Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, del primo episodio della quinta stagione della serie L’Ispettore Coliandro salvo solo il primo minuto, quello in cui Giancarlo Magalli fa uno spettacolare cameo cantando nudo sotto la doccia Il cobra di Donatella Rettore, morendo spiaccicato a terra per essere scivolato su una saponetta (fa il ruolo di un commendatore che conosceva i loschi traffici dei servizi segreti di mezzo mondo). Un inizio di puntata spettacolare fatto per diventare cult sul web. Poi però è inizato il vecchio Coliandro quello uscito male dalla penna spuntata di Carlo Lucarelli.
Coliandro è un personaggio forzato in tutto: dalla ironia al menefreghismo, dall’idiozia all’anima da battutaro, dalla voglia di fare il piacione con qualsiasi donna gli passi accanto alle figure di m..da che sono il pezzo forte di questo personaggio interpretato da Giampaolo Morelli. Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, a te invece questa fiction/serie piace così tanto che hai fatto un comunicato stampa per esaltarne gli ascolti e la originalità:
RAI: ELEONORA ANDREATTA SU SUCCESSO COLIANDRO
Direttrice Rai Fiction esprime soddisfazione per record di ascoltiIl record di ascolti dell’Ispetttore Coliandro, con oltre 3,2 milioni di spettatori e il 12.6% di share su Rai2, segna il ritorno del poliziotto più irriverente della tv italiana e nello stesso tempo il ritorno della fiction su Rai2 dopo molto tempo.
E’ il successo di un personaggio diverso da tutti gli altri investigatori delle serie italiane e internazionali, grazie alla scrittura di Lucarelli, alla regia dei Manetti Bros. e alla straordinaria interpretazione di Giampaolo Morelli.
In una settimana in cui ogni giorno c’è stata un’offerta inedita e varia di fiction sulle reti Rai, Coliandro spicca per innovazione e simpatia presso il pubblico giovane e chi è in cerca di una visione scanzonata ma sincera della società di oggi (da ufficiostampa.rai.it del 16/1/16).
Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, ogne scarrafone è bell’ a mamma soja, e il 12.6% di share in prima serata sulla desolante Rai 2 di Angelo Teodoli è un risultato che merita il comunicato stampa entusiastico della direttrice di Rai Fiction. Mi chiedo se la direttrice di Rai Fiction lo ha visto quel primo episodio. Hai visto quando Coliandro ha dato del Kabir Bedi ad un commerciante pakistano pensando che fosse indiano? Hai visto quando Coliandro ha chiamato “dalla Cina con furore” un gruppo di ragazzi cinesi che lo deridevano perché si è chiuso fuori di casa? Hai visto quando l’ispettore di polizia Coliandro ha favorito la fuga di una killer passandole con un bacio appassionato le chiavi delle manette mentre i servizi segreti la portavano via? Hai visto quando Coliandro deride la sua collega che si sposa con una donna in Spagna? Beh, certo sono tutte situazioni che immagino rientrino nella tua definizione di “un personaggio diverso da tutti gli altri investigatori delle serie italiane e internazionali”. Non metto in dubbio che esista un pubblico giovane a cui può piacere un “eroe sfigato” che risolve i casi per una botta di c.lo e con questo linguaggio se ne vanta. Per te l’Ispettore Coliandro ha una visione “scanzonata ma sincera della società di oggi”. Beh, in un’Italia che ha come presidente del Consiglio Matteo Renzi, un personaggio che ha un ruolo istituzionale e lo interpreta in modo scanzonato è di sicuro rappresentativo. Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, per te Coliandro è “un personaggio diverso da tutti gli altri investigatori delle serie italiane e internazionali”. Ed è questo, secondo me, il punto. Deve essere terribile per la direttrice di Rai Fiction produrre serie come Don Matteo 10. E allora per sentirsi meno in colpa Rai Fiction produce serie tv alternative. Come Non uccidere di Rai 3, serie amata della critica perché grazie alla fotografia senza luce ha atmosfere nordiche e perché la protagonista ha un travaglio interiore dovuto alla morte del padre di cui vuole scoprire l’assassino (visto e rivisto, perfino a Distretto di polizia). E poi Rai Fiction ha pensato al ritorno dell’Ispettore Coliandro che è figo perché anticonvenzionale e irriverente, perché risponde male ai superiori, perché vive in un tugurio, perché prende cazzotti da quella che pensa essere un’infermiera/”modella” e invece è un’assassina, perché è deriso dai colleghi ma poi quelli fanno la figura dei cretini perché lui risolve il caso prima di loro e si porta a letto l’infermiera/”modella”/killer russa. Praticamente Coliandro potrebbe essere uno dei tanti personaggi di secondo piano in film come Una pallottola spuntata e Scuola di polizia. Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, fossi in te non mi esalterei per il 12% di share dell’Ispettore Coliandro; in pratica è lo share che fa Made in Sud sulla stessa rete (stesso pubblico) solo che Made in Sud ha una qualità in più: di certo costa meno, molto meno, di sei puntate dell’Ispettore Coliandro.
Mi spiace tu non sappia cogliere l’ironia irriverente e sarcastica di Coliandro, sia inteso come personaggio che come serie TV.
Se la fiction dovesse essere solo politically correct e precisina, allora affoghiamo pure tutti nei donmatteo di questo mondo.
Io preferisco millemilavolte il “fuori dagli schemi” Coliandro.
Cara Lapisù, Coliandro non è né sarcastico né irriverente è solo una macchietta di poliziotto creata per compiacere un segmento di pubblico del quale evidentemente fai parte. Su Don Matteo ho scritto di peggio. Fossi un poliziotto mi farebbe schifo la rappresentazione alla Coliandro e se hai letto il post anche e soorattutto degli altri “quelli bravi” ridicolizzati ogni puntata dal caxxaro
E’ televisione, mica realtà. Son due cose distinte.
Certe serie bisogna guardarle con un minimo di distacco, senza essere troppo bacchettoni, gustandone il sapore sfacciato che probabilmente non lascerà un ricordo memorabile se non per il breve istante in cui è scivolato in gola ma, comunque, è stato un bell’istante. Ed alla fine è quello che conta 😉
PS: e comunque sono fiero ed orgoglioso di far parte del “segmento di pubblico” che si compiace per queste operette volgari perchè non si vive di solo intelletto e, ogni tanto, ridere di pancia fa bene. E lo farebbe anche a te
ciaoooooo
Tranquillo, rido di pancia con altre cose. Non ho definito Coliandro un’operetta volgare. Hai ragione dalle fiction minori non si deve pretendere troppo e soprattutto di rappresentare “la realtà”. Diciamo che se il personaggio super eroe tonterello fosse uscito da un vignettista Marvel sarebbe accettabile (la regia dei Manetti Bros un po’ si rifà da sempre ai fumetti). Il problema è che il personaggio esce dalla penna di un romanziere da cui si vorrebbe di più di una remunerativa operazione di marketing Grazie per lo scambio di opinioni. Forse devi togliere il mi piace al post. Ciao.
ehehehe, ti assicuro che non ci penso per niente di togliere il MI PIACE dal post: il fatto che non condivida le tue opinioni non significa che non abbia gradito il tuo post e il modo in cui hai argomentato le tue impressioni.
E’ stato un scambio interessante, anche e soprattutto per le nostre divergenze 🙂
a presto!!!
Grazie ancora! Mi ha fatto piacere che la tua leghittima critica al mio post si concluda così.