Per la serie i grandi flop di Rai 2 in prima serata: Le spose di Costantino

Caro direttore di Rai 2 Andrea Fabiano, ieri il docu-reality Le spose di Costantino ha fatto il 3.6% di share in prima serata. L’idea che mi sono fatto è che il Costantino del titolo del programma è un problema.

Continuare a puntare su Costantino Della Gherardesca come conduttore di prima serata è uno degli errori più grandi di Rai 2. Pechino Express (che non brilla) si regge per i cast e non certo per la conduzione. Non so quando è stata l’ultima volta che Rai 2 ha fatto il 3.6% in prima serata. So che con questo risultato Le spose di Costantino entra nella storia della tv come mega flop. Certo, ci sarà chi dirà che aveva Don Matteo11 (31% di share) come “concorrente” e che quindi il cambio del giorno di programmazione lo aiuterà. Un programma che parte così basso non va da nessuna parte. Va solo spostato in seconda serata. Il discorso su Costantino Della Gherardesca come conduttore invece, Rai 2 dovrebbe riconsiderarlo completamente. Lontano da Pechino Express, un format che ripeto non brilla per ascolti ma ha uno zoccolo duro di spettatori che lo fanno vivacchiare, non fa la differenza. È un conduttore per un pubblico di nicchia per il quale tra l’altro bisogna scegliere dei programmi in cui lui abbia una centralità che però troppo spesso non riesce a sostenere senza esaltarla eccessivamente. È un personaggio tv che dopo un po’ stanca. E il suo dopo un po’ è passato da un bel po’.

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Paso Doble – Una vita per il ballo: Real Time racconta la danza sportiva meglio di Rai 1

Cara Ceo di Discovery Italia Marinella Soldi, raramente su Real Time trasmetti programmi tv guardabili e quando accade è giusto sottolinearlo.

Paso Doble – Una vita per il ballo (su Real Time il mercoledì alle ore 23) è un docu-reality che deve moltissimo alla esperienza di Ginnaste Vite parallele di Mtv Italia ma ha una sua personalità: è girato molto bene, ha un ottimo montaggio (fondamentale per questi format) ed il cast è centrato sia dal punto di vista tecnico che televisivo.

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Boss in incognito 2: tre tweet di Caro Televip

Sconosciuti: Rai 3 allunga il brodo in prima serata e annoia. Come volevasi dimostrare.

 

Cara Simona Ercolani, fare il blogger televisivo certe volte porta ad avere delle delusioni, soprattutto quando si è parlato bene di un programma, anche manifestandolo direttamente all’autrice via twitter (cosa che faccio rarissimamente) e dando, nel proprio piccolo, un consiglio di cui l’autrice dice “ne farò tesoro” salvo poi fare esattamente il contrario.

La delusione non è data dal fatto di non essere stato ascoltato ma dalla conferma che avevo ragione nel consigliarvi di non fare quello che poi avete, puntualmente, fatto. La cosa è semplice.

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Pascalistan 2, il docu-reality che racconta quel gran successo kazako di Son Pascal

Caro Pasquale Caprino in arte Son Pascal, fino a qualche giorno fa di “caso kazako” ce n’era solo uno, quello della signora Alma Shalabayeva. Poi ho visto su DeeJay Tv che anche tu sei “un caso kazako” motivo per cui ti sei guadagnato di diventare il protagonista del docu-reality Pascalistan 2, in onda dal lunedì al giovedì alle ore 20.25 all’interno di Dimmi quando condotto da Diego Passoni. La prima serie di Pascalistan me la sono persa ma nella seconda ci sono molti flashback che fanno rivivere al pubblico la genesi artistica di questo “caso kazako”.


Un caso artistico, musicale.

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Sconosciuti di Rai 3 restituisce dignità all’abbinamento sconosciuti-televisione

Cara Simona Ercolani, il pregio principale del programma Sconosciuti (che firmi per Rai 3) è quello di restituire un significato positivo alla parola sconosciuti in abbinamento alla televisione. Dalla messa in onda della prima edizione del Grande fratello fino ai people show dei giorni nostri, gli sconosciuti si sono impossessati della televisione e la televisione si è impossessata di loro in un connubio infernale che ha segnato la maggior parte dei momenti trash della storia della televisione italiana ed è tra le principali cause dell’allontanamento dalla tv generalista da parte del pubblico in cerca di qualità.

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Le polemiche preventive su Mission di Rai 1: è sbagliato il cast non l’idea di base che però andava spiegata bene senza far pensare ai reality

Caro direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, tra pochi giorni è ferragosto e ti ritrovi a dover fronteggiare le polemiche per un programma che trasmetterai a fine novembre e di cui nessuno ha visto un fotogramma. Polemiche preventive e, molto probabilmente, pretestuose. Perché può avvenire una cosa del genere è facile da comprendere. Voi avete annunciato un programma con 8 vip come protagonisti al seguito dei volontari in missione umanitaria per 15 giorni. Sul dal Tv Radiocorriere on-line spiegate anche come sarà strutturato il programma:
“Protagonisti otto celebrities che vivranno 15 giorni insieme ai volontari che lavorano nei campi profughi in giro per il mondo, immergendosi in una realtà umana e ambientale molto dura. Una volta rientrati in Italia, i personaggi porteranno in studio oggetti personali che verranno messi all’asta e assumeranno il ruolo di testimonial per la raccolta fondi che si svolgerà durante la puntata. I contributi dei telespettatori verranno destinati alla missione che ha ospitato il personaggio”.

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Il pubblico di Mtv Italia sceglie Ginnaste Vite Parallele come Best Mtv Show 2013. Alla faccia della parodia di Caterina Guzzanti.

Caro direttore di Mtv Italia Antonella Di Lazzaro, l’autoreferenzialità televisiva raggiunge il suo apice nell’auto-celebrazione con l’auto-assegnazione di premi. Mtv, nelle sue versioni internazionali, fa un largo ricorso agli “Awards” e ora anche la versione italiana ha i suoi “Awards”. Sabato, in diretta da Firenze, è andata in onda la prima edizione degli MTV Awards italiani. Questo inizio di estate televisiva è tutto un premiarsi in tv, con gli sponsor che si scatenano nel dare il proprio nome agli show di premiazione. I Wind Music Awards, assegnati a tutti i cantanti che passavano per il Foro Italico, hanno persino ottenuto la prima serata in diretta su Rai 1. I vostri MTV Awards hanno ricalcato i format sperimentatissimi degli show di Mtv con l’alternanza di esibizioni live, video e premiazioni, introdotti da un paio di conduttori “gggiovani” (in questo caso Ubaldo Pantani e Virginia Raffaele). Di solito rifuggo da questi show ma sabato gli ho dato uno sguardo almeno fino alla premiazione della categoria Best MTV Show.

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Calciatori giovani speranze sfrutta bene la scia di Ginnaste Vite Parallele

Caro centravanti della squadra allievi nazionali della Fiorentina Diomandè Cedric Gondo detto Cedric, stasera sapremo se sarai promosso nella squadra Primavera. Ieri è andata in onda la vostra sconfitta in semifinale ai rigori contro la Sampdoria e quindi non vi giocherete la finale scudetto di categoria. Ma voi il vostro scudetto lo avete vinto. Grazie al programma Calciatori – Giovani speranze siete più popolari di molti giocatori di Serie A. Il vostro docu-reality sportivo non mi piace quanto Ginnaste – Vite parallele ma è migliorato molto rispetto alle prime settimane di programmazione. Anche se siete dei ragazzi di 16 anni siete sempre dei calciatori che aspirano a diventare dei professionisti e che scimmiottano molti comportamenti dei loro idoli. Questo aspetto inizialmente mi ha allontanato dal programma.

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