Il nuovo Tg1 digitale riflette male e suona peggio

Caro direttore del Tg1 Mario Orfeo, la stragrande maggioranza dei telespettatori del Tg1 non potrà mai capire tutte le straordinarie implicazioni tecnologiche e funzionali che ha comportato il passaggio dall’analogico al digitale iniziato ufficialmente ieri con l’edizione delle ore 20 condotta da Emma D’Aquino.

La stragrande maggioranza dei telespettatori del Tg1 forse non saprà nemmeno cosa vuol dire questo storico momento e allora tu glielo hai spiegato in diretta:

“Digitale vuol dire trasmettere finalmente in 16:9, vuol dire una migliore qualità dell’immagine e una maggiore velocità nelle informazioni. Per noi del Tg1 questo è un nuovo inizio, abbiamo voluto cambiare, nel segno della continuità, abbiamo voluto innovare sia nella forma che nei contenuti, mantenendo l’identità del primo telegiornale italiano. Mi piace dire che abbiamo lanciato un ponte tra il passato e il futuro, un ponte costruito grazie al lavoro di tutta la redazione, di tutta la squadra Rai e grazie al maestro Piovani che ci ha regalato la musica che avete ascoltato nella sigla di copertina. Naturalmente questa trasformazione, questa, passatemi il termine, piccola grande rivoluzione, non è compiuta senza la condivisione dei telespettatori. Quindi aspettiamo il contributo, i consigli e i suggerimenti di chi ci segue e nell’attesa di crescere e migliorare insieme con loro, abbiamo chiesto una opinione molto particolare a un personaggio molto speciale e quindi vi invito a sentire l’intervista che il nostro Vincenzo Mollica ha fatto a Roberto Benigni”.

Caro direttore del Tg1 Mario Orfeo, con una spiegazione così, la stragrande maggioranza dei telespettatori del Tg1 che non sapevano cosa volesse dire passare al digitale ne sanno quanto prima. Sanno però che il tappetino musicale che accompagna i titoli del Tg1 vi è stato “regalato” dal maestro Nicola Piovani. Non voglio sapere a quanto ammonta la fattura del “regalo”, mi limito a dire che è il tappetino musicale più brutto e inadatto a un telegiornale che io abbia mai ascoltato. Di solito le testate dei tg più moderni, quel genere di musica  la acquistano a poche centinaia di euro (con licenze d’uso a vita) da produttori di library digitali specializzati in sigle e station break. Ma voi siete il Tg1 e non potete scendere al di sotto di un compositore da premio Oscar come Nicola Piovani. Così come non potete fare a meno di mandare Vincenzo Mollica a tenere il microfono a Roberto Benigni per il loro solito mini-show alla Totò e Peppino senza Totò e Peppino. Caro direttore del Tg1 Mario Orfeo, la stragrande maggioranza dei telespettatori non capirà quanto il passaggio al digitale modificherà il “modello produttivo” della prima testata italiana. La stragrande maggioranza dei telespettatori del Tg1 non capirà nemmeno cos’è che visivamente crea una grande confusione nelle inquadrature in totale: quelle con il bancone, il conduttore e sullo sfondo la mega-immagine di turno.  Quella grande confusione visiva la crea la superficie super riflettente del bancone su cui sbattono le mega immagini del mega schermo dello sfondo creando un impasto visivo sconclusionato e stordente. La superficie del bancone sembra essere un vetro che copre gli schermi dei computer di servizio per il conduttore che però, agli occhi del telespettatore, diventa come una superficie d’acqua in cui si specchia il conduttore e l’immagine sullo sfondo dello studio. Un errore così grossolano, che determina un effetto visivo così brutto e fastidioso, fatto nell’ambito di un mega progetto tecnologico strombazzato come “storico”, per me è da ritiro della licenza di trasmissione. Caro direttore del Tg1 Mario Orfeo, tu sei di passaggio al Tg1 mentre i telespettatori rimangono. Se vuoi lasciare veramente il segno come direttore del Tg1, fai cambiare la superficie riflettente del mega bancone, del nuovo mega studio, del mega progetto, del mega Tg1 digitale. E visto che ci sei completa l’opera comprando su internet una musichetta normale, adatta ai titoli del tg.

