Fabio Fazio sul Nove rafforza il valore di tutte le reti “minori” del digitale terrestre gratuito in chiaro.

Il digitale terrestre ha spezzettato l’offerta televisiva dando un valore ed un significato anche ai risultati di ascolto dal 3% al 6% di share. Un esempio su tutti. La sfida dei game show preserali tra Canale Nove e TV8 si è consolidata come alternativa ai game show preserali di Rai 1 e Canale 5 che mantengono la leadership indiscussa a doppia cifra, abbondante, di share ma il telespettatore può scegliere tra 4 game show preserali.

Dal tasto 1 al tasto 60 del telecomando il digitale terrestre gratuito offre nelle 24 ore una offerta di ogni genere e trovare “qualcosa da vedere” non è certo un problema. Ovviamente, con molti distinguo riguardo alla qualità delle programmazioni, ciascuno può costruirsi la propria dieta televisiva gratuita con i relativi spot.

Se Fabio Fazio può concedersi il “rischio” di lasciare Rai 3 per fare il suo show sul Nove è perché la maggior parte del suo pubblico non avrà difficoltà a premere il tasto 9 del telecomando e, dopo la prima stagione, probabilmente supererà il 7% di share.



Anche perché chi chiederà a George Clooney di essere ospite del programma, lo chiederà anche e soprattutto a nome della Warner Bros Discovery Company, non a nome del Canale Nove italiano.

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Il caso Spotlight (premio Oscar come miglior film e sceneggiatura): il parere dell’Osservatore Romano, in attesa che la tv italiana ne parli compiutamente

Caro Bruno Vespa, guarda che alla fine ti toccherà proprio farla una puntata di Porta a Porta prendendo spunto dal film Il caso Spotlight premio Oscar come miglior film 2016. Per una felice concomitanza comunicativa, la giustizia australiana sta ascoltando in questi giorni, il cardinale australiano George Pell, accusato di aver coperto i preti pedofili negli anni Settanta e Ottanta. Meglio tardi che mai, in questo caso lo scrivo a denti strettissimi. Le vittime australiane hanno scritto al papa e la notizia oggi era sulle home page dei principali siti d’informazione. 

Credo proprio che perfino Uno Mattina troverà il tempo di occuparsene, dopo che lunedì scorso ha avuto la grande occasione di essere la prima trasmissione a poter lanciare il tema e l’ha sprecata. Se decidi di prendere spunto dal film Spotlight ti do un aiutino che di certo gradirai.

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Dopo ATuXTv. Mariano Sabatini: “La fiction italiana è ostaggio di strategie che mirano a non turbare il pubblico…”

Caro Televip ascolta ATuXTv, la rubrica di Mariano Sabatini su Radio ti Ricordi (il venerdì alle ore 14.15 e in replica la domenica alle 19). Dopo la puntata di ieri ho chiesto a Mariano…

Akio: “Parlando di serie tv americane come Salem e True detective, hai detto di non essere d’accordo con Massimo Bernardini di Tv Talk che dice che in Italia non facciamo serie del genere perché non abbiamo I soldi. Tu dici “Non le facciamo perché non le sappiamo fare”. Cosa ci manca?”

 Mariano Sabatini: “I registi, gli sceneggiatori soprattutto, gli attori, i produttori coraggiosi, i dirigenti capaci di superare standard che diventano sudari infrangibili. Quella che noi chiamiamo fiction è ostaggio, sia sulla Rai che su Mediaset, di strategie che mirano a non turbare il pubblico ma a tenerlo in coma farmacologico. Poi ci sono le eccezioni, penso al Commissario Montalbano e alle fiction firmate da Cotroneo, Bises e Rametta e a qualche sortita nel genere di Pupi Avati, o all’ormai vecchio La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, che è dovuto uscire, infatti, prima al cinema”.

60 anni di storia Rai: L’ospite delle due, il primo talk show della tv italiana ideato e condotto da Luciano Rispoli

Caro Mariano Sabatini, grazie per il regalo che mi hai fatto inviandomi un articolo pubblicato sul Radiocorriere Tv n. 12 del marzo 1975, che ho il piacere di condividere con i lettori di Caro Televip. L’articolo è un documento importante per la storia della televisione italiana che quest’anno celebra i suoi 60 anni. E’ una testimonianza giornalistica sulla nascita del primo talk show italiano “L’ospite delle due”, ideato e condotto da Luciano Rispoli. Ti seguo da dieci anni, sei stato il primo giornalista professionista con cui sono entrato in contatto da blogger e condivido con te la stima per Luciano Rispoli; io da telespettatore che ne apprezzava lo stile e le trasmissioni e tu da professionista che con lui ha lavorato e da cui ha imparato molto.

Questo articolo ha il pregio assoluto di andare ben oltre quella che a qualcuno sembrerà una esagerazione di Mariano Sabatini e Akio che appena possono ricordano il contributo di Luciano Rispoli alla nascita e alla crescita della televisione italiana.

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Volevamo Luciano Rispoli commendatore e il Presidente Giorgio Napolitano ci ha ascoltato

Caro Bruno Vespa, ti farà piacere sapere che il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha nominato Luciano Rispoli Commendatore della Repubblica Italiana. Si tratta di un riconoscimento prestigioso che, l’uomo, l’ex dirigente Rai, l’autore e il conduttore tv Luciano Rispoli si è ampiamente meritato nel corso della sua lunga e significativa carriera. Il presidente Napolitano è stato sensibile alla lettera che gli aveva inviato il giornalista e scrittore Mariano Sabatini (qui nell’intervista di Simone Gambacorta su La Città) a cui ha fatto seguito una petizione online che anche Caro Televip aveva sottoscritto con entusiasmo.

E’ stato un piacere leggere l’annuncio di Mariano Sabatini.

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Confronto tv per le primarie del centrosinistra: il commento di Tecla Dozio su facebook

Non hanno litigato, non si sono accapigliati, non hanno urlato, ergo: è stato noioso. Non hanno parlato di questo e quello, ergo: sono scappati, hanno eluso. Sono riusciti, con i limiti di tempo, a finire le frasi, ergo: non sono stati interessanti, non hanno detto niente. Delle domande non parla nessuno. Loro hanno risposto alle domande che, una congrega di cervelloni ha elaborato e che un giornalista (?) ha fatto loro. È la tv, bellezza.

Il profilo facebook della Sherlockiana-Libreria del Giallo di Tecla Dozio

Documento: BBC Worldwide Fandom Panel Roma Fiction Fest 2012

Lunedì 1 ottobre 2012 presso il Roma Fiction Fest ho seguito l’incontro BBC Worldwide Fandom Panel. How to Engage and Entertain Audiences Beyond the TV Screen, con i seguenti relatori: Phil Fleming (Head of Communications Home Entertainment); Sebastian Brook (Editor Doctor Who Online); Francesco Barbarani (Head of Digital FOX.com); Matt Jarvis (Executive Producer Misfits Online Clerkenwell Films); Harriet Newby-Hill (Commercial Director for New Brands, BBC Worldwide). Vi propongo il video che ho girato come documento per approfondire le logiche che ispirano i grandi produttori ed i broadcaster nella gestione della componente “social e fan” che è oggi una parte importante del successo soprattutto delle serie tv.