Parigi 2024 e la scelta di non fare la cerimonia di apertura nello stadio

Amo lo sport da sempre. Seguire le olimpiadi in televisione è una abitudine da sempre. La cerimonia di apertura all’interno dello stadio, che da quel momento diventa olimpico, è uno dei momenti indimenticabili per un telespettatore. La sfilata festante degli atleti, una delegazione dietro l’altra, le bandierine sventolate, le divise coloratissime, i tantissimi volti che restituiscono tutto l’entusiasmo dei partecipanti. E poi lo schieramento sul campo in attesa del giuramento degli atleti, dei giudici e della frase di apertura dei giochi da parte del presidente della nazione organizzatrice.

E l’accensione del braciere, simbolo di tutti i simboli olimpici. Sì, anche lo show è importante. Negli anni, ne ho 60, ne ho visti di meravigliosi, coinvolgenti ed emozionanti. Ma lo sport olimpico ha una sacralità che solo l’accensione del braciere all’interno dello stadio può rappresentare. Usare una mongolfiera come braciere mobile vuol dire rinunciare all’abbinamento atleti-stadio-fuoco sacro nel braciere che ha rappresentato le olimpiadi moderne dalla loro nascita fino a ieri, quando la Francia ha rotto una tradizione magica e incancellabile.

L’olimpiade di Parigi 2024 si è aperta con uno show sulla Senna rovinato dalla pioggia. Ma è stata la scelta di non fare la cerimonia di apertura all’interno dello stadio a rendere l’inizio di questa olimpiade solo uno show.

Segui l’Olimpiade di Rio 2016 con i live tweeting di Caro Televip

Cari lettori di Caro Televip, d’estate la tv propone il nulla ma quest’anno ancora di più, soprattutto ad agosto, perché ci sono le olimpiadi di Rio 2016.

Se volete potete seguire i miei live tweeting qui.

I post del blog torneranno appena ci sarà qualcosa da scrivere in più di 140 caratteri e 4 foto.

Con l’occasione vi ricordo che chi vuole può candidare il twitter di Caro Televip ai Macchianera Internet Awards usando la scheda in questo post. Grazie, Akio

 

Dal 7 febbraio le Olimpiadi di Sochi 2014 in chiaro su Cielo Tv, e non sulla Rai, ma non è colpa di Fabio Fazio

Caro Fabio Fazio, c’è sempre una prima volta e questa è la prima volta che prendo le tue difese. Alcuni giornalisti di Rai Sport (Marco Mazzocchi e Alessandro Antinelli su twitter) ti hanno accusato di fare pubblicità a SkySport perché hai intervistato Fabio Caressa e Beppe Bergomi a Che Tempo Che Fa, ovvero il telecronista di punta e uno dei commentatori di punta del principale concorrente della Rai nell’acquisto dei diritti sportivi. Il sindacato dei giornalisti Rai e il comitato di redazione di Rai Sport vogliono che “La Rai chieda immediatamente conto a Fabio Fazio dello spot alla pay-tv, offerto gratuitamente in prima serata”. Evidentemente non hanno visto l’intervista. E’ impossibile che esista un solo non abbonato a Sky che abbia deciso di fare l’abbonamento a Sky dopo quella scialba intervista di cui hai rivendicato la scelta. Il problema è che a Rai Sport sono sotto pressione.

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-100 giorni alle Olimpiadi di Sochi 2014. Ricordo al presidente del Coni Malagò che, in chiaro, le trasmetterà Cielo Tv e non la Rai

Caro presidente del Coni Giovanni Malagò, è passato un mese da quando ad Olimpia è stata accesa la fiaccola delle olimpiadi invernali di Sochi 2014 e ora mancano 100 giorni all’inaugurazione. Saranno le tue prime olimpiadi da presidente del Coni e saranno ricordate anche per le 100 ore di diretta televisiva in chiaro trasmesse dalla piccola Cielo TV (succursale sul digitale terrestre del colosso Sky) e non dalla Rai Radio Televisione Italiana, come da te fortemente auspicato.

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La statua del Cristo Redentore spalanca le braccia alla Rai che ha acquistato da Sky i diritti per trasmettere le Olimpiadi di Rio 2016

Caro direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, il consiglio di amministrazione ti ha dato mandato di portare a termine la trattativa con Sky per l’acquisto dei diritti di trasmissione in chiaro, in esclusiva, delle Olimpiadi estive di Rio 2016. Sembra che abbiate raggiunto un accordo secondo il quale, al costo di 60 milioni di euro, ti porti a casa 400 ore di trasmissione di Rio 2016 e gli highlights delle olimpiadi invernali di Sochi 2014. Ieri i giornali esaltavano questa impresa della Rai con titoli tipo “Colpo grosso, la Rai trasmetterà i Giochi di Rio” (titolo del Corriere della Sera, articolo di Paolo Conti). A me sembra che il colpo grosso lo abbia fatto Sky quando ha acquistato i diritti, confermandosi agli occhi del mondo come broadcaster di riferimento del mercato televisivo italiano per i diritti televisivi sportivi.

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Il presidente del Coni Malagò non può immaginare che le olimpiadi invernali di Sochi 2014 non vengano trasmesse dalla Rai. Io invece si.

Caro direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, il neo presidente del Coni Giovanni Malagò ha espresso la sua preoccupazione sul fatto che la Rai possa non essere in grado di raggiungere un accordo con Sky per la trasmissione gratuita in chiaro delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Sky ha acquistato i diritti completi dell’evento ma per legge deve consentire che 100 ore di diretta vengano trasmesse in chiaro e gratis. Il tutto però deve comunque passare attraverso una transazione commerciale tra voi e Sky che evidentemente non vi soddisfa visto che Malagò ha dichiarato: “Non posso immaginare che l’evento sportivo più importante del pianeta non venga trasmesso dal servizio pubblico. Spero che i vertici della Rai possano rivedere una decisione, ammesso che sia stata già presa, che rappresenterebbe un clamoroso precedente, ma sono sicuro che si troverà una soluzione positiva per tutti” (da ansa.it del 3/6/13).

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Londra 2012: le mie terze olimpiadi da blogger televisivo

Caro direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli, quelle di Londra 2012 sono le terze olimpiadi che commento su caro televip guardandole in tv sulla Rai. Nell’edizione Atene 2004 mi impegnai in maniera esagerata (10 post!!) mentre nell’edizione Pechino 2008 sono stato più che parsimonioso, praticamente assente (solo un post e mezzo!!!). Rileggendo oggi i moltissimi post del 2004 ho capito perché nel 2008 usai il braccino corto: dal 2004 al 2012 (il recente campionato europeo di calcio) non è cambiato molto nel modo di seguire i grandi eventi sportivi da parte della Rai e quindi perché ripetere il succo dei miei post? Cosa farò nel 2012? Dipende da cosa farete voi. Continua a leggere