Il retequattrismo voluto da Pier Silvio Berlusconi: lo stato dell’arte

Caro vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi, quando hai annunciato la trasformazione di Retequattro, oltre 3 anni fa, lo hai fatto con la determinazione che ti contraddistingue quando ti esponi mettendoci la faccia:

“Oggi, in un panorama di fortissima concorrenza, Mediaset ha deciso di investire ancora e di portare questa rete ad essere sempre più mirata sull’attualità, l’informazione e l’approfondimento. Quindi avremo la bellezza di cinque serate tutte in diretta che fanno un diverso tipo di informazione e pensiamo che questa sia una sfida più che altro di qualità editoriale (da TgCom24 del 12/9/2018).


Caro vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi, e allora vediamola questa qualità editoriale che le prime serate di Retequattro hanno raggiunto in tre anni.


Il lunedì va in onda Quarta Repubblica condotto da Nicola Porro. La caratteristica principale del programma è di essere populista con spiccata pendenza a destra. Anzi, no. La principale caratteristica è di avere tra gli opinionisti più autorevoli, Daniele Capezzone. Quando si dice la poca autorevolezza.


Il martedì va in onda Fuori dal Coro condotto da Mario Giordano. Un programma che mi fa provare un forte sentimento di pietas nei confronti del conduttore per come ha caratterizzato il proprio personaggio. Zompetta urlante da una parte all’altra dello studio tra sagome a grandezza naturale dei personaggi che prende di punta e attorniato da comparse vestite da “categorie” sociali. Qualsiasi paragone con il Gianfranco Funari che si avvicinava in primissimo piano alla telecamera è fuoriluogo. Funari veniva dalla gavetta fatta nei cabaret più qualificati. Giordano viene dal giornalismo serio. E in questo caso vince il cabaret a mani basse.

Il mercoledì va in onda Zona Bianca condotto da Giuseppe Brindisi. C’è davvero pochissimo da dire sullo spessore del programma. Anzi, no. Lo spessore è questo: Flavia Vento che dice di essere guarita da un morso di cane ad una mano versandoci dell’acqua miracolosa. Una di quelle ospitate tanto rimpiante dal pubblico di prima serata di Barbara D’Urso.

Il giovedì va in onda Dritto e Rovescio condotto da Paolo Del Debbio. Qui si dà voce al populismo da mercatino rionale, dove il conduttore passeggia ad inizio puntata più per farsi dire quanto è bello e quanto è bravo che per ascoltare il popolo. In studio poi si esibisce in una conduzione soporifera in cui a tratti sembra sonnecchiare. Tranne quando ospita Giorgia Meloni per i suoi lunghissimi monologhi ai quali presta una sveglia attenzione. La partecipazione assidua di Giorgia Meloni è una caratteristica di tutti i programmi che ho fin qui citato. La nuova Retequattro è la rete in cui la presidente del principale (in pratica unico) partito di opposizione beneficia di praterie sconfinate senza contraddittorio (quasi sempre, per non dire sempre).


Il venerdì va in onda Quarto Grado condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. È l’unico titolo in prima serata della vecchia Retequattro e mostra tutti gli anni che ha. È un programma “crime” che è stato completamente surclassato per capacità di approfondimento dai tanti titoli “crime” del Canale Nove di Discovery Italia.

La domenica va in onda Controcorrente condotto da Veronica Gentili. È la conduttrice in ascesa: da quando tuo padre le ha fatto i complimenti in diretta è diventata indispensabile. La principale caratteristica del programma è data dai pennarelli che impugna e che sono rigorosamente in tinta con i vestiti della conduttrice, dalle camminate della conduttrice dal podio al centro dello studio con giravolta e ritorno alla base e, ovviamente, dai primi piani della conduttrice già attrice in ruoli minori. Attualmente è la reginetta del retequattrismo in prima serata.

Caro vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi, non so cosa ha portato questa nuova linea editoriale in termini economico-finanziari alla tua azienda. Quello che so è che il giorno in cui hai mandato in pensione l’ultima annunciatrice della televisione italiana Emanuela Folliero, simbolo di una Retequattro che con il sorriso mi dava la buonasera, ho capito che la nuova linea editoriale sarebbe stata tutto fuorché bellissima.

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Mediaset e la chiusura dei programmi politici populisti di Retequattro, Dalla vostra parte e Quinta Colonna

Caro vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi, non guardavo programmi come Dalla vostra parte di Maurizio Belpietro e Quinta Colonna di Paolo Del Debbio.