***

19/6/14

Ricevo da Piero Colasanti di Emergency Music Italy e pubblico a integrazione e completamento del post, Akio

Caro Televip, Vi informiamo che la fattura relativa alla copertina musicale scritta dal M° Nicola Piovani per il TG1, è di Euro 0,00 e che a zero ammonta la spesa sostenuta dalla RAI per la sua realizzazione.
Cordiali saluti.
EMERGENCY MUSIC ITALY srl

***

ps. Il taglio chiaramente ironico del post si riferiva a come il direttore del Tg1 Orfeo ha detto “ci ha regalato” ovvero come se si trattasse di “un regalo” il fatto di aver composto per il Tg1 e non  “di un vero e proprio regalo a costo zero”. Ma il sig. Colasanti ha fatto bene a precisare dando così una informazione importante agli abbonati Rai, Akio.

 

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24 risposte a "Il nuovo Tg1 digitale riflette male e suona peggio"

  1. Adriano 9 agosto 2018 / 01:05

    Guardo il tg1 una volta all’anno (per non più di 30 secondi) e ogni volta che ascolto la sigla dei titoli mi chiedo se sia il solo a pensare che sia una musica totalmente inadatta oltre che oggettivamente brutta. Finalmente so che non sono solo.

    • Piero 9 agosto 2018 / 11:42

      certo che non sei solo.,..è una musica orribile e inquietante…sarà stato raccomandato Piovani per poter permettere questo scempio…

  2. Alberto 12 settembre 2016 / 19:03

    Purtroppo dopo 2 anni questa musica fa ancora da sottofondo alla lettura delle notizie principali. Mi sono sempre chiesto chi avesse mai scritto una musica così brutta e inadatta ed oggi, cercando con la frase “chi ha composto brutta musica tg1” sono capitato qui e non mi sono sentito più solo nel mio sentire. E’ stata una sorpresa scoprire che l’autore è un musicista che ho sempre ammirato. Come è stato già detto, sicuramente il giorno che l’ha composta non stava molto bene, nè fisicamente nè psicologicamente. Spero che la cambino presto, ogni volta che la sento mi fa stare male.

  3. max 668aln 24 febbraio 2016 / 14:58

    questa musichetta è una cagata pazzesca. insopportabile, immonda, crea profondo disagio mentale, bisogna essere puri masochisti per apprezzarla è una accozzaglia di accordi a casaccio. è un angheria della rai alla facciazza di chi paga il canone anche se questa è stata regalata. Certo piovani gli poteva regalare anche un cesso dismesso alla rai tanto è la stessa cosa

  4. domenico 9 novembre 2014 / 19:11

    ma i diritti siae di chi saranno?

  5. Giacomo 15 settembre 2014 / 19:46

    Credo volendo continuare a guardare ancora il TG1 da oggi dovremo sempre far bene attenzione a sintonizzarci minimo 60 secondi dopo l’ora esatta di inizio del TG!!

    …ovviamente sperando che un bel giorno qualcuno dotato di un buon orecchio musicale riesca a convincere chi di dovere del fatto che che un’allegra musica da film dell’orrore non è per nulla adatta a tappetino musicale per i titoli di un TG! 😉

    • Piero 16 settembre 2014 / 08:04

      perfetto commento…la sigla è da film dell’orrore….

  6. Puma 3 settembre 2014 / 20:55

    La sigla di Piovani dei titoli del tg1 sembra fatta apposta per far inorridire, se non altro si è impegnato molto a tal uopo, la prima volta che l’ho sentita pensavo fosse in onda Venerdì 13, penso che se i giornalisti potessero, si rifiuterebbero di andare in onda con quel sottofondo, specchio della decadenza culturale italiana. (Sono un musicista classe 74)

    • akio 4 settembre 2014 / 14:45

      Grazie Puma il contributo di un musicista è molto gradito

  7. Vincenzo 13 agosto 2014 / 18:18

    Per me il “tappetino musicale” del maestro Piovani e una vera opera d’arte, le dissonanze presenti all’interno della struttura musicale consentono all’orecchio dell’ascoltatore (e ne sono veramente tanti) di evolversi musicalmente in maniera inconscia e di poter apprezzare altri generi musicali anormali come il free jazz o tutta la musica colta contemporanea.

    • akio 14 agosto 2014 / 08:34

      Caro Vincenzo, non ho mai messo in dubbio la qualità del pezzo ma le dissonanze con le immagini di guerre e tragedie di cui sono ricche le copertine del Tg sono davvero inadeguate, ribadisco.

  8. Matteo 22 luglio 2014 / 13:01

    A chi si lamenta del semplice fatto che ci sia musica sotto i titoli del TG1… Vi siete accorti che c’era anche prima, e che c’è sempre stata??? Ora, la sigla di Piovani, senza dubbio, può piacere o meno. Personalmente mi piace il fatto che sia molto più “musicale” di quelle precedenti, e molto diversa dai soliti jingle. Apprezzo questa scelta audace, contro tendenza, e apprezzo il fatto che sia stato ben accreditato l’autore. Per fare un paragone, chi ha scritto la celebre sigla del concorrente TG5? Boh!

