Caro Vincenzo Mollica, un giornalista che si occupa di spettacolo non deve necessariamente saper fare spettacolo ma, se ha una dote innata, perché non dovrebbe sfruttarla per dare ai propri servizi un taglio spettacolare? Ieri, in qualità di inviato del Tg1 al Festival di Sanremo, hai allungato il microfono ad Adriano Celentano, la grande star (non in concorso) del Festival di Sanremo 2012. Lo hai atteso all’uscita del teatro e gli hai confezionato una domanda articolatissima sul fatto che da cinque giorni sta facendo delle prove blindate senza che nessuno riesca a sapere cosa dirà, cosa farà, come lo farà. La telecamera ha inquadrato il volto impassibile di Celentano. Un volto scolpito, nato per finire nel pantheon degli showman. Celentano ha fatto scena muta. Continua a leggere →