Il taglio populista, urlato, mi infastidiva anche perché mi è sempre sembrato eccessivo lo spazio concesso alla Lega di Matteo Salvini.

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Mario Giordano e l’amo di Beppe Grillo a cui gli piace tanto abboccare

Caro direttore di TgCom24 Mario Giordano, l’aspetto più rilevante della campagna elettorale 2013 è che tutti i politici a capo delle coalizioni hanno invaso tutte le trasmissioni radiotelevisive come mai era accaduto prima. Tutti tranne uno: Beppe Grillo. Anzi, no, che dico; Beppe Grillo in tv c’è stato come e forse più di tutti gli altri politici solo che nella forma che ha scelto lui, ovvero, farsi riprendere mentre fa i monologhi comici ai comizi. Gli altri politici di riferimento delle coalizioni si sono fatti intervistare individualmente da quasi tutte le tv e le radio, correndo rischi minimi mentre Grillo ha scelto di non correre nemmeno quelli. Le tv hanno abboccato al suo amo e trasmettono quasi integralmente i suoi monologhi/comizi comici facendogli massimizzare a costo zero la presenza televisiva che invade tutti i tg e gli spazi informativi.

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Il caso Schwazer a botta calda e a botta fredda

Caro direttore di TgCom24 Mario Giordano, una rete all news, sulle breaking news ci campa. Le lancia e le rilancia in continuazione in modo circolare fino a sfinire il telespettatore più interessato. Il caso doping di Alex Schwazer è piombato nella tua redazione in pieno agosto e durante un evento planetario come le Olimpiadi di Londra 2012. Ci sono tutti gli elementi per sviscerare la notizia fino all’ultima virgola. E tu lo stai facendo, bene o male; più male che bene. Ieri è stato il giorno della conferenza stampa shock in cui Schwazer, a testa bassa e in lacrime, ha espiato pubblicamente la sua colpa davanti alle telecamere di tutto il mondo. Per lui è stato un rito liberatorio, per i media un capitolo importante, ma di certo non l’ultimo, di questa bruttissima storia. Continua a leggere

A TgCom24 SuperCinema in attesa che arrivi pure SuperGossip

Caro direttore di TgCom24 Mario Giordano, per un po’ hai resistito al buon proposito di trasmettere solo hard news ma mostri i primi inevitabili segni di cedimento. Hai inaugurato una nuova rubrica curata da Antonello Sarno intitolata SuperCinema (a Iris non l’hanno voluta?). Ieri, oltre a svariati trailers cinematografici, c’era un servizio sul “male oscuro di Hollywood” in cui avete fatto il lunghissimo elenco di attori che hanno avuto problemi con droga, alcol e quelli che sono morti tristemente soli dopo essere stati venerati come divi. Sarno ha chiuso il servizio con questa frase di Truman Capote: “Meglio la morte a Venezia che la vita ad Hollywood”. La notizia quale era? Boh e pure mah. Continua a leggere

TgCom24 supera il primo esame di super breaking news

Caro direttore di TgCom24 Mario Giordano, il naufragio della nave da crociera Costa Concordia è stato il primo esame sul campo della tua neonata testata all news e lo avete superato brillantemente. Il tuo inviato è arrivato per primo (a bordo di una lancia della capitaneria di porto) sul luogo del disastro e ha ripreso da vicinissimo il colosso navale abbattuto da uno scoglio e piegato in modo impressionante su un fianco. Il tuo inviato è stato il primo e unico ad intervistare il comandante della nave che, alla luce delle notizie che stanno emergendo, avrebbe pesantissime responsabilità (il procuratore della Repubblica di Grosseto ne ha disposto l’arresto). Continua a leggere

A TgCom24 chiedo solo di dare tutte le notizie come devono essere date

Cara Annalisa Spiezie, sei la conduttrice di tg che preferisco, (dai tempi in cui lavoravi a Telemontecarlo) ed è per te che stasera alle 20.30 mi sintonizzerò su TgCom24 (canale 51 del digitale terrestre). Sarai il volto che inaugurerà le trasmissioni della nuova rete all news di Mediaset di cui sei anche vice-direttore. Il giorno che Berlusconi ha rassegnato le dimissioni avete fatto la prova generale ma stasera partite ufficialmente con la programmazione. Dovrei essere soddisfatto di vedere aumentare l’offerta giornalistica H24 in tv ma le testate Mediaset non mi soddisfano e quindi ho molti dubbi su questa grande novità. Continua a leggere