Una parola di troppo: la televisione vecchia bacucca

La televisione è un mass media vecchio, fatto da vecchi conduttori per telespettatori vecchi: è questa la prima cosa che ho pensato guardando “Una parola di troppo”, il “nuovo” game show condotto da Giancarlo Magalli nel pomeriggio di Rai 2.

Pubblicità

Roberta Morise a I fatti vostri fa il suo e lo fa bene

Cara Roberta Morise, c’è solo un modo per entrare nel cast de I fatti vostri di Rai 2: farlo in punta di piedi e lavorare giorno dopo giorno per diventare la presenza femminile prevista dal programma, facendo pian piano apprezzare le proprie qualità ad un pubblico affezionatissimo e che ne ha viste di presenze femminili passare.

Tu, lo hai fatto nel modo giusto fin dalla prima stagione e oggi raccogli i frutti di un buon lavoro. Il modo in cui Giancarlo Magalli dice “Robertina”, certifica più di qualsiasi critica positiva che sei “quella” giusta. La prima qualità che ti va riconosciuta è che fai il tuo. Conduci lo spazio dedicato alla cucina con il giusto equilibrio tra il “ma quanto ci piace cucinare!” ed il “ma quanto è bravo il nostro chef!”. Ti presti a fare l’assistente al tutorial da pollice verde con spontaneità e autoironia. In un secondo, corri da una parte all’altra dello studio dopo aver finito un blocco per essere subito pronta per l’altro, anche se devi solo star seduta ad ascoltare la ministoria della tv di Umberto Broccoli, senza ricorrere al trucchetto del farsi attendere per strappare ulteriore attenzione. I duetti musicali sono il tuo momento più artistico. È evidente che cantare è una tua grande passione. Non era facile, anche per una conduttrice che sa cantare bene, fare coppia con il cantante Giò di Tonno, molto conosciuto dal pubblico grazie al musical Notre Dame de Paris e, soprattutto, per il super duetto vincente a Sanremo con Lola Ponce. Tu, puntata dopo puntata, hai ben definito il tuo ruolo nella coppia con personalità e misura. Oggi, la coppia con Graziano Galatone, è altrettanto equilibrata e buona parte del merito è tua. Ci sono dei brani in cui “interpreti” un po’ troppo il pezzo ed è, al momento, il solo appunto che sento di farti. Capisco che certe canzoni scelte dal Comitato si prestano al figurato, ma è meglio non esagerare. Misura, spontaneità e mancanza di eccessi sono alcuni dei tuoi pregi. Non li perdere per un ammiccamento di troppo.

I fatti vostri: secondo me Paolo Fox ancora rosica per una strepitosa battuta del 2008 di Giancarlo Magalli

Caro Michele Guardì, ci sarà un perché se l’astrologo Paolo Fox è sbottato in diretta per rivendicare i suoi 18 minuti di tempo facendo una piazzata ai colleghi de I fatti vostri (su Rai 2 il 19/1/16). Evidentemente il suo contratto con Rai 2 prevede quei 18 minuti da gestire in prima persona come un “sole” in mezzo ai pianeti Adriana Volpe, Demo Morselli, Marcello Cirillo e Giancarlo Magalli che in quel momento lui probabilmente ritiene debbano solo fargli da cornice.

L’astrologo è sbottato “erano anni che volevo dirvelo!”, perché il resto del cast lo disturbava mentre lui raccontava l’oroscopo, e si è lamentato che i suoi 18 minuti erano diventati solo 8 (il post di Massimo Galanto di Tv Blog-Blogo da cui ho appreso la “notizia” con tanto di video). Era così arrabbiato da andare oltre la protesta vantandosi polemicamente degli ascolti dello spazio da lui gestito. Caro Michele Guardì, quella alimentata da Paolo Fox è una piccola ma significativa polemica.

Continua a leggere

La direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta è entusiasta del successo dell’Ispettore Coliandro su Rai2. Un successo scontato: è la rete di Made in Sud!

Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, del primo episodio della quinta stagione della serie L’Ispettore Coliandro salvo solo il primo minuto, quello in cui Giancarlo Magalli fa uno spettacolare cameo cantando nudo sotto la doccia Il cobra di Donatella Rettore, morendo spiaccicato a terra per essere scivolato su una saponetta (fa il ruolo di un commendatore che conosceva i loschi traffici dei servizi segreti di mezzo mondo). Un inizio di puntata spettacolare fatto per diventare cult sul web. Poi però è inizato il vecchio Coliandro quello uscito male dalla penna spuntata di Carlo Lucarelli.

Continua a leggere