  9. luca 29 giugno 2014 / 11:37

    Per favore la musica dei titoli del tg1 é inopportuna ed inadatta. Ho letto che “il maestro” quando l’ha scritta pensava ad una notizia bella e ad una brutta. Secondo me era in bagno ed era stitichezza mentre la scriveva.

  10. Piero 25 giugno 2014 / 08:45

    la musica composta da piovani è orribile. Lascia agli uditori un senso di ansia e smarrimento.. Non la trovo assolutamente adatta come sigla del tg 1.

  11. Piero Colasanti 18 giugno 2014 / 14:23

    Caro Televip, Vi informiamo che la fattura relativa alla copertina musicale scritta dal M° Nicola Piovani per il TG1, è di Euro 0,00 e che a zero ammonta la spesa sostenuta dalla RAI per la sua realizzazione.

    Cordiali saluti.
    EMERGENCY MUSIC ITALY srl
    …………………………………

    • akio 19 giugno 2014 / 08:08

      grazie per la precisazione che inserirò all’interno del post come doveroso completamento.

    • fermat62 19 giugno 2014 / 08:41

      cosa significa?
      siccome è a costo zero, e l’ha realizzata un famoso compositore, dobbiamo tenercela ed essere felici?
      Il mio diritto come utente RAI pagante è quello di poter usufruire di un servizio, e non di dover subire le scelte di qualche ragazzotto di recente generazione con la mania dei jingle, la musica la ascolto quando ho voglia di ascoltarla, se decido di vedere un notiziario non mi interessa la musichetta, anche se di Chopen o di Mozart. Cambierò canale!!!!

      • akio 19 giugno 2014 / 08:51

        giustissima la tua osservazione. Il sig. Colasanti di Emergency Music però doveva giustamente precisare che non c’era stata una fattura perché io ho scritto ironizzando nel post “non voglio sapere a quanto ammonta la fattura di questo regalo”.

  12. fermat62 17 giugno 2014 / 06:57

    pensavo di essere il solo a non sopportare la orribile musichetta del tg1, vi prego facciamo qualcosa, la musica è orribile e fastidiosa, inadatta e sopratutto inutile, non capisco perchè devo sentire l’annuncio delle notizie con un sottofondo musicale, è una questione di educazione, avete mai assistito ad una lezione con la musica sotto?, o ad un importante discorso con il sottofondo?
    ma perchè dobbiamo essere sempre soggetti passivi e dover accettare sempre le forzature di quattro idioti?
    Togliete la musica, per favore

    • Mary 14 settembre 2022 / 20:16

      Sono la sola a pensare che non ci sia niente di nuovo nella sigla de TG1, tranne uno “strombazzamento” fastidioso. Non sono un’esperta, è vero, ma mi sembra solo una variazione della vecchia sigla suonata da una tromba impazzita… peeciò il maestro Piovani cosa poteva pretendere?

  13. Gianni 15 giugno 2014 / 06:56

    La sigla più brutta mai sentita, un jingle da due soldi inopportuno, praticamente una cagata pazzesca!

  14. Francesco Lioce 10 giugno 2014 / 12:33

    Condivido al massimo… la musica sembra tratta da harry potter….

  15. NO 10 giugno 2014 / 12:18

    Non capisco perché lo studio ti risulti sgradevole, ma trovo soprattutto ignorante proporre “l’acquisto da internet di una musichetta per poche centinaia di euro”. Stai mettendo in dubbio il valore creativo della musica originale, composta per un’occasione. È un’opera d’arte, non qualcosa che si scarica da internet e si appiccica dove capita. Oggi molti tendono a dimenticare che dietro a ogni brano che accompagna un film, una serie tv o introduce un telegiornale, c’è una grande quantità di tempo, riflessione, impegno e fatica. Prova a comporre tu qualcosa e allora forse ne riparliamo.

    • akio 11 giugno 2014 / 13:19

      Caro Matteo, ho massimo rispetto per gli autori di qualsiasi cosa. Anche chi compone per le library di cui parlo nel post è un autore e vive di quei diritti. A me piacciono più quelle musichette lì che quella di Piovani, per un tg. La musica e un artista (vale anche per il cinema, la letteratura, l’arte ecc) può piacere o non piacere. Non per questo bisogna saper comporre. Comunque non sono il solo a cui non piace il tappetino di Piovani e prevedo che avrà vita breve al tg1. Diciamo non appena cambieranno il direttore?

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