Caro Televip: tutti i post su X e Instagram di ottobre 2025

L’irreprensibile Roberto Benigni.
Il premio Oscar Roberto Benigni, il paladino della cultura che ha la presunzione di spiegarci la Divina Commedia e la Costituzione della Repubblica Italiana, se ne infischia del codice della strada.
Rai 1 lo premierà con una prima serata riparatrice in cui spiegherà all’Italia perché non si fanno certe cose?
Ovviamente a seguito di lauto compenso per lui e per il suo manager?
Oppure era un sosia? Oppure è una fotografia fatta dall’intelligenza artificiale?
Questa fotografia mostra tutto fuorché l’intelligenza personale.
(2 ottobre 2025)

Simona Ventura dice che in questa edizione del Grande Fratello ci sono persone vere. E lo conduce lei? #GrandeFratello25
(3 ottobre 2025)

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Massimo Bernardini a 69 anni, due dei quali da già pensionato, lascia TV Talk: era ora e non da oggi.

Massimo Bernardini a 69 anni, già pensionato da 2, lascia la conduzione di TvTalk con tanto di autocelebrazione nella puntata del 27 aprile 2024, annunciando che poi ci sarà tempo di riparlarne ancora nella sua ultima puntata del 25 maggio 2024. Ha tenuto a ringraziare “l’amica Maria Volpe” firma del Corriere della Sera che gli ha fatto una intervista per l’occasione.

Tra le dichiarazioni di Bernardini spicca un banale “È doveroso per quelli della mia generazione passare la mano ai più giovani”.
Cosa che fa molto ridere detto da uno che è stato attaccato alla conduzione fino a 69 anni.

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Che sarà: più che del caso Scurati si tratta del caso Bortone.

Cara Serena Bortone, oggi hai pubblicato su Instagram questo testo di denuncia nei confronti della Rai, l’Azienda per cui lavori: 

“Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di “Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Rai 3. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita ad ottenerla nemmeno io”. (post Instagram pubblicato da Serena Bortone il 20 aprile 2024)

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Monica Maggioni e la militarizzazione sotto casa del presidente dell’Ecuador

Monica Maggioni durante Il mondo di In Mezz’ora parla della situazione drammatica della guerra ai narcotrafficanti in Ecuador descrivendo le immagini di militarizzazione alle spalle dell’inviato Rai Marco Bariletti.

L’inviato spiega che quella alle sue spalle è la casa del presidente dell’Ecuador. Ora, le immagini descritte da Monica Maggioni mostrano un camion militare e una macchina della polizia. Una immagine molto meno militarizzata rispetto a quanto da lei descritto.

Se in più aggiungiamo che si tratta della abitazione del presidente, quindi con la scorta sotto casa, direi che la descrizione della situazione alle spalle dell’inviato fatta in diretta da Monica Maggioni non mi è sembrata veritiera. La Rai, oggi.

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Il signor Paolo Corsini, direttore approfondimento Rai e il flop Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo: una storia italiana.

200.000 euro a puntata. Il 7 novembre 2023, il direttore approfondimento Rai Paolo Corsini rispondendo alla Commissione Parlamentare di Vigilanza ha confermato che il costo a puntata del programma Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo è di 200.000 euro.

Il signor Paolo Corsini, direttore approfondimento Rai, ha anche affermato che per giudicare i risultati di ascolto di una “nuova iniziativa editoriale” si deve aspettare almeno 6/8 puntate. Non bastano 5 puntate flop per chiudere un nuovo programma di approfondimento Rai: ne servono 6/8.

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Fabio Fazio lascia la Rai e firma per Warner Bros. Discovery: il thread di Caro Televip

Da non fan di Fabio Fazio dico che per la Rai perdere lui, il format ed il suo gruppo di lavoro è un indebolimento aziendale superiore alla perdita di un AD. In più, dopo la difficoltà iniziale che avrà sul Canale Nove (come accaduto a Maurizio Crozza), la Rai perderà il pubblico che continuerà a seguire Fabio Fazio.

Un concorrente in ascesa come Discovery Warner è in grado di rosicchiare audience ad una rete come Rai 3 che con Che Tempo Che Fa poteva contare su un titolo forte, consolidato, riconoscibile e affidabile. Fabio Fazio non è più quello che ha fatto flop su La7.

