Bianca Berlinguer e Mauro Corona: quando la coppia conduttrice-opinionista scoppia

Cara Bianca Berlinguer, aver inserito il montanaro-scrittore Mauro Corona nel cast fisso di #Cartabianca è una delle caratterizzazioni più forzate degli ultimi anni in un talk show di attualità e politica.

Il suo contributo non era e non è indispensabile per lo sviluppo della discussione ma riempie interi blocchi di trasmissione nella migliore tradizione della nobile arte del fare le nozze con i fichi secchi.

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7 Cari Tele Tweet su Marcuzzi, Greco, Pier Silvio, Mentana, Fialdini, Fazio, Berlinguer

Alessia Marcuzzi fuori dal programma sul mondiale #Russia2018 e fuori dal #WindSummerFestival il prossimo anno all’ #isola ? Si ma come concorrente in cerca di rilancio!

Alessandro Greco anche oggi mi è sembrato particolarmente pungente nei confronti di @RaiUno per la chiusura di #zeroelode nemmeno una parola di polemica ma, gli accenni sulla “fine” del programma, valgono 1000 parole! Guarda se non mi finisce su #Italia1 !

Negli Usa la Abc cancella Roseanne, una sit-com di successo, per un tweet razzista della protagonista Roseanne Barr. Caro #PierSilvio quanto hai da imparare dai dirigenti delle reti americane! #GF15

#bersagliomobile il confronto tra Calenda e Giorgetti, tutto basato sui contenuti in modo civile e corretto. C’è il botta e risposta condotto in modo esemplare da Enrico Mentana. E il valore aggiunto: la totale, ripeto, totale, assenza di applausi @SalernoSal

Una delle qualità di Francesca Fialdini era la “freschezza” del suo primo piano. Non ho seguito #lavitaindiretta in questa stagione tv ma, a mesi di distanza dall’ultima volta che l’ho vista, noto un appesantimento del trucco. Un altro punto a sfavore.

Sta per finire la prima stagione di @chetempochefa su @RaiUno il conduttore @fabfazio in tutta onestà, rispetto alla quantità di ospiti e mezzi a disposizione, è pienamente soddisfatto della media generale degli ascolti che ha fatto la domenica e il lunedì?

#cartabianca continua a puntare sulla sit-com Casa Corona-Berlinguer. Le frontiere dell’ infotainment: lo scrittore montanaro fa il piacione con la “direttrice” che gioca a fare la piaciona con lui. Praticamente è come il Saturday Night Live.

Bianca Berlinguer intervista Al Bano a #Cartabianca: i tweet e i video tweet di Caro Televip

#Cartabianca di Rai 3 e quel “tra poco l’intervista di Bianca Berlinguer ad Asia Argento”

Cara Bianca Berlinguer, non mi piaceva il tuo #Cartabianca del daytime pomeridiano pertanto sono stato indifferente alla soppressione del programma in quella collocazione oraria e sono lieto che sia stata restituita mezz’ora di trasmissione a Geo di Sveva Sagramola.

#Cartabianca non mi piace e non lo seguo nemmeno nella collocazione in prima serata del martedì. Ieri però avevi uno scoop che avrei voluto seguire dal primo all’ultimo minuto: una tua intervista all’attrice e regista Asia Argento, una delle star che negli ultimi giorni hanno parlato delle molestie subite dal produttore americano Harvey Weinstein.

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Matteo Renzi ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca: due tweet di Caro Televip

Ma che bella foto della conduttrice di Cartabianca Bianca Berlinguer: proprio appropriata per il titolo della puntata

Cartabianca di Rai 3 raggiunge solo lo scopo principale: ricollocare Bianca Berlinguer 

il postino (o piccolo post)

La Rai aveva il serio problema di ricollocare l’ex direttrice del Tg3 Bianca Berlinguer e lo ha fatto affidandole una striscia quotidiana dalle 18.30 alle 18.53 su Rai 3 a far da traino al “suo” Tg3. Lei ha accettato e mai vendetta è stata più tremenda perché più che un traino Cartabianca è un masso appeso al collo. Anche del telespettatore che avrà il coraggio di vederlo. Cartabianca è un prodotto low cost che più low non si può. Lo studio in stile vecchia Rai dei tempi di Rodolfo Valentino è la cosa più moderna e interessante del programma.

La ricollocata Bianca Berlinguer è noiosa, lenta, prevedibile. C’è da chiedersi perché alle 18.30 una persona con un minimo di allegria inside dovrebbe vedere le interviste da sonno della Berlinguer. Chi dovrebbe dare brio al programma è Gabriele Corsi che sta a Cartabianca come Dario Vergassola sta a Sunday Tabloid di Rai 2: un disastro. Ma la colpa più grande di chi ha deciso questa ricollocazione è quella di aver tolto 25 minuti a Geo un programma interessante e fatto bene che a quell’ora venerdì scorso è stato visto da 1.700.000 spettatori (11% di share). Cartabianca non è buono nemmeno come riempitivo nel palinsesto notturno. Togliere tempo ad una certezza come Geo è una sciocchezza tipica della nuova Rai 3 di Daria Bignardi. Cartabianca di Bianca Berlinguer è buono solo per ricordare la battuta di Totò nel film I due colonnelli.

Con Tatiana Lisanti il Tg3 delle ore 19 è un po’ più sprint

Cara direttore del Tg3 Bianca Berlinguer, mi ha fatto una buona impressione Tatiana Lisanti come conduttrice dell’edizione delle ore 19 del Tg3. Per anni è stata la conduttrice del GT Ragazzi e vederla alla conduzione dell’edizione principale del Tg3 fa molto “effetto ringiovanimento”. Immagino che la cosa non dispiacerà al nuovo segretario del PD Matteo Renzi e questo mi fa pensare che forse mi sbagliavo a non vederti adatta come direttore del Tg3 del nuovo corso renziano. La Lisanti è disciplinata, puntuale e misurata quando legge le notizie e lancia i servizi ma diventa peperina quando conduce le interviste in diretta. Durante il Tg3 delle ore 19 del 3/1/14 ha intervistato il senatore del Movimento 5 Stelle Michele Giarrusso. L’argomento del giorno (e dell’intervista) era: “Le 3 proposte sulla legge elettorale fatte da Matteo Renzi”.

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Non ce la vedo Bianca Berlinguer come direttore del Tg3 con un PD governato da Matteo Renzi

Cara direttore del Tg3 Bianca Berlinguer, è un momento non proprio idilliaco per essere il direttore del telegiornale più vicino al Partito Democratico. Le storiche divisioni e diatribe interne stanno vivendo una nuova stagione legata all’azione dirompente del rottamatore Matteo Renzi, ormai vicinissimo a diventare segretario del partito erede del Partito Comunista Italiano. Niente di più lontano dalla figura di tuo padre Enrico, grande segretario di quel grande partito. Oggi, guardare a quel P.C.I. è come guardare qualcosa che sembra non essere mai esistito.

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