martedì, gennaio 31, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Pino Insegno, vorrei dirti che il tuo Mercante in fiera è un telegiochetto appassionante ma non posso. Vorrei dirti che sei bravo a mercanteggiare ma non posso. Vorrei dirti che sei tagliato per puntare il dito verso i telespettatori e dire “giocate con noi” ma non posso. Vorrei dirti che sei tanto spritoso quando dici ad un concorrente “Paolo vuoi il mio uccello per mille euro?” ma non posso. Vorrei dirti che la tua conduzione è brillante ma proprio non posso. Non ce la faccio. Mi manca il fiato da ieri sera; da quando nel tuo studio è entrata la gatta nera. Caro Pino Insegno, pensa alla faccia di Enrico Papi che dall’esilio di casa sua si starà mangiando le mani perchè quella sinuosa gatta nera non fa le fusa a lui.
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lunedì, gennaio 30, 2006
Amici extra-lusso
Cara Maria De Filippi, mettere i puntini sulle “i” è una tua prerogativa. Per la versione serale dei tuoi Amici, Canale 5 non ha badato a spese. Uno studio da 1600 spettatori con scenografia da prima serata del sabato sera su Raiuno (molto stile Ballandi-Fiorello-Panariello) e un’ orchestra di 41 elementi. Cotanto sfarzo rischia di spaesare il tuo pubblico e allora ad inizio trasmissione hai puntualizzato: “Mi domando se abbiamo sbagliato canale. Forse dovevamo essere su Raiuno… cioè non vuole essere Sanremo questo… ecco… ve lo voglio dire. Questo è Amici… senza alcuna presunzione. Abbiamo scelto di fare un salto in avanti con uno studio più grande… un’orchestra di 41 elementi, più Vessicchio, che spesso è a Sanremo… ma non nella convinzione di riuscire a darvi lo stesso spettacolo che può dare Sanremo… ma nella convinzione che questi ragazzi si meritavano quanto meno questo da parte nostra. Quindi vivetelo come tale e non vivetelo come un gesto di presunzione”. Cara Maria De Filippi, non essere troppo modesta. Se Canale 5 investe tanto su un programma come Amici vuol dire che tanto ci guadagna. Un investimento economico di quel genere, io non lo farei passare come un “premio” all’impegno dei partecipanti.
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domenica, gennaio 29, 2006
il francobollo
Cari presidente della Rai Petruccioli e direttore generale Meocci, non sono lieto di annunciarvi che ho pagato “l’abbonamento TV per l’anno 2006” come da richiesta dell’Agenzia delle Entrate. Sapere che oggi non vedrò Zequila, Pappalardo e la Venier a Domenica in non mi consola. In fila alla posta mi sentivo osservato come fa Lorena Bianchetti quando ascolta compassionevole le storie di Al posto tuo. Non è stato bello.
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sabato, gennaio 28, 2006
Cupido senza il gel
Caro Costantino di Maria De Filippi, senza gel nei capelli e senza mostrare il petto nudo, fai il valletto di Emanuela Folliero a Stranamore. Accompagni le persone in studio e vai in cerca dei destinatari del videomessaggio per mostrarglielo nel camper. Con la tua fama di sex symbol puoi dispensare consigli ad una ragazza abbandonata. Con la tua esperienza di tronista puoi capire ed aiutare un fidanzato a perdonare. Il tuo è una specie di interrogatorio: “Cosa ha fatto? Cosa ha combinato? Cosa pensi tutti i giorni? Non so se l’hai guardata negli occhi mentre diceva le cose che diceva? Quanto tempo è passato dall’ultima volta che l’hai vista?” Il ragazzo non riesce a dire più di due o tre parole dopo ogni domanda e tu vai avanti senza tregua: “Quindi ci soffri anche tu, no? Stai male a starci lontano? E non c’è modo di farti passare questa cosa che ha fatto?” Si torna in studio e la Folliero chiama l’apertura della porta con il sottofondo di All you need is love. Niente da fare: il ragazzo del camper non c’è. Ma non è finita perchè tu hai intervistato gli amici di lui con un’unica significativa domanda: “Ma lui ci tiene a lei, si o no? Si torna a sperare e la Folliero chiede di nuovo di aprire quella porta; stavolta lui c’è. Baci, abbracci, pianti, applausi e musica. Gli innamorati ritrovati si siedono felici sul divano rosso accanto alla Folliero che ti richiama in causa per far vedere un “fuori onda” girato nel camper. Tu che rimproveri l’intervistato per aver picchiato e “scassato” l’auto del rivale in amore. Caro Costantino di Maria De Filippi, per toglierti l’etichetta di Maria è ancora lunga la strada. Ma che ti importa; ora hai il camper.
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venerdì, gennaio 27, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Sandra Mondaini, tu hai semplicemente manifestato stima e affetto per Silvio Berlusconi come persona. Però lo hai fatto a Verissimo e il Comitato di redazione del Tg5 dice che “è stato superato quel confine che vieta a uno spazio del telegiornale di trasformarsi in propaganda a favore di una parte politica” (Corriere della Sera del 26 gennaio 2006). Minacciano di scioperare. Non credo che temano gli effetti dalla sindrome di Iva Zanicchi che da Santoro disse “proviamolo”. I giornalisti del Tg5 fanno bene ad essere guardiani inflessibili della deontologia professionale. E’ giusto tutelare certi diritti conquistati sul campo.
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giovedì, gennaio 26, 2006
Voglio un telegatto per la Praderio
Caro Lamberto Sposini, da perugino sarai orgoglioso di essere conterraneo di Monica Bellucci. Esce un suo film e al Tg5 le avete dedicato il solito servizio da grande diva italiana da esportazione firmato Anna Praderio. Da anni Anna ci ricorda che Monica è “L’attrice italiana oggi più sognata nel mondo, il simbolo della seduzione made in Italy”. La Bellucci è una star internazionale, infatti quando parla della sua italianità usa tutti gli stereotipi che usano i divi hollywoodiani “adoro mangiare, come tutti noi italiani”; “e abbiamo tutti quanti noi italiani, la filosofia del domani è un altro giorno, no?”. La Praderio mostra i cartelloni pubblicitari del film con la Bellucci in sottoveste rossa… “sugli autobus che sfecciano nelle nostre città evocando le dive maggiorate del cinema anni cinquanta, come la Loren o la Mangano, a cui si è ispirata per interpretare la prostituta dal cuore d’oro di questa commedia in arrivo nelle sale”. Caro Lamberto Sposini, tu, nei panni della Bellucci che avresti risposto? Quello che ha risposto lei con il suo tono da attrice importante: “Le donne per cui oggi faccio l’attrice…. (lieve sospiro) sono sicuramente le grandi donne del cinema italiano, no? Da Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Claudia Cardinale, Monica Vitti”. La Praderio ci racconta la trama senza tralasciare che Monica… “nelle scene di nudo esibisce una bellezza particolarmente morbida”. La Bellucci spiega che era il periodo in cui stava allattando ed “il mio corpo era particolarmente rotondo, se così si può dire”. Caro Lamberto Sposini, per darci una prova della popolarità di Monica, la Praderio chiude il servizo con l’audio dell’imitazione che Gabriella Germani fa di lei a Viva Radio Due. Una Monica Bellucci molto Greta Garbo che interrompe la telefonata con Fiorello per rispondere in umbro alla mamma: “prondo mà? stà tutto aposto?”. Caro Lamberto Sposini, al rientro in studio ti sei accasciato senza riuscire a trattenere una prolungata risata a singhiozzo. La stessa che stavo facendo io.
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mercoledì, gennaio 25, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Cristina Chiabotto, non ti fermi più. Solo ieri eri la beniamina delle famiglie nel sabato sera di Raiuno e d’un tratto eccoti con gli occhiali da Iena sulla Italia Uno per giovani. Fabrizio Del Noce non avrà avuto il tempo di soffrire preso com’è dalle prossime elezioni e dal trio Zequila-Pappalardo-Venier. Tu, la ragazza acqua e sapone su cui la Rai avrebbe potuto investire. Tu, la Miss Italia che per il pubblico detiene ancora la corona (Edelfa! chi?). Ma si sa, i passerotti prima o poi devono spiccare il volo. Cara Cristina Chiabotto, per gustarsi il tuo esordio alle Iene, Alessia Marcuzzi si è ritrovata a casa con le sue amiche e si è persa Carabinieri 5. E tu non l’hai delusa. Hai fatto gli stacchetti con la sua stessa verve; hai snocciolato il copione a memoria come la prima della classe (qualche incertezza ce l’hai solo quando devi leggere); hai reagito con gli schiaffetti di rito alle allusioni di Luca e Paolo. Cara Cristina Chiabotto, tu che non hai un agente non puoi capire che problema hai creato a Lele Mora. Adesso, Elena Santarelli dove la piazza?
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martedì, gennaio 24, 2006
Simona Ventura, Striscia la notizia, Terra!, Distretto di polizia 5…
Caro vice presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, dopo il flop dello scorso anno avete spostato i Telegatti a due passi dal Vaticano; all’ombra del “cuppolone”. I vincitori sono noti da due giorni e mi sfuggono i motivi per cui dovrei vedere ugualmente la serata registrata. Per i televip in passerella che mandano baci ai gridolini finti? Per le battutine preconfezionate tra Baudo e la Hunziker? Per gli originalissimi ringraziamenti dei vincitori? Per gli ospiti internazionali portati dagli sponsor? (premierai John Travolta per lo stepitoso successo nel 1978 della Febbre del sabato sera?) Oppure, dovrei guardare i telegatti registrati, per la grande novità dei premi al miglior cantante, attore, film e sportivo? Per lo scoop già trasmesso da tutti i tg di Fiorello che, con il telegatto di platino in mano, annuncia la sua prossima paternità? Caro vice presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, senza averli visti dico che la cosa migliore dei telegatti l’ha tirata fuori quella volpe di Emilio Fede. Ha mandato una siparietta a fare le interviste in passerella e a te ha chiesto qual’è il tuo programma Mediaset preferito. Hai risposto come un telegattone: “Ahimè, li guardo quasi tutti per lavoro”. Ahitè? Che sofferenza essere vicepresidente.
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lunedì, gennaio 23, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, i tuoi isolati continuano a portare alta la bandiera dell’Isola dei Famosi in tutte le trasmissioni della Rai. Ieri due di loro, un certo Antonio Zequila e Adriano Pappalardo, si sono prodotti in una telerissa verbale (con paroloni e minacce tipo “io ti uccido”), da Mara Venier a Domenica in. La cosa, cominciata domenica scorsa, ha avuto ieri il suo naturale epilogo trash con la Venier incapace di contenerli. A te non sarebbe mai accaduto; tu gli ospiti li domi e fanno tutto quello che dici e vuoi tu come dei simpatici peluche. Cara Simona Ventura, telefona alla Venier e offriti per darle delle ripetizioni sul controllo degli ospiti in cerca di visibilità. Anzi no; la Venier lasciala al suo destino di polemiche sui giornali e di “inchieste” interne alla Rai. Cara Simona Ventura, tu invece alza il telefono e maltratta come meritano i tuoi “naufraghiiii!”. Si sa che ogni scarrafone ascolta la sua telemamma.
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domenica, gennaio 22, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Daniele Bossari, di Top of the Pops ho splendidi e nostalgici ricordi del mio primo viaggio a Londra (da noi la Rai trasmetteva ancora Discoring). La teleglobalizzazione ne ha fatto un format da esportazione facendogli perdere gran parte del suo fascino e la tua conduzione non glielo ridarà. Che si tratti di un reality sportivo o di una classifica musicale la tua conduzione ha sempre lo stesso ritmo conciliasonno. Ieri però ho notato una preoccupante inversione di tendenza. Al momento di lanciare la canzone numero uno della settimana, ti è scappata una battuta da cabaret. Madonna con il singolo Hang up si sta avvicinando, ma è ancora lontana, al record di permanenza al primo posto detenuto da Kylie Minogue con Na Na Na e tu hai commentato: “Bisognerebbe fare un miracolo; ma i miracoli sono la specialità di Madonna”. Caro Daniele Bossari, questa è la volta che la Gialappa’s si accorge di te.
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sabato, gennaio 21, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Piero Chiambretti, Celentano ti ha dato dello stupido e dello scorretto perchè a Markette “prendi uno che imita la mia voce, gli fai dire delle str…ate senza capo nè coda, badando a non dichiarare (ed è qui la tua malafede), che si tratta di un imitatore”. Avresti potuto rispondergli che lui non solo ha intitolato un suo show 125 milioni ca…te ma poi le ha pure dette. Non lo hai fatto. Ti sei limitato a dire: “il nostro, oltre che un gioco, era anche un omaggio. Sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni, dal momento che si è sempre definito un difensore della libertà di parola e della satira” (Corriere della Sera, 19/1/2006). Caro Piero Chiambretti, a lui forse lo fanno ridere solo le centinaia di imitatori che da anni fanno sempre le stesse mosse e dicono sempre le stesse cose. Lui forse ride solo quando vede e legge mesi e mesi di pubblicità al suo programma e al suo disco. A lui forse lo fa ridere solo la Rai; quando gli regala un contratto milionario che lo autorizza a fare quello che vuole.
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venerdì, gennaio 20, 2006
Il postino (o piccolo post)
Cara Alessia Marcuzzi, non è troppo presto per dire che il Grande Fratello 6 è come tutti gli altri: un costanzocucuzzificio. Sfornerai personaggi provvisori da spalmare lungo l’arco di tutta la telegiornata per bilanciare i fuochi d’artificio elettorali. La tua è una conduzione gnè-gnè senza urla e sbracciamenti e per questo meriteresti già la sufficienza. Ma poi cedi alla tentazione e fai il verso alla concorrente cinese copiando il Tomas Milian di Delitto al ristorante cinese; ondeggi e dici: “sì-sì-sì; nò-nò-nò”. Ho visto tutta la puntata; non è stata solo noiosa ma blutta-blutta-blutta (sto ondeggiando come un cinese). Cara Alessia Marcuzzi, nulla di quello che accadrà in quella casa sarà insopportabile come la domanda che rivolgerai l’ultima puntata al vincitore: “… hai vinto 1 milione di euro!!! E’ una cifra incredibile! Cosa ci farai?” E il vincitore: “… beh, una palte la dalò in beneficenza… complerò una casa in Toscana ai miei genitoli… mi falò un bel viaggio…”. Cara Alessia Marcuzzi, ora che nella “casa” c’è Man Lò, lo possiamo dire con certezza: questo è il secolo cinese.
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giovedì, gennaio 19, 2006
La bionda di Mora
Allora? Sei tu la nuova Iena? Colei che farà vibrare le corde di Luca e Paolo? Si, forse, no. Cara Elena Santarelli, una cosa è certa: vuoi fare la conduttrice televisiva. Lo hai detto ieri a Sipario: “La scorsa settimana ho presentato per la prima volta tre puntate in un programma comico della Rai e quindi ho capito che voglio fare la presentatrice. Mi è piaciuta l’esperienza, ho ricevuto tanti complimenti dagli addetti ai lavori, quindi non da persone che non se ne intendono, però senza montarmi la testa. Però ti dà quella carica in più per dire occhei magari fai bene ad andare avanti con questo settore”. Cara Elena Santarelli, non me ne intendo; sarà per questo che mi è sfuggita questa tua conduzione di tre puntate sulla Rai (anche i giornali se ne intendono poco visto quanto ne hanno parlato). Dopo l’Isola dei famosi 3 ed il calendario (che “è piaciuto un pò a tutti: bambini, donne, uomini, nonni, anche mio nonno l’ha comprato”) escludi categoricamente di fare cinema: “Questa estate ho fatto una parte in un film e ho capito che non mi piace proprio fare l’attrice. Non mi interessa lascio spazio a chi veramente ha questa passione. E quindi chiedo di lasciare spazio a chi ha la passione dell’attrice di non fare la presentatrice”. Cara Elena Santarelli, hai dimenticato di considerare le presentatrici che già fanno le presentatrici e che non ci pensano proprio a lasciare il posto a te. E fanno bene.
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mercoledì, gennaio 18, 2006
i dialoghi tra SI e NO
: i metalmeccanici vogliono bloccare la prima puntata del Grande Fratello 6
: è troppo tardi; dovevano bloccare il Grande Fratello 1
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ipse dixit
“Mi è stato chiesto di partecipare ad un reality, non dico quale. I reality servono per rilanciare la propria carriera e, per fortuna, in questo momento non ne ho bisogno. E poi non potrei sopportare tutte quelle privazioni e dure prove alle quali i concorrenti dei reality si sottopongono”.
Giorgia Palmas
dal Magazine Tv del Corriere della Sera del 18/8/05
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martedì, gennaio 17, 2006
Orgoglio
Caro Giancarlo Magalli, la Rai ha organizzato una grande festa per celebrare i successi di ascolto del 2005. Le cronache raccontano che c’eravate tutti ad autocelebrarvi: direttori, volti dell’azienda e sponsor. La cosa deve essere stata davvero coinvolgente e secondo te ha risvegliato l’orgoglio aziendale: “Abbiamo talmente vinto negli ascolti, che oggi si potrebbe ribattezzare il giorno del Rai Pride” (Corriere della Sera, 14/1/2006). Prima o poi a qualcuno verrà l’idea di darti una poltrona da dirigente. E’ il minimo per uno che si traveste da Pinocchio sotto la regia di Michele Guardì (e dico Michele Guardì). Caro Giancarlo Magalli, se un giorno sarai dirigente, sarebbe bello se organizzassi un palinsesto per l’abbonato pride.
ps. Caro Giancarlo Magalli, certi risultati di audience la Rai li ha raggiunti anche per merito dei prezzemolini-opinionisti. Se hai tempo, leggiti la lettera che ho scritto su ciccsoft (così, per sapere quanto guadagnano; al lordo delle tasse, s’intende).
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lunedì, gennaio 16, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Bruno Vespa, guardare troppa televisione riduce il desiderio sessuale ma tu no. Lo dice una ricerca dell’associazione “Donne e qualità della vita”. Soprattutto la tivvù violenta inibisce le 6 milioni di coppie italiane che hanno l’apparecchio televisivo in camera da letto. Porta a Porta rientra nella categoria di quei talk show che “non richiedono una attenzione continuativa” e allora sembra che vada bene come sottofondo stimolante. Caro Bruno Vespa, quando partono le note di Via col vento in certe camere da letto è come sentire il richiamo della foresta. Il tuo scampanellio non apre solo la porta degli ospiti ma spalanca anche le frontiere della libido. Questa si che è televisione di servizio. Un altro duro colpo a chi avversa l’aumento del canone.
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domenica, gennaio 15, 2006
I consigli di Sarita
Caro Corrado Tedeschi, con te, a Sabato&Domenica su Raiuno, c’è la Sarita scoperta da Licia Colò alle Falde del Kilimangiaro. Dalla Colò ci consigliava cosa non fare durante i viaggi; adesso è prodiga di consigli tra il galateo e lo psicosomatico. Ieri, per esempio, ci ha guidato “nel mondo ambiguo e stuzzicante del contatto” che serve per far capire a qualcuno che ci interessa. Se durante una conversazione tocchiamo il braccio ad una persona e quella persona ricambia il gesto “vuol dire che la cosa si può fare”. Oppure, per Sarita, il contatto può essere “spudoratamente sessuale ma mascherato” quando sd esempio una donna si avvicina da dietro ad un uomo mentre sta vedendo la televisione e lei si appoggia con il seno sulle spalle dell’uomo “però poi se ne va, tu devi capire, devi essere furbo Corrado se ti capita un’occasione del genere”. Tu ammetti che ti ci vuole molto meno per capire e poi chiosi: “addirittura il seno sulle spalle… insomma… si… è un bel segnale”. Caro Corrado Tedeschi, non ti affezionare troppo al tocco di Sarita; il prossimo anno se la prende Piero Angela per farle commentare il sesso in pillole a Quark.
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sabato, gennaio 14, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Mike Bongiorno, ieri sera hai recitato sul palcoscenico del Vincenzo Salemme Show. Hai ordinato delle pizze invisibili come se fossero le buste dei tuoi quiz delle origini: la pizza numero uno, la numero due o la numero tre? Hai stonato ‘O sole mio e hai ufficializzato il tuo rientro in Rai. A settembre farai un programma in cui racconterai 50 anni di televisione. Hai detto che Berlusconi “anche se adesso non si interessa più di Mediaset” ha concesso il suo benestare alla Rai con queste parole: “Vi presto Mike Bongiorno ma non portatemelo via!!!”. Caro Mike Bongiorno, in un programma sugli ultimi cinquant’anni di tivvù dovrai parlare anche di Canale 5 e la persona più indicata per farlo è proprio Silvio Berlusconi. Mettilo nel cast; a settembre potrebbe tornare ad occuparsi di tivvù a tempo pieno.
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venerdì, gennaio 13, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Verissimo Carlo Rossella, mettere Paola Perego sul trono che fu di Cristina Parodi è da spavaldo. Ti sei messo contro i giornalisti di Mediaset che già hanno penombrato Paolo Bonolis. E poi, non ne vale la pena. La Perego non è una giornalista ma una conduttrice con tanto di manager; oggi c’è e domani non c’è più. Non riuscirai a farla diventare il volto di Verissimo. Tu mi dirai: eppure è diventata il volto della Talpa. Caro direttore di Verissimo Carlo Rossella, al posto suo, la Talpa potrebbe condurla una Lorena Bianchetti qualunque e dopo due puntate nessuno rimpriangerebbe Paola Perego.
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giovedì, gennaio 12, 2006
Agevolazioni per l’abbonato
Caro Pippo Baudo, aiutami a capire. L’Agenzia delle entrate mi ha recapitato il bollettino per pagare “l’abbonamento alla televisione” con una lettera di accompagnamento di 13 righe (esclusa la firma del funzionario). 3 righe sono dedicate a come e dove posso informarmi sulle modalità di pagamento. Altre 3 righe per dirmi che se voglio comunicazioni sull’abbonamento loro me le mandano via e-mail. 1 riga per il Caro Abbonato e 1 riga per gli auguri di un felice 2006. Caro Pippo Baudo, per arrivare a 13 ne mancano 5; sono queste:
“al fine di agevolare il rinnovo all’abbonamento Tv per l’anno 2006 Le inviamo un bollettino di conto corrente postale 3103 già predisposto per il pagamento di euro 99,60 da effettuare entro il 31 gennaio”.
“Prima del pagamento La preghiamo di verificare la correttezza del numero e dell’intestazione dell’abbonamento, del numero di conto corrente e dell’importo da versare”.
Caro Pippo Baudo, è giusto controllare l’intestazione; dopo l’ultima edizione dell’Isola dei famosi potrei essere espatriato e aver lasciato l’abbonamento in eredità. Capisco che il numero di abbonamento potrebbe essere sbagliato. Capisco meno la sollecitazione a ricontrollare il numero di conto corrente e dell’importo da versare su un bollettino già predisposto al fine di agevolarmi.
Caro Pippo Baudo, me lo spieghi bene a voce. Ci vediamo uno di questi giorni all’ufficio postale di viale Mazzini. Tanto, fino al 31 gennaio, tu sei lì tutti i giorni a fare la fila; con noi abbonati dietro a farti ciao ciao con la manina.
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mercoledì, gennaio 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Luciano Onder, nessuno meglio di te può usare toni ultrapacati e parole chiare per parlare dell’influenza aviaria. E’ importante non creare allarmismi. Nel Tg2 di ieri hai ospitato il ministro della sanità Storace, un virologo del ministero e, in collegamento da Ankara, un esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Con il tuo parlare lento lento e scandito scandito (saresti piaciuto tanto ad Alighiero Noschese) hai posto al ministro questa domanda: “Nel caso della presenza di un focolaio in Italia, speriamo limitato, che provvedimenti prenderemo? Negli Stati Uniti si arriverà addirittura alla chiusura delle scuole. Noi che faremo?” Storace ti ha guardato perplesso e non ha potuto fare a meno di precisare che in quel caso si tratterebbe di una pandemia e non di sporadici casi di influenza aviaria. Caro Luciano Onder, nella sciagurata ipotesi di una pandemia causata dall’aviaria, ho paura che oltre alle scuole dovremo chiudere anche le redazioni dei tg.
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martedì, gennaio 10, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg4 Emilio Fede, non sarà facile scegliere. Già pregustavi di ritrasmettere i momenti più significativi dell’intervista fatta a Berlusconi da Ferrara e dalla Armeni e invece ti ritrovi pure i 40 significativi minuti da Aldo Biscardi. Berlusconi stava lasciando gli studi di Otto e Mezzo e Biscardi lo ha “sequestrato”. Ti immagino davanti al teleschermo con lo scaldino alla Fantozzi mentre ingurgiti popcorn, patatine, birra, fittatona di cipolla (e rutto libero?). Berlusconi in diretta televisiva per te è come l’Italia in finale ai campionati del mondo di calcio. Eccoti inveire contro chi gli chiede del conflitto d’interessi come se ti avessero fischiato un rigore contro. Eccoti esultare per un quasi gol quando Silvio parla di calcio alla vasta platea dell’unico “rosso” che gli piace. Caro direttore del Tg4 Emilio Fede, per te si profila una settimana intensa davanti alla tivvù. Berlusconi andrà da Vespa e due volte da Anna La Rosa. Sempre che nel frattempo non lo “sequestri” qualche altro conduttore.
ps. Caro Emilio Fede, questa è la lettera che ho scritto su ciccsoft dopo la teleserata di ieri.
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lunedì, gennaio 09, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Milly Carlucci, a Domenica in hai ripercorso le tappe della tua carriera e Mara Venier ti ha confessato la sua sperticata ammirazione: “sei la più brava di tutte”. E’ il tuo momento. Ballando con le stelle è stato un successo e sabato nella serata finale tutti te ne davano i meriti e ti ringraziavano. Ti sono venute le lacrime e questa è una notizia. Alla Venier hai detto che stai già pensando al cast della terza edizione. Cara Milly Carlucci, non penserai di rifilarci Ballando con le stelle per i prossimi dieci anni? Battere Maria De Filippi non può essere un merito che dobbiamo scontare noi.
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domenica, gennaio 08, 2006
Altro che Harry Potter
In attesa dell’annunciato ritorno di Raffaella Carrà, la Rai ti affida la sua bacchetta magica. Cara Antonella Clerici, hai cambiato il titolo e la scenografia ma il tuo Treno dei desideri è proprio uguale ai Sogni (e allo stile) di Raffaella. La storia più strappalacrime è quella di Elena e Luca che vengono da te con la loro bambina di 4 anni. Hanno una casa ma non hanno i soldi per ristrutturarla. Tu li mandi in vacanza a Sharm per sei giorni e nel frattempo, proprio come la Carrà, gli sistemi e arredi la casa. Hai ottenuto una dispensa per farli sposare in chiesa in diretta “per la prima volta, eccetto che per i reali, un vero matrimonio in diretta televisiva!”. Le lacrime si sprecano e tu ammetti che “è difficile parlare di sentimenti. E’ più facile parlare di cucina”. Una Rolls Royce bianca entra in studio per accompagnare la sposa sul sagrato dove ad aspettarla trova il marito, la figlia e Ascanio del Grande Fratello non so che numero (che fa inciampare la bambina). Arrivano anche i parenti ed il loro parroco li sposa con tanto di fuoci d’artificio finali. Tra una lacrima e l’altra hai realizzato anche sogni minori. Una casalinga che si è vendicata del marito e gli ha fatto mettere il grembiulino; una fan di Loredana Bertè ha duettato con lei; Carla Fracci ha ridato fiducia ad una ragazza che ha dovuto smettere di danzare per un problema alla schiena. Cara Antonella Clerici, la tua bacchetta magica non si è rifiutata di realizzare il piccolo desiderio di una ragazza che vuole diventare l’inviata di Cucuzza. Le hai dato il microfono per fare le prove di inviata del cucuzzaro. E come per magia quando ha gridato “Michele!! Michele!!” lui è apparso e si è fatto intervistare. Cara Antonella Clerici, il tuo treno dei desideri nei miei pensieri all’incontrario va.
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sabato, gennaio 07, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Luca Giurato, a Uno Mattina non fai solo gli strafalcioni che mostra Striscia la notizia; fai anche cultura. Catena Fiorello sta “provando a scrivere un romanzo” e ti ha portato a far vedere le bozze. Racconta la trama, dice che è “la storia bellissima” di una bambina di 11 anni e guardando dritta in camera chiede aiuto al tuo pubblico perchè è incerta tra due possibili titoli: “Vorrei chiedere a quelli che ci ascoltano: ma voi, preferite il titolo “Con i piedi nella sabbia” o “Picciridda” come io ho pensato di chiamarlo in un secondo momento? Picciridda vuol dire bambina in siciliano. Scrivete alla mia e-mail …. fatemi sapere il vostro punto di vista”. Caro Luca Giurato, tu hai subito espresso la tua preferenza per “Picciridda” e hai ricoperto Catena di complimenti e auguri. Caro Luca Giurato, le potevi mandare una mail anche tu.
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venerdì, gennaio 06, 2006
i dialoghi tra BOH e MAH
: Barbara D’Urso è preoccupata per i rischi che corre la televisione di qualità
: Sarà per questo che dice di aver lasciato il Grande Fratello per condurre La Fattoria
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ipse dixit
Ormai in tv non si capisce più niente. Il pubblico è imprevedibile. Prodotti che sulla carta sembrano di bassa qualità hanno poi un successo enorme mentre altri, che meritano, fanno flop. Sono rimasta sconvolta dall’insuccesso della fiction “Sacco e Vanzetti”. Così si rischia di ammazzare la televisione di qualità.
Barbara D’Urso
dal Tv-Magazine del Corriere della Sera, 29/12/2005
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giovedì, gennaio 05, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Victoria Cabello, una veejay non può resistere al fascino del Festival di Sanremo. Panariello ti ha scelto per fare “la disturbatrice” sul palcoscenico della canzonetta all’italiana. Non si sa ancora chi saranno i cantanti ma se la Rai è la Rai ti faranno disturbare Al Bano e magari anche la figlia Kristel come nuova proposta. Ieri eri in replica con il tuo Very Victoria nella puntata in cui hai regalato un elefantino porta sigarette al trasformista Arturo Brachetti. Hai premuto il bottone e la sigaretta è uscita dal sedere dell’elefantino. Un classico dei regalini kitch che fa sempre la sua figura. Cara Victoria Cabello, vai pure al Festival di Sanremo ma non disturbare i protagonisti sul palcoscenico. Concentrati sul pubblico imbalsamato che da cinquant’anni fa a gara per acquistare un posto in platea al Teatro Ariston. Portati l’elefantino ma anche le fialette puzzolenti.
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mercoledì, gennaio 04, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore generale della Rai Alfredo Meocci, il bollettino per pagare il canone non mi è ancora arrivato. Ci pensavo mentre leggevo questa tua indicazione programmatica: “Sarebbe interessante usare format vincenti, come quelli dei reality, ma con contenuti utili. Si potrebbe pensare, ad esempio, alla costruzione di un ospedale utilizzando personaggi famosi” (da Il Messaggero del 31/12/2005 citando un intervento a Isoradio). Ma che ideona! Solo un dirigente del servizio pubblico può avere delle intuizioni così ammirevoli. Un reality per la costruzione di un’opera pubblica; la Rai potrebbe andarci avanti per decenni e nessun criticone potrebbe sparare contro la televisione che fa del bene alla collettività. Tra vent’anni, finita la costruzione dell’ospedale, si potrebbe pensare al reality per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Caro direttore generale della Rai Alfredo Meocci, il bollettino per pagare il canone non mi è ancora arrivato. Ed io già mi sento in colpa perchè il mio mancato pagamento potrebbe ritardare la costruzione di un ospedale e, in prospettiva, del ponte sullo Stretto.
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martedì, gennaio 03, 2006
Politici in faccia
Il 2006 è l’anno delle elezioni e i politici che stanno sotto al 4% faranno carte false per prendersi le tue Torte in faccia. Se poi l’intervista gliela fa Pippo Franco (con accanto Aida Yespica seminuda) allora un pensierino a venire da te lo faranno anche i politici più importanti. Da qui al 9 aprile sarà una giornaliera lotta a colpi di apparizioni televisive e a voi televip vi toccherà starnutire una volta con la narice destra e una volta con la narice sinistra. Caro Pierfrancesco Pingitore, per la vittoria elettorale saranno determinanti i confronti televisivi. La scelta delle trasmissioni e dei conduttori che ospiteranno i confronti sarà uno dei tormentoni dei prossimi mesi. Ma quale Vespa, ma quale Ballarò, ma che Mentana. Tu; li devi ospitare tutti tu. Gli fai mettere il bavaglino da Aida Yespica e poi via con le domande e le torte in faccia. Da anni i tuoi programmi prendono “simpaticamente” in giro i nostri politici. Basta. Non è più il tempo di simpatici teatrini. Abbiamo bisogno di politici coraggiosi che si giochino la faccia e la tua soluzione mi sembra appropriata. Or dunque miei prodi e mie bandane; basta con gli imitatori. Sul palcoscenico del Bagaglino vogliamo gli originali.
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martedì, febbraio 28, 2006
Si deve dare di più
Caro direttore artistico nonché presentatore e autore di Sanremo 2006 Giorgio Panariello, dov’eri ieri sera? Un monologo nella penombra e poi ti sei defilato lasciando la conduzione a Victoria Cabello che ha fatto tutto fuochè la disturbatrice (come avevi annunciato). La tanto strombazzata scenografia del premio Oscar Dante Ferretti non vincerà nemmeno il Telegatto: è una via di mezzo tra le insegne di un motel americano e una Las Vegas tarocca (ma senza luci). Ilary Blasi se la cava nelle presentazioni ma poi arrivi tu per i pezzi recitati e rovini tutto. A proposito del copione: la qualità autorale di questo festival si può sintetizzare con la Cabello che legge in italo-tedesco un sms di un certo Ratzinger dispiaciuto perché non c’è Madonna. Caro direttore artistico nonché presentatore e autore di Sanremo 2006 Giorgio Panariello, dopo Fiorello e la De Filippi anche tu sei riuscito ad avere John Travolta come ospite per poter dire che è arrivato pilotando il suo jet. Non credevo che avrei mai rivalutato il balletto pulp Travolta-De Filippi. Nel tuo festival ci sono molti momenti eccitanti: infatti è infarcito di pubblicità (che Canale 5 se la sogna). Sei consapevole che è un festival fiacco e per tutta la sera preghi Ilary Blasi di convincere Francesco Totti a venire a darvi una mano. Anch’io credo che la sua conduzione sarebbe più adatta della tua e più innovativa della Cabello. E poi ci dovrebbero essere le canzoni. Simona Bencini ed i Nomadi prendono la sufficienza ma ho capito perché avete scartato Al Bano: non ci sarebbe stata gara e avrebbe vinto a mani basse. Caro direttore artistico nonché presentatore e autore di Sanremo 2006 Giorgio Panariello, se vai sul sito del Festival ti compare il banner della Rai che con un nodo al fazzoletto recita: “Ricordarsi di pagare il canone tv”. Oltre il danno, la beffa.
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lunedì, febbraio 27, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Ilary Blasi, stasera saranno tutte con te. Inizialmente ti invidieranno un pò ma poi tireranno fuori sciarpette e trombette per gridare: Ilary facci sognare. Saranno in tante a sognare. Tutte le ex e le aspiranti letterine, veline, schedine e meteorine nel vederti al Festival di Sanremo potranno dire: se ce l’ha fatta lei ce la posso fare anch’io. Immagino la faccia delle tue colleghe che hanno letto il paginone del Corriere della Sera di ieri con questa tua dichiarazione: “Non l’ho mai neppure sperato di salire su quel palco, era al limite della fantascienza. Ora? Beh so che è la mia grande occasione. So che se fai Sanremo fai parte della storia, che quando tra molti anni faranno rivedere le immagini dei Festival ci sarò anch’io”. Cara Ilary Blasi, U-lalla-U-lalla-U-lalla-La! Nella conferenza stampa di ieri hai ringraziato Panariello per averti voluto e subito dopo hai detto: “adesso basta perchè mi scappa già la pipì”. Cara Ilary Blasi, con i vestiti che ti faranno indossare organizzati per gestire bene i tuoi tempi fisiologici.
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domenica, febbraio 26, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Donatella Scarnati del Tg1, hai intervistato Giorgio Rocca dopo la sua sfortunata prestazione. Gli hai chiesto: “essere il salvatore della patria, non ti ha creato tensione? Perchè ha creato un pò di tensione anche a noi, figuriamoci a te? E lui: “Mah, più a voi forse che a me… la cosa che dispiace di più è che forse più i giornalisti di noi atleti creano o l’aspettativa o la depressione post gara. Quindi sembra di vedere musi lunghi più al di là di queste reti blù che al di quà”. Poi gli hai chiesto come mai nei giorni scorsi si è isolato e Rocca ha punzecchiato di nuovo la categoria dei giornalisti: “Perchè non volevo mi facessero domande poco intelligenti o mi trasmettessero tensioni delle quali non avevo bisogno”. Cara Donatella Scarnati del Tg1, la storia delle “domande poco intelligenti” meritava una difesa della tua categoria e così ci hai chiuso il servizio: “Ma allora se non ha avuto nè tensione nè pressione forse poco intelligente è stato qualcos’altro” (e hai rimandato le immagini della caduta al rallentatore). Cara Donatella Scarnati del Tg1, che cosa voleva dire Rocca l’ho capito. Quello che volevi intendere tu, no. Boh e pure mah.
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sabato, febbraio 25, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: la D’Eusanio dice che la televisione non è la realtà ma una rapprentazione della realtà
: e poi ci sono i rappresentanti.
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ipse dixit
La televisione non è nè buona, nè spazzatura, nè altro. E’ la televisione e rappresenta il momento, la realtà. Rappresenta, non è la realtà. E’ la rappresentazione della realtà del paese. Il che vuol dire che non sono io il deus ex machina di tutto.
Alda D’Eusanio
intervistata da Tv-Talk Raitre Educational, 25/2/06
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venerdì, febbraio 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Federica Fontana, alla fine ci si annoia. Non si può passare la televita a Guida al campionato per scaldare il pentolone di Maurizio Mosca che agita un pendolino per sparare le sue “bombe” mentre tu fai finta di non credergli. A Studio Aperto hai quasi annunciato una importante novità nella tua attività professionale: canterai. Non lo hai detto esplicitamente ma la giornalista lo ha dato per certo. Hai rivelato che ti piacciono i cantautori italiani e che in questo momento hai “un debole, se così vogliamo chiamarlo, per Biagio Antonacci”. A pochi giorni dal Festival di Sanremo la giornalista non può fare a meno di chiederti se ti immagini “da qualche parte sul palco di Sanremo” e tu: “In tutti e due i ruoli; presentatrice e cantante”. Cara Federica Fontana, senza aver ascoltato la tua prima canzone, ho l’impressione che a Sanremo ti sarà più facile arrivarci come cantante; a meno che non chiamino Maurizio Mosca come opinionista.
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giovedì, febbraio 23, 2006
Torna: stà Raidue aspietta a te
Caro neo direttore di Raidue già direttore di Raidue Antonio Marano, rieccoti. Dopo una parentesi come direttore dei diritti sportivi della Rai, torni a dirigere Raidue. Tu che tra il 2002 ed il 2004 hai dato lustro alla rete lanciando L’Isola dei Famosi, La Talpa e Music Farm. Tu che dicesti: “Perché facciamo noi La Talpa? Fabrizio Del Noce ha visto l’arcangelo Gabriele che gli ha detto di non farlo” (da Tv Sette n.7/2004). Tu che da direttore eri convinto che “La Rai deve vincere e per vincere deve giocare come l’avversario” (da Il Grande Talk del 20/3/04). Tu che avevi le idee chiare: “Il mio obiettivo è sempre stato e sarà quello di fare programmi che abbiano una logica e dei risultati, dando una nuova fisionomia a Raidue” (Adnkronos del 3/4/04). E dopo averle dato la fisionomia che sappiamo, ti hanno dato il portafoglio per comprare i diritti sportivi. Tu non hai sperperato i soldi pubblici e, visto che i mondiali di calcio in Germania costavano troppo, hai comprato solo le partite dell’Italia più altre venticinque. Una bella dimezzata al calcio e alle spese. Caro neo direttore di Raidue già direttore di Raidue Antonio Marano, se manterrai questa linea mi avrai al tuo fianco: una bella dimezzata alle puntate dell’Isola dei Famosi (e se puoi anche di Al posto tuo) è quello che ci vuole.
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mercoledì, febbraio 22, 2006
La tv giovane va a scuola
Caro veejay di Mtv Francesco Mandelli, dove stai portando il tuo School in action? Verso la completa defilippizzazione? Il format non ti aiuta: gli studenti di una scuola superiore devono allestire in poche settimane uno spettacolo danzerin-recital-canterino. Le tue telecamere seguono la preparazione artistica e organizzativa ma entrano anche nella vita dei ragazzi. Ieri c’era la festa di compleanno di una certa Giulia che ha “fregato” il ragazzo ad una certa Arianna che per questo non le vuole farle gli auguri. Si mette in mezzo un’altra amica di Giulia per difenderla e Arianna se ne va via piangendo. Il tutto non sarebbe brutto al livello di Amici, se non ci fosse la tua voce fuori campo a commentarla in “romano”: “A Giuliaaa, certo che sei stata cattivella… eh. Arià, ma dicce che succede per favoreee… Povera Arianna. Esclusa dai festeggiamenti alla rivale… stà a rosicà assieme all’attore Lorenzo… sua unica spalla disposta a fasse piagne addosso. E intanto quell’artre cò la torta e le candeline stanno a dì… pancia mia fatte capanna… che mondo ingiusto e traditore”. Caro veejay di Mtv Francesco Mandelli, spente le candeline la tua voce fuori campo annuncia che “domani si continua, senza litigate ma con tanto amore. L’amore del noto rapper Alessandro per la sua bella; e poi vedremo il mitico Francesco Aiello in versione sinfonica…. A domani! Se vedemo a Spinacity (la tua versione di Spinaceto, un quartiere di Roma). Caro veejay di Mtv Francesco Mandelli, non so dove stai portando School in action, ma è chiaro dove vorresti portare te stesso: sul palcoscenico dei telegatti.
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martedì, febbraio 21, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Antonio Caprarica, venire a sapere da Simona Ventura che non sarai più il corrispondente della Rai da Londra, è stato un colpo. Sapere che sarà Giovanni Masotti a sostituirti sotto il Big Ben, è stato un colpo basso. Come farò senza i tuoi servizi natalizi che puntualmente finivano citando i quintali di christmas pudding consumato dagli inglesi? Non avrà più senso seguire le diatribe sulla caccia alla volpe se a raccontarle non sarai tu. Rimpiangerò i tuoi servizi sui cappellini di Camilla e della regina. E quelle notizie bizzarre che scovavi sui sudditi di sua maestà; quanto mi mancheranno. Non sarà la stessa cosa seguire le tue corrispondenze da Parigi e non mi conforta sapere che continuerai a sfoggiare le tue cravatte londinesi. Hai detto: “sarò un inglese a Parigi”; forse, col tempo, mi abituerò. Ma promettimi che non sostituirai mai la cravatta rosa con un foulard bordeaux.
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lunedì, febbraio 20, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Maria De Filippi, nella tua telescuola chiamata Amici è stata una settimana burrascosa. C’è stato lo “scontro” tra ragazzi e ragazze. Liti, spintoni, gente che si è urlata in faccia di tutto (e nelle orecchie!!!). L’autore Chicco Sfondrini è dovuto intervenire per dividere i ragazzi dalle ragazze e per farli rilassare li avete portati in un centro benessere. Ieri hai iniziato la puntata “del serale” riassumendo i fatti. Ti sei molto inquietata perché nel montaggio filmato degli eventi non c’era l’audio che ritenevi essenziale per capire (e ti è toccato fare la cronaca immagine per immagine in diretta). Dopo il filmato hai ripreso la strada maestra: lettura della classifica; la sfida; le nomination con lo strascico delle liti settimanali; il pubblico della varie fazioni ad applaudire. Cara Maria De Filippi, o cambi il titolo al programma o lo chiudi.
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domenica, febbraio 19, 2006
i dialoghi tra SI e NO
: A Sanremo, Giorgio Panariello s’ispirerà alla conduzione di Corrado e avrà una statuetta di Raffaella Carrà come portafortuna.
: Così se va male la colpa è la loro?
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di blog in blog
tu non parteciperesti al grande fratello? di ilallallero
floris dai su dai di capemaster
tristezza grande fratello di fulvia leopardi
distratti a cinque cerchi di just a man
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sabato, febbraio 18, 2006
Attenti all’ospite
Cara Eleonora Daniele, a Uno Mattina hai celebrato i duecentocinquant’anni dalla nascita di Mozart parlandone con lo storico Piero Melograni. Ma non avete parlato solo di Mozart. Da brava padrona di casa hai chiesto allo storico: “come è nata la sua passione per Mozart?”. Non lo avessi mai fatto! E’ partito con il racconto della passione trasmessagli dai genitori fino a confessare: “Anche io suonicchio il piano… poi ho studiato canto perchè avevo una voce di bass-bariton… sarei dovuto diventare un cantante… poi invece avevo paura del pubblico…”. Pensando di fermarlo gli hai detto: “Non me lo dica due volte: io la faccio cantare qui, eh!”. Cara Eleonora Daniele, grave errore di valutazione; è lui che non se lo fa dire due volte: “Se vuole ci provo… la voce ad una certa età va un pò via…”. Tu gli dici che “una bella voce si sente” e lui rilancia sempre più seriamente: “se vuole ci proviamo!”. A questo punto anche a te è evidente che al professore non dispiacerebbe esibirsi ma riesci a riprendere il controllo: “no, no. Però una volta molto volentieri facciamo questa prova. Continuiamo a parlare invece di Mozart”. Mandi in onda un bel filmato in bianco e nero (il maestro Sawallisch che dirige la sinfonia n.1, K16 composta da Mozart a 8 anni) e rieccoti in studio per congedare il tuo ospite e passare ad un altro argomento: la montagna. E come lo fai? Chiedendo al professor Melograni: “le piace la montagna?”. E lui, subito: “Siii”. A quel punto sei quasi scappata dall’altra parte dello studio per evitare che si proponesse per una discesa libera. Cara Eleonora Daniele, c’è mancato tanto così che perdessi il controllo dell’ospite.
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venerdì, febbraio 17, 2006
il francobollo
Caro Max Lazzari della Vita in diretta, se Marzullo avrà mai un erede, tu sei in pole position. Ti sei precipitato da Manuela Arcuri per la prima intervista da quando Aldo Montano è entrato nella Fattoria. Lei è sempre molto disponibile con te e poi sei andato a trovarla in teatro dove recita il Liolà di Pirandello. Così ha potuto anche parlare dello spettacolo e rispondere a questa tua domanda: “ma c’è una storia dentro?”. Caro Max Lazzari della Vita in diretta, è Pirandello! Le hai chiesto come va la convivenza con Montano e abbiamo saputo che lui è disordinato e ogni tanto litigano perchè su alcune cose la vedono in maniera diversa; ma poi fanno pace. Caro Max Lazzari della Vita in diretta, quando le hai chiesto “chi ha il guardaroba più grande?” mi sono venuti i capelli come la giornalista di Teleticino ino-inooo: Michelle Losanna Hunziker.
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giovedì, febbraio 16, 2006
Diamoci del tu
Cara Barbara D’Urso, sei una furbacchiona. Alla Marcuzzi hai lasciato gli avanzi del Grande fratello e tu ti sei apparecchiata la teletavola con bocconi prelibati. La stagionatura ventennale li rende appetitosi per chi continua a guardare ai propri 40 e 20 anni. In tanti avranno sentito l’eco lontana delle lolite di Non è la Rai e della loro più autorevole esponente (dopo Ambra, sia chiaro). In tanti avranno avuto i brividi da vodka gelata come lo sguardo della Ingerman. In tanti avranno avuto una leggera tachicardia nel sentire la Cavagna pronunciare ancora una volta la frase: “e allora.. mi raccomando… perchè io… vi curo”. Cara Barbara D’Urso, tutte le prime puntate di tutti i reality hanno qualcosa di interessante: ti fanno capire perché non li vedrai. Io non vedrò La Fattoria 3 perché non posso sentire la voce della Fabiani; perché non ho alcun interesse a scoprire i 14 tatuaggi di un ex tronista di Maria De Filippi; perché non mi diverte Mastelloni terrorizzato da una gallina; perché preferisco la valletta attuale di Biscardi; perché per me Aldo Montano è un campione di scherma; perché Francesco Salvi mi preoccupa; perché gli attori di Centovetrine non dovrebbero mai lasciare il loro habitat; perché sapere che il marito della Lucarelli teme il fascino di Marcus mi lascia indifferente; perché la Kriz… già: perché la Kriz? Cara Barbara D’Urso, come te, ho sorriso nel vedere la Ricciarelli presa da labirintite nella tromba delle scale. Ma non credo che sorriderei una seconda volta (scommetto che ricapita). Cara Barbara D’Urso, confesso però che un motivo ce l’ho per seguire La Fattoria 3: Alvaro Pierino Vitali. Mettendo lui nel cast hai colpito anche me nel profondo: vederlo con il baschetto originale con il pon-pon rosso mi ha fatto dire: “Te lo ricordi Pierino?”. E con lui ho intonato l’inno di una generazione: “Se sei come me… para-ppapà… vieni insieme a me… para-ppapà… alla vita è mejo daje der tu…”. Cara Barbara D’Urso, sei proprio una furbacchiona.
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mercoledì, febbraio 15, 2006
Tornare a volare, libera libera
Se lo chiedi al tuo maestro Pippo Baudo te lo conferma: mai allontanarsi troppo dalla televisione. Tu, volente o no, sei telescomparsa; tornare non sarà facile. Cara Lorella Cuccarini, perchè la Rai ti ha utilizzato così poco? Perchè non hanno dato a te un programma come Ballando con le stelle? Ora vorresti “fare un programma stile Littizzetto… mettermi in gioco con un programma di nuova generazione, ho solo 40 anni… vorrei fare la Iena… mi piacerebbe lavorare con la Gialappa’s, con Fabio De Luigi o Maurizio Crozza, persone capaci di ironizzare, che potrebbero aiutarmi a superare quella disciplina che non riesco a mettere da parte” (tgcom.it del 16/11/2005). Ma si; una bella scossa al tuo personaggio ci vuole. Basta con questa storia della più amata dagli italiani tutta televisione e cucina! Solo oggi riveli che anni fa su di te si erano posati gli occhi di Mickey Rourke: “Mi guardò a lungo negli occhi e mi fece un complimento molto esplicito che si riferiva al mio fondoschiena. Mancò poco che gli tirassi un ceffone” (repubblica.it del 14/2/06 citando un’intervista di Gente). Basta anche con questa storia della ragazza della porta accanto tutta acqua e sapone! Già all’inizio della tua carriera, addirittura Tinto Brass si rese conto del tuo appeal : “Mi vide in tv e mi chiamò per un provino. Io rifiutai imbarazzata. Ma oggi, chissà…” (repubblica.it del 14/2/06 citando un’intervista di Gente). Cara Lorella Cuccarini, tu i segnali a chi fa la televisione li hai mandati: sei pronta per la televisione di oggi. Ma la televisione di oggi, è pronta per la nuova Cuccarini?
grazie a capemaster per la segnalazione della pagina su repubblica.it
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martedì, febbraio 14, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Katia Ricciarelli, se un tuo ammiratore si è chiesto perchè una star internazionale come te decide di partecipare al reality La Fattoria, da ieri sera non se lo chiederà più. Lo hai detto alla giornalista che ti ha intervistato all’aeroporto prima di partire per il Marocco: “Il motivo più valido è quello di andare veramente fuori dalla realtà… nel senso… fuori dai cellulari… senza leggere… questo mi peserà molto: non leggere e ascoltare musica. Però è giusto che sia così. Quindi, dare un taglio netto per un po’… visto che per due o tre anni sono stata molto occupata, in tutti i sensi.” (da Sipario del 13/2/06). Cara Katia Ricciarelli, e pensare che i giornali favoleggiano di un tuo ingaggio da 500 mila euro (Tiscali-Ansa del 9/2/06) e invece tu scappi dal cellulare.
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lunedì, febbraio 13, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Gerry Scotti, la Corrida è un programma di successo da anni. Non ha bisogno di fregiarsi dell’etichetta di primo reality show. Sabato, con l’enfasi di chi vuole prendersi i meriti, hai detto: “di reality show ce n’è uno solo… ed è la Corrida! … E poi ci chiedono chi ha inventato i reality show!”. Alla Corrida partecipa gente comune che vuole il suo momento di gloria indipendentemente dalle proprie capacità. Il loro obiettivo principale è farsi vedere in televisione dai parenti e dagli amici del bar sotto casa. Si esibiscono per pochi minuti e poi, che prendano applausi o vagonate di fischi e sberleffi, spariscono dalla circolazione. Nei reality show si esibiscono per mesi televip e aspiranti televip in mezzo ad applausi preconfezionati. Il loro obiettivo principale è farsi vedere in televisione da chi fa la televisione così da potersi riciclare in televisione; indipendentemente dalle proprie capacità. Caro Gerry Scotti, vuoi troppo bene alla Corrida; non sminuirla a madre degli attuali reality show.
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domenica, febbraio 12, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Antonella Clerici, durante la Prova del Cuoco del sabato cerchi in tutti i modi di convincerci a seguirti anche il sabato sera sul Treno dei desideri. Ieri l’invito era più stuzzicante del solito: “farò lo spogliarello”. Il regista ha sottolineato l’annuncio con la musica di 9 settimane e 1/2 come sottofondo, mentre tu preparavi il piatto del giorno: polpettone di manzo nella pancetta. E poi una bella cantatina del “gatto puzzolone è proprio un fetentone”. A sera hai fatto il tuo ingresso nello studio di Cinecittà per confermare che durante la puntata: “Farò l’amante e… mi spoglierò”. Se qualche tuo focoso fan non ha capito che scherzavi ci sarà rimasto male. Poco prima della mezzanotte ti sei sdraiata come una modella del Canova per cantare Buonasera dottore con l’attore Luca Ward. L’unica cosa spoglia era la voce.
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sabato, febbraio 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Cari direttori di tutte le reti e di tutti i tg, da oggi comincia la par condicio. Fino al fatidico 9 aprile dovrete essere imparziali. Stesso tempo per tutti; stesse scenografie; stessi colori; stesse espressioni del volto. I conduttori di ogni trasmissione (dall’oroscopo ai programmi per bambini, passando per Marzullo) saranno passati al par condicio detector. Tutti i conduttori saranno prontissimi ad anticipare qualsiasi loro interlocutore con la premessa: “siamo in par condicio, mi raccomando a rispettarla”. Fino al 9 aprile. Per voi (e purtroppo pure per noi) un’eternità.
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venerdì, febbraio 10, 2006
Come rovinare tutto
Cara Tessa Gelisio, Retequattro ti ha regalato uno studio tutto nuovo per il tuo Solaris. Avranno visto Atlantide su La7 e si saranno detti: “bello! pure noi fare così!”. In quello studio ti muovi con disinvoltura, introduci i documenti filmati e accogli gli ospiti. Ieri per parlare degli incendi boschivi c’erano i Vigili del fuoco e la Guardia Forestale della provincia di Savona. E’ stata una puntata interessante che hai condotto in modo impeccabile accanto a Kimba, il cane mascotte dei Vigili del fuoco. Hai anche risvegliato i miei ricordi d’infanzia. Per introdurre un documentario sui draghi, hai detto che da bambina vedevi i cartoni animati di Grisù: il draghetto che da grande vuole fare il pompiere. Cara Tessa Gelisio, sui titoli di coda, quando ormai ero certo di aver visto una trasmissione gradevole me l’hai fatta andare di traverso. Dopo aver salutato gli ospiti te ne sei uscita con questa frase: “Vi ricordo che se volete spiare 24 ore su 24 la casa del Grande Fratello lo potete fare su Mediaset premium, il canale digitale terrestre di Mediaset. E da me e Kimba è davvero tutto (smack) un bacio e ci vediamo alla prossima avventura”. Cara Tessa Gelisio, va bene che il sottotitolo di Solaris è “il mondo a 360 gradi” ma che c’entra il Grande Fratello con il mondo?
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giovedì, febbraio 09, 2006
Questione di stima
Cara Simona Ventura, deve fare un certo effetto sapere di valere 80 milioni di euro. Ieri l’Ansa ha citato una stima (pubblicata su Gente) in cui si assegna questo valore al “marchio Simona Ventura che è destinato ad espandersi. La Ventura è una innovatrice ed incide sulla fascia medio-alta del pubblico ma aggancia anche quella più bassa”. Lo chiamano calcolo sul potenziale e non si riferisce ai tuoi guadagni ma a quanto puoi far guadagnare. Cara Simona Ventura, qui su caro televip ieri si è aperto un microdibattito (ma molto micro) se tu sia o meno sopravvalutata. A leggere queste cifre sembrerebbe di no; a me, che non interessano le vostre cifre, sembra di si (urlare, sbracciarsi, toccarsi i capelli e dire sempre le stesse cose significa innovare la figura del conduttore?). Cara Simona Ventura, qualche mese fa hai dichiarato che entro pochi anni vorresti passare a cariche dirigenziali. Ma se le stime sono attendibili ho come l’impressione che resterai davanti alle telecamere un po’ di più. E’ lontano il giorno in cui appenderai gli abiti di D&G al chiodo. Se fossi in te io mi farei anche un giretto di ritorno a Mediaset sulle orme di Bonolis. Potresti condurre un programmetto di approfondimento culturale e goderti il contratto lontano dagli assilli dell’audience (però ti tocca passare ad abiti Fendi). Il pubblico di “fascia medio-alta ma anche più bassa” se ne farà una ragione.
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mercoledì, febbraio 08, 2006
il francobollo
Cara Alba Parietti, c’è un tempo per scosciare sullo sgabello in una trasmissione sportiva. C’è un tempo per sguazzare in una piscina cantando in playback. C’è un tempo per essere la donna della teledomenica. C’è un tempo per fare l’opinionista da Vespa. C’è un tempo per darsi al teatro leggero. C’è un tempo per fare l’ospite in tutte le trasmissioni. Cara Alba Parietti, non è più tempo per te di cantare in diretta. Ieri ai Raccomandati hai distrutto Nessun dolore di Lucio Battisti. Per me che sono cresciuto con le sue canzoni è stata una sofferenza paragonabile a quella di Enzo Paolo Turchi sull’Isola dei famosi.
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martedì, febbraio 07, 2006
La De Filippi fa scuola
Caro teleproduttore Giorgio Gori, tra i mille telepetali della tua Magnolia c’è anche Tv Diari che va in onda su All Music Tv. Il programma è macchinosissimo: ragazzi e ragazze si raccontano alle telecamere ed il pubblico li vota con gli sms. Chi prende meno voti viene eliminato. C’è la fotomodella che in sottoveste ci confessa una delle sue passioni: “mi piace tantissimo carezzare questi stivali perchè hanno un pelo stupendo. Eh, questo non vuol dire che non mi piace essere accarezzata, anzi! E’ bellissimo!”. C’è la studentessa che vuole dimagrire: “perdo ore a navigare in internet alla ricerca della nuova dieta miracolosa. Ore a spalmarmi cremette del c**** che costano l’ira di dio e dovrebbero miracolosamente toglierti la cellulite”. C’è un coordinatore di eventi pubblicitari (?) romano che ha vissuto due anni a Londra e ora vive a Milano. Parla male dei milanesi che secondo lui sono tutti tirchi. C’è una ballerina della Costa D’Avorio che “ci confessa le sue fragilità parlandoci d’amore”. Caro produttore Giorgio Gori, a sintetizzare il senso del tuo Tv Diari ci pensa uno degli eliminati (tale Francesco che a me sembra proprio un ex Uomino e Donna di Maria De Filippi) che da in mezzo alla strada si congeda dalla trasmissione: “Beh, speravo di farvi capire qualcos’altro di me. Che non sono solamente la persona dura, superba e piena di sè che vi posso esser sembrato. D’altra parte raccontarsi in così poco è difficile; forse nemmeno io so di quello che parlo e nemmeno forse ci avrete capito qualcosa. Però può essere semplice descrivervi il modo in cui me ne voglio andare. Se qualcuno di voi mi ha frainteso mi può benissimo fermare per strada e dirmelo”. Caro teleproduttore Giorgio Gori, la cosa vale anche per te? Se ti incontriamo per strada possiamo chiederti il senso di un programma così?
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lunedì, febbraio 06, 2006
La televisione fatta a pezzi
Caro capostruttura di Raiuno Paolo De Andreis, quando non sei seduto in prima fila negli show del sabato sera, ti chiudi nell’archivio della Rai. Lì, sminuzzi centinaia di cassette per realizzare il tuo SuperVarietà che ci rifili tutte le sere d’estate e ogni tanto anche d’inverno, quando si apre una voragine nel palinsesto. Una volta era un evento rivedere spezzoni di vecchia tivù. Oggi, con il taglia e incolla, tu proponi un programma dello scorso anno come se già fosse un cult. Ce ne sarebbero di pezzi di buona televisione che mi piacerebbe rivedere (Troisi che legge i nomi sull’agendina di Gianni Minà è televisione troppo colta per i vostri standard attuali?) ma tu ricicli sempre gli stessi. Ieri sera, nella mezz’ora tra la fine del Tg1 e l’inizio di Orgoglio 3, hai trasmesso una puntata (?) di SuperVarietà con uno dei tuoi preferiti: Giorgio Panariello. Rientra nella strategia per lanciare il Festival di Sanremo. Nelle prossime tre settimane Panariello ce lo farete vedere in tutte le salse; dagli spot dududù-dadadà alla Vita in diretta cucucù-cucuzzà, passando per il balcone di momomò-mollicà. E per te saranno tanti altri pezzi di tv da fare a pezzetti. Boh e pure Mah. Caro capostruttura di Raiuno Paolo De Andreis, e basta con questo SuperVarietà!
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domenica, febbraio 05, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Irene Pivetti, stavolta la tua acconciatura mi è piaciuta. Non era male nemmeno il vestito da sera nero. Se non avessi ceduto alla tentazione di indossare quegli orecchini giganteschi saresti stata all’altezza delle migliori showgirl della storia del sabato sera della televisione italiana. C’è stato un tempo in cui il sabato sera in tivù gorgeggiava Mina e la Carrà indossava gli stivali di plastica sopra al ginocchio con l’ombelico di fuori. E poi Heather Parisi ballò Cicale Cicale Cicale. I tempi cambiano e si evolvono. Ieri i telecomandi del sabato sera erano puntati su di te. E tu, senza ballerine, senza orchestra, senza cantanti e senza comici sei riuscita a trasmettere quell’immagine di serenità, divertimento, bellezza, sogno, e celestialità di cui gli italiani hanno tanto bisogno. Cara Irene Pivetti, a Liberi Tutti sei riuscita a trasmettere tutte le immagini più belle dell’ immenso archivio video di Berlusconi. Custodisci bene la cassetta; potrebbe tornare utile in un eventuale processo di beatificazione.
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sabato, febbraio 04, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, nel tuo Diario d’Inverno sul Messaggero di oggi, affermi che “si parla del Grande Fratello come sei anni fa quando comparve per la prima volta in tivù”. Caro Maurizio Costanzo, del Grande Fratello 6 ne parlate solo voi di Mediaset, nonostante le “grandi novità” e gli interrogativi morbosi degli ultimi giorni (chi è il trans?). Le prime due edizioni hanno avuto più pagine sui giornali di certi talk-show ventennali. Oggi il Grande Fratello ha dei trafiletti. Caro Maurizio Costanzo, forse stare chiuso per tutto il giorno negli studi televisivi di Mediaset altera il senso della misura. O forse, si parla così poco del Grande Fratello 6 che hai bisogno di farlo tu, altrimenti domani la rediviva Venier ti batte (e pure senza Zequila).
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venerdì, febbraio 03, 2006
i dialoghi tra SI e NO
: il figlio di masso57 dice che la “gatta nera” del Mercante in Fiera è Ainett Stephens e ha presentato Real TV su Italia Uno
: è inutile. La generazione playstation è più avanti.
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Cara Bambola Ramona, i veejay Katamashi e Ian ti hanno ospitato a Play su All Music Tv. Si è parlato di quanto sei cliccata su internet, del tuo calendario e di come sei arrivata in televisione: “La televisione mi è arrivata casualmente anche perché sono timidina”. Sei molto grata a quelli di Cronache Marziane per aver inventato il soprannome Bambola che ti ha dato il successo. Il veejay Ian, in preda ad euforia incontrollata, si fa portavoce di “tutti gli italiani”: “Tu scegli come vuoi essere chiamata e noi lo faremo”. E tu, senza esitare: “Bambola degli italiani”. Katamashi legge una mail: “Filippo e Fede sono abbagliati dai tuoi occhi e vorrebbero un tuo in bocca al lupo per l’esame di matematica”. Non ti fai pregare: “Ciao Filippoefede, allora ti auguro buona fortuna, pensando a me. Tu pensa a me e vedrai che tu andrai benissimo”. Cara Bambola Ramona, i veejay non hanno avuto il coraggio di correggerti ma Filippo e Fede sono due; come i tuoi grandi occhi.
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giovedì, febbraio 02, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Mara Venier, dopo giorni di silenzio, hai ammesso di avere delle responsabilità per la rissa verbale tra Zequila e Pappalardo. Pensa che nel frattempo i direttori di Raiuno e Canale 5 si sono scambiati reciproche accuse di fare trash-tv. No, non c’entri tu. Del Noce (Raiuno) trasmette Don Matteo contro il Grande Fratello perché “Se un prodotto bello come Don Matteo non potesse confrontarsi con gli ascolti di un reality, allora vorrebbe dire che la gente vuole il trash”. Modina (Canale 5) difende il pubblico del Grande Fratello e replica: “Del Noce, per fare ascolti, ha portato Raiuno al più basso livello qualitativo mai visto e adesso si erge a paladino della difesa di una presunta qualità televisiva”. Cara Mara Venier, domenica tornerai in video e, come quelli che cadono da cavallo, hai bisogno di risalire subito in sella. Perché non inviti Del Noce e Modina per parlare della tivvù di qualità? Così ci fanno anche vedere come si discute pacatamente. Per dovere di ospitalità potresti partire da questa domanda che Del Noce ha rivolto a Modina: “Quando mai Raiuno ha cavalcato il trash? Citi gli esempi o si scusi”.
(virgolettati presi da corriere.it, 1/2/06)
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mercoledì, febbraio 01, 2006
I tre caballeros
Caro direttore del Tg1 Clemente J Mimun, a dopoTg1 hai ospitato i due candidati più autorevoli a condurre il faccia a faccia Prodi-Berlusconi: Mentana e Vespa. Una chiacchierata a tre (in forma di danza rituale) su come dovrebbe essere lo scontro finale tra i due leader. Mentana dice che loro vorrebbero poche domande, saperle in anticipo ed avere il tempo per prepararsi. Il suo sogno è fare il contrario. Tu ricordi che la par condicio tiene conto anche degli sguardi del conduttore e di come porge la domanda. Su questo Vespa è categorico: “Immaginare che qualcuno di noi possa fare anche la minima scorrettezza è totalmente assurdo. Nessuno di noi si va a giocare quel pò di reputazione e di carriera, facendo lo sgambettino che non serve a niente”. Tu e Mentana siete favorevoli a più di un confronto; soluzione per cui Vespa non fa i salti di gioia. Caro direttore del Tg1 Clemente J Mimun, ad entrambi non piace la tua soluzione più bislacca: un forum di tanti conduttori messi insieme a interrogare i due leader. I tuoi cinque minuti sono agli sgoccioli e chiedi a Vespa: “cosa daresti per essere tu a condurre il confronto?” Vespa ricorre a tutta la sua malcelata diplomazia “Io spero che sia uno, dei confronti. Porta a Porta è nata come trasmissione politica. Mi sembrerebbe abbastanza naturale se i confronti si faranno su Raiuno. Ma mi farebbe piacere che ce ne fosse anche uno a Mediaset, perchè no?” Mentana dice che “sarebbe terribile per Bruno tutta l’incombenza dello scontro finale… però potrebbe dire: mi piacerebbe che il mio fosse l’ultimo”. Risposta laconica di Vespa: “Diciamo così”. La trasmissione minuetto a tre è finita. C’è solo il tempo perché anche tu possa candidarti: “Se tra i due litiganti dovesse godere il terzo, anche il Tg1, ospitando naturalmente sia Enrico Mentana che Bruno Vespa, è a disposizione”. Caro direttore del Tg1 Clemente J Mimun, ora che chi di dovere vi ha visti tutti e tre lì in vetrina, pimpanti e disponibili, dovete solo aspettare e sperare che l’esposizione della merce sia stata di gradimento.
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venerdì, marzo 31, 2006
Frenesia da scontro finale
Caro Bruno Vespa, ci siamo. Per te sarà un fine settimana di meditazione e di preparazione a quello che in un tuo best-seller hai chiamato “Lo scontro finale”. Lunedì sera ci sarà l’ultimo faccia a faccia su Raiuno e tu finalmente ti siederai i mezzo a quei due. Fremerai per l’impotenza di non poter formulare domande. Ti produrrai in complicati calcoli aritmetici per stabilire la par condicio del contasecondi. Non potrai suonare il campanello ma ti consolerai con la gran quantità di appunti che potrai prendere per il tuo prossimo libro. Sarai tutto preso a catturare gli aneddoti più gustosi del dietro le quinte per non risparmiare il più piccolo dettaglio ai tuoi lettori sotto l’ombrellone. Ho come l’impressione che stavolta oltre alla strenna natalizia ci rifilerai pure il libro estivo. La campagna elettorale di fuoco ti ha regalato troppo materiale per non farlo. Intanto ieri a Porta a Porta ti sei chiesto: “E’ il telecomando a scegliere il premier?”. Hai ammesso di non poterne più di questa par condicio “certe volte evitiamo di respirare” e in questo ti ha dato manforte il direttore del Tg2 Mauro Mazza: “Dopo le elezioni chiederò la laurea honoris causa in farmacia per come sto usando il bilancino”. Sarà una vana speranza se è vero quello che ha detto il presidente della Rai Petruccioli: “Il Tg2 si segnala per il divario massimo fra i due poli, a vantaggio della Cdl sia nel tempo attenzione sia nel tempo presenza, sia nel totale dei telegiornali, sia nel prime time” (dal corriere.it del 29/3/2006). A dirci se “conta così tanto la televisione”, oltre al “farmacista” Mazza, c’erano il tuo sondaggista di fiducia Renato Mannheimer, Enrico Mentana, Giulio Anselmi e Rula Jebreal. Proprio mentre il sonno stava per avere la meglio, tu, da vecchia volpe, hai tirato fuori una frasetta che non mi ha fatto più dormire: “Dobbiamo aspettarci un coniglio dal cilindro?”. Caro Bruno Vespa, forse lunedì nei tuoi pensieri non ci sarà il record di ascolto del primo teleconfronto moderato da Mimun. E forse non sarai nemmeno così concentrato sul tuo prossimo libro. Forse sarai attentissimo a fronteggiare un colpo di scena dell’ultimo minuto. Dopo una campagna elettorale così, sarebbe il minimo. E tu batteresti tutti i record (anche di tiratura).
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giovedì, marzo 30, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Antonio Zequila, martedì sera mentre Alessia Merz era adagiata senza vita sul tavolo di Montalbano, tu ti accomodavi al tavolo del bar “Pippo e Gemma” nella piazzetta di Carabinieri 5. Accanto a te c’era una ragazza e hai ordinato una bottiglia di champagne. La barista te l’ha portata e tu hai protestato: “Ma, questo è spumante! Conosce la differenza tra lo spumante e lo champagne? E la barista: “Perfettamente, ma questo è quello che abbiamo”. Come ben sa Pappalardo, non ti fai passare la mosca per il naso e hai ribattuto: “Ma è assurdo. Sono sicuro che si sbaglia”. E’ dovuto intervenire il carabiniere del Grande fratello non so che numero Luca Argentero per zittirti: “Se la signorina le ha detto che non c’è, non c’è”. Caro Antonio Zequila, non mi è venuta la curiosità di continuare a vedere la puntata per capire il senso di questa scena (e del tuo personaggio) all’interno della sceneggiatura. Forse sceneggiatori e registi manifestano indirettamente un loro disagio. Da anni per la fiction Carabinieri continuano ad ordinare all’ufficio casting lo champagne e quelli gli rifilano la gassosa.
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mercoledì, marzo 29, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara ex teleprezzemolina Alessia Merz, come è spietata la tivù con le sue figlie predilette. Lo pensavo mentre il commissario Montalbano (nell’ennesima replica della Voce del violino) copriva e poi riscopriva il tuo cadavere nudo poggiato a faccia in giù su un tavolo. Che interpretazione fu quella. Roba da telericordi. Un po’ come quando facesti il bagno nel latte. C’è stato un tempo in cui ogni trasmissione aveva la sua Merz. Poi l’oblio, anticipato dalla partecipazione all’Isola dei Famosi. Però è vero che chi semina raccoglie. Ieri me ne hai dato una prova. Quella sequenza iniziale di Montalbano in cui interpreti un cadavere è la dimostrazione che un televip per quanto non sia più di moda, lascia un segno.
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martedì, marzo 28, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Antonella Clerici, con un maialino in braccio e vestita come un uovo di pasqua rosa (con tanto di fioccone in testa), hai fatto il tuo trionfale ingresso nello studio di Affari Tuoi con almeno 6 mesi di ritardo. Ho sempre creduto che quel posto ti spettasse di diritto. Ne ho avuto la conferma quando, parlando al telefono (rosa) con “l’infamone vermone”, lo hai spernacchiato e lui ti ha contro-spernacchiato. E quando ti sei avvicinata ai pacchisti facendo le fusa come la pantera rosa? Unica, inimitabile, perfetta; per una trasmissione che è un azzardo. Per l’euforia, ti sei sbilanciata con una promessa mentre invitavi i telespettatori bambini a dare un nome al maialino portafortuna: “Starà sempre con me non preoccupatevi lo tirerò su io anche quando sarà grande. Questo maialino non si mangia va bene? E se le dico io potete crederci!”. Cara Antonella Clerici, la vita è proprio come i tuoi pacchi: una questione di fortuna. Se sei un telemaialino e capiti alla Prova del Cuoco, finisci in padella; se capiti ad Affari Tuoi, finisci a casa della Clerici. Potete crederci!
– quanto dissi alla Clerici di offrirsi volontaria per condurre Affari Tuoi
– quando Magalli disse che Bonolis non è insostituibile ed io (nei commenti del post) feci la previsione che alla fine lo avrebbero fatto condurre alla Clerici
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lunedì, marzo 27, 2006
Califfo salvali tu
Caro Max Novaresi, a Music Farm 3 ti spetta la conduzione della parte identica ad Amici di Maria De Filippi. Nelle puntate preserali giornaliere, gestisci le sfide tra le due squadre di cantanti che si esibiscono in diretta dal palcoscenico della Faaaarm! (come dice Simona). Fa un certo effetto vedere dei professionisti che al quarto giorno hanno gli stessi attriti dei giovinetti di Maria. Come ha detto Ivana Spagna: “E’ un gioco e ci siam dentro tutti come delle patate”. Una certa Laura Bono non voleva cantare Fotoromanza della Nannini “perchè è troppo vicino alla mia vocalità… e poi mi dicono che voglio fare la Nannini”. Voleva che la cantasse Viola Valentino (io me la ricordo quando cantava sottovoce). Ne è nata una discussione tutta basata su frasi tipo: “la vuoi fare tu?; No, sarebbe meglio per la squadra che la facessi tu; ma tu te la sentiresti di cantarla?; se si fa gioco di squadra è meglio che la canti tu… è più per te; No ma se adesso mi dici che la vuoi cantare, mi girano”. La Bono si è indispettita per le titubanze della Valentino che ha reagito: “C’ho la mia vocalità anch’io. Se sono venticinque anni che faccio i concerti e non mi hanno tirato i pomodori!… Capisco che c’è un pò di discriminazione nei miei confronti per quanto riguarda la mia vocalità”. Caro Max Novaresi, questi dialoghi, uniti all’arrivo di un maestro di cornamusa per dare una lezione privata al reietto Massimo Di Cataldo, la dicono lunga sulla effervescenza di questa edizione di Music Farm. Ma a breve Simona Ventura si giocherà l’asso di cuori: Franco Califano. Si è sentito poco bene e di lui si è presa cura Silvia Mezzanotte in qualità di amorevole infermiera. Lui già parla di baci e le dice ti amo. Caro Max Novaresi, se il califfo tira fuori il playboy che c’è in lui, sarà un bene per il tuo preserale e per i puntatoni di Simona: Califano farà la fine di Baccini con Dolcenera? Altro che “la forza della musica”.
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domenica, marzo 26, 2006
i dialoghi tra SI e NO
: Nanni Moretti ha scelto di andare a Chetempochefa per pubblicizzare il suo film
: ventisette minuti con un intervistatore di proprio gradimento; roba da caimano.
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la tivù dei lettori di caro televip
trashtezza di fulvia leopardi
Ogni tanto la gente mi dice: “Ah, te sei snob, dici di non guardare mai la tv!”. A parte che non capisco il collegamento “snob-no tv”, vorrei chiedere a questa gente se preferirebbe essere definita snob o guardare Distraction… leggi il post
la buona tivù di just a man
Mi schiero apertamente al fianco dei sostenitori della tv generalista attuale. E’ chiaro che il panorama è talvolta desolante, ma alcune proposte che ultimamente troviamo nei canali ad ampia diffusione confermano il mio pensiero ottimista. In particolare ieri sera, Raitre ha offerto del grande giornalismo, quello di Riccardo Jacona…. leggi il post
La Fattoria vista da ale1982
Mi piace La Fattoria il reality show più triccheballacche che ci sia. Non mi piace Barbara D’ Urso…. leggi il post
la Rai e le paralimpiadi di fulvia leopardi
Io spero che nel 2010 venga accolta la richiesta dei non vedenti, che Olimpiadi e Paralimpiadi possano essere unite in un’unica festa dello sport…. leggi il post
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sabato, marzo 25, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Carlo Conti, sei recidivo e non credo che potresti avere uno sconto di pena. In un ipotetico processo l’accusa sarebbe troppo grave: aver lanciato Loredana Lecciso un anno fa insieme alla gemella e averla ospitata di nuovo ieri ai Raccomandati insieme alla terza sorella Lecciso. Il 92% dei televotanti l’ha eliminata ma adesso quella esibizione (?) la rivedremo per giorni a (nell’ordine): Buona Domenica, La vita in diretta, Verissimo, Studio Aperto. C’è solo da sperare che sia vero quello che ha detto Malgioglio: “Loredana viene con me a Cuba”. Buon lungo viaggio. Caro Carlo Conti, non puoi nemmeno appellarti alla clemenza della corte perchè ieri hai anche fatto cantare (?) i Beatles ed i Police a Flavia Vento.
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venerdì, marzo 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, perdere una telesfida non è un dramma. Figuriamoci perdere contro un programma come Distraction di Italia 1. C’è di che esserne orgogliosi e non solo. Potrebbe essere lo stimolo per dare una svolta alla tua carriera: da nazional-reality-popolare a cultural-sociale-di nicchia. Spesso dici che vorresti passare dietro alle telecamere. Allora perché non farlo provando l’ebrezza di occuparsi di un programma per pochi? Guarda Bonolis; ha deciso che il senso della sua televita era firmare un ricco contratto con Mediaset senza fare prime serate nazional-popolari. Tu però vuoi restare in Rai come capitano non giocatore che ogni tanto scende in campo. Sembra che stia per uscire un tuo libro in cui parlerai di te come televip e come donna (diva e donna? O donna e diva? Boh e pure mah). Vorresti che le tue esperienze fossero utili ad altre donne. Cara Simona Ventura, se ne parli con Giovanni Minoli ti ci fa fare un programma per Rai Educational. Affidati a lui per dare questa svolta alla tua carriera. Minoli è una garanzia. Secondo me ha sbagliato solo una volta: quando ha avviato Massimo Giletti alla carriera televisiva.
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giovedì, marzo 23, 2006
C’è chi già pensa al Festivalbar
Cara Elena Santarelli, l’estate prossima potrebbe essere decisiva per la tua telecarriera. L’ho capito quando Daria Bignardi ti ha chiamato all’ultimo momento per farti l’intervista barbarica al posto di Patty Pravo che non era potuta andare (Le Invasioni Barbariche su La7, puntata del 10/3/06). Qualche mese fa era stata proprio la Bignardi a dire a Luca Bizzarri e Paolo Kessissoglu: “perché non prendete la Santarelli alle Iene?”. E loro ti hanno preferito Cristina Chiabotto “perché non so ballare… e probabilmente Cristina si fa prendere tanto in giro. Forse hanno visto che io ho la lingua che taglia, cuce e ricama quindi avrei risposto con le stesse note”. La Bignardi ha scherzosamente insinuato che non ti hanno preso perché, durante un’ intervista doppia, li hai scioccati con la risposta alla domanda “posizione preferita nel fare l’amore”. Lo ha fatto per vedere se ripetevi la risposta e tu con sincerità hai belato. Cara Elena Santarelli, sei stata sincera anche quando Daria ti ha chiesto: “Cosa faresti per condurre il Festivalbar?”. Risposta: “Non so in quale città si farà la prima puntata ma partirei già adesso di corsa a piedi con una bottiglia d’acqua”. Alla Bignardi sei molto simpatica e ha lanciato un altro accorato appello in tuo favore: “E fate fare il Festivalbar alla Santarelli! che è una ragazza simpatica, garantiamo noi delle Invasioni”. Cara Elena Santarelli, adesso tocca a te. Non devi fare niente di speciale; devi solo riuscire a sapere dove si tiene la prima puntata del Festivalbar e fare come quando ti hanno scelto per l’Eredità: “sono andata a Roma per fare una passeggiata con mia mamma, c’era il provino per trovare ‘l’ereditiera bionda’ per il programma con Amadeus e… niente: sono entrata per caso e mi hanno preso anche se non sapevo fare nulla. La prima settimana ero più simile a Pinocchio che a una ballerina. Non avevo mai pensato di fare televisione” (da corriere.it del 2 gennaio 2006 citando un’intervista al mensile Max). Cara Elena Santarelli, se anche per il Festivalbar dovessero scegliere la Chiabotto, io farei una telefonata alla Bignardi per dirle di non sponsorizzarti più.
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mercoledì, marzo 22, 2006
Reietti, dannati e “umiliati”
Caro Teo Mammuccari, mi hai distratto dalla prima puntata di Music Farm 3. Proprio mentre la Ventura assisteva alla diatriba tra l’opinionista Bertè e la concorrente Viola Valentino, mi sono accorto che tu stavi ponendo un’altra pietra miliare della televisione degli anni duemila. Italia 1 ti ha promosso in prima serata per farti condurre un quiz molto pulp: Distraction. Ti sono arrivati 3000 filmatini di aspiranti concorrenti che pur di farsi notare da te si tuffano nei cassonetti e si fanno prendere a calci nel sedere dagli amici al bar. Concorrenti che poi in trasmissione si infliggono e si lasciano infliggere punizioni corporali per vincere un’automobile. Che sarebbe stato un telemartedì importante, per voi della tv, l’ho capito facendo un giro con il telecomando. Su Raiuno il commissario Montalbano si mangiava la pasta con i broccoli in replica. Su Canale 5 i Carabinieri 5 si prendevano un cappuccino al bar di Vergassola. Su La7 c’era il solito scambio di coppia. La Ventura continuava a sbracciarsi per spiegare che una delle ugole d’oro sarà eletto reietto. A Ballarò c’era la coppia Della Valle-Fassino e mi sono venuti i brividi pensando che il primo se continua così finisce a fare il ministro per le attività produttive. Caro Teo Mammuccari, il momento più alto di Distraction mi è sembrato quello in cui avete fatto indossare ai concorrenti una maschera tipo Hannibal the cannibal che gli impediva di parlare (in più collegata ad una specie di cannellino del dentista che gli mandava in bocca dell’acqua saponata). Caro Teo Mammuccari, un tempo ai tuoi piedi avevi una ragazza sotto la scrivania. Stavolta passeggi sulla fossa dei dannati: una botola a vetri sotto lo studio da cui, un nugolo di comparse disperate, ululeggia non appena gli porti carne fresca da vedere (donne in minigonna). Caro Teo Mammuccari, hai annunciato che l’ottava puntata (ne fate 8?) sarà dedicata ai televip e Carmen Di Pietro si è già qualificata per esserci; lottando con due energumeni. Caro Teo Mammuccari, ti scongiuro; fa che una delle televip dell’ultima puntata sia la tua Flavia Vento.
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martedì, marzo 21, 2006
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Cara Cristina Parodi, una che ha condotto per nove anni Verissimo non poteva lasciarsi sfuggire una notizia così sensazionale. Per il Tg5 di ieri sera hai confezionato un servizio sulla verginità sbandierata dalla modella Adriana Lima (quela dele quatro paperele). Prima hai ricordato le sue parole: “gli uomini devono rispettare la mia scelta – afferma Adriana – confessando di non aver mai avuto un rapporto sessuale”. Per farla diventare una notizia da telegiornale delle 20, hai mandato in giro un tuo collega a sentire “cosa ne pensano le giovani di oggi”. Cara Cristina Parodi, ho avuto l’impressione che tu non ci credi perchè hai detto che Lenny Kravitz, “trasgressiva rock star poco incline alla castità”, le ha chiesto di sposarlo. Subito dopo ho capito il vero motivo del tuo interesse per questa notizia. Hai rivelato che l’attuale fidanzato di Adriana è “appartente ad una delle famiglie reali più ricche d’Europa”. Cara Cristina Parodi, non te ne sfugge una di testa coronata.
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lunedì, marzo 20, 2006
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Cara Elisabetta Canalis, la tua carriera di attrice si arricchisce di una importante e difficile interpretazione. Importante, perchè sei co-protagonista negli spot dei vigili urbani telefonisti De Sica e Laganà. Difficile, perchè interpreti l’intenso ruolo di una tassista milanese al suo primo giorno di lavoro a Roma. I due “pizzardoni” vengono in tuo aiuto quando smarrisci la retta via e, per dimostrare che hai capito l’indicazione di De Sica, gli rispondi: “Guardi che ho capito… hè… faccio la tassista… mica la velina!”. Non so se questo finale autoironico piacerà al sindacato veline belle e pensanti. So che la tua insegnante di dizione non sarà entusiasta di come dici il GL della parola sbaGLio. Cara Elisabetta Canalis, è anche vero che pubblicizzi il servizio PARLA PARLA mica il servizio PARLA BENE.
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domenica, marzo 19, 2006
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Caro Antonio Caprarica, a Parigi hai trovato un’atmosfera surriscaldata dalle manifestazioni di piazza contro la legge sul 1° impiego. L’altro giorno eri davanti alla piramide del Louvre in mezzo agli studenti. Ieri eri in testa al corteo che attraversava il ponte d’Austerlitz e ricordavi al primo ministro francese che dopo la vittoria ad Austerlitz per Napoleone ci fu la sconfitta di Waterloo. L’atmosfera è calda ma a Parigi fa ancora freddo così indossi sciarpe colorate sul cappotto e non si vede se hai mantenuto la promessa di continuare ad indossare le cravatte inglesi. Caro Antonio Caprarica, scusami se ti ho ricordato la tua Inghilterra. Deve essere dura per te leggere sui giornali che Camilla spende migliaia di sterline per il parrucchiere e non poterci fare un servizio.
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sabato, marzo 18, 2006
i dialoghi tra SI e NO
: 16 milioni di italiani hanno visto il teleconfronto Prodi-Berlusconi
: E’ di ieri la notizia (fonte Aims/Tg2) che in Italia ci sono 12 milioni di insonni; dunque 4 milioni fingono di esserlo.
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ipse dixit
La tensione si tagliava col coltello. C’era un clima surreale, tendente quasi al drammatico. Per fortuna nelle situazioni difficilissime trovo, chissà dove, la forza per non farmi travolgere.
Clemente J Mimun (direttore del Tg1 e conduttore del confronto televisivo tra Prodi e Berlusconi del 14 marzo 2006)
dal Corriere della Sera del 16/3/2006
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venerdì, marzo 17, 2006
Il Grande Fratello ha un cuore
Cara Alessia Marcuzzi, fedele alla tua conduzione gne gne (al limite del piagnucolamento) hai dovuto fare un annuncio “drammatico” ai concorrenti del Grande Fratello 6. Si sentivano in lontananza i tamburi di un’antica battaglia ottocentesca mentre il boia preparava la ghigliottina per l’esecuzione. “Una bomba” così l’hai annunciata al Tg5 e poi durante la diretta. La “bomba” è stata l’eliminazione a sorpresa di un concorrente decisa da altri 3 concorrenti e non dal televoto. La concorrente cinese è quasi svenuta per il rimorso di aver votato l’eliminazione del concorrente 100% ciociaro. Il concorrente 100% romano si è ribellato alla vostra decisione rischiando la squalifica e con sprezzo del pericolo ha lanciato una specie di monetina per decidere chi eliminare tra i suoi due amici più cari. Quando il concorrente 100% ciociaro si è avviato verso la porta rossa per uscire, hai trattenuto a stento i suoi amici dal seguirlo contro ogni regola del vostro regolamento (ovvero, non ti stavano proprio a sentire). La tensione sul volto di tutti gli altri concorrenti era tangibile e preoccupante. Altro che Lost. E tu lì a partecipare al loro scoramento con una intensità emotiva paragonabile solo a quando recitavi in Carabinieri. Anche il Grande Fratello si è reso conto di aver superato il limite dell’umana sopportazione e vi ha concesso una via d’uscita. Se gli altri concorrenti avessero accettato una riduzione di centomila euro dal premio finale, il loro amico avrebbe potuto rientrare nella casa. E i grandi fratelli non hanno avuto nessun dubbio: Fefè era salvo (un po’ come l’animale in un vecchio spot del famoso amaro). Il pubblico in studio ha esultato come non mai per cotanto senso di giustizia. La tensione è stata altissima al punto che il concorrente 100% ciociaro, al rientro nella casa, più della sua gioia ha manifestato la sua rabbia: “E’ ingiusto! Devono essere gli italiani a votarmi… non tre di noi!”. Ma il momento più drammatico è stato quando hai detto ai concorrenti: “non è colpa mia! Adesso parlo con il Grande Fratello!”. Cara Alessia Marcuzzi, quanto è buono il Grande Fratello che ti ha ascoltato.
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giovedì, marzo 16, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Elisabetta Gregoraci, non mi interessa il gossip ma mi è stato impossibile evitare di venire a sapere che conosci Flavio Briatore. Da qualche settimana sei una delle conduttrici che si alternano a Sipario. Non conosco l’età media del pubblico che guarda Sipario ma non credo che siano tutti tuoi coetanei. Forse lo credi tu perchè, quando ti congedi, sembri rivolgerti ai tuoi amici e parenti: “Ci vediamo domani, qualora lo vogliate. Io vi mando tanti baci e come sempre… fate i bravi!”. Cara Elisabetta Gregoraci, vada per il plagio di Bonolis ma lascia stare l’invito ad essere virtuosi. Se invece il tuo è un messaggio in codice per Briatore allora buona fortuna.
altre lettere alla Gregoraci
quando mandò i messaggini d’amore a Pupo
quando Pupo la chiamò Francesca
quando venne eliminata nel reality Ritorno al presente
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mercoledì, marzo 15, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Enzo Ghinazzi in arte Pupo, mai come ieri sera i tuoi pacchi sono stati l’anteprima più consona al programma che seguiva: il faccia a faccia elettorale tra Prodi e Berlusconi. Una sequenza ininterrotta (purtroppo) di frasi tipo: “perché… noi abbiamo fatto quello che loro non hanno mai fatto; perché… quando c’eravamo noi le cose funzionavano”. E poi, miliardi di euro di qua; miliardi di euro di là. Sembra che molti italiani per l’occasione si siano ritrovati in casa di amici e in luoghi pubblici per vedere lo spettacolo e non escludo che siano scattati i cori agli affondi (?) dell’uno e dell’altro. Due soli momenti esilaranti. Il primo; quando Silvio ha detto che ci sono poche donne disposte a lasciare la famiglia ed il proprio lavoro per andare in parlamento. Il secondo; quando Romano ha fatto il macho man per ribadire che è lui il leader del centro-sinistra: “io non ho danti causa”. Caro Enzo Ghinazzi in arte Pupo, ho letto che vuoi lasciare la conduzione di Affari Tuoi perchè sei stanco e stai perdendo ascolti (da “Leggo” edizione romana del 13/3/06). Non è che dopo un paio di mesi di ferie te la sentiresti di ricoprire un alto incarico istituzionale? Per sostituirti ai pacchi propongo una coppia all’altezza.
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martedì, marzo 14, 2006
La soluzione più semplice
Caro Maurizio Costanzo, domenica sera tutti a parlare del duetto Annunziata-Berlusconi e nessuno ha pensato ai tuoi meritevoli sforzi. Dimmi tu se deve passare inosservato che hai fatto fare il trenino di capodanno (a marzo) ai televip della Fattoria (durante Buona Domenica). Eri preoccupato soprattutto per il morale di Leopoldo Mastelloni che voleva lasciare il programma. In studio accanto a te c’era Barbara D’Urso che avrebbe dovuto parlare con “i berberi di Barbara” ma non appena Mastelloni ha nominato Demo Morselli è partita l’orchestra, con tutto il repertorio dei tuoi famosi trenini, in una emozionante alternanza tra le immagini dalla fattoria e quelle dello studio. Mastelloni ha assunto il ruolo di capotreno in Marocco e Umberto Smaila quello di capotreno a Roma. Minuti e minuti di festa danzante che le balere più rinomate non vedranno mai. Quando i trenini sono arrivati al capolinea, Barbara D’Urso ha tentato di giustificare la sua presenza (mentre tu gridavi… “datemi il Marocco!… datemi il Marocco!…”) ed ha detto: “Allora io ero venuta qua con tanta buona volontà. Ho lasciato i miei figli a casa… che è la terza domenica che gli avevo promesso che sarei uscita con loro… dovevo parlare con i miei contadini… solo Costanzo riesce a far fare il trenino anche in Marocco!!!!”. E tu: “E perchè no! Almeno stanno allegri! Ma guardali lì, finalmente Leopoldo ride!… Katia era allegra!”. Caro Maurizio Costanzo, il trenino! Ecco la soluzione. Se stasera Clemente J Mimun vedrà che Prodi e Berlusconi hanno i musi lunghi tirerà fuori la musica brasileira e via: tutti a fare il trenino fino al 9 aprile.
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lunedì, marzo 13, 2006
Il vero faccia a faccia
Cara Lucia Annunziata, nella puntata di ieri di In ½ ora, ho avuto l’impressione che il tuo primo obiettivo non fosse fare l’intervista a Berlusconi ma fare l’intervista a Berlusconi che finora non gli hanno fatto. Volevi riuscire a farlo rispondere senza che partisse per la tangente a raccontare la pappardella imparata a memoria. Obiettivo legittimo sia sul piano personale che professionale. Obiettivo difficilissimo da raggiungere soprattutto perchè hai accettato il contraddittorio anche sul piano personale. A cominciare da quando ti ha detto che sei una giornalista con “un forte pregiudizio nei confronti delle mie posizioni politiche e una giornalista espressione assoluta organica alla sinistra” e tu, anzichè glissare e passare alla domanda successiva, hai scelto di rispondergli. Da quel momento in poi è stato tutto un botta e risposta (spesso personale) culminato con l’uscita di scena di Berlusconi che ti diceva “Deve avere un po’ di vergogna di come si è comportata” che mi ha ricordato quando al telefono urlò: “Santoro si contenga!”. Risultato: lui non è riuscito a fare quello che voleva fare (e forse l’aveva messo in preventivo) e tu nemmeno (e forse non lo avevi messo in preventivo). Cara Lucia Annunziata, non credo come dice Berlusconi che per questo resterà una macchia nella tua carriera di giornalista. Come non credo che avresti mai potuto intraprendere una carriera diplomatica.
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domenica, marzo 12, 2006
Tutti pazzi per la poesia
Caro Marco Liorni, il sabato pomeriggio spalleggi Roberta Capua nel suo Pazzi per i reality. Ieri ti hanno riservato il momento lirico della trasmissione. Ti sei appropriato del centro dello studio per lanciare un filmato “inedito” in cui il poeta del Grande Fratello 6 diceva che “per me la Capua è una donna spettacolare. Mi piace in una maniera… la Capua… a me manda giù di testa la Capua… è fine… è molto sexy”. Al rientro in studio hai commentato: “E’ un documento che schiaccia Franco alle sue responsabilità… e allora… prendetevi per mano… tu e la tua musa ispiratrice… abbassiamo le luci…per cortesia occhio di bue… sottofondo musicale… poesia!”. Il poeta del Grande Fratello 6 si è portato al petto una mano di Roberta Capua e, guardandola dal basso verso l’alto, le ha recitato una delle sue poesie più ardite: “Lasciami sbarcare le mie mani nel porto notturno dei tuoi capelli tropicali. Come un mercante d’oriente ricco di racconti e di oro bianco lasciami venire nelle pianure negre del tuo ventre coi miei battelli accesi”. Roberta Capua ne è rimasta estasiata e con il groppo in gola si è sventolata per la sincera emozione mentre tu commentavi la poesia: “molto calda… eh… anche un pò a sfondo erotico”. Il poeta ha precisato di averla proposta con dolcezza perchè “Roberta è splendida ed elegantissima” e tu: “Abbiamo tutti la pelle d’oca”. Caro Marco Liorni, tu parla per te.
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sabato, marzo 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Samantha De Grenet, da un pò sei una mamma e in queste tenere vesti, giovedì eri in diretta all’Italia sul Due e, dopo due ore, registrata alla Vita in diretta. Alla coppia Infante/Leofreddi hai dato la tua opinione sul tema “Mamme in carriera o mamme di professione?” spiegando che “io a casa ci sto tanto… anche perchè faccio un mestiere tra virgolette (a parte che in questo momento sto anche senza lavoro… a parte le mie ospitate a destra e a manca… non mi lamento…) che mi permette di star fuori due orette poi ritorno a casa e le altre ventidue ore sto con mio figlio”. All’inviato di Cucuzza hai rivelato come, dopo la gravidanza, sei riuscita a perdere “12 chili nel primo mese e gli altri piano piano”. Hai ripetuto che dedichi al lavoro solo due o tre ore per tornare dal bambino e poi hai annunciato che l’estate prossima vorresti dare un fratellino o una sorellina al tuo primogenito. Cara Samantha De Grenet, mi piaci in questa veste meno glamour e sono sempre felice quando sento che qualcuno pensa di fare figli. Senza contare che la cosa ti allontanerà dalla tentazione di partecipare a isole, ballate con le stelle e fattorie. Ua ragione di più per gridare: viva la mamma!
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venerdì, marzo 10, 2006
Non se ne può più
Caro Giuliano Ferrara, per il teleduello tra Prodi e Berlusconi hai annunciato (durante Otto e Mezzo di ieri) che tu e Ritanna Armeni ci sarete: “se si fa, noi ci becchiamo il segnale della Rai che è a disposizione di tutti per ragioni di servizio pubblico e ve lo trasmettiamo… e prima facciamo una mezz’oretta di pre-partita e dopo facciamo il commento, una specie di giuria, decidiamo chi ha vinto e chi ha perso [risatella]. Naturalmente sarete voi a decidere il 9 aprile. Noi diamo un piccolo anticipo da esperti”. Ecco quella che si dice una furbata. Da mesi non si fa altro che parlare di chi sarà il conduttore e tutti danno Vespa per favorito, tu incluso: “è in pole position per condurlo e pare che stia cercando di mediare tra le parti”. E intanto prosegue ad allenarsi: ieri ha moderato Alessandra Mussolini e Vladimir Luxuria (link inserito alle 10 e 50) (qui c’è il video link inserito alle 13). Caro Giuliano Ferrara, sai bene che il conduttore del confronto non è così importante. I due staff definiranno delle regole rigide ed il conduttore si ritroverà a fare il vigile urbano: tocca a lei… è scaduto il tempo… la prossima domanda spetta al tal giornalista della tal testata. Se applicheranno le regole americane saranno di più le volte che lo vedremo di nuca che di faccia (e non mi piacerà in entrambi i casi). Si, va bene, nelle cronache resterà il suo nome; ma niente di più. Tu invece punti a fare una americanata. Creerai l’attesa da evento sportivo. Mezz’ora prima gli spettatori si sintonizzeranno da te, con tanto di pringles e birra, per sapere le condizioni del terreno di gioco e se ci sono infortunati o squalificati dell’ultima ora. Poi si accenderanno le luci di Raiuno e tutti zitti ad annoiarci come nelle tribune politiche in bianco e nero. Un secondo dopo la fine del confronto, riaccenderai le tue luci e con l’aiuto del moviolone di Biscardi farai una specie di Domenica Sportiva. Caro Giuliano Ferrara, la tua idea è buona ma non credo che Mentana, Floris, Costanzo, La Rosa e Fede resteranno a guardarti. Come vorrei che già fosse l’11 aprile.
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giovedì, marzo 09, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara meteorina Francesca Lodo, ieri sera il direttore Emilio Fede ti ha chiesto: “Che cosa ti hanno regalato per la festa della donna?”. Tu con il broncio gli hai risposto: “N i e n t e”. Fede ha strabuzzato gli occhi, si è aggiustato la cravatta e ti ha redarguito: “Bugiarda”. Così non hai più potuto custodire il tuo segreto ed hai ammesso: “E’ vero; solo una rosa. Una rosa blu”. Dopo aver letto il meteo hai annunciato con entusiasmo il santo che si festeggia oggi: Santa Francesca Romana. Ti sei fatta gli auguri sperando che Fede ti seguisse e invece ha snocciolato una serie di Francesche che conosce lui (a cui ha aggiunto la signora Franca Ciampi). Ci sei rimasta male e glielo hai fatto notare: “Però anche a me”. E lui: “Beh, certo. Ci mancherebbe altro. Hai avuto una rosa e che vuoi di più dalla vita?”. Cara meteorina Francesca Lodo, mi viene il dubbio che a regalarti quella rosa blu sia stato un maturo ammiratore che non teme confronti anzi, li auspica; soprattutto quelli televisivi.
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mercoledì, marzo 08, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Pippo Franco, non sarai l’ultimo televip a tentare la carriera di senatore. E’ un diritto di tutti i cittadini che riescono ad entrare in una lista. Negli ultimi 15/20 anni hai vestito i panni di arbitro nelle farsesche rappresentazioni dei politici fatte dalla compagnia del Bagaglino. Di tutto il gruppo tu eri l’unico deputato a dare una botta al cerchio ed una alla botte cercando di non risultare cerchiobottista. Non ti nascondo che raramente ho riso alle tue battute ma il tuo ruolo non mi è mai sembrato tanto diverso da quello degli anchormen ufficiali. Nell’ultima trasmissione che hai presentato, i politici si facevano prendere a torte in faccia. Chissà se l’onorevole Antonio Di Pietro già sapeva che stavi per candidarti quando ti ha infilato la faccia nella sua torta.
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martedì, marzo 07, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Anna Praderio del Tg5, non mi perderei mai il tuo servizio la sera dopo l’assegnazione degli Oscar, soprattutto se uno dei tuoi preferiti vince come attore non protagonista. La tua è una cronaca puntuale e riesci a piazzare il microfono sotto il naso di molti dei protagonisti. Tra un vincitore e l’altro ci infili “il fascino delle attrici sul tappeto rosso. Nicole Kidman splendente; Charlize Theron sofisticata; Hilary Swank e Uma Thurman bellissime”. Ma quando arrivi a parlare del “divo più amato”, non ce n’è per nessuno. Il tuo George Clooney lo sa che hai un debole per lui e si concede al tuo microfono come ad una vecchia amica per lanciare la sua solita dichiarazione d’amore per l’Italia: “Ci vediamo presto… torno fra tre settimane… I’ll be there.. bonanote… bona fortuna”. Cara Anna Praderio del Tg5, non so se sarai all’aeroporto ad aspettarlo ma ti avviso che Cristiana Parodi alla fine del tuo servizio ha detto: “Bene, saremo felici di rivederlo in Italia”.
altre lettere alla praderio
anna praderio e harry potter
praderio, mollica e george
praderio e monica bellucci
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lunedì, marzo 06, 2006
Prove tecniche di ritorni
Cara Serena Dandini, appollaiata su un pianoforte a coda e fasciata in un abito da sera scollacciato (probabilmente scartato da Ilary Blasi) ti sei presentata in prima serata per uno speciale del tuo Parla con me. Il tempo di trasmettere un divertente faccia a faccia tra Neri Fassino Marcorè Gasparri, ed eccoti indossare uno smoking da uomo per ricordare a Vergassola (in rappresentanza di “certi uomini”) che “non vale la pena essere donna in questo paese”. Che il tuo ritorno in prima serata sia un evento lo dimostra il collegamento telefonico con Fiorello: non è voluto andare a Sanremo ma per te interpreta il suo radiofonico Smemorato di Cologno. La promozione al film di Muccino vs Verdone ce la potevi risparmiare; ma la perfezione non è di questa Rai (ed è qui che ho girato per vedere le carte di Maria De Filippi dove la squadra di Manola era in testa sulla squadra di Raffaele). Quando sono tornato da te, Muccino ti diceva “mamma Serena” e tu gli dicevi di mettere la testa a posto (sembra che a causa di uno scatto d’ira abbia rotto una vetrata). E quando Vergassola lo ha strapazzato con le sue domande tu ti sei buttata con la testa sulla sua spalla per spalleggiarlo. Mi è piaciuta sia l’esibizione che l’intervista del jazzista Stefano Bollani. Mi è piaciuto Neri Marcorè nei panni di Zapatero Mister Bean. Mi è piaciuto meno il ritorno di Corrado Guzzanti. Il suo fazzista su Marte risente della lontananza dal video ed ha bisogno di allenamento e telecontinuità per tornare a satireggiare brillantemente (e non c’entra la par condicio). Cara Serena Dandini, presa dalla tua prima serata ti sarai persa l’esordio di Alda D’Eusanio nel Malloppo su Raiuno; e non su TeleMarte, ahimè.
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venerdì, marzo 03, 2006
buon fine settimana; torno lunedì.
il postino (o piccolo post)
Cara Eleonora Benfatto, ogni tanto ti allontani da Vivere meglio e dalle tv locali per fare qualche ospitata. Ieri eri a Solaris da Tessa Gelisio che ti ha chiesto delle tua passione per lo sport. Avete commentato le immagini delle tue immersioni tra gli squali durante la trasmissione Il viaggiatore. In questi casi si raccontano sempre dei simpatici aneddoti e tu ne hai raccontato uno davvero gustoso: “dalla barca hanno dato da mangiare agli squali…”. Tessa Gelisio ti ha interrotto: “Perchè hanno dato da mangiare agli squali? Non è una cosa da fare…”. E tu: “era anche proibito in effetti… però per la scena sai… per le riprese… tac… abbiamo fatto anche questo”. La Gelisio ha rimproverato l’autore della trasmissione: “tra l’altro so che l’autore è lo stesso di Solaris per cui dopo lo mazzulo… perchè… mai dare da mangiare agli animali selvatici”. Cara Eleonora Benfatto, la Gelisio sarà pure un pò saputella ma ha ragione ed in più secondo me avrebbe voluto aggiungere: … e mai andarlo a raccontare in televisione soprattutto se la cosa sbagliata è stata fatta apposta per le riprese televisive…
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giovedì, marzo 02, 2006
Sudditanze, letame spostato e imitazioni di tricchebballacche
Cara Barbara D’Urso, hai vinto tu. Ho visto un’altra mezza puntata della Fattoria 3. Mi sono appassionato a quello che tu hai chiamato: “una specie di piccolo processino”. A chi? Ma alla star internazionale che avete ingaggiato: Katia Ricciarelli. Gli altri partecipanti al reality, subiscono la sua personalità e nessuno osa contraddirla. Al contrario dei tuoi opinionisti in studio; Barbara Alberti in primis. Tu prendi le difese di Katia che “si è messa in gioco spostando il letame”. Poi ti colleghi con lei in diretta e la riverisci come più non potresti. Ne vien fuori un duetto da cioccolatini e rose rosse in cui tu le manifesti il tuo “amore” e lei il suo: “voglio fare una fiction con te”. Come prova generale quella di ieri sera non è andata male. Poi le fai la sorpresa più gradita; in studio ci sono la sorella il cognato e la cagnetta Dorothy alla quale riserva “acuti” e appassionate coccole verbali. Cara Barbara D’Urso, i reality ormai ti sono entrati nella teleanima e vedendoti all’opera credo che oggi sei la conduttrice regina del genere. Hai superato la Ventura quando hai tentato di far dire a Katia che ancora ama Pippo. Lei ha resistito, per il momento. Ma la Fattoria è ancora lunga. E poi ti dovevi ancora giocare la carta “storia d’amore con risvolto thriller-giallo”: l’ex valletta di Biscardi è rimasta o no incinta dell’ex tronista di Maria De Filippi?”. No. Cara Barbara D’Urso, hai dovuto anche gestire un clone scolorito di Orlando Portento. Il fidanzato della Ingerman ha provato a parlare di cammellate e ticchebballacche in occasione della eliminazione della sua bella. L’effetto è stato più insignificante della conduzione di Panariello a Sanremo. Ma a quel punto gli influssi del genio della lampada ti hanno fatto riaccendere la lampadina. Hai chiesto ad Angela Cavagna se voleva tornare nella Fattoria in sostituzione di Alvaro Vitali che ha lasciato per motivi di salute (ahimè). Lei ti ha risposto di no (almeno fino a quando io ho visto il programma). Cara Barbara D’Urso, non avrei mai creduto che sarei stato d’accordo con Raffaello Tonon: “Mandateci il marito della Cavagna!”. Potrebbe essere un’idea buona anche per animare il Festival di Sanremo. E invece stasera Panariello ci proporrà il solito duetto con Pieraccioni.
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mercoledì, marzo 01, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Bruno Vespa, il Festival di Sanremo quest’anno è fiacco ma tu un puntatone ce lo farai lo stesso. In qualche modo devi stemperare la tensione per l’attesa della notizia che tarda ad arrivare: condurrai o no uno dei teleconfronti tra Prodi e Berlusconi? Il presidente della Rai Petruccioli ha detto che se fosse vero che Prodi non ti vuole “dovremmo tenere in conto ogni no. Impensabile imporre un conduttore. Occorre un comune gradimento. E l’azienda dispone per fortuna di più possibilità professionali” (Corriere della Sera del 26/2/06). Se ti senti deluso perché il tuo sogno rischia di svanire, consolati con il video della canzone “Ho sognato Bruno Vespa” di Vittorio Merlo.
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domenica, aprile 30, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, hanno appena fatto il loro ingresso trionfale nel tuo studio i due grandi fratelli più attesi: Filippo e Fabiano. Buona Domenica sta per raggiungere una delle vette più alte della stagione stando alle valutazioni di Sandro Mayer: “Credo che questa, insieme alla prima edizione, sia stata l’edizione più bella del Grande Fratello. Tutti questi ragazzi che sono qua, sono tutti potenziali grandi personaggi del futuro”. Caro Maurizio Costanzo, ora tocca a te non sperperare questo patrimonio che Mediaset ti mette a disposizione.
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sabato, aprile 29, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Michele Cucuzza, martedì alla Vita in diretta hai ospitato Cristiano Malgioglio che ci ha annunciato i suoi imminenti progetti professionali. Andrà a Cuba per lanciare il suo nuovo cd e in Spagna per condurre una trasmissione televisiva. Prima però vorrebbe fermarsi a Montecarlo per proporre una sua canzone alla ex-cantante Stefanie principessa di Monaco. Malgioglio era felicissimo perchè gli hai fatto il regalo di ospitarlo nel giorno del suo compleanno. Caro Michele Cucuzza, il regalo lo hai fatto anche a molti telespettatori: tante buone notizie tutte insieme non è facile averle da una sola trasmissione.
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venerdì, aprile 28, 2006
Collocamento grandi fratelli
Cara Alessia Marcuzzi, adesso tocca ai gran capi della televisione. Bisogna trovare un posto ai concorrenti del Grande fratello 6 nelle altre trasmissioni per almeno un anno. L’esercizio non richiede troppa fantasia. La cosa più urgente è sostituire Lamberto Sposini al Tg5. Ci vuole uno con lo stesso fascino: Simon. Per Distretto di Polizia in coppia con Ricky Memphis vedo bene Filippo. Come sempre, i casi più difficili se li prenderà tutti Maurizio Costanzo: Danilo (eliminato alla prima puntata, potrebbe progressivamente sostituire Claudio Lippi), Francesca (la telegiornalista, al posto di Marika Morelli per i risultati delle partite di calcio), Giovanna (una bionda più sinuosa e “simpatica” della Barale), Elena (troverà qualcosa Costanzo…), Patrizia ed Eleonora (opinioniste di Tutte le mattine sui problemi tra madri e figlie con Raffaele Morelli come tutore), Pier Renato (un medico specializzato in rianimazione a Buona Domenica serve sempre). Cara Alessia Marcuzzi, per la Bella Vita di Lucignolo propongo la coppia Isa e Leila al posto delle stagionate Mascia Ferri e Alessia Fabiani. Laura mi è sembrata già in ottima sintonia con la Gialappa’s e il mago Forrest (furbastri). Lucio al posto di Costantino a Stranamore: serve qualcuno che restituisca importanza al ruolo di cupido (sarebbe perfetto Filippo ma alla fine opterà per la carriera di attore neo romantico). Rosario, che è stato anche nella Fattoria, lo vedrei al posto di Paolo Brosio a Linea Verde e Brosio nella Fattoria (per un paio di anni). Franco il poeta è perfetto come nuovo autore dei testi di Marzullo. Simona, detta la sellerona, valletta nel nuovo programma del sabato sera di Paolo Bonolis. Augusto conduttore di Chi vuol restare milionario? Fabiano, in coppia con Pietro Taricone, come valletti di Pippo Baudo al Festival di Sanremo 2007 (e durante l’anno meteorino di Emilio Fede). Man Lo con Osvaldo Bevilacqua a Sereno variabile per un lungo viaggio alla scoperta della Cina. Tra due anni ci sono le olimpiadi a Pechino ed è indispensabile anche come guida per quelli di Rai Sport (soprattutto Marco Mazzocchi ha bisogno di una spalla comica). Cara Alessia Marcuzzi, poi ci sei tu. Hai fatto una scelta professionale difficile da abbandonare. Sei stata gne-gne fino alla fine e allora la tua condanna è il Grande Fratello 7. Mi dispiace tanto per la tua carriera.
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giovedì, aprile 27, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Lamberto Sposini, le tue dimissioni da Mediaset non faranno dormire sonni tranquilli ai direttori del Tg1 e del Tg2. Saranno preoccupati da queste tue parole: “Per adesso non vado proprio da nessuna parte. Dal primo maggio sono disoccupato. Manderò i curriculum e le foto sia a Rai, che a Sky e La7″ (da tgcom del 26/4/06). Se all’ufficio del personale della Rai c’è qualcuno che ti riconosce (dalle foto, è ovvio) penso che in un’atmosfera ulivista potresti essere gradito. Caro Lamberto Sposini, se il tuo stato di disoccupazione dovesse protrarsi sai bene che per te c’è sempre una porta spalancata al Processo di Biscardi. Non a caso negli ultimi anni sei stato il suo opinionista più riverito dai tempi di Maurizio Mosca.
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mercoledì, aprile 26, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Bruno Vespa, se Emilio Fede rischia di finire sul satellite, tu ci sei già. Non su un canale RaiSat con le repliche di Porta a Porta ma su Unire TV; una televisione interamente dedicata all’ippica e ai cavalli. L’ho saputo dalla pubblicità che l’emittente ha pubblicato ieri sul Corriere della Sera in cui si dice: “In occasione dei principali appuntamenti del calendario ippico, Unire TV trasmette talk show, condotti dal giornalista Bruno Vespa, che mettono a confronto esperti e personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica, tutti accumunati da un’unica, grande passione per i cavalli”. Sarebbe sciocco fare della facile ironia sul fatto che pensi di darti all’ippica e che in futuro potresti condurre un programma intitolato “Stalla a Stalla” (ma un pò sciocchi ogni tanto bisogna esserlo). Caro Bruno Vespa, tu sei ancora in sella visto che ieri hai trasmesso in esclusiva il filmato della cattura di Provenzano (anche perchè in diretta dalla stalla del suo covo c’è già stata Anna La Rosa).
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martedì, aprile 25, 2006
Senza rete si, senza di lui no.
Caro Emilio Fede, tu come Michele Santoro. Non c’è stato ancora un editto bulgaro ma Bertinotti ha detto alla Annunziata che Mediaset deve essere alleggerita di pubblicità e reti (a In 1/2 ora del 23/4/06 su Raitre). Se lo dice uno che ha in mano le sorti del prossimo governo forse non ci sarà bisogno di un editto. Lui, proprio lui, per cui hai sempre speso parole di stima nonostante le differenze politiche. Lui, proprio lui, che è stato uno dei politici che hai ospitato più volentieri al tuo Tg4. Lui, proprio lui, di cui Barbara Berlusconi dice “è un politico che stimo perchè trovo che sia un politico capace” (da Le Invasioni Barbariche del 21/4/06 su La7). Caro Emilio Fede, non ti avrà tranquillizzato che molti esponenti del centro-sinistra si sono affrettati a dire che Mediaset è un patrimonio per il paese. Eppure, nel tg di ieri sera, ne hai parlato senza grande partecipazione. C’era qualcosa nell’aria che ti distraeva. L’ho capito quando alla fine del tg hai detto che numerosi cittadini hanno aspettato Berlusconi fuori da Palazzo Grazioli per applaudirlo e dirgli di andare avanti. Ho sobbalzato quando ti sei rivolto al presidente Berlusconi per invitarlo a non lasciare. Caro Emilio Fede, sai qualcosa che non ci vuoi dire? O ci volevi dire qualcosa?
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lunedì, aprile 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Paolo Bonolis, se i giornali non avessero sparato la notizia di una tua imminente interpretazione cinematografica e Piersilvio Berlusconi non avesse annunciato che nella prossima stagione farai il sabato sera al posto della De Filippi, verrebbe da dire: “Ma Bonolis? Che fine ha fatto?”. Per tua fortuna in televisione non ci sono solo le trasmissioni di seconda serata (quasi terza) ma c’è anche la pubblicità e lì ci sei spesso. Grazie agli spot fra le nuvole hai potuto augurare Buona Pasqua agli i-taliani! e alimentare il ricordo di te. Non mi scandalizzerei se prossimamente i giornali titolassero: “Il signor Lavazza chiede a Bonolis i soldi per la pubblicità”.
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domenica, aprile 23, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, a forza di dichiarare che vuoi diventare una dirigente Rai, qualche tua collega comincia a cederci e ci spera. Ambra Angiolini, per esempio, non vede l’ora: “Se Simona Ventura riesce a diventare direttore di rete, sono disposta a dargliela. Meglio darla a una donna intelligente che a un uomo imbecille. Così magari mi affida una prima serata (da La Stampa del 22/4/06 rubrica Antenna di Giorgio Dell’Arti). Cara Simona Ventura, voi televip dite sempre che i complimenti del pubblico sono quelli che amate di più. Però devi ammettere che fa piacere ricevere certe lusinghe da una collega.
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sabato, aprile 22, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, finalmente avrò un buon motivo per non perdermi nemmeno un minuto della tua Buona Domenica di domani. Ieri Daria Bignardi ha fatto una intervista barbarica al consigliere di amministrazione Fininvest Barbara Berlusconi e si è parlato del tuo programma. Non bene. Delle reti Mediaset non farebbe mai vedere ai propri figli “Buona Domenica, i reality, il Bagaglino e il varietà in generale che non mi piace. Perchè credo che la famiglia debba impegnarsi a educare i figli al buon senso nell’uso del mezzo televisivo. La televisione è uno strumento d’informazione e di intrattenimento che però si può accendere e spegnere ed è importante che i ragazzi crescano consapevoli di questa cosa. Per non farsi vivere dalla televisione ma per viverla quando ne hanno voglia”. Quando la Bignardi le ha chiesto cosa c’è in Buona Domenica che non va per un bambino, lei ha risposto: “Innanzi tutto sono programmi che non mi piacciono, non mi divertono moltissimo e poi… i dialoghi, i discorsi, come vengono affrontati certi argomenti, non li trovo granchè educativi”. Non ne ha mai parlato con il fratello Piersilvio perchè “sono convinta che Mediaset abbia comunque degli ottimi programmi di approfondimento e di conseguenza credo che nell’ambito della televisione commerciale sia importante avere programmi diversi. La mia è un’opinione personale. Ci sono persone a cui Buona Domenica piace ma non ci trovo assolutamente nulla di male, anzi”. Caro Maurizio Costanzo, la barbarica Bignardi prima l’ha fatta parlare e poi le ha detto “povero Maurizio Costanzo! Rimarrà malissimo secondo me” e Barbara Berlusconi sorridendo e scuotendo la testa ha risposto: “Mi dispiace”. Caro Maurizio Costanzo, sono curioso di vedere se domani ci dirai quanto la cosa è dispiaciuta a te.
ps. Caro Maurizio Costanzo, se vuoi approfondire il Barbara Berlusconi pensiero ne ho fatto un sunto per ciccsoft.
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venerdì, aprile 21, 2006
il francobollo
Cara veejay adulta Giorgia Surina, mercoledì non ti riconoscevo. O meglio, per un attimo ho creduto che MTV Italia avesse ingaggiato Michael Jackson come conduttore di TRL live da Napoli. Una somiglianza inquietante. Avevi come ospiti gli Zero Assoluto a cui hai letto questa domanda di un fan “i testi delle canzoni sono ispirati dalla luce solare o dall’atmosfera serale e notturna?”. Loro hanno detto che scrivono molto di notte però non sempre e tu sei intervenuta a botta sicura: “però Svegliarsi alla mattina è mattinierissima, insomma”. Cara veejay adulta Giorgia Surina, deduzione errata perchè l’hanno scritta di pomeriggio. Però ribadisco: il travestimento da Michael Jackson ti è riuscito perfettamente.
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giovedì, aprile 20, 2006
i dialoghi tra Si e No
: Amadeus li aveva avvertiti: “resto in Rai se scelgono di trattarmi allo stesso modo di Paolo Bonolis e Simona Ventura”
: Infatti passa a Mediaset
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ipse dixit
Tutti sono utili, nessuno è indispensabile… a certi costi sarebbe incompatibile con l’attuale situazione economica. Siamo per il contenimento, non per l’espansione. Non possiamo pensare al raddoppio dei costi di fronte a prestazioni che restano uguali. La Proposta Rai c’è stata. A me però nessuno ha fatto sapere nulla. Amadeus fa tutto da solo.
Fabrizio Del Noce (direttore di Raiuno)
dal Corriere della Sera del 20/4/06
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mercoledì, aprile 19, 2006
Samba, decoltè e popi…popi…
Cara Simona Ventura, la Music Farm di quest’anno è al di sotto di tutte le vostre aspettative. Ieri sera poi c’era la semifinale di Champion’s League Milan-Barcellona e vi siete tenuti più bassi del solito sapendo che la lotta sarebbe stata impari. Solo la rassegnazione può giustificare la scelta di ospitare come opinionista Alda D’Eusanio. Gli sforzi dei cantanti per far decollare la trasmissione sono stati vanificati dal vostro duetto iniziale. Tu che dici alla D’Eusanio: “Certo che c’hai un bel decoltè! Non l’hai mai fatto vedere al posto tuo!”. Lei che ricambia toccandoti il seno con un dito e dicendo: “Sò vere? Sò vere?” e poi ti chiede di rifare il giretto di samba con cui hai iniziato esclamando: “Madonna quanto attizzi! Quanto attizza stà donna?”. Infine per essere alla tua altezza indossa un paio di sandali con le zeppe alte; tu l’ assecondi “la trasmissione sta diventando sempre più fetish… sembri una stangona… stasera acchiappi… te lo dico io”; e lei che ammette: “sò venuta apposta”. Cara Simona Ventura, la fortuna aiuta gli audaci e tu sei audacissima. Nel momento del talk-show hai dato corda a Franco Califano che con due parolacce messe al punto giusto ha riportato la trasmissione su livelli concorrenziali; di là intanto perdeva Kaka.
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martedì, aprile 18, 2006
Ma allora è un vizio!
Caro Roberto Giacobbo, nuova edizione di Voyager vecchie abitudini. Gli spot preannunciavano per la seconda serata di pasquetta una puntata dedicata all’Isola di Pasqua che è uno dei viaggi dei miei sogni. Così, nonostante la stanchezza del fine settimana festivo, ho atteso le 22,50 per vederti. Ma tu hai fatto come fai sempre. Ti sei avventurato nel labirinto delle introduzioni per introdurre l’introduzione dell’introduzione del tema della puntata. Tutto un… “ma questo lo vediamo dopo… tra poco ne parleremo ma prima… questa puntata scopriremo… ma ancora un attimo…”. Estenuante. Va bene, mi son detto, mi stiro la camicia così non devo farlo domani mattina e nel frattempo Giacobbo si deciderà a farmi vedere “i misteri” dell’Isola di Pasqua. Macchè, prima ti sei rigiocato una delle tue passioni che ci propini da anni prima alla Rai poi alla Sette e adesso di nuovo alla Rai: i cerchi nel grano. Hai rimandato lo stesso servizio di un anno fa (accorciato giusto per non farmi stirare tutto il guardaroba). Caro Roberto Giacobbo, quando ti sei degnato di parlare dell’Isola di Pasqua il mio ferro da stiro si era già raffreddato da un quarto d’ora e pure il mio entusiasmo per la tua trasmissione. Anche perché non hai finito l’argomento e ci hai rinviato alla prossima puntata. Caro Roberto Giacobbo, se gli UFO che tanto ti appassionano dovessero mai palesarsi e avessero intenzioni bellicose, l’umanità avrebbe una sola arma per distruggerli: mandare te come negoziatore. Non resisterebbero alle tue lunghe introduzioni, ai tuoi continui rinvii, alle tue ossessive ripetizioni.
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venerdì, aprile 14, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Fabio De Luigi, è con disappunto che ho letto “Vanessa Incontrada verso Love Bugs” (Ansa.it del 6/4/2006). Sei un ingordo che cambia una telefidanzata all’anno. Ma non saranno rose senza spine. Per la terza volta dovrai adattarti ai tempi comici e al modo di porgere le battute di una nuova partner. Stavolta si tratta di una conduttrice televisiva che ha fatto un film da protagonista con Pupi Avati. Caro Fabio De Luigi, non sarà troppo per Love Bugs? Non sarebbe il caso di valorizzare una Elena Santarelli per esempio? Non vorrei vederla passare un altro teleanno a dire che ancora non ha fatto niente di importante in tivù e che ancora deve crescere.
ps. buona pasqua e pasquetta, torno martedì.
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giovedì, aprile 13, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Teresa Marchesi del Tg3, ieri hai recensito Scary Movie 4 ricordandoci che “c’è chi ormai al cinema ride solo con le parodie demenziali degli scary movies e anche se sono sempre la stessa zuppa, dategli torto!”. Il punto forte del servizio è stata l’intervista alla protagonista Carmen Electra a cui hai chiesto di “rifare le sue corse al rallentatore nella mitica serie Baywatch”. Lei da perfetta attrice hollywoodiana si è prestata al giochino e ne è venuta fuori una simpatica parodia in stile scary movie. Cara Teresa Marchesi del Tg3, credevo che avresti chiuso il servizio così; facendo sospirare chi se la ricorda in costume rosso. E invece ti sei riservata un’ultima originalissima domanda: “consigli alle tante ragazze che vogliono assomigliarti?”. La risposta scontata (ma non troppo): “No! E’ meglio che siano se stesse. Noi siamo effetti speciali”. Cara Teresa Marchesi del Tg3, mi hai deluso. Non le hai fatto nessuna domanda su Pamela Anderson.
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mercoledì, aprile 12, 2006
Quando il format ci va stretto
Cara Tata Lucia di S.O.S. Tata su La7, la capacità di fare il genitore è un po’ come la democrazia: se si decide di esportarla bisogna assumersene tutte le responsabilità. Voi teletate vi riunite per esaminare una richiesta di aiuto di due genitori e, per i casi in cui è necessaria una grande esperienza, vieni mandata tu a fare il risolutore. Una settimana di tempo per distribuire i tuoi pedagogici consigli e poi te ne vai; una volta in sidecar e una volta in bicicletta. I primi due giorni sei una specie di casco blu dell’Onu; fai l’osservatrice prendendo appunti su un quadernone ottocentesco. Genitori in balia dei capricci dei propri figli, cattive abitudini alimentari, dosi massicce di videogiochi e televisione, eccessi e carenze d’affetto, mancanza di dialogo, personalismi, totale assenza di regole, rapporti tra moglie e marito. Tutto viene sottoposto alla tua lente d’ingrandimento. Il copione è sempre lo stesso: ai genitori dici quello che non va; riunisci tutta la famiglia e stabilisci le nuove regole; all’inizio trovi un sacco di resistenze; i genitori cominciano a capire; i figli si addolciscono; tutta la famiglia sembra incamminarsi verso un nuovo stile di vita; tu gli lasci una letterina di addio e te ne vai come la Mary Poppins di Walt Disney. Cara Tata Lucia di S.O.S. Tata su La7, sembra tutto così semplice ma sai bene che non lo è. Le basi scientifiche che ti ispirano sono corrette; è la loro rappresentazione nello spazio televisivo che le annulla. La vostra trasmissione non è una fiction, non è un reality, non è una inchiesta giornalistica. E’ un po’ come un programma di cucina; proponete una ricetta dando ingredienti, quantità e tempi di cottura. Cara Tata Lucia di S.O.S. Tata su La7, come sai, nei rapporti familiari gli ingredienti cambiano minuto per minuto e per tutta la vita. I tempi di cottura spesso sono lunghi e non si può dire q.b. (quanto basta). Tu mi potresti dire che è una trasmissione di servizio e che se anche solo uno dei tuoi consigli può essere utile a qualche genitore hai centrato l’obiettivo. Cara Tata Lucia di S.O.S. Tata su La7, ad esportare la capacità di fare il genitore ci hanno provato per secoli eserciti di suocere. E’ una guerra ancora in corso.
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martedì, aprile 11, 2006
il francobollo
Cari direttori di tutti i telegiornali, dalle 3 del pomeriggio di ieri siete stati in balia del protagonista assoluto della giornata: il direttore di Dinamiche Nexus dottor Francesco Masia. E’ lui l’uomo degli exit-polls; quello le cui forbici davano prima distacchi esagerati e poi parità assolute (più dinamiche di così!). La degna chiusura di una campagna elettorale esilarante. E’ lui quello che si è giustificato dicendo “il nostro è un mestiere difficile… oggi c’è stato un balletto”. E’ lui che è apparso in tutti i tg, in tutte le trasmissioni accanto a tutti gli inviati, con abbronzatura, gel, cravatta, orologio e abito da manager rampante. E’ lui che avrà un capitolo nel prossimo libro di Bruno Vespa che ha potuto iniziare il suo Porta a Porta (lanciando la pubblicità) con questa storica frase: “Vivremo in diretta con voi questa incredibile notte elettorale in cui tutti possono vincere e tutti possono perdere. A fra poco”. E’ lui che ha dato una scossa alla televisione italiana. E, dopo ieri, non è detto che non lasci i sondaggi per darsi ai televoti.
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lunedì, aprile 10, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Paola Barale, nonostante la lunga pausa da conduttrice televisiva, non ti sei lasciata tentare dall’Isola dei Famosi o dalla Fattoria. Ieri ho capito che, come concorrente, non ci andrai mai. A Buona Domenica hai detto riguardo alla Fattoria: “Non riesco a capire perchè questo programma riesce a tirare fuori il peggio di ogni personaggio”. Alla Ingerman che, essendoci stata, ti diceva “lì è difficile!” hai mostrato comprensione: “Certo, certo, ma non dimentichiamo che è un gioco; dai!”. Brava, Paola. Bisogna sdrammatizzare i litigi dei tuoi colleghi televip; e bisogna contenere gli opinionisti in studio come hai fatto tu. Il fiume in piena Orlando Portento, ha sopravanzato con la voce la mite Roberta Capua per dire alla ex telecontadina Lecciso: “Lei si è adattata? Era aggallinata o no? Ecco! Questa è una vera gallina, capisci? E’ una gallina un pò accammellata, però”. Tu, nonostante non sia più la conduttrice di Buona Domenica, lo hai fermato: “Vuoi lasciare la parola a Roberta un attimo!”. Cara Paola Barale, prima o poi qualche dirigente te lo farà condurre un reality; così ci farai vedere come si tira fuori il meglio dai partecipanti e dagli opinionisti.
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domenica, aprile 09, 2006
La forza di un cappello
Caro Jonathan del Grande Fratello non so che numero, ormai sei un conduttore ufficiale. Su All Music conduci Modeland alla ricerca di nuovi modelli da avviare al “duro mondo della moda”. Gli rifai il look, li vesti con abiti di importanti stilisti e poi li fai sfilare davanti ad una giuria che decreta chi “diventerà modello o modella”. Ci mostri anche i segreti del rutilante mondo della moda. Togli dalle mani del parrucchiere uno strumento essenziale e ce lo mostri: “Questo è lo stick che lecca dove c’è bisogno di leccare; come una mucca”. Ti rivolgi agli aspiranti modelli con il mi: “come mi sei sgattaiolata; mi sei tutta infuxiata; camminami”. Per consentire alla giuria di esprimere un giudizio completo, gli aspiranti modelli devono superare la prova costume e tu metti in guardia i telespettatori: “Ve li faccio vedere come mammà li ha fatti. Ma non sbavate. Mi raccomando”. Uno degli aspiranti modelli tira fuori un cappello uguale a quelli che tu indossi abitualmente e sei costretto a spiegare che “l’accessorio lo deve portare chi se lo sente ma mai indossare il cappello, anche di Jonathan, perchè va di moda, perchè si è visto in tivù. Perchè si è ridicoli. Se ti senti una cosa e hai voglia di azzardare, osa, se no non ha senso”. Caro Jonathan del Grande Fratello non so che numero, ci sono tante cose che non hanno senso ma magari indossando un bel cappello sembrano averlo.
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sabato, aprile 08, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: Giuliano Ferrara ha detto: “Se vincerà Berlusconi farò quello che ha fatto la Ferilli quando la Roma ha vinto lo scudetto”.
: imbavagliato ha fatto un milione di spettatori su La7. In bikini color carne farebbe più spettatori del Sanremo di Panariello
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la tivù dei lettori di caro televip
– l’associazione di idee (guardando 2 minuti di music farm) di capemaster
Non parlo spesso dio di televisione, almeno di quella trash. Stavolta però… guarda il post
– lost 4 Lost di fulvia leopardi
Pure io, che di tv ne guardo poca, sono andata in fissa per Lost. Per chi non lo conoscesse (come no???) un gruppo di sopravvissuti ad un incidente aereo…. Leggi tutto il post
– nuova era per la pubblicità? di silvia tech-report
Domenica,durante il Gp di moto,quello che in gergo si chiama “screen split” ,un piccolo francobollo in basso a sinistra dello schermo, durante la messa in onda degli spot pubblicitari…. Leggi tutto il post
– un pensiero di orioko
Da un recente sondaggio emerge che gli ascolti della radio sono saliti, mentre quelli della TV sono scesi. Leggi tutt il post
– il nuovo Canino secondo tubo cattolico
Frankenstein o il Prometeo modesto di un Fabio Canino senza mordente (Italia 1, lunedì, 23:45). Ancora storie di … leggi tutto il post
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venerdì, aprile 07, 2006
La telecoppia non scoppia
Cari Monica Leofreddi e Milo Infante, all’Italia sul Due avete preso spunto dal caso “Arcuri che ha mandato degli sms a Coco ora fidanzato della Lodo mentre Montano stava nella Fattoria in Marocco”, per chiedervi se sia lecito mantenere dei rapporti con un ex fidanzato. Non avete infierito più di tanto anche perchè vi premeva molto ascoltare il parere dell’opinionista-contessa Patrizia De Blanc. In particolare tu cara Monica, ha chiesto alla De Blanc di commentare un cartello intitolato BON TON EX; ovvero quando è lecito inviare un sms al proprio ex. Sul cartello c’erano segnate le seguenti occasioni con relative risposte:
compleanno = SI
natale = SI
capodanno = ?
matrimonio = ?
pasqua = ?
Quelle con il punto interrogativo avrebbero dovuto essere il fulcro della vostra discussione. Ma tu cara Monica Leofreddi, hai cambiato le carte in tavola rivelando un intrigante retroscena della vostra redazione: “Noi in riunione abbiamo avuto una discussione accesissima perchè Milo dice che a Capodanno gli auguri sono troppo intimi”. La De Blanc stava per dire la sua quando tu caro Milo hai reagito: “Se volete mantenere un segreto ditelo alla Leofreddi! Diventerà lo slogan dell’Italia Sul Due! Avete un segreto? Ditelo a Monicuccia”. E tu Monica, con fare ingenuo hai replicato: “Ma perchè a Natale si e a Capodanno no?”. Cari Monica Leofreddi e Milo Infante, questa è la conferma che il vostro è un sodalizio professionale solido; ha resistito alla diatriba sms-bon-ton-ex.
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giovedì, aprile 06, 2006
il francobollo
Caro Rosario Fiorello, Striscia la notizia ti ha consegnato il primo tapiro di platino della storia. Negli ultimi mesi ti sono venuti a cercare spesso e tu hai riempito di baci in bocca Staffelli; se li meritava perché ti ha fatto anche una buona pubblicità per il tour teatrale. Hai dichiarato che non rifarai in tv Stasera pago io perchè “andrebbe male me lo sento. Bisogna inventare qualcosa di diverso” (da tgcom.it del 4/4/2006). Se come Bonolis stai pensando di dare un altro senso alla tua vita professionale, evita di andare a Mediaset. Il presidente Confalonieri fiuta pericoli (vendette?) post elettorali nei confronti dell’azienda. Caro Rosario Fiorello, mi preoccupa che ti sei fatto crescere i baffetti. Non è che passi a Mediaset; ti metti il mantello e la mascherina; e vai in giro con la spada a fare il segno di Canale 5 su tutti i cattivi?
ps. Caro Rosario Fiorello, se incontri una specie di sergente Garcia con il bavaglio, non inquietarti. E’ Giuliano Ferrara che teleprotesta (otto e mezzo del 5/4/06 su La7) contro Prodi che non accettando l’invito della trasmissione “Terra!” ha compiuto “una azione di delegittimazione e anatema nei confronti di Mediaset”. Ma poi gli passa; a Ferrara dico. A Prodi non lo so.
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mercoledì, aprile 05, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Michelle Hunziker, noi qui in Italia tutte le sere in tv ci dobbiamo sorbire i politici tromboni. Tu lì in Germania te ne stai seduta sul teledivano insieme a Benigni e Tom Cruise. Le cronache narrano di un tuo ingresso trionfale (con una scollatura vertiginosa) nello studio della versione tedesca di Scommettiamo che? Le foto sul sito della tv ZDF mostrano l’accoglienza da teleregina che il frizzolone tedesco ti ha riservato. La foto sul sito repubblica.it mostra un Tom Cruise molto ben disposto verso il tuo ampio sorriso. Cara Michelle Hunziker, ricordo quando la velina Melissa “si è vantata” di avere dieci anni meno di te; voglio vedere se lei tra dieci anni sarà ospite di una trasmissione straniera trattata alla pari con attori e registi internazionali.
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martedì, aprile 04, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Maurizio Costanzo, per te i teleconfronti Prodi-Berlusconi si sono conclusi con due sostanziali pareggi. Lo hai detto nei tuoi commenti mattutini a Radio Dimensione Suono. A me è sembrato che il primo l’abbia “vinto” Prodi ed il secondo Berlusconi. M’inchino alla tua esperienza di telecomunicatore anche se non sono riuscito a capire le tue motivazioni. No, non mi riferisco alla comprensibilità di quello che dici ma ad un fastidioso impedimento fisico che non ti ha consentito di parlare. Stamane stavi per spiegarci le tue ragioni ma una ripetuta serie di starnuti e colpi di tosse ti hanno bloccato. Caro Maurizio Costanzo, va bene; vorrà dire che ce le dirai dopo le elezioni.
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lunedì, aprile 03, 2006
il postino (o piccolo post)
Cari direttori di tutte le reti televisive e dei telegiornali, il vile assassinio del piccolo Tommaso riempirà trasmissioni e tg per molti giorni. Risparmiateci la ripetizione delle interviste rilasciate ai vostri microfoni nell’ultimo mese da uno dei responsabili di questo atto disumano.
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domenica, aprile 02, 2006
Un Angela a New York
Caro Alberto Angela, nel tuo Passaggio a Nord-Ovest di ieri ci hai guidato in un viaggio nella Subway: la metropolitana di New York. Hai passeggiato all’ora di punta nella trafficatissima stazione di Time Square senza esimerti dai paragoni scientifici. Per farci capire quanta gente passa in quella stazione non ti limiti a dire “pensate che qui ogni giorno passa mezzo milione di persone”. No, tu devi anche fare l’esempio naturalistico: “Sembra di stare all’interno di un formicaio. Si è letteralmente investiti da un fiume umano”. La vita del teledivulgatore lo richiede; papà docet. Così non puoi limitarti a dire che “qui si mescolano razze, etnie, religioni, classi sociali; lo si vede dai visi, dai volti”. No, tu devi aggiungere: “è come viaggiare all’interno di una galassia”. Caro Alberto Angela, quanto avrai tribolato per avere l’ autorizzazione a fare le riprese mentre tu cammini sui binari proprio al centro di uno scambio durante il passaggio di due treni strombazzanti. Quanto sarai orgoglioso di aver indossato il caschetto protettivo con la scritta MTA (Metropolitan Transportation Authority). Quanto ti è venuto naturale riemergere dalla botola metallica per ritrovarti in mezzo alla strada e dire: “Di certo il suo volto sotterraneo non cesserà mai di stupire perchè questa è una delle rare città che cresce tanto verso l’alto quanto verso il basso”. Caro Alberto Angela, e allora? Mi chiudi il servizio senza uno straccio di metafora? Al buon Piero non piacerà.
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sabato, aprile 01, 2006
Vade retro Cina
Cara Alessia Marcuzzi, questo non sarà il secolo cinese. Uno stop al loro espansionismo lo ha dato il televoto del Grande Fratello 6 che ha eliminato Man Lo (ed io ho glossolanamente sbaliato a dile che avlebbe vinto). Come ha detto Marco Liorni “aveva iniziato bene ma poi si è un pò spenta”. Che la cinesina non fosse più un personaggio così importante l’ho capito quando in studio le hai più volte chiesto scusa perchè interrompevi “il suo momento”. In diretta maturava un caso più drammatico e appassionante. Il concorrente Filippo che si autodefiniva “sono un verme. Sono il verme d’Italia. Non mi vergogno a dirlo. Nei suoi confronti ho fatto schifo, basta”. Gli avevate appena mostrato un filmato in cui la sua ragazza diceva che tra loro era tutto finito visto che lui nella casa del Grande Fratello sta vivendo una storia con un’altra concorrente. Cara Alessia Marcuzzi, la povera Man Lo prima di vivere il suo momento ha dovuto aspettare anche di vedere le foto tratte dai giornali in cui la fidanzata del concorrente Filippo si bacia con un’altro. E lui con gli occhi lucidi che nel confessionale filosofeggia: “Chi la fa l’aspetti, è giusto… Ma quello chi è? Me sembra tutto fricchettone”. Cara Alessia Marcuzzi, non so come è stato il momento di Man Lo perchè ho cambiato canale dopo questa tua frase: “Io devo ringraziare Verissimo per averci dato queste immagini dell’intervista a Flora e il settimanale DiPiù per averci concesso tutte le fotografie che avete visto”.
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mercoledì, maggio 31, 2006
il francobollo
Cara Francesca Senette, ultimamente lasci molto spazio alle sipariette. Sei tornata a tempo pieno al lavoro in redazione e alla conduzione del Tg4 dell’ora di pranzo. Fare un confronto con le nuove sipariette non sarebbe giusto. Loro fanno quello che possono e le aiuta il fatto che il ricordo di te è sempre più tenue nell’immaginario del pubblico. Ma dove si sente la tua mancanza è al Tg4 delle 18 e 55 accanto ad Emilio Fede. Una delle immagini cult che ci ha regalato la televisione italiana negli ultimi anni. Cara Francesca Senette, scusami se nell’intestazione ho dimenticato di mettere il dott.
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martedì, maggio 30, 2006
Un’estate da favola
Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, è un lunedì di inizio estate. Il caldo non è ancora opprimente, le vacanze sono lontane e le uscite di sabato e domenica sera hanno lasciato il segno (soprattutto nel portafogli). Due pomodori con il riso per assaporare i primi sapori estivi e un gelato al caffè. Non mi fermo al videonoleggio perché domattina non mi va di fermarmi a restituire il dvd. L’abbonato Rai spera che quei suoi soldi valgano qualcosa anche nel periodo che va da fine maggio a inizio ottobre ma, poiché è scettico, prima fa un giretto sulle reti Mediaset. Su Retequattro c’è Banana Joe; si preannuncia un’estate con i vecchi Bud Spencer e Terence Hill. Su Italia Uno ci sono le Iene ma è una tv troppo impegnativa per un lunedì sera. Su Canale 5 c’è la Dalida-Ferilli-bionda: già un anno fa avevo deciso che non l’avrei vista. L’abbonato punta deciso il suo telecomando verso le farfalline della Rai nella speranza di volare verso qualcosa di meglio. Su Raidue c’è l’antipasto di abbuffata calcistica mundial con la Nazionale Under 21 che concilia prematuramente il sonno. Chissà se non sia il caso di registrarla per usarla come sonnifero nelle afose notti estive. Su Raitre c’è lo speciale di Primo Piano sulle elezioni amministrative. Non mi resti che tu. Raiuno ha una solidissima tradizione: il film del lunedì sera. Il magazzino della Rai è stracolmo di film di tutti i generi che contano pochi passaggi e che uno rivedrebbe volentieri. Ma ci vorrebbe un po’ di fantasia per sceglierli e un forse ad un direttore “a tempo” la fantasia viene meno. Così punti sulla trentesima (o giù di lì) replica di Pretty Woman. E l’abbonato, sbotta. Ma come, io ti affido il mio lunedì sera con fiducia, ti considero la ciambella di salvataggio di una serata tranquilla e senza pretese e tu mi propini la favoletta di cenerentola vista, rivista e stravista. In più mettici che con il tempo i vestiti e le acconciature di Richard Gere e Julia Roberts somigliano sempre di più a quelle di Renato Salvatori, Marisa Allasio e Maurizio Arena. E allora, caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, un po’ di coraggio. Quest’estate tutta la serie dei “poveri ma belli” non ce la fare di pomeriggio ma mettila in prima serata. La favola ci sembrerà più vera.
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lunedì, maggio 29, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Ilary Blasi, mentre Francesco Totti si esibirà sul palcoscenico dei mondiali di calcio, tu sarai sul palcoscenico del Festivalbar 2006. Per lui dovrebbe essere la consacrazione definitiva e per te l’ennesimo trampolino di lancio verso la carriera di conduttrice televisiva. Lui se la dovrà vedere con gli avversari che cinicamente faranno interventi duri sulla sua gamba appena guarita. Tu dovrai solo affiatarti con gli altri due conduttori: il mago Forrest e l’astro nascente Cristina Chiabotto. Lei non smette mai di fare professione di modestia “non ho ancora 20 anni, mi sta capitando l’incredibile e me lo vivo a 360 gradi, facendomi da sola un grande in bocca al lupo” (da ansa.it del 25/5/06). Cara Ilary Blasi, la Chiabotto è una ragazza intelligente ma avrà bisogno dei tuoi consigli di conduttrice esperta di trasmissioni musicali come Cd Live e Sanremo. Mi perdonerai se io l’in bocca al lupo non lo faccio né a te e né a lei ma a Totti e Del Piero. Ne hanno più bisogno di voi; non si esibiranno in piazze riempite da spettatori che non pagano il biglietto e, soprattutto, non potranno contare sugli applausi registrati.
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domenica, maggio 28, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Jo Squillo, hai portato il tuo Tv Moda a Budapest dove Gianfranco Ferrè ha presentato la sua collezione autunno-inverno durante l’inaugurazione di un albergo italiano di lusso. Ferrè al tuo microfono dice che è una collezione particolare “perchè si sposa a questo clima di regalità” (dato dalla città austro-ungarica). Tu concordi “è questo infatti… questo concetto della donna regale però anche quotidiana”. Cara Jo Squillo, questo concetto di donna regale quotidiana nei vestiti di Ferrè mi sfugge. Ma se lo dici tu, autrice del verso “oltre le gambe c’è di più”, io ti credo. Come potrei contraddire una conduttrice che prima della pausa pubblicitaria si rivolge al suo pubblico così: “Donne prendete gli applausi che vi meritate… Tv Moda… continua!”
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sabato, maggio 27, 2006
La domanda che ti manca
Caro Alain Elkann, nella tua Intervista del sabato mattina su La7, hai appena intervistato il presidente della Pirelli e della Telecom Italia Marco Tronchetti Provera. Avete parlato di tutte le sue aziende, con un filo di voce tu ed un filo di voce lui (altro che il sottovoce marzulliano). Le sue attività sono talmente tante che non hai potuto approfondire tutti i temi. Su La7, Tronchetti Provera ha detto che “Quella parte di Telecom in questi anni ha aumentato non solo il suo share ma ha aumentato la sua autorevolezza grazie a chi ci lavora, grazie ai programmi che sono stati fatti, grazie alla qualità delle persone”. Gli hai chiesto se “resterà una televisione che si occuperà molto di calcio?” risposta: “Non verrà ignorato”. Gli hai ricordato che la politica gli ha portato via (al ministero degli esteri) un importante commentatore televisivo della Coppa America. Questa settimana ad Otto e Mezzo su La7, il presidente di Mediaset Confalonieri ha fatto capire che Telecom per fare concorrenza a Rai e Mediaset dovrebbe investire di più. Caro Alain Elkann, il presidente Tronchetti Provera non rilascia molte interviste. Chissà quando avrai una nuova occasione per chiedergli “Avete intenzione di investire di più nella televisione per fare una concorrenza vera alla Rai e a Mediaset?”.
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venerdì, maggio 26, 2006
Giù le mani!
Cara Katia del Grande Fratello non so che numero, se uscissero delle intercettazioni telefoniche sullo scandalo di Emilio Fede che suggerisce i proverbi alle meteorine, tu ti salveresti. Ti basterebbe portare la cassetta della tua conduzione a Sipario di ieri. Uno stile così è la dimostrazione di una spiccata personalità che non può essere teleplagiata. Eccoti in primissimo piano dare un colpetto di testa per smuovere la frangetta e salutare i telespettatori “Benvenuti a Sipario”. Nessuno può averti imposto la presentazione del servizio sul ritorno alla canzone di Mietta “in questa intervista ci spiega il perché di questi tre anni di silenzio… forse perché aveva voglia di raccontarci qualcosa di nuovo”. E poi, puntando il dito verso la telecamera, “guardiamo il filmato”. Lasci la poltrona spaziale per fare due passi e mezzo nello studio. La minigonna pantalone lo richiede. Ci vuole anche una frase per non farci scappare durante la pubblicità e confermo che Fede non può averti suggerito di dire: “Giù le mani dal telecomando! Vi aspetto!”. Niente da fare; durante la pubblicità le parrucchiere non sono riuscite a domare quella frangetta impertinente e i telespettatori non se ne devono accorgere. Ci vuole un’idea. Ma si, c’è un servizio sul gossip e allora una bella fregatina di mani e via! “Vediamo quali sono i VIP più paparazzati della settimana”. Ma quel servizio, come tutte le cose belle, finisce presto e ti ritrovo in camminamento verso la poltrona spaziale per sederti in punta in punta ma non troppo; il giusto, per poter accavallare le gambe in sicurezza. I filmati fanno il loro dovere; ci informano che Briatore ha ricevuto un premio e che la Ventura vuole mandare la Marini sull’Isola dei Famosi 4. Perfino tu rischi l’accasciamento in poltrona; assumi una posizione più rilassata poggiandoti sul fianco destro. C’è da lanciare il servizio in cui Justine Mattera rivede “il cd con i suoi momenti più belli alla Fattoria” e ci sta bene un’altra puntatina di dito verso lo schermo. La puntata di Sipario volge al termine. Una allargatina di braccia (come a sottolineare che purtroppo ci devi lasciare); le mani si chiudono una sull’altra (alla Bruno Vespa) ma solo per dare il giusto slancio al dito puntato che ripunta la telecamera “Ma ritorneremo domani… mi raccomando non mancate. Ciao a tutti” (e la manina fa ciao). Cara Katia del Grande Fratello non so che numero, una gestualità così avvolgente non la usa nemmeno Emilio Fede alla festa di compleanno di Berlusconi. Se tra un po’ nemmeno Fede ti cercherà più, potrai tentare la carriera di annunciatrice alla Rai. Di dita puntate non ce n’è mai abbastanza.
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giovedì, maggio 25, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: Ieri, in un fuori onda, Striscia la notizia ha svelato che è Emilio Fede a dettare i proverbi alle meteorine
: Tutti i nodi vengono al pettine
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ipse dixit
Il successo dipende da tante cose, soprattutto dall’impegno: ci vuole tempo per mettere a punto i programmi, bisogna lavorarci su. Paolo Bonolis per esempio è un fuoriclasse, non ha funzionato a “Serie A” perchè è stato mandato allo sbaraglio.
Daria Bignardi
da La Stampa del 24/12/2005
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mercoledì, maggio 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Giuliano Ferrara, le intuizioni non ti mancano. A pochi giorni dall’insediamento del nuovo governo, hai fatto sedere uno accanto all’altro il neoministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Ad Otto e Mezzo, li hai messi a confronto su “il nuovo governo e le tv”. Dopo uno scambio di convenevoli e buone intenzioni è stato subito chiaro che sono in disaccordo su tutto (come ha più volte sottolineato Ritanna Armeni): tetto di raccolta pubblicitaria; concentrazione degli ascolti; antitrust e soluzione del conflitto d’interessi; legge Gasparri. Hai dato manforte a Confalonieri soprattutto quando ha detto che sul mercato televisivo le opportunità ed i concorrenti già ci sono solo ma non fanno gli investimenti per ingrandirsi e rendere la vita dura alla Rai e a Mediaset. Ed ha fatto i nomi del gruppo l’Espresso, della Rizzoli-Corriere della Sera e della Telecom. Caro Giuliano Ferrara, la Telecom per far passare La7 al 20% di share dovrebbe tirare fuori un sacco di soldi. Ma come, loro se ne stanno buoni e tranquilli nell’angoletto a godersi il loro 3% di ascolto e tu gli porti in casa il nemico per rinfacciarglielo? Che intuizione.
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martedì, maggio 23, 2006
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Caro Enrico Mentana, ieri sei stato tra i protagonisti della Partita del Cuore in diretta su Raiuno dallo Stadio di Verona. Ti sei prodotto in un fallo di mano sulla riga della porta e ti hanno espulso. Non hai protestato perchè il fallo era volontario e nemmeno quel moviolone di Biscardi avrebbe potuto dimostrare il contrario. All’uscita dal campo hai rilasciato una breve intervista a Heather Parisi: “Guarda… è sempre un piacere giocare in un grande stadio… per un grande pubblico… divertirsi… perdere qualche etto… perdere la partita, forse…”. Caro Enrico Mentana, nelle partite di beneficenza al posto degli espulsi entra in campo un altro giocatore. Tu sei stato sostituito da Marco Mazzocchi. Io mi vendicherei andando a condurre la Domenica Sportiva.
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lunedì, maggio 22, 2006
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Cara Antonella Clerici, hai risolto il problema del porcellino. Fa sempre parte del cast e della scenografia di Affari Tuoi però pascola all’aperto in un prato. La scritta dice “in collegamento da Ariccia” come a voler dire che lontano da te rischia molto di più di diventare porchetta. Chi non ha voluto che il maialino stesse con te in studio, si sarà sentito in colpa quando parafrasando te stessa hai detto: “io senza il mio maiale non posso più stare”. Il maialino ti ha scongiurato di andarlo a prendere e, mentre tu gli promettevi di farlo, lui ti ha dato le spalle: “Scusa se mi faccio vedere di culetto”. Tu hai prontamente scodinzolato per assecondare l’ispirata inquadratura scelta dal regista ma senza scusarti: “e anch’io… tutti e due di culetto! … guarda che scena!”. Cara Antonella Clerici, ti capisco; dopo una lunga e stressante stagione tv non vedi l’ora di andare in vacanza.
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domenica, maggio 21, 2006
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Cara Lorella Cuccarini questa settimana sei stata ospite di Verissimo, dell’Italia sul Due e di Tv Talk. Più che del tuo musical si è parlato della tua assenza dalla tivù. Tutti i conduttori hanno detto che una professionalità come la tua manca alla televisione italiana. Tu hai detto che i varietà di un tempo non si fanno più e che saresti anche disposta a condurre un reality ma non un reality qualsiasi. Vorresti condurre dei “format avventurosi che hanno si un meccanismo di reality, nel senso di convivenza, ma in maniera molto diversa. C’è molto di più la sfida e la componente della gara… che è poi quella che mi appassiona di più”. Cara Lorella Cuccarini, anzichè andare in tutti i programmi a dirlo, telefona al vecchio Jocelyn; nel cassetto della sua scrivania di programmi del genere ce ne sono a decine.
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sabato, maggio 20, 2006
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Caro direttore di Raisport Fabrizio Maffei, tra due settimane la febbre per i mondiali di calcio salirà, nonostante le telefonate di Moggi. Sono in molti a sperare che in Germania l’orgoglio abbia la meglio sulla vergogna e che quella maglia azzurra venga rispettata da pubblico, avversari, mass-media ed arbitri per la sua gloriosa storia e non per certe storie. Voi della Rai ci proporrete “tutte le partite dell’Italia e le migliori 25; semifinali e finali comprese”. Manderete inviati e telecamere personalizzate per raccontarci nei dettagli l’avventura degli azzurri. Caro direttore di Raisport Fabrizio Maffei, il calcio italiano deve ritrovare lo spirito sportivo e non sarebbe male che Raisport si adeguasse. Risparmiateci le trasmissioni di colore con showgirl, cantanti, presentatori di grido, giochini, attori, politici e affini. Sobrietà; la telecronaca, le interviste, i servizi con i momenti più belli e, per carità, niente moviola.
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venerdì, maggio 19, 2006
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Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, sul Corriere-Magazine di ieri hai raccontato a Sabelli Fioretti com’è andata la storia della litigata con Lamberto Sposini. Quando hai sostituito Mentana lui si “autonominò garante del mentanismo contro il rossellismo” e poi durante la campagna elettorale avete avuto divergenze sll’interpretazione della par-condicio. Tu gli hai detto che ti aveva rotto i c. e hai urlato battendo il pugno sul tavolo al punto di farti male…. “Sposini ha cercato la riappacificazione e io ho detto di no. E’ la prima volta in vita mia che non esercito la virtù cristiana del perdono”. Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, se Berlusconi non ti attribuirà colpe per la sconfitta elettorale e se Prodi apprezzerà la difesa della par-condicio di Sposini, presto potreste scontrarvi alla pari; da direttori. Anche se non fremo per l’ attesa di vedere chi vincerà tra il rossellismo del Tg5 e il mentanismo del Tg1.
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giovedì, maggio 18, 2006
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Caro Pino Insegno, a Tutte le mattine Maurizio Costanzo ha detto per l’ennesima volta che sei una delle persone che lo fanno più ridere “in assoluto”. Per tutta risposta gli hai ruburato il bicchiere con la bibita color arancio che sorseggia durante la trasmissione e dopo averlo assaggiato ti sei prodotto in una serie di movimenti e gemiti scomposti stile Jerry Lewis per mostrarne gli effetti. Costanzo ha cominciato a ridere dicendo: “Sono ventidue anni che ti conosco e ridevo… (rivolgendosi a Morelli) non so che c’ha”. Avete proseguito rilanciandovi battutine lui su tua moglie; tu sul suo medico; lui sul tuo abito gessato; tu sulla sua panza. Caro Pino Insegno, siete una coppia che ha un futuro negli spot telefonici. Potreste prendere il posto di De Sica e Laganà come vigili. Anzi no, siete più adatti a fare i “ridotti sul lastrico” come Fiorello e Mike Bongiorno.
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mercoledì, maggio 17, 2006
Niente più scossa
Cara Federica Panicucci, il tuo Comedy Club ci annuncia l’inizio della stagione televisiva estiva; quella fatta di trasmissioncine messe su alla bene e meglio e con l’ obiettivo di far divertire il pubblico accaldato. Un obiettivo che per il momento non è alla vostra portata. Un gruppetto di comici in voga nella tv degli anni ’80 dovrebbe insegnare a dei vip-televip (?) di oggi a far ridere. Tu sei entusiasta di questa strabiliante idea e non fai che lodare i “grandi” comici e “maestri” della comicità che hanno fatto la “storia” della televisione italiana (Jerry Calà, Gianfranco D’Angelo, Gigi e Andrea, Marisa Laurito, Francesco Salvi, Zuzzurro e Gaspare). Capisco che il ricordo degli anni ’80 ti possa far pensare con nostalgia alla spensierata fanciullezza. Capisco che tornare dopo dieci anni a Italia Uno, dove hai iniziato la carriera televisiva, possa essere emozionante. Per il momento il risultato più evidente che hai raggiunto è quello di aver sdoganato Giovanna Civitillo dal ruolo di scossettina di Amadeus. Si è presentata da sola sul palcoscenico (ma tu hai salutato il suo fidanzato “Ama” che vi guardava da casa) e si è prodotta in un divertente monologo sulle tecniche di rimorchio adottate dal maschio italiano. Lo ha condito con il dialetto napoletano e con un paio di “strunz” messi strategicamente per strappare la risata. Insomma, niente più baci-baci-baci ai “bambini che ci seguono da casa”. Cara Federica Panicucci, il migliore degli allievi è stato il campione olimpico di canottaggio Antonio Rossi che però è stato battuto al televoto da una evanescente Serena del Grande Fratello non so che numero. Domanda: non è che avete Moggi fra gli autori?
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martedì, maggio 16, 2006
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Caro Francesco Giorgino del Tg1, sei tornato. Non è stato un ritorno con la grancassa ma è pur sempre un ritorno importante. Eri fra i 5 telecronisti che la Rai ha impiegato per raccontare l’insediamento del presidente Napolitano al Quirinale. A te hanno assegnato il commento dell’arrivo in piazza del Parlamento. Hai svolto il tuo compitino con diligenza anche se c’è stato l’imprevisto delle ventuno salve di cannone che non si sono sentite e, quando hai provato a spiegare cosa era successo, il corteo presidenziale era già arrivato a piazza Venezia che non era più una zona di tua competenza. Caro Francesco Giorgino del Tg1, la Rai ha utilizzato 30 telecamere per la diretta presidenziale ma erano tutte puntate su Napolitano. Non erano previste inquadrature per i telecronisti. Dunque, non hai motivo per risentirti. E poi sei andato così bene solo in voce che i nuovi dirigenti della Rai potrebbero promuoverti direttore del giornale radio.
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lunedì, maggio 15, 2006
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Caro Cristiano Militello di Striscia la Notizia, la tua rubrica sugli striscioni dei tifosi di calcio oggi sarà meno interessante del solito. Ieri, durante Serie A (il grande calcio ?), Enrico Mentana ha mostrato tutti gli striscioni che avevano per protagonista Luciano Moggi. Hai ancora qualche ora di tempo per racimolare foto e filmati che gli sono sfuggiti. Guarda se ne scovi qualcuno su tutte le trasmissioni sportive (non solo Biscardi) che hanno sempre fatto a gara per intervistare o avere in studio il direttore generale della Juventus. Quelle trasmissioni che spesso si trasformavano nel Luciano Moggi Show. E poi: possibile che non ci sia stato nemmeno uno striscione che ipotizza una prossima partecipazione di Moggi all’Isola dei Famosi?
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domenica, maggio 14, 2006
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Cara Maria De Filippi, venerdì, come altre volte, ho ironizzato su uno dei tuoi programmi. Poi una vocina mi ha detto: “Come la metti con Antonino di Maria De Filippi?”. Da qualche giorno le playlist radiofoniche comprendono il brano “Un ultimo brivido” cantato da Antonino; vincitore (?) di Amici di Maria De Filippi non so che numero. Il ragazzo ha serie possibilità di avere un buon successo e continuare a fare il cantante. C’è anche il suo video in rotazione su All Music Tv. Alla vocina che ogni tanto ri-salta fuori, rispondo: uno su mille (forse) ce la fa. Il forse è d’obbligo. Anche Dennis sembrava avercela fatta come cantante e ora me lo ritorovo a pattinare sul ghiaccio con Milly Carlucci.
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sabato, maggio 13, 2006
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Caro Tiberio Timperi, a Mattina in Famiglia fate ancora i giochini telefonici con i telespettatori. Una manna per i patiti del “Pronto? Da dove chiami? Complimenti per la trasmissione!”. Un programma di Michele Guardì non può proprio farne a meno. Stamane una telespettatrice entusiasta (di aver preso la linea, suppongo) ha detto che tu e Adriana Volpe siete la coppia più bella della televisione italiana. E tu: “Ce l’avessero mai detto una volta… diciamo signora… quando io ho conosciuto Adriana la prima volta, mi stava veramente sulle scatole. Proprio non la sopportavo”. Adriana Volpe prima ti ha risposto “Ma io che ho fatto di male?” e si è avvicinata alla telecamera per baciare “la signora a casa”. Poi ti ha chiesto di farle una dichiarazione d’amore e tu le hai detto “Stà bbona dai, annamo avanti che nun è aria”. A quel punto la Volpe si è difesa: “E’ che lui non è simpaticissimo… ma col tempo è migliorato”. Tua risposta: un calcetto. Caro Tiberio Timperi, forse non sarete la coppia più bella della tv ma di sicuro siete l’orgoglio di Michele Guardì (e dico Michele Guardì).
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venerdì, maggio 12, 2006
Le spine del trono
Cara Maria De Filippi, uno dei tuoi tronisti più sfortunati in amore si trova ad un bivio: scegliere la ragazza che non l’ha voluto e adesso lo vuole o cedere alle lusinghe di un’altra pretendente che tanto lo vuole. Luca qualche mese fa dopo mesi di trasmissione aveva scelto Amalia. Lei dopo mesi di tira e molla gli aveva detto di no. Tu hai preso a cuore il problema di Luca e lo hai rimesso sul trono. Proprio quando stava per riprendersi dalla delusione ecco che Amalia torna nello studio di Uomini e Donne per farsi scegliere una seconda volta; lasciando intendere che folgorata sulla via delle telecamere stavolta direbbe SI. Cara Maria De Filippi, il tuo compito è difficile ma qualcuno deve pur farlo. Dici ad Amalia che Luca ha rivelato a Francesca (“e voi sapete che Francesca si occupa del trono di Luca e di Marco”) che “in questo momento per lui la scelta non è Amalia”. Parte un filmato che lo dimostra. Luca incontra Giuliana in una splendida notte romana a Castel Sant’Angelo. I due si piacciono molto e sono litigarelli. Luca carezza i capelli a Giuliana e confessa: “Ho avuto un pò da ridire… con… con… con… Amalia”. Giuliana ci resta malissimo e gli dice “io non riesco a far finta di niente adesso. Va bè, ci vediamo un’altra volta; ok?”. E lui: “Forse è meglio”. A questo punto lei non trattiene il pianto, scende dal muretto e va via. Luca la insegue e la abbraccia forte. Nello schermo in basso l’immagine di Amalia con gli occhi lucidi. Il lungo sfogo di Giuliana finisce con durezza: “Vai a casa! Vai a casa, Luca!”. Lui smette di abbracciarla e se ne va. Ma lei gli corre dietro pentita di averlo mandato via; mentre Eros Ramazzotti canta “Nooo… non può finire quiiii….”. La scena viene interrotta dalla televendita di materassi con Giorgio Mastrota. Viene da pensare: a Uomini e Donne c’è una persona (Francesca) che si occupa del trono? Solo una persona per un trono così grande? La corte è in crisi.
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giovedì, maggio 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, mi sono perso l’ultima puntata di Music Farm 3. Sembra che la cosa più eccitante sia stata una fuoriuscita controllata del tuo seno; “piccante smottamento” lo ha chiamato il Gabibbo a Striscia la notizia. Nonostante ciò, i risultati di ascolto della finale sono stati inferiori ad una qualsiasi puntata del tuo flop più famoso (finora): Le tre scimmiette. Cara Simona Ventura, ora sai che non basta essere Simona Ventura affinché un programma abbia successo. Se è l’inizio di una parabola discendente lo sapremo solo a settembre quando tornerai con il tuo cavallo di battaglia: l’Isola dei Famosi. Hai tutta l’estate per lavorare sul programma e su te stessa. Vita ritirata tipo Raffaella Carrà che gioca a carte con gli amici all’Argentario. Meditazione e studio delle filosofie orientali tipo Romina Power dopo la separazione da Al Bano. Corso intensivo di italiano con rigorosa rinuncia a frasi fatte e neoventuralogismi. Se la cura darà i suoi frutti, l’Isola sarà sempre l’Isola e tu potrai emulare Mike Buongiorno che dopo oltre cinquat’anni di tivù ha ancora il suo programma di quiz in prima serata. Un’isola è per sempre.
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mercoledì, maggio 10, 2006
i dialoghi tra SI e NO
: la Rai è stata multata dalle guardie zoofile della protezione animali per il maialino usato come scenografia di Affari Tuoi.
: speriamo che adesso la Clerici non gli faccia fare il ruolo di protagonista alla Prova del Cuoco.
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ipse dixit
Siamo un contenitore popolare. Affermare che ciò che mandiamo in onda naviga sul filo del trash vuol dire offendere i nostri telespettatori. Non usiamo nessun marchingegno per fare ascolti, siamo sopra le notizie e divertiamo il nostro pubblico anche andando alla ricerca dell’aspetto leggero della vita.
Michele Cucuzza (conduttore di La vita in diretta)
da Il Messaggero del 6/5/2006
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martedì, maggio 09, 2006
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Cara direttrice dei Servizi parlamentari della Rai Anna La Rosa, come tutti i direttori attendi con interesse l’avvio della nuova legislatura. E’ stato un lungo periodo di intenso e difficile lavoro e meritate un periodo di riposo. Ieri hai trasmesso in diretta dal cortile di Montecitorio. Mentre in aula si consumava il rito dell’urna per l’elezione del Presidente della Repubblica, tu intervistavi i grandi elettori. Non hai potuto ricreare la colloquiale atmosfera del tuo studio (niente aperitivi con l’ombrellino) ma sei stata avvolgente e deliziosamente cortese come al solito. Cara direttrice dei Servizi parlamentari della Rai Anna La Rosa, non credo che ti prenderai quel meritato periodo di riposo. Tra qualche settimana comincerà il balletto delle nomine e anche il tuo nome risuonerà nelle stanze del potere. La festa di inaugurazione del Billionaire dovrà aspettare.
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lunedì, maggio 08, 2006
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Caro Massimo Giletti, nella tua Arena domenicale ti sei chiesto se “i reality sono il futuro della tv”. Hai colto l’occasione per lodare chi ha puntato su Ballando con le stelle e Notti sul Ghiaccio: “E’ stata una scelta vincente del direttore di Raiuno Del Noce che ha detto… io sulla mia rete non voglio un reality violento, non voglio un reality volgare e ha beccato due grandi successi. Vediamo Notti sul Ghiaccio…”. Ed è partito un filmato con tutte le cadute dei televip che rischiano l’incolumità fisica nel programma di Milly Carlucci. Caro Massimo Giletti, Notti sul Ghiaccio è un buon programma (infatti non è un reality); far vedere solo le cadute anzichè i momenti più spettacolari con i progressi dei televip (e ne hanno fatti!) non è stato il modo migliore per rendergli omaggio. E’ la stessa scelta che ha fatto Striscia la notizia per prenderlo in giro. Caro Massimo Giletti, è prevedibile che in Rai, a breve, inizi il balletto delle nomine e lì le cadute saranno altrettanto preoccupanti. Qualche ex-dirigente potrebbe finire a fare il concorrente in un reality show. Che ne so; il cuoco di un teleristorante?
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venerdì, maggio 05, 2006
Lo scrittore di successo
Caro Fabio Volo, da cinque settimane ti affacci dall’alto di un appartamento con vista sulla rambla di Barcellona. Da cinque settimane mi addormento dopo mezz’ora dall’inizio del tuo Italo-Spagnolo. Non resisto a quell’atmosfera di estasiata meraviglia per ogni piccolo dettaglio della vita spagnola. Non mi esalto nel vedere un aspirante eterno ragazzo che si entusiasma per dei ragazzi che fanno l’Erasmus nella speranza di diventare presto adulti e molto professionali. Non capisco i motivi che ti spingono ad esibirti nelle storpiature linguistiche tra il catalano-italo-gergo-spagnolo degne degli stereotipi più banali sugli italiani all’estero. Non mi diverte il cameraman Ivo che nel tentativo di farti da spalla mostra l’ingenuità di un dodicenne. Tu invece dimostri tredici anni quando sospiri ad ogni parola di Monica, la tua insegnante di lingua e cultura spagnola. Non saprò mai se Italo-Spagnolo, dopo la prima mezz’ora, diventa un programma che dice qualcosa. Non saprò mai se alla fine di ogni puntata indossi il costume di Peter Pan e ti lanci in volo dalla terrazza inseguito da Monica-Campanellino in un tripudio di stelline e musica celestiale. Caro Fabio Volo, per le ultime puntate potresti far spostare l’orario del programma così riesco a vederne almeno una per intero? Tutto sommato se è una trasmissione per i più piccini sarebbe giusto che andasse in onda di pomeriggio e non alle 22 e 30.
questo fine settimana splinder lancerà la nuova versione con i relativi problemi di accesso ai blog. Torno lunedì.
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giovedì, maggio 04, 2006
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Caro direttore di La 7 e di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, voi del gruppo Telecom prima o poi il volo nel settore televisivo dovrete pur spiccarlo. Un passetto alla volta (molto etto) avete messo in piedi un palinsesto a immagine e somiglianza di Rai e Fininvest. Ferrara e Lerner per la politica; la Bignardi, Victoria Cabello, Camila Raznovich e Chiambretti per i talk show; un timido tentativo di varietà con Crozza; e qualche format qua e là. Nella prossima stagione dovrebbe decollare anche la terza rete che finora è stata un oggetto misterioso. E’ l’emittente che ha preso il posto di Elefante Tv-Telemarket (quelli che vendevano i quadri rrrrrr…) si chiama Flux Tv e l’hai presentata così: “E’ il passaggio dalla generazione Grande Fratello, dove si ha successo perchè non si sa fare nulla, alla blog-remix generation, che nella scatola e nella rete ci arriva perchè ha qualcosa da dire” (Corriere della Sera dell’8/4/06). Caro direttore di La 7 e di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, occhio; se decidi di dare potere ai blogger rischi che al tuo posto ci mettono Selvaggia Lucarelli.
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mercoledì, maggio 03, 2006
Elogio sperticato del Grande Fratello
Caro vice-presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, volevo lasciarmi alle spalle la sesta edizione del Grande Fratello ma poi ho letto le tue entusiastiche considerazioni: “La sesta edizione di Grande Fratello è stata eccellente e ha raccolto risultati al di là delle nostre aspettative. L’effetto novità ha lasciato il posto all’effetto professionalità. Alessia Marcuzzi prima di tutto: perfetta. Al primo tentativo è riuscita a essere autentica e spontanea pur governando con sicurezza un meccanismo complesso. Tante buone idee dagli autori: ogni nuova puntata ha garantito sorprese confezionate con accuratezza e rispetto di un format che si conferma il più solido e il più forte del genere reality” (da tgcom.it del 28/4/06). Caro vice-presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, l’ottimismo e la fiducia smisurata in quello che fate deve essere una qualità di quasi tutta la tua famiglia. Non dubito che il GF6 abbia prodotto utili e che i pubblicitari debbano sapere quante uova d’oro gli potete ancora garantire. E poi è servito (indirettamente) ad attenuare le dichiarazioni che tua sorella Barbara ha rilasciato a Daria Bignardi. Hai presente? Quelle in cui dice che non farebbe mai vedere Buona Domenica ed i reality show ai suoi figli.
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martedì, maggio 02, 2006
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Cara Paola Perego, a Verissimo è tempo di occuparsi di calendari; un argomento così importante da dedicargli una puntata. Dai calendari di beneficenza a quelli delle casalinghe; da quelli delle bellissime a quelli dei bellissimi. A commentare in studio con te, oltre a Diego Della Palma, anche tre espertissime: Elena Santarelli, Barbara Chiappini e Mascia del Grande Fratello non so che numero. Servizi, commenti e tante, tantissime immagini glamour. Alla tua domanda “Chi è il fotografo? Che cosa rappresenta il fotografo quando si posa nude davanti a un obiettivo?”, Elena Santarelli è stata la prima a rispondere: “Innanzi tutto devi avere fiducia nel fotografo, ci deve essere complicità. Io, se a pelle capisco che il fotografo è antipatico, non ci faccio neanche una diapositiva”. Cara Paola Perego, grazie a Verissimo, i fotografi simpatici avranno tirato un sospiro di sollievo.
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lunedì, maggio 01, 2006
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Cara Victoria Cabello, ho visto la replica di Very Victoria in cui hai ospitato Paolo Limiti. Gli hai fatto condurre una gara di ballo su musiche house tra over 60. Gli hai fatto raccontare i suoi famosi aneddoti tra cui quella volta che Mina si è offerta di fargli da valletta in un programma per la televisione svizzera. Lo hai quasi commosso facendogli l’imitazione di Caterina Caselli anni sessanta con il caschetto biondo in Nessuno mi può giudicare. Gli hai regalato una cravatta di metallo che sfregandola funge da accompagnamento musicale. Cara Victoria Cabello, nel vedervi così brillanti ed affiatati viene da pensare che se a Sanremo avessi avuto Limiti come spalla, anzichè Panariello, forse non sarebbe stato un flop.
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giovedì, giugno 29, 2006
amici di caro televip, mi prendo qualche giorno di pausa. Torno lunedì. Ciao.
Scherzi del caldo
Caro opinionista di Maria De Filippi a Uomini e Donne Gianni Sperti, in una calda giornata di fine giugno hai trovato refrigerio negli studi di All Music come ospite della trasmissione All Moda. La conduttrice ti ha chiesto se sei mai uscito con una delle pretendenti di Uomini e Donne. No, non lo hai fatto perchè le ragazze potrebbero chiederti “Ti prego… fammi scegliere per quello… Gianni… ma secondo te mi vuole o no?…”. E non lo fai anche perchè “Secondo me non è molto credibile una persona che poi dopo ci va insomma… si diverte in giro… con le ragazze che stanno lì a corteggiare un’altra persona. Io al programma ci credo”. La conduttrice cambia argomento (ma non troppo) e ti chiede “L’amore per la danza o l’amore per una donna? Cos’è più forte nella vita di Gianni Sperti?”. Caro opinionista di Maria De Filippi a Uomini e Donne Gianni Sperti, ecco, ci sono domande che in una calda giornata di fine giugno mettono in crisi e tu lo sei: “Aiaiaiaiaiaiii! Beh è dura… forse l’amore per una ballerina! Una donna che fa danza. No, no… la donna di sicuro. Però la danza non può mancare quindi non mi far scegliere”. La conduttrice ti viene in aiuto “Andiamo a vedere prima la pubblicità e poi le follie dei vip”. Tu però vuoi farti del male e le chiedi “Ci sono anch’io in mezzo?”. Lei è prontissima e ti salva di nuovo “No, perchè siamo andati oltreoceano”. Caro opinionista di Maria De Filippi a Uomini e Donne Gianni Sperti, non mi dire che rimpiangi i tempi in cui il gossip si occupava del tuo matrimonio con Paola Barale.
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mercoledì, giugno 28, 2006
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Caro Giovanni Floris di Ballarò, quasi quaranta minuti di intervista a Luciano Moggi senza mordente. Si, gli hai fatto qualche domanda di quelle che vorremmo fargli tutti, ma ha prevalso la sua lunghissima autodifesa (a tratti commossa) da tutto e da tutti. Dal giornalista che ha messo sulla griglia Berlusconi mi aspettavo di più. Hai tentato, senza convinzione, di fargli dire quali sono i poteri forti contro cui lui si è dovuto difendere ma niente; Moggi ha continuato la cantilena del capro espiatorio e tu non sei riuscito a contenerla. Le cose più piccanti le hai fatte dire all’ex direttore generale della Roma Franco Baldini, peraltro registrato, a cui Moggi ha risposto da par suo. Caro Giovanni Floris di Ballarò, certo qualche spettatore l’hai tolto alla partita Francia-Spagna ma, se il tuo obiettivo era solo quello, allora sarebbe stata meglio un’ intervista di quaranta minuti ad Elisabetta Gregoraci.
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martedì, giugno 27, 2006
Coraggio, fatti sparare!
Caro Marco Mazzocchi, nelle due ore che hanno preceduto la partita Italia-Australia hai gettato le basi per un nuovo format sportivo: indovina chi gioca? L’allenatore Lippi non vi ha dato la formazione ma Fabrizio Failla ha avuto “in esclusiva” una indiscrezione che preannunciava Del Piero in campo al posto di Totti. Tu, da giornalista che ha fatto l’inviato sull’Isola dei Famosi, hai sfruttato questa incertezza e hai inscenato un teleduello. Prima un’oretta di discussione sul “fatto del giorno” con ospiti e inviati. Poi il momento più significativo del nuovo format. La Nazionale arriva in pullman e dal momento in cui i calciatori scendono vengono seguiti dalle telecamere fino negli spogliatoi. Tu ed i tuoi ospiti ex calciatori iniziate a scrutare i volti dei giocatori per capire chi gioca e chi no. Uno ad uno i calciatori si avviano verso gli spogliatoi. E per voi ogni volto ha un significato. Ma i duellanti non si vedono; “forse sono scesi dall’altra parte del pullman” dici con preoccupazione. Ma poi ecco l’apparizione: Del Piero che indossa gli occhiali scuri e ascolta l’iPod. E’ un momento di tv verità senza precedenti. Devi riuscire a scrutare attraverso quelle lenti scure cosa sta pensando. Poi finalmente da quel pullman scende, per ultimo, anche Totti. Per te ed i tuoi ospiti questo è già un chiaro segnale. Poi Totti comincia a telefonare e si avvia solitario e lento verso gli spogliatoi. Gli indizi sono quasi schiaccianti ma finalmente arriva la prova definitiva: Totti non va subito sul campo di gioco per decidere quali tacchetti mettere agli scarpini. E’ fatta. Il mistero è svelato e Failla ha indovinato: Totti non gioca. Caro Marco Mazzocchi, leggo che potresti essere l’inviato di Selvaggio West, il prossimo reality di Raidue condotto da Alba Parietti (così dicono). Non so se è previsto che il telespettatore da casa possa interagire facendo il tiro a segno virtuale con i personaggi del nuovo reality. Se così fosse sono disposto a comprarmi lo scatolotto del digitale terrestre per farti volare il cappellone da cowboy.
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lunedì, giugno 26, 2006
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Cara Simona Ventura, mentre nei giorni scorsi io ironizzavo sulla tua nuova carriera internazionale, tu volavi in Canada per assistere al gran premio di formula uno. Stella Bruno di Raisport ti ha intervistata dai box e quando ti ha chiesto “Non tifa Ferrari” tu non hai tentennato: “No… beh… insomma… è chiaro che tifiamo per tutti gli italiani vorrei che insomma tutti gli italiani fossero uniti… eee… che sappiano che comunque c’è una bandiera italiana forte nel mondo… che è quella insomma dell’automobilismo. Poi, ovviamente, tifo Renault perché Flavio Briatore che è mio grande amico è della Renault… magari un domani non lo so cosa succederà… la Ferrari rimane nel cuore di tutti, certo”. Cara Simona Ventura, chissà, forse, un domani, (e mettiamoci pure un insomma) il gruppo internazionale che si occupa della tua comunicazione riuscirà a tradurre il “venturese” in italiano.
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domenica, giugno 25, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raidue Antonio Marano, ieri mattina ho visto il riassunto settimanale del programma Matinee – La tv che si ascolta. L’accoppiata Sabrina Nobile e Max Giusti mi piace. Sono due televip che ancora non hanno messo l’aria da “senza di me che tv sarebbe”. Fanno il loro dovere di intrattenitori leggeri con semplicità, stile, ironia e, cosa da non trascurare, parlano un buon italiano. Il sottotitolo ci invita ad ascoltare e lo si fa volentieri. La trasmissione è gradevole nonostante due inviati: un ex veejay di Mtv ed un cultore di rime strampalate (di cui non so e non voglio sapere i nomi). Caro direttore di Raidue Antonio Marano, sei tra i pochi che in estate stanno sperimentando qualcosa di nuovo. Mi auguro che Matinee sostituisca le mattine di Michele Guardì. Si può fare una tivù popolare senza fossilizzarsi sull’Italia pane, amore, drammi familiari, giochetti a premi e poca fantasia.
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sabato, giugno 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro neo direttore generale della Rai Claudio Cappon, il tuo primo gravoso impegno ti ha portato a Cannes per la consueta presentazione dei palinsesti Rai ai pubblicitari. All’inviato del Tg1 che ieri sera ti chiedeva se esiste una questione morale in Rai hai risposto: “C’è una questione morale nel Paese di cui la Rai è un’espressione”. Caro neo direttore generale della Rai Claudio Cappon, se pensi di farmi rimpiagere i tuoi predecessori Cattaneo e Meocci sappi che questa è un’ottima partenza.
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venerdì, giugno 23, 2006
Per fortuna che c’è Papalla
Caro Enrico Ghezzi di Blob, l’abbonato Rai che segue i mondiali di calcio dall’edizione di Argentina ’78 (con un flash nella memoria di Mexico ’70) ricorda altre atmosfere. Era il tempo in cui la Rai trasmetteva tutte le partite e durante il girone eliminatorio in un giornata ne finiva una e ne cominciava un’altra. Al termine dei mondiali eri stanco come i giocatori delle due squadre finaliste. Il bello dei mondiali di calcio era anche vedere e scoprire squadre, calciatori e tifosi di paesi quasi sconosciuti. Stasera, per esempio, mi vedrò il Togo che va in onda solo perchè incontra la Francia che è a rischio eliminazione. La Rai dopo aver risparmiato sui mondiali di Germania ha investito sui prossimi e sembra (dico sembra) che gli abbonati torneranno a chiudersi in casa per non perdersi nemmeno un minuto (sperando che il Togo si qualifichi). Nella lunga attesa l’abbonato ti ringrazia perchè all’interno di Blob c’è il tuo Papalla: una sintesi delle partite del giorno con gli effetti audio (senza commento alcuno) e i momenti più significativi con i migliori rallenty e i primi piani dei tifosi più pittoreschi e pitturati. Non si respira quell’atmosfera che un tempo ti portava a non poterne più del calcio per un mese, però, almeno, ho la conferma che si stanno giocando i mondiali e che non è un’invenzione di Marco Mazzocchi.
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giovedì, giugno 22, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, dopo il divorzio professionale da Lele Mora, affidi la tua immagine e la carriera ad un gruppo internazionale della comunicazione (da tgcom.it del 20/6/06 che cita il settimanale Chi). Sembra che abbiano dei progetti “su misura” per te. Certo, se il gruppo è internazionale, questi progetti potrebbero portarti fuori dall’Italia e aprirti la strada già percorsa da Raffaella Carrà e Michelle Hunziker. La Carrà parla lo spagnolo perfettamente e la Hunziker è di lingua tedesca. Tu potresti fare del tuo “venturese” un nuovo gramlot alla Dario Fo. Non vincerai il Nobel per la letteratura ma con i tuoi ampi gesti ed i sottotitoli potresti condurre programmi televisivi in tutto il mondo. Cara Simona Ventura, resta il problema di trovare una tua erede in Italia. C’è solo da augurarsi che i giornali non pubblichino le intercettazioni telefoniche di politici e faccendieri che propongono alla Rai questa o quella showgirl.
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mercoledì, giugno 21, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, aver ridato una speranza, pardon, una trasmissione, ad Alba Parietti ti obbliga a fare ancora di più: far condurre una trasmissione anche al critico di Libero Alessandro Rostagno. La sua presenza in tivù ormai richiede uno spazio tutto suo senza televip a fargli da spalla. Ai suoi esordi tv, faceva delle osservazioni pungenti quanto pertinenti; oggi s’ispira a Teo Mammucari e non trattiene la vena di battutista televisivo. Caro direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi, fallo. Daresti anche manforte a Lucio Presta che è convinto che chi parla tanto male della tv è perché non vede l’ora di poterla fare. Ti lascio l’articolo pubblicato da Mariano Sabatini su .COM di ieri in cui propone la separazione delle carriere per i critici televisivi (con l’occasione ringrazio Mariano Sabatini per aver pubblicato nella sua rubrica Zanzare&Tigri di sabato scorso il mio post su Carlo Freccero).
La strega e il grillo
E’ arrivato il momento di porre la questione della separazione delle carriere anche per i critici televisivi. O stanno a casa a guardare la tv, e a fare il taglia e cuci di conduttori e vallette, o racimolano gettoni di presenza a destra e a manca come meretrici o gigolò mediatici, opinionisti, tuttologi. Alessandro Rostagno-Ristagno-in-tv (del quotidiano Libero), ha preso dalla Parietti – autorevolissima precaria dell’etere- lezioni private da prezzemolino. E si sa che l’allievo supera sempre il maestro, o la maestra, per cui ora la supplisce in ogni talk show, reality e contenitore delle reti nazionali (e forse anche locali, online e di quartiere). Gli manca solo di mettere il ditino uncinato, o la barbetta caprina, nell’occhio dei telespettatori, come quelle squallidine delle nuove annunciatrici Rai. Ma veniamo a Grimilde, il programma di Italiauno che dovrebbe reintegrare Alba Parietti nel ruolo di conduttrice autosufficiente. E chi ritroviamo seduto in cattedra, tra la maschera di Miriam Tomponzi con labbra marchiate Goodyear e Flavia Venticello? Alessandro Ristagno che finge, con battutacce da bar sport, di dare addosso al suo mentore. Mentre Alba intervista l’onorevole Luxuria, tanto per capirci, Ristagno (perchè non si dimentichi il suo ruolo di Critico) se ne esce con frasette del tipo: due mezze vite non ne fanno una… Ah, ah, ah, ah… E via proseguendo con la sua opera di disturbo, che non mi tengo la pancia dalle risate. La novità del talk show è quella del voice over di una sorta di giuria, che di tanto intanto, in split screen, interrompe il regolare andamento della trasmissione con commenti solitamente irrilevanti. Dopo anni di ospitate come una monaca pellegrina, la povera Alba torna con un programma e, per contrappasso, deve farsi suggerire via auricolare le domande da Ristagno e da una detective capace, in quanto a look, di far apparire Luxuria una milady. Almeno Ambra aveva Boncompagni. Ristagno stavolta s’è ritagliato il ruolo del grillo parlante di Pinocchio, e sappiamo che fine fanno i grilli parlanti. Da non confondere con quelli (s)parlanti!!!
dalla rubrica zanzare&tigri di Mariano Sabatini sul quotidiano .COM del 20/6/06 m.sabatini@libero.it
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martedì, giugno 20, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Alba Parietti, nei panni della Grimilde di Biancaneve fai domande impertinenti a personaggi più o meno conosciuti su Italia 1; la rete giovane del gruppo Mediaset. Infatti nella prima puntata hai intervistato Vanna Marchi e Katia Ricciarelli. Ti hanno messo l’auricolare proprio come Ambra Angiolini ai suoi esordi. Un gruppo selezionato di suggeritori (tra cui Flavia Vento) ti ha aiutato a porre le domande agli ospiti. Il punto più alto della puntata d’esordio non è stato il tuo bacio con Vladimir Luxuria come anticipato dai giornali. Il momento più significativo è stato quando hai fatto la maestrina con Marina del Grande Fratello (e so pure il numero numero: 1). Le hai fatto leggere una delle poesie più famose di Ungaretti. Lei lo ha fatto con tutta l’intesità di cui è dotata anche se era solo “una frasetta”. Tu le hai risposto: “questa non è una frasetta. Questa è Cielo e terra. Ha presente?” E lei: “Beh per carità, si. Però questa è solo la frase finale di un’intera poesia”. E tu come una brava maestrina: “No, no, no, questa è la poesia. Vedo che a scuola lei ha mancato qualche lezione”. Cara Alba Parietti, con degli ospiti così preparati è facile che la conduttrice s’illumini d’immenso. Anche se…
ps. Cara Alba Parietti, quella poesia però s’intitola Mattina ed è tratta da L’allegria e da Naufragi. Ungaretti ne mandò una versione “lunga” a Papini su una cartolina postale:
“M’illumino d’immenso con un breve moto di sguardi”. Questa versione la intitolò Cielo e mare (non Cielo e terra).
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lunedì, giugno 19, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Michele Cucuzza, non so se l’arresto di Vittorio Emanule di Savoia ti costringerà ad interrompere le vacanze per organizzare una puntata speciale della Vita in diretta. So che negli ultimi anni il tuo programma ha seguito la famiglia Savoia minuto per minuto. Dalla fine del loro esilio al matrimonio di Emanuele Filiberto con l’attrice francese; dalla nascita della principessina alla cronaca di tutte le serate mondane a cui i Savoia hanno presenziato. Per non parlare della paternità extraconiugale del cugino Amedeo. Caro Michele Cucuzza, forse non farai una puntata speciale della Vita in Diretta ma da settembre parlerai tutti i giorni di questo dramma scoppiato in casa Savoia. Il Tg1 ha accennato ai dissapori tra i membri della famiglia reale ma servi tu per approfondire l’argomento. Sappi però che non potrai avere in anteprima l’intervista a Emanuele Filiberto; l’ha già fatto sabato sera Antonio Caprarica all’ombra della Torre Eiffel con sfondo sulla Senna. Anche se non passerà alla telestoria come uno dei suoi servizi più originali.
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domenica, giugno 18, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Mara Venier, senti questa. L’agenzia Adnkronos ha titolato: “Tivù: il Papa incoraggia Vespa a proseguire nel suo lavoro” (da La Repubblica del 17/6/06). Benedetto XVI ha avuto un breve colloquio con Vespa, al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso, e sembra che si sia congratulato con lui per il suo Porta a Porta. Cara Mara Venier, nei giorni scorsi circolavano voci di un ridimensionamento di Porta a Porta che sarebbe passato da 4 a 3 puntate settimanali. Con una benedizione così, non mi stupirei se le puntate salissero a 5 e se facesse pure Domenica in insieme a Lorena Bianchetti; al posto tuo.
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sabato, giugno 17, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: Bonolis ha invitato i suoi colleghi ad abbassare i toni quando parlano di televisione.
: La fa facile lui; passa metà del suo tempo in paradiso a sorseggiare caffè.
ipse dixit
Pippo, Mara, Fiorello, Chiambretti, Costanzo… Amici, professionisti eccellenti. Ma mi colpisce la gravità, la solennità con cui si discute di questo nostro lavoro. Sembra che vogliano dire una parola definitiva, ogni volta. Ma che stiamo a fa? Mica stiamo a occuparci della mappatura del genoma o stiamo intervenendo sul mondo come a Yalta! Stiamo a fare un pò di televisione per quei telespettatori che abbiano voglia di vederla: tutto qui. Perchè non mettiamo da parte ‘sti rancori, tutti ‘sti drammi e non cerchiamo di star sereni, semplicemente? Diamoci una calmata, dai. Ci farà bene.
Paolo Bonolis
da Libero del 6/6/2006
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venerdì, giugno 16, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro dirigente televisivo Carlo Freccero, molta della televisione che hai fatto sia alla Rai che a Mediaset mi è piaciuta. Mi piaci meno quando parli della televisione in televisione; tutte quelle certezze con quell’aria da professore universitario mi stordiscono. Ieri su La7 sei stato ospite di Antonello Piroso, nel suo talk show Niente di personale, dedicato al “potere” della televisione. Prima di partire con le tue lunghe dissertazioni professorali, hai premesso che “io veramente vorrei fare la tivù… non parlarne… insomma, però… sono ancora in attesa di collocazione… però vorrei tanto farla non sempre discutere… discutere… anche perchè poi la televisione è differente… da dove ti trovi cambia tutto… cioè… se lavorassi a Mediaset farei una tivù, se lavorassi a La7 un’altra tivù ancora e se fossi alla Rai ne farei un’altra ancora”. Caro dirigente televisivo Carlo Freccero, per declinare l’invito bastava che queste parole le avessi dette a Piroso quando ti ha telefonato per invitarti alla trasmissione. Ma, alla fine, perchè sprecare un’occasione per parlare di televisione in televisione.
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giovedì, giugno 15, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro agente di televip Lucio Presta, ieri sei intervenuto a Radio Deejay per parlare delle persone comuni che desiderano partecipare ai programmi televisivi. Hai detto che “la televisione è il paradiso di tutti: basta esserci. Non importa come”. Te la sei presa con i giornalisti che parlano male della tivù ma quando li chiamano per essere ospiti in un programma ci si fondano per apparire. Hai ironizzato sul tuo passato di ballerino televisivo professionista e sull’unico filmato che non sei riuscito a far togliere dalla circolazione: quello in cui ballavi Viva la Rai! con Renato Zero. La Pina ti ha chiesto cosa serve per fare tivù e tu: “Serve solo una cosa per fare televisione: il talento”. Caro agente di televip Lucio Presta, ed io in mezzo al traffico a riflettere su quanto talento sprecato a condurre La Talpa.
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mercoledì, giugno 14, 2006
Mara, non sei sola
Cara Mara Venier, quando ti ho scritto su ciccoft, non potevo sapere che anche Paolo Limiti avrebbe denunciato un televeto contro di lui. E pure lui ha fatto il nome del direttore di Raiuno: “Del Noce non mi ha fatto lavorare per quattro anni senza che ci fossero motivazioni professionali…. non posso vedere le mie idee prese e saccheggiate in tutti i programmi” (dal Corriere della Sera, 11/6/06). Cara Mara Venier, devi ammettere che perdere la conduzione di Domenica in è meno straziante che perdere le idee. Ci si potrebbe fare un nuovo quiz intitolato: “Chi ha rubato le idee a Paolo Limiti e le ha nascoste nei programmi così bene che solo lui è in grado di dire quali sono?”. A dire il vero c’è un programma della Rai che mi ha fatto dire “questo è un programma per Paolo Limiti”: 50 canzonissime (quello condotto da Carlo Conti). Poi però l’ho escluso; per due motivi. Il primo è che se lo firmasse e lo conducesse Paolo Limiti, per ogni canzone farebbe la storia di come è nata dal bisnonno dell’autore al pronipote dell’ultimo interprete; e non basterebbe una puntata. L’altro motivo per cui non poteva essere un’idea di Paolo Limiti è che le 50 canzonissime sono sempre state canzoni del ‘900. Cara Mara Venier, incontratevi; unendo le forze potreste tirare fuori il programma dell’anno in attesa dell’anno in cui andrà in onda. Ma non sforzatevi troppo altrimenti le idee vi escono dalla testa e finiscono in altri programmi. E, se accade, convinci Limiti a non teneteci nel dubbio e a spifferare subito chi gli ha rubato le idee e in quali programmi le hanno infilate.
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martedì, giugno 13, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Alba Parietti, l’estate ti ha portato una conduzione tivù dopo tanto tempo. Hai registrato la prima puntata di Grimilde, il nuovo talk show che condurrai da domenica prossima su Italia 1. Se ne parla, non tanto per i contenuti ma perché durante la registrazione hai provocato Vladimir Luxuria: “Non ho mai baciato un politico? Posso farlo ora?” (corriere.it di ieri). E bacio appassionato in bocca è stato. Cara Alba Parietti, non credo che la tua sia stata una provocazione studiata. Credo che, dopo una campagna elettorale così dura, i politici in tivù debbano avere un po’ di più di quello che gli offre Anna La Rosa. Dimmi la verità: alla seconda puntata pensi di invitare Rutelli o Casini? E perché non tutti e due?
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lunedì, giugno 12, 2006
Il sostituto che si meraviglia
Caro Antonio Caprarica, beato te che da Parigi non puoi assistere ai tentativi di Giovanni Masotti di non far rimpiangere i tuoi servizi da Londra. Ieri ne aveva uno alla “Caprarica” servito su un piatto d’argento e si è esaltato introducendolo così: “quello che stiamo per raccontarvi supera ogni azzardata fantasia”. E vediamo questa storia che supera ogni azzardata fantasia. Due “curati di campagna” inglesi, così li ha chiamati, hanno la febbre da mondiali di calcio. Masotti ce li mostra sul pulpito e ci spiega che “nelle loro preghiere i due birbanti intercedono presso il Signore più per la caviglia di Rooney che per le ansie dei parrocchiani. E, cosuccia alquanto scorretta, gufano che è una bellezza contro i loro avversari; Brasile in testa. Padre Ashley chiede lassù che Ronaldo e Ronaldino vengano messi in confusione e magari, perchè no, siano fermati da qualche infortunio; lieve s’intende”. Caro Antonio Caprarica, di servizi così strambi tu ne hai fatti a decine ma la tua conoscenza degli inglesi ti ha sempre impedito di meravigliarti più di tanto. Insomma, non hai mai introdotto un servizio da Londra come se stessi su Marte a raccontarci qualcosa che “supera ogni azzardata fantasia”. Caro Antonio Caprarica, uno dei capitoli più appassionanti del tuo ultimo libro sugli inglesi è quello dove parli di Carlo e Camilla. Racconti di quando la regina ha concesso a Camilla di indossare “la favolosa tiara imperiale della regina Mary” preludio alla possibilità che un giorno la possa indossare da regina. Caro Antonio Caprarica, regala una copia del libro a Giovanni Masotti così impara quali sono le cose inglesi che superano ogni azzardata fantasia.
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domenica, giugno 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Marco Mazzocchi, non riesco ad abituarmi al tuo ruolo di conduttore sportivo di punta della Rai Radio Televisione Italiana. Anche alle olimpiadi lo sei, ma almeno lì ti perdi nelle centinaia di ore delle dirette sportive. Al mondiale di calcio invece la Rai stavolta trasmette una sola partita al giorno per una delle intuizioni dell’ex direttore generale Flavio Cattaneo. Così, se non hai Sky, la vecchia atmosfera dei mondiali è inesistente. Tu lanci “le ampie sintesi” delle partite che la Rai non trasmette in diretta ma quelle te le vedi tu. Fanno parte del menù delle tue Notti mondiali; un programma di cui mi sfugge la necessità. Per invogliarci a vederlo, al termine della prima partita dell’Argentina, ci hai detto: “abbiamo tantissima carne al fuoco… a noi la carne piace… sarà carne argentina… in gran parte… alle 23 e 10 su Raiuno con… Notti Mondiali”. Caro Marco Mazzocchi, i mondiali della Rai sono più che dimezzati e le tue conduzioni non indoreranno l’amara pillola all’abbonato. Anzi.
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sabato, giugno 10, 2006
il postino (o piccolo post)
Care veline Melissa e Thais, da domani cominciano le vostre faticose vacanze. L’impegno più gravoso sarà evitare i paparazzi che cercheranno di fotografarvi con i calciatori che non sono andati ai mondiali di calcio. Sarà dura anche scegliere tra le centinaia di inviti che vi arriveranno per presenziare a feste vip, sfilate e inaugurazioni di Briatore. Le vacanze ve le siete guadagnate; Striscia la notizia è tornata ai fasti di un tempo anche grazie alla vostra prorompente presenza scenica. Sarà per questo che Antonio Ricci vi ha fatto recapitare a domicilio il gongolo da Patrick del Grande Fratello non so che numero (con i capelli pettinati e colorati come il George Michael di Club Tropicana). Care veline Melissa e Thais, è il prezzo del successo.
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venerdì, giugno 09, 2006
Il chirurgo carabiniere
Caro Valter Nudo, anche nell’ultima puntata, un dramma si è abbattuto su Incantesimo 8: è crollata un’ala della clinica Life. Tra le macerie c’è la tua Sara. Tu corri da lei in preda allo sconforto e litighi con un vigile del fuoco perchè vuoi sostituirti a lui. La razionalità prevale e il pompiere ti chiede di parlare a Sara per farle sapere che la state per salvare ma lei non può sentirti. Per fortuna i cellulari funzionano e così puoi parlarle. Nel frattempo la vita nella clinica va avanti e c’è un caso di vita o di morte che richiede la tua presenza. Tu non vuoi lasciare Sara e dici all’infermiera di cercare un altro medico. Anche Sara è un medico e pur trovandosi sotto le macerie ti invita a fare il tuo dovere. Tu la lasci con una battuta intensa, sofferta, quasi sussurrata: “Daccordo… resistete… ci vediamo presto… ci vediamo presto”. Qualche minuto dopo corri dietro la lettiga del malato e ordini ai tuoi sottoposti “Rx al torace e alla colonna vertebrale… emocroma completo e esame dell’urine… prepara anche due sacche di sangue. L’anestesista! Avvisatelo subito… immediatamente. Operiamo!” Caro Valter Nudo, lasciare il camice da chirurgo per indossare la divisa dei Carabinieri di Canale 5 è una sfida pari solo a trattenere le lacrime sull’Isola dei Famosi. Ma non è un salto nel buio. Troverai sceneggiatori altrettanto attenti ai dettagli e sapranno cucirli addosso ad un attore come te.
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giovedì, giugno 08, 2006
i dialoghi tra Si e No
: ieri su Raiuno, Luisa Corna e Valeria Marini hanno co-condotto un programmetto estivo sulla moda. Saranno la nuova coppia mora e bionda della tivù?
: è troppo tardi per fare le veline ma tra un pò come velone possono andare.
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mercoledì, giugno 07, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro mago Forest, nella prima puntata del Festivalbar ti sei prodotto nella scenetta del conduttore che si arruffiana il pubblico di piazza del Plebiscito a Napoli indossando la maglietta di Maradona. Anche le tue due colleghe Ilary Blasi e Cristina Chiabotto, tra una strillata e l’altra, hanno urlato a squaciagola la loro ammirazione per il pubblico più straordinario del mondo. Urleranno le stesse cose in tutte le altre città. Ho provato a togliere l’audio ma le loro urla hanno un terribile effetto di persistenza e continuavano a rimbombare nelle mie orecchie. Ho abbandonato la visione muta per emicrania perforante. Caro mago Forest, sono un mago anch’io. Ho fatto sparire il Festivalbar 2006 dalla mia estate. Per me non c’è mai stato.
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martedì, giugno 06, 2006
Ottimista, immodestamente
Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, ottimismo. Un direttore dato in bilico deve mostrare ottimismo. Se è così, tu sei il campione del mondo dei direttori in bilico ma ottimisti. E per mostrare il tuo ottimismo ti sei fatto intervistare sul Tg1 dall’ottimista Vincenzo Mollica; argomento: gli entusiastici risultati di ascolto della tua Raiuno. Una domanda così forse nemmeno con tutto il tuo ottimismo te l’aspettavi: “Raiuno, con direttore Fabrizio Del Noce, ha vinto per sei volte il periodo di garanzia”. Una affermazione a cui hai risposto: “Sei volte. Credo che sia un record assoluto e penso immodestamente di poter dire difficilmente battibile”. Ma l’ottimismo impone di guardare avanti con fiducia e ci annunci l’ autunno che intendi regalarci: “In autunno avremo un Morandi itinerante e quindi un grande artista legato a Raiuno, e anche a me personalmente, che farà uno show tutto nuovo. Riavremo, ovviamente, Ballando con le Stelle, il Treno dei desideri… i grandi successi di Raiuno… e chissà, il mio sogno nel cassetto è di riportare a Raiuno Chiambretti che è un artista molto particolare… che… glielo dico… glielo lancio il messaggio… Piero, saresti fatto su misura per Affari Tuoi”. Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, sperare che Chiambretti torni a Raiuno per spacchettare la trasmissione di Antonella Clerici e del maialino, mi sembra veramente troppo. Quasi come sperare che mangerai il panettone da direttore.
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lunedì, giugno 05, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Alda D’Eusanio, una concorrente del tuo Malloppo ieri si è lamentata perchè “oggi proprio so domande difficilissime”. Tu l’hai subito rincuorata “c’hai ragione… però perchè gli autori sono tutti figli di quel gran coyote” ed hai indicato l’ombra del direttore vestito da cowboy. Qualche minuto prima il direttore (o gran coyote, scegli tu) ti aveva fatto, con voce suadente, una esplicita avance “io m’innamoro guardando il suo viso… signora Alda!”, a cui tu avevi ribattuto “io la ringrazio molto… ma tanto non c’è trippa per gatti!” aiutandoti con il gesto della mano a forma di pistola tremolante. Cara Alda D’Eusanio, la narcisa che è in te ha di certo titubato ma alla fine ha prevalso la professionista che è in te; mai incoraggiare storie sentimentali sul luogo di lavoro.
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domenica, giugno 04, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Amadeus, ieri hai condotto l’ultima puntata dell’Eredità prima di tornare a Mediaset. Hai tributato, con parole misurate, il giusto plauso alla scossa interpretata da Giovanna Civitillo : “Siamo arrivati al’ultima scossa! Dopo quattro anni! Complimenti a te… perchè quattro anni di scosse devo dire da conduttore… che con il suo sorriso, con la sua bellezza, con la sua spontaneità, con una scossa sempre sexy ma mai volgare ha conquistato per quattro anni… ha fatto sì che questo stacchettino di trenta secondi diventasse una piacevole abitudine nelle case degli italiani; conquistando dai bambini, ai ragazzi, alle nonne. Quindi complimenti perchè il merito è il tuo!”. La scossettina Giovanna Civitillo, visibilmente emozionata, ha profuso ringraziamenti a tutti prima di esibirsi un’ultima volta nella sua specialità. Caro Amadeus, ho come il presentimento che qualsiasi programma farai a Mediaset troverai il modo di farle fare uno stacchetto simile.
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sabato, giugno 03, 2006
i dialoghi tra Si e No
: Sembra che Maurizio Costanzo resterà a Mediaset
: E’ finita a tarallucci, strette di mano e contratti.
ipse dixit
O trasformiamo in contratti le nostre strette di mano oppure io e Maria ce ne andiamo
Maurizio Costanzo
da L’Espresso n. 22/2006 (8 giugno 2006)
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venerdì, giugno 02, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Linus, il tuo programma radiofonico Deejay chiama Italia va in onda anche in televisione su All Music alle 10 del mattino. Non è più un esperimento ma un modello da seguire e valorizzare. Tra l’altro ha una componente di reality-show perchè mostra il dietro le quinte della redazione di una radio durante la diretta. E’ da un pò che Fiorello scherzando e ridendo dice che alla Rai non ne vogliono sapere di fare la stessa cosa con il suo Viva Radio 2. Nel frattempo l’idea la sta sfruttando la pubblicità. La Rai si limita a mandare degli spezzoni nei servizi dei tg per alzare gli ascolti. Lunedì inizia ufficialmente la programmazione televisiva estiva con repliche, programmi e televip di serie B. Ci sono strutture Rai con nomi roboanti tipo Rai Futura dedicate alla ideazione di nuovi programmi. Caro Linus, sono talmente immersi nella creazione che non hanno il tempo di seguire il tuo programma e adattarlo alle telemattine estive del servizio pubblico. Sarebbe una sperimentazione troppo futura?
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giovedì, giugno 01, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, da qualche tempo sei la superstar del programma radiofonico di Radiodue Caterpillar. A Saxa Rubra nel tuo studio di direttore c’è un pianoforte. Per hobby componi canzoncine a tema che proponi in diretta radiofonica una ventina di minuti prima della messa in onda del Tg3. L’altro giorno hai interpretato un tuo pezzo forte intitolato La regina del tranvai. Un’ ode (quasi una dichiarazione d’amore) a Letizia, la conducente del tram numero 14 in servizio a Milano. Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, la tua spensieratezza mi fa pensare che se ci sarà il valzer dei direttori Rai tu non dovresti essere in ballo. Al massimo comporrai una canzoncina sulla partenza e l’arrivo dei tuoi colleghi.
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lunedì, luglio 31, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, a Primo Piano hai mostrato le immagini più strazianti della strage di Cana. La conduttrice Giovanna Botteri ha spiegato il perché: “Le immagini che avete appena visto, che le televisioni di tutto il mondo trasmettono da questa mattina, sono terribili; quasi insostenibili. Abbiamo scelto di metterle in onda in un’ora in cui i bambini non possono più vedere la televisione ma in un’ora in cui gli adulti devono vedere queste immagini”. Caro direttore del Tg3 Antonio Di Bella, non credo sia stata una decisione facile da prendere. In una televisione dove la parola guerra sembra una parola normale, solo le immagini gli restituiscono il suo orrendo significato. La guerra è quando un genitore esce dalle macerie della propria casa bombardata con in braccio il corpo pietrificato del figlio.
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domenica, luglio 30, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Ghezzi, hai dedicato il tuo Blob di ieri ad Aldo Biscardi. Una sintesi tristemente efficace di un universo televisivo ineguagliabile che non vedremo più (si spera). Il tuo montaggio è stato come una mitragliatrice su venticinque anni di televisione che si annunciava eterna. Non hai tralasciato nulla e la maggior parte dei brani, oggi come allora, mi sono sembrati incubi. Con giustificato cinismo, hai fatto mettere la pietra tombale dallo stesso Biscardi su quegli incubi. Lui che in un vecchio duetto con Maurizio Mosca diceva: “Considero Blob un pò la coscienza pulita del giornalismo italiano. Io ti dico la verità, Maurizio… quando non siamo su Blob a me me dispiace un pò… e allora Maurizio, sei d’accordo con me? Diciamolo insieme… lunga vita a Blob!”. Caro Enrico Ghezzi, era dai tempi dei Blob su Berlusconi che non ti capitava di fare un’antologia così significativa.
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sabato, luglio 29, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, ma cosa stai combinando con il telefilm Una donna alla Casa Bianca? E’ la seconda volta che l’aspetto e tu la sopprimi. C’ero rimasto così male la prima volta quando al posto di Gena Davis (in versione “uomo più potente delle terra”) mi avevi propinato uno speciale su calciopoli. Figuriamoci stavolta che la sostituisci con l’ennesima replica del film Sister Act. L’abbonato comincia a pensare di tutto, di più. Forse il telefilm sta andando troppo bene per la programmazione estiva e lo congeli per riproporlo in autunno. Forse sta andando troppo male e allora devi correre ai ripari. In entrambi i casi avresti commesso un errore. Ti capita. Non voglio pensare che c’entri la politica, per cui sarebbe sconveniente far vedere una donna capo di stato. Non credo che ti abbia chiamato Bill Clinton, geloso di vedere quanto sarà brava sua moglie come presidente. Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, l’abbonato che si sente beffato è costretto a pensare di tutto, di più: forse vedere una donna al potere potrebbe aprire un dibattito sulle quote rosa tra i dirigenti della Rai. E se a qualcuno viene in mente di sostituirti con Simona Ventura?
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venerdì, luglio 28, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg La7 Antonello Piroso, anche il tuo ottimo Omnibus La7, nella versione estiva, perde brillantezza e non solo a causa della conduzione di Luca Telese. Un certo Federico Ruffo conduce la rubrica musicale Note e Parole. Qualche minuto fa si è chiesto se “può bastare un bel fisico, la faccia giusta o la giusta pubblicità” per far arrivare in classifica chi non ha alcun talento canoro. Il bello è che si è pure risposto portando come esempi Paris Hilton, Jessie Mc Carty e Duncan James. Nel raccontarci la biografia di Paris Hilton ha detto che “la svolta giunse quando un video in cui era attratta in atteggiamenti… come dire… intimi… insieme al suo fidanzato finì, in maniera ancora tutta da stabilire, su internet e di lì sulle scrivanie e sui computer di tutto il mondo. Si contano probabilmente sulle dita di una mano coloro che non hanno mai dato uno sguardo almeno a una piccola porzione di questo video”. Caro direttore del Tg La7 Antonello Piroso, è solo da giugno che sei direttore e a partire da settembre mi aspetto molto dal tuo tg. Se pensi di lasciare Federico Ruffo ad occuparsi di musica, potresti dirgli di invitarmi nella vostra redazione? Sono uno di quelli che si contano sulle dita di una mano e vorrei vedere sui vostri computer una piccola porzione del video di Paris Hilton con il fidanzato.
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giovedì, luglio 27, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Gigi Marzullo, da quando ti occupi di cultura a tempo pieno non ti poni limiti: libri, teatro, cinematografo e adesso la storia. La trasmissione si chiama 20° Secolo – Testimoni e Protagonisti (mettere i numeri romani l’avrebbe resa troppo storica?). I titoli dicono chiaramente che tu e Gianni Bisiach ne siete gli autori; prima tu e poi lui, nell’ordine non alfabetico. Tutti i filmati però sono curati da Bisiach, forte della sua pluridecennale esperienza e presenza televisiva. In molti filmati ci sono le sue interviste ai protagonisti del ‘900. Tu, sullo sgabello, fai il presentatore: leggi la scaletta, introduci i filmati di Bisiach, poni le domande preconfezionate (da Bisiach?) agli ospiti. Ieri l’argomento storico (?) era Lady Diana. In studio il direttore del Tg5 Carlo Rossella a guardarsi e commentare i filmati di Bisiach. Caro Gigi Marzullo, da quando ti occupi di cultura, persino Antonio Ricci ti ha dovuto omaggiare soprannominando “marzullina” la valletta della sua Cultura Moderna. Per voi televip non c’è maggiore soddisfazione che il riconoscimento di un collega.
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martedì, luglio 25, 2006
domani niente post, torno giovedì.
il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, anche stavolta farai tendenza. No, non mi riferisco all’ abito color panna che è il tuo preferito per la conduzione estiva del Tg4. Parlo della suoneria del telefono con cui ti arrivano le comunicazioni di servizio durante la diretta: squilla con una musichetta araba. E’ successo ieri proprio mentre avevi alle spalle la nuova meoteorina e per un attimo ho immaginato di vederla accennare una danza del ventre. Il Tg4 come Le mille e una notte (il posto del sultano so già a chi lo darai). Ora tutti gli altri direttori ti copieranno e faranno a gara per caricare sui telefonini di servizio dei conduttori, la suoneria più consona alle notizie dei loro tg. Mimun potrebbe caricare un bel valzer; l’ideale in attesa dei pastoni politici del Tg1. Un samba per l’euforico Tg5 di Rossella; un canto del cigno per l’inesistente Tg2 di Mazza; una techno molto pompata per Studio Aperto di Giordano; bandiera rossa per il Tg3 (qui non si scappa). L’unico tg che, per ordini della proprietà, lascerà lo squillo classico al telefono è il Tg La7 di Piroso. Caro Emilio Fede, se finisci sul satellite l’unico che potrebbe accampare diritti su quella suoneria è il tg di Al Jazeera. Tranquillo, non ci finirai sul satellite. Al massimo finirai su Blob e Striscia la notizia, come sempre.
integrazione
Caro Emilio Fede, ho appena letto il Corriere della Sera ed ho capito il perchè di quella musichetta. Il tuo è stato un omaggio alla galanteria di Silvio Berlusconi che ha festeggiato i cinquanta anni della moglie portandola a Marrakech. Visto che c’era le ha fatto la sorpresa di travestirsi da berbero e ballarle intorno senza farsi riconoscere. Era una sorpresa per Veronica ma non per te che sapevi tutto e dalla lontana Italia hai voluto mostrare la tua vicinanza alla coppia felice. Caro Emilio Fede, lo vedi che non dovevi prendertela per la sconfitta alle elezioni. Da presidente del consiglio non avrebbe mai potuto travestirsi da berbero e danzare mascherato. O si?
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lunedì, luglio 24, 2006
Ridatemi Giorgia Palmas
Caro Daniele Interrante, stai stabilendo il difficile record della peggiore conduzione estiva 2006. Hai preso il posto di Giorgia Palmas a Cd Live Estate. Tra una canzone e l’altra distribuisci occhiolini con generosità. Suppongo siano per le tue fan. Se invece lo ritieni un modo per catturare spettatori o risultare simpatico e disinvolto, ho i miei dubbi che funzioni. Con te c’è una modella spagnola (così dice lei) che è indispensabile per dire che il vostro è “el programa mas caliente dell’estate italiana”. Gli autori sono alla vostra altezza e vi regalano dei copioncini da Melevisione. Tu stai presentando una hit e la modella, che è in difficoltà con il suo cruciverba, ti chiede: “La regina di Inglaterra?”. Tu le dai la risposta e continui la presentazione fino alla nuova interruzione: “I quattro di Liverpool?”. Tu le sai tutte come James Tont e le canti persino All you need is love dei Beatles. Caro Daniele Interrante, la prova da grande attore la dai sull’ultima interruzione della tua collega che ti chiede: “La capitale della Spagna?”. Tu resti di stucco e ribatti “Eh nooo! Esto es incredibile. E’ Madrid! Ma i tuoi cosa penseranno?” e lei: “io soy modela!”. La scenetta finisce e mai canzone fu più appropriata per accompagnare la vostra esibizione: Stop! Dimentica di Tiziano Ferro. Caro Daniele Interrante, lo stop probabilmente non te lo daranno (ancora per un pò) ma “dimentica” che lascerai nella tv italiana un segno più importante della peggiore conduzione estiva 2006.
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domenica, luglio 23, 2006
Vespa e Petruccioli: fate la pace.
Cari direttori di tutte le televisioni e di tutti i tg, è chiaro che i contratti degli anchormen più quotati non prevedono apparizioni estive nonostante ci siano temi rilevanti da trattare: la crisi tra Libano e Israele; l’inchiesta sulle responsabilità dei servizi segreti nel sequestro dell’imam di Milano; il governo che deve votare il rifinanziamento della missione in Afghanistan. Tutti temi che, se non fosse luglio, sarebbero un giorno da Vespa e un giorno da Mentana; un giorno da Floris e un giorno da Costanzo; un giorno da Ferrara e un alto giorno di nuovo da Vespa e poi da Mentana. La diplomazia internazionale si muove per cercare una mediazione sulla crisi mediorientale e mercoledì prossimo ci sarà a Roma una conferenza con tutti i pezzi grossi; Condoleeza Rice compresa. Scommetto che anche qualche nostro anchorman televisivo chiuderà l’ombrellone per rosolarsi sotto i riflettori del suo studio tivù. L’unica incertezza è su chi sarà il primo ad andare in onda. Io dico che Mentana è il favorito; altrimenti a che gli servono i gradi di direttore editoriale. Certo però che pure Costanzo uno speciale lo potrebbe metter sù. Floris lo vedo titubante: rischia di fare troppo da altoparlante al governo. Emilio Fede è da escludere perchè non farà mai la telecronaca di un successo personale di Prodi. E poi c’è Vespa a cui uno speciale sul summit romano spetterebbe per diritto acquisito. Ma per lui è un momento difficile. Il presidente della Rai Petruccioli ha risposto per lettera ad un certo Piero Ricca che contesta l’eccessiva presenza di Vespa in tv (apprendo da La Repubblica del 21/7/06 che Ricca è il privato cittadino che è stato processato per aver dato del “buffone” a Berlusconi nel 2003 nei corridoi del Palazzo di giustizia di Milano). Petruccioli gli ha scritto: “Anche a me la presenza di Vespa sembra eccessiva. Penso che debba essere ridimensionata, sto lavorando per portarla a livelli più accettabili. C’è tuttavia un motivo, uno solo, che può essere addotto per difendere l’attuale presenza dilagante di Bruno Vespa. E’ il valore che può avere su persone irascibili e intolleranti come lei il dover prendere atto che esistono persone da loro diverse, anche molto diverse e magari anche stronze, ma che hanno comunque diritto di esistere” (da La Repubblica del 21/7/06). Bruno Vespa gli ha risposto: “caro Presidente, desidero ringraziarti per la coraggiosa difesa che hai ritenuto di assumere nei miei confronti dagli attacchi di Piero Ricca. L’alto livello dell’interlocutore e il suo prestigioso curriculum rendevano doveroso da parte del presidente della Rai di metterlo a parte del processo di ridimensionamento in corso ai miei danni. Scoprire dopo quarant’anni di Rai di avere “diritto di esistere, anche se stronzo” è per me di grande conforto e di grande stimolo a proseguire verso traguardi più luminosi” (da La Repubblica del 21/7/06). Sembra che Petruccioli abbia mandato a Vespa una lettera di scuse. Cari direttori di tutte le televisioni e di tutti i tg, qualcuno di voi deve farsi promotore di un conferenza di pace tra la Petruccioli e Vespa.
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sabato, luglio 22, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara attrice sconosciuta Laura Chiatti oggi famosa perchè dici di no nello spot del telefonino e scappi con Silvio Muccino, in Francia dicono che sei la nuova Brigitte Bardot. Leggo che hai recitato in due film importanti uno per la regia di Francesca Comencini e un altro firmato da Paolo Sorrentino che usciranno in autunno. Questo spiega perchè sei sconosciuta; infatti sul set della Comencini “la gente riconosceva solo Luca Argentero del Grande Fratello”. La pubblicità televisiva ti sta dando la popolarità ma tu non fremi per fare la tv: “Ho rinunciato a tanti soldi per non fare più fiction. Ho detto no a Elisa di Rivombrosa. La tv non m’interessa. Lo scandalo Gregoraci? Trovo assurdo che la gente si stupisca ancora” (Corriere della Sera del 20/7/06). Cara attrice sconosciuta Laura Chiatti oggi famosa perchè dici di no nello spot del telefonino e scappi con Silvio Muccino, di Monica Bellucci, tua collega e conterranea, hai detto: “l’ho conosciuta a Cannes, era in giuria, pensavo che fosse una diva diva invece è proprio simpatica”. E pensare che finora mi sembravi simpatica.
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venerdì, luglio 21, 2006
Misteri dell’universo
Caro Piero Angela, ho seguito con interesse l’intervista che hai fatto durante Superquark di ieri all’astrofisico premio Nobel 2002 Riccardo Giacconi. Quanto è grande l’universo e quante scoperte devono ancora essere fatte; per dirla con le parole di Giacconi “vediamo solo la schiuma in un mare profondissimo”. Pochi minuti prima su Italia Uno, Elena Guanieri aveva intervistato Simona Ventura (con una blusa leopardata) per la trasmissione Lucignolo. La Guarneri ha premesso “confesso ho sempre tifato per lei. E’ un’antidiva nonostante sia popolare come Mike e Pippo Baudo”. Salvo mostrare dopo pochi secondi uno del suo staff, un certo Pablo, che interviene per modificare le luci guardando il monitor… “non possiamo spingere un pò più indietro il controluce, perchè se no le va sul viso”. Quando la Guarneri le ha chiesto del suo rapporto con la propria l’immagine, Simona è stata chiarissima: “Non è fondamentale nella mia vita, te lo dico. Io preferisco la sostanza alla forma; ovviamente, avendo un’immagine mi curo… è ovvio”. Caro Piero Angela, di lì a qualche minuto tu avresti chiesto al prof. Giacconi la sua opinione sulla fuga dei cervelli dall’Italia. La Guarneri intanto incalzava la Ventura: “Ma, anche una donna che porta il segno del tempo sul suo viso… per me è bella!”. Qui la Ventura è stata ancora più esplicita: “Eh, lo so… ho capito… però vaglielo a dire”. Caro Piero Angela, la tua è stata una bella intervista ma troppo scontata. Il solito premio nobel che con semplicità e senza tecnici delle luci al seguito parla dell’origine e del futuro dell’universo. Quand’è che ti misuri con l’ignoto? Si, dico, una bella intervista a Simona Ventura.
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giovedì, luglio 20, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Gianfranco Funari, perfino Chi l’ha visto? è andato in vacanza ma tu no. Su Odeon Tv prosegui il tuo Extra Omnes e fai l’approfondimento (tra un colpo di tosse e l’altro) sulla crisi mediorientale mentre altri anchormen fanno il sudoku sulla spiaggia. Nei giorni scorsi si è parlato di un tuo clamoroso ritorno a Mediaset nella prossima stagione. Ieri però hai lasciato intendere che non se ne farà niente: “Penso che reagirò molto pesantemente e dirò tutto, più di tutto”. Poi con sportività hai fatto gli auguri alla moglie di Berlusconi per il suo compleanno. Ti è simpatica perchè quando lavoravi alla Fininvest e ti vedevi con l’editore Berlusconi lui ti diceva: “Ragioni come mia moglie” e tu rispondevi: “Se vede che è nà donna intelligente”. Caro Gianfranco Funari, ci sono mogli che dicono cose importanti e non appaiono e ci sono mogli che appaiono e parlano troppo. Aspetto le tue rivelazioni sui motivi per cui non farai un programma sulle reti Mediaset. Nel frattempo ti confesso che non mi dispiacerà non vedere tua moglie Morena fare la star in un programma d’informazione su una grande rete nazionale.
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mercoledì, luglio 19, 2006
2012: l’odissea del digitale terrestre
Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, si allungano i tempi per i digitale terrestre. Il passaggio dalla televisione normale a quella dello scatolotto digitale non si verificherà prima del 2012. Ripenso agli spot natalizi di due anni fa in cui ci dicevate che il futuro era arrivato e che una quantità di contenuti digitali e interattivi ci avrebbe sommerso di lì a poco. Già, il 2012. Potresti dirmi che il digitale terrestre è una realtà per due/quattro milioni di abbonati che con le schedine si vedono le partite del campionato più truccato del mondo. Contenti loro. Lo slittamento al 2012 non ti piace: “Sull’ingresso del digitale si rischia di rimettere indietro le lancette dell’orologio e il pretesto non è tecnico… è necessario trovare una data ragionevole perché tutti abbiano il digitale, ma ci deve credere davvero chi governa e chi ha le redini del sistema televisivo. Noi ci crediamo perché abbiamo messo un miliardo e 600 milioni in tecnologia, hardware e l’acquisto di diritti e così via, sulla base di una legge, questo perché c’era una previsione da parte dello Stato che risaliva a un governo di centrosinistra” (da tgcom.it del 15/7/06). Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, c’entra anche la politica ma quegli investimenti di cui parli forse non sono stati così azzeccati come credi. Pensavi di fare il boom delle tesserine con il campionato di calcio e invece il boom non c’è stato (almeno non tale da costringere 10/20 milioni di italiani a comprarsi lo scatolotto). Ogni tanto interrompete (senza troppa convinzione) i programmi analogici per pubblicizzare quelli di Mediaset Premium. Dimmi la verità: nemmeno a te viene la voglia di uscire, andare dal tabaccaio, spendere 10 euro, tornare a casa ed infilare la tesserina nella fessura per vedere Scary Movie 3 a 4 euro? Ma ci credete e continuate ad investire visto che lancerete altri due canali: uno tutto di notizie e l’altro tutto di fiction. Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, ieri sera Retequattro trasmetteva la madre di tutte le repliche estive: Elisa di Rivombrosa. E quelli senza scatolotto lì a godersela in terza replica gratuita alla faccia di quelli che la vedranno in quarta, quinta e sesta replica a pagamento. Per il canale tutto di notizie non penserete mica alle repliche di Emilio Fede dalla Prima guerra del Golfo ad oggi?
ps. a proposito di fiction in replica…. Il bello delle donne o meglio, la tv educativa di kappapera
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martedì, luglio 18, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg La7 Antonello Piroso, ieri sera sei stato l’unico che ha avuto l’ardire di mostrare il video con l’audio originale del dialogo rubato a Blair e Bush durante il pranzo al G8 di San Pietroburgo. Nessuna parodia di Striscia la notizia riempita di “ècchime quà”, riuscirà mai a restituire l’effetto verità di Bush che mangia a quattro ganasce e dice a Blair: “Vedi, la cosa è che devono costringere la Siria, costringere Hezbollah a smettere di fare questa merda e finisce tutto” (sapientemente sottotitolata dal tuo tg). Nemmeno Michael Moore è riuscito a riprendere la bocca presidenziale (rumorosamente spalancata in masticazione ultraveloce) come ha fatto quel microfono lasciato sapientemente aperto. Caro direttore del Tg La7 Antonello Piroso, il Tg1 ha mostrato solo le immagini ed il giornalista ha parlato di una espressione “molto colorita e per nulla diplomatica nei confronti della Siria”. Il tuo punto di vista mi è sembrato giornalisticamente più completo.
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lunedì, luglio 17, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, venerdì hai ceduto la prima serata a Raisport per dare in diretta la sentenza su calciopoli nella trasmissione intitolata Il giorno del giudizio. L’abbonato Rai che voleva vedere la seconda puntata di Una donna alla Casa Bianca si è sentito retrocesso ad abbonato di serie C. Avrei capito se la fiction fosse stata soppressa per uno speciale di Porta a Porta sulla crisi tra Libano e Israele. No, Vespa è rimasto in vacanza e Andrea Fusco ha dato voce agli accorati, orgogliosi e irritati commenti dei presidenti di Juventus, Fiorentina e Lazio. Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, una volta almeno c’era la signorina buonasera che si scusava con i telespettatori con la formula “il programma previsto non andrà in onda. Al suo posto trasmettiamo…”. Adesso ci sono gli spot che per tutta la settimana ti dicono… “venerdì su Raiuno… alle 21… Una donna alla Casa Bianca”. Ma non è il caso di crederci più di tanto.
Ps. Caro direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, questa storia di calciopoli è così importante che il direttore del Tg1 Clemente J Mimun gli ha dedicato persino lo speciale domenicale di ieri condotto dal redivivo Francesco Giorgino. Per fare uno speciale sulla situazione in Medio Oriente c’è sempre tempo.
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domenica, luglio 16, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: Carmen Russo ha vinto l’edizione spagnola dell’Isola dei Famosi e pure lì parlava con la noce di cocco come se fosse il suo Enzo Paolo Turchi.
: Dicono che sto Zapatero è tanto bravo, che la Spagna è tanto all’avanguardia; ma si è beccato Carmen Russo con il cocco-Enzo e per giunta di seconda mano.
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sabato, luglio 15, 2006
Applausi per te (al quadrato)
Caro Sandro Piccinini, i verdetti su calciopoli li hai aspettati insieme a Mentana e Liguori a Studio Sport ospite di Davide De Zan. In attesa della sentenza, hai sposato la tesi di Silvio Berlusconi auspicando una severa punizione per le persone ed un giudizio più oculato per le società con questa inequivocabile, lunga e ininterrotta argomentazione: “io mi auguro che ci sia stato anche rispetto nei confronti dei club nella valutazione dei giudici. Tutti noi vogliamo dei verdetti giusti. Noi non vogliamo giustizia esemplare come qualcuno ha chiesto in queste settimane. Noi ci auguriamo che ci sia un verdetto giusto, ponderato, che ci siano state discussioni basate sui fatti e non sulle impressioni nè sulle pressioni politiche però all’insegna del massimo rispetto di tutti perchè i club di calcio in Italia rappresentano milioni di persone. Allora io dal mio punto di vista del tutto personale ma di grande appassionato di questo sport mi auguro e mi aspetto giudizi molto severi nei confronti dei singoli, perchè sono le persone fisiche che commettono i reati mentre mi aspetto una valutazione intelligente per quanto riguarda le sanzioni ai club che sono rappresentati da queste persone. Quindi, distinguerei… è chiaro che esiste la responsabilità oggettiva del club ma il club non è un’entità astratta… non stiamo parlando di un qualcosa di fisico o di materiale… parliamo di un marchio, di un simbolo, per milioni di persone. Parliamo di società, parliamo di interessi molto importanti che devono essere valutati attentamente. Quindi mi auguro severità per i singoli e attenzione per i club”. Caro Sandro Piccinini, mi sono chiesto se “tutti quei noi” erano un semplice plurale majestatis, un attacco di populismo o un modo per dire “noi che siamo d’accordo con Berlusconi”. Dall’aspetto serioso ed impettito è più probabile che fosse un semplice plurale majestatis.
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venerdì, luglio 14, 2006
Applausi per te
Caro Sandro Piccinini, sei tra quelli che aspettano con più impazienza i verdetti su calciopoli. Mediaset punta su di te per la domenica calcistica. Non condurrai più Controcampo di sera ma Controcampo di pomeriggio. Là dove hanno fallito Bonolis e Mentana (Serie A – Il Grande Calcio) ora ci sarai tu con Controcampo-Ultimo Minuto. Il tuo obiettivo è “ridare un’identità calcistica, di riportare un po’ di ordine… Sia Bonolis che Mentana hanno messo tutta la buona volontà per fare bene e il programma ha tenuto nonostante sia difficile la concorrenza del satellite e del digitale che portano via sempre più ascoltatori” (da tgcom.it dell’11/7/06). Caro Sandro Piccinini, io ci metterei pure il vecchio Pippo Baudo che gliele ha suonate di brutto. Certo, c’è l’incognita calciopoli. A breve si saprà in quali campionati giocheranno Juve, Milan, Lazio e Fiorentina. Per il successo di una trasmissione sportiva non è una cosa da poco. E poi, nonostante la vittoria mondiale, potrebbe esserci un allontanamento della gente dal calcio dei sospetti. Ma tu sei sicuro di te: “a noi piacciono le sfide” (da tgcom.it dell’11/7/06). Già, come quando hai “sfidato” Paolo Bonolis difendendo il direttore dello sport Mediaset Ettore Rognoni dalla definizione “er penombra”. Sfida vinta, direi.
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giovedì, luglio 13, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Simona Ventura, sullo scoglio di qualche isola esotica starai pensando agli scogli della prossima Isola dei Famosi: perdi candidati-naufraghi a ripetizione. La Marini, amica-amica, è andata da Barbara D’Urso a Mediaset. Elisabetta Gregoraci difficilmente potrà essere fra i naufraghi come forse speravi. Il settimanale Gente scrive che è finita nella “lista nera Rai”. La Rai smentisce con un comunicato stampa: “Non esiste alcuna lista nera di personaggi destinati a non comparire nei palinsesti Rai”. Il settimanale Gente pubblica i nomi di quella lista che non esiste: Cristiano Malgioglio, Antonio Tequila, Adriano Pappalardo, Carmen Di Pietro, Antonella Elia e, “sotto osservazione”, Caterina Balivo e Sonia Grey. Cara Simona Ventura, è un vero peccato che quella lista non esista.
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mercoledì, luglio 12, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Gabibbo, nessuno meglio della tua testa di pupazzo rappresenta l’essenza della tivù di oggi. L’estate scorsa volavi alto ballando con Eva Henger e ieri sei crollato al tappeto sotto i colpi della contessa Patrizia de Blanc. Era lei la televip nascosta nella cabina di Cultura Moderna. L’euforia di tale onore l’ha inebriata a tal punto che ha imitato Zidane: è partita verso di te e con uno spintone veemente ti ha messo ko. Non è stata una scena da copione ma un vero e proprio colpo a sorpresa della contessa. Caro Gabibbo, dopo un affronto simile hai solo due strade: iniziare una lunga terapia con il dottor Raffaele Morelli o chiedere il pensionamento e lasciare il tuo posto ad una gabibba (che sappia difendersi, ovvio).
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martedì, luglio 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Ainet Stephens, ieri sera mi sono gettato tra le tue telebraccia per sfuggire alla processione del pullman dei campioni del mondo. Tu mi hai accolto ai bordi di una invitante piscina con il tuo sorriso e il tuo ottimo italiano. Lo usi mirabilmente per introdurre i filmati catastrofici e da brivido di Real Tv su Italia Uno. Mi è venuto in mente quando lo ha ha presentato Ascanio del Grande Fratello non so che numero. Reciti un copioncino piccolo piccolo ma è sufficiente per farti vincere il confronto, non solo con Ascanio, ma anche con la moglie Katia del Grande Fratello (dello stesso numero di Ascanio). Cara Ainet Stephens, il momento più bello della puntata di ieri è stato quando hai introdotto il filmato di un tizio che si è lanciato con una tuta alare dall’edificio simbolo della capitale messicana; le tue ammalianti parole sono state: “Dunque… andiamo a Città del Messico!”. Tu spiegami perchè avrei dovuto preferire Cannavaro che, in diretta su Raiuno, baciava Prodi e la Melandri in piazza Colonna a Roma.
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lunedì, luglio 10, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: akio non ha scampo. Dovrà sorbirsi Marcello Lippi che pontifica in tutte le trasmissioni, intervistato da conduttori e giornalisti compiaciuti ed ossequiosi.
: Perfino Enrico Variale ne sembra innamorato.
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domenica, luglio 09, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore della sede Rai di Parigi Antonio Caprarica, ancora una volta sei nel posto giusto al momento giusto e da lì racconterai il dopo Italia-Francia. Ieri sera ci hai dato un assaggio intervistando un barista, un giornalista di Liberation, lo stilista Valentino e “Monica Bellucci, il più bel regalo che abbiamo fatto alla Francia”. Al telefono ti ha sussurrato: “Il mio cuore batte per l’Italia. Penso che noi siamo veramente molto forti”. Caro direttore della sede Rai di Parigi Antonio Caprarica, adesso ho capito il tuo imprevedibile entusiasmo parigino. Te ne vai in giro con il numero di telefono della Bellucci in tasca; e bravo.
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sabato, luglio 08, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro ex direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, tu il mondiale lo hai già vinto. Siamo stati in molti a deriderti quando hai puntato tutto sull’Italia e hai deciso di farci vedere solo altre 25 partite. L’Italia è in finale e tu puoi appuntare sulla divisa da manager l’ennesima medaglia. Anche perchè poi te ne sei andato e non posso imputare a te le massicce dosi di Mazzocchi, Galeazzi e Goria che la Rai ci ha rifilato. Caro ex direttore generale della Rai Flavio Cattaneo, nonostante un così grande successo professionale, anche tu hai le tue gatte da pelare: la Ferilli tinta di biondo nella pubblicità non si può veramente guardare.
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venerdì, luglio 07, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, ma quale Festivalbar. L’estate di Italia Uno comincia solo quando arriva in prima serata la Bella Vita di Lucignolo che il direttore di Studio Aperto Mario Giordano ti dona generosamente. Un turbinio di televip in vacanza debitamente shakerato con storie di sesso rovente e gossip. Dagli incontri del principe Vittorio Emanuele con Alice nella casa delle meraviglie ai retroscena dei concorsi di bellezza. Da Cucuzza che si rifiuta di presentare una serata in piazza perché non vuole le vostre telecamere dietro le quinte (una intervistata dice “perché ha il parrucchino”) allo stress berlinese di Alena Seredova in attesa della finale del suo Gigi senza cremeria. Da vallettopoli a Bobo Vieri e la sua nuova velina che amoreggiano coprendosi con lo zainetto (mentre la sua vecchia velina è in vacanza con il regista Gabriele Muccino). Caro direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi, il pezzo forte della serata è stata l’intervista ad una accaldata Valeria Marini ma io non ce l’ho fatta a vederla. Ho mollato quando la Marini ha iniziato a dare disposizioni sulle luci e sulla posizione delle telecamere. Sembra che abbandonerà la sua amica Simona Ventura per trasferirsi a Mediaset e lavorare con Barbara D’Urso (da tgcom.it del 6/7/06). E’ evidente che a Mediaset siete a corto di personale che sappia posizionare le luci e le telecamere.
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giovedì, luglio 06, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Antonio Ricci, l’unica differenza tra la tua Cultura Moderna e la vecchia Corrida è che i dilettanti allo sbaraglio hanno la remota possibilità di vincere 500.000 euro indovinando chi è il televip (?) nascosto nella cabina da spiaggia. Per te invece “Cultura Moderna è una trasmissione che ha una valenza paradossale. Se ci pensa bene, è tale a Ballarò. Ci sono cinque persone ricche di talento (o almeno loro si ritengono tali) che cercano una verità che difficilmente viene fuori, anche perché ciascuno è occupato dalla propria esibizione e non sta nemmeno a sentire gli altri. Il tutto condotto da uno psicopatico. Non le sembra lo stesso scenario di Ballarò? (da Sorrisi e Canzoni Tv n. 27/2006). Caro Antonio Ricci, il tuo sarcasmo è rimasto lo stesso di quando ideavi programmi innovativi (?) e tutti dicevano che eri un genio della televisione. Per essere un genio hai la lampada un po’ arrugginita se il massimo dell’innovazione che ti riesce è un programmetto estivo che in confronto Paperissima Sprint e Velone sono due kolossal. Però fai bene a non spremere troppo le meningi. In una Mediaset dove i geni televisivi sono Costanzo e la De Filippi, ci può stare che il Gabibbo si prenda una pausa creativa ventennale.
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mercoledì, luglio 05, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro vice presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, solo gli stolti non cambiano idea. Un anno e mezzo fa dicevi: “Da oggi stop a tutti i nuovi reality show. E non per questioni editoriali, ma perché ormai riteniamo il genere troppo inflazionato” (dal Corriere della Sera del 20/1/05). Succede che Maria De Filippi (è già stanca delle vacanze?) ha parlato del suo nuovo reality autunnale dal titolo enigmatico Unan1mous (significherà Amici di Maria De Filippi in marziano?). La De Filippi dice che è un programma strano e che potrebbe durare anche solo una puntata; un po’ come il suo più grande insuccesso intitolato Missione impossibile (quello in cui lei stava chiusa in un furgone davanti ai monitor come i poliziotti americani). La De Filippi dice: “E’ un programma rischioso per una rete commerciale… però non è stato difficile convincere Piersilvio Berlusconi. Sono state sufficienti le certezze che offrono alla rete i miei programmi (da Corriere.it del 4/7/06). Caro vice presidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, un giorno bisognerà parlare delle incertezze che quei programmi generano sui telespettatori sentimentalmente fragili come me.
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martedì, luglio 04, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Andrea Fusco di Raisport, nell’edizione pomeridiana del Tg Sport di ieri avete trasmesso un servizio in cui Schumacher, Massa e Tods parlano della partita di oggi tra Italia e Germania. Schumacher ha detto che è tedesco e dunque tiferà per la Germania; Massa è brasiliano e visto che la sua nazionale è stata eliminata tiferà per l’Italia; Jean Tods non è interessato ai mondiali di calcio e non lo sarà nemmeno nel caso di una finale tra Francia e Italia. Al rientro in studio hai commentato: “Nonostante l’entusiasmo di Jean Tods noi parleremo ancora di calcio nella prossima edizione del Tg Sport”. Caro Andrea Fusco di Raisport, ce n’è di gente strana in giro. Prendi me: ho seguito i mondiali nonostante i giornalisti di Raisport.
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lunedì, luglio 03, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg1 Clemente J Mimun, certe volte penso che t’ispiri a Studio Aperto. Succede quando mi dai l’impressione di sprecare i servizi per eventi come “l’uscita in Italia del cd di Paris Hilton”. Il problema è che non ci hai fatto solo un servizio (Tg1 delle 17 del 29/6/06) ma l’hai pure fatta intervistare dall’inviato Stefano Curone. Un’intervista stile Hollywood con la diva seduta su una poltrona damascata dell’albergo messo a disposizione dalla produzione (o dalla Hilton? Boh e pure mah). L’inviato Curone ci informa che “Miss” Hilton “ha una vocetta che ricorda la prima Madonna”. E’ la stessa Paris a confermarglielo: s’ispira a Madonna, Gwen Stefani e Blondie. Caro direttore del Tg1 Clemente J Mimun, persino Paris Hilton prende ispirazione da qualcuno che può insegnarle qualcosa; dunque togli Studio Aperto dal tuo telecomando.
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giovedì, agosto 31, 2006
amici di caro televip, mi prendo ancora un pò di vacanza. Torno lunedì 11 settembre.
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raitre Paolo Ruffini, ho apprezzato molto il Cirque du Soleil in prima serata. Un entusiasmante miscuglio di arte, poesia, musica e cultura. Il mercato televisivo mondiale è ricco di programmi di questo livello ma la Rai ultimamente è stregata dai format. Purtroppo tra qualche settimana la magia del Cirque sarà offuscata dal Reality Circus di Canale 5 con Valeria Marini e Costantino di Maria De Filippi. A te resterà il merito di aver trasmesso per tutta l’estate il circo vero e la perla finale di ieri sera. Con un neo però. No, non mi riferisco alla conduttrice Filippa Lagerback che se l’è cavata (a parte quando si è auto-doppiata). Mi riferisco alle interruzioni pubblicitarie che mi hanno costretto a cambiare canale. Su Raiuno c’era Massimo Giletti, in versione presentatore del Festival di Castrocaro, che ringraziava i genitori di Laura Pausini (seduti in prima fila) “per averci dato una star internazionale”. Dopo un po’ ha intervistato un’altra star della musica italiana Anna Tatangelo. Tra le domande più significative le ha chiesto come mai ha deciso di rinunciare alla frangetta. Caro direttore di Raitre Paolo Ruffini, sembra che il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni sia tornato dalle ferie e cominci a pensare al sistema radiotelevisivo e al rinnovo del contratto di servizio con la Rai. A Raitre dovreste essere abbastanza tranquilli; a Raiuno e Raidue meno.
caro telelink
il contratto di servizio (scaduto) tra il Ministero delle Comunicazioni e la Rai
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mercoledì, agosto 30, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Raidue Antonio Marano, sarai molto occupato a curare gli ultimi dettagli di programmi di punta come Wild West e L’Isola dei Famosi. Non avrai il tempo di vedere tutto quello che programma la tua rete. Lo sai che il sabato, dopo mezzanotte, mandi in onda le repliche di Il teatro in Italia con Giorgio Albertazzi e Dario Fo? Se te lo stai perdendo fatti portare i dvd nel tuo ufficio al settimo piano di viale Mazzini (o tu ce l’hai a corso Sempione?). Potresti restare stupefatto di quanto è divertente, interessante e con il ritmo da prima serata. Su quel palcoscenico ci sono due grandi attori che sanno perfino fare la televisione; quella con la T maiuscola. Potresti appassionarti e decidere di fare un colpo di teatro riportando il teatro in prima serata sulla Rai. Anche una volta al mese. E non mi dire che mi devo comprare il digitale terrestre perchè già pago il canone; già. Caro direttore di Raidue Antonio Marano, lascia stare, ti sto chiedendo troppo. Ti faccio i complimenti per quel popò di cast di famosi dell’Isola e come non detto.
caro telelink
il cast dell’Isola dei Famosi 4 (corriere.it dell’11/8/2006)
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martedì, agosto 29, 2006
L’uomo dal sorrisetto facile
Caro Giovanni Floris di Ballarò, l’aria quasi settembrina ti ha fatto venire la nostalgia dei bei tempi della scuola elementare. Per pubblicizzare il tuo teleritorno usi una metafora aritmetica: problema + svolgimento = Ballarò. Ti sei assegnato un impegnativo ruolo da risolutore o io non ho capito niente? L’organetto fastidiosetto della musichetta di Ballarò fa da sottofondo ad uno dei problemi che ti accingi a risolvere: “Andrea ha trent’anni e una fidanzata. Se guadagna 1000 euro al mese e fa un figlio, quanto può resistere l’amore con un affitto che costa 500 euro al mese? Considerando anche l’aiuto dei genitori di lei? Problema, svolgimento, uguale Ballarò”. Lo spot finisce male. La ragazza guarda lo sciagurato ragazzo e se ne va. Caro Giovanni Floris di Ballarò, il tuo spot non prevede l’eventualità “due cuori ed una capanna” e condivido: c’è poco da ridere. Però non è da escludere che qualche italiano in quelle condizioni si aspetti da Ballarò una soluzione. Letto così, il tuo spot è una specie di contratto con gli italiani: “Più soluzioni per tutti”. Tu mi dirai che non ho capito e che lo spot invece va letto così: noi prendiamo i problemi e ne parliamo per due ore e mezza con Schifani e Di Pietro e questo equivale a Ballarò. La soluzione? Ve la trovate voi altrimenti siete bocciati. Caro Giovanni Floris di Ballarò, a quel punto la maggior parte di quegli italiani, vista l’aria lugubre, cercherà una boccata di ossigeno dalla concorrenza. Lì troverà Paolo Bonolis con il suo nuovo programma in prima serata. E se quello si mette pure a distribuire i milioni stai fresco ad invitare Tremonti e Rutelli. Un bel problema anche per te che pure non guadagni 1000 euro al mese. E non ci credo che andrai dalla De Filippi a C’è Posta per Te per chiedere perdono alle giovani coppie che si sono identificate con i tuoi due attori.
caro telelink
lo spot in questione
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lunedì, agosto 28, 2006
Che brutta bestia (l’invidia)
Eri lì, solo e abbandonato in un angolo della bancarella del mercato; tra il banco del pesce e quello dei lupini. Il tuo sorriso smagliante mi guardava dalla copertina impolverata e ingiallita su cui spiccava il titolo: “L’invidiato speciale”. Caro Emilio Fede, l’ho fatto. Ho comprato un tuo libro a 3 euro. L’ho divorato in due ore (ci vuole anche meno ma io sono tornato indietro ed ho approfondito alcuni capitoli). I falsi scoop con cui hai avuto i primi successi professionali; il racconto di quando hai fomentato (con successo) la folla del tuo paese contro i Savoia ed i nobili; la tua cena con Monica Bellucci; gli elogi di Gianni Agnelli; il giardino che ti ha regalato Berlusconi per il tuo compleanno; le sbirciate alla zia Maria dal buco della serratura; le campagne di “Sciupone l’Africano”; l’amore per tua moglie; la scoperta della vocazione per il video; i tempi da direttore del Tg1 e di De Mita segretario DC che ti avrebbe rimosso; le interviste a Luigi Einaudi e Charlie Chaplin; la sospensione di due anni da tutte le scuole della Repubblica; l’ assoluzione dall’accusa di aver fatto parte di “una organizzazione che spennava clienti ai tavoli di chemin-de-fer”; il TGA; essere il primo a dire che era scoppiata la Prima Guerra del Golfo; il rapporto con il tuo cameriere Issà; la fine dell’amore tra Alberto Castagna e Francesca Rettondini (il libro è del 1999); il viagra che non usi ma lasci che gli altri lo pensino; i fuori onda di Striscia la notizia e tanto altro. Caro Emilio Fede, nel libro ammetti di essere un invidioso occasionale (“di quel Briatore che se la spassa con Naomi Campbell” o delle critiche favorevoli che riceve lo scrittore Alberto Bevilacqua) ma alla fine sei felicemente consapevole di essere di più un invidiato. Caro Emilio Fede, le vacanze sono finite anche per te e ieri eri in onda pronto ad affrontare un altro anno di telegiornale in prima linea con l’opposizione. Non t’invidio. Alla tua età, anziché goderti la meritata e dorata pensione dopo una così avventurosa esistenza, ancora ti tocca tirare la carretta.
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domenica, agosto 27, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Teo Mammucari, una spiritosa e disinibita concorrente sessantenne ha nobilitato il titolo della tua Cultura Moderna: si è esibita in uno spogliarello (puntata di venerdì). Non si è denudata in fascia protetta ma ha sollevato ripetutamente la sottoveste mostrandoci sedere (coperto da un costume contenitivo), autoreggenti e sottopancia. Roba da super velona sexy. Il tuo notaio gli ha assegnato 2 punti per l’esibizione segno che gli è piaciuta. Al momento di dire il nome del personaggio misterioso rinchiuso nella cabina ha detto con ardore… “Emilio Fede!”. Dalla cabina invece è uscito Giorgio Bracardi che comunque un pernacchio lo ha sganciato. Caro Teo Mammucari, la super velona sexy forse non se li meritava quei 500.000 euro. Chi invece per tutta l’estate ha avuto il coraggio di seguire un programma così noioso, avrebbe meritato il brivido di vedere Emilio Fede tra le braccia avvolgenti della super velona sexy.
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sabato, agosto 26, 2006
i dialoghi tra Si e No
:Unan1mous è un reality che può finire anche in una sera oppure andare avanti al massimo fino a tre settimane.
: allora sarà il miglior programma di Maria De Filippi.
ipse dixit
Non dico che sia un programma intelligente, ma hai a che fare con i pensieri, non con le prove fisiche. E mi sembra già molto.
Maria De Filippi
(dal Corriere della Sera del 24/8/06)
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venerdì, agosto 25, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Flavio Montrucchio del Grande Fratello non so che numero, a Centovetrine stai vivendo una difficile storia d’amore con una donna sposata ad un uomo cattivo (così ho capito nei due minuti che ho visto ieri). Ma questa è stata l’estate della tua interpretazione nella pubblicità del brillantante per lavastoviglie in coppia con tua moglie Alessia Mancini. Lei ti fa da spalla mentre tu, novello Abbatantuono ecccezzziunaleee, ammiri estasiato la pasticca di detersivo (‘o ciojello) e ne lodi la capacità sgrassante cantando “splentitooo… splententeee!”. Caro Flavio Montrucchio del Grande Fratello non so che numero, gli spot mettono in luce la tua vis comica che la soap opera soffoca. In più le tue ammiratrici d’ora in poi avranno un simpatico nomignolo con cui chiamarti, lo stesso con cui tua moglie ti saluta nello spot: “Brillantone”.
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giovedì, agosto 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Arianna Ciampoli, stai trascorrendo la tua estate al servizio dell’eloquio forbito ed ostentato di Michele Mirabella a Cominciamo bene estate su Raitre. Lui si bea e tu lo assecondi. Contemporaneamente vanno in onda le repliche di UnoXUno, il talk show giovanile che conduci su Rete Blù-Sat2000. Sorridi tanto, sei tanto comprensiva e tendi, senza tentennamenti, al buonismo più sfrenato. Ti candidi ad entrare nella squadra delle nuove conduttrici Rai moderate dove per il momento brillano le stelle di Lorena Bianchetti, Monica Leofreddi ed Eleonora Daniele. Sapevo che ce l’avresti fatta. L’ho capito quando ho visto con quale moderazione hai condotto il Gossip Quiz accanto a Michele Cucuzza nell’ultima edizione della Vita in diretta.
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mercoledì, agosto 23, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, la cronaca nera in questi giorni non ti manca per riempire la prima parte del tuo tg. La seconda parte invece langue. L’estate del gossip è stata avara di notizie e perfino Lucignolo ha fatto richiesta al tar dell’inferno per essere riammesso in paradiso. La seconda parte dei tuoi tg risente dell’assenza dei bollori-vip. Sei quasi alla disperazione. Ieri nel tg delle 12 e 30 hai mandato in onda una intervista a Flavia Vento. Il tuo giornalista Antonello Sarno ha motivato la scelta: “Flavia al vento, in spiaggia, fresca di gossip che ne parlano come della nuova fiamma del serissimo regista Mimmo Calopresti”. Flavia non conferma ma sfutta l’occasione, datagli da un telegiornale nazionale, per annunciare: “della mia vita privata non parlo più, assolutamente”. Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, però non mi lamento. Sempre meglio una intervista in più a Flavia Vento che un servizio in più di Silvia Vada.
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venerdì, agosto 04, 2006
amici di caro televip, mi prendo un periodo di vacanza “oggi qui; domani là” (ma non vado con Patty Pravo). Per il momento vi auguro buon Ferragosto, poi si vedrà (data probabile del prossimo post il 28 agosto ma potrei tornare prima… boh e pure mah.).
Vi lascio con questo ipse dixit che preannuncia una nuova stagione televisiva disastrosa almeno quanto quella passata:
ipse dixit
“Wild West sarà come un film di Almodovar”.
Alba Parietti
(da repubblica.it del 17/7/2006)
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giovedì, agosto 03, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Mike Bongiorno, il Tg4 c’era. La città di Jesolo ha dato il tuo nome ad un tratto del lungomare e il Tg4 ha documentato l’evento mostrandoci tutto il tuo entusiasmo: “Guardate, guardate! Potete inquadrare? Lungomare Mike Bongiorno: artista italiano della televisione. Sono finalmente nominato… artista! Allegriaaaa!”. Sarai lieto di sapere che il presidente dell’azienda turistica della città veneta Amorino De Zotti, ha intenzione di non lasciarti solo su quel viale che al tramonto deve essere bellissimo: “Il prossimo tratto del lungomare delle stelle… sto pensando proprio in questi giorni… di dedicarlo ad un personaggio molto comunicatore… posso dire qui in diretta che avrei pensato ad Emilio Fede” (dal Tg4 del 2/8/06). Caro Mike Bongiorno, pensa a quanti innamorati passeggeranno su quel lungomare e mano nella mano si prometteranno amore eterno. Auguro a quelle coppie che il loro amore sia intenso e duraturo quanto quello tuo e di Fede per Silvio Berlusconi.
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mercoledì, agosto 02, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara madre di tutte le repliche estive Elisa Vittoria Puccini di Rivombrosa, ieri sono rientrato a casa proprio nel momento in cui ti stavi per sposare con Andrea (che è un bravo ragazzo, ma non è il tuo amato conte Ristori Preziosi). Proprio mentre gridavi quel “Nooo!” (così simile a quello con cui la tua collega Laura Chiatti cambia vita nello spot 00 telefonico) il conte Ristori Preziosi si lanciava da una scogliera inseguito dai cattivi. Cara madre di tutte le repliche estive Elisa Vittoria Puccini di Rivombrosa, prima di lasciarmi andare allo sconforto ho fatto un giro degli altri canali. E’ stato peggio. Su Italia Uno c’era la replica di Bisturi Nessuno è perfetto. E stavolta quel “Nooo!” l’ho urlato io: “Nooo! La Pivetti in versione dark-metallo-punk-tutta-muscoli-e-pantaloni-di-pelle-nera; Nooo!”. Quanto costa fare finta di essere una star? Zero (a loro) e tanta pazienza (a noi).
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martedì, agosto 01, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Giorgio Mastrota, ogni tanto lasci spazio alle nuove leve delle televendite di materassi. La coppia emergente è quella formata da Raffaello Tonon della Fattoria e Roberta Beta del Grande Fratello non so che numero. In mezzo a loro il proprietario dei materassi che deve fare quasi da arbitro. Tonon si esalta a tal punto che non lascia alla Beta il tempo di finire di parlare e la sovrasta con la sua voce roca. Sembra uno di quei bambini che hanno imparato la poesia a memoria ma che la devono dire subito altrimenti se la scordano. La Beta gli lancia degli sguardi che vorrebbe incenerirlo. Ma come, colei che ha fatto della sua parlantina a tavoletta un segno distintivo, venire interrotta mentre parla del copripiumino in omaggio? Nemmeno quando fa l’opinionista all’Italia sul Due Estate osano tanto. Caro Giorgio Mastrota, torna presto e salva le televendite da Tonon e da Roberta Beta.
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sabato, settembre 30, 2006
Un buon consiglio
Cara Roberta Lanfranchi, per chi ha fatto il Teatro Sistina, deve essere una grande soddisfazione condurre un programma di Michele Guardì. E i risultati già si vedono. In qualità di conduttrice di Piazza Grande, Raidue ti ha glorificato nientemeno che all’Italia sul Due con questo sottotitolo: “Difficile parlare male della Lanfranchi”. Solo Magalli ha osato ricordare che il tuo unico difetto lo hai sposato: Pino Insegno. Ma all’Italia sul Due sanno bilanciare. Monica Leofreddi ha detto che sei anche un pò “peperina” tirando in ballo una tua recente intervista a Vanity Fair in cui avresti criticato nell’ordine: Ilary Blasi, Cristina Chiabotto, Eleonora Daniele, Elena Santarelli, Caterina Balivo e Elisabetta Canalis. Hai precisato che sulla Balivo e la Daniele non hai detto quello che il giornale ha pubblicato. Sulle altre hai detto che “probabilmente erano state messe in programmi che non erano adatti a loro”. In particolare ti riferivi alla Ilary Blasi del Festivalbar. A Cristina Chiabotto hai dato un consiglio affettuoso: “Io non ho detto che non è brava. Ho detto solo che magari dovrebbe spendere qualche soldo in più in dizione. Solo quello”. Cara Roberta Lanfranchi, le tue giovani colleghe accetteranno i consigli di una ex velina di successo. Mi resta la curiosità di conoscere le tue critiche su Elena Santarelli. Io dico che per sostituire Adriana Volpe a Mattina in Famiglia è perfetta. Certo, dopo aver frequentato un buon corso di dizione.
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venerdì, settembre 29, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Anna Praderio del Tg5, le compagnie telefoniche spendono un sacco di soldi per girare i loro spot con attori, registi famosi e personaggi televisivi. Sono notizie che non possono sfuggire ad una giornalista che si occupa di cinema. Ieri nel tg delle 20 e 30 hai documentato il dietro le quinte del nuovo spot Infostrada girato dal regista Paolo Virzì. I protagonisti sono due tuoi pupilli: Mike Bongiorno e Fiorello (per i quali auspichi anche un futuro cinematografico in coppia). Presumo che presto farai un servizio anche sugli spot Wind con i tuoi carissimmi Aldo, Giovanni e Giacomo. Non tralascerai le nuove leve Laura Chiatti e Silvio Muccino che recitano per la Vodafone (quando Totti e Gattuso glielo permettono). Aspetto un tuo servizio sul “Cesarone” Claudio Amendola con i mano il videofonino 3. Cara Anna Praderio del Tg5, e poi ci sono loro: Christian De Sica, Rodolfo Laganà e Elisabetta Canalis. La Telecom vive un momentaccio e avrebbe tanto bisogno che qualcuno parlasse bene di quello che fanno.
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giovedì, settembre 28, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Federica Panicucci, sul tuo reality La pupa e il secchione si è abbattuta un’altra ombra del sospetto. Dopo il “ci fanno o ci sono?” ora ci sarà anche “la lite Sgarbi-Mussolini è vera o no?”. Striscia la notizia è tornata ad essere la trasmissione più vista e ieri ti ha fatto una pubblicità che ha oscurato il premio della Madonnina d’oro dato da Don Gelmini a Berlusconi (in diretta sul Tg4 e con un bel servizio sul Tg5). Ho apprezzato molto il tuo timido e poco convinto tentativo di non far degenerare la lite. Dopo le prime parolacce ti sei piazzata davanti alla telecamera con il tuo sorriso da brava ragazza e allargando le braccia hai detto: “E’… tutto a posto”. Dopodichè sei scomparsa in mezzo alla folla di persone che ha cercato di placare i due esponenti politici. Tra quella folla ho intravisto i due autori televisivi Fabrizio Rondolino e Simona Ercolani (che si è presa parole amorevoli da Sgarbi, di quelle che si urlano le coppie un pò trasgressive). Dunque dietro le pupe e i secchioni ci sono due intellettuali. Cara Federica Panicucci, stasera avrai molti più spettatori di quelli che meritate ma questa non è la sola nota positiva. Dopo aver visto all’opera Sgarbi e la Mussolini nessuno potrà più deridere i tuoi concorrenti.
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mercoledì, settembre 27, 2006
A mali estremi
Caro Giuliano Ferrara, sei tornato in tv giusto in tempo per potere dire: “La Telecom è nella bufera”. Si sa che certe bufere passano in fretta e tu da giornalista professionista non potevi perderti l’occasione di parlarne a Otto e Mezzo. E’ la notizia del momento e non ti sei preoccupato minimamente di prendere il toro per le corna, nonostante il toro sia di Tronchetti Provera che è anche l’editore della La7 (la-la-la-la). Hai dato voce a Eugenio Scalfari, uno dei grandi accusatori, e al giornalista del Sole 24 Ore che ha fatto lo scoop sul “Piano Rovati” (quello scritto dal consigliere economico di Prodi e accompagnato da un foglietto scritto su carta intestata della Presidenza del Consiglio, di cui Prodi non sapeva nulla). Caro Giuliano Ferrara, la bufera Telecom è la notizia del momento eppure oggi non si parlerà della tua puntata di ieri. Si parlerà del ritorno di Enrico Mentana. A Matrix ha riparlato di calciopoli con l’ospite televisivo più inflazionato del momento: Luciano Moggi. Tu pensa, Moggi al centro dello studio che dice di Guido Rossi “è partito dalla casa madre. E’ venuto a fare il commissario della Federazione”; Mentana che lo interrompe per chiedergli: “La casa madre qual’è?”. E Moggi che ribatte: “Milano, Telecom e Inter. Vogliamo essere seri? E allora diciamola tutta… che sono… credo… soci delle stesse cose: Moratti, Tronchetti Provera e Rossi. Stanno nel cda di Telecom, sono stati dirigenti di Inter, quindi di più non si può fare. Io non voglio mica dire che è venuto qua a fare malandrinate. No, assolutamente. Ha fatto quello che doveva fare e poi se n’è tornato alla casa madre” (dal Tg5 del 26/9/06 anticipazione di Matrix della stessa sera, Canale 5). Caro Giuliano Ferrara, non puoi sottrarti a calciopoli, dopo che per tutta l’estate ho aspettato l’intervento di voi anchormen pezzi da 90. Buttati anche tu a capofitto su Moggi. E’ la volta che ce lo togliamo di torno.
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martedì, settembre 26, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Paolo Bonolis, il Fattore C preserale da 50 minuti è tutta un’altra musica. Niente di travolgente ma guardabile (una volta ogni tanto). Non ci voleva uno scienziato catodico per capire che il programma è migliore se snellito e presentato nell’orario dei giochini a quiz. Domenica da Paola Perego hai rivendicato di esserti inventato il modo di condurre Affari Tuoi. Stai facendo la stessa cosa con Fattore C e ti sarà facile dimostrare che Bonolis è sempre Bonolis. Resta il fatto che da quando sei a Mediaset la prima serata non ti sorride più. Ma non chiedere aiuto ai vertici Mediaset; sono troppo impegnati a risolvere l’ennesimo errore di valutazione. Si ritrovano Amadeus sul groppone e gli devono trovare una collocazione. Potrebbero proporgli di partire per La Talpa (insieme alla scossetta Giovanna Civitillo) per ripercorrere la strada del rilancio già battuta da Alessandro Greco (con la sua Beatrice). Caro Paolo Bonolis, dissuadilo tu. Non ce lo vedo a farsi rasare la testa con la lametta mentre un masai gli sputa in faccia latte di capra.
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lunedì, settembre 25, 2006
Addio trenino
Caro Maurizio Costanzo, la domenica di Canale 5 non è più cosa tua; adesso c’è Paola Perego. Si è presa il tuo studio (ma allora non è tuo?), ha eliminato il charter di ospiti più o meno noti, sono scomparsi tutti gli amici di Maria De Filippi e gli avanzi dei reality non sono più i protagonisti assoluti. Si permette anche di dedicare due momenti alla tua specialità: il talk show. Inventa un nuovo modo di intervistare gli ospiti. Fa accomodare Bonolis accanto a lei e lo lascia andare a ruota libera interrompendolo solo per mandare la pubblicità tassativa; tranne quando Bonolis si rifiuta di fermarsi mentre parla della moglie. Qualche domanda compiacente l’ha rivolta anche alla sua amica Anna Falchi per farle dire quello che voleva. L’avesse fatto Simona Ventura ci sarebbero state decine di interrogazioni parlamentari. Caro Maurizio Costanzo, anche la Perego deve parlare dei due reality in onda su Mediaset (Pupe e Circus) ma mi sembra di capire che non ci baserà tutta la trasmissione. Due degli autori, Jurgens e Lanza, sono molto presenti e tutto sembra studiato per avvicinarsi alla Domenica in fatta in tre pezzi. Per te è una sconfitta doppia. Oltre a toglierti la domenica per aver perso l’anno scorso, Mediaset sceglie di copiare la Rai per combatterla. E’ un periodo che gli riesce solo quello. Pensa che stasera ritorna Bonolis nel preserale con i suoi busti a sfidare i suoi pacchi. La nuova Buona Domenica ha due punti di forza: Stefano Bettarini e la coppia Gregoraci-Varone. Il primo oltre a mostrare il fondoschiena sceglie la collaboratrice che lo accompagnerà prossimamente nei collegamenti. Speriamo che il satellite abbia spesso dei black-out. Bettarini ha anche cantato un duetto d’amore con la Perego che quando canta cancella il suo sgradevole timbro di voce. Buona Domenica ha anche le sue due belle ragazze: la coppia Gregoraci-Varone. Leggono una specie di tg gossipparo con le risate finte. Due ragazze qualsiasi del reality La Pupa e il Secchione farebbero meglio sia nella lettura che nella scrittura delle battute. Caro Maurizio Costanzo, poi alle 18 sei arrivato tu e per un attimo mi hai fatto tenerezza. Sei entrato timidamente, quasi mestamente, per annunciare che poco dopo sarebbe andato in onda il tuo Conversando. Ti sei guardato intorno e non hai visto Demo Morselli, Platinette, Mayer e Morelli. Chiunque avrebbe avuto un sussulto. Ma tant’è. Dopo un’ora eri di nuovo sul vecchio sgabello del Costanzo Show per intervistare Mara Venier e Cristiano Malgioglio. Caro Maurizio Costanzo, la nostalgia per la baraonda era talmente tanta che qualcosa dovevi pur fare per non sentirti proprio su Marte. E allora hai mantenuto la macchina della verità con quella simpatica signora dell’inquisizione a fare le domande. Ospite della prima puntata: Flavia Vento. Della serie: quando uno non si vuole arrendere (dico a te non alla Vento).
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domenica, settembre 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Lorena Bianchetti, oggi è il gran giorno. Tra qualche ora sarai ufficialmente la nuova signora della domenica. E’ l’occasione per diventare nazional-popolare e per scrollarti di dosso quell’etichetta di “gradita al Vaticano” che ti costringe a dichiarare: “Non ho uno zio cardinale e so che il Vaticano ha cose più importanti a cui pensare che non alla mia persona e alle mie trasmissioni” (da tgcom.it del 20/9/2006 citando una intervista a Diva e Donna). Sembra ieri che Mara Venier ti ospitava a Domenica in: casta ballerina tra i suoi boys. Chi poteva immaginare che l’avresti sostituita. Cara Lorena Bianchetti, tra i milioni di spettatori che ti seguiranno ci sarà anche qualche deluso dalla tua decisione di non posare per un calendario: “So che c’è chi mi darebbe 400 mila euro per fare un calendario più o meno nuda, ma non lo farò perché non mi sentirei a mio agio” (sempre da tgcom.it del 20/9/2006). Cara Lorena Bianchetti, qualcosa troverai per accontentarli senza trasgredire ai tuoi sani principi.
ps. (aggiunto alle 14,29) humanum est
Cara Lorena Bianchetti, è tale la frenesia di vederti al posto della Venier che ho anticipato i tempi: non comincia oggi la tua Domenica In. Oggi è il gran giorno della nuova Buona Domenica di Paola Perego ed Elisabetta Gregoraci. Come ho potuto dimenticare un giorno così importante? Boh e pure mah.
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sabato, settembre 23, 2006
Bubi e Bubu
Caro Carlo Conti, anche a te la Rai ha concesso l’onore di fare un duetto con una star di Hollywood: Sylvester Stallone. Durante la finale di Miss Italia 2006 gli hai fatto un’intervista tutta giocata sul tema della boxe. Un round ciascuno; tu gli facevi una domanda e lui ti chiedeva una prova fisica. Hai perso a braccio di ferro, ti sei impicciato con la corda al secondo saltino e ti sei esibito nel famoso numero della foca. Al momento di fare le flessioni ti sei sdraiato e Stallone a calvalcioni ti aiutava a farle. L’euforia per questo momento professionale irripetibile, ti ha fatto credere che potevi sbruffoneggiare. Mentre Stallone ti alzava e ti abbassava tu lasciavi il suolo con le mani per batterle (a mò di foca, appunto). Poi Stallone si è stufato e ti ha mollato facendoti rotolare come un salame di quelli che pubblicizzava qualche tempo fa. L’impietoso replay mostrava tutta la drammaticità di quel gesto che tu hai reso ancor più ridicolo continuando a dire: “”ma non mi dovevi lasciar andare proprio sull’ultima!… mi hai lasciato andare proprio sull’ultima!…” con una vocetta che mi ha ricordato Bubu, l’amico dell’orso Yoghi. Caro Carlo Conti, una scena che oscura Victoria Cabello che si fa massaggiare i piedi da John Travolta a Sanremo. Sai che divertimento per Travolta e Stallone quando si incontreranno ad Hollywood e si racconteranno di quanto si guadagna bene a fare le comparsate alla televisione pubblica italiana.
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venerdì, settembre 22, 2006
Al lupo! Al lupo!
Caro Bruno Vespa, una dichiarazione così, è perfetta per lanciare la prossima edizione di Porta a Porta: “spero di stare alla Rai per sempre, ma se la Rai dovesse stringere e rendere meno confortevole l’ambiente di lavoro, mi cercherò un altro posto” (da corriere.it del 21/9/2006). Si riparla di toglierti una puntata di Porta a Porta e tu ti ribelli perchè gli ascolti sono con te. Pensaci bene e non fare colpi di testa. Se lasci la Rai, dove te ne vai? A Mediaset? E quelli ti garantiscono le stesse ospitate per pubblicizzare il tuo libro natalizio? Lo so che Mondadori e Mediaset cominciano entrambe per B, ma fatti bene i tuoi conti. La concorrenza incombe e i venti bulgari non soffiano più. Marco Travaglio è già stato dalla Ventura a parlare del suo libro e fa pure coppia con Santoro (il secchione ed il biondo). Caro Bruno Vespa, non potresti sopportare che quella serata tolta a te andasse a Luttazzi e Travaglio. E allora, fallo. Lascia la Rai. Rinuncia ad indossare il grembiulino della Prova del Cuoco (con in tasca la tua ultima fatica letteraria pronta all’uso) e via! verso nuovi orizzonti. Di te ci resterà un imperituro ricordo: un plastico.
ps. Caro Bruno Vespa, se non ci credi che Travaglio va in onda sulla Rai, qui sotto ti lascio l’articolo che Mariano Sabatini mi ha inviato sulla “televendita” che ha fatto dalla Ventura.
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ricevo e pubblico
La televendita di Travaglio
di Mariano Sabatini
L’ex cronista giudiziario Brosio in Honduras, come narratore di gesta dei famosi, e la showgirl al cospetto del Grande Epurato. A Quelli che il calcio e (Raidue, domenica pom.) Marco Travaglio – alla prima televendita dei suoi bestseller nella Rai dell’ Anno zero – s’è intervistato da sè, come Moggi la scorsa settimana. Perchè l’ottima Simona Ventura si limita a snocciolare le domande scritte dagli autori, senza neanche un timido tentativo di replica. Ieri ci ha dovuto pensare l’Alessandra furiosa, intesa come Mussolini, a recitare un contraddittorio di maniera, contro Guido Rossi incensato da Travaglio. Se continuano così, al dg Cappon, di mezz’ora in mezz’ora, toccherà ridurre Quelli che il calcio a poco più di un intervallo. Con le pecorelle di antica memoria nello studio, pascolate da Heidi-Ventura.
dalla rubrica “Fattore S – La Tv vista da Mariano Sabatini” sul quotidiano Metro del 18/9/2006 (m.sabatini@libero.it)
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giovedì, settembre 21, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Gerry Scotti, ce l’hai fatta a liberarti dal quizzetto preserale giornaliero. Erano anni che lo chiedevi e Mediaset ti ha accontentato. Farai solo le prime serate proprio come volevi. Passaparola un pò ti mancherà, così come ti mancheranno le letterine che non ti ulallano più intorno (da: u-lalla-u-lalla-u-lalla-lààà…). Proverai a consolarti con le risate stereofoniche di Michelle Hunziker tra una paperissima e l’altra. Ma non sarà la stessa cosa. E nei freddi pomeriggi invernali, seduto sulla sedia a dondolo con il plaid sulle ginocchia, sorseggerai una cioccolata calda ripensando a quante belle letterine hai cresciuto. Il tuo telecomando le cercherà nella televisione del 2006/2007 ma troverà solo sbiadite imitazioni e anche peggio. Caro Gerry Scotti, se ti imbatti in uno squadrone di belle ragazze in costume da bagno che confodono Napoleone Bonaparte con Lady Oscar non indugiare e cambia canale. Non sei su scherzi a parte; quelle Pupe sono le nuove “ine” della televisione commerciale. E più non dimandar.
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mercoledì, settembre 20, 2006
il postino (o piccolo post)
Cari Monica Leofreddi e Milo Infante, avete fatto coppia anche in seconda serata a Ferite Italiane dove vi siete posti interrogativi più seri rispetto all’Italia sul Due. Ieri vi siete chiesti: Erika e Omar (del delitto di Novi Ligure) sono nostri figli? Può accadere a chiunque? In una famiglia qualunque? Una trasmissione con filmati e ospiti in studio. Nulla a giustificare una teleriapertura del caso se non la mediatica partita di pallavolo fuori dal carcere di Erika (svariati mesi fa). Il criminologo ha detto la sua, Enrica Bonaccorti pure, un giornalista che ha seguito il caso si è soffermato lungamente sui dettagli del massacro. Cari Monica Leofreddi e Milo Infante, non so se la Rai ha preso il coraggio a quattro mani (le vostre) e ha deciso di porre fine al monopolio di Bruno Vespa sui delitti mediatici. Ma io, mentre la ragia inquadrava i vostri volti tesi in ascolto, continuavo a vedervi sugli sgabelli dell’Italia sul Due a parlare con Carmen Di Pietro di Antonio Zechila detto er mutanda.
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caro televip ringrazia Radio In Blù
Grazie a Daniela Lami che mercoledì scorso mi ha voluto intervistare (boh e pure mah) nella sua trasmissione Mattinata In Blù e per la nomination ai Blog In Blù 2006.
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martedì, settembre 19, 2006
Notte fonda per Alba
Cara Alba Parietti, condurre un reality non fa per te. Ti manca il mordente della Ventura, la padronanza della D’Urso, il cinismo della Perego e perfino, senti senti, la diligenza di Alessia Marcuzzi. Wild West potrebbe essere pure divertente ma se tu continui a condurlo come nella prima puntata ci sarà poco da ridere. Hai passato la serata a parlare con i parenti dei concorrenti. Nelle tue intenzioni doveva servire a farci capire quanto siano speciali i tuoi aspiranti cow boys. Hai perseguitato la mamma di una di loro perchè quando non sapevi che fare (spesso) andavi da lei e le chiedevi della sua figliola. I pochi collegamenti con Marco Mazzocchi sono stati un sollievo ed è tutto dire. Continuavi a ripetere “Io voglio sapere una cosa” ma non credo che fosse la stessa che volevano sapere i telespettatori. Quando Mazzocchi ti ha presentato il capo degli addestratori tu gli hai detto “Lei è come Bush da giovane!”. Quello lo ha preso per un complimento ed ha ricambiato dicendoti che sei una bella donna. Tu peccando di immodestia ha risposto: “Io sono la Jolie da vecchia”. Cara Alba Parietti, mentre i concorrenti rosolavano al sole dell’Arizzona, tu ti producevi in una inspiegabile intervista a Pietro Taricone. Lui farfugliava per conto suo e intanto tu gli chiedevi di quella volta che si è rifiutato di fare il trenino registrato per il telecapodanno di Costanzo. Per sei anni hai atteso il momento di chiedergli “come mai non hai vinto il Grande Fratello?” evidentemente avresti voluto che lui ti rispondesse “come mai non ti hanno proposto di condurre il Grande Fratello?”. Cara Alba Parietti, a peggiorare il tutto ci si sono messi anche gli autori che selezionano gli sms dei telespettatori. Una sequenza di complimenti e lodi da far impallidire l’autoesaltazione del Biscardi dei tempi d’oro. Cara Alba Parietti, si è malignato sul tuo ritorno in tv che coinciderebbe con il ritorno al governo del centro-sinistra. Wild West dovrebbe durare due mesi; ti tocca fare il tifo affinchè Prodi non inciampi nel filo del telefono.
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lunedì, settembre 18, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Cristina Chiabotto, inizia la settimana che ci darà la nuova Miss Italia. Per il secondo anno consecutivo le finaliste dovranno misurarsi con “l’effetto Chiabotto” che ha gà mietuto la prima vittima: Chiara Edelfa Masciotta. Chi vuole diventare Miss, davanti allo specchio non deve dire “chi è la più bella del reame” ma provare e riprovare il “bella fuori e pulita dentro” con un bel “blin blin” finale. A Salsomaggiore cento ragazze sognano di diventare la nuova Chiabotto. Un sogno destinato a restare tale. La tua ascesa farà ombra a lungo alle reginette di bellezza. Ma non sono le sole a doversi preoccupare. Ieri hai osato sederti sullo scranno di Elisabetta Canalis a Controcampo Ultimo Minuto. Sandro Piccinini domenica scorsa l’aveva accolta come una teleregina e lei non lo aveva deluso arricchendo la trasmissione con un pepato botta e risposta con Mughini. Elisabetta però aveva preannunciato che sarebbe stata assente giustificata in alcune puntate. Sta girando il film di Natale in America. E tu l’hai rimpiazzata senza timore. Cara Cristina Chiabotto, mentre tu tessevi le lodi di Del Piero, la regia inquadrava Ainett Stephens seduta in prima fila tra il pubblico. Come dire, guai a prendersi un raffreddore.
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domenica, settembre 17, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Samantha De Grenet, perseveri con tenacia. Anche quest’anno affronterai una lunga ed estenuante stagione televisiva. Una difficile maratona che ti porterà a fare, da qui a maggio, quante più ospitate possibili. Fare l’ospite non è facile. L’attesa che squilli il telefono. L’attesa dietro le quinte del proprio turno per andare in onda e racimolare pochi minuti davanti alle telecamere. Come ieri a Mattina in Famiglia quando al termine di una discussione sui rapporti di coppia hai sentenziato: “L’uomo che tradisce non merita perdono”. E poi lo stile con cui sei uscita di scena dopo che Tiberio Timperi ti ha detto: “Ciao Samantha, saluti a casa”. Cara Samantha De Grenet, perseveri con tenacia. Ed il pensiero va a chi come te aveva una luminosa carriera da ospite e non ce l’ha fatta: Alessia Merz.
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sabato, settembre 16, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: il direttore generale della Rai Claudio Cappon ha confermato la sua fiducia a Simona Ventura e al direttore di Raidue Antonio Marano nonostante l’intervista gentile a Moggi durante Quelli che il calcio e…
: la sfiducia se la terrà per tutto il resto.
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caro televip nominato ai Macchianera Blog Awards 2006 (categoria “Miglior Blog Televisivo”)
se decidete di perdere un po’ del vostro tempo a scaricare una scheda, compilarla e inviarla via mail ecco un aiutino (oggi è l’ultimo giorno per farlo):
– scarica la scheda (in formato excel, purtroppo)
– compila la scheda (se non lo fai hai tutta la mia comprensione)
inviala a questo indirizzo email
blogawards@macchianera.net
ps. ringrazio e mi scuso (loro sanno perchè) con maxime e flavia. Votateli! “almeno” voi! Rispettivamente nella categoria “miglior blog mancante” e “miglior grafica”.
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venerdì, settembre 15, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Papi, la tua assenza dal video è passata talmente inosservata che dovevi trovare un programma di un certo livello per rivitalizzare il tuo curriculum di presentatore. Ieri sera, mentre Santoro si riaffacciava stancamente su Raidue, tu ti dannavi l’anima per tirare fuori le parole dalle bocche delle protagoniste di La pupa ed il secchione. L’interrogazione prevede di dire il nome del personaggio che appare in fotografia. Le risposte sono talmente strampalate (Ghandi? E’ un soldato) da far pensare seriamente che sia tutto finto. Italia Uno aveva sfiorato il ridicolo con Bisturi e Campioni il sogno ma stavolta si candida come capolista nelle elezioni per l’emittente più trash della storia televisiva italiana. Caro Enrico Papi, io me ne stavo in vacanza e la mia amica ilallallero mi manda una mail di rimprovero perché mi stavo perdendo questo spettacolo. Qui sotto ti lascio il suo disperato appello.
ps. Caro Enrico Papi, ad inizio trasmissione hai detto: “vi ricordo che state guardando il primo comedy-show della televisione italiana”. Speriamo che sia anche l’ultimo. Ho dovuto persino mandare un telegramma su ciccsoft a Piersilvio Berlusconi.
Mentecatte e disadattati?
No, non ci siete. Ci fate.
di ilallallero
Cari ideatori, produttori, conduttori e concorrenti di reality show, è giunta l’ora che qualcuno gridi “allo scandalo!”. Pensate che la mia sia un’espressione esagerata? Beh, io sono una persona esagerata e anche stavolta mi voglio rovinare esagerando: sono scandalizzata! Nel giro di pochi anni ci avete propinato di tutto, dal brutto all’orrido, dal male al peggio, sempre più in basso. Il fondo l’avete toccato da un pezzo, poi avete iniziato a scavare e ora via, in caduta libera verso il centro della terra! Proprio come Patrick De Gayardon (buonanima): ma attenzione, che a lui è costata molto cara!!! Per la serie “cosa non si è disposti a fare per soldi”, nasce “la Pupa e il Secchione” e, come da migliore tradizione, parte, con il dovuto anticipo, il martellamento mediatico promozionale. Poiché io sono avvezza a costruirmi un’opinione basata sull’esperienza personale, non posso perdere l’occasione di mancare al primo appello (salvo poi decidere che sarà anche l’ultimo). Ho sempre pensato che con il termine Pupa si intendesse una gran bella ragazza, magari ingenua, che non brillasse in modo particolare per altre doti intellettive; ieri scopro che pupa è il sinonimo di mentecatta. Ho sempre pensato che con il termine secchione si intendesse una persona particolarmente dedita allo studio e alla cultura, interesse che solitamente si sposa con una certa noncuranza nei confronti del proprio aspetto fisico, spesso già per natura poco accattivante; ieri scopro che secchione è sinonimo di disadattato. I conduttori si giustificano davanti ad una giuria impietosa al fulmicotone, dove primeggiano Vittorio Sgarbi, Alessandra Mussolini e Platinette che non si sono mai distinti per delicatezza e diplomazia nei modi di esprimersi: hanno volutamente scelto casi estremi agli opposti di un continuum…casi al limite del ridicolo. Ma cosa c’è oltre il ridicolo? Pirandello ce l’ha insegnato: c’è tanta amarezza! Io non riesco a ridere dei concorrenti, uomini e donne, abbandonati al pubblico ludibrio, chi per ignoranza strepitosa, chi per imbranataggine acuta: la comicità involontaria non mi diverte! Resto incantata, a bocca semi-aperta, attonita, allibita… intanto che il sangue raggiunge la temperatura di ebollizione, per poi montare su tutte le furie! C’è poco da ridere sull’ignoranza caprina o sulla mancanza di esperienze di vita sociale/amorosa/ludica della gente… sono disgrazie! Mi sforzo di pensare che certe ragazze, magari, tentino il tutto e per tutto pur di provare a farsi strada in TV, compresa la via di una umiliante derisione e di pesanti giudizi morali; tuttavia non riesco a comprendere l’aspetto divertente/stimolante per i concorrenti uomini… Il programma risulta, a mio avviso, offensivo nei confronti dei partecipanti e degli spettatori che ormai hanno la nomina di bere, a grosse sorsate con il naso tappato, qualunque porcheria venga loro propinata. Quindi giungo alla seguente conclusione: tutto quello che ho visto non è reale! I concorrenti fingono esasperando volutamente le caratteristiche della categoria di appartenenza: sono persone profondamente intelligenti e autoironiche, capaci di mettersi in gioco calandosi in un ruolo e recitando una parte. Allora sì che 200 mila euro diventano un giusto compenso per l’esercizio di doti istrioniche. Non esistono persone così. Non voglio credere che esistano persone così! Voglio credere nel sogno di un mondo migliore… e per favore, non svegliatemi!
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giovedì, settembre 14, 2006
Isola dei famosi 4: vincerà Sara Tommasi
Cara ex aspirante letterina poi schedina e infine isolata Sara Tommasi, devi vincere tu. Un pò per vendicare la mia previsione che saresti diventata la velina mora e un pò per salvare l’immagine di tutti i bocconiani. Sarai l’orgoglio degli organi accademici, degli studenti e dei laureati che potranno dire: “Ho studiato alla Bocconi la stessa università dove si è laureata Sara Tommasi dell’Isola dei Famosi 4”. In Bocconi avranno esultato quando hai usato lo spinotto del microfono al posto del gesso per scrivere sulla lavagnetta dicendo “pensavo che poi s’illuminasse”. Il consiglio di amministrazione della Bocconi sarà soddisfatto di sapere che “alla Bocconi non insegnano le cose pratiche ma teoriche”. Ti manderanno i loro ringraziamenti più sentiti per la pubblicità che gli stai facendo. E quando vincerai potrebbero anche decidere di affidarti la guida del loro ufficio comunicazione. Perché tu vincerai. Se non vinci tu chi dovrebbe farlo? Massimo Ceccherini rischia la squalifica dopo aver ironizzato in diretta sul cast così forte che vorrebbe un televisorino per gustarsi questa edizione di famosi. E poi se una del cast gliela dà lui subito dopo se ne va. Non può vincere Alessandra Pierelli che al momento di giustificare la nomination ha usato una frase mai sentita in un reality: “perchè è quello con cui ho legato di meno”. Raul Casadei è un caso preoccupante: non sa dove si trova e perchè. Luca Calvani e Raffaello Balzo sono due attori e non vorranno vincere per fare la fine degli illustri colleghi che li hanno preceduti: Walter Nudo e Sergio Muniz. Domiziana Giordano si è rivolta in diretta agli autori e Simona Ventura non ha gradito. Ma tanto ci penserà il primo telefoto a farla fuori. Il fantino Aceto abbandonerà presto. Al figlio ha chiesto per prima cosa “come sono andati quei cavalli?” e poi come sta la famiglia, segno che non resisterà più di tanto lontano dalle sue stalle. Chiappucci, la Cacciatori e Kris&Kris fanno solo numero. La tua rivale diretta per la vittoria finale è Fernanda Lessa. Ha avuto una sequela di nomination ma le sue bizze da top model piaceranno tanto al pubblico. In più avrà tutte le sere il sostegno dei servizi di Studio Aperto. Cara ex aspirante letterina poi schedina e infine isolata Sara Tommasi, devi vincere tu. Solo tu può animare un reality che è come il soffitto dello studio della Ventura: fa acqua da tutte le parti. La trasmissione è talmente lenta, scontata e noiosa che il regista ha dovuto mettere il po po ro po po po della vittoria mondiale per svegliare i telespettatori. Ed io mi sono addormentato non appena ho visto “padre” Cionfoli. L’ innovazione più piacevole di questa edizione è l’eliminazione della figura dell’opinionista. La Ventura ha relegato al ruolo di spettatori in prima fila Nancy Dall’Oglio e Michele Cocuzza. Cara ex aspirante letterina poi schedina e infine isolata Sara Tommasi, non resti che tu. In un gruppo di famosi a cui non pare vero di essere considerati famosi, tu sei la più peperina; quella con maggiore voglia e convinzione di arrivare. E arriverai. Davanti alla tv ci sarà Elisabetta Gregoraci ad invidiarti per l’opportunità che lei ha solo sognato. Dunque devi farcela; anche per lei.
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mercoledì, settembre 13, 2006
i dialoghi tra Si e No
: Amadeus ha dovuto rinunciare alla sua scossetta Giovanna Civitillo per il programma Formula segreta
: Ma non sono in crisi. Continuano felicemente a vedersi durante le telepromozioni.
ipse dixit
Il programma stavolta non prevedeva una presenza femminile: non potevamo fare coppia televisiva a vita.
Giovanna Civitillo
da Vanity Fair del 7/9/2006
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martedì, settembre 12, 2006
Solo un varietà
Cara Simona Ventura, tutti a parlare della tua gentile intervista a Luciano Moggi. Che esagerazione. Io l’ho trovato divertente il nuovo Quelli che il calcio… e…. Basta con le fastidiose interruzioni dei radiocronisti di Tutto il calcio minuto per minuto che non c’entrano nulla con un varietà. E’ molto più appropriato collegarsi in diretta con il ministro della giustizia Clemente Mastella dalla sua casa di Ceppaloni. Che sollievo per le sorti della maggioranza assistere alla verve con cui sua moglie Sandra ha accennato un balletto su tuo comando; un dinamismo che la nuova gnagna Antonella Mosetti se lo sogna. Che spasso vedere Antonio Caprarica in versione Bruno Vespa con il suo libro sugli inglesi a portata di telecamera. E tu lì sempre pronta a lanciargli la volata promozionale per questo e per il prossimo libro che s’intitolerà “Francesi come evitarli”. Il tuo commento è in perfetto venturese: “A chi tocca nun sè ingrugna”. L’editore sarà tentato di mettere le tue parole in quarta di copertina. Pendi dalla barba di Caprarica e gli chiedi lumi sulla Torre Eiffel dietro alle sue spalle. Lui ti garantisce che è quella vera perchè è quella la vista dal suo ufficio Rai di Parigi. Già la Rai; la tua amata Rai, quella azienda per cui vorresti diventare dirigente anche a costo di lasciare il video. Per colpa di quella intervista gentile a Moggi adesso “la Rai è nella bufera”. Hai creato più frastuono tu in pochi minuti con Moggi che settimane di indiscrezioni sui foglietti con i nomi dei nuovi dirigenti di viale Mazzini. Cara Simona Ventura, oggi sarai a quattrocchi con il direttore di Raidue Antonio Marano. Gli spiegherai che “Quelli che il calcio è solo una trasmissione di intrattenimento, un varietà televisivo dove non si fanno processi ma dove sono previsti interventi ‘cazzeggio’, collegamenti e dove chi interviene dice ciò che sente sotto la sua responsabilità” (da corriere.it del 12/9/2006). Lui capirà e tu domani potrai tornare subito in sella dopo la caduta. E’ tempo di tornare a far toccare le vette più alte alla Rai. E’ tempo dell’Isola dei Famosi 4. E mai come stavolta sentirai tuo il motto di questa edizione: “Non c’è vita senza sfida”. Cara Simona Ventura, se “cazzeggio” deve essere è giusto che a gestirlo sia la tua spontanea predisposizione.
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lunedì, settembre 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Paolo Bonolis, il tuo Fattore C è un quiz-show meno invitante di un decaffeinato allungato e senza zucchero; acquetta tiepida che non è buona nemmeno per farci la patata lessa. Quelli di Mediaset hanno aspettato un anno per riproporti in prima serata con un surrogato di Affari Tuoi. Non vedevano l’ora di sentirti dire “cinquecento milioni del vecchio conio” con il marchietto di Canale 5 ad illuminare cotanta creatività televisiva. Tu ci hai messo una fluente chioma bionda, un paio di jeans, scarpe da ginnastica e lo stordente eloquio di sempre. Una nota positiva c’è: la regia alterna la voce di Alberto Sordi alla tua puerile imitazione e se ne può apprezzare la differenza.
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martedì, ottobre 31, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Alba Parietti, il cow boy nobile, Lorenzo dè Medici, quello che ti faceva tanto battere il cuore di conduttrice, non è nemmeno andato in finale. Nel Pomeriggio di Wild West però tiene banco in studio; il duo Leofreddi/Infante lo asseconda come i migliori vassalli non farebbero. Lui dispensa consigli agli altri mandriani improvvisati e racconta porzioni significative di un’esistenza con il pedigree che lo vede ospite d’onore alle feste di Hollywood; nonostante sia in cattivi rapporti con Mel Gibson e abbia avuto un battibecco con Bruce Willis dietro le quinte di Miss Italia. Cara Alba Parietti, quelli di Raidue ti hanno fatto fuori ma tu generosamente gli hai lasciato un concorrente perfetto per l’ottava edizione dell’Isola di quelli a cui piacerebbe tanto diventare famosi. Sempre che MelBraveheartGibson e BruceArmageddonWillis non lo facciano fuori prima.
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a proposito dell’ “orgoglio” di Simona Ercolani
Tutti riconoscenti alla “Capitana” degli autori tv
di Mariano Sabatini (rubrica Fattore S sul quotidiano Metro del 30/10/2006)
A “Il grande Talk” (Sat2000), a “Tv Talk” (Raitre), nell’Arena di “Domenica in” (Raiuno) l’orgogliosa Mente della “Pupa e il secchione” ci ha illustrato il Verbo. L’Autrice delle autrici è, finalmente, approdata in video; cosa che brama di più. E noi grati, assetati di apprendere, a ripetere: oh Capitana, nostra Capitana! Un passaggio dal parrucchiere, il giusto maquillage, un opportuno tailleur nero che smagrisce e via davanti alle telecamere a difendere il programma più repellente e fortunato della stagione. Miracolato dalla rincorsa al nulla che porta, ad esempio, i due contenitori del pomeriggio domenicale a proporre i medesimi quesiti, seppure in apparenza opposti. La tv è maschilista? La tv è sempre più donna? Tra femmine-oche e maschi-sfigati, la giuliva Simona Ercolani in Rondolino vince in ogni caso. Applausi.
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lunedì, ottobre 30, 2006
Un addio è per sempre
Caro Claudio Lippi, è stata una splendida domenica di sole e ho fatto volentieri a meno della telecompagnia. Stamane ho appreso dalla Platinette radiofonica che hai “avuto il coraggio di abbandonare Buona Domenica”. Il disagio lo covavi da tempo: “Per cinque puntate gli altri autori hanno cercato di impormi il modo in cui dovevo comportarmi. Un autoritarismo inaccettabile: se non posso esprimere le mie idee allora me ne vado”. E ancora: “Buona domenica è diventata un ring di nome e di fatto. Non posso condividere una televisione spazzatura fatta di parolacce e bestemmie allo scopo di fare audience… Non sono disposto ad apporre la mia firma e prestare la mia faccia a disvalori che non condivido e che tradirebbero la fiducia del mio pubblico.” (Corriere.it del 29/10/2006). Caro Claudio Lippi, riguardo ai contenuti non riesco a vedere grandi differenze tra la Buona Domenica della Perego e quella di Costanzo dove ti trovavi tanto bene. Però se tu ce li vedi e non ti ci trovi bene è giusto che te ne vada. Riguardo al tuo pubblico, potrà continuare a seguirti sul digitale terrestre dove vanno in onda le repliche del Pranzo è servito (edizione 1992) che Canale 5 Plus pubblicizza sul sito con questo slogan “Un grande classico da riscoprire”. Caro Claudio Lippi, il tuo pubblico si aspetta da te anche un’altra cosa: di non vederti ritornare tra due puntate (o due mesi) nello studio di Buona Domenica introdotto dal gong di Cesare Lanza. Non li deludere.
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domenica, ottobre 29, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: Hanno spiato la dichiarazione dei redditi dell’ ex velina Giorgia Palmas
: Ma lei, ha presentato il 740 o il calendario?
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ipse dixit
La tv è un elettrodomestico, non segna un’epoca ne è solo uno specchio. Ma non è vero che questa è la tv che ci meritiamo. Il pubblico non ha possibilità di scelta, accetta o meno prodotti che vengono buttati lì con violenza. Dare colpa al pubblico è disonesto.
Enrico Vaime
da Il Venerdì di Repubblica del 27/10/2006
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sabato, ottobre 28, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Linda Santaguida, la Vita in Diretta mi informa che sei la fidanzata di Costantino di Maria De Filippi. Ed io che credevo fossi una ex schedina qualsiasi. Ieri mentre tu sull’Isola mangiavi la piadina con Leone di Lernia, lui, in discoteca, si difendeva dai soliti bigliettini con i numeri di telefono che le sue fan gli mettono nei pantaloni. Alle Cucuzza-intervistatrici non ha voluto parlare del suo sentimento per te. Invece ha parlato del suo futuro professionale: “Io voglio fare esperienza nel campo della televisione però nello stesso tempo voglio imparare… e imparare in televisione non è facendo un reality show. Facendo un reality show si guadagnano dei soldi. Io li sto guadagnando anche senza andare a un reality quindi perchè buttarmi lì. Non si sa mai che un giorno ci andrò. Per ora sto bene qua”. Cara Linda Santaguida, non ha voluto parlare del vostro amore ma ha detto che “se un pò della mia popolarità l’ha aiutata, io son contento. Come son stato contento per qualsiasi persona, Daniele… e altre persone che comunque possono negarlo ma però un pò di Costantino c’è in tutti loro. Io sono Costantino quello vero, poi un pò di Costantino lo dò a tutte le persone a cui ho voluto bene”. Cara Linda Santaguida, ora ho un motivo per vedere l’Isola dei Famosi 4. Devo scoprire quel pò di Costantino che c’è in te.
caro telelink
guardi la tv con il pc? paga il canone
dal blog di maxime: pensierIneccesso
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venerdì, ottobre 27, 2006
Non c’è pace per Lorena
Caro Federico Taddia, ma chi mi hai presentato? La Lorena Bianchetti con cui mi hai fatto parlare al telefono, non può essere la stessa di cui parla Giovanna Cavalli nella sua rubrica ChiacchereRai sul Corriere della Sera-Cronaca di Roma di ieri. La Bianchetti che ha parlato con me era uno zuccherino, quella descritta nell’articolo invece “dicono sia difficile da trattare, miss Bianchetti che pretende ogni cosa a sua immagine… pare che gli autori (di Domenica In), esasperati, la settimana scorsa siano stati sul punto di dimettersi. A prova di amplifon la sfuriata nel corridoio al capostruttura di Raiuno Massimo Liofreddi perchè le erano stati tagliati 7 minuti di show: Con te faremo i conti, gli avrebbe anticipato Lorena”. Caro Federico Taddia, io Giovanna Cavalli non la conosco ma queste cose le ha scritte sul primo giornale italiano. Capisco che il titolo della rubrica accenna a delle chiacchere ma non posso e non voglio crederci. Prima la storia della presunta protezione vaticana e ora Lorena sarebbe una teledespota che va i giro a dire “Sono la nuova Delia Scala” (cito sempre l’articolo della Cavalli). Caro Federico Taddia, domenica prossima riparte il tuo programma per ragazzi Screensaver su Raitre alle 9. Anche quest’anno farai scrivere ad un personaggio famoso un soggetto per un cortometraggio che poi sarà interpretato dai ragazzi delle scuole. Devi invitare anche Lorena Bianchetti. Già me la vedo sul rogo: la Lorena d’Arco della televisone italiana.
caro telelink
il blog di
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giovedì, ottobre 26, 2006
Salvati, finchè sei in tempo.
Cara Alessandra Mastronardi oggi conosciuta come Eva dei Cesaroni, hai tutte le carte in regola per diventare l’ennesima fidanzata d’Italia. La fiction punta molto sulla tua storia d’amore impossibile con il fratellastro cesarone. Adesso è arrivata pure Martina Colombari che, non fa innamorare per le sue capacità interpretative ma, nei panni della professoressa, qualche effetto ad un diciottenne glielo fa. Tu invece con il tuo sorriso acqua e dentifricio hai ottime possibilità di essere la protagonista assoluta della seconda serie. I pezzi grossi come Claudio Amendola probabilmente si faranno da parte per non restare imbrigliati nel ruolo (Elena Sofia Ricci si è già eclissata con una invenzione (?) degli sceneggiatori) e tu farai come la Maria del Medico in Famiglia che, da ragazzina, ce la siamo ritrovata sposata ad un medico (altra invenzione (?) degli sceneggiatori). Cara Alessandra Mastronardi oggi conosciuta come Eva dei Cesaroni, se avessi quei diciotto anni saresti nei miei sogni. La fidanzata ideale a cui “piace uscire con gli amici, di solito o vado a ballare, dove non c’è però tanta gente, oppure giro un pò per Roma tipo Trastevere o Campo dei Fiori” e a casa “gran parte del mio tempo lo trascorro guardando film. Tra i miei registi preferiti ci sono sicuramente Martin Scorsese e Sergio Leone. Poi mi rilasso leggendo romanzi.” (da tgcom.it del 4/10/2006). La pubblicità televisiva ti ha già infilata nella tribù dei telefonini di Christian De Sica e potresti ripercorrere la carriera maxibon di Cristiana Capotondi oggi attrice affermata. Cara Alessandra Mastronardi oggi conosciuta come Eva dei Cesaroni, ti faccio gli auguri per gli studi universitari in psicologia indirizzo marketing e comunicazione. Tiferò per te anche se decidi di fare l’attrice sul serio, perchè mi ricordi una delle mie preferite: Maya Sansa. Per farlo secondo me devi mollare la tv, cominciando col rinunciare alla seconda serie dei Cesaroni. Altrimenti ti ritrovi come la Colombari: sulla strada dei quarant’anni a fare “l’imitazione” di Gloria Guida.
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mercoledì, ottobre 25, 2006
Nel pallone
Caro vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, acquistare i diritti del campionato più brutto del mondo non è stato un grande affare. Prima pensavi che bastasse un Bonolis qualsiasi e poi che Costanzo potesse fare quello che fa la Ventura. Ora che ti sei arreso ti viene in soccorso il presidente della Lega Calcio Matarrese: “Piersilvio Berlusconi mi ha fatto notare che Mediaset sta subendo dei danni dalla trasmissione Quelli che il calcio che ospita continuamente calciatori e presidenti di società tesserate con la Lega Calcio. Per questo siamo d’accordo per studiare delle opzioni legali contro il programma” (dal corriere.it del 24/10/06). Caro vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, basta lamentarsi perchè la Ventura violerebbe il tuo contratto in esclusiva. Fai come hai fatto con Bonolis ed il suo fastidioso Affari Tuoi. Chiama la Ventura (il contratto con la Rai le scade a giugno 2007) e dille se vuole fare Quelli che… tornano a Mediaset in pompa magna. Con il campionato farai sempre peggio della Rai ma almeno ti garantisci una conduttrice all’altezza di tutti i reality che produci. Lei si che a Circus avrebbe fatto sbranare Ciccio Graziani da Valeria Marini. Caro vicepresidente di Mediaset Piersilvio Berlusconi, a Natale niente regalo per Galliani. Tutti a dire che da presidente della Lega Calcio ti aveva favorito e invece ti ha venduto a peso d’oro dei diritti che ti fanno penare più della riforma Gentiloni.
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martedì, ottobre 24, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Michelle Hunziker, volevo ben dire. Cristiano Militello ha concluso il suo Striscia lo striscione di ieri con un tifoso che non crede alla notizia della tua annuale astinenza sessuale. E tu non potevi esimerti dal comunicare alla nazione che “Non ho mai detto che non lo faccio da un anno! Era un virgolettato manipolato!”. Cara Michelle Hunziker, non sai che danno ti sei fatta con questa smentita. Adesso dovrai fronteggiare una carovana di inviati di Studio Aperto e della Vita in Diretta che ti seguiranno per scovare il fortunato malcapitato. E lo scoveranno, vedrai se lo scoveranno. E lui negherà, dirà che siete solo buoni amici e soprattutto che non si sente un virgolettato manipolato.
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lunedì, ottobre 23, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara autrice televisiva Simona Ercolani, tieniti stretta il successo della Pupa e il Secchione e anche il tuo orgoglio. Lo hai sbandierato nella trasmissione Il Grande Talk su Rete Blù-Sat 2000 con queste parole: “Sono veramente orgogliosa di questo programma perchè secondo me, dei programmi che ho fatto, è la cosa più ricca di contenuti; paradossalmente. Spiego anche perchè. Non c’è nessun programma d’intrattenimento dove effettivamente viene premiata una cosa… per dirla alla Moretti… così di sinistra come lo studio. Cioè, tu vai avanti… nonostante c’hai le cosce lunghe, ti trucchi, le labbra labbrose, gli occhi occhiosi, eccetera… vai avanti, balli fai tutto quello che vuoi… però vai avanti soltanto se fai una cosa: se studi. Non c’è nessun programma d’intrattenimento che manda avanti questo messaggio, ok?” Cara autrice televisiva Simona Ercolani, gli intellettuali di sinistra ti saranno grati per queste tue profonde considerazioni che offriranno loro spunti di riflessione ed analisi nel dibattito sul futuro della sinistra italiana. Intanto stasera La Pupa ed il Secchione finisce e sono certo che ti metterai subito a pensare ad un altro programma con delle solide basi ideologiche.
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domenica, ottobre 22, 2006
La cura
Cara Daniela Rosati, a Tutto Benessere su Raiuno hai affrontato un tema scottante: “Tv che guarisce, tv che ammala. Stress in tv e stress da tv”. Hai citato studi scientifici e li hai commentati con lo psichiatra Massimo Biondi e l’immancabile Stefano Zecchi. In collegamento telefonico hai parlato con Simona Ventura e Gerry Scotti. Alla Ventura hai chiesto: “Qual’è secondo te una televisione anti-stress? e lei: “Ehh.. bella domanda. La vostra assolutamente… quella del mattino trovo che sia assolutamente anti-stress… ovvio che chi presenta al mattino ha un ritmo, ha un modo di porsi, molto diverso da quello che conduce un programma della sera”. Cara Daniela Rosati, per te Scotti è uno dei rappresentanti della tv del sorriso; “un personaggio anti-stress”. Lui con modestia ha ammesso che durante Il Milionario “quando c’è la domanda che vale parecchi soldi un minimo di carica di stess c’è, però stemperando qua e là con degli interventi appropriati, fra una domanda e l’altra, si riesce anche a far scivolar via la tensione”. Poi gli hai chiesto: “Tu ritieni che dei conduttori più stressati producano un prodotto televisivo più stressante? e lui: “Senza farti dei nomi ma sono costretto a dirti di si”. Cara Daniela Rosati, hai anche detto la tua: “Io lo ripeto da anni, alle volte guardiamo dei programmi che pure non ci piacciono perchè siamo curiosi, perchè vogliamo vedere fino a dove arriveranno. Ma non è che questa televisione a noi piaccia; o forse piace alla parte peggiore di noi”. Cara Daniela Rosati, a tutto c’è rimedio. Basta spostare programmi come l’Isola dei Famosi alle 9 del mattino così la parte peggiore di noi la tiriamo fuori solo in ufficio.
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sabato, ottobre 21, 2006
Intelligenze
Cari Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, a Otto e mezzo avete parlato della crisi dei servizi segreti con un esperto: il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Si è presentato con una pila di faldoni pieni di documenti (pubblici, perchè: “Quello che ho di segreto non lo avrei portato qui”) e lo avete lasciato a briglie sciolte sapendo che dalle sue esternazioni può sempre uscire una notizia da prima pagina. Cossiga è un pozzo senza fondo di informazioni dette, sussurrate e svelate. Ne è venuta fuori una puntata più appassionante di un libro di John Le Carrè. Intercettazioni, Abu Omar, magistratura, Cia, segreto di stato, spiati, spioni e tutto il resto. E’ stato un “one man show” con voi e gli altri due giornalisti vostri ospiti a pendere dalle labbra per ogni parola proferita da Cossiga. Vi ha interrotto in continuazione e ogni volta con argomenti pertinenti e appetitosi. Cari Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, sinceramente compiaciuti, lo avete lasciato fare con timidissimi tentativi di contenerlo; ma più facevate così e più lui rilanciava. Ha interrotto anche la sigla di chiusura dicendo che i due giornalisti da voi invitati sarebbero degli ottimi agenti segreti. Cari Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, dopo la vostra sigla, Daria Bignardi ha intervistato Oliviero Diliberto che ha fatto gli scongiuri per il governo Prodi che secondo lui “è un pò claudicante”. Lo avrà saputo dai servizi segreti.
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cari telelink
i post televisivi dei lettori di caro televip
gli amici di maria visti da maxime
l’ottimo vaime colto da aretha
la crisi dell’isola 4 e la vallettopoli-furbopoli di ariel
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venerdì, ottobre 20, 2006
Un ragazzo con intenzioni serie
Cara Maria De Filippi, a Uomini e Donne punti di nuovo sull’usato sicuro. Dopo Cristina del Grande Fratello, fai sedere sul trono l’attaccante Giorgio Alfieri; quello del reality flop Campioni-Il Sogno. E’ lui che scatenava l’ira delle tifose contro Ciccio Graziani quando non lo faceva giocare. Un tronista predestinato. La ragazza da cui è più attratto è una certa Martina a cui tu hai posto la domanda che più ti ronza nella testa: “Se oggi lui ti scegliesse… dici di si?” (cara Maria, un “diresti” ci stava di un bene!). Risposta di Martina: “Ma quando mai!… che continua dopo un mese a dì… me piaci solo fisicamente. Ogni vorta che viene qua me dice così… poi andiamo in esterna… no, ma no solo fisicamente”. L’ex tele-attacante interviene per difendersi: “Perchè io je l’ho detto… perchè non ho un vocabolario tanto fornito… allora non so specificare bene le parole… Cioè io nun è che scelgo così… m’à porto a casa… sò tre mesi… cioè io voglio scegliere perchè poi voglio costruì qualcosa d’importante. Cioè io penso già alla convivenza… Io non sono venuto qui con l’intenzione di scegliere e finire la storia dopo tre mesi. Preferisco annà via solo”. Cara Maria De Filippi, non farlo soffrire. Non lo lasciare in balia di una corteggiatrice che dopo un mese che lo conosce non vuole andare a convivere con lui. Se da solo preferisce “annà”, mandacelo.
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giovedì, ottobre 19, 2006
Frantumi di soap opera
Cara Angela Melillo, credevo che la soap opera Sottocasa fosse un esperimento estivo. Raiuno invece persevera diabolicamente. Ieri ti sono entrati i ladri nella telecasa che dividi con due ragazzi. Appena i carabinieri se ne sono andati hai guardato tristemente un quadretto con il vetro rotto che conteneva “un attestato di estetista”. Tra quei frantumi la tua frantumante battuta: “I miei sogni non li hanno voluti… però… li hanno solo ridotti in frantumi… come tutto il resto”; ed hai pianto. Cara Angela Melillo, chi ti ha predetto un futuro da attrice ha consultato un oracolo sòla (un omaggio alla nostra amata cadenza romana di cui sei una esemplare rappresentante). Come sono lontani i giorni luminosi del Bagaglino. Sottocasa è una scialba imitazione di Vivere e Centovetrine e per questo già meriterebbe di essere soppressa. Se poi ci aggiungiamo le ambientazioni spartane, i dialoghi da scuola serale e attori che sembrano usciti dalla scuola di Maria De Filippi, viene da sperare che la prima rete Rai a finire sul digitale terrestre sia Raiuno. Quello che mi fa rabbia è che quando Pierferdinando Casini ha proposto di privatizzare Raiuno lo hanno attaccato. Io dico, metti che Caltagirone se la vuole comprare così com’è; perchè un costruttore come lui non dovrebbe cominciare da Sottocasa? I garage servono.
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mercoledì, ottobre 18, 2006
V, V e V (V-power?)
Cara vee jay adulta Valeria Bilello, quelli di All Music puntano molto su di te dopo averti strappata a Mtv. Per il secondo anno consecutivo ti affidano la co-conduzione (con Vladimir Luxuria) di One Shot. Una prima serata sul filo della nostalgia per gli indimenticabili (?) anni ’80 con ospiti del calibro di Maurizio Seymandi, Gazebo, Lory Del Santo ed Elisabetta Viviani. Tu cerchi invano di districarti tra i complessi testi degli autori che ti costringono a tenere ben stretta la cartelletta senza la quale saresti persa. Leggi tutto; ma proprio tutto tutto. Almeno Vladimir Luxuria ogni tanto improvvisa cercando di battere il record del mondo di sottintesi. Tu, no. Tu sei ligia alla scaletta e formuli con fare teutonico le domande agli ospiti in stile Ok il prezzo è giusto: “quanto costava la Girella Motta negli anni ottanta?”. Hai superato il Fabio Fazio di Anima Mia quando hai invitato Gazebo a indossare il suo vecchio gilet portafortuna con un poco convinto: “guarda che è tornato di moda!”. Le schede filmate del programma riassumono bene gli eventi e i personaggi di quel periodo ma tutto viene vanificato dalla parte condotta in studio; e Luxuria è quello che tutto sommato se la cava. Cara vee jay adulta Valeria Bilello, finito One Shot è iniziato Very Victoria su Mtv con la vee jay star Victoria Cabello che intervistava Ambra Angiolini icona (boh e pure mah) degli anni ’90; ma lei non usa la cartelletta.
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martedì, ottobre 17, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro presidente della Rai Claudio Petruccioli, è morto il regista Gillo Pontecorvo. La Rai Radiotelevisione Italiana, un tempo, trasmetteva in prima serata un film in omaggio di un grande attore o di un importante regista scomparso. La Rai del 2000 non lo fa più. Ci ha pensato La7 a trasmettere in prima serata La Battaglia di Algeri (sabato sera). La vostra sarà stata una distrazione perchè la Rai è molto attenta alla cultura come dimostra l’intervista di Michele Cucuzza al ministro Rutelli alla Vita in Diretta di venerdì scorso (leggiti la lettera che ho scritto su ciccsoft). Caro presidente della Rai Claudio Petruccioli, se alla fine ci penserà Gigi Marzullo a dedicare un’intera puntata del suo Cinematografo notturno a Gillo Pontecorvo, sarà un altro punto a favore di quelli che lo volevano responsabile culturale di tutte le reti.
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lunedì, ottobre 16, 2006
Pedro, salvala tu.
Cara Alba Parietti, la prateria televisiva ti ha inghiottita ed è già pronto il manifesto con la tua foto e la scritta wanted. Avevi ancora pochi colpi in canna e li hai sprecati a Wild West. Non ti resta che tornare nel salotto di Bruno Vespa (sperando che non facciano fuori anche lui). Hanno soppresso il tuo Wild West serale e Massimo Giletti ti ha difeso a Domenica In mostrando tutti i tuoi successi televisivi; Macao e La Piscina inclusi. Intanto, su Canale 5 a Buona Domenica, Rocco del Grande Fratello non so che numero, rinfacciava a Vittorio Sgarbi di aver preso dei soldi per valutare il lavoro di un suo amico pittore. Marina Ripa di Meana ha lasciato lo studio sdegnata perchè si era caduti troppo in basso parlando di soldi. Qualche minuto prima perfino Elisabetta Gregoraci e Sara Varone si erano prese gioco della chiusura del tuo reality durante l’autorevole Tg Gossip. I vecchi amici si vedono nel momento del bisogno e Pippo Baudo ha ammesso che avrebbe condotto Wild West esattamente come hai fatto tu e sarebbe stato lo stesso un flop. Cara Alba Parietti, avevi detto che Wild West sarebbe stato come un film di Almodovar. Spero non ti venga una crisi di nervi nel vedere che il programma continua senza di te nelle strisce quotidiane condotte da Marco Mazzocchi, Milo Infante e Monica Leofreddi.
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domenica, ottobre 15, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Valeria Marini, hai fatto bene a fare il Reality Circus anzichè l’Isola dei Famosi 4. Sotto il tendone puoi mostrare le tue abilità fisiche oltre che il fisico. In Honduras i tuoi confessionali non sarebbero stati così spensierati. Canti, “It’s wonderful… it’s wonderful… it’s wonderful… good luck my baby…”; narri inciuci su Ciccio Graziani alzando la spallina biricchina; rassetti la stanza intonando “E la luna bussò” aggiungendoci un sospiro sensuale con movimento di chioma leonina sotto gli occhi ammirati di Sabrina Ghio che sembrano dire: “Non ce la farò mai ed essere come lei”. Cara Valeria Marini, cavalchi gli elefanti con la stessa intensità artistica con cui hai cavalcato la mortadella al cinema. A proposito, ti stai perdendo la Festa del cinema di Roma. Un successo; per Monica Bellucci.
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venerdì, ottobre 13, 2006
domani niente post perché splinder sarà in manutenzione.
La bionda dal biondo
Cara Beatrice Borromeo di Annozero, Michele Santoro durante l’esilio ha pensato che tu eri la più indicata per interpretare le aspettative e i pensieri della gioventù italiana. Lo fai ostentando sicurezza e snocciolando contenuti imparati a memoria ma ben scritti. Ieri però si parlava di lavoro precario (dagli operatori dei call center alle cubiste, passando per i co.co.co.) e Santoro ha iniziato la puntata intervistandoti sui tuoi inizi di lavoratrice come modella. Hai cominciato a 14 anni in un mondo che “da un certo punto di vista può sembrare rose e fiori perchè ti permette, magari anche apparentemente, di avere facili guadagni. In realtà poi si guadagna soltanto nel momento in cui si lavora, cosa che capita più o meno due volte l’anno, e soprattutto puoi lavorare, come no; cioè è precario nel vero senso della parola”. Cara Beatrice Borromeo di Annozero, non so se hai lasciato la moda per intraprendere la carriera televisiva. Quell’aria da secchiona non la vedevo dai tempi di Lilli Gruber e ho l’impressione che farai una luminosa quanto rapida carriera giornalistica. Giuliano Ferrara ha detto che quando parli tu lui si addormenta. Io cambio canale; mi è capitato anche con la Gruber dunque prendilo come è un augurio.
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giovedì, ottobre 12, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni, facci vedere questo capolavoro. Oggi porti in Consiglio dei ministri il disegno di legge per la riforma della legge Gasparri. Il sistema radiotelevisivo italiano avrà un nuovo assetto. Le prime indiscrezioni dicono che manderesti sul satellite una rete della Rai e una di Mediaset (entro il 2008). Le altre quattro reti Rai-Mediaset finirebbero nello scatolotto del digitale terrestre. Che c’è di strano, visto che nel 2012 ci finiranno tutte le tv analogiche sul digitale terrestre? Nulla, solo che mi costringeresti a comprarmi lo scatolotto (che tanto piaceva al ministro Gasparri) molto prima del necessario. Mica mi posso perdere tutte le edizioni da qui al 2012 della Pupa e il Secchione.
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mercoledì, ottobre 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Anna La Rosa, hai vissuto 5 anni fantastici. Per te, così appassionata di politica, arrivare a dirigere i Servizi parlamentari della Rai deve essere stato un sogno. Eri così in alto che l’aria rarefatta spesso ti procurava una tele-euforia evidente. Il sogno è finito: ti sostituiscono con l’ex direttore del Tg1 Clemente J Mimun. Quando te l’hanno detto eri in redazione a lavorare ed hai ammesso “di aver provato imbarazzo, anche per i colleghi che stavano lavorando con me. Ma io sono un’aziendalista e sono certa che il direttore generale saprà offrirmi una nuova opportunità. Attendo con molta serenità” (dal Corriere della Sera del 5/10/2006). Cara Anna La Rosa, avrai saputo che Le Iene hanno scoperto che 16 parlamentari fanno uso di droghe (12 la cannabis e 4 la cocaina). E tu che in studio gli facevi trovare gli aperitivi con l’ombrellino.
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martedì, ottobre 10, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Amadeus, domenica Conversando con Maurizio Costanzo hai parlato del tuo futuro televisivo dopo il flop di Formula Segreta. Stai guardando dei format (pensa che divertimento!) e speri di tornare in tv a dicembre ma solo se avrai un programma forte “perchè ho un debito verso il pubblico, devo dire molto affettuoso, e verso Canale 5 che mi paga per fare un pre-serale e quindi vorrei fare un pre-serale ed essere pagato per un programma di successo”. Hai rivolto un saluto a Carlo Conti che conduce la tua Eredità e ti aspetti che lui ti paghi un caffè perchè gli hai lasciato “un gioiellino che sta conducendo molto bene”. Caro Amadeus, tra quei format che stai visionando ci sarà certamente una cosa simile all’Eredità. Tu mischia un pò le carte (Bonolis docet) e lascia stare le formule segrete. L’importante è che ci sia un ruolo per la scossetta Giovanna Civitillo. Da Costanzo si è esibita nella sua specialità: la scossa. A te brillavano gli occhi e avrai intenerito il tuo pubblico che spera di rivedervi insieme in tv. Caro Amadeus, però non è indispensabile.
caro telelink
la lettera di the packy a Paola Perego (visto che si parla della lite Sgarbi-Mussolini nel post c’è qualche parolaccia: nulla che non si sia già sentito in tv in fascia protetta)
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lunedì, ottobre 09, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Rosario Fiorello, così uccidi tutti i format. Il tuo galà su Raiuno per il lancio di Viva Radio 2 è andato bene. Una mezz’ora abbondante di televisione tanto semplice quanto godibile. Quando si è accesa la lucina della telecamera tu hai fatto subito clic e la radio è diventata tv (un pò meno a suo agio Marco Baldini che ha faticato a starti dietro come invece fa egregiamente in radio). Un esperimento ben riuscito che non ripeterai altrimenti tutti si mettono a fare la tv con due soldi e i megaproduttori finiscono sul lastrico. Il finale con Lelio Luttazzi al piano è stato uno dei pezzi più belli della tv del 2006 (grazie al quale ti perdono l’intervento telefonico durante il Buon Pomeriggio di Costanzo in cui hai fatto pure la pubblicità al romanzo di tua sorella). Caro Rosario Fiorello, così però metti in difficoltà un tuo illustre collega. Ora quelli di Mediaset chiederanno a Bonolis di copiarti l’idea e fare una mezz’ora sperimentale in stile Fiorello radiofonico in tv. Già lo vedo accanto al maestro Augusto Martelli e al pupazzo Five a cantare “Operazione Five…. Operazione Five…”.
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domenica, ottobre 08, 2006
Il mistero del libro incartato
Caro Fabio Fazio, ti capita sempre più spesso di pubblicizzare i libri dei tuoi ospiti; loro si siedono davanti a te per parlare del più e del meno e tu accenni abbondantemente all’uscita del loro libro. Maurizio Costanzo lo ha fatto per anni, anche se, usava il tema del libro come pretesto per parlare di un argomento coinvolgendo altri ospiti. Tu hai meno tempo e vai subito al sodo e nel tuo Che tempo che fa di ieri sera sei stato ancora più concreto. L’ospite era Giorgio Faletti, l’ex “matto-matto” di Drive In, oggi giallista di successo. Un breve cenno alla pancia di Vito Catozzo e poi la lunga chiaccherata per lanciare il libro di uno scrittore che, solo in Italia, secondo le tue cifre, ha già venduto oltre 6 milioni di libri con i primi due romanzi. Insomma, ha proprio bisogno di una promozione speciale. Non basta prendere il libro mostrarlo alla telecamera e sottolineare che è un evento. No; si deve anche avvolgerlo nella carta da pacchi e scartarlo lentamente per mostrarne la copertina al pubblico e all’autore che non l’aveva ancora vista (?). La copertina è davvero molto curata e farla vedere in anteprima è per te motivo di grande orgoglio. Caro Fabio Fazio, in questi anni meteorologici hai presentato libri di ogni genere ma mai con questa costruita ritualità. Non è che anche tu vuoi provare il brivido del grande salto da artista di cabaret a scrittore di gialli?
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sabato, ottobre 07, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: A Paperissima hanno mandato due filmatini con le uscite di seno di Ainett Stephens e di Vanessa Incontrada.
: Lo fanno per far sussultare i papà sui sofà.
ipse dixit
L’unica lotta che si può fare di questi tempi è sulla qualità, a Paperissima dobbiamo sempre dare il massimo e ripetere le scene fino a che non funzionano completamente, e questo è un po’ il tipo di preparazione teatrale o dei varietà degli anni Sessanta quando per una puntata si lavorava per sei giorni.
Gerry Scotti
da Tgcom.it del 4/10/06
caro telelink
il maurizio costanzo show di fuori tempo
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venerdì, ottobre 06, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, lo so che ti sto trascurando. Mi sintonizzo sul Tg4 ma giro subito, perchè proprio non ce la faccio a vederti così triste. Ieri però ero sulla scala per cambiare delle lampadine e il telecomando era rimasto sul tavolo. Tu parlavi della crisi dell’Alitalia. Spiegavi che le sei affezionato perchè ti ricorda i tuoi trascorsi di inviato in posti sperduti, quando, aspettavi anche dei giorni, pur di volare con la compagnia di bandiera italiana. E hai preso un impegno solenne: il Tg4 continuerà a caldeggiare una soluzione che restituisca all’Alitalia il suo antico prestigio. L’amministratore delegato Cimoli dice che “l’Alitalia più vola e più perde” (Corriere della Sera del 5/10/06). Caro Emilio Fede, quando sposi una causa lo fai con straordinaria passione anche quando le cose non vanno bene. Da vecchio giocatore sai bene che non si può sempre perdere. Per l’Alitalia c’è da augurarsi che dopo una tua puntata sbagliata ce ne sia una giusta.
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giovedì, ottobre 05, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro barracuda dell’Isola dei Famosi 4, ti esprimo i più fervidi ringraziamenti in qualità di abbonato della Rai Radiotelevisione Italiana. La tua presenza nelle acque più scurrili di Raidue è motivo di giubilo e speranza. Stai combattendo la tua sfida con Ceccherini-Achab e i tre ami che hai inghiottito mi preoccupano molto. Certo se hai superato lo shock di trovarti faccia a faccia con Marina Occhiena vuol dire che hai uno stomaco di ferro. Complimenti anche per il morso netto che hai dato al pesciolone pescato dai naufraghi. Un taglio perfetto che nemmeno con un coltello sarebbe venuto così bene. Caro barracuda dell’Isola dei Famosi 4, con la tua presenza potresti dare un senso a questa edizione. Mi rivolgo a te come ad un vero televip perchè ti sei guadagnato la qualifica: la tua interpretazione è nettamente superiore a quella degli isolati. Ma non distrarti troppo con la recitazione. Pensa a salvarti. Prosit.
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mercoledì, ottobre 04, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Silvia Toffanin, la redazione di Verissimo non si ribellerà mai alla tua conduzione come è accaduto con Paola Perego l’anno scorso. Sei diligentissima: guardi la telecamera e lanci i servizi dei giornalisti. La maggior parte del tempo la passi sul divanetto a chiaccherare con Alfonso Signorini e a rassicurarlo che continuerai a non fare vita mondana. La redazione giornalistica di Verissimo intanto ha preparato un servizio per riassumere le più significative risse televisive degli ultimi anni: da Sgarbi-D’Agostino a Sgarbi-Mussolini passando per Elia-Yespica e Zechila-Pappalardo. Al rientro in studio ti esibisci in un pepato botta e risposta con Signorini: “Beh Alfonso, potremmo litigare anche noi per movimentare un pò la situazione”. Lui si gasa: “Non vedo l’ora di strapparti tutte extension”. Ma l’ultima parola è la tua: “Non ho le extension e poi con te non ci sarebbe nessuna soddisfazione perchè sei senza capelli”. Cara Silvia Toffanin, sono l’ultimo che per difendere la Perego si farebbe te per nemica; infatti credo sia giusto che in studio a condurre Verissimo ci sia una giovane giornalista e per giunta senza le extension.
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martedì, ottobre 03, 2006
L’aggiornamento del Tg1
Caro neodirettore del Tg1 Gianni Riotta, niente più panino. Uno dei tuoi obiettivi è di non fare più il pastone politico, quello con il lungo elenco delle dichiarazioni dei politici preparato secondo le regole del salumiere più sofisticato: governo, opposizione, maggioranza. Per il momento non ti puoi permettere di farlo perchè c’è la legge finanziaria e il mondo politico pullula di dichiarazioni. Nel tg delle 20 di ieri ci hai rifilato una intervista a Tremonti, una a Montezemolo, una riunione dei sindacati confederali e poi un servizio di Marco Frittella. Una frittata con le dichiarazioni di Chiti, Mastella, Pecoraro Scanio, Capezzone, Rizzo, Sereni, Giordano, Ronchi, Maroni e Casini. Altro che panino: è stata una vera e propria abbuffata. Caro neodirettore del Tg1 Gianni Riotta, in attesa di vedere un Tg1 con meno politica ti offro una informazione gratis. Il Tg1, primo telegiornale italiano, continua a trasmettere le immagini della facciata del Parlamento con le impalcature per il restauro (anche durante la frittata di Frittella). Ti comunico che da alcune settimane sono state quasi completamente rimosse e la facciata è pure bella. Passo spesso in piazza Monte Citorio e vedo le troupe del tuo tg che aspettano l’uscita delle auto blù. Non sarebbe male se mentre aspettano facessero anche due riprese della nuova facciata, così il primo telegiornale italiano darebbe delle immagini di attualità e non di repertorio.
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lunedì, ottobre 02, 2006
L’Akio innamorato
Cara Lorena Bianchetti, quando ti ho vista arrivareee… bella così come seiii… non mi sembrava possibile cheee… che tu al telefono avessi parlato… con meee… Galeotto è stato Federico Taddia che mi ha fatto la sorpresa di farmi parlare con te in diretta all’Altrolato (Radio Due, 1/10/06). Tu sei stata gentilissima e mi hai chiamato per nome. Non ti sei mai offesa per le mie lettere e mi hai invitato a guardare sin dall’inizio il tuo esordio a Domenica In perchè c’era una sorpresa. Con il batticuore, l’ho fatto. Mi si è gelato il sangue nel vedere che c’erano Baudo e Giletti senza di te. Mi son detto: l’hanno fatta fuori perchè ha parlato con un blogger criticone prima della trasmissione. Per fortuna non è stato così. Hai fatto un ingresso alla grande ballando un rock con spaccata finale. E in pochi minuti hai preso in mano le redini del primo segmento della Domenica In 2006/2007 (ah, l’amore!…). Hai condotto con ritmo e sicurezza anche se la scaletta l’hai imparata un pò troppo a memoria (… questo folle sentimento che!…). La vecchina neolaureata in giurisprudenza ti ha ripreso perchè hai chiamato “cappello” il suo “tocco”. Ma per il resto il tuo sorriso panoramico ha sedotto gli ospiti Flavio Insinna, Paolo Villaggio (uno dei migliori amici di Mara Venier) e Leonardo Pieraccioni. Ecco riguardo a Pieraccioni devo confessarti tutta la mia gelosia perchè ti ha preso in braccio come Richiard Gere in Ufficiale Gentiluomo (avrà visto Gattuso a C’è Posta per Te sabato sera). Hai fatto anche uno scoop portando in video la mamma di dj Francesco che pensavo fosse figlio dei quattro Pooh. Cara Lorena Bianchetti, ti promuovo (l’amore èèè… l’amore èèè…) perchè le due cose inutili della trasmissione non dipendono da te (in aria… ti amo… è una farfalla che muore sbattendo le ali…). La rubrica di gossip Sette per Setta, condotta da Monica Setta, ce la puoi risparmiare e lei ci poteva risparmiare la lezioncina introduttiva: “il gossip non è nè una parolaccia, diciamolo, nè sempre un pettegolezzo da pianerottolo. E’ uno dei tanti colori della cronaca come il nero c’è anche il rosa. E noi facciamo i giornalisti, cerchiamo di dare notizie correttamente, in maniera non manipolatoria, però brillante, divertente e aggiungendo qualche curiosità in più”. Una premessa indispensabile per annunciare l’imminente separazione tra Carlo e Camilla d’Inghilterra che però non si separeranno perchè i sudditi non perdonerebbero Carlo. E poi a me questa Setta mi sta antipatica: ha annunciato che la settimana prossima parlerà di tutti i tuoi amori (nooo… non è la gelosiaaa… ma è la passione miaaa…). Cara Lorena Bianchetti, ho cambiato canale anche quando c’è stata la sfida tra i cantanti in naftalina che hai spacciato per una specie di Canzonissima. Non ce l’ho fatta a vedere il primo scontro tra i Cugini di Campagna che cantavano “Anima Mia” e Michele con la sua “Se mi vuoi lasciare”. A proposito, il nostro amore non poteva durare e infatti è già finito. Lo hai ucciso tu cara Lorena, quando hai ringraziato e mandato baci calorosi al direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Cara Lorena Bianchetti, non potrei mai sopportare di dividerti con lui. Addio per sempre.
ps. caro televip ringrazia Federico Taddia e Claudia Ceroni di Radiodue per l’invito e, ovviamente, Lorena Bianchetti per la spiritosa e gentile partecipazione.
per ascoltare la puntata (occorre real player)
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domenica, ottobre 01, 2006
caro televip oggi su Radio Due
ore 9,30 trasmissione L’Altrolato di Federico Taddia e Claudia Ceroni
per ascoltare l’intervento (occorre real player)
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L’abito giusto
Cara Maria De Filippi, la specializzazione di questa edizione di C’è Posta per Te è l’anatomia. Sabato scorso le fan di Stefano Bettarini hanno potuto tastare i suoi glutei e ieri sera tre fan di Rino Gattuso si sono illuse che avrebbero fatto la stessa cosa con gli addominali del loro idolo. Ma tu le hai ingannate. Nella sagoma di cartone hai fatto infilare i pancioni dei due postini siciliani e gli addominali scolpiti di un culturista. Quest’ultimo è stato molto apprezzato con escalmazioni del tipo “Qua duro c’è. Mamma mia! Si Maria, è lui”. Nella seconda prova hanno dovuto miagolare come gatti in amore, fare il verso della scimmietta e ululare come un cane lupo. Ma non è bastato. C’è stata anche la prova fisica: staccare con la bocca il gonnellino di banane indossato dal postino Maurizio. A quel punto hai aperto la busta e Gattuso le ha prese in braccio come Richard Gere in Ufficiale e Gentiluomo. Dopo un avvio così scoppientante hai ospitato l’ennesima famiglia divisa da incomprensioni e due giovani ventenni (con due figli) che si sono lasciati. Cara Maria De Filippi, potevi almeno cambiarti d’abito e passare dal rosa shocking ad un sobrio bluette. Ma no, che sciocco che sono. Ci voleva il vestitino rosa shocking per farsi baciare in bocca da Gabriel Garko.
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cari telelink
i post televisivi dei lettori di caro televip
maxime: Unan1mous
mosette: reality… reality… reality…
stefania schintu: la TV vecchio stampo e la TV trash
ariel: cosa le mancherà dei reality
fulvia leopardi: per i fan di My name is Earl
icio: real tv – reality
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giovedì, novembre 30, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Francesca Senette, il tuo direttore è tornato sereno dopo le preoccupazioni che gli ha dato il malore di Berlusconi. Ieri al Tg4 si è parlato del valore terapeutico del bacio. E’ intervenuta al telefono la psicologa Sarah Viola che ha sentenziato: “Si può anche fare l’amore con una persona ma se non si è innamorati non si bacia”. Emilio Fede ha chiosato: “Quindi se una persona decide di non baciarti… perché dice io ho un blocco psicologico, non è vero?… Perché ridi Senette? E’ un discorso serio!”. E tu: “No, è una cosa serissima! Addirittura nei rapporti di coppia se ci si bacia tutti i giorni, la donna vive di più”. Emilio Fede ha chiesto alla psicologa Viola di confermare la tua affermazione e lei: “Ci sono una serie di ragioni per cui le donne vivono di più; sono ormonali e bio-umorali. Forse anche questa”. Cara Francesca Senette, in una ipotetica sfida tra le telegiornaliste che si sentono le prime della classe ti vedo nella top ten insieme a Giovanna Botteri, Bianca Berlinguer, Maria Luisa Busi, Rula Jebreal, Cristina Parodi, Barbara Palombelli, Daria Bignardi, Luisella Costamagna e Beatrice Borromeo. Come dici? La Borromeo non è una giornalista? La faranno.
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mercoledì, novembre 29, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, che cuccagna! I vostri ascolti crescono là dove vi preme di più: “il pubblico giovane ed economicamente alto, quello cioè che interessa gli investitori pubblicitari”. Lo sbandiera un vostro comunicato stampa (citato da Ventiquattro Minuti del 28/11/2006, quotidiano pomeridiano gratuito del Sole 24 ore). Non ci trovo nulla di strano che una società privata e quotata in borsa punti al profitto sfruttando una concessione pubblica. Non trovo strano nemmeno che il vostro comunicato sia così insensibile nei confronti di tutti gli ultra sessantenni; visto che già sono stati fatti fuori dai dati di rilevazione degli ascolti perchè spendevano troppo poco. Caro presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, quello che trovo strano è la naturalezza con cui vi lamentate ogni volta che si parla di togliervi una rete: “questa azienda è un patrimonio per il Paese”. No, caro Confalonieri. Mediaset è una Spa ed è un patrimonio per i suoi azionisti. Questo Paese ha una storia millenaria, ha ben altri patrimoni e sopravviverà anche quando Mediaset avrà chiuso i battenti o se la sarà comprata qualche magnate australiano.
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martedì, novembre 28, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Anna Falchi, sabato hai presentato lo Zecchino d’Oro insieme a Cino Tortorella, al figlio di Nino Frassica, a Nino Frassica e Veronica Maya (?). Stare sul palcoscenico dell’Antoniano è una di quelle esperienze che arricchiscono il curriculum di chiunque e tu hai lasciato la tua impronta indelebile sulla 49esima edizione. Con una cantilena bambinesca hai chiesto all’ospite Massimo Boldi qual’è la canzone dello Zecchino che ricorda di più. Lui ha appena accennato la risposta “…quarantaquat……” mentre tu hai cominciato a ballare il Valzer del moscerino dicendo: “Sò partita per la tangenziale”. Cara Anna Falchi, per scrollarsi di dosso l’immagine di Lady Finanza non basta farsi dire “cosa mi dici mai” da Topo Gigio; mica hai sposato il mago Zurlì.
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lunedì, novembre 27, 2006
Feelings
Cara Laura Chiatti, ieri sei entrata nella collezione delle grandi interviste di Simona Ventura a Quelli che il calcio senza calcio. Ora di te sappiamo che per scaricare la tensione fai i capelli alla tua agente: “la sera prima del tappeto rosso a Cannes ho fatto la messa in piega alla mia agente alle quattro di notte per non pensare; per scaricare la tensione che ho. In realtà era uno dei miei sogni. Il sogno della mia vita era di fare un lavoro normale”. Il regista inquadra il tatuaggio che hai sui piede destro. Il testo è intrigante: “ciò che mi nutre…”. Tu intanto racconti per l’ennesima volta i tuoi inizi come cantante alle sagre paesane e dai una dimostrazione canora intonando Grande grande grande di Mina dedicandola alla Ventura. Il vestitino a fiori è proprio ino-ino e la prova sgabello ti fa vincere il confronto con il tubino della Ventura. Annunci che farai una fiction per Raiuno sulla vita di Rino Gaetano e Simona ti chiede: “Non sei di quelle attrici… non ti dicono… ah, chi fa cinema d’autore non può fare le fiction perchè è un pò troppo popolare” (è in uscita il film che hai fatto con Paolo Sorrentino). Tu le rispondi come una che è diventata popolare con uno spot televisivo: “In realtà me lo dicono però a me non me ne frega niente… non me ne frega una cippa lippa… come dici tu”. Cara Laura Chiatti, niente avrebbe fatto più felice la Ventura. L’hai conquistata e ti ha conquistata. Non eri per nulla in tensione. L’ho capito quando al termine dell’intervista ti ha fatto sedere accanto all’Ape Maia e tu non le hai nemmeno fatto la messa in piega.
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domenica, novembre 26, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Amadeus, gli spot dicono che il nuovo preserale di Canale 5 sarà Chi vuol essere milionario? condotto da Gerry Scotti a cui toccherà l’impresa di far decollare il Tg5. Se non ci riesce lui per te sarà una sconfitta meno amara: dopo il tentativo Scotti, c’è solo il telemiracolo. Ti avevo lasciato sulla poltrona di Costanzo ed eri ottimista che avresti trovato un format per andare in onda a dicembre. Così non sarà. Non so se per rispettare il contratto ti toccherà fare l’ospite a Buona Domenica come fa la Parietti a Domenica in dopo il disastro Wild West. Il Festivalbar è così lontano e all’orizzonte per te c’è solo una buona notizia: la fine del Migliore di Mike Bongiorno. A Retequattro si apre un buco e lì potresti sperimentare un nuovo quiz senza dover vincere la serata. E’ la tua occasione definitiva? La accendi?
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sabato, novembre 25, 2006
caro televip…. 3 candeline. Grazie a tutti i lettori.
i dialoghi tra Boh e Mah
: Alba Parietti dice che vive attaccata alla tv.
: A me sembra ci viva dentro.
ipse dixit
Sono una delle poche persone che conosco che non ama i telefilm, mentre adoro i film. E poi divoro i telegiornali, ne guardo praticamente sei o sette edizioni al giorno, e poi Markette, il più bel programma che c’è in questo momento, Porta a porta, Matrix, Le Iene, Quelli che il calcio, Invasioni Barbariche e…. considera che ho in casa 6 televisioni. Vivo attaccata alla tv.
Alba Parietti
da tgcom.it del 24/11/2006
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il commento di… Freddy84Adu
Crozza nemmeno se venisse citato nell’Angelus, raggiungerebbe il 4 per cento di Share.
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venerdì, novembre 24, 2006
Ob torto canone
Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, pago il canone; ob torto collo. Una parte della mia tredicesima te la becchi tu e tutta la Rai. Più guardo il vostro telepalinsesto e più mi interrogo su cosa voglia dire “fare servizio pubblico”. Nei giorni scorsi hai firmato con il ministro dell’Istruzione Fioroni una “convenzione che consolida il nostro rapporto con il ministero e l’attivita’ svolta dalla Rai in questi anni, in particolare da Rai Educational, in campo educativo…. La Rai e’ sempre piu’ consapevole delle sue responsabilita’ di servizio pubblico, un ruolo difficile da interpretare, ma che deve diventare sempre di piu’ un elemento di distinzione tra la tv pubblica e le altre forme di comunicazione” (fonte AGI, 21/11/2006). Se non sono solo buone intenzioni pagherò sto canone con meno autocommiserazione (all’ ob torto, tolgo il collo). E poi, Rai Educational mi piace molto. Visto che ci siamo volevo segnalarti l’osservazione di mia nipote M. di sei anni. E’ una telespettatrice del GT Ragazzi di Raitre (un programma da servizio pubblico). Si parlava di come funziona la scuola. La mamma le ha chiesto: “Ti interessa?” E lei: “No, io lo so come funziona la scuola”. A me il GT Ragazzi piace ma capisco che la mia nipotina tornando a casa da una giornata scolastica non sia così entusiasta di sapere come funziona la scuola. Caro direttore generale della Rai Claudio Cappon, io il canone te lo pago ma sappi che d’ora in poi starò molto attento alle osservazioni della mia nipotina (che tra l’altro mi sembra degna erede di suo zio).
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giovedì, novembre 23, 2006
Molto rumore, poco pubblico.
Caro Maurizio Crozza, la bufera è passata e in pugno ti resta tanta pubblicità non inaspettata. Lunedì, a Crozza Italia su La7, hai ospitato Dario Fo: uno che di satira al Vaticano se ne intende. Fo ha sintetizzato il succo di una settimana di polemiche relative alla tua parodia papale: “Che cu..!”. Nel tuo monologo iniziale hai tentato di sminuire la grancassa mediatica: “Mi hanno chiamato dal New York Times, lo giuro. Ma dico: faccio il 3% di share su La7, non hanno di meglio da fare? E che dovrebbe succedere a Pippo Baudo? Un’intervista da Marte? Mamma mi ha telefonato: “Sei su tutti i tg, cos’hai fatto?”. E io: “Mamma, sono più famoso di Alì Agca, e non mi hanno nemmeno aiutato i servizi segreti bulgari”. Caro Maurizio Crozza, non sono tra quelli che hanno detto: “Non ho visto l’imitazione, ma mi offende”. Io l’ho vista quasi tutte le puntate e la tua imitazione papale non vale tutta questa pubblicità. Il che non significa che qualcuno ha il diritto di fermarti. Molto meglio le imitazioni che fai nello spazio “Alla faccia del faccia a faccia”. Lì, reggi persino il confronto con Alighiero Noschese. I tuoi Buttiglione e Parisi sono all’altezza dei Fanfani-Berlinguer-Andreotti di Noschese. Caro Maurizio Crozza, per un po’ non farai più papa Benedetto XVI. Hai alzato un cartello per dire che la trasmissione dal balcone riprenderà il più presto possibile. Io dico che Crozza Italia ne guadagna soprattutto se continuerai ad avere ospiti come Fo e a rivisitare i successi degli Abba in chiave di satira politica. Se poi elimini i monologhi di Carla Signoris, il programma farà sempre il 3% di share, ma almeno mi eviti di cambiare canale per vedere Chi l’ha Visto?
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mercoledì, novembre 22, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Valeria Bilello, è un sollievo la fine di One Shot Evolution su All Music. Non ne potevo più della tua esaltazione degli anni ’80. Fattelo dire da chi c’era: non sono stati gli anni più belli dell’umanità. Ora puoi tornare a condurre i programmetti pop sponsorizzati dalle multinazionali e a leggere gli sms dei fan dei Blue. Ma guarda che anche lì il tuo entusiasmo è fuori luogo. Non tanto per i Blue ma perché non sei più una ragazzina. Anche la tristezza con cui hai salutato la fine del programma era fuori luogo: “Speriamo di vederci presto e soprattutto di rivederci negli anni ’80”. E poi via a scatenarsi al ritmo di Venus delle Bananarama (boh e pure mah). Cara Valeria Bilello, ma certo che ci rivedremo. L’autore del programma Tommaso La Branca, senza gli anni ’80 non può vivere. Sono convinto che ogni tanto telefona a Fabio Fazio solo per intonargli Anima Mia.
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martedì, novembre 21, 2006
Tremenda vendetta
Cara Luisella Costamagna, ricevere i complimenti dal direttore di una importante testata giornalistica, fa sempre piacere. Emilio Fede è stato ospite, in collegamento da Milano, del Buon Pomeriggio di Maurizio Costanzo per presentare la sua ultima fatica letteraria. Prima però ti ha omaggiata: “Maurizio, saluta… Luisetta… che le voglio molto bene… la Costamagna è una bella testimonianza”. E tu: “Ah… Ah!…”. Di solito quando sbaglia i nomi si riferisce a qualcuno del centrosinistra e dietro quella “bella testimonianza” io ci leggo un… lavora a Mediaset nonostante abbia lavorato per Santoro. Me lo fa pensare questa sua frase: “Lei lavorava con una persona della quale io non condividevo… aveva sbagliato trasmissione politica… ma questa non è una colpa… però… stava bene dove stava”. Maurizio Costanzo fiutando che il duetto si faceva interessante vi ha lasciato continuare soprattutto perchè Fede ha confessato: “Io ho tentato più volte di chiederle di lavorare con me… Luisella, io ho sempre apprezzato il tuo modo di lavorare”. E tu hai dovuto ammettere che Fede ha sempre parlato bene di te anche in pubblico. Cara Luisella Costamagna, pensaci alla proposta di Emilio Fede. Divideresti la scrivania con la star Francesca Senette e se ti va bene potresti pure condurre Sipario. Senza contare che sarebbe la giusta vendetta contro Santoro; a te ti faceva leggere le statistiche e adesso a Beatrice Borromeo le fa fare l’opinionista.
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lunedì, novembre 20, 2006
La vecchia guardia non molla
Caro Mike Bongiorno, hai indossato i panni di Topolino a Paperissima e Mediaset ti ha premiato concedendoti di fare l’ospite d’onore a Viva Radio 2 e un pò Raiuno: la radio in tv di Fiorello. Hai perfino partecipato al lancio del programma in collegamento con il Tg1, con Fiorello e Baldini che hanno coinvolto in una ola virtuale il conduttore David Sassoli. Te ne stavi nascosto sotto la telecamera ed hai fatto cuccù dicendo il tuo “Allegria!”. A Fiorello avevi sconsigliato di fare un programmino senza grandi scenografie e lustrini. Lui per dimostrarti il contrario ti ha fatto sedere in prima fila. Poi però, visto che per te nutre un affetto vero, non ti ha voluto contraddire ed ha tirato fuori una puntata decisamente sottotono rispetto al primo felice tentativo. La parte televisiva ha avuto troppo spazio rispetto ai personaggi radiofonici e il programma è stato meno divertente. Ad un certo punto ho girato per vedere la Littizzetto che da Fazio cavalcava, con pose osè, la polemica settimanale sulla satira “contro” il Vaticano. Caro Mike Bongiorno, non sei il solo della vecchia guardia a vivere un momento felice con gli sponsor che ti vogliono come testimonial pubblicitario. Ieri dovevi vedere Pippo Baudo nel suo Ieri, oggi e domani. E’ già in piena euforia sanremese e non la nasconde, debordando. Ha ospitato Vanessa Incontrada. L’ha accolta con una sequenza di “bella, bella, bellissima” e al termine di un suo bacio cinematografico con Neri Marcorè, l’ha baciata in bocca a sorpresa dicendo: “Quanno ce vò… ce vò”. Nemmeno Claudio Bisio a Zelig ha mai osato tanto. Si è elettrizzato persino con Milva. Non appena ha intonato La Filanda l’ha abbracciata cingendole la vita da dietro. Nonostante lei abbia tentato di liberarsi, ha vinto lui e l’ha baciata ripetutamente. I Pooh li ha risparmiati. Se non fosse già impegnato a pubblicizzare telefonini, acque minerali e caffè, lo chiamerebbero anche per i cioccolatini avvolti nelle frasi d’amore. Caro Mike Bongiorno, sarebbe un grande Sanremo se tu affiancassi Pippo Baudo nella conduzione. Uno vestito da Topolino e uno vestito da Pippo mandabaciatutti.
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domenica, novembre 19, 2006
Ma che bel castello
Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, sapevo che non mi avresti deluso. Ieri il tg delle 18,30 è stato pieno di collegamenti in diretta da Bracciano per il matrimonio di Tom Cruise e Katie Holmes. Anzi, da Brallywood, come l’ha ribattezzata la tua eccitata inviata Irene Tarantelli. Il primo collegamento, subito in apertura di tg, per consentire alla Tarantelli di dire che “questi potrebbero veramente essere i momenti del si…” e per mostrarci le immagini dell’arrivo in van di Tom Cruise che “saluta con la mano” (la mano si intravede; Cruise no). Il tg si occupa anche dei casi di violenza giovanile, della promessa di matrimonio di Eva Henger e della Lecciso che sta bene dopo un incidente stradale. Riecco la tua inviata da Brallywood sola, solissima, davanti al piazzale del castello nella speranza di “vedere Tom e Katie affacciarsi”. Nessuna immagine della cerimonia perchè è “un matrimonio blindato… e tutti ci stiamo chiedendo qui nella piazza… chissà che cosa starà succedendo nel castello della favola?”. Il suo taccuino ha registrato la notizia che “l’orchestra che suona al matrimonio, oggi ha provato delle canzoni e delle musiche che rappresentano la colonna sonora dell’amore tra Katie e Tom”. Intanto un’altra tua inviata si è avvantaggiata facendo un servizio in cui ha chiesto ai bambini milanesi che regalo vogliono per Natale. Uno di loro piangendo le ha detto: “Non voglio andare in televisione!”. Beata innocenza. Eppure, c’è finito; nonostante abbia espresso in maniera così chiara il suo desiderio. A Brallywood suonano le campane e la tua inviata eccitata lo annuncia prontamente. Anche in questo caso non si sente niente ma perchè dovrebbe mentire? C’è il tempo per un servizio giornalistico a richiesta. Fiorello in settimana ha ospitato i “Ladri di carrozzelle” che da anni cercano di andare a Sanremo e vogliono far ascoltare il loro pezzo a Pippo Baudo. Visto che tu spesso lo tiri in ballo per arricchire il tuo tg, Fiorello ti ha chiesto di ritrasmettere quel pezzetto di Viva Radio 2 per una ragione più valida; e tu prontamente hai raccolto l’invito. Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, la notizia delle notizie la tua inviata da Brallywood ce l’ha data: “il matrimonio sarà celebrato con il rito di Scientology e non ha valore legale”. Tutto sto can-can per una festa privata tra cinevip?
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sabato, novembre 18, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: Pietro Taricone è tra i protagonisti della fiction Codice Rosso.
: Non ce l’ho fatta a vederlo. Ancora mi devo riprendere dall’interpretazione di Martina Stella nella Freccia Nera.
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a proposito di… Barbara Palombelli
Palombelli una e trina
di Mariano Sabatini (rubrica Fattore S su Metro del 17/11/2006)
E brava Barbara Palombelli, unica giornalista con due contratti, uno Rai e uno Mediaset; senza considerare il Corsera. Non paga dell’appuntamento quotidiano di interviste su Radio 2, da brava soldatina, fa il triplo lavoro e realizza editoriali per il Tg5. Ma la trasversalità agisce in modo strano negli emisferi cerebrali: capita che mentre chiaccheri con Vespa su Canale 5, alla fine ti metti a sparlare dei consiglieri Rai, Curzi e Rizzo Nervo, che ti hanno “scavato la fossa”. Il pastrocchio scoppia perchè, inesperta del mezzo, sottovaluti gli infidi fuori-onda in cui “Striscia la notizia” sguazza. Garantendo straordinari momenti di denuncia e informazione. S’è beccata il Tapiro e, strano per una che campa facendo interviste, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. E ora, il programmino radio della Rai matrigna, che fa, se lo tiene?
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venerdì, novembre 17, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Antonella Clerici, è stato infranto uno dei riti più rigidi del tuo Treno dei desideri: colpa di Tiziano Ferro. Era lui il protagonista dell’incontro di ieri con i fan. Il rito vuole che tre fan arrivino alla diretta tv dopo una affollata audizione a Cinecittà. Solo uno però potrà duettare con il suo idolo. Solo uno. Ogni puntata, quando ti consegnano la busta con il nome del fortunato, tu diventi triste triste, perché “è il momento più brutto… non vorrei che arrivasse mai questo momento…”. Poi apri la busta e leggi la formula dove si ribadisce che solo uno, e dico solo uno, sarà il fortunato. Ieri però l’intraprendente Tiziano Ferro, vedendo la delusione sul volto di una fan, ti ha forzato la mano ed ha intonato “di sere… nereeee”, con lei e l’altro escluso. Cara Antonella Clerici, io dico che lo ha fatto per loro ma soprattutto per te. Glielo avranno chiesto gli autori che non ce la fanno più a importi la sofferenza di quella busta. Sei libera, Antonella. Dalla prossima volta non ti dispiacere troppo perché “solo uno potrà duettare con il suo cantante preferito”. Il rito è infranto e visto che ci siete potete pure abolire sta brodaglia di carrambata riscaldata.
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giovedì, novembre 16, 2006
La tv non è spezzata
Caro Bruno Vespa, a Porta a Porta hai parlato dei Pacs prendendo spunto da un film scritto da Lino Banfi su due donne che vogliono sposarsi. Hai mostrato da subito una certa euforia. Gli interventi di Buttiglione, Rosy Bindi, Grillini e della Prestigiacomo erano così noiosi e stantii che hai pensato di rianimare la conversazione dicendo che la Prestigiacomo ti ha lasciato per mettersi con la figlia di Lino Banfi. Una battuta degna di Oronzo Canà e il commissario Lo Gatto insieme. Ma la tua euforia è divenuta orgogliosa soddisfazione quando, annunciato dal “dilin-dilon”, è entrato dalla porta Maurizio Costanzo; agile come Rossella O’ Hara. Dopo averci duellato per anni, dopo averlo costretto alla resa, il nemico-amico era lì; tuo graditissimo ospite. La soddisfazione è diventata gaudio (contenuto a stento) quando hai mostrato alle telecamere il suo libro appena uscito e ne hai letto un brano. Costanzo è stato disciplinatissimo e ti ha chiesto il permesso di fare le domande. Un idillio professionale tra i due anchorman che di più potrebbero incarnare i ruoli di Rossella O’Hara e Rhett Butler della televisione italiana. Caro Bruno Vespa, dopo la telefonata in diretta del Papa credo sia la tua legittimazione professionale più significativa. Forse non farete mai un programma insieme ma potreste andare insieme a pubblicizzare i vostri libri in tutte le trasmissioni. Una specie di 2 al prezzo di 1. La Mondadori è in grado di sostenere un’impresa simile. E il telespettatore avrebbe il privilegio di vedere ripetuto all’infinito il tenero idillio di ieri sera.
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mercoledì, novembre 15, 2006
Tom Cruise: indosserà il cilindro che lo slancia?
Caro direttore di Lucignolo Mario Giordano, non mi dire che devo aspettare la prossima estate per sapere tutti i retroscena del matrimonio di Tom Cruise a Bracciano. Organizzati perchè pretendo la diretta. E’ troppo facile fare un giretto per viale Ceccarini e dirci che quella è la Bella Vita. Due divi di Hollywood che si sposano dove si sono sposati Ramazzotti e la Hunziker: quella è la Bella Vita. Non sarà nemmeno tanto difficile. La prefettura di Roma ha respinto la richiesta di divieto di sorvolo fatta da Cruise (fonte Tg2 delle 20,30 di ieri). Dunque puoi noleggiare qualsiasi tipo di volatile e munirlo di telecamere per le missioni impossibili. Sempre il Tg2 mi informa che la giunta comunale di Bracciano “ha deciso di affittare le finestre dell’archivio che si affacciano proprio di fronte all’ingresso del maniero di Bracciano; 1000 euro per tre giorni e si compra una panoramica sulla festa”. Sarà un giochetto da ragazzi per le tue inviate d’assalto acquistare tutti i posti disponibili in cielo, in terra e nelle segrete del castello. Certo la concorrenza sarà agguerrita. Ci sono televisioni da tutto il mondo che vogliono quelle immagini ma io faccio il tifo per te. Sabato sera, mentre la De Filippi fa ballare l’ennesimo calciatore con una schiera di casalinghe disperate, tu convoca lo speaker e trasmetti la diretta dell’anno. Se qualche bodyguard abbatte i tuoi inviati mi consolerò con le belle dirette fuori le mura di TopCucuzzaGun.
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martedì, novembre 14, 2006
Era meglio quando Vespa aveva l’esclusiva
Caro direttore del Tg1 Gianni Riotta, hai commissionato a Renato Manneheimer un sondaggio: “A chi pensano gli italiani quando pensano ad un eroe?”. Il servizio di Marco Franzelli ha riassunto i risultati. Garibaldi è in testa nella graduatoria dei personaggi di tutti i tempi, seguito da Alessandro Magno, Salvo D’Acquisto, Giulio Cesare, Che Guevara, Martin Luther King e Ghandi. Nella classifica dei personaggi di storia contemporanea al primo posto c’è Papa Giovanni Paolo II, al secondo Silvio Berlusconi e al terzo Madre Teresa di Calcutta. Berlusconi, a detta di Franzelli, si è piazzato così in alto “forte dei suoi vari ruoli: politico, economico e sportivo” (boh e pure mah). Di Manneheimer ci dobbiamo beccare pure il commento: “Il dato che più colpisce in questo sondaggio sugli eroi è forse proprio quello della assenza di eroi. Una percentuale enorme, quasi metà degli italiani, non crede di avere nessun eroe, nessun mito. La disillusione? O forse l’ignoranza, la non conoscenza, sono vastissime in tutti gli strati sociali, di più naturalmente negli strati meno istruiti”. Caro direttore del Tg1 Gianni Riotta, mi sono quasi sempre salvato dai sondaggi che Manneheimer fa a Porta a Porta perchè Vespa li tira fuori verso mezzanotte. Se tu pensi di commissionargliene altri mi vedo costretto a rivalutare la Barbara Palombelli del Tg5. Il servizio di Franzelli dice anche che tra i primi undici eroi contemporanei c’è Giovanni Falcone. E’ il dato più significativo del tuo sondaggio. Gli italiani dunque non sono impazziti.
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lunedì, novembre 13, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Sandro Piccinini, un anno fa difendesti con energia il capo dello sport Mediaset dalla qualifica di “er penombra” con cui Bonolis ha lasciato il programma Serie A – Il grande calcio. Oggi al suo posto ci sei tu con Controcampo – Ultimo minuto. Ieri avrei gradito un tuo intervento (anche un pò meno deciso di quella volta) per ridimensionare una considerazione di Maurizio Mosca sull’allenatore dell’Udinese Giovanni Galeone. La squadra friulana è in crisi, la società sembra intenzionata ad affiancare l’allenatore con altri tecnici, e Mosca, ha questa teoria: “Galeone, io ho questa sensazione, dopo quel malesserino che ha avuto, non è stato più lui. Fa una fatica tremenda, lo si vede è stanco, lo si vede in faccia, e cercano di mettergli… come dire… di circondarlo un attimo…”. Qui intervieni tu: “… di rifare un pò lo staff… può essere comprensibile…” e Mosca: “Bravo! esatto… e questo è anche lodevole”. La Canalis ha una faccia perplessa e Giampiero Mughini non si trattiene dal commentare: “Cioè gli mettono degli infermieri? Non mi pare neppure elegante dire questo di una persona, Maurizio”. Mosca insiste: “Ma lui, praticamente, ha avuto un pre-infarto”. Tu chiudi: “Già gli hanno silurato il suo secondo, in settimana, va bè… vedremo quello che succederà… intanto… è pronto il treno?”. Caro Sandro Piccinini, applausi per Mughini.
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domenica, novembre 12, 2006
i dialoghi tra Si e No
: Dopo aver diretto Canale 5, Italia Uno, Retequattro, La Cinq, France 2, France 3 e Raidue, Carlo Freccero ha detto: “Io credo che il mio curriculum abbia il passaporto in regola per dirigere Raiuno” (da Tv Talk, Raitre-Educational dell’11/11/06).
: Questa cosa farà venire l’ansia da prestazione a Fabrizio Del Noce.
ipse dixit
In Rai ci sono 10.000 dipendenti, ma l’80% di quello che viene trasmesso è prodotto in outsourcing. Vuol dire che si è persa la centralità del prodotto. E che i veri capistruttura Rai, quelli che decidono, sono i produttori come Bassetti della Endemol, Gori della Magnolia o Bibi Ballandi. Che fanno il loro mestiere, ma hanno un potere spropositato rispetto a quella che dovrebbe essere la vocazione del servizio pubblico.
Giovanni Minoli
intervistato da Vittorio Zincone sul Corriere della Sera – Magazine del 2/11/2006
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sabato, novembre 11, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Pamela Prati, hai tenuto la prima lezione agli Amici di Maria De Filippi, argomento: il carisma. Hai mostrato un video con tre esempiucci: Rita Hayworth, Barbra Streisand, Marilyn Monroe. Dal tuo baule hai tirato fuori scarpe e vestiti di scena perchè: “Dicono che l’abito non fa il monaco; ma quando mai! Sul palcoscenico l’abito è tutto!”. Subito dopo hai indossato la tutina celeste della trasmissione per dimostrare che si può essere sexy anche con quella. Dalla teoria alla pratica: lezione di andatura da sfilata con gli ancheggiamenti di rito (un autore ha detto che si chiama “catwork”). Le amiche di Maria prima ti hanno ammirata e poi copiata come meglio potevano. Gran sfilata finale con te in testa al gruppetto. Prossima lezione: coreografia con la scala. Cara Pamela Prati, te la sei cavata ad insegnare a camminare con grazia alle allieve di Amici. Vorrei vedere come te la cavi ad insegnare il catwork a Maria De Filippi.
caro telelink
masso che ci ricorda il Panfilo Maria Filippi di Daniele Luttazzi
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venerdì, novembre 10, 2006
Tg5 style
Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, il Tg1 va a gonfie vele e l’altra sera se ne sono vantati durante l’edizione delle 20 ringraziando i telespettatori per il grande successo che gli stanno tributando. La tua riscossa passa attraverso l’ingaggio di Barbara Palombelli che ieri sera ha parlato dei risultati annuali dell’Istat. Ha snocciolato dati su dati e si è soffermata sulla bassa natalità italiana a cui ha collegato un altro dato: “La passione nazionale comunque resta sempre la stessa…al 94% guardiamo la televisione ma teniamola sempre accesa e proviamo a fare più bambini almeno per smentire le tristi cifre dell’Istat”. Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, almeno per smentire le tristi cifre dell’Istat? Certo che la tua nuova commentatrice sa motivare i telespettatori. Il Tg5 delle 20 di ieri era ispirato e chissà quanti telespettatori ti avrà fatto guadagnare il servizio su “Lapo Elkann che a New York è un campione di stile”. La giornalista Elisabetta Falciola ci ha mostrato le pagine delle riviste patinate che lo esaltano come “uno degli uomini meglio vestiti del mondo… a New York lo considerano il new informal dandy per quel suo modo informale di essere elegante sempre”. La Falciola precisa che Lapo piace anche ai giovani italiani e chiede conforto al direttore di “Chi” Alfonso Signorini: “Ha uno stile veramente impeccabile. Piace ai giovani, non soltanto alle signorine di buone speranze, perchè sa sempre sdrammatizzare. Lui con una grisaglia sdrammatizza… con un borsalino dantan degli anni trenta”. Al microfono del Tg5 anche la direttrice di “Grazia” Silvia Grilli si dice entusiasta del Lapo style: “Io credo che sia la sua anima rock. Nel senso che ha questo spirito blazè di un’antica dinastia italiana e nello stesso tempo il saper mischiare stili assolutamente contemporanei”. Chi ha lavorato alla ricostruzione dell’immagine di Lapo Elkann sarà ampiamente soddisfatto. Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, ci vorrebbe una intervista della Palombelli a Lapo per sapere che ne pensa Lapo del Lapo style.
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giovedì, novembre 09, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara ex schedina oggi calendarina Sara Tommasi, appena sei stata eliminata dal televoto ho spento la tv indignato. Tu, e solo tu (barracuda a parte), meritavi di vincere l’Isola dei Famosi 4. Tu, il simbolo delle bocconiane che aspirano ad una carriera televisiva. Tu, che hai portato sull’Isola un sentimento nobile come l’amore non corrisposto. Tu, che hai pianto per quell’amore come solo chi ama davvero sa fare. Tu, che sulla Terrazza Martini hai abbracciato il tuo carnefice Luca Calvani chiedendogli se potevi sperare ancora nel vostro amore. Questa tua immagine di delusa sentimentale ti lascia due strade professionali. O vai a fare la tronista dalla De Filippi o, per dimenticare, chiedi alla Ventura di metterti nel bagagliaio del programma on the road che dovrebbe fare insieme a Mara Venier sulle orme di Thelma e Louise. Cara ex schedina oggi calendarina Sara Tommasi, non punterò una terza volta (la prima – la seconda) sulla tua vittoria in un programma televisivo. Anche perché potresti finire a Ballando con le Stelle e solo un incosciente ti darebbe per favorita.
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mercoledì, novembre 08, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Giovanni Floris di Ballarò, continui a guardare con attenzione all’esperienza di Michele Santoro. Giovedì scorso i suoi tecnici audio hanno lasciato aperto un microfono ed è successo il patatrac. Da te, ieri, alcuni ospiti hanno iniziato a parlare ma il microfono era spento. Avrai dato disposizioni per evitare spiacevoli pensieri ad alta voce nonostante in studio non ci fossero pupe. Il sindaco di Milano Letizia Moratti forse me ne vorrà ma la considero una secchiona.
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martedì, novembre 07, 2006
Una mora da sposare
Cara Elena Santarelli, anche questa stagione televisiva non ti vede fra i protagonisti. Eppure avresti tante cose da dire e da fare. Ne hai dato una esauriente dimostrazione la scorsa settimana a Very Victoria su Mtv. Victoria Cabello ha scoperto che uno degli incubi degli italiani è fare il compito di matematica all’esame di maturità e ti chiede qual’è il tuo incubo. Potresti tirarne fuori chissà quanti ma, volendo rimanere in tema, confessi: “Il diploma l’ho già preso. L’esame di matematica l’ho copiato dal mio compagno di classe. Sono uscita con 99 su 100”. Dopo un doveroso applauso al compagno di classe, la Cabello ti riporta sull’argomento incubi (perchè quello sull’esame di matematica era solo un esempio). E allora meglio parlare di uno dei tuoi più grandi successi: l’Isola dei Famosi. No, non ci torneresti e se ti ci mandassero con la madre di Domiziana Giordano la prenderesti “a craniate in faccia”. Una foto ci ricorda com’eri sull’Isola e, quando Victoria nota la tua magrezza, tiri fuori lo spirito da Iena mancata: “Ero solo protesi… 280 grammi per 2….quando mi peso tolgo 560 grammi”. Da iena a iena, Victoria ricorda pure che sei bionda tinta, citandoti: “Gli uomini amano le bionde tinte perchè sotto-sotto ci vedono una vera bruna”. Il concetto merita una integrazione e tu integri: “Secondo me gli uomini amano una donna che non rompa i co****ni”. Poco dopo ti definisci “la donna ideale da sposare” e la Cabello ti invita a fare un annuncio matrimoniale, con questo risultato: “So lavare, stirare, cucinare, so mettere i bottoni alle camicie, so fare l’orlo ai pantaloni, so fare le fettuccine fatte in casa, le lasagne; perchè mia nonna è romagnola mi ha insegnato a fare le piadine, le lasagne e tutte queste cose. Sono passionale, romantica… non siamo Da Maria De Filippi… mi sento un pò tronista”. Cara Elena Santarelli, ma quale tronista, tu sei lì anche per parlare del tuo ruolo di protagonista nel film di D’Alatri con Bonolis. Con sincerità ammetti di non aver fatto nessuna scuola di recitazione e Very Victoria ti invita a fare un corso accelerato con il suo ex maestro giapponese di recitazione (Kuniachi Ida, insegnante all’Accademia Paolo Grassi di Milano). Lui vi mostra i movimenti e voi li dovete rifare. La Cabello burattineggia; tu sembri un manichino in libera uscita da un’opera di Maurizio Cattelan. Cara Elena Santarelli, penso che fai bene a partecipare a trasmissioni come Very Victoria. Ti aiuta a capire che non condurrai mai un Elena Santarelli Show.
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lunedì, novembre 06, 2006
La leva del comando
Caro autore televisivo Cesare Lanza, con un gesto plateale hai fatto vedere a tutti i Claudio Lippi d’Italia che non temi lo spegnimento di Buona Domenica. Durante il tuo ring hai abbassato il volume con la leva del comando ed hai lasciato i tuoi opinionisti (?) senza fiato. Loro hanno continuato a sbraitarsi addosso ma il telespettatore li vedeva solo agitarsi in un silenzio assordante. Un modo poco coraggioso di affrontare le critiche sulla brutta televisione che state facendo. E’ facile puntare il dito sulla strillona Silvia Rocca. Il difficile, per te, è di farne a meno. Certo a Domenica In avevano una star come Loredana Lecciso e per controbatterla ci voleva Vittorio Cecchi Gori ed il suo asso dietro le quinte: l’attuale compagna Mara Meis. La telecamera l’ha inquadrata ripetutamente in tutta la sua muta bellezza. Lei si è fatta pregare per parlare del loro amore ma non c’è stato niente da fare. Tanta scollatura, tanti timidi sorrisi ed un bacio alla telecamera in stile Valeria Marini mora. Certo, Giletti aveva la Parietti (… seguimi anche se è complicato…) che due domenica fa ha parlato di droga a Domenica in; la domenica dopo hanno parlato di lei a Buona Domenica per quello che aveva detto a Domenica in; lei li ha chiamati al telefono per rettificare quello che poi Giletti ha tenuto di nuovo a precisare ieri perchè il tutto era cominciato da lui (boh e pure mah). Ma tu avevi le mani sulla leva del comando ed hai letto un sms inviato dall’ex ministro Gasparri che aggiustava il tiro sulla presenza inopportuna della Gregoraci in tv. Caro autore televisivo Cesare Lanza, quando hai ridato manetta alla cloche, Buona Domenica è tornata a volare alle sue bassissime quote abituali. Paola Perego con in mano il libro “La Verità” di Anna Maria Franzoni l’ha intervistata e ha letto dei brani con straordinaria intensità e partecipazione emotiva. Caro autore televisivo Cesare Lanza, se la cosa migliore della puntata di ieri è stato il duetto tra Iva Zanicchi e Cristiano Malgioglio, credo che dovresti pensare ad un nobile gesto e seguire l’esempio tardivo ma apprezzabile di Claudio Lippi. Getta la spugna. Gong!
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domenica, novembre 05, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Antonio Caprarica, non ti aspettare le mie congratulazioni per la tua nomina a direttore dei giornali radio della Rai. Tu ti siedi sulla poltrona dirigenziale e a noi ci lasci un corrispondente qualsiasi da Parigi e, soprattutto, Giovanni Masotti da Londra. Dovevi vedere il suo insipido servizio su Miss Gran Bretagna privata “ignominiosamente” del titolo perchè ha trascorso il natale con uno dei giurati. Poichè la notizia non reggeva un servizio di 1 minuto e 15, ha dovuto parlare anche di Kate Moss a cui i britannici avrebbero perdonato le sue trasgressioni olfattive al contrario della scappatella di Miss Gran Bretagna. Ma è la frase con cui Masotti ha chiuso il servizio che aumenta la mia nostalgia per te: “Danielle ha negato spudoratamente aggravando irreparabilmente la sua posizione” (dal Tg2 ore 13 del 4/11/06). Caro Antonio Caprarica, ancora non è arrivato il gelido inverno londinese e lui già indossa un anonimo cappotto nero con una comunissima sciarpa rossa. Tu, anche sotto la neve, non ci risparmiavi la tua eleganza e non ci riempivi di avverbi.
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sabato, novembre 04, 2006
La Vento vola oltreoceano
Cara Flavia Vento, hai recitato in una fiction però non l’hanno mandata in onda. E’ solo una delle tante strabilianti rivelazioni che hanno arricchito il Sipario di ieri. Hai abbandonato le ambizioni politiche: “Non sono più nè di destra nè di sinistra… visto questo passaggio di governo, sinceramente, ci sono sempre gli stessi problemi quindi io credo che non sono di nessun schieramento. Voglio soltanto vedere le cose vere”. Stai per organizzare una grande manifestazione per i canili di Roma e non vorresti più vedere le prostitute per strada: “Io vivo a Roma, la città dove c’è il Papa… di vedere le prostitute per strada credo che sia una cosa proprio fuori luogo e spero che questa piaga la levino quanto prima”. Cara Flavia Vento, è da un pò che non ti si vede in tv ma sei giustificata perchè sei stata a New York all’Actors Studio per un mese: “Però lì è troppo duro il lavoro dell’attore devo dire che in America è veramente diverso da qui. I corsi sono veramente molto duri”. Meglio non pensarci e passare alle notizie più liete: “Tra una settimana vado a Los Angeles; vado in vacanza e chissà se magari prenderò qualche contatto”. Cara Flavia Vento, stai attenta a non perderti in quegli splendidi boulevard con le impronte e le stelle dei grandi dello spettacolo. Ad un’eventuale missione di soccorso non verrebbe mai in mente di cercarti lì.
caro telelink
Flavia Vento e i congiuntivi sul blog di fulvia leopardi
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venerdì, novembre 03, 2006
Il punto debole
Cara Rula Jebreal, ad Annozero il biondo Santoro ti lascia gestire uno spazio importante: intervisti prevalentemente ministri ed ex ministri. La settimana scorsa ti sei fatta riprendere da Tremonti (come ti ho scritto su ciccsoft) e ieri il ministro Di Pietro ha tirato fuori il suo “Che c’iazzecca” alla tua domanda sulle concessioni autostradali. La domanda tu non l’avresti fatta perchè sei rimasta imbrigliata nella retorica ministeriale, giocandoti tutto il tempo a tua disposizione. Santoro è dovuto intervenire in tuo soccorso (ma ti ha affogata) regalandoti un altro minuto e suggerendoti di usarlo per fare una domanda sulle autostrade. Presa in contropiede hai partorito l’articolata domanda che ha scatenato il vecchio linguaggio dipietrese. Qualche minuto prima, il ministro ti aveva ripresa più volte: “segua a me, segua a me, mi ascolti pure… se fa solo la domanda e non ascolta… mi faccia finì a parlà… a lei non gliene frega niente di quello che devo dì… troppo simpatica… mi perdoni…”. Risatelle e applausi in studio con la regia che indugia sul tuo splendido ma imbarazzato primo piano. Cara Rula Jebreal, non concordo con quell’ospite che, non inquadrato, ha detto in sottofondo: “E’ una gn..ca senza testa, la ragazza” (spero che Striscia la notizia mi riveli l’arcano). Sei una giornalista bella e con la testa ma nelle interviste fai sempre lo stesso errore: provi ad infilzare l’interlocutore e finisci infilzata.
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giovedì, novembre 02, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Emilio Fede, lascia stare i guai del governo Prodi e salva Elisabetta Gregoraci. L’ex ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri l’ha presa di mira: “La Gregoraci in tv non va bene. Ha approfittato di quella storia con Sottile per fare carriera. E’ un cattivo esempio averla portata a Buona Domenica su Canale 5. Appena vedrò Berlusconi glielo dirò” (dal Corriere della Sera dell’1/11/2006 citando un’intervista rilasciata al Magazine “A”). Tu sei tanto amico della coppia Briatore/Gregoraci (come testimonia l’amorevole intervista incrociata che gli hai fatto nel tuo Sipario di ieri). Caro Emilio Fede, solo tu puoi far ragionare Gasparri e convincerlo a non disturbare il capo per una sciocchezza simile. Ma se non ci riesci non preoccuparti. Il capo, di tv se ne intende e non toglierà Elisabetta Gregoraci da Buona Domenica; la trasmissione avrebbe un inaccettabile calo di contenuti.
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mercoledì, novembre 01, 2006
Datti un tapiro
Caro Valerio Staffelli di Striscia la notizia, nella serata di halloween ti sei messo lo smoking per presentare la superannunciata esibizione del mago Casanova sulle orme del grande Houdini. Avevo i brividi mentre si preparava all’impresa con il sottofondo della musichetta che mettono agli Amici di Maria De Filippi quando aspettano le carte con i risultati del televoto. La suspance mi ha preso alla gola nel vederlo immergersi per affrontare “La tortura della pagoda cinese”. Mi sono impaurito quando il tuo volto ha indossato la maschera della preoccupazione perchè il tempo scorreva e la regia non rispondeva alle tue sollecitazioni: “Quanto siamo? 1 e 48? Siamo sicuri? In un minuto e mezzo mi ha detto che sarebbe uscito, regia?”. La tensione è salita ai massimi e l’ingresso dei due assistenti, pronti ad infrangere la vasca con i martelloni, mi ha fatto pensare al peggio. Poi il telo magico si è sollevato mostrando la vasca senza pesciolone, pardon, senza il mago Casanova. Caro Valerio Staffelli di Striscia la notizia, la tua meraviglia è stata la mia: “Non c’è più! Ci sono le manette sul fondo!…. Antonioooo! Ca-sa-no-vaaa! Ce l’ha… fattaaaa!”. Che emozione esagerata. Che momento esaltante. Che bel paccone acquatico; e intanto, su Raiuno, Flavio Insinna continua a dire che il suo Affari Tuoi è una commedia umana. Dallo studio, Ezio Greggio si è complimentato con sincerità e tu hai accolto il mago per l’intervista a caldo: “Nessuno c’è mai riuscito dopo Houdini! Tu sei il primo, Antonio!”. Casanova, esausto, ti ha risposto: “Sono molto contento di questo e credo che da lassù qualcuno abbia messo una mano sulla spalla, forse proprio Houdini. In fin dei conti tutti noi abbiamo una pagoda della morte, un terrore, una paura…. stasera non ho vinto io ma ha vinto tutto il mondo, tutte le persone che credono di poter passare i propri limiti”. Caro Valerio Staffelli di Striscia la notizia, spero che a casa qualcuno ti abbia registrato la puntata. Preso com’ eri a commentare lo scherzetto di Casanova ti sarai perso il dolcetto della serata: la scollatura abissale di Michelle Hunziker. L’ha notata (e sottolineata) anche Cristina Parodi che durante il collegamento con il Tg5 l’ha definita: “molto scollacciata”. E, se lo dice una che ha rifiutato di girare un film con Tinto Brass, puoi giurarci che era scollacciata.
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sabato, dicembre 30, 2006
torno mercoledì 3 gennaio. Buon anno!
il caro televip 2005
il caro televip 2004
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venerdì, dicembre 29, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Elisabetta Gregoraci, ci siamo. Domani anche tu saprai chi è il caro televip 2006. A settembre eri in testa tu. Vallettopoli stava per distruggere la tua carriera, la Rai non ti voleva più ed io ero deciso a restituirti il maltolto. Poi però Mediaset ti ha dato asilo e sei tornata una televip come tutti gli altri. La settimana scorsa eri per l’ennesima volta sulla copertina di un settimanale (“TU”) con un titolo inequivocabile: “Sono riuscita a farvi dimenticare lo scandalo”. Cara Elisabetta Gregoraci, ti sarà impossibile, invece, farci dimenticare i tuoi balletti da incubo a Buona Domenica.
Domani ultimo post dell’anno con l’assegnazione del caro televip 2006? Chi sarà, e soprattutto, perchè?
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giovedì, dicembre 28, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Cristina Chiabotto, passi dalla Rai a Mediaset con disinvoltura. Prima di Natale sei stata la nuova bionda del Circo di Raitre. Sei tra le favorite della finale di Ballando con le stelle la supercoppa e indossi i panni di babbo natale per gli auguri Mediaset (il che vuol dire che hai un contratto con loro ma ti autorizzano a lavorare per la concorrenza). Quando riprenderanno le Iene tornerai ad essere l’incubo di Elena Santarelli che voleva tanto essere al tuo posto ed ha affogato il dispiacere nella Commediasexy (e come ospite barbarica di Daria Bignardi). Cara Cristina Chiabotto, per un pò ho pensato di assegnare a te il caro televip 2006. Ma per non fare l’ennesimo torto alla Santarelli ho escluso sia te che lei.
Chi sarà il caro televip 2006?
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mercoledì, dicembre 27, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Canale 5 Massimo Donelli, avere in mano la patata lessa di Bonolis non deve essere facile. A gennaio sposterai al sabato la puntata del giovedì del suo Senso della Vita. Ti serve quello spazio per il ritorno del Maurizio Costanzo Show (fonte tgcom.it del 26/12/06). Dopo che Casa Vianello si è trasferita su Retequattro è rimasta solo Striscia la notizia a tenere alta l’identità della rete; devi porre rimedio. Rilanciare il Costanzo Show è un modo scoppiettante per iniziare il nuovo anno. Una degna risposta a Raiuno che vuole riesumare Portobello. Caro direttore di Canale 5 Massimo Donelli, non ho pensato nemmeno per un attimo di assegnare il caro televip 2006 a Costanzo. Senza il trenino di Buona Domenica non mi sembra più lui. E se torna a dire “vai Demo!” dal Parioli, si gioca pure la possibilità di essere il caro televip 2007.
Chi sarà il caro televip 2006?
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sabato, dicembre 23, 2006
Auguri di Buon Natale agli amici di caro televip. Torno mercoledì 27 dicembre.
grazie a mosette per la gif animata
Chi sarà il caro televip 2006?
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il postino (o piccolo post)
Cara Monica Leofreddi, lasci l’Italia sul Due. L’hai detto, in lacrime, all’Italia sul Due. Lasci Milano e torni nella tua Roma dove Raidue ti affiderà da metà gennaio un programma tutto tuo intitolato Donne. Non ci hai detto se è previsto il du-du-du ma mi sembra inevitabile.
Chi sarà il caro televip 2006?
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venerdì, dicembre 22, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, devi farlo più spesso: lasciare la scrivania di direttore per sederti in studio e intervistare un personaggio. Ci sono dei giornalisti che incantano per l’intensa semplicità delle loro domande e tu sei fra questi. Ieri hai intervistato (?) Silvio Berlusconi in diretta telefonica da Cleveland dove è stato operato. Sono rimasto incollato al teleschermo per conoscere le risposte a queste tue due domande: “Cosà farà quando tornerà in Italia?…. Presidente cosa vuol dire a quegli italiani, di ogni parte politica, che le sono stati vicini in questo frangente?”. Berlusconi è partito con il solito lungo monologo arricchito dagli auguri di Natale agli italiani. Caro direttore del Tg5 Carlo Rossella, la tua intervista, insieme alla solita vecchia foto di Berlusconi supersorridente con dietro la libreria bianca, sono la migliore testimonianza sul suo ottimo stato di salute. Altro che le dichiarazioni di Bonaiuti.
Chi sarà il caro televip 2006?
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giovedì, dicembre 21, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Enrico Mentana, ti sei ritirato dai Telegatti in difesa del lavoro di Vespa, Ferrara, Floris, Lerner, Santoro e Gabanelli che sono stati esclusi dal premio: “Dalla terna manca in toto la Rai. Voglio contribuire a uscire da questa logica per cui i Telegatti hanno un occhio di riguardo per Mediaset, mentre gli Oscar tv uno per la Rai (dal corriere.it del 20/12/2006). Almeno non hai fatto come Cecchi Paone che manifestò, davanti alle telecamere, la sua rabbia per essere stato messo nella stessa categoria del primo Grande Fratello. Caro Enrico Mentana, mi dispiace ma la tua protesta non avrà la auspicabile conseguenza di interrompere il rito della tv che premia se stessa. A gennaio ci sarà lo stesso La Notte dei Telegatti con la sfilata di televip sul tappetino rosso, gli urletti finti e la musichetta “Sorrisi is magic”. Caro Enrico Mentana, devo darti una brutta notizia. Ti comunico che non sei nella terna del caro televip 2006 (ultimo post dell’anno).
Chi sarà il caro televip 2006?
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mercoledì, dicembre 20, 2006
LacuneRai
Cara Caterina Balivo, ieri a Festa Italiana avevi Nino Frassica come ospite. Ad un certo punto ti ha dato una notizia che qualsiasi conduttore avrebbe preso al volo. Lo studio di Festa Italiana è lo stesso dove si faceva Quelli della notte. Ho avuto l’impressione che tu non sapessi nemmeno di cosa stesse parlando. Chissà, avrai pensato ad una versione notturna di Quelli che il calcio con calciatori e prezzemoline in discoteca ripresi dalle telecamere per un reality di ultima generazione. Frassica ti guardava come per dire: guarda che ho detto che in questo studio è nato uno dei programmi cult della televisione italiana! Ma tu niente. Qualsiasi altro conduttore avrebbe ricordato (o si sarebbe fatto raccontare) frà Antonino da Scasazza, il brodo primordiale di Pazzaglia, le affermazioni lapalissiane di Catalano, il compagno Maurizio Ferrini che vendeva pedalò, la cugina Laurito che parlava del suo fidanzato Scrapizza, l’arabo di Andy Luotto e tanti altri. Forse avrai sentito parlare di due canzoncine tipo Ma la notte e Il materasso. Cara Caterina Balivo, sarà stata una mia impressione ma tu queste cose le ignori. Se è così, non credo sia una lacuna tua ma di chi dirige la Rai. I giovani conduttori dovrebbero andare a scuola di televisione. Un pò di teoria vi farebbe bene. La pratica è un’ottima scuola solo se uno la conduzione ce l’ha nel sangue.
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martedì, dicembre 19, 2006
Tecnologie da brividi
Cara Camila Raznovich, ieri a Mtv Voice ti sei occupata del bello e del brutto delle nuove tecnologie. Il tuo ospite Daniele Bossari ci ha alfabetizzato sul futuro della conduttività musical-corporea: “Una notizia del 2004, che non tutti sanno, è quella del brevetto del corpo umano. Cioè Ibm e Microsoft si sono spartiti il corpo umano diviso in parti … cervello mani e quant’altro… per poter sfruttare l’elettroconduttività e costruire delle periferiche che quindi ci venderanno. Una notizia del 1 dicembre è che la Sony ha brevettato invece un sistema per diffondere la musica attraverso il corpo. Viaggerà a 48 k”. Tu sei rimasta affascinata dal fatto che gli iPod siano già preistoria ma hai anche manifestato le tue perplessità etiche: “A me non è proprio che mi faccia star serena il fatto che questi si siano spartiti il mio corpo umano… a me fa paura”. A darti manforte è intervenuto Luca Sofri che ha detto a Bossari: “Nell’espressione si sono spartiti il nostro corpo… hanno brevettato il nostro corpo… c’è un elemento terroristico assolutamente incongruo rispetto alla realtà dei fatti”. Bossari ha insistito dicendo che il brevetto della Sony è una realtà. Cara Camila Raznovich, anche a me vengono i brividi. Finchè è la musica a transitare sulla mia pelle per finire a cervello e orecchie, va bene. Ma la Sony poi tirerà fuori pure una versione televisiva di questa elettroconduttività corporea. Sento già un fastidioso formicolio di televip che ballonzolano sulle mie maniglie dell’amore. Cara Camila Raznovich, ma Daniele Bossari da dove lo hai ritirato fuori?
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lunedì, dicembre 18, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Bruno Vespa, quest’anno sei molto più discreto. Non stai andando proprio in tutte le trasmissioni a promuovere il tuo libro. Però da Costanzo non potevi mancare. Con la consueta sicurezza ci hai detto perchè dovremmo comprare il tuo libro: “Per capire quello che sta succedendo… io ci provo per carità… perchè qui ci stanno anche tutti i contrasti caratteriali di Prodi, di Berlusconi, di Fassino… ci stanno tutti i retroscena di quello che è successo e la chiave di lettura per capire quello che sta succedendo”. Ma che scoop! Prodi e Berlusconi hanno dei contrasti caratteriali? Ma è un libro che svela enigmi inconfessabili! Dan Brown potrebbe prenderne spunto per un best-seller mondiale: “Il codice dè Vespa” (l’eventuale versione illustrata mi preoccupa. Sono troppo brutti. Va beh, ci metterà Casini e Rutelli a fare gli angioletti illuminati). Costanzo però vuole sapere se questa Italia Spezzata secondo te si può rincollare e tu non hai dubbi: “No”. Caro Bruno Vespa, se anche avessi avuto la lontanissima idea di comprare il tuo libro, mi sarebbe passata; mi hai raccontato il finale.
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domenica, dicembre 17, 2006
L’eredità
Caro Gerry Scotti, ieri negli ultimi dieci minuti di Chi vuol essere milionario hai ringraziato i tuoi telespettatori perchè “siete tornati ad essere tanti”. Qualche minuto prima il Tg4 aveva intervistato Amadeus con la scossa Giovanna Civitillo in giro per gli acquisti di Natale. L’argomento era il bon-ton e la Civitillo ci ha detto che lui è molto galante perchè al ristorante la fa sedere dalla parte dove può guardare la sala. Tu intanto aspettavi che la tua concorrente rispondesse alla domanda da 16.000 euro: Cosa significa l’espressione “fare il pesce in barile”? A metterla in seria difficoltà erano queste quattro risposte: a) far finta di niente; b) dare fastidio; c) essere di troppo; d) tenere il muso. La concorrente si è prodotta nei soliti ragionamenti prolungati, ridondanti e strampalati tipo questo: “Il pesce in un barile è una cosa palese. Cioè, tu un pesce in un barile lo vedi. Non è il pesce in mare che ti può sfuggire. Il pesce in un barile è evidente e quindi una persona che rientra nel discorso che comunque sarebbe coinvolta, fa finta di niente”. Per aiutarla le hai chiesto: “Cosa ci fa un pesce in un barile?”. E lei: “Il pesce in un barile è quando viene pescato. E quindi mi viene da pensare alle sardine pigiate”. Caro Gerry Scotti, non dubito che stai riguadagnando gli spettatori persi da Amadeus. Se mettessi all’amo delle esche un pò più interessanti (almeno per le domande di un certo valore) potresti anche tentare il sorpasso sull’Eredità. A proposito di eredità. Da domani sostituirai la Hunziker a Striscia la notizia e poi sarai un babbo natale cattivo nella fiction (a marzo tornerai con la Corrida). Mike Bongiorno ha sempre detto che sei il suo erede. Visto il tuo presenzialismo televisivo può dire la stessa cosa anche Pippo Baudo.
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sabato, dicembre 16, 2006
i dialoghi tra Boh e Mah
: Sto vedendo Matrix. Ospite d’onore? Il cast del film Vacanze a New York.
: Come ha detto Mentana a Fabio De Luigi: “Questa è una trasmissione seria. Fai sto balletto!”.
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Terrorizzati dalla Falcetti
di Mariano Sabatini
dalla rubrica Fattore S sul quotidiano Metro del 29/11/2006
Vi sarà capitato, all’alba, di inciampare in Emanuela Falcetti, conduttrice di “Italia, istruzioni per l’uso”, a cavallo tra Radio1, Rainews 24, e RaiTre. La giornalista provoca il terrore negli interlocutori, non per lo stile aggressivo delle interviste – più recitato che reale – quanto per la capacità di tirare giù dal letto i personaggi più disparati, a seconda dell’attualità suggerita dai quotidiani. Lo spettacolo è lei, il tono, il ritmo, le mani seducenti, come quelle di un direttore di un coro formato da politici, medici, docenti universitari, giornalisti. Tutti disposti a farsi esaltare e/o maltrattare da Falcetti. Tanto per dire, Edoardo Raspelli, convocato l’altra mattina per commentare la Guida Michelin, ha atteso invano solo per ricordare che in passato aveva avuto un infarto. Anche lui strumento nelle mani dell’artista.
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venerdì, dicembre 15, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Maria De Filippi, il tuo tronista Salvatore ha fatto piangere la sua più cara amica Karina (col K? Boh e pure mah). Si è intromessa troppo nella sua storia d’amore con Paola ma lei rivendica il diritto di farlo perchè lui le ha confessato le sue perplessità su questa storia d’amore. Il confronto tra i due è stato tormentato e lei con la voce rotta dall’emozione e in lacrime gli ha detto: “Tu per la prima volta con gli occhi pieni di rabbia mi hai guardata e mi hai detto: fatti un pacco di fatti tuoi. Io da oggi in poi mi faccio i fatti miei! Tu con me la rabbia non l’hai mai avuta. Oggi ce l’hai avuta. Hai voluto difendere la tua fidanzata trattando male la tua migliore amica? Siamo a posto. Vuol dire che non eravamo amici”. Il tronista Salvatore parlando con un altro tronista ha manifestato il suo disappunto: “Se uno nasce rotondo non può morire quadrato”. E’ lecito chiedersi: e se uno nasce tronista come muore? (televisivamente parlando). Cara Maria De Filippi, il tuo Uomini e Donne perde colpi. C’è bisogno di un’idea. Perchè non fai Uomini e Donne Vip? Se lo proponi a Piersilvio Berlusconi lui potrebbe persino regalarti Paris Hilton come tronista. Mellio cambiare, no?
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giovedì, dicembre 14, 2006
Opinionisti mammozzoni e retrò
Cara veejay Lucilla di All Music, a All Moda hai ospitato Raffaello Tonon. Non ho fatto in tempo a cambiare canale perchè sono rimasto imbrigliato nella rete delle tue domande irresistibili: “Ti voglio subito tirare in mezzo sfruttando la tua capacità di occhio lungo stiluoso d’opinionista… ci domandavamo… a noi donne la zeppa piace da matti è una tendenza di quest’anno… perchè a voi uomini non piace la zeppa? Tonon non ha dubbi: “Perchè è un mammozzone che deturpa l’immagine. Tu vedi queste caviglie sottili, questi bei piedi, carini, queste signorine tutte tipo te, belle, magre, eleganti, con questi mammozzoni ai piedi… no, no, bocciate”. Cara veejay Lucilla di All Music, non l’hai presa bene ed hai reagito un pò come fa Rula Jebreal con i politici che non rispondono mai alle sue domande. Per metterlo in difficoltà l’hai aggredito con una domanda da K.O.: “E invece l’abitino retrò?”. Cara veejay Lucilla di All Music, non saprò mai la risposta di Tonon. Mi è caduta la mano sul telecomando e sono finito su Canale Italia dove Pierluigi Diaco conduceva un dibattito intitolato “Lele Mora generation” nel suo programma Temporale. C’era Marta Flavi che parlava della sua attuale carriera televisiva come opinionista dell’Italia sul Due: “Mi diverte. Non mi appaga del tutto. Sono più ambiziosa e mi piacerebbe avere un programma mio ma sono contenta di fare l’ospite. Lo trovo dignitoso, remunerato, carino e quindi non è male. Mi piacerebbe fare un programma che mi piace anche. Quello fa parte di un sogno. Forse si avverà, forse no. Ma questo è una cosa dignitosa che fa parte del mio lavoro. E mi diverte che mi paghino per sentir dire quello che penso”. Cara veejay Lucilla di All Music, se ti interessa il retrò, penso che Marta Flavi sia l’opinionista giusta per la tua prossima puntata.
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mercoledì, dicembre 13, 2006
Se Big Ben ha detto stop
Caro Flavio Insinna, il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce si è vantato di averti fatto fare il conduttore: “Insinna è una mia scoperta, ho creduto in lui sin dal primo momento, quando nessuno ci credeva. Ho scommesso su di lui e ho vinto. E’ il nuovo fenomeno della tv, un artista fortissimo, assolutamente in linea con lo stile di Raiuno: ironico, garbato, mai volgare” (dal Corriere della Sera del 7/12/2006). Ad Affari Tuoi dai anima e corpo; corri, ti agiti, fai battute, sudi, ti sbracci, ti tocchi spessissimo la chioma fluente. Se Striscia la notizia è di nuovo alla ricerca di anomalie nel gioco, vuol dire che stai andando bene negli ascolti. Sembra che Del Noce voglia affidarti una trasmissione che ha fatto la storia della televisione italiana: Portobello. Rifiutala. Non tanto per il confronto con Enzo Tortora. Non tanto perchè un attore, per quanto popolare, prima o poi è meglio che torni a fare l’attore. Non tanto perchè Del Noce potrebbe non mangiare l’uovo di Pasqua da direttore. Caro Flavio Insinna, dovresti rifiutare perchè sarebbe un errore rifare Portobello. L’Italia (e la televisione) non è più quella di fine anni ’70 e seguenti. E un pò è anche colpa di Portobello. Tutti dicono che da Portobello sono nate decine di trasmissioni. Un amore di gioventù o un amico perduto sono diventati carrambate o postate per te. I teneri promessi sposi sono diventati treni dei desideri guidati da una cuoca provetta o tronisti in cerca di visibilità. I mercatini sono diventati telepromozioni a getto continuo. I piccoli inventori sono stati promossi a cervelloni. E’ vero; Portobello è una di quelle trasmissioni che hanno fatto la storia della tv e lì dovrebbe rimanere. Caro Flavio Insinna, se te la propongono, rifiuta. Pensa alla puntata del drammatico ritorno di Tortora dopo dieci anni di una ingiusta via crucis giudiziaria. Entrò in studio ormai minato dalla malattia e disse: “Dove eravamo rimasti”. Portobello è finito con l’ultima puntata condotta da Enzo Tortora. Caro Flavio Insinna, se poi decidi di presentare il nuovo Portobello sappi che non potrete andare in onda in contemporanea con Very Victoria. Il pappagallo ce l’ha Victoria Cabello e anche lì è muto come vuole la tradizione televisiva.
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martedì, dicembre 12, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Elisabetta Canalis, nonostante il gravoso impegno a Controcampo – Ultimo minuto, trovi il tempo di andare nelle altre trasmissioni per pubblicizzare il film di Natale che ti vede tra i protagonisti. La macchina promozionale del film è massiccia. Domenica la tua collega Sabrina Ferilli si è esibita da Costanzo in un duetto con la sua carissima amica Maria De Filippi in stile Casa Vianello (Costanzo le vedrebbe bene a fare teatro insieme). Il produttore Aurelio De Laurentiis si è fatto desiderare ma poi si è seduto in poltrona ed ha tessuto le lodi di tutto il cast e del tuo collega di sit-com Fabio De Luigi. A te ti hanno spedito a fare scherzi telefonici a Libero su Raidue e tra i giovani di TRL su Mtv dove era già stato il cast maschile. Il veejay pulcino Alessandro, ti ha chiesto com’è stato lavorare a New York e tu con sincerità hai ammesso: “E’ andata bene, ci siam divertiti molto. Devo dire che è bello lavorare lì. Non è male. Non è proprio come fare la tangenziale ogni mattina” (risatella…). Cara Elisabetta Canalis, fa piacere sapere che siamo nei tuoi pensieri.
ps. Cara Elisabetta Canalis, sei brava nella parte del pupazzo di neve nei provini per il Babbo Natale degli auguri Mediaset. Io però dico che prenderanno babba Ainett Stephens.
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lunedì, dicembre 11, 2006
Liberateli
Caro Pietro Taricone, il Grande Fratello sarà sempre la tua condanna. Ogni volta che vai in televisione per presentarti nelle vesti di attore c’è qualcuno che ricorda le tue gesta sotto la tenda improvvisata fatta con le coperte. Hai fatto il tuo ingresso trionfale a Quelli che il calcio senza calcio, accanto a Lina Sastri, con cui hai interpretato un film per la tv. La Sastri ti ha definito un “magnifico attore”. Poteva essere una importante consacrazione se la gnagna Antonella Mosetti non ti avesse chiesto: “Tu sei stato definito molte volte il guerriero. Sei un guerriero anche nell’amore, nella tua famiglia?”. Ti sei messo una mano sulla faccia e le hai risposto: “Oh, bella mia… io che ti devo dì… ad una domanda così, cosa si risponde?” (Effettivamente). La Sastri interviene ancora in tuo aiuto con l’ennesima definizione: “Forse più che un guerriero è un cavaliere, Pietro. Un cavaliere d’altri tempi. E’ un signore”. Persino l’imitazione di Beatrice Borromeo infierisce sul tuo telepassato ricordando che sei un “personaggio che viene dai reality”. Il tuo volto disapprova vistosamente l’ennesimo accostamento con la casa di Cinecittà. Dopo l’attrice impegnata, è il divulgatore scientifico Piero Angela a prendere le tue difese: “Mi fa simpatia Taricone perchè una persona poi deve essere giudicata, nel bene e nel male, per quello che fa. Lui c’ha questo marchio qui del Grande Fratello… ma basta… finito… adesso è un’altra persona. Ha fatto questa cosa, tra l’altro l’ha fatta in modo molto vincente dal punto di vista televisivo, è un viso e un sorriso che passa lo schermo. A questo punto giudichiamolo per quello che fa”. Non credo che Angela ti abbia difeso perchè ti ritiene una creatura in via di estinzione. Anche Max Ceppaloni Giusti in Mastella vorrebbe salvarti: “Ha ragione Piero Angela. Liberiamo Taricone dal Grande Fratello! Faccio un nuovo indulto solo per Taricone! L’ho fatto per tanti altri!”. Caro Pietro Taricone, se ti può consolare non sei il solo a doverti liberare da certe pesanti etichette. L’ex schedina oggi calendarina Sara Tommasi, è stata ospite al 30 contro 1 di Giletti. Le hanno fatto le solite domande sulla sua laurea alla Bocconi e ha dovuto persino superare un esame su “cosa sono il PIL e la Consob?”. Caro Pietro Taricone, lei a difenderla non aveva la Sastri e Angela anzi se l’è cavata molto bene da sola davanti a questa gnagna-domanda di Klaus Davi: “Abbiamo letto sui giornali… anche dei suoi interventi… sul fatto che insomma… ci sono delle sue colleghe che almeno… leggendo i giornali… hanno detto… che non è propriamente una passeggiata fare la sua carriera. In parole povere è difficile rimanere integri. Lei quindi è ancora convinta di continuare?”. Caro Pietro Taricone, come dici? Molto meglio la domanda della Mosetti? (Effettivamente).
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domenica, dicembre 10, 2006
il postino (o piccolo post)
Cara Adriana Volpe, condurre un programma di Michele Guardì resterà il tuo più alto traguardo televisivo. Quando si raggiunge un tale livello è difficile superarsi. Eppure io dico che hai il potenziale per diventare la nuova Simona Ventura. Non tanto per una certa somiglianza fisica e la naturale propensione al teleurlo. Come Simona, dai l’impressione di essere una seria professionista. Ieri a Mattina in famiglia su Raidue, si parlava del “rito della vasca da bagno”. Ti sei meravigliata che Barbara Chiappini riesca a leggere un libro mentre fa il bagno nella vasca “con il lume di candela intorno”. Anche Tiberio Timperi è un lettore da vasca: “Mi sono sparato l’ultimo Camilleri in una vascata da bagno”. E tu: “Ma come fate a leggere in vasca da bagno? Ma è difficile!… Io in bagno ho il televisore… bellissimo!”. Cara Adriana Volpe, brava. Una seria professionista deve restare costantemente aggiornata sul proprio lavoro. Lo sciacquone, lo tiri durante la pubblicità o quando vedi qualche collega che ti sta antipatica?
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sabato, dicembre 09, 2006
La nicchia di Frizzi
Caro Fabrizio Frizzi, Cominciamo Bene è una tranquilla trasmissione del mattino in cui stai vivendo la tua seconda giovinezza televisiva. I tempi del frizzolone da prima serata sono tramontati, anche se, tutte le volte che vedo Milly Carlucci sul palcoscenico di Ballando con le Stelle, mi aspetto di vederti da un minuto all’altro accanto a lei con la tua cartelletta da bravo presentatore (quando scommettevi che non avresti mai fatto il ballerino). Oggi fai coppia con Elsa Di Gati. Vi dividete il copione senza la minima gelosia e trattate svariati temi: dall’anniversario della morte di John Lennon al celibato sacerdotale; dalla commovente convalescenza della vostra collega Rita Forte che ha avuto un incidente, all’atteso ritorno in patria di Mario Polonio 210 Scaramella. Seguite diligentemente la scaletta e le domande preparate con cura da autori e redazione. Del vecchio Frizzi non indossi più gli occhialoni alla Prodi e le celebri risate sonore non sono più così sonore. Forse la Rai non ti passa nemmeno gli abiti di scena, altrimenti giovedì non avresti indossato quella giacca color ghiaccio con la cravatta regimental celeste, bianca e blu. Ora che perfino Gianni Morandi è diventato cattivo (dopo la cura Fiorello-Cugia) l’unico bravo ragazzo della tv italiana resti tu. Al momento di introdurre il tema “Sei buono o cattivo?” Elsa di Gati ha dovuto per forza rivolgerti la domanda: “Fabrizio… ne scelgo uno a caso… io lo so che tu sei buono… ci sono però dei momenti in cui diventi un pò cattivello?”. E tu: “Beh mi capita di diventare cattivello quando mi sento mancato di rispetto. Quando mi sento aggredito posso rischiare di passare dalla parte del torto. Mi è capitato raramente però diciamo che sono fondamentalmente buono, non buonista, però provocato talvolta ho avuto reazioni. Però adesso ho imparato a gestire meglio le eruzioni dello stomaco. Si può dire le eruzioni dello stomaco? Forse no”. Caro Fabrizio Frizzi, non dirle certe cose. C’è il rischio che a qualche dirigente venga in mente di sfuttare le tue eruzioni dello stomaco per farti tornare in prima serata come naufrago dell’Isola dei Famosi.
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venerdì, dicembre 08, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, ti sei buttato anima e tg sulla lapdancer del metrò; ma guarda un pò. Ieri la intraprendente ballerina Lisa-catwoman ha ripetuto il suo show “in esclusiva” per le tue telecamere; ma guarda un pò. Ad intervistarla hai mandato Stefania Cavallaro, la più lucignolesca tra le tue giornaliste; ma guarda un pò. Lisa ha presentato il “gruppo nutrito di donne assolutamente pazze” che la segue nelle sue imprese artistiche. Pare lo facciano per divertirsi e realizzare il sogno di partecipare a un programma televisivo; ma guarda un pò. Caro direttore di Studio Aperto Mario Giordano, anche grazie al tuo contributo la ragazza sta diventando un personaggio. Ti basterebbe poco per valorizzarla come hai fatto con Serena del Grande fratello non so che numero (anche se la devi dividere con Michele Cucuzza). Penso a certi artisti (?) di certe scuderie cadute in disgrazia. Già si vedevano fuori dai servizi del tuo tg. Invece tu gli hai ridato una speranza. Si iscriveranno ad una buona scuola di lapdance.
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giovedì, dicembre 07, 2006
il postino (o piccolo post)
Caro Michele Santoro, ad Annozero c’è la regola di non accettare le telefonate. Berlusconi lo sa ma ci prova lo stesso. Tu non cedi e il giovedì successivo devi riassumere quello che lui avrebbe voluto dire in diretta telefonica. Saresti ben lieto di ospitarlo in studio ma al telefono proprio no. Giovanni Floris di Ballarò non la pensa così. Martedì ha ricevuto una telefonata di Berlusconi (non è la prima) che voleva rassicurare il figliol poco prodigo Casini, riguardo la scadenza illimitata del vitello grasso. Caro Michele Santoro, e fagliela fare questa telefonata. Fagli dire quello che vuole e fagli dire pure un paio di “Santoro si contenga”. Lo sai che hanno deciso di ricontare le schede bianche e nulle? E’ quasi Natale; fatti questo regalo.
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mercoledì, dicembre 06, 2006
4 servizi + 2 interviste + il commento = Tg5 Mora
Caro Carlo Rossella, il tuo Tg5 delle 20 è stato quello che ha dato lo spazio maggiore alla nuova inchiesta su vallettopoli: 4 servizi + 2 interviste + il commento di Barbara Palombelli. Hai ripercorso la carriera dell’impresario dei televip Lele Mora. Ci hai riassunto le tappe della “sua irresistibile ascesa”: da cuoco a parrucchiere, a manager di Simona Ventura, passando per la qualifica di tuttofare di Loredana Bertè (lavaggio delle mutande compreso). Ci hai fatto vedere tutte le sue ville e quella volta che a Maurizio Costanzo ha detto che a lui non gli piace apparire. Hai fatto intervistare il direttore di Novella 2000 Luciano Regolo che, con un certo orgoglio, ha detto che Lele Mora ha dichiarato di avere buoni rapporti con tutti i direttori delle testate di gossip tranne che con il direttore di Novella 2000. Una tua inviata ha intervistato anche Emilio Fede che è stato a qualche cena organizzata da Mora in cui “non ho visto nulla di strano se non un padrone di casa che tentava di tenere in allegria, gentilezza e cortesia i suoi ospiti”. Fede ha precisato che il magistrato Woodcock lo ha sentito riguardo al filone dell’indagine sulle agenzie fotografiche che si facevano pagare per non far pubblicare foto compromettenti dei vip (e Fede che c’entra? Boh e pure mah). La chiusura l’hai affidata alla fidata Barbara Palombelli: “Siamo tutti oggetto di filmati, di intercettazioni, siamo tutti meno liberi. Basta un compagno di scuola, un collega, una telecamera al supermercato e in banca per sentirci minacciati da un possibile ricatto. Ci sono persino gli ex fidanzati che mandano in rete i filmini a luci rosse per vendicarsi. Forse siamo tutti meno liberi. La profezia di Orwell si è verificata dobbiamo fare veramente tutti attenzione. Anche se possiamo anche divertirci con il calciatore e la velina”. Caro Carlo Rossella, non mollare. Non lasciarti imbambolare dall’atmosfera natalizia. Vai avanti. Continua ad indagare, ad approfondire e a tenerci informati su fatti così rilevanti per la vita di ciascuno di noi. Di una cosa sola ti prego. Togli le telecamere dalla redazione del tuo tg. Non vorrei che qualche collega burlone si venda le immagini della Palombelli struccata.
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martedì, dicembre 05, 2006
I babyvip di Mtv
Caro direttore di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, quando i veejay italiani si riposano, trasmetti i programmi della Mtv americana. Uno dei tuoi preferiti è quello in cui si racconta la vita favolosa delle star hollywoodiane. Ieri hai trasmesso la classifica dei “20 figli più graziosi” e famosi. In Italia siamo abituati a vedere il volto coperto dei babyvip su giornali e tv. Nel programma che hai trasmesso tu, non solo i volti dei babyvipmilionari non sono coperti, sono anche protagonisti di copertine e giornali a suon di esclusive. I servizi sono commentati dai gossippari d’oltreoceano che fanno sembrare il vecchio Enrico Papi un angioletto. Ci dicono che, dopo l’Oscar della madre, il figlio di Reese Whitterspoon ha visto salire le sue quotazioni al punto che “la cacca di Deacon ha iniziato a emanare un odore più gradevole”. Il figlio di Donald Trump “dorme in una culla che vale miliardi… me lo immagino a lanciare diamanti, circondato da migliaia di dollari… ha già il mondo in pugno”. Essere il figlio di Gwen Stefani equivale ad “essere il top dei top” e lo si capisce dal fatto che, secondo il commentatore, il bambino (nato a maggio di quest’anno) ne è consapevole perchè con i suoi gesti dice: “Sarò una star per i prossimi 20 anni. Indietro, questo è il mio trono”. Caro direttore di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, la figlia di Tom Cruise per molti mesi non è stata mostrata in pubblico e si è sparsa la voce “che la bambina fosse un’aliena”. Al secondo posto della classifica c’è la figlia di Angelina Jolie e Brad Pitt che “ha le stesse labbra di Angelina”. L’hanno siliconata appena nata? Rullo di tamburi. Al primo posto dei 20 figli più graziosi dei famosi d’oltreoceano? Ma certo! Il figlio celebre più grazioso del mondo è il figlio di Britney Spears che per la commentatrice “è l’uomo del momento… è sempre più interessante… sta diventando una superstar… è un bambino irresistibile… è sempre in mezzo ai pettegolezzi che lo voglia o no… è caduto dal seggiolone”. Il pubblico giovane di Mtv sarà lieto di seguire la crescita di tutti questi piccoli Paris Hilton. Caro direttore di Mtv Italia Antonio Campo Dall’Orto, credevo che ieri non saresti riuscito a trasmettere nulla di peggio di TRL con Christian De Sica, Claudio Bisio e Fabio De Luigi che pubblicizzavano il film di Natale. Invece.
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sabato, dicembre 02, 2006
torno lunedì o martedì; buona domenica.
il postino (o piccolo post)
Cara ex schedina Linda Santaguida, hai disceso le scale dello studio della Vita in diretta allargando le braccia come Wanda Osiris. A Michele Cucuzza hai parlato dei tuoi studi da attrice: “Ho studiato. Mi manca la pratica. Il cinema è il mio obiettivo finale… però Michele… secondo me poi alla fine… la cosa più bella sarebbe se proprio dovessi esprimere un mio sogno,… è quello di diventare un’artista con la A maiuscola”. Cucuzza ti ha fatto gli auguri e poi ha mandato in onda un’ intervista al tuo fidanzato Costantino di Maria De Filippi che smentiva la tua gravidanza. Al rientro in studio hai confermato che non sei in dolce attesa: “E’ allucinante quello che scrivono i giornali”. Cucuzza ha cambiato discorso: “Non è vero che Costantino è arrogante… ma quante gliene hanno dette?”. Anche in questo caso hai smentito. Cara ex schedina Linda Santaguida, tra un pò nessuno ricorderà il tuo passato di schedina o la tua partecipazione all’Isola dei famosi. Ma se un giorno diventerai un’attrice affermata ci sarà sempre un inviato della Vita in diretta che ricorderà la tua storia con Costantino di Maria De Filippi. Per scrollartelo di dosso devi vincere l’Oscar. Io dico che vi sposate.
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venerdì, dicembre 01, 2006
Bonolis insegna
Cara Simona Ventura, è un film che ho già visto. S’intitolava: Bonolis lascia la Rai e torna a Mediaset? E’ di ieri la notizia che non rifarai l’Isola dei famosi: “Sto riflettendo. E’ stato un programma magico, ha segnato uno dei momenti più importanti della mia vita, ma è arrivato il momento di fare il punto. Tra un pò vado a Roma, ho un appuntamento col direttore di Raiuno, Del Noce. Vediamo. L’Isola dei famosi è legata a un sentimento, diciamo a una stagione professionale, che un pò si è conclusa. Ho bisogno di nuovi obiettivi e poi voglio andare via mentre sto ancora vincendo” (dal settimanale A – Anna uscito ieri). Il film potrebbe proseguire con il tira e molla di dichiarazioni tue e della Rai sulla prossima scadenza contrattuale. Poi a maggio potrebbe uscire l’annuncio: Simona Ventura lascia la Rai e torna a Mediaset. Qualcuno ti rinfaccerebbe le dichiarazioni di amore eterno per la Rai. Altri ricorderebbero che avevi annunciato il ritiro dopo il 2007. A Mediaset ti affiderebbero il Grande Fratello Vip e Quelli che il calcio… ce l’hanno. Condurresti la Notte dei telegatti e in un paio di anni potresti dirigere la rete giovane del gruppo. Cara Simona Ventura, alla fine resterai alla Rai. Avrai il sabato sera di Raiuno e scopriremo una nuova Simona Ventura tutta lacrime e carrambate. Una Ventura sentimentale e misurata; allegra ma non troppo; in abito da gran gala senza scollacciature; Valentino al posto di D&G. Cara Simona Ventura, qualunque sarà la sceneggiatura di questo film non regalarci troppe anteprime sui giornali. Lasciaci la magia della sorpresa e la speranza che sia tutto un brutto sogno.
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