allora eri di un bel bianco e nero e non ti avevano ancora ricolorato in tre colori. Invece i tuoi di colori caro Rin Tin Tin sono belli vivi e naturali. Vivi come i ricordi di tanti pomeriggi trascorsi tra la merenda, i libri di scuola e le tue avventure Rusty (come sono nostalgicamente smielato oggi).
Ma poi siamo cresciuti e siete arrivati voi e vedervi oggi su Italia Uno, la domenica all’ora di pranzo fa sorridere. Parlo di te Fonzie e di Richie, Potsie, Ralph Malph e sottiletta Cunningham.
Che nostalgia nel rivedere i Saranno Famosi; quelli veri. Che irritazione pensare agli sconosciuti per sempre che per un po’ hanno usato il vostro stesso marchio. Quanto è strano vedere lo Sceriffo Mc Cloud galoppare per le strade della New York anni ’70. Alle sette di mattina siete tu Mr. T ed il tuo A- Team a darci la sveglia, sempre su Italia Uno; vera tv amarcord in questo periodo.
Per voi due cari Danny Wilde e Sir Brett Sinclair il tempo sembra non passare mai.
Se non fosse per i colletti ed i colori delle camicie e per le giacche a quadri! Tu tenente Colombo ci sei anche l’inverno. Ormai fai parte della famiglia media italiana. Certo ne mancano molti altri all’appello, ma soprattutto manchi tu: Thomas Magnum.
Che bella vita facevi alla Hawaii! La villa di Robin Masters, la Ferrari di Robin Masters, il maggiordomo di Robin Masters, le camicie hawaiane, una birra ghiacciata bevuta dalla bottiglia e tante ragazze. Caro Magnum P.I., se ci fossi stato tu questa estate televisiva sarebbe stata esattamente come me l’ero immaginata: sospesa nello spazio e nel tempo.
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lunedì, luglio 05, 2004
Ipse Dixit
Non siamo così presuntuosi da dire che la televisione porta buonumore. Diciamo che la televisione porta anche buonumore.
Emilio Fede
dal “Tg4” del 26/12/2001
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i dialoghi tra Emilio ed Eleonora
: hai visto la Sharapova che fisico bestiale?
: bellissima. Eh, ci vuole un fisico bestiale
: non ci arriverai mai
: ecco… vediamo il satellite
: … è meglio…
: però io faccio le previsioni del tempo!
: eh va beh… che significa
: niente, così per dire…
: va beh, dai, vai…
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Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Mazzocchi, sono appena finiti gli europei e tu, con l’allegria che ti contraddistingue, già pensi alle olimpiadi. Sei proprio un simpatico buontempone.
Ieri per salutarci al termine delle fatiche giornalistiche portoghesi, hai mandato in onda un allegro filmato sulla squadra della Rai che ha lavorato a Lisbona.
Tutti insieme danzanti in allegria: tecnici, giornalisti, commentatori, personale della redazione. Una allegra brigata, che dopo questo successo professionale, si batteva le mani da sola pregustando l’arrivo della prossima trasferta nella vincente Atene così come recitava la scritta nel finale: Raisport continua ad Atene.
E tu, buttando in aria i fogli con i tuoi preziosi ed esilaranti testi, te ne sei andato correndo con le braccia al cielo come se avessi segnato il gol vincente della finale. Un bambino felice. Che allegria, che bella atmosfera giocosa, che bel gruppo di lavoro!
Caro Marco Mazzocchi, spero vi basti un mese e mezzo per riprendervi da questi intensi giorni portoghesi. Guarda che le olimpiadi sono più faticose, riposatevi.
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domenica, luglio 04, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: non mi spiego perchè Italia Uno trasmette il wrestling
: vorranno farci sentire più intelligenti degli americani.
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Pochi (minuti) ma buoni
Tra tutte le presentatrici sei la più timida. Non sgomiti per stare in tivù, fai la tua trasmissione e basta. Al massimo vai un paio di volte come ospite ad Elisir dal tuo collega di rete Mirabella. Il tuo è un volto conosciuto ma chissà quanti ricordano che ti chiami Sveva Sagramola. Male che vada ti chiameranno quella che presenta Geo&Geo. Onorevole direi. Mentre sei in vacanza sta andando in onda Geo Magazine con una selezione dei documentari già trasmessi. Cara Sveva, sarà piaciuto anche a te quello intitolato: Vita da ranger di Luigi Costantini. La descrizione di una giornata di due guardiaparco italiani. La giornata inizia presto. Uno sguardo generale del parco dal capanno; il benvenuto ad un uccello raro, il mignattaio, che è arrivato stanotte; un giro di ispezione nella zona degli stagni dove stanno nidificando più di duecento specie di uccelli che devono essere difesi dagli attacchi dei rapaci. Cara Sveva, non era uno di quei documentari molto costosi comprati all’estero ma una produzione italiana quasi fatta in casa. I gardiaparco procedono al controllo del ph dell’acqua dello stagno. Provvedono alla manutenzione delle barriere di stuoie che proteggono la quiete degli uccelli dal vento. I ranger nostrani provvedono alla cura dei sentieri che saranno percorsi dai visitatori, sbrigano le pratiche d’ufficio ed espongono un nastro bianco perchè la piccola colonia di tartarughe ha deposto le uova. C’è anche da pasturare gli stagni per dare del prezioso nutrimento agli uccelli che li popolano. Intanto le gazzette si esibiscono nei loro balletti per la disputa territoriale. Ci sarà davanti al televisore qualche genitore che con i propri figli sta guardando questi piccoli gesti di tutti i giorni? Fra questi, ci sarà qualche bambino che sogna di diventare guardiaparco da grande? Arrivano i visitatori; i guardiaparco con l’aiuto delle bacheche didattiche spiegano come si svolge la vita degli animali nel parco e poi li accompagnano per la osservazione diretta. Cara Sveva Sagramola, questa si che è televisione verità ed i protagonisti non sono pseudo televip buttati dentro una teca a scacciare scarafaggi dai loro corpi ma animali nel loro ambiente naturale: la mantide, la libellula, il fischione turco, le folaghe e il germano reale. C’è un’emergenza nel parco: il falco della palude è ferito. Ha un’ala spezzata, bisogna prendersi cura di lui fino a domani quando se ne occuperanno gli specialisti. I due guardiaparco lo fanno con naturalezza, senza gli effetti speciali di certi spot televisivi. La giornata dei guardiaparco volge al termine. Il tempo di aggiornare il computer con i dati per il censimento delle presenza e poi la luce si spegne nell’ufficio del guardiaparco e domani si ricomincia. Cara Sveva Sagramola, l’unica cosa che non va bene di quei dodici minuti di televisione è che, probabilmente, qualche dirigente ci giustificherà il pagamento del canone.
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sabato, luglio 03, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: ieri a Gubbio Antonio Ricci ha detto che Lilli Gruber è la quintessenza delle veline.
: gli sarebbe piaciuta come velina!
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Ipse Dixit
Tutto questo successo lo devo a “Quelli che il calcio…”. Mi hanno invitato spesso e lì è scattata la molla. A Fabio Fazio e a tutto lo staff di quel programma devo dire grazie di cuore.
Natalia Estrada
da “Tv Sette” n.36/1996
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venerdì, luglio 02, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: la Rai vorrebbe far condurre la prossima Domenica in ai seguenti presentatori: Mara Venier, Milly Carlucci, Paolo Limiti, Massimo Giletti.
: Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani.
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Ipse Dixit
Tgcom ha fatto un sondaggio chiedendo alla gente chi dovrebbe condurre Domenica in. Ho vinto io, davanti alla Ventura e alla Cuccarini. Ma programmi a me non ne danno.
Alba Parietti
da “Sette” del 29/4/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara vj di Mtv Italia Valeria Bilello, essere una bella ragazza non è mai stato un difetto per chi fa la tv e tu lo sai bene. Il tuo volto, per quanto mascellare, è uno dei più telegenici in circolazione e i registi invernali di Mtv abbondano nel proporci i tuoi primi piani con le fossette. A Mtv on the beach è un po’ diverso. Non sei chiusa in uno studio supercolorato ma sei su una assolata spiaggia greca.
Conduci indossando un due pezzi e le inquadrature si adattano sia alla scenografia naturale che alle tue forme. Nulla di ostentato o volgare anche perché sei molto più disinvolta di tante attrici e presentatrici che vanno per la maggiore. Con te ci sono altri due vj, Paolino e Chiara, ma non hanno la tua personalità ed esperienza. Paolino fa il simpaticone e va in giro facendo l’imitazione tontolona degli animatori dei villaggi turistici.
Sulla vj Chiara non mi viene in mente nulla. L’anima del programma sei tu Valeria. Tra un video e l’altro, intervisti e coinvolgi nei giochini da spiaggia i turisti. Per i ragazzi è una vera tortura e gli si legge in faccia. Quando ti avvicini con il tuo microfono, ma soprattutto con il tuo costume, vanno completamente in bambola e qualcuno di loro (gli italiani soprattutto) ti fa capire esplicitamente perché.
E le tue fossette diventano dei solchi profondi ma non è per l’imbarazzo. Sei coscientemente compiaciuta. C’è una novità in arrivo ad Mtv on the beach. Tra qualche giorno vi raggiungerà uno dei belli del Grande fratello (che numero non lo so): Luca Argentero. Secondo me quelli di Mtv puntano a dare una svolta gossip alla trasmissione.
Cara Valeria Bilello, il quesito potrebbe essere: anche Luca del Grande fratello resterà folgorato dal tuo due pezzi o sarai tu stavolta a fare gli occhi dolci? Televisione d’estate anzi on the beach.
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giovedì, luglio 01, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: per il seno scoperto di Janet Jackson durante la diretta del Super Bowl la Cbs rischia 550 mila dollari di multa per oscenità
: a Gubbio 400 mamme hanno attaccato le veline (vestite) perchè non sono contemplative
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Il postino (o piccolo post)
Caro Teo Mammucari, in Italia c’è chi blocca la rete ferroviaria nazionale per far chiudere una discarica e chi fa le crociate contro la presenza delle veline nella propria città. Nel film Fifa e Arena Totò diceva: ne capitano di tutti i colori: guerre, rivoluzioni, terremoti, calamaretti fritti…Caro Teo, sabato sarai a Gubbio per registrare la trasmissione Veline e dovrai fronteggiare la contestazione di 400 mamme che hanno firmato e consegnato al sindaco una petizione intitolata: Veline? No, grazie. Però caro Teo guarda che non ce l’hanno proprio con voi. Ce l’hanno con la televisione in generale perché continua ad utilizzare Gubbio come set per le sue trasmissioni: Miss Italia, Velone, La Zingare, Don Matteo. Le rappresentanti delle mamme anti-veline hanno dichiarato: “non è possibile che nella città del silenzio e della contemplazione prenda piede una certa idea di cultura”. I frati di Assisi si sono schierati con loro mentre il sindaco è stato più pragmatico. Dice che il modello veline non gli piace, che Gubbio organizza svariati eventi culturali (tra cui il Premio Montale) ma che grazie a Canale 5 milioni di persone possono ammirare le bellezze di Gubbio. Caro Mammucari, alla fine la trasmissione la farai senza problemi. Tu, da bravo presentatore quale sei, la condurrai cercando di essere contemplativo come vogliono le mamme e facendo la adeguata pubblicità alla città come vuole il sindaco. Insomma, calamaretti fritti.
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martedì, agosto 31, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: ieri è tornato Amadeus.
: nemmeno lo avessimo ereditato.
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Il postino (o piccolo post)
Cara vee jay di Mtv Giorgia Surina, il Corriere della Sera ti ha fatto scrivere un pezzullo in qualità di esperta sul tema: un’estate senza tormentoni musicali. Nell’articolo hai escluso che una canzone di Vasco possa essere considerata un tormentone e hai svelato che sei contro le canzonette perchè dopo un pò ti fanno venire la nausea. Per l’inverno ti auguri che, dopo anni di Shakira, Britney e Jennifer Lopez, si possa cambiare finalmente musica. Cara vee jay Giorgia Surina, cosa sarebbe la tua Mtv senza cantanti come quelli? Forse se non ci fossero quei cantanti e si cambiasse musica a te toccherebbe cambiare lavoro e il Corriere della Sera dovrebbe trovare un altro esperto.
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lunedì, agosto 30, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: le olimpiadi sono finite.
: che bello! Finalmente Marco Mazzocchi potrà andare in ferie!
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Il postino (o piccolo post)
Caro Pippo Baudo, la gratitudine non è di questa Rai e non mi riferisco al tuo licenziamento ma al dopo. Ti stanno trattando come Mina che ha detto no persino a Fiorello-Sinatra e che ti ha difeso sui giornali: “Di Baudo mi fido, di questa Rai no”. Anche tu come lei sei tra i protagonisti di Fantastico! 50 anni insieme il programma taglia e incolla di Raiuno. Caro Pippo Baudo, soffrirai molto nel rivederti in tutti quei filmati che hanno fatto la storia tua e della Rai. Per te sarà un dolore continuo rivederti accanto a tanti grandi personaggi in così tanti programmi di successo. Caro Pippo Baudo, ti avrà fatto male vedere che la puntata di ieri sera si è conclusa con la ripresa rallentata della torta in faccia che ti tirarono in diretta a Gran Premio. Caro Pippo, può essere stata una distrazione, una burla o una semplice caduta di stile. In tutti e tre i casi perdonali; della Rai di una volta c’è rimasto solo il canone da pagare.
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domenica, agosto 29, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Davide Mengacci, dopo Rosita Celentano anche Mara Carfagna (si chiama così?) ha lasciato il tuo villaggio domenicale per andare da Guardì. Non perderai il tuo sorriso alla Joker per questo. Con quel sorriso da anni prendi bonariamente in giro chiunque capiti a tiro del tuo microfono. Anche a Fornelli d’Italia lo fai: prendi una signora grassottella e mentre ti aiuta a cucinare tu la incalzi con domande banali che ti consentono di fare le facce e facili battute. Questo modo di parlare in tv con la gente lo hai inaugurato tanti anni fa nel programma Scene da un matrimonio, solo che lì sfioravi la crudeltà televisiva. Andavi in giro per l’Italia a fare il filmino del matrimonio alle coppie che ti chiamavano. Le interviste ai parenti degli sposi erano il pezzo forte del programma. Ti avvicinavi ad un invitato grassottello vestito a festa e con la faccia alla Joker gli chiedevi: Lei è? Risposta: Io zono il patre della spoza! Oppure: Io sono lo zio dello sposo e faccio il testimonio. Caro Davide Mengacci, prossimamente Raitre farà un programma simile intitolato W gli sposi! Sarà interessante vedere a distanza di anni come saranno (se ci saranno) le interviste ai parenti e se le farà qualcuno con il sorriso alla Joker.
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sabato, agosto 28, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: hanno paragonato il film Fahrenheit 9/11a Striscia la notizia e Le Iene
: te le immagini le veline e la Marcuzzi che ritirano la Palma d’Oro?
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Il post di Campanile
Da un documentario TV: “Il palazzo dell’ONU: un edificio costruito con la pietra, l’acciaio e le speranze della razza umana”. Fortuna che ci sono anche l’acciaio e la pietra. Ché le speranze della razza umana, usate come materiale da costruzione, darebbero poco affidamento sulla solidità dell’edificio. (29 novembre 1959)
Achille Campanile – da “La televisione spiegata al popolo” ( a cura di Aldo Grasso) – Bompiani, 1989.
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venerdì, agosto 27, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari direttori di tutti i telegiornali, è probabile che tra qualche anno, in uno speciale, ci mostrerete le immagini degli omicidi in diretta di Fabrizio Quattrocchi e Enzo Baldoni. Nel frattempo continuerete a trasmettere le immagini della loro prigionia ogni volta che ci saranno situazioni analoghe. Gli assassini questo lo hanno imparato bene e infatti si sono attrezzati. Le riprese della prigionia di Baldoni sono quasi professionali e in più hanno il logo con le scritte per pubblicizzare il loro gruppo. Cari direttori di tutti i telegiornali, voi fate il vostro lavoro e non vi dico di censurare quelle immagini, ma almeno coprite le scritte promozionali di quegli assassini.
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giovedì, agosto 26, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Quando smetterà Akio di occuparsi delle olimpiadi?
: Quando anche Raisport si deciderà a farlo.
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Così splende Olimpia in TV
Le possibilità di medaglia d’oro per l’Italia cominciano a scarseggiare e voi vi ci aggrappate azzardando intempestive previsioni. Negli ultimi giorni a Raisport avete puntato molto sull’oro di Alessandra Sensini nel windsurf. Il filmato di lancio, che voi chiamate coming up, diceva: Sensini una tavola d’oro. Sono le 12 e anzichè iniziare la regata della Sensini va in onda uno dei dialoghi più divertenti che Raisport ci ha regalato in questa olimpiade. Ci mette lo zampino anche l’organizzazione che cambia il programma facendo partire prima la regata maschile. Caro Eugenio De Paoli, il tuo compito di coordinatore si complica e diventi impaziente. Per te (e per noi) è una estenuante corsa contro il tempo prima che cominci il Tg2. Giulio Guazzini e Mauro Pelaschier iniziano a commentare la gara maschile. Dopo poco tu già chiedi: ma quando parte la Sensini? Risposta: tra una mezz’ora, vento permettendo. Pubblicità. I telecronisti continuano imperterriti a fare il loro lavoro ma tu non gli dai tregua: ma è partita la gara di Alessandra Sensini? Risposta: no Eugenio. Non è partita. A questo punto ammutolisci. I tuoi colleghi si accorgono che tu aspetti solo la Sensini e allora cominciano a parlare di lei e della sua gara anche se c’è ancora quella maschile. Sono le 12 e 20 il telecronista Guazzini dice che la Sensini la vedremo tra pochissimo. Pochi minuti di telecronaca e tu intervieni di nuovo: abbiamo notizie della partenza della Sensini? Risposta: le partecipanti sono sul gommone con i loro coach. E tu: quindi ci vogliono almeno dieci minuti, suppongo? La cosa sta diventando esilarante. Nell’attesa mandi la registrazione della lotta greco-romana ma prima ci ricordi che: la nostra Alessandra Sensini va in acqua per una medaglia e non diciamo quale per scaramanzia. Caro Eugenio De Paoli, con il tuo interrogatorio hai proseguito fino a pochi minuti prima del Tg2. Solo allora ci hai spiegato che dovevi dare la linea al Tg2 con puntualità perchè c’erano le notizie riguardanti i due aerei caduti in Russia. Caro De Paoli, e ce lo potevi dire subito! Signori telespettatori le cose stanno così: se ce la facciamo vediamo la Sensini in diretta altrimenti vi beccate la solita differita. Finisce il Tg2. Ecco la Sensini che parte in diretta (???) boh, non ci si capisce più niente. L’unica cosa certa è che ce l’hai con i tuoi colleghi che commentano perchè li continui ad interrogare, stavolta con domande tecniche. Intanto la tavola d’oro da voi auspicata è diventata di bronzo e a Raisport avete perso un’occasione, non dico per star zitti, ma almeno per essere più prudenti nelle previsioni.
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mercoledì, agosto 25, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari Paola Barale e Raz Degan, state per lanciare una moda di sicuro successo: il film-tv fatto con i filmini privati girati dai televip con le loro telecamerine. Il vostro “Privato” ancora non lo abbiamo visto ma Italia Uno lo sta presentando come se fosse un film di Bergman. Nel periodo in cui non vi abbiamo visto in tivù avete girato il mondo. Come dei normali turisti, non a caso, vi siete portati la telecamerina per immortalare i momenti più belli. Delle semplici riprese come fa ognuno di noi solo che le vostre non le trasmette Licia Colò per qualche minuto. No. Le vostre diventano un film-documentario. Cari Barale e Degan, scusatemi se non lo aspetto con ansia anche perchè ho l’impressione che sarà il primo di una lunga serie. L’altro giorno a Volere o Volare c’era Costantino di Maria De Filippi come ospite d’onore. Se ne andava in giro durante una festa e faceva delle riprese con la telecamerina. La televisione ha bisogno di realizzare programmi di successo a basso costo. Cari Paola Barale e Raz Degan, mi dispiace ma oggi, con una cassetta da 7 euro, Costantino di Maria De Filippi è l’unico in grado di fornire il materiale a basso costo per una trasmissione di successo.
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martedì, agosto 24, 2004
Ipse Dixit
Lavorare in un programma quotidiano è come vivere in una gabbia d’oro.
Gerry Scotti
da “ilte.net” del 28/4/04
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Così splende Olimpia in TV
Le telecronache olimpiche ci hanno regalato finora una serie di commenti fantasiosi. Impossibile ricordarli tutti. Nella mia classiffica, a parte Galeazzi che è fuori concorso, ci siete voi due: Franco Bragagna (atletica) e Andrea Fusco (ginnastca). Fino a ieri sera eri in vantaggio tu caro Bragagna. Ti ho sentito dire che una maratoneta ha l’istinto del killer; che un triplista ha la mano galeotta; che il vento ballerino ci mette lo zampino. Caro Franco Bragagna, fino a ieri eri ancora in testa anche se Andrea Fusco aveva commentato così l’esercizio di Yuri Chechi agli anelli: “Si è posato come una foglia che si arrende, si all’autunno, rivendicando a sè la grazia del volo. E’ Yuri Chechi”. Troppo poetico e secondo me se l’era pure preparato. Niente a che vedere con te caro Bragagna. Tu sei un grande improvvisatore. C’è un saltatore in alto che affronta una misura difficile. Ce la fa e tu ci sveli il suo segreto: “preme un pulsante, chiama l’ascensore e ci sale”. Caro Bragagna, nella mia classifica eri primissimo soprattutto dopo che hai commentato la semifinale dei 100 metri uomini. I primi due corridori distaccano tutti e arrivano al traguardo incitandosi tra di loro. A quel punto tu impazzisci: “Esagerati! Guarda si parlano! Mettono giù un tavolino per giocare a carte!” Ma come ti vengono. Caro Franco Bragagna, la mia gara l’avresti vinta tu se ieri sera Andrea Fusco non fosse passato dalla poesia alla fantascienza per commentare l’esercizio, d’oro, del ginnasta Igor Cassina: “Guardatelo bene. Ha un aspetto umano ma è un punto esclamativo pervaso da energia venuto dallo spazio. Si chiama Igor Cassina signori. Si chiama Igor Cassina e non ce n’è per nessuno!” Caro Franco Bragagna, capisci che per quanto tu possa improvvisare vincerà sempre Andrea Fusco.
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lunedì, agosto 23, 2004
Due ragazze da sit-com
Tutte le strade portano a Roma (seconda parte)
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Il postino (o piccolo post)
Caro Fiorello, se ti è capitato di vedere Arrivano i nostri su Canale 5 ti sarai imbronciato. Hanno fatto vedere una delle scenette che facevi a Buona Domenica insieme a Claudio Lippi e Paola Barale. Una di quelle parodie musicali cantate in playback dove si cambiano le parole per far ridere senza riuscirci. Una di quelle scenette che in confronto quelle che facevi nei villaggi turistici possono essere rappresentate al Sistina. Tu che seduci al ristorante una Barale urlante moglie di un Lippi immobile. Titolo della scenetta: Attrazione e. Caro Fiorello, quelli di Canale 5 non sono contenti del tuo successo su Raiuno e trasmettere quelle scenette non è una bella pubblicità. Qualcuno dice che sei il nuovo Valter Chiari; c’è da chiedersi se lui avrebbe mai accettato di recitare con la Barale.
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domenica, agosto 22, 2004
Due ragazze da sit-com
Caro ex direttore di Canale 5 oggi produttore in proprio Giorgio Gori, tieni d’occhio queste due ragazze . Sono pronte per una sit-com. Voglio dire, se Michelle Hunziker ne farà una, anche Flavia e Lisa meritano una chance da voi teleproduttorivip. Con loro potreste inaugurare un nuovo genere: la reality sit-com. Lisa è una studentessa universitaria con la giusta dose di disincantato egoismo. La cosa la rende simpatica soprattutto perchè non si capisce se questa dose di egoismo è involontaria o abilmente camuffata. Lisa è imprevedibile. Ti telefona senza preavviso, quasi all’alba, per farsi accompagnare all’università: deve dare un esame ma no sa a che ora e si scorda a casa il libretto. Lisa si fa leggere il libro ad alta voce in macchina e intanto fa lo slalom tra auto, semafori e bei ragazzi. Lisa se la prende con gli altri automobilisti anche se lei guida come Sato, il pilota a scontro della Formula 1. Caro Giorgio Gori, Lisa è una caffeinomane che non sfigurerebbe nel tuo Camera Cafè. I suoi ritardi, cito, variano dal quarto d’ora alla buca totale e per lei è una cosa normale. Quando Lisa ordina cappuccino e cornetto al bar, la sentono a diversi isolati di distanza. Flavia (detta Fulvia) è una studentessa di giurisprudenza (pardon, di lettere) che vorrebbe fare la giornalista. E’ l’io narrante delle loro avventure in un blog di successo. Si autodefinisce casinista e lo è. Ma accanto a Lisa diventa quella razionale, quella con la testa sulle spalle. Si rende conto che Lisa è inarrestabile e si limita ad arginarla (quando ci riesce). Flavia è la sua complice di cazzeggio libero e la ammira rassegnata. Il senso di una amicizia. Caro Giorgio Gori, non perderti le loro uscite al centro commercile: sono meglio della Tata e di Ally Mc Beal messe insieme. Come si perdono loro non si perde nessuno. caro Giorgio Gori, tu ed i tuoi colleghi, da anni ci rifilate le storielle di Casa Vianello (o cose del genere) e invece chissà quante Flavia e Lisa ci sono in Italia.
