La fuga di Alessandro Cattelan dallo scontro del sabato sera contro Tu sì que vales

Caro Alessandro Cattelan, nel promo di “Da grande” atterri su Rai 1 alla Mr. Bean. Un atterraggio tutt’altro che morbido da cui ti rialzi dolorante. Chi conosce il tuo stile sa che in quel promo hai messo tutta l’ironia di cui disponi per sottolineare che sono in molti ad aspettarsi il tuo fallimento all’esordio su Rai 1 con un tuo show in prima serata. Io non sono tra quelli che sperano in un tuo fallimento.

Sono tra quelli che sanno quanto sarà difficile che tu faccia il pieno di ascolti in Rai ma che sperano che gli ascolti saranno sufficienti per allungarti la vita come conduttore Rai. Ho la speranza che con te inizi un nuovo corso di conduttori e di show in prima serata su Rai 1. Era di questo avviso l’ex amministratore delegato Rai Fabrizio Salini che ti ha fortemente voluto e che non godrà di un tuo eventuale successo ma di certo si vedrà addebitato l’eventuale insuccesso. L’esperimento “Cattelan in prima serata su Rai 1” per il momento durerà solo due puntate piazzate strategicamente tra la fine della stagione estiva e l’inizio della stagione autunnale. Anche questa è stata una scelta per fare in modo che il tuo “atterraggio su Rai 1” sia il meno “doloroso” possibile. La mia speranza in te riposta per un futuro migliore dei prime time di Rai 1 mi porta persino a far finta di non sapere che il ricchissimo cast di ospiti di “Da grande” sembra, si dice, pare (fonte davidemaggio.it) sarà fornito dalla potente agenzia Friends & Partners, in piena continuità con le logiche produttive Rai che tanto fanno discutere. Su una cosa però ti sono decisamente contro, ovvero, la rinuncia ad andare in onda il sabato sera, come inizialmente previsto, contro Tu sì que vales, la corazzata di Canale 5 vincitrice negli ultimi anni di tutte le sfide contro i programmi di Rai 1. Capisco che il tuo difficile esordio sulla Rai debba essere tutelato il più possibile ma così il rischio diventa doppio. Andrai in onda di domenica sera il 19 ed 26 settembre. La stagione tv sarà solo all’inizio e la concorrenza è limitatissima. Non ti confronterai nemmeno con Fabio Fazio che inizia ad ottobre. Quindi? Niente scontro con Tu sì que vales al sabato e niente concorrenza la domenica vuol dire che dovrai fare il pieno di ascolti senza giustificazioni. Affrontare con il tuo grande e costoso show la sfida del sabato sera era il minimo sindacale che si poteva chiedere a chi come te deve dimostrare di essere un conduttore top player anche per il pubblico nazional-popolare e non solo per la nicchia. Fuggire dal sabato sera vuol dire avere già perso la prima sfida del tuo esordio in Rai. Non ti rimane che fare almeno il 25% di share di domenica per giustificare la fuga dal sabato sera. E ti ricordo che io sono uno di quelli che spera in un tuo successo. Pensa cosa scriveranno gli altri se falliRai.

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La Rai 1 che fa l’11.9% di share con Celebration, si que vales; non Canale 5

il postino (o piccolo post)

Caro ex direttore di Rai 1 Andrea Fabiano, dopo i cambiamenti apportati dal tuo successore al programma del sabato sera Celebration, ho smesso di seguirlo. Non che la prima puntata avesse brillato per originalità e qualità di scrittura del programma e interpretazioni musicali. Mi erano piaciuti però l’impianto generale, il taglio internazionale, la sfida del racconto dell’esperto Ernesto Assante e soprattutto la coppia di conduttori e performer Serena Rossi e Neri Marcorè. I cambiamenti si sono rivelati peggio degli errori iniziali e non hanno portato alcun beneficio in termini di ascolto. Da blogger tv mi critico severamente per aver abbandonato il programma come telespettatore. Quando la Rai sbaglia e non ha successo perché cerca nuove strade televisive non può essere condannata se viene umiliata negli ascolti (ieri Celebration 11.9% di share e Tu si que vales 28.8%) da un programma vecchissimo, bruttissimo e ripetitivissimo come Tu si que vales di Canale 5; una rete commerciale che offre sempre le stesse brutte trasmissioni.

Certo, alla Rai si può e si deve chiedere di non sbagliare i programmi nuovi e di imparare dagli errori, cosa che con La vita in diretta di Fialdini-Liorni e la Domenica In delle sorelle Parodi non ha fatto.

Però,

finché il confronto in termini di ascolto sarà con la concorrenza di programmi come Grande Fratello Vip, Pomeriggio Cinque, Domenica Live e Tu si que vales, qualsiasi sconfitta della Rai per me sarà sempre e solo il prezzo che si paga ad un abbassamento della qualità e della varietà televisiva di cui non è certo la Rai la prima responsabile.

Verranno, devono venire, tempi migliori per la Rai e per tutta l’offerta televisiva.

La coppia Maria De Filippi – Mara Venier alla prova del petomane: si que vales

Cara Maria De Filippi, il tuo sodalizio artistico con Mara Venier sta dimostrando tutte le sue potenzialità a Tu si que vales.

Dopo una prima apparizione nel ruolo del quarto giudice (quello a capo della giuria popolare), la presenza della Venier è diventata quasi fissa anche perché da quella sua prima volta, Tu si que vales ha sempre battuto Ballando con le stelle 10 che aveva vinto la prima sfida quando l’unica attrattiva eri stata tu sdraiata.

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Maria De Filippi sdraiata, l’unico brivido di Tu si que vales

Cara Maria De Filippi, Tu si que vales è lo show del sabato sera che nelle intenzioni di Canale 5 deve mettere una pezza alla perdita di Italia’s Got Talent. Dopo la prima puntata l’unico obiettivo concreto che avete raggiunto è stato quello di rivitalizzare il vecchio sabato sera di Rai 1 che si è visto regalare dalla concorrenza il rilancio di Ballando con le stelle giunto alla decima edizione.

Tu si que vales sulla carta è il clone di Italia’s Got Talent ma in pratica è la dimostrazione che nella tv di oggi i format originali riescono a mantenere la propria superiorità rispetto alle imitazioni. A cominciare dalla qualità dei casting.

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Seconda puntata della sit-com Casa Pier Renzi: aiutare Matteo a resