Senza categoria
The Girls on the Bus di Netflix non parlerà delle campagne elettorali di Hillary Clinton. La precisazione di Amy Chozick.
Viva Rai Play di Fiorello: piccolo studio, piccolo show?
Fiorello un volano per Rai Play? Netflix e Amazon Prime possono dormire sonni tranquillissimi
Perché non è vero che Sanremo è sempre Sanremo: soprattutto Sanremo 2019
Caro direttore artistico del 69° Festival della Canzone Italiana di Sanremo Claudio Baglioni, non mi piace il cast dei cantanti in gara e questo sarebbe già un buon motivo per non guardare lo show. La sopravvalutatissima Virginia Raffaele co-conduttrice con te e Claudio Bisio difficilmente avrei potuto digerirla per più di una serata. Poi ci sono le polemiche sulla quota artisti legati ad una sola agenzia che non mi predispone alla visione serena.
Aver invitato Alessandra Amoroso in qualità di super ospite è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della santa pazienza.
Lodovica Comello per la terza volta alla conduzione di Italia’s got talent: peccato, potrebbe e dovrebbe fare altri show
Se vuoi candidare Caro Televip ai #MIA18: il link alla scheda per la votazione
Se vuoi candidare Caro Televip ai #MIA18 Macchianera Internet Awards, nella categoria 12 Miglior Sito Televisivo, questo è il link alla scheda per la votazione. Si deve indicare l’indirizzo del blog http://www.carotelevip.net e si deve esprimere il proprio voto per almeno 8 categorie. Grazie! Akio.
Mediaset e la chiusura dei programmi politici populisti di Retequattro, Dalla vostra parte e Quinta Colonna
Caro vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi, non guardavo programmi come Dalla vostra parte di Maurizio Belpietro e Quinta Colonna di Paolo Del Debbio.
Il taglio populista, urlato, mi infastidiva anche perché mi è sempre sembrato eccessivo lo spazio concesso alla Lega di Matteo Salvini.
Sandro Mayer che assegna il tesoretto: che gara di ballo è quella di Ballando con le stelle?
Cara Milly Carlucci, anche ieri sera Ballando con le stelle di Rai 1 ha preso una batosta nella sfida degli ascolti contro C’è posta per te di Canale 5: 19.3% di share contro il 26.1%. Ben 7 punti in meno proprio come la prima puntata. Il bicchiere mezzo pieno dice che hai tenuto, quello mezzo vuoto dice che sei scesa sotto il 20%. Da parte mia ieri avevo un motivo in più per seguire il tuo show e non quello della De Filippi: la brutta ospitata trash di Luciana Littizzetto. No, non sono scappato da Canale 5 perché il volto di punta della domenica sera di Rai 1 stava facendo il gioco della co-conduttrice a titolo gratuito del Festival di Sanremo 2017 di Rai 1 Maria De Filippi.
Ho seguito Ballando con le stelle perché volevo vedere chi avrebbe meritato il primo posto in classifica e chi sarebbe stato eliminato. Le gare mi appassionano. Tu mi confermi che Ballando con le stelle è una gara? Io ho qualche dubbio sul tuo concetto di gara. Dopo la prima puntata ho fatto un elenco dei limiti di questa edizione di Ballando. Quello più legato al concetto di gara è aver tolto alla giudice internazionale di danza Carolyn Smith la possibilità di assegnare “il tesoretto” finale e averla data al giornalista di cronaca rosa Sandro Mayer. L’assegnazione del tesoretto è fondamentale per salvare una coppia dalla eliminazione e quindi andrebbe assegnato, come è sempre stato, secondo criteri tecnici legati alla danza e non secondo i criteri tecnici assegnati da un giornalista che di tecnica del ballo ne sa meno che di ricrescita dei capelli. Cara Milly Carlucci, quando ieri sera ho visto che Nathalie Guetta finiva al primo posto grazie soprattutto al tesoretto assegnatole da Sandro Mayer anziché finire al ballottaggio per essere eliminata, mi sono chiesto: che gara è? La risposta che mi sono dato: una brutta gara di ballo e sono ben lieto che la gara televisiva la stravinca Maria De Filippi. Sono queste le scelte che mi allontanano da Ballando con le stelle come se fosse una qualunque Isola dei famosi.
Dance Dance Dance in prima serata su TV8: l’ho abbandonato dopo la seconda puntata
Cara direttrice di TV8 Antonella D’Errico, per un attimo (una puntata) mi sono illuso che l’edizione 2018 di Dance Dance Dance sarebbe stata quella giusta per riportarmi a seguire con continuità almeno una prima serata a settimana di TV8. Illusione svanita già dopo la seconda puntata.
E pensare che per non avere spoiler e godermi lo show mi sono anche impegnato a non seguire su Twitter i commenti di chi vede il programma due giorni prima su Fox Life nell’offerta a pagamento di mamma Sky.