Attenzione: ho detto Flavia e Lisa, non ho detto Alessandra, Costantino, Daniele Daniele, Cristiano Cristiano, Fabiana Fabiana e Valentina Valentina.
ps. Caro Giorgio, se vuoi leggere le loro avventure:
di corsa che ho l’esame!
allora andiamo al centro commerciale!
la nostra idea rivoluzionaria
tutte le strade portano a Roma (parte prima)
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Così splende Olimpia in TV
Che gli italiani siano un pò mammoni e paponi non è una novità. Che alle olimpiadi gli atleti dedichino le loro vittorie ai familiari davanti alle telecamere è un classico. Che alla Rai piaccia far vedere il quadretto familiare campioni-genitori-fidanzati è ovvio. Caro Giampiero Galeazzi, l’altra sera ci hai pensato tu a dipingerlo il quadretto. Hai ospitato a Casa Italia la mamma di Valentina Turisini, medaglia d’argento nella carabina. La signora, con la borsetta al braccio, si è accomodata davanti alla telecamera e tu le hai chiesto se era soddisfatta della mula (sono di Trieste). Poco importa se la mula in questione non è proprio una ragazzina ma ha 35 anni. Poi ho capito perchè l’avevi fatta accomodare. Le dovevi chiedere perchè la mula non ha ancora trovato marito. Caro Galeazzi, il messaggio comunque è passato: genitori, fate bei figli, cresceteli forti e fategli fare lo sport che poi, se vincono alle olimpiadi, ci finite pure voi in televisione. caro paolo Cecinelli, i tuoi servizi da Atene per il Tg La7 sono quelli più originali e le inteviste hanno uno stile colloquiale ed informale che non costringe gli atleti a dire sempre le stesse cose. Ieri ci hai fatto vedere come funziona il villaggio olimpico, che è un piccolo paese, con tanto di negozietti, banca, ufficio postale, internet point. Le stradine gremite di atleti con le tute multicolori e con la faccia felice di essere lì. Ci hai raccontato anche la storia dell’atleta sudanese, di origine somala, che gareggerà con il velo. In quel villaggio da qualche giorno ci sono anche i calciatori italiani che hanno battuto il Mali ai supplementari. L’onore è salvo e adesso, tutti voi della tv, vi esalterete per la semifinale con l’Argentina. Giornali e Tv hanno detto che la squadra di calcio non è amata dagli altri atleti italiani. Si è detto che i calciatori, abituati ai lussi del nostro campionato, non gradiscono le condizioni di vita spartane del villaggio olimpico. Si è detto che hanno preferito, alla mensa del villaggio, il ristorante di Casa Italia dove ci sono cibi e cuochi della Regione Piemonte. Non oso pensare alle dichiarazioni dei calciatori se dovessero vincere l’oro. Caro Carlo Paris, durante la partita contro il Mali ti sei schierato in difesa dei calciatori dicendo che hanno avuto problemi con l’aria condizionata e che hanno dovuto aspettare 3 navette per 40 minuti sotto il sole cocente. Caro Carlo Paris, hai detto che c’è da capirli, loro non sono abituati a queste cose ed è come portare uno dall’Alaska nel deserto del Mali. No caro carlo Paris, è come portare dei calciatori alla olimpiadi e fargli fare le stesse cose che fanno gli altri diecimila atleti.
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sabato, agosto 21, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raidue Massimo Ferrario, per via delle olimpiadi state facendo le vacanze in completo relax. Al vostro posto lavorano sodo quelli di Raisport. I tuoi si limitano a mandare la pubblicità (tanta) dei programmi settembrini. Rifarete L’Isola dei famosi ed era inevitabile. Mi sembra appropriata la frase dello spot: madre de dios. Peccato che abbiate già definito il cast altrimenti avreste potuto inserire un protagonista di sicuro successo: il marito di Simona Ventura (nel caso in cui venga squalificato come calciatore). Tienilo presente come eventuale riserva di lusso. Caro direttore Ferrario, l’Isola è il programma più importante che avete fatto negli ultimi anni e vi ha regalato grandi ascolti con personaggi riciclati che riciclerete. Ad Incantesimo (7?) si piangerà parecchio se è vero che il protagonista assoluto sarà l’isolano isolato Valter Nudo. Caro direttore di Raidue Massimo Ferrario, con vostro dolore non vedremo la Talpa. Sembra che la Rai si sia resa conto che, cibarsi di grilli caramellati e farsi il bagno in una teca con gli scarafaggi, non sia quello che il pubblico si aspetta dalla Rai. Che sensibilità.
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Ipse Dixit
Con il reality ho finito. E’ un’esperienza di vita esaurita. Mi è capitata in un momento difficile della mia vita, non avevo niente da fare, mi pagavano a settimana, non avevo una lira e figli e compagna da mantenere. Infine, c’era la prospettiva del bottino finale che mi affascinava. Grazie all’Isola dei famosi è successo qualcosa di enorme. Però ora voglio fare l’attore. Come direbbero gli americani la mia carriera è andata sulla rotaia giusta.
Valter Nudo
da “Tgcom.it” dell’8/5/04
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venerdì, agosto 20, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: perchè negli spot della prossima edizione di Affari tuoi hanno messo la musica del film Lo squalo?
: Stavolta Bonolis non vuole battere Ricci. Se lo vuole mangiare.
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Così splende Olimpia in TV
Errare è umano e alla Rai non è consentito perseverare perciò siete corsi ai ripari. Nei giorni scorsi vi hanno sommerso di proteste ed è probabile che siano intervenuti i piani altissimi di viale Mazzini a metterci una pezza. Risultato: sono quasi spariti i conduttori nello studio ovale, date la maggioranza delle gare in diretta e fate come se fosse Tutto il calcio minuto per minuto. Caro Eugenio De Paoli, è toccato a te fare il coordinatore invisibile e dare la linea ai vari campi quando serve. All’inizio è stato un disastro ma poi avete cominciato a capirci qualcosa e insieme a voi anche noi. Siete stati bravi a gestire la contemporanea tra calcio e la finale del fioretto femminile d’oro e d’argento; tra pallanuoto e tiro a volo d’oro. Caro De Paoli, devo darvi atto che adesso con la diretta rischiate di più rispetto a quando facevate i pacchetti registrati. Insomma va meglio, anche se, quello schermo diviso in due non sempre ci fa capire cosa sta succedendo. Però certe volte è l’unica soluzione. E tu caro De Paoli te la stai cavando bene anche a gestire le gare registrate e a mandarle in onda la momento opportuno. Soprattutto non ce le spacci per dirette. Fai persino aspettare il Tg2 e la pubblicità. Visto che siete in vena di accettare le critiche, ne avrei una fresca fresca. Guardando Raisport più che le olimpiadi sembrano i campionati italiani. Caro direttore di Raisport Fabrizio Maffei, siamo alle olimpiadi e sarebbe interessante vedere un pò tutti gli sport per conoscerne le origini, le regole, gli atleti, i popoli che li praticano di più e perchè. Certo l’auditel ne risentirebbe. Un certo numero di italiani in poltrona abituati solo a parlare di sport, e a vincere per procura in tutte le discipline, si annoierebbero. Però qualche ragazzino potrebbe decidere di praticare il badminton o la pallamano invece che il solito calcio. Pensa che alla lunga la cosa potrebbe tornarvi lo stesso utile in temini commerciali. Tra 8-12 anni qualcuno di quei ragazzi potrebbe vincere l’oro e voi fare audience. Caro Marco Mazzocchi, quello che ci è rimasto più male di tutti per le critiche sei tu, e si vede. Ma sei giovane e come gli atleti delusi avrai le prossime olimpiadi per rifarti. E poi nel 2008 la televisione digitale terrestre sarà una realtà. La Rai avrà decine e decine di canali da dedicare alle olimpiadi. Io potrò vedere tutti gli sport che voglio e tu avrai una rete tutta tua dove parlare, parlare e parlare per 24 ore di seguito.
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giovedì, agosto 19, 2004
Ipse Dixit
Ho iniziato per gioco, e continuo a divertirmi a fare la guardia giurata in TV. Ormai si tratta di un lavoro, che non faccio per soldi, visto che mi hanno ridotto anche lo stipendio, ma per l’affetto che ho nei confronti della gente.
Pasquale Africano (teleguardia giurata a “Forum”)
da “Tv Sette” n.4/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Rita Dalla Chiesa, per il pubblico ultrasessantenne tu ed il tuo Forum siete una serena abitudine. Il giudice Santi Licheri e la teleguardia giurata Pasquale Africano sono due icone simbolo dell’immutabilità televisiva che diventa tradizione. Continuate imperterriti da anni a risolvere piccole beghe iniali, controversie di lavoro, conflitti su eredità, discussioni tra amici, parenti ed affini. Mi ha sorpreso vedere una puntata in cui una nonna voleva disconoscere il nipote dopo la morte del proprio figlio. Un tema un pò più forte di quelli che trattate di solito. In più le contendenti (madre e nonna del bambino) erano imbacuccate e di spalle alle telecamere per non farsi riconoscere. Anche tu cara Rita avevi un piglio che ricordava la conduzione dei casi di Al posto tuo. Non è che ti hanno somministrato qualche pillola di stile Perego-D’Eusanio per dare una svolta trash alla trasmissione? Le mie perplessità sono state fugate qualche minuto dopo quando vi siete occupati di un impiegato citato in giudizio dal datore di lavoro perchè si portava a casa le riviste dell’ufficio (uno studio di architettura). Cara Rita Dalla Chiesa, per il pubblico di Forum è meglio un contadino che tira una scoppiettata al vicino che gli ha rubato le mele piuttosto che sentire storie alza auditel.
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mercoledì, agosto 18, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, sono felice di non aver visto la morte in diretta del cavallo Amoroso al Palio di Siena. Mentre cavalli e cavalieri passavano al galoppo sulla carcassa inerme di Amoroso io guardavo le finte dirette delle olimpiadi. Negli ultimi anni la tua Raiuno ha puntato molto sul Palio facendone un evento televisivo con ore e ore di servizi e di diretta. Se il Palio è diventato una delle manifestazioni storiche più famose al mondo il merito è anche vostro. Lunedì la corsa andava sospesa ma l’organizzazione non lo ha fatto. Caro Del Noce, anche la diretta televisiva andava sospesa per rispetto di Amoroso; ma non lo avete fatto.
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Così splende Olimpia in TV
Le medaglie d’oro sono molto televisive. A voi che fate la tivù vi piacciono anche quelle d’argento e di bronzo ma quelle d’oro vi fanno impazzire. Il primo giorno ne sono arrivate subito due ma quella che desideravate di più era in ballo ieri sera. Avete sperato tanto che la sedicenne Federica Pellegrini vincesse nel nuoto. Federica è perfetta per le esigenze televisive: è giovane, bella, vincente e rilascia interviste. Da quando avete scoperto la sua telegenia da medaglia vi ci siete buttati a pesce, anzi, a stile libero. Tutti tranne Emilio Fede, che è più interessato alle bandane bianche, eravate pronti a celebrare la vittoria con una apoteosi di aggettivi ed immagini rallentate. Federica invece si è distratta, non ha guardato la corsia numero uno ed è arrivata seconda. Un risultato eccezionale per una esordiente alle olimpiadi. Ma ormai era tutto pronto e voi vi siete scatenati come se quella medaglia fosse d’oro. Caro Mario Giordano il tuo Studio Aperto ci ha mostrato la cameretta di Federica con i trofei ed i peluche. Mentre Jovanotti intonava Bella come una mattina d’acqua cristallina, ci avete detto che la nostra piccola sirena ama la piadina, i tatuaggi e lo smalto nero per le unghie. Poi ci avete descritto l’emozione di mamma e papà. Caro Enrico Mentana, il tuo Tg5 ha sentenziato in rima baciata: è nata una stella non solo per le copertine ma anche per le piscine. Oltre ai genitori avete intervistato il fratellino e alcuni compaesani fra quelli riuniti per seguire la gara nella sala comunale del paesello veneto. Caro Mimun, il tuo Tg1 è stato più tecnico nella definizione: la figlia del vento che ha una nuotata d’altri tempi. Poi Donatella Scarnati ha previsto per la piccola diva una luminosa carriera. Caro Mauro Mazza il tuo giornalista più poetico Claudio Valeri ha iniziato il suo servizio così: come raccontare una ragazza di sedici anni che ama i felini e si tuffa in acqua come un gatto non farebbe mai. Era notte fonda quanto tu Marco Mazzocchi ancora parlavi dell’impresa di Federica tessendone le doti acquatiche e non solo. Il giornalista di lungo corso Rino Icardi nella sua rubrica Profilo greco ha ammesso di essere un pò geloso di tutti gli spasimanti che d’ora in poi avrà la nuova fidanzatina d’Italia. Nei prossimi giorni Federica Pellegrini gareggerà ancora. Se dovesse vincere un’altra medaglia non vi basterà lo Zingarelli per trovare le parole. Intanto tu Simona Ercolani, davanti alla tv, avrai preso appunti per le tue prossime Sfide. Avrai il rammarico di non aver anticipato i tempi con una puntata pre-olimpica come hai fatto per il corridore Andrew Besozzi. Una puntata che avresti potuto intitolare: Federica Pellegrini: dalla culla alle Olimpiadi passando per la prima comunione. Ma ti rifarai presto.
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martedì, agosto 17, 2004
Ipse Dixit
Non faccio la tv perchè sono grande. E da grande, io, sognavo di fare l’artista.
Renzo Arbore
da “La Stampa” del 5/6/2004
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Così splende Olimpia in TV
Il bello della diretta è che certe volte è in differita. Caro Marco Mazzocchi, ieri in attesa della semifinale di fioretto tra Sanzo e Ganeev, voi, la rete olimpica, avete mandato la pubblicità, il Tg2 e le previsioni del tempo. Allora ho fatto zapping e sono finito su France 2, dove la semifinale era già iniziata, e la seguo in attesa del vostro collegamento in diretta. La gara è bella e Sanzo se la cava bene. Da voi c’è sempre il Tg2. Su France 2 Sanzo sta ormai vincendo 11 a 6 e comincio a pensare che non farete più in tempo a collegarvi perchè state ancora trasmettendo le previsioni del tempo. Su France 2 il fiorettista italiano sta vincendo 13 a 9 quando tu caro Mazzocchi ricompari in video con il tuo solito ghigno. Sei tranquillo e non ci pensi proprio a dare subito la linea alla scherma. Prima ci aggiorni sui risultati della giornata e poi, con calma ma con l’enfasi che merita, dai la linea alla semifinale di fioretto. Ma non è in diretta! E’ registrata! Mentre su France 2 mancano due stoccate su Raidue (la rete olimpica) l’incontro deve ancora iniziare! Sanzo vince, su France 2, e va in finale. Quando la gara finisce anche su Raidue tu caro Mazzocchi fai appena in tempo a dire poche parole che già devi ridare la linea al telecronista perchè la finale per il 3° posto, con l’altro italiano, è già iniziata e stanno sul 2 a 2. Il pasticcio temporale tra diretta e differita è talmente evidente che sei costretto a dare la colpa all’organizzazione greca che non rispetta gli orari. Sarà anche così, ma che c’entra? C’era il Tg delle 18 e voi avevate già deciso di darla in differita la semifinale. Una volta può succedere mi dico. Ma poi succede di nuovo con la finale dei 200 stile libero che vedo in diretta su France 2 mentre voi ci fate vedere il pubblico in attesa della finale di scherma. Ma il massimo caro Mazzocchi lo raggiungi quando poco dopo leggi il Tg Olimpico senza dare la notizia della vittoria di Thorpe nei 200 stile libero e della Fioravanti in semifinale. Una omissione voluta perchè quelle gare le farete vedere dopo tutte insieme, belle impacchettate, tra un blocco di pubblicità e l’altro. Tutto è contro di te caro Marco; mentre dai la linea al nuoto in finta diretta, sul Tg3 danno i risultati finali delle stesse gare. Caro Marco Mazzocchi, ecco cosa dicevate sul vostro sito prima delle olimpiadi: “Su Raidue l’Olimpiade non avrà interruzioni neppure per i Tg. Aspetteremo sempre la fine della gara”. Certo. Aspettate la fine della gara, mentre la registrate, e poi ce la rifilate come se fosse in diretta quando più vi conviene. Lo sai che faccio? D’ora in poi per sapere se siete in diretta mi sintonizzerò prima su France 2.
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lunedì, agosto 16, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: le repliche del Medico in famiglia hanno più successo delle repliche di Elisa di Rivombrosa.
: E poi dicono che in Italia la sanità non funziona.
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Così splende Olimpia in TV
Cara Elisabetta Caporale, intervistare un atleta subito dopo una gara andata male è un rischio. Tu hai fatto questa domanda apparentemente innocua: “Hai avuto problemi con la cuffia?” ed il nuotatore ti ha risposto: “E’ una cuffia di merda”. Se fosse stato Totti a risponderti così, in diretta, se ne sarebbe parlato per giorni. Se a farlo invece è uno nuotatore sconosciuto finisce tutto con te che fai bip bip con la bocca e il telecronista che riprende la linea e conferma: “non abbiamo fatto in tempo a bipparlo”. Caro Mimmo Fusco, per te la judoca Ryoko Tamura “ha la faccia che sembra quella dei cartoni animati giapponesi che vediamo in tivù”. E’ evidente che non ne hai mai visto uno perchè quei cartoni di giapponese hanno tutto fuorchè i tratti somatici. Caro Andrea Fusco, intervistare Yuri Chechi ti piace tanto. Gli lasci il microfono e lui va a ruota libera. Commenta la gara sua e dei compagni di squadra e fa una previsione al limite del fair play: per la medaglia d’oro non c’è niente da fare. Yuri lascia intendere che la giuria favorirà sfacciatamente il greco Kampakos che secondo lui non avrebbe dovuto nemmeno partecipare e queste olimpiadi. Caro Auro Bulbarelli per te invece c’è stata una grande soddisfazione professionale. Quando il ciclista italiano ha tagliato vittorioso il traguardo si è voltato verso la tua postazione e così hai potuto gridare: “Bettini ci ha guardato!”. Caro Marco Mazzocchi, non potevi che essere tu a condurre la trasmissione serale, quella più importante. Hai il tuo da fare a contenere gli indisciplinati esperti. In più hai il fastidio di tirare sù i tuoi nuovi occhiali che ti calano ogni due secondi. Hai imparato a dire buonasera e buonanotte in greco e ce lo dici ogni volta che puoi. L’altra sera per fare una sorpresa alla medaglia d’oro Bettini, hai organizzato il collegamento telefonico con la moglie. Ci sei rimasto male perchè, nell’era dei telefonini, lui è non è rimasto così sorpreso. Poi ci sei tu caro Giampiero Galeazzi. Durante il giorno commenti, con calma, il canottaggio in attesa di perdere la voce nelle finali. La sera sei a Casa Italia per intervistare gli azzurri vincenti e per assaggiare i menù degli chef. Buon appetito.
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sabato, agosto 14, 2004
A tutti, televip e non, buon ferragosto!
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i dialoghi tra SI e NO
: Volere o Volare mi fa pensare a una… a una…
: … a una residenza coatta.
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Così splende Olimpia in TV
Caro direttore di Raisport Fabrizio Maffei, ci voleva uno come Beppe Severgnini per animare la telecronaca della cerimonia di apertura delle olimpiadi. I tuoi telecronisti Claudio Icardi e Franco Bragagna si esaltano solo quando commentano l’ippica e l’atletica. Severgnini, no. A lui bastano le cravatte dei brasiliani per accendersi. Per lui i cinesi sventolano le bandierine come se fossero i libretti di Mao. Il buon Beppe, si lascia andare a pensieri romantici: “se gli extraterrestri volessero un buon riassunto di cosa siamo e ci guardassero dall’alto direbbero. beh adesso abbiamo capito qualcosa di più”. Il buon Beppe si fa prendere dai ricordi d’infanzia quando, durante la guerra fredda, ci si chiedeva se avrebbero vinto più medaglie gli americani o i sovietici. Il buon Beppe è un fine umorista e quando sfilano le Isole Cayman dice che se ci fossero le olimpiadi bancarie loro vincerebbero. Caro Fabrizio Maffei, serviva tutta l’esperienza di Beppe Severgnini per commentare la sfilata caciarona e scomposta della squadra italiana. E’ riuscito a giustificarli con simpatia dicendo “la nostra delegazione sembra un corteo studentesco ed è la più disordinata… sono molto entusiasti ma è la più disordinata”. Caro Fabrizio Maffei, per Severgnini è stato come darsi ragione da solo per come descrive gli italiani nei suoi libri. Difficile dargli torto.
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venerdì, agosto 13, 2004
Ipse Dixit
Mi dà fastidio che ogni volta che salgo sul palco sembri invece la mia prima volta, quando c’è tanta preparazione dietro. Non nego che la tv spesso porta a teatro attori che poi scompaiono in poco tempo. Il contratto per Re Lear, ad esempio, l’ho firmato in gennaio, prima del successo di “Elisa”. Invece si deve sempre sottolineare: quello viene dalla tv.”
Alessandro Preziosi
da “Il Corriere della Sera” del 18/7/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Franco Di Mare, capisco che passare dai ardamenti su Bagdad a Uno mattina estate sarebbe dura per chiunque. Capisco che lo sport possa non essere una tua specializzazione. Capisco meno perchè avete invitato un monumento dello sport italiano come Klaus Dibiasi per farlo parlare meno di un minuto e mezzo (comprese le tue domande e interruzioni). Capisco che sui tuoi appunti ti hanno scritto solo il nome di Tania Cagnotto, la tuffatrice azzurra figlia del campione Giorgio, che è tra le favorite ad Atene. Capisco meno perchè hai continuato a chiedere a Dibiasi solo di Tania Cagnotto, dopo che lui ne aveva già parlato e tentava di presentare il resto della squadra. Caro Franco Di Mare, non capisco come mai Uno mattina estate, che ha già la gara di cucina di Vissani, debba per forza occuparsi delle olimpiadi solo per dire: e pure di questo abbiamo parlato.
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giovedì, agosto 12, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Selvaggia Lucarelli, a Cominciamo bene estate tu e Michele Mirabella vi dividete le interviste. Non so se ve le giocate a testa o croce, ma se è così, ieri sei stata più fortunata tu. Meglio parlare con Bice Biagi dei gossip estivi che farsi dire da Maria Latella, per l’ennesima volta, quanto è stato difficile convincere Veronica Berlusconi a raccontarsi in un libro. Meglio sapere se d’estate sono i vip che cercano i giornali (o se sono i giornali a tormentarli) piuttosto che chiedersi perchè la signora Veronica abbia scelto la via della riservatezza.
Meglio domandare se il pettegolezzo è maleducazione piuttosto che sapere dalla Latella che idea s’è fatta della signora Lario. Meglio ripetere il nome di un giornale che il titolo e la casa editrice di un libro.
Cara Selvaggia Lucarelli, mentre Mirabella ci invitava a leggere un buon libro (sulla fiducia perchè lui non l’ha ancora letto) tu domandavi a Bice Biagi: “Lei è consapevole di essere colei che ha comunicato a mia madre che sarei convolata a giuste nozze?”; allora ho capito che non avevate fatto a testa o croce.
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mercoledì, agosto 11, 2004
Ipse Dixit
Per la Rai l’Olimpiade rappresenta uno degli eventi che maggiormente unisce la tv e lo sport nel servizio pubblico. Questa volta ci puntiamo ancora più del solito con un incremento di 6 ore al giorno rispetto all’Olimpiade di Sydney. In totale 24 ore al giorno. L’impegno della Rai per Atene, anche in sintonia con quanto affermato dal Presidente della Repubblica Ciampi, sarà di dare visibilità a quegli sport che solitamente non ne hanno. Tra i diritti sportivi, quelli per le Olimpiadi sono quelli che si magano con maggiore predisposizione. Si tratta infatti di un evento finanziato dal canone e che di commerciale ha ben poco.
Flavio Cattaneo (direttore generale della Rai)
da “Raisport.rai.it” del 23/7/2004
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martedì, agosto 10, 2004
Povero Jack
Kerouac avrebbe intitolato “On the road” il suo libro più celebrato se avesse saputo che un giorno sarebbe diventato il titolo di una trasmissione con voi due come protagonisti? Kerouac si sarebbe riconosciuto nello zio Jack con barba, cappellone e pipa che vi guida su come fare un reportage sul Sud Ovest degli Stati Uniti? Kerouac vi avrebbe messo nei titoli di testa per 5 puntate, anche se estive, in seconda serata su una rete televisiva onale? Kerouac avrebbe accettato di ascoltare i dialoghi tra due sgrammaticati alla ricerca dei contenuti mai avuti? Cari Pasquale ciccino Laricchia e Victoria ciccina Pennington, se il direttore di Italia Uno si sostituisce a Kerouac e investe in un programma del genere, perchè voi non dovreste lasciarvi investire? Italia Uno non vi ha chiesto di essere dei viaggiatori ma dei reporter. E allora eccovi sulle transenne per intervistare gli attori al Los Angeles Film Festival. Si ferma solo una certa Phoebe Price perchè quando le dite che siete di una tv italiana le sembra giusto raccontarci che è stata fidanzata con uno degli Articolo 31. Gli altri attori passano senza degnarvi di uno sguardo mentre tu Pasquale in pugliese stretto emetti giudizi su te stesso. Non siete dei viaggiatori ma dovete fare i reporter. La seconda prova che vi attende è difficilissima: andare sul set di Beautiful e raccontare sottovoce cosa succede. Altrettanto difficile e appassionante è la terza prova: trovare lungo Hollywood Bl. le impronte di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Cari ciccini, la vostra ricerca dei contenuti mai avuti vi porta a chiedere ad un passante: che cosa si deve fare per avere le proprie impronte sul marciapiede? Risposta: bisogna essere una stella del cinema. Voi non siete dei viaggiatori siete dei reporter; e che reporter. I dialoghi tra di voi sono un omaggio al neorealismo più neo. Le espressioni dei vostri volti ricordano l’astrattismo. Dopo aver scimmiottato Baywatch e litigato come Costantino ed Alessandra sulla spiaggia, fate la pace a lume di candela nel ristorante di De Niro. Cari ciccini, vedervi andar via con il caravan per proseguire il reportage sembrava proprio come nel libro di Kerouac: “Che cos’è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano indietro nella pianura finchè le si vede appena come macchioline che si disperdono?… E’ il mondo troppo vasto che ci sovrasta, ed è l’addio.” Dunque dico io, perchè disperare.
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lunedì, agosto 09, 2004
Splenderà Olimpia in TV ?
Come amano dire i greci, venerdì prossimo le Olimpiadi torneranno a casa. Nelle nostre di case, invece, sarete voi di Raisport a portarcele. Caro direttore di Raisport Fabrizio Maffei, negli spot di lancio vi siete ispirati a Pindaro, il poeta dell’olimpismo antico, annunciandoci uno splendore che adesso siete tenuti a confermare. Che volete fare le cose in grande è evidente: Raidue sarà interamente dedicata alle Olimpiadi, giorno e notte, e saranno interrotte solo dai tg e dalla pubblicità (ovviamente).
Nel 1992, per le Olimpiadi di Barcellona, fece la stessa cosa Telemontecarlo il cui successo mise in difficoltà la Rai che aveva sparpagliato le gare su tutte le reti facendoci spesso perdere dei momenti importanti. Caro Fabrizio Maffei, il tuo direttore generale Flavio Cattaneo ha detto che le Olimpiadi sono una offerta televisiva tipica del servizio pubblico. Tu capisci che questa cosa vi responsabilizza ulteriormente. Certo anche gli atleti azzurri vi dovranno dare una mano con le loro prestazioni, altrimenti finisce come con gli Europei di calcio.
La vostra squadra sarà composta da 32 giornalisti (di cui 16 telecronisti), 15 esperti delle discipline e dai tecnici.
Nell’antichità a raccontare e a celebrare le gesta degli atleti furono poeti come Pindaro e Bacchilide; nessuno vi chiede di commentare le gare con delle liriche, basterà che non vi dimentichiate che siete la Rai Radiotelevisione Italiana.
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sabato, agosto 07, 2004
Amici lettori, buona domenica.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Mentana, nel Tg5 di ieri hai intervistato al telefono Oriana Fallaci sullo strepitoso successo del suo libro autointervista venduto questa settimana insieme al Corriere della Sera: 500.000 copie in meno di un giorno. La notizia meritava di essere commentata e tu hai fatto di più. Hai preso il telefono (presumo dalle vacanze) e hai chiamato Oriana per chiederle come si spiegava un successo del genere.
Lei ha detto che è imbarazzante commentare un successo personale di queste proporzioni. Intanto andavano le immagini della copertina del libro, ripetute più volte, le foto della Fallaci con il primissimo piano degli occhi, il crollo delle Torri gemelle, la strage della stazione di Atocha a Madrid.
Caro Enrico, quando la Fallaci ha detto che una parte di italiani la apprezzano perchè ha il coraggio di dire quello che molti pensano, tu l’hai confortata asserendo che oltre ad essere una scrittrice e una giornalista molto amata forse è diventata anche un punto di riferimento. Così lei ha potuto compiacersi per questo ennesimo e iperpubblicizzato successo editoriale “che la fa sentire infinitamente meno sola”.
Caro Enrico Mentana, è evidente che i temi trattati dalla Fallaci dall’11 settembre 2001 ad oggi sono rilevanti e fanno discutere. Questa settimana è scomparso Tiziano Terzani che la pensava diversamente dalla Fallaci come una parte di italiani.
Anche nel ricordo di uno scrittore e giornalista altrettanto importante, mi aspetto nei prossimi giorni una intervista con qualcuno che la pensi diversamente dalla Fallaci, anche se non ha un libro in allegato al Corriere della Sera.
ps: io faccio la mia parte.
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venerdì, agosto 06, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Mina, nei tuoi articoli del sabato su La Stampa spesso critichi la nostra tv. Ed io puntualmente mi dico: questa in televisione non ci tornerà mai più. Sono anni, anni e anni che i più prestigiosi dirigenti, presentatori e personaggi della televisione tentano di averti come ospite o di affidarti un programma, ma tu niente.
L’ultimo a farlo è stato Fiorello anche se, sul tuo no, ci ha fatto un monologhetto che non deve esserti piaciuto. Continui a sfornare dischi di successo ma in televisione al massimo ci fai vedere le foto con le cuffie in sala d’incisione oppure d’estate la tua voce pubblicizza la cedrata.
Sei scomparsa dalla tivù. E invece non è così.
La Rai, tutte le domeniche estive e abbondantemente durante l’anno, ti manda in onda accanto a Totò, Alberto Sordi, Lucio Battisti, Aldo Fabrizi, Celentano, Walter Chiari, Giorgio Gaber e Vittorio De Sica. Ore e ore di vecchia televisione in bianco e nero degli anni ’50 e ’60 che fa parte della storia di questo paese e che ormai abbiamo imparato a memoria. La ripetizione continua di quelle immagini non fa che alimentare un mito che sarà difficile eguagliare.
E questo fa riflettere sulla lungimiranza dei dirigenti della tv di oggi. Più loro fanno vedere la Mina di ieri e più la Mina di oggi si convince che è giusto non intaccare il mito.
La Rai un po’ si culla sul passato pensando a te e un po’ lo rinnega licenziando Baudo; un po’ sogna un futuro digitale e un po’ alimenta un presente inconsistente.
Cara Mina, si è liberato un posto da direttore artistico per Sanremo e Bonolis si farebbe mettere in una scatola se fossi tu ad aprirla. Sei sicura che non te la senti di salvare la patria televisiva?
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giovedì, agosto 05, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: sabato pomeriggio Raitre ha trasmesso musica classica e balletto.
: avranno sbagliato a mettere la cassetta.
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Postino con ipse dixit incorporato
Caro Enrico Papi, la blogger fragile utopia mi ha fatto notare che il tuo Imbroglione è scomparso dagli schermi televisivi senza colpo ferire sostituito dal Mammo. Le possibilità sono due: o si tratta di una sospensione agostana programmata o il programma trainava pochi telecoraggiosi verso il Tg5. Strana questa sospensione; in genere i programmi estivi arrivano fino a settembre quando passano il testimone ai programmi di serie A.
C’è una terza possibilità. Agosto è il mese delle ferie e tu te le sei prese. Giusto. A pensarci bene c’è una quarta possibilità. Agosto è anche il mese del gossip e uno stacanovista del telepettegolezzo come te potrebbe anche essersi appollaiato su un lampione a Montecarlo in cerca del colpo del secolo: il primo topless della figlia neodiciottenne di Carolina. Io continuo a sperare, per te, su un tuo futuro alla Gerry Scotti. Anche perché su di te pende la mannaia del giudizio di Costanzo.
Nel suo ultimo libro ti ha sistemato per le feste quando ha ricordato quella volta che lo hai fatto arrabbiare perché hai tentato di riprendere Maria De Filippi con il figlio spaventandoli: “Enrico Papi fu un’invenzione di Carlo Rossella, allora direttore del Tg1. Il ragazzo si lanciò nel gossip spinto, inventando sistemi per essere informato e rubare le immagini. Con “Sarabanda”, che ha avuto buoni ascolti, sembrava disintossicato dal gossip. Ha avuto invece una ricaduta pesante. Con “Papirazzo” ha ripreso le sue scorribande maleducate e invasive. Ho chiesto, nell’occasione, a Luca Tiraboschi direttore di Italia 1, di vigilare di più sulle imprese del giovanotto, che ha talento ma, lasciato solo, tende a dare il peggio di sé”.
Caro Papi, hai capito? Basta bischerate, soprattutto se di mezzo ci sono dei bambini.
ps. erroneamente stamane ho scritto che l’indicazione mi è stata data da dolt invece che da fragileutopia me ne scuso con entrambi.
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mercoledì, agosto 04, 2004
Ipse Dixit
Da direttore di Italia 1 dico che sarebbe bello se Pippo Baudo lavorasse per noi, anche se trattandosi di una rete come Italia 1 dovrebbe mettersi parecchio in gioco e non so se ne abbia voglia dopo tutta una carriera. Però sarebbe bello, più che un essere umano è un’icona, quasi un parente, per me e per tanti spettatori.
Luca Tiraboschi
da “Tgcom.it” del 3/8/2004
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i dialoghi tra BOH e MAH
: la Rai ha licenziato Pippo Baudo.
: vuoi vedere che ce lo ritroviamo a presentare Striscia la notizia insieme alla Hunziker.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Sandro Piccinini, hai cominciato in una piccola tv romana. Ricordo che una volta un telespettatore in un intervento telefonico disse che gli sembravi un manichino della Rinascente.
Poi insieme al successo di Controcampo è venuta l’imitazione di Neri Marcorè e sei diventato anche tu un televip.
Le tue telecronache delle partite di calcio sono ai limiti del cardiopalma. Quando in Champions giocano le squadre italiane, o quelle importanti tipo Real e Manchester, i tuoi applausi per lui si sprecano.
Ogni volta che i calciatori fanno un tiro in porta per te è sempre come se fosse il tiro più pericoloso della storia del calcio.
Ieri hai fatto la telecronaca di un blando torneo estivo e birraiolo con la Juve, l’Inter e il Palermo.
Ma a te non importa se è una finale di coppa del mondo o di un torneo parrocchiale: dare pathos ed enfatizzare ogni azione d’attacco è il tuo marchio di fabbrica.
E come per tutti i marchi c’è il rischio delle imitazioni che normalmente sono peggio dell’originale (non mi riferisco a Guido Meda).
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martedì, agosto 03, 2004
Ipse Dixit
A settembre cominceremo Buona Domenica. Ascanio e io saremo fra i protagonisti di una sit com, ci saranno Laura Freddi, Claudio Lippi e altri ex coinquilini.
Katia Pedrotti (concorrente del Grande Fratello 4)
da “Il Corriere della Sera” del 30/7/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cari Daniel Ducruet e Ascanio Pacelli, dal reality show alla real tv il passo è stato breve. Breve come lo spazio che avete a disposizione per le vostre presentazioni: dai 10 ai 12 secondi tra un filmato e l’altro. Soprattutto per te Daniel l’impegno non è facile come sembra perché i filmati da presentare sono molti, i testi sempre diversi e non puoi leggerli ogni volta. Caro Daniel, a Real tv sei irriconoscibile rispetto a quando davi in escandescenze per le ingiustizie rurali. Sei a modino.
Per te Ascanio è tutto più facile. Non devi fare altro che ripetere le stesse frasi ispaniche sull’essere duri che dicevi già nella casa del Grande fratello. Coincidenze.
Credo che l’esperienza in queste trasmissioni estreme sarà più utile a te Ascanio che a Daniel. A te Daniel difficilmente nella vita reale capiterà di affrontare cataclismi ed eventi esageratamente rocamboleschi.
Caro Ascanio, a te invece l’esperienza con i fighters sarà molto utile per difenderti da Katia, se è vero che hai deciso di sposarla.
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lunedì, agosto 02, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Bonolis a Sanremo presenterà e farà il direttore artistico al posto di Baudo.
: vorrà dire che anzichè Al Bano ci sarà Mino Reitano.
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Caro Pippo Baudo, solo venerdì scorso avevo scritto a Bonolis che per il prossimo Festival di Sanremo non c’erano incertezze ed il giorno dopo tu, suonando la grancassa, ti sei dimesso da direttore artistico ed hai tuonato contro i dirigenti della Rai.
Come siete volubili voi della televisione.
In una settimana sei passato dalle dichiarazioni entusiastiche sui meriti dei dirigenti della Rai per aver firmato l’accordo con i discografici (Il Messaggero del 23/7/04) alle accuse di tutto e di più (sono volati paroloni tipo mobbing, La Stampa del 31/7/04).
Per tutta risposta la Rai in cinque minuti ha deciso che Bonolis era in grado di fare il presentatore e anche di sostituirti come direttore artistico.
Caro Pippo, ho la sensazione che tu da vecchia volpe della tv avessi capito che prima o poi ti avrebbero fatto fuori comunque e allora li hai anticipati. Però lascia stare il mobbing e preoccupati di più della riforma delle pensioni.
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giovedì, settembre 30, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Topo Gigio è passato a Mediaset perchè non ha trovato l’accordo economico con la Rai.
: Il costo del formaggio è salito alle stelle.
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Ipse Dixit
La Rai sarà quotata in Borsa almeno per il 20% entro marzo.
Silvio Berlusconi (Presidente del Consiglio)
da “Il Corriere della Sera” del 29/9/2004
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mercoledì, settembre 29, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Al Jazeera ha documentato il momento del rilascio di Simona Pari e Simona Torretta.
: Quando si dice stare sulla notizia.
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Caro Enrico Mentana, mentre si rincorrono le voci di una tua sostituzione al Tg5 tu fai “gioco di squadra”. Ieri hai aiutato Emilio Fede a dare per primo le immagini in diretta della liberazione di Simona Pari e Simona Torretta. Fede al telefono ti ha ringraziato più volte perché lo avevi avvisato che Al Jazeera stava per trasmettere quelle immagini proprio mentre il Tg4 era in onda e lui prontamente ha sfruttato questa preziosa informazione. Caro Enrico Mentana, tu hai fatto “gioco di squadra” ma qualcuno penserà che ti stai preparando al ruolo di dirigente.
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martedì, settembre 28, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: E’ ricominciata Striscia la notizia.
: Ed io che credevo fosse una replica del Drive in.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, non farti prendere dalla tentazione di lanciare Rosanna Cancellieri come la Loredana Bertè dell’Isola dei Famosi 2. Lo sai anche tu che non c’è confronto. Venerdì scorso l’opinionista (?) Alfonso Signorini, ad ogni sospiro della Cancellieri, diceva E’ un mito! È un mito! Lui se ne intende visto che è l’autore della biografia di Costantino di Maria De Filippi. Cara Simona Ventura, l’Isola 2 è un programma con i suoi contenuti e non c’è bisogno di ricorrere ad artifici. Nulla come le scritte che mettete in sovrimpressione sulle immagini dei naufraghi può sintetizzare meglio quei contenuti. Puntata di ieri pomeriggio: “la solitudine di Valerio; l’angoscia di Ana Laura; Aida e Francesco dormono abbracciati; il risveglio di Kabir; la prima colazione; Ana Laura non presta le sue pinne; si brontola perché non tutti lavorano; il varo della zattera; Paolo in infermeria; Alessia si sente particolarmente male; l’intervento del medico; il dottore decide di portare chi sta male in infermeria”. Cara Simona Ventura, che ne dici di trovare un buon sceneggiatore anziché una nuova Bertè.
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lunedì, settembre 27, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Trio Medusa, essere a corto di idee è una regola ferrea della tv di inizio millennio e voi non avete intenzione di infrangerla. A Mai dire Iene proseguite la lunga serie di incontri ravvicinati con i vip (più o meno consenzienti). Ieri avete realizzato il vostro sogno di ballare Staying Alive con John Travolta ospite al Festival di Venezia. Vi siete messi le parrucche dei Bee Gees e gli abiti di Tony Manero per poi fare la solita rincorsa al vip. Vista, rivista, usurata e usurante. Caro Trio Medusa, se il programma Le Iene è stato assorbito dalla Gialappa’s è perchè avete perso, non solo voi, smalto e fantasia. Quello di ieri avrebbe potuto essere un pezzo degli anni precedenti e nessuno se ne sarebbe accorto. John Travolta non ha dovuto nemmeno fare lo sforzo per ricordare i passi: lo stesso numero lo ha fatto prima dell’estate con Fiorello.
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Ipse Dixit
Sono un aziendalista non convinto ma nato, ho tifato per Bonolis e gongolato quando ha finalmente sbaragliato Striscia la notizia. Ma è altrettanto vero che mentre apriva le sue scatole, rompeva anche le nostre. Ciò non toglie che abbiamo accettato di buon grado la scelta Rai.
Mauro Mazza (direttore del Tg2)
da “Il Messaggero” del 24/8/2004
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domenica, settembre 26, 2004
Sorrisi, canzoni e paperelle
A passi lenti ti stai avvicinando alla carriera di presentatrice. Se ti dicessi che sono passi anche troppo veloci, non mi sentirei di essere ingiusto. A Cd Live fai la presentatrice dallo studio di Milano. Sorridi, sorridi tanto, come quando da letterina ti inquadravano muta. Intervisti i Pooh. Red Canzian elenca i numerosi successi del gruppo e tu gli togli il microfono per dire: “chi più ne ha più ne metta”. Accogli Laura Pausini con un: “Come stai?” Le dici che la trovi in piena forma (quasi a voler dire che prima era una barca) e poi la domanda musicale: “Quanti sono 22 milioni di dischi?” Dopo l’esibizione chiedi al pubblico un altro applauso per lei e le dai un bacio a nome di tutti i suoi fans. Ma ti serve solo per collegarti al copioncino: “Laura, quanti fan hai in tutto il mondo? E a proposito di mondo… finalmente sei tornata a cantare in italiano!… ecco…che un pò ci mancava!.. mancava anche a te… perchè alla fine… (cara Ilary, alla fine di cosa?) sei italiana!!!” La Pausini, sorridente e basita, ti asseconda: “sono italianissima… devo a questa lingua parte del mio successo…”. E tu Ilary: “Viva l’italiano!” Sorridi, sorridi tanto, come quando ringraziavi Fabio Fazio per i suoi complimenti al miele. Anche a Raf non risparmi la tua domanda di apertura: “Come stai?” Cara Ilary Blasi, se avrai come ospite Vasco, non potrai fargliela questa domanda perchè lui non potrebbe risponderti ti distingui dalle presentatrici banali… Ma torniamo alla presentazione di Raf; domanda da esperta di musica: “Quanto c’è di biografico nelle tue canzoni?” Cara Ilary, non è che invece del copioncino stai leggendo un famoso libro di barzellette? A Cd Live ci sono altri due conduttori: Alvin e Camilla. Alvin ti chiede quale è la canzone che canti sotto la doccia. La risposta è strabiliante: “diciamo che è meglio che io non canti… però quelle poche volte che mi capita di fare la doccia mi viene in mente Come stai? di Vasco”. Ecco perchè chiedi a tutti gli ospiti come stai? è quella canzone che ti è rimasta in testa e influenza i tuoi pensieri. Cara Ilary Blasi, anche quella storia delle poche volte che ti fai la doccia, sembra proprio scritta sul copioncino perchè Alvin ti chiede se quando non ti fai la doccia fai il bagno. E tu rispondi con il solito sorriso: “il bagno. Con le paperelle, naturalmente”. Naturalmente, Ilary.
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sabato, settembre 25, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: il Grande Fratello è arrivato al numero 5 come Rocky.
: Allora c’è speranza. Se non sbaglio lui al numero 5 si è fermato.
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di blog in blog
“ci sono cose che restano sempre uguali”: il Grande Fratello 5 di fralenuvole
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Mentana, ieri un misterioso black out ha bloccato il Tg5 delle 20. In tredici anni non era mai successo che il tuo tg principale non andasse in onda. Un’ora dopo, sei riuscito a fare un’ edizione straordinaria per spiegare cosa era successo e per dare le notizie del giorno ormai bollite. Hai dichiarato: “Prima è saltato un servizio, poi sono saltati tutti i servizi, poi tutti i monitor e i collegamenti. Poi siamo saltati noi in emissione. E’ inquietante che in più di mezz’ora non si sia riusciti a capire cosa sia successo”. Qualcuno ha ipotizzato un sabotaggio ma tu hai invitato a non fare dietrologia. E allora facciamola un pò di dietrologia. Caro Entrico Mentana, sei il direttore di tg più longevo. Quei 13 anni te li sei fatti tutti senza grossi problemi. Non credi anche tu che in giro ci sia qualcuno che vorrebbe un tuo black out definitivo?
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venerdì, settembre 24, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: la casa del Grande Fratello 5 è molto grande.
: Si. Ci potrebbero entrare tutti i telespettatori di Campioni – Il sogno.
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Il post di Campanile
Un bel giorno arrivò anche negli sperduti paesetti di montagna la televisione. E questo fu un fiero colpo per la politica. Nelle lunghe sere invernali, nel fumoso caffeuccio locale dai vetri appannati per il freddo esterno, gli uomini nodosi, intabarrati, si riunirono non più per discutere di politica, ma per vedere la TV. Era una cosa troppo nuova e interessante, per rinunziarci. Ma, ahi. Purtroppo, la TV non trattava la materia nella quale essi sono più competenti che i pubblici cittadini: la politica. Bisognava contentarsi di quello che passava il convento: scenette più o meno idiote, dette riviste, canterini e canterine che belano canzonette scimunite, Tintarelle di luna e roba simile. (30 ottobre 1960)
Achille Campanile – da “La televisione spiegata al popolo” ( a cura di Aldo Grasso) – Bompiani, 1989.
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giovedì, settembre 23, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: hai visto Porta a Porta di ieri sul caso di Cogne?
: No. Le repliche cerco di evitarle.
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Ipse Dixit
Per noi conduttori è dura arrivare a tre ore di programma. Ne prepariamo un’ora e quaranta, poi il resto è fuffa.
Giorgio Panariello
da “Il Corriere della Sera” del 19/9/2004
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mercoledì, settembre 22, 2004
Ipse Dixit
Un’indagine di mercato condotta da Tgcom tra il pubblico di internet ha appurato che Costantino ha raggiunto il 98% di popolarità, esattamente come quella di Berlusconi.
Lele Mora (agente di Costantino di Maria De Filippi)
da “La Stampa” del 23/8/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Teo Mammucari, non sarà Sara Tommasi la nuova velina mora. Mi hanno detto, io non ho visto la puntata, che è stata eliminata. Ho sbagliato la prima e la seconda previsione. Ho cominciato ad avere qualche dubbio sulle mie capacità divinatorie quando una anonima lettrice di caro televip ha lasciato questo commento: “sara tommasi è una ragazza della mia citta’ xcio ancora prima della finale vi annuncio: 1) che è gia stata eletta velina, ve lo dico xchè non ha esitato a sbandierarlo a narni. 2) che di spintoni ne ha avuti un bel po, vedi la relazione duratura con giorgio mastrota, e in seguito quella con un attore di vivere. per finire si vocifera che sia stat con emilio fede… questo sinceramente s esia vero non lo so, magari sono voci, ma sulle prime due non ci sono dubbi! per carita’ è una bellissima ragazza tanto di cappello, e sono sicura che è molto brava nella parte di velina, ma resta il fatto che di spintoni ne ha avuti piu di uno, e che lo spazio dato a lei durante le esibizioni le altre se lo sono sognato! ho concluso ciao a tutti e se volete rispondetemi pure”. Caro Teo Mammucari, poi sono arrivate le conferme sulla eliminazione di Sara e altri lettori hanno manifestato la loro delusione. Caro Teo, nella mia prima previsione ho detto che se Sara Tommasi non avesse vinto a Veline avrebbe comunque trovato un altro impiego televisivo. Sembra proprio che sarà così perchè se è vero che Mastrota la sponsorizza dorme sonni tranquilli sui materassi che lui vende. Inoltre è indubbiamente bella e televisiva. Caro Teo Mammucari, ti posso garantire però che non starò lì ad aspettare che diventi una televip per poter dire io l’avevo detto.
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martedì, settembre 21, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Akio fino a venerdì posterà di sera.
: Post di sera buona tv si spera.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Laura Freddi, numerosi telespettatori di Buona Domenica ti hanno inviato e-mail e sms per complimentarsi della tua interpretazione nella nuova sit-com Condominio. Congratulazioni. Non è da tutti emergere in un cast composto fa Fanny Cadeo e quelli del Grande fratello. Potrebbe essere la svolta della tua carriera. L’impegno a Condominio è talmente gravoso che hai dovuto lasciare la conduzione di Buona Domenica. Questo brillante successo già ti ha procurato le prime invidie delle altre televip. Platinette, quando hai fatto gli auguri alla tua sostituta Roberta Capua, ti ha messo in dubbio la sincerità di quelle smancerie. E questo è niente. Vedrai i critici televisivi. Ma tu cara Laura non starli a sentire, vai avanti. Dopo una sit-com come questa vedrai che arriverà una soap opera. Il pubblico di Buona Domenica ti apprezzerà anche tra gli interpreti di Centovetrine e Vivere. Perché mettere limiti a questa nuova carriera. Dalla soap alla fiction è un attimo. Cara Laura Freddi, sei stata per tanto tempo incerta tra la carriera di showgirl e quella di presentatrice. Dopo Condominio non puoi più sottrarti al tuo destino artistico di attrice.
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lunedì, settembre 20, 2004
Ipse Dixit
Miss Italia è un concorso importante e deve adeguarsi alla contemporaneità. C’è un tale esubero di presenze femminili molto giovani in tivù che io mi auguro abbiano un futuro. Mi spiace vedere miss che durante l’anno vengono fatte andare in giro con scettro e corona addobbate come il fante di coppe.
Paolo Bonolis
da “Il Corriere della Sera” del 19/9/2004
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Ipse Dixit
Appena depositerò scettro e corona vorrei iscrivermi a una scuola di recitazione. Il mio sogno è quello di fare l’attrice, l’ho capito sul set del Medico in famiglia. Vedere personaggi del calibro di Banfi per me è stato importante.
Francesca Chillemi (Miss Italia 2003)
da “La Stampa” del 23/8/2004
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domenica, settembre 19, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Maria De Filippi, in questa edizione di Amici ti occuperai di libri. La rubrica s’intitola Amici libri e la conduce lo scrittore Aldo Busi che l’anno scorso ha tenuto delle lezioni nella tua telescuola. Busi sceglie e presenta i libri; li dà da leggere al pubblico e poi se ne parla durante la trasmissione del sabato. Busi ha detto che per questa iniziativa sei stata tu la sua musa ispiratrice. Cara Maria, hai ammesso di non essere una lettrice accanita ma di aver capito a 42 anni che “si può imparare a leggere, si può entusiasmarsi per la lettura, si può capire che cos’è alla fine un libro”. Sempre portando la tua esperienza come esempio, hai proseguito: “nessuno mi ha insegnato, o forse hanno provato ad insegnarmelo ma non nel modo giusto, che cos’è un libro e nessuno mi ha insegnato mai ad imparare a leggere”. Cara Maria De Filippi, mi auguro che la rubrica Amici libri prosegua fino alla fine della trasmissione e che possa insegnare a molti conduttori tv a leggere ma anche a parlare.
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sabato, settembre 18, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: un uragano si è abbattuto sull’Isola dei Famosi 2.
: Ho cambiato canale. Visto che è un reality non volevo essere colpito dall’onda d’urto.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Ghezzi, non mi stupirei se anche tu fossi tentato dal gerene reality. Sarebbe di certo un reality dai contenuti elevati, con intellettuali tra i protagonisti. Da qualche tempo a Blob i tuoi collaboratori si allenano con la telecamerina a seguire gli intellettuali in ascensore, nella hall dell’albergo, per la strada, in auto. Come con Nanni Moretti. Siete saliti sull’auto di servizio che lo accompagnava durante il Festival del cinema di Venezia. Una lunga sequenza da reality in cui Moretti ha detto: “e bene, bene, bene; va beh; ecco qua”; e poi all’arrivo un “perfetto grazie”. L’autista gli ha detto: “alle tre meno venti sono qui a prendervi”. E Moretti: “meno ventuno”. Caro Enrico Ghezzi, se pensi davvero ad un reality con gli intellettuali, ripensaci. Faresti fatica a trovare i protagonisti.
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venerdì, settembre 17, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Carlo Conti ieri sera si è detto felice che tutte le concorrenti di Miss Italia (“…il 100%”) ricordano il nome del Presidente della Repubblica.
: peccato che se ne possa eleggere solo una.
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Il postino (o piccolo post)
Cari Bruno Vespa e Gad Lerner, tra pochi giorni tornerete in tv e pur non essendo concorrenti diretti vi regalate delle dichiarazioni al vetriolo. Caro Vespa, a Lerner non piace questa idea del fac-simile-reality con i politici che vanno in giro per il loro collegio elettorale a parlare con la gente davanti alle tue telecamere (come se Anna La Rosa non fosse mai esisita). In più ti rinfaccia le 10 puntate sul caso di Cogne e altre cosette sulla guerra in Iraq. Caro Lerner, Vespa ti ha risposto per le rime ricordando che ti sei dovuto dimettere da direttore del Tg1 e facendo battute sui tuoi ascolti. Non farete così perché uno è sicuramente pro-opposizione e l’altro è sicuramente non si sa? Cari Gad e Bruno, siete due primedonne a cui piace tanto chiacchierare. Mettiamoci poi che punzecchiandovi finite su tutti i giornali a due giorni dal debutto e i conti tornano.
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giovedì, settembre 16, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, ci sono due autorevoli candidati a raccogliere la vostra eredità televisiva: Amadeus e la sua scossetta Giovanna Civitillo. Il loro rapporto privato è ormai una cosa sola con quello professionale e questo mix esplosivo sta diventando un momento significativo dell’Eredità. Sempre più spesso duettano come se fossero marito e moglie da una vita. Ieri Amadeus ha nominato per sbaglio una certa Cinzia e la Civitillo è intervenuta per sapere chi è questa Cinzia. Da qui è iniziato un lungo dialogo da sit-com di quarto ordine. Lei a lui: hai pure i brillantini in faccia. Lui che chiosa la cosa e lei che ribatte coi brillantini (più di una volta). Cari Sandra e Raimondo, ad Amadeus serve un fisioterapista e lei gliene vuole pagare uno. Amadeus deluso sottolinea il fatto che glielo paga anziché usare le sue manine d’oro. E lei: ma io ti voglio bene! Non sono una fisioterapista! Cari Sandra e Raimondo, tutto questo durante un quiz, con degli autori da quiz. Pensate a cosa possono fare in una sit-com con autori da sit-com.
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mercoledì, settembre 15, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: il direttore di Raidue vuole che la rete sia più sobria e più elegante.
: la Ventura rinuncerà a vestirsi Dolce e Gabbana.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Teo Mammucari, come ricorderai, un mese fa mi sono avventurato in una previsione su chi sarà la nuova velina mora ed ho designato una certa Sara Tommasi di Narni. Anche lunedì ha vinto la puntata ed è andata in finale. Sono soddisfazioni. Si è esibita in una prova di recitazione degna della Canalis carabiniera. E’ stata commovente quando ha confessato che a 18 anni (ora ne ha 23) il ragazzo l’ha lasciata per la sua migliore amica. Poi si è fatta la doccia con una brocca cantando La isla bonita e versando l’acqua sulle forme alla Canalis con disinvolta e consapevole sicurezza. Caro Teo, anche tu hai apprezzato: “si…però così sviene il pubblico eh…”. Questo pezzo ieri sera è finito su Blob. Una consacrazione per Sara. Lei imperterrita ha riempito nuovamente la brocca e giù acqua abbondante sulle abbondanze. Finita la prova, mentre tu ti preparavi a presentare un’altra concorrente, lei ha continuato a bagnarsi il décolleté. Caro Teo, la ragazza ti piace e quando hai detto “beh allora fate una cosa… voi andate a casa io resto al bagno con lei…”, non sembrava una battuta. Sara è perfetta: è telegenica, balla come un blocco di cemento, è spigliata, spiritosa ed ha tutto il resto. Sarebbe l’ideale per far ingelosire la Hunziker. Caro Teo Mammucari, lo confermo: sarà Sara Tommasi la nuova velina mora. Ho l’impressione che sia anche la tua preferita.
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martedì, settembre 14, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: quest’anno gli Amici di Maria De Filippi devono dare del Lei ai professori.
: Daranno del tu solo alle telecamere.
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Andamento lento e incerto
Dov’è finita la Ilaria D’Amico sicura di sé e pimpante che ha condotto programmi importanti come Cominciamo bene e Timbuctù? Falle una telefonata tu. Pronto? Signora D’Amico? Sono Piersilvio Berlusconi, lo sa quanto ci tengo a questo reality sul calcio. Perché non ci mette un po’ più di entusiasmo? Caro Piersilvio, le parole trovale tu. Non sono mica io il vice presidente di Mediaset. L’avete scelta perché è una delle conduttrici più lanciate del momento. E poi c’è Sky che le ha affidato altri programmi sul calcio. Ma a Campioni non sembra lei. E’ incerta, lenta, tanto lenta, sembra che il programma non la interessi. Caro Piersilvio Berlusconi, in quella telefonata dille di non preoccuparsi degli ascolti ma del record che ha stabilito: Campioni – Il sogno è, finora, il reality più soporifero della tv e Ilaria D’Amico ne è la distaccata dosatrice. Caro Piersilvio, non è il reality più brutto, ma gli altri hanno delle conduttrici passionali. La D’Urso avvolge i suoi ragazzi!!! nella bambagia. La Ventura difende i televip isolati da tutto e tutti. La De Filippi a volte è severa e più spesso materna. La Perego definì eroi le talpe. Persino la Bignardi, in confronto ad Ilaria, è appassionata. Caro Piersilvio, nella puntata di domenica, che era montata e non in studio, il programma si poteva guardare. Nei minuti della partita mi è sembrato di tornare ai tempi in cui la domenica pomeriggio la Rai trasmetteva la sintesi di una partita di serie A. La puntata di sabato, con Ilaria in studio, non si poteva guardare. Caro Piersilvio, forse Ilaria non è adatta. Ci vuole una specie di Alda D’Eusanio per intervistare la madre di un giocatore che in settimana ha avuto una crisi (di cosa? Boh?) e chiederle: “Signora, lei come l’ha vissuta questa andata via di casa di Simone?” Povera Ilaria, anche quando cerca di creare la suspance sulle scelte del pubblico c’è il rischio di addormentarsi tra una parola, la pausa e l’altra parola. Caro Piersilvio, bisogna darle atto però che è consapevole dei suoi limiti e non li nasconde: “Vediamo allora con l’aiuto della grafica come dicono chi veramente sa fare bene questo mestiere…”. Quando poi deve leggere la formazione si supera: “Andiamo a scoprire chi di voi scenderà in campo domenica per volere di mister Graziani… chi dovrà nella prima giornata di campionato subito difendere (pausa di 3 incerti ed eterni secondi) e attaccare ovviamente… difendere la porta che sarà… iniziamo proprio dalla porta…”. Caro Piersilvio, sarebbe stata una scossa alla conduzione se Ilaria avesse letto la formazione al contrario e invece ha rispettato la tradizione. Subito dopo rischia di finire definitivamente nel pallone quando deve spiegare come funziona il televoto: “Io vi ricordo… come è difficile ricordarsi tutto in queste prime puntate… ma voi siete così clementi che ci seguite benissimo nonostante le mie pecche… ricordo il televoto…”. Excusatio non petita accusatio manifesta. Caro Piersilvio Berlusconi, prima di sostituirla con la Marcuzzi, fagliela quella telefonata.
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lunedì, settembre 13, 2004
Ipse Dixit
Mi piacerebbe molto dirigere una rete generalista. In tv ho fatto quasi tutto. Mi manca solo il sabato sera. Non ho intenzione di rimanere in video tutta la vita. Ho un contratto per altri due anni, poi vedremo. Certo è che vorrei rimanere in azienda (…la Rai).
Simona Ventura
da “Il Corriere della Sera – Magazine” del 9/9/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, quante novità a Quelli che il calcio. La sigla cantata da Gianni Morandi; accipicchia. La poltrona di Fracchia per le tue pungenti interviste; perbacco. La ex valletta di Biscardi che fa la capo schedina-ballerina; caspita. Un ex giocatore, ora ristoratore in Inghilterra, che commenta le partite; ullallà. Non te la sei sentita di licenziare in blocco il Maifredi Team. Sei troppo sensibile ai problemi degli ex calciatori per farlo. Il Maifredi Team simula le azioni dei gol appena realizzati dalle squadre vere. Tu ci metti tutta la tua ironia ma non basta. Da donna di televisione sai bene che non è il momento più esaltante della trasmissione e lo sanno anche loro. Maifredi cerca di tirarsi su e continua a dire: ci siamo allenati tutta l’estate…. i gol che hanno fatto finora sono troppo facili da rifare per i miei campioni… dalla prossima settimana avremo anche le magliette ufficiali delle squadre… Cara Simona Ventura, capisco che sull’Isola dei famosi 2 c’era posto solo per Schillaci, ma pensa a tutti gli altri ex calciatori dimenticati dal pubblico e dalle veline. Ho letto che vorresti fare carriera come dirigente televisiva. Potresti iniziare inventandoti un reality sul calcio con le vecchie glorie. Potreste rigiocare Italia-Brasile del 1970 e far giocare Rivera al posto di Mazzola. Potreste rigiocare Roma-Liverpool e far tirare il rigore a Falcao. Potreste rigiocare Juventus-Roma e convalidare il gol di Turone. Cara Simona Ventura, lo devi fare se è vero che hai a cuore le sorti degli ex calciatori; alcuni, presi dallo sconforto, potrebbero finire ad allenare la squadra di Campioni. Il sogno.
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domenica, settembre 12, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: ma Akio si è reso conto che le sue vacanze sono finite?
: gli è bastato accendere la tv e vedere che è iniziata un’altra edizione di Amici di Maria De Flippi.
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Ipse Dixit
Fin da gennaio c’era venuta questa idea di un reality show sul calcio all’interno del programma (…Quelli che il calcio..). Poi contemporaneamente e stranamente è venuto fuori questo “Campioni” di Mediaset e allora ci siamo subito tirati indietro noi, anche per questioni di budget. Ma va bene così. sarà divertente anche questa idea della giornata in ritiro.
Simona Ventura
da “Il Corriere della Sera” del 7/9/04
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sabato, settembre 11, 2004
I will never forget
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Il postino (o piccolo post)
Sono sopravvissuto ad una settimana su un’isola (quasi deserta) senza vedere nemmeno un minuto di tv. Cara Ilaria D’Amico, mi sono perso il debutto dei tuoi Campioni da flop. E pensare che Piersilvio ci teneva tanto. Caro Valter Nudo, non ho potuto vedere la tua prima uscita da attore ospedaliero e non ho intenzione di porre rimedio. Caro Gerry Scotti, leggo che hai stracciato Amadeus. Va a finire che la sua scossettina viene a lavorare con te. Caro Giovanni Minoli, non ho visto nemmeno il tuo speciale sull’11 settembre intitolato Terrore dal cielo; non sarò stato il solo visto che Raiuno l’ha trasmesso ieri a mezzanotte e mezza. Cara Maria De Filippi, un’ora fa è iniziata la nuova edizione di Amici e questa, purtroppo, non sono riuscito a perdermela. Cari direttori di tutti i tg, non ho visto le immagini degli orrori di Beslan, però quello che ho letto sui giornali mi è bastato per tornare alla vita di tutti i giorni.
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venerdì, settembre 03, 2004
Una settimana di vacanza
Amici di caro televip, domani parto per l’Elba. Un saluto a tutti e a presto.
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i dialoghi tra BOH e MAH
: Akio la prossima settimana non guarderà la TV.
: male non gli fa.
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Ipse Dixit
Bisogna prendere atto che Rai e Mediaset sono davvero i padroni del cinema italiano e quindi tocca passare da loro. Che sia un bene per il cinema italiano, ho qualche dubbio.
Marco Muller (direttore del Festival del Cinema di Venezia 2004)
da “La Repubblica” del 30/8/04
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giovedì, settembre 02, 2004
Due ragazze da sit-com
La grande dittatrice
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Una decisione difficile
Tutti i grandi registi prima o poi vengono censurati. Tu ne hai censurati, a sentir loro, due in un colpo solo. Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, i neoregisti di reality film Paola Barale e Raz Degan, dicono che avete tagliato una scena del loro Film Privato. Non avete tagliato Raz Degan che urina sotto un cactus messicano e poi manda la Barale a controllare il livello di umidità del terreno. Non si potevano tagliare le appassionate pomiciate. Come togliere la sequenza-verità in cui Raz e Paola litigano con i paparazzi che li hanno sorpresi a Bali quando lei era ancora sposata. Era giusto mantenere la scena in cui Raz Degan recita sul set di Oliver Stone ma Stone non si vede. Chi avrebbe tolto dal film privato il pezzo in cui la folla del mercato indiano tocca il sedere alla Barale? Tutto il significato profondo del filmino si sarebbe perso. Caro direttore Tiraboschi, ma che ci sarà stato mai in quella scena che avete tagliato? Sarebbe stata vera e propria censura togliere il commento di una sorridente Barale dopo che un indiano è morto schiacciato dal treno su cui viaggiavano i neo registi: “dobbiamo fare dodici ore di treno… se dopo cinque minuti è morto un indiano… non voglio pensare cosa ca..o succederà nelle altre prossime undici ore e cinquantacinque minuti. Buon viaggio”. Un’altra scena da grande cinema è stata quella in cui i due hanno discusso per aver perso 100 dollari a Las Vegas. Caro Luca Tiraboschi, ma perchè avete tolto una scena da quest’opera? Chissà perchè la scena dell’hotel non l’avete tolta. Si, quella in cui la Barale si lamenta per il caldo, Degan le dice di spogliarsi e lei guardando sotto le lenzuola sussurra: “non posso togliere più niente”. Nessun produttore con il sale in zucca avrebbe mai eliminato il pezzo in cui Degan dice di volere quattro fidanzate con il ciclo in quattro settimane diverse. E poi il pezzo alla John Belushi con Degan nel taxi newyorkese che canta a squarciagola e dice all’autista ispanico: “ti piace la canzone eh? Quando facevi l’amore, uscivi con le ragazze… bei tempi!” E subito dopo l’11 settembre ripreso da Raz. Che accostamento. Belle, intense e impossibili da tagliare le ultime sequenze. Paola Barale triste perchè cambia casa mentre Degan la sbeffeggia come sempre. E poi la paura negli occhi della Barale che piena di tensione cammina per le strade di Gerusalemme. Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, tu ed i tuoi collaboratori non avrete dormito la notte per scegliere quell’unica scena da tagliare.
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mercoledì, settembre 01, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Roberto Giacobbo, a Voyager regalerete un milione di euro a chi dimostrerà di essere paranormale. Dopo i misteri, le macchine del tempo e le linee di confine, ti lanci nella tv spettacolo. Porti in televisione il premio inventato da una fondazione nel 1965 e che non è mai stato assegnato. Tutti quelli che pensano di avere poteri paranormali possono mandarti la cassetta. Ma lo sai quanti para, e non solo normali, ci sono in circolazione? Si che lo sai. Hai dichiarato che “molte persone sono convinte in buona fede di poter realizzare esperimenti di natura paranormale” e che gli vuoi “mettere a disposizione Voyager come una vetrina e una garanzia di ufficialità”. Ci saranno gli esperti di un comitato scientifico che spiegheranno tutti i fenomeni sia quelli para che quelli normali.
E’ un sollievo sapere che il premio in denaro lo mette in palio la fondazione e non la Rai. La Rai si limita a fornire la vetrina di Raidue.
Caro Roberto Giacobbo, il premio non è mai stato assegnato e questo è abbastanza normale. Se venisse assegnato in diretta tv per molti sarebbe abbastanza para. Tu, il tuo staff e gli esperti garantite che non vincererà un imbroglione. Mettere in palio un milione di euro ti porterà anche gli spettatori di Amadeus e Gerry Scotti anche se loro non hanno mai seguito le tue ripetute teorie sui cerchi nel grano. Quei telespettatori si aspettano che alla fine qualcuno vinca.
Caro Roberto Giacobbo, augurati di non incappare in qualche esperimento paranormale scientificamente inspiegabile. Saresti costretto a cambiare il titolo da Voyager a Miracoli e avresti pure problemi con Piero Vigorelli per i diritti d’autore.
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domenica, ottobre 31, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Mentana, ogni tanto ti distrai e il tuo Tg5 manda in onda servizi come quello di Giuseppe De Filippi sulla firma della Costituzione europea. Argomento del servizio: “le cose da non fare quando capita tra l’altro di firmare la Costituzione.” Il De Filippi non è parente di Maria, cosa che lo avrebbe giustificato. No, lui è un giornalista di un tg importante che dice in tono scherzoso a Chirac: “Presidente, così non si fa!” E che cosa avrà mai fatto? Si è messo una mano in tasca durante il brindisi ufficiale. E capirai! Il De Filippi, neoguardiano del galateo di stato, ha pure colto il ministro Frattini che mangia un pezzo di pane prima che inizi il pranzo e proprio mentre parla il presidente Ciampi. Un tg importante come il Tg5 deve rispettare la par condicio e allora ecco che il De Filippi ci mostra e redarguisce Veltroni che, durante il pranzo, usa il telefonino. Caro Enrico Mentana no, non ti sei distratto. L’ho capito quando Lamberto Sposini ha commentato il servizio: “Anche nelle occasioni più solenni non guasta qualche piccola irriverenza.” Caro Enrico Mentana, ma non ti dovevano sostituire dal primo novembre? E’ per questo che un tg importante come il Tg5 fa servizi che Striscia la notizia scarterebbe?
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sabato, ottobre 30, 2004
di blog in blog
C.S.I. all’italiana visto dal leviatano
suggerito dalla casinista
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i dialoghi tra SI e NO
: Simona Ventura si separa dal marito.
: Si sta baudizzando ogni giorno di più.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Caterina Balivo, faccio progressi. Ho imparato il tuo nome. Puoi aggiungermi alla lista dei parenti. Nella roulette dei programmi televisivi sei passata in due anni da Uno mattina estate a Casa Raiuno e di nuovo a Uno mattina. Qui affianchi i panettieri italiani ed un esperto nella rubrica Pane d’autore. Il tuo compito è sorridere, guardare la telecamera giusta e dire quanto è buono il pane. Poi da dietro la telecamera qualcuno ti dice che è il momento dell’oroscopo. Ti siedi accanto a Branko: lui legge l’oroscopo e tu annuisci, sorridi alla telecamera e fai mmuuh! mmuuh! Cara Caterina Balivo, annuisci con tale decisione che gli orecchini a pendolo ballano la tarantella. Finisci di fare la bella statuina solo quando Branko arriva al tuo segno e dici: “fammi sentire bene”. Faccia imbronciata o allegra secondo il volere delle stelle. Quando Branko ti chiede come si chiama tua mamma rispondi e la saluti perchè si sveglia presto tutte le mattine per vedermi! Cara Caterina Balivo, non sei per nulla a disagio quando il regista indugia sui tuoi primi piani, anzi, come una bella statuina, ti giri ogni volta dove si accende la lucina della telecamerina di Uno mattina.
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venerdì, ottobre 29, 2004
di blog in blog
una via di fuga dalla tv? Papillon di wosiris
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Il postino (o piccolo post)
Caro Paolo Bonolis, ieri mentre ti scrivevo mi è venuto in mente Mario Riva. Quando lui faceva la tivù io non ero nato ma ho visto dei filmati di repertorio e mi sembra che molti di voi presentatori dovreste rivedere le sue cassette quando fate i corsi di aggiornamento. Mi sono letto cosa ne pensava Achille Campanile. Il Musichiere era una trasmissione piccola piccola ma di successo, come lo è Affari tuoi, per questo ho pensato a te. Leggendo Campanile ci si rende conto che la conduzione di Mario Riva aveva un altro stile. Tu mi dirai che è roba di quarant’anni fa. Io ti dico: che buon pro ti faccia.
Il post di Campanile
Da lui si accettava tutto. Sul palcoscenico del Musichiere montò a cavallo, inforcò il triciclo, ballava il charleston, faceva le piroette, era il primo a ridere e a sorridere delle situazioni ridicole o buffe, non drammatizzava mai. Rispettoso di tutti, cercava di far figurare tutti il meglio possibile, ed era bravo anche in questo. La trasmissione era modesta: indovinare il titolo di canzonette accennate. Che di più puerile e, anche, monotono? E, poi, complicato da un cerimoniale non meno puerile: le sedie, la corsa, le scarpe di pezza, la campana, il pallottoliere, la cassaforte. In mano di chiunque altro, tutto questo sarebbe risultato d’un grottesco fastidioso. Mario Riva, invece, riusciva, una sera alla settimana, a far tornare tutti un po’ bambini. In quell’ora e mezzo, dalle Alpi alla Sicilia, tutta l’Italia partecipava sorridente, per merito suo, al puerile gioco di società. Perché c’era lui con le sue battute, coi suoi ammiccamenti divertiti e mai irriguardosi per qualcuno. (11/09/1960)
Achille Campanile da “La televisione spiegata al popolo” a cura di Aldo Grasso – Bompiani
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giovedì, ottobre 28, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Paolo Bonolis, c’è una cosa che mi sono sempre chiesto da quando sei diventato un presentatore urlatore da milioni di euro e di telespettatori. Perché le persone che partecipano alle tue trasmissioni sono così felici di farsi prendere in giro (ripetutamente) da te? Risposte che mi sono dato:
1 – pensano che a irriderle siano, a turno, Totò e Alberto Sordi;
2 – stordite dal fiume di parole con cui le sommergi cadono in trance catodica;
3 – ti vedono sudare copiosamente, pensano che sei in seria difficoltà, si impietosiscono e ti lasciano fare.
Caro Paolo Bonolis, l’argomento è talmente complesso che esisteranno altre risposte. Tu intanto continua pure a prendere in giro chiunque ti capiti a tiro.
Affina la tecnica, magari allenandoti davanti allo specchio.
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mercoledì, ottobre 27, 2004
Ipse Dixit
Il format di Campioni è nostro, un prodotto tutto italiano, abbiamo avuto richieste da Brasile, Argentina e Stati Uniti.
Piersilvio Berlusconi (vice presidente Mediaset)
dal “Corriere della Sera” del 5/9/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Carlo Conti, I Raccomandati è un programma dotato del pulsante di autodistruzione e puntata dopo puntata gli fai fare uno scatto. Ieri, quel pulsante, ha fatto un doppio scatto. Una brava cantante lirica si esibisce con Gigi Marzullo che fa per finta il direttore d’orchestra e dichiara: “Mi sento come il maestro Muti ma solo per via dei capelli”. Arriva Miss Italia 2004 e per poco non si spacca una gamba scendendo le scale. Tacco rotto e cantata in playback come controcanto della fidanzata del cugino. E chi la certifica questa parentela? La sorella undicenne della miss. Anche Miss Italia 2003 fa parte del cast e parla. La ex velina mora parla e balla i balletti un po’ più lunghi degli stacchetti. Caro Carlo Conti, cast ricco ieri sera. La sorella della moglie di Al Bano si esibisce in prima serata grazie alla raccomandazione della moglie di Al Bano che poi s’impossessa della scena difendendosi dalle insinuazioni di Cristiano Malgioglio. Caro Carlo Conti, a fermare il pulsante dell’autodistruzione ci hanno pensato i raccomandati allo sbaraglio, quelli che in cento secondi si esibiscono e prendono fischi o applausi. Abbiamo tutti un po’ nostalgia della Corrida.
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martedì, ottobre 26, 2004
Ipse dixit
Il secondo anno, anche osservando quello che succede agli altri reality, è sempre molto difficile. Per L’Isola invece non è stato così perchè è un programma che prende la pancia, da’ grandi emozioni, è molto curato in tutti i particolari. E’ un programma semplice.
Simona Ventura
da Tgcom.it del 23/10/04
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Il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, quelli di Canale 5 non ci stanno a perdere e venerdì prossimo ti scateneranno contro il film La Mummia. No, non è una irriverente allusione; è semplice controprogrammazione di emergenza. Per colpa della tua Isola dei famosi 2 hanno dovuto sospendere la fiction Cuore contro cuore. Poco importa se c’era qualcuno che la stava seguendo. Prima o poi glielo faranno sapere come va a finire. Ma loro, a Canale 5, non possono mica permettersi di perdere due volte di seguito. Cara Simona Ventura, tu intanto ti godi lo strepitoso successo celebrato da una allegra puntata di Porta a Porta. Cara Simona Ventura, ti ricordi quando Bruno Vespa celebrò lo strepitoso successo della prima puntata del Sanremo condotto da te? Ricordi il calo degli ascolti dei giorni seguenti? Ricordi che per la prima volta nella telestoria il Festival è stato battuto dalla concorrenza? Ricordi che a batterti è stato un reality show di Canale 5 intitolato Grande fratello 4? Dimmi la verità Simona. Ieri da Vespa ci sei andata per consumare la tua tremenda vendetta e per dimostrare che non sei superstiziosa.
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lunedì, ottobre 25, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cari Fiorello e Panariello, si dice che con voi sia tornato il grande sabato sera della televisione italiana. Si dice che i vostri grandi show costino un sacco di soldi. Si dice che per fare un grande sabato sera ci vogliono i grandi ospiti stranieri che costano un sacco di soldi. La Rai, che ha una grande tradizione, da qualche anno ve li mette a disposizione (i soldi e gli ospiti). E voi che ci fate? Tu, caro Fiorello, con Stallone ci fai a pugni e con Travolta ci balli la febbre del sabato sera. Tu, caro Panariello, con Kevin Costner ci fai un duello con le pistolette e con Bruce Willis ci fai il duro dopo esserti spalmato di salsa di pomodoro. Parafrasando lo slogan di una pubblicità non è vero che per fare un grande sabato sera bastano i grandi ospiti. Ci vogliono anche delle buone idee.
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Ipse Dixit
Lo dico una volta per sempre: basta sparare addosso alla televisione. Non si può chiedere alla televisione di essere più bella della realtà che ci circonda perchè è impossibile.
Piero Chiambretti
da “Sipario del Tg4” del 20/10/04
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domenica, ottobre 24, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Piero Chiambretti, c’è. Anche stavolta l’apparecchio telefonico del tuo principale c’è. Un programma dedicato alle markette televisive non poteva rinunciare a fare la pubblicità al proprio editore. Con coerenza hai dichiarato: “la marketta è il prodotto interno lordo della televisione. La pubblicità parallela che fa vivere felici tutti”. Dopo un inverno passato in mezzo ad una strada sei tornato al calore dello studio. E che studio! Luci sfavillanti, scenografie ciclopiche, megaschermi e applausi a gentile richiesta. I cambiamenti rispetto a ProntoChiambretti sono sostanziali. Frassica non è più di spalle; i due del pianeta giovani non rappresentano più la categoria; il fido Izzo è sceso dal tetto della cabina telefonica per salire sul seggiolone. Gli ospiti che vengono a fare le markette sono quasi sempre gli stessi di tutte le tue trasmissioni. Caro Piero Chiambretti eppure c’è. A Markette c’è l’idea per copiare un programma di successo: quando fai il verso al David Letterman Show. Tu sei l’unico che potrebbe rifarlo in Italia. Un trash elegante, ironico e controllato. Nei panni di David Chiambretti Letterman ti ci sei calato per intervistare “una intellettuale con il corpo di una bambola gonfiabile”. Tema del libro: come conquistare uno sceicco. L’argomento è talmente complesso che lo riproporrai nelle prossime puntate per un approfondimento. Caro Piero Chiambretti la tua candidatura a David Letterman italiano è accettata. Ora inizia la ricerca più difficile: chi potrebbe essere la Oprah Winfrey tricolore?
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sabato, ottobre 23, 2004
Ipse Dixit
Non mi sono mai rivisto in ventitrè anni di Costanzo show, la sera fino a notte fonda preferisco slittare lungo il piano scosceso delle antenne locali, sorbendomi di tutto con l’autolesionismo degli insonni, dalle televendite agli urlatori del calcio.
Maurizio Costanzo
da “Chi mi credo di essere”, 2004 Mondadori.
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“l’imbarazzo della scelta” da solimano
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venerdì, ottobre 22, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: indovina chi sta facendo, insieme alle veline, le telepromozioni di Striscia la notizia?
: Sara Tommasi.
carotelevip dixit
sarà Sara Tommasi la nuova velina mora
lo confermo sarà Sara Tommasi la nuova velina mora
non sarà Sara Tommasi la nuova velina mora
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Il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg2 Mauro Mazza, mercoledì avete fatto gli auguri al poeta Mario Luzi per i suoi novant’anni e per la nomina a senatore a vita. Però il regalo lo ha fatto lui a voi. Ha letto una sua poesia inedita. Caro Mauro Mazza, senza pensare ai tempi televisivi, gli hai lasciato spiegare che non era la versione definitiva. Poi Luzi ha letto la poesia mentre voi facevate scorrere le parole. Sembrava la vecchia tivù, di cui non posso sentire la mancanza perché cose del genere le ho viste solo nei filmati di repertorio. Un minuto e quaranta di buona Rai Tv che aggiungo ai quattro minuti iniziali di Ballarò e al Mestiere di vivere. Caro direttore del Tg2 Mauro Mazza, ho letto che vorrebbero proporre anche Mike Bongiorno per la carica di senatore a vita. In quel caso cosa gli farai leggere? Le domande di una puntata inedita di Genius?
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Ipse Dixit
Auditel è come le medicine. Presa in misura giusta fa bene. In eccesso è un danno, anziché curare la febbre, la genera.
Paolo Bonolis
da “Vanity Fair” dell’ 8/7/2004
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giovedì, ottobre 21, 2004
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la prima puntata di Blu notte vista da aretha
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i dialoghi tra SI e NO
: perchè nei reality show ci sono tanti autori?
: servono per la parte show.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Trevor di Mtv, hai spostato il tuo Pets show alle undici di sera e me ne compiaccio. Hai invitato Mascia Ferri e Alessia Fabiani per parlare del loro calendario e mi hai deluso. Non per l’argomento trattato ma per come ti sei fatto trattare. Nella battaglia dei doppi sensi ti hanno fatto pelo e contropelo spelandoti. Hai chiesto loro se i piccioni hanno reso il dovuto omaggio ai cartelloni pubblicitari del calendario e Alessia Fabiani ti ha zittito: “Io ho saputo che ce l’hanno anche i piccioni quindi i piccioni hanno fatto ben altro”. Povero Trevor, ti sei messo sotto la scrivania. Hai provato a contrattaccare alludendo alla tua virilità ma Mascia Ferri ti ha liquidato: “Ma dove vai con quel bollito?” Caro Trevor di Mtv, forse è l’inizio della fine della tua carriera di telepupazzo irriverente. E chi te l’ha inferto questo colpo decisivo? Alessia Fabiani e Mascia Ferri.
L’altra lettera a Trevor: Si fa presto a dire pupazzo
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mercoledì, ottobre 20, 2004
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Anche quelli che fanno diventare ricchi piangono (e fanno piangere) ovvero come ti vinco un milione di euro in tv da absinth la casinista
il mio post sull’argomento
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Ipse Dixit
La televisione è come la cacca. Bisogna farla ma non guardarla.
Gianfranco “Mario” Funari
da “Stasera c’è Funari” – Odeon Tv del 30/10/2001
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Il postino (o piccolo post)
Caro direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, ieri avevo qualche dubbio se pagare o meno il canone del prossimo anno. Poi sull’Isola dei famosi 2, hanno fatto pace e, soprattutto, mi sono gustato il comizio dell’onorevole Cetto La Qualunque di Antonio Albanese a Ballarò. Quattro minuti di alta politica, farcita di contenuti privi di demagogia e illuminati da slogan goderecci. Un linguaggio franco, diretto; il linguaggio di un politico onesto intellettualmente. La televisione pubblica, dando voce all’onorevole Cetto La Qualunque e al suo avveniristico programma politico, ha cancellato in quattro minuti centinaia e centinaia di ore di cattiva televisione. Caro direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, forse è il caso che ad Albanese gli mandate per regalo una pennetta simil oro con la farfallina della Rai stampata sopra. Se l’è guadagnata.
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martedì, ottobre 19, 2004
Ipse Dixit
Stiamo rafforzando il ruolo e l’identità della tv di servizio pubblico dando più spazio alla cultura popolare e alla qualità che da cinquant’anni caratterizza il modo Rai di fare televisione.
Marcello Veneziani (consigliere di amministrazione della Rai)
dal “Corriere della Sera” del 22/7/2004
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Ipse Dixit
Noi non guardiamo solo agli ascolti, ma alla qualità.
Flavio Cattaneo (direttore generale della Rai)
dal “Corriere della Sera” del 17/10/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raidue Massimo Ferrario, la vostra programmazione pre-serale è interessante. Prima del Tg2 c’è l’Isola dei famosi 2 e poi i cartoni animati. Ieri sera in entrambi i programmi se le sono date di santa ragione. Antonella Elia e Aida Yespica come Duffy Duck, Gatto Silvestro e Speedy Gonzales. Le botte tra televip sono meno divertenti ma più educative. I bambini dai tre anni in su avranno capito che di certi adulti è meglio non fidarsi e che la televisione non è tutta bella e divertente. A Mediaset invece si sono divertiti. Striscia e la Gialappa’s vi hanno fatto la pubblicità che meritate senza dover aggiungere nulla al succulento piatto che gli avete regalato. Per loro è un periodo di magra e voi gli date la manna. Massimo Caputi a Quelli che il calcio lo aveva preannunciato che la litigata “era da non perdere”. Simona Ventura aveva colto l’occasione per dirci di vedere che tipetto è la Elia con cui anche lei in passato ha litigato. Caputi, nella puntata di ieri (quella prima dei cartoni) ha spiegato che la lite veniva trasmessa in versione integrale così il pubblico poteva farsi un’idea di chi avesse ragione. Caro direttore di Raidue Massimo Ferrario, ho ragione io. Quando si avvicina dicembre mi chiedo se vale la pena di pagare il canone.
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lunedì, ottobre 18, 2004
Anche quelli che fanno diventare ricchi piangono
Con gli occhi umidi hai consegnato l’assegno da un milione di euro ad uno studente universitario che voleva esser milionario. Ti sei asciugato una lacrima; la storia di quel ragazzo ti ha colpito. Non sei entrato nei dettagli ma hai detto che in passato ha vissuto momenti difficili e si è capito che stavolta eri più che mai contento che a vincere fosse lui. Qualche minuto prima si era consumata per intero la liturgia di tutte le liturgie televisive: il domandone del quiz da un milione. Hai guardato in faccia i tuoi telespettatori e hai detto: “Chissà quante domande avrete visto in questi anni nella dilagante moda dei quiz televisivi. Ma questo è il quiz televisivo. E questa che sto per leggere è la domanda da un milione di euro”. La liturgia di tutte le liturgie televisive è proseguita con le lunghe riflessioni del concorrente che, contrariamente al suo aspetto mite da Harry Potter cresciutello, ha sfoderato la parlantina di Bonolis fino all’apoteosi dell’accensione finale con la vittoria spettacolare. Nei giorni scorsi il direttore di Canale 5 ha riconosciuto che fare il Milionario con i televip è stato un errore e che tu glielo avevi detto: il pubblico vuole la suspance del milione. Come cinquant’ anni fa a Lascia o raddoppia. Caro Gerry Scotti, a Chi vuol esser milionario non capita tutti i giorni una vincita del genere. La buona stella, tua e del concorrente, è arrivata al momento giusto. Canale 5 rincorre affannosamente la Rai e nonno Libero ha lo scatto di un velocista. Siete rimasti tu, Costanzo e la De Filippi a salvare la baracca. Se con la puntata di ieri non vincerai la battaglia degli ascolti allora vuol dire che per Mediaset la situazione è proprio grave. Caro Gerry Scotti, hai avvisato lo studente che per un pò sarà assediato dalla stampa. Io invece avviso te. Stavolta ti criticheranno ti brutto. Non perché hai dato un milione di euro per 15 domande più o meno facili, no. Faranno il confronto con i poveri televip dell’Isola dei famosi 2 che per vincerne meno della metà stanno subendo sofferenze, televoti, Dj Francesco e Carmen Di Pietro.
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domenica, ottobre 17, 2004
di blog in blog
è questo il prezzo del successo? da fralenuvole (ovvero Selvaggia Lucarelli opinionista a L’Isola dei Famosi 2)
la Lucarelli conduttrice a Cominciamo bene estate (vista da me).
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i dialoghi tra BOH e MAH
: sull’Isola dei famosi 2 Dj Francesco ha gridato: “Vorrei durasse tutta la vitaaa!”
: Perchè, c’è qualcuno che vuole impedirgli di restarci?
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sabato, ottobre 16, 2004
Ipse Dixit
Il varietà come lo sa fare la Rai, Mediaset non lo sa fare.
Giorgio Panariello
da “Repubblica.it” del 13/10/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Alessia Merz, hai lasciato l’Isola dei famosi 2 con l’eloquente gesto dell’ombrello. Con il groppo in gola hai confessato che gli stenti patiti ti hanno fatto capire che sei una ragazza fortunata ad avere tutto quello che hai. Fa piacere a noi che paghiamo il canone sapere che abbiamo fatto una buona azione. Cara Alessia Merz, forse continuerai ad essere una prezzemolina televisiva o forse finirai ad Incantesimo. La tua stagione tv appena cominciata è già finita. Ti restano le ospitate in attesa delle proposte per il prossimo anno. Nel frattempo continuerai a condurre sulle emittenti locali quelle lunghe e ripetute promozioni di un mobilificio. Il mobiliere, mentre eri sull’Isola 2, ha intensificato i passaggi di quegli spot. E’ comprensibile. Non è da tutti i mobilieri avere una testimonial che è stata in perizoma a Santo Domingo.
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venerdì, ottobre 15, 2004
Ipse Dixit
Quello che trovo più giusto (…riguardo ai confronti televisivi tra Bush e Kerry) è il lungo capitolato di regole che deve essere rispettato durante il confronto. E’ una cosa sacrosanta. La TV è uno strumento delicatissimo, ci vuole poco per favorire questo o quello, ve lo dice uno che se ne intende: ad esempio se alla fine dell’intervento di uno dei due candidati la telecamera inquadra immediatamente l’avversario che ride del discorso tenuto dall’altro, si avvantaggia considerevolmente quest’ultimo. E purtroppo queste sono le cose che puntualmente capitano da noi. Ecco perché credo che anche noi dovremmo concordare delle regole per i confronti elettorali sulle tv di casa nostra in modo da garantire tutti i candidati. Insomma dovremmo seguire l’esempio degli Stati Uniti.
Silvio Berlusconi
da “La Stampa” del 2/10/2004
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giovedì, ottobre 14, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Rosario Fiorello, a trl ci sei andato per la promozione del tuo cd. Visto che c’eri hai anche strapazzato, quel tanto che basta, i due nuovi vj pulcini Federico e Carolina. Loro tentavano di farti le domande in scaletta ma tu, tra improvvisazioni e battute, li hai esautorati dalla carica di conduttori. Quando Federico ingenuamente ti dice che vuole fare il karaoke, lo costringi a ricordare che lui è arrivato ultimo a Operazione Trionfo. Ma il colpo basso glielo tiri chiedendogli all’improvviso che vuol dire total request live e lui risponde: “… a grande richiesta … qualcosa del genere… sai che non sono neanche sicuro…”. Risatine e pubblicità. Caro Fiorello, con la vj pulcina Carolina sei stato spietato. L’hai completamente imbambolata. Lei ti guardava estasiata pendendo dalle tue labbra e quando se n’è accorta ti ha detto: “Guarda Fiore se non te ne vai qua ci licenziano!” Caro Fiorello, ti ci sai mettere con i vj pulcini. Un tuo collega meno ammirato forse ti avrebbe chiesto: come mai a Mtv ti sei presentato vestito come un ventenne grunge ed invece il sabato su Raiuno indossi l’abito da sera?
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mercoledì, ottobre 13, 2004
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l’audio dell’intervento alla festa della Margherita del personaggio televisivo Flavia Vento su absinth la casinista
sull’argomento anche un dialogo tra Boh e Mah
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Ipse Dixit
Io sono di sinistra e non ho mai avuto problemi a dichiararlo. Cambiare ideologia politica per me sarebbe come cambiare religione. Pensi che diversi anni fa rifiutai un contratto di nove miliardi con questa azienda per una sorta di demenziale coerenza. Detto questo, oggi posso solo ribadire che a Mediaset si lavora benissimo, con eccellenti professionisti che conosco da molto tempo e con anni di preparazione alle spalle. E’ un’azienda in cui ancora la meritocrazia esiste.
Alba Parietti
da “Tgcom.it” del 12/10/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, dopo Studio Aperto anche il tuo Sipario ha presentato un servizio sulla neo giornalista Silvia Toffanin. Sei arrivato secondo ma sei arrivato. La conduttrice in studio ha ricordato che la Toffanin adesso è anche giornalista mentre l’intervistatrice lo ha fatto dire all’interessata: “Sono diventata giornalista e quindi sono doppiamente contenta di essere stata riconfermata a Nonsolomoda. E’ un traguardo a cui tenevo moltissimo per il quale comunque mi sono anche impegnata. Non è una lode che mi faccio, però per me era molto importante e sono molto soddisfatta”. Caro Emilio Fede, avrai tremato quando la tua giornalista le ha chiesto: “Silvia, e l’amore?” E lei laconica: “L’amore va bene, grazie”. Possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo.
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martedì, ottobre 12, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Massimo Caputi, laggiù nell’isolamento di Santo Domingo, non avrai visto che Teocoli ha messo la tua scoperta Alba Parietti, proprio dove l’avevi messa tu a Galagol nel 1990: sullo sgabello. Altri tempi. Allora eri il giornalista di punta di una Telemontecarlo piccola ma agguerrita. Poi, Telemontecarlo ha chiuso e sei emigrato alla Rai dove hai iniziato una nuova carriera: valletto di Simona Ventura. Si è vero, per un anno ti hanno affidato la Domenica Sportiva dove hai portato lo stile di Galagol: eleganza, equilibrio, professionalità. Ma l’evoluzione televisiva ha fatto prevalere altre eleganze, equilibri, professionalità: Controcampo. Così sei tornato alla corte della Ventura. Caro Massimo Caputi, a Quelli che il calcio… hai cercato, tra mille difficoltà, di fare una sola osservazione giornalistica mentre la Ventura e Gnocchi ti sbeffeggiavano ripetutamente. Adesso sull’Isola 2 indossi il cappello dell’uomo del monte (quello che dice di si) e fai i compitini. Spieghi le regolette dei giochini e racconti i riassuntini. Poi c’è la diretta dove è tutto un: si Simona, va bene Simona, se posso Simona, a dopo Simona, grazie Simona, come vuoi Simona, volevo dire Simona, subito Simona. Caro Massimo Caputi, come sostituto di Marco Mazzocchi non vai bene.
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lunedì, ottobre 11, 2004
Ipse Dixit
La televisione è un mezzo invadente. Spesso ti sbatte in faccia violenza e volgarità.
Patrizia Pellegrino
da “Tv Sette” del 13/3/1997
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i dialoghi tra SI e NO
: Gli esperti di televisione prevedono che tra due o tre anni non ci saranno più i reality show.
: Ci resteranno, solo, tutti i concorrenti ed i presentatori.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Mara Venier, ho visto i primi 7 minuti della seconda puntata di Domenica in. Autocelebravate i momenti più esaltanti della prima puntata. Tu che prendi in giro e poi mandi a farsi benedire Naomi Campbell solo perché, dopo aver preso molti soldi, non ha risposto alle tue domande. Il vostro guardate quanto siamo stati bravi è proseguito con un montaggio delle gaffes di Paolo Limiti copiate a Mike Buongiorno. I 7 minuti, della seconda puntata che parlava della prima, si sono conclusi con la vendetta di Massimo Giletti nei confronti del critico di Repubblica Sebastiano Messina. Sembra che Giletti, nella prima puntata, abbia confuso i nomi di due re e che il critico lo abbia sottolineato sbagliando a sua volta. Povero Giletti c’è rimasto male perché gli ha telefonato la mamma dicendogli che è un deficiente. Cara Mara Venier, mentre Giletti con foga e sorriso sarcastico si beava dei suoi e degli altrui errori tu hai deciso di interromperlo perché era arrivato il momento di iniziare la seconda puntata gridando: sigla!!! Ed è dal ritornello della sigla che ho capito che tutto il programma è autoreferenziale: sè, ma dè che?
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domenica, ottobre 10, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Mario Giordano, il servizio più interessante della settimana lo avete fatto voi di Studio Aperto: un’intervista a Silvia Toffanin. La ex letterina preferita di Gerry Scotti, da qualche anno conduce Nonsolomoda ma voi le avete anche dato il benvenuto nel mondo del giornalismo. La Toffanin è diventata vostra collega da qualche giorno e nell’intervista era raggiante ed orgogliosa. Non è affatto facile divertare giornalisti. Per metterla alla prova le avete chiesto di commentare le sfilate di moda e lei se l’è cavata bene. Auguri Silvia.
ps. Caro Mario Giordano, mi è venuta una di quelle amnesie sui nomi che ogni tanto vengono ad Emilio Fede. Lo sai che non mi ricordo se La Toffanin si chiama Silvia o Piersilvia. Va beh, brava lo stesso.
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sabato, ottobre 09, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Perchè Piero Marrazzo ha lasciato Mi manda Raitre?
: Vuole passare dalla ragione alla Regione.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Paola Perego, sei salita in corsa sul treno sbagliato. Quando hai sostituito Amanda Lear come conduttrice della Talpa avrai pensato: tre o quattro edizioni me le faccio. E invece no. Ti hanno soppresso il reality. La nuova direzione di Raidue vuole più sobrietà e La Talpa è fuori gioco. Sei tornata Al posto tuo in attesa di programmi migliori. Non dovrebbe essere difficile trovarne. Ti tocca stare alla finestra dei reality a guardare la Ventura mietere successi falciando gli ascolti della concorrenza. Cara Paola Perego, c’è sempre la possibilità che Simona Ventura diventi presidente della Rai e che decida di farti condurre L’Isola dei famosi 10. E se non dovesse accade puoi sempre tornare a Forum per l’edizione del trentennale.
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venerdì, ottobre 08, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: sull’Isola dei famosi Dj Francesco si è innamorato di Aida.
: Vorrà passare all’Opera.
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Ipse Dixit
In assoluto il mio personaggio preferito (di Sex and the City) è Mr. Big. Tra le protagoniste, le mie simpatie vanno a Carrie e Samantha, la più divertente del quartetto. Di Sex and the City apprezzo molto la veridicità dei dialoghi. E’ proprio vero, gli argomenti che appassionano di più noi donne sono il glamour e il sesso.
Maria De Filippi
da “Il Corriere della Sera – Magazine” del 7/10/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Maria De Filippi, la disciplina nella tua scuola è importante. Fa parte del bagaglio che volete consegnare agli aspiranti artisti. I tuoi professori spendono molte energie per educare gli allievi dal punto di vista comportamentale. Sono lì con la loro professionalità ed esperienza per essere anche di esempio. Ce la mettono tutta e si appassionano tanto al loro lavoro; che le esibizioni dei ragazzi siano soddisfacenti o no. La professoressa Maura, sabato scorso, parlando di una allieva che in settimana aveva lavorato male e con poca applicazione ha detto: “era da prendere a calci”. Non ho capito se il termine pedestre fosse riferito alla qualità dell’esibizione o all’impegno dell’esecutrice. Cara Maria De Filippi, di certo non era riferito al programma; sarebbe un’autocritica eccessiva.
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giovedì, ottobre 07, 2004
di blog in blog
“poeticità vs catastroficità” di absinth la casinista
ovvero come ti giro la notizia.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Giuliano Ferrara, ieri ad Otto e mezzo, hai annunciato una “piccola novità”: una studentessa di filosofia porrà le sue domande agli ospiti in un momento tutto suo della trasmissione. Hai precisato che la ragazza è schierata a sinistra ma non ho capito bene se si alternerà con altri studenti di idee diverse. La ragazza si chiama Consuelo Di Benedetto, ha proprietà di linguaggio e le idee chiare. Caro Giuliano Ferrara, ho dovuto aspettare un’ora per vedere il momento tutto suo; quando è arrivato, lei con piglio deciso ha iniziato ad intervistare Piero Fassino. Gli ha chiesto cosa ne farà la sinistra (se vincerà le elezioni) di leggi come quella sulla devolution, la Bossi-Fini sull’immigrazione e quella sulla fecondazione assistita. Fassino ha risposto. Caro Ferrara, perché la tua co-conduttrice, sostituta della Palombelli, ha tentato di infilarsi con una domanda mentre Fassino rispondeva? Nonostante l’interruzione la studentessa è riuscita a rilanciare: “e la Bossi-Fini sull’immigrazione?”. Risposta di Fassino interrotta da un altro tentativo di domanda della tua co-conduttrice. Fassino che, come me, aveva capito che quello era il momento della studentessa non risponde e prosegue rivolgendosi alla ragazza. La co-conduttrice, sull’ultima parola di Fassino, parte con una domanda sulla Legge Moratti. A questo punto è chiaro che la co-conduttrice avrebbe voluto fare le domande che ha fatto la studentessa e che lo spazio concesso a quest’ultima è bello che finito. Caro Giuliano Ferrara, parlane con la tua co-conduttrice; durante il momento della studentessa voi state zitti altrimenti potrebbe sembrare che volevate solo mettere la scritta studentessa sotto il volto di una bella ragazza.
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mercoledì, ottobre 06, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: la Radio italiana oggi compie 80 anni.
: C’è arrivata perchè non ha mai trasmesso un reality show?
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Il postino (o piccolo post)
Caro Teo Teocoli, più normale di così è impossibile. Abito scuro e farfallino, balletti, orchestra, scenografie elaborate, pubblico plaudente, tante luci, lustrini, grandi ospiti, monologhi, imitazioni e pubblicità. Normale. Dopo tante ospitate in programmi di altri hai il tuo show. Normale. E’ normale affidare il ruolo di prima donna ad Alba Parietti facendole però la battuta che erano ventitrè anni (l’età del figlio in prima fila) che non lavorava. E’ normale che Alba si esibisca nel balletto di Etienne che le era venuto così bene qualche anno fa in Rai (Domenica in?). E’ normale piazzarla sullo sgabello come nel 1990 a Galagol (stavolta però con le gambe coperte). E’ normale che un teleshow abbia pezzi interi di uno spettacolo già fatto in teatro. E’ normale invitare i pezzi da novanta di Zelig. E’ normale presentare un po’ alla volta tutte le tue più famose imitazioni e camuffamenti. Caro Teo, è normale che celentaneggi e maldineggi un po’. E’ normale che adesso Mediaset dica che è il programma dell’anno. E’ normale che un programma normale sembri un programma d’altri tempi a causa della logorante assuefazione da anormalità televisiva. Caro Teo Teocoli, è normale che Il Teo. Sono tornato normale abbia successo e che il pubblico dica: finalmente è tornato un programma normale. La cosa più normale che si vede ultimamente in tv è il monoscopio. E rischia di sparire. Si è scoperto che l’auditel rileva anche i suoi ascolti. Vedrai che non lo trasmetteranno più.
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martedì, ottobre 05, 2004
Ipse Dixit
Alba Parietti c’è e piace, soprattutto alle donne, che hanno il potere sul telecomando.
Alba Parietti
da “La Stampa” del 25/9/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Marco Liorni, lo stanno regalando. Regalano il ricevitore per la tv digitale terrestre. Una nota catena di negozi di elettronica sta facendo questa promozione: 150 euro di contributo statale e zero euro per il costo del decoder o scatolotto che dir si voglia. Evidentemente la distribuzione degli scatolotti è andata così bene che gli sono avanzati e li regalano. Non c’è altra spiegazione. Caro Marco Liorni, devi essere molto soddisfatto. Se si è arrivati a questo grande risultato e tutti hanno il decoder interattivo multimediale gratuito per la televisione digitale terrestre il merito è anche tuo. Puoi tirare un sospiro di sollievo. Sembrava che la gente non li volesse ma adesso che li regalano anche quei pochi che avevano qualche perplessità vedrai che si convinceranno. Quando lo incontri ricordati di dirlo ad Emilio Fede. Vedrai come sarà contento. Io non lo prendo. Tu mi dirai che sono incontentabile ma aspetto di vedere come va a finire questa storia del passaggio obbligatorio al digitale terrestre entro il 2006. Nel frattempo so che mi perderò le eccezionali possibilità offerte dallo scatolotto e subirò la programmazione obsoleta delle rete generaliste. Resterò l’unico senza tv? No, vedrai che alla fine cederò al progresso.
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lunedì, ottobre 04, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: l’hai vista l’intervista di Rocco del Grande Fratello a Mai dire Iene?
: si.
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Vacanze forzate
Nella tua attività di importatore e distributore di teleformat hai prodotto l’ennesimo programma deperibile: Armi e bagagli. Hai preso due famiglie, una molto ricca di Avellino e una molto meno ricca di Modena e le hai mandate in vacanza insieme. La prima settimana nel camping dove va la famiglia molto meno ricca e la seconda settimana sulla barca a vela della famiglia molto ricca. Caro Giorgio Gori, come sempre hai fatto un ottimo casting. Al seguito della famiglia emiliana c’è una nonna alla Vanna Marchi che dopo i primi baci e abbracci inizia a seminare zizzania. La settimana in campeggio si conclude con un litigio per un motivo futile: la famiglia molto ricca si è fermata a pranzo in paese senza avvisare. Nonna zizzania piange a dirotto perché la figlia li giustifica. Il genero parla male della suocera. I nipotini sono tristi come i telespettatori, credo. Caro Giorgio, comincio a pensare che il titolo non sia casuale; queste persone oltre ai bagagli hanno portato armi pesanti: le parole. Nonna zizzania arriva a minacciare di prendere a calci nel c…o uno dei bambini molto ricchi. Pianto della bambina e intervento del genitore. Nonno Libero rabbrividirebbe. Caro Giorgio Gori, con queste premesse li mandi a fare la seconda settimana in barca dove, notoriamente, anche le amicizie più solide hanno buone possibilità di finire. Figuriamoci se può nascere un’amicizia tra queste due famiglie con zizzaniera al seguito e con le vostre telecamere addosso. In barca la situazione precipita insieme al sabato pomeriggio di Canale 5. Il capo famiglia molto ricco prova a scaricare, senza riuscirci, nonna zizzania in albergo. Arriva una tempesta con mare forza 6 e la situazione diventa insostenibile. Dopo la paura e l’ennesima litigata con urla e paroloni, la famiglia molto meno ricca abbandona la barca e la trasmissione. Le due famiglie dopo le vacanze non si sono più riviste. Solo i bambini si sentono per telefono. Caro Giorgio Gori, se ti propongono un format in cui i bambini di due famiglie (una molto ricca e una molto meno) giocano in una stanzetta fino a che non litigano, non lo comprare.
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domenica, ottobre 03, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Flavia Vento ha parlato al congresso della Margherita.
: Sarà perchè ha partecipato alla Fattoria.
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Ipse Dixit
Da quando la tv italiana è stata invasa dal Grande Fratello e dagli altri reality show, è successo che tutti i programmi che prima facevano altro si sono dovuti adeguare. Che cosa vado a fare a Buona Domenica, a farmi giudicare da Rocco Casalino? No, preferisco restare a casa, studiare, prepararmi e aspettare.
Alessia Fabiani (ex letterina)
da “Max” di agosto 2004
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sabato, ottobre 02, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Come ti è sembrato il primo faccia a faccia televisivo tra Bush e Kerry?
: Più noioso di una puntata qualsiasi di Porta a Porta.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Antonio Caprarica, era dai tempi di Sandro Paternostro che la Rai non aveva a Londra un corrispondente così elegante ed originale. I tuoi abiti sono sempre perfetti; il tuo aplomb inappuntabile. Seguo con interesse le tue corrispondenze in cui ti occupi di tutto. Dai cappellini indossati dalle signore ad Ascot al batman-padre senza diritti che si arrampica su Backingham Palace; dall’intervento al cuore di Blair alla legge sulla caccia alla volpe. A luglio mi è piaciuto il servizio che hai fatto sul carnevale caraibico di Notting Hill. Vestito come un lord in mezzo alle ballerine in bikini, ci hai descritto in un minuto quelle atmosfere festose. Per essere in tema ti sei messo la cravatta rosa su un completo grigio classico. Caro Antonio Caprarica, bello quel servizio sulle nuove tecniche proposte dagli scienziati inglesi per misurare l’inquinamento: vedere quanti moscerini restano spiaccicati sulle targhe delle automobili. Il servizio si concludeva con te, elegantissimo, accasciato vicino ad una targa in cerca di moscerini. Sandro Paternostro sarebbe orgoglioso di te.
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venerdì, ottobre 01, 2004
Ipse Dixit
Per me arrivare a Striscia è un traguardo importante. Un punto altissimo nella mia carriera di donna di spettacolo.
Michelle Hunziker
da “La Stampa” del 25/9/2004
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i dialoghi tra BOH e MAH
: Cosa resterà del Grande Fratello 5?
: Gli ingressi in studio di Barbara D’Urso.
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Il postino (o piccolo post)
Cara Cristina Parodi, tutti i giorni a Verissimo ti tocca parlar bene dei grandi fratelli e non puoi spendere nemmeno una parola per gli isolati prodotti da tuo marito. La tua professionalità non è in discussione. Sarà che li conosci da poco ma ho notato che non c’è nessuno capace di illuminarti il viso come quando vedevi Patrick. Cara Cristina, devi trovarti subito un preferito altrimenti diranno che quest’anno sei meno entusiasta del Grande Fratello a causa di un possibile conflitto d’interesse: va in onda in concorrenza con l’Isola dei Famosi. Cara Cristina, c’è quel Jonathan che è abbastanza strambo per diventare il tuo preferito e riaccendere il sorriso che sfoderavi per Patrick.
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martedì, novembre 30, 2004
Minuetti
Cioccolatini e aperitivi sul tavolo, foto di famiglia qua e là, quadri d’autore alle pareti, comodi divani ed una amabile padrona di casa. Sono queste le atmosfere che respirano gli ospiti di Anna La Rosa a Telecamere. Niente a che vedere con il tuo studio in nero di Report. E indovina chi erano i suoi ospiti domenica scorsa? Il ministro per le infrastrutture Lunardi e, reggiti forte, Elio Catania presidente delle ferrovie. Erano lì per parlare dell’alta velocità e per presentare il nuovissimo treno per i pendolari italiani chiamato Minuetto. Cara Milena Gabanelli, puoi rilassarti perché l’ingegnere e presidente Catania ha detto che vogliono affrontare il futuro con grande velocità ma con una attenzione al cliente. Non credere che Anna La Rosa non l’abbia interrotto. Gli ha chiesto: “quanti sono i nuovi treni?”. E lui: “nei prossimi ventiquattro mesi noi avremo duecento nuovi Minuetti”. Cara Milena Gabanelli, ed è qui che Anna La Rosa lo interrompe di nuovo con un deciso stop. E’ il segnale per la soave regia che manda in onda un filmato di un balletto in costume. Tra gli ospiti in studio c’è anche, per l’opposizione, l’ex ministro Treu e tutti sembrano apprezzare la genial trovata. Al termine del balletto, la cinquecentesca La Rosa ci erudisce: “L’avete riconosciuto. E’ il ballo più famoso di tutti i tempi. Ha raggiunto l’apice durante la corte di Luigi XVI e minuetto vuol dire piccolo passo. Pensate, l’ha scoperto un italiano. Oggi il ballo è andato in disuso”. Poi si rivolge al ministro Lunardi e con pugno di ferro gli dice: “Lei so che balla bene ma il minuetto non lo sa ballare”. Cara Milena Gabanelli, lo vedi che non sei la sola a mettere in seria difficoltà i politici. Ma Anna La Rosa non dimentica l’obiettivo principale della trasmissione e rilancia: “E adesso cambiamo musica e cambiamo immagini. Vediamo il minuetto di oggi. Il minuetto del futuro”. Ed ecco le belle immagini del bel treno che migliorerà la vita dei pendolari italiani. Tutto molto bello. L’ingegner Catania è orgoglioso e dice che il rumore di quel treno gli dà una grande eccitazione. Ma in tivù ci si va anche per fare degli annunci importanti: “E’ un bellissimo treno… ne consegneremo tanti… li stiamo consegnando… ne avremo duecento nei prossimi due anni.” Cara Milena Gabanelli, anche in questo caso Anna La Rosa dimostra di non essere da meno di te. Parte in quarta con una domanda insidiosa: “Andranno tutti al nord per caso? La mia domanda è un pò rischiosa”. L’ingegner Catania non si lascia cogliere impreparato e risponde che in Sicilia andranno solo Minuetti. Non mancano delle interviste in cui i pendolari si lamentano del servizio attuale. Una ragazza dice che non si sono aperte le porte del treno e da Gioia è finita a Taranto. In studio il ministro sorride. Ma il servizio finisce in bellezza con le immagini di un roseo futuro: il Minuetto. Una bella intervista all’amministratore delegato di Trenitalia seduto dentro un Minuetto con musica minuetto di sottofondo. Anna La Rosa si scrive le date delle prossime scadenze di ammodernamento e si dichiara pronta a rinfacciarle al ministro e al presidente delle ferrovie. Poi li invita a prendere i cioccolatini sul tavolo e saluta i telespettatori. Cara Milena Gabanelli, c’è modo e modo.
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lunedì, novembre 29, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Fabio Canino, da un programma intitolato Cronache Marziane uno si aspetta qualcosa di originale. Nell’ultima puntata hai ospitato Alba Parietti ed hai fatto la storia per immagini delle sue trasformazioni chirurgiche. Che irriverenza; che originalità. Una lunga serie di foto tratte da vecchie trasmissioni in cui la Parietti aveva meno seno e meno labbra. Il giochino consisteva nel farle indovinare a quale trasmissione si riferivano quelle strabilianti immagini. Caro Fabio Canino, per Cronache Marziane hai detto di ispirarti a Pedro Almodovar: “E’ un genio e mi piace l’idea di mettere in scena in tv quella stessa vena di irriverenza che attraversa i suoi film: provocatoria, dissacratoria, ma mai gratuita. Una lezione di modernità” (dal Corriere della Sera – Magazine del 21/10/04). Caro Fabio Canino, ho l’impressione che sarai uno di quei casi in cui l’allievo non supererà il maestro.
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domenica, novembre 28, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Pippo Baudo farà causa alla Rai e la Rai farà causa a Pippo Baudo.
: La notizia sarebbe stata se qualche telespettatore avesse fatto causa a loro.
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Ipse Dixit
Dalla torre butto Costanzo, ma solo perchè Vespa è stato il mio primo direttore. Mi mandò a Uno mattina che era un pò la nave scuola per i giovani.
Francesco Giorgino (giornalista del Tg1)
dal Corriere della Sera – Magazine del 30/9/04
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sabato, novembre 27, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Ascanio del Grande Fratello 4, Enrica Bonaccorti ti ha preso nel suo programma sui cani intitolato: Il mio migliore amico. Sei bravo. Leggi le lettere e la mail che arrivano, dai i numeri di telefono e l’indirizzo internet della trasmissione. Ma hai anche degli spazi tuoi. In una puntata andavi in giro con la tua Katia ed il tuo cane. Facevi un servizio sui locali pubblici che accettano o meno di far entrare i cani. Poi hai una rubrica in cui fai da assistente ad un addestratore. Lui ti dice cosa far fare al cane e tu esegui fedelmente usando i comandi classici da addestratore: Fuz!!…Fuz…!! Sei bravo, perchè il cane li segue. Caro Ascanio del Grande Fratello 4, Enrica Bonaccorti ti ha chiesto se userai gli stessi metodi decisi con la tua Katia quando sarete sposati. Tu non le hai risposto. L’avrai ritenuta una spiritosaggine superflua.
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venerdì, novembre 26, 2004
Ipse Dixit
Sapete che succede? Succede che la televisione, da che ne fai parte, è in grado di regalarti privilegi quotidiani: il guadagnar bene, la popolarità, e tutti che ti danno pacche sulle spalle come se fossi chissà chi. A questi privilegi non vuole rinunciare alcuno, e nessuno dunque si prende rischi. Perché nel momento in cui ti prendi un rischio, succede che può andar male. E la televisione è occupata da molte persone che sono lì per miracolo, che non fanno televisione, ma ci stanno. Giacchè ci stanno, e ci stanno comodi, si domandano: perché muovere le acque, preferisco non fare niente o fare la stessa cosa che ho sempre fatto.
Paolo Bonolis
da Il grande talk – Raitre (Educational) del 29/5/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Paolo Bonolis, la faccia ce l’hai messa. Non per dire che ti autosospendi ma per dire che ad Affari tuoi è tutto in regola. Me ne compiaccio. Secondo me un gesto altamente simbolico sarebbe stato meglio. Ma la faccia è la tua.
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giovedì, novembre 25, 2004
caro televip oggi compie un anno.
Grazie a tutti i lettori.
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i dialoghi tra Si e No
: Lunedì sera il Tg5 ha intervistato Al Bano sulla sua vita privata.
: E’ tornato Rossella 2000.
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Ipse Dixit
Carlo Rossella sicuramente farà un telegiornale popolare, di buona qualità, che non farà rimpiangere quello di Mentana.
Bruno Vespa
da “Otto e mezzo” – La7 del 22/11/2004
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mercoledì, novembre 24, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Paolo Bonolis, perché non prendere esempio da Michele Cucuzza? Sul suo programma La vita in diretta c’erano sospetti di pubblicità occulta e lui, anche se non c’entrava niente, si è autosospeso. Voi televip nei programmi ci mettete la vostra professionalità ma anche la vostra faccia. In questo momento, tu sei il più televip di tutti i televip e la tua faccia contribuisce a dare credibilità ai tuoi programmi. Sembra che il fidanzato di una produttrice esecutiva di Affari tuoi abbia vinto 20.000 euro nel gioco abbinato alla lotteria dello stesso programma. Lo dice Striscia la notizia del tuo amico Antonio Ricci. Ma non è come l’ultima volta che vi siete incrociati. Non ci provo nemmeno a ipotizzare un calcolo delle probabilità. La produttrice si è autosospesa (Corriere della Sera di oggi). Caro Paolo Bonolis, c’è poco da fare. Ti piazzi davanti alla telecamera come quella volta che hai detto a Ricci che si doveva vergognare; dici ai tuoi telespettatori che tu non c’entri niente, che gli autori non c’entrano niente e che è tutto corretto. Poi annunci che autosospendete la trasmissione fino a quando non sarà tutto chiarito. Raiuno al posto vostro potrebbe mandare le repliche di un flop clamoroso come Max e Tux. Così, tanto per essere superiori e dare uno schiaffo morale a chi crede che la Rai pensi solo agli ascolti. Caro Paolo Bonolis, tu mi potresti dire che il problema riguarda chi gestisce la lotteria e che bisognerebbe sospendere pure quella. E ritorniamo al punto: perché non prendere esempio da Michele Cucuzza?
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martedì, novembre 23, 2004
di blog in blog
cara selvaggia (lucarelli) di absinth la casinista
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Il postino (o piccolo post)
Caro Gerry Scotti, non vedevi l’ora che iniziasse il torneo di Natale di Passaparola. Da ieri, fino alla sera di Natale, si scontreranno i migliori concorrenti tra cui il tuo preferito: Ferdinando Sallustio da Ostuni. Se fosse per te farebbe parte del cast e lo metteresti tra le letterine ed i giudici. Sallustio è un po’ narciso e quando lo saluti sfodera la sua modestia: “sono contentissimo di essere qui e spero che lo siano tutti quanti i telespettatori a casa”. Tu gli fai da spalla: “sai che c’è gente che non dorme più senza le tue ninne nanne?”. E Sallustio: “Ho rinnovato il repertorio.” Il campione è un po’ arrugginito e fatica a riprendere il ritmo quizzettaro ma per te c’è solo lui: “Il nostro più grande campione!”. E lui sempre con modestia: “Nooo! Siamo tutti grandi!”. E’ il momento della ruota finale. Prima della ninna nanna ci mostra la foto del figlio. Poi, come annunciato, ecco la novità. Non canta più le ninne nanne ma le canzoncine del risveglio. La nenia è sempre la stessa anche se Sallustio precisa che la musica (?) l’ha scritta un suo amico maestro di musica ad Ostuni. Poi la magistrale interpretazione e la vittoria della puntata. Caro Gerry Scotti, tu lo hai lasciato fare come se fosse a casa sua e intanto avrai incrociato le dita. Se Sallustio arriverà alla finale, la sera di Natale tu sarai felice come una pasqua.
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lunedì, novembre 22, 2004
Ipse Dixit
Ricominciamo con umiltà e dignità. Sarà una domenica completamente diversa perché non possiamo entrare in competizione diretta con Buona Domenica, che è fortissima negli ascolti e nel cast. E poi Costanzo è un mio amico: quando ero ferma mi ha proposto un posto a Buona Domenica, ci vogliamo bene.
Mara Venier
da “Il Tempo” del 3/10/2004
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Il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, io a Mara Venier glielo avevo detto di invitare Al Bano e invece l’hai fatto tu. A me la tua intervista è sembrata registrata ma era sempre più recente degli spezzoni di una vecchia intervista ad Al Bano che ha trasmesso Mara per contrastarti. Loredana Lecciso registrata però ce l’avevi pure tu e così vi siete confrontati ad armi pari: Loredana Lecciso e Al Bano registrati contro Al Bano e Loredana Lecciso registrati. Raiuno contro Canale 5; Canale 5 contro Raiuno. Caro Maurizio Costanzo, ma tu sei sempre tu e non saresti tu se non avessi l’idea in più. Hai avvisato Al Bano che proverai a convincere l’ex moglie Romina a tornare con lui; solo per cantare. Lui, lei e l’altra. Caro Maurizio Costanzo, pensi che andrete avanti ancora molto con questa storia? Magari per una pax natalizia? E c’è già chi rimpiange la storia di Alessandra e Costantino.
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domenica, novembre 21, 2004
i dialoghi tra Si e No
: che ne sarà adesso dell’Isola dei famosi?
: La trasferiscono su Raiuno e la abbinano alla Lotteria Italia.
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Ipse Dixit
Sono impazzita per l’Isola dei famosi. Ero a Pisa, dovevo andare al cinema, ma sono rimasta attaccata alla tv sotto gli occhi orripilati di mia suocera.
Daria Bignardi
dal “Corriere della Sera” del 21/3/2004
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sabato, novembre 20, 2004
Anatomia di un successo
Un anno fa è stata tutta colpa tua. Stavolta non è solo merito tuo. Milioni di telespettatori non hanno visto l’Isola dei famosi 2 solo perchè c’era Simona Ventura. No, c’era molto di più. Si è capito subito che era un’edizione baciata dalla fortuna anche se sotto forma di uragano. Non potevate sperare in un inizio più appropriato. L’onda lunga della fortuna ha poi provveduto a far rompere la gamba al televip meno adatto alla trasmissione: Paolo Calissano. E come per una non prevista ma prevedibile magia ecco spuntare Carmen Di Pietro come sostituta. Lei si che per l’Isola era giusta. E’ stata lei, chi l’avrebbe detto, che ha fatto la cosa più intelligente in 55 giorni di reality: ha consigliato di usare il suo pareo a mò di rete per prendere i pesci. La fortuna, e solo la fortuna, ha deciso che Sergio Muniz finisse sull’ultima spiaggia per interpretare la parte del naufrago solitario che parla con i pesci e legge l’autobiografia di Valerio Merola. Già, Valerio Merola. L’uomo che ha vissuto il suo riscatto dopo un terribile esilio sulle spiagge cubane. Chi l’avrebbe detto che le donne dell’Isola si sarebbero azzuffate ad ogni occasione fino all’apoteosi gladiatoria del combattimento tra Aida Yespica e Antonella Elia. Ma ci voleva anche il tenero. Ed eccolo servito (sempre dalla dea fortuna): l’amore tra il figlio dei Pooh e la bella venezuelana. E poi le lacrime di mamma Pellegrino e papà Schillaci. Cara Simona Ventura, i meriti di questo successo vanno anche alla logorrea della Cancellieri ed ai perizoma di Alessia Merz e Ana Laura Ribas. Ma come non poteva avere successo un reality che ci ricordava continuamente i momenti meravigliosi delle notti magiche di Schillaci e le avventure di Sandokan. Avete avuto aiuti anche dall’esterno. La curia che vieta a Don Mazzi di fare l’opinionista (per una puntata) come la vuoi chiamare se non fortuna. Tutti i giornali ne hanno parlato. Come hanno parlato della tua separazione da Bettarini che per sfortuna è capitata proprio in questo periodo. E’ comprensibile che il pubblico volesse vedere come stavi. Cara Simona Ventura, ma ci sono anche i tuoi di meriti. A partire dal tuo stile di conduzione urlato, ridanciano, gergale quanto scollacciato. E ieri sera nell’ultima puntata ti sei superata. Sei stata la sacerdotessa perfetta di un crescendo impressionante che ha ridicolizzato la Carrà di Carramba che sorpresa. Adesso però devi completare l’opera con un ultimo obiettivo da raggiungere. Antonella Elia sull’Isola si è ripetutamente chiesta “ma perchè tutti mi dicono che sono una malata di mente”. Cara Simona Ventura, l’Isola dei famosi 2 potrà considerarsi un successo completo solo quando avrete trovato qualcuno che aiuti la Elia a risolvere questo complesso problema esistenziale.
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venerdì, novembre 19, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Valter Nudo, stasera restituirai scettro e corona di re dell’Isola dei famosi. Fino a pochi mesi fa, là, dove oggi furoreggiano Sergio Muniz, Totò Schillaci e Sandokan, c’eri tu. Adesso invece ti tocca recitare la parte del chirurgo di una clinica privata che si chiama New Life; i pazienti, anche se attori, faranno i debiti scongiuri. Dopo i piagnistei sull’Isola sei un’altro personaggio: molto più determinato. In sala operatoria, durante un delicato intervento, l’equipe che ti assiste si ferma e mette in dubbio il tuo operato. Tu li convinci a continuare con frasi trascinanti. Caro Valter Nudo, ad Incantesimo 7 sei l’attore protagonista e sarebbe difficile trovare qualcuno in grado di interpretare quella parte con tanta vacua intensità. Stasera sapremo chi sarà il tuo erede sull’Isola. Sergio Muniz ha buone possibilità di emularti. L’hai visto con la barba uguale alla tua? Kabir Bedi non ha bisogno di vincere l’Isola per tornare a fare l’attore. Caro Valter Nudo, se vince Totò Schillaci c’è da preoccuparsi. Per Incantesimo 8 rischi la sostituzione.
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Ipse Dixit
L’Isola dei famosi piace perché, oltre a mostrare il re in mutande, soddisfa la voglia di avventura della gente. E poi è una sorta di Iliade dei nostri tempi. Agamennone contro Achille, Dj Francesco contro Kabir Bedi. E con Aida Yespica nei panni di Briseide. Sembra un poema epico.
Rosanna Cancellieri (giornalista e concorrente dell’Isola dei Famosi 2)
dal “Corriere della Sera” del 12/11/2004
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giovedì, novembre 18, 2004
due ragazze da sit-com
la versione di latino da absinth la casinista (auguri ! oggi compie gli anni)
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Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Mentana, oggi si celebra una settimana dal tuo addio al Tg5. Ma ti sarai consolato, oltre che con la promozione, anche con le attestazioni di stima dei tuoi colleghi. Clemente J. Mimun del Tg1 ha dichiarato che hai dimostrato tutto il tuo valore e che hai chiuso con onore. Emilio Fede, e dico Emilio Fede, si è ricordato che è stato lui a farti esordire in video al Tg1 ed ha riconosciuto che hai lasciato a testa alta. Caro Enrico Mentana, ti sarà venuta la lacrimuccia nel leggere che per Paolo Liguori di Tgcom la cosa importante è che tu sia rimasto in azienda. E la professione di umiltà di Mario Studio Aperto Giordano? “C’è sempre da imparare da lui e sono contento che rimanga in azienda a dare un contributo fondamentale”. Ma quando due colleghi come Vespa e Costanzo si lanciano in elogi esaltanti, beh allora forse vale la pena di diventare direttori editoriali. Vespa: “Mentana è stato un bravissimo direttore che ha ottenuto successi straordinari e gli auguro di continuare ad averli, qualunque cosa faccia”. Costanzo: “A Enrico ho mandato un messaggio questa sera dicendogli ricordati che sono e rimarrò sempre un mentaniano”.
Caro Enrico Mentana, eri tanto bravo, bello e buono.
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mercoledì, novembre 17, 2004
di blog in blog
frasi da televenditore d’arte di pensieri in eccesso
sullo stesso argomento una vecchia lettera di carotelevip. l’Orlando appassionato.
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i dialoghi tra Si e No
: cosa ti piace del programma di Panariello Ma il cielo è sempre più blu?
: Julia Smith e la sigla iniziale.
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Ipse Dixit
Quest’anno ho voluto cambiare, non ci sono né Tosca D’Aquino né Paolo Belli, è tutto nuovo. Abbiamo fatto una scelta di qualità, volevamo uno spettacolo più raffinato, più elegante. Anche i miei personaggi sono meno buffi, però hanno più contenuti. Quello che si è perso da una parte si è guadagnato in termini di livello qualitativo.
Giorgio Panariello
da “La Stampa” del 6/11/2004
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martedì, novembre 16, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Molte squadre di Serie A hanno chiesto a Italia 1 informazioni sui calciatori di “Campioni – Il Sogno”.
: E’ così che pensano di risolvere la crisi del calcio italiano?
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Il postino (o piccolo post)
Cara Mara Venier, i tuoi telespettatori con un televoto hanno detto la loro su Loredana Lecciso: deve starsene a casa. E’ probabile che seguirai il volere del pubblico anche se con qualche perplessità. Da una parte il pubblico ti fa vincere negli ascolti quando la Lecciso balletta; dall’altra la vuole a casa a badare ai figli. Che tutte le telefonate le abbia fatte Al Bano è da escludere. Come è da escludere che tu pensassi di arrivare fino a maggio facendola esibire e poi processandola negli ultimi quindici minuti di Domenica in. Però quel televoto (92%) non puoi ignorarlo. Ti dice: “Mara, invita Al Bano!”. Se lui accetta di rispondere alle domande di Alfonso Signorini, per altre due puntate sei a cavallo. Cara Mara Venier, però una vocina ti rimarrà in testa. Perché io non posso più far ballettare la Lecciso mentre su Canale 5 ogni sabato fanno ballettare la De Filippi senza che nessuno le dica di starsene a casa?
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lunedì, novembre 15, 2004
Ipse Dixit
Sono scappata dal mondo della moda, che è sporco e superficiale. Non mi ci riconosco per nulla: tu sei lì, una bella statuina muta, e non puoi prodigarti in nient’altro perchè non ti è richiesto. La moda e i compromessi sotterranei mi avrebbero tarpato le ali, e io ho bisogno di volare alto.
Giorgia Surina (conduttrice tv)
da “La Stampa” del 6/11/2004
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Il postino (o piccolo post)
Cara Giorgia Surina, ieri ti sei riposata dalla fatiche di conduttrice ma in tivù c’eri lo stesso in qualità di attrice che va pubblicizzare il suo film. Per la verità hai fatto l’accompagnatrice del protagonista maschile: Adriano Giannini. Siete andati dalla Ventura domenicale e Giannini ha tessuto le tue lodi: “Giorgia è molto brava. All’inizio eravamo un po’ preoccupati… perché il primo giorno… diciamo… non ha mai fatto niente… invece abbiamo visto che era più brava di noi quindi non aveva bisogno di nessun aiuto”. Una promozione sul campo. Tu non te l’aspettavi e con sincera gratitudine hai messo una mano sulla spalla di Giannini per ringraziarlo. Visti i risultati potresti dedicarti alla carriera cinematografica. Cara Giorgia Surina, le altre conduttrici tv sarebbero felici. Con tutti i programmi che lasceresti molte di loro troverebbero lavoro.
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domenica, novembre 14, 2004
Insomnia
Giovedì notte non riuscivo a prendere sonno. Ho provato a leggere qualche pagina di un vecchio libro di Bruno Vespa: Il Duello: non lo dovevo fare. Ho iniziato a chiedermi perchè proprio quel libro e, soprattutto, come c’è finito nella mia libreria. Risultato: più sveglio che mai. Allora ho provato a sistemare le bollette di luce, gas, telefono e rifiuti solidi urbani. Niente da fare: sveglio. Mi son detto qui ci vuole un rimedio drastico: Sottovoce di Gigi Marzullo. Accendo la tivù e metto sulla rete ammiraglia della Rai. “E’ notte alta e sono sveglioooo!”. Grazie, questo lo sapevo. Forza Gigi, fai il tuo dovere. Due o tre domandine delle tue e voilà, si dorme. Vediamo chi è l’ospite di stanotte. Aida Yespica? Quella dell’Isola dei famosi 2? Giro subito su Raidue e sta pure lì nella replica notturna della puntata in cui porta un blocco di ghiaccio in braccio. Sull’Isola è dura almeno quanto è dura rispondere alle tue domande sull’amore. “Aida, lei ha sofferto per amore? E soffre ancora? Quando e perchè comincia una storia d’amore? E perchè finisce? Si può vivere senza amore? Si vive meglio o peggio senza amore?”. Questa mitragliata di domande gliele fai sottovoce. Mica poi tanto, visto che ti ha appena confessato che ha sofferto e soffre ancora perchè le manca il suo ex fidanzato. Caro Gigi Marzullo, quando hai registrato questa puntata non potevi sapere che lei sull’Isola si sarebbe innamorata di Dj Francesco. Metto di nuovo su Raidue e Aida è distesa accanto al suo Dj mentre da te ascolta la canzone della Pausini che ha scelto: “e mi manchi amore miooo!” Sull’Isola Aida sta mangiando una pizza ed io continuo a non avere sonno. Questo incrocio televisivo è troppo interessante. Sai Gigi, potresti aver inaugurato, involontariamente, un nuovo genere televisivo. Alla stessa ora, gli stessi televip, in due trasmissioni, da una parte piangono un amore dall’altra ne vivono uno nuovo. Caro Gigi Marzullo, ti stavano per nominare vice direttore di Raiuno. Se gli porti la cassetta con Aida in contemporanea da te e sull’Isola, la promozione è assicurata. Devi solo tagliare il pezzo in cui le domandi: “Ho letto che da bambina giocava molto con le bambole. Vero? Oggi? Gioca ancora con le bambole?”. Caro Gigi Marzullo, eri andato così bene con tutte quelle domande sull’amore. Che c’entrano le bambole adesso. Ecco, le mie palpebre cominciano ad appesantirsi. “Si faccia una domanda e si dia una risposta”. E Aida Yespica a sè stessa:” Cosa vorresti trovare nel tuo futuro?” Auto risposta: “Persone che mi vogliono bene e un fidanzato. Perchè no?”. Caro Gigi Marzullo, non volendo hai fatto uno scoop. I televip sull’Isola hanno accusato Aida di essersi attaccata al figlio dei Pooh per opportunismo mediatico. E invece tu hai dimostrato che era in cerca di un amore sincero. Grazie Gigi, adesso mi posso addormentare tranquillo.
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sabato, novembre 13, 2004
i dialoghi tra Si e No
: Mentana è stato sostituito al Tg5 da Rossella.
: Francamente, me ne infischio.
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i dialoghi tra BOH e MAH
: Enrico Mentana passa da direttore del Tg5 a direttore editoriale di Mediaset.
: Quindi avrà un aumento di stipendio?
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Ipse Dixit
Dirigo il Tg5 dalla sua fondazione e sono ormai passati 13 anni. Dal primo anniversario del Tg5 non è passato anno senza che circolassero le voci di una mia sostituzione… Sarebbe strano che la mia sostituzione avvenisse adesso, visto che il tg è ai suoi massimi d’ascolto e di credibilità. Però ognuno ha il suo ruolo ed io non posso fare altro che continuare a fare al meglio il mio lavoro fin quando mi sarà consentito di farlo: poi ognuno trarrà le sue considerazioni.
Enrico Mentana
da “Il Messaggero” del 27/9/2004
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venerdì, novembre 12, 2004
Come un birillo
Da ieri sera saranno in molti ad avere un nuovo eroe televisivo. Grazie a te Barbara D’Urso. Uno dei tuoi ragazziiiii!, un certo Alessandro, ha ridicolizzato in diretta Costantino di Maria De Filippi e per questo già meriterebbe di vincere il Grande Fratello. Costantino di Maria De Filippi ridicolizzato; che spettacolo. Non mi riferisco al suo ingresso nella casa vestito come l’Uomo Tigre di Papi. Non mi riferisco al nome di battaglia con cui lo avete presentato: l’Imperatore dei sensi. Mi riferisco alla figura da birillo che gli avete fatto fare. Doveva misurarsi con il tuo Alessandro in un incontro di wresling colpendosi con dei salciccioni di plastica stando in equilibrio su dei materassi ad aria. Lo spavaldo Costantino di Maria De Filippi, mette in mostra i muscoli. Rifiuta di indossare il casco protettivo. Sale sul ring. Alessandro del Grande Fratello non nasconde l’imbarazzo di dover abbattere un televip così importante. Poi si fa coraggio e dopo dieci secondi con un “uno-due” butta fuori dal ring come un birillo Costantino. Marco Dan Peterson Liorni fa la telecronaca. Ancora qualche colpo e Costantino va a terra per la seconda volta. Commento di Liorni: “Costantino ha grosse difficoltà a restare in piedi”. Tutti, nella casa ed in studio, fanno il tifo per il più debole: Costantino di Maria De Filippi. Cara Barbara D’Urso, la cosa più impressionante è la facilità con cui il tuo Alessandro prende a salciccioni il molle Costantino. Cadrà altre cinque volte. E l’ultima caduta è stata la più bella. In un impeto Costantino cerca di mettere a segno almeno un punto. Colpisce forte, Alessandro schiva il colpo e Costantino crolla definitivamente. 7 a zero. Una umiliazione per il più idolatrato macho della televisione italiana. Cara Barbara D’Urso, ma tu sei buona e gli dai subito la possibilità di rifarsi tornando ad essere Costantino di Maria de Filippi. Lo fai sedere sul divano e lo fai corteggiare dalle tre ragazze rimaste nella casa. Così lui può tornare a fare gli occhi dolci e a dire cose come: “hai trenta secondi, possiedimi; di più, di più, più seducente; avvicinati; vai seducimi; continua a guardarmi negli occhi; una notte non può decidere un carattere, una notte puoi vedere altro”. Eccolo, è tornato lui: Costantino di Maria De Filippi. Cara Barbara D’Urso, ti stai avvicinando alla fine della quinta edizione del Grande Fratello. Ma al peggio non ci sarà fine.
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giovedì, novembre 11, 2004
i dialoghi tra Si e No
: Povera Simona Ventura. Adesso gli tocca andare in onda anche il mercoledì oltre al venerdì e alla domenica.
: Cosa dovrebbe dire Maria De Filippi che si riposa solo la domenica.
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Il postino (o piccolo post)
Caro Fabrizio Frizzi, se vai come ospite in un programma di Simona Ventura non ti puoi sottrarre ad una domanda sul trash in tv e sui reality show. La tua risposta me l’aspettavo: “l’Isola la vedo e acchiappa molto, naturalmente. Per mille motivi che tu sai benissimo. Mi danno fastidio i reality violenti. Senza fare esempi che non è carino. Quelli in cui si rischia che uno si faccia male. Quelli, sinceramente, sia da spettatore che da addetto ai lavori mi fanno un po’ paura”. Caro Fabrizio Frizzi, forse sei stato diplomatico. Ho avuto l’impressione che a te i reality non piacciano. E’ probabile che davanti alla regina dell’isola hai voluto circoscrivere il giudizio critico. Se la mia impressione è esatta, avrai apprezzato la interruzione di Loredana Bertè: “l’informazione. Quella trovo trash”. Caro Fabrizio Frizzi, non lo dici tu, lo dico io: è una bella lotta.
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mercoledì, novembre 10, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Sono tornate le Winx. Raidue le trasmette al termine della puntata giornaliera dell’Isola dei famosi.
: Chissà… magari… con un colpo di magia…
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Il postino (o piccolo post)
Caro Michele Guardì, hai scovato chi sostituirà il maestro Vissani nelle telecucine. Si chiama Antonello Riva e si esibisce da te a Mattina in famiglia. E’ spiritosissimo: “Lo sapete perché il riso vialone nano si chiama cosi? Perché ha problemi di crescita, naturalmente! No. Sto scherzando. Si chiama così perché è piccolo piccolo”. Poi ci spiega la differenza che c’è tra porro e cipollotto. Chi lo segue da tempo sa che lui predilige il cipollotto: “addirittura me chiamano cipollotto”. Caro Michele Guardì, per seguirlo sono riuscito a sopportare (per pochi minuti) persino Adriana Volpe che gli stava accanto. Il cuoco Antonello Riva si piace tanto e tratta con familiarità l’ospite femminile Mirka Viola facendole i complimenti: “ha una faccia da druida, ovvero da sacerdotessa celtica. Che erano bellissime! Che uno te dice druido sembra un insulto. Invece no. E’ nà cosa bellissima”. Caro Michele Guardì, “cipollotto” ha anche cucinato. Risotto alla crema di zucca.
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martedì, novembre 09, 2004
i dialoghi tra Emilio ed Eleonora
: non so dove sei stata in tutto questo periodo che abbiamo avuto telefonate, messaggi: “che fine ha fatto la Pedron?”
: E’ andata a scalare il Monte Bianco.
: Si, ecco. Brava.
: E sono anche scesa. Visto che sono qua.
: Giustamente. Non ti volevano neanchè lassù.
dal Tg4 dell’8/11/04
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Il postino (o piccolo post)
Caro Giorgio Panariello, sabato, nei primi 8 minuti del Cielo è sempre più blu, hai detto la tua sulle accuse di censura a Paolo Hendel e Monica Guerritore. Hai letto il testo della canzone di Fossati che doveva cantare la Guerritore. Non c’è la frase “dedicato ai politici da fiera” come dice lei. Caro Panariello, ma se lo sapevate allora perché gli autori hanno dichiarato: “Il verso censurato? L’avremmo ripristinato, quella sul gobbo era una versione della canzone presa da internet solo per le prove” (Il Messaggero dell’1/11/04). Caro Giorgio Panariello, hai detto che avevi invitato Hendel e la Guerritore perché sono due tuoi amici ma che adesso sono “Amici di Maria De Filippi”. Loro potrebbero dire la stessa cosa di te visto che quasi ogni sabato la fai vincere.
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lunedì, novembre 08, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Fabio Fazio, lo vedi che se ti applichi puoi fare bene. Prima di te la domenica televisiva di ieri aveva dato il meglio di sé. Simona Ventura ha parlato del film dell’attrice Valeria Marini che è stata la star indiscussa di Quelli che il calcio… Tutti pendevano dalle sue labbra. Mara Venier ha ospitato per la seconda volta consecutiva le nuove Kessler: le gemelle Lecciso ed il loro balletto. Maurizio Costanzo ha processato Rocco Casalino per le sue dichiarazioni nell’intervista alle Iene. La sentenza è stata rinviata alle prossime puntate. Caro Fabio Fazio, poi sei arrivato tu e, soprattutto, la tua ospite Fernanda Pivano. Un fiore in un’arida domenica televisiva. Potrei rimproverarti i troppi riferimenti personali. Ma ti capisco. Andare a cena con lei deve essere stato emozionante. Caro Fabio Fazio, ti sei applicato. Hai fatto bene ma puoi migliorare. Quando si ha il coraggio di invitare la storia della beat generation e lei accetta, le si fa una sola domanda: ci parli di quegli anni, di quelle persone. Poi la si lascia parlare a ruota libera, per tutta la trasmissione, fino ai titoli di coda.
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domenica, novembre 07, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Fabio Fazio, nella tua trasmissione sul tempo hai ospitato Paolo Bonolis in qualità di televip che parla un buon italiano in televisione. Devo confessarti che il mio accento romano è inequivocabile. Per migliorarmi, ho seguito il tuo consiglio. La sera stessa ho visto Affari Tuoi. Caro Fabio Fazio, ecco cosa ho imparato: “per il resto sò un casotto; ecco come sò diventati; e chi s’à pija?; c’ha cento piedi; che voi? Aooh!; io nun me ricordo chi era mamma, er problema deve venì da lì; cara t’è costata stà bonazza; tiè. Beccate questo; e mò t’à piji in der secchio.” Caro Fabio Fazio, grazie per l’utile consiglio. Inzomma se parlo come Bonolis vor dì che er mijo itagliano è bbono.
ps. Caro Fabio Fazio, forse tu ti riferivi a quando Bonolis dice cose tipo “brulichio di voci distoniche”. Se quello vuol dire parlare un buon italiano allora viva Biscardi!
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sabato, novembre 06, 2004
i dialoghi tra Si e No
: Raitre ha trasmesso Bowling for Columbine di Michael Moore.
: Si avvicina dicembre. Farebbero di tutto per invogliarmi a rinnovare l’abbonamento.
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Ipse Dixit
Gioco della torre: Vespa o Costanzo? Butto Vespa. Fa ridere. Sembra un maggiordomo. Anzi no, un capocameriere.
Dino Risi (regista cinematografico)
da “Corriere della Sera – Magazine” del 21/10/2004
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venerdì, novembre 05, 2004
Cosa non si può dire su Raiuno
Il tuo collega Paolo Hendel non si è potuto esibire a Il cielo è sempre più Blu. Il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce ha dichiarato: “la satira non rientra nella nostra linea editoriale” (Il Messaggero dell’1/11/04). Caro Giorgio Panariello, non posso pensare che un attore comico come te abbia approvato questa scelta. E’ andata a finire che Hendel quelle stesse battute le ha poi dette dalla Dandini e le ha ritrasmesse pure Blob. La televisione è proprio strana. Caro Panariello, forse tu non ne sapevi nulla o forse eri troppo impegnato a trovare il modo di non farti battere un’altra volta dalla De Filippi. Se, come credo, ti sei distratto ti ricordo che cosa non si può dire su Raiuno: “Dicesi fecondazione assistita quel rapporto fra uomo e donna finalizzato alla procreazione, a cui, per garantirne la correttezza, assiste l’onorevole Rocco Bottiglione in persona. Con qualcuno accanto più vispo di lui che gli spieghi via via quello che succede, altrimenti chissà cosa capisce. Abbiamo fatto di tutto per mandarlo in Europa e ce lo hanno rimandato indietro. Europa unita vuol dire anche condividere le cose brutte.” (Paolo Hendel). Da scomunica. Mica come il tuo monologo sui bambini che giocano alla playstation meglio dei genitori. Dimenticavo: la satira non rientra nella vostra linea editoriale. Ecco allora perché su Raiuno non si può dire: “Sandro Bondi, questa straordinaria creatura bionica risultato di un audace esperimento di combinazione genetica fra Bracco Baldo Bau, un panda e don Abbondio! Sandro Bondio! Anzi, Don Bondio.” (Paolo Hendel). Caro Panariello, deve essere difficile fare un varietà stando attento a quello che si dice e si canta. Monica Guerritore non è più venuta da te perché dice che le avete cambiato un verso di una canzone di Ivano Fossati che diceva “dedicato ai politici da fiera”. Caro Giorgio Panariello, l’anno scorso ti hanno fatto togliere le parolacce; quest’anno le parole. Augurati che non ti chiedano di togliere le braghe.
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giovedì, novembre 04, 2004
i dialoghi tra SI e NO
: Kerry ha vinto i confronti televisivi ma Bush ha vinto le elezioni.
: Televisione cattiva maestra.
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Il postino (o piccolo post)
Cara ex velina bionda ora apprendista meteorina Elena Barolo, mi hai fatto tenerezza. Ieri Emilio Fede ti ha chiamato Eleonora e tu ci sei rimasta proprio male. Nella sua testa c’è sempre la Pedron ma lei lo trascura e lui come vede una bionda dice: “Eleonora!” Cara Elena Barolo, non te la devi prendere anzi lo devi capire. Ieri era euforico e non avrebbe riconosciuto nemmeno il cantautore Apicella. Dagli Stati Uniti ha ricevuto una bella notizia che gli ha annebbiato la mente. Cara Elena Barolo, cose grosse. E tu che te la sei presa per un nome sbagliato. Beata ingenuità.
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i dialoghi tra BOH e MAH
: Per le elezioni americane La7 ha messo la bandierina a stelle e strisce dentro al logo.
: Si saranno ricordati che avrebbero dovuto essere la CNN italiana.
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mercoledì, novembre 03, 2004
Ipse Dixit
Chi accusa Clinton di incoerenza dimentica che questa generazione, la tv generation, vive ogni giorno nella incoerenza e nella incostanza del telecomando. Le opinioni e le convinzioni durano quanto il tempo necessario per cambiare canale. Clinton ha vinto perché guarda molto la televisione e dunque vive dentro la televisione, come i suoi elettori.
George Stephanopulos (responsabile immagine di Bill Clinton)
da “La Repubblica” del 24/12/1996
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martedì, novembre 02, 2004
di blog in blog
Maurizio Costanzo Sciò (dove Sciò=vattene) di absinth la casinista
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Il postino (o piccolo post)
Cara veejay (ex?) Giorgia Surina, è il tuo momento. Attrice in un film, conduttrice di Zelig off, conduttrice di Absolutely 90’s. Per non parlare dell’attività giornalistica. Ad Absolutely 90’s ci spieghi cosa sono stati gli anni novanta e non solo dal punto di vista musicale: “Gli anni novanta secondo me sono stati in particolar modo quelli che hanno creato più evoluzioni che adesso si stanno ripercuotendo piano piano.” Ospiti Raf che parla del perfezionismo e dell’autoironia di Frank Zappa e lo interrompi per dire la tua:”Ma forse per essere autoironici bisogna essere o tendere alla perfezione. Nel senso che dici… io cerco di fare al meglio quello che faccio però in qualche modo cerco di essere inattaccabile e quando lo sono però mi prendo in giro…almeno.” Risposta di Raf:”No.” Cara veejay Giorgia Surina, ti rendi conto di essere stata poco chiara e allora ti spieghi meglio:” No, sei autoironico nel momento in cui ti puoi prendere in giro e sei sicuro di te stesso. Su alcuni punti se non altro. E per questo c’è la ricerca della perfezione proprio nelle cose che fai. Soprattutto se c’è una passione di fondo. No? … Vi è piaciuta la mia teoria?” Sorrisi di circostanza in studio e commento laconico di Raf:” Io non l’ho capita, francamente.” Cara Giorgia Surina, sei molto telegenica ma io cambio canale e mi guardo Biscardi. Faccio meno fatica a capire quello che dice.
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lunedì, novembre 01, 2004
La signora della domenica
Trash. A Domenica in hai affrontato lo scottante tema del trash televisivo. Sei partita dal successo dell’Isola dei famosi 2 e sei arrivata al picco di ascolto dei Raccomandati di martedì scorso: il balletto delle sorelle Lecciso (moglie e cognata di Al Bano). In questo tortuoso percorso ti ha accompagnato l’opinionista trash Alfonso Signorini. Cara signora della domenica Mara Venier, secondo te ci siamo dimenticati che la Rai è da anni che s’impegna a fare una tivù-trash di livello ed hai pensato di ricordarcelo.. Dal ricco archivio della televisione pubblica hai tirato fuori:
– la litigata con insulti tra Sgarbi e Busi a Chiambretti c’è (crasse risate tue e di Signorini);
– la litigata con spintone tra le onorevoli Belillo e Mussolini da Vespa (crasse risate tue e di Signorini);
– l’insulto della De Blank a Carmen Russo all’Isola 1 (crasse risate tue e di Signorini);
– la litigata Elia-Yespica sull’Isola 2 (crasse risate tue e di Signorini).
Hai dimenticato di far vedere i tuoi balletti con Galeazzi e Giucas Casella che fa spogliare le persone sotto ipnosi nelle precedenti tue edizioni di Domenica in. Cara Mara Venier, per combattere il trash di Costanzo usi le stesse armi. Hai buone possibilità di vincere. Colpo a sorpresa: “le sorelle Lecciso sono quiiii!” Parte la musica ed il balletto da picco d’ascolto delle Raccomandate (28% di share). Il dibattito che segue è trash allo stato puro. Il professore di estetica Stefano Zecchi dice alla moglie di Al Bano: “Balla da cani”. Il professore con questo giudizio salva la sua cattedra universitaria ma non si salva dalla Lecciso e le dà la possibilità di fare lo stesso show di martedì scorso da Carlo Conti: baby doll, microfono in mano e bla bla senza significato. Cara Mara Venier, tu sei la padrona di casa e non urli; ti piace che lo facciano gli ospiti. Ormai sei presa dai fumi dell’audience e annunci che dopo i titoli del Tg1 rivedremo il balletto incriminato. Tre volte in una settimana. Nemmeno a Carla Fracci la Rai ha mai dato tanto spazio. Gran finale (dopo il bis-tris del balletto). La Lecciso attacca il pubblico in studio perchè si è schierato con Stefano Zecchi. La Lecciso ti dà un pestone sul piede ingessato e tu urli: “Basta, basta!!! Non ne posso più! Forse ci vediamo domenica!!” La Lecciso ti bacia. Cara Mara Venier, volevi fare un dibattito sul trash in tivù e invece hai fatto come il dottor Jekyll. Hai sperimentato il brutto della tivù su te stessa. E non c’è antidoto.
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giovedì, dicembre 23, 2004
Buone Feste! caro televip torna il 3 gennaio
akio, boh, mah, si e no augurano agli amici di caro televip buone feste!
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la copertina di fine anno di caro televip
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mercoledì, dicembre 22, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, l’ammiraglia Rai deve occuparsi di tutto, persino della cambusa. Così per Natale i tuoi telespettatori hanno ricevuto in dono il primo reality show di Raiuno. Se Il Ristorante è un reality show io sono Babbo Natale. Tu sei lì in prima fila. Come eri in prima fila da Fiorello che ti ha baciato e da Panariello che ha preferito effusioni verbali. Non si può dire che il direttore di Raiuno non sia vicino ai suoi programmi: ci sta dentro. Seduto al tavolo del tuo nuovo ristorante mangiavi a quattro ganasce. L’aiuto cuoco Luca Giurato veniva in continuazione a chiederti come andava il programma e tu entusiasta rispondevi che era tutto perfetto. La perfezione era incarnata dalla capo cuoca Antonella Clerici che si è prodotta in una perfetta imitazione di Simona D’Urso Ventura. Solo che lei il copione non lo impara a memoria; lo legge come una bambina delle elementari. La meritocrazia televisiva l’ha premiata ed è passata dal pranzo alla cena. Poi ci sono i locandieri. La solita sfilza di televip bolliti che il servizio pubblico ricicla come se fossero cartastraccia. Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, un programma come Il Ristorante sembra fatto apposta per far sentire i telespettatori più intelligenti, interessanti, colti, simpatici e felici di chiunque appaia in tivù. La mia tredicesima ha il potere d’acquisto della paghetta di un bambino? Ma che m’importa: mi potrebbe andare peggio. Potrei essere un televip costretto a partecipare ad un brutto reality show per dimostrare che esisto.
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martedì, dicembre 21, 2004
i dialoghi tra Si e No
: Dopo 23 anni non andrà più in onda il Maurizio Costanzo Show.
: da quanti anni è che fanno Porta a Porta?
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Per saperne di più su caro televip
absinth la casinista ha pubblicato in due parti una intervista a caro televip. Ecco le domande a cui ho risposto:
prima parte
– Da cosa nasce il tuo nick? Parlaci un po’ di te.
– Perché hai aperto un blog sui televip?
– Qual’è il film / il programma cui sei più legato?
– Chi stimi di più, televisivamente parlando?
– Hai mai pensato di passare le tue recensioni dal blog ad un giornale? (Magari al posto di Aldo Grasso prrrr)
seconda parte
– Cosa faresti se un vip, cercando il suo nome su Google capitasse da te e leggesse una recensione negativa e ti domandasse spiegazioni?
– Perché parli di televip e non di cinevip? E perché non parli quasi mai di televip stranieri (magari famosi?)
– Hai anche un altro blog, a video spento. Di cosa parla?
– Visto che tutti e due i blog si occupano in qualche modo di “comunicazione” che ne pensi del blog come mezzo di comunicazione? Cosa ti piace e cosa non ti piace dell’universo dei blog italiani? Facciamo il solito giochino: segnalane uno valido e uno che proprio non ti va giù.
– Cosa ne pensi della tv di oggi? E’ migliore-peggiore rispetto a quella di ieri, o è semplicemente lo specchio del nostro tempo?
– Se potessi togliere uno solo dei tanti personaggi che affollano la nostra tv italiana, chi butteresti?
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lunedì, dicembre 20, 2004
di blog in blog
un esempio di teletrash regionale da pensierInEcCesso
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i dialoghi tra BOH e MAH
: adesso akio si è messo a rilasciare interviste.
: Avrà pensato che se lo fanno Costantino, le Lecciso, Antonella Elia e Flavia Vento può farlo anche lui.
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Per saperne di più su caro televip
Absinth la casinista è la più vecchia amica di caro televip e mi ha voluto intervistare (Boh e pure Mah). La ringrazio perché mi ha dato l’occasione per spiegare molte cose di questo blog e soprattutto la ringrazio per aver aspettato pazientemente oltre un mese prima che le rispondessi. Neanche fossi Costantino. Grazie Flà.
La casinista intervista akio (prima parte)
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Ipse dixit
Il peggio televisivo migliora chi lo vede e peggiora chi lo fa. La realtà di oggi è di basso profilo, non potremmo avere una televisione migliore. E non si può chiedere alla tivù di essere migliore della società.
Piero Chiambretti
da Specchio della Stampa del 27/11/04
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domenica, dicembre 19, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Papi, dopo settanta anonime puntate si è conclusa la tua versione del Gioco dei 9. Ne sentirai la mancanza. Ho l’impressione che per la prima volta ti sei sentito un vero conduttore anche se di un programma d’altri tempi. Tu, il conduttore, dovevi ridere alle battute sbiadite degli ospiti e rileggere ai concorrenti le domande che gli ospiti, per farti ridere, leggevano in modo incomprensibile (qualcuno ha mostrato serie difficoltà nella lettura). Caro Enrico Papi, è finito il nuovo Gioco dei 9 e forse, oltre a te, solo i Fichi d’India ne sentiranno la mancanza. Nessun altro conduttore che possa dirsi tale gli darà mai tutta quella ingiustificata importanza televisiva.
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sabato, dicembre 18, 2004
i dialoghi tra Si e No
: scusa, ma chi è questa Federica Ridolfi?
: Come non lo sai? E’ la prima ballerina di Quelli che il calcio nonchè protagonista assoluta dello Gnagna Trophy ideato da Simona Ventura.
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Ipse dixit
E’ il mio tredicesimo anno in tv e sento che mi porterà bene. Ballo, canto, sono microfonata per i commenti alle partite con Simona Ventura e Gene Gnocchi. Insomma ho una mia visibilità. Quando ero al Bagaglino ho visto passare tutte le prime donne, Pamela Prati, Valeria Marini, Milena Miconi, Lorenza Mario, e sognavo sempre di essere al loro posto. La tv è il mezzo che più mi piace, anche se da ragazzina sognavo il cinema, forse anche papà, da giovane, aveva fatto l’attore, pure accanto a Sophia Loren in Ieri, oggi e domani. Adesso, invece, vorrei un sabato sera con Fiorello e Bonolis, e io prima donna insieme a loro, che sono i miei preferiti. Tanto, se sogni, è meglio farlo in grande.
Federica Ridolfi
dal Corriere della Sera – Magazine del 30/9/04
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venerdì, dicembre 17, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Il presidente Ciampi ha invitato la Rai a rafforzare il suo ruolo di servizio pubblico.
: Sarà per questo che le Lecciso anzichè andare dalla Venier sono andate da Vespa.
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I dubbi di un abbonato Rai
Il bollettino per il pagamento del canone non mi è ancora arrivato. In tutta sincerità, tu lo rinnoveresti l’abbonamento alla Rai? Ogni anno di questi tempi sono assalito dai dubbi. Sono consapevole di non poter giudicare a pieno la programmazione della Rai. Non ho né il digitale terrestre né la parabola per il satellite. Mi stavo avviando ad un ipotetico autoconvincimento quando ho letto questa lettera pubblicata dal Messaggero l’8 dicembre scorso: “Svariate volte all’estero mi è capitato di vedere Rai International. Quello che trasmettono non corrisponde a ciò che vediamo in Italia e offre un’immagine di noi italiani assolutamente lontana dalla realtà. L’unica nota positiva è il telegiornale, per il resto cantanti mai visti, presentatori sconosciuti e trasmissioni demenziali. Se all’estero noi italiani diventiamo i soggetti delle loro barzellette non so come dargli torto”. (lettera firmata Renata R.). Caro direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, non capisco questo ritardo nell’invio del bollettino per pagare il canone. Non starete mica aspettando l’autorizzazione all’aumento? Ho letto che hai bloccato la messa in onda del nuovo programma di Mara Venier perché c’erano un’altra volta le Lecciso. Anche Vespa le ha ospitate così sarebbero andate in onda su Raiuno per due sere di seguito. Guarda che io alla Venier glielo avevo detto: “Nemmeno a Carla Fracci la Rai ha mai dato tanto spazio”. Caro Flavio Cattaneo, il ministro Gasparri crede che l’aumento del canone si possa evitare quindi il bollettino mandamelo pure. Dicevamo? Ah, si: il tuo no alle Lecciso su Raiuno per due sere di seguito. Ieri hai dichiarato al Corriere della Sera: “Non ce l’ho con loro. Credo che si debbano utilizzare con parsimonia e buon senso. Non è possibile che siano in video da mattina a sera, non siamo la Rai-Lecciso, non possiamo farci fagocitare da questo fenomeno. Lo dico anche a loro tutela: se continuano così, rischiano di diventare simbolo di una tv negativa”. Caro direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, mentre tu ti preoccupi di tutelare le Lecciso io smetto di preoccuparmi del mancato arrivo del bollettino per pagare il canone.
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giovedì, dicembre 16, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Giuliano Ferrara, lunedì ad Otto e mezzo hai invitato l’ex ministro Tremonti per dirgli che è un uomo del nord. Lui ti ha chiesto di smetterla con questa menata dell’uomo del nord. Ma secondo te lo sanno pure i sassi che Tremonti è un uomo del nord. La storia della menata non ti è andata giù ma non glielo hai detto subito. Prima lo hai punzecchiato di nuovo: “Sia un po’ più sciolto, meno spocchioso, meno professorino”. Solo quando l’uomo del nord ti ha invitato a sforzarti di essere più cortese hai contrattaccato sul piano personale: “No, è lei che deve sforzarsi di essere cortese. Menata lo dice a sua sorella, non a me”. Caro Giuliano Ferrara, quale è stato il risultato finale di questo gustoso siparietto? Tu sei finito sul Tg5 e Tremonti tra gli amorevoli braccioli della poltrona di Bruno Vespa.
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mercoledì, dicembre 15, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Victoria Cabello, prima veejay, poi iena e ora attrice nella fiction di Canale 5 Cuore contro cuore. Interpreti la segretaria nevrotica di uno studio legale. Ieri assillavi chiunque ti capitasse a tiro perché non riuscivi a parlare al telefonino con un certo Sebastiano. E’ un ruolo brillante che interpreti come puoi, anzi, per dirla con parole tue: “Non avevo preventivato di fare l’attrice. In passato ho fatto qualche corso di recitazione ma più che altro per un arricchimento personale… Credo di essere brava nel fare tivù, ma recitare è un’altra cosa”. Cara Victoria Cabello, tranquilla. E’ perseverare che è diabolico.
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martedì, dicembre 14, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Aldo Biscardi, dopo anni che urli che vuoi la moviola nei campi di calcio sembra che siano intenzionati ad accontentarti. Ieri sera hai festeggiato questo successo professionale con il senso della misura che ti contraddistingue: “Io non mi voglio prendere più elogi o complimenti di quello che mi spettano, io dico: ha vinto la gente! Ha vinto quelli che ci stanno guardando adesso! Quelli che sono qui! Hanno vinto gli italiani! I tifosi del calcio; quelli hanno vinto!”. Ovazione del pubblico in studio. Tra i tuoi ospiti c’è il capostruttura di Raidue Gigi Moncalvo. Per lui della cosa se ne devono occupare anche i veri esperti di televisione: gli operatori, i registi e i conduttori di trasmissioni televisive. Sarà dura trovarne qualcuno imparziale. I televip fanno a gara per dire di che squadra sono e andare a Quelli che il calcio. Caro Aldo Biscardi, e così, anche grazie a te, la televisione avrà un potere in più. Non deciderà solo a quali squadre dare più soldi; non stabilirà solo come e quante partite spalmare a tutte le ore di tutti i giorni; non sarà più solo la padrona del campionato. Avrà anche il potere di deciderlo.
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lunedì, dicembre 13, 2004
i dialoghi tra Si e No
: ieri a Roma sembrava primavera e Akio è andato tutto il giorno a zonzo.
: E Costanzo, la Ventura e Mara Venier a lavorare.
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Ipse dixit
Dopo Paperissima, una trasmissione non volgare, adatta per tutta la famiglia, dai bambini agli anziani, debutterò a teatro nel musical Tutti insieme appassionatamente. Poi, invece, dovrebbe andare in onda su Italia 1 la sit-com Love Bugs che ho girato con Fabio De Luigi e quindi mi riposerò un po’. Naturalmente senza dimenticare la televisione tedesca, perchè anche lì mi aspettano importanti impegni di lavoro.
Michelle Hunziker
da Tgcom.it del 9/12/04
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domenica, dicembre 12, 2004
Sei il mio mito, mi invito
A Chetempochefa, un programma sulle previsioni del tempo, ti stai specializzando nelle interviste ai personaggi illustri. Da Gorbaciov a Mentana, da Gino Strada a Bonolis, da Enzo Biagi a Luciana Littizzetto, da Scalfaro a Aldo Giovanni e Giacomo, da Bill Gates a Lilli Gruber. E tanti altri. Tutti grandi personaggi che sfoggi orgogliosamente. E ogni volta dici: non ci credo! Ma è vero? Non avrei mai creduto che un giono… Dopo questa intervista mi posso anche ritirare… Caro Fabio Fazio, tu sei così. Mitizzi un pò tutto. Quando presentavi Anima mia era tutto straordinario: i balletti di Natalia Estrada, le cassette stereo 8, i vestiti dei Cugini di campagna e Claudio Baglioni con le orecchie del signor Spock. Ieri sera hai intervistato il tuo ennesimo mito, Woody Allen, con il consueto ardore adolescenziale: “sono quelle occasioni della vita che se uno me l’avesse raccontato non ci avrei mai creduto. Il mio sogno era poter conversare con lei. Mi basterebbe un autografo e salutarci invece sono costretto a farle delle domande che spero non le dispiacciano”. Poi l’intervista in cui avete parlato di cinema, di politica, di religione e, ovviamente, del suo film in uscita in Italia a gennaio. Non gli hai fatto domande scontate. Anzichè chiedergli cosa gli piace dell’Italia, gli hai chiesto cosa proprio non gli piace. A Woody Allen avevano detto che questo era un programma sul tempo e allora è rimasto in tema: il bel tempo italiano non gli piace. Lui preferisce la pioggia ed il cattivo tempo. Caro Fabio Fazio, tu non aspettavi altro per poterti buttare: “La prossima volta venga a Milano! Così ci conosciamo anche. Ne sarei molto lieto”. Ti capisco Fabio; tutti noi vorremmo conoscere i nostri miti. A tutti noi piacerebbe poter fare un’ultima domanda come quella che hai potuto fare tu: ” Dopo Natale vengo a New York con mia moglie qualche giorno. Volevo chiederle gentilmente … avrebbe un posto da consigliarmi dove andare a mangiare ma soprattutto uno da evitare in assoluto? Grazie. Così dico che mi ha mandato lei”. Lui non può suggerirtene uno altrimenti gli altri se ne risentirebbero, ma può fare di più: “io invito lei e sua moglie a venire ad ascoltare la mia jazz band a New York e spero che voi veniate un lunedì sera a salutarmi così ci incontreremo faccia a faccia”. Applausi del pubblico mentre tu saluti il tuo ennesimo mito dicendogli che sei senza parole e che accetti. L’intervista è in collegamento ed è registrata. Quando torni in diretta chiedi a Ilary Blasi: “Sono stato sfacciato?” E lei: “No, hai fatto bene!”. Ma si Fabio, un altro autografo da aggiungere alla collezione in attesa del tuo prossimo mito.
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sabato, dicembre 11, 2004
i dialoghi tra Si e No
: Nel Tg4 di giovedì Emilio Fede ha detto che le sorelle Lecciso sono due ragazze molto simpatiche, molto intelligenti e piene d’ironia.
: Direi che con questo possiamo chiudere la faccenda.
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Ipse Dixit
Oggi forse Studio Uno non piacerebbe. Perchè il livello della platea, dell’ascolto, è talmente abbassato. Il pubblico riceve quello che noi gli mandiamo, anzi, quello che loro gli mandano. E quindi la bassezza del livello d’ ascolto di oggi è dovuto a chi fa la televisione oggi; non è dovuto al pubblico. Il pubblico non è che chiede la robaccia. Se la prende però, se gliela danno se la prende. Anche perchè non c’è altro. Dalle isole ai reality show e queste sorelle Lecciso, insomma, i livelli sono veramente allarmanti.
Antonello Falqui (regista Rai dal 1954 al 1990)
da “TV7” – Raiuno del 10/12/04
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venerdì, dicembre 10, 2004
di blog in blog
l’inizio di un film al cinema di suzupearl
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Il postino (o piccolo post)
Caro Amadeus, a Carlo Conti fanno condurre tutti programmi in prima serata. Sarà un premio per aver lanciato le Lecciso. A te i programmi li tolgono. Sembra che la tua Music Farm sarà presentata dalla presentatrice del momento: Simona Ventura. Tu sei andato mogio mogio a parlarne con Mara Venier. Né il produttore Giorgio Gori, né la collega Ventura, né il direttore di Raidue ti hanno detto che non farai più Music Farm. Alla Venier hai detto: “Tutte queste persone non mi hanno mai incontrato quindi io non ci voglio credere. O forse devo cominciare a credere. L’ho saputo dal giornale. Magari non è così. Sono uno che pensa positivo”. Caro Amadeus, mi è sembrata un’intervista di congedo dalla Rai. Hai anche parlato di tutto quello che hai fatto sia alla Rai che a Mediaset; di come ti sei trovato bene sia da una parte che dall’altra. Poi hai detto che a luglio ti scade il contratto con la Rai. Caro Amadeus, mancava solo la scritta messaggio promozionale.
Ps. guarda che se torni a Mediaset c’è Gerry Scotti che si è stancato di fare Passaparola. E chi hanno loro per condurre un preserale? Enrico Papi.
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giovedì, dicembre 09, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, il tuo fine umorismo autocritico è esemplare. Ieri sulla prima pagina del Messaggero nel tuo Diario d’Autunno hai scritto: “Non mi interessa immaginare quello che sarà il futuro delle Lecciso, dico soltanto che puntualmente, dalle rughe di una noiosa vita in provincia, vien fuori qualcuno che ci racconta le proprie ambizioni. Al momento Loredana e la di lei sorella. Così è stato, mesi addietro, per Costantino e qualche anno fa per Taricone (Grande Fratello). Fra qualche mese per qualcun altro”. Esilarante. Per una innata modestia non potevi dire: “noi della tivù facciamo venir fuori qualcuno”. E allora hai usato questa immagine metafisica: “vien fuori qualcuno”. Così, come per magia: “vien fuori qualcuno”. Come se i costantini, le lecciso e i grandi fratelli uscissero inaspettatamente dai cilindri di abili maghi. Ciao, Maurizio Silvan Costanzo.
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mercoledì, dicembre 08, 2004
i dialoghi tra Si e No
: Dove sta andando la televisione italiana?
: Verso Cellino San Marco.
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Ipse Dixit
Vespa fa un genere di varietà sconsigliabile ai giovani.
Serena Dandini
dal Corriere della Sera – Magazine Tv del 21/10/04
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martedì, dicembre 07, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Sara Ventura, non so come se la caverebbe tua sorella Simona a fare le interviste a bordo campo nel reality flop Campioni – Il sogno. Ad un gruppo di tifosi del Cervia, venuti da Bassano del Grappa, chiedi se si sono portati la grappa. Intanto, in diretta, il Cervia da sogno perde 1 a 0 in casa. Graziani ha appena sostituito il calciatore televisivo Gullo e tu gli dici: “Complimenti!”. E lui: “Di cosa?”. Allora la butti sui sentimenti: “Abbiamo visto che c’è tua mamma, tuo papà, un’amica. E la tua fidanzata?”. Risposta: “E’ tornata a casa perché deve lavorare. Ciao Ale!”. Ma a te un ciao Ale non basta e allora lo inviti a dare di più: “un bacino… mandale un bacino…”. Il campo di gioco è un pantano ma il Cervia da sogno pareggia lo stesso. Altro calciatore, altra intervista. Ad un certo Apicerni (si chiama cosi? Boh!) chiedi come è stato il gol e lui: “Non lo so, sò arivato adesso. Ma l’importante è che stamo a vince”. Tu sei una cronista attenta e gli fai notare che il risultato è di 1 a 1 e che non stanno ancora vincendo. Pochi minuti dopo e il Cervia da sogno segna il gol della vittoria. Entusiasmo sugli spalti dove la tua voce scompare tra le urla dei tifosi. Cara Sara Ventura, ecco cosa può insegnarti Simona: ad urlare più di chiunque altro.
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lunedì, dicembre 06, 2004
Chi disprezza compra
La notizia l’ho appresa da un telegiornale attendibile come Studio Aperto. Stasera, e per tutta la settimana, metterai le gemelle Lecciso al posto (?) delle veline titolari. Stavolta Bonolis nelle sue scatole ci può mettere quello che gli pare; vincerai tu. Sarà la settimana più calda di dicembre, quella che lancerà la corsa agli acquisti natalizi e gli inserzionisti di Canale 5 hanno bisogno di certezze. Caro Antonio Ricci, tu non sei più in grado di darne e allora, in attesa che finisca la tua crisi creativa, vai sul sicuro e senza farti scrupoli. Faresti un patto con il telediavolo per battere Bonolis questa settimana. Figuriamoci se hai problemi ad ingaggiare le parenti acquisite di Al Bano. Così metti anche a tacere le voci sulla tua presunta presunzione. Non è presuntuoso uno che ingaggia Loredana Lecciso per ultimo dopo I Raccomandati, Domenica in, Otto e mezzo, La vita in diretta, Le Iene, Porta a Porta, Cronache Marziane e quasi tutti i tg. Non è presuntuoso uno che ingaggia Loredana Lecciso dopo averla derisa. Non è presuntuoso uno che ingaggia Loredana Lecciso solo ora, ammettendo così, di non averne intuito il potenziale dirompente proprio quando eri in cerca di un’idea vincente per la tua Striscia calante. Caro Antonio Ricci, se ti va bene la Hunziker s’ingelosisce e ti fa una bella sceneggiata in diretta contro la Lecciso che proverà a rubarle la scena. Striscia la notizia era per molti l’unico telegiornale della televisione italiana. Per molti ma non per te: “La mia paura è sempre stata quella di essere scambiati per un tg vero. Noi invece dobbiamo mantenere il più possibile l’aspetto del varietà” (La Stampa, 25/9/04). Caro Antonio Ricci, Striscia con le Lecciso sarà tutto fuorché un varietà. Come non sarà un varietà l’ennesima edizione di Paperissima che il tuo genio televisivo regalerà da venerdì agli italiani. Pensi di aggiungere l’ingrediente Lecciso anche lì? Magari facendole imitare la moglie vera di Al Bano che canta Il Ballo del qua qua? Di Paperissima “errori in tv” hai detto: “Non è satira, è servizio, informazione. E’ l’altra faccia della Tv” (Tv Sette n. 44/98). Se Paperissima è informazione allora un pensierino alle gemelle Lecciso lo farai. Sono entrambe giornaliste e di errori in tv se ne intendono. Piano però, un passo alla volta. Intanto stasera dovete battere Bonolis, poi si vedrà. Caro Antonio Ricci, in tutto questo, nessuno pensa a quelle due povere veline titolari. Essere sostituite dalle gemelle Lecciso, anche solo per una settimana, potrebbe avere sulla loro psiche effetti devastanti.
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domenica, dicembre 05, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: Il giorno dello sciopero generale a Porta a Porta si è parlato della riduzione delle tasse.
: Da Mussolini a Berlusconi, suppongo.
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Caro direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, se ci fosse un presidente delle Rai mi rivolgerei a lui, ma non c’è. Da qualche settimana è iniziata la campagna pubblicitaria per farci pagare il canone. Per il momento non siete espliciti ed evitate di dirci “l’abbonamento sta per scadere”. No, per il momento ci ricordate che nessuno ci conosce come voi della Rai e che i telespettatori vi seguono perchè voi li seguite. Per dimostrarcelo una voce indovina domande e risposte di un dialogo tra moglie e marito. Hai visto i miei calzini? Sono nel cassetto. E la cravatta? Caro direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, per fortuna vivo da solo e non sento le voci.
ps. stasera sarai ospite di Fabio Fazio. Anche se non spetta a te nominarlo, non è che ci faresti sapere se c’è intenzione di nominarlo questo presidente della Rai. Altrimenti ci dovrete ridurre la quota del suo stipendio dall’abbonamento.
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sabato, dicembre 04, 2004
i dialoghi tra Si e No
: E’ finito Un medico in famiglia.
: Da una parte ci riducono le tasse e dall’altra ci tolgono l’assistenza sanitaria.
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Il postino (o piccolo post)
Cari direttori di tutte le reti Rai e Mediaset, ieri in prima serata avete messo solo film e fiction. Per una sera Al Pacino al posto di Al Bano, Richard Gere al posto di Sergio Muniz, Diane Lane al posto di Simona Ventura, Bud Spencer e Terence Hill al posto di Carlo Conti e le gemelle Lecciso, Wesley Snipes al posto di Paolo Bonolis. Più il Medico in famiglia e C.S.I. Miami. Che succede? E’ una specie di mea culpa generale o una semplice e fortuita coincidenza? Caro direttore della La7, no, non mi sono dimenticato che tu hai trasmesso in prima serata Chiambretti e le sue Markette gold, ma lo sai meglio di me che contate poco.
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Ipse Dixit
Vedere Kabir Bedi, la tigre di Mompracem, soccombere sotto l’effetto delle bacchine tossiche è stato uno shock. Ti distruggono un mito: Sandokan che vomita è come Maciste con la cacarella.
Paolo Hendel
da La Stampa del 13/11/04
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venerdì, dicembre 03, 2004
Il postino (o piccolo post)
Caro Pietro Taricone, ieri andavi troppo di fretta per dare retta a Patrick del Grande Fratello. Lui voleva una tua opinione sulla Mussolini che intende candidare la Lecciso. A che cosa non si è capito. Visti i tuoi impegni di attore in embrione non avrai potuto seguire il Grande Fratello 5. Non ti sei penso nulla. C’è solo da sperare che sia l’ultima edizione o che si prendano un decennio di pausa. Vorrei poterti dire che non è stata l’edizione più brutta, ma proprio non posso. Se pensi che la vittoria se la sono giocata una urlatrice folle di nome Catrina e uno che si meraviglia di esistere di nome Jonathan, puoi convenire con me che lo show must go home. Stasera a Striscia si vanteranno di avere previsto nella puntata di ieri che avrebbe vinto questo Jonathan. Io a Cristina Parodi glielo avevo detto subito che era abbastanza strambo da piacere. Caro Pietro Taricone, ad una media di 12 concorrenti all’anno il Grande Fratello ha sfornato 60 personaggi buoni per le ospitate televisive e in discoteca. A me sembrano più che sufficienti. Tu, in qualità di rappresentante più significativo dei grandi fratelli, devi fare qualcosa per porre fine a questa inutile carneficina di neuroni. Qualcosa conterai nell’ambiente del grande fratello? Non telefonare al dottor Costanzo perché ho l’impressione che a lui il Grande Fratello non piaccia ma che ne abbia bisogno per contrastare le lecciso di turno. Caro Pietro Taricone, sei stato il primo e devi tutelare questo patrimonio artistico. Ma forse il problema non sarà non vedere una improbabile sesta edizione. Se tanto mi dà tanto ci toccano almeno altre 3 edizioni dell’Isola dei famosi. E lì tu non puoi fare proprio nulla. Quella è la Rai Radio Televisione Italiana.
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giovedì, dicembre 02, 2004
Il postino (o piccolo post)
Cara Lisa Gritti, un’intervista a Sipario del Tg4 non si nega a nessuno. Figuriamoci se una è la annunciatrice di Canale 5 di cui pochi conoscono il nome. Massimo Cerri di Sipario ti intervista nel giorno del tuo trentaduesimo compleanno. Ti chiede come sei e tu gli rispondi che non ti piace dire come sei. Ti piace lasciarlo dire a chi ti conosce. E allora Lisa dicci come è cambiata la tua vita da quando un anno fa sei stata eletta annunciatrice: “Sono cambiate molte cose. Sto bene così”. Vorrei vedere; facevi l’hostess all’Alitalia che nell’ultimo anno qualche problema ce l’ha avuto. Senza grande entusiasmo rispondi alle domande sull’amore. Cara Lisa Gritti, guarda che stai rilasciando una intervista a Sipario mica alla rivista di caccia e pesca. Ma questo lo sai bene, altrimenti perché durante l’intervista avresti continuato a masticare il chewing gum. Cos’è, una specie di allenamento mandibolare imparato alla scuola per apprendiste annunciatrici? Cara Lisa Gritti, ecco un’idea per diventare popolare; leggere gli annunci masticando il chewing gum. Finiresti su Striscia e a Blob anche senza fare i palloncini.
ps. per fortuna quelli di Sipario hanno scritto il tuo nome altrimenti questa lettera tornerebbe indietro con l’indicazione “destinatario sconosciuto”.
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mercoledì, dicembre 01, 2004
i dialoghi tra BOH e MAH
: vorrebbero far condurre la prossima edizione della Fattoria a Barbara D’Urso.
: Ma non ha i vestiti adatti!
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Ipse Dixit
La televisione di adesso è soprattutto comoda. Aiuta a consolidare le proprie certezze. Come le elezioni americane: se il presidente lo fa uno come Bush, potrei farlo anch’io, dice l’americano medio. E’ attraente il sapore del trash: guardo questa cosa che è bassa, ma io sono alto e la filtro. La tivù svolge un lavoro terapeutico, ti fa sentire migliore di lei. Il contrario della pubblicità, che ci frustra con i suoi modelli inarrivabili. E però la pubblicità è il fulcro, il vero progetto del video contemporaneo, garantita dai nuovi padroni della tivù, i Cattaneo, i Piersilvio”.
Piero Chiambretti
da Specchio della Stampa del 27/11/04
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