Caro Mork, sei stato uno dei personaggi televisivi che ho amato di più. Il tuo arrivo sugli schermi televisivi italiani alla fine degli anni ’70, è stato uno degli effetti speciali più dirompenti della neonata tv a colori. Il tuo costume rosso da alieno e poi i tuoi abiti multicolor da alieno tra gli umani, sprizzavano energia ad ogni inquadratura.

Tu, invece, nonostante la potenza del tuo dito, sprizzavi tenerezza ad ogni battuta. Eri un personaggio, ingenuo, semplice, alla scoperta della complessità degli umani, del loro modo di vivere, di pensare, di stare insieme agli altri. Il più delle volte non li capivi gli umani, nonostante l’aiuto amorevole di Mindy, la terrestre che ti aveva ospitato e che amavi di un amore puro e spontaneo che ti procurava turbamenti, perché era un sentimento che provavi per la prima volta. Nemmeno rivolgerti a Orson, lo spirito guida del tuo pianeta Ork, ti fugava completamente i dubbi sul perché gli umani si comportano come si comportano. Il tuo personaggio è stato quello che ha lanciato l’attore Robin Williams (morto lunedì scorso), diventato una star di Hollywood, unico per la tipologia di personaggi che ha interpretato. A ben vedere, in ciascuno di quei personaggi c’è stato un pizzico di Mork; la tua allegria contagiosa, la tua originalità, il tuo disincanto, la tua melanconia di fondo. Na-no, Na-no! Mr. Williams.