Cara Francesca Fialdini, se prendendo spunto dal film Il caso Spotlightho insistito con te, Franco Di Mare e Uno Mattina sull’importanza di tenere accesi i riflettori dell’informazione sui casi di abusi sessuali sui minori da parte di preti è perché il tema è così importante che, guarda un po’, Papa Francesco ha deciso di istituire la giornata internazionale di preghiera per le vittime degli abusi da parte del clero.
Chi come me ha seguito passo passo i passi da gigante fatti dalla Chiesa nel combattere questo deprecabile fenomeno è felice perché una giornata internazionale di preghiera dedicata al tema vuol dire tenere sempre alta l’attenzione.
Cari lettori di Caro Televip, integro le “riflessioni su blogging e social tv” con un esempio di interazione tra il sottoscritto e il conduttore di Uno Mattina (Rai 1) Franco Di Mare. Lo scambio tweet risale ai giorni 4 e 5 marzo 2016.
Cara Francesca Fialdini, oggi è giovedì ed ho aspettato lo spazio cinema di Uno Mattina perché mi avevi scritto su twitter che forse sareste tornati a parlare del film Il caso Spotlight, Oscar come miglior film. E’ da lunedì che parlo e non mi capite. Quello che continuo a chiedervi (a voi come ad altre trasmissioni) è di dire chiaro e tondo che, alla gravità dei fatti penali rilevati, si aggiunge la gravità dei silenzi delle autorità ecclesiastiche che insabbiarono quei fatti. E’ questo il tema principale del film (basta vedere il trailer per capirlo). E’ questa la denuncia del film: non devono accadere mai più casi di preti pedofilie la Chiesa non deve mai più coprirli qualora accadessero di nuovo. Niente, questa semplice ma fondamentale cosa, proprio non ce la fate a dirla (ho usato i colori magari ti aiuta). La battuta che ti ho fatto in tal senso su twitter non era né maliziosa né in malafede. Era un modo “social” per sollecitarti a dirlo con la tua autorevolezza/testimonianza di donna credente e cattolica prima che conduttrice e giornalista del servizio pubblico.
Questo è quello che avete detto oggi nello spazio cinema di Uno Mattina su Rai 1:
Paolo Sommaruga: Dobbiamo dire che il film che ha vinto l’Oscar è un grandissimo film, Il caso Spotlight. Io ci voglio tornare perché racconta una storia vera, l’inchiesta del giornale di Boston che portò alla luce alcuni casi di pedofilia, abusi commessi da sacerdoti della diocesi di Boston. E ieri il cardinale, l’archivescovo di Boston il cardinale O’Malley ha detto che questo film, come il lavoro dei mass media ha aiutato la Chiesa a fare un po’ di trasparenza, a iniziare un’opera di pulizia al suo interno.
Francesca Fialdini: e che va visto! E’ un film che va visto.
Cara Francesca Fialdini, da abbonato Rai, da telespettatore e da blogger televisivo, ho perso la mia “piccola battaglia” di dialogo costruttivo con te, una importante conduttrice e giornalista del servizio pubblico Rai.
Da questa “piccola battaglia” (da te definita ostinazione che premia solo te stesso… anzi non premia nessuno. Al massimo ti appaga e non si capisce come…) ne esco con la deludente conferma che, in certi casi, è inutile aspettarsi la completezza dell’informazione.
ps. Tu almeno alla fine hai invitato il pubblico ad andare a vedere il film. Il giornalista di lungo corso Franco Di Mare invece, silenzio assoluto su Il caso Spotlight; un film sul valore del giornalismo.
Caro Bruno Vespa, guarda che alla fine ti toccherà proprio farla una puntata di Porta a Porta prendendo spunto dal film Il caso Spotlight premio Oscar come miglior film 2016. Per una felice concomitanza comunicativa, la giustizia australiana sta ascoltando in questi giorni, il cardinale australiano George Pell, accusato di aver coperto i preti pedofili negli anni Settanta e Ottanta. Meglio tardi che mai, in questo caso lo scrivo a denti strettissimi. Le vittime australiane hanno scritto al papa e la notizia oggi era sulle home page dei principali siti d’informazione.
Credo proprio che perfino Uno Mattina troverà il tempo di occuparsene, dopo che lunedì scorso ha avuto la grande occasione di essere la prima trasmissione a poter lanciare il tema e l’ha sprecata. Se decidi di prendere spunto dal film Spotlight ti do un aiutino che di certo gradirai.
Cara Francesca Fialdini, lunedì mattina, a nemmeno un’ora dalla chiusura della cerimonia di assegnazione degli Oscar 2016, voi di Uno Mattina eravate sul pezzo pronti ad offrire una prima panoramica su questo evento dello spettacolo. Questa edizione passerà alla storia del cinema italiano per l’assegnazione dell’Oscar a Ennio Morricone per la colonna sonora del film The Eightful Eight di Quentin Tarantino.
E, giustamente, Uno Mattina ha dedicato a Morricone molto spazio.
Cara Francesca Fialdini, sabato all’ora di pranzo stavo per scolare la pasta nello scolapasta di plastica ma poi non l’ho fatto perché mi è venuto in mente il blocco di Uno Mattina che hai condotto giovedì scorso (14/1/16) sui cosiddetti “interferenti endocrini”.
Come sai sono rimasto particolarmente colpito dalla risolutezza con cui ne avete parlato e te l’ho scritto via twitter: