Cara presidente della Rai Monica Maggioni, oggi è probabilmente il giorno più frustrante per una giornalista già direttrice di Rai News 24 e oggi presidente di garanzia del servizio pubblico radiotelevisivo italiano, la Rai. Il primo, attesissimo, confronto televisivo tra i candidati premier dei primi due partiti del Paese, andrà in onda martedì prossimo 7 novembre 2017 su La7 nel programma diMartedì condotto da Giovanni Floris.
Matteo Renzi si è adeguato alla richiesta dello sfidante Luigi Di Maio che ha espressamente indicato quel programma perché è “il più visto in prima serata”. Per la Rai è una sconfitta storica sotto tutti i punti di vista. Non solo perché è la sfida delle sfide del momento ma perché il candidato premier di uno dei primi due partiti italiani sceglie di non farla sulla Rai alimentando tutte le chiavi di lettura più distruttive per l’immagine della Rai. La campagna elettorale non è iniziata ufficialmente ma questo è un duello tv che farà la storia delle elezioni politiche 2018. E la presidente di garanzia della Rai lo vedrà in onda su una rete di un altro gruppo editoriale. È a tutti gli effetti un anticipo della fine della tua presidenza.
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Aggiornamento del 6 novembre 2017
Luigi Di Maio ha annullato il confronto tv con Matteo Renzi
RAI DI TUTTO DI MENO
La nuova politica (Di Maio) e la vecchia RAI, ghettizzata e lottizzata dalle forze politiche tradizionali. Nonostante il calo degli ascolti, la RAI non può rinnovarsi, altrimenti non sarebbe più se stessa. Nella mangiatoia-RAI, bivaccano i politici trombati, i vacui figli dei VIP, i figli dei politici in auge, giornalisti ante litteram e gli ex di Mediaset. La RAI è come il ronzio di Bruno Vespa, perenne, vacuo e fastidioso.
Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?