Gypsy di Netflix stagione 1: tante situazioni aperte, troppe

Ho imparato a non fidarmi delle mie prime impressioni sulle serie originali Netflix. Troppe volte delle serie che promettevano benissimo mi hanno deluso: due su tutte Tredici (la finirò ma non smanio di farlo) Stranger Things (interrotta e non la finirò). Gypsy prometteva scintille ma poi si è rivelata una fiammella fioca. La storia principale ha tentato il decollo senza riuscirci e si è arenata in una estenuante ricerca del brivido soft-core senza mai raggiungerlo.

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La conferenza stampa di Non Uccidere 2 e il fantasma di Antonio Campo Dall’Orto 

Caro ex direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto, durante la conferenza stampa di presentazione della stagione 2 della serie Non Uccidere aleggiava il tuo fantasma di neo dimissionario. Però ho dovuto aspettare l’intervento del produttore di Freemantle Media Italia Lorenzo Mieli prima di sentire pronunciare il tuo nome e cognome.

La conferenza stampa (vista in streaming) è andata in scena nel solito salone con gli arazzi e con le solite dichiarazioni roboanti delle direttrici interessate: Eleonora Andreatta (Rai Fiction), Iliaria Dallatana (Rai Due), Maria Pia Ammirati (Rai Teche).

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You Me Her: su Netflix la stagione 1 della commedia romantica sul poliamore bello e possibile

Caro showrunner di You Me Her John Scott Shepherd, ieri mentre finivo il binge watching su Netflix Italia della stagione 1, negli Usa su Audience Network andava in onda il primo episodio della stagione 2 della tua serie romantica sul poliamore. Ieri era il giorno di San Valentino e quindi anche il giorno dei protagonisti di You Me Her.

Quella che apparentemente potrebbe sembrare una serie erotico-pruriginosa su un triangolo moglie-marito-escort (interpretati dagli ottimi Rachel Blanchard, Greg Poheler e Priscilla Faia) è invece una commedia romantica scritta molto bene: divertente, intrigante a tratti profonda.

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The Crown di Netflix: i tweet di Caro Televip

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The Crown di Netflix: ti aspetti il polpettone e ti ritrovi davanti ad una serie da binge watching

Caro co-founder and Ceo di Netflix Reed Hastings, dopo 4 mesi difficili, il mio rapporto con Netflix Italia è tornato ad essere di piacevole complicità. Nei 4 mesi passati ho continuato a pagare l’abbonamento ma con una certa insoddisfazione.

 

A farmi tornare il gusto di premere l’icona Netflix sulla mia smart tv è stata la vostra serie originale The Crown. Inutile dire che avevo molte perplessità preventive.

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Doctor Foster stagione 1: la serie che vi fa passare la voglia di tradire vostra moglie

Caro creatore di Doctor Foster Mike Bartlett, tra i tanti benefici di non essere sposato adesso posso aggiungere anche la possibilità di non rischiare di vivere l’esperienza di tradire mia moglie e subirne le conseguenze che hai immaginato in questa serie (5 episodi da 58 minuti ciascuno) che hai scritto per la BBC e che in Italia è nel catalogo di Netflix.

Doctor Foster ti cattura per il crescendo ben architettato che ti fa seguire le tappe della vendetta studiata da Gemma (il Doctor Foster, interpretata da Suranne Jones) nei confronti di suo marito Simon Foster (interpretato da Bertie Carvel) e della sua giovane amante Kate (interpretata da Jodie Comer). Se è vero che la vendetta è un piatto che va consumato freddo, Gemma Foster è una chef pluristellata dei piatti freddi.

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The Ranch di Netflix stagione 1: un super cast non basta a rendere divertente una sit-com

Cara Debra Winger, ho avuto un brivido blu quando ti ho visto a piedi scalzi indossare solo una camicia di jeans nel primo episodio della sit-com The Ranch.

Quel brivido blu è stato il massimo dell’entusiasmo che mi ha suscitato questa produzione originale Netflix, una delle novità di aprile (10 episodi da 30 minuti).

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Io&George di Rai 3: tutta la qualità e i contenuti di una Rai che sa fare programmi pronti per l’era della smart tv

Caro ex direttore di Rai 3 Andrea Vianello, nel bene e nel male sta andando in onda ancora la Rai 3 così come l’hai voluta tu. Tra i programmi che mi sono piaciuti della tua direzione c’è Io&George che in questo momento va in onda in replica la domenica alle ore 12.55. Si tratta del docu-film (in 6 episodi da 50 minuti) che racconta il viaggio in Italia di una coppia siculo-londinese davvero speciale: la scrittrice Simonetta Agnello Hornby e suo figlio George Hornby.

Simonetta Agnello Hornby è una scrittrice siciliana di successo (un titolo su tutti La mennulara, Feltrinelli) che vive a Londra da oltre quarant’anni dove svolge la professione di avvocato dei minori. Ha due figli: George e Nicola. George ha 45 anni e da 13 è affetto da sclerosi multipla primaria progressiva, una grave malattia che lentamente lo paralizza.

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Love di Netflix, stagione 1: la serie con il super nerd ipocrita e disgustoso, che per giunta se la tira pure

Caro co-creatore e co-sceneggiatore della serie Love di Netflix Judd Apatow, dopo aver visto i primi due episodi ho scritto su twitter: “commedia stra-leggera con due personaggi azzeccati Gus e Mickey. Scrittura da frasi cult”.

Dopo aver visto tutti i 10 episodi della prima stagione ho scritto: “i primi due episodi mi hanno ingannato: non sono deluso, sono incaxxato”.

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Unbreakable Kimmy Schmidt di Netflix, stagione 1: il tocco happy and crazy di Tina Fey ha funzionato

Cara Tina Fey, tieni alta la bandiera del Saturday Night Live anche in qualità di produttrice della serie Unbreakable Kimmy Schmidt che hai co-creato insieme a Robert Carlock per Netflix.

Ho finito il binge watching della prima stagione (13 episodi da 28 minuti in 2 giorni) e seguirò anche la stagione 2 (dal 15 aprile 2016 su Netfix). Unbreakable Kimmy Schmidt ha quel pizzico di follia narrativa e caratterizzante i personaggi che anche a te certo non manca.

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