Una buonissima notizia: Binario 21, in prima serata su Rai 1, è stato visto da 4.655.000 spettatori pari al 22.5% di share

Una buonissima notizia dagli ascolti di ieri. Binario 21 è stato visto da 4.655.000 spettatori pari al 22.5% di share (fonte davidemaggio.it). Liliana Segre accompagnata da Fabio Fazio ha raccontato la sua deportazione ad Auschwitz.

Un momento altissimo di televisione in cui la senatrice a vita Liliana Segre ha ricordato quella giornata del 1944 quando, allora tredicenne, venne deportata ad Auschwitz insieme ad altre 604 persone: di loro, ne tornarono solo in ventidue.

Continua a leggere
Pubblicità

Ma che belle parole! Luciano Rispoli. Il fascino discreto della radio e della TV. Di Mariano Sabatini (Vallecchi Firenze Editore). Consigliatissimo da Caro Televip.

A 90 anni dalla nascita di Luciano Rispoli (nato il 12 luglio 1932 a Reggio Calabria) è uscito in questi giorni il libro “Ma che belle parole! Luciano Rispoli, il fascino discreto della radio e della TV” scritto da Mariano Sabatini per Vallecchi Firenze Editore.

Per chi come me è stato un ventenne telespettatore di “Parola mia” (andava in onda in quello che oggi è il preserale di Rai 1) è un libro che riaccende l’entusiasmo per quella Rai che ancora sapeva catturarmi con un appuntamento quotidiano per me irrinunciabile.

Continua a leggere

Teche Teche Tè monografico su Ballando con le stelle: la certificazione della brutta tv fatta da Rai 1 negli ultimi 17 anni

Caro direttore di Rai 1 Stefano Coletta, ieri il programma estivo di montaggio amarcord Teche Teche Tè ha dedicato una puntata monografica al programma Ballando con le stelle, che, Covid-19 permettendo, dovrebbe tornare sabato prossimo 19 settembre per la quindicesima edizione.

Si tratta di uno dei programmi di punta della rete ammiraglia Rai e quindi rappresenta anche il livello degli show Rai degli ultimi 15 anni. Dal confronto con gli show in bianco e nero (e anche con quelli dai colori sbiaditi del nastro magnetico), la Rai 1 rappresentata da Ballando con le stelle ne esce impietosamente distrutta. Per mesi Teche Teche Tè ha mostrato i pezzi di tv con i grandi show e i grandi artisti che hanno fatto la storia. Ieri, in mezzo a due balletti, i pezzi di storia di Ballando con le stelle erano rappresentati dalle liti della giuria con i concorrenti (una su tutte la querelle tra Selvaggia Lucarelli e Asia Argento). Inutile aggiungere altro. Chi come me commenta la programmazione di Rai 1 da 17 anni è da 17 anni che si chiede “che cosa rimarrà di rilevante nella teche Rai di questa brutta tv?”. Il Teche Teche Tè di ieri sera mi ha dato la peggiore conferma che potessi avere: la televisione fatta da Rai 1 negli ultimi 17 anni ha ben poco di straordinariamente indimenticabile da regalare ai telespettatori dei Teche Teche Tè del 2040.

Intitolare a Luciano Rispoli la Sala A della sede Rai di via Asiago 10. Una proposta sacrosanta fatta da Fiorello e Mariano Sabatini oggi a Viva Raiplay

Pippo Baudo e Corrado: una riflessione sulla due giorni di meritata celebrazione

Negli ultimi due giorni, la televisione italiana ha celebrato due suoi miti: Pippo Baudo e Corrado. Il primo, con il programma Buon compleanno Pippo su Rai 1 da lui condotto e con tanti super ospiti. Il secondo, con l’ultima puntata de La Corrida (1997) su Canale 5 quella del suo addio alla tv.

Due serate di inizio estate in cui il pubblico adulto ha ritrovato molte atmosfere del proprio vissuto di telespettatore. Fare confronti tra quei personaggi e quella tv con l’oggi è giusto ma fino ad un certo punto. Ogni espressione mediatica è figlia del proprio tempo. Nel bene e nel male. È significativa però la generale accoglienza positiva che queste due celebrazioni televisive hanno avuto sui social media. Il “sentiment” dei “cattivissimi” social ci ha detto che la qualità dei prodotti e dei personaggi televisivi è ancora un valore per il pubblico. Se è vero che oggi c’è tanta, troppa, brutta tv che fa ascolti è anche vero che la tv che resta nel tempo è solo quella di qualità. La tv trash, la tv che urla, la tv maleducata, la tv senza contenuti, la tv fatta con personaggi senza talento è una tv usa e getta. Produce quello che serve al marketing in quel momento ma a lungo termine finisce nel dimenticatoio. È una tv rancida che non ti resta nel cuore e nei ricordi più belli. Una tv che non avrà mai la dignità e l’onore di essere celebrata in futuro. Nello show del 2019 Pippo Baudo ha indossato lo smoking nero, la camicia bianca e il papillon. Nello show del 1997 Corrado indossava lo smoking nero, la camicia bianca e il papillon. E non è una coincidenza.

La Corrida omaggio a Corrado: il live tweeting di Caro Televip

Continua a leggere

“Roma non perdona. Come la politica si è ripresa la Rai” di Carlo Verdelli (Feltrinelli) il live tweeting della lettura di Caro Televip.

Ho appena acquistato (17/3/19) il libro di Carlo Verdelli “Roma non perdona. Come la politica s’è ripresa la Rai” (Feltrinelli ed). Ho letto le prime 5 pagine e dire che spara a raffica, alzo zero, è poco. #poveraRai

Lette le prime 20 pagine del libro di Verdelli sulla Rai: sarà tutto un “quanto sarebbe stata bella la Rai di Campo Dall’Orto se Renzi non l’avesse mandata a schiantarsi contro un iceberg e la cassa con il mio piano editoriale non fosse finita in magazzino?”

Dal libro di Verdelli sulla Rai: “sembra un transatlantico arenato che, se non riprende in fretta il mare, rischia di trasformarsi in una carcassa da smembrare, come la sciagurata Costa Concordia”. Non era la persona giusta nel posto giusto #poveraRai

Continua a leggere

Unici di Rai 2: la puntata su Non Stop nel live tweeting di Caro Televip

Continua a leggere

Guarda… stupisci: come rendere inguardabile un ottimo show

Caro ex direttore di Rai 2 Andrea Fabiano, Guarda… Stupisci con Renzo Arbore, Nino Frassica e Andrea Delogu, può essere considerato l’ultimo programma riconducibile alla tua direzione.

E’ lo spin-off del programma con cui nel dicembre 2017 Rai 2 ha celebrato il trentennale di Indietro Tutta che non mi era piaciuto perché è un programma talmente cult che il confronto con l’originale è impossibile da sostenere anche per Renzo Arbore che lo ha ideato.

Continua a leggere