Caro Mariano Sabatini, grazie per il regalo che mi hai fatto inviandomi un articolo pubblicato sul Radiocorriere Tv n. 12 del marzo 1975, che ho il piacere di condividere con i lettori di Caro Televip. L’articolo è un documento importante per la storia della televisione italiana che quest’anno celebra i suoi 60 anni. E’ una testimonianza giornalistica sulla nascita del primo talk show italiano “L’ospite delle due”, ideato e condotto da Luciano Rispoli. Ti seguo da dieci anni, sei stato il primo giornalista professionista con cui sono entrato in contatto da blogger e condivido con te la stima per Luciano Rispoli; io da telespettatore che ne apprezzava lo stile e le trasmissioni e tu da professionista che con lui ha lavorato e da cui ha imparato molto.
Questo articolo ha il pregio assoluto di andare ben oltre quella che a qualcuno sembrerà una esagerazione di Mariano Sabatini e Akio che appena possono ricordano il contributo di Luciano Rispoli alla nascita e alla crescita della televisione italiana.
L’articolo, firmato da Giuseppe Tabasso, è a tutti gli effetti la cronaca della genesi del talk show sulla tv italiana:
“Pare che all’estero questo tipo di trasmissione abbia una tradizione ben consolidata. Un ospite – generalmente un personaggio più o meno popolare – prende posto in uno studio e sollecitato da un conduttore e da qualche interlocutore non tanto occasionale, si lascia andare ad una chiacchierata alla buona; conversando cioè sul suo mestiere, sul modo di concepire i suoi rapporti di lavoro, il passato, il presente e, magari, il futuro. Il successo che queste rubriche televisive riscuotono soprattutto nei Paesi anglosassoni e del Nord europeo, indurrebbe a considerazioni sul cosiddetto piacere della conversazione, sull’arte (o sull’impossibilità) di esprimersi, nonché sull’attitudine al parlare e al saper ascoltare: problemi che non sono, ovviamente, tecnici, ma che investono temi evidentemente più vasti, come quelli dell’uso sociale della cultura, dell’alienazione e, per dirla in parole povere, del tramonto dell’osteria popolare e del salotto borghese. In questo filone, che si potrebbe battezzare teletopico e che gli anglosassoni chiamano talk-show si inserisce ora L’ospite delle due, nuova rubrica in onda la domenica dopo il Telegiornale delle 13.30 che si propone appunto, nelle intenzioni del suo curatore e conduttore Luciano Rispoli, una chiacchierata alla buona con un personaggio che si suppone i telespettatori rivedano volentieri, in tono tranquillo e casalingo, tentando di sottrarsi all’ovvio e banale, nonché ad atteggiamenti salottieri. Introdurre, insomma, una specie di amico pubblico, di invitato speciale, in casa del telespettatore domenicale che accende il televisore dopo pranzo”.
Caro Mariano Sabatini, l’articolo del Radiocorriere Tv del marzo 1975 testimonia definitivamente che il primo talk show della televisione italiana è L’ospite delle due e che Luciano Rispoli è il papà di questo genere televisivo; paternità di solito attribuita a Maurizio Costanzo per Bontà loro che è del 1976. E così, mentre i lettori di Wikipedia ad oggi leggono
“Bontà loro – Incontri con i contemporanei, condotto da Maurizio Costanzo negli anni settanta, è stato il primo talk show della televisione italiana, nato da un’idea di Angelo Guglielmi”,
i lettori di Caro Televip sanno che L’ospite delle due, ideato e condotto da Luciano Rispoli negli anni settanta, è stato il primo talk show della televisione italiana.
akio, gettati nel cesso anni di studio di storia dei media! ahahaha 😉
sono proprio un cattivone!
ahhaha