caro televip 2007

mercoledì, gennaio 31, 2007

Il Tg1 e la successione a Berlusconi

Caro direttore del Tg1 Gianni Riotta, se Silvio Berlusconi dichiara che Gianfranco Fini è il suo erede, il tuo tg lo dice. Se Berlusconi il giorno dopo smentisce, il tuo tg lo dice. Qualche tuo telespettatore avrà sorriso all’ennesima repentina smentita. Qualcuno avrà pensato al solito Berlusconi burlone che lancia, rilancia e si rimangia le sue provocazioni. Succede però che il Tg1, il giorno dopo, resta sulla notizia in modo bislacco. C’è un convegno sulla legge elettorale a cui partecipano Fini e Veltroni che, come ci dice David Sassoli dallo studio, sono “da molti considerati i leader del futuro”. Il tuo inviato Bruno Luverà rincara la dose in apertura del servizio: “Occhi solo per loro due, Fini e Veltroni, flash e telecamere impazzite, sono i candidati alle prossime politiche”. Caro direttore del Tg1 Gianni Riotta, grazie al tuo tg di ieri, il governo Prodi può lavorare con maggiore tranquillità perchè non deve stare a pensare al dopo. Staranno meno tranquilli quelli che in genere non danno peso alle dichiarazioni di Berlusconi. Tu invece oggi avrai ancora pane per il Tg1. Veronica Berlusconi pretende “pubbliche scuse” dal marito perché ha detto pubblicamente che sposerebbe subito Mara Carfagna. Potrebbe aprirsi il problema della successione a moglie di Berlusconi ed il Tg1 ha il diritto di prelazione sulla notizia.

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martedì, gennaio 30, 2007

In tv dal 1987 e non lo hanno mai premiato

Caro Tiberio Timperi, speravo di non dover parlare più dei Telegatti ma tu, mi ci costringi, mi ci (cito Totò perchè spesso anche tu come Bonolis gli fai il verso). Arrivi buon ultimo tra quelli che si lamentano delle nomination. In particolare rilevi che il premio non prende in considerazione la tv del mattino: “D’altronde quello dei Telegatti è un premio nato in casa Mediaset ed è naturale che tirino l’acqua al loro mulino. Ecco, mi auguro che l’anno prossimo abbiano tra trasmissioni in onda la mattina, una per rete, così da allargare le categorie… Ho appena ricevuto un Tapiro e sulla libreria ci starebbe bene anche un Telegatto… Scherzi a parte, certo sono dispiaciuto non lo nascondo. Mi piacerebbe concorrere, faccio televisione dall’87 quando lavoravo a Telemontecarlo, non ho mai ricevuto non dico un premio, ma neanche una nomination, non mi piacerebbe ricevere il Telegatto “alla carriera”. Mattina in famiglia ha un grande ritorno di pubblico lo dicono i dati” (da un articolo di Federica Piccini su Leggo del 29/1/2007). Caro Tiberio Timperi, ti fa onore la difesa accorata della categoria dei telemattinieri. Ti fa doppiamente onore perchè tu e Guardì difficilmente arrivereste nella terna finale (con concorrenti come Uno Mattina, Omnibus La7, Cominciamo bene e La prova del cuoco). Però un pò di autostima non ha mai dato fastidio a nessuno. Un pò. A chi ti ha prospettato la possibilità di vincere nelle categoria attori hai confessato di avere un modello: “Non mi dispiacerebbe, ma anche questo non dipende da me. Purtroppo in Italia chi nasce impiegato, muore impiegato. Però adesso il fatto che anche Bonolis si è dato al cinema, mi lascia ben sperare” (sempre da Leggo del 29/1/2007). Ecco perchè ogni tanto imiti Totò: per confrontarti con Bonolis. Caro Tiberio Timperi, se Tv Sorrisi e Canzoni accoglierà il tuo appello, vedo già schiere di impiegati compilare la scheda con il tuo nome. E avrai anche il mio voto. Farei di tutto per non vedere assegnato un premio alla carriera di Tiberio Timperi.

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lunedì, gennaio 29, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro presidente della Rai Claudio Petruccioli, sabato ho rinnovato l’abbonamento alla tv. Domenica ho letto che “La Rai compra programmi da Mediaset e li mette in onda su RaiSat Extra” (Corriere della Sera del 28/1/2007). Il programma in questione è La notte dei Telegatti (boh e pure mah). Il direttore Marco Giudici, dice che “RaiSat Extra è una pay tv, non finanziata dal canone”, e che “già in passato abbiamo comprato da altri editori: un intero ciclo di Markette con Piero Chiambretti e alcune puntate di Otto e mezzo di Ferrara da La7, il David Letterman dalla Cbs e altro”. Caro presidente della Rai Claudio Petruccioli, è un sollievo sapere che i miei 104 euro non sono stati utilizzati per comprare la Notte dei telegatti, ma, faccio mia, la proposta del presidente della commissione di vigilanza Rai Mario Landolfi che ieri, a Domenica in, ha proposto di mettere il bollino ai programmi finanziati con il canone. Caro presidente della Rai Claudio Petruccioli, potete evitare di mettere il bollino sui programmi che acquistate da Mediaset; quelli li riconosco da solo.

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domenica, gennaio 28, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Claudio Bisio, sono abituato a sorbirmi un televip alla volta (due, tre, quattro, al massimo). L’orgia di televip presente ai Telegatti creerebbe imbarazzo anche al telespettatore più accanito. Sono tentato di revocare il carotelevip 2006 a Fiorello, visto che anche per voi è stato il personaggio televisivo dell’anno (con solo 90 minuti di tv all’attivo. L’ennesima conferma del nulla televisivo che ci propinano). E’ stato imbarazzante vedere Mike Bongiorno, vestito da barbone pubblicitario, pietire l’elemosina “Io ho fame devo mangiare! Io adesso quando esco devo andare a chiedere aiuto per mangiare!” e poi vederlo chiedere un piccolo aumento al “mio padrone” Fedele Confalonieri (che si è messo le mani in tasca e ha fatto un’offerta). Caro Claudio Bisio, a questo punto ho smesso di vedere la trasmissione. Il Bongiorno elemosinante mi è sembrato la metafora perfetta per fare click sulla stantia esistenza della Notte dei Telegatti che è ormai passata dall’autocelebrazione all’autocommiserazione.

caro telelink

altri buoni motivi per non guardare i telegatti… di ariel

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sabato, gennaio 27, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro vice presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, i giornali di questa mattina sono pieni di dichiarazioni, smentite e controdichiarazioni sulla criminilità o meno del decreto di riforma tv del ministro Gentiloni. Si è parlato di portare in piazza 5 milioni di persone in vostra difesa ma poi si è scoperto che era il solito malinteso e che quei 5 milioni dovrebbero scendere in piazza se sarà confermata la storia dei brogli elettorali. Leggo su La Stampa di oggi che il fondatore Silvio Berlusconi sta pensando di coinvolgere le star delle vostre tv per una campagna contro la riforma televisiva; un pò come accadde quando foste oscurati dai pretori (tu eri un bambino). Caro vice presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, se toccherà a te organizzare la cosa, fammi una cortesia. Evitami gli interventi di Bonolis, della Perego e di tutti gli altri che fanno avanti e indietro tra Rai e Mediaset. Mi darebbero la sensazione di assistere ad una telepromozione e non ad una battaglia per le libertà.

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a proposito del Grande Fratello 7… ricevo e pubblico il pezzo scritto da Mariano Sabatini su Metro del 25 gennaio 2007

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venerdì, gennaio 26, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Marco Liorni, che vita: da 7 anni al freddo e al gelo per aprire e chiudere la porta rossa del Grande Fratello. Lì, sempre lì, a porgere il microfono alle tifoserie esaltate degli aspiranti sconosciuti for ever. Lì, sempre lì, ad attendere l’uscita di una certa Gabriella che secondo te, dopo solo una settimana nella casa, si è fatta notare perché “è felliniana e burrosa”. Per questo le hai presentato Gimmy, il corpulento buttafuori di scena, ma lei era già con la mente ad interpretare il ruolo dell’esclusa gettandosi sopra gli scalmanati spettatori di scena. Caro Marco Liorni, in quella baraonda di scena, hai sommessamente annunciato l’inizio di Grande Fratello Mania (da lunedì alle 19 su Italia Uno) un programma in cui “discuteremo e ci divertiremo ogni sera dopo la striscia quotidiana”. Caro Marco Liorni, il Grande Fratello non ha più niente da dire e da divertire. L’unica vera attrattiva è la svolta sexy di Alessia Marcuzzi. Scollacciature, minigonissime, tacchissimi, capelli raccolti, tanto trucco, movimenti sensuali e meno chiacchere gne-gne. Caro Marco Liorni, eccoti un filo conduttore per rendere interessanti le manie del Grande Fratello: fino a che punto arriverà la svolta sexy di Alessia? Tra 3 mesi la risposta.

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giovedì, gennaio 25, 2007

E.T. telefona Pupa

Cara Federica Panicucci, sei orgogliosa del successo della Pupa e il Secchione e avresti voluto maggiore considerazione da parte dei Telegatti: “Peccato che il nostro programma non corra per i Telegatti, lo dico senza polemica ma con rammarico. Il pubblico ci ha dimostrato un grande affetto, la cosa importante è questa. Certo sono sorpresa dal fatto che la Pupa e Secchione non compaia nella rosa dei programmi rivelazione” (da tgcom.it del 22/1/2007). Cara Federica Panicucci, devi puntare più in alto. Non ti fermare a guardarti l’ombelico. Se veramente credi al valore di quello che fai devi aspirare al massimo. Due astrofisici australiani dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, stanno costruendo un mega-radio-telescopio per captare eventuali segnali televisivi provenienti da paesi extraterrestri e sono fiduciosi: “Abbiamo finalmente raggiunto quella sensibilità di ricezione di segnali radio che ci permetterà di captare le trasmissioni televisive di mondi popolati da civiltà tecnologiche, se ne esistono attorno a stelle lontane, simili al Sole. Così potremo “origliare” su quello che dicono altre eventuali civiltà galattiche” (dal corriere.it del 10/1/2007). Cara Federica Panicucci, mandagli il cofanetto con tutti i dvd della Pupa e il Secchione. Metti che gli extraterrestri vogliono qualcosa in cambio dei loro format noi gli dobbiamo presentare un “programma rivelazione”. Cara Federica Panicucci, come dici? Glielo vuoi portare di persona? Vai, cara. E non ti dimenticare Enrico Papi a casa.

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mercoledì, gennaio 24, 2007

L’ennesimo quiz: perché?

Caro Alessandro Cecchi Paone, hai catturato la mia attenzione con l’ urlo: “Azzardo! il quiz che fa notizia” (su Italia Uno). I tuoi straccali contengono a stento il sovrappeso ma la colpa è tutta della camicia senza giacca. Il fatto che il quiz sia basato sulle notizie non lo rende più interessante di quelli già in circolazione. Nel duello finale i concorrenti devono rispondere a domande impegnative come “Che genere di scuola frequenta Harry Potter” (risposta esatta: una scuola di magia) e ad una domanda su Gigi D’Alessio: “Ha ammesso il suo legame con Anna Tatangelo… chi lo diresse nel film Cient’anne?”. Mi sono chiesto che senso avesse citare la Tatangelo vista la domanda ed ho provato anche a darmi una risposta: “l’avranno conteggiata come una delle Cient’anne!”. Ho capito che non era così quando hai spiegato che il quiz “Richiede grande attenzione nella lettura dei giornali e di telegiornali; a partire dal nostro Studio Aperto”. Beh, allora. Un quiz così intellettuale aveva bisogno di una valletta-maestrina: Eva Henger. Il suo ruolo è quello di accompagnare i concorrenti alla “Lavagna tecnologica” (un normalissimo monitor ultrapiatto dentro una cornice di legno a forma di vecchia lavagna). Con un cancellino fa finta di cancellare sul monitor le risposte sbagliate. Con una bacchetta indica le risposte esatte e tu, forse per rendere la cosa più stimolante, lo sottolinei: “Aiutalo con la bacchettina… grazie Eva…”. Caro Alessandro Cecchi Paone, l’unica possibilità che il quiz Azzardo faccia notizia è che vi scambiate i ruoli: Eva Henger che conduce indossando gli straccali e tu che fai il valletto con bacchetta e cancellino pronto ad eseguire i suoi ordini.

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Amici di carotelevip, grazie a tutti per l’affetto dei giorni scorsi. Grazie, di cuore.

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giovedì, gennaio 18, 2007

ciao papà.

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mercoledì, gennaio 17, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Claudio Amendola, non credo che questa tua dichiarazione sia una trovata per lanciare Scherzi a parte: ”Lo spot con Paris Hilton è stato il lavoro più faticoso della mia carriera. Mi sono imposto ormai da tre mesi di non parlare dell’argomento e anche adesso quindi preferisco lasciare perdere” (da tgcom.it del 16/1/2007). E che ti avrà combinato? E che sarà successo mai? Qualche capriccio da ereditiera che fattura milioni di dollari battendo le ciglia? Per un attore del tuo livello non deve essere stato facile fare la spalla ma il copione l’avevi letto prima. Tu le porgevi le battute e lei era la star che chiudeva lo spot con lo slogan. Dal tuo barbiere c’è solo il Corriere dello Sport? Non hai mai letto un articolo sulle stravaganze di Paris? O anche tu fai come lei che dice: “Non leggo mai i giornali, li sfoglio solo per vedere come sono venuta nelle fotografie” (dal Corriere della Sera – Magazine dell’11/1/2007 citando Cosmopolitan di gennaio 2007). Caro Claudio Amendola, fai chiarezza. Non lasciarci con il dubbio sulla ragione delle tue fatiche pubblicitarie. Non mi capacito all’idea che una fanciulla mingherlina riesca a fiaccare un cesarone come te.

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martedì, gennaio 16, 2007

Iene non si diventa

Cara Elena Santarelli, stavolta le Iene si pentiranno di non avere chiamato te. Ilary Blasi è tutto fuorché una Iena. In lei batte un tenero cuore di letterina col pacione di mamma ed i conduttori Paolo&Luca non se la sentono di stuzzicarla come solitamente fanno con le loro partner. Per dare brio alle parti in studio, hanno dovuto chiamare il trasformista Arturo Brachetti e farlo rimanere nudo con un calzino a coprire la bacchetta magica. Ci fossi stata tu, le battute si sarebbero sprecate e non avremmo assistito all’insipida gag di Luca Bizzarri dietro al separè con Ilary Blasi che diceva: “Ma Luca che fai?”. Luca&Paolo su di lei non possono infierire più di tanto ma su Totti si. Pensando alle pupina che appena partorita vede la faccia del padre, hanno immaginato le sue prime parole: “Life is now”. Cara Elena Santarelli, a te hanno detto che non potevi condurre le Iene perché non sai ballare. La Blasi col pancione, balla (?) da seduta (giustamente). E’ perfetta solo nella telepromozione sulle pomate antirughe. Impara e ripete tutto a memoria proprio come ha fatto al Festival di Sanremo e al Festivalbar. Il momento più brutto della prima puntata delle Iene è stato quando è arrivata Cristina Chiabotto ed ha provato a mettere benzina sul fuoco di Scherzi a Parte: “Valeria Marini è l’eterna vamp… io sono così ingenua, fresca e carina” (boh e pure mah). Il momento più bello? Quando Luca Bizzarri ha ricordato la frequenza con cui la Blasi va al bagno e lei gli ha risposto: “Non lo dire che sono una pisciona”. Cara Elena Santarelli, faccio mio l’accorato appello di Daria Bignardi: “E fate fare le Iene alla Santarelli!”. Il miglior bersaglio su telepiazza per conduttori in astinenza da doppi sensi.

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lunedì, gennaio 15, 2007

Il prezzo della popolarità

Cara vincitrice di Ballando con le stelle Martina Pinto, confidavo nella tua vittoria per arginare lo strapotere delle fione e delle chiabotte. Però, ti auguro di tornare presto a fare l’attrice. Sei stata un’ eccellente Maria Goretti. Poi Fabrizio Del Noce, orfano della Chiabotto, ha puntato sulla tua freschezza e non ha sbagliato (ammetterlo mi costa 104 euro). La popolarità televisiva impone la tua presenza negli altri programmi. Così ti sottoponi a prove durissime. A Festa Italiana hai fatto lo slalom tra le allusioni di Caterina Balivo su una tua possibile storia d’amore con il compagno di ballo Umberto Gaudino. All’Italia sul Due, Milo Infante ha voluto sapere, con esagerato interesse, se ti piacciono gli uomini molto più grandi di te. Ieri, a Domenica In, Lorena Bianchetti ti ha fatto ballare il ballo del mattone con Massimo Boldi nonostante una tua timida ritrosia (o meglio voleva farti ballare il ballo della mattonella ma lo ha confuso con quello di Rita Pavone e l’orchestra è partita con una specie di Geghege mentre Boldi si avviluppava al tuo collo in attesa di un lento). Cara vincitrice di Ballando con le stelle Martina Pinto, finora ti sei salvata da Marzullo solo perché sei minorenne e non puoi andare in tv a mezzanotte e dintorni. Se poi alla fine sceglierai di dividerti tra i programmi tv e la fiction me ne farò una ragione. E’ sempre meglio vedere il tuo sorriso dopo una domanda di Cucuzza che gli Amici di Maria De Filippi impegnati a spacciare per determinazione e voglia di arrivare la loro arroganza e presunzione.

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domenica, gennaio 14, 2007

i dialoghi tra SI e NO

: Claudio Amendola, Valeria Marini e Cristina Chiabotto condurranno Scherzi a Parte.

: Previsti i sottotitoli per chi non è romano, sardo o piemontese.

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ipse dixit

Mediaset e Rai fanno una tv che ha la capacità di parlare al Paese, mentre è difficile che la satellitare possa essere un punto di aggregazione della società. Quella che proponiamo noi è una tv da vivere in diretta, preparata quotidianamente, quella a pagamento, calcio escluso, è fredda. In Italia il fenomeno è ancora più forte, perché Mediaset e Rai producono per quantità e qualità una delle migliori tv al mondo e con i loro investimenti tengono in piedi l’industria audiovisiva italiana.

Piersilvio Berlusconi

da tgcom.it del 4/12/2006

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sabato, gennaio 13, 2007

Sfumature

Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, la lettera ed il bollettino per pagare il canone mi sono arrivati. Il megadirigente dell’Agenzia delle Entrate avrà passato le vacanze di Natale a scrivere la letterina addolcente l’amaro calice. Non c’è riuscito. Continuo a deglutire e a premere nervosamente i pulsanti 1, 2 e 3 del telecomando cercando qualche perchè. Uno lo avevo trovato. Ieri sono rientrato tardi ma in tempo per vedere l’ultima parte del nuovo show di Massimo Ranieri Tutte donne tranne me. Ranieri nel presentare Dario Fo si è rivolto al pubblico dicendo: “Come si fa a dire ad un premio Nobel che qui sono tutte donne tranne me”. Dario Fo ha iniziato, con il solito ritmo esaltante, il suo monologo tratto dai vangeli apocrifi. Il tempo correva rapidamente e Massimo Ranieri, che prima era seduto ai suoi piedi, si è alzato e, un passetto alla volta, si è avvicinato a Fo per riprendere in mano la trasmissione che stava sforando con i tempi. Si sa che su Raiuno possono sforare solo Pippo Baudo, Milly Carlucci, Fiorello e Celentano. Dario Fo non si è preoccupato affatto del conduttore e dicendogli “Devo finire”, ha continuato. Ma qualche funzionario deve aver sollecitato con determinazione Massimo Ranieri affinchè fermasse Dario Fo. Il cantante-conduttore ha preso coraggio e sorridendo gli ha detto: “Dario, ci sfumano!”. Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, aspetto ancora un pò a pagare il canone. Devo trovare una risposta a questa domanda: Come si fa a dire ad un premio Nobel… “ci sfumano”.

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venerdì, gennaio 12, 2007

Pazza per i Muccino

Cara Serena Dandini, aver dedicato a Gabriele Muccino ben 18 minuti (e dico 18 minuti) della prima serata del tuo Parla con me, cancella in un sol colpo tutto quello che di bello mi hai regalato in questi anni di televisione. Non posso perdonarti frasi del genere: “Ma io dico! In carne ed ossa! Una grande star! Sei un uomo da 120 milioni di dollari! Per avere te qui su questo divano… non avete idea! Perchè oramai è una star! Io ho dovuto litigare con David Letterman… Ho detto: no… per piacere non ti offendere ma viene prima da me!… Noi non ci crediamo più nel sogno americano invece eccolo qua l’incarnazione vivente. Will Smith adora Muccino!”. Lui ha raccontato, lentamente, di quella volta che doveva fare un film con Al Pacino e dei suoi esordi come regista di Un posto al sole e per i filmati di Ultimo Minuto (la trasmissione di Raitre condotta da Maurizio Mannoni e Simonetta Martone). Ha raccontato, lungamente, di come ha conosciuto Will Smith, che si è innamorato del suo Primo Bacio e che l’ha voluto, contro tutto e contro tutti, come regista. Poi ci ha spiegato come e da chi è stata costruita l’America “gente che ha preso la valigia e spago ed è partita”. Tu hai persino stuzzicato Nanni Moretti sul fatto che gli americani avrebbero coniato il termine “mucciniano”: “Pensa Moretti gli piglia un colpo”. Hai dedicato molto tempo a parlare del film che esce oggi e tantissimo all’amicizia di Muccino con Tom Cruise che lo ha ospitato a casa sua e gli ha insegnato a giocare a baseball. In coppia, invece, avete osannato, con finta meraviglia, il successo del fratello prezzemolino Silvio Muccino (e mi è venuta in mente quella volta che anche lui è venuto da te in prima serata per promozionare un film e tu gli hai poggiato la testa su una spalla). E tutto questo per 18 lunghissimi minuti. Cara Serena Dandini, giovedì prossimo non aspettarmi. Comincia pure senza di me. Io non ti raggiungo.

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giovedì, gennaio 11, 2007

il postino (o piccolo post)

Cari Cochi e Renato, mi sono esaltato per quei pochi minuti che avete fatto a Zelig, figuriamoci per una trasmissione tutta vostra. Bella, Stiamo lavorando per noi è bella tv. Come è potuto accadere che Raiudue l’abbia prodotta, è uno dei misteri d’inizio 2007. Grazie, per aver ridotto a spalla (quasi silenziosa) Simona Ventura nella parodia dell’Isola dei famosi. Grazie, per aver dimostrato che i tempi teatrali reggono ancora con quelli imposti dalla tv commerciale. Grazie, per la metafora del carro funebre che interrompe lo sfavillante baraccone dello spettacolo. Grazie, per il rinnovato entusiasmo con cui interpretate il vostro originale repertorio poetico-musicale. Grazie, per la professionalità, l’educazione, lo stile e la misura con cui occupate lo spazio televisivo. Cari Cochi e Renato, nella tv in bianco e nero avevate il ruolo dirompente di anticonformisti. Nella tv del 2000 siete una specie di cometa di Halley che passa una volta ogni quarant’anni. Mi auguro che il vostro passaggio lasci delle scie illuminate come eredità ad una tv stanca. Grazie.

Visto che oggi è la giornata dei grazie

Grazie, al giornalista Vittorio Zincone del Corriere della Sera – Magazine per l’attenzione che rivolge a caro televip (e a flavia per quella vecchia segnalazione).

Grazie, al critico televisivo Mariano Sabatini che, nella sua rubrica Media&rimedia su Affari Italiani, ha citato il caro televip 2006.

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mercoledì, gennaio 10, 2007

Ma chi ti paga!

Caro Pierfrancesco Pingitore, da sabato il tuo Bagaglino tornerà a nobilitare il sabato sera della prima rete del gruppo Mediaset. Canale 5 sta pubblicizzando come non mai il tuo nuovo spettacolo intitolato E io pago. Gli imitatori dei politici affilano i nuovi monologhi sbianchettando i vecchi. Solo l’imitatore di Craxi guarderà da casa con nostalgia l’ennesima telefotocopia con la tua firma. La star Aida Yespica è pronta ad illuminare il tuo palcoscenico con la sua prorompente assenza, pardon, volevo dire essenza. Il corpo di ballo lotterà con Tersicore per adeguarsi alla primadonna. Oreste Lionello, Leo Gullotta e Pippo Franco, con l’impegno di sempre, porteranno a casa la dose di popolarità che gli consente di fare dell’altro. Martufello ci delizierà con le ultime barzellette raccontante alle feste di piazza. Milioni di telespettatori si godranno la satira sbiadita sui politici bolliti che da oltre un decennio è un appuntamento irrinunciabile nella programmazione della prima rete del gruppo Mediaset. Ieri sera c’è stato l’antipasto. Un tuo film ad episodi sui 7 vizi capitali interpretato dagli attori del Bagaglino. Un film interattivo in cui gli attori alla fine hanno chiesto al pubblico di televotare per il peccato più odioso. Caro Pierfrancesco Pingitore, se avessi potuto avrei votato per l’ottavo peccato: la diabolica perseveranza.

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martedì, gennaio 09, 2007

Un po’ diavoletta, un po’ angelo, un po’ Caronte

Cara Sara Tommasi, sarebbe azzardato ipotizzare una svolta nella tua carriera, anche se, il segnale è forte. Sabato sei intervenuta nella rubrica religiosa di Raidue Sulla via di Damasco. Ben stretta in una giacca accollata, hai detto la tua sull’importanza della famiglia: “Io ringrazio i miei genitori che mi hanno aiutato e mi hanno incanalato nella via dello studio perchè se no non mi sarei mai laureata. Però bisogna seguire il proprio cuore perchè tutta la vita poi farai i conti con il tuo lavoro ed il tuo lavoro deve essere anche la realizzazione del tuo animo e del tuo essere donna o uomo. Però ricordate che la cosa più importante sono i valori e la famiglia. Quindi non puntate tutto sul lavoro, come magari purtroppo nel corso della vita i troppi impegni vi portano ad una quotidianità frenetica in vista di valori che comunque sono materiali. E’ vero guadagnare per far star bene la vostra famiglia, ma i valori più veri sono i vostri affetti. Costruitivi degli affetti, pensate più alla famiglia e a costruire una vita insieme con la persona che veramente amate”. Nemmeno l’ angelica Lorena Bianchetti di A Sua Immagine ha mai snocciolato una filippica così accorata a tutela della famiglia. Cara Sara Tommasi, se decidi di darti anima, corpo e calendario alle trasmissioni religiose, ti prego di pensare seriamente a Simona Ventura come tua valletta silenziosa. Se proprio deve espiare le sue telecolpe, sarebbe giusto che a farle da guida per la selva oscura fosse una sua ex schedina.

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domenica, gennaio 07, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Carlo Conti, nel giorno della Befana hai regalato le calze alle tue scossettine, pardon, professoresse, dell’Eredità. Sei stato severo: solo carbone. In più le hai incitate imitando Bonolis che imita Alberto Sordi: “Magna er carbone!”. Il programma va bene ma non è il caso di montarsi la testa. Temo che tu stia perdendo pure l’autoironia. Le professoresse hanno ricambiato dandoti una calza gigante piena di carbone e tu non hai intonato “Son diventato nero, nero, nero… son diventato nero, come il carbon…”. Di solito fai battute sul tuo colorito ma stavolta niente. Caro Carlo Conti, è anche vero che alla Rai sei rimasto solo tu e questo potrebbe darti l’illusione di essere il numero uno. Ma a tenerti con i piedi ben saldi a terra c’è la dura realtà: non si è mai nemmeno lontanamente parlato di una tua conduzione del Festival di Sanremo. Dai, adesso non sentirti come Calimero.

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sabato, gennaio 06, 2007

i dialoghi tra SI e NO

: Se Serena del Grande Fratello fa l’inviata per Cucuzza, perchè la Gregoraci non potrebbe affiancare Emilio Fede e leggere le agenzie al posto di Francesca Senette?

: Perchè la Senette non ha più l’età per fare la meteorina.

ipse dixit

Veline, meteorine… mica possono diventare tutte artiste! Io do loro dei consigli. Dico loro: studiate, magari tra un pò potete diventare giornaliste.

Emilio Fede

dal Magazine del Corriere della Sera del 14/12/2006 citando La Stampa del 7/12/2006

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venerdì, gennaio 05, 2007

Catena, il ministro e i giovani d’oggi

Cara Catena Fiorello, forse sei la prima a mettere la parola “blog” nel titolo di una trasmissione televisiva. Blog – Reazioni a Catena è andata in onda per 6 puntate su Raidue il mercoledì in seconda serata, ma io l’ho scoperta solo perchè hai intervistato l’ex calciatore Gianluca Pessotto e sei finita sul Corriere on line. Una trasmissione sui giovani, con i giovani, per i giovani (è per questo che hai usato la parola “blog”?). Così sono andato sul sito della Rai per rivedermi la puntata in cui hai ospitato il Ministro per le politiche giovanili e lo sport Giovanna Melandri. Il tema era: “Mi sposo… non mi sposo? Vale a dire la difficoltà dei ragazzi, anche volendolo fare, di creare una famiglia… di mettere su casa”. Hai accolto la Melandri con grande trasporto: “Ministro… mi preparo da un sacco di tempo… la bacio? Ahhh! Questa è la prova… ho baciato il ministro Giovanna Melandri”. Ho intuito che non l’avresti certo incalzata come una Rula Jebreal qualsiasi. La Melandri ha subito ricambiato con una sfilza di complimenti: “Apprezzo molto la vostra trasmissione sono una vostra spettatrice… ho visto la vostra trasmissione e l’ho apprezzata… ho apprezzato il modo in cui affrontate con serietà e leggerezza molti temi, approfondendoli e anche ridendoci su”. Tu non stavi più nella pelle: “No, no, no… scusate questo è un momento che noi poi lo rimanderemo… continuamente… grazie, grazie veramente… glielo faccio io un applauso! Cerchiamo di fare quello che è possibile fare. A volte vorremmo approfondire ancora di più i temi… magari stare di più con una persona… ma con un’ora sola di trasmissione”. Cara Catena Fiorello, cos’era una autocandidatura all’ Arena della prossima Domenica in? Povero Giletti, s’impegna così tanto. Hai chiesto al ministro di riassumere i punti della finanziaria che renderanno più facile la vita ai nostri giovani. La Melandri è partita a mitraglia con la fiscalità di vantaggio per gli studenti universitari fuori sede; la stabilizzazione delle forme contrattuali di lavoro; l’introduzione per i lavoratori atipici e parasubordinati dell’indennità di malattia e di maternità; il patto tra le generazioni (i lavoratori oltre i 55 anni che trasformano il loro contratto di lavoro in contratto part-time per favorire l’ingresso di un giovane e fargli da tutor). Tu eri lì estasiata per tante belle iniziative. Hai invitato un giovane che studia musica ad esporre le sue difficoltà e, subito dopo la sua domanda, hai chiosato: “Io so che il ministro ha toccato nel piano nazionale giovani proprio questo argomento”. E brava Catena! Si, la Melandri è preparatissima sull’argomento: “Per quanto riguarda la musica abbiamo introdotto un credito di imposta di 100.000 euro l’anno per le etichette indipendenti, quelle che producono, promuovono e distribuiscono le opere prime e seconde dei giovani musicisti italiani…”. E chiude: “Io scommetto e vorrei investire sui ragazzi non paternalisticamente ma a rafforzare la loro autonomia… noi dobbiamo aiutare a creare un clima culturale, economico, fiscale, sociale, che valorizzi il talento e poi a voi anche la capacità di buttare il cuore oltre l’ostacolo, di rischiare e di non immaginare di vivere in un mondo che non c’è più… il mondo del posto fisso tutta la vita”. Cara Catena Fiorello, eri pienamente soddisfatta delle parole del ministro e tu si che lo hai buttato il cuore oltre l’ostacolo: “Ministro faccio io una scommessa… che lei ed il suo ministero ce la farete! I ragazzi sono stati molto molto felici di questa visita perchè è stato un incontro molto importante… veramente, ministro Melandri”. Cara Catena Fiorello, non avrà scampo. La tua manifestazione incondizionata di stima incatenerà la Melandri alle sue responsabilità.

caro telelink

La Melandri a Blog – Reazioni a Catena

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giovedì, gennaio 04, 2007

In attesa del “serale” di Maria

Cara Maria De Filippi, i tuoi Amici fremono perchè fra dieci giorni si esibiranno in quello che voi chiamate pomposamente “il serale”. Ieri il tuo pubblico ha scelto i fortunati. E’ stata una lunga ed estenuante conta. Il tabellone luminoso ha scandito i nomi uno ad uno tra i singhiozzi dei ragazzi più emotivi. Un certo Manuel, nell’attesa del verdetto, è stato colto da un pianto ininterrotto. Una certa Karima tentava di scuoterlo e lui: “Tanto lo so. Son sempre stato ultimo. Mi dispiace ma io non ce la faccio”. Ad un certo punto ci si è messo pure il computer della grafica a rendere ancora più ansiogena l’attesa. Il regista ha interrotto l’autore-conduttore Chicco Sfondrini per segnalargli un problema tecnico: “Chicco! Ho un problema con la grafica… mi si è spento il computer… servono dieci minuti…”. A quel punto il volto del singhiozzante Manuel era una maschera di dolore. Intanto in sala relax gli altri Amici festeggiavano tra abbracci, pianti e urletti di gioia. Dopo una ricca alternanza di intensi primi piani, il computer torna a funzionare e Manuel, colui che era sempre stato ultimo, ce la fa ed entra piangente nel “serale”. In compenso il tuo pubblico ha escluso una delle cantanti più brave (e con una verve polemica molto da “serale”): una certa Corinne. Cara Maria De Filippi, se quel computer che non funzionava tanto bene si fosse sbagliato sarebbe un bel colpo di scena: il ritorno di Corinne nella scuola dopo che la vostra didascalia ha annunciato che la lasciava “per sempre”. Basta che per fare posto a lei non eliminate Manuel. Non reggerebbe il colpo.

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mercoledì, gennaio 03, 2007

Il trono di Raidue

Caro Michele Guardì, la tua inamovibilità è uno dei punti fermi di Raidue. Nel televuoto del periodo natalizio la tua presenza è ancora più evidente. Piazza Grande è, da anni, anni e anni, uno dei monumenti alla scarsa fantasia degli autori televisivi italiani. La tua Mattina in Famiglia è solo la conferma che si potrebbe fare a meno della tua prestigiosa firma (e di Adriana Volpe). Eppure, per Raidue, sei la bandiera che sventola con qualunque vento politico. L’attesa della lettera con l’invito a pagare 104 euro di abbonamento, mi è resa ancora più amara dai tuoi speciali astrologici con Paolo Fox. Vederlo seduto sul trono rosso al centro del palcoscenico di una emittente del servizio pubblico, mi fa rivalutare gli sproloqui gratuiti (nel senso di… gratis) dei tronisti della De Filippi. Caro Michele Guardì, per fortuna non sono “un pesce in amore”; secondo l’astrologo Fox, nel 2007 avranno “il giove dissonante e se c’è stata una crisi negli ultimi mesi del 2006 dovete stare molto attenti… perchè questo anno non permetterà di portare avanti delle relazioni che non valgono… ecco perchè in qualche caso un nativo pesci potrebbe decidere persino di intraprendere una nuova strada in amore”. Caro Michele Guardì, almeno i tronisti della De Filippi non si vestono come gli angioletti che fanno da cornice a Bonolis e Laurenti nella pubblicità del caffè.

caro telelink

fox secondo ariel

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mercoledì, febbraio 28, 2007

Buonanotte ai suonatori

Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, da giorni aspetto una tua dichiarazione ufficiale riguardo ai compensi di Baudo e della Hunziker per la conduzione del Festival di Sanremo. Ci sono state talmente tante illazioni che mi sembrava ovvio un tuo intervento chirificatore. Sul sito dell’ufficio stampa Rai per il momento compare solo un comunicato in cui smentisci di aver litigato con il tuo vice. Da abbonato Rai, la fiducia non mi manca e aspetto. Intanto ti lascio la raccolta delle pillole che ho postato ieri sul multiblog Perchè Sanremo è Sanremo. E’ aggiornata al momento in cui, sconfortato, ho girato sul Bivio di Enrico Ruggeri (il miglior cantante della serata).

Michelle Hunziker arriva sul palco e sembra realmente commossa. Sembra. Dopo un secondo eccola che tratta Pippo Baudo come Ezio Greggio a Striscia la notizia. Se si fosse fermata lì sarebbe stato abbastanza digeribile. Invece deve aver finito la ricarica del telefonino e ha voluto ringraziare Ramazzotti per averci fatto una figlia.

Il maestro Pippo Caruso ha ritirato fuori l’attesissimo ultimo arrangiamento del suo pezzo più famoso: “Perchè Sanremo è Sanremo”. Ma quante generazioni di eredi ci camperanno con i diritti d’autore di questo jingle?

Gli Zero Assoluto? Un nome una garanzia.

Piero Mazzocchetti tra i big? Pippo Baudo lo ha definto “un emigrante di ritorno”. Speriamo che ritorni subito in Germania.

Il regista ha ritrovato un vecchio mixer video degli anni ’80 e si sta sparando tutti gli effetti più brutti: roba da filmino del matrimonio. L’effetto della cantante Mariangela che vola in mezzo all’orchestra non lo usano più nemmeno i telepredicatori americani dopo aver fatto ‘o miracolo!

No! Due Amici di Maria De Filippi a Sanremo, no! Allora perchè non c’è Enrico Papi come presentatore?

Il mixer video ritrovato dal regista è quello che usava Boncompagni a Non è la Rai. Lo si capisce dal granchietto rosso che ha ballato La paranza di Daniele Silvestri. E’ identico al diavoletto che duettava con Ambra.

Ci sono più interruzioni pubblicitarie che ad una riunione dei circoli per la libertà di Forza Italia.

A Ballarò c’è Casini che dice che l’Inps in futuro non ce la farà a pagarci la pensione. Non credevo che avrei provato sollievo a rimettere su Raiuno per ascoltare I grandi animali marini.

Michelle Hunziker ha fatto l’imitazione del pesce napoleone azzurro quando gli dai l’uovo sodo durante una immersione alle Maldive. La ragazza sa come spendere il ricco compenso.

Del Noce in prima fila sembra annoiarsi. Lui si diverte solo quando c’è Fiorello che lo bacia.

Stop! Dimentico. Vi lascio ragazzi. Il musical in playback della Hunziker mi ha sdraiato. Abbandono. Il fatto è che ho rinnovato l’abbonamento alla Rai e non posso perdonarmelo. E’ troppo noioso sto Festival. Non dirò mai… aridateme Panariello ma almeno ridatemi i soldi! quello fatemelo dire!

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freddy ha perso il titolo!

applausi e standing ovation a Ruben, alias Freddy, accanito lettore e commentatore di carotelevip che ieri sera ha perso il titolo di campione ad Azzardo, il quiz di Italia Uno. Dopo la prima puntata avevo previsto che saresti diventato il Ferdinando Sallustio di Alessandro Cecchi Paone; non ci sono andato tanto lontano. Bravo e congratulazioni!

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martedì, febbraio 27, 2007

Ambra sulle orme della Bellucci

Cara Ambra Angiolini, la tua prova di attrice nel film di Ferzan Ozpetek ti è valsa la parodia di Lucia Ocone a Quelli che il calcio. La tua versione originale, ahimè senza sottotitoli, va in tv a promuovere il film. Ieri eri a TRL live; la trasmissione più frequentata dai cineasti italiani famelici di pubblico giovanile. Il veejay pulcino Alessandro Cattelan (parente del fidanzato di Very Victoria?), ti chiede di parlare del tuo personaggio cinematografico. Tu, abbassi lo sguardo e con una serietà che non ti appartiene (ma se promette poi mantiene) parli di Roberta, la “ragazza apparentemente molto leggera… un pò il giullare della casa… e poi ad un certo punto del film mostra quella che è la sua vera sofferenza…”. Cara Ambra Angiolini, mi fai spavento: non c’è traccia delle tue prolungate risatelle con rinculo e a tratti mi ricordi Monica Bellucci che sospira parole rallentate. Il veejay pulcino Alessandro Cattelan (parente del fidanzato di Very Victoria?), vuole sapere se il ruolo ti ha affascinato e tu: “Tantissimo, talmente tanto che per me era impossibile riuscire a entrare in quella testa e anche fisicamente mi sentivo strana… per come era scritto il personaggio di Roberta… poi invece Ferzan riesce proprio a dire… questo è tuo e vedrai che addosso ti starà bene”. Cara Ambra Angiolini, sei una speranza per tutti quelli che sono partiti da un programmetto tv. Gli Amici di Maria De Filippi ti sono grati per questa luce che illumina il loro tunnel professionale.

festival di sanremo

le mie pillole sul multiblog perchè sanremo è sanremo!

l’esame di pippo

i senza tetto

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lunedì, febbraio 26, 2007

Mica solo la Ventura può fare certe cose

Cara Elisabetta Gregoraci, dopo l’archiviazione del caso vallettopoli (non c’è stato reato) puoi gonfiare il petto in tv a testa alta. Sarai grata per sempre a Paola Perego che ti ha dato la possibilità di restare in tv quando ti si prospettava di rimanere solo la fidanzata di Briatore. Oggi il tuo sorriso splende come non mai e ripaghi la Perego non risparmiandoti a Buona Domenica. Ieri, non solo hai dato tutto nel balletto (quello in cui le telecamere si muovono in continuazione per dare il senso del movimento alla coreografia). Non solo hai letto il tg gossip spiegandoci le battute. Ti sei anche esibita nella prova rodeo-surf. Hai regalato al pubblico, 56 lunghissimi secondi di equilibrismi panoramici sulle tue abbondanze che valgono lo stipendio. Cara Elisabetta Gregoraci, eppure, nonostante cotanta profusione di energie, la performance più audace della teledomenica è stata quella di Simona Ventura nelle vesti di intervistatrice. Anche lei non si è risparmiata. Dopo aver intervistato Carlo Rossella e i cast di non so quanti film in uscita, ha intervistato, in trasferta, Hugh Grant per l’uscita del suo film (ma va?). Ha sfoderato il completino preferito (quello leopardato) per chiedergli: “Siccome gli anni ottanta sono stati i miei anni preferiti e più o meno è la nostra generazione… mi compravo sempre delle stellette… mio padre era generale dell’esercito e gli rubavo le stellette da mettere nelle giacche… non so se anche in Inghilterra era così?”. Vedi cara Elisabetta, tu eri lì a darti anima e corpo allo show e la Ventura tranquillamente seduta chiedeva ad una star del cinema: “La musica che sentiva negli anni ottanta?”. Per pura coincidenza Hugh Grant nel suo film interpreta una pop star degli anni ottanta in declino e quando le dice che a lui piacevano i Duran Duran e gli Wham a Simona viene in mente questa domanda: “In fondo, degli Wham, uno è sparito ed è quello a cui tu ti sei ispirato…”. Sembravano proprio quelle domande che si concordano con la produzione del film ma poi è arrivata la domanda che mi ha fatto capire che era tutta farina del suo sacco: “Il tuo collega Ralph Fiennes in aereo ha avuto… diciamo… un tete a tete amoroso con una hostess… Nei tuoi viaggi non ti è successo neanche di pensare ad una cosa di questo genere?” (domanda fatta con varie toccatine di capelli). Hugh Grant si è fatto una risatina ed ha detto che lui guarda solo i cartoni animati in aereo. Ci vuole del tatto per fare una domanda così a uno che una decina di anni fa è stato arrestato dalla polizia perché si trovava in macchina in compagnia di una prostituta. Cara Elisabetta Gregoraci, Simona è una cara amica di Briatore quindi ti sarà facile chiederle dei consigli se vorrai intraprendere la carriera di intrattenitrice-intervistatrice. Sono certo che una intervista così prima o poi potrai farla anche tu. E’ assolutamente alla tua portata.

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domenica, febbraio 25, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: martedì a Sanremo comincia il Festival della Canzone Italiana

: mercoledì in parlamento ricomincia il festival della politica italiana

Ipse dixit

Si d’accordo c’è il carovita… c’è la crisi di governo… i problemi di lavoro… la benzina che rincara chissà perchè… però siamo sicuri che almeno per questa settimana si parlerà solo di Sanremo… delle canzoni… e… del Dopofestival.

Tiberio Timperi

da Mattina in Famiglia 25/2/2007

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sabato, febbraio 24, 2007

il postino (o piccolo post)

Cari Emilio Fede e Bruno Vespa, ieri sera Silvio Berlusconi è stato ospite a Otto e mezzo con questa inequivocabile motivazione: “La ragione per cui sono qua è molto semplice. Ho ricevuto questa mattina una telefonata da un personaggio geniale… forse… anzi… in assoluto… il più geniale del giornalismo italiano. Il nome forse lei lo conosce… si chiama Giuliano Ferrara… che mi ha praticamente imposto, fondando la richiesta su un’antichissima amicizia, di essere qui questa sera. Io che all’amicizia dò un grandissimo valore, ho risposto di si e ho mantenuto la parola”. Cari Emilio Fede e Bruno Vespa, chissà se avete sofferto di più per le sue parole o per la reazione lusingata di Ferrara: “ah! Qui siamo al corteggiamento!”. Cari Emilio Fede e Bruno Vespa, voi, come il resto dei giornalisti non geniali, da un paio di giorni vi state chiedendo perchè Prodi ha tolto i DICO dai 12 punti del nuovo programma dell’Unione. Ora è chiaro. Non vuole legittimare la coppia di fatto Silvio e Giuliano.

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venerdì, febbraio 23, 2007

Ma il diavolo, non vestiva Prada?

Cara Cristina Parodi, il direttore del Tg5 Carlo Rossella ogni tanto ti consente di lasciare la conduzione per tornare alla tua passione: le sfilate di moda. Le ami così tanto che non ce la fai proprio a parlare male di una collezione. Ormai sei di diritto nella terna dei giornalisti che non parlano mai male di niente e di nessuno (per il momento insegui i due leader indiscussi: Vincenzo Mollica e Anna Praderio). Ieri, con tutto il tuo eccesso di entusiasmo, eri alla sfilata di Dolce e Gabbana. Hai mostrato, con una certa soddisfazione, l’accessorio che è il pezzo forte della collezione: il frustino. Cara Cristina Parodi, la scrittrice Camilla Baresani è andata al ristorante di Dolce e Gabbana e ne ha fatto una recensione per il Sole 24 Ore parlando male della loro cotoletta. La cosa ha fatto scalpore perchè D&G non l’hanno presa bene e hanno minacciato di ritirare la pubblicità dal giornale. Mediaset non corre certi rischi. Non so se tu il frustino lo hai provato, ma, di certo, D&G non si lamenteranno della tua intervista a Monica Bellucci in cui dice che il suo sensuale personaggio in Manuale d’Amore 2 indossa i loro abiti sexy.

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giovedì, febbraio 22, 2007

Ma quale Prodi! L’Italia ha Pippo Baudo.

Caro Pippo Baudo, il tuo Festival di Sanremo giunge a proposito. Il governo Prodi è caduto e gli italiani affogheranno nelle canzonette la delusione per le pastette politiche. Ma quale base di Vicenza e missione in Afghanistan! Da martedì ci saranno da commentare i vestiti della Hunziker firmati dai grandi stilisti del made in Italy. Ma quale legge finanziaria e aumento delle tasse! Michelle indosserà abiti da 290.000, 115.000, 85.000, 40.000 e 5.000 euro (5.000 euro? C’è pure uno stilista di Rifondazione Comunista?). Caro Pippo Baudo, ci sono in giro delle illazioni che imputano ai venti vaticani l’influenza sul voto dei senatori a vita. Se così fosse anche le tue canzonette rischiano grosso dopo quella tua sparata contro la chiesa seguita all’uccisione dell’ispettore capo Raciti: “La festa di Sant’Agata non andava fatta. Lunedì ci saranno i funerali del poliziotto morto ma ci sarà anche la processione della statua. Invece la bara di Raciti doveva essere in chiesa sotto la statua. Il dovere della chiesa è essere vicini ai problemi sociali. E il Papa non ha detto una parola nell’Angelus” (dal corriere.it del 5/2/2007 citando l’intervento a Quelli che il calcio). Caro Pippo Baudo, urge una tua dissociazione da quelle tue parole. Il popolo italiano, in un momento così difficile, non può rischiare di perdersi il ritorno di Al Bano e Johnny Dorelli.

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mercoledì, febbraio 21, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Costantino di Maria De Filippi, ci sarà un motivo per cui io da anni ti chiamo così. Al volante del camper di Stranamore sei andato a consegnare un videomessaggio. Dopo uno sguardo al gps (“segna 1,8… siamo arrivati”) eccoti davanti al fatidico citofono. La malcapitata destinataria ti risponde con il classico “Chi è?” a cui tu replichi con sicurezza: “Sono Costantino”. Un videocitofono forse ti avrebbe evitato l’onta della sua seconda risposta: “Costantino chi?”. Caro Costantino di Maria De Filippi, la prossima volta fai come me: al tuo nome fai seguire quello della De Filippi. Funziona.

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martedì, febbraio 20, 2007

Calendario vecchio fa buon brodo

Caro direttore del Tg La7 Antonello Piroso, a Niente di personale hai ospitato la ex lady finanza Anna Falchi. Come tutti gli intervistatori hai parlato molto della sua fisicità reale e artificiale: “Non voglio scivolare nel pecoreccio… lei ha detto: si… ho rifatto lì… però a 16 anni madre natura mi ha dotato invece di un… bel…” e la Falchi col sorrisetto: “…di un… bel?…” e tu: “Lo ha detto lei eh!… Sederino, ha detto”. Lei, orgogliosa, chiosa: “Ci vuole molta fortuna per fare questo lavoro”. Caro direttore del Tg La7 Antonello Piroso, la prima regola di un buon giornalista è documentarsi e tu “per completezza” ci hai mostrato la foto più famosa del suo primo calendario; quella in cui è fotografata dal basso e di schiena con il fondo schiena molto ben in evidenza. La Falchi mostra di apprezzare la tua completezza di informazione anche se ti accusa di scarsa originalità: “Chiambretti m’ha fatto la stessa cosa… gli ho detto non mi mettete sempre i calendari!… siete tremendi, guarda… non mi posso mai fidare”. Poi ci confessa che un suo fan quella foto se l’è fatta tatuare sul petto, anche se poi le ha mandato una mail per dirle di averla tradita perchè si era fatto tatuare pure Selen, sulla schiena. Caro direttore del Tg La7 Antonello Piroso, non sei scivolato nel pecoreccio; ti ci sei tuffato. Sia chiaro, niente di personale.

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lunedì, febbraio 19, 2007

Gervaso il tollerante

Caro Roberto Gervaso, per me sarai sempre quello dell’imitazione che ti faceva Gianfranco D’Angelo al Drive-in. Si sdoppiava nei panni tuoi e di Marina Lante della Rovere e alzando la veletta diceva con la voce in falsetto: “Gervasetto!!!”. Oggi fai la tivù all’alba su Retequattro. Dici la tua su un tema di attualità nel programma Peste e Corna (musichetta della sigla: “Ho un sassolino nella scarpa”). Lo fai condendo le notizie con un pizzico di chiacchiericcio velato di savoir faire (e con l’immancabile libreria alle spalle e il farfallino ben curato). Oggi hai parlato di Hillary Clinton che punta alla Casa Bianca. Il tuo stile prevede di ricordare la scappatella del marito Bill con la stagista. Hai detto che molte donne americane presero le difese di Bill e, per lodare la tolleranza, hai ricordato che il presidente Franklin Delano Roosevelt faceva alloggiare la sua amante alla Casa Bianca. Caro Roberto Gervaso, mi hai fatto venire in mente quel filmato in cui Bill Clinton, ormai a fine mandato, prepara il pranzo alla moglie Hillary, glielo mette nel sacchetto di carta e corre dietro alla limousine per darglielo senza riuscirci, per poi ritirarsi sconsolato a giocare con il cane. Caro Roberto Gervaso, mi è venuto in mente pure un certo Silvio che fa la stessa cosa con la moglie. Non so se basterebbe una tua puntata di Peste e Corna per lodare la tolleranza di Veronica.

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venerdì, febbraio 16, 2007

amici, torno lunedì.

carotelevip aderisce a M’illumino di meno “Giornata internazionale del risparmio energetico” lanciata da Caterpillar, trasmissione radiofonica Rai. L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 16 febbraio 2007 alle ore 18.

il postino (o piccolo post)

Caro vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, stai pensando di modernizzare la ditta. Il progetto di legge Gentiloni ti costringe a modernizzarti. Ti riducono la pubblicità e allora ti modernizzi: “Stiamo pensando a offerte innovative sia tecnologicamente sia commercialmente indirizzate a chi vorrà avere una tv sempre più moderna. Stiamo studiando diverse opzioni. Per esempio, un sistema che permetterà di avere a propria disposizione un’ampia scelta di programmi, film, serie tv, da vedere quando si vuole, ovviamente a pagamento. Un’offerta che si aggiornerà in continuazione” (dal Corriere della Sera 15/2/2007). Il succo è: visto che non ci rientri più con la pubblicità, Mediaset Premium imiterà sempre di più Sky. Caro vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, nelle tue interviste spesso parli di “contenuti pregiati”. Io mi modernizzerò, comprando la tua tesserina, quando dalle parole passerai ai fatti.

ps. Caro vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, a scuola eri assente quando hanno spiegato il rischio d’impresa?

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giovedì, febbraio 15, 2007

Accanito lettore di carotelevip campione di Azzardo!

Caro Alessandro Cecchi Paone, ho dovuto per forza vedere di nuovo il tuo Azzardo! su Italia Uno. Freddy, alias Ruben, accanito lettore e commentatore di questo blog, ieri sera è meritatamente diventato campione del tuo quiz. Sono arrivato a casa trafelato (freddy, la prossima volta avvertimi prima, grazie) ma in tempo per sentire il tuo lamento con il pubblico a cui hai chiesto di dare un nome al corpo di ballo. Non ti va bene che i nomignoli proposti finiscano tutti in “ine”: azzardine, piccoline, cicciettine, bretelline. Peccato che poi nella domanda su Antonella Mosetti l’hai definita schedina. Insomma le altre trasmissioni le “ine” ce le possono avere; tu no. Ma ieri sera ti avrei perdonato tutto perchè, un mio lettore, è diventato campione stravincendo 140.000 euro di montepremi (freddy, ma te li danno o te li devi rigiocare per forza?). Caro Alessandro Cecchi Paone, lo hai preso in simpatia. Ruben potrebbe diventare per te quello che Ferdinando Sallustio è stato per Gerry Scotti. Al momento di decidere se nella classifica degli uomini maturi più sexy del mondo c’è Clint Eastwood o Woody Allen, Ruben non ha dubbi e punta su Eastwood perchè “ha un fascino animalesco”. Tu sorridi di cuore e quando il suo Azzardo riesce e va in finale il tuo “Bravo Ruben!” è di quelli che sottintendono: “sto ragazzo va bene per la trasmissione”. Ruben è incontenibile nell’esultanza e sfugge al controllo di Eva Henger che gli dice “dove vai!, oh!” (freddy, ti devo dire due paroline. Se Eva Henger ti guida da una parte, tu seguila e basta). E’ il momento delle domande finali. Ruben studia scienze politiche (come hai fatto tu) e quando ti dice che vorrebbe diventare un dirigente della pubblica amministrazione tu resti un pò perplesso: “E’ una cosa che hanno già fatto in famiglia, tuo padre, tuo nonno?”. Ruben ti dice di no: “E’ una passione personale”. Tu sei sempre più perplesso: “E come la spieghi, da dove è nata?”. Risposta: “Beh, mi interesso di politica, mi interesso un pò di bene pubblico, dello stato e cerco di migliorare il Paese”. Ruben guadagna altri punti nella tua considerazione: “Beh, questa è una bellissima intenzione, grazie Ruben! Ne abbiamo bisogno sicuramente”. Ma ti conquista definitivamente dopo aver sbagliato la domanda sul dio dell’amore nella mitologia classica. Tu gli chiedi “come va con le ragazze?” e lui ti risponde che è “single per scelta… delle altre”. Con una accorata risata giustifichi l’errore: “Ecco perchè è inciampato… c’è sempre una ragione profonda… allora che queste altre si sbrighino!… in modo che la prossima volta non sbagli la risposta”. Caro Alessandro Cecchi Paone, l’unica possibilità che avevi di farmi riparlare del tuo quiz era di avere come campione un mio accanito lettore e commentatore. Stavolta l’azzardo l’ho fatto io.

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mercoledì, febbraio 14, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Elisabetta Canalis, per una televip con un contratto Mediaset, l’intervista a Sipario del Tg4 è una specie di cambiale: in media arriva una volta al mese. A te il microfono lo porge quasi sempre Massimo Cerri e tu puntalmente gli dici che non parli della tua vita privata. Alla vigilia di San Valentino però ti confessi: “Io sono meglio come amica che come fidanzata perchè sono troppo gelosa”. Sulla tua professione hai maturato una certezza: “La televisione è il mio primo amore, il mio primo lavoro e nonostante magari mi vengono date delle parti al cinema, voglio continuare a fare questo”. Cara Elisabetta Canalis, ma quale film di Natale; tu ami la tv, si vede. Solo una innamorata pazza si piazza davanti alla telecamera per farsi deridere dalla Gialappa’s ad ogni parola. E tu sei un bersaglio perfetto. Guardi la telecamera sbagliata, ti trema la voce e loro possono infilzarti dicendo “per fortuna che ti ballano anche le t…e”. Cara Elisabetta Canalis, non te la prendere; sono un pò strani quelli della Gialappa’s. Stanno dando tutto quello spazio alla “scandalosa” Diana del Grande Fratello so pure il numero. Si, quella che sembra uscita da Pucca, il cartone animato coreano. Valli a capire.

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martedì, febbraio 13, 2007

La Ventura non lascia, anzi raddoppia.

Cara Simona Ventura, la Rai ti avrà ancora come punta di diamante (boh e pure mah). Hai ufficializzato il rinnovo contrattuale e la tua promozione su Raiuno anche se farai ancora un pò di Raidue: “Farò la prima serata di Raiuno con Gli inventori ad aprile, Il Musichiere a settembre e, forse, nel 2008 Portobello. Mi piace l’idea di omaggiare i grandi del passato televisivo: è una nuova scommessa. E continuerò con Quelli che… il calcio, perché è un programma che amo molto” (da tgcom.it del 6/2/2007). Però lascerai l’Isola dei Famosi: “Quello è un programma magico, che ha significato molto per me. Devo misurarmi con altre trasmissioni, è giusto che lo faccia anche qualcun altro. Mi sarebbe piaciuto trovare delle nuove chiavi per rifare il programma: l’azienda, però, è l’unica che deve poter decidere. Alla nuova conduttrice auguro buon lavoro” (sempre da tgcom.it). Per dare una svolta introspettiva all’Isola dei famosi, la conduttrice in pole position è la pacatissima Monica Leofreddi. Cara Simona Ventura, sarà, ma io credo che la multinazionale che ti cura l’immagine ti abbia saggiamente consigliata di sganciarti dall’Isola e diventare una sobria conduttrice d’altri tempi. Mica puoi continuare ad urlare, zampettare, spalancare le braccia e vestire D&G fino a sessant’anni. A proposito: entro quanto tempo avevi detto che ti saresti ritirata?

cari telelink

gli amici di isabella

i post di kappapera e di fulvia leopardi sulla sindrome di laron

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lunedì, febbraio 12, 2007

Lunga cronaca di un intervista da erede

Caro Bruno Vespa, ieri mi sono convinto che Massimo Giletti è il tuo erede. Ha ospitato Pierferdinando Casini a Domenica in nel suo 30 contro 1. Lo ha avvolto in un manto di amorevoli cure al limite del plagio (nei tuoi confronti, ovviamente). Casini, in jeans e maglione, si è accomodato in completo relax come se stesse sul lettino di un rigenerante centro massaggi. E Giletti lo ha coccolato. Ha chiesto al regista di mettere le luci soffuse ed è partito con la dolcissima intervista. I colli bolognesi e la Vespa 50 special che i genitori non gli hanno voluto comprare. I compagni di classe che lo chiamavano “Nandi”. L’amico che Casini è andato a trovare dopo un incidente. La notte prima degli esami di maturità. Giletti è curioso: “Come andò quel compito di latino?”. Casini è sincero: “Senza infamia e senza lode”. Giletti introduce la parte politica dell’intervista: “Era già bravo allora a destreggiarsi… in senso dialettico?”. Casini è sincero: “Si”. Giletti si fa ficcante: “Erano anni difficili, credo che abbia fatto la maturità nel 1974… essere della Democrazia Cristiana in una zona rossa… com’era?”. La risposta di Casini te la lascio immaginare in tutta la sua moderata moderazione. Caro Bruno Vespa, da te, Casini non si è mai commosso fino ad avere gli occhi lucidi; da Giletti è successo, quando gli ha chiesto di raccontare cosa gli ha detto il padre dopo la sua prima elezione a deputato (la regia fa un primo piano degli occhi lucidi di Casini… applausi). Ecco le immagini di Casini quando era presidente della Camera e della storica visita di Giovanni Paolo II al Parlamento italiano, voluta da Casini. Giletti lascia fare le domande a qualcuna delle trenta ragazze: “Non crede si dovrebbe investire di più sui giovani?…”. Casini dice di si “cercando di parlare il loro linguaggio” e poi esprime tutta la sua preoccupazione per la diffusione della droga. Giletti si fa sempre più incalzante e sollecita una presa di posizione: “Ma l’esempio deve venire dall’alto!”. Questo dà modo a Casini di dirsi favorevole al test volontario antidroga per i parlamentari. Un’altra ragazza chiede all’onorevole come si rapporta con le trasgressioni tipiche dell’età delle sue figlie. Giletti s’intromette per chiedere se discute con la figlia dell’ombelico scoperto. Casini prima dice che la figlia non lo scopre più l’ombelico e poi parte con il suo timore “che i ragazzi non abbiano delle motivazioni vere e delle idealità vere per cui fare battaglie”. Casini è sempre più sicuro sulla plancia di comando e Giletti si dà una scossa: “Senta… con Berlusconi tutto bene?”. E’ un assist perfetto per il brillante Casini: “Non mi sembrava che fosse nella categoria dei giovani! Ammetto che mostra trent’anni di meno però parlavamo di Benedette… di Marie Caroline (le figlie)…”. Giletti fa autocritica “Sa, è la televisione che fa voli pindarici”. E qui arrivi caro Bruno Vespa io ci vedo un passaggio del testimone perchè Giletti manda un brano tratto dal tuo Porta a Porta. Quello in cui Casini ti disse che se Fini voleva a cena con Berlusconi al posto suo, gli faceva una cortesia, perchè lui doveva andare a cercare un cavallo nuovo per la figlia. Caro Bruno Vespa, dovevi vedere con quale sagacia Casini ha spiegato che si è pentito di quella frase perchè poi la mamma gli ha telefonato per dirgli: “Sei veramente un cafone… a uno che ti invita a pranzo rispondi che hai il problema del cavallo di tua figlia? Ma queste cose non si dicono!”. Il pubblico è tutto per Casini. Giletti sorride come non mai e Casini insiste tra gli applausi: “Non ho capito se devo chiedere scusa a Berlusconi, a mia madre, o al cavallo?”. Ovazione. Parte il filmato di un’intervista doppia delle Iene in cui la Chiabotto dice che Casini è il politico italiano più bello. Giletti dice: “Giuro che non è un montaggio”. Casini fa il modesto parlando delle sue maniglie dell’amore. Ecco le immagini di Casini in campo con la nazionale dei politici (intervistato da te a bordo campo. Un altro omaggio che anticipa un siluramento?). Infine l’intervista alla sorella che ricorda di quando lui l’ accompagnava al cinema. Qui persino Casini frena: “Quante bugie che si dicono in televisione! Mi ricordo che l’avrò accompagnata due volte al cinema”. C’è tempo persino per la domanda di Klaus Davi sui DICO. Casini è categorico: “Do un parere completamente negativo… la famiglia è in crisi si sa… ma proprio per questo il legislatore deve cercare di aiutarla… questo è il colpo di grazia che si dà alla famiglia… Chi convive certamente può farlo… nessuno di noi può avere discriminazione verso chi convive, anche verso due uomini che convivono, ma lo fanno in base a un principio di libertà. Non sottoscrivono doveri e non hanno diritti”. Caro Bruno Vespa, altro che i risottini che D’Alema ha cucinato per te.

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domenica, febbraio 11, 2007

Non dire matrimonio

Cara Rita Dalla Chiesa, in epoca di PACS diventati DICO, tu a Forum segui il solco delle più consolidate tradizioni e ti occupi di un matrimonio finito. Lei sposa lui nonostante prima del matrimonio una lettera anonima le dica che è cornuta. Dopo il matrimonio scopre che il marito l’ha tradita con la testimone di nozze. Viene da te a Forum per chiedere la separazione “perchè mi ha tradito ininterrottamente dopo e prima del matrimonio” (e chiede inoltre la casa in cui vivono; 5000 euro al mese di mantenimento; 50.000 euro per i danni morali). Il marito ammette le sue colpe ma nel corso del dibattimento s’insinua il sospetto che la moglie pur sapendo del tradimento lo abbia sposato lo stesso per poi separarsi e guadagnarci. Tu intanto dalla postazione internet leggi le e-mail con i commenti del pubblico (altro che casalinghe disperate! Casalinghe informatizzate!). In attesa della sentenza incalzi i due sposini. A Lui chiedi cosa avrebbe fatto se fosse stata sua moglie a tradirlo. A lei chiedi “perchè con la lettera anonima non è andata dal suo fururo marito e non gli ha detto… guarda è arrivata questa!… perchè l’ha sposato per dirglielo dopo?… per l’assegno di mantenimento?”. Poi porgi il microfono al pubblico in studio che come sempre si sfoga senza peli sulla lingua e si divide in due. A te non piacciono entrambi. A lei rinfacci ripetutamente il fatto che sapeva chi sposava e a lui il tradimento con l’amica per giunta finita pure a fare la sua testimone di nozze. La discussione è seria perchè come ha detto il telegiudice Tina Lagostena Bassi ad inizio puntata: “la situazione è abbastanza pesante”. A sdrammatizzare c’è Fabrizio Bruno Bracconeri Sacchi ragazzo della Terza C che dice la sua: “C’è un vecchio detto che dice… chi sbaglia paga eeeeh… devi pagà”. Poi si avvicina alla bilancia per il verdetto del pubblico: chi ha ragione? Lo studio si spacca in due e solo per “una breccola o due” (come dice Bruno Sacchi riferendosi ai sassolini nelle ciotole) vince il marito. Il telegiudice Lagostena Bassi sentenzia che entrambi i coniugi non hanno rispettato i doveri imposti dal codice civile e “hanno reso intollerabile la prosecuzione della convivenza” (e spiega lungamente i motivi). Per il diritto civile il matrimonio non può essere annullato e il telegiudice consiglia loro di fare una separazione consensuale. Poi dispone che il marito paghi 3000 euro per un anno alla moglie e alla moglie che “nel frattempo si cerchi un lavoro… che è giovane e bella e ha capacità lavorativa”. Cara Rita Dalla Chiesa, la tua puntata di ieri non è stata la migliore pubblicità che l’istituzione-matrimonio potesse avere. E’ molto più divertente quando ti occupi di liti condominiali.

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sabato, febbraio 10, 2007

i dialoghi tra SI e NO

: Sono aperte le selezioni per la seconda edizione del programma La Pupa e il Secchione

: Però come conduttore al posto della Panicucci voglio Sveva Sagramola. Dopo tanti documentari sugli animali vorrà approfondire i misteri della natura umana.

ipse dixit

Oggi i reality sono l’unica strada che ti permette di emergere subito anche se poi devi dimostrare di saper fare qualcosa. Io sto studiando recitazione, danza e canto. Il mio sogno è di recitare in una fiction tipo R.I.S. o Nati ieri. Un ruolo in uniforme? Diciamo che mi vedrei bene con il camice bianco, una dottoressa sexy.

Mary Carbone (concorrente della prima edizione di Pupa e Secchione)

da tgcom.it del 6/2/2007

caro telelink

Campagna di sensibilizzazzazione sulla sindrome di Laron rilanciata da kappapera

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Sveva Sagramola vista da Mariano Sabatini critico tv del quotidiano Metro (6 febbraio 2007)

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venerdì, febbraio 09, 2007

La scoperta di Costanzo

Caro Maurizio Costanzo, a Buon Pomeriggio hai affrontato il tema della settimana: la violenza negli stadi di calcio. Come esempio positivo da seguire, hai portato un altro sport: il rugby. Un esempio pertinente perchè nonostante la durezza degli scontri sul campo, non ci sono mai violenze e scontri fuori e sugli spalti. Carolina Morace ha sottolineato che i rugbisti “si portano i libri in ritiro”. Luisella Costamagna ha lodato il rugbista Pierluigi Gentile, ospite in studio, perchè è laureato in economia dei mercati finanziari internazionali. Marino Bartoletti ha detto che “nel rugby c’è il culto della lealtà. Il calcio è il figlio stupido del rugby, perchè è nato da una costola del rugby”. Tu hai subito condiviso: “Bravo, oh si, è il figlio stupido”. E quando il rugbista ti ha detto che fin da piccoli li abituano a praticare il terzo tempo (finita la partita le due squadre in giacca e cravatta vanno a mangiare insieme) tu, con l’acquolina in bocca, hai commentato: “Ma è bellissimo! Pensa, da noi sè mangerebbero i piatti!”. La lunga serie dei pregi sportivi del rugby è continuata (… non protestano mai con l’arbitro… non simulano… la squadra sconfitta al termine della partita saluta i vincitori) e ti sei visto costretto a dire: “Va beh, adesso non esageriamo. Ce l’avranno qualche difetto pure loro, eh?”. Ma la sportività del rugby ormai ti aveva conquistato: “Io dico ai genitori… invece di dire… ai figli… dai!… bravo!! … gioca!!! … faje vedè che sei come Totti… faje vedè che sei come quell’artro… perchè non le mandate a rugby, le vostre creature? Così imparano l’educazione loro e anche voi… che già non sarebbe male, eh”. Caro Maurizio Costanzo, chissà che delusione avrai avuto al termine della trasmissione nel sapere che il principale indiziato per l’omicidio dell’ispettore capo Raciti è un diciassettenne giocatore di rugby. Il disagio giovanile forse è una problematica sociale che lo sport, qualsiasi sport, non può risolvere da solo. Caro Maurizio Costanzo, invece c’è qualcosa che possono fare i grandi comunicatori. Abbassare i toni, dare più spazio agli altri sport, agli aspetti educativi, giocosi, ricreativi e non solo all’esasperato agonismo professionistico affamato di audience e sponsor. Caro Maurizio Costanzo, non ricordo più in quante trasmissioni tu e la De Filippi avete ospitato calciatori. Prendo alla lettera però le tue intenzioni: “Veramente, cerchiamo di fare una campagna pro rugby”. Chissà, forse con qualche rugbista a C’è Posta per te si potrebbe seminare un pò più di cultura sportiva.

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giovedì, febbraio 08, 2007

Fantascienza alle 19 su Raidue

Caro direttore di Raidue Antonio Marano, che idea strepitosa quella di Andata e Ritorno, la prima sit-com istantanea. Gli sceneggiatori riescono a mettere nella puntata un argomento di cronaca del giorno prima. Stupefacente. Una dimostrazione di efficienza produttiva che l’abbonato non può non notare; se poi è anche appassionato di fantascienza, sarà doppiamente entusiasta. Basta con queste astronavi di Star Trek che La7 ci propina alla stessa ora. Ma quale Enterprise. Vuoi mettere i treni dove si svolge Andata e Ritorno? Il massimo della italica tecnologia nei trasporti. La spaziosità, la pulizia, la tranquillità e la comodità dei vagoni in cui gli attori rappresentano la realtà dei pendolari italiani, fa impallidire i viaggi ai confini della galassia. Caro direttore di Raidue Antonio Marano, per quanto siano appassionanti (?) non riesco a seguire i dialoghi e la trama perchè resto incantato dallo splendore di quei treni che li riportano placidamente a casa dopo una giornata di lavoro. Caro direttore di Raidue Antonio Marano, se per questa avveniristica sit-com dovessi avere bisogno di un migliaio di comparse, posso darti l’orario di un paio di treni regionali che prendo io.

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mercoledì, febbraio 07, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Giovanni Floris, chi ha visto il tuo Ballarò di ieri sera si sarà convinto che i prossimi candidati premier non sono due ma quattro. Alla coppia più gettonata Fini-Veltroni, si aggiunge la coppia più bella del mondo: Casini-Rutelli. Maurizio Crozza, nella sua copertina, ha invitato il regista a dividere in due lo schermo per farci godere i due faccioni a confronto. Poi ha riservato loro un trattamento da numeri uno: “Floris, guarda che Rutelli e Casini sono bellissimi… li potete inquadrare tutti e due? … gli Starsky e Hutch della politica italiana… i Batman e Robin di Montecitorio… i Gianni e Pinotto della buvette… sono belli tutti e due… rosicano… uno aspetta che se ne vada Romano, l’altro che se ne vada Silvio… gli eterni numeri due… no, forse voi siete i numeri tre? Va beh, siete nella top ten, comunque”. Speravo fosse il preludio ad una puntata altrettanto scoppiettante ma mi sbagliavo. Hai condotto con insolita bonomia, accondiscendenza e senza il ben che minimo mordente. Caro Giovanni Floris, per tutta la trasmissione mi sono chiesto il perchè. Mi sono dato due risposte. O Floris si diverte a stuzzicare solo Berlusconi (bersaglio facile facile); o Casini e Rutelli sono davvero i due prossimi candidati premier.

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martedì, febbraio 06, 2007

il postino (o piccolo post)

Cari Gaia Bermani Amaral e veejay Alvin, All Music ha ritrasmesso il vostro Bi.Live celebrativo del ritorno sulla scena musicale mondiale dei Take That. Al momento di lanciare la loro esibizione dal vivo, vi siete fatti coinvolgere dall’entusiasmo dei fan. Tu Alvin, aspettavi sul palcoscenico che i Take That finissero il bagno di folla. Tu Gaia, eri immersa nell’atmosfera calda della platea. Pochi istanti vi separavano dall’attesa esibizione e li avete ingannati con un botta e risposta coinvolgente. Alvin: “Andremo un pò indietro nel tempo”. Gaia: “Ma è fantastico! Senti!!! Qua i fan sono estasiasi da questo incontro, come lo siamo anche noi Alvin d’altra parte!!”. Alvin: “E’ incredibile Gaia… vedere che ci sono praticamente le stesse reazioni che c’erano dieci anni fa. Non sto scherzando!!!”. Gaia: “E’ vero! E’ rimasto tutto uguale! E’ vero!!!”. Cari Gaia Bermani Amaral e veejay Alvin, no che non è come dieci anni fa. Robbie Williams li ha mollati ed è diventato milionario. E non credo che sceglierà voi per raccontarcelo.

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lunedì, febbraio 05, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Fabrizio Frizzi, Io… mi fido di te è il programma più adatto per il tuo ritorno in prima serata. Toni bassissimi, quasi soporiferi, abbinati ai racconti di vita dei televip con i loro conviventi a quattro zampe. Le storie sono chiaramente vere e questo già lo rende un buon programma. Mi piace meno l’effetto “Senti chi parla” dei filmati. Le telecamere seguono i televip in alcune situazioni di tutti i giorni e una voce fuori campo doppia i pensieri dei cani. Floppy, il cane di Romina Power, parla romanesco perché l’attrice vive a Trastevere (mancava solo che intonasse… Quanto sei bella Roma). La sfilata dei cani dei canili è molto significativa e mi auguro che dia i risultati auspicati: l’adozione che meritano. Caro Fabrizio Frizzi, tu invece hai adottato Sara Tommasi. Il suo ruolo è quello di fare da interprete ai pensieri di Heather, il cane valletta ufficiale. E’ un modello che farà scuola. D’ora in poi, tutti quelli che hanno poco da dire metteranno solo la faccia e si faranno interpreti dei pensieri di altre entità. Caro Fabrizio Frizzi, solo ora mi rendo conto che non è tutta questa grande novità. Lo faceva già Boncompagni con Ambra a Non è la Rai.

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domenica, febbraio 04, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara professoressa di Amici Alessandra Celentano, sei tu il personaggio di questa edizione. Il tuo giudizio sulla ballerina Agata (la preferita dal pubblico) è senza appello: “Non posso illudere un ragazzo dicendo: sei bravo. Mi spiace, sarà sempre una ballerina di quarta fila. Io come insegnante ho il dovere di dire queste cose” (da tgcom.it dell’1/2/2007). Ogni puntata è caratterizzata dal botta e risposta tra te e l’orgogliosa allieva. Cara professoressa di Amici Alessandra Celentano, non sprecare troppe energie per far valere le tue ragioni. Ad oggi l’allievo più famoso della scuola di Maria è un certo Timothy che è molto quotato come amico di Michelle Hunziker. Non escludo che gli altri stiano vagando nel mondo dello spettacolo. Penso a l’ex allieva Valeria Monetti. Una delle più brave che la scuola di Maria ha sfornato. Subito dopo Amici è stata tra le protagoniste dei musical teatrali Sette spose per sette fratelli e Lungomare e di qualche puntata della Squadra su Raitre. L’altro giorno l’ho vista fare le telepromozioni dei doccia shampoo durante la trasmissione Grande Fratello Mania.

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sabato, febbraio 03, 2007

i dialoghi tra SI e NO

: Daria Bignardi sogna di fare le Interviste Barbariche a Hillary Clinton, Condoleezza Rice e Sègolène Royal.

: Io dico che ora si accontenterebbe anche di Veronica Lario.

ipse dixit

La carriera di chi lavora in televisione va a cicli. Questo è un periodo illuminato. Un tempo ero criticata per certi comportamenti rigidi davanti alle telecamere. Adesso la rigidità è diventata un fatto positivo.

Daria Bignardi

da Tv Magazine del Corriere della Sera dell’1/2/2007

caro telelink

Monica Setta parla di Veronica Lario nel suo nuovo libro: “Né la Dellera né la Gregoraci scalfirono la sua fede nel marito” di Mariano Sabatini dalla rubrica Media & Rimedia su Affari Italiani dell’ 01.02.2007

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venerdì, febbraio 02, 2007

Il ritorno del tricchebballacche

Caro Orlando tricchebballacche Portento, su Canale Italia conduci il programma Le cammellate, basato su una specie di giochino da villaggio turistico. I concorrenti indossano una testa di cammello e dei guantoni da boxe con cui toccano due persone (i cammellati) di cui devono indovinare il peso, il sesso e l’età. In palio c’è un monolocale. Per allietare i tanti momenti morti, provi a coinvolgere il pubblico. Ti avvicini ad una ragazza che ti dice di essere russa e di venire da una località di montagna. La tua battuta farebbe piangere i bambini di un asilo: “Quindi qui vicino c’è un luna park? Se sei venuta dalle montagne russe!”. Non ride nessuno e sei costretto a dire “Anche qui meritava l’applauso”. Un’ altra ragazza ti dice che ha l’asma e tu: “Se va in Algeria e lei dice… hai l’asma? Tutti son felici… c’ha l’asma… vieni qua e tutti che si baciano”. Il peggio però lo dai nei mini-monologhi: “Voi vi ricordate i tempi in cui uno lo chiamavamo spazzino? Da quando non si chiamano più spazzini, si chiamano collaboratori ecologici, avete visto Napoli? Rumenta e spazzatura da tutte le parti. Na volta le carceri si chiamavano… carcere, case di pena… adesso si chiamano… casa circondariale, tra poco metteranno… residence permanente”. Appena puoi fai il gesto della cammellata tricchebballacche che ti ha reso celebre nella Fattoria di Barbara d’Urso. Ma non è la stessa cosa. Caro Orlando tricchebballacche Portento, la tv nazionale ti ha abbandonato presto, eppure io dico che saresti perfetto nel cast di Buona Domenica.

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giovedì, febbraio 01, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Emilio Fede, con tutta la professionalità di cui disponi, hai affrontato uno dei momenti più difficili da quando sei direttore del Tg4. Alle tue spalle la foto di loro due, Veronica e Silvio. Tu, in mezzo, a raccontare le ragioni dell’uno e dell’altra. Hai tuonato contro giornali e politici che hanno messo il becco nella loro pubblica corrispondenza: “La politica non c’entra. C’entra il cuore”. Mi stavo per commuovere mentre leggevi le scuse di Silvio. Poi, mia madre, intenta a preparare lo spezzatino al sugo con le patate, ha interrotto la poesia e non ha avuto pietà per il tuo dolore: “Ma tu che stai a fà? Er cupido? Metti che quella lo vole lascià… mò tu stai a dì così e lei nun lo lascia più? Beato te!”.

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sabato, marzo 31, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Mike Bongiorno dice: hanno dato una laurea ad honorem a Vasco Rossi e Valentino Rossi. Potrebbero darla anche a me.

: Poteva andargli peggio. Se l’avessero nominato senatore a vita ogni tanto gli sarebbe toccato di salvare il governo Prodi e Silvio non l’avrebbe presa bene.

ipse dixit

Berlusconi quando si occupava di televisione faceva i provini a tutti, anche agli elettricisti prima di assumerli. Allora (ndr nel 1977) ero alla Rai dove conducevo Flash con il quale facevo oltre il 20% di share. Una sera incontrai Berlusconi che mi propose di lavorare per un periodo di prova per lui, di nascosto dalla Rai, nella preparazione della sua prima emittente televisiva. Non seppi dirgli di no e rischiando molto accettai. Ad un certo punto fui costretto a dover scegliere se restare in Rai, dove guadagnavo una cifra ridicola, solo 26 milioni di lire l’anno, o passare con lui. Chiesi quale sarebbe stato il mio compenso e, con enorme stupore da parte mia, mi vennero proposti 600 milioni l’anno perché, mi spiegò lo stesso Berlusconi, grazie alla pubblicità si potevano pagare cifre simili.

Mike Bongiorno

da tgcom.it del 30/3/2007

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venerdì, marzo 30, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Kabir Bedi, ho sopportato di vedere il Sandokan della mia infanzia finire sull’Isola dei famosi ma mi prende il magone se ti vedo fare il gestore di un ristorante indiano che dà lezioni di yoga nel Medico in Famiglia di Raiuno. Un tempo il tuo fascino faceva innamorare Carole perla di Labuan Andrè; oggi fai sussultare di passione Lunetta Cettina Savino. In più mettici che Cettina per te sta mettendo a rischio il suo telematrimonio e questo potrebbe creare altri guai a Nonno Lino Libero Banfi che ancora non si è ripreso dalle polemiche sulla fiction Il padre delle spose (quella in cui la figlia sposa una ragazza in Spagna). Caro Kabir Bedi, ritirati di buon ordine nell’album delle figurine Panini. Se non lo vuoi fare per salvare i miei telericordi infantili, fallo per la famiglia italiana; non so se reggerà al colpo di Lunetta Cettina Savino che lascia Francesco c’è da spostare una macchina Salvi, per fuggire con te e guardare il Taj Mahal al tramonto.

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giovedì, marzo 29, 2007

All you need is true

Cara Emanuela Folliero, è sempre una buona soluzione iniziare una puntata di Stranamore con una storia a lieto fine; e quando c’è il lieto fine si capisce subito perchè tu non sai bluffare neanche un pò. Alla gelosissima innamorata che ha chiesto il tuo aiuto, mostri subito il videomessaggio del ragazzo. Le chiedi rapidamente le sue impressioni, non indugi sulle sue lacrime e chiedi la quasi immediata apertura della porta dell’amore. La porta immancabilmente si apre e si richiude senza l’innamorato. Ed è qui che il tuo bluff assume i toni della farsa. Inizi ad allungare il brodo con domande banali e trasmetti un videomessaggio integrativo in cui l’innamorato confessa che la ragazza in studio ha ragione ad essere gelosa perchè lui l’ha tradita ma l’ ama ancora. Il brodo diventa acquetta tiepida e scolorita nelle tue parole di conduttrice che cerca di celare il colpo di scena scontato: “Ma tu adesso cosa farai? Ricomincerai a cercarlo al di fuori di Stranamore? A chiedergli perchè s’è comportato così… Ma lui adesso… frequenta qualcun’altra?”. Una breve pausa e la regia apre la porta mentre i Beatles fanno il loro dovere. Ecco i due innamorati corrersi incontro, abbracciarsi nel tripudio del pubblico e l’amore trionfa come tu avevi fatto capire dal primo istante. Ti rivolgi a lui: “Allora Marco… va bene fargliela pagare… ma così… io veramente mi sentivo in colpa… però una cosa la dovete promettere… tutti e due… di non ossessionarvi con la gelosia”. E al tuo pubblico dici (sempre con poca capacità di persuasione): “Scusate la cattiveria”. Cara Emanuela Folliero, se continui così, non ti crederò più nemmeno quando racconti la trama dei Bellissimi di Retequattro.

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mercoledì, marzo 28, 2007

Anima tua

Caro direttore di Rai Notte Gabriele La Porta, da qualche settimana, mentre faccio colazione, mi gusto i telefilm della Nuova Famiglia Addams su Raiuno alle 6 del mattino. Questo vuol dire che immancabilmente mi vedo anche l’ultima trasmissione del tuo palinsesto per nottambuli: Anima Good News. Pochi secondi (una sessantina, ma probabilmente sufficienti per risultare come autore) in cui leggi e commenti una buona notizia apparsa sui quotidiani. Ti aiuta in questa ardua impresa una certa Simona Olive che ha una irritante vocetta da bambina al suo primo giorno di nido e che inizia la trasmissione con questa formuletta recitata a cantilena: “Ciao a tutti e benvenuti ad Anima Good News. La buona notizia di oggi è…” . Il più delle volte tutte questa buone notizie non ci sono e la Olive è costretta a dire “La buona notizia di oggi … non è propriamente una buona notizia, come spesso accade, ma è bene che se ne parli…”. Caro direttore di Rai Notte Gabriele La Porta, leggo sulla rubrica ChiacchereRai di Giovanna Cavalli (Corriere della Sera – Roma del 22/3/2007) che Simona Olive è la nuora di Bertinotti. Non so se è una buona notizia ma è bene che se ne parli.

ps. Caro direttore di Rai Notte Gabriele La Porta, questa mattina niente Anima Good News; cos’è, avete finito le cassette da 60 secondi?

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martedì, marzo 27, 2007

I quattro sbirciatori

Cara Melita del Grande fratello, sei tornata alle Iene da grande star. Per loro, un anno fa, hai interpretato il ruolo della sexycasalinga con il seno al vento e, oggi, che sei una sexygrandesorella, rivendicano il diritto di averti scoperta. Nell’intervista singola, oltre alla solita rivelazione sulla posizione preferita nel fare l’amore (però non hai fatto bèèè come Elena Santarelli) hai lanciato un appello ad Enrico Mentana: “Mentana, per una volta che ero vestita! Manda in onda questa cosa simpatica! Dacci la liberatoria!”. Messa così sembrava una delle intercettazioni di vallettopoli che tanto piacciono a Mentana per il suo Matrix. Invece no. Il tuo appello si riferisce ad una candid camera che hai girato per le Iene e che non è mai andata in onda perchè i giornalisti protagonisti Enrico Mentana, Piero Vigorelli, Carlo Rossella e Emilio Fede non hanno dato l’autorizzazione. Nella candid camera tu eri travestita da fonico della troupe che li intervistava ed indossavi due microtelecamere sul seno e sul sedere. Scopo della candid camera era di vedere se i giornalisti sbirciavano le tue forme. Tu orgogliosamente ci hai confessato che “Sbirciavano, sbirciavano”. Cara Melita del Grande fratello, non faccio fatica a pensare che le tue forme abbiano conturbato i quattro bencapitati. Così come non faccio fatica a prevedere che nella tv da sbirciare tu avrai un ruolo di primo piano.

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lunedì, marzo 26, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro produttore televisivo Giorgio Gori, la Rai prende tempo: non è così certo che rifarà l’Isola dei Famosi. Tu sei perplesso: “Il contratto con la Rai per l’Isola dei famosi è scaduto con l’ultma edizione. E’ vero non è sicuro che si rifaccia, almeno in Rai. Qualcuno ha detto che non è un programma adatto alla tv pubblica. Insomma, ci sono tanti bacchettoni in giro, Rai compresa, ma così rischiano di fare un grande regalo a Mediaset” (dal Corriere della Sera del 25/3/2007). Caro produttore televisivo Giorgio Gori, che in Rai ci sia qualche bacchettone che dopo 5 anni si sia reso conto che l’Isola non è un programma da servizio pubblico è incoraggiante. In quanto al regalo che la Rai farebbe alla concorrenza rinunciando ai televip isolati, sono certo che tu non avrai problemi a scartare il pacco insieme ai vertici Mediaset.

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venerdì, marzo 23, 2007

amici di caro televip, torno lunedì.

La scoperta di Freccero

Caro Carlo Freccero, deve essere proprio triste la giornata di un dirigente tenuto senza far niente dalla Rai Radio Televisione Italiana. Le tue giornate saranno lunghissime ed è inevitabile che ti vengano in mente i tempi gloriosi in cui ideavi programmi di tendenza e scoprivi talenti tv. Preso da una specie di baudite, hai rivendicato la scoperta dei cine divi italiani del momento: “Laura Chiatti, Riccardo Scamarcio e pure Cristiana Capotondi recitavano in Compagni di scuola, una serie che lanciai su Raidue nel 2001” (dal Corriere della Sera Magazine del 22/3/2007 rubrica Zoom>Persone). Sei particolarmente orgoglioso della tua scoperta Chiatti: “Confermo, ha un potenziale fortissimo, sa recitare, sa cantare, sa suonare la chitarra, è veramente una sorpresa anche se non per me”. Caro Carlo Freccero, ieri Laura Chiatti è stata la protagonista di un servizio di Anna Praderio del Tg5. La Praderio non ha avuto dubbi: “Laura Chiatti è la rivelazione femminile della stagione” e al suo microfono la Chiatti si è detta felice “Che a noi giovani sia data la possibilità, soprattutto negli ultimi tempi, di esprimerci”. Caro Carlo Freccero, quel “soprattutto negli ultimi tempi” mi fa pensare che in lei il ricordo di te sia meno presente che in te il suo. Capita.

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giovedì, marzo 22, 2007

Anche Lerner si butta su vallettopoli

Caro Gad Lerner, buon ultimo anche tu ti sei occupato del tema dei temi di queste settimane intitolando il tuo Infedele: “Vallettopoli e il popolo dei guardoni”. Sono arrivato da te durante la pausa pubblicitaria di Deejay chiama Italia con Linus su All Music (replica delle 22 del programma radiofonico-televisivo in diretta la mattina dalle 10 alle 12). Mi sono perso il momento in cui qualcuno da te ha accusato l’autore televisivo Cesare Lanza di fare pornografia nella sua Buona Domenica. Lanza era adirato: “Io non sono un missionario. Io non sono un educatore. Mi è stato affidato un programma di intrattenimento e lo faccio senza pornografia”. E subito dopo ti ha proposto di dedicare a Buona Domenica un’intera puntata dell’Infedele per spezzettarla e dimostrare che non c’è pornografia. Caro Gad Lerner, tu gli hai detto di si (senza convinzione) e sei passato al vero pezzo forte della trasmissione introdotto da questa affermazione: “I corpi in televisione subiscono straordinarie metamorfosi”. Poi hai mostrato la prima apparizione televisiva di Irene Pivetti nella tua trasmissione Profondo Nord (puntata del 16 marzo 1991 intitolata Nella tana della Lega). Dopo quella visione da oratorio degli anni ‘50, persino il combattivo Cesare Lanza ha iniziato un’analisi introspettiva e si è chiuso in un miracoloso mutismo mentre tu trasmettevi un servizio storico su orgie, baccanali e festini dall’antica Roma ad oggi. Caro Gad Lerner, è di oggi la notizia che durante la campagna elettorale i Verdi hanno avuto dalla agenzia di Lele Mora un testimone d’eccezione come rivela Alfonso Pecoraio Scanio (a Giovanna Cavalli del Corriere della Sera): “Ci hanno proposto Costantino Vitagliano. Sono stati carini, molto gentili. L’abbiamo scelto come testimonial per una campagna sul mangiare sano, contro gli Ogm. Era un’iniziativa rivolta al mondo dei giovani su cui lui ha un certo appeal. Ci è sembrata una scelta corretta, utile alla causa”. Caro Gad Lerner, ora che la politica è nel vortice del filone spettacolo-veline-costantini sono certo che diventerai un po’ guardone anche tu.

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mercoledì, marzo 21, 2007

1, 2, 3 Canale 5 !

Cara Barbara D’Urso, hai inaugurato il tanto atteso nuovo corso della tv riciclabile. Sono anni che ci aspettiamo una valanga di trasmissioni che mettano insieme tutti quelli che hanno fatto i grandi fratelli, le isole dei famosi, le music farm, le fattorie, le talpe, gli amici di maria. Tu ci dai un assaggio di quello che potrà essere quella tv, cominciando dall’amucchiata delle “ine”: ex schedine, meteorine, vallettine, passaparoline, paperine, Il Tg5 ci ha spiegato che 1, 2, 3 Stalla! non è un reality show ma un real show “perchè non ci sono nè il televoto nè gli opinionisti” (o forse perchè Piersilvio Berlusconi disse qualche anno fa che Mediaset non avrebbe più trasmesso “nuovi” reality show perchè riteneva il genere inflazionato). Il presidente di giuria però, guardacaso, è un televip da reality doc: Pietro Taricone. Ho cambiato canale dopo la tua presentazione che le qualificava una per una come “paperetta nella stagione 2006… schedina dal 2003 al 2005… meteorine dal 2005… Bagaglino 2005… dea bendata del Lotto alle otto del 2004… letterina nelle stagioni 2003, 2004, 2005… nottina accanto a Gene Gnocchi nel 2003… corista a Buona Domenica… vitamina nella stagione 2006… michelina nel senso della Ruota della Fortuna, 8 anni accanto a Mike… chiambrettina a Markette…”. Cara Barbara D’Urso, per le pari opportunità, ora qualcuno s’inventerà un programma con tutti gli “ini”: costantini, danielini, ascaniini, calvanini. Tu comunque, dopo il flop di Reality Circus, dimostri del coraggio. Lo stesso che ti farà essere tra le mie favorite nel futuro programma in cui saranno messe insieme tutte le conduttrici di reality: le bignardine, venturine, d’ursine, de filippine, marcuzzine, pereghine, panicuccine.

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martedì, marzo 20, 2007

La Iena per caso

Caro ex veejay Marco Maccarini, in qualità di Iena hai fatto un servizio su uno dei temi più pubblicizzati dai media negli ultimi mesi: le riprese con il telefonino in classe. Hai intervistato gli studenti delle scuole superiori milanesi, ben contenti di mostrarti la loro ricca collezione di video girati in classe: uno che corre in mutande in palestra; uno che fa il gesto di mettere una bottiglia nel sedere di un compagno; un ragazzo che fuori dalla scuola rischia la vita in bici per fare un’acrobazia in mezzo alla strada; una finta rissa collettiva; uno studente nascosto nell’armadio; il solito professore ripreso di nascosto. Ma una iena che aspiri a tale qualifica punta molto sulle interviste. Occhiali scuri e sorriso complice, ti fai raccontare come usano il telefonino in classe e perchè. Sei molto colpito dal fatto che riescano a scaricare le versioni di latino con il cellulare. Il picco massimo di felicità lo raggiungi quando una studentessa ti rivela che si fa messaggiare dalla madre la soluzione dei compiti in classe di matematica. Sei così soddisfatto di questa cosa che ripeti bene il meccanismo scandendolo parola per parola e rivolgendoti alla telecamera con un sorriso soddisfatto che sembra dire: “Hai capito!”. Non manca l’intervista ad una professoressa che sequestra i telefonini quotidianamente. Caro ex veejay Marco Maccarini, il servizio non ha detto niente di più e niente di meno di quello che già sapevamo da mesi e mesi di strombazzamenti giornalistici e televisivi. Persino il ministro dell’Istruzione Fioroni avrebbe fatto un servizio più da Iena.

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lunedì, marzo 19, 2007

Le parole volano e la sostanza resta

Cara Milly Carlucci, rieccolo, Gerry Scotti. Fa lo spavaldo per il successo della Corrida: “Io alle sfide del sabato sera ormai c’ho fatto talmente l’abitudine che non so manco chi c’ho contro. Il problema vero è che loro devono sapere di aver contro la Corrida” (da Tv Talk del 17/3/2007). Si sentirà meno sicuro di sè dopo che sabato, la tua giuria vip, ha fatto muro contro il buonismo. Adriana Volpe cade durante la prima esibizione e al momento della seconda dice di volersi ritirare perchè in allenamento ha riportato la frattura ad una costola (poi si scoprirà che è una specie di contusione) e non doveva pattinare. Inizia il dibattito debitamente moderato da te. Fabio Canino le dà ragione. Vespa la invita ad esibirsi: “Sarebbe molto sportivo se tu lo facessi”. La Parietti vuole sapere qual’è la posizione ufficiale dei medici. Il medico dice che è in condizioni di pattinare. La Volpe si dice mortificata ma ribadisce di volersi ritirare. Tu l’abbracci: “Ti posso chiedere una cosa proprio con affetto?… Posso chiederti una cosa a nome mio, dei tuoi colleghi e della produzione? Proprio per onorare uno sport come questo nel quale ci si fascia e si va in pista… fallo Adriana! E’ un gesto di sport! Dai!… Lei poi è così… è una donna combattiva è una donna che non si arrende. Io adesso so che la tua è più una situazione emotiva che non di dolore”. Il regista inquadra in primo piano il volto incerto e sofferente di Adriana Volpe che ribadisce: “Io non so come dirvelo, vi prego, vi prego!”. E tu insisti: “Però non ci si ritira a tavolino, nello sport. Nello sport si scende in pista. Fate una piccola cosa dai! Per onorare il vostro allenamento e tutta la fatica che hai fatto in queste settimane”. Il vociare del pubblico aumenta tra fischietti e urletti. Tu cogli l’atmosfera da arena e ti rivolgi al pubblico spalancando le braccia: “E il pubblico ti aiuterà!!!”. Gli applausi sommergono le urla e i fischi. Adriana Volpe fa di no con la testa mentre il suo compagno la porta al centro della pista per iniziare l’esibizione. Tu, che sei una precisa, li fai pure tornare indietro perchè devono partire dal solito corridoio di entrata. I due si esibiscono (sulla base di Felicità di Al Bano, va beh!) con Adriana Volpe che sembra uno dei robottini che inseguono quello della duracell (però senza cadere stavolta). Applausi finali mentre tu le corri incontro ringraziandola: “Senti… è un bellissimo gesto sportivo… veramente, davvero. Io credo che ognuno degli atleti che sono qua ti può testimoniare come lo sport sia anche questo a volte… sia… pattinare sul dolore, pattinare sulla sofferenza psicologica”. E’ il momento dei voti e la giuria, implacabile, vota per l’avversaria Eleonora Pedron (anche lei si è esibita con acciacchi vari) perchè come dice Fabio Canino “E’ il primo caso dove il buonismo non funziona”. Riprende il dibattito se la Volpe ha fatto bene o no ad esibirsi alimentato da Tosca D’Aquino, amica della Volpe e fuori gara per una frattura, che parla di votazione assurda e nulla. La Parietti dice che questo non è giusto nei confronti della Pedron; Canino che il dottore ha detto che si poteva esibire. Tu baci Adriana Volpe dicendole che è stata forte ma è la Parietti a metterci sopra la pietra definitiva: “Ma se fossimo alle olimpiadi e uno si fosse fatto male, rimane a casa; oppure non gareggia e perde”. Cara Milly Carlucci, io dico che questi 12 minuti hanno funzionato e hanno contrastato degnamente lo spavaldo Gerry Scotti.

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domenica, marzo 18, 2007

Scamarcio e dico Scamarcio

Caro David Sassoli, il Tg1 ha rinnovato (per l’ennesima volta) il vecchio TV7 e tu dalla plancia dello studio ne sei l’orgoglioso volto in maniche di camicia. Ospiti i due giovani del momento: Simone Cristicchi e Riccardo Scamarcio. Con Cristicchi parli di manicomi. A Scamarcio chiedi la sua opinione sulla situazione in Afghanistan ma è lì soprattutto per commentare un lungo servizio su Ponte Milvio che, grazie ai lucchetti dell’amore, è diventato il santuario di quelli che vivono tre metri sopra al cielo, hanno voglia di te e si scusano se ti chiamano amore. Scamarcio è perfettamente calato nel suo ruolo di nuova Bellucci del cinema italiano. Parla con voce misurata ed impostata, i capelli mossi al ricciolo giusto, la barbetta da capretto, giacca e camicia alla Miami Vice con petto in vista, sguardi intensi e prolungati a chiunque incroci il suo sguardo. Tu sembri soddisfatto delle sue risposte. Io invece per tenermi sveglio ho dovuto fare zapping e mi sono fermato su Canale 5 dove Mentana si stava occupando ancora di vallettopoli facendo sentire i verbali dell’interrogatorio di Francesca Lodo (e dico Francesca Lodo). Caro David Sassoli, quando sono tornato da te, Scamarcio era ancora la star e perfino in studio ho visto cenni di cedimento molto ben sottolineati dal tuo ottimo regista. Simone Cristicchi, mentre parlava Scamarcio, si guardava le unghie e si strofinava gli occhi. La gravità in certi casi ha la meglio ed è facile che qualcosa di sferico vada a finire tre metri sotto terra.

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sabato, marzo 17, 2007

i dialoghi tra SI e NO

: Simona Ventura dice che vallettopoli è solo la punta di un iceberg.

: E’ la prima volta che faccio il tifo per l’effetto serra.

ipse dixit

Mi dispiace per Nina Moric, mi sento vicina a lei. È una brava ragazza. Non sono contenta di leggere tutto ciò… Siamo davanti a un fiume in piena e questa è solo la punta dell’ iceberg… Non mi piace per nulla la gogna mediatica, ma credo che la giustizia debba fare il suo corso… Ho grande affetto per Lele Mora che per dieci anni è stato il miglior agente che potessi avere. Poi, non so cosa è successo. Diciamo che non avevamo più la stessa visione della vita.

Simona Ventura

(da un articolo di Maria Volpe sul Corriere della Sera del 15/3/2007)

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la Lucarelli in gonnella di Mariano Sabatini (da metro del 12/2/2007)

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venerdì, marzo 16, 2007

Sul concetto di leader

Cara Alessia Marcuzzi, ormai sul Grande Fratello ci capito solo per caso. Il caso, beffardo, ha voluto regalarmi il momento in cui la elegante e snob Guendalina ha incontrato il suo cane Cachemire ed ha parlato con la madre. Mi ha appassionato la sua corsa sui tacchi a spillo all’interno della discarica mentre urlava come un’ossessa “Ti amooooo!!! Vi amoooo!!! Amoreeee!!!! Amore mioooo!!!!” indistintamente e alternativamente una volta al cane e una volta alla madre. Già, la madre. Una signora dai modi garbatissimi, di classe, ma molto determinata a ricordare alla figlia che litiga tutti i giorni con il marito perché non vuole che lei stia in piedi fino alle cinque del mattino per vedere come si comporta la figlia nella casa. E quello che vede non le piace. Dice che se Guendalina rimarrà in gara (non so e non voglio sapere se è uscita ieri, grazie) dovrà tirare fuori di più il suo carattere perché “tu sei una leader, Guendalina”. Cara Alessia Marcuzzi, l’azienda di moda che ha Guendalina nel suo ufficio stampa, apprezzerà fino in fondo le sue qualità di leader. Io, una che si fa prendere da attacchi di urla, strepitii incontrollati e fremiti emotivi prolungati (per non dire goduriosi), non la vorrei nemmeno come capo-coro in una curva ultrà.

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giovedì, marzo 15, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, come saprai, la Vita in diretta segue (da qualche anno) le vicende di Carmen Di Pietro e di suo marito Giuseppe. Un tira e molla amoroso che non ha nulla da invidiare alle più tormentate telenovelas. Ieri è andata in onda una puntata di cui non vorrei sminuire la portata definendola fondamentale: l’intervista al parrucchiere di Carmen Di Pietro. Il professionista ha la bocca cucita sulle confidenze della sua cliente, ma una cosa la lascia intendere: Carmen sta pensando di cambiare il colore dei capelli e questo è un segnale inequivocabile della sua voglia di cambiamento. Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, come saprai, qualche settimana fa una troupe della Vita in diretta ha seguito Carmen Di Pietro a Parigi dove si è ritirata per stare sola con sè stessa (e con le vostre telecamere) per riflettere. Non so quanto è costato un servizio come quello ma sono certo che come dirigente del servizio pubblico sarai preoccupato per l’annuncio che Carmen Di Pietro vuole lasciare l’Italia e trasferirsi a Londra.

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mercoledì, marzo 14, 2007

Ecco perchè

Caro Michele Santoro, la settimana scorsa il ministro Clemente Mastella si è offeso e se n’è andato dallo studio del tuo Annozero. Il giorno dopo era a Cortina e si è collegato in diretta con il Tg4 di Emilio Fede che gli ha spalancato le braccia e gli ha manifestato tutta la sua solidarietà per quello che era accaduto nella tua trasmissione. Lunedì il ministro ha iniziato la sua nuova settimana mediatica dall’Antipatico Maurizio Belpietro (sempre su Retequattro). Ha detto che lui non voterà i DICO e che è pronto ad uscire dal governo se passano. Va bè. Invece, alla domanda di Belpietro “Perchè si è offeso per le frasi di Santoro?”, ha dato una risposta interessante: “Ma, mi sono offeso… debbo dire la verità… non tanto per me, ma per la dignità dei telespettatori. Cioè il fatto di passare immagini che neppure in alcuni film hard sono prodotti o vengono portati all’attenzione dell’opinione pubblica a quell’ora… mi è sembrato una cosa assurda… Non l’idea di una trappola… cioè la trappola non… debbo dire… cioè… la cosa che vedevo là… cioè… suggeritori occulti rispetto a ragazzi o alle coppie che erano là… cioè il desiderio di mettere in un angolo il ministro … ma non tanto il ministro… nel senso di uno che la pensava diversamente da loro… cioè debbo dire un modo… come io ho detto… fazioso e confermo… un modo fazioso… che non è il modo con il quale un servizio pubblico possa determinarsi rispetto all’opinione pubblica”. Caro Michele Santoro, le parole di Mastella sono inquietanti. No, non parlo dell’uso disinvolto della lingua italiana. No, non mi riferisco al paragone tra i tuoi servizi e i film hard. Mi riferisco alla storia dei suggeritori occulti che Mastella ha visto aggirarsi nel tuo studio. Che delusione. Ero convinto che il copioncino imparato a memoria da Beatrice Borromeo fosse tutta farina del suo sacco.

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martedì, marzo 13, 2007

Chi vuol esser circolare

Caro Gerry Scotti, sei tra i televip più amati dai pubblicitari. Nelle telepromozioni che infarciscono i tuoi programmi dai sempre il massimo ma la settimana scorsa ti sei superato. Durante Chi vuol esser milionario? hai ospitato Piero Doris il vate della “banca circolare” quella “costruita intorno a te”. Tu e Doris siete in confidenza, immagino perchè frequentate lo stesso biscione. Lo ricevi in uno studio che ricorda il David Letterman Show e sei amabile come non mai. Doris attacca con la sua parlantina e magnifica i suoi servizi “con la nostra banca non sei mai solo e hai tutto sempre nelle tue mani… è diversa… è intorno a te… è la banca circolare” e fa il segno del cerchio. Tu guardi la telecamera con il miglior sorriso che puoi e con il braccio fai anche tu il segno del cerchio mentre rafforzi il concetto: “Finalmente ho capito cosa vuol dire la banca circolare!”. Caro Gerry Scotti, sabato sei tornato con la Corrida ed i tuoi dilettanti allo sbaraglio hanno fatto più ascolto dei professionisti mandati allo sbaraglio sul ghiaccio su Raiuno. Un successo che ti ha fatto dire: “Ringrazio uno per uno i telespettatori che ci hanno scelto” (da 24minuti del 12/3/2007). Caro Gerry Scotti, ai tuoi telespettatori vuoi un sacco di bene e spesso chiedi per loro una altissima benedizione. I più materialisti forse sperano che Ennio Doris sponsorizzi anche la Corrida così potresti ringraziare i telespettatori uno per uno con un assegno; circolare, ovviamente.

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lunedì, marzo 12, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Elisabetta Canalis, ieri hai potuto dare un senso compiuto alla tua presenza a Controcampo Ultimo minuto. La tua Inter ha vinto il derby e nel collegamento con Studio Aperto hai sfoggiato la sciarpetta neroazzurra al collo. In apertura di trasmissione la sciarpa ha lasciato il posto alla scollatura da prima in classifica e Piccinini ha capito che eri “strafelice”. Dalla Gialappa’s usi la cartelletta a Controcampo vai a braccio: “Direi buonissima la serata oggi… io boh mi sembra… faccio le corna… però quasi come aver vinto lo scudetto oggi… ancora più contenta… Io il gol di Ronaldo l’ho accusato parecchio… mi sono rabbuiata parecchio… però il risultato è quello che conta”. E quando Piccinini ti ha chiesto se avevi superato la delusione per l’eliminazione dalla Champion’s League, hai risposto con sicurezza: “Ma si… la Champion’s l’anno prossimo”. Cara Elisabetta Canalis, quello che non capisco è perchè la Gialappa’s non è mai riuscita a sfruttare questa tua vena comica.

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domenica, marzo 11, 2007

Telesogno

Caro autore di Amici di Maria De Filippi Chicco Sfondrini, stasera finisce il vostro programma e iniziano i sogni di gloria dell’ennesimo plotone di aspiranti cantanti, ballerini, attori e tutto quello che riusciranno a racimolare (telepromozioni comprese). A quei sogni hai persino dedicato un romanzo che ha preso spunto dal programma (o è il contrario? Boh e pure mah). Quest’anno avete ricevuto più critiche del solito per l’aumento della litigiosità ma tu ti difendi e sveli il segreto del vostro successo: “Ormai siamo un varietà con momenti di vero spettacolo. Il nostro lato reality è necessario, altrimenti avremmo già chiuso, ma gli amori e le liti servono anche a raccontare i concorrenti e ad affezionarsi a loro. Gran parte del successo, comunque, è dovuto a Maria. Nessuno potrebbe sostituirla. Lei non conduce ma fa solo quello che sente. Il programma se l’è cucito addosso e senza di lei sarebbe un’altra cosa” (da Sorrisi e Canzoni tv del 3/3/2007). Caro autore di Amici di Maria De Filippi Chicco Sfondrini, comunque, ti auguro che il libro abbia successo. Ti auguro di diventare il nuovo Federico Moccia e che centinaia di tuoi fan mettano i lucchetti con le loro frasi d’amore alle porte degli studi dove si tiene Amici. Con tutti voi dentro.

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sabato, marzo 10, 2007

La chance

Caro Enrico Mentana, alle Invasioni Barbariche su La7 hai dovuto parlare per l’ennesima volta della tua sostituzione a direttore del Tg5. Sollecitato da Daria Bignardi hai spiegato perchè dopo quella delusione sei rimasto a Mediaset: “Ai telespettatori ho detto la verità: che non ero d’accordo… che hanno deciso… che lo sapeva mezzo mondo peraltro… non è che era il segreto di stato… si parlava da tempo della successione, del fatto che mi volessero cambiare… e che davo però un’altra chance a Mediaset, era giusto darla, perchè per tredici anni mi aveva permesso di fare quel telegiornale come volevo io… provocando ire gigantesche perchè lo facevo proprio come mi pareva… che non voleva dire con dei riflessi neroniani ma perchè ritenevo che quello fosse l’interesse del telespettatore, il gusto comune col telespettatore e il patto non scritto col telespettatore. Nel momento in cui vai via ti devi ricordare di questo, ti devi ricordare che quell’azienda ti ha permesso di fare per tredici anni quello che altrove non si fa a volte neanche per un giorno”. Poi hai ammesso che tra dieci anni ti piacerebbe essere ancora alla guida di Matrix. Caro Enrico Mentana, la chance che hai dato a Mediaset si potrebbe sintetizzare così: a te è toccata la direzione editoriale, più Matrix, con conseguente aumento di stipendio e a Mediaset è toccato Carlo Rossella con conseguente aumento di telespettatori per il Tg1.

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venerdì, marzo 09, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Luciana Littizzetto, il cardinale Ruini lascia la presidenza della Conferenza episcopale e tu resti senza il tormentone di Che tempo che fa: “Eminens!”. Già da qualche settimana ti aveva lasciato all’asciutto di dichiarazioni (forse per farti abituare all’astinenza) e i tuoi monologhi un pò ne hanno sofferto. A Natale gli volevi regalare la foto della tua prima comunione “Così capisce che sono anch’io una brava ragazza” e auspicavi una sua risposta ai tuoi perchè: “Io gli voglio bene! Non ce l’ho con lui. Se parlo di certi argomenti è perchè mi interessano. Se non me ne fregasse niente di quel che dice la Chiesa lascerei perdere. A volte vorrei tanto che mi rispondesse… Sul preservativo, per esempio… Dicono che ci sarà uno spiraglio. Sarebbe ora, con quello che succede in Africa…” (da A-Anna del 28/12/2006). Cara Luciana Littizzetto, non temere di restare all’asciutto di tormentoni. Se non ci penserà più la libera chiesa, ci penserà il libero stato ad alimentarli; nella persona della senatrice Paola cilicio Binetti.

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giovedì, marzo 08, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Rossella Brescia, come molti televip da un po’ di tempo fai anche l’animatrice radiofonica, alle sette del mattino su RDS con Joe Violanti e Max Pagani. Nei mesi scorsi hai cavalcato il tormentone: “Pippo portami a Sanremo!”. Scherzando, scherzando credo ti sarebbe piaciuto sul serio essere “la mora” del festival. Oggi, festa della donna, hai sollecitato i radioascoltatori: “mandatemi tante mimose!” (hai dato anche l’indirizzo preciso della radio). Cara Rossella Brescia, deve averti fatto un certo effetto lo scalpore suscitato dall’ammiratore che ha mandato 500 rose rosse alla Hunziker; anche se poi si è saputo che era Antonio Cassano.

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mercoledì, marzo 07, 2007

La lettera di Petruccioli e Cappon a Baudo

Cari presidente e direttore generale della Rai Claudio Petruccioli e Claudio Cappon, dopo che ho letto la letterina che avete scritto a Pippo Baudo per le sue esternazioni sanremesi, sono tentato di nominarvi ad honorem autori di post per caro televip.

“Caro Baudo, Le rinnoviamo i nostri ringraziamenti e le nostre congratulazioni per il grande risultato e la qualita’ del Festival di Sanremo affidato quest’anno alla Sua direzione artistica oltre che alla Sua conduzione.

E’ stato un grande successo che si aggiunge ai tanti meriti da Lei cumulati nella Sua lunga carriera nei confronti del servizio pubblico radiotelevisivo.

Abbiamo anche apprezzato quanto, in questi giorni, Lei ha detto per illustrare e difendere le ragioni e i meriti della RAI.

Troviamo, invece, del tutto inopportuni e non accettabili giudizi che Le sono stati attribuiti su iniziative legislative concernenti la RAI, sulla composizione del CdA e su illazioni relative alle nomine. Prendiamo atto della Sue successive precisazioni secondo cui le dichiarazioni riferite non rispecchiano il Suo pensiero.

Le ricordiamo comunque che su questi argomenti l’Azienda e’ la sola titolata ad esprimersi attraverso i suoi organi, e nelle sedi proprie. E coloro che hanno con la RAI rapporti professionali sono tenuti a precisi obblighi di cautela.” (dal sito http://www.ufficiostampa.rai.it)

Cari presidente e direttore generale della Rai Claudio Petruccioli e Claudio Cappon, non so se vi ha dato più fastidio che un presentatore abbia messo bocca sulle vostre cose da dirigenti o se lo abbia fatto con in tasca 700.000 euro che gli avete dato voi.

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martedì, marzo 06, 2007

Alda e Beatrice ricominciano

Cara Alda D’Eusanio, la Rai non poteva fare a meno di te a lungo e ti affida un compito molto impegnativo, come ci annunci negli spot: “La vita è fatta di difficoltà piccole e grandi… ci sembrano insormontabili perchè non troviamo la persona giusta… Se hai un problema, una difficoltà, chiamami e con me… Ricomincia da qui”. L’offerta di aiuto vale anche per una tua collega di Raidue? C’è Beatrice Borromeo che in settimana tornerà da Santoro ad Annozero per raccontare le storielle imparate a memoria. Ma non la vedo bene. Negli spot se ne sta imbambolata in mezzo ai palazzoni metropolitani mentre la telecamera le gira intorno accompagnata dalla cantilena: “Giro giro tondo… centocinquanta… la gallina canta”. Cara Alda D’Eusanio, non so se il principale problema della Borromeo è questo: “Voglio trovare un lavoro di cui essere fiera. Uno di quei lavori per cui stai in piedi fino alle quattro del mattino perché non hai voglia di smettere. Mi sto laureando in giurisprudenza. Poi prenderò una seconda laurea in economia. Solo dopo deciderò” (dal Corriere della Sera – Magazine del 26/10/2006). Cara Alda D’Eusanio, non pensare a risolvere i problemi solo della gente comune. Ormai in tv è di moda coinvolgere i televip in qualsiasi trasmissione. E mi sembra che Beatrice Borromeo sia un caso urgente.

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lunedì, marzo 05, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Che studio grande ha Maria De Filippi per il serale dei suoi Amici.

: E’ per mangiarli meglio!

ipse dixit

Ringrazierò sempre Amici… però dall’edizione che ho fatto io è proprio un altro programma. Per come sono fatta io non so se quest’anno avrei fatto il provino. E’ cambiato molto il target del pubblico. E’ una scuola ma non bisogna sottovalutare che è un programma televisivo; ci deve essere la scuola ma anche l’ascolto.

Monica Hill (ex concorrente di Amici di Maria De Filippi)

da Tv Talk – Raitre del 3/3/2007

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domenica, marzo 04, 2007

E brava Carolina!

Cara veejay Carolina di Mtv Italia, anche tu sei in trasferta a Sanremo e non puoi condurre in studio il tuo Hit List Italia. Per sostituirti si è scomodato addirittura l’attore Francesco Maria Mandelli. Gli autori hanno colto l’occasione per abbinare alla sua presenza una puntata speciale. Visto che lui fa l’attore nei film di Natale, stavolta, oltre ai video, hanno trasmesso i filmati con le gaffe di voi conduttori. Che idea innovativa e spiritosa, vero? Però senza di te che Hit list Italia sarebbe? Vj Francesco alza la cornetta telefonica tempestata di fiori e ti chiama (in sottofondo la hit Perchè Sanremo è Sanremo di Pippo Caruso alla sua prima presenza su Mtv). Ti chiede che atmosfera si respira a Sanremo e tu: “Qui è strano. E’ un bel circo… tante passeggiate insieme a tanta gente over sixty… belle giornate di sole… mi aspettavo di trovare degli inciuci negli alberghi… invece c’è gente che rimane fino alle 3 nelle hall degli alberghi a giocare alla playstation”. Cara veejay Carolina di Mtv Italia, tu invece a Sanremo ci sei per sederti in platea, in modo che il tuo fidanzato dei Velvet possa scendere dal palco e stringerti lungamente la mano in diretta nella serata finale del Festival. Poi però di corsa in albergo a giocare con la playstation.

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sabato, marzo 03, 2007

Sorpresa! Sorpresa!

Caro Alessandro Cecchi Paone, lo hai definito un highlander, un vendicatore e con sincerità hai annunciato il suo “imprevisto ma gradito ritorno”. Freddy, alias Ruben, (accanito lettore e commentatore di carotelevip) è tornato ad essere il campione del tuo Azzardo. Avete dovuto riammetterlo perchè i tuoi esperti non gli hanno dato buona una domanda che lo era. Succede nelle peggiori telefamiglie. Ruben è un personaggio e il tuo quiz tornerà a guadagnarci (e pure lui! vai Freddy!). Ma tu non ci sarai. Con un filo di emozione hai annunciato che sostituiscono te, la Henger e il corpo di ballo. A Ruben hai confessato: “Senza di te la mia avventura ad Azzardo sarebbe stata meno divertente”. Io dico che senza Ruben sarrebbe stata ancora più breve. Non mi è sembrato che tu l’abbia presa bene questa sostituzione. Ti sei congedato dal pubblico (soprattutto i bambini a cui piacevi tanto) dicendo che da lunedì ci sarà “un’altra squadra” senza nominarla. Ho dovuto aspettare gli spot per giustificare il tuo disappunto. Va bene (anzi, benissimo) che Ainett Stephens prenda il posto della Henger. Ma farsi sostituire dal dinamicissimo Daniele Bossari per te deve essere peggio che perdere il Telegatto contro il Grande fratello.

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venerdì, marzo 02, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Milly Carlucci, se vai da Michele Cucuzza lo sai che ti tocca parlare col cuore. Lui, come e più di Marzullo, sa toccare i sentimenti dei televip; anche di quelli navigati come te. Non sei al centro del gossip e dunque non ti può chiedere “e l’amore? come va l’amore?”. No, gli interessa il tuo cuore di mamma e tu ti sciogli come il burro che pubblicizzavi. Gli confessi un tuo cruccio: tuo figlio ti promette sempre che verrà a vedere le tue trasmissioni in studio e poi non lo fa prefendendo guardarti da casa. Cara Milly Carlucci, non vedevo Cucuzza così dispiaciuto dall’ intervista a Enzo Paolo Turchi sui bruciori che lo hanno costretto ad abbandonare l’Isola dei Famosi. Cara Milly Carlucci, è inevitabile: la prossima volta Cucuzza andrà sul sicuro e ti chiederà “e l’amore? come va l’amore”.

ps. Ieri non ce l’ho proprio fatta a vedere il Festival di Sanremo per la terza sera consecutiva soprattutto dopo che Baudo ha definito Michelle Hunziker “Una bravissima attrice”. Ma allora perchè quegli spilorci della Rai le hanno dato solo 1 milione di euro? Su Raitre c’era Lucarelli con i suoi Misteri italiani: qualcuno sa se ha svelato l’arcano? Io invece mi sono visto l’ottimo film-documentario The fog of war su La7.

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giovedì, marzo 01, 2007

Una bagnina ti salverà

Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, sarà un caso, ma c’è una trasmissione nel tuo palinsesto che mi piace; è il Bivio condotto da Enrico Ruggeri. Per una volta potresti non pensare a quei due soldi di audience e programmarla in prima serata per la prossima stagione. Magari al posto di Pupa e Secchione o di Distraction. E poi, non puoi continuare a vivere di telefilm. Il tuo è il palinsesto a più alta densità di telefilm made in USA: C.S.I., Grey’s Anatomy, Phil dal futuro, Nip/Tuck, Settimo cielo, Dr. House, Smallville, The Shield. Per non restare scoperto e mantenere alta la media, trasmetti al mattino anche le vecchie glorie: Hazzard, Chips e Supercar. Ma è il tuo ultimo acquisto che mi ha sconvolto. S’intitola Una pupa in libreria (il titolo in italiano te l’ha suggerito la grande autrice impegnata Simona Ercolani?). La protagonista è una accollatissima Pamela Anderson in versione libraia (a volte indossa persino degli intellettualissimi occhiali). Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, la tua Italia Uno si rivolge ad un pubblico giovane verso il quale svolgi, inevitabilmente, anche un compito pedagogico. La generazione playstation 3 non sa nulla della Pamela Anderson in costume rosso che correva al rallentatore sulla spiaggia. Tira fuori dal magazzino la prima serie di Baywatch e fai un po’ di cultura.

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Festival di Sanremo: le mie pillole di ieri sul multiblog Perchè Sanremo è Sanremo!

Michelle Hunziker canta a Pippo Baudo “Non ho l’età”. Lui risponde con la stessa canzone. Meno male. Avevo il terrore che le cantasse “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. Non è giusto che i nostri pronipoti soffrano le stesse pene che stiamo soffrendo noi.

Baudo ricorda che Gianni Bella di recente ha scritto le canzoni più belle e di successo di Celentano. Il problema è che ogni tanto si ostina pure a cantarle, le sue canzoni.

Votata la fiducia al Senato per il governo Prodi. Italia si, Italia no, Italia gnam… e adesso andate a farvi due spaghi. Ospite d’onore: Marco Follini.

La Hunziker si mostra tanto interessata al meccanismo delle votazioni. Non sarebbe così se ci fosse il televoto riguardo al suo compenso milionario.

Su Raitre c’è Medium. Chissà se loro sanno cosa gli dice la testa al regista Gino Landi.

La Hunziker ci ha raccontato di quella volta che ha avuto problemi intestinali. Ma che tra gli autori c’è Gianfranco Funari?

E basta con questa pubblicità delle Ticche e Tacche!

Le canzoni per esserci ci sono. Solo che fanno una fatica terribile a schivare i fiumi di parole del Pippo e Michelle Show.

E adesso che è arrivato pure il maestro Beppe zumpappà Vessicchio si che Sanremo è Sanremo (e pure un pò Amici di Maria De Filippi)

Conosci qualcuno che si è scaricato la suoneria di qualche canzone? Denuncialo; è un pirata, non è un signore.

La Hunziker continua a fare battutine con sottointesi di natura sessuale e li chiama Ticche e Tracche. Ho capito: tra gli autori c’è Orlando Tricchebballacche Portento.

No, Gianfranco Funari non è a Sanremo. Il suo Virus sta andando in onda in diretta su Odeon Tv. Parla del voto di fiducia a Prodi. Ed è decisamente più divertente del Festival.

E’ arrivata Romina! E’ bravina (brava non mi faceva rima). Purtroppo tra un pò arriva pure Al Bano.

Massimo Giletti, entusiasta per lo sketch di Ficarra e Picone, ha annuito a Del Noce tutta la sua approvazione. Non lo ha baciato perchè in mezzo c’è una superbionda che li divide. Un’infiltrata?

Il corpo di ballo dei ticche e tacche (Take That in Torpignattarese) è notevole. Ha risvegliato persino antiche rimembranze di Baudo. Poi prevale la professionalità di Pippo (o la rassegnazione) e con intensità annuncia: “Adesso andiamo in pubblicità. Dopo ripartiamo con Al Bano”. Come già ieri, io vi saluto e vi auguro una buonanotte.

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lunedì, aprile 30, 2007

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Caro Andrea Fusco di Raisport, sabato hai intervistato la ginnasta Vanessa Ferrari subito dopo la conquista del titolo di campionessa europea. Vanessa è una timida sedicenne e ti fa notare la sua preoccupazione rispetto ai microfoni dei giornalisti: “Eh, le interviste!”. Tu ribatti: “Speriamo che ce ne siano tante di interviste, perchè vorrà dire che ci saranno stati successi e vittorie”. Poi le fai una domanda perfetta per una a disagio con i microfoni: “Se fossi ministro dello sport, cosa faresti per gli sport cosiddetti minori?”. Vanessa è giovane, ha un pò di timore dei microfoni ma ha le idee chiare: “Non sono sport minori… e si dovrebbe dare loro più spazio rispetto a sport come il calcio”. Caro Andrea Fusco di Raisport, è vero: qualche intervista in più agli atleti degli sport cosiddetti minori ci starebbe bene sul servizio pubblico. Anche a quegli atleti che non hanno “successi e vittorie” ma rappresentano lo stesso lo sport italiano nel mondo.

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domenica, aprile 29, 2007

Niente giornalaio su Raiuno

Caro Gianfranco Funari, da Gianfranco Funari ci si aspetta che faccia il Gianfranco Funari e non l’Adriano Celentano. Hai voluto Raiuno per mostraci la tua coscienza ecologista ed hai accettato lo scudo della par condicio che ti impedirà di ospitare i politici (tuo chiodo fisso degli ultimi anni). Hai sermoneggiato sulla mediocrità della nostra società e della televisione. Hai cavalcato il tema del giorno: la siccità. Ti sei fatto scarrozzare su un trono gestatorio e, in bombetta e gessato, hai annunciato la fine del mondo con la telecamera inchiodata sulla tua faccia, proprio come quando chiedevi al regista: “Damme la 1!”. Apocalypse Show è un varietà del sabato sera, classico, proprio come quelli degli anni ’60: orchestra, balletto, una primadonna, un comico, ospiti musicali. Niente di apocalittico. A meno che non si consideri tale la denuncia canterina di Federico Salvatore sulla Napoli che non c’è più. Caro Gianfranco Funari, ad inizio trasmissione hai detto: “E’ tornata la televisione. La televisione sono io”. E’ vero, oggi in Italia sei tra i pochi che la televisione la sanno fare e infatti non hai avuto problemi a calarti perfettamente nella filosofia di Raiuno. Hai alternato un monologo impegnato a un twist spacciandolo per “una importante svolta di Raiuno”. Peccato che prima di te la stessa cosa l’ha fatta non solo Celentano ma persino Gianni Morandi (e con lo stesso autore Diego Cugia). Caro Gianfranco Funari, mi spiace disilluderti ma ieri sera l’unico Gianfranco Funari che si è avvicinato al Gianfranco Funari rock è stato quello mostrato nei dieci minuti di Blob. Ma anche quel Funari era incompleto a causa della par condicio. Senza la linfa vitale dei temi politici populisti che Funari sei? Un Funari che si toglie la soddisfazione di fare il sabato sera su Raiuno, strizzando l’occhio ai tempi in cui facevi il cabaret, ma con un ingaggio paragonabile ai soldi che vincevano i clienti dei tavoli verdi nei tempi in cui facevi il croupier.

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sabato, aprile 28, 2007

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Cara Ilaria D’Amico, ho aspettato con curiosità la seconda puntata del tuo Exit – Uscita di emergenza perchè alla prima mi ero annoiato come mi capita davanti alle trasmissioni di Marzullo. Ci ho riprovato ripetutamente ieri ma ad un certo punto ho sperato in una interruzione di Marzullo. Hai dedicato oltre un’ora di trasmissione ai notai. E come si diventa noiaio, e che cosa fa un notaio, e perchè tutti ce l’hanno con i notai, e quanto guadagna un notaio. Non ce l’ho fatta a seguire la trasmissione di continuo. Mi sono più volte telecomandato alla ricerca di qualcosa di più interessante: da Pino Insegno che ai Raccomandati ha cantato Fumo di Londra, alle repliche degli Scherzi a parte del trio meno azzeccato della tv Chiabotto-Amendola-Marini. Cara Ilaria D’Amico, non ci sarò nel gruppo scelto di telespettatori che seguiranno questa tua svolta professionale. Ma a te non importa: “Nè le critiche nè i complimenti mi hanno tolto mezz’ora di sonno. Sono una persona maledettamente ancorata con i piedi per terra” (da A – Anna di questa settimana). Cara Ilaria D’Amico, vuoi fartela quella mezz’ora di sonno? (e anche di più). Finita la trasmissione vai a casa, distenditi sul divano e metti la registrazione di Exit – uscita di emergenza: 5 minuti ed il ronfo è garantito.

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venerdì, aprile 27, 2007

Quel vecchio adagio

Cara Barbara D’Urso, a Uno Due Tre Stalla, un contadino si è difeso dall’accusa di becero maschilismo accusando la produzione di aver mostrato un montaggio parziale dei suoi deprecabili discorsi. Federico, l’autore parlante, ha spiegato: “Noi abbiamo montato delle accuse alle donne molto gravi, tralasciandone altre, per salvaguardare la sua persona… diciamo per salvare il salvabile. A questo punto gli facciamo vedere esattamente tutto quello che ha detto”. Sul tuo volto c’era tutta l’irritazione e la rabbia per quello che era accaduto ed hai lanciato il filmato integrale spiegando al contadino (e al pubblico) il perchè lo mostravi: “Tu hai teorizzato il fatto che noi avessimo messo su solamente quelle tue frasi brutte… quindi usando un pò questo… per farti passare da maschilista, per andarti contro. Questo è stato quello che hai detto fino a qualche secondo fa. Allora noi vogliamo farti vedere tutto il confessionale di quel giorno. Cioè esattamente non abbiamo tagliato nulla… in modo che così vediamo se era una cosa che si riferiva al passato o è un tuo pensiero anche sul presente. Vediamolo insieme”. Il filmato va con tanto di sottotitoli per far comprendere bene il becero pensiero. Uno spettacolo rivoltante che tu commenti così: “Tutto questo è abominevole… siccome è diventato imbarazzante anche per me che non sono femminista convinta ma sono dalla parte delle donne sempre e comunque… sta diventando imbarazzante anche per me tenerti qui nella mia trasmissione… quindi io spero vivamente… io non sono d’accordo col pubblico che ti urla fuori… spero vivamente che tu avendo ventitrè anni possa riflettere su quello che hai detto e capire cheè la cosa più brutta che avresti potuto dire verso un essere umano”. Una valletta scoppia in lacrime e lascia lo studio; la madre del contadino dice che il figlio quelle cose non le pensa e che è stato il contesto a fargliele dire; il contadino su tua richiesta si scusa e tu vai avanti con la trasmissione perchè c’è la sfida tra le vallette (rappresentate da un ex tronista di Maria De Filippi) e i contadini. Cara Barbara D’Urso, condivido il tuo disappunto. Capisco anche che il vostro contadino ha messo in discussione la vostra professionalità ma non mi è sembrato un motivo valido per riproporre quelle frasi in versione integrale (dando così la possibilità a Blob di replicarne una significativa summa). Cara Barbara D’Urso, come non ricordare quel vecchio adagio che recita: “Il letame più lo smuovi e peggio è”.

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giovedì, aprile 26, 2007

il postino (o piccolo post)

Cari Anna Praderio e Vincenzo Mollica, come due bravi fartellini gemellini ieri avete fatto due serviziettini (ma ini ini) sul nuovo episodio cinematrografico di Harry Potter. Vi succede spesso di parlare la stessa sera dello stesso film per i vostri Tg5 e Tg1 ma normalmente ci mettete più succo ed entusiasmo. Tu caro Vincenzo, non ti sei sprecato più di tanto limitadoti a riassumere la trama (anticipandoci il lieto fine) e citando la scena del primo bacio di Harry. Tu cara Anna, hai speso qualche parola in più, ma poi hai indugiato anche tu sul primo bacio del maghetto ormai cresciutello (e sta ancora al primo bacio). A differenza di Mollica ti sei inutilmente interrogata sul finale: “A Londra gli scommettitori hanno già aperto le quote. Alla fine Potter morirà o sopravviverà al duello con le forze del male?”. Quote inutili visto che non solo Mollica ha detto che vincerà ma è risaputo a milioni di lettori che dopo il quinto episodio ce ne sono altri due. Cari Anna Praderio e Vincenzo Mollica, se a voi non andava di farli sti servizi sul quinto Harry Potter, figuratevi quanto andava a me di vederli.

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mercoledì, aprile 25, 2007

Il controeditto bulgaro

Caro Antonio Caprarica, non seguo più i servizi della Rai da Londra. Che senso avrebbe senza la sorpresa di scoprire che cravatta hai indossato? Lo sai che il principe William si è lasciato con Kate e che il principino Harry parte per l’Iraq dove lo vogliono rapire? Che servizi ci avresti fatto! Altro che il monocorde Giovanni Masotti. Non ti perdono nemmeno di non essere rimasto a Parigi; avresti dato alla sfida tra Sarkò e Segò un tono bohemien invece del tono dimesso di Corradino Mineo che è andato a Paris da direttore di Rai News 24 per prendere il suo caffè mattutino (e vedrai che ci torna pure a maggio per il ballottaggio). Tu hai scelto di prenderti le tue soddisfazioni in qualità di direttore del Giornale Radio. A Radio Anch’io hai ospitato il controeditto bulgaro di Silvio Berlusconi che, sul ritorno di Enzo Biagi in tv, ti ha confessato: “”Ho assistito alla prima puntata e l’ho trovata veramente avvincente. Complimenti: se continuerà così, lunga vita e permanenza in Rai a Biagi. Io non ho mai detto che Biagi e gli altri non dovessero continuare in Rai. Io ho detto che non dovevano utilizzare la Rai per fare trasmissioni faziose. Forse ho calcato la mano ma il servizio pubblico è pagato da tutti, anche da chi non la pensa come Biagi o gli altri” (dal corriere.it del 24/4/2007). Caro Antonio Caprarica, mi piacerebbe dare il merito ai tuoi modi eleganti se Berlusconi ha tirato fuori cotanto bon ton, ma una vocina mi dice che non è così. Lo hai visto anche tu che in questo periodo si è appassionato persino ai congressi di Ds e Margherita ed ha lodato Fassino e Rutelli. Figurati cosa gli costa fare un mea culpa su Enzo Biagi.

ps. Caro Antonio Caprarica, lo hai visto anche tu Emilio Fede (ospite al congresso Ds il giorno dopo Silvio) che nel fuori onda di Striscia la notizia, si adira con la sua inviata al congresso dei Ds, perchè nel servizio non ha messo tutte le strette di mano che ha dato ai dirigenti rossi. A lui però gli è costato.

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martedì, aprile 24, 2007

Il tip ciap di Mrs Rosella

Cara Rossella Brescia, Zelig si prende un anno di pausa e Mediaset fa le prove generali di sostituzione, mettendo in prima serata il tuo Colorado. I comici, vecchi e nuovi, si avvicinano allo stile di Zelig, e tu ce la metti tutta per seguire le orme di Michelle Hunziker e Vanessa Incontrada, soprattutto nel tentativo di fare dell’autoironia. Perchè: “Nella vita mi piace essere un pò così… un pò cialtrona a volte… poi con Colorado ho avuto la possibilità di sfrenarmi, di sfogarmi in questo senso e quindi è andata bene, insomma… perchè poi la danza ti ingabbia un pò in un personaggio severo, rigoroso, invece qui sono così, eccomi… meno male se no che pa..e ad essere sempre rigorosa, disciplinata così nella vita… no, una noia. Io sul lavoro vado veramente con i paraocchi poi invece nella vita di tutti i giorni mi piace proprio, così… essere divertente, positiva, caciarona” (da Sipario del Tg4 del 16/4/2007). Cara Rossella Brescia, la coerenza è una virtù apprezzabile e tu sei coerente con la tua parte caciarona. Domenica ti sei esibita in duo con “La stella del tip ciap”. Il numero farebbe la fortuna di qualsiasi show di Las Vegas. Consiste nel mettersi con il sedere in prossimità di un microfono e di usarlo come un tamburo autoschiaffeggiandolo al ritmo di una accattivante musichetta. Sembravi voler dire: il mio primo piano non è più quello fresco della microfonina di Buona domenica, ma tutto il resto tiene bene.

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lunedì, aprile 23, 2007

Giletti, Giada, Cucuzza e il metodo Stanislavskij

Caro Michele Cucuzza, devi esserne orgoglioso. Massimo Giletti ha invitato al suo 30 contro 1 due delle tue più assidue e prestigiose ospiti: la contessina Giada e la contessa Patrizia de Blanck. Quest’ultima ha lasciato spazio alla figlia e Giletti ne ha approfittato per ricordare che ha tenuto a “battesimo Giada in tv” quando conduceva una delle tante piazze di Guardì. Ha provato a farle domande sulla sua vita sentimentale (che di recente sembra sia stata tormentata) ma si è visto che non ha l’esperienza tua e di tutti i tuoi inviati, perchè Giada non gli ha detto nulla costingendo Giletti a dire: “E che sarà… un segreto di stato?” (io dico che si è tenuta il piccante per la tua Vita in diretta). Dalla vita privata si è passati a quella professionale. Giletti ha trasmesso lo spezzone di un cortometraggio di cui Giada è protagonista e dove piange esattamente con la stessa intensità e tonalità con cui piangeva all’Isola dei famosi quando le hanno messo i punti al piede (mi faccio impressione da solo a ricordare certi particolari, boh e pure mah). Martina, una delle 30 ragazze di Giletti, chiede a Giada:”La sua voce non è tanto drammatica nè sensuale. Non crede che questo possa costituire un ostacolo nella sua carriera di attrice?” Giada ha una risposta inattaccabile: “Guarda, la voce è uno strumento di lavoro. Io rispetto a qualche anno fa già ho migliorato un pochino la voce, perchè avevo una voce molto da bambina, e studiando, imparando a usare il diaframma appunto… si cambia la voce. Come diceva Stanislavskij… bisogna prima lavorare sulla persona e poi sul personaggio… io sto lavorando su me stessa e poi ti voglio dire una cosa… Quante attrici del calibro di Monica Vitti, Marylin Monroe, Claudia Cardinale so state criticate per la voce, eppure… erano delle attrici fantastiche”. Giletti è stato costretto a farle notare “lei non è modesta… perchè in questo modo dice… io sono…”. E Giada: “No io ho detto solo che sto lavorando e che ho una strada da costruire… lavori in corso!”. Caro Michele Cucuzza, tu che la vedi più spesso, aiutala in questo processo di trasformazione della sua voce. Vedi se la puoi far inserire nel programma di governo per le grandi opere.

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domenica, aprile 22, 2007

Non c’è vento su La7

Caro direttore di La7 Antonio Campo Dall’Orto, tira vento di instabilità a La7 e a Mtv Italia. Fate parte del gruppo Telecom e presumo che in voi ci sia un pò di preoccupazione per il vostro futuro. Avete costruito La7 sulle ceneri della vecchia Telemontecarlo che ha vissuto tanti passaggi di proprietà e poi è stata assorbita dal colosso Telecom. Siete la grande promessa non mantenuta del panorama televisivo italiano. Prima dovevate diventare il terzo polo tv e poi addirittura la Cnn italiana. Niente da fare. Non siete nè l’uno nell’altra. Siete rimasti una cenerentola che sembra rassegnata a non diventare mai principessa. Eppure tentate. L’Otto e mezzo di Ferrara, Le Invasioni Barbariche della Bignardi, il Tg e il Niente di personale di Piroso, Stargate di Valerio Massimo Manfredi, il Sei nazioni di rugby e altre produzioni di buon livello ma che non fanno nemmeno il solletico al duopolio Rai-Mediaset. Caro direttore di La7 Antonio Campo Dall’Orto, nonostante il vento che tira su Telecom, tu vai avanti sulla tua piccola strada e chiami a te addirittura Ilaria D’Amico. L’hai riportata in chiaro per farle condurre Exit, un programma contro i raggiri, le truffe e gli inganni di cui l’Italia abbonda. E per di più l’hai messa il venerdì sera in diretta concorrenza con Mi manda Raitre. Bella risposta a chi come me pensa che state per tirare i remi in barca. A proposito di vento e di barche. La rete che dirigi da sempre è stata la rete della Coppa America. Azzurra, il Moro di Venezia e Luna Rossa hanno veleggiato prima su TMC e poi su La7, facendo sposare i successi sportivi con quelli televisivi. Anche nel 2007 il vostro editore ha puntato molto sulla Coppa America. Avete trasmesso in diretta il Gran Galà inaugurale; avete inviato giornalisti e cameramen; avete ingaggiato Paul Cayard come esperto di tutti gli esperti. Avete speso energie tecniche ed economiche su Forza Sette il programma che dovrebbe darci in diretta tutte le regate della Louis Vuitton Cup prima e della Coppa America dopo. Ma a Valencia non c’è vento e le tanto attese regate vengono sostituite da film come Delitto al ristorante cinese. I tuoi inviati, delusi, (Paolo Cecinelli in testa) sono costretti quasi tutti i giorni a rinviare i telespettatori “a quando ci sarà vento”. Caro direttore di La7 Antonio Campo Dall’Orto, mentre Tomas Milian percuoteva Bombolo, il vostro televideo continuava a scrivere: “Ora in onda Louis Vuitton Cup”. Una illusione.

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sabato, aprile 21, 2007

i dialoghi tra Si e No

: L’autrice Simona Ercolani ha lasciato Uno, due, tre, Stalla. Al suo posto ci sono gli autori di Maria De Filippi che dà i suoi consigli dall’esterno.

: Chi di zappa ferisce di zappa perisce.

ipse dixit

Simona Ercolani ha lasciato il programma di comune accordo con noi. Ho chiesto a Maria (… De Filippi) dei pareri e Maria me li ha dati e i suoi autori son venuti a lavorare con noi. Ma lungi dal fatto che Maria sia venuta a fare il capo progetto. Ci sta dando dei consigli e dei suoi autori stanno lavorando con noi.

Paolo Bassetti (amm. delegato di Endemol Italia)

da Tv Talk del 21/4/2007

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venerdì, aprile 20, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, forse non dovrò aspettare che Funari chieda le tue dimissioni in diretta (come immaginavo ieri). Forse ti dimetterai perchè il tuo Rosario Fiorello ieri ha fatto uno show per Striscia la notizia. Valerio Staffelli (quello a cui hai tolto il microfono dalle mani per poi…) è andato da Fiorello a consegnargli il tapiro d’oro per la sconfitta dell’Inter con la Roma che ha rinviato l’assegnazione dello scudetto. Fiorello, non solo è stato lungamente al gioco, ma, la mattina seguente, si è intrufolato nella stanza di Staffelli, gli ha buttato all’aria i vestiti e lo ha svegliato mostrandocelo in mutande. La cosa mi è sembrata autentica, ma anche se non lo fosse l’effetto sarebbe lo stesso: Fiorello, fiore all’occhiello della Raiuno di Del Noce, che si esibisce in uno show cattura audience per Striscia la notizia? (non solo un programma fortissimo della concorrenza in un orario importantissimo per la pubblicità ma anche un programma con cui sei in causa per i servizi su Affari Tuoi). Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, se resisti a questo affronto allora non hai bisogno di fare alcun test di autostima.

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giovedì, aprile 19, 2007

Funari e il 25/30% di share

Caro Gianfranco Funari, fremi come un bambino il giorno della Befana. Stai per tornare in prima serata sulla Rai (e che prima serata, il sabato di Raiuno!). Lo urli dalla cima di un albero negli spot ispirati ad Amarcord di Fellini: “Voglio Raiuno!”. Ieri, subito dopo lo spot, ho girato su Odeon Tv dove continui a condurre Virus. La tua redazione ti ha comunicato che era appena andato in onda lo spot ed hai spiegato: “Abbiamo fatto uno spot rifacendo Ciccio Ingrassia che dall’albero strillava “Voglio una donna!” e invece ci sono io che strillo “Voglio Raiuno!”. Amarcord preciso. Con la stessa ambulanza, le stesse infermiere… hanno speso un sacco de sordi”. Maurizio Gasparri, tuo ospite, ti ha stuzzicato: “Eh ma devi fà dei numeri grossi, se nò sti soldi qui…”. Tu non hai alcun timore e spavaldamente hai risposo: “Loro, c’hanno il problema dei numeri… ieri, mi spiace tanto per la Simona (… Ventura) ma ha preso nà scivolata… è andata malissimo, ha fatto er 14%… a Raiuno, zac, se tajano e vene. Io so come fare il 25/30%… èèè… è pericoloso”. Caro Gianfranco Funari, sabato 28 aprile sarai al timone del tuo Apocalypse Show. Il titolo lascia intendere la fine di qualcosa. Io ci vedo la fine della direzione di rete di Fabrizio Del Noce che pur di battere la concorrenza ha fatto il patto con il telediavolo. Era dai tempi dell’ultimo programma di Celentano che Raiuno non trovava un modo così eclatante di farsi pubblicità. La cosa che mi dispiace di più è che spendono anche tanti soldi per fare la pubblicità alla loro pubblicità. E questo per un abbonato è veramente troppo. Caro Gianfranco Funari, ti propongo un bel colpo da 25/30% di share che però accontenterebbe anche un abbonato triste. Alla prima puntata avvicinati a Del Noce e anzichè baciarlo digli con tutto il coraggio di cui dsponi: “Del Noce, per salvare Raiuno dai tuoi colpi di genio hai dovuto richiamare me. Dimettiti!”.

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mercoledì, aprile 18, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Angela del Grande fratello non so che numero, il settimanale Oggi, pubblica le foto di Silvio Berlusconi che, mano nella mano, mostra a te e ad altre quattro ragazze, le bellezze del suo orto botanico in Sardegna. Si tratta di fotografie scattate durante una festa come ha spiegato il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti: “Quel giorno c’era il solito via vai di tutte le feste. Giovani di Forza Italia, ragazzi e ragazze con Berlusconi contento di mostrare le meraviglie del suo parco. Tutto alla luce del sole con tante gente intorno. Si è voluto invece buttare tutto quanto in malizia proponendo solo le foto del gruppo delle ragazze” (dal corriere.it del 18/4/2007). Tu hai confermato la tua presenza alla festa: “E allora? Non vedo cosa ci sia di interessante nel fotografare un gruppo di collaboratori di Forza Italia riuniti in un giorno di festa” (sempre dal corriere.it del 18/4/2007). Cara Angela del Grande fratello non so che numero, a me invece la cosa sembra molto interessante. Si fa un gran parlare di quote rosa, di Segolene Royal, di Hillary Clinton, di Angela Merkel e di quanto anche la politica italiana dovrebbe dare più spazio alle donne. E’ confortante sapere che la tv fa la sua parte e che dietro a Gabriella Carlucci e Mara Carfagna non c’è il vuoto.

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martedì, aprile 17, 2007

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Caro Michele Santoro, ne va della credibilità del tuo Annozero. Beatrice Borromeo deve scegliere: o fa l’opinionista-aspirante-giornalista con il broncio da te, o fa l’attrice-modella con il broncio sui giornali e negli spot televisivi. In questi giorni è la protagonista con il broncio nello spot di un’automobile. Interpreta la fidanzata gelosa di Alessandro Gassman (che bacia in un film Layla del Grande fratello non so che numero). Beatrice lo schiaffeggia ripetutamente perché il bacio non le sembra così cinematografico come Gassman afferma. Caro Michele Santoro, un giovedì di questi me la potrei ritrovare nel tuo Annozero in duplice veste: prima a dire la sua sulla strage all’Università di Blacksburg in Virginia e poi durante la pubblicità come schiaffeggiatrice. A me l’abbinamento suonerebbe proprio male.

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lunedì, aprile 16, 2007

Dalla Svezia con ardore

Cara Filippa Lagerback, sopraffatta dall’effetto Scamarcio, lo hai presentato con tutta l’abbondanza di enfasi e aggettivi di cui Che tempo che fa vanta il record televisivo assoluto. Hai sfoderato il tuo ampio sorriso (con fossette di serie) per pronunciare le parole magiche: “E’ qui con noi!!!… Riccardo!!!…”. Una pausa, per girarti verso il pubblico femminile in studio, sperando che un bel coro completasse l’opera, ma niente; silenzio assoluto. E’ dovuto intervenire Fabio Fazio che però non è riuscito a superare la tua voce urlante: “… Scamarciooooooooo!”. Fazio stavolta non ha fatto la solita intervistina da paese dei balocchi. No, è stato crudele. Ha infranto il sogno d’amore di migliaia di giovani innamorati già intristiti per il crollo del lampione con i lucchetti dell’amore a Ponte Milvio. Senza alcun tatto ha chiesto a Scamarcio: “Tu lo attaccheresti mai un lucchetto al lampione?”. E lui, con un leggero indugio, ha ammesso: “Io no”. La crudeltà dell’apparente buonista Fazio si è manifestata anche quando ha preteso che Scamarcio gli raccontasse la trama dell’ultimo film che ha interpretato: “Ma, guarda… è un film un pò difficile da raccontare… la cosa interessante è che ci sono queste dinamiche familiari… più specificatamente di questi due fratelli… èèèè… con uno scenario intorno veramente strano a vederlo oggi”. Fazio si rende conto di essere stato troppo duro e pone rimedio raccontandola lui la trama, evitando così che i suoi telespettatori facciano la fine del lampione dell’amore; accasciati dal peso dell’incomunicabilità scamarciana. Già, l’incomunicabilità. Cara Filippa Lagerback, tu parli pochino e Scamarcio mostra ad ogni intervista l’enigmaticità del suo linguaggio. Vi vedrei bene come protagonisti di un film del tuo conterraneo Ingmar Bergman. La goccia che cade dal rubinetto chi la fa?

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domenica, aprile 15, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Elena Santarelli, a Verissimo, hai confessato che non ti rifiuteresti di posare per il tuo terzo calendario perchè si guadagna davvero molto bene. I microfoni di Verissimo sono i più indicati per informarci che in questo periodo vivi più in cielo che in terra, a causa degli aerei che devi prendere per raggiungere in Inghilterra il tuo fidanzato, il calciatore Corradi. A Verissimo non si può evitare di confessarci che sei “romantica, gelosa e molto, molto disponibile. E a volte questo frega”. Non sogni il matrimonio ma vorresti un figlio. Sei soddisfatta della tua carriera perchè ti accontenti di quello che viene giorno per giorno e questo perchè “Non ho mai avuto obiettivi professionali”. Cara Elena Santarelli, brava. Mai porsi obiettivi irrangiungibili.

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sabato, aprile 14, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Raiuno ha raddoppiato lo spazio per la Festa Italiana di Caterina Balivo.

: Vedo traballare il trono di Lorena Bianchetti a Domenica in.

ipse dixit

Faccio il mio lavoro onestamente, non manco un giorno, cerco di essere puntuale e di avere rispetto per tutti. Dietro un programma c’è un gran lavoro di squadra, che nel nostro caso premia perchè “Festa Italiana” è in onda nel primo pomeriggio, in un orario difficile, ma va molto bene. Talmente bene che quest’anno ci hanno raddoppiato lo spazio.

Caterina Balivo

dal settimanale “TU” del 3/4/2007

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venerdì, aprile 13, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Monica Maggioni, che vuoi che sia la conduzione del Tg1 delle 20, per una giornalista che è stata embedded al seguito delle truppe Usa in Iraq e che è uscita indenne dalla conduzione di Uno Mattina accanto a Luca Giurato. Padroneggi il bancone del Tg1 con sicurezza e senza strafare. Postura eretta, trucco e acconciatura curati, orecchini con perle leggermente fuori misura, abito nero d’ordinanza, penna roteante fra le dita. Non male per una ex precaria Rai osteggiata dai contrattualizzati (eri tu vero? Non ricordo male?). Non ti lasci andare a commenti sui servizi o sul fatto del giorno, come è stato concesso a Maria Luisa Busi, ma ti limiti ad attraccare la barca al molo con apprezzabile semplicità e senza personalismi. Come inviata qualche volta ti è capitato di concederti piccole vezzosità ma come conduttrice sei ligia; al servizio dei servizi. Cara Monica Maggioni, prima di te un’altra rossa ha ruggito dal bancone del Tg1: Lilli Dietlinde Gruber. Le sue pose ed il suo modo deciso di condurre hanno stregato per anni gli uomini italiani dai 40 in sù. Cara Monica Maggioni, tu non avrai mai lo stesso effetto dirompente della Gruber ma ti tengo d’occhio. Se cominci ad ondeggiare la testa, a vestirti col chiodo rosso e a pronunciare le erre dure, torno subito a farmi stordire dalle efelidi di Cristina Parodi.

ps. Cara Monica Maggioni, se Tinto Brass ha proposto una parte in un suo film a Cristina Parodi, nemmeno tu sei al sicuro. Non ho notizie di proposte di Brass alla Gruber.

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giovedì, aprile 12, 2007

Del concetto di perfezione

Cari Roberta Lanfranchi e Cesare Cadeo (Cesare Cadeo?), non avevo alcuna intenzione di vedere nemmeno un minuto del reality La sposa perfetta. Poi ho letto gli attacchi che avete subito dopo la prima puntata e ho capitolato. La Commissione pari opportunità della Federazione Nazionale della Stampa e il sindacato della Rai Usigrai, hanno definito il vostro reality “Incivile, ignobile, squallido” (fonte Corriere della Sera del 7/4/2007). Chiedono al ministro per le Pari opportunità Pollastrini e al presidente della Rai Petruccioli “di porre un argine a questa deriva incivile”. Il succo del programma è che una squadra di mamme (future suocere) devono scegliere (convivendoci in quella che tu, cara Roberta, chiami “villa suocerina”) la ragazza giusta per il proprio figliuolo. Da quello che ho capito la cosa incivile sarebbe il ruolo delle ragazze e non quello dei ragazzi-oggetto delle volontà materne. Anche la politica ha preso posizione. Vladimir Luxuria ha dichiarato (sempre dal Corriere di cui sopra): “In questo reality la donna torna una merce da vendere, sottomessa alla volontà esclusiva dell’uomo”. Cari Roberta Lanfranchi e Cesare Cadeo (Cesare Cadeo?), le critiche non vi hanno scalfito e ieri sera eravate regolarmente e paciosamente in onda pronti a dare le risposte che i vostri autori hanno escogitato per far rientrare la polemica: nelle prossime puntate anche le ragazze potranno nominare una coppia madre-figlio ed eliminarli dal gioco. Cari Roberta Lanfranchi e Cesare Cadeo (Cesare Cadeo?) voi fate di tutto per evidenziare che alla Sposa perfetta è l’amore a prevalere. Mandate un filmato in cui una certa mamma Fiorenza loda suo figlio alle pretendenti: “Demis è alto, biondo con gli occhi azzurri, due spalle così… e un cuore tenerissimo…”. E poi via a mostrare le foto di quando era bambino e a raccontare che a sei anni lo ha iscritto a danza. Eccola con in mano la bacheca in cui custodisce la lunga treccia di quando era capellone. Al rientro in studio Cesare Cadeo (Cesare Cadeo?) si avvicina a mamma Fiorenza e le sussurra: “Posso dirle una cosa? Vale per lei e per le altre mamme: è la più bella televendita d’amore che abbia mai visto nella mia vita. Complimenti”. E tu cara Roberta a ricordare, tra gli applausi del pubblico, che Cesare Cadeo (Cesare Cadeo?) di televendite se ne intende. E’ proprio vero che la perfezione non è di questo mondo, televisivo.

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mercoledì, aprile 11, 2007

Un marchio registrato

Cara Simona Ventura, il marchio dell’Isola dei famosi è indelebile sulla tua pelle come uno dei tatuaggi di cui fai bella mostra. Cambiare programma, rete, linguaggio e abbigliamento non ti salverà dal marchio dell’Isola. Ma tu tenti lo stesso. Hai disceso la piattaforma idraulica tra il fumo di Raiuno e hai provato a vendercelo con una motivazione antropologico-tecnologico-evoluzionista, scritta da autori che vivono 3 metri sopra al nulla: “Noi viviamo nel secolo delle rivoluzioni… noi abbiamo vissuto la rivoluzione della comunicazione del 1976, i primi personal computer,… tornano e aiutano l’uomo ad agire più agile, più veloce… nel 1980 con l’arrivo dei telefoni cellulari l’uomo può essere raggiungibile ovunque… nel 1989 con l’avvento di internet l’uomo può andare ovunque nel mondo… questa è la caratteristica costante della vita di un uomo quella di evolversi, di lavorare su se stesso e sul mondo che lo circonda per poi arrivare a migliorare la propria vita e la vita di tutti noi…”. Tutto questo per presentare un tizio che ha inventato un carrello della spesa facile da mettere nel bagagliaio dell’auto e un altro genio che ha inventato una catenella che non fa volare il tappo dello champagne (salvando il botto, però). Non penso che il 2007 sarà ricordato nella storia dell’evoluzione dell’uomo come l’anno in cui Raiuno ha lanciato lo slip anti-tradimento e la tavoletta aspira odori per il water-closed. Eppure secondo te il programma è “la fabbrica della genialità e della creatività” (boh e pure mah). Cara Simona Ventura, per fare la conduttrice su Raiuno ti sei snaturata. Hai abbandonato le urla e le sbracciate; hai indossato un sobrio tubino nero (sempre D&G però); hai provato a fare la Milly Carlucci. Tutto pur di diventare la nuova conduttrice per famiglie della Rai. Ma tu sei Simona Ventura e non sarai mai una conduttrice per famiglie (almeno fino a che non avrai superato i sessant’anni).

ps. Cara Simona Ventura, dopo Colpo di genio anche Teo Teocoli avrà un marchio difficile da cancellare: quello di spalla di Simona Ventura.

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martedì, aprile 10, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Giancarlo Magalli, un aziendalista come te non può sopportare in silenzio l’ennesima resa creativa della Rai. Stasera Simona Ventura, con il programma Colpo di genio, si presenterà alla tanto attesa prova della prima serata su Raiuno (boh e pure mah). Il programma è il riadattamento dei Cervelloni, che tu e Bonolis avete condotto negli anni ’90 e che la Rai, pur mantenendone la proprietà, ha fatto modificare alla società di produzione Endemol. Tu sei convinto che la Rai ha “le forze, gli uomini, la capacità e l’esperienza sufficienti per farsi i programmi in casa, come ha fatto per quarant’anni (da tgcom.it del 6/4/2007). Caro Giancarlo Magalli, è vero la Rai compra troppi format. E ci sono anche troppe trasmissioni che parlano di quello che succede in quei format come tu ben sai in qualità di opinionista del programma L’Italia sul Due.

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sabato, aprile 07, 2007

amici di carotelevip, buona pasqua e pasquetta. torno martedì.

il postino (o piccolo post)

Caro direttore del Tg2 Mauro Mazza, la notizia andava data: Katie Holmes e Tom Cruise sono in crisi. Una tua giornalista ci ha spiegato i dettagli nel servizio di chiusura del Tg2 di ieri. A Tom mission Cruise impossible 1,2,3 (e mi verrebbe da dire… stalla) sono saltati i nervi perchè, ad una festa hollywoodiana, Katie è stata avara di sorrisi e amabilità. Lei ha lasciato la sfarzosa villa dove vivono portandosi via la piccola figlia. La tua giornalista ci informa che la crisi era nell’aria perchè Tom è troppo geloso e pretendeva di accompagnare Katie anche sul set. Il servizio è stato arricchito con le immagini dello sfarzoso matrimonio tenutosi solo 5 mesi fa al castello di Bracciano. Si, quel matrimonio che ha monopolizzato l’attenzione di tutti voi direttori di tg con costose dirette e decine di inviati a fare servizi sulla coppia che si giurava amore eterno. Caro direttore del Tg2 Mauro Mazza, è Pasqua. Fatti promotore di un incontro penitenziale con tutti i tuoi colleghi direttori per chiedervi con onestà: è stata cosa buona e giusta dare tutta quell’importanza al terzo matrimonio di Tom Cruise?

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venerdì, aprile 06, 2007

La veejay ge-ghe-gè

Cara veejay pulcina di All Music Georgia Luzi in arte Geo, la tua somiglianza con Barbie è strabiliante. Conduci Carico e scarico, una trasmissione di impegno civile: trasmettete video fai-da-te caricati e scaricabili sul web e pubblicizzate suonerie a pagamento. Con te c’è un neopresentatore senza futuro: Ballo, quello che sulla Vespa Special con Cremonini andava in giro per i colli bolognesi. Il programma ha due versioni: le pillole di pochi minuti e la versione extralarge del venerdì. Nella pillola di ieri hai mandato un filmato di certi buontemponi che hanno interpretato a modo loro Baywatch, come si fa su qualunque spiaggia in estate. Poi tocca alla suoneria da scaricare e la lanci tramite un filmato. La canzone s’intitola “Io Dico dance” e la interpreta un certo dj Sant’Agostino (è un prete?). La suoneria può essere scaricata a pagamento e tu la ripubblicizzi al rientro in studio (boh e pure mah). Ballo è critico: “E’ una bella tamarrata questa suoneria… devo dire che dj Sant’Agostino sa come trattare le sue pecorelle smarrite… che se sono smarrite una spiegazione c’è… ragazzi magari una serata di stop… sempre fuori in discoteca… basta una serata per ritrovare il proprio ego spirituale”. E tu: “Pensa se tutti i preti fossero come lui! Dove si andrebbe a finire!” (ma allora è un prete davvero!). Cara veejay pulcina di All Music Georgia Luzi in arte Geo, la pillola di Carico e Scarico è finita. C’è giusto il tempo di mandare la videosigla che RadioDario, un tuo fan scatenato, ti ha dedicato (sempre con la formula del video fai-da-te caricato e scaricabile sul web). S’intitola Geo, Geo, Geo, Gè. E’ un ge-ghe-gè con immagini d’epoca in cui ogni tanto compare la tua immaginetta votiva e fa così: “Geo, Geo, Geo, gè… la ragazza che… Geo, Geo, Geo, gè… che fa per me… Geo, Geo, Geo, gè… io penso che… Geo, Geo, Geo, gè… se pò vedè…”. A te piace tantissimo “perchè è stata proprio la sigla più bella del mondo… dell’universo… la mia sigla preferita”. Cara veejay pulcina di All Music Georgia Luzi in arte Geo, domani non vedrò la versione extra-large di Carico e Scarico perchè avevo precedentemente prenotato in videoteca il dvd di Scemo e più Scemo.

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giovedì, aprile 05, 2007

Cogne! Esci da quel corpo!

Caro Bruno Vespa, nell’intervallo di Roma-Manchester mi hai riportato ai tempi in cui papà mi faceva il giochino di Giggino e Giggetto. Si appiccicava due pezzi di carta con le faccette sugli indici delle mani e poi iniziava la danza delle dita sul tavolo al ritmo della canzoncina: “Giggino e Giggetto… stanno sul tetto… vola Giggino… vola Giggetto”. Le dita con le due faccine si libravano in volo scomparendo (sostituite dalle dita medie, senza faccette) per poi tornare al suono della canzoncina: “Torna Giggino… torna Giggetto”. Tu ne hai fatto una versione, consona a Porta a Porta, alzando alternativamente un mestolo di rame e un sabot-zoccolo, per presentarci la seconda puntata in tre giorni sul caso Cogne e chiedendoti se Samuele Lorenzi è stato ucciso con il mestolo o il sabot (alzata e abbassata del mestolo con la mano destra e poi alzata e abbassata del sabot con la mano sinistra) e se è stata la madre o un’altra persona (alzata e abbassata del mestolo con la mano destra e poi alzata e abbassata del sabot con la mano sinistra). Caro Bruno Vespa, quando a fine aprile arriverà la sentenza definitiva per te sarà una liberazione e gli spettri del caso usciranno dal tuo corpo liberandoti come nessun esorcista sarebbe in grado di fare.

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mercoledì, aprile 04, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Fabio Volo, per fare l’Italo-Francese su Mtv ti sei tagliato la barba ma i capelli sono sempre radi (o rari che dir si voglia). Nei giorni scorsi passeggiavi per le strade parigine lamentandoti della legge francese che impone alle troupe televisive il pagamento di 500/1000 euro per riprendere la Tour Eiffel. Oltre all’italico disappunto hai tirato fuori l’italica arte d’arrangiarsi e sei andato in giro con la telecamerina da turista per evitare l’iniquà gabellà (e salutare “ciao mamma” con la manina come fanno i bambini delle elementari). Se il programma fosse quello sarebbe interessante. Invece no. Il programma è identico a Italo-Spagnolo: tu che ricevi ospiti in un appartamento terrazzato a Montmartre e li intervisti mettendo al primo posto il tuo egocentrismo. Caro Fabio Volo, la spiegazione del perchè ti sei tagliato la barba ha dato un senso alla prima puntata del programma: “L’ho tagliata perchè mi scocciava l’idea di fare un programma da bello. Perchè qui è un programma pieno di contenuti”. Si, è pieno di te.

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martedì, aprile 03, 2007

L’angioletto Chiabotto

Cara Cristina Chiabotto, sei sempre pronta a ricordarci che alla tua giovane età hai già fatto tanto in tv e che ti ritieni fortunata. Ieri a Sipario del Tg4 hai manifestato per l’ennesima volta l’entusiasmo per come sta andando la tua carriera: “Sto vivendo un bellissimo sogno. Me lo godo giorno per giorno fino in fondo e con il sorriso… mi godo questa grande opportunità che mi viene data”. La modestia in te abbonda come il sorriso e sei orgogliosa che la gente di te dica che “sei come ti si vede in televisione: spontanea, carina ed umile. E questo secondo me, oggi come oggi, in questo ambiente, è un grande complimento… Sento le persone in giro, sento che non trovano differenze nel vedermi da vicino, nel sentirmi parlare, a come sono in televisione e questo è molto importante… perchè magari in televisione, spesso, in ogni caso, reciti una parte… però poi se ti riconoscono per quella che sei, la cosa è molto bella”. Cara Cristina Chiabotto, ad ogni intervista non perdi occasione per sottolineare la tua freschezza e la tua spontaneità. Nemmeno le Iene sono riuscite a scalfire quella teleaureola che ti accompagna dalla tua prima apparizione in tv e che custodisci gelosamente. Eppure dico che prima o poi smetterai i panni della fatina turchina per indossare quelli smessi dalla nuova Irene Pivetti dark (che un tempo fu ancora più castigata di te). E la gente dirà: “Diavolo di una… Chiabotto!”.

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lunedì, aprile 02, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Gerry Scotti, essere il personaggio televisivo dell’anno (secondo l’Accademia del Premio Regia Televisiva della Rai) ti obbliga a maggiori responsabilità rispetto ad un Carlo Conti qualsiasi. Se un concorrente di Chi vuol esser milionario? la spara grossa, tu dovresti sentire l’obbligo di correggerlo. Ieri un tuo concorrente doveva indovinare (per 35.000 euro) da quale di questi romanzi era tratta una frase: Il fu Mattia Pascal; Il Gattopardo; I promessi sposi; Il deserto dei Tartari. Nei lunghi ragionamenti che precedono la tua fatidica domanda “l’accendiamo?”, il concorrente ha affermato che Il Gattopardo è stato scritto da Giovanni Verga. Da allora, fino alla fine della trasmissione, tu non hai trovato un secondo per dire che l’autore del Gattopardo è Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Caro Gerry Scotti, voi presentatori di quiz dite sempre che non conoscete le risposte. Certe volte viene il sospetto che non conosciate nemmeno le domande.

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domenica, aprile 01, 2007

Il terzo grado della Toffanin

Cara giornalista di Verissimo Silvia Toffanin, il momento più travolgente del tuo sabato pomeriggio è quando ti misuri nell’intervista intitolata “Terzo grado”. In duecento secondi, un personaggio dello spettacolo deve uscire indenne dalla tua gabbia inquisitoria. Ieri hai messo alle strette Samantha De Grenet con questa sequenza di domande rabbrividenti: “Favorevole o contraria alle coppie di fatto? Con chi di sesso maschile andresti su un’isola deserta, escluso tuo marito? E a cena? Quanto costa un caffè? Hai mai fatto uno spinello? E ubriacata? Dei tuoi ex chi butti dalla torre tra Alessandro Benetton, Leonardo Pieraccioni o Pippo Inzaghi? Sei mai scesa a compromessi? Hai mai tradito? Hai mai perdonato un tradimento? L’ultimo libro letto? Il programma televisivo che non faresti mai vedere a tuo figlio? Che cosa guardi tu in televisione? Quanti sms mandi al giorno? I vestiti che indossi sono comprati o regalati? Fai scenate di gelosia? Favorevole o contraria alla fecondazione assistita? La cosa più brutta che hanno detto di te? Quante volte ti sei innamorata davvero nella vita?”. Le risposte della De Grenet erano meno interessanti della sua carriera professionale tranne quando ha risposto “Ahimè no” alla domanda sui compromessi. Dunque, come accade spesso, la scena l’hai catturata tutta tu. Quando la De Grenet ha ammesso di non sapere quanto costa un caffè, hai tirato fuori la maestrina che è in te: “Eh, anche Zapatero non lo sapeva… comunque… dagli 80 agli 85 centesimi”. Cara giornalista di Verissimo Silvia Toffanin, a parte il fatto che un caffè non costa uguale in tutta Italia (la media a Roma è di 70 centesimi), secondo i tuoi dati, si potrebbe lanciare un concorso con premi milionari per chi trova un bar dove il caffè costa 83 centesimi.

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giovedì, maggio 31, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Maria De Filippi, non hai bisogno di dare al tuo pubblico la carta fedeltà come fanno i supermercati. A te basta mettergli l’acquolina in bocca per essere certa che a settembre torneranno al tuo assortito teleovile. E allora, prima della chiusura estiva, rimetti sul trono un ex tronista (e anche un po’ valletta a Uno, due, tre, stalla) come Luca Dorigo (quello cornificato in diretta al Grande Fratello da una certa Melita poi ingaggiata da Lucignolo come diavoletta tentatrice)… riprendiamo fiato… Cara Maria De Filippi, lui se ne sta sul trono; tu gli presenti le pretendenti e a tutti fai una raccomandazione. I corteggiamenti inizieranno a settembre ma durante l’estate tutti sono liberi di innamorarsi di chi vogliono. Con una tua preghiera: avvisare la redazione di Uomini e Donne se si saranno fidanzati e dunque non saranno più “liberi”. Cara Maria De Filippi, in un quadretto così triste io qualcosa di esaltante ce la vedo. I tronisti cominciano a scarseggiare e tu sei costretta a riproporre i tuoi vecchi personaggi. Devi solo cambiare il titolo al programma: I soliti uomini e le solite donne.

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venerdì, maggio 25, 2007

amici di carotelevip, mi prendo un anticipo di vacanza; torno giovedì 31 maggio. Ciao.

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Immammamia che vittima

Cara vincitrice di Uno due tre stalla Imma, hai denunciato un fatto increscioso. Alla festa finale del programma è successo che i contadini e le vallette si sono scusati del loro comportamento nei tuoi confronti ma tu hai qualche perplessità sulla loro sincerità: “Mi hanno detto… non ce l’avevamo con te… Piccolo particolare, hanno detto quelle cose davanti a Maria De Filippi, non ci volevano fare brutta figura” (da tgcom.it del 23/5/2007). E non ce l’hai fatta a trattenere tutta la tensione accumulata in queste settimane: “Sono il primo caso di mobbing televisivo”. Cara vincitrice di Uno due tre stalla Imma, di parole durante un reality se ne dicono tante e chi è che le prende sul serio? E’ un reality; è televisione trash; è una cosetta che evapora ai primi caldi (e con l’estate anticipata l’effetto stalla durerà ancora uno, due al massimo tre giorni). Come tutti i concorrenti dei reality ora cercherai una tua dimensione in tv (ognuno è libero di perdere tempo come crede). Nelle interviste però le parole assumono un altro significato e anche il tuo estroso pubblico potrebbe rinfacciarti la frase sul mobbing di cui saresti stata vittima. Cara vincitrice di Uno due tre stalla Imma, il mobbing è una cosa diversa dai litigi in un giochetto tv ben retribuito e che offre popolarità a chi fino a ieri “Ho lavorato come attrice per Telenorba e ho fatto un po’ di teatro sperimentale in una compagnia di Bari” (sempre da tgcom.it del 23/5/2007). Goditi il tuo breve momento e non ci parlare di televessazioni; a noi? Che, prima o poi, volenti o nolenti, ci capita di incrociarvi sui nostri teleschermi!

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giovedì, maggio 24, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Milena Gabanelli, la puntata di Report sull’assenteismo nella pubblica amministrazione ha battuto negli ascolti un filmone hollywoodiano come Le Crociate con Orlando Bloom. Lo so che fare delle inchieste vere, richiede tempo, fatica e spalle larghe, ma gli ottimi risultati di ascolto ti saranno di aiuto per restare in onda (almeno lo spero). Avrai seguito le polemiche sull’acquisto da parte della Rai dell’inchiesta Sex crimes and the Vatican della BBC che andrà in onda (siamo sicuri?) su Annozero di Michele Santoro (non oggi ma giovedì prossimo). Ho letto che tu in autunno avevi già visionato il filmato e che hai deciso di non acquistarlo perché “poco affidabile” (Corriere della Sera del 22/5/07). Questo non depone molto a suo favore ma sono certo che anche quella puntata di Annozero farà più telespettatori delle Crociate.

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mercoledì, maggio 23, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, si può fare tranquillamente a meno del tuo Lucignolo ma tu ti ostini a ritenerlo indispensabile. Prima puntata della bella vita 2007: nel mix di lancio prima della pubblicità spiccava il solito servizio sulle discoteche in cui un ragazzo dal volto oscurato affermava: “Ho preso due paste… due pasticche!”. Con questa premessa, ce l’ho fatta a vedere solo un paio di servizi (e mi sembrano pure troppi). Il primo su una ex pornostar ora deejay in topless. Il secondo sulla prima festa vip del dopo vallettopoli. Scopo del primo servizio era quello di dare una spruzzata di afrodisiaco sui primi caldi dei telespettatori che non hanno il coraggio di noleggiarsi un dvd di Nikki Belucci (la ex pornostar in questione). Scopo del secondo servizio era mostrare quanto è triste la vita dei vip senza l’entusiasmo del duo Mora-Corona. Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, la tua redazione potrebbe vincere il premio Pulitzer per la scarsa fantasia (sui contenuti sareste fuori concorso). Non hai nemmeno il coraggio di cambiare la voce del telediavolo che insiste con quel suo tono da amicone beat: “Ehi ragazzi! Sono tornato! Dove sono stato?”. Viene spontaneo rispondergli: “Ne ho una vaga idea ma quello che mi chiedo è: perché non ci sei rimasto?”.

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martedì, maggio 22, 2007

Escusemuà messiè… gè vè

Caro Pascal Vicedomini, è la prima volta che prendo le difese di Riccardo Scamarcio. A Cannes lo hai intervistato per la Vita in diretta con una domanda non domanda che avrebbe fatto imbizzarrire un asceta integralista: “Almodovar… dice… Scamarcio deve lavorare con me per il prossimo film… in Italia c’è un pò di maretta… dicono come si è montato la testa… no, Rubini dice torna in Puglia a lavorare perchè insomma… a Roma… famiglia… non ho capito… sei più conteso… sei un oggetto… una pietra dello scandalo italiana in questo momento”. Scamarcio ha chinato il capo (chissà, forse meditando di andarsene) e con la pochissima simpatia di cui dispone ha risposto da par tuo: “Eeee…. sè vrè sien scose ancruiable… ma sè normal pur mua tu sè che cu scose… escusemuà messiè gè vè… gè dua alè”. Caro Pascal Vicedomini, poteva finire tutto con una gran risata ma il rischio è il tuo mestiere e te ne sei uscito con un’altra considerazione che avrebbe giustificato la sua stretta sul tuo collo: “Un film però… Riccardo che anche a te regala moltissimo in termini di credibilità artistica laddove, come dire, dovevi ancora dimostrare qualcosa nel talento con questa occasione di Luchetti è stata veramente un’ottima opportunità”. Scamarcio non perde la calma e ironizza rassegnato: “Bè, mi fa piacere che tu mi attribuisca questa cosa e quindi lo prendo come un gran complimento… e quindi la giornata oggi per me è finita… perchè mi hai fatto questo complimento e io sono felice”. Caro Pascal Vicedomini, fai tesoro di questo incontro. Se a Cannes incroci Stefano Accorsi non dirgli che è migliorato da quando negli spot del gelato diceva: “tu gust is megl che uan”.

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lunedì, maggio 21, 2007

Tonno, grattugia e perizoma

Cara Elena Santarelli, una rete televisiva impegnata come Raitre, si è accorta di te. Affianchi Enrico Bertolino nel programma Glob – l’osceno del villaggio. Per l’occasione indossi degli occhialetti da intellettuale. Bertolino fa un monologo sugli stravanti allegati delle riviste italiane (una tazzina da caffè, una scatoletta di tonno, una grattugia, un set composto da slip e perizoma di pizzo). Quando Bertolino obietta che il perizoma è in taglia unica, tu proponi di acquistare due copie della rivista così da poter attaccare i due perizomi e farci una taglia 46. Bertolino si alza per ricevere l’ospite Maurizio Milani ma tu lo rallenti: “Scusa Enrico… puoi lasciarmi per favore… il tonno e la grattugia… va bè, già che ci sono prendo anche il perizoma”. Poi, seduta come le giornaliste che leggono il tg, concludi: “Vi ricordo che potete inviarci le vostre delazioni al nostro indirizzo di posta elettronica… e ora è arrivato un altro momento di un altro spot della campagna Glob per il sociale… io già che ci sono prendo la grattugia, il perizoma e vado a casa”. Poi portando la mano alla bocca in segno di sbadataggine (???), ribadisci il tuo interesse per alcuni degli allegati alle riviste: “O cavolo, stavo dimenticando anche il tonno che con gli spaghetti ci sta benissimo. Un bacio e a venerdì prossimo”. Cara Elena Santarelli, perché non ti proponi per condurre Art Attack insieme a Giovanni Muciaccia? Così ci fate vedere in pratica come da due perizomi taglia unica ne esce fuori uno taglia 46.

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domenica, maggio 20, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Ilary Blasi, il mistero è svelato: non è stato il tuo figlioletto di un anno e mezzo a scegliere il nome della sorellina. Lo hai rivelato alla tua ex collega letterina Silvia Toffanin in collegamento telefonico con Verissimo. Il nome Chanel lo avete scelto tu e tuo marito perchè “è un nome francese che addolcisce il cognome… sai, Totti è un pò duro no? e quindi mettendo questo nome francese, un pò dolce, mi dava l’idea che Chanel Totti fosse un pochino più dolce… e poi mi piaceva”. Dopo averci rassicurato che la notte dorme e che somiglia a te, hai sollecitato la tua amica Toffanin a darsi da fare: “Adesso tocca a te Silvia. Fai un amichetto, un fidanzatino… fai qualcosa, va bene?”. Cara Ilary Blasi, se le tue aspirazioni sono queste e se Totti ti sembra un cognome duro, dovrai inventarti qualcosa di ancora più dolce nel caso diventi una Berlusconi. Io ti propongo di aggiungerci un bel Paris: Chanel Paris Totti in Berlusconi. Altro che le ereditiere americane.

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sabato, maggio 19, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Enrico Mentana, era inevitabile che prima o poi ci avresti detto quali sono le differenze tra Matrix e Porta a Porta: “La reale differenza sta nel pubblico: il nostro è più giovane. Anzi, ce n’è un’altra: la politica. Di Matrix non si dirà mai che è la terza Camera del Parlamento Italiano” (da Il Venerdì di Repubblica del 18/5/07). E’ giusto che tu rivendichi la libertà di trattare gli stessi temi che tratta Vespa perchè “Cogne non è proprietà di Vespa, casomai lo è il plastico. E’ come dire che una crisi di governo è argomento esclusivo di una testata” (sempre dal Venerdì di Repubblica). Caro Enrico Mentana, forse Bruno Vespa non sarà contento della battuta sul plastico ma, dopo le tue precisazioni, ti sarà grato perchè potrà mettere da parte qualsiasi ipotetica remora a parlare dell’asilo di Rignano Flaminio. Non è un argomento esclusivo di Matrix.

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venerdì, maggio 18, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Piero Chiambretti, a Markette hai ospitato l’agente di spettacolo Lele Mora a cui hai chiesto: “Lei era, o è ancora non so, un uomo potente, però ha dichiarato che ha fatto più piaceri lei ai politici di quanto i politici ne abbiano fatto a lei. Che cosa intendeva dire?”. E lui: “Che quando i politici ti chiedono per le elezioni, per le campagne elettorali, per altre cose, io sono stato sempre disponibile lo sono stato e lo sarò sempre. Fa parte della mia persona essere disponibile. Io devo dire che non chiedo mai niente a nessuno… preferisco far le cose con le mie capacità”. Poi ci ha annunciato l’uscita di due suoi libri. Uno di cucina “100 ricette per 100 amici” e uno intitolato “Dieci” in cui racconta i suoi incontri con “dieci capi di stato… dal Papa a Berlusconi”. Caro Piero Chiambretti, è stata una delle tue interviste più noiose. Perchè non lo inviti di nuovo e gli fai fare “apri fontanela… chiudi fontanela…” insieme a Costantino e Daniele?

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giovedì, maggio 17, 2007

Immammamia

Cara Barbara D’Urso, la tv trash aveva bisogno di una concimata e tu l’hai fatto a piene mani. Vedrai che il direttore di Canale 5 Massimo Donelli te ne renderà pubblico merito come ha fatto con Paola Perego per la sua Buona Domenica: “Paola Perego ha portato a compimento, con risultati di share eccellenti che vanno al di là degli obiettivi di rete, l’edizione 2006-2007 di Buona Domenica. E’ stata brava a guidare un programma completamente rivoluzionato, con spazi innovativi per il pomeriggio domenicale. E’ stata brava a gestire i momenti difficili, che sono inevitabili in una trasmissione in diretta così lunga e complessa e articolata su così tante puntate. E’ stata brava, infine, a fare tutto ciò con un cast che era alla sua prima esperienza di contenitore domenicale. Noi di Canale 5 la ringraziamo di cuore; e ringraziamo con lei tutto il suo gruppo di lavoro” (da tgcom.it del 14/5/07). Cara Barbara D’Urso, nel tuo Uno, due, tre, Stalla, di momenti difficili ne hai avuti anche di più della Perego. Penso a quando Imma ha lasciato il gruppo dei contadini per andare a vivere da sola sul camper. Penso a quando le gemelle meteorine si sono dovute separare. Penso a quando il contadino si è tinto i capelli di biondo. Penso ai momenti di crisi che i contadini hanno dovuto superare quando sono stati battuti nelle prove di spaccalegna dal tronista di Maria De Filippi; quello che si è consolato da te dopo che la fidanzata lo aveva tradito nella casa del Grande Fratello (mi s’intrecciano i reality nella testa!). Penso a quando la mente creativa di Simona Ercolani ha lasciato il programma per fare spazio alle menti creative del gruppo di Maria De Filippi. Ma tu sei stata brava a superare tutti i momenti di crisi compreso quello in cui un contadino ha proferito parole indecenti sulle donne. E tu non lo hai barbaramente cacciato dal programma come un bestemmiatore dell’Isola dei famosi. No, tu lo hai evangelicamente perdonato e portato dritto dritto in finale per dargli la possibilità di vincere 300.000 euro. Cara Barbara D’Urso, Uno, due, tre, Stalla meriterebbe di essere omologato come trasmettitore di cattivi odori via etere. Il direttore di Canale 5 se lo merita questo riconoscimento per non aver interrotto un programma così.

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a proposito della veejay Lucilla…

Cara veejay di All Music Lucilla Agosti, non me ne vorrai se ieri ho dimenticato di citare la tua conduzione di Tutti Nudi sempre su All Music (quella dove introduci gli spogliarellisti vestita da geisha). Ci sono capitato un paio di volte ma in entrambi i casi a denudarsi erano impiegati con la pancetta che in confronto quelli di Full Monty sono cloni di Brad Pitt. Mi sono accorto della grave omissione quando ho letto questo pezzo di Mariano Sabatini (dal quotidiano metro del 16/5/07).

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mercoledì, maggio 16, 2007

La mini di Lucilla

Cara veejay di All Music Lucilla Agosti, come succede ai migliori della categoria veejay, hai fatto il grande salto nella tv generalista. Sei tra gli interpreti di Buona la prima!, la sit-com improvvisata da Ale & Franz su Italia Uno. Al centro del palcoscenico hai piagnucolato indossando gli anelli lasciati in eredità dalla nonna. Tra un singhiozzo e l’altro hai magnificato la bellezza delle gemme facendo il gesto delle virgolette muovendo le dita come le orecchie di una coniglietta. E quando Ale & Franz ti hanno chiesto perchè facevi così, ha risposto in stile Robert De Niro negli Intoccabili: “Perchè faccio così? Eh? Perchè è bello. Perchè rende l’idea… fare così… mi libera… mi scarica, fare così” (… rifacendo le virgolette con le dita a mò di orecchie di coniglietta). E, sempre con dei singhiozzi da grande interprete, hai concluso: “perchè sento che incanalo la mia tristezza da qualche parte, okkey?”. Cara veejay di All Music Lucilla Agosti, a Buona la prima! dimostri di avere almeno la stessa capacità interpretativa che mostra l’ex veejay Giorgia Surina in Love Bugs 3. E la conferma l’ho avuta nel momento più difficile della serata. Il suggeritore deejay Albertino, ti chiesto di interpretare una statua. Tu sei stata immobile (inciampando ogni tanto in qualche risata) fino a che non ti ha risvegliata l’ esibizione agli anelli di Yuri Chechi. Magicamente sei tornata in te ed hai cominciato a fare la civetta a Chechi girandogli intorno gallineggiando (con il gesto delle alette… qua, qua, qua). La tua uscita di scena è stata a dir poco teatrale: una annusata ai sali e giù, svenuta come una pera cotta. Cara veejay di All Music Lucilla Agosti, non sono abituato a vederti nei panni di attrice. Per fortuna nella seconda improvvisazione hai cambiato panni indossando la minigonnissima che è diventata il tuo segno distintivo nel programma La Classifica Ufficiale di… che conduci su All Music. In almeno due inquadrature si è vista la biancheria intima. In certi casi non è buona solo la prima ma anche la seconda.

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martedì, maggio 15, 2007

Grande capo Piersilvio. Augh!

Caro vice-presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, tutti a parlare del vostro acquisto di Endemol e nessuno a farti le congratulazioni per la tua definitiva investitura come capo indiscusso. Il presidente del gruppo Fedele Confalonieri, ha abdicato: “Di fatto Piersilvio è il capo azienda” (da tgfin.it 9/5/2007). Tu ieri hai parlato proprio da grande capo per commentare il grande acquisto: “Il fatto che oggi si senta parlare di aziende italiane di importanti settori, comprate da aziende straniere, ci fa pensare che questa operazione sia davvero un’operazione di cui essere orgogliosi perchè in questo caso si è invertito il processo. Cioè un’azienda italiana partecipa all’acquisto di una grande azienda internazionale” (dal Tg5 del 14/5/07). Un grande capo con le sue azioni sa coinvolgere persino il ministro delle comunicazioni Gentiloni: “Direi bene. Bene sempre, quando le aziende italiane crescono e quando anche accrescono la loro presenza non solo in Italia ma anche all’estero. Quindi mi sembra un fatto positivo” (dal Tg1 del 14/5/05). E non dice così perchè vorrebbe che tu espatriassi. No, dice così perchè lui è convinto che Mediaset prenderà altre strade imprenditoriali e pian pianino lascerà la tv a Biancaneve e i sette nani. Ma tu ormai sei un grande capo e un grande capo non pensa solo a ricevere ma anche a dare qualcosa alla sua nuova creatura Endemol: “Tutti i prodotti oggi targati Mediaset, e ce ne sono molti fatti completamente in casa, saranno a disposizione di Endemol e i programmi stessi avranno a disposizione una capacità distributiva e produttiva che sta in ben ventidue paesi. Quindi, come dire, anche per i programmi italiani c’è una nuova opportunità (dal Tg5 del 14/5/07). In quei ventidue paesi faranno i salti di gioia quando si vedranno arrivare tutti gli amici, i postini ed i tronisti di Maria De Filippi; tutte le edizioni di Casa Vianello; Paperissima; Scherzi a parte e persino i 5 del quinto piano (mamma che mi sono ricordato!). Caro vice-presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, passerai alla storia come il Berlusconi che ha acquistato la società olandese che ha inventato il Grande Fratello e Affari Tuoi. Ma non ti sarà sufficiente per raggiungere lui. Se è vero che Confalonieri non ha dubbi nel consacrarti come capo di Mediaset, è anche vero che non ha dubbi nel confronto tra te e tuo padre: “Beh, il padre è incomparabile, uno può vederlo con odio o con amore. Ma ha inventato la tv commerciale e in tre mesi ha costituito un partito che ha vinto le elezioni” (da tgfin.it 9/5/2007). Caro vice-presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, boh e pure mah; per me sei alla stessa altezza.

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lunedì, maggio 14, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Giampiero Mughini, c’è iperbole e iperbole. A Controcampo – Ultimo Minuto ieri si è parlato della tua Juventus che il prossimo anno sarà di nuovo tra le protagoniste del campionato di Serie A. I tifosi bianconeri sono in subbuglio perchè vorrebbero che la società facesse subito una squadra da primi posti. Tu invece sei tra quelli che credono ci vorrà del tempo per la ricostruzione. Come tua abitudine hai rafforzato il concetto, però stavolta hai parlando di “bomba atomica” e di “Hiroshima” con frasi tipo “Hiroshima e Nagasaki mica le hanno rimesse su in un anno” riferendoti alle conseguenze sportive, economiche e d’immagine, patite dalla Juve dopo lo scandalo di calciopoli. Caro Giampiero Mughini, la passione calcistica non giustifica certe distrazioni linguistiche in tv. Nel tuo bagaglio letterario puoi trovare esempi meno esplosivi per gridare tutta la tua rabbia sugli effetti dirompenti delle telefonate dei furbastri del calcettino.

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domenica, maggio 13, 2007

Insensatezze

Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, la Rai vive un momento difficile; c’è una crisi nella dirigenza e gli ascolti vanno male. Sulla parte politica non ho letto tue dichiarazioni. Invece sulla crisi di ascolti sei stato magnanimo: “Vot’antonio non è andato bene, il programma di Funari e la Ventura. Poi non è che non siano andati, è la tv. Quando ci provi, anche nella vita, quando fai un esperimento può andarti bene e può andarti male. E poi, oggi la concorrenza è molto agguerrita e, quindi, ci sta di sbagliare qualche volta” (da tgcom.it del 10/5/07). Il tuo collega presidente della Rai Claudio Petruccioli è stato meno diplomatico soprattutto con Vot’Antonio: “Una trasmissione di insopportabile volgarità e insensatezza” (dal Corriere della Sera del 10/5/07). Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, è giusto che Vot’Antonio faccia da capro espiatorio per la cattiva tv che ha fatto la Rai ultimamente. Petruccioli ha l’obbligo morale di difendere la categoria dei politici italiani dai rivali strampalati proposti da Fabio Canino. Può sempre accadere che, usando il potere della televisione, un politico improvvisato finisca col diventare presidente del consiglio. E questo costringerebbe i politici a fare una legge sul conflitto di interessi che nessuna classe politica è mai riuscita a fare. Capisci che danno stava per fare sto Vot’Antonio!

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sabato, maggio 12, 2007

i dialoghi tra SI e NO

: La Rai continua con l’apocalisse di Funari però cambiandogli titolo, autori e contenuti.

: Era troppo semplice ed economico cambiare il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce.

ipse dixit

Eravamo e siamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato cercando di coniugare in uno spettacolo di prima serata il linguaggio del varieta’ con quello dei contenuti e della riflessione. Anche se il risultato al momento non ci premia continuiamo a credere che sia necessaria la sperimentazione di nuovi linguaggi. Fortunatamente Raiuno, che anche in questa stagione raggiunge in prime time la soglia altissima del 25% di share, puo’ permettersi di innovare con spettacoli che consentiranno di definire meglio le linee sulle quali dovra’ muoversi nel prossimo futuro l’intrattenimento del Servizio Pubblico. Il programma ovviamente continuerà e il nostro sforzo sara’ volto a cercare di coniugare al meglio la parte piu’ innovativa con quella del tradizionale spettacolo di varieta’. Del resto l’innovazione richiede tempo e abbandonare subito la strada sarebbe la via piu’ facile ma precluderebbe in futuro la possibilita’ di includere nella programmazione qualita’ e contenuti”.

Fabrizio Del Noce (direttore di Raiuno)

dal sito repubblica.it che cita una notizia AGI del 6/5/07

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dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini su Metro del 6/5/07

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venerdì, maggio 11, 2007

Ma quanto è dura la salita

Cara ex scossettina Giovanna Civitillo, non dubitavo che avresti avuto un ruolo nel nuovo quiz di Amadeus 1 su 100; e non ti limiti ad aiutarlo nelle telepromozioni. Sei elemento indispensabile della scenografia quando i concorrenti devono indovinare una caratteristica di un oggetto che è nascosto in una borsa che hai in mano. Mi sono chiesto per giorni come avrebbero fatto ad infilarti nel quiz, ma a questo era impensabile pensarci. Ieri, la domanda da indovinare era: “Di quanti pistoni dispone una tromba standard?”. Amadeus si dilunga con i concorrenti come è ormai prassi nei telequiz di ultima generazione. Tu sei lì, immobile con la borsa in mano, ma sta per arrivare il tuo momento annunciato da Amadeus: “Mentre Giovanna si prepara ad aprire la sua borsa… noi andiamo a vedere la risposta esatta”. Risposta esatta!!! e finalmente tocca a te. Tiri fuori la tromba e mostri alla telecamera i pistoni dicendo: “Uno, due e tre!”. Il pubblico parte con il coro da stadio: “Suona la tromba… Giovanna… Suona la tromba… suona la trombaaa.. Giovanna suona la trombaaa!”. Tu la porgi ad Amadeus che prima si rifiuta poi esegue il tuo ordine ma subito dopo ti regala un’altra inquadratura con un perentorio: “Prova tu!”. Il tuo soffio è fuori sincrono con l’audio trombettistico mandato dalla regia e tutto finisce con un tuo inchino mentre lanci un bacio con la mano (ma senza pronuciare l’ereditiero… “baci…baci..baci”). Cara ex scossettina Giovanna Civitillo, non demordere; una su 1000 ce la fa.

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giovedì, maggio 10, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Dario Ballantini di Striscia la notizia, nei panni dello stilista ceronato Valentino, hai abbordato sulla passerella rossa una serie di attori ospiti alla festa per i 70 anni di Cinecittà: Dario Argento, Franco Nero, Wim Wenders (maestro!), Sophia Loren, Ornella Muti. All’arrivo di Maria Grazia Cucinotta ho cominciato a non seguire più il tuo filo logico. Mi hai decisamente disorientato quando hai omaggiato Martina Stella: ma non era la festa del cinema? Caro Dario Ballantini, infine, il mio volto ha assunto le sembianze alienate simili ai protagonisti dei tuoi quadri, per poi trasformarsi nell’Urlo di Munch con l’audio: “Nooo! Adriana Volpe alla festa di Cinecittà nooo!”.

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mercoledì, maggio 09, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Pippo Baudo, ieri Mike Bongiorno durante Il Migliore ha confermato le indiscrezioni che lo vorrebbero accanto a Fiorello nel Festival di Sanremo del 2008. Sollecitato dal giornalista-concorrente Valerio Palmieri di Chi, Mike conferma con moderato ma speranzoso entusiasmo: “Bè se ne parla un pò… devo anche dire che qualche settimana fa stavamo registrando i nuovi spot con Fiorello, e abbiamo avuto una sorpresa… perchè è arrivato il direttore di Raiuno Del Noce ed è arrivato Bibi Ballandi, grande produttore, che sono venuti lì a vederci… poi hanno chiesto di fare una fotografia insieme… e io non lo so… penso che siano venuti a sviolinare Fiorello… Io e Fiorello ne abbiamo parlato. Lui farebbe il comico, io condurrei la cosa su un piano molto serio e Baudo si occuperebbe della parte artistica”. Caro Pippo Baudo, io ci vedo il tuo zampino nazional-promozionale ma se è vero che da direttore artistico pensi all’accoppiata Fiorello-Bongiorno, tienitela per te. Ancora non è cominciato il Festivalbar; e mica ci potete asfissiare con Sanremo!

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martedì, maggio 08, 2007

Voto le commesse

Caro Fabio Canino, ti sei inginocchiato per ricevere da Pippo Baudo l’investitura ufficiale di conduttore Rai di prima serata. Poi l’hai legittimata conducendo con misura, ironia e padronanza la prima puntata di Vot’Antonio, Vot’Antonio. Paolo Bonolis ti ha regalato un efficace lancio pubblicitario dichiarando di aver depositato da un notaio un format simile al tuo e questo contribuirà a garantirti gli spettatori sufficienti per far dire al direttore di rete Antonio Marano: E’ stato un successo. Caro Fabio Canino, Vot’Antonio è un mix tra La Corrida e Colpo di Genio. Ci sono una serie di aspiranti pseudo-politicanti allo sbaraglio, con idee pseudo-geniali, proposte per risolvere problemi piccoli, grandi, seri, fantasiosi, bislacchi. Come alla Corrida, i concorrenti non si vergognano di farsi mettere alla gogna. Come a Colpo di genio, pardon, ai Cervelloni, i concorrenti non si vergognano di proporre idee tipo: la cassa da morto matrimoniale; la detrazione dalle tasse per le perdite al gioco; la cementificazione dei canali per salvare Venezia dall’acqua alta; la legalizzazione della bigamia. Tu dirigi l’orchestrina a tempo e il programmino (perché di programmino si tratta) scorre tra un’amenità e l’altra in attesa degli intervalli delle commesse. Chi sono le commesse? Sono le tue vallette che si producono in coreografie tipo parata militare del ventennio ma con una particolarità non indifferente: le inquadrature semitrasparenti da dietro. Tu fai finta di trattarle male, le cacci via e puntualmente parte lo stacchetto. Loro se ne vanno si, ma, lentissimamente; tra i sospiri e gli sguardi compiaciuti di Pippo a bocca aperta Baudo e tu che dici: “Sono timidissime”. Caro Fabio Canino, oltre al titolo, omaggiate Totò con dei jingle rappati con sue celebri battute. Vista l’importanza delle commesse per il programma, c’è una lacuna grave a cui sono certo porrai rimedio nelle prossime puntate; devi aggiungere un rap con la frase: “questo volto non mi è nuovo”.

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lunedì, maggio 07, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Paola Perego, ce l’hai fatta. Domenica prossima condurrai l’ultima puntata di Buona Domenica e riceverai gli onori che meriti. Avevi l’arduo compito di mantenere il livello di qualità che ha contraddistinto la Buona Domenica di Maurizio Costanzo e nessuno può mettere in dubbio che ne sei stata all’altezza. Non era facile sostituire il trenino con il surf. C’è voluto del coraggio per sostituire i litigi della tavola rotonda con i litigi del ring. Non era facile gestire le frattaglie dei reality e farci ore, ore e ore di trasmissione senza avere un rigurgito di buongusto. Non era pensabile che Elisabetta Gregoraci avesse in televisione più spazio di quello che Pupo gli aveva esageratamente concesso al Malloppo. Chi avrebbe mai osato far diventare Sara Varone una opinionista televisiva specializzata negli inciuci amorosi del Grande Fratello. Chi si sarebbe mai cimentata in duetti canterini trottolando du-du-da-da-da con Stefano Bettarini. Cara Paola Perego, il tempo rende nebuloso il ricordo delle buone domeniche di Costanzo e illumina le tue. Costanzo te ne sarà grato per sempre.

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domenica, maggio 06, 2007

Lo stilista col terrore dei suoi pi erre

Caro Piero Chiambretti, a Markette hai ospitato lo stilista Roberto Cavalli vantandoti del fatto che non va quasi mai in televisione. Da te c’è venuto ma ti ha chiesto di dargli il tempo di ponderare le risposte: “Perchè devo pensare a quello che può pensare mia moglie… i miei pi erre… che prima di venire qui mi hanno fatto mille raccomandazioni… non esagerare… perchè lo sai io sono un eccessivo nella moda, nella vita e nella parola”. Tu lo metti subito alla prova affermando che “nel luogo comune c’è che Cavalli è un genio perchè la prima cosa che ha pensato di fare è quello di valorizzare il posteriore delle donne” e lui: “E vorrei aggiungere… ma non posso aggiungere c’ho subito la censura dei miei pi erre… lascio all’immaginazione”. A questo punto è chiaro che Cavalli senza i suoi pi erre è un uomo perso ma tu gli dai l’occasione per dire qualcosa che i suoi pi erre possano condividere. Ricordi che è cambiato, non è più “il re dell’eccesso” e non organizza più delle feste sontuose in Sardegna. Lui si fa serio: “Mi ritengo un pò il promotore dell’avviamento della Costa Smeralda, le mie feste erano le più attese, le più soft, le più divertenti, le più chic, le più belle. Poi piano piano questo mondo che io avevo iniziato è stato reinterpretato da altre persone e decisamente è stato sciupato e non è più quell’atmosfera. Oggi c’è un sistema di divertirsi che non è più adeguato alla bellezza della Sardegna… Basta, la mia parte seria l’ho fatta”. Caro Piero Chiambretti, devi assolutamente invitare i pi erre di Roberto Cavalli e proporgli di fare una consulenza a Briatore.

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sabato, maggio 05, 2007

Amadeus fa un quiz: carramba che sorpresa!

Caro Amadeus, sei così contento di tornare a fare un quiz pre-serale che lo urli in silenzio dal basso della nuova strategia promozionale dei programmi Mediaset. Parlo di quella striscetta colorata su cui l’emittente scrive giorno e orario di un programma mentre ne va in onda un altro. Finora erano apparse solo le scritte e le foto, ieri invece sei comparso tu, vivo e vegeto in formato formica, mentre andava in onda il Giudice Mastrangelo. Hai indossato un giubbino alla Fonzie di Happy Days per indicare la didascalia e poi hai alzato il pollice proprio come Fonzie; peccato che c’era l’audio di Abbatantuono e non si è potuto sentire il tuo “Ehiii!”. Caro Amadeus, sono 6 mesi che poltrisci davanti alla tv per vedere Gerry Scotti e Carlo Conti che fanno i loro preserali. Ora tocca di nuovo a te con un quiz dal titolo epico: 1 contro 100. Ne sei entusiasta: “Sono felice di sperimentare. E’ un programma in cui credo molto. I sei mesi di pausa forzata mi hanno garantito il tempo necessario per prepararmi al meglio. E’ un programma che sta entusiasmando il mondo intero. Sono certo, che anche gli italiani appassionati di quiz e che amano mettersi alla prova, da casa comodamente seduti in poltrona, verranno contagiati da questo irresistibile gioco e faranno a gara per rispondere alle domande” (da tgcom.it del 4/5/2007). Caro Amadeus, hai un mese tempo per riguadagnare il pubblico che avevi all’Eredità e sperare che dopo l’estate torni da te. Da parte mia gli interrogativi sono:

a) la scossetta Giovanna Civitillo, avrà un ruolo essenziale?

b) la scossetta Giovanna Civitillo, si sarà inventata un nuovo tormentone al posto di “baci, baci, baci”?

c) la scossetta Giovanna Civitillo, ballerà e contorcerà il suo baricentro di più o di meno rispetto a Raiuno?

d) la scossetta Giovanna Civitillo, manterrà l’intenzione di non fare più trasmissioni con te per non mischiare la vita professionale con quella privata? (anche se l’ultima volta non ha portato bene).

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venerdì, maggio 04, 2007

Family day

Caro direttore di Raidue Antonio Marano, una tegola si è abbattuta sul tuo reality La Sposa perfetta. In Francia c’è una ragazza che ha riconosciuto in uno dei concorrenti il ragazzo da cui avrebbe avuto un figlio. Un giornale ha pubblicato la notizia e voi non avete potuto far finta di nulla. Insomma, quel ragazzo è lì per cercare la ragazza perfetta e se ha un figlio le ragazze del reality lo devono sapere. I tuoi conduttori Roberta Lanfranchi e Cesare Cadeo (Cesare Cadeo?), hanno usato tutto il loro tatto per dare la notizia a lui e alla sua mamma che ne è rimasta tanto colpita ma alla fine ha detto che se il figlio ha un figlio lei ne è contenta. Una delle aspiranti spose perfette si è resa disponibile; se il ragazzo avrà bisogno di parlare con qualcuno, in questo momento così delicato, può contare su di lei. Caro direttore di Raidue Antonio Marano, a te invece il compito di tirare su il morale agli autori del reality. Non si aspettavano di dover fronteggiare un’emergenza di queste proporzioni e hanno bisogno che il direttore di rete gli dia tutta la sua solidarietà. Forza ragazzi! Ricordatevi che Raidue è la rete di E.R. e non potete perdere il controllo. Il momento è difficile ma uniti ce la farete a rianimare il reality: Uno, Due, Tre (figli?) e lo sposo sarà perfetto!

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giovedì, maggio 03, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Giuliano Ferrara, il tuo Otto e mezzo ha dato in diretta i primi venti minuti del teleduello per le presidenziali francesi. E’ stato interessante vedere come i cugini d’oltralpe se la cavano con le clessidre e le inquadrature imparziali. Dopo un paio di minuti di silenzio, perchè non arrivava l’audio, finalmente eccoli: Sarkò contro Segò. Niente studio di color avana; niente divieto di interrompersi; due cronometri in primo piano che scandivano i tempi dei due candidati. Niente Vespa e Mimun a dare la parola. Un vero e proprio dibattito politico.

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mercoledì, maggio 02, 2007

Pacchi, ascolti e fantasia

Caro Flavio Insinna, sei rimasto solo tu a tenere alta la bandiera degli ascolti di Raiuno. Dopo Simona Ventura anche Gianfranco Funari ha fatto flop, stracciato dalla Corrida (e dico la Corrida). Tu invece, con i pacchi di Bonolis, fai passare delle sere nere ad Antonio Ricci. Affari tuoi continua a interessare gli spettatori che ormai si sono abituati alle telefonate del tuo dottore che fa proposte economiche e chiede ai concorrenti di cambiare il loro pacco nei momenti decisivi del gioco. Ieri sera hai ripetutamente accusato di scarsa fantasia il concorrente mano a mano che perdeva i pacchi con le cifre più grandi. Le cose per lui sono andate male e alla fine è rimasto con due possibili vincite: 10 euro o 15.000 euro. Il telefono del dottore ha squillato un’ultima volta per proporre il cambio. Il concorrente non ha accettato e ha perso i 15.000 euro. Prima di aprire i pacchi tu hai insistito sulla storia della scarsa fantasia che secondo te sarebbe stata la causa della sconfitta e hai argomentato la tua teoria riassumendo il significato di uno scritto di Susanna Tamaro: “Molto spesso siamo convinti che la vita sia un binario che una volta preso non si possa più cambiare… invece la cosa che più mi emoziona di quelle righe è che la Tamaro scrive una cosa straordinaria… il destino ha molta più fantasia di noi e alle volte solo con una scelta ci ritroveremmo a vivere un sogno… bastava una piccola scelta, un pò di fantasia, senza volerti fare la lezione, e cambiare”. Caro Flavio Insinna, per l’abbonato Rai non vale la stessa regola. Con tutta la fantasia di cui dispone, non riesce a vivere il sogno di non vedere più la rete ammiraglia del servizio pubblico in balia di venti scatole infiocchettate.

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martedì, maggio 01, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Alessandro Di Pietro, a Occhio alla spesa su Raiuno, sei molto attento alle tradizioni. Alla vigilia del 1 maggio hai dato preziosi consigli sull’acquisto di fave e pecorino. Ti sei meravigliato che quest’anno per colpa del clima le fave dureranno al massimo fino alla metà di maggio e allora hai spiegato come seccarle e conservarle per l’inverno. Sul pecorino ti sei sbizzarrito. Hai mostrato il pecorino romano “quello con la camicia nera” (sorrisetto inspiegabile, boh e pure mah), il pecorino sardo, siciliano e toscano. Il tuo ruolo di difensore della italica qualità ti impone di dire che “il pecorino italiano è tutto buono ma ricordate: se la pecora mangia l’erba buona anche il pecorino sarà buono!”. Caro Alessandro Di Pietro, la prossima volta che andrò al supermercato mi porterò la mia pecora e farò scegliere a lei il pezzo di pecorino che, a suo insindacabile giudizio, è stato fatto col latte di una sua collega che ha mangiato erba buona. Ho detto mangiato, non fumato.

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giovedì, giugno 28, 2007

amici di carotelevip, torno lunedì 2 luglio. Ciao!

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Cara Simona Ventura, se è vero che Patrizia Mirigliani non ti ha voluto come conduttrice di Miss Italia, dovresti ringraziarla e non denunciarla. La scialba sfilata delle Miss Italia nel mondo è la dimostrazione che i concorsi di bellezza in tv hanno fatto il loro tempo. Per te, dopo un tonfo-flop come Colpo di genio, sarebbe stato un colpo troppo duro. Tornerai invece a condurre la tua Isola dei famosi: “Giorgio Gori ha insistito con una tenacia così lusinghiera che alla fine ho capitolato. Mi ha detto: “Quella è casa tua”. È la prima volta nella vita che torno sui miei passi. Ma ho imparato che solo i cretini non cambiano idea” (dall’intervista concessa a Maria Volpe sul Corriere della Sera del 22/6/07). Augurati che Giorgio Gori non abbia letto quella intervista perchè le tue parole lo metteranno in allarme: “Un flop aiuta a rinnovarti. Dagli errori si impara. Tornare “umani” aiuta. Sono molto cambiata”. Cara Simona Ventura, se torni “umana” e cambi, rischi il flop pure con l’Isola.

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dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini sul quotidiano METRO del 27.6.07

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mercoledì, giugno 27, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Michelle Hunziker, qualsiasi sia la tua evoluzione professionale ci sarà sempre qualche denigratore pronto a rinfacciarti il ruolo interpretato in Alex l’ariete. Per certa gente non contano niente Zelig, Love Bugs, Striscia la notizia, Sanremo e i musical Tutti insieme appassionatamente e Cabaret. C’è sempre qualcuno che tira fuori quel film che hai fatto accanto ad Alberto Tomba. Ma è giunta l’ora del tuo riscatto cinematografico. E’ di ieri la notizia che sarai la protagonista del film di Natale con Christian de Sica e Fabio De Luigi; e solo un anno dopo Elisabetta Canalis. Wunderbar! Se stai seguendo le orme della Canalis allora il prossimo anno ti tocca tornare a presentare il Festivalbar.

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martedì, giugno 26, 2007

L’ottimo cinema italiano

Cara Sabrina Impacciatore, sei la nuova raccontatrice delle trame dei film protagonisti del programma La valigia dei sogni su La7. Lo fai con inaspettata serietà ma con piglio autoironico (ti metti di profilo per paragonarti a Ursula Andress). Se continui così mi aiuterai a superare il trauma della conduzione egocentrica di Cecilia Dazi. Alberto Crespi continua invece a guidarci sui luoghi reali dove sono state girate le scene dei film che La7 trasmetterà di lì a poco. Una trasmissione semplice, intelligente e interessante. Il film di ieri sera poi, era una vera e propria perla degli anni ’70 che non conoscevo: Doppio delitto, per la regia di Steno, con uno strepitoso Marcello Mastroianni nei panni del sornione commissario Baldassarre. Evviva la tv estiva se fa trasmettere un film italiano così nella prima serata del lunedì. E’ questo il cinema italiano a cui si riferiva Quentin Tarantino quando ha detto: “I film italiani che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutti uguali. Non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa è successo? Ho amato così tanto il cinema italiano degli Anni 60 e 70 e alcuni film degli Anni 80, e ora sento che è tutto finito. Una vera tragedia” (da Tv Sorrisi e Canzoni n. 23 del 2007). Cara Sabrina Impacciatore, come dargli torto: non si può passare da Marcello Mastroianni a Riccardo Scamarcio.

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lunedì, giugno 25, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Caterina Balivo, l’apprendistato è finito e Raiuno ti consacra conduttrice da prima serata (anche se estiva) con una trasmissione dal titolo evocativo: Stasera mi butto. E tu ti stai buttando. Nelle ultime settimane hai condotto la consegna di un premio ai giovani cineasti italiani e uno speciale da Assisi su San Francesco. Ora gli spot di Raiuno annunciano le tue 8 (e dico 8) prime serate. Sei autorizzata a pensare che ormai è fatta; dopo Milly Carlucci e Antonella Clerici, Raiuno ha una nuova conduttrice di punta. Là dove ha fallito Simona Ventura, riuscirà Caterina Balivo? Tutto nella tua strepitosa carriera in Rai fa pensare di si. E quando Fabrizio Del Noce tirerà le somme della sua direzione potrà vantarsi dicendo: Caterina Balivo l’ho buttata io in prima serata. Forse dirà “lanciata” al posto di “buttata” ma per me il succo non cambia. Cara Caterina Balivo, temo che dovrai dividere la gloria con Eleonora Daniele che ieri ha presentato (con la stessa tua convinzione nei propri mezzi) Miss Italia nel Mondo accanto a Giletti. Ed io che avevo puntato tutte le mie fiches su Lorena Bianchetti.

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domenica, giugno 24, 2007

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Caro Enrico Mentana, non si era ancora spenta l’eco delle lacrime di Anna Falchi al Tg5 che tu hai ospitato a Matrix Stefano Ricucci. Un’intervista inevitabilmente a tutto tondo in cui Ricucci ci ha detto che “dietro a Stefano Ricucci c’è Stefano Ricucci” e che vuole essere dimenticato. Se voi giornalisti accoglierete il suo grido di dolore farete un favore pure a noi. Ma sarà solo un’illusione. Per un Ricucci che se ne va ecco un Corona che viene. L’agente di fotografi Fabrizio Corona ha annunciato che venerdì prossimo sarà tuo ospite a Matrix: “Devo dire un sacco di roba, parlerò di direttori di giornali, di gente dello spettacolo e delle istituzioni, e anche di qualcuno delle televisioni, che hanno dichiarato cose false. Non si può dire a un pm una cosa e a un altro altre cose. Solo con le querele guadagnerò tanti soldi che potrei smettere di lavorare” (dal corriere.it del 23/6/07). Caro Enrico Mentana, dimmi la verità: lo fai per rovinare le vacanze solo a noi o anche a Bruno Vespa?

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sabato, giugno 23, 2007

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Cara Maria De Filippi, i tuoi telefigli sò piezz ‘e core e meritano il tuo perdono incondizionato. Sabrina Ghio è finita nello studio dei Soliti Ignoti da Fabrizio Frizzi con una scritta all’altezza del pancino che chiedeva alla concorrente: “Ha vinto un reality?”. La concorrente si è ricordata del suo trascinante successo nel Reality flop Circus e ha rimpinguato il suo bottino di 40.000 euro. Fabrizio Frizzi ha presentato Sabrina Ghio: “Non solo vincitrice di Reality Circus ma anche, se non sbaglio, seconda ad Amici!” e la Ghio: “Seconda ad Amici… diciamo che me ne intendo di reality”. Cara Maria De Filippi, persino i tuoi giovani talenti ritengono Amici un reality show e non un talent show.

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venerdì, giugno 22, 2007

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Cara Ainett Stephens, chi ha nostalgia delle tue passeggiate al bordo della piscina di Real Tv può consolarsi sintonizzandosi su decine di emittenti locali. Sei la testimonial, nonchè imbonitrice, nella televendita di una macchina per il fitness che ha poteri portentosi: aumento della forza muscolare, diminuzione della cellulite anche di quella più ostinata, aumento della circolazione con immediato effetto drenante, rafforzamento del tessuto osseo, aumento del testosterone, diminuzione dei sintomi dolorosi e tanti, tanti altri. La televendita è di quelle che le emittenti locali trasmettono a ciclo continuo; lunghissima, noiosissima, ridondantissima. Cara Ainett Stephens, però c’è un pezzo che non mi perdo mai, quello in cui prendi fiato e a pieni polmoni ci dici: “Con Vi…P..er il sogno è diventato realtà. Per la prima volta bellezza e forma fisica sen(s)a sforzo. Bastano solo dieci minuti tre volte a settimana per avere un corpo da urlo. Cosa aspettate? Chiamate immediatamente!”. Cara Ainett Stephens, la tentazione di chiamare è forte ma mi inibisce il timore che potresti rispondere tu in prima persona perchè penso: Ma io… a questa… che je dico?

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giovedì, giugno 21, 2007

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Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, sei sempre molto sensibile a quello che accade nell’alta società (anche quella decaduta). Non potevi restare indifferente alla separazione tra Stefano Ricucci e Anna Falchi. Dopo l’intervista-confessione della Falchi al settimanale Chi era indispensabile l’intervista-confessione della Falchi al Tg5. Lo stesso fiume di parole ma, come è noto, le telecamere hanno quel qualcosa in più. Così al termine dell’intervista la telecamera resta accesa e stringe sul volto commosso della Falchi. Ha appena detto che vorrà bene per sempre al suo Stefano ma che la loro storia d’amore ormai è finita. Le lacrime riempiono i suoi occhi. Sono tre lunghissimi secondi di silenzio che chiudono il servizio. Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, il tuo tg fa piangere.

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mercoledì, giugno 20, 2007

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Caro Gerry Scotti, la famiglia Berlusconi ha grande stima di te. Piersilvio non perde occasione per lodarti (stai per firmare anche il nuovo contratto con Mediaset) e Marina ti affida la presidenza dell’emittente radiofonica R101. Per loro sei una garanzia ed è chiaro che condividono questa tua affermazione: “Chi mi vede in tv non sa tutto di me. Non sono solo un bravo conduttore, sono un buon manager” (da tgcom.it citando l’intervista a Sorrisi e Canzoni del 19/6/07). Caro Gerry Scotti, ci tieni anche a tranquillizzare il tuo pubblico sul fatto che la carriera da manager non ti impedirà di continuare a fare sia il conduttore in tv che in radio: “Non smetterò mai di fare nè televisione nè radio”. Già, chi vuol smettere di essere milionario?

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martedì, giugno 19, 2007

La creatività di Raidue

Caro direttore di Raidue Antonio Marano, non molli anzi insisti. Alle 19 sfidi nell’ordine: il Tg4, il Tg3, Love Bugs 3, l’Eredità e 1 contro 100. Lo fai con Soirée: un programma in diretta con contenuti vintage e stracult condotto da Flavia Cercato e Nicola Savino (per certificare che sono stracult c’è ospite Marco Giusti seduto accanto al suo mito Barbara Bouchet). E’ una specie di talk-frullato-show che attinge dall’archivio Rai (l’estate è obbligatorio per statuto?) filmati come: Enrico Ruggeri con chioma biondo platino che canta Contessa insieme ai Decibel; Alan Sorrenti in Tu sei l’unica donna per me; un lungo omaggio a Raffaella Carrà da Come è bello far l’amore al Tuca tuca passando per il quiz sul numero di fagioli fino a Fiesta che fantastica è fantastica esta fiesta. I conduttori Flavia Cercato e Nicola Savino, parlano anche delle notizie del giorno. Savino svolge il suo ruolo di intrattenitore brillante con battute di livello parrocchiale. Passa dagli auguri a Raffaella Carrà allo scudetto del Real Madrid con questa battuta: “da una donna che ha puntato tutto sui capelli allo scudetto di Capello”. Per dare la notizia di Priebke che lascia in motorino gli arresti domiciliari per un permesso di lavoro, Savino dice che “il nuovo lavoro di Priebke è il pony express”. Per commentare la pubblicazione dei verbali degli interrogatori di Stefano Ricucci mostra la foto di un cagnolino: “l’unico in Italia che non gli ha chiesto favori”. Poi si produce nel suo cavallo di battaglia per raccontarci la notizia delle lepri catturate all’aeroporto di Linate. Indossa la voce di Giampiero Galeazzi e lancia un “Coniglio alla cacciatora for evribadi!”. Della sua imitazione telefonica di Rocco Siffredi che fa allusioni alla Cercato, resterà traccia, purtroppo, nei generosi archivi della Rai e qualche conduttore estivo nei prossimi anni ce la farà riascoltare facendocela passare per stracult. Flavia Cercato dice poco e niente ma quando parla le sue parole sono pesanti: “Noi siamo la Rai. Il programma è prodotto internamente alla Rai”. Ora mi è più facile capire perché c’è stato un proliferare delle varie endemol e magnolie. Caro direttore di Raidue Antonio Marano, sembra che abbinato al progetto Soirée ci sia un altro programma intitolato Matinée che va in onda alle 11 del mattino con Rossella Brescia e Giampiero Ingrassia. Farò di tutto per perdermelo.

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lunedì, giugno 18, 2007

i dialoghi tra Si e No

: Da oggi cominciano in tutta Italia i provini per cercare i concorrenti del Grande Fratello 8.

: La tv è un’ottima agenzia di lavoro temporaneo.

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domenica, giugno 17, 2007

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Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, hai cambiato la conduttrice del Tg3 delle 19: Maria Cuffaro al posto di Giovanna Botteri (ora corrispondente da New York). La Botteri rideva troppo. La Cuffaro è troppo seria; a tratti, dura. Il tuo è un tg impegnato e c’è poco spazio per le notizie frivole che potrebbero stimolarle un sorriso involontario. Maria Cuffaro non farebbe un sorrisetto nemmeno se Prodi decidesse di destinare a lei tutto il tesoretto. Ha la mascella con l’arrabbiatura di serie. Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, è chiaro che tu non sei in concorrenza con il Tg4 di Emilio Fede. Però, con la calura estiva, qualche tuo fedele spettatore potrebbe preferire il creativo Fede alla austera Cuffaro. Dovresti mandarla a ripetizione da Cesara Bonamici del Tg5 che, al contrario, ha il sorriso perenne indipendentemente dalla notizia. Come dici? Come lei è troppo? Va bè, allora tieniti la musona.

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sabato, giugno 16, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: il sabato mattina Raidue trasmette i telefilm dei Power Rangers

: Sotto quei costumi ci sono Simona Ventura, Milo Infante, Alba Parietti, Marco Mazzocchi e Monica Leofreddi che sperimentano nuovi format esplosivi per conto del direttore Antonio Marano.

ipse dixit

Il mio obiettivo è sempre stato e sarà quello di fare programmi che abbiano una logica e dei risultati, dando una nuova fisionomia a Raidue.

Antonio Marano

da Adn Kronos del 3/4/2004

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dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini sul quotidiano Metro del 13/6/07

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venerdì, giugno 15, 2007

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Cara ex televip oggi parlamentare Mara Carfagna, i tuoi genitori sono più contenti oggi di quando facevi la tv. Lo hai rivelato a Vittorio Zincone nel suo Contropelo sul Corriere della Sera – Magazine di ieri: “I miei genitori non erano molto fieri delle performance sul piccolo schermo. Preferivano quando portavo a casa un trenta per un esame universitario”. Hai rivelato anche che quando hai fatto il tuo primo intervento alla Camera ti prese l’ansia: “La tv non mi agitava così. Probabilmente perchè ho sempre saputo che non facevo cose importanti”. Povero Davide Mengacci; gli avrai straziato il cuore. Già, la tv. Oggi per te la tv è quella dove si fa politica e andresti volentieri come ospite da Giovanni Floris: “Ma solo per dirgli che nella tv pubblica non si può essere così faziosi. Magari avessimo conduttori di centrodestra con la capacità di persuasione di Floris” (sempre dall’intervista di Vittorio Zincone sul Corriere della Sera – Magazine del 14/6/2007). Cara ex televip oggi parlamentare Mara Carfagna, povero Giuliano Ferrara; gli avrai straziato il cuore.

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giovedì, giugno 14, 2007

Combattere i luoghi comuni

Cara Elisabetta Canalis, il patron del Festivalbar Andrea Salvetti non ti ringrazierà mai abbastanza per aver accettato di presentare l’edizione 2007. L’anno scorso ha provato a ridargli vita ma il trio Chiabotto-Forest-Blasi lo ha portato sull’orlo della chiusura. Ora arrivi tu e sarai la regina indiscussa tra Enrico Silvestrin e Giulio Golia. La regia ti sommergerà di meritatissimi applausi registrati. Il costumista avrà vita facile a fasciare le tue curve il meno possibile. Le televendite fioccheranno e gli spot dei telefonini saranno la ciambella di salvataggio di un programma che è diventato più insignificante del Festival di Sanremo. Cara Elisabetta Canalis, tu però devi tenerci veramente molto perché proprio alla vigilia della prima puntata hai fatto una di quelle dichiarazioni che fanno scalpore e si riflettono in termini promozionali su tutto quello che il televip fa: “Nessuno mi ha mai proposto di andare a letto con lui. E mi indigno quando leggo che certe colleghe, magari senza lavoro, dicono di non avere un programma perché non l’hanno data. Una scusa” (da tgcom.it del 13/6/2007 citando un”intervista a Donna Moderna). Cara Elisabetta Canalis, è ora che gli artisti si ribellino ai luoghi comuni sul mondo dello spettacolo e che facciano pulizia di chi mette in giro certe voci. Gli artisti.

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mercoledì, giugno 13, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Serena del Grande Fratello non so che numero, la tua carriera televisiva sta raggiungendo livelli inimmaginabili. Dopo aver fatto l’inviata (???) per Lucignolo e per una intera stagione di cucuzzate, ora sei la conduttrice (insieme ad Alessandro Siani) del nuovo tentativo di programma comico di Raidue intitolato Tribbù. Il tuo compito principale, oltre a tenere ben stretta la cartelletta da conduttrice, è quello di farti sommergere di battute da Siani (proprio come Bisio con Vanessa Incontrada e Braida con Rossella Brescia). Per te essere al centro delle battute di un comico in attesa di ascesa, non è un risultato da poco. Ti sei vestita da confettino rosa con una scollacciatura stile Maria Grazia Cucinotta per ballare il tuo cavallo di battaglia: Cicale cicale di Heather Parisi (replica di quello che hai ballato nella casa del GF). Già, quella casa. Ricordo quando gridasti, vestita da principessa, che volevi vivere la favola fino in fondo. Io ti chiesi di sparire per sempre. Eppure oggi la tua presenza a Tribbù mi sembra molto meglio di Pietro Taricone che fa il presidente di giuria a Uno, Due, Tre, Stalla.

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martedì, giugno 12, 2007

La nuova sfida per gli spiccioli

Cari Fabrizio Frizzi e Teo Mammucari, vi fa onore la scelta di dividervi gli spiccioli dei telespettatori estivi. Tutti gli altri conduttori importanti se ne stanno in ritiro a ritemprarsi e voi invece vi accontentate dell’aria condizionata degli studi tv. Tu caro Frizzi, hai svernato su Raitre a Cominciamo Bene e con la farfallina verde della Rai farai pure il Circo Massimo. A te caro Teo, non ci hanno messo molto a convincerti; ti hanno raddoppiato la marzullina e accanto alla brasileira Juliana è arrivata la francesesina Lidì. Le due trasmissioni sono quello che sono. La tua Cultura Moderna caro Mammucari, è ormai un classico per Mediaset, che non può rinunciare a mantenere, anche d’estate, il livello qualitativo dei suoi programmi raggiunto con così poco sforzo. Il tuo I soliti Ignoti caro Frizzi, è un programma che mi ricorda il gioco da tavolo Indovina chi? (le mie nipotine sono cresciute e non ci vogliono giocare più, mannaggia). Caro Teo Mammucari, per elevare lo spessore culturale del programma quest’anno mandi la marzullina francese da importanti personaggi delle scienze e della cultura. Ieri è andata a farsi approvare un progetto dall’architetto Renzo Piano. Le ha mostrato un disegno che raffigurava la casetta e l’alberello che tutti noi abbiamo disegnato all’asilo. Lui ne è rimasto estasiato: “Ma è bellissimo!” e poi ci ha aggiunto una finestrella e qualche albero intorno (boh e pure mah). Anna Praderio del Tg5 ci ha annunciato che la marzullina francese intervisterà anche Umberto Veronesi e Carlo Rubbia. Caro Fabrizio Frizzi, tu invece hai avuto la soddisfazione di veder vincere la tua prima concorrente. Ha indovinato chi era “la nobile”; una signora anziana con le perle al collo, un abito lungo ed il bastone portato con grande classe che tu hai introdotto con tutta l’eleganza di cui disponi ed il rispetto che meritava. Persino chi ha fatto il disegnino alla marzullina francese, avrebbe indovinato che era lei la nobile. Per non parlare del figlio di Giucas Casella; indovinato al primo colpo. Cari Fabrizio Frizzi e Teo Mammucari, nonostante tutto, è apprezzabile il vostro impegno estivo; in particolare il tuo caro Frizzi che ti misuri col genere del quiz che va tanto di moda tra i tuoi colleghi (e poi, se i quiz li fa Amadeus perchè non dovresti farli tu?). E allora buona competizione ad entrambi. Che Bonolis, dall’alto del suo eremo dorato, vi protegga.

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lunedì, giugno 11, 2007

Il vizio di sforare

Caro direttore di Rai News 24 Corradino Mineo, da quando conduci il Caffè del mattino aspetto il giorno in cui sbotterai. Da qualche mese sei puntualmente in onda alle 6 e 30: leggi i giornali, approfondisci il tema del giorno con gli ospiti, consulti internet, dai la linea ai tuoi colleghi che leggono i tg. Alle 6 e 45 la linea passa a Emanuela Falcetti per le sue Istruzioni per l’uso. E’ da anni che la Falcetti gestisce quello spazio dividendosi tra radio e tv. Invita numerosi ospiti e mette all’ordine del giorno così tanti argomenti che puntualmente la portano a sforare. Ogni giorno se ne sta lì a rimarcare quanto le sia difficile restituire la linea al tuo Tg puntualmente alle 7. In passato (tu non eri ancora direttore) c’è scappata pure qualche scintilla con i lettori del tg che rimarcavano il ritardo con cui gli veniva data da linea. Poi sei arrivato tu e per un po’ la Falcetti mi è sembrata colta da un raptus di disciplinata puntualità. Da qualche settimana invece ha ripreso a sforare. Questa mattina tu avevi tanti argomenti da trattare (dalla visita di Bush in Europa alle elezioni politiche francesi) e al momento di ricevere la linea il tuo volto era particolarmente tirato. Caro direttore di Rai News 24 Corradino Mineo, sono dalla tua parte per due motivi. La maggior parte delle volte il tempo in più che la Falcetti si prende non è indispensabile ai fini della comprensione dell’argomento che ha trattato. In più, nel ridarti la linea, giunge le mani e abbassa il capo in segno di perdono facendo la faccia da angioletta. Insopportabile. Caro direttore di Rai News 24 Corradino Mineo, lo so che prima o poi sbotterai.

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caro televip ringrazia giallo and co

il sito giallo and co ha citato questo blog in prima pagina. Un grazie speciale a tecla. Sullo stesso sito potete anche leggere il primo caso lampo del mio commissario: Eugenio Barzocco (ispirato al Lufock Holmes di Pierre Henry Cami).

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domenica, giugno 10, 2007

La tv azzurra della rossa preferita da Silvio

Cari direttori di tutte le reti generaliste, la concorrenza delle reti tematiche si fa sempre più agguerrita. L’ultima temibile novità è “La Tv delle Libertà”. Sarà la punta di diamante di Michela Vittoria Brambilla, la pupilla di Silvio Berlusconi (che l’avrebbe designata come sua erede politica). Alla vigilia dell’inizio delle trasmissioni, la siura Brambilla ha tracciato il profilo di questa rilevante novità televisiva: “24 ore di microfoni aperti sui bisogni della gente. Dalle 14 alle 18 diretta con i gazebo della libertà. Niente big e politici. Solo persone comuni” (dal Corriere della Sera del 9/6/07). Quelle 4 ore di programmazione saranno ripetute a rullo per tutta la giornata “tanto una ricerca ci ha detto che nessuno guarda per più di 4 ore lo stesso canale”. Cari direttori di tutte le reti generaliste, la “rossa” Brambilla sembra saperla lunga e scenderà anche in campo per vincere questa sfida: “E poi io, dalle 14,30 alle 15, con la mia mezz’ora di diretta. Una sorta di Michela’s Show se vogliamo: filo diretto con gli italiani” (sempre dal Corriere della Sera del 9/6/07). Non lo so se è vero che Silvio Berlusconi l’ha designata come erede politica. So che lui, e dico lui, non ha mai fatto un Silvio’s Show (se escludiamo il Tg4, dove comunque è un co-protagonista).

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sabato, giugno 09, 2007

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Cara Rula Jebreal, ho ritrovato le tue tracce questa mattina sul Tv Talk di Raitre. Ti hanno intervistata in qualità di “conduttrice unica” di Onda Anomala. E’ un programma di politica internazionale trasmesso via satellite, sul digitale terrestre e via web dalla RaiNews24 di Corradino Mineo. Hai la stessa determinazione e sicurezza di sempre: “La Rai, e soprattutto la parte satellitare, vuole dare più spazio alla politica internazionale… Lanciamo una sfida anche a Sky… è giusto che sia così. Sky sta emergendo molto, sta crescendo molto ed è giusto che la Rai invece, non dico la contrasti, però metta dei prodotti di qualità e delle persone che reputa competenti per cercare di sfidare Sky”. Cara Rula Jebreal, con obiettivi così ambiziosi è chiaro che non potevi continuare a dividere la panchina di Annozero insieme a Beatrice Borromeo.

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i post televisivi dei lettori di caro televip

l’ ipnosidrama di ritaM (riporto il testo e la foto su autorizzazione dell’autrice)

Ipnosidrama-2007

Sogni all’asta stasera

in una storia che non ci appartiene.

Scene testimoni di bugie vere

in successione, a raffica, senza respiro.

Parole ammanettate alla finzione

per svelare ciò che non siamo.

Ed eroine false, giorno dopo giorno,

bloccate nella memoria di uno schermo,

tra una pausa e l’altra.

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venerdì, giugno 08, 2007

Prova di coraggio

Cara Roberta Lanfranchi, mi siedo per vedere chi è la Sposa Perfetta. La commozione mi assale nel vederti così dispiaciuta perchè “si sono spente le luci a Villa Suocerina”. Non resisto alle emozioni forti così metto su Raiuno per vedermi le due reti di Quagliarella. Con l’Italia sul Due invece non rischio le coronarie. Si parla di una nuova tendenza femminile: farsi il trucco permanente. E’ una tendenza assurda e voi vi schierate a favore delle “belle senza trucco” di verdoniana memoria. Alcune vostre ospiti si prestano ad un giochino di sicuro effetto televisivo: farsi struccare in diretta e poi accettare il confronto tra l’immagine con e senza trucco. Le telecamere premiano il coraggio di Pamela Villoresi e persino di Rosanna Cancellieri (ma allora quella sull’Isola dei famosi chi era?). Il tuo compagno di lavoro Milo Infante è insolitamente impertinente e chiede a Simona Tagli: “Non ho capito Simona perchè non hai voluto anche tu, sottoporti a questa prova?”. La Tagli prova a spiegare “perchè è un pò come essere spogliata, togliersi il trucco così in diretta… mi manca un pò di privacy”, ma Infante raddoppia l’impertinenza: “Se preferisci spogliarti?”. L’inquadratura finisce sul tuo primo piano truccatissimo e viene naturale chiedersi perchè Infante non ha fatto la stessa domanda a te. Misteri insolubili dell’Infante.

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giovedì, giugno 07, 2007

Quattro e mezzo ai sostituti

Cari Pierangelo Buttafuoco e Alessandra Sardoni, avere come ospite Giulio Tremonti è una prova indispensabile per chi fa il conduttore di trasmissioni politiche. La prova consiste nell’inserirsi mentre lui parla per cercare di fargli un’altra domanda o di riportarlo sull’argomento da cui si era partiti. Ci avete provato entrambi ed entrambi gli avete fatto il solletico. Lui ha puntualmente pronuciato il suo solito “No, mi fa finire…” e in pratica ha gestito la puntata di Otto e Mezzo estate (su La7) intitolata “Governo sulla brace”. Alla fine sulla brace ci siete finiti voi. Cari Pierangelo Buttafuoco e Alessandra Sardoni, con Ferrara e la Armeni non succede. Ferrara lo pungola e tra un sorriso bonario e una allusione maligna prova ad infastidirlo. La Armeni è un pò più sconclusionata e con lei Tremonti è ugualmente evasivo ma almeno lei alla fine lo rimprovera: “Si, però non mi ha risposto”. E soprattutto, nè Ferrara, nè la Armeni, chiudono la puntata salutandolo come hai fatto tu caro Buttafuoco: “Giulio Tremonti che è particolarmente birichino…”. Praticamente una resa incondizionata senza nemmeno chiedere l’onore delle armi dovuto ai sostituti buttati in trincea. Cari Pierangelo Buttafuoco e Alessandra Sardoni, l’esame Tremonti non lo avete superato. Prima di riprovarci con lui, vi consiglio di allenarvi con un politico meno impegnativo; vi suggerisco Clemente Mastella.

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mercoledì, giugno 06, 2007

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Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, hai cavalcato l’indagine Vallette & Manette (il copyright è tuo e chi te lo tocca) da subito e con la stessa intensità con cui Vespa ha trattato il caso di Cogne. Solo che lui si è limitato a farci vedere il plastico della casa mentre il tuo Lucignolo ieri è entrato in casa di Fabrizio Corona (che è agli arresti domiciliari). Un tuo inviato ha giocato con lui alla playstation e lo ha persino intervistato. La voce di Lucignolo non ha esitato a definire quella “esclusiva” con il temine di “reality… casa Corona”. Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, non dubito che le tue telecamere fossero autorizzate e che l’ordinanza del giudice consenta a Corona di ricevere chi vuole. Vedrai che adesso pure Mentana manderà qualcuno a giocare con Corona alla playstation. Potreste fare a gara a chi fa più punti (di share, ovviamente).

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martedì, giugno 05, 2007

Raffa regina d’estate

Cara Raffaella Carrà, la tua assenza dalla tv sarà ampiamente compensata dal nuovo tormento, pardon, tormentone estivo, di Tiziano Ferro: “e Raffaella canta a casa mia… e Raffaella canta a casa mia… e non mi importa niente… e e e… e non può entrare altra gente… e e e e!”. Appari anche nel video della canzone che è stato anticipato da Anna Praderio del Tg5 la quale non ha dubbi: “E Raffaella è mia… si candida a diventare una delle canzoni regine dell’estate”. Cara Raffaella Carrà, se sarà così tieniti libera perchè potresti provare l’ebbrezza di esibirti insieme a Tiziano Ferro nella finale del Festivalbar 2007. Ma forse la cosa che ti darà più soddisfazione sarà che, d’ora in poi, grazie alla forza ridondante di quei versi ispirati, non sarai ricordata solo per l’ombelico scoperto, il tuca-tuca, il caschetto biondo, i fagioli nel barattolo e le carrambate. Questa canzone ha anche un altro merito, di cui tutte le ragazze che si chiamano Raffaella saranno grate per sempre a te e a Ferro. D’ora in poi la loro vita potrà essere accompagnata da una colonna sonora personalizzata come è già successo per le varie margherite, francesche, roberte, sare, glorie e via dicendo. E allora… tutti in coro!…. : “e Raffaella canta a casa mia… e Raffaella canta a casa mia… e non mi importa niente… e e e… e non può entrare altra gente… e e e e!”.

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lunedì, giugno 04, 2007

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Cara Ugly Betty Suarez, il tuo sorriso con l’apparecchio sui denti, illumina la fine di una pessima stagione tv. Sei l’assistente bruttina del direttore di una rivista di moda e lotti contro gli stereotipi di un mondo patinato che valorizza solo la bellezza e il griffato. America Ferrera, l’attrice che ti presta il volto, dice di te: “Ci vuole un’ora di trucco per interpretare il ruolo di Betty. Ma anche se al naturale sono più carina di lei non sono comunque uno schianto di ragazza. Credo che il successo di questo personaggio e della serie possa aiutare tante giovani che si sentono emarginate perchè non hanno l’aspetto di una top model. Ci siamo anche noi, al mondo!” (da Settegiorni Tv del 18/5/07). Purtroppo, non credo che le tue divertenti avventure, per quanto di successo, cambieranno le rigide regole della tv: le “bruttine” non sostituiranno le “veline, letterine, prezzemoline, schedine, paperine, meteorine…”. Però, dopo di te, qualcosa si muoverà e non so se sarà un bene o un male. Temo che l’effetto Ugly Betty produrrà qualche reality in cui schiere di bruttine si contenderanno il ruolo di segretaria di qualche manager rampante. Chi sarà la prima a pensarci tra Simona Ercolani e Maria De Filippi?

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Dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini sul quotidiano METRO del 21.5.07

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domenica, giugno 03, 2007

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Caro direttore di Canale 5 Massimo Donelli, le bizze atmosferiche mi hanno costretto a trascorrere il sabato pomeriggio a letto, a causa di un forte raffreddore con febbrone. Il mio ingiustificato ottimismo mi ha fatto sintonizzare su Canale. Sarà stata una allucinazione febbrile ma mi è semblato di vedere due gattacci: Costantino e Daniele di Maria De Filippi nella loro interpretazione cinematografica Troppo belli. Gli occhi mi lacrimavano e sarebbe troppo facile attribuire la colpa al raffreddore piuttosto che alla loro recitazione (???). Chissà perchè mi è venuta in mente la prova d’attrice di Ambra Angiolini in Favola. E subito dopo ho avuto i brividi di freddo. E’ di ieri la notizia che Ambra ha vinto il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista nel film di Ferzan Opzetek Saturno contro. Lo stato febbrile ha proseguito ad alimentare l’analogia nella mia mente e ho immaginato Costantino e Daniele sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina a ritirare il Nastro d’argento. Caro direttore di Canale 5 Massimo Donelli, che sabato pomeriggio terribile mi hai fatto passare.

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sabato, giugno 02, 2007

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Caro Bruno Vespa, quando decidi di stabilire una certa distanza tra te e i tuoi rivali professionali, apri la rubrica telefonica (bianca con la copertina gialla?) e chiami le alte sfere ecclesiastiche. Giovedì hai voluto esagerare ospitando il Segretario di stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone, che ha mostrato “in esclusiva” e “per la prima volta in pubblico”, i fogli originali scritti di proprio pugno da Suor Lucia per rivelare il Terzo segreto di Fatima. Il cardinale ha aperto ben due buste prima di tirare fuori il prezioso cartaceo e mostarlo al pubblico di Porta a Porta. Il tuo volto malcelava una soddisfazione smisurata. Ieri però sarai stato meno entusiasta. Si è continuato a parlare solo del documentario contro il Vaticano trasmesso da Michele Santoro ad Annozero. Un’unica consolazione: difficilmente stavolta Mentana riuscirà a copiarti. Anche perchè durante il tuo Porta a Porta è stato escluso che esista un quarto segreto.

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venerdì, giugno 01, 2007

Sarà la nostalgia

Caro Carlo Conti, le 50 Canzonissime Flash di ieri sera sono quelle dei tuoi e dei miei diciotto anni, quando l’iPod era un sogno e ci registravamo le compilations sulle musicassette per ascoltarle con il tanto desiderato walkman (da cui nasce il mio nick akio, come confessato nell’intervista di fulvia leopardi). Ammetto che Bette Davis Eyes di Kim Karnes ce l’ho avuta nel walkman. Eppure non sono stato travolto dall’effetto nostalgia. Su Raidue c’era la puntata di Santoro dedicata ai preti pedofili (con un Vauro in forma strepitosa) e del tuo programma ho visto pochi flash come ci suggerivi nel titolo. Più che il pessimo invecchiamento di alcuni cantanti, mi ha fatto impressione il pubblico dei figuranti diciottenni che batteva le mani e ballava durante le esibizioni di Michele Pecora e degli Alunni del Sole. Tu invece eri soddisfattissimo della tua playlist e ti sei esaltato al momento di presentare “il lento dei lenti”. Hai guardato la telecamera con occhio languido; ti sei avvicinato ad alcune coppie di figuranti diciottenni; li hai fatti stringere stretti-stretti. Poi con tutta la forza dei tuoi trascorsi da deejay (boh e pure mah) hai lanciato Reality di Richard Sanderson; la canzone del film Il tempo delle mele. I figuranti diciottenni si sono languidamente guardati negli occhi e c’è scappato pure lo sbaciucchiamento. Caro Carlo Conti, peggio dei figuranti diciottenni che ballavano Il tempo delle mele c’è stato solo il playback di Fiumi di parole dei Jalisse.

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martedì, luglio 31, 2007

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Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, la tua giornalista Silvia Carrera è riuscita ad attirare la mia attenzione più di Ainett Stephens (che era la protagonista del servizio). La notizia era di quelle da copertina: ad Ainett piace trascorrere l’estate tra massaggi e relax mangiando frutta fresca ai bordi di una piscina. Devo dire che la cosa è molto più interessante delle candidature a segretario del Partito Democratico. La telecamera inquadra Ainett in tutto il suo splendore e Silvia Carrera mi distrae con questo testo giornalistico: “Cin cin a madre natura che con Ainett non si è certo risparmiata. Stacco di coscia chilometrico; decolté da urlo; lato B da copertina. Difficile scovare un’imperfezione su quel fisico statuario. Il suo segreto di bellezza? Viziarsi tra fresche nuotate e golosissime pause. Tuffi, sole e riposo. Così la gatta venuta dal Venezuela si concede al piacere tutto estivo di un programma di bellezza ad hoc. Sola soletta. Se ci sia in Italia qualcuno che le ha fatto girare la testa, rimane ancora un mistero”. Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, ieri ho visto il servizio del tuo Lucignolo su Fiorani ospite di Lele Mora in Sardegna; in confronto, quello su Ainett Stephens è un servizio da Premio Pulitzer.

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lunedì, luglio 30, 2007

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Caro vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, il tuo “direttore dei contenuti” (boh e pure mah) Alessandro Salem ha dichiarato che nella prossima stagione punterete di più sulla lunga serialità con “l’obiettivo di avvicinare la televisione di qualità al cinema di qualità” (da tgcom.it del 26/7/07). La qualità sarà garantita, tra gli altri, da questi titoli: I Cesaroni 2, Un ciclone in famiglia 3, Carabinieri (non so che numero), Elisa di Rivombrosa 3, Questa è la mia terra 2, Caterina e le sue figlie 2, L’onore e il rispetto 2, Distretto di Polizia 7. Per avvicinarvi sempre di più alla qualità cinematografica avete anche ingaggiato il regista Gabriele Muccino, che girerà un tv-movie “di taglio anglosassone”, al quale auguro un clamoroso insuccesso di pubblico. Non vorrei ritrovarmi i prossimi anni a commentare la fiction Gabriele Muccino 7 magari con il fratello Silvio coccolino Muccino come protagonista.

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domenica, luglio 29, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: La marzullina Juliana Moreira ha posato per la rivista Max.

