Da non fan di Fabio Fazio dico che per la Rai perdere lui, il format ed il suo gruppo di lavoro è un indebolimento aziendale superiore alla perdita di un AD. In più, dopo la difficoltà iniziale che avrà sul Canale Nove (come accaduto a Maurizio Crozza), la Rai perderà il pubblico che continuerà a seguire Fabio Fazio.
Un concorrente in ascesa come Discovery Warner è in grado di rosicchiare audience ad una rete come Rai 3 che con Che Tempo Che Fa poteva contare su un titolo forte, consolidato, riconoscibile e affidabile. Fabio Fazio non è più quello che ha fatto flop su La7.
Oggi è un punto di riferimento per il genere Infotainment. Ha saputo capitalizzare al massimo il suo ritorno in Rai del 2003 ma anche la stessa Rai ha avuto un ritorno sia in termini economici che di qualità del prodotto. Nessuno è insostituibile ma sostituirlo non sarà facile. Chi prenderà il suo posto nella collocazione della domenica sera? Alle voci non do mai credito finché non c’è l’ufficialità. Una cosa è certa. Dopo le elezioni politiche la Rai ha sempre cambiato i vertici e le linee editoriali.
Fabio Fazio ha lavorato in Rai quando ha avuto le condizioni, anche politiche, per poter lavorare come preferisce. Alla Rai ha dato molto e molto ha preso in termini di costruzione di una sempre maggiore autorevolezza. Il contratto con Discovery dura 4 anni dal prossimo autunno.
Tra 5 anni ci sarà chi lo rivorrà in Rai come salvatore della patria televisiva e lui esordirà dicendo: “Sono tornato a casa. La Rai è la mia casa”. Non è una tragedia ma una criticità per la Rai della prossima stagione tv.
Mi auguro che Fazio non cada nella tentazione di fare la vittima del nuovo corso politico.
È un professionista ed è lui a scegliere di lavorare per un nuovo editore che tra l’altro è un colosso mondiale. In Italia, nel mercato della tv in chiaro,
Warner Bros. Discovery viene subito dopo Rai e Mediaset per numero di reti e di telespettatori.
Il duopolio Rai-Mediaset è difficilissimo da scardinare ma se c’è un gruppo che può farcela a metterlo in difficoltà, questo è Warner Bros. Discovery e ingaggiare un top player Rai come Fabio Fazio è il segnale che hanno deciso di fare un altro passo in avanti.
Warner Bros. Discovery è in grado di garantire a Fabio Fazio le risorse per poter realizzare prodotti televisivi di qualità, con cast ed ospiti nazionali ed internazionali di altissimo livello nei settori spettacolo, cultura, politica, sport, società civile.
La Rai perde un numero 1 e come prima azienda televisiva e culturale del Paese dovrà dimostrare di essere in grado di sostituirlo adeguatamente.
Nei prossimi giorni si aprirà il dibattito sul passaggio di Fabio Fazio dalla Rai a Warner Bros. Discovery.
Come sempre sarà il campo, ovvero la messa in onda dei programmi, a farci commentare oggettivamente i risultati dell’una e dell’altra parte. Fino ad allora, la Rai avrà una importante risorsa artistica in meno da presentare a luglio agli inserzionisti pubblicitari.
Per una azienda televisiva non è mai una cosa positiva rinunciare ad una certezza in termini di ascolti e di raccolta pubblicitaria. Da abbonato Rai mi auguro che abbiano già la miglior sostituzione possibile.
Da telespettatore e da blogger televisivo non sono ottimista sulla capacità della Rai di oggi di proporre qualcosa che non faccia rimpiangere Fabio Fazio ad un non suo fan come me.
Aggiornamento delle ore 19.30
Fabio Fazio nel collegamento con il Tg3 prima di #CTCF ha commentato il suo passaggio a Warner Bros. Discovery:
“Il mio lavoro continuerà altrove, d’altronde non tutti i protagonisti sono adatti per tutte le narrazioni”, “Non posso che esprimere gratitudine nei confronti di tutte le persone con cui ho lavorato per tutta la vita in Rai e conserverò solo un ricordo meraviglioso”.
Caro Televip 