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Il Cavallo e la Torre con Marco Damilano su Rai 3: la seconda puntata vista da Caro Televip

Nella seconda puntata de Il Cavallo e la Torre viene presentata la formula con l’intervista faccia a faccia di Marco Damilano ha meno ritmo. Oggi ha ospitato Franco Gabrielli sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica.

Il tema “servizi segreti, spie ed elezioni” è troppo importante per sviscerarlo in 10 minuti. Non mi ha convinto.

La difficoltà di un programma così breve è nella presentazione dei contenuti che devono essere precisi e ficcanti. Se hai il testo scritto riesci ad esserlo se avvii una serie di domande-risposte rischi troppo sulla tempistica dell’interlocutore.

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Mezz’ora in più Speciale elettorale di Lucia Annunziata: c’era una volta, anzi c’è, la tribuna elettorale di Jader Jacobelli

Ieri la Rai ha trasmesso nel pomeriggio domenicale di Rai 3 la prima puntata di Mezz’ora in Più Speciale, in modalità “tribuna”, che a me sembra tanto la copia dei format Tribuna Elettorale e Tribuna Politica che andavano in onda negli anni ’60 sulla Rai in bianco e nero. Davvero poche le differenze, praticamente nessuna se pensiamo che sono passati sessanta anni.

C’è meno distanza tra i 4 politici ed i 4 giornalisti che sono seduti al tavolone simbolo del programma. La moderatrice-conduttrice è in posizione centrale a testimoniare la sua equidistanza. A fare da scenografia ci sono due tribunette che ospitano altri candidati della lista protagonista del blocco.

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Il caso “cameriere, badanti e amanti”: Lucia Annunziata e Antonio Di Bella dovrebbero essere immediatamente allontanati dalla Rai.

Durante uno Speciale del Tg3 del 24 febbraio 2022 due dei più celebrati come giornalisti di prestigio della Rai, Lucia Annunziata e Antonio Di Bella, sono stati protagonisti di un fuori onda inaccettabile e per il quale la Rai dovrebbe prendere un solo provvedimento: rimuoverli da qualsiasi incarico e conduzione tv e licenziarli immediatamente. La gravità del fatto è assoluta.

C’è una drammatica guerra in corso ai confini dell’Europa. Nessun giornalista Rai può permettersi il lusso di una leggerezza. E chi commette l’errore di farla, se non ha il buonsenso di dimettersi, deve essere licenziato. Annunziata e Di Bella due tra i più prestigiosi rappresentanti della casta dei super dirigenti Rai ricollocati per legge ad incarichi non inferiori a quelli ricoperti, oggi sono, una autrice e conduttrice del programma di Rai 3 Mezz’ora In Più e l’altro è a capo di tutti i palinsesti del daytime Rai.

L’altro giorno però erano ospiti in studio come opinionisti dall’alto della loro autorevolezza. Al momento del collegamento in diretta con una manifestazione di cittadini e cittadine ucraine residenti in Italia organizzata davanti alla ambasciata Russa a Roma dal Partito Democratico, proprio mentre il segretario del partito Enrico Letta spiegava le ragioni della manifestazione, Annunziata e Di Bella, fuori onda ma con i microfoni accesi, si sono lasciati andare alle seguenti definizioni di quei manifestanti: “cameriere e badanti” per la Annunziata, chiosata da Di Bella “e amanti”. Entrambi fanno televisione da una vita e il solo fatto di non sapere della possibilità di avere ancora i microfoni accesi mentre il conduttore in studio Mario Franco Cao dava la linea ad un collegamento, meriterebbe una reprimenda perpetua.

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Una non notizia: Papa Francesco che rilascia una intervista televisiva. Questa volta, in collegamento con Fabio Fazio a Che tempo che fa di Rai 3

Caro Bruno Vespa, fino a qualche anno fa potevi vantare l’eccezionalità della telefonata in diretta che ti fece Papa Giovanni Paolo II in una puntata, per questo diventata storica, di Porta a Porta. Resterà un evento eccezionale nella storia della televisione e anche nella storia della comunicazione di un papa. Era il 13 ottobre 1998 e Giovanni Paolo II fece quella telefonata di pochi secondi, semplicemente per ringraziarti della puntata che stavi dedicando al ventesimo anno del suo Pontificato. Fu per te un momento di grande emozione ma anche di immensa soddisfazione personale che più volte hai raccontato. Una di quelle cose che accadono una volta nella vita non solo di un giornalista ma anche di una emittente televisiva.

Già, una volta era così.

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