:Sarà dura liberarsi da Cultura Moderna e soprattutto da Teo Mammucari. Su di lei incombe l’effetto Flavia Vento. Però sempre meglio “in bikini forever” che “sotto plexiglass forever”.

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sabato, luglio 28, 2007

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Cara Simona Ventura, sembra che per il prossimo Festival di Sanremo, Laura Chiatti affiancherà Mike Bongiorno e Piero Chiambretti nella conduzione. Io l’avrei vista meglio sulla tua Isola dei Famosi ma i dirigenti Rai ultimamente stanno mostrando una creatività inusuale nella scelta dei conduttori (Caterina Balivo continua la sua incomprensibile ascesa. Ieri ha condotto Napoli prima e dopo!). Ricordo il trattamento che ti riservarono i discografici quando presentasti tu il Festival. Ma tu non porti rancore, anzi, stai per fargli un grande favore. Apprendo dagli organi di stampa che come inviato sull’Isola avrai Dj Francesco (Facchinetti). Tenerlo quattro mesi lontano dalle sale d’incisione può essere la boccata d’ossigeno definitiva per ridare slancio all’industria discografica italiana.

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venerdì, luglio 27, 2007

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Caro Patrizio Roversi, tra poco tu e Syusy Bladi ci racconterete a vostro modo la teoria dell’evoluzione di Darwin nel programma Evoluti per caso. Sulla vostra barca Adriatica, porterete professori e studenti universitari (fisici, genetististi, antropologi): “Vorremmo rilanciare la loro immagine televisiva. Non sono pallosi. Speriamo che il pubblico si affezioni e i ragazzi inizino a iscriversi a Biologia invece di fare le code per entrare al Grande Fratello” (dal Corriere della Sera – Magazine tv del 26/7/07). Caro Patrizio Roversi, mi sembra un obiettivo troppo ambizioso. E’ più facile che i tuoi esperti ci rivelino come è potuto accadere che l’uomo si sia evoluto al punto di aspirare di partecipare al Grande Fratello o di ostinarsi a condurre un programma come Ciao Darwin.

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giovedì, luglio 26, 2007

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Caro Lino Banfi, per fortuna ieri sera in tv c’era il tuo brigadiere Pasquale Zagaria (quello che ama la mamma e la polizia) su una emittente locale (Teleroma 56). Ci ho messo pochi secondi a preferire il tuo film stracult alla replica di Grimilde condotto da Alba Parietti su Italia Uno (la puntata in cui ha baciato Vladimir Luxuria e intervistato la star Marina La Rosa). Il brigadiere Zagaria, insieme al commissario Lo Gatto e all’allenatore nel pallone Oronzo Canà, sono due pietre miliari nella mia formazione culturale. Ho gioito nel sapere che a Natale uscirà l’Allenatore nel pallone 2. Poi stamane la delusione: l’annuncio che Luciano Moggi apparirà nel film grazie ai servigi del suo nuovo agente Lele Mora. Nella locandina del film ci starebbe bene la foto di Mora che bacia Moggi (pubblicata da Star Tv e ripresa dal Corriere della Sera di oggi). Caro Lino Banfi, tu hai dichiarato “Non ne so niente” ma alla fine le esigenze del botteghino prevarranno. Da parte mia rinuncio fin d’ora all’Allenatore nel pallone 2 causa disgusto solo all’idea. Potrei ripensarci solo se fate entrare nel cast anche Fabrizio Corona.

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mercoledì, luglio 25, 2007

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Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, l’abbonato Rai che ritorna da un viaggio all’estero di 10 giorni, si sintonizza su Raiuno in cerca di tutto il sapore di casa sua. C’è ancora Caterina Balivo che fa la conduttrice di Stasera mi butto (quanto sono lunghe 8 puntate!). C’è Biagio Izzo che è come se non ci fosse. C’è Raffaello, l’ex tronista di Maria De Filippi, che mima il duello dei cowboys (bang-bang) come fanno i bambini a carnevale. C’è Maurizio Battista che ricicla un monologo già riciclato per Buona Domenica. No, non mi è mancata la tv italiana.

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venerdì, luglio 13, 2007

Esigenze di lavoro mi portano fuori dall’Italia (dunque non mi assento dal blog perchè vado in vacanza!).

carotelevip torna mercoledì 25 luglio. Ciao!

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L’emittente testarda

Caro Emilio Fede, c’è questa emittente televisiva che si chiama Europa 7 che continua da anni a trasmettere filmati in cui dice che Retequattro “non ha il diritto di trasmettere”. Tu pensa che aggiornano pure il testo mano a mano che si succedono i nuovi governi. Leggiti il testo dell’ultima versione che stanno trasmettendo in questo periodo. Tu dimmi se non sono dei testardi.

“Nel luglio 1999 Europa 7 ottiene dallo Stato Italiano la concessione per una rete nazionale ma il Governo D’Alema non le assegna le frequenze per iniziare a trasmettere. Alla stessa data, Retequattro non ottiene la concessione. Dall’aprile 2000 al giugno 2001, il Governo Amato si disinteressa completamente della vicenda di Europa 7 permettendo in questo modo a Retequattro di continuare a trasmettere senza concessione. Nel novembre 2002 la Corte Costituzionale con la sentenza numero 466 stabilisce che Retequattro deve dismettere definitivamente le trasmissoni terrestri entro il 31 dicembre 2003. Il 24 dicembre 2003, Silvio Berlusconi firma un decreto legge per superare tale termine. Il Governo Berlusconi nell’aprile del 2004 approva la Legge Gasparri, la quale, infischiandosene della sentenza della Corte consente a Retequattro di continuare a trasmettere nonostante non abbia la concessione mentre Europa 7 viene esclusa ancora una volta. Il 12 ottobre 2006, il Governo Prodi approva il Disegno di legge Gentiloni che, non solo non risolve il problema Europa 7, ma non ne riconosce nemmeno i diritti. Il 30 novembre, di fronte alla Corte di Giustizia Europea, il Governo Prodi tramite l’Avvocatura dello Stato fa propria la posizione del Governo Berlusconi e difende addirittura la Legge Gasparri. Ben quattro governi quindi, non hanno voluto e non vogliono riconoscere ad Europa 7 il diritto a trasmettere. Europa 7 continua la battaglia per il suo diritto ad esistere e per il pluralismo dell’informazione nel nostro Paese” (testo del video trasmesso da Europa 7-Tvr Voxson (Roma) alle ore 22 e 15 circa del 19/6/07).

Caro Emilio Fede, sei tra quelli che sarebbero più lieti che il Governo Prodi cadesse dopo l’estate. Sei proprio certo che ti converrebbe?

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giovedì, luglio 12, 2007

humanum est: Pupo mette k.o. akio

la mia cultura cinematografica è inferiore a quella di Pupo e dei suoi autori come mi fa notare viga nel suo commento:

“ehm..in rocky 1 ,il buon rocky perde ai punti e c’è la famosa scena di adriana.

Nel secondo c’è la scena che dici..e adriana vede l’incontro in tv.

ahiaiaiai signor akio..lei mi cade su rocky eh eh!”.

E’ chiaro che ho bisogno delle vacanze anch’io… chiedo scusa per l’errore a Pupo e agli autori. Vi prometto che non guarderò più le vostre Reazioni a catena.

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Papipupocchio

Caro Enzo Ghinazzi in arte Pupo, sapere che il tuo quiz Reazioni a catena è un format scoperto e prodotto da Enrico Papi mi impedisce di vederlo. Un abbonato Rai non vuole sentirsi complice della scelta di trasmettere un programma che Mediaset ha scartato come ha dichiarato Papi: “Ho scovato il programma in America e ho pensato di prenderlo in società con Giorgio Gori. La proposta l’avevo fatta a Mediaset, ma non e’ piaciuto” (da ansa.it del 5/6/2007). Ma prima o poi, l’abbonato, alle 19 e 55 su Raiuno ci casca, nonostante ci sia un programma condotto da Pupo e prodotto da Papi. Ieri ho seguito il gioco delle parole da completare partendo dalla prima sillaba con le tre concorrenti che facevano: “LI… LI… LI… Limone!… FA… FA… FA… FAGOTTO!”. La parola successiva iniziava per B e gli indizi per completarla erano FERRO e ROCKY I. Stavolta però niente sillabbeggio BA… BA… BA…; le concorrenti hanno indovinato subito: “B… B… B… BATTUTO!”. Applausi del pubblico e grande soddisfazione da parte tua: “E’ corretto!!!! Ferro battuto!!! e Rocky I alla fine del film viene battuto sul ring… ehhh… ma lui ha l’amore per Adriana”. Caro Enzo Ghinazzi in arte Pupo, è proprio quello il film, quello in cui Apollo e Rocky dopo un incontro epico cadono entrambi ma alla fine uno si rialza e parte la musica (NA… NA… NA… NA… NA…) mentre lui col volto tumefatto cerca tra la folla sua moglie e le urla “Adrianaaaa! ce l’ho fatta!!!”. Rocky, per l’appunto, il vincitore del match. Caro Enzo Ghinazzi in arte Pupo, l’abbonato è molto più abbattuto di Apollo. Non può fare a meno di rimpiangere i tempi in cui nei quiz televisivi c’era il Signor NO che interveniva per correggere il concorrente ma anche il conduttore se diceva una inesattezza. Altri tempi, tempi in cui Enrico Papi non faceva il produttore televisivo di un programma condotto dal cantante di Gelato al cioccolato.

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mercoledì, luglio 11, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Alfonso Signorini, il gossip estivo langue e i tuoi scoop di cronaca rosa per Lucignolo sono brodini riscaldati. Te ne stai al bordo di una piscina cittadina a maltrattare una ricetrasmittente per intercettare inciuci di televip ed esponenti della jet society che mai come quest’anno scarseggiano. La notizia più incredibile che sei riuscito a trovare è stata quella di Lapo Elkann paparazzato sul suo mega yacht insieme ad Angelica Russo (solo la ricerca su internet mi ha consentito di ricordare che ha partecipato alla Domenica Sportiva e al Processo di Biscardi). Non meno importante mi è sembrata la foto con cui ci hai mostrato il principe Andrea Casiraghi che si aggiusta le parti nobili. Caro Alfonso Signorini, il giornalismo rosa italiano avrebbe tanto bisogno di una come Paris Hilton. Luciana Littizzetto è simpatica e negli spot pubblicitari la sostituisce egregiamente. Ma per voi gossippari non è proprio la stessa cosa.

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martedì, luglio 10, 2007

Tra moglie e marito mettiamoci Meluzzi

Cari Roberta Lanfranchi e Pino Insegno, Raidue ha riproposto la puntata dell’Italia sul due in cui si è parlato della vostra coppia come di un modello familiare. Visto che tu cara Roberta sei anche la conduttrice della trasmissione, le attenzioni degli ospiti si sono concentrate prevalentemente su tuo marito. Il vostro amico Raffaele Paganini ha avuto le parole più smielate: “Roberta è sempre sulle sue labbra. E’ la ragione della sua vita. Io credo che lui sia veramente, sfacciatamente, innamorato di Roberta e che di conseguenza sia un marito straordinario”. Il tagliente scrittore di noir Andrea G Pinketts non è stato da meno: “Quest’uomo è un uomo assolutamente generoso nei confronti della vita, di se stesso, delle persone che ama. Lo è al punto di sprecarsi, perchè secondo me alcune sue inevitabili cadute televisive sono dovute alla generosità”. Tu cara Roberta ci hai raccontato il simpatico aneddoto di quando hai dormito la prima volta a casa di Pino e lui ha indossato il pigiamino con i buchi sotto le ascelle. Il momento più significativo della puntata è stato quando Pino si è sdraiato sul lettino del telepsichiatra Alessandro Meluzzi che dondolandolo gli ha rivolto domande come: “Quanto è stato importante, quanto lo è e quanto lo sarà, il valore della fedeltà nel tuo matrimonio?…. Come governi i tuoi desideri e come li controlli quando vieni stimolato da un’altra donna?…. Quali sono i punti di forza e di debolezza del tuo rapporto con Roberta?…. Che rapporto c’è nel vostro raporto tra fede e fedeltà?… Che errore non rifaresti con lei?”. Tu caro Pino Insegno, l’hai preso sul serio quel lettino e hai telesommerso Roberta col tuo amore: “E’ una donna straordinaria dal punto di vista umano e dal punto di vista professionale. Io ho sempre sofferto più di lei del fatto che non aveva mai la giusta considerazione nel panorama artistico, cosa che sta avendo in questi ultimi anni sicuramente si, ma una donna del genere è veramente da portare come esempio a chi vuole affrontare questo mestiere”. Meluzzi con una punta di orgoglio per l’effetto delle sue domande ha sottolineato: “Hai uno slancio quasi mistico verso di lei”. Io invece mi sono emozionato come non mi accadeva dai tempi in cui i telegiornali trasmettevano i pezzi del concerto che Gigi D’Alessio dedicò agli sposini Falchi-Ricucci in prima fila mano nella mano. Cari Roberta Lanfranchi e Pino Insegno, ecco perchè ho scelto un titolo così intenso per il post, anche se non me ne attribuisco il merito. Cara Roberta Lanfranchi, tu eri emotivamente troppo coinvolta e il tuo co-conduttore Milo Infante ha avuto la lucidità per introdurre così il momento telepsicoterapico di Meluzzi: “Noi tra moglie e marito ci mettiamo Meluzzi”. A Raidue invece non sanno che mettere in palinsesto tra le ore 14 e le 15 e 50.

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lunedì, luglio 09, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Silvia Toffanin, ti sei affrettata a smentire la notizia che ti dava come conduttrice dello spazio-giovani nella prossima edizione di Buona Domenica: “Mai sentita questa ipotesi. In ogni caso, l’esperienza di un contenitore domenicale, per quanto importante, non rientrerebbe nei miei piani. La strada che ho scelto è quella giornalistica e il mio percorso professionale è piu’ orientato verso esperienze non solo in video ma legate alla scrittura, sia per la tv sia per la carta stampata. Quanto alla prossima stagione televisiva, è mio dovere concentrarmi esclusivamente sulle nuove edizioni di Verissimo e Nonsolomoda” (da tgcom.it del 3/7/2007). Cara Silvia Toffanin, è una decisione saggia. Non sei il tipo che si traveste da gladiatrice per sopravvivere alla bagarre degli scontri domenicali. E poi è naturale che una ex letterina si senta più portata per il giornalismo scritto.

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domenica, luglio 08, 2007

L’estate della merolina diventata meteorina

Cara Raffaella Zardo, hai concluso la tua prima stagione da conduttrice unica di Sipario del Tg4. Da quando ci sei tu, Emilio Fede non cambia più e quando parla di te gli occhi gli si illuminano come ai tempi in cui le sue preferite erano Francesca Senette ed Eleonora Pedron. Ora che vai in vacanza mandagli un messaggino ogni tanto che gli fa piacere. Ieri ti sei congedata dal tuo pubblico con un bonario ammonimento: “Vi auguro tantissime buone vacanze a tutti e… mi raccomando… fate i bravi, comportatevi bene, abbronzatevi… grazie di essere stati con noi tutto l’inverno e poi ci vediamo, naturalmente, a fine settembre. Grazie a tutti, ciao… un bacio”. Tu sei pronta a trasferirti al Billionaire: “Ci lavoro da cinque anni e assicuro che non c’entra niente con Lele Mora e con quello che fanno i suoi amici. Il Billionaire è un posto frequentato da gente perbene che viene per divertirsi” (dal sito espresso.repubblica.it citando un’intervista al quotidiano La Tribuna di Treviso del 7/12/06). Cara Raffaella Zardo, non glieli mandare i messaggini a Emilio Fede. Tanto lo incontrerai lì. E’ quello che prende l’aperitivo accanto a Daniela Santanchè.

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sabato, luglio 07, 2007

Sara come Edwige

Cara Sara Tommasi, il cinema italiano ti farà percorrere le orme di Edwige Fenech. Stai per interpretare un ruolo che ha fatto della Fenech un’icona adorata anche da quel criticone di Quentin Tarantino. Sarai una professoressa che dà lezioni private ad uno studentello nel film Ultimi della classe di Luca Biglione. Gli adolescenti degli anni duemila non sanno cosa si sono persi con professoresse e dottoresse cinematografiche come Gloria Guida, Barbara Bouchet, Carmen Villani, Michela Miti, Anna Maria Rizzoli, Janet Agren, Nadia Cassini, Carmen Russo; però avranno te. Il regista ti avrà mostrato i loro film per prendere l’ispirazione, visto che la trama del film prevede che “ad ogni buon risultato dello studente la prof si toglie un indumento” (dal Corriere della Sera Magazine – Cinema del 5/7/07). Cara Sara Tommasi, le lacrime d’amore con cui hai inondato l’Isola dei famosi sono un lontano ricordo. Ti allontani da quell’Isola su un vascello di celluloide e voltando con nostalgia lo sguardo fai ciao-ciao con la manina a Simona Ventura che su quell’Isola è condannata a restarci.

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venerdì, luglio 06, 2007

Toda joia, toda beleza (ovvero, approfondimento giornalistico estivo)

Cara marzullina Juliana Moreira, senza di te la Cultura Moderna di Teo Mammucari si ridurrebbe alle solite battutine sui difetti dei concorrenti. Sei tu il faro della trasmissione. Quando Teo ha bisogno di darle una scossa (e accade sempre più spesso) ti prende di mira e risolleva la puntata. Per Mammucari sei diventata quello che Luca Laurenti è per Paolo Bonolis: una spalla indispensabile. L’arrivo della francesina Lydie non ha fatto che consolidare il tuo ruolo. Ieri si è esibita in un balletto che si è concluso sulle gambe di Mammucari. Lui è rimasto inebriato dal suo profumo “sembra quell’odore delle rose” ma poi è tornato a prenderti in giro per chiudere la gag: “adesso invece vi faccio sentire l’odore delle pigne quando cascano nel fango”. E tu hai fatto l’ingresso in versione odalisca. La velina Thais non farà i salti di gioia per tutto questo disprezzo da parte di Teo. Cara marzullina Juliana Moreira, non dimenticarti che non sei solo la spalla di Mammucari. Tu sei anche la responsabile culturale di tutte le reti. Dovresti essere più presente anche in trasmissioni giornalistiche importanti. Ieri, ad Otto e Mezzo su La7 affrontavano lo scottante tema dell’uso della cocaina in Italia. La giornalista Alessandra Sardone ha chiesto a Fabrizio Corona quale è la sua ricetta per risolvere questo grave problema sociale. Cara marzullina Juliana Moreira, un tuo balletto con risatella finale ci sarebbe stato benissimo.

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giovedì, luglio 05, 2007

E’ finita l’era delle veejay?

Caro guru di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, hai inaugurato una pericolosa inversione di tendenza. Una volta i tuoi veejay si trasferivano alle reti generaliste; ora succede il contrario. Nelle settimane scorse hai fatto presentare Trl Live estate a Michela Coppa (accanto al veejay pulcino Alessandro Cattelan). Michela Coppa è l’ex passaparolina che ha da poco finito di accompagnare i concorrenti sul palco della Corrida. Un passaggio decisamente pulp. Ma che ti piaccia fare una tv sul filo del rasoio l’ho capito solo ieri quando mi sono accorto che questa settimana la presentatrice di Trl Live estate è Giorgia Palmas. Non credo che tu l’abbia ingaggiata per la somiglianza del titolo con il programma Cd Live che ha condotto su Raidue. Credo invece che, spinto anche dalla concorrenza di All Music che ne fa largo uso, stai sacrificando le veejay professioniste sull’altare delle conduttrici fashion-barbie-ine- glamour. Caro guru di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, se è l’inizio della fine di un’epoca lo saprò solo se nella prossima stagione sostituirai Paola Maugeri, Victoria Cabello e Camila Raznovich. Per Storyteller serve una conduttrice che abbia una capacità di dialogo, di analisi dei testi delle canzoni e con conoscenze musicali non comuni. Io ci vedo bene Elisabetta Gregoraci (con i testi di Cesare Lanza e la partecipazine straordinaria di Sara Varone, ovvio). Per prendere il posto della Cabello ci vuole una ragazza autoironica, spigliata e provocatrice; e poi senti come suona bene il nuovo titolo: Very Elena Santarelli. Caro guru di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, il problema più grande rimane sostituire la Raznovic a Loveline. E qui non vedo “ine” in grado di prendere in mano la situazione. Qui ci vuole una conduttrice moderna si, ma che abbia una capacità di ascolto e sappia poi aiutare i telespettatori a sciogliere i nodi dei quesiti sulla sessualità con garbo, misura e risolutezza. Se glamour e filo del rasoio deve essere allora devi strappare Irene Pivetti a Retequattro.

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mercoledì, luglio 04, 2007

Chi torna e chi spera

Caro Clemente J Mimun, come il mio accanito lettore e commentatore freddy va dicendo da mesi, è arrivato il momento della tua direzione del Tg5. Non ti sarà sufficiente fargli la respirazione bocca a bocca per rianimarlo e restituirgli un’identità giornalistica capace di contrastare il Tg1. Ma tu eri al Tg1 fino “all’altro ieri” e ne conosci bene i pregi e i difetti; saprai come beneficiare dei secondi. Ieri sera, Carlo Rossella, con gli occhi bassi, ha salutato i telespettatori e ringraziato tutti, in particolare l’editore Mediaset: “Un editore molto libero, un editore che ci ha lasciato lavorare con serenità, con tranquillità, senza interferenze e devo dire che tutti noi riconosciamo all’editore questo atteggiamento davvero… davvero, liberale”. Caro Clemente J Mimun, prima di farti gli auguri, Rossella ha precisato che quella del Tg5 “è forse in Europa una delle migliori redazioni di telegiornale”. Se quel “forse” dipendeva dal suo direttore sta a te dimostrarlo. Rossella va ad occuparsi di distribuzione cinematografica; i clienti delle suite negli hotel a cinque stelle extra lusso avranno solo prime visioni di altissima qualità. Caro Clemente J Mimun, tornare nella redazione di un tg di cui sei stato tra i fondatori deve farti molto piacere. Come ti stava stretta quella poltroncina provvisoria di direttore dei Servizi Parlamentari della Rai. E poi hai fatto anche una buona azione; “forse”. Da ieri sera c’è qualcuno a cui lasci una speranza: Anna La Rosa. Quella che per te era una poltroncina, per lei è la poltrona più bella del mondo. Una poltrona che le hanno tolto e poi puff, è sparita dalla tv. Tornerà a fiorire la La Rosa? Se quel “forse” dipende dalla maggioranza temo che Federica Sciarelli dovrà dedicarle più di uno speciale di Chi l’ha vista?

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martedì, luglio 03, 2007

Seconda (e speriamo ultima) visione

Cara Laura Chiatti, sei tornata bionda per interpretare un ruolo nella fiction su Rino Gaetano presentata al Roma Fiction Festival. Come attrice non fai differenze tra fiction tv e cinema: “Quando ci sono bravi registi, sceneggiatori e attori, i progetti televisivi non hanno nulla da invidiare a quelli cinematografici” (dal TgR Lazio ed. 19,30 del 2/7/07). Cara Laura Chiatti, qualche mese fa il dirigente Rai (senza incarico) Carlo Freccero ha rivendicato di avere scoperto te, Scamarcio e Cristiana Capotondi citando la fiction Compagni di scuola. A Raidue si sono ricordati che avevano questa perla in archivio e la stanno ritrasmettendo il sabato alle 18. Quando uscì in prima visione me l’ero persa. Ammetto che la presenza tua e di Scamarcio mi ha incuriosito e ne ho visto una puntata (quella in cui il professore di inglese ti fa le avances e Scamarcio ti difende con tutta la sua irruenza impostata dicendogli che è uno “str…o!”). Cara Laura Chiatti, dovrò vedere un’altra puntata. Ho capito che Compagni di Scuola non è una di quelle fiction paragonabili al cinema ma devo capire bene in che percentuale è colpa dei registi, degli sceneggiatori e degli attori.

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lunedì, luglio 02, 2007

Quando la telegiornalista “sbrocca”

Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, la giornalista americana Mika Brzezinski (conduttrice del programma Morning Joe in onda sulla tv MsNbc) ha stracciato in diretta il foglio con la notizia dell’uscita di prigione di Paris Hilton. Esasperata da un mese di servizi giornalistici sulla detenzione della Hilton, ha guardato in faccia i suoi telespettatori e gli ha detto: ”Mi devo scusare… odio questa storia. Non credo che sia la storia con cui dobbiamo aprire il programma”. Tu non ti fai tanti scrupoli, infatti sei fra quelli che segue con maggiore passione le avventure della Hilton. Il tuo giornalista Luigi Galluzzo ha riassunto in un servizio l’intervista che Paris ha rilasciato in esclusiva al Larry King Show sulla Cnn: “La poverina era costretta a farsi arrivare da fuori quelle prelibatezze che il cuoco della prigione non aveva voglia di cucinare, spendendo ad ogni pasto… centocinquanta dei suoi milioni di dollari” (boh e pure mah). Nella tua redazione ci sono giornalisti che non straccerebbero mai il foglio con un servizio su Fabrizio Corona e Nina Moric. Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, se fossi in te io però terrei d’occhio la mite Benedetta Parodi. Non è più la giovinetta un pò indifesa degli esordi. Ultimamente le ho visto uno strano luccichio negli occhi quando lancia i servizi di cronaca rosa, gossip e spettacolo. Nei prossimi giorni le toccherà lanciare (chissà quante volte) l’uscita di Toca culos, il disco di Loredana Lecciso. E’ la volta che la quieta Benedetta sbrocca (sbroccare in romano significa perdere il controllo all’improvviso e senza un giustificato motivo. Dunque mi rendo conto che sbroccare non è il verbo giusto perchè in questo caso il motivo sarebbe più che giustificato).

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mercoledì, agosto 29, 2007

amici di caro televip, me ne vado in vacanza. torno lunedì 10 settembre.

per chi dovesse avere una crisi di astinenza lascio qui sotto un postone da leggere un pò al giorno. ciao a tutti!

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I programmi della nuova (ah! ah! ah!) stagione tv

Ballando con le stelle

Cara Milly Carlucci, ti sei liberata del fardello-lotteria e il programma volerà sulle ali della frenesia. Sarà dura far indossare ad Irene Pivetti gli abiti classici da danza. Le tue sarte dovranno pensare a qualcosa di pelle aderente. E non dimenticatevi il frustino. Potrebbe servirle con il ballerino.

Amici di Maria De Filippi

Cara Maria De Filippi, una vecchia canzone recita più o meno così: “i figli crescono… le mamme imbiancano…”.

Distraction

Caro Teo Mammucari, Italia Uno non poteva proprio fare a meno di riproporre il programma. Deve mantenere il livello qualitativo di Lucignolo Bella Vita.

L’Italia sul Due

Cari Milo Infante e Roberta Lanfranchi, l’interrogativo è: a quante mila domande senza risposta sottoporrete i telespettatori?

Il treno dei desideri

Cara Antonella Clerici, ti sei accollata il fardello della lotteria che da qualche anno è stata surclassata dal super enalotto. Raiuno sta trasmettendo a raffica gli spot del programma che ti vedrà contrapposta al mostro sacro De Filippi. Un confettino rosa contro le penne all’arrabbiata. Due pietanze indigeste il sabato sera.

Report

Cara Milena Gabanelli, l’autorevolezza che hai conquistato sul campo delle inchieste ti consente di affrontare qualsiasi tema. E allora perché non ci fai un’inchiesta seria sulle raccomandazioni per lavorare in tv? Il tuo punto di vista su vallettopoli (e non solo) mi interessa.

Ciao Darwin

Caro Paolo Bonolis, quell’energumeno che per tutta l’estate ti ha picchiato nello spot di rilancio del programma, merita di entrare a far parte del cast. Io lo farei entrare in azione durante la pubblicità. Così, per vedere dopo quanti spot ti ci vuole il caffè per ritirarti su.

Le Iene

Cari Paolo Kessisoglu, Luca Bizzarri e Ilary Blasi, anche quest’anno siete tra i programmi più attesi. Ho come la sensazione che farete un’intervista doppia a Fabrizio Corona e Nina Moric. Sarebbe molto più interessante un confronto tra Corona e il giudice Woodcook. Se proprio non riuscite ad organizzarlo va bene pure una intervista doppia Woodcook e Federica Sciarelli.

Quelli che il calcio

Cara Simona Ventura, non ci sarà Gene Gnocchi. Eppure non mi sembrava uno che lascia la nave che affonda.

Very Victoria

Cara Victoria Cabello, la coreografia del balletto della tua nuova sigla lascia intendere che nella prossima edizione sarai molto attenta a quello che accade in Cina. Non me la perdo l’intervista alla Barbie “tossica”.

Piazza Grande

Caro Giancarlo Magalli, la tua accoppiata con Guardì è uno dei misteri della tv italiana. Tu così arguto, spiritoso, a tratti simpatico, intelligente.

Che tempo che fa

Caro Fabio Fazio, hai chiarito che il programma è il tuo. La Endemol lo produce ma il format è il tuo. Loro si occupano della scenografia e di pagare gli ospiti prestigiosi che tu intervisti a raffica con le solite domande buoniste, accomodanti e reverenziali. Ma la componente intellettuale del programma è saldamente sulle tue spalle. Che tempi, per la cultura italiana.

Markette

Caro Piero Chiambretti, da piccolo genio a star che tutti lodano e vorrebbero avere. Questa estate ho comprato a 1 euro su una bancarella il tuo libro “Il Portalettere”. Risale a 1992, quando facevi il postino impertinente per Raitre. Mi ha colpito molto il racconto di quando ad una festa dell’alta società romana hai visto Mentana precipitarsi ad ossequiare Craxi che a sua volta lo ha liquidato subito. Mi chiedo ma tra te e Mentana chi è più alto di statura?

L’Eredità

Caro Carlo Conti, come erede di Amadeus non ti puoi lamentare.

Ballarò

Caro Giovanni Floris, l’anno scorso negli spot ci promettevi di farci vedere come si vive con 1000 euro al mese. Quest’anno negli spot ci inviti a tornare alla realtà vedendo il tuo programma. La realtà è che l’anno scorso hai cucinato un polpettone politico come gli altri. Sembra che in primavera Mediaset lancerà un programma per farti concorrenza intitolato “Itaca”. Aspetto il momento di vederti legato all’albero maestro con le sirene a tentarti di dare una svolta alla Matrix al programma.

Mattina in famiglia

Cari Tiberio Timperi e Adriana Volpe, la vostra conferma a conduttori è la prova che Raidue fa acqua da tutte le parti eppure è inaffondabile.

Mezzogiorno in famiglia

Caro Michele Guardì, risuonano forti le parole che Gianfranco Funari ha ripetuto spesso nel suo programma Virus: “Chi è Guardì?”.

C’è posta per te

Cara Maria De Filippi, le didascalie sugli altri programmi dicono che cerchi persone anziane che ora sono sole e che vorrebbero ritrovare il loro amore giovanile. Si, insomma una specie di agenzia matrimoniale. Invita Costanzo e Marta Flavi.

Maurizio Costanzo Show

Cara Maria De Filippi, se qualcuno chiede a Costanzo chi è il suo erede lui non ha dubbi e risponde: Maria De Filippi. Tra poco ti tocca. Lui ha perso tutti i programmi che aveva. Gli hanno lasciato questo spazietto ormai logoro. E’ destinato all’oblio (e gli va pure di lusso).

Annozero

Caro Michele Santoro, ma non dovresti cambiare il titolo in Announo? Una preghiera: ridammi Rula Jebreal. Mi divertivo troppo quando provava ad intervistare i politici.

Le invasioni barbariche

Cara Daria Bignardi, l’arietta da intellettualina snob diventerà ariona adesso che “Le invasioni” sono un programma consolidato e di punta. Ammetto che le interviste barbariche sono interessanti ma bevi meno birra che dà alla testa.

Parla con me

Cara Serena Dandini, il tuo divano rosso sarebbe il posto ideale per il confronto tv tra i candidati alla segreteria del Partito Democratico. Credo però che alla fine finiranno a 12° round.

Domenica in

Cari Pippo Baudo, Massimo Giletti e Lorena Bianchetti, vi ci sapete mettere contro Paola Perego, eh?

Festa italiana

Cara Caterina Balivo, niente sgabelli, sedie, poltrone o affini. Il trono, ti ci vuole stavolta. Sei o non sei la regina in pectore di Raiuno? A proposito di trono…

La vita in diretta

Caro Michele Cucuzza, non c’è Festa italiana senza Vita in diretta. Vista la inarrestabile ascesa della Balivo un giorno potresti trovarti a condurla tu la Festa e lei la Vita.

Cominciamo bene

Caro Fabrizio Frizzi, con l’estate che hai avuto forse farai un po’ di fatica a tornare nel limbo mattutino di Raitre. Ma chi l’avrebbe detto dopo le tue esternazioni su Del Noce (“finchè c’è lui non tornerò su Raiuno”) che saresti tornato così in auge? Hai ricominciato benissimo.

Matrix

Caro Enrico Mentana, il tuo giovane collega giornalista Fabrizio Corona si è precipitato a Garlasco per comprare un’esclusiva con le “gemelle K”. E’ convinto che riuscirà a rivenderla a qualche trasmissione televisiva. E’ proprio un ingenuo sto ragazzo.

Artù

Caro Gene Gnocchi, hai lasciato Simona Ventura per dedicarti a tempo pieno a questa tua nuova trasmissione. Se non andrà in onda a mezzanotte la vedrò con piacere.

Occhio alla spesa

Caro Alessandro Di Pietro, hai sentito? Da settembre rincari sugli alimentari del 7%! E tu, “Panza mia fatte capanna!”.

Sereno variabile

Caro Osvaldo Bevilacqua, estate, autunno, inverno, primavera. A te che ti importa. Un posto dove andare lo trovi sempre. Altro che Lucignolo; è tua la bella vita.

Controcampo

Cari Sandro Piccinini, Elisabetta Canalis e Giampiero Muggini, perché aggiungere altro.

Otto e mezzo

Cari Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, non so quante puntate avete intenzione di dedicare alla nascita del Partito Democratico e del Partito della Libertà. So solo che non mi va di vedere più di tanto Veltroni e la Brambilla che ci spiegano come sarà il futuro di questo Paese. Grazie.

Ulisse

Caro Alberto Angela, se incontri Giovanni Floris di Ballarò legato all’albero maestro di un veliero, lascialo andare alla deriva e continua imperterrito a parlarci delle civiltà scomparse. Chissà che non sia di buon auspicio anche per i dibattiti politici in tv.

Striscia la notizia

Caro Antonio Ricci, hanno dato la laurea ad honorem a Mike Buongiorno. A te ti faranno senatore a vita.

Mi manda Raitre

Caro Andrea Vianello, Marrazzo chi?

Ricomincio da qui

Cara Alda D’Eusanio, in un ipotetico processo di telebeatificazione del direttore di Raidue Antonio Marano, la tua teleresurrezione sarebbe la prova definitiva e inoppugnabile.

Mai dire candid

Cara Gialappa’s band, rinnovare il vostro repertorio non è facile; se poi vi buttate sulle candid camera allora diventa impossibile.

Uno Mattina

Cari Eleonora Daniele e Luca Giurato, non siete la coppia più bella della tv ma di certo la più fortunata.

Luttazzi One man show (il titolo non lo so)

Caro Daniele Luttazzi, c’è grande attesa per il tuo ritorno senza censura su La7. In questo periodo di tele-esilio avrai avuto modo di studiare il bulgaro. Non si sa mai.

Chi l’ha visto?

Cara Federica Sciarelli, ti ho proposta per una intervista doppia alle Iene insieme a Woodcook. Ma poi alla fine sceglieranno Corona e la Moric. Meglio così, apprezzo il lavoro che fai a Chi l’ha visto?

Mai dire Gialappa’s

Cara Gialappa’s band, rinnovare il vostro repertorio non è facile; se poi vi buttate sulle letteronze e il mago Forrest.

L’Antipatico

Caro Maurizio Belpietro, la tua è una trasmissione che non lascia segni sull’opinione pubblica. Ti sarà facilissimo mantenere questa caratteristica.

Buona Domenica

Cara Paola Perego, tu i detrattori te li mangi a colazione. Nonostante la Buona Domenica che hai fatto l’anno scorso, Canale 5 di ha riconfermata. Ho l’impressione che farai un regalo principesco ad Elisabetta Gregoraci per il suo matrimonio previsto per maggio prossimo. Hai da settembre ad aprile per studiare la lista di nozze.

1 contro 100

Cara Giovanna Civitillo, sei tornata a mandare i tuoi “Baci… baci… baci…” ai telespettatori ma non è la stessa cosa di quando facevi la scossa. Lo leggo negli occhi di uno spento e sconsolato Amadeus.

Linea Verde

Cara Veronica Maya, sarà un anno interlocutorio tra mucche, tavolate, vigneti, frutteti e la natura. Ormai è chiaro che tra un anno sarai una conduttrice importante con un programma importante.

Forum

Caro giudice Santi Licheri, ma quali scalini, scaloni e finestre pensionistiche. Ma quale riforma del welfare. Se il governo Prodi prende te come esempio ci fa lavorare fino a 90 anni.

Elisir

Caro dottor Carlo Gargiulo, la sua carriera televisiva ha le potenzialità per eguagliare quella del giudice Santi Licheri. Anche se lui ha il vantaggio di poter contare su una maggiore varietà di temi su cui esprimersi.

La prova del cuoco

Cara Antonella Clerici, le tagliatelle di nonna Pina ti hanno portato tanta fortuna. Ma ricordati che nel libro dei 50 anni della Rai tu non ci sei (e quanto ci sei rimasta male!).

Terra!

Caro Toni Capuozzo, vista la situazione politico-economico-ambientale quand’è che sostituisci il punto esclamativo con il punto interrogativo?

Chi vuol esser milionario?

Caro Gerry Scotti, le migliaia di aspiranti “letterine” non ti perdoneranno mai di aver abbandonato Passaparola. E nemmeno Fernando Sallustio.

Sipario

Cara Raffaella Zardo, devi raccontarci tutte le feste a cui hai partecipato in Sardegna. dai, dai, dai, per piacere.

Porta a Porta

Caro Bruno Vespa, ma lo sai che ad agosto il giornalista che ha condotto lo Speciale Tg1 sui dieci anni dalla morte di Lady Diana, aveva un plastico del Ponte dell’Alma più grande del tuo plastico della villa di Cogne?

Blù Notte

Caro Carlo Lucarelli, paura eh! forever!

Fuoriclasse

Caro Carlo Conti, ho perso il conto dei nuovi format che la Rai ti ha fatto sperimentare. A che puntata ospiterai Pieraccioni e Panariello?

Alle falde del Kilimangiaro

Cara Licia Colò, Raitre ha chiuso il tuo Animali e Animali della mattina. Leggo che però Raiuno ti farà ballare con le altre stelle della Carlucci. Mi sembra che nel cambio ci hai guadagnato tu e rimesso gli animali.

Sabato, Domenica &

Cari Sonia Grey e Franco Di Mare, sempre meglio che Mattina in famiglia con la Volpe e Timperi.

Uomini e donne

Caro Costantino di Maria de Filippi, torna! Quel trono aspietta a te!

Zelig

Cari Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, la pausa di una stagione l’avete voluta voi e gli autori per non stancare il pubblico. Troppo breve.

Verissimo

Cara Silvia Toffanin, ormai il programma ha la tua impronta; e quella di Signorini (boh e pure mah).

Urban legend

Caro Andrea Pellizzari, una ex iena in disarmo che presenta un programma con un titolo così on the road? Qualsiasi aspettativa sarà superiore al risultato.

L’isola dei famosi 5

Cara Simona Ventura, dopo 3 programmi flop è il momento di resuscitare. Spalanca le braccia come l’Uomo vitruviano di Leonardo e lasciati andare al tuo destino di regina dell’Isola che io metto il “muto” sul telecomando.

Affari tuoi

Caro Flavio Insinna, hai la responsabilità più grande di tutti i televip. Conduci il programma che è l’emblema dei programmi televisivi italiani: pacchi infiocchettati.

E, ovviamente, fiction, telefilm e soap opera seriali a fiumi.

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martedì, agosto 28, 2007

Canale 5 salva Kubrick per affogarlo negli spot.

Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, tra le tue passioni ci sono l’opera lirica ed il buon cinema. Al cinema dedichi le tue risorse di mecenate impegnato a sostenere il restauro dei più importanti film della storia del cinema italiano. Domenica sera Canale 5 ha ritrasmesso Eyes Wide Shut del maestro Stanley Kubrick. La messa in onda è stata preceduta dalle solite proteste sull’opportunità di trasmetterlo in prima serata. E’ un film d’autore ma i suoi detrattori puntano l’indice su qualche scena illuminata di rosso considerandola “forte”. Voi avete tenuto duro e lo avete trasmesso in nome dell’arte (con tutte le precauzioni di bollino rosso per l’intera durata del film e le scritte di avvertimento “visione consigliata ad un pubblico adulto”) e per ribadire che siete contro ogni tentativo di censura. Il film è stato preceduto da un servizio di tre minuti che ha esaltato l’alto valore artistico e culturale della pellicola e ne ha sottolineato l’attualità riguardo ai rapporti di coppia. Un grande film d’autore. Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, proprio perchè è un grande film d’autore lo avete interrotto solo 5 volte con la pubblicità (dopo venti minuti le prime tre volte e dopo 30 le altre due. Per non parlare del Tgcom di Paolo Liguori tra primo e secondo tempo). Un mare di spot in cui le scene incriminate hanno faticato a giustificare cotanta attenzione. Bisogna darvi atto però che il passaggio dal film agli spot è stato fatto con sensibilità. Visto che l’opera di Kubrick rientra nell’arte, il primo spot di ogni rullo aveva il testo in tema: “Canale 5 consiglia: Vasi speziali d’arte in ceramica rifinita a mano. In edicola!”. E pensare che c’era qualcuno che voleva censurare il film.

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lunedì, agosto 27, 2007

Marzullo, uno e quintino.

Caro Gigi Marzullo, non mi viene in mente nessun altro personaggio della Rai che possa vantare la ideazione e la conduzione di ben 5 programmi in onda. Oggi il marchio Gigi Marzullo non è più solo su Sottovoce (il figlio di Mezzonotte e dintorni) ma anche su 20° Secolo (che firmi insieme a Gianni Bisiach) e poi sui tre grandi appuntamenti con la cultura: Cinematografo, Applausi e L’appuntamento. Tutti “ideati e condotti da Gigi Marzullo”. Cinematografo è un programma con te in studio che ospiti ed intervisti attori e registi. Ci sono anche le interviste a giornalisti del settore e agli spettatori appena usciti dalla visione del film. Applausi, è un programma con te in studio che ospiti ed intervisti attori e registi, però di teatro. Ci sono anche le interviste a giornalisti del settore e agli spettatori appena usciti dalla visione dello spettacolo. L’appuntamento è un programma con te in studio che ospiti ed intervisti scrittori con un attore che legge brani tratti dai libri di cui si parla. Ci sono anche le interviste a giornalisti del settore e ai lettori. Lo sforzo ideativo è tale che si fatica a distinguere un programma dall’altro ma con un pò di attenzione credo che i funzionari della Siae addetti a pagarti le ideazioni, ci riescano. Non guadagnerai quanto Antonio Ricci che ti fa pure il verso con le sue marzulline. Ma vuoi mettere la soddisfazione autorale.

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domenica, agosto 26, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Ambra Angiolini, il mondo del cinema dopo averti dato il Nastro d’argento e il David di Donatello, ti vuole madrina della serata inaugurale della Mostra di Arte Cinematografica di Venezia. Non posso giudicare l’Ambra di oggi come attrice perchè non ho visto Saturno contro di Ozpetek. Ricordo solo l’interpretazione giovanile in Favola; non sarebbe giusto infierire su quella ragazzina che qualche sciocchezza l’ha detta, con l’auricolare, in diretta: “Dio sta con Berlusconi, il diavolo con Occhetto”. L’Ambra attrice di oggi giustamente quel tempo non lo rinnega e ne difende il principale artefice: “Sono grata a Gianni Boncompagni perché mi ha dato fiducia e se me lo toccano mi offendo più che se dicono che sono scema” (dal Corriere della Sera del 19/8/07). Cara Ambra Angiolini, a Boncompagni sei grata da sempre: “Mi ha insegnato che la televisione è solo un oggetto che fa divertire e che io non avrei cambiato la vita di nessuno. Per questo do al lavoro il giusto peso che merita” (da “Per Me” n.7 luglio 2005). Bè, la tua di vita è cambiata. E ho pure l’impressione che il tuo diavoletto oggi farebbe altre scelte.

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sabato, agosto 25, 2007

Calcio d’inizio con la Ventura ai box

Cara Simona Ventura, il campionato di calcio riparte senza Quelli che il calcio senza calcio. Non siete pronti per andare in onda. Mediaset e Sky invece stanno per sfoderare tutte le loro star ed i mezzi migliori di cui dispongono perchè lo impone avere i diritti delle immagini. Tu te la prendi con calma e tornerai quando sarà alle porte la nuova stagione tv per giocare d’anticipo almeno sugli altri concorrenti della domenica pomeriggio. I tuoi spot fanno il verso a quelli della nuova Cinquecento Fiat. Fotografie in bianco e nero con i volti dei protagonisti del campionato e tu estasiata che li guardi dalla saletta cinematografica con la voce fuori campo che afferma: “Quelli che il calcio… appartiene a tutti noi”. Evidentemente l’effetto mitizzazione non è una prerogativa esclusiva di Fabio Fazio. Cara Simona Ventura, non sei più la numero uno delle conduttrici del calcio. Da almeno due stagioni sia la Rai che Mediaset corteggiano Ilaria D’Amico, certi che darebbe una scossa ai loro programmi calcistici della domenica pomeriggio. Fai bene a tenerti stretta l’Isola dei famosi. Quella nessuno te la può togliere (a meno che, Ilaria…).

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venerdì, agosto 24, 2007

I Cesaroni sotto casa

Caro Claudio Amendola, per colpa tua e di tutti i Cesaroni da due giorni non posso parcheggiare. Me lo vieta una disposizione del mio municipio perchè tu e tutti i Cesaroni vi prenderete un lunghissimo tratto di strada del mio quartiere per girare i Cesaroni 2 (nella scuola dove vanno i tuoi telefigli). La nobile stirpe dei Cesaroni non poteva non lasciare la sua traccia a Centocelle. Caro Claudio Amendola, sappi però che mentre a te Mediaset ti regala una location popolare, le telefamiglie di Boldi, Mattioli e Buccirosso (Un ciclone in famiglia 3) le spedisce in location da sogno: Thailandia, India, Scozia, Parigi e Salisburgo (come ci mostra con orgoglio il backstage in onda in questi giorni per lanciare la fiction). Caro Claudio Amendola, capisco che loro hanno un Vanzina come regista ma un cesarone come te meriterebbe almeno un giretto fuori dal Raccordo Anulare. Se non altro per non creare problemi di parcheggio (pure in agosto!) a un potenziale telespettatore.

ps. A Clà, scuseme si nun me sò fermato pè vedette lavorà ma stò ancora a cercà de parcheggià.

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giovedì, agosto 23, 2007

La Gregoraci si sposa e Buona Domenica fa tombola

Cara Paola Perego, tu sul carro del matrimonio dell’anno ci sei salita con largo anticipo. Un anno fa hai voluto fortemente che Elisabetta Gregoraci portasse tutto il suo contributo professionale nella tua Buona Domenica. Veniva dalla difficile estate di vallettopoli e in pochi avrebbero scommesso su di lei. Anche quest’anno la Gregoraci sarà il punto di forza del tuo cast e avrai una finestra privilegiata sul cortile del suo matrimonio con Flavio Briatore. Si sposeranno a maggio e per ben 8 mesi potrebbe venirti in mente di raccontarci tutte le tappe di avvicinamento all’evento. Altro che la gravidanza seguita da Bonolis nella sua Domenica in. Altro che lo scoop di Fabio Fazio sulle bomboniere di Totti e Ilary Blasi. Viene da chiedersi se nel tuo studio indosserà o no l’anello di fidanzamento con diamante da 6 carati montato su una veretta d’oro bianco con pavè di 297 smeraldi. Non lo farà, se non altro per non mettere in difficoltà il direttore della fotografia con la troppa luce che emana. Cara Paola Perego, temo però che non potrai avere le immagini del fatidico “Si”. Se è vero che i testimoni dello sposo saranno Silvio Berlusconi ed Emilio Fede, l’esclusiva spetta di diritto al Verissimo di Silvia Toffanin. Accontentati di aver fatto tombola.

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mercoledì, agosto 22, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Eva Henger ha dichiarato a Lucignolo: “Gabibbo è stato quello che mi ha dato una grandissima spinta”. Si riferiva a quando ha condotto Paperissima Sprint. Dice che l’ha fatta diventare un personaggio amato dai bambini.

: Antonio Ricci non sarà un genio della televisione ma bisogna dargli atto che la sua creatività dà risultati di un certo livello.

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martedì, agosto 21, 2007

Canale 5: peggiore tv dell’estate 2007

Caro direttore di Canale 5 Massimo Donelli, l’inconsistenza del tuo palinsesto estivo fa diventare innovativo quello di Retequattro (e fatti prestare qualche vecchio film guardabile). A Mediaset dovrebbero prevedere un’ offerta autunnale privilegiata per gli inserzionisti pubblicitari che hanno finanziato la tua programmazione da ombrellone. Hai imbottito i tuoi telespettatori con una melensa melassa marmellosa fatta di Cuori tra le nuvole, Centovetrine, Vivere, Providence, Sally Hemings e ovviamente Beautiful. Roba che trasmetti anche l’inverno ma almeno ci metti in mezzo una buona dose di Maria De Filippi per compensare il troppo dolce con l’amaro. Sono certo che nemmeno al Comando generale dell’Arma hanno rivisto tutte le ritrasmissioni di tutte le serie di Carabinieri. Così come credo che i fan dei Cesaroni avrebbero preferito attendere la seconda serie in un silenzio intimista. I calciofili avranno riflettuto sul valore dell’astinenza vedendo le solite 4 squadre contendersi senza entusiasmo i trofei di birra e telefonini. Meriteresti la telequarantena solo per aver programmato la sera di Ferragosto il film tv intitolato 1200 gradi la verità (ispirato alla catastrofe del 1999 nel Traforo del Monte Bianco). Vedere Amadeus a 1 contro 100 fa capire invece perchè la telequarantena lui se l’è fatta. Caro direttore di Canale 5 Massimo Donelli, tu mi dirai che però c’è Cultura Moderna. Io ti dico che se non ci fosse la marzullina Juliana sarebbero più divertenti i Tre minuti con Mediashopping e le televendite dei materassi con Giorgio Mastrota e Maria Teresa Ruta (allora non vive alla Vita in diretta!). Ma il simbolo di questa tua estate da dimenticare è la replica di tutte le repliche: La sai l’ultimissima? Una lunga sequenza di tutti i barzellettieri compulsivi che hanno fatto la storia del programma, interrotta solo dalle freddure riscaldate di Pippo Franco e dal ricordo dei tempi in cui Natalia Estrada era la showgirl di punta del gruppo. Italia Uno non è riuscita a fare peggio di te nonostante l’irritante e massiccia dose di Lucignolo-Bella Vita. Caro direttore di Canale 5 Massimo Donelli, una cosa l’hai azzaccata: il telefilm Pepper Dennis (sabato pomeriggio alle 16.20). Le avventure di una giornalista che lotta per fare bene il suo mestiere in una emittente televisiva che pensa solo al profitto (boh e pure mah).

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lunedì, agosto 20, 2007

Raitre: migliore tv dell’estate 2007

Caro direttore di Raitre Paolo Ruffini, ci vuole poco a programmare il miglior palinsesto estivo della tv italiana ma tu sei andato molto oltre al minimo indispensabile e te ne rendo volentieri merito. Il titolo lo hai legittimato nella settimana meno televisiva dell’anno, quella dal 14 al 20 agosto, in cui hai mantenuto varietà e qualità della programmazione. La mattina con La storia siamo noi di Minoli e ottimi film italiani degli anni ’50 e ’60; il sabato e la domenica pomeriggio con l’opera lirica e le commedie di Eduardo; le prime serate con W l’Italia diretta di Riccardo Iacona, La Grande Storia ed Evoluti per caso. I pomeriggi con Trebisonda, la selezione di repliche di Geo Magazine e il telefilm Stargate SG-1; e poi il nuovo Screensaver, il Blob sugli anni ’70 e la Superstoria 2007 Bananas revision. Caro direttore di Raitre Paolo Ruffini, la ciliegina l’hai trasmessa sabato in seconda serata con la prima tv di Comandante, il documentario di Oliver Stone su Fidel Castro. Io lo avrei visto anche in prima serata ma capisco che avresti avuto qualche problema (e non mi riferisco agli ascolti). Come dici? Ho dimenticato Un posto al sole estate, Colpi di sole, le repliche di Freschi di Tintoria, Off Hollywood 2007 di Pascal Vicedomini e Cominciamo bene estate con Michele Mirabella e Arianna Ciampoli. Va bè, allora dimmelo che il premio non lo vuoi.

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domenica, agosto 19, 2007

I sorrisi delle ex signorine buonasera

Cara Ilaria Moscato, non hai lacrimato in diretta come Alessandra Canale per l’addio alla carriera di annunciatrice. Anche perchè avevi già preso possesso della conduzione di Easy Driver su Raiuno. Un programma on the road che ti consente di girare il mondo su splendide automobili per decantarne le qualità. Attualmente stai girando gli Stati Uniti con il tuo look alla Meg Ryan. Ieri eri a Miami. Un giretto sulla Mini Cooper cabriolet rossa e una passeggiatina a piedi tra i negozi extra lusso di Lincoln road. Il tempo di lanciare un servizio sulle auto all’idrogeno (che metterà in commercio a breve anche in Italia lo stesso gruppo dell’auto che stai guidando) ed eccoti percorrere Miami in battello per mostrarci le ville dei divi di Hollywood. Il tempo di citare una massima del progettista della prima, storica, Mini (“la matematica è il peggior nemico di una persona creativa”) ed eccoti felice e contenta ad annunciarci (per non perdere il vizio?) dove sarai la prossima puntata: “Ci vediamo sabato prossimo, saremo nello stato della Georgia e io sarò alla guida della Volkswagen New Beetle cabrio triplo white”. L’ampio sorriso e lo squillante “Ciao!!!” con cui ci hai salutato è la dimostrazione che la vita delle ex annunciatrici Rai non è male. Me lo conferma l’entusiasmo con cui Alessandra Canale conduce le Estrazioni del Lotto: “Signore e signori buonasera e benvenuti nella sala Gioacchino Belli dei Monopoli di Stato qui a Roma, per l’appuntamento istituzionale con la fortuna… e raggiungiamo insieme le nostre macchine, le nostre Venus, preposte ad estrarre per voi i cinque numeri fortunati… tutto è pronto… le nostre sfere sono state già caricate in questa macchina”. Cara Ilaria Moscato, è facile sfoderare sorrisi oceanici seduti su una cabriolet a Miami. Vorrei tanto vedere il tuo sorriso, in diretta il 18 agosto, dal palazzo dei Monopoli di Stato. Brava Alessandra!

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sabato, agosto 18, 2007

Matrix d’agosto: attualità non ti conosco

Caro Enrico Mentana, il tuo Matrix estivo pre-confezionato in cassetta, ha un senso fino a che l’attualità non incalza. I mercati finanziari che rischiano il crac, la strage di Duisburg, l’omicidio di Chiara Poggi, Putin che ha nostalgia della Guerra Fredda e rimette in volo i bombardieri nucleari, la Mattel che ritira dal mercato migliaia di giocattoli pericolosi, Berlusconi che si veste come John Travolta e tu nel tuo studio a parlare con Umberto Smaila dei tempi d’oro di Colpo Grosso e della nascita delle tv locali. Caro Enrico Mentana, è apprezzabile la voglia di non mandare in vacanza Matrix ad agosto ma per completare l’opera sarebbe il caso di accendere le telecamere e andare in onda se l’attualità lo richiede (soprattutto se, al contrario di Vespa, uno sceglie di fare tv ad agosto). Il pre-confezionato è un lusso che nessun programma di attualità giornalistica si può permettere più di tanto. E poi, chi ti credi di essere che mandi in onda le cassette pre-confezionate? Non sei mica Valentino Rossi, Gianni Riotta o Clemente J Mimun.

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venerdì, agosto 17, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Fabrizio Frizzi, con le repliche della fiction Non lasciamoci più, la Rai dovrebbe aver ultimato l’operazione del tuo rilancio. I Soliti Ignoti, le repliche di Mi fido di te, il Circo di Raitre e, se ci aggiungiamo i vecchi spezzoni di Aspettando Miss Italia, si può dire che è l’estate di Frizzi. Il successo del quizzetto dopo il tg è stato determinante per darti una nuova identità televisiva. Oltre agli ascolti hai ritrovato anche il rapporto con il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce che ha grandi progetti: “Se Soliti ignoti si rivelasse un successo potrà rientrare nella strategia di cambiamento nella fascia degli access di Raiuno, che funzionano bene dal mio arrivo e che sono la chiave per il successo della prima serata” (da tgcom.it 8/6/2007). In autunno però le prime serate importanti le faranno la Carlucci, la Clerici e Carlo Conti mentre tu tornerai a presentare Cominciamo bene, nel limbo mattutino di Raitre. Sempre meglio che sbagliare tre programmi consecutivamente (Serie A, Fattore C, Un mercoledì da tifosi), e tornare a ripresentare Ciao Darwin.

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giovedì, agosto 16, 2007

La vigilia di ferragosto della Tv delle Libertà

Cara guru della Tv delle Libertà Michela Vittoria Brambilla, tu eri a Courmayeur ed hai lasciato alle cassette pre-registrate il compito di megafono delle libertà. Per la serie “I protagonisti dell’Italia che lavora”, hai fatto trasmettere, alla vigilia di Ferragosto, la tua intervista all’imprenditore del settore tessile-abbigliamento Massimo Celestrini che ci ha rivelato il segreto del suo successo sui mercati esteri: “Io sono uno che crede nell’etica professionale fino in fondo. Bisogna essere precisi, non prendere in giro le persone. Io ti offro un prodotto che è fatto a mano, speciale, in coccodrillo, al prezzo di una borsa in pelle. Assolutamente in serie limitata”. Ci tiene a precisare che: “I coccodrilli… non sono… la gente pensa… oddio! Stanno uccidendo tutti i coccodrilli!… I coccodrilli sono allevati. Ogni coccodrillo ha una targa, i coccodrilli vengono allevati, fanno delle uova, metà di queste uova vengono rimesse nei fiumi… perchè altrimenti noi non potremmo fare il lavoro che facciamo”. Cara guru della Tv delle Libertà Michela Vittoria Brambilla, non vedremo sulla tua tv un’intervista ad un coccodrillo, perchè notoriamente sono dei fannulloni e fanno solo da materia prima per futili borsette da 10.000 euro. Ma vedremo al tuo fianco tanti altri personaggi, ai più sconosciuti, che sono un vanto per l’imprenditoria italiana nel mondo. Tu ce li presenterai uno ad uno perchè è giusto vederli in faccia i “protagonisti dell’Italia che lavora”. Cara guru della Tv delle Libertà Michela Vittoria Brambilla, ce li presenterai ispirandoti a Wanna Marchi: “Lo so bene che ha fatto schifezze di ogni genere, la Marchi. Mediaticamente, però, è una fuoriclasse. Per me, a livello di pura tecnica televisiva, resta un modello” (dal corriere.it del 14/8/07, intervista rilasciata da Courmayeur a Fabrizio Roncone che ti chiedeva di commentare il paragone con la Marchi fatto da Aldo Grasso). Cara guru della Tv delle Libertà Michela Vittoria Brambilla, ed io che credevo che la Tv delle Libertà non avrebbe arricchito il panorama televisivo italiano. Invece ci ha regalato la Wanna Marchi della politica (copyright di Aldo Grasso condiviso con orgoglio da Michela Vittoria Brambilla).

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mercoledì, agosto 15, 2007

Valentino Rossi su Tg1 e Tg5 unificati

Cari direttori del Tg1 e del Tg5 Gianni Riotta e Clemente J Mimun, avete trasmesso quasi a tg unificati la dichiarazione di Valentino Rossi sulla vicenda delle tasse non pagate. Lui ha la laurea ah honorem in comunicazione quindi non fa un semplice comunicato stampa. No, lui chiama una troupe a pagamento, confeziona la dichiarazione come la vuole (con alle spalle la libreria bianca come Berlusconi) e poi vi mette a disposizione la cassetta, certo che i due più importanti telegiornali italiani riterranno superfluo fargli delle domande e che la trasmetteranno così com’è; bella e pronta. Caro Riotta, il tuo inviato a Londra Stefano Tura, ci ha fatto vedere persino il momento in cui ritirava la cassetta e si è giustificato: “Nessuna intervista o dichiarazione di persona, ci viene spiegato. Per noi solo una cassetta videoregistrata in cui il pilota espone la sua versione dei fatti. Eccola”. Cari direttori del Tg1 e del Tg5 Gianni Riotta e Clemente J Mimun, che lezione dal dottor Rossi. Vi ha indicato un modo efficace ed economico di fare telegiornalismo. D’ora in poi perchè mandare cameramen e giornalisti a casa dei protagonisti della cronaca. Se vogliono dire la loro, senza fastidiose domande, che mandino la cassetta in redazione. Verrà trasmessa.

buon ferragosto! a tutti gli amici di caro televip.

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martedì, agosto 14, 2007

Una conduttrice formato famiglia

Cara Veronica Maya, il tuo volto è perfetto per lo slogan con cui Raiuno sta lanciando la nuova stagione tv: “Raiuno, la tv formato famiglia”. Dietro a Milly Carlucci e Antonella Clerici non ci sono solo Lorena Bianchetti, Caterina Balivo ed Eleonora Daniele. Ci sei anche tu. Raiuno ti ha già affidato la conduzione dello Zecchino d’Oro e questa estate ti ha consacrato conduttrice di Uno Mattina Estate. Ieri hai condotto il dibattito sul delicato tema delle scappatelle estive che hai introdotto così: “Sarà per il grande caldo che rende tutti gli spiriti bollenti, sarà perchè d’estate ci viene questa voglia di libertà… specialmente quando si sta al mare si fanno nuove conoscenze… ebbene sono molti, purtroppo o per fortuna, quelli che tradiscono il partner. Tra poco ne parliamo con due ospiti: un traditore per eccellenza e un fedelissimo”. Hai mandato in onda un servizio in cui si chiedeva agli intervistati se d’estate è lecito tradire il partner e al rientro in studio hai commentato con il tuo sorriso per famiglie: “Bè oggi c’è di che divertirsi…” e sei passata alle interviste dei due autorevoli ospiti: il fedelissimo ed il traditore (o come l’hai chiamato tu il “farfallone” che è più formato famiglia). Il farfallone alla tua richiesta “Ma tu perchè tradisci?” ha risposto “perchè ci stanno 7 donne per ogni uomo” e tu hai mostrato meraviglia per la sua originalissima tesi: “Cosa? Aspetta un attimo… sentite questa… che questa è una nuova… ma chi te l’ha detto questo? Torniamo all’harem, allora”. Il farfallone ti sta decisamente simpatico perchè mentre risponde alla tua domanda: “Quindi tu tradisci tutto l’anno?” la telecamera coglie il tuo sorriso divertito e quando dice che anche le donne tradiscono, tu ne convieni: “Bè, potrebbe essere vero. Non è detto che siano soltanto i maschietti a tradire. Sono anche le donne a tradire. Adesso non posso dare i numeri perchè non ho una statistica alla mano però insomma mi pare che ci sia un’ampia parità anche in questo senso”. Cara Veronica Maya, il fedelissimo è un caso interessante. Ha 25 anni, sta con la sua ragazza da 10 e dichiara: “E’ il mio primo amore e credo che sarà anche l’ultimo, l’unico”. E’ l’assist perfetto per una conduttrice per famiglie: “Bè, questa è una storia un pò insolita. Per esempio io conosco i miei genitori, come sicuramente tante altre coppie, quando gli amori nascevano tra i banchi di scuola e poi quello diventava l’amore per la vita. Oggi non è più così, quindi tu rappresenti forse anche un caso un pò eccezionale di questi tempi”. Cara Veronica Maya, dal 7 ottobre sarai la nuova conduttrice di Linea Verde su Raiuno. Sarebbe interessante sapere se anche tra le razze equine, bovine, caprine e suine il tema del tradimento è così sentito.

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venerdì, agosto 10, 2007

caro televip torna martedì 14. Ciao!

il postino (o piccolo post)

Caro Emilio Fede, mentre tu te ne stai a Capri a fare il presidente della giuria di Miss Capri Hollywood (come ha puntualmente documentato il Tg4), Enrico Mentana ha dato una sferzata a Prodi e Berlusconi: “L’anno e mezzo di governo del centro-sinistra è stato davvero deludente, ma francamente non è che Berlusconi abbia fatto meglio. Il Cavaliere è simpaticissimo quando è all’opposizione ma in quei 5 anni, oltre alla patente a punti, cosa ha fatto di buono per gli italiani? (dal Corriere della Sera del 6/8/2007). Caro Emilio Fede, appena torni devi assolutamente fare uno speciale del tuo Sipario per raccontarci tutto quello che di buono ha fatto Berlusconi al governo. Poi mi aspetto una delle tue “grandi interviste” al presidente di Mediaset Fedele Confalonieri per chiedergli conto di quest’altra affermazione di Mentana: “Quando ero direttore del Tg5, Confalonieri mi ha salvato il posto tante di quelle volte…”.

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giovedì, agosto 09, 2007

Valentino Rossi, il Tg1 e la Canalis

Cara Elisabetta Canalis, se gossip deve essere, che gossip sia, ma da numero 1 (come ai tempi della tua storia d’amore con Bobo Vieri e di quell’estate con Gabriele Muccino). Oggi ti attribuiscono un flirt con Valentino Rossi. Le smentite servono solo ad alimentare titoli e articoli, tanto è vero che il Tg1 vi ha dedicato un servizio nell’edizione delle 20 di martedì scorso. La giornalista del direttore Gianni Riotta, ha riportato le voci sulle vostre appassionate nuotate fatte all’alba per sfuggire ai fotografi. Cara Elisabetta Canalis, se gossip deve essere, che gossip sia ma da Tg1; pochissime tue colleghe possono vantarlo nel curriculum (a meno che non sia l’inizio di una “svolta Rossella” di Riotta). Ieri Valentino Rossi era di nuovo sul Tg1 come primo titolo: “Valentino Rossi avrebbe evaso il fisco per milioni di euro senza denunciare ingaggi e sponsorizzazioni dal 2000 al 2004”. David Sassoli ha aperto il notiziario così: “Buonasera dal Tg1, il fisco ha pizzicato Valentino Rossi. Ora, dopo i guai in pista e le presunte love story, deve fare i conti con le tasse. Gli ispettori averbbero accertato che il grande campione di motociclismo non avrebbe pagato 25 milioni, euro più euro meno, fra il 2000 e il 2004”. Cara Elisabetta Canalis, qualcuno ha dato a te la colpa per le distrazioni in pista di Valentino ma non potranno fare la stessa cosa con le distrazioni nella dichiarazione dei redditi. Tu è tutta l’estate che lo dici: “La mia storia con Valentino è un’invenzione giornalistica che non ha alcun fondamento. Lo conosco appena, neanche tanto bene” (da Di Più Tv di questa settimana). Cara Elisabetta Canalis, però un sms di consolazione mandaglielo.

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mercoledì, agosto 08, 2007

Ecco perchè Cecchi Paone va sull’Isola dei famosi

Caro produttore televisivo Giorgio Gori, c’è un tuo programma che riesco a vedere senza pensare che sei pure il produttore dell’Isola dei famosi; è Chef per un giorno e lo trasmette (in replica) La7. L’altra sera però l’incantesimo si è rotto perchè lo chef vip era Alessandro Cecchi Paone che sarà fra i protagonisti della tua prossima Isola. E’ andato anche a Studio Aperto (edizione delle 18.30 di ieri) per spiegare i motivi della sua partecipazione: “Non ho cambiato idea sui reality, è che mi hanno posto una sfida. Mi hanno detto… tu che sei contrario vieni a vedere che ci sono dei reality come l’Isola dei famosi che sono veramente dei reality… cioè sono veri: per i luoghi, per le persone, per le cose che succedono, per le cose che escono fuori dall’interno dei concorrenti… Sono stato chiamato per garantire che non ci saranno parolacce, che non ci saranno bestemmie, che non ci saranno risse e in generale volgarità… Questa esperienza io spero che serva a far capire a tutti, anche a me, che la televisione culturale, scientifica e divulgativa, non è nemica della televisione popolare e viceversa”. Caro produttore televisivo Giorgio Gori, tu che lo sai, a quanto ammonta in euro tutto sto discorso?

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martedì, agosto 07, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: David Beckham reciterà in Casalinghe Disperate e Francesco Totti ne I Cesaroni.

: Finalmente i produttori tv si sono decisi ad ingaggiare chi ha i titoli per prendere a calci la recitazione nelle fiction.

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lunedì, agosto 06, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Bruno Vespa, i giudici del caso Cogne hanno rinviato la pubblicazione della motivazione della sentenza definitiva. Chi ha seguito il processo tramite il tuo Porta a Porta può stare tranquillo; anche questa puntata riuscirai a farla quando sarai di nuovo in onda dopo la pausa estiva. Eppure tu non sei in vacanza. No, non mi riferisco alla scrittura del tuo libro natalizio. Mi riferisco alla tua presenza sulla scena politica italiana. Stai seguendo da vicino la lotta per la segreteria del Partito Democratico. Rosy Bindi ed Enrico Letta vogliono un confronto televisivo con il favorito Walter Veltroni. Tu ti sei subito candidato per ospitarli a Porta a Porta (Il Messaggero del 5/8/07). Caro Bruno Vespa, in questo caso non avrai nemmeno bisogno di aspettare la motivazione.

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domenica, agosto 05, 2007

Mollica con Marylin e la Praderio con Laura Chiatti

Caro Vincenzo Mollica, a Do re Ciak Gulp (Tg1 delle 13.30 di ieri) hai ospitato gli Zero Assoluto che vivono un esaltante momento professionale. Gli hai chiesto “Cosa vi manca?” e loro: “Di fermarci per un pò”. E lo faranno, si prendono una pausa perchè dicono di aver scattato tante fotografie e vogliono rivederle. Fate con calma ragazzi, tuturuturututtu. Caro Vincenzo Mollica, nell’ edizione serale invece hai ricordato l’anniversario della scomparsa di Marylin Monroe e hai intervistato il tizio che ancora oggi fa i milioni sfruttandone i diritti d’immagine chiudendo il servizio come si fa parlando di un mito vero: “La sua bellezza e la sua fragilità hanno conquistato il mondo, peccato che il finale sia stato così triste”. Qualche secondo prima sul Tg5, la tua collega Anna Praderio ha intervistato Laura Chiatti che ha definito come “l’attrice del momento e il nuovo sex symbol del cinema italiano”. Secondo la Praderio “Ha un talento e una formazione non da attrice classica che è il segreto della sua spontaneità e autenticità al cinema”. Qualcuno direbbe: proprio come Marylin! La Chiatti non perde occasione per cantare a cappella una canzone di Mina e anche stavolta lo fa con il solito impegno da karaoke professionale. La Chiatti non perde occasione per ricordarci che il suo mito di bambina è Sharon Stone e che vorrebbe fare un film con lei. La Chiatti non perde occasione per mostrarci il suo lato sentimentale più nascosto: “Io sono un’eterna innamorata dell’amore. Quando m’innamoro mi concedo a 360 gradi e questo purtroppo non è quasi mai un bene”. La Chiatti non perde occasione per ribadire la sua semplicità: “Io ero più proiettata su un mestiere tranquillo, non so, tipo la parrucchiera. Sono una persona nata in un piccolo paesino e questo mi ha aiutata veramente a rimanere quella che sono, a non cambiare nulla”. In attesa di una pausa nella carriera di Laura Chiatti che l’accompagni il più sincero “tuturuturututtu”.

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sabato, agosto 04, 2007

Nostalgia stacchetto

Cara velina mora Melissa Satta, anche tu hai detto di si all’ideona di Mtv Italia di far presentare Trl estate ad una “ina”. Dopo l’ex letterina Michela Coppa e l’ ex velina Giorgia Palmas sei tu ad affiancare il veejay pulcino Alessandro Cattelan (parente del fidanzato di Very Victoria?). Sei entrata nella storia del programma che ha festeggiato le 1500 puntate sulla spiaggia palermitana di Mondello. Te la sei cavata egregiamente nella lettura dei cartelloni esposti dal pubblico sotto il palco. Hai avuto qualche difficoltà in più accanto all’ospite Francesco Renga. Sei salita da sola sul palco al termine della sua esibizione e gli hai detto: “Allora, tu adesso ti riposi un attimo perchè dopo faremo una chiaccherata con te, ci parlerai un pò della tua carriera… del.. insomma… dei tuoi impegni futuri… intanto noi ci vediamo le posizioni 7, 6 e 5 e poi torniamo qua”. Certo sempre meglio del veejay pulcino Cattelan (parente del fidanzato di Very Victoria?) che gli ha chiesto: “Tu stai con una persona famosa. Come fate a mantenere la privacy? Di solito è sempre un pò difficile mantenere la privacy quando tutti e due si è esposti… voi sembra che ce la stiate facendo. Quanto della tua famiglia c’è nel disco?”. Cara velina mora Melissa Satta, il momento più creativo della millecinquecentesima puntata di Trl è stato quando il regista ha alternato il tuo primo piano al video della canzone dell’estate 2007: Umbrella di Rihanna. Ed in un attimo ti ho visualizzato nella prossima edizione di Striscia la notizia: tu e la velina bionda Thais che aprite l’ombrello nello stacchetto della doccia come Rihanna.

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venerdì, agosto 03, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Elisabetta Gregoraci, l’autostima non ti manca. Ti senti portata per condurre (tutta da sola) un programma televisivo: “L’ambizione di ogni presentatore è avere un programma tutto per sé. Spero di arrivarci anch’io… Coltivo ancora il sogno di un programma musicale tutto mio. La musica è una mia grande passione e fin da piccola sognavo di condurre uno show per i giovani” (da tgcom.it del 30/7/07). Vederti in pole position in un programma tv, darebbe a Briatore quelle soddisfazioni che la Formula uno quest’anno gli nega. Cara Elisabetta Gregoraci, la crisi della televisione italiana è irreversibile, dunque non è da escludere che prima o poi il tuo sogno di conduttrice si avveri. Cos’hai tu in meno di Caterina Balivo?

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giovedì, agosto 02, 2007

Incantesimo Tg4

Caro Emilio Fede, alcune puntate (non edizioni) del Tg4 sono meglio di tutte le serie di Incantesimo messe insieme. Dopo decine di servizi sulle vacanze degli italiani a Capri (?) ieri ti sei dedicato alle vacanze degli italiani (?) a Cortina. La tua inviata ha descritto un’intera giornata del vacanziere cortinese medio. Ho provato sincera compassione per la signora che a Sabaudia soffriva troppo per il caldo e ha trovato rifugio a Cortina. La puntata (non edizione) del Tg4 di ieri era ricca in tutti i sensi. Dopo la solita telefonata di Mastella, hai ricevuto la telefonata di Pamela Prati che ha scelto te per annunciare: “Lascio il Bagaglino!”. Intende dedicarsi anima e corpo al suo primo amore: il cinema. Caro Emilio Fede, la telefonata più lussuosa l’hai fatta con Carlo Rossella. Ci ha raccontato di quella volta che gli ha telefonato un suo amico per chiedergli chi era quella splendida bionda con cui passeggiava sul lungomare di Miami. Ma è chiaro: era sua nipote. Rossella ha colto l’occasione per lamentarsi del fatto che ormai a Miami ci sono troppi italiani e infatti lui adesso è in vacanza a St. Tropez. Tu hai fatto ricorso a tutta l’esperienza di vecchio cronista per ricordargli che anche l’avvocato Gianni Agnelli parlava spesso delle sue nipoti. Poi, dopo la pubblicità, hai riversato il tuo affetto paterno verso le giornaliste che controllano le agenzie per sapere se c’erano notizie dell’ultima ora: “Allora, fanciulle?”. Ed io lì, incantato.

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mercoledì, agosto 01, 2007

Cocci e Mezzo

Caro Giuliano Ferrara, a settembre avrai il tuo da fare per rimettere insieme i cocci del tuo Otto e Mezzo. I due conduttori estivi Pietrangelo Buttafuoco e Alessandra Sardoni, lo stanno frantumando puntata dopo puntata. Finchè trattano temi inconsistenti, il danno non lo fanno perchè tanto chi li guarda? Ma quando l’inconsistenza si manifesta nella persona di Pieferdinando Casini, allora la credibilità del marchio Otto e Mezzo va a picco. Ovunque tu sia ti sarà giunta l’eco della puntata di ieri intitolata: “Casini, il centro”. Un lungo e quasi ininterrotto monologo (santa pubblicità!) in cui Casini ha guardato in faccia l’elettorato con la certezza che Prodi non mangerà il panettone da presidente del consiglio. Ho dovuto aspettare 40 minuti di trasmissione per sentirgli rivolgere (sommessamente dalla Sardoni) la domanda sul caso Mele (il deputato Udc finito sui giornali perchè si è incontrato in un hotel extralusso di via Veneto con una ragazza che si è sentita male a causa della droga). Tu quella domanda gliela avresti fatta all’inizio della puntata (sia chiaro, mica per mettere in difficoltà Casini. Solo per rubare qualche telespettatore ad Antonio Ricci). La Sardoni la domanda l’ha fatta ma poi si è accontentata della risposta non risposta di Casini: “Il caso Mele, se mi consente, non lo voglio commentare per rispetto nei confronti anche della sua famiglia, di sua moglie che è in attesa di un figlio. Per cui non voglio entrare in un caso che è sotto gli occhi di tutti e che per quanto riguarda il sottoscritto può provocare solo tristezza… Certo sono in imbarazzo, è ovvio che sono in imbarazzo… E’ apprezzato il fatto che abbia dato le dimissioni dal partito e questo è un fatto che è l’unica cosa positiva di tutta questa vicenda”. Pietrangelo Buttafuoco si è isolato (come gli capita spessissimo) e ha lasciato la Sardoni da sola nel tentativo di far commentare a Casini almeno la frase del segretario Udc Cesa che ha parlato di “solitudine dei parlamentari lontani da casa”. Casini ha prontamente difeso Cesa: “Se l’avesse detto avrebbe detto una sciocchezza. Però Cesa non l’ha detta”. E la Sardoni quasi sotto voce: “Bè, è andata in onda…”. Ma caterpillar-Casini ha proseguito senza problemi fino all’ennesimo stacco pubblicitario che stavolta ha salvato la conduttrice dal K.O. (gong!). Caro Giuliano Ferrara, ad irritare non è tanto l’inconsistenza quanto l’assoluta mancanza di cinismo della coppia Sardoni-Buttafuoco. Loro pensano solo a stendere il tappeto rosso all’ospite. Non gli viene mai in testa di scoperchiarlo quel tappeto per vedere se l’ospite riesce a rimanere in equilibrio o fa un bel capitombolo. Non hanno nemmeno l’arguzia di far finta di provarci come a te viene naturale. Caro Giuliano Ferrara, chiunque abbia deciso di far condurre Otto e mezzo a quei due, ha fatto un grande favore a te e a Ritanna Armeni: d’ora in poi sembrerete due piraña nonostante il vostro animo da pescetti rossi.

caro telelink

il post di cap sul “caso Mele”.

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domenica, settembre 30, 2007

La domenica dei buoni

Cara Paola Perego, le vie della televisione sono lastricate di buone intenzioni. Mediaset ti chiede di evitare “i toni urlati” nella tua Buona Domenica e tu ti adegui: “C’è una linea editoriale dettata dall’azienda e a noi fa piacere assecondarla. Si, è brutto sentire quelle voci urlanti, una sopra l’altra. Però quando affronti argomenti caldi è normale che ci sia veemenza. Non ho memoria di talk su temi di attualità dove non vi sia quello che si scalda più di altri. Accade nella vita di tutti i giorni, a casa, al bar, tra amici. E’ la vita. Insomma non capisco lo scandalo, ma si troverà un’altra formula per il talk show” (dal Corriere della Sera del 25/9/07). Cara Paola Perego, e poi le urla non si addicono alla atmosfera da favola che aleggerà in studio per tutta la stagione. La vostra Elisabetta Cenerella Gregoraci vorrà certamente condividere con voi le atmosfere da sogno del suo matrimonio da favola. La linea editoriale di Mediaset in questo caso coincide perfettamente con la love story dell’anno e il ring con Cesare Lanza, che tra le urla suona il gong vestito con la blusa rossa stile Gabibbo, non c’entra proprio niente.

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sabato, settembre 29, 2007

Veltroni barbarico e pure un pò piacione

Cara Daria Bignardi, ho scelto di vedere te e non Zelig, perchè Claudio Bisio ha baciato in bocca Vanessa Incontrada. Avrei scommesso che la cosa più scoppientante della prima puntata delle tue nuove Invasioni sarebbe stata l’intervista barbarica a Stefano Ricucci, nella sera in cui Anna Falchi esordiva come ballerina da Milly Carlucci. Avrei perso la scommessa perchè l’intervista più scoppiettante l’hai fatta a Walter Veltroni. Lui ha abbassato subito la guardia evitandoti il solito estenuante impegno a stuzzicare l’ospite per non fargli dare risposte di circostanza. Appena si è seduto ti ha detto: “Simone Cristicchi. Sanremo lo ha vinto Simone Cristicchi”.

A te non è sembrato vero e gli hai dato giù, spalleggiandolo nell’idea di operazione simpatia che aveva nella testa. Gli chiedi se avrebbe problemi a farsi curare da un urologo donna e se non gli dispiace un pò non essere una femmina. Veltroni non ha dubbi: “Adesso rafforziamo questo pregiudizio. Sa cosa diceva Steve Martin? Io non potrei mai essere una donna perchè starei tutto il tempo a toccarmi le tette”. Pochi minuti prima aveva detto che Stefania Prestigiacomo è una bella donna e tu voltandoti verso il pubblico in studio: “Ha fatto una battuta maschilista!”.

Stessa meraviglia per una affermazione su Gad Lerner del buonista Veltroni che tu hai subito etichettato come “cattiveria”: “Gad Lerner non ha un buon rapporto con il prossimo è risaputo” (il motivo per cui l’ha detto non lo so perchè avevo girato su Zelig dove Bisio continuava a baciare in bocca la Incontrada. Una rabbia). Cara Daria Bignardi, tra te e lui c’è una evidente simpatia, quasi complicità. Comincio a dubitare che in testa abbia l’operazione simpatia. La sua amabilità è un bel pò avvolgente nei tuoi confronti. E visto che tu ti stai divertendo un mondo, persino quando gli chiedi un parere sulla pace tra Mastella e Grillo trova il modo di farti divertire: “Mastella e Grillo? Mastillo”.

Ma tu sei una seria professionista e gli fai una domanda scomoda: “Perchè non ha voluto incontrare Rosi Bindi in tv?”. Lui da ottimo comunicatore si adegua subito: “Io, come lei sa, non voglio andare tanto in televisione. Penso che la televisione mangi un pò l’anima e che gli uomini politici che stanno troppo in televisione, un pò perdono tempo e un pò alla fine la gente dice… va bè, insomma… In televisione se facessimo un incontro penso che sarebbe un incontro tra persone ragionevoli, però io non voglio dare l’impressione di un Partito Democratico diviso. Come ha visto non sono andato nelle trasmissioni, a Ballarò eccetera, dove vanno Enrico (Letta) e Rosi (Bindi) e va bene così. Son venuto da lei perchè lei me l’ha chiesto ante litteram diciamo così, però cerco di limitare il più possibile”.

Cara Daria Bignardi, l’unico momento di antipatia Veltroni lo ha avuto dopo la scheda di Vittorio Zincone che ha messo il dito sulla sua abilità di equilbrista nelle dichiarazioni, sottolineando che dice quasi sempre su tutto e tutti che “è importante”. Ma poi, come detto, si è lasciato andare fino al momento finale in cui ti ha fatto una vera e propria dichiarazione rispondendo alla domanda “Se diventa presidente del consiglio viene prima qui o va prima da Vespa?”. E lui con il suo miglior sorriso kennediano: “Ma che domande. Ci sono delle cose che l’uomo non riesce neanche a immaginare. Io sarei qui da lei anche tutte le sere”. Cara Daria Bignardi, ancora qualche minuto e altro che Bisio con la Incontrada!

cari telelink

– Piroso precisa: “La7 non è la tv del partito Democratico” (il mio post su televisionando.it)

– il caro inestinto (Vespa) di masso

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venerdì, settembre 28, 2007

La telepsicoterapia dell’Isola dei Famosi

Caro psicoterapeuta nonché opinionista televisivo Alessandro Meluzzi, il giorno dopo le nomination dell’Isola dei Famosi eccoti a commentarle all’Italia sul Due. La tua opinione è tra le più autorevoli della trasmissione ma per me è un rebus perché non riesco mai a capire quale è la parte “psico” e quale la parte “terapia”. I conduttori Milo Infante e Roberta Lanfranchi anche ieri pendevano dalle tue labbra e tu gli hai regalato una lunga, a tratti cruda, analisi sui due personaggi principali dell’Isola 2007: “Francamente questa edizione dell’Isola, fino adesso, appare di una noia infinita. Lo devo dire veramente col cuore. Perchè credo che la formula sia interessante, perchè è un grande psicodramma popolare dove i caratteri effettivamente possono venire fuori. Però trovo che un po’ per un eccesso di pre-tattica, un pò per la debolezza sostanziale dei personaggi, tolti fondamentalmente due, un pò perchè anche quelli che sono più forti come Cecchi Paone e Malgioglio in realtà recitano sé stessi. Uno, l’intellettuale telepredicatore polically correct che fa attenzione a non sbilanciarsi troppo. L’altro, che effettivamente conduce trame per espellere la subrettina. Anche perchè in realtà lui poi in fondo che cos’è se non in fondo un grande, straordinario, surrealista, mangiafuoco di vallette… più o meno, no? Un capocomico, qualcosa del genere. Un soubrettone mangiatore di vallette. Essendo lui un cicisbeo, essendo lui un cicisbeo un pò velenoso con le donne è chiaro che può fare questo. Quindi se quelli che potrebbero fare qualche cosa fanno soltanto sé stessi, e quelli che non sono niente appaiono niente…”. A questo punto la regia, un po’ per motivi “psico” un po’ per “terapia” (nei confronti dei telespettatori), è intervenuta a ravvivare la situazione mostrando Cecchi Paone che russa nel suo giaciglio isolano. Caro psicoterapeuta nonché opinionista televisivo Alessandro Meluzzi, mai intervento registico fu più appropriato. Ti stavi prendendo tutto il tempo e lo toglievi alle opinioni di Carmen Di Pietro e Sara Ventura che nessun regista si sognerebbe mai di interrompere mandando un filmato.

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giovedì, settembre 27, 2007

All’ex velina le è palso di vedele un gatto

Cara Elena Barolo, sei la protagonista del nuovo tentativo di sit-com di Raidue intitolata 7 Vite. Il tuo ruolo è quello di bombetta sexy. Hai una relazione con un ricco ultraquarantenne sposato (interpretato da Max Pisu, boh e pure mah) e di te è innamorato un giovane che è stato in coma per 15 anni (che però non ha il coraggio di rivelarti la sua passione). Tu, ovviamente, gli giri sempre intorno in abiti succinti. Lui è in cura dalla psicoanalista Lucia Ocone a cui rivela che a causa della sua scarsa esperienza sessuale non si sente sicuro nemmeno quando pratica l’autoerotismo. Ieri lo hai messo in crisi due volte. Gli sei entrata in camera da letto indossando una giacca di raso con scollatura alla Gloria Guida dei tempi d’oro. Dovevi chiedergli che regalo volesse per il suo compleanno. A lui gli è partito l’effetto sogno, proprio come succedeva a Renzo Montagnani nelle commedie sexy, con te che gli concedevi di spogliarti. Eccoti davanti al timido giovane. Lo guardi languida e gli sussurri: “Tu… dimmi cosa desideri…. (effetto sogno)…. vuoi… (eco) che mi spoglio tutta nuda? (eco)”. In un’altra scena sei su un lettino in attesa che la sorella del giovane innamorato ti faccia un massaggio. Per sbaglio arriva lui e gli chiedi di massaggiarti la schiena perchè hai i nervi tesi. E’ anche l’occasione per delineare lo spessore del tuo personaggio con questo monologo: “Non voglio più vederlo. Per un pò voglio stare senza uomini. E’ che gli uomini… con me… non sono mai sinceri. Se un ragazzo mi dice… andiamo al cinema: vuol toccarmi le tette. Se mi dice ceniamo: vuole andare a letto. Se invece mi dice andamo a letto… vuole andare a letto! Ma senza poesia! E senza poesia l’amore è solo ginnastica!” (il tutto con la vocina della canarina Tweety). Cara Elena Barolo, l’amore con il timidone prima o poi sboccerà e il pubblico delle ore 20 di Raidue potrà dare sfogo ai suoi bollori. C’è da chiedersi come facevano fino a qualche settimana fa quando il direttore Antonio Marano a quell’ora si ostinava a trasmettere Tom & Gerry, gatto Silvestro, Pippo, Pluto e Paperino.

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mercoledì, settembre 26, 2007

Il presidente Gerry Scotti

Caro Gerry Scotti, a Radio 101 (editore Marina Berlusconi) hai cominciato la carriera dirigenziale dal gradino di presidente. La cosa deve piacerti e anche quando parli di Canale 5 lo fai con piglio dirigenziale: “Il panino Milionario-Tg5 di Mimun-Striscia, rappresenta le due ore e mezza che tutti vorrebbero avere. Questa squadra secondo me è la tv ammiraglia d’Italia. Bisogna dire che in altre fasce invece è come se lasciassimo il deserto dei Tartari alla Rai. Dobbiamo diventare competitivi anche su altri orari e ci stiamo lavorando. Qualcuno pensa che Mediaset riproponga i classici programmi ed in parte è vero, ma noi dipendiamo dagli inserzionisti e non appena diciamo ‘sperimentiamo questo nuovo programma’, invece di dire ‘si che bello’, dicono subito ‘oh no’. Io, la De Filippi e Ricci stiamo cercando di rispondere al pubblico inventandoci altre cose che, spero, presto vedrete” (da tgcom.it del 24/9/07). Caro Gerry Scotti, nel sentirti parlare così, non so se si deve preoccupare di più il direttore di Canale 5 Massimo Donelli o il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri.

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martedì, settembre 25, 2007

Mike e Loretta coppia perfetta

Cari Mike Bongiorno e Loretta Goggi, meritate la conferma immediata. La vostra conduzione strampalata della serata finale di Miss Italia 2007 è stata divertentissima. Nemmeno i Simpson avrebbero potuto fare meglio. Pippo Baudo, da vecchio lupo televisivo, si è accorto che eravate irresistibili ed ha provato a rubarvi la scena ma è stato inutile. Voi avete continuato a sovrapporre le voci, a sballare la scaletta, a correggervi l’un l’altra, a dire la prima cosa che vi veniva in mente, a saltare l’ordine di presentazione delle concorrenti facendo correre le telecamere a destra e a manca, a gestire senza criterio la plastificata ritualità del concorso. Il candidato alla segreteria del Partito Democratico Walter Veltroni aveva sentenziato: “Sono tornato a casa, ieri sera, ho acceso la tv su Raiuno e c’era Miss Italia. Mi ha fatto impressione Mi sono chiesto se era ‘Schegge'” (da quotidiano.net del 22/9/07). E invece l’atmosfera vintage è stata uno dei punti di forza del programma. Caro Mike, nel tuo smoking bianco sembravi Humphrey Bogart. Cara Loretta, con la tua acconciatura sembravi Dart Fener. E poi la lite alla prima puntata con te Loretta che ti sei sentita trattata come le vallette che Mike aveva negli anni ’50. E tu Mike che per l’amarezza volevi lasciare e il tuo Fiorello con il tutù che ti ha convinto a restare (anche se tenendo il broncio per tutte le restanti puntate). Tu caro Mike che ad ogni prova delle concorrenti le liquidavi con sufficienza e dicendo che potevano fare meglio. Tu cara Loretta che sul balletto dei formaggini (quello con inquadrature tridimensionali al limite dell’invasività: altro che lato B!) hai detto che: “ha dato modo di vedere le ragazze in toto… a tutto tondo… eh?”. Cari Mike Bongiorno e Loretta Goggi, avete immerso Miss Italia in un’atmosfera di spensieratezza che solo i migliori fumetti sanno dare. Se penso che Fabrizio Del Noce voleva far condurre questa edizione a Simona Ventura mi si accendono intorno le nuvolette e “Bang! Splash! Boing! Slurph! Crash! FLOP!”.

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lunedì, settembre 24, 2007

Sabato & Domenica e il giallo di Garlasco

Caro Franco Di Mare, il giallo di Garlasco per te è una ferita aperta. Gli altri giornalisti cominciano a parlarne di meno; tu invece scavi. A Sabato & Domenica (la trasmissione che su Raiuno prende il posto di Uno Mattina nel fine settimana) hai affrontato l’argomento perchè: “Questo è un delitto che continua ad appassionare, ovviamente fino a quando non ci sarà la scoperta dell’assassino, fino a quando le indagini non saranno concluse con l’indicazione del nome del presunto assassino. E’ per questo che noi continuiamo ad occuparcene, ovviamente aldilà delle polemiche che pure ci sono state nei giorni scorsi, sul fatto che c’è una sorta di accanimento da parte dei giornalisti su questo delitto. Ce ne occupiamo finchè non sarà scoperto l’assassino”. Sono le 8 e 30 di sabato mattina e ci sta bene la ricostruzione filmata del delitto con tanto di attori (in bianco e nero per impressionare meno il pubblico che fa la colazione di inizio fine settimana). I primi piani dell’attrice che interpreta Chiara Poggi sono molti e rallentati nei momenti più drammatici. Altrettanti i dettagli sulle scocciolature di sangue. Nei momenti in studio poni una lunga serie di quesiti al criminologo. Quesiti che ipotizzano e deducono: “L’assassino non è che si è seduto lì perchè sapeva di poter restare tranquillo? Perchè Chiara era sola e lui sapeva che Chiara era sola e che sarebbe rimasta sola e che nessuno sarebbe entrato in quella casa e che dunque era uno che sapeva perfettamente le abitudini di Chiara?… Qual’è quell’assassino casuale, diciamo così, che dopo aver ucciso la sua vittima, si siede, riflette, pensa, invece di scappare via a gambe levate dal luogo del delitto?”. La ricostruzione filmata non ti basta e allora ti adoperi in una descrizione integrativa sotto forma di domande multiple per i tuoi ospiti: “Chiara sembra morta ma non lo è. Prova a rialzarsi, come testimoniano le tracce di sangue sul pavimento. L’assassino la sente, la raggiunge di nuovo, la colpisce per altre dieci volte per assicurarsi che Chiara non possa più parlare? Oppure perchè doveva portare a termine una sorta di missione messianica?”… Ma perchè portarla sulle scale? Le scale che portavano giù in cantina e poi lasciarla lì, mezza dentro e mezza fuori? Per allontanarla dagli occhi? per non vederla? L’assassino era ancora in preda a sentimenti, al tumulto della passione?”. Caro Franco Di Mare, dici che te ne occuperai fino a che non sarà scoperto l’assassino. Gli inquirenti sono prudentissimi e non sembrano vicini alla soluzione del giallo dunque non sprecare tutte le domande in una volta. Poniti una domanda a puntata e analizzala ben benino, in dettaglio, che altrimenti il pubblico insonnolito del sabato mattina non riesce a seguirti.

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domenica, settembre 23, 2007

Amadeus va in vacanza

Caro Amadeus, da lunedì torna il Milionario Gerry Scotti e tu tornerai a cercare uno spazio nel palinsesto di Mediaset. Ieri, alla fine dell’ultima puntata di 1 contro 100, non hai detto nulla al tuo pubblico; l’hai solo guardato negli occhi e con un ampio sorriso hai pronunciato un affettuoso: “Un bacio da Amadeus”. A me quel pronunciare il tuo nome è suonato così: “Non vi dimenticate di me”. Poco prima avevi condotto la telepromozione di una finanziaria per le famiglie che hanno bisogno di un prestito per far studiare i propri figli. Altrettanto utile il consiglio sul detergente in pastiglie per stoviglie e, visto che si parlava di brillantezza, accanto a te c’era l’ex scossa Giovanna Civitillo. Il brillantante è lo stesso che pubblicizzano Alessia Mancini e suo marito “dè coccio” (come lo vezzeggia lei amorevolmente). Caro Amadeus, 1 contro 100 non è servito solo a te e a Mediaset per rispettare il contratto ma anche a ribadire a tutti i dirigenti televisivi che tu e Giovanna Civitillo siete ormai una telecoppia consolidata e che nelle telepromozioni non temete confronti.

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sabato, settembre 22, 2007

i dialoghi tra Si e No

: Fabrizio Corona non si vede più in televisione

: Si nasconde per preparare il suo rilancio all’Isola dei Famosi 2008

… qualche ora dopo

: Allora? L’Isola si allontana. Lo hai visto in versione bravo ragazzo da Silvia Toffanin a Verissimo?

: Clemente J Mimun vuole dare una svolta al Tg5 cambiando i conduttori. Corona e la Toffanin sarebbero perfetti.

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carotelevip ringrazia…

Daniela Lami conduttrice di Mattinata In Blù su Radio in Blù che mercoledì scorso, nella puntata dedicata alla tv, ha consigliato questo blog.

Vittorio Zincone per le citazioni (del 6 e 19 settembre scorsi) nella rubrica “sparatele sul blog” del Corriere della Sera – Magazine.

Matteo Failla per l’inserimento nella nuovissima blogroll di Tele dico io

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venerdì, settembre 21, 2007

Cercasi santa

Caro Gianni Boncompagni, il telespettatore medio se ne stava tranquillo che la stagione tv sarebbe stata identica alla precedente (e alla precedente… e alla precedente…) e invece arrivi tu con un programma tutto nuovo su La7. Nella storia recente della televisione sei fra quelli che hanno lasciato il segno: dai fagioli di Pronto Raffaella all’auricolare di Ambra; dalla ballerina di Siviglia al cuciverbone di Domenica in. Piero Chiambretti deve molto al tuo Chiambretti c’è per il successo delle sue Markette. Chissà forse ha ricambiato dandoti il numero di telefono del direttore di La7. Non è dato sapere quali saranno le innovazioni che ti appresti a portare in questa stagione tv. L’unica certezza è che a 75 anni non hai intenzione di rinunciare ad uno dei tuoi marchi di fabbrica. La7 manda in onda questo annuncio: “Per il suo nuovo programma, Gianni Boncompagni cerca una ragazza pazzesca: intelligente, colta, mozzafiato, brillante, possibilmente santa! Presentarsi lunedì 24 settembre dalle ore 14….”. Ma quali amiche di Maria e troniste! Lolite d’Italia fatevi sotto, che ritocca a voi!

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giovedì, settembre 20, 2007

L’Isola che c’è

Cara Simona Ventura, 1 a 0 per Alessandro Cecchi Paone che, con il minimo sforzo, ha già ottenuto il massimo risultato. Gli è bastato presentarsi al momento delle nomination e recitare la più banale delle filippiche contro il televoto per farti prendere fuoco (il rosso Valentino che indossavi lo ha fatto sembrare un incendio di proporzioni Dolce e Gabbana). Non ce l’hai proprio fatta a mantenere le tue buone intenzioni: “Contro l’Isola spesso vi è stata una sorta di tiro al piccione ma mi auguro che quest’anno si possa fare una trasmissione all’insegna della tolleranza. Il nostro punto di riferimento è il pubblico e se riusciremo a far passare un nuovo modo di confrontarci avremo vinto” (da tgcom.it del 17/9/07). Il primo confronto c’è stato ma “il modo” di farlo è quello vecchio. Cecchi Paone che si rifiuta di votare contro qualcuno; tu che gli ricordi il regolamento ed il contratto da lui sottoscritto; lui che tira fuori il fratello avvocato e le penali; tu che inizi a parlargli sopra sostenuta dal pubblico in studio; lui che vuole espiare e chiede la punizione; tu che non hai il coraggio di squalificarlo alla prima puntata; lui che parla di amore per la natura e dei libri bruciati da Hitler (messi a confronto con le fotografie dei concorrenti che vengono bruciate al momento delle nomination: boh e pure mah); tu che lo inviti a mettersi dove vuole la sua spocchia; lui che gongola rinfacciandoti che allora è vero che l’Isola è trash e che si sente insultato; tu che smentisci ripetutamente di aver detto quello che hai detto; lui che ti invita a rivedere le registrazioni e a chiedergli scusa. Cara Simona Ventura, almeno per oggi si parlerà più di voi due che di Beppe Grillo, dunque ti assegno il punto del pareggio: 1 a 1. Intanto Vespa e Mentana si scatenavano rispettivamente sul giallo di Garlasco e su Beppe Grillo, anche loro fedeli al vecchio modo di confrontarsi. L’unica isola felice della serata è stata la lezione-spettacolo di Dario Fo su Raffaello trasmessa da Raitre. Un racconto vero, appassionante, vivo, attuale, intelligente, istruttivo. Tutto quello che non c’è e non ci sarà mai sull’Isola dei Famosi nonostante la spocchia di Alessandro Cecchi Paone.

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mercoledì, settembre 19, 2007

A Bonolis non manca solo l’anello

Caro Paolo Bonolis, non hai fatto nulla per aggiornare Ciao Darwin; o madre natura ti ha tolto l’ingegno o proprio non ti va di sforzarti più di tanto. I tuoi duetti con Luca Laurenti sono stantii e meno spontanei di quelli degli spot pubblicitari. Sottoponete le due categorie di concorrenti a prove di abilità al di sotto della soglia di povertà delle idee. Per omaggiare gli anni ’80, ospiti Samantha Fox la cui esibizione al rallenty ed in playback mi ha fatto rivalutare quella di Britney Spears agli Mtv Music Award di Las Vegas. A dire il vero un’iniezione creativa al programma gliel’hai fatta. Un gruppetto di concorrenti chiusi nella barca evoluzionista Beagle che ha generato l’effetto casa del Grande Fratello (uguale, uguale, uguale). Comincio a pensare che fossero vere le voci secondo cui Mediaset ti ha voluto solo per sottrarti al successo delle scatole Rai, che adesso sono un ottimo affare per Flavio Insinna. Caro Paolo Bonolis, agli occhi del telespettatore che ti ricorda pieno di energia e voglia di fare, sembri sempre più impoltrito e appesantito da un ricco contratto povero di evoluzioni professionali. Sappi però che l’anello mancante che cerchi non ce l’ho io al naso e il martedì su Canale 5 non ci casco più.

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martedì, settembre 18, 2007

Jodie Foster ma in una parola

Caro conduttore del Tg2 Dario Laruffa, nella seconda parte del tg di ieri, hai intervistato in studio l’attrice Jodie Foster che è in Italia per presentare il suo film Il buio dell’anima. Il faccia a faccia con la star hollywoodiana ti ha profondamente coinvolto (soprattutto nei primi secondi dell’intervista quando sul tuo volto è apparsa un’espressione che sembrava dire: “Anvedi chi sto a intervistà?”). La Foster è affascinante e il suo primo piano televisivo è intenso quanto quello cinematografico. Le hai fatto una bella intervista con domande sul tema della violenza nella società ma, i tempi del tg, ti hanno costretto in un paio di occasioni a chiederle di risponderti con una parola: “Senta, ma… in una parola… E’ giusto o sbagliato farsi giustizia da soli?”. Nemmeno la Jodie Foster Clarisse del Silenzio degli innocenti ti avrebbe risposto con un secco: “E’ giusto… Non è giusto”. E infatti la Foster ha argomentato una risposta non di circostanza e da brava attrice in promozione si è collegata alla trama del film in uscita. Un pò più della parola che le avevi chiesto. Le tue domande invece non avevano il contingentamento delle parole: “Senta, lei interpreta da sempre ruoli da donna forte, pensa che possa suscitare qualche polemica particolare il fatto che in questo caso è un donna che si trasforma in un mostro di violenza?… Senta, che cosa si può sacrificare in termini di libertà individuale per avere sicurezza. Penso all’America del dopo 11 Settembre 2001 ma non soltanto all’America… in generale, all’Occidente. Che cosa?… Senta, a proposito d carattere. Lei ne ha appena parlato… in una sua dichiarazione lei ha detto rimpiango di non essere stata più ribelle da ragazza. Perchè?”. Caro conduttore del Tg2 Dario Laruffa, il tempo del tg corre e arrivi all’ultima domanda con un laconico “Dobbiamo chiudere, dobbiamo chiudere” per poi tirare fuori la più classica delle domande da fare ad una star di Hollywood (“La cosa più bella dell’Italia?”) però preceduta dalla raccomandazione: “In una parola…”. Jodie Foster non è il tipo da risponderti “Pasta! o Pizza!”. Illumina il suo volto con un sorriso in cinemascope ma tu non ne sei più inebriato come all’inizio e pensi solo al tempo incalzandola di nuovo con il tuo: “Una parola”. La Foster non solo non ci pensa a risponderti con una parola ma ti sorprende parlandoti in italiano: “Mi piace tutto di Italia: la gente, camminare nelle strade, visitare i monumenti e spero che la gente le piaceva… no… le piacerò… le piacerà questo film. E’ un buon film, molto profondo”. Caro conduttore del Tg2 Dario Laruffa, tu le hai concesso oltre 5 minuti di tg ma quella è un’attrice da milioni di dollari a film e quando si muove per andare in uno studio televisivo in diretta a fare promozione, non risparmia certo le parole. E poi chi ci ha guadagnato di più siete voi. Ci mettereste la firma a chiudere tutte le sere così il Tg2 (personalmente erano mesi che mi limitavo ai titoli).

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lunedì, settembre 17, 2007

Fede, Mastella e il monopattino

Caro direttore del Tg4 Emilio Fede, sul tema dell’anti-politica hai sentito l’autorevole parere di un tuo ospite quasi fisso: il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Avete convenuto che con il qualunquismo e senza i partiti non si va da nessuna parte. A proposito di andare. Hai solidarizzato con Mastella per il polverone sollevato da “certa stampa” sull’uso dell’aereo di stato per andare a premiare i piloti del Gran Premio di Monza: “”Ministro, volevo consigliarle… se si deve spostare usi il monopattino”. E lui: “Mi sto allenando”. Caro Emilio Fede, ottimo consiglio. L’importante è andare; con qualsiasi mezzo di locomozione (e poi adesso ci sono anche i monopattini-tandem così si può andare in dolce compagnia).

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domenica, settembre 16, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Maria De Filippi, hai vinto a mani basse la sfida delle lacrime con Antonella Clerici. Hai mostrato i muscoli iniziando la nuova stagione di C’è Posta per te con le più belle immagini del matrimonio Totti-Blasi culminate con il battesimo di Chanel. Sei un fiume per il tuo popolo.

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sabato, settembre 15, 2007

Porta a Porta e Matrix: che ricominci il minuetto.

Caro Enrico Mentana, in vista della prima puntata di Porta a Porta, l’Ufficio Stampa della Rai ha diffuso qualche (glorioso) dato sulla passata stagione. La puntata sulla finanziaria con ospiti Fini e Giordano ha fatto il 24.91% di share, la puntata sulla lettera di Veronica Lario a Repubblica il 23.86% e quella sulla strage di Erba il 30.58%. Le cifre che ti riguardano sembrano uscite da una partita a rugby contro gli All Blacks: “Nel confronto diretto con Matrix (65 puntate andate in sovrapposizione) Porta a porta ne ha vinte 50, Matrix 15. Lo share di Porta a porta e’ stato del 20.17 contro il 15.92 del concorrente diretto”. Caro Enrico Mentana, ma le tue soddisfazioni sono altre: “Repubblica recentemente ha pubblicato in prima pagina la lettera di un cittadino che, per provare il proprio livello civile e culturale, si diceva tra l’altro telespettatore di Matrix e Ballarò. Lì mi sono detto: missione compiuta. Certo l’aveva detto anche Bush sull’Iraq: spero di non fare come lui” (da Il Venerdì di Repubblica del 18/5/2007). Caro Enrico Mentana, certo che però… 50 a 15.

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venerdì, settembre 14, 2007

Milly pronta a coccolare Naomi

Cara Milly Carlucci, a Ballando con le stelle avrai come super-concorrente Naomi Campbell. Negli spot di lancio non c’è ma tu garantisci che ci sarà. Per dare una svolta alla trasmissione quest’anno punterai sui super-ospiti: “Dovevamo prenderci una stagione di pausa, invece a giugno ci hanno comunicato che la trasmissione ripartiva a settembre. A quel punto ci voleva un’idea innovativa” (da tgcom.it del 12/9/07). L’idea di avere dei super-ospiti è talmente innovativa che la usava Mario Riva al Musichiere negli anni ’50. Naomi Campbell è un po’ la Maradona della moda e tu sei già pronta a difenderla da tutto, tutti e anche da se stessa: “Naomi è una donna affascinante e di grande talento, lo dimostra il fatto che è riuscita a resistere così a lungo sulla scena mondiale. Intorno a lei ormai si è costruita una sorta di mitologia e certo, come tutte le persone di grande temperamento ha luci e ombre ma teniamo conto che vivere nello stress dall’età di 16 anni non è certo facile. C’è molta curiosità intorno alla sua esibizione e poi lei è figlia di una ballerina giamaicana, il ballo ce l’ha sicuramente nel sangue” (da tgcom.it del 12/9/07). Cara Milly Carlucci, non so quante puntate farà Naomi. Certo tutti si aspettano che come minimo si esibisca nel lancio delle scarpette di danza contro qualcuno. Io invece rimpiango il mancato confronto con C’è Posta per te. Il tuo ingaggio di Naomi avrebbe costretto la De Filippi ad alzare il tiro. Non potrò vedere Paris Hilton che apre la busta per incontrare le compagne di cella del suo mese di prigione.

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giovedì, settembre 13, 2007

Senza cura

Caro dottor House, tu pensi di essere il più cattivo della tv ma ieri dopo aver maltrattato (per il suo bene) una bambina affetta da cancro, sei corso a telefonare ai tuoi genitori per fare loro gli auguri di Natale; come un tenerone dei Cesaroni. Cose che succedono nelle fiction di ultima generazione. Intanto su Mtv andavano in onda i Video Music Awards 2007 con la goffa (a tratti drammatica) esibizione di Britney Spears. Farla esibire in quelle condizioni, sullo stesso palcoscenico planetario che l’ha mitizzata per anni, è l’esempio di quanto la tv sappia essere cattiva. La scelta di Las Vegas come location, ha contribuito a far sembrare la Spears un pugile a fine carriera che lotta per non andare al tappeto sotto i colpi ripetuti e senza pietà dell’avversario. Pochi istanti ed ecco premiato il nuovo mito usa e getta: “Monster Single of the year e video dell’anno a… Rihanna!!!”. Caro dottor House, non basterebbe una delle tue terapie d’urto per lo show business malato; rassegnati a non vincere il Telegatto per la medicina.

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mercoledì, settembre 12, 2007

Con il groppo in gola

Cara Maria De Filippi, il vice presidente di Mediaset Pier Silvio Berlusconi non perde occasione per tessere le tue lodi. Ho sempre pensato che lo facesse perchè gli garantisci ascolti e pubblicità. Ora la mia insensibilità viene punita dalla verità: “A Pier Silvio piace molto C’è Posta per Te. Si commuove spesso. Io piango come una fontana”. A parlare è la fidanzata, Silvia Toffanin (da tgcom.it dell’11/9/07 che cita un’ intervista rilasciata al settimanale Chi). Tu pensa: un uomo tutto muscoli e consigli di amministrazione che trattiene le lacrime quando tu apri la busta e le famiglie superano le loro terrene incomprensioni. Me lo immagino sul sofà a degustare tartine al caviale rischiando il soffocamento per la commozione di vederti ballare un appassionato tango argentino con Kledi. Cara Maria De Filippi, la confessione di Silvia Toffanin è in perfetta sintonia con una delle tue dichiarazioni per il lancio del programma: “C’è Posta per Te è stato venduto in 18 paesi e continua a piacere. In mezzo a tanti reality, a tg che raccontano sgozzamenti, omicidi cruenti, corpi spezzati; tra tanti “Garlasco”, ci vuole un programma così. Un ritorno al sentimento positivo, al marito e moglie che vogliono stare insieme, ai figli che tornano dai padri. Un classico di normalità” (dal Corriere della Sera del 9/9/07). Ecco, adesso hai fatto commuovere anche me. Il sabato sera dovrò vedere il Treno dei desideri della Clerici; non posso rischiare di impiersilviarmi troppo.

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martedì, settembre 11, 2007

La Santarelli senza Mora

Cara Daria Bignardi, la tua Elena Santarelli comincia a spiccare il volo. Non l’hanno ancora presa nè al Festivalbar nè alle Iene (come auspicavi tu nell’intervista barbarica) ma non si può lamentare. Sta co-conducendo TRL su Mtv ed è nel cast della nuova edizione di Camera Cafè su Italia Uno. Insomma, la televisione con la “one” maiuscola non la snobba più e ne sfrutta sia le capacità di intrattenitrice che quelle di attrice brillante (già ampiamente espresse in Commedia Sexy al cinema). Certo, a Camera Cafè ancora le fanno fare il ruolo dell’ impiegata bellona con cui tutti vogliono uscire, ma è chiaro che il ruolo di fidanzata in Love Bugs 4 è più vicino di quanto lo stesso direttore di Italia Uno possa pensare. Cara Daria Bignardi, chissà, forse persino il prossimo Festivalbar potrebbe non essere più una chimera per Elena. Sulle Iene invece ci metterei la croce. Mediaset punta tutto su Ilary Blasi come volto immagine di Italia Uno e tra poco sarà anche la pupa (lo so, è una pessima battuta) della strapubblicizzata fusione fredda tra la Gialappa’s e Le Iene. Cara Daria Bignardi, resta il fatto che la tua intervista ha portato bene alla Santarelli. E pensare che per anni si è ostinata ad avere Lele Mora come agente.

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lunedì, settembre 10, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro ex veejay (ora attore e conduttore) Enrico Silvestrin, il momento in cui si è esibito James Blunt è stato il più seguito nella serata finale del Festivalbar 2007. E’ stata anche la prima immagine televisiva che ho visto al mio rientro dalla vacanza parigina. Ero lì che mi dicevo: “Tutto sommato la tv italiana non è proprio alla frutta, se penso che in Francia trasmettono in prima serata La ruota della fortuna”. Mi sono ricreduto durante la tua intervista a Blunt, quando ho visto che sotto al giubbino di gran moda indossavi la t-shirt firmata Corona’s.

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mercoledì, ottobre 31, 2007

Marco Paolini: la tv con l’anima

Caro Marco Paolini, il tuo Sergente in prima serata su La7 è una boccata di ossigeno per la televisione italiana; dunque un’anima ce l’ha. La tua capacità di raccontare e di evocare la memoria della nostra storia attraverso un testo letterario, poi teatrale ed infine televisivo, rende giustizia al vituperato elettrodomestico e gli restituisce la qualifica di mezzo in grado di produrre anche intrattenimento di qualità e con un contenuto vero, appassionante e durevole. Caro Marco Paolini, dopo il Vajont, ci hai fatto vivere la disfatta sul fronte del Don dell’esercito italiano nella Seconda Guerra Mondiale. Lo hai fatto con la tua solita forza espressiva e con l’entusiasmante consapevolezza di sfidare le superficialità pseudo-antropologiche di Bonolis e le ridondanze della politica che esala i suoi ultimi respiri a Ballarò. Caro Marco Paolini, ecco una sfida che nonostante la tua arte non riuscirai mai a vincere. Portare in scena i disastri dei governi della cosiddetta Seconda Repubblica facendocene appassionare. Missione impossibile, anche per te.

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martedì, ottobre 30, 2007

Klaus Davi e il modello Lapo

Caro massmediologo e opinionista televisivo Klaus Davi, sei in corsa per insidiare Vespa nel record di presenze televisive per promozionare il tuo libro. Negli ultimi tre giorni sei stato dagli Amici di Maria De Filippi, a Quelli che… la Ventura e ieri in diretta al Tg La7 seduto accanto alla conduttrice. Il tuo libro si intitola “Fallocrazia – Perchè gli uomini hanno paura delle donne e le escludono dal potere”. Dunque hai salutato con entusiasmo la notizia dell’elezione della signora Kirchner a presidente dell’Argentina mentre “l’Italia è un caso patologico in Europa, dove la penetrazione delle donne nei luoghi di potere è assolutamente marginale, siamo dietro la Grecia e il Portogallo”. Qualche minuto dopo però hai dato una speranza alle donne italiane. E’ andato in onda un servizio sulla diatriba tra moglie e figlia di Gianni Agnelli per l’eredità. La conduttrice ti ha chiesto “alle donne escluse dal potere non resta che litigare sull’eredità?” e tu hai risposto: “Non direi che queste signore, rispettabilissime, siano escluse dal potere, ne fanno parte e purtroppo anche nelle migliori famiglie capitano questi confronti. Io ho un aneddoto invece, sempre sulla famiglia Agnelli. Ho il piacere di conoscere e di lavorare con Lapo Elkann e posso testimoniare che è uno dei manager italiani più attento alla componente femminile, che ha imposto e sempre molto favorito, sia all’interno della Fiat che della sua nuova azienda”. Caro massmediologo e opinionista televisivo Klaus Davi, dunque secondo te “il modello Lapo” potrebbe rappresentare una svolta per aumentare la presenza delle donne ai massimi livelli di responsabilità. Roba da proporlo subito come senatore a vita. Così, anche per rispettare le solide tradizioni di famiglia.

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lunedì, ottobre 29, 2007

Un classico della tv d’autunno

Caro Bruno Vespa, prossimamente lascerai la tua amata serata del giovedì a Roberto Benigni per lo show TuttoDante. Finora quella quarta serata l’avevi difesa strenuamente dagli attacchi di chi voleva ridimensionare il tuo Porta a Porta ma stavolta è diverso: “se si tratta di fare spazio a Benigni, allora tanto di cappello. Questo e’ stato fatto, e ho ceduto volentieri” (da ansa.it del 18/10/07). In tutto perderai 8 giovedì che, aggiunti agli altri 4 giovedì della tua pausa natalizia, fanno 12 giovedì senza Porta a Porta; sono proprio tanti. Il pubblico potrebbe farsi una ragione che tu non ci sei più (il giovedì) e la Rai potrebbe rimpiazzarti definitivamente, chissà. Caro Bruno Vespa, eppure io dico che un lato positivo a questa privazione lo troverai. Avrai più tempo da dedicare a te stesso e al tuo passatempo preferito: andare nel maggior numero di trasmissioni a promuovere il tuo libro appena uscito. Sabato eri già dal tuo amico Franco Di Mare a Sabato & Domenica per parlare dell’amore e del potere. L’intervista di cui vai più orgoglioso è quella a Veronica Lario in cui lei ribadisce che ha sempre votato per il marito e che prima di lui votava socialista. La signora Lario ti ha anche spiegato tutti i retroscena della famosa lettera aperta, quella in cui disse “Mio marito mi deve delle scuse pubbliche” (da repubblica.it del 31/1/07). Caro Bruno Vespa, il tuo libro ha già riempito le vetrine delle librerie. Ora non ti resta che riempire gli schermi televisivi. Certo se il lunedì, martedì e mercoledì non fossi impegnato con Porta a Porta avresti ancora più tempo da dedicare alla promozione. Pensaci. Tanto a Raiuno un Massimo Giletti per sostituirti fino a Natale lo trovano.

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domenica, ottobre 28, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Debora Caprioglio per andare sull’Isola dei famosi ha lasciato uno spettacolo del Teatro Parioli. Maurizio Costanzo non l’ha presa bene e l’ha sostituita con Fanny Cadeo.

: Ad un affronto si risponde con un affronto.

ipse dixit

Vi rendete conto? Firmare un contratto per andare all’Isola quando doveva fare teatro…certo una scelta artistica…Ma non si tratta di una riduzione teatrale de L’isola del tesoro di Stevenson, bensì dell’Isola televisiva che conosciamo….

Maurizio Costanzo

da tgcom.it 22/8/2007

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sabato, ottobre 27, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Maria De Filippi, ad Amici di Maria De Filippi dopo solo una settimana siete già alla ricerca di situazioni e personaggi per fidelizzare il pubblico. Ai tuoi autori basta che un allievo della scuola guardi in basso mentre i professori parlano, per fa scattare l’indagine psicologica con frasi tipo: “Cosa c’è? Problemi? Non tenerli per te. Parlane con gli insegnanti”. Il ragazzo è tanto triste perchè nella sua prima interrogazione ha preso un 5. Lui è lì perchè vuole “vivere il sogno” e alla prima insufficienza lieve va già in crisi. In più mettici che ha perduto “il libretto dello studente” e rischia di prendere una nota. Tutta la classe si lancia alla ricerca del libretto perduto. Lo ritrovano. Evviva! evviva! Applausi! Abbracci! Sorrisi! Un lieto fine per la prima piccola crisi dei nuovi Amici di Maria De Filippi. Per far scorrere lacrime a fiumi, c’è tempo fino ad aprile 2008.

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venerdì, ottobre 26, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Camila love love love Raznovich, in tv ti si vede poco perché sei in fase di preparazione di ben tre progetti come hai spiegato nell’intervista di ieri al Corriere della Sera. Un programma per Raitre (Amore criminale) sulle storie di donne uccise dai loro compagni, uno per La7 (Camminando) in cui ci racconterai i paesi e le loro religioni (a partire dall’India) e ovviamente Loveline su Mtv da gennaio. E pronta anche la sceneggiatura per fare un film dal tuo libro hippy “Lo rifarei”. Sei cresciuta ma “Ancora oggi mi dicono che sono il volto giovane della tv. So di avere ancora molto da imparare ma sento anche di essere profondamente cambiata rispetto alla diciottenne che faceva urletti presentando i Take That”. Cara Camila love love love Raznovich, tutti uguali voi ex veejay: passate la prima parte della vostra televita a fare urletti alla boyband di turno e il resto della vostra televita a urlare che non siete più dei pulcini.

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giovedì, ottobre 25, 2007

C’è la Terza Guerra Mondiale: tutti sull’Isola!

Caro Gad Lerner, appena Giuliano Ferrara ha finito il suo Otto e Mezzo tu hai fatto il lancio del tuo Infedele che sarebbe cominciato di lì a poco dopo la pubblicità. Ci hai invitato a “fare gli scongiuri e a distaccarci per una volta dalle guerricciole della politica italiana” per invogliarci a seguirti in una puntata che evidentemente volevi fosse scoppiettante e che hai intitolato “Verso la Terza Guerra Mondiale?”. Caro Gad Lerner, è vero: gli italiani dovrebbero pensare un pò di meno alla catastrofe del Governo Prodi e rendersi conto che tutto sommato qui si vivacchia. Dopo la sigla hai rafforzato il concetto aprendoci gli occhi con questa misurata introduzione: “Buonasera, l’Infedele si affaccia, da questa nostra tutto sommato ancora fortunata provincia italiana, verso la sponda a sud del Mar Mediterraneo e questo affacciarsi un poco ci inquieta perchè paesi alleati, paesi stabili, pilastri del nostro equilibrio e della nostra tranquillità vedono tornare sinistri presagi di guerra e vedono rimettersi in discussione un equilibrio che era già reso molto precario dal terrorismo internazionale. E’ una faccenda che ci riguarda, probabilmente, ancora più da vicino che non appunto le controversie della politica italiana, così instabile ma così secondaria rispetto a annuci come quelli che ha fatto il Presidente degli Stati Uniti Bush… esattamente una settimana fa in conferenza stampa ha detto: “Qui c’è l’Iran, nemico numero uno. O noi fermiamo la possibilità che l’Iran entri in possesso dell’arma nucleare oppure dobbiamo fare i conti con l’eventualità di una Terza Guerra Mondiale”… credo che non avesse mai usato questa espressione, così drammatica un presidente degli Stati Uniti”.

Caro Gad Lerner, vediamo un pò se ho capito bene. Davanti al rischio della Terza Guerra Mondiale, tu mi inviti a non pensare alle “guerricciole della politica italiana”, a considerare che “la provincia italiana tutto sommato è ancora fortunata” e che ci sono faccende che ci riguardano “ancora più da vicino che non le controversie della politica italiana”. Caro Gad Lerner, il Presidente del consiglio Romano Prodi apprezzerà questo tuo contributo indiretto a sostegno del suo traballante governo e pure Simona Ventura; perchè è chiaro che io ho girato e mi sono visto tutta la puntata dell’Isola dei Famosi. Se devo morì preferisco farlo tra le braccia di Debora Caprioglio che tra le tue e quelle di Bush.

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mercoledì, ottobre 24, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara ex velina poi attrice di soap e ora di sit-com Elena Barolo, stai facendo raggiungere nuove vette al tuo personaggio di svampitella tutto sesso, soldi e sesso in 7 Vite su Raidue. Hai mollato il ricco ma sposato Max Pisu per metterti con il nuovo datore di lavoro che “mi ha assunto e ora mi porta a fare il week-end a Portofino… pensate che è talmente ricco che non usa mai due volte lo stesso spazzolino da denti! Ho risolto il mio problema alla radice… mi sono liberata dalla mia dipendenza dalla carta di credito… usando la sua!”. Cara ex velina poi attrice di soap e ora di sit-com Elena Barolo, dopo i primi passi come attrice di Centovetrine avevi dichiarato: “Non escludo di poter tornare in tv per condurre uno show. Ma prima voglio affermarmi come attrice” (da Dipiù Tv dell’11/4/2005). Certo che ora, trovarti uno show, tu capisci, così su due piedi.

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martedì, ottobre 23, 2007

La tv avoca l’indagine

Cara Federica Sciarelli, anche tu non hai resistito alla tentazione di avere in trasmissione il magistrato del momento con tanto di fotografia e scritta in sovraimpressione: “al telefono Luigi De Magistris, Sostituto Procuratore – Catanzaro”. Gli hai fatto una serie di domande su procedimenti in corso ottenendo una serie di “Non posso rispondere nemmeno a questa domanda, mi dispiace ma non le posso rispondere” e questo non ti ha impedito di fargli un’ultima domanda dalla risposta impossibile: “Posso chiederle se sarà tolta a lei anche l’indagine sulle toghe lucane?”. De Magistris non ti ha riattaccato il telefono: “Guardi dottoressa, è una domanda che non può fare a me. Io sono solo un soggetto passivo di questi provvedimenti”. A questo punto ti sei rassegnata: “Senta ha ragione. Ho abusato della sua pazienza e non voglio assolutamente farla parlare di più. Grazie, grazie a De Magistris e arrivederci”. Cara Federica Sciarelli, gli ascolti della puntata di ieri di Chi l’ha visto? saranno buoni nonostante il dialogo tra sordi. Certo sarebbe stato più interessante se avessi aspettato un’oretta prima di collegarti con De Magistris. Il tempo di andare in onda in concomitanza con il segmento di Exit su La7 in cui Ilaria D’Amico affrontava “il caso De Magistris” con il ministro della giustizia Clemente Mastella ospite in studio. Poi ho capito perchè ci hai privato della suspance di sapere chi avrebbe vinto il duello dell’auditel. La D’Amico aveva anche lei un’intervista registrata a De Magistris e la contemporaneità sarebbe stata davvero troppo. Cara Federica Sciarelli, una cosa è certa; vista la sovraesposizione televisiva di Mastella e De Magistris di loro non si può dire chi l’ha visti?

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lunedì, ottobre 22, 2007

Legge “anti-blog”: Gentiloni come Ambra? Se promette poi mantiene?

Caro ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, è apprezzabile la tempestività (da vero ministro blogger) con cui hai tranquillizzato gli elettori blogger riguardo al decreto sull’editoria (pdf) già approvato dal Governo Prodi nel consiglio dei ministri. Secondo te il decreto: “va corretto perchè la norma sulla registrazione dei siti internet non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive….Va bene applicare anche ai giornali on line le norme in vigore per i giornali, ma sarebbe un grave errore estenderle a siti e blog” (da paologentiloni.it del 20/10/2007). Effettivamente l’articolo 6 del decreto è un pò generico sul termine “prodotti editoriali”, sottoposti a registrazione presso il Registro degli Operatori della Comunicazione, e sarebbe ridicolo applicarlo a un blogghetto personale. Così come sarebbe ridicolo invocare, per quel blogghetto, “l’applicazione delle norme sulla responsabilià connessa ai reati a mezzo stampa” (art. 7). La legislazione italiana è la più ricca al mondo e comprende già abbondantemente tutti gli strumenti per perseguire chi usa internet in modo illecito. Caro ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, per me il blog è un passatempo con cui mi diverto, che faccio con serietà (boh e pure mah) e impegno, ma senza dimenticare mai che è un hobby. Se dovessi fare la fila all’ufficio blog armato di marche da bollo, pagare la tassa annuale e riporre le ricevute nella cartellina “tasse blog”, è ovvio che lo chiuderei. Non per il timore di essere sottoposto alla registrazione (che peraltro di fatto esiste con l’assegnazione dell’IP) ma perchè verrebbe meno il concetto di hobby. Sarebbe come se per andare a fare una corsetta a Villa Borghese mi dovessi registrare al Ministero della Sanità come “prodotto farmaceutico”. Caro ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, la mia amica Flavia si è chiesta se i ministri e i sottosegretari del Governo Prodi non abbiano di meglio da fare (lei lo ha detto molto meglio di me). Io invece ho 3 preoccupazioni. La prima: quando la politica si mette in testa una cosa prima o poi, in un modo o nell’altro, la fa. La seconda: se l’Italia limitasse la libertà dei blog e di internet avrei difficoltà a spiegare alle mie nipotine l’articolo 21 della Costituzione. La terza preoccupazione invece riguarda te: hai promesso la riforma radiotelevisiva e ad oggi.

cari telelink

– Il governo riforma l’editoria Burocrazia sul web? Allarme in rete (da repubblica.it del 19/10/07)

– Ddl editoria, il governo si difende “Nessuna censura per internet” (da repubblica.it del 19/10/07)

– Ddl editoria, Levi: ”Non vogliamo tappare la bocca a Internet” (da adnkronos.it del 19/10/07)

– Registro per blog e siti internet (da corriere.it del 20/10/07)

– Gentiloni: modicheremo la norma sui blog (da unita.it del 20/10/07)

– Gentiloni: ddl su editoria da correggere (da corriere.it del 20/10/07)

– Ddl editoria, Gentiloni ammette “Un errore la registrazione dei siti” (da repubblica.it del 20/10/07)

– Internet. Un errore da correggere di Paolo Gentiloni (20/10/07)

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domenica, ottobre 21, 2007

Ma quanto è bello il canone tv

Caro Bruno Vespa, il ministro delle Finanze Tommaso Padoa Schioppa ha scelto il programma di Lucia Annunziata (In mezz’ora, la domenica su Raitre) per spiegare agli italiani che le tasse sono bellissime. Ora sta a te fare in modo che venga a Porta a Porta per spiegarci come le tasse si trasformeranno da bellissime in utilissime per il Paese. Tra tutte le tasse bellissime la tua preferita è il canone televisivo: “L’offerta Rai è straordinaria: non si può pensare di non pagarla trenta centesimi al giorno. Magari a rate, ma facciamo pagare il canone” (da Epolis Roma del 19/10/07). Caro Bruno Vespa, la Rai, fedele al suo slogan, produce di tutto e di più: programmi di alto, medio e basso livello. Sono fra quelli che pagano il canone e che gradirebbero sapere quali sono i programmi finanziati dalla pubblicità e quali dal canone. Se anche solo 1 di quei 30 centesimi al giorno, viene utilizzato per produrre l’Isola dei Famosi, capisci che non posso sottoscrivere il tuo concetto di offerta straordinaria. Caro Bruno Vespa, lo so cosa ti stai chiedendo; il mio Porta a Porta è straordinario? No, non è straordinario ma 1 centesimo ogni tanto ce lo posso spendere.

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sabato, ottobre 20, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Daniele Luttazzi sta per tornare in tv su La7 con un programma di “politica, sesso, religione e morte” dal titolo evocativo: Decameron.

: Ecco perchè l’amico Vladimir Putin ha annunciato il riarmo nucleare.

ipse dixit

Non diffamerò nessuno. Se fosse per me, io aprirei le cataratte e farei uscire tutta la bile che mi si è accumulata in questi anni. Ma poi me ne pentirei, e quindi cercherei di centellinare la bile con battute ad hoc.

Daniele Luttazzi

da tgcom.it 19/10/2007

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venerdì, ottobre 19, 2007

Sognando Gloria

Caro Carlo Conti, nel programma i Fuoriclasse, peggio dell’esibizione dei Fichi d’India, c’è solo l’esibizione dei Fichi d’India con te a far loro da spalla. Ma anche da solo riesci a raggiungere livelli di eccellenza. Presenti la categoria dei fiorai/fioristi “che dir si voglia”, come dici tu. Dopo l’esibizione del primo cantante lo qualifichi come fioraio/fiorista con la convinzione che sia la stessa cosa. Però il dubbio scintilla nella tua mente e chiedi conferma all’interessato che ti spiega la differenza: “il fiorista fa solo la composizione mentre il fioraio è quello che la vende”. Ma guarda un pò. Forse eri un pò confuso per la presenza in studio dell’ospite Gloria Guida che: “c’ha fatto sognare, ci fa sognare e chissà quanto ci farà sognare ancora!”. Si caro Carlo Conti, li ricordo anch’io quei film e capisco cosa intendi quando dici “sognare” (non siamo i soli, pure Quentin Tarantino c’ha “sognato” tanto su quei film). Caro Carlo Conti, mala tempora currunt per i nostri sogni nell’era delle caroline crescentini e delle cristiane capotondi. Sarebbe interessante fare un esperimento: mandare in onda i film di Gloria Guida in prima serata su Raiuno il giovedì sera per vedere se fanno più ascolto dei tuoi Fuoriclasse. Ma questo è solo un nostalgico sogno.

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giovedì, ottobre 18, 2007

Un caso difficile per Dr. House

Caro Dr. House, ti hanno spostato su Canale 5 per arrembare l’Isola deI Famosi. Simona Ventura durante il collegamento con il Tg2 aveva annunciato “sorprese”. Per un attimo ho pensato che avesse preso la drastica decisione di cambiarsi l’abito rosso che porta dalla prima puntata, poi, quando Francesco Coco ha chiesto di parlare in camera caritatis con lei, ho capito che le cose si mettevano male sul serio. Coco ha un sacco di problemi a casa. Ha delegato la sua famiglia a risolverli ed è partito per l’Isola. Ma non ce la fa più perchè pensa sempre ai problemi che ha lasciato in Italia e li vuole risolvere in prima persona. Dunque ha preso la decisione di lasciare il reality per tornare a misurarsi “da uomo” con la realtà. Caro Dr. House, il ragazzo mi è sembrato seriamente provato e secondo me avrebbe bisogno di una delle tue terapie d’urto per superare questo momento difficile. Della tua parcella hollywoodiana non preoccuparti; la Rai per la sua partecipazione all’Isola dei Famosi gli ha dato 250.000 euro (da ansa.it del 26/9/07 che citava Star Tv).

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mercoledì, ottobre 17, 2007

I pugni in tasca di Adinolfi

Caro neo televip Mario Adinolfi, ieri sera hai messo la prima pietra per diventare l’Al Gore italiano. Domenica eri candidato per diventare il leader del futuro e ieri ti sei già riciclato trasformandoti in conduttore televisivo impegnato, nello speciale su Mtv intitolato: Pugni in tasca. Scuola sotto esame. Un talk show in diretta con il ministro della Pubblica istruzione Fioroni e un pubblico di studenti parlanti in studio e via webcam. Non te la sei cavata male a giudicare dalle occhiate del ministro che doveva riuscire a rispondere al massimo in un minuto per ciascuna domanda. All’inizio mi sei sembrato un pò troppo compiaciuto di trovarti lì ma poi ti sei messo al servizio della trasmissione e del suo coerente impacchettamento. La nota stonata c’è stata: il veejay pulcino Carlo che doveva leggere i messaggi arrivati sul blog. Solo che lo ha fatto come quando presenta i video: molto concentrato sulla sua immagine. Così rischia di perdere concentrazione su quello che dice. Il ministro Fioroni ha appena confessato che fatica a comunicare tramite le nuove tecnologie e che per comunicare ha bisogno di avere la persona davanti. Tu inviti il veejay pulcino Carlo a spiegargli come si fa a comunicare altrettanto efficacemente con il computer e lui disserta: “Si, ma io credo di essere come tutti gli altri. Ormai il rapporto con il computer… credo che chiunque qua o quasi… insomma… abbia un account msn, il messenger… ci sono gli strumenti di comunicazione molto efficaci… poi veloci e soprattutto… gratis… che poi questa è una dimensione fondamentale”. Il ministro coglie la palla al balzo per fare una bella figura: “Giuro che anche parlà con un cristiano è gratis”. Caro neo televip Mario Adinolfi, come a te anche a me è scoppiata una sonora risata. A dicembre la trasmissione tornerà con cadenza settimanale e le premesse sono buone (a parte il veejay pulcino Carlo, ovviamente). Non dico che avrai la nomination per i Telegatti però, se prendendo esempio da te, Massimo Giletti decidesse di dare una svolta organizzativa alla sua Arena domenicale, raggiungeresti l’importante obiettivo sociale di alleviare il rimorso contributivo di un abbonato Rai.

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martedì, ottobre 16, 2007

Il fattore V

Caro Bruno Vespa, tu sei uno dei problemi più insidiosi che Walter Veltroni dovrà affrontare nella sua nuova funzione di leader del Partito Democratico. Non è venuto a Porta a Porta durante la campagna per le primarie e se n’è fatto vanto. Alla Bignardi aveva promesso che non saresti stato il primo da cui sarebbe andato subito dopo l’elezione. Per il momento non andrà nemmeno dagli altri: “Nei prossimi giorni non parteciperò ad alcuna trasmissione televisiva” (dal corriere.it del 15/10/07). Dice che con la nascita del Partito Democratico “Si apre una nuova stagione politica: il Pd fa invecchiare molte delle consuetudini della politica italiana” (da repubblica.it del 15/10/07). Finora tu sei stato una di quelle consuetudini e non è escluso che Veltroni sceglierà di dare un forte segnale di cambiamento della politica disertando il tuo Porta a Porta. Caro Bruno Vespa, nelle ultime settimane si è trovato tanto bene a La7 (che ha dedicato alla nascita del PD un’ora al giorno nella trasmissione Cantiere Democratico). Ieri li ha doverosamente ringraziati durante la diretta che La7 ha dedicato al suo discorso da vincitore (però non lunga come la diretta del discorso di candidatura al Lingotto). Caro Bruno Vespa, hai solo una speranza per attirare l’attenzione di Veltroni: dedicare più puntate al cinema.

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lunedì, ottobre 15, 2007

Buona Domenica si impegna

Cara Paola Perego, a Buona Domenica ci sono momenti di puro intrattenimento, con la Gregoraci cadavere, e momenti altamente artistici, come il collegamento dall’Olympia di Parigi con i nuovi Al Bano e Romina della canzone italiana: Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo. E’ stato toccante quando lei si è rivolta a te e al pubblico del teatro: “Io sono emozionatissima, sono onorata perchè a vent’anni non avrei mai pensato di calcare questo palcoscenico. Sono stata invitata da… da un grande artista: Gigi D’Alessio”. Poi si è voltata verso di te, che giganteggiavi sul megaschermo, ti ha salutata e si eclissata dietro le quinte tra gli applausi. Ma questa è un’edizione di Buona Domenica dove si affrontano temi importanti con ponderate riflessioni. Durante l’angolo della soffitta hai ospitato Alessandra Mussolini e al termine dell’intervista hai fatto entrare in studio don Sante, il prete che si è dichiarato innamorato di una sua parrocchiana e che sta lottando per difendere il suo amore. Cara Paola Perego, chi l’avrebbe detto che a Buona Domenica quest’anno si sarebbe affrontato il tema del celibato dei sacerdoti. E per farlo non ti affidi solo ai soliti giornalisti opinionisti (Emanuela Sul Due Falcetti e Alessandro sull’Isola Rostagno) ma chiedi espressamente “il parere del popolo” nella persona di Pasquale del Grande Fratello non so che numero. Cara Paola Perego, è chiaro che “impegno” sarà la parola d’ordine in questa edizione di Buona Domenica; lo dimostra il ruolo che hai assegnato a Stefano Bettarini. E’ un faro per tutti i calciatori bellocci a fine carriera che intravedono la luce di una nuova professione in tv. Bettarini ha modificato l’equazione calciatore=velina in calciatore=velino. Francesco Coco sull’Isola dei Famosi non sta patendo la fame invano.

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domenica, ottobre 14, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Antonella Clerici, alla Prova del cuoco canti una nuova canzoncina dello Zecchino d’Oro: Il coniglietto Tippi. Ti serve per introdurre il piatto che il cuoco sta prepararando: coniglio al forno. La regia ci mette un pò per trovare la musichetta e tu fai la faccetta triste. Poi la canticchi e ballicchi per addolcire l’estremo sacrificio culinario. Qualche minuto prima avevi duettato con la cuoca stridula Anna Moroni, sul filo dell’allusione a cui ormai ti ha condannata Striscia la notizia dedicandoti tanta attenzione. La Moroni si preoccupa per i tempi di cottura del soufflè e tu ne convieni: “non vorrei mai vedere un soufflè che s’ammoscia!”. Qualche minuto per impiattare il coniglio e rieccoti dalla Moroni: “Lo stai curando il soufflè? Che poi s’ammoscia!”. Cara Antonella Clerici, la conduzione moscia è il tuo marchio di fabbrica che si esalta quando presenti le storie del Treno dei desideri. In confronto la Raffaella Carrà di Sogni è Uma Thurman in Kill Bill.

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sabato, ottobre 13, 2007

Ariciao Bonolis?

Caro Paolo Bonolis, il tuo Ciao Darwin – L’anello mancante ha inspiegabilmente successo e tu lo festeggi con l’ennesima punzecchiatura rivolta a chi ti paga: “il risultato è ragguardevole poichè bisogna considerare la collocazione insolita scelta da Canale 5, il martedì” (da ansa.it del 12/10/07). Ti riferisci al fatto che quando c’è la Champions League (su Raiuno, Mediaset Premium e Sky) il tuo programma perde 5 punti di share. Non è la prima volta che ti ribelli a Canale 5. Hai lasciato Serie A – Il Grande Calcio in aperta (e pubblicizzatissima) polemica con la redazione sportiva (ma guarda un pò). Avresti anche voluto una collocazione oraria migliore per quella che ritieni la tua opera d’arte televisiva, Il senso della vita, e non glielo hai mandato a dire ai dirigenti della rete. Caro Paolo Bonolis, Mediaset è una tv commerciale e non ti ha fatto un ricco contratto solo per sottrarti alla concorrenza. Ha preso il migliore sulla piazza per piazzarlo dove e quando le indagini di mercato gli suggeriscono. Tu lo sai benissimo, ma ogni tanto ti piace cavillare, chiosare, rimbrottare, quisquiliare, pinzillaccherare, inciufolare. Non tengo il conto dei giorni che hai trascorso a Mediaset ma non è che ti sta per riscadere il contratto e ricomincia la telenovela: dove va Bonolis?

ps. Caro Paolo Bonolis, qui sotto ti lascio un articolo di Mariano Sabatini (da Metro del 10/10/07) che dice di aver trovato l’anello mancante (mi correggo: l’articolo è dell’11 ottobre 2007).

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venerdì, ottobre 12, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Very Victoria Cabello, intervistare Melissa P.anarello abbassa i freni inibitori anche a chi come te non ne ha bisogno. Non ha portato la spazzola ma continua a portare in giro il suo personaggio di dark baby dell’amore e alla tua domanda sulla fantasia erotica più ricorrente non ha dubbi: “farlo con un prete”. Questo scatena in te l’autoanalisi e scivolando a mò di anguilla sulla poltroncina confessi: “il mio sogno è di fare l’amore con un critico televisivo di nome Aldo G. e che almeno a letto mi dica che sono la migliore”. Cara Very Victoria Cabello, ma come, dietro quell’aria sbarazzina e anticonvenzionale c’è una televip in cerca di una critica favorevole? Tu e Melissa P.anarello avete in comune molto di più di quanto credessi.

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giovedì, ottobre 11, 2007

Il Tg3: più Hunziker che Che Guevara

Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, nell’edizione delle 19 di martedì, non hai trovato 1 minuto per ricordare il quarantesimo anniversario dalla morte di Che Guevara. Le notizie erano tante e tutte importanti: il tabaccaio ucciso a Napoli, l’Afghanistan, la Birmania, il referendum dei lavoratori sull’accordo per il welfare raggiunto da governo e sindacati. Notizie alle quali io non avrei tolto un secondo. Venti secondi li avrei presi dal servizio sul Partito Democratico e altri venti dal resoconto sulla visita di Prodi in Kazakistan (quello in cui da un impianto di stoccaggio del gas con tanto di elemetto giallo dell’Agip ci ha detto: “questo è un esempio di avanguardia italiana”). Gli ultimi venti secondi li avrei strappati, a denti stretti, dal servizio di Teresa Marchesi sul film Natale in crociera. La produzione ha invitato i giornalisti sulla nave dove stanno girando il film e i principali telegiornali erano lì per farsi dare dai protagonisti tutti i particolari di questa opera cinematografica così importante per la cultura italiana. Tutti; compreso il Tg3. E la Marchesi non si è lasciata sfuggire Michelle Hunziker “cioè la donna bionica, fresca come una rosa dopo una notte di ballo… il tour de force per girare (su questa nave dove l’abbiamo raggiunta) il cinepanettone Natale in Crociera… tra l’ovvio assedio dei passeggeri in vacanza”. Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, capisco la tua impossibilità di far tagliare la risposta della Hunziker: “Allora, calcola che c’erano 5000 persone… però, tutti coloro che anche durante il giorno ti chiedevano le foto, poi la sera ti chiedevano l’autografo, il giorno dopo ti chiedevano anche di autografare la foto che avevano fatto il giorno prima. Non potevamo ad esempio scivolare da questo belissimo scivolo senza che poi sotto ci facevano l’applauso” (durata del servizio 1 minuto e 34 secondi). Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, dieci minuti a Che Guevara glieli ha dedicati Mauro Mazza nel Tg2-Punto di vista delle 23 e 15 (se non altro per mostrarci le interviste in cui i giovani dicono di ammirare Guevara ma ammettono di non sapere quello che ha fatto). Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, sta per nascere il Partito Democratico e chissà che la Hunziker non possa compensare il vuoto lasciato dal “no” di Veronica Lario. E poi, meglio non dare troppa importanza a queste giovani teste calde della sinistra radicale.

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mercoledì, ottobre 10, 2007

Cucuzza non sfora mai

Caro Michele Cucuzza, per te alla Vita in diretta il rispetto della scaletta conta più di tutto; persino pù della notizia di gossip del giorno (e dico gossip). La tua inviata è in diretta dalla sala prove di Ballando con le stelle e si gioca la carta più preziosa di cui dispone rivolgendosi ad Anna Falchi e al suo maestro ballerino Stefano De Filippo: “Anche voi vi state allenando tantissimo, ma quel che mi ha sorpreso è vedere… sul giornale di oggi… posso farlo vedere alla camera… questo articolo… vorrei, come dire, una spiegazione! Scusami!… c’è scritto… “Anna balla con l’amore”… non l’ho scritto io eh… è un giornale!”. La Falchi spiega: “Anna balla con l’amore per la danza, ovviamente!”. La regia manda un rallenty lentissimo di un bacio della Falchi a De Filippo. Effettivamente sembra molto più intenso dei baci che i ballerini si scambiano solitamente al termine dell’esibizione. E’ un perfetto bacio cinematografico di quelli in cui lei prende tra le mani il volto di lui, lo avvicina alla bocca, stringe gli occhi in un sussulto di passione, poggia intensamente le labbra sulle sue e al termine apre piano gli occhi pieni di sentimento (ma che stò a scrive? Un post-harmony? boh e pure mah). Caro Michele Cucuzza, il momento è di quelli che andrebbero sfruttati al massimo perchè la Falchi continua a sorridere con un certo imbarazzo, ma a te l’assistente di studio dice che devi chiudere e allora interrompi il collegamento con uno sbrigativo: “Ci lasciamo con questo punto interrogativo”. Sugli applausi del pubblico Anna Falchi rilancia “Il tango è il ballo dell’amore e quindi ci stava bene. Stavamo lì sulla gondoletta…”; ma tu niente. Ti riprendi la linea, saluti Vincenzo Salemme in studio e mandi la pubblicità. Avresti fatto la stessa cosa anche se il collegamento fosse stato di cronaca nera. Caro Michele Cucuzza, non è uno sporco lavoro ma non tutti sanno farlo con la tua disarmante naturalezza.

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martedì, ottobre 09, 2007

Recitazione Bassi ma ascolti alti

Caro produttore della Lux Vide Luca Bernabei, sono caduto nella tentazione di vedere i tuoi Chiara e Francesco su Raiuno dopo aver letto questo commento che mi ha lasciato masso: “ieri sera ho visto (tengo famiglia) quel san Francesco Beckam di Raiuno, con attori dai lucenti occhi azzurri, paparino Bernardo (Lando Buzzanca…) rientare in casa con un suadente “Monamouur!” (nell’Assisi del Duecento si parlava comunement francese) e dei lebbrosi che sembravano usciti da uno stage tenuto dai Kiss……..”. Nella seconda puntata l’effetto Beckham ha lasciato il posto all’effetto Kurt Cobain. Domenica avete raggiunto punte del 30% di share e a vedere la recitazione di Ettore Bassi a me sembra uno di quei miracoli che la Rai ogni tanto riesce a fare. Nella scena con il lupo, l’immobilismo di Bassi ha raggiunto livelli di spontaneità altissimi. Caro produttore della Lux Vide Luca Bernabei, ti sei specializzato nelle fiction religiose e, visto che la Rai le piazza sui mercati esteri, l’avete girata in inglese. Gli stranieri avranno la fortuna di non dover assistere al doppiaggio fuori sincrono di se stesso di Ettore Bassi. Al contrario potranno ammirare la recitazione in inglese del cavalier servente Gabriele Cirilli senza chiedersi ad ogni suo primo piano: Chi è Tatianaaa???

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lunedì, ottobre 08, 2007

Sorprendente Bianchetti

Cara Lorena Bianchetti, è già trascorso un anno da quando il nostro amore è sbocciato e subito finito. Vederti per il secondo anno a Domenica in non mi aiuterà a dimenticarti. Non ha lenito il mio dolore il tema che hai scelto ieri per lo spazio-talk show: “Amanti”. Senza un briciolo di cuore mi hai guardato con i brillantini fissati sull’ombretto e mi hai trafitto con questa introduzione: “Un tema alle spalle del quale molto spesso si cela una grandissima sofferenza… per parlare di questo argomento… due donne davvero di grande successo… due donne eccezionali dal carattere forte che hanno percorsi completamente diversi: Simona Izzo e Alba Parietti”. E rivolgendoti a Simona Izzo: “Simona, chi è l’amante? Cerchiamo di dare una definizione se è possibile, naturalmente senza nessun giudizio”. Cara Lorena Bianchetti, l’approccio così scientifico alla materia non mi ha sconvolto; a turbarmi è stata la concomitanza con la pubblicazione dei risultati di uno studio dell’associazione “Donne e qualità della vita”, condotto su un campione di 800 autotrasportatori italiani, che ti hanno eletta come “compagna di viaggio ideale” (dal corriere.it del 6/10/07). Il 51% dei camionisti ti preferisce a Michelle Hunziker (44%), a Sabrina Ferilli (36%), a Monica Leofreddi (26%), a Alba Parietti (18%) e perfino a Melita la diavolita del Grande Fratello (15%). Cara Lorena Bianchetti, so che vivrai con equilibrio e sobrietà questo importante riscontro alla tua popolarità; e che ci provino Caterina Balivo ed Elisabetta Gregoraci a fare certi numeri!

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domenica, ottobre 07, 2007

Rilevanze

Caro Emilio Fede, c’è Veltroni che sta corteggiando politicamente Veronica Lario in Berlusconi e il Corriere della Sera ti ha chiesto (“lei che la conosce bene”) se è una donna di sinistra (intervista di Fabrizio Roncone del 4/10/07). Tu hai risposto che “non è certamente una donna di destra” ma che Veltroni “sottovaluta il personaggio Veronica… rischierebbe di esserne offuscato”. L’intervista si è conclusa con una domanda intrigante: “E’ vero che lei, al Tg4, evita di parlare della Michela Brambilla per non far innervosire, appunto, la signora Lario”. La tua è stata una risposta esemplare: “Primo: Veronica non sa neppure chi sia la Brambilla. Secondo: non ne parlo perchè, per ora, la signora Brambilla mi sembra politicamente irrilevante”. Caro Emilio Fede, l’irrilevanza della Brambilla ti è durata da giovedì 4 a sabato 6 ottobre. Ieri c’era l’ assemblea dei Circoli delle Libertà e Silvio Berlusconi è stato osannato e ripreso mano nella mano… indovina con chi? Ma certo, con Michela Vittoria Brambilla che è l’organizzatrice suprema dei circoli. Così, dopo aver trasmesso i pezzi salienti dell’intervento di Berlusconi, hai dovuto trasmettere un pezzo dell’intervento della Brambilla con questo entusiastico preambolo: “Allora, Circolo della Libertà e Michela Vittoria Brambilla… che ha parlato prima di Berlusconi… cioè ha fatto il suo saluto, la sua introduzione. Noi dell’intervento di Vittoria Brambilla… Michela… abbiamo preso un passaggio”. Il volto tirato lasciava intravedere tutto l’entusiasmo con cui ti è toccato farlo ma non era niente in confronto al volto con cui hai ripreso il tg dopo il servizio. Caro Emilio Fede, a questo punto ho riletto il ritaglio di quell’intervista e mi son detto che non vorrei essere nei tuoi panni. Se prima la signora Lario non conosceva la signora Brambilla adesso che anche tu (e Blob no?) ne hai parlato, l’ha conosciuta. Per tua ammissione a Veronica “se c’è qualcosa che non le quadra… è capacissima di starsene in silenzio per tre mesi”. Se fosse vero che la Brambilla non le sta simpatica potresti rischiare il saluto e qualcosa di più: “A Villa Certosa abbiamo trascorso vacanze stupende specie quando c’era lei. Veronica, intendo…”. Caro Emilio Fede, se Veronica ti toglie il saluto non ti rimane che fare una telefonata a Veltroni e chiedergli di intercedere per te.

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sabato, ottobre 06, 2007

Nemmeno sul Tappeto Volante Mastella sarebbe al sicuro

Caro Luciano Rispoli, saresti l’interlocutore televisivo perfetto per il ministro Clemente Mastella. Sul tuo Tappeto Volante si sentirebbe un pascià. Lo accoglieresti con le tue belle parole e lui te ne regalerebbe altrettante con la sua rinomata affabilità. Rita Forte festeggerebbe il suo ritorno a casa Rispoli, dedicandogli ‘O sole mio e lui non resisterebbe alla tentazione di duettare con lei in un intenso Anema e core. Lì accoccolato sul tuo soffice divano, troverebbe nell’ordine: un’ attrice di teatro, uno scrittore ed un comico (ma di quelli garbati). Al momento di lasciare lo studio (per assolvere importanti impegni istituzionali) tu lo ringrazieresti con la tua proverbiale cordialità tra un tripudio di applausi registrati. Caro Luciano Rispoli, saresti l’interlocutore televisivo perfetto per il ministro Clemente Mastella e forse venire in una tv di nicchia come Canale Italia, lo aiuterebbe a rilassarsi dallo stress che gli procura la tv dei grandi share. A Ballarò lo attaccano, ad Annozero lo attaccano, Beppe Grillo lo attacca e tutte le tv e i tg propongono ripetutamente quegli attacchi. Caro Luciano Rispoli, saresti l’interlocutore televisivo perfetto per Mastella e per una sera gli regaleresti l’oblio televisivo consentendogli però di non rinunciare all’esigenza di andare in tv. E invece no; ma quale oblio e quale “trattamento da pascià”. Qui sotto ti lascio un articolo di Mariano Sabatini (da Metro del 3/10/07) da cui è chiaro che nemmeno da te Mastella sarebbe al sicuro.

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venerdì, ottobre 05, 2007

Ma quale welfare; chi condurrà Sanremo 2009?

Caro Carlo Conti, come faccio a parlare dei tuoi Fuoriclasse dopo che hai ricevuto questa investitura in pectore dal direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce: “A Sanremo dopo Baudo ci sarà Carlo Conti” (da ilgiornale.it del 4/10/2007). Non credo che lo abbia detto per fare un dispetto a Paolo Bonolis che si è ricandidato: “Sanremo? Lo rifarei ma c’è Baudo” (da ansa.it del 29/9/07). E Baudo mastica amaro per l’ennesimo tentativo di mandargli di traverso i fiori sanremesi: “Questi sono i regalini che mi fa Del Noce” (da notizie.alice.it del 4/10/07 citando APCOM). Il Festival di Sanremo per te sarebbe la rivincita di tutte le rivincite. Dopo tanti anni seduto all’angolo della tavola rotonda dei conduttori Rai, potresti metterti a capotavola; novello LancillottoRai (scrivo mentre su Retequattro Sean Connery chiede a Richard Gere di fargli da Primo Cavaliere). Dopo tanti anni in cui hai condotto le più assurde 50 canzonissime per dimostrare che potevi calcare quel palcoscenico, ecco che la Rai ti affida la sua giostra più sonora. Caro Carlo Conti, in Rai sono in dirittura d’arrivo le grandi manovre per il valzer dei direttori. Del Noce lascerà Raiuno e il Festival di Sanremo del 2009 lo condurrà Pippo Baudo.

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giovedì, ottobre 04, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro direttore del Tg2 Mauro Mazza, nell’edizione delle 20 di ieri hai trasmesso due servizi di strettissima attualità. Da Londra, Giovanni Masotti ha presentato le foto inedite degli attimi subito prima e subito dopo l’incidente di Lady Diana (trasmesso anche dal Tg1 ma almeno senza il suo faccione). Nella seconda parte del tg, quella dedicata all’approfondimento, ci hai fatto sentire le voci degli astronauti di uno Sputnik morti nello spazio 50 anni fa. Più che una riunione di redazione ieri hai diretto una seduta spiritica.

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mercoledì, ottobre 03, 2007

Gentiloni poco gentile con la Rai

Caro ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, sei tornato a far sentire forte la tua voce istituzionale: “La Rai deve dare segnali forti perchè si tratta di un’azienda la cui reputazione è in crisi. E non lo dico solo per opinione personale ma forte di indagini e ricerche. Serve una difesa dell’orgoglio aziendale ma serve anche dare segnali coraggiosi come sono stati nei mesi scorsi quelli di portare documentari in prima serata, programmi giornalistici tosti che fanno ascolti e dimostrare così che si può fare qualcosa” (dal Corriere della Sera del 27/9/07). Vedremo se la voce del ministro darà la scossa. Il tuo è un ritorno sulla scena. Appena nominato ministro eri spesso in tv e sui giornali per parlare del tuo disegno di legge sulla riforma tv. Per il 2007 non se ne farà nulla perchè la conferenza dei capigruppo della Camera non l’ha messo in calendario per la discussione (Berlusconi non se ne dispiacerà). Lupus in Berlusconi ha detto che una quindicina di senatori della Margherita sono pronti a passare con lui. Il tuo capo Francesco Rutelli ha replicato: “Quante volte Berlusconi ha detto delle cose che si sono rivelate poi delle panzane? Non gli rispondo proprio” (dal corriere.it del 30/9/07). Comunque se sono senatori, non c’entrano niente con l’affossamento alla Camera del tuo decreto. A meno che Belusconi si sia contenuto con le panzane e ci abbia nascosto una diaspora di deputati DL. Intanto il Governo ha arricchito la Finanziaria con gli sgravi fiscali per chi acquista una televisione dotata anche di sintonizzatore digitale (Berlusconi non se ne dispiacerà). Caro ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, di cose finora ne avrai fatte tante ma, mi viene in mente solo il rinnovo del contratto di servizio con la Rai. E allora mi chiedo se c’era proprio bisogno di dare quella strigliata all’azienda. C’è il contratto che obbliga la Rai a fare servizio pubblico di qualità con annessi e tanti connessi. Non si tratta di chiedere alla Rai di “dare segnali coraggiosi, di difenderne l’orgoglio aziendale e dimostrare che si può fare qualcosa”. Devono rispettare il contratto di servizio alla lettera e basta. Se non lo fanno, bè (anzi, mbè), il ministro sei tu e tu lo devi far rispettare. C’è pure la tua firmetta lì sotto. Caro ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, scusami, forse ho esagerato. Lo so che sei tanto abbattuto perchè è passato un altro anno senza la tua nuova legge sulle tv e in qualche modo ti devi sfogare.

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martedì, ottobre 02, 2007

Papi è sempre Papi

Caro Enrico Papi, dopo un anno di assenza dal video sei tornato su Italia Uno con il giochino Prendere o lasciare (che mi ricorda tanto OK il prezzo è giusto) in cui i concorrenti devono indovinare il prezzo degli oggetti che gli proponi con tutta l’abilità di imbonitore di cui non disponi. La classe però è sempre la stessa. Ospiti come concorrenti una famiglia di nazionalità filippina che vive in Italia. Gli offri un robot da cucina spiegandone le caratteristiche e arricchendo l’offerta con un elegante finale: “Un apparecchio di alta tecnologia che grattugia, polverizza, tritura, fa succhi, taglia a pezzi, ammassa, impasta, pesa le dosi, e soprattutto cuoce e cucina a vapore. Praticamente è come avere una… pilippina a casa fatta in tecnologia!”. E rivolgendoti alla moglie del concorrente: “Siete brave voi a cucinare è… Maria Cecilia”. La regia, per completare l’opera, inquadra in primo piano la figlia”. Caro Enrico Papi, stando lontano dalla tv non hai perso il tuo tocco vellutato e lo dimostri offrendo ad Arsenio “una guardia del corpo, non armata, a vostra disposizione per dieci ore al giorno per un mese. Un giorno alla settimana di riposo… il giovedì… va bene? così, almeno… vi riposate tutti e due”. Caro Enrico Papi, luogo comune per luogo comune anche tu sei rimasto il telepaparazzo degli esordi. Solo che allora avevi il coraggio di prendere in giro i personaggi dello spettacolo. Poi quel coraggio non lo hai avuto più.

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lunedì, ottobre 01, 2007

L’effetto Dna

Caro produttore della serie RIS Delitti imperfetti Pietro Valsecchi, non è colpa tua se ogni tanto i risultati dei veri RIS vengono messi in dubbio. Per un caso difficile come quello di Garlasco ce ne sono 100 che la scienza investigativa ha contribuito a risolvere. Però c’è un però. Il successo del tuo RIS (e di C.S.I.) ha alimentato nell’opinione pubblica l’effetto “l’esame del DNA risolverà il caso”. “Effetto DNA” da cui non sono immuni i telegiornali e le trasmissioni di approfondimento che pubblicizzano a dismisura il lavoro della polizia scientifica caricandolo di aspettative che a volte si rivelano esagerate. Le tue intenzioni erano chiare: “Ho deciso di creare una serie basata sul lavoro dei RIS, dove i casi vengono svolti, raccontati e soprattutto risolti attraverso il metodo di lavoro del reparto della scientifica. A differenza di altre serie poliziesche, alle normali indagini si sostituisce un metodo nuovo, moderno, dove l’analisi di un dettaglio può contare più di una confessione, dove alla verità si arriva sempre attraverso l’analisi di laboratorio degli elementi trovati sulla scena del crimine” (dalla pagina della serie Ris 3 sul sito Mediaset). Caro produttore della serie RIS Delitti imperfetti Pietro Valsecchi, negli ultimi anni voi produttori televisivi avete trovato una grande disponibilità da parte dei comandi generali di tutte le forze di polizia per realizzare marescialli, distretti, squadre, capitani e affini. L’ intenzione era quella di evidenziare l’importanza del ruolo che le forze di polizia hanno nella società. Poi succede che su un caso clamoroso come quello di Garlasco, il Gip dice che i risultati dei RIS sono provvisori e non univoci e di colpo le vostre fiction diventano un boomerang promozionale. Caro produttore della serie RIS Delitti imperfetti Pietro Valsecchi, a gennaio trasmetterai la nuova serie RIS 4. Se per allora i veri RIS non avranno risolto il giallo di Garlasco, sarebbe scientificamente opportuno cambiare almeno il sottotitolo in “Delitti perfetti in attesa di esami definitivi e univoci”.

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venerdì, novembre 30, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Alessandro Cecchi Paone, ora che è finita l’Isola dei famosi cosa farai il mercoledì sera? Sabato mattina ti ho visto a Mattina in famiglia di Michele Guardì (e dico Michele Guardì). Serviva tutta la tua cultura per guidare il concorrente bendato nel gioco dei birilli umani e scegliere i secchi da versargli in testa per penitenza (una volta petali di rose, una volta acqua a volontà). Caro Alessandro Cecchi Paone, la televisione di cultura aspetta il tuo ritorno e tu tornerai; non appena l’orso Paone andrà in letargo.

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giovedì, novembre 29, 2007

L’ombelico della Carrà fa ancora un certo effetto

Cara Raffaella Carrà, la Rai mette a disposizione di Celentano un’ora e mezza in prima serata per presentare le sue nuove canzoni; a te qualche minuto nei tre telegiornali, per presentare il cofanetto dvd-cd con le tue gloriose sigle televisive. Le cose tra te e la Rai vanno così-così, lo hai confessato a Vincenzo Mollica nel Tg1 di ieri: “Un pochino mi ha fatto soffrire… adesso non apriamo una pagina!… perchè… mi hanno fatto una proposta per tornare il prossimo ottobre… siccome io però sono come San Tommaso, sono emiliana pragmatica, quando ho firmato il contratto ne parleremo”. Torniamo alle vecchie sigle. Con tua meraviglia, quella che ancora oggi la gente ti chiede di più è “Tanti auguri” ovvero… “Come è bello far l’amore da Trieste in giù”. Quel mollicone di Mollica va sul pruriginoso: “Insomma, c’è stato un periodo in cui gli italiani ti vedevano e andavano a letto contenti, diciamo, Raffaella”. Tu l’hai preso come un complimento (anzichè soffermarti su quel “c’è stato un periodo” che non è proprio una cosa carina da dire ad una signora) e, dopo una delle tue inconfondibili risate, hai chiosato: “Certo, certo… ne avranno approfittato le mogli!”. Cara Raffaella Carrà, dimmi la verità: anche a te è venuto il dubbio che stesse parlando per esperienza personale.

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mercoledì, novembre 28, 2007

Attori non si nasce: ci si diventa facendo il Grande fratello

Caro Flavio Montrucchio, quando non lavi i piatti negli spot, porti avanti la tua carriera di attore. Affianchi Lucrezia Lante della Rovere nella serie Donna detective su Raiuno. Sei un vice ispettore, tanto gentile con lei quanto rude e risoluto con i delinquenti. Ieri hai maltrattato uno spacciatore per costringerlo a confessare il suo coinvolgimento nell’omicidio di una ragazza. Lo spacciatore pensava di fare lo spiritoso ma ha provato tutta la viuuuleeenza!!! di cui sei capace e ha parlato. Per chi come me è sempre stato sarcastico con i personaggi del Grande fratello, è un momento difficile. E’ vero, la maggior parte è finita nel dimenticatoio e a qualcuno è andata anche peggio; lavora a Buona domenica. Ma ce ne sono alcuni che hanno trovato collocazioni artistiche impensabili. La filmografia di Pietro Taricone conta già 5 titoli (e tutti con registi di livello). Luca Argentero, dopo una parte importante in Saturno contro, è il protagonista di un film pane amore e cioccolato (insieme a Violante Placido) e raccoglie recensioni di tutto rispetto. Leonardo Pieraccioni per il suo film natalizio Mia moglie è bellissima, ha voluto la grande sorella Laura Torrini perché: “Il cinema è una razza a parte. È una tale magia che se per i primi tre minuti riesci a essere credibile il pubblico si dimentica tutto. Che abbia fatto il Grande Fratello, il politico o il cantante. Il cinema “resetta”. Proprio come è successo per Ambra Angiolini nel film di Ozpetek o per Raz Degan in quello di Olmi. E poi certe snobberie restano tali, appunto” (da sorrisi.com del 18/5/2007). Caro Flavio Montrucchio, sembra ieri che passavi le tue giornate davanti a centovetrine ma oggi non potresti perdere tempo a girare per centri commerciali perché stai girando due film e altre due fiction. Alla domanda se quello di fare l’attore è un sogno che si è realizzato o è capitato, rispondi: “E’ capitato. Devo dire la verità: in terza liceo rifiutai anche la recita scolastica… quindi non ci pensavo proprio… sono arrivato alla professione di attore per caso, non l’ho cercata più di tanto. A dire la verità non credevo neanche di volerla” (da rai.it del 23/11/2007). Caro Flavio Montrucchio, tu, Argentero e Taricone siete dei fari per gli aspiranti grandi fratelli. I fortunati che a gennaio entreranno nella casa affronteranno quella sfida nella speranza di ripercorrere le vostre orme. Poi dicono che la tv fa male al cinema.

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martedì, novembre 27, 2007

Trasmissione lenta autopromozione rock

Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, quando hai fatto quella telefonata a casa Celentano tu pensavi alla grande serata evento. Claudia Mori ti ha risposto e vi siete accordati per farla. Adriano Celentano ci ha messo la faccia, la voce e la presenza scenica. Ne è venuta fuori una trasmissione lenta come la camminata esibita da Laura Chiatti in stile gatta con gli stivali (sopra al ginocchio). Fabio Fazio ha dimostrato che è in grado di intervistare qualcuno anche in un bagno. Si è fatto dire dall’autore Francesco Tricarico, perchè solo Celentano può cantare la sua canzone La situazione: “Solo Celentano può dirti che la situazione politica non è buona, la situazione economica non è buona, la situazione internazionale non è buona… che il mondo va in pezzi… ma che c’è ancora speranza”. Di certo è stata ben riposta la speranza di Celentano di avere un ottimo lancio per il suo nuovo cd. Ma ci ha messo anche qualche speranza da teleprofeta. Ha chiesto agli ultrà di togliere l’accento alla “a” e di rinunciare alla violenza di spranghe e bastoni. Ha auspicato la rivoluzione pacifica del popolo perchè “l’unico modo per voltare pagina è di mettere in atto una vera rivoluzione a partire dalla gente… perchè è solo la gente che può cambiare il politico che sbaglia… prima deve cambiare la gente e poi i politici…”. Una rivoluzione che faccia sì che Berlusconi cambi, che non accada più un caso Mastella-De Magistris, che i palazzinari e gli architetti non deturpino i profili urbani, “che il potere si pieghi agli ideali dell’amore, dell’arte, della passione per il bello, dell’uguaglianza”. Stavo per andare a letto con il cuore colmo di grandi speranze quando Bruno Vespa mi ha riportato alla triste realtà: la speranza dei Savoia di farsi dare 260 milioni di risarcimento dallo Stato Italiano. Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, giovedì altra grande serata evento con Benigni e la Divina Commedia; un testo ancora molto attuale. Chissà quale girone infernale mi farà pensare ai dirigenti televisivi.

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lunedì, novembre 26, 2007

Lo shopping americano di pretty Cristina

Cara Cristina Parodi, il Tg5 ci ripete che per gli italiani sarà un Natale magro e per sollevarci il morale il direttore Mimun ti ha spedito a Los Angeles sulle vie dello shopping: Rodeo Drive e zone limitrofe. Una piacevole divagazione per te che durante l’anno sei costretta a dividerti tra lo studio del tg e le sfilate di moda a Milano e Parigi. Un’ allegra passeggiata in cerca di abiti ed accessori alla moda al ritmo della canzoncina “Pretty Woman”. Deve esserti piaciuto tanto quel film perchè prendi gli abiti e te li appoggi addosso con tutta la stampella, facendo musetto alla telecamera come faceva Julia Roberts al “principe azzurro” Richard Gere. La chiusura del servizio è da premio oscar delle scimmiottature cinematografiche. Sul testo giornalistico “Un consiglio per stupire tornando in Italia? Osate il cappello”, vanno le immagini di te che indossi una cappellone saccoccione simil-Pretty-Julia che ritorna in albergo trasformata in donna dell’alta società. Cara Cristina Parodi, intanto Fabio Fazio a Che tempo che fa chiedeva a Wim Wenders: “E’ vero che lei ha detto che una delle peggiori sceneggiature mai scritte è quella di Pretty Woman?”. Wenders ha risposto con un inequivocabile: “Mi stupirei se avessi detto questo… anche perchè alla mia nipotina, quando aveva 9 anni, piaceva tantissimo”. Cara Cristina Parodi, tu 9 anni li hai superati da un pezzo ma te li porti benissimo.

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domenica, novembre 25, 2007

Il mago Zurlì dà battaglia

Caro mago Zurlì Cino Tortorella, per festeggiare i 50 anni dello Zecchino d’Oro, la Rai ti regalerà una prima serata il 21 dicembre in cui i televip canteranno le canzoni più famose di tutte le edizioni. Ieri hai condotto la finalissima insieme alla nuova fatina di Raiuno Veronica Maya e a Veronica Pivetti (stavolta niente lapsus era proprio lei). Tutti gli anni, quando i riflettori si accendo sull’Antoniano di Bologna, provi a lanciare il grido d’allarme sulla tv dei ragazzi che non c’è più: “Alla Rai non ci sono più programmi per i ragazzi e anche del mio Zecchino d’Oro non gliene frega niente. Anzi due o tre anni fa hanno cercato di farlo sparire. Eppure costa poco, solo il doppio di quello che è costato Coco all’Isola dei Famosi” (da tgcom.it del 24/9/2007). Qualcuno lo hai trovato che ti ha prestato attenzione e lo hai ringraziato poco prima della proclamazione della canzone vincitrice: “Voglio ringraziare Massimo Liofreddi il capostruttra di Raiuno che da 6 anni tiene in vita lo Zecchino d’Oro ed è un grandissimo amico dello Zecchino d’Oro”. Caro mago Zurlì Cino Tortorella, su Raidue, mentre i tuoi baby-giurati alzavano le palette per decretare la canzone vincitrice, i naufraghi della Ventura (Nicola Canonico e Manuela Villa) si esibivano nella prova ricompensa. Li hanno portati via dall’Isola per fargli fare la spesa a tempo in un supermercato. Hanno corso come indiavolati tra gli scaffali riempiendo il carrello, sbraitando e saltando la fila mentre Dj Francesco diceva ai clienti del supermarket: “Italianos locos”. Caro mago Zurlì Cino Tortorella, mercoledì finisce l’Isola dei famosi 5. Non ti meravigliare se la Rai dovesse chiederti di invitare Manuela Villa come televip canterino nella tua puntata speciale del 21 dicembre. Oggi la tv funziona così e non vedo in circolazione maghi in grado di cambiare le cose.

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sabato, novembre 24, 2007

Benvenuto Andrea!!!!

auguri, auguri, auguri a mamanicla, papaicio e alla sorellina giorgiameraviglia!!!

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Iris ci voleva ma Bis a chi serve?

Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il vostro digitale terrestre si arricchisce di due nuovi canali gratuiti: Iris (a partire da venerdì prossimo) e Bis (che partirà il 1 settembre 2008). Gli spot del canale Iris ci annunciano una programmazione fatta di cinema, telefilm, sit-com, documentari e di due serate a settimana dedicate a musica classica-lirica e al teatro. Un canale così manca nello scatolotto. Il canale Bis invece riproporrà “il meglio” dei 25 anni di programmazione Fininvest/Mediaset. Il vostro consigliere Gina Nieri ha dichiarato: “Saranno due canali di qualità accessibili a tutti gli italiani. Riteniamo che possa essere una modalità attaverso la quale si arricchisce l’offerta. Sentiamo sirene che cantano il declino della tv. Siamo qui a dimostrare che questa tv ha molto da dare” (da 24 minuti del 21/11/2007). Se tutto quello che questa tv sa dare sono i vecchi programmi di Bis, la signora Nieri ha ragione: le sirene sbagliano a cantare il declino della tv; dovrebbero cantarne il coma creativo. Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il digitale terrestre avrebbe dovuto essere anche uno spazio in cui sperimentare idee e programmi nuovi. Così invece è solo uno scatolotto dove, da una parte si guadagna (con le partite) e dall’altra si riciclano I 5 del quinto piano, Premiatissima, Tra moglie e marito, C’eravamo tanto amati e altre delizie del genere.

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venerdì, novembre 23, 2007

Centrarsi a Community

Cara veejay di All Music Valeria Bilello, conduci Community insieme al veejay pulcino Ivan. Ieri avete preso a pretesto la storia di un ragazzo che su un sito tipo Second Life si diverte a rubare, per farvi raccontare dai telespettatori le loro esperienze di ladri o come li hai definiti tu di “mani leste”. Avete raccolto dverse testimonianze-confessioni. Il veejay pulcino Ivan legge la mail di una telespettatrice che parla di sensazione adrenalinica nel rubare e commenta: “io mi trovo daccordo con la Franci… sei davvero la migliore… volevo suggerirla io questa cosa… il fatto di avere questa sensazione adrenalinica è semplicemente il motivo per arrivare ad una centratura interiore… tu veramente non hai più idea di tutto ciò che ti circonda, delle tue problematiche e pensi solo a quell’istante. E’ uno dei momenti per centrarsi”. Cara veejay di All Music Valeria Bilello, la cosa rischia di assumere toni troppo assolutori e tu, che sei un pò più esperta di tv, provi a chiudere l’argomento agganciandoti al tema della puntata di oggi: “Una buona alternativa al furto è fare l’amore… un’alternativa più divertente e anche più legale… quindi domani si parlerà di sesso… a Community”. Il veejay Ivan ha ancora residui di adrenalina addosso e ulula giocoso: “sessooo!… violentooo!!!…”. Tu lo contieni: “… di sesso. Anche tenero, con i bacini, le carezzine…”; lui insiste: “allora è amore, allora è amore!!!”; tu cerchi di chiudere: “vediamo un pò dove ci porterà la puntata di domani… spero non troppo lontano da casa…”; Ivan il terribile non si ferma e prima di essere sfumato, sentenzia: “viva l’amore!”. Cara veejay di All Music Valeria Bilello, nelle prossime puntate dovete approfondire il concetto del “centrarsi”. Se rimango a quello che ieri ha detto il veejay pulcino Ivan, l’unico significato che trovo al “centrarsi” è la possibilità che qualcuno centri con la testa un muro di cemento armato.

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giovedì, novembre 22, 2007

Meno vita in diretta da casa Savoia, grazie.

Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, questa storia delle intercettazioni telefoniche tra i dirigenti Rai e Mediaset richiederà tutta la tua attenzione per molte settimane (avete disposto un’ indagine interna per scoprire cosa c’è di vero e chi sono i colpevoli). Figuriamoci se potrà interessarti “il caso Savoia”. Abbiamo saputo da Ballarò di martedì scorso che Vittorio Emanuele di Savoia e suo figlio, Emanuele Filiberto, hanno chiesto 260 milioni di risarcimento morale per il loro esilio (una loro fondazione provvederebbe a darli in beneficenza). Il Governo Italiano ha prontamente replicato che “non solo non ritiene di dover pagare nulla ai Savoia, ma pensa di chiedere a sua volta i danni all’ex famiglia reale per le responsabilità che ha avuto nella storia italiana” (da repubblica.it del 20/11/2007). Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, mi sorprende che Emanuele Filiberto di Savoia abbia scelto Ballarò per questa dichiarazione anzichè i suoi abituali interlocutori televisivi in Rai: Fabio Fazio e Michele Cucuzza. La vita in diretta da anni, anni e anni segue minuto per minuto la famiglia reale: rientro in Italia, matrimonio del principe, vita mondana sua e della moglie attrice, nascita della figlia, guai giudiziari, riabilitazione dopo i guai giudiziari. A Quelli che il calcio (si lo so tu non c’eri) Fabio Fazio ebbe un vero e proprio idillio con il principe Emanuele Filiberto ancora in esilio e poi lo accolse a braccia aperte da cittadino italiano. Quest’anno ancora non l’ho visto a Che tempo che fa e ne sono meravigliato. Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, c’è un problema di credibilità della Rai. Per anni Fazio e Cucuzza ci hanno mostrato una famiglia Savoia felice di essere tornata italiana a pieno titolo e oggi scopriamo che non sono così felici. Il servizio pubblico ci ha informato male o il loro era un disagio latente che solo un consulto tra Crepet e Meluzzi avrebbe potuto scoprire? Propongo una indagine interna alla Rai per scoprire la verità.

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mercoledì, novembre 21, 2007

Scortese per audiodifesa

Cara Ilaria D’Amico, tutti i lunedì provo a vedere il tuo Exit ma puntualmente prendo l’uscita di sicurezza (il telecomando). Le frequenze del tuo timbro di voce mi procurano squilibri vestibolari. Sentirti parlare mi provoca lo stesso fastidio di un gessetto spezzato male che miagola sulla lavagna. Lunedì trattavi due temi interessantissimi: le tasse e la fine del mondo. Ho dovuto rinunciarci. E’ anche colpa dello studio-hangar da dove trasmetti: troppo grande e dispersivo. Gli ospiti ti stanno lontano e quando le loro voci si accavallano tu aumenti esponenzialmente il volume della voce-gessetto raggiungendo livelli vocali da rompicristalli. Cara Ilaria D’Amico, con la tua amica Monica Bellucci ho il problema contrario. Lei in tv parla quasi sottovoce e mi aspetto sempre la sottotitolazione. In entrambi i casi ci sarebbe un modo per non costringermi a cambiare canale: mettere il muto. Però mi sembrerebbe una scortesia verso due così belle signore.

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martedì, novembre 20, 2007

Bonolis: dalla leggerezza alla stregoneria

Caro Paolo Bonolis, in attesa di intavolare le trattative per il rinnovo del tuo contratto ti rilassi tenendo lezioni all’università. La Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza, ti ha dedicato un incontro intitolato “La tv all’italiana”. Visto che spesso uaz-americaneggi, avranno pensato che sei il più adatto per parlare dei difetti dei televip italiani proprio come ha fatto Alberto Sordi nel cinema. Sei convinto che “c’è una strada italiana della televisione che è figlia di una cultura secolare come la nostra e dell’evoluzione della medesima” e giustifichi i momenti in cui la nostra tv è meno creativa “Sicuramente forme di paralisi ci sono. Ma la paralisi che produce la televisione non è diversa dalla paralisi che è prodotta dalla politica, dalla paralisi che è prodotta dalla religione. Son tutte forme di stregoneria” (dal Tgla7 del 19/11/2007). Hai ricordato anche i tuoi esordi: “quando ho cominciato io c’era molta leggerezza. Leggerezza nella volontà di inventarsi strade nuove, territori nuovi, argomentazioni nuove, modi di usare la parola nuovi”. Caro Paolo Bonolis, ma allora rifare Ciao Darwin non è da considerare come una tua paralisi creativa (o stregoneria che dir si voglia). E’ un precisa volontà di tornare alle tue origini. Quando parlerai con Pier Silvio Berlusconi per il nuovo contratto, tu digli che vuoi rifare Bim Bum Bam. A Mediaset c’è tanto bisogno di ridare il giusto significato alla parola “leggerezza”. Sono convinti che Buona Domenica sia intrattenimento leggero. Allora perchè è così indigesta?

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lunedì, novembre 19, 2007

Una ballerina popolare

Cara Veronica Pivetti, è valsa la pena lasciare Tempi moderni per andare a Ballando con le stelle: sei in finale. Ieri eri a Domenica in Rosa insieme a Milly Carlucci e agli altri finalisti. Un filmato ci ha mostrato le tappe più significative del tuo nuovo percorso artistico. Da quando in sala prove hai confessato il tuo disagio perchè il tuo partner ti diceva “Tira fuori la tua femminilità” e tu confessavi “Mi dà un fastidio tremendo. Bisogna che lui mi venga a prendere lì dove sto”. Fino a quella volta che te ne sei andata in lacrime. Lorena Bianchetti ti chiede se c’è stato un momento in cui hai pensato “ma chi me l’ha fatto fare” e tu ammetti: “l’ho detto più di una volta… chi me l’ha fatto fare. All’inizio quelle lacrime che avete visto e che ripasseranno per sempre in televisione… in realtà si c’è stato un momento in cui ho pensato… io forse questa difficoltà non la supero. Perchè combattere con sè stessi significa avere il più temibile avversario. Però ce l’ho fatta. Attaverso il ballo ho trovato un modo per fare maturare la femminilità”. E’ il momento della tua esibizione in diretta per allietare la domenica pomeriggio degli italiani e Paolo Belli la lancia con il solito entusiasmo: “Mariotto ha dichiarato che loro sono una coppia che amano soprattutto essere sado-maso. Infatti da quando lei ha saputo questa cosa… scende in pista con tante catene che l’Aci la consiglia in caso di neve…. Irene Pivetti e Mauro Rossi!!!”. Cara Veronica Pivetti, tutta la tua femminilità la metti in un succintissimo gonnellino color oro per mostrarci i tuoi progressi di ballerina popolare e ti esibisci sulle note di My Sharona con un’energia da far invidia a Michela Vittoria Brambilla. A proposito, mi rivolgo all’ex presidente della Camera. Da oggi abbiamo un nuovo Partito del popolo. Non è che ti vien voglia di tornare alla politica attiva? C’è sempre più bisogno di ballerine.

humanum est

Cari amici di carotelevip, grazie a tutti per la correzione. So bene che è Irene e non Veronica ma sarà stata la presenza della Brambilla nel finale del post e mi sono banalmente confuso (pensando a veronica Berlusconi? boh e pure mah). Un pò è anche colpa dello stress del lunedì. Chiedo scusa a voi e soprattutto a Veronica Pivetti.

aggiornato alle ore 12.10

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domenica, novembre 18, 2007

i dialoghi tra Si e No

: Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha preso le distanze da Striscia la notizia per i suoi servizi satirici sulla compagna di Gianfranco Fini.

: A lui tocca risolvere le beghe mentre il vice presidente Pier Silvio Berlusconi ha il compito di commentare i brillanti risultati raggiunti dal gruppo. Tipo gli ascolti di Striscia la notizia.

ipse dixit

La derisione che si trasforma in dileggio non è accettabile nei confronti di scelte sentimentali che non hanno alcuna attinenza con la vita pubblica del paese. In particolare se ci sono nuove vite in arrivo.

Fedele Confalonieri

da la Repubblica del 17/11/2007

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una settimana fa

dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini sul quotidiano Metro del 12/11/2007

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sabato, novembre 17, 2007

Una Bignardi cip cip cip

Cara Daria Bignardi, durante l’intervista barbarica a Raoul Bova, il tuo regista ha abbondato con in primissimi piani; tuoi e suoi. Una specie di duello degli sguardi languidi. Quando gli hai chiesto della sua “prima volta” a Roccella Ionica, gli stacchi del regista sono diventati compulsivi; come se il mixer video andasse al ritmo dei battiti del tuo cuore. La maggior parte delle domande gliele hai cinguettate. Verso la fine sei stata più energica. Lui, pur essendo ormai un divo di livello internazionale, a tuo parere è poco spavaldo e hai provato a scuoterlo: “Sofia Loren dopo il successo di Alien contro Predator ti ha detto “Adesso comportati da divo, te lo puoi permettere”; lo hai fatto?”. E lui: “No, non ce l’ho fatta”. Duro il ragazzo. Ma non ha fatto i conti con la tua vena barbarica: “Sei più bello tu o Scamarcio?”. Bova non ha dubbi: “Lui, è più giovane… ovviamente”. Tu non ci stai: “Adesso mi alzo e me ne vado… oh!… ma tu sei il terzo nel mondo!… Raoul, posso fare il tuo coach? Se mi stufo di fare la giornalista mi prendi come coach?… Più sicuro di te! La risposta è: Io sono più bello di Scamarcio, sono anche più alto!” (battendo i pugni). Cara Daria Bignardi, quasi quasi ti preferisco cinguettante.

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venerdì, novembre 16, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro presidente della Rai Claudio Petruccioli, è partita la vostra campagna per invogliarmi a pagare il canone con una maggiore consapevolezza dei benefici che la cosa mi darà. Negli spot, gli attori impersonano degli abbonati totalmente assuefatti alla febbre da tubo catodico. Un ragazzo porta a far conoscere la sua ragazza ai genitori. Lei per superare l’esame si esibisce in uno stacchetto da velina. La madre dell’estasiato fidanzato si trasforma in direttore del casting e sentenzia: “Grazie, le faremo sapere”. Lo slogan riassume le nobili intenzioni che la Rai nutre per il 2008: “Non vogliamo farti assomigliare alla televisione. Vogliamo una televisione che somigli a te”. Caro presidente della Rai Claudio Petruccioli, ed io che finora mi sono accontentato di avere “di tutto, di più”.

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giovedì, novembre 15, 2007

I nostri Beckham

Cara Ilary Blasi, hai raggiunto il tuo Francesco Totti negli spot telefonici. E’ l’inizio di una saga pubblicital-familiare? Per il momento stendi i panni e dopo una giornata da massaia ti ritrovi nel lettuccio con il tuo Francesco per una rilassante lettura sotto un cielo stellato. La vostra casa-spot non ha il tetto e ti fa venire un pensiero tanto romantico quanto poetico: “Francè! Guarda! Una stella cadente! Esprimi un desiderio!”. A Totti spetta il compito del comico che chiude la battuta e, vista l’assenza del tetto, il suo è un desiderio pragmatico: “Speriamo che non piova”. Tu chiudi il libro con energico disarmo. Cara Ilary Blasi, è probabile che prima o poi ti vedremo correre per spot dietro ai tuoi figlioletti in cerca di una energetica merendina come Fiona May. Nel frattempo fai bene ad allenare il tuo pupone a fare l’attore. La nostra tv ha tanto bisogno di trovare i nuovi Sandra e Raimondo. Però dovete trovare degli sceneggiatori che sappiano sfruttare al meglio le vostre personalità. Professionisti che non facciano dire a Totti “Speriamo che non piova” anzichè “Speramo che nun piove”.

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mercoledì, novembre 14, 2007

Teo lo ha fatto per Ricci

Caro Antonio Ricci, ieri sera hai eguagliato Fabio Fazio (che fece annunciare in diretta la gravidanza a Ilary Blasi) e Paolo Bonolis (che seguì passo passo una gravidanza a Domenica in). La storia d’amore tra la tua velina Thais e il tuo conduttore estivo Teo Mammucari ha dato il frutto più bello. Enzo Iacchetti ha impersonato Maria De Filippi alla perfezione e rivolgendosi a Thais ha detto: “Cara Thaissa, Teo ci ha chiamato perchè ha un messaggio molto importante che ti riguarda e noi lo vediamo in esclusiva, prego”. Il postino Gimmy Ghione ha risposto alla “chiamata” di Mammucari che ha dato la notizia nel momento di massimo ascolto della televisione italiana: “Chiedo scusa per l’imbarazzo… sono un pò impacciato… è successo così… il 9 settembre io e la mia compagna Thais… tra lascia e prendi, lascia e prendi…. perchè io ho tentato di allontanarmi da lei… le ho detto sono più grandicello di te, ci sono problemi, lavoriamo nello spettacolo… sono scappato diverse volte anche a Miami… poi alla fine, insomma, l’amore ha trionfato… mettiamola così. Il 9 settembre tornando da Ponza abbiamo deciso di fare un bambino… il destino ha voluto che accadesse… dunque Thais sta incinta”. Intanto Thais, al centro dello schermo dentro l’effetto cuoricino, si mangiava con gli occhi il suo amore. Poi in studio ha rassicurato tutti che sta bene e ha cambiato il copione: anzichè dire la frase-Distraction “Teo l’ho fatto per te” ha detto “Teo, l’ho fatto con te… perchè ti amo!”. Enzo Iacchetti si è sentito di dire “Siamo arrivati ad un livello di televisione un pò vergognoso” ma si è visto che non lo diceva sul serio ed era felicissimo. L’arrivo dei fiori e i baci degli zii Ezio, Enzino e Melissa hanno chiuso il quadretto con un augurale lancio di riso ed uno speranzoso “Viva gli sposi!”. Caro Antonio Ricci, non c’entra l’audience. E’ che invecchiando stai diventando come il tenerone del Drive in.

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martedì, novembre 13, 2007

I limiti della conoscenza

Caro Roberto Giacobbo, a Voyager ci hai rivelato la data precisa dell’apocalisse: 21 dicembre 2012. Hai raccolto una serie di antiche profezie e di teorie catastrofiste culminate con la “profezia del sole” che hai presentato con la consueta, appassionata, convinzione: “Proprio nel 2012 il sole intensificherà di ben trenta volte la sua attività legata alle tempeste solari. Allora proviamo, con una serie di effetti elettronici, di capire cosa potrebbe succedere… speriamo non accada mai… in quell’anno nel caso il sole impazzisse”. Caro Roberto Giacobbo, mentre pronunciavi il tuo auspicio “speriamo non accada mai” hai incrociato le dita e le hai mostrate con sincera speranza alla telecamera. Suppongo che molti telespettatori abbiano provveduto ad altri gesti scaramantici. Caro Roberto Giacobbo, mi auguro che la Rai provveda subito al prolungamento del tuo contratto. Il 2012 è vicino e se come dici tu, “il sole impazzisse”, avremo bisogno di molte puntate di Voyager. Non tanto per spiegarci come salvarci dall’apocalisse ma perchè il mondo non può finire senza che tu ci abbia dato la soluzione a tutte le altre tematiche fisse che da anni ci propini senza mai darci una risposta. Chi disegna i cerchi nel grano? Qual’è il mistero delle piramidi? Chi ha costruito Stonehenge? Quali sono le profezie di Nostradamus che ancora si devono avverare? Dov’è il tesoro dei cavalieri templari? E soprattutto: Cagliostro è stato più o meno grande del mago Casanova?

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lunedì, novembre 12, 2007

Very Vaporidis: stagista all’Iveco e cameriere a Londra

Cara Very Victoria Cabello, i tuoi ospiti sono certi che proverai a stupirli e i più intraprendenti giocano d’anticipo. Se poi l’ospite si chiama Nicolas Vaporidis allora entra in studio fiondandosi sulle tue labbra per un bacio lunghissimo sbracandoti sulla poltrona. Per farsi perdonare ti regala un paio di confessioni che solo ad una come te uno come lui può raccontare. Dopo il suo primo film (“13 a tavola”) che non andò bene, tornò a fare il cameriere a Londra e ti racconta di quella volta che rovesciò un piatto di gnocchi nelle scarpe di una cliente. Tu prontamente gli chiedi di mimarti la scena e lui nel farlo lascia presagire un futuro comico come erede di Christian De Sica nei film di Natale. Sulla scia dei ricordi lavorativi ti racconta la sua esperienza di stagista “… all’Iveco… in fabbrica… nell’ufficio marketing… quindi non proprio in fabbrica ma nel palazzo di fronte” e di come lo abbiano liquidato dopo che lui, avendo superato il provino per il film Notte prima per gli esami, non è più tornato a lavorare: “Io avevo 4 mesi di stage più altri 4 mesi. I primi 4 li avevo fatti poi ad un certo punto ho detto… va bè, io vado via e tornerò a settembre sapendo che sarei andato a fare il film e non sarei mai tornato. Mi mandarono una lettera dopo una settimana dicendomi… non abbiamo più il piacere di averti in Iveco quindi lo stage è da considerarsi chiuso… perciò ti rimborsiamo i quattro mesi che avresti dovuto fare e che non farai… ma non ti vogliamo più vedere. Quindi io non solo ho finto, ma mi hanno dato pure i soldi di quei quattro mesi che non avrei fatto e quindi ho chiuso in bellezza”. Fa piacere sapere che l’Iveco se la passa così bene da pagare anche chi non lavora (boh e pure mah). Cara Very Victoria Cabello, il bacio deve averti inebriato non poco perchè gli hai proposto un giochino basato sull’olfatto. Lo hai fatto bendare da uno dei tuoi valletti dicendogli che avrebbe dovuto annusare il collo di una sua fan e poi riconoscerla tra altre 5. Invece ti sei fatta annusare tu. Lui ha sorriso capendo l’inghippo ma è stato al gioco e si è fatto la processione delle fan (con tanto di annusata) per poi rivolgersi a te: “Viè ‘n pò qua te”. Cara Very Victoria Cabello, il momento più intenso dell’intervista-confessione di Vaporidis è stato quando ha rivelato che, dopo quel provino per “Notte prima degli esami”, il regista gli predisse un futuro luminoso: “Preparati perchè da questo momento in poi saranno ca*** tuoi”. E del cinema italiano no?

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domenica, novembre 11, 2007

Pianeta dolce e crudele

Cara Tessa Gelisio, a Pianeta mare su Retequattro, sei uscita per una battuta di pesca con dei pescatori che usano un vecchio pattino di legno. Nella vostra rete è rimasto impigliato un cavalluccio marino. Tu hai urlato di felicità e prontamente hai ordinato al pescatore: “Liberiamolo subito! Che meraviglia!”. Poi lo hai preso in mano e lo hai immerso delicatamente in acqua. Attimi di suspance (con musica tipo “come sboccia una vita”) perchè il cavalluccio non dava segni di vita ma poi il tuo commento poetico ha spalancato le ali della speranza: “Quando viene liberata una creatura delicata come un cavalluccio marino non sempre c’è dato sapere se sopravviverà. Pianeta mare invece… lo sa!”. E il cavalluccio riprende a nuotare e a vivere. Nell’inquadratura successiva il pescatore sta ancora tirando la rete sperando in una pesca ricca: “e diamo soddisfazione a Pianeta mare… dai..”. Un modo esplicito per chiedere ai pesci di collaborare fattivamente alla riuscita della trasmissione come ha fatto il cavalluccio marino. Tu lo inciti a mani giunte: “e tirami su un pesciolone!… fa qualcosa”. Nella rete cade un pesce tronista che accetta il ruolo di protagonista, mentre tu urli “Pesceeee!!!” alla telecamera che ti inquadra da un’altra barca. Ma non è lui a finire in padella nella parte finale del programma, bensì un polpo. Cara Tessa Gelisio, che fortuna nascere cavallucci marini.

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sabato, novembre 10, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Pier Silvio Berlusconi avrebbe voluto Enzo Biagi a Mediaset

: Per me resterà sempre quel burlone che recitava se stesso al Drive in

ipse dixit

Volevo Biagi con noi. Sì, l’avrei assolutamente voluto con noi perché quando penso a chi fa la televisione, non mi pongo il problema delle sue posizioni politiche.

Pier Silvio Berlusconi

dal corriere.it del 9/11/2007 citando un’intervista pubblicata su “A”- Anna della prossima settimana

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venerdì, novembre 09, 2007

Un Fede Braveheart per Monica Bellucci

Caro Emilio Fede, durante la Festa del Cinema di Roma le telecamere del Tg4 erano tutte per la tua carissima amica Monica Bellucci. Per te, la sua camminata sul tappeto rosso, è stata l’emblema della Festa e nei giorni successivi l’hai riproposta anche se ormai lei era tornata in Franscia (proprio come fai con le immagini di Silvio Berlusconi tra la folla intento a toccare mani e a salutare i suoi fan). Si lo so che ho detto Silvio Berlusconi, ma adesso non ci pensare e concentrati su Monica Bellucci; lo sai che è sotto attacco? Qualche giorno fa ha cominciato Paolo Villaggio: “La televisione ha imposto un tipo di attore nuovo, anche se non sa aprire bocca: contano gli indici di ascolto, fare certi numeri. Forse e’ per questo che alla festa del cinema di Roma c’era Monica Bellucci, ma non c’era traccia di Monicelli o di Rosi” (da ansa.it del 19/10/07). Anche Luca Barbareschi (durante la presentazione della serie poliziesca di Raidue Nebbie e delitti) è stato poco gentile con lei: “Al cinema le brave attrici faticano ad ottenere la parte, altre invece non hanno problemi. Monica Bellucci è una gran bella gnocca ma non è certo una brava attrice. Vederla aprire il festival del cinema a Roma è stato proprio il segno di questo sistema” (da corriere.it del 7/11/07). Caro Emilio Fede, per un giorno lascia stare i guai di Prodi e prodigati come un impavido cavaliere per difendere l’onore professionale della Bellucci. Armati di valigia e telecamera, raggiungila a Paris e falle una delle tue grandi interviste a cuore aperto. Il modello “Fede-intervista-Gregoraci” sarebbe perfetto. Guarda che se non ti sbrighi, la invita Fabio Fazio a Che tempo che fa e la affoga nei complimenti e nella meraviglia più sfrenata. Salvala!

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giovedì, novembre 08, 2007

Mollica sprint

Caro Vincenzo Mollica del Tg1, la tua intervista a Celine Dion è stata più breve del solito perchè incombeva la Champion’s League. In un minuto però tu fai miracoli e sei riuscito nell’ordine: a parlare del suo nuovo cd; a farci una sintesi di come le va la vita; a lanciare la tappa italiana del suo tour europeo; a dirci quanti milioni di dischi ha venduto finora; a farci vedere quanto è simpatica; a mostrarci dei frammenti del nuovo video; a raccontarci che “ama fare shopping in Italia ma tutte le volte che viene spende troppo e la sera si pente”. Il minuto di Mollica è lunghissimo e c’è perfino tempo per farle dimostrare la sua passione per la musica italiana con una prova schiacciante: accennare l’Italiano di Toto Cutugno “lasciatemi cantare… sono un italiano… italiano vero”. Caro Vincenzo Mollica del Tg1, nei prossimi giorni dovrai lanciare il ritorno di Adriano Celentano su Raiuno (e il suo nuovo cd). Guarda che quello non si accontenta di un minutino veloce veloce.

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mercoledì, novembre 07, 2007

Sotto casa a Rivombrosa

Cara Angela Melillo, chi si sveglia alle 6 del mattino, può ammirare la tua recitazione nuda e molto cruda nelle repliche di Sotto casa, la sit-flop-com di Raiuno. Ora però sei anche in primissima serata nel polpettone in costume La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa. Intrepreti il ruolo di una principessa e ieri hai ricevuto gli omaggi ufficiali di Sipario che ti ha chiesto se ti senti un pò principessa da quando hai fatto questo ruolo. La risposta sembra presa dal manuale della piccola principessa per caso: “Bè, questo per me è un sogno perchè è sempre stato un desiderio. Insomma, interpretare il ruolo di una principessa è meraviglioso. E poi ti devo dire la verità che indossare determinati costumi… proprio fa sì che si ha un atteggiamento diverso, particolare, ovviamente non puoi avere un atteggiamento come se indossassi un paio di jeans”. Cara Angela Melillo, in Sotto casa indossi spesso i jeans ma non riesco a trovare delle differenze tra le due interpretazioni.

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martedì, novembre 06, 2007

L’appello di Minoli per la bella tv. E Giletti?

Caro direttore di Rai Educational Giovanni Minoli, sei tra i promotori di un appello “per la bella tv” e a quanto sembra anche per salvare la Rai da se stessa: “Siamo lavoratori giornalisti, autori e operatori della Rai e del mondo della televisione, dell’informazione e della comunicazione. Vogliamo un’informazione libera, fondata su valori e scelte che aiutino l’Italia a diventare un paese moderno. La modernità non è sinonimo di cinismo e di crudeltà. Un paese è moderno quando la libertà e la giustizia valgono un po’ di più del mero consumo o dell’audience” (da ilgiornale.it del 28/10/07).

Per non dare tutte le colpe alla Rai l’appello vuole aprire anche la discussione con le altre tv: “Pensiamo che le tv commerciali debbano competere nel mercato con valori che promuovano il merito e non la forza. Per questo, intendiamo aprire una larga discussione, senza rete e senza ipocrisie, sul ruolo della televisione oggi in Italia, sul suo rapporto con il paese e con la cultura italiana. Abbiamo l’impressione che la tv da tempo sia stata lasciata sola. Così può andare alla deriva, trascinando con sè la cultura del Paese. Non lasciamo sola la televisione, non abbandoniamo a se stessa un pezzo della cultura italiana” (da tgcom.it del 27/10/07).

Caro direttore di Rai Educational Giovanni Minoli, la situazione in Rai è difficile. Il presidente Petruccioli è stato sfiduciato dalla Commissione parlamentare di vigilanza. Il direttore generale Claudio Cappon ha paura che la finanziaria confermi il tetto di 274mila euro all’anno per i compensi ad artisti e consulenti perchè “apre una prateria a Mediaset e Sky. La tv non si fa con i mattoni e le lamiere, ma con la tecnologia e i talenti. Vincoli amministrativi alla gestione delle risorse umane producono effetti devastanti” (da la Repubblica del 5/11/07).

In più mettici la spietata analisi di Massimo Giletti: “Il difetto della tv pubblica e’ la burocrazia. Però ha anche un pregio: le persone ai vertici cambiano sempre, e così è più facile barcamenarsi” (da Ansa.it del 31/10/07 citando un’intervista a Donna Moderna dell’1/11/07).

Caro direttore di Rai Educational Giovanni Minoli, non so se Massimo Giletti è tra i firmatari dell’appello “per la bella tv”. So che non perde occasione per esserti riconoscente: “Non ho mai sognato di fare questo mestiere. Semplicemente mi ci sono ritrovato, quando Minoli mi ha fatto lavorare per Mixer” (sempre da Ansa.it del 31/10/07). Caro direttore di Rai Educational Giovanni Minoli, va bene, dai; facciamo che il passato non conta e che se ti fanno direttore di Raiuno poni rimedio.

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lunedì, novembre 05, 2007

Un Mimun tutto nuovo

Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, stasera torni alla conduzione del Tg5 in uno studio tutto nuovo. Sabato hai mandato Cristina Parodi a Striscia la notizia per annunciare che, oltre allo studio, il Tg5 sarà tutto nuovo anche nei contenuti. Ha detto che vi ispirerete a Striscia la notizia per essere più vicini alla gente, per fare un giornalismo più di denuncia e che il vostro Gabibbo sarà Andrea Pamparana. Hai preso anche giornalisti-conduttori da altre testate come Elena Guarnieri (da Studio Aperto) e Simona Branchetti (da SkyTg24) che ieri erano a Buona Domenica per catturare il loro pubblico. Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, se Antonio Ricci è uno dei tuoi modelli saprai come la pensa sui telegiornali: “Dicono tanto delle veline, ma quelle di Striscia sono una provocazione: le vere veline sono le telegiornaliste. E il vero show lo fanno i tg” (da “A” Anna di questa settimana). Ma tu non farai uno show: “Non è un problema di governi o maggioranze. Vogliamo capire se gli aumenti di pane, pasta e latte sono ingiustificati, sottolineare che è giusto pagare le tasse ma non è giusto avere servizi scadenti” (da tgcom.it del 4/11/07). Caro direttore del Tg5 Clemente J Mimun, non vorrei disilluderti ma guarda che non è una grande novità: lo fa tutti i giorni Emilio Fede al Tg4 (da quando Berlusconi non è più al governo, ovvio).

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sabato, novembre 03, 2007

amici di carotelevip, torno lunedì 5 novembre. Buona domenica.

il postino (o piccolo post)

Caro Pino Insegno, hai invitato Silvio Berlusconi a vedere il tuo spettacolo teatrale “Vieni avanti cretino”, lui non se l’è fatto ripetere due volte e c’è venuto. Non solo, su tuo invito, è salito sul palcoscenico ed ha regalato al tuo pubblico uno dei suoi pezzi forti di comunicatore: ha raccontato tre barzellette. L’esibizione non deve essere stata esaltante perchè nè il Tg4 nè Sipario ce l’hanno mostrata. Tu e lui siete in buoni rapporti: “Sono venuto perchè avevo promesso a Insegno che avrei assistito al suo spettacolo. E le promesse si mantengono” (da la Repubblica del 2/11/07). Caro Pino Insegno, non è che lo slogan con la promessa del milione di posti di lavoro gliel’hai scritto tu?

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venerdì, novembre 02, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Deborah Salvalaggio, sei tornata dall’Isola dei mezzi famosi e mezzi no, giusto in tempo per promuovere l’uscita del calendario che hai fatto per Max. Se rimanevi un solo giorno in più in Honduras, il calendario usciva senza di te. Che fortunata coincidenza. Dalle prime foto che circolano, è chiaro che si tratta di un calendario a cui manca solo la parola. Le parole invece non ti mancano quando all’Italia sul Due devi commentare l’ammutinamento dei tuoi ex colleghi telenaufraghi che vogliono più shampoo per tutti. Ti sei schierata con quelli che li rimproverano di aver sprecato lo shampoo per lavare gli indumenti invece di conservarlo per “lavarsi le parti intime”. Cara Deborah Salvalaggio, a me questa tua affermazione è sembrata una sottile allusione pubblicitaria per il calendario in cui emerge la tua parte più intimista.

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giovedì, novembre 01, 2007

Chi ti capisce è bravo

Caro Jonathan del Grande Fratello non so che numero, a Modeland su All Music, hai sottoposto a provino una certa Flora F. di 25 anni, scelta dalla top model Marta Cecchetto. L’avete messa in bikini con accanto i suoi numeri: altezza 178 cm; peso 52 kg; seno 84 cm; vita 56 cm; fianchi 88 cm e un per me incomprensibile IMC 16. Il provino è proseguito con inquadrature dettagliate del fisico e con la prova interpretativa in cui tu le suggerivi un’espressione da rifare per immortalarla in uno scatto fotografico. Le hai chiesto di essere “scazz..a” e lei l’ha fatto talmente tanto bene da farti uscire uno dei tuoi caratteristici urletti: “bra-vaaa!!!”. E poi: “adesso sul sexy stupiscici, non scontato… un pò baywatcciosa se vuoi…. brava, tieni così… scatto!!” e “adesso sei elegante… sei Rania di Giordania… brava, più Rania ancora…”. Nella prova della sfilata fai da te (ovvero sfilare con i vestiti del suo armadio personale) hai invitato Flora ad aprire il giacchino per mettere in luce il pezzo sopra del costume “brava! fai impazzire la gente a casa!” accompagnandola con una serie di urletti di approvazione. Eccoti al commento finale: “Parliamo del tuo self-look… stivalata camperos, non ci fa impazzire… è un pò demodè. Potevi evitare la cintura. Bellissima la pancia con i cubetti. Il costume….”. Non sono in grado di riportare quello che hai detto dopo perchè, nonostante lo abbia registrato e riascoltato più volte, il tuo parlare si è impastato in un arrovellato eccesso di “erre” e ad un insieme di parole ripetute a mitraglia. Caro Jonathan del Grande Fratello non so che numero, per uno che da grande vuol fare il conduttore a tempo pieno è molto più importante farsi capire che avere un look di grido. Tu hai solo il grido.

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lunedì, dicembre 31, 2007

il carotelevip 2007

i caritelevip degli anni scorsi

Auguri di buon anno! Torno venerdì 4 gennaio 2008.

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domenica, dicembre 30, 2007

Chi sarà il caro televip 2007?

Domani ultimo post dell’anno con l’assegnazione del caro televip 2007? Chi sarà? E soprattutto, perchè?

i dialoghi tra Boh e Mah

: Le ragazze della squadra italiana di sci vincono in Coppa del Mondo ma la Rai non trova gli spazi per trasmettere le gare in diretta.

: Basterebbe una telefonata per mandarle subito in onda.

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sabato, dicembre 29, 2007

Spontanee affinità tra la Balivo e Malgioglio

Cara Caterina Balivo, a Festa italiana hai ospitato Cristiano Malgioglio che sul filo dei ricordi ci ha raccontato di quando da bambino (10/12 anni) gli rubavano la merenda e lui, per scoprire chi fosse il ladruncolo, ci metteva il lassativo che usava la madre. Il baby ladro di merendine rimase a casa per una settimana a causa degli effetti dirompenti dell’astuzia di Malgioglio. Cara Caterina Balivo, il pomeriggio di Raiuno è sempre di più nelle tue mani anche se la presenza di Malgioglio ti fa venire la nostalgia di quando affiancavi Massimo Giletti a Casa Raiuno, a tuo dire: “Un programma di grande successo chiuso dopo due anni, ecco”. Malgioglio era la star indiscussa di quel programma ma ha parole solo per te: “Dovete sapere che Caterina ballava e cantava alla perfezione… ma i filmati ci saranno!… fate vedere Caterina mentre balla e canta… è stupenda!”. Pochi minuti prima ti aveva adulata: “Devo dirti che sei di una bellezza incredibile, troppo bella. Non c’è stato nessun regista che ti ha fatto qualche proposta? Io vorrei fare un annuncio a Tornatore; una donna come te può lavorare con lui”. Tu dapprima hai fatto la modesta “No, nessuno mi fila” e subito dopo ci hai ripensato, perchè non si sa mai: “Il mio numero è: 339”. Con Malgioglio hai altre cose in comune; dopo l’Isola dei famosi lui non mangia più pane e pasta. E tu: “anch’io da due anni non mangio più nè pane, nè pasta”. Cara Caterina Balivo, il tuo affiatamento con Malgioglio è stato così spontaneo, intimo e personale che da abbonato mi sono sentito talmente in prima fila da avere la sensazione di violare la vostra privacy. Una sensazione bruttissima.

Chi sarà il caro televip 2007?

La risposta lunedì 31 dicembre nell’ultimo post dell’anno.

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venerdì, dicembre 28, 2007

La bellissima grande sorella

Cara Laura Torrisi, in qualità di Moglie bellissima, hai accompagnato Leonardo Pieraccioni in una delle tappe più importanti del tour promozionale del vostro film: Il treno dei desideri di Antonella Clerici. Hai fatto un ingresso trionfale proprio mentre Pieraccioni diceva alla Clerici che è stufo delle more e che nel prossimo film metterà una bionda rotondetta. Il tuo arrivo lo ha riportato alla ragione e la Clerici si è messa in disparte lasciandoti l’onore di una sfilata sul binario dei desideri con andatura da modella. Ieri il Corriere della Sera (in un articolo a firma di Valerio Cappelli) ti ha promossa a pieni voti: “la rivelazione di Natale… la debuttante Laura Torrisi non è la solita bella statuina: ci sa anche fare davanti alla cinepresa, la nuova Sabrina Ferilli in salsa toscana”. Mica poco per una che deve la sua popolarità al Grande fratello non so che numero. Tu però sei decisa a lasciarti dietro le spalle la casa con la porta rossa: “Quel reality era solo un’occasione in più, avevo visto solo la prima edizione con Taricone, non mi piaceva più di tanto. La mia aspirazione non è di essere riconosciuta per strada. Se fai un reality la gente è aggressiva, pesante, si sente in diritto di farti le domande più intime, se fai cinema ti chiedono: quando la rivedremo? Al cinema c’è più creatività, in tv è tutta una scaletta e devi sorridere a comando” (sempre dal Corriere della Sera di ieri). Cara Laura Torrisi, ho l’impressione che tra un pò ti lamenterai anche del cinema con parole tipo: “mi offrono solo parti da bellona… io vorrei misurarmi con dei ruoli drammatici… mi sento pronta per farlo”. Ciak, azione, stop. Avanti la prossima!

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giovedì, dicembre 27, 2007

Il sogno di mamma Panicucci

Cara Federica Panicucci, nel tuo nuovo programma (intitolato Mi raccomando, in onda ieri sera su Italia Uno) affidi a dei bambini (dai 4 ai 7 anni) una serie di missioni che devono portare a termine da soli: uscire di casa per andare in farmacia a comprare i pannolini alla sorellina; uscire di casa e prendere il taxi per portare una scarpa al papà in ufficio; uscire di casa per andare in lavanderia a lavare l’orsetto di peluche. Una super equipe li segue per salvaguardare la loro incolumità. Ne vengono fuori delle gustose candid camera che ricordano molto il Chi ha incastrato Peter Pan? di Paolo Bonolis. Sei consapevole che il primo punto debole della trasmissione è il rischio di emulazione e allora ti rivolgi ripetutamente al telepubblico baby con la raccomandazione: “Bambini non uscite di casa senza il permesso dei vostri genitori! Mi raccomando, non fatelo! non fatelo!… Bambini non attraversate la strada da soli!”. A quello stesso pubblico poi arrivano anche le lodi che fai ai loro coetanei in studio per aver superato la missione da soli: “Sei andato da solo? Lo hai fatto da solo? Lo hai comprato da solo? Bravo!”. Proprio per evitare il rischio emulazione io eviterei anche di fare loro tutti questi complimenti; tanto noi telespettatori adulti lo abbiamo capito che hanno fatto tutto da soli. Cara Federica Panicucci, hai spiegato che nelle intenzioni del programma c’è la voglia di immaginare, per una volta, un mondo migliore in cui i genitori possono mandare in giro i propri figli senza problemi. L’atmosfera natalizia si presta ai sogni; Natale è la festa dei bambini e voi avete giocato. Ora la regoletta vuole che duri poco. Il secondo limite del programma si chiama Dario Bandiera. I suoi tentativi di far ridere sono sterili. Per lui l’unica soluzione è di farlo tornare ad esibirsi in qualche sagra paesana dove il pubblico può rispondere per le rime alle sue puerili sonorità.

Chi sarà il caro televip 2007 ?

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sabato, dicembre 22, 2007

Buon Natale ai lettori di caro televip.

Torno giovedì 27 dicembre.

grazie a mosette per la gif animata

Chi sarà il caro televip 2007?

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venerdì, dicembre 21, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro direttore autosospeso di Rai Fiction Agostino Saccà, il pezzo più significativo della telefonata tra te e Silvio Berlusconi (pubblicata da L’Espresso), a me sembra quello in cui “il Presidente” ti chiede di chiamare un’attrice e insiste per spiegarti il perchè ma tu cerchi di fermarlo con queste parole: “ma no, Presidente non mi deve spiegare niente … Presidente, lei è la persona più civile, più corretta… ma questo nome è un problema mio …”. Un pezzo da vera e propria commedia dell’arte del potere.

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chi sarà il caro televip 2007?

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giovedì, dicembre 20, 2007

Chi difenderà Coco da Briatore?

Cara Simona Ventura, c’è un lavoro per SuperSimo: difendere il tuo naufrago Francesco Coco dal tuo amico Flavio Briatore. Coco ha lasciato l’Isola dei Famosi perché voleva tornare a fare il calciatore. Era in trattative per giocare nel Queen’s Park Rangers di Flavio Briatore. La trattativa è finita male. Coco ha dichiarato che Briatore è il migliore nella Formula 1 ma non nel calcio. Briatore ha replicato: “E’ un gran maleducato. Se ne è andato senza neanche salutare. Come un ladro. Probabilmente crede di essere ancora all’Isola dei famosi” (da corriere.it del 18/12/2007). Cara Simona Ventura, ci risiamo. La tua Isola viene incolpata di tutto e di più; non è possibile. Devi intervenire a difesa della buona educazione di tutti i tuoi isolati: passati, presenti e futuri. Anche perché leggendo la dichiarazione di Briatore non si capisce se il riferimento all’Isola dei Famosi riguardi il paragone con un ladro o la semplice maleducazione. In entrambi i casi SuperSimo deve fare qualcosa. Come dici? Non hai tempo perchè sei troppo impegnata nel progetto discografico che ti vede cantante e co-autrice, con Cristiano Malgioglio, di una canzone-mambo da interpretare in spagnolo? E prendetevelo, Coco, come suonatore di nacchere.

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mercoledì, dicembre 19, 2007

Gentiloni firma l’aumento del canone tv: da 104 a 106 euro.

Caro Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, hai firmato il decreto che aumenta di due euro il canone tv, come spiega una nota del tuo dicastero, “in misura tale da consentire alla Società concessionaria della fornitura del servizio di coprire i costi che prevedibilmente verranno sostenuti in tale anno per adempiere gli specifici obblighi di servizio pubblico generale radiotelevisivo affidati alla Società, prendendo anche in considerazione il tasso di inflazione” (da ansa.it del 18/12/2007). La Società concessionaria si chiama Rai – Radio Televisione Italiana e, come dite voi al ministero, “prevedibilmente” nel 2008 farà servizio pubblico come l’ha fatto nel 2007. Ci saranno polemiche per questo aumento ma non mi tirare fuori la solita litania che “il canone italiano è il più basso d’Europa” perchè “la Rai è anche la tv pubblica europea che registra la maggior quota di introiti dalla pubblicità, addirittura il 52% dei ricavi totali, contro il 23% della Bbc e il 36% di France Television” (dal corriere.it del 26/10/2007). Caro Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, oggi l’abbonato mette da parte il suo egoismo che lo porterebbe a chiedere di sapere chiaramente quali sono i programmi finanziati dalla pubblicità e quali attingono al canone. Oggi è il giorno di avere comprensione per la frustrazione di un ministro: partito per mettere la firma su un grande progetto di riforma radiotelevisiva che si ritrova a firmare impopolari provvedimenti di ordinaria amministrazione.

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martedì, dicembre 18, 2007

Corona ci spiega perchè i tronisti vanno da Maria

Cara Maria De Filippi, ieri il tuo programma Uomini e donne è stato nobilitato dalla presenza di Fabrizio Corona. Il pretendente Giovanni (ex calciatore del reality-flop Campioni-Il sogno) ha detto alla tronista Serena di non essere stato di recente in discoteca; Corona ha portato le fotografie che dimostrano il contrario. Ha anche dispensato il suo verbo sul perchè tanti uomini e donne vogliono partecipare al tuo programma: “Io penso che sia i tronisti che i corteggiatori, se sono qui, il primo motivo e unico… è che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo. Perchè sennò uno il fidanzato se lo trova a casa, se lo trova in mezzo alla strada. Partendo da questo presupposto che siamo tutti qui… parlo anch’io che se oggi son venuto qui c’è un motivo, perchè ho bisogno di dare una certa visibilità a un qualcosa che voglio… allora se siamo tutti qua, siamo qua per farci vedere. Poi se nascono delle storie, magari ci si può innamorare come è successo tante volte, però ci si innamora dopo… si viene qui per un altro fine, quello di diventare famosi, apparire ed entrare in un certo tipo di mondo che è il mondo dello spettacolo che fa gioco a tutti”. Tu lo hai ascoltato in religioso silenzio ed hai incassato un così autorevole e originale parere, come l’ennesimo importante riconoscimento alla tua creatività televisiva. Cara Maria De Filippi, vedrai che il prossimo Telegatto quelli di Tv Sorrisi e Canzoni te lo faranno consegnare da lui.

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lunedì, dicembre 17, 2007

E’ Natale: al cinema Pieraccioni contro De Sica e in tv Berlusconi contro Prodi.

Caro Sandro Piccinini, per tutto il pomeriggio le reti Mediaset hanno annunciato, con una scritta sui loro programmi, che avresti ospitato Silvio Berlusconi a Controcampo in qualità di presidente del Milan campione del mondo. L’apoteosi era inevitabile e tu ti sei ben guardato dal limitarla. Hai fatto appena in tempo a mandare il tuo treno con i servizi delle partite principali e poi l’arrivo di Berlusconi ha oscurato tutto e tutti. Solo Elisabetta Canalis è riuscita a non essere reverenziale. Si parlava della faccia da bambino di Pato e tu hai provato ad accendere la miccetta chiedendole se lei preferisce gli uomini “maturi”. Berlusconi si è reso subito disponibile ma la Canalis lo ha messo in guardia “Nemmeno lei mi sopporterebbe” e lui “lasci decidere a me i limiti della mia sopportazione”. Tu al centro dello studio estasiato per lo scontato successo della tua sollecitazione che ha avuto una coda altrettanto scontata con l’ennesima battuta di Silvio: “Faccio il galletto perchè mia moglie è a New York e non può vedere la trasmissione”. Caro Sandro Piccinini, dopo un’ora abbondante però mi hai dato l’impressione di volerti liberare dell’ingombrante presenza e prima di lanciare la pubblicità gli hai chiesto se i suoi impegni gli consentivano di rimanere. Lui spaparanzato come non mai si è detto a completa disposizione della trasmissione (organizzata per essere a sua completa disposizione). Sarebbe rimasto in quello studio per tutta la notte a sentirsi dire da Arrigo Sacchi quanto è bravo, ma da uomo di spettacolo ha preferito sfruttare l’opportunità, che tu gli hai servito su un vassoio di platino, di chiudere in bellezza. Hai tirato fuori la lettera che lui scrisse su “Forza Milan” dopo la vittoria della prima Coppa Intercontinentale. Una lunga dichiarazione d’amore per il Milan legata allo struggente ricordo del padre e della sua famiglia che usciva dal dopoguerra. C’è tempo solo per un’altra tua domanda: “Presidente, un rimpianto per non essere andato in Giappone?”. Lui si fa serio per la prima volta in tutta la trasmissione, poi, di slancio, corre sulla fascia per sfruttare l’assist e puntare al gol: “Dovevo restare qua perchè siamo in un momento cruciale della nostra democrazia e del nostro Paese. Siamo in un momento in cui c’è un Paese malato, una democrazia malata. Abbiamo iniziato una grande avventura, rivoluzionaria, per far si che tutti gli italiani che non si riconoscono nella sinistra e nei suoi dogmi, si ritrovino in un unico grande, grande, grande, partito dei liberali e dei moderati; per potere tutti insieme cambiare l’Italia”. Gli applausi scroscianti non coprono il tuo autorevole finale da conduttore: “Noi ci fermiamo qua… noi parliamo solo di calcio però siamo contenti dopo dieci anni di averla avuta sul nostro palco… no perchè qualcuno ci dirà… no, ecco il presidente Berlusconi…”. Vedi, caro Piccinini, Berlusconi da te ha giocato d’anticipo perchè di lì a poco Romano Prodi avrebbe buttato in rete la sequenza controllata di assist che Fabio Fazio gli ha porto sullo stesso vassoio di platino (ci deve essere una svendita natalizia su Telemarket). Caro Sandro Piccinini, tu sei pronto per il ciuffo color rosso Biscardi mentre Fabio Fazio starà benissimo con i nei color Bruno Vespa.

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domenica, dicembre 16, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara veejay adulta Carolina Di Domenico, ora che stai per diventare mamma sei più severa con certi comportamenti delle ex baby popstar. A Hit list Italia hai preso le difese di Paris Hilton che ha litigato un’altra volta con Britney Spears. Non condividi la presa di posizione di Britney che avrebbe minacciato l’amica: “Se tu non ti comporti meglio… io faccio vedere un video…”. Ci spieghi che il video in questione riguarderebbe un bacio di Paris ad una ragazza e con aria da sorella maggiore ti rivolgi alla Spears: “Ora, Britney… cò tutto quello che ha fatto Paris, secondo te… può intimorirla una cosa del genere? Direi di no. Quella mandava i video in giro cò… cose… assolutamente più pesanti…”. Poi rinfacci a Britney la storia dei cappotti che avrebbe rubato ad una festa. Cara veejay adulta Carolina Di Domenico, per te, quasi mamma, quasi trentenne, è veramente troppo.

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sabato, dicembre 15, 2007

Raccomandazioni per fiction

Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, qualche settimana fa stavi per chiudere la fiction-soap Incantesimo perchè costa troppo (state per girare la decima edizione, in economia a quanto dici). L’hai ridimensionata ma non l’hai chiusa perchè la produzione coinvolge centinaia di lavoratori che rischiavano il posto. Tenendo in vita la clinica Life, hai salvato il posto anche a molti attori del cast. Ora esce fuori una storia di presunte raccomandazioni per far parte di quel cast, condita da intercettazioni, polemiche, schermaglie tra politici e l’autosospensione del capo assoluto di Rai Fiction Agostino Saccà. Certe fiction-soap a lunghissima serialità, si prestano alla raccomandazione. Dietro ai ruoli principali affidati ad attori importanti (Paola Pitagora, Elena Sofia Ricci, Paolo Ferrari e altri), ci sono decine e decine di piccoli ruoli che vengono spesso interpretati da attori meno attori. Questi piccoli ruoli qualche volta vengono soppressi altre volte crescono a dismisura. Le sceneggiature decennali possono far diventare un personaggio da inutile ad essenziale per la trama. Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, dopo il tuo primo anno di direzione avevi fatto un bilancio che il sito di Rainew24 sintetizzava con il titolo: “Cappon: un anno intenso e difficile da Dg”. In quell’articolo da Cannes, si leggeva tra l’altro: “Proprio Rai Fiction per Cappon è un esempio di quello che le varie strutture Rai dovrebbero essere: li c’e’ una squadra d’eccellenza e i risultati si vedono. Anche se i produttori sono esterni, la mente editoriale interna funziona bene. Ed è questo per Cappon il paradigma che andrebbe applicato anche agli altri rapporti con le produzioni esterne nel campo dell’intrattenimento. L’importante è non cedere la mente” (dal sito rainews24 articolo del 22/6/2007). Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, per la relazione sul tuo secondo anno da DG, io cambierei esempio.

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venerdì, dicembre 14, 2007

Inizio e fine di un trio promettente

Caro Emilio Fede, gli italiani irritati dalla protesta degli autotrasportatori avranno ritrovato il sorriso vedendo il finale del tuo Tg4 di ieri. In un’unica immagine (di quelle con lo schermo diviso in due) siete apparsi in forma di trio: tu, Alfonso Signorini e il pupazzo di un babbetto natale di quelli che cantano e ballano al battito di mani (lo tiene Signorini sulla sua scrivania di direttore del settimanale “Chi”). Tu volevi sapere dove trascorrono le vacanze di Natale i vip del momento e lui ti ha riservato degli scoop che faranno impazzire di gelosia la sua compagna di “verissimità” Silvia Toffanin: “Giustamente nel tuo tg si dice che è aria di crisi, gli italiani fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, con questa finanziaria. Però i vip pare se la spassano molto bene. Stanno tutti per partire, stanno facendo le valigie… per esempio Michelle Hunziker e Luigi De Laurentiis stanno preparando le valigie e stanno partendo per Cortina D’Ampezzo. Un’altra coppia gettonatissima è quella di Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci che stanno ancora preparando le valigie perchè stanno partendo per i Mari del Sud. Hanno bisogno di vacanze e si prendono una lunga vacanza e se ne vanno a rosolare al sole”. Caro Emilio Fede, una giustizia esiste. Signorini, nel salutarti, ha battuto ripetutamente le mani per far partire il babbetto natale meccanico, ma quello niente; immobile, bloccato come un TIR. Avrà pensato: “Io sono un pupazzo serio e non mi presto a fare le cose a comando”.

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giovedì, dicembre 13, 2007

il postino (o piccolo post)

Caro Marco Liorni, hai deciso di non iniziare il 2008 al freddo e al gelo per aprire e chiudere la porta rossa del Grande Fratello. Dopo tanti anni ti aspettavi di più: “Forse a Mediaset si sono dimenticati che faccio il conduttore” (da tgcom.it del 12/12/2007). Caro Marco Liorni, il problema dei reduci del Grande Fratello sta tanto a cuore a Mediaset. A Buona Domenica da alcune settimane si sta cercando di risolverlo con massicce terapie di gruppo. Nelle ultime due domeniche sulla poltrona terapeutica di Paola Perego si è accomodato il romanissimo Bruno che si sente abbandonato dal mondo della tv e non ha più la possibilità di esprimersi e crescere come artista. Paola Perego sarebbe felicissima di aiutare anche te. Dunque non disperare e vai a Buona Domenica. Chissà, il prossimo anno potrebbero proporti di prendere il posto di Stefano Bettarini.

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mercoledì, dicembre 12, 2007

Papi insegnante di italiano

Cara Paola Barale, nella nuova Ruota della fortuna, Italia Uno fa girare le caselle che giravi tu a Victoria Silvstedt. Quando i concorrenti indovinano la frase sul cartellone, lei si esibisce in una camminata ondulata, allarga le braccia e applaude, applaude, applaude. Il regista la inquadra ripetutamente dal basso verso l’alto (inquadratura lunghissima). Ma il suo compito principale è di fare da spalla comica al conduttore Enrico Papi. I loro sono dialoghi da accademia della cruschetta. Papi: “Vittoria che animale posso essere secondo te?” E lei: “Tu un leone… io una tigre”. L’animale di cui si parla però è una balena e Victoria si butta sicura: “Io conoscio tute le pesche”. Con lei Papi può mostrarsi erudito: “No… la balena è un ma… è un… mamm…. mam-mi-fe… mam-mi-fe…”. Victoria che capisce al volo conclude la parola… “ro”. Applausi scroscianti del pubblico pagato e Papi che orgoglioso rivendica la sua missione: insegnare ogni giorno una parola di italiano a Victoria Silvstedt”. Cara Paola Barale, bei tempi quelli in cui Mike Bongiorno a te faceva dire poco e niente.

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martedì, dicembre 11, 2007

Bye Bye Simona Ventura

Cara Simona Ventura, ora mi è chiaro il perchè di quei vestiti rosso Ferrari, di quei capelli biondo Marylin e di quell’esibizione stile Britney Spears. La tv italiana ti sta stretta, non la senti più nelle tue corde e voli oltreoceano: “Sono pronta per trasferirmi a New York dove sto comprando una casa e dove spero di lavorare in un tipo di tv che qui in Italia possiamo solo sognare. Ho già preso accordi per svolgere uno stage in una televisione americana. Perchè voglio anche impadronirmi del loro modo di lavorare. Voglio studiare come fanno televisione. Un modo che noi possiamo solo sognare: prendiamo per esempio un programma come quello di David Letterman, il mio idolo, sarebbe impossibile da noi, dove la parodia è vista come un’arma contro il personaggio. Noi non abbiamo capito nulla. Non abbiamo il loro senso della libertà, la loro ironia nella comunicazione” (da corriere.it del 9/12/2007 citando un’intervista su Sorrisi e Canzoni di questa settimana). Cara Simona Ventura, comprala grande quella casa e portati dietro tutti i naufraghi dell’Isola dei famosi, i cantanti di Music farm, gli ospiti di Quelli che il calcio, le Tre scimmiette e i tuoi Colpi di genio e di sole. Da oggi desidero che il Governo Prodi cada, molto più di quanto non lo desideri Berlusconi. Metti che regge e fa una legge per impedire la fuga dei cervelli.

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lunedì, dicembre 10, 2007

il postone: Luttazzi che dice le parolacce? Non c’è più religione.

Caro amministratore delegato di La7 Antonio Campo Dall’Orto, sei in lizza per l’ambito ricnoscimento di direttore di rete con il marchio D.O.C. (Direttore Ob torto collo Censore). Tu con Daniele Luttazzi eri stato generoso:

“A Luttazzi abbiamo dato la totale libertà di espressione, ma chi ha una libertà così grande deve avere anche senso di responsabilità. E’ la filosofia della rete. Ciò che è accaduto riguarda l’uso inappropriato del mezzo televisivo, non la libertà di satira. In quell’intervento ho visto solo insulti personali” (dal Corriere della Sera del 9/12/2007). E’ accaduto che Daniele Luttazzi in un suo monologo nel programma Decameron, si è lasciato andare a una battutaccia (pesante, a base di pipì e di pupù) che investiva Giuliano Ferrara.

Lui la considera “un’immagine in una articolata pagina di satira che si lega alla tradizione di Ruzzante”, tu “una provocazione alla dignità e all’onore personale di un nostro collaboratore”. Caro amministratore delegato di La7 Antonio Campo Dall’Orto, se un direttore di rete decide di dare carta bianca a Daniele Luttazzi (come hai sbandierato lanciando il suo ritorno in tv), vuol dire che ha letto i suoi libri, è stato a qualche suo spettacolo ed ha visto qualche sua trasmissione televisiva. Luttazzi infila sempre nei suoi elaborati monologhi, immagini forti accoppiate ad un linguaggio di dubbio gusto. Fanno parte del suo modo di essere e della sua satira, piaccia o no. Nessuno ha mai chiesto a Saddam Hussein di tagliarsi i baffi perchè non lo avrebbe mai fatto.

Pochi giorni fa dicevi di Luttazzi: “Il suo astio mi pare comprensibile: cacciato, travolto da cause miliardarie… il suo è un modello molto americano. Un programma così mancava in Italia. Qui la satira latita” (dall’intervista rilasciata a Vittorio Zincone sul Corriere della Sera – Magazine del 15/11/2007). Caro amministratore delegato di La7 Antonio Campo Dall’Orto, è nel tuo pieno diritto di direttore, dissociarti dai contenuti espressi da Luttazzi a tutela tua e della rete che dirigi. Come è tuo diritto chiudere la trasmissione. Così come si può fare a meno di conoscere i commenti di Luttazzi sull’enciclica di Benedetto XVI. Chi vorrà, li leggerà nel suo prossimo libro di successo; ma non è per questo che hai chiuso la trasmissione:

“Sapevo dell’enciclica… basta vedere le ultime cinque puntate del Decameron, spesso di satira dura, per dimostrare che Luttazzi non ha avuto limiti, avrebbe potuto parlare benissimo di religione. D’altronde Crozza ha potuto imitare il Papa” (la Repubblica del 9/12/2007). Si, finchè ha potuto.

Caro amministratore delegato di La7 Antonio Campo Dall’Orto, si è da poco conclusa la martellante campagna pubblicitaria, sui più importanti giornali, in cui le tue star hanno messo i loro faccioni per promuovere messaggi inequivocabili. Giuliano Ferrara diceva: “Solo il mio ego è più ampio del mio corpo. La7 mi lascia spazio per entrambi”. Antonello Piroso, se possibile, era ancora più convinto della vostra unicità: “Come La7 c’è solo La7. Le altre reti non me ne vogliano: non è niente di personale”. A proposito del TgLa7. Da questa storia ne esce maluccio. Venerdì sera non ha fatto in tempo a dare la notizia per colpa tua “Ho dato la notizia della sospensione di Luttazzi prima alle agenzie che al Tg di La7” (la Repubblica del 9/12/2007).

Il comitato di redazione del TgLa7 non è dello stesso parere: “Con un incomprensibile e arrogante atto censorio il vicedirettore Pina Debbi ha deciso di non inserire nell’edizione notturna del tg dell’ 8 dicembre la notizia” (da corriere.it dell’8/12/2007). Sabato però, nell’edizione delle 20, il conduttore del TgLa7 ha letto il comunicato dell’azienda. Mandare tre giornalisti con microfono da te, Luttazzi e Ferrara, forse era troppo. Caro amministratore delegato di La7 Antonio Campo Dall’Orto, con Luttazzi hai seminato male e raccolto peggio. E da sabato, La7 è un pò più come le altre tv.

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sabato, dicembre 08, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Pippo Baudo ha scelto le vallette per il Festival di Sanremo 2008: la bionda Andrea Osvart e la mora Bianca Guaccero.

: Io ne avrei presa una sola: la rossa Michela Vittoria Brambilla. E’ più nazional-populista.

buona domenica, torno lunedì.

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venerdì, dicembre 07, 2007

Enrico Papi: l’everyman che ruba l’essenzialità a Mike Bongiorno

Caro Enrico Papi, è il momento della verità per la tua carriera. Mediaset mette a frutto l’acquisto della creatività Endemol e ti regala la conduzione del format più format che c’è: La ruota della fortuna (su Italia uno da lunedì alle 20 e 30). Tu ne avverti tutta la responsabilità: “fino all’altro giorno, quando ancora non avevo girato la ruota, sembrava tutto facile. Ora invece mi rendo conto che ho per le mani un programma storico condotto per anni dal più grande presentatore italiano. No davvero, il confronto con Mike non esiste, non posso neanche lontanamente competere con lui” (dal Corriere della Sera del 6/12/2007, articolo di Maria Volpe). Caro Enrico Papi, è il momento di provare a diventare il nuovo everyman della televisione italiana: “Il caso più vistoso di riduzione del «superman» all’«everyman» lo abbiamo in Italia nella figura di Mike Bongiorno e nella storia della sua fortuna. Idolatrato da milioni di persone, quest’uomo deve il suo successo al fatto che in ogni atto e in ogni parola del personaggio cui dà vita davanti alle telecamere traspare una mediocrità assoluta unita (questa è l’unica virtù che egli possiede in grado eccedente) ad un fascino immediato e spontaneo spiegabile col fatto che in lui non si avverte nessuna costruzione o finzione scenica…… (da Fenomenologia di Mike Buongiorno in Diario minimo di Umberto Eco). La sfida è ardua perchè: “Mike non ha eredi. In televisione ognuno è un “pezzo unico”. Ma tu hai una ambizione: “Io gli “ruberò” l’essenzialità. Quel che adoro in lui è che è un conduttore fine a se stesso: non ha pretese da predicatore, non vuole dare messaggi. Si mette solo a disposizione del pubblico” (dal Corriere della Sera del 6/12/2007, articolo di Maria Volpe). Caro Enrico Papi, e allora gira pure la ruota.

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giovedì, dicembre 06, 2007

Selvaggerie

Caro Ezio Greggio, mentre la sacerdotessa in rosso Simona Ventura celebrava il funerale dell’Isola dei famosi, tu su Italia Uno eri tra i protagonisti dell’ennesima replica del film Selvaggi. Più guardavo il film e più mi convincevo che Carlo Vanzina è un genio della cinematografia a cui bisogna riconoscere il merito di aver anticipato le tendenze della televisione italiana. In Selvaggi, c’era già tutta l’energia vitale e le sottigliezze psico-sociologiche che hanno fatto dell’Isola dei famosi il programma di punta di Raidue. Il Morandini-Zanichelli dice del film di Vanzina: “I critici romani, bontà loro, hanno elogiato la mancanza di volgarità (!), ma quella intellettuale rimane, impastata di qualunquismo assolutorio e di superficialità a base di stereotipi televisivi”. Sarebbe un’ epigrafe perfetta per la lapide dell’Isola dei famosi. Caro Ezio Greggio, un’ epigrafe che probabilmente starebbe bene anche nei titoli di coda del nuovo film di Pieraccioni. Ieri sera era dalla Ventura per accalappiarne il pubblico. Ha fatto da spalla a Ceccherini che, ha festeggiato il suo ritorno in Rai dopo l’allontanamento per volgartà (ma guarda un pò), esibendosi in qualità di ex spasimante segreto di Cristiano Malgioglio (con tanto di bacio appassionato strappa pantaloni). Caro Ezio Greggio, a proposito di superficialità. Subito dopo di voi, Mentana a Matrix ha ospitato Bonolis per dirci che Ciao Darwin non è una trasmissione così superficiale come potrebbe sembrare. Perfino gli spot telefonici dove ti spiaccichi da tutte le parti, mi sono sembrati più profondi.

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mercoledì, dicembre 05, 2007

Booksweb.tv: una bella lezione per la Rai

Cara Alessandra Casella, chi come te sa recitare e condurre, trova sempre meno spazio nella programmazione delle emittenti generaliste e così credevo fossi finita sul satellite. Invece ti ritrovo direttrice di una web tv e che web tv: la prima web tv interamente dedicata ai libri e realizzata da scrittori (tra cui Elisabetta Bucciarelli e Antonio Zoppetti, amici di questo blog) ma anche dai lettori. E’ una vera e propria tv divisa in 6 “canali” con rubriche, interviste, trasmissioni brevi, accattivanti e strutturate secondo un palinsesto giornaliero ciclico, on demand e in podcast. I primi due giorni di programmazione già dimostrano che il progetto è vincente in termini di qualità, creatività e contenuti. Tutte caratteristiche che nei palinsesti Rai faccio fatica a trovare. Ripenso alla struttura di Rai Futura, quella che avrebbe dovuto sperimentare nuovi linguaggi e ideare nuovi programmi tv. Risultato: struttura chiusa. Cara Alessandra Casella, si vede che la tua passione per i libri è stata contagiosa per il folto gruppo di professionisti appassionati che ti aiutano nel progetto. Continuate così e grazie perchè da lunedì il web ha una preziosa risorsa in più. Io da abbonato (in crisi perchè l’ora del bollettino si avvicina) spero che la Rai scovi in qualche sottoscala la voglia, l’umiltà e le intelligenze per imparare qualcosa sintonizzandosi sulla tua Booksweb.tv. Cara Alessandra Casella, scommetto che qualche creativo riciclato da Rai Futura già ha cominciato a prendere appunti e a breve ti copierà un pò. Come dici? E’ necessario anche l’ingrediente “passione”? Con quel bollettino allora mi ci asciugo le lacrime.

– il sito è

http://www.booksweb.tv/

– il blog è

bookswebtv.splinder.com

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martedì, dicembre 04, 2007

Brignano conduttore per caso

Caro Enrico Brignano, non sei il primo attore comico (e non sarai l’ultimo) che si cimenta nella conduzione di un game-show televisivo. Ma nessuno di loro ha mai scelto un programma meno divertente e interessante di Pyramid (sottotitolo: chi si capisce è bravo) che conduci su Raidue prima del Tg2 delle 20 e 30. E’ una specie di gioco dei mimi senza alcun appeal. La tua è una conduzione trattenuta, ingessata. Le battute le fanno i concorrenti e tu non le raccogli perchè sei tutto preso a fare il bravo conduttore che deve seguire la bibbia del format (americano degli anni ’70; boh e pure mah). Sei riuscito a farmi rivalutare il tuo amico Pino Insegno già conduttore del Mercante in fiera (impossibile paragonare la sonnolenza che provoca Deborah Salvalaggio all’effetto rivitalizzante che ci regalava la gatta nera Ainett Stephens). Per lanciarti in questa insipida avventura hai lasciato Zelig. Capisco che non era facile dire di no al direttore di Raidue Antonio Marano. Prima di te a fare da traino al Tg2 ci aveva messo la sit-com 7 Vite (quella in cui Elena Barolo si è distinta come attrice comica). A Pyramid tu invece ti distingui per essere impacciato, senza ritmo e inconsistente. Due concorrenti non riescono a indovinare le frasi: “Rompere le uova… stendere i panni… passare l’aspirapolvere…”. Tu intervieni in loro aiuto: “Non è facile… attenzione… il pubblico da casa può pensare che sia facile. Non è facile perchè molto spesso anche fra moglie e marito molte volte non ci si intende”. Caro Enrico Brignano, è proprio così: non è facile improvvisarsi conduttori anche se tu la pensi diversamente: “Tutti ormai fanno tutto. Molti politici fanno i comici, molti comici fanno i politici, i giornalisti scrivono romanzi, non ce n’è rimasto uno che fa il suo mestiere. Era un po’ di tempo che facevo l’ospite in tv come carriera, mi hanno proposto questo “game”, ci ho pensato tre giorni ed ho accettato. D’altronde non sono il primo, Max Giusti, Flavio Insinna, Max Tortora: non ci trovo nulla di strano che gli attori facciano anche i conduttori, come alcuni conduttori fanno i film al cinema (da edicola.ilsecoloxix.it del 3/12/2007). Caro Enrico Brignano, quando riguarderai questa tua prima puntata converrai con me che Marano ti farebbe un bel regalo di Natale se ti sostituisse con il primo Pino Insegno che capita.

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lunedì, dicembre 03, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Chiara Edelfa Masciotta, ti accontenti di spalleggiare il Gabibbo a Peperissima Sprint negli attimi tra un filmato e l’altro. Non sarà facile proseguire nella carriera di conduttrice ma se pensi che Elena Santarelli l’hanno presa a Trl live, allora non disperare. Essere eletta Miss Italia dopo Cristina Chiabotto rischiava di diventare una condanna all’anonimato; invece tu sei ancora in ballo. Ti sconsiglio di buttarti sulla pista della prossima edizione di Ballando con le stelle perchè non fa la telefelicità. Guarda Cristina Chiabotto. Ha avuto un teleboom. Sembrava il volto nuovo e fresco della tv italiana: Ballando con le stelle, il Festivalbar, le Iene. Poi, il silenzio. Ad alimentare il suo ricordo c’è rimasta la pubblicità dell’acqua. Sabato l’ho vista sullo scaffale di un supermercato che mi augurava Buone Feste dall’etichetta dell’acqua che fa plin-plin vestita da Babba Natale. Tra poco si libera il posto della velina bionda, non è che mi finisce sul bancone di Striscia la notizia?

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domenica, dicembre 02, 2007

i dialoghi tra Boh e Mah

: Fedele Confalonieri dice che il decreto sulle tv del ministro Paolo Gentiloni è una pistola puntata contro Silvio Berlusconi.

: Non deve preoccuparsi: è caricata a salve.

ipse dixit

La Gentiloni è una specie di pistola puntata contro l’avversario politico: è questo il vero senso del provvedimento. E in questo modo scassa anche il sistema.

Fedele Confalonieri

da corriere.it dell’ 1/12/2007

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l’oroscopista di Guardì (e dico Guardì)

dalla rubrica Fattore S di Mariano Sabatini sul quotidiano Metro del 29/11/2007

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sabato, dicembre 01, 2007

il postino (o piccolo post)

Cara Sara Ventura, l’Italia sul Due ti ha inserito nel gruppo di ascolto che ha seguito la Divina Commedia di Benigni. Hai manifestato le tue perplessità sul fatto che sia riuscito a catturare il pubblico giovane e hai ammesso che, dopo due ore così intense e senza interruzioni, ti sei sentita stanca mentalmente. A me fa lo stesso effetto tua sorella Simona; solo che mi basta vederla per due minuti di seguito.

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