Caro amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia, non sto seguendo le #SkyOlimpiadi perché non sono un vostro abbonato ma non le sto seguendo nemmeno in chiaro su Cielo Tv. Non è per pigrizia che non vado sul canale 26 del digitale terrestre ma perché spesso mi dimentico che sono in corso le olimpiadi invernali di Sochi 2014. Il fatto che non le trasmetta in chiaro la Rai è un limite enorme alla pubblicizzazione dell’evento. Un’olimpiade non è solo la diretta ma anche tutto il resto. Il fatto che la Rai non abbia le dirette vuol dire che tutte le trasmissioni non sportive non ne parlano e che i telegiornali ci fanno un servizio solo se un italiano va a medaglia.
giovanni malagò
Dal 7 febbraio le Olimpiadi di Sochi 2014 in chiaro su Cielo Tv, e non sulla Rai, ma non è colpa di Fabio Fazio
Caro Fabio Fazio, c’è sempre una prima volta e questa è la prima volta che prendo le tue difese. Alcuni giornalisti di Rai Sport (Marco Mazzocchi e Alessandro Antinelli su twitter) ti hanno accusato di fare pubblicità a SkySport perché hai intervistato Fabio Caressa e Beppe Bergomi a Che Tempo Che Fa, ovvero il telecronista di punta e uno dei commentatori di punta del principale concorrente della Rai nell’acquisto dei diritti sportivi. Il sindacato dei giornalisti Rai e il comitato di redazione di Rai Sport vogliono che “La Rai chieda immediatamente conto a Fabio Fazio dello spot alla pay-tv, offerto gratuitamente in prima serata”. Evidentemente non hanno visto l’intervista. E’ impossibile che esista un solo non abbonato a Sky che abbia deciso di fare l’abbonamento a Sky dopo quella scialba intervista di cui hai rivendicato la scelta. Il problema è che a Rai Sport sono sotto pressione.
-100 giorni alle Olimpiadi di Sochi 2014. Ricordo al presidente del Coni Malagò che, in chiaro, le trasmetterà Cielo Tv e non la Rai
Caro presidente del Coni Giovanni Malagò, è passato un mese da quando ad Olimpia è stata accesa la fiaccola delle olimpiadi invernali di Sochi 2014 e ora mancano 100 giorni all’inaugurazione. Saranno le tue prime olimpiadi da presidente del Coni e saranno ricordate anche per le 100 ore di diretta televisiva in chiaro trasmesse dalla piccola Cielo TV (succursale sul digitale terrestre del colosso Sky) e non dalla Rai Radio Televisione Italiana, come da te fortemente auspicato.
La statua del Cristo Redentore spalanca le braccia alla Rai che ha acquistato da Sky i diritti per trasmettere le Olimpiadi di Rio 2016
Caro direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, il consiglio di amministrazione ti ha dato mandato di portare a termine la trattativa con Sky per l’acquisto dei diritti di trasmissione in chiaro, in esclusiva, delle Olimpiadi estive di Rio 2016. Sembra che abbiate raggiunto un accordo secondo il quale, al costo di 60 milioni di euro, ti porti a casa 400 ore di trasmissione di Rio 2016 e gli highlights delle olimpiadi invernali di Sochi 2014. Ieri i giornali esaltavano questa impresa della Rai con titoli tipo “Colpo grosso, la Rai trasmetterà i Giochi di Rio” (titolo del Corriere della Sera, articolo di Paolo Conti). A me sembra che il colpo grosso lo abbia fatto Sky quando ha acquistato i diritti, confermandosi agli occhi del mondo come broadcaster di riferimento del mercato televisivo italiano per i diritti televisivi sportivi.
Il presidente del Coni Malagò non può immaginare che le olimpiadi invernali di Sochi 2014 non vengano trasmesse dalla Rai. Io invece si.
Caro direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, il neo presidente del Coni Giovanni Malagò ha espresso la sua preoccupazione sul fatto che la Rai possa non essere in grado di raggiungere un accordo con Sky per la trasmissione gratuita in chiaro delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Sky ha acquistato i diritti completi dell’evento ma per legge deve consentire che 100 ore di diretta vengano trasmesse in chiaro e gratis. Il tutto però deve comunque passare attraverso una transazione commerciale tra voi e Sky che evidentemente non vi soddisfa visto che Malagò ha dichiarato: “Non posso immaginare che l’evento sportivo più importante del pianeta non venga trasmesso dal servizio pubblico. Spero che i vertici della Rai possano rivedere una decisione, ammesso che sia stata già presa, che rappresenterebbe un clamoroso precedente, ma sono sicuro che si troverà una soluzione positiva per tutti” (da ansa.it del 3/6/13).