Giass, che sarebbe stato un grande flop era già scritto sul volto e nelle parole di Antonio Ricci nella video intervista di Grazia Sambruna di Tv Blog

Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, il grande flop del programma Giass di Antonio Ricci in prima serata su Canale 5 ha ricevuto la certificazione definitiva alla seconda puntata crollata al 7% di share (2 milioni di telespettatori). Un risultato che rivaluta persino il 7% di share fatto nel luglio 2012 da Quinta Colonna di Salvo Sottile. La prima puntata di Giass (i miei tweet) , che già aveva fatto gridare al flop, aveva ottenuto l’11% di share con 3milioni e 400mila telespettatori. Se dopo una Caporetto simile, Giass non verrà chiuso me ne darò solo una spiegazione: la tua sudditanza psicologica e culturale nei confronti di Antonio Ricci che ti ha lanciato nello sfavillante mondo della tv in qualità di figurante paninaro di Drive In

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Paola Perego e “lo scoop” una suora concorrente di The Voice of Italy

Cara Paola Perego, l’aria di primavera risveglia una certa eccitazione alla Vita in diretta (Rai 1). Ieri Pippo Baudo, in collegamento dalla comunità per tossicodipendenti di San Patrignano, ha portato come cattivo esempio, il recente caso di cronaca con protagonista Federica Gagliardi, giornalisticamente ribattezzata “la dama bianca” quando fece parte della delegazione che accompagnò il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al G8 di Toronto del 2010. Nel parlare di lei, Pippo Baudo si è lasciato andare ad una espressione molto colorita che ha messo in seria difficoltà il co-conduttore Franco Di Mare. Ma ieri a La vita in diretta anche il direttore di Visto Roberto Alessi, opinionista fisso dei tuoi spazi gossippari, era particolarmente eccitato.

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Gerry Scotti, il sassolino sul flop di Io Canto e l’OK di Paolo Bonolis per Avanti un altro

Caro Gerry Scotti, in una conversazione con Diego Testa (@Caustica_mente) hai dimostrato ancora una volta che, quando a Mediaset c’è da dirgliene quattro, non gliele mandi a dire. Mi ha molto colpito la tua dichiarazione in risposta alla domanda sul sensibile calo di ascolti dell’ultima edizione di Io Canto:

“Si, ma è quel genere ad essere in difficoltà e metterlo alla domenica è stata una scelta scellerata. Andava protetto, ma tant’è: hanno un titolo in meno” (da Caustica_mente del 10/3/14).

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La7 chiude Linea Gialla di Salvo Sottile per bassi ascolti: due tweet di Caro Televip

Rai 2, tutte le strade portano al flop

Caro direttore di Rai 2 Angelo Teodoli, la tua è una rete condannata a dover sempre dimostrare che gli ascolti che fa sono sufficienti a giustificare il nome che porta. E’ del tutto inutile riassumere i tanti passaggi di direzione e i tanti cambi editoriali che hanno caratterizzato la storia recente del secondo canale della Rai, per poterne giustificare le difficoltà croniche. Qualsiasi analisi approfondita si decidesse di fare sul rapporto qualità/quantità dei programmi vecchi e nuovi di Rai 2, porterebbe alla stessa conclusione: non si trova una soluzione affidabile e stabile per dare una svolta alla rete.

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Mediaset chiude Radio Belva dopo la prima puntata: il pubblico tradizionale di Retequattro lo apprezzerà

Caro direttore di Retequattro Giuseppe Feyles, hai sospeso Radio Belva dopo la prima, terribile, puntata. A Mediaset preferite non usare il termine chiusura perché l’orgoglio professionale ve lo impedisce e vi costringe a trasformare un errore grande come una casa in un errore “di messa a punto” per cui dovete “tornare ai box”. L’uso della metafora da formula 1 mi ha fatto ridere almeno quanto le vostre dichiarazioni ufficiali.

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Con Radio Belva, Retequattro sprofonda nell’abisso del trash e il pubblico la abbandona

Caro direttore di Retequattro Giuseppe Feyles, dopo la messa in onda della prima puntata di Radio Belva non basterebbero 100 puntate del raffinato Downton Abbey per risollevare la tua rete dall’abisso trash in cui sta sprofondando. Hai deciso che, oltre a Quinta Colonna, ci voleva qualcosa di ancora più sconclusionato per demolire il concetto di talk show di attualità e politica. Per farlo ti sei rivolto a due specialisti dell’ammuina radiofonica: Giuseppe CrucianiDavid Parenzo, animatori del programma La Zanzara su Radio 24. Cruciani e Parenzo hanno fatto della provocazione il segno distintivo del loro giornalismo e, in questo periodo di crisi economica, sociale e politica, cavalcano lo smarrimento generale, alimentandolo con la confusione delle loro quotidiane iperboliche rappresentazioni radiofoniche dell’Italia.

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