Il botta e risposta su Twitter tra Akio di Caro Televip e Gaia Tortora, vice direttore del TgLa7, durante lo Speciale condotto da Enrico Mentana per il giuramento del Governo Draghi (13 febbraio 2021)

Akio Caro Televip: “Quando si pensa di essere simpatici ed intoccabili e si fa la figura che hanno fatto il direttore di @La7tv @SalernoSal e Diego Bianchi: una incursione nello studio di #maratonamentana chiaramente non gradita da Enrico Mentana che di fatto li ha cacciati via”.

Gaia Tortora: “Non è vero. Ironia portami via eh..”

Akio Caro Televip: “Percezione. Si chiama percezione. Quella che chiami ironia si è vista da come Bianchi e Salerno se ne sono andati. Bianchi ha provato ad insistere ma l’atteggiamento del direttore è stata evidente. Si è girato verso i monitor e ha continuato. È vero”.

Akio Caro Televip: “Presentarsi a sorpresa mentre lo speciale occupava lo spazio tg con la Bizzarri fuori, pronta ad andare in onda, è stata una entrata in scena poco gradevole. Chi è che in regia ha dato l’ok? Il salvacondotto era Salerno? L’ironia se li è portati via”.

Gaia Tortora: “Vabbè ciao”.

Akio Caro Televip: “E questo è il tweet di “spiegazione tecnica” che ho fatto prima di leggere la tua risposta. Cara Gaia, riguarda quel momento e, cortesemente, dimmi se sei ancora convinta che il direttore l’ha presa bene.

Akio Caro Televip: “Enrico Mentana è stato intransigente soprattutto perché in quel momento lo speciale #TgLa7 occupava lo spazio del @TgLa7 “questo è un telegiornale serio” ha detto, in un tono decisamente serio”.

Gaia Tortora: “Sono in regia. Conosco il direttore e le dinamiche. Buonagiornata”

Akio Caro Televip: “Cara Gaia, la mia stima per te è altissima anche quando ti critico. La mia è una lettura da telespettatore e da blogger tv. Farò rt delle tue risposte come giusto. Rimane che, a casa mia, è arrivato questo. Buon lavoro, continuo a seguirvi e a criticarvi”.

Gaia Tortora: “Sono stati in studio con noi per più di mezz’ora. Buona visione venerdì con @welikeduel”

Akio Caro Televip: “Vabbè dai, fare un po’ di infotainment è ormai nel vostro DNA”.

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La7 non fa più per me. Mi rimane solo Atlantide di Andrea Purgatori.

Caro editore di La7 Urbano Cairo, sono stato un telespettatore appassionato di Telemontecarlo. Oggi quando mi sintonizzo sul canale 7 ogni tanto ancora penso a quella grande tv che è stata e che mi piaceva tanto. Ho pensato all’epoca d’oro di Telemontecarlo soprattutto in questi giorni in cui ho tirato le somme sulla tua La7 ed il totale fa 1.

Per me, oggi, l’unico motivo per sintonizzarmi su La7 è rimasto il mercoledì sera quando guardo con piacere ed interesse le serie di Atlantide realizzate da Andrea Purgatori.

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Andrea Salerno in risposta a Caro Televip: “Skroll è un tentativo di qualità, praticamente a zero budget, che per me ha sempre senso tentare”

Caro direttore di La7 Andrea Salerno, da blogger tv non mi esalto e non esulto per il flop di un programma come Skroll di cui ho scritto il 7 agosto che sarebbe stato un flop in quella forma, in quella collocazione oraria e con quel “conduttore” alla prima esperienza da “solista”.

Da blogger appassionato di tv quale sono, quando ci sono i presupposti di dialogo con gli interessati, provo maggiore soddisfazione nel fare proposte.

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Propaganda Live su La7: oltre un’ora e 20 minuti (spot inclusi) non ce la posso fare a vederlo

Caro Diego Bianchi in arte Zoro, per essere uno a cui Gazebo non piaceva ho resistito anche troppo (1 ora e 20 minuti inclusi 3 blocchi pubblicitari, uno prima e dur durante la trasmissione) a vedere la prima puntata di Propaganda Live su La7 (il venerdì, ore 21.15).

L’impianto del programma è identico a Gazebo che facevi su Rai 3 solo che è tutto più espanso perché devi riempire quasi 3 ore in prima serata cosa che hai tentato anche su Rai 3 con scarsi risultati. Dati di ascolto a parte (567 mila telespettatore e il 3% di share, fonte davidemaggio.it) c’è moltissimo da lavorare per farlo diventare un prodotto da prima serata.

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Gazebo News di Rai 3: Diego Bianchi e “l’unico” italiano ad aver vinto il Nobel per la letteratura

 

 

 

Gazebo, ancora un superflop in prima serata. Rai 3 e gli intoccabili sopravvalutati che piacciono a pochissimi

Cara direttore di Rai 3 Daria Bignardi, tra le trasmissioni che hai dichiarato “intoccabili” c’è Gazebo, un programma sopravvalutato soprattutto dalla nicchietta di telespettatori che lo segue ritenendolo cult quando cult non è. Diego Bianchi in arte Zoro è retrocesso da dinamico fantasista a pigro moviolista, impantanato in una ripetitività cronica.

Però tutti i difetti di Gazebo il grande pubblico non può vederli perché il programma vivacchia in terza serata per la gioia del gruppetto di fan con le fette di mortadella sugli occhi e i tappi nelle orecchie.

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Gazebo di Rai 3 stagione 4: meno politica e più reportages. Restate di stucco è un ZoroTrucco

Caro Diego Bianchi in arte Zoro, l’autore principe di Gazebo (su Rai 3 la domenica alle 23.40) Andrea Salerno, sventola su twitter le recensioni della prima puntata della vostra quarta stagione firmate dai due principali critici televisivi italiani: Aldo Grasso (Corriere della Sera) e Antonio Dipollina (la Repubblica).

I critici professionisti vi amano dal primo istante e rispetto a quell’amore, ripetutamente dichiarato, non possono fare passi indietro da gigante ma solo passettini, senza però ipotizzare perché Gazebo, nato sulle ceneri di Tolleranza Zoro come programma di satira politica, decide dopo 3 stagioni di occuparsi meno di politica ed affrontare i grandi temi da trasmissione giornalistica d’inchiesta.

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Gazebo non è un programma cult e nemmeno da prima serata

Caro direttore di Rai 3 Andrea Vianello, nascondere in terza serata il programma Gazebo ha consentito ai suoi pochi fan di continuare a spacciarlo sui social come un programma cult. Invece è un programmino fatto in economia di contenuti.

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Diego Bianchi che come Zoro duettava con l’altra sua anima comunista, ha preso il posto di Parla con me di Serena Dandini ufficialmente perché il programma del divano rosso costava troppo.

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Backstage del film Arance e Martello di Diego Bianchi: d’ora in poi Rai 3 concederà lo stesso spazio a tutti i film in uscita?

Caro Diego Bianchi in arte Zoro, nella tua rincorsa a Pif, ti sei misurato nella regia cinematografica. E’ appena uscita la tua opera prima Arance e Martello. Qualsiasi lontanissima intenzione di andare al cinema mi è passata vedendo il backstage trasmesso sabato da Rai 3 dopo Blob e prima del film di prima serata.

Il film racconta la storia della chiusura del mercato rionale di via Orvieto nel quartiere San Giovanni di Roma con i negozianti che chiedono aiuto alla sezione del PD dove tu hai svolto la tua militanza politica fin da giovinetto.

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