La Rai sottovaluta la Social Tv: il caso di Rai 2 e “l’eccesso di pudore” su una scena di How to get away with murder

Cara presidente della Rai Monica Maggioni, la Rai 2 diretta da Ilaria Dallatana ha fatto una brutta figura in tutto il mondo perché venerdì scorso ha trasmesso in prima serata la serie Le regole del delitto perfetto (How to get away with murder) tagliando la scena di un bacio tra due uomini, Connor, uno dei protagonisti della serie, e quello che poi diventerà il suo fidanzato.

Nell’era della social tv questo errore è diventato planetario.

I fan italiani della serie hanno twittato il loro disappunto “chiocciolando” lo showrunner della serie Pete Nowalk e l’attore Jack Falahee che interpreta Connor, i quali hanno immediatamente risposto scandalizzati per essere stati censurati [Nowalk] [Falahee]. Ovviamente anche la produttrice Shonda Rhimes ha twittato per difendere dalla censura una delle sue creature di grande successo. Il direttore di Rai 2 Ilaria Dallatana ha peggiorato le cose con la sua spiegazione dell’accaduto:

“Non c’è stata nessuna censura, semplicemente un eccesso di pudore dovuto alla sensibilità individuale di chi si occupa di confezionare l’edizione delle serie per il prime time” (da corriere.it del 9/7/16).

Una pezza peggiore del buco che ha alimentato le polemiche ed il tam-tam in rete. Rai 2 ha deciso di ritrasmettere senza tagli le prime puntate della serie (ieri, domenica) e lo ha comunicato tramite un tweet dell’Ufficio Stampa Rai a Shonda Rhimes (tra l’altro sbagliando a scrivere l’account di Rai 2 che è @RaiDue e non @Rai2, salvo poi riscrivere correttamente il tweet).
Cara presidente della Rai Monica Maggioni, per questo “eccesso di pudore” la Rai è stata bersagliata per due giorni sui social e hashtaggata con #Raiomofoba, di certo una accusa ingiusta ma inevitabile nell’era della Social Tv. Il caso Rai 2- How to get away with murder, entra di diritto nella storia della Social Tv. A chi come me fa Social Tv commentando tutti i giorni i programmi televisivi, è chiara già da alcuni anni l’importanza di questa componente ormai essenziale della programmazione televisiva. A quanto pare però le difficoltà a gestire i social non le hanno solo i singoli televip ma anche quelle emittenti televisive che continuano ad usarli solo in via promozionale e non come strumento di confronto con i telespettatori. Il bello è che avete ingaggiato anche Antonella Di Lazzaro (già dirigente di Twitter) come esperta digital! Che fa questa esperta digital? Qualche nozione social ai dirigenti Rai l’avrà data spiegando che ormai ogni loro azione, nel bene e nel male, può essere amplificata a dismisura dalle reazioni dei social network? C’è qualcuno in Rai, che ha compiutamente capito che è fondamentale essere pronti a rispondere alle situazioni di “crisi social”? C’è qualcuno che ha capito che i social network sono una estensione del prodotto televisivo che va in onda e che oggi è il pubblico dei social a completare ed integrare le trasmissioni televisive?
Cara presidente della Rai Monica Maggioni, l’idea che mi sono fatto è che la Rai nel 2016 pensa di essere social solo perché invita alle conferenze stampa i principali siti specializzati che fanno le intervistine ai propri televip e scrivono gli articoletti sulla base dei vostri comunicati stampa. Una Rai che usa i social per fare i sondaggetti tipo quelli de Il grande match di Rai 1, ovvero, chiedere ai telespettatori di rispondere quale tra tre giocatori da voi segnalati è stato il migliore in campo nelle partite di Euro 2016.
Una Rai che in tutte le trasmissioni dice “scriveteci sui social per dirci la vostra” ma che non è in grado di dire la sua sui social.
Cara presidente della Rai Monica Maggioni, la dimensione del fenomeno Social Tv non può essere ulteriormente sottovalutata dalla Rai. Tra i compiti dei vostri dirigenti oggi non può non esserci la capacità di pensare, realizzare e trasmettere i programmi sapendo che saranno commentati dai social network in tempo reale. Non servono doti di preveggenza per sapere che una serie tv come How to get away with murder ha tantissimi fan pronti a segnalare e ad indignarsi per il taglio di una scena con uno dei protagonisti più amati. Più che un eccesso di pudore, quello di Rai 2 è stato un eccesso di ignoranza social (oltre che sociale).
In quanto alla giustificazione del direttore Ilaria Dallatana, non ci sono parole. Un direttore che definisce un errore del genere come “un eccesso di pudore dovuto alla sensibilità individuale di chi si occupa di confezionare l’edizione delle serie per il prime time”, fa pensare che probabilmente non ha mai dato direttive su come trattare i grandi temi della società contemporanea e, se così fosse, dovrebbe solo rassegnare le sue dimissioni.

 

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3 risposte a "La Rai sottovaluta la Social Tv: il caso di Rai 2 e “l’eccesso di pudore” su una scena di How to get away with murder"

  1. akio 11 luglio 2016 / 11:06

    Caro Giuseppe, per la prima volta mi vedo costretto a non approvare il tuo commento. Su questo blog non è consentito fare distinzioni di “normalità” riguardo alle scelte sessuali delle persone. Mi dispiace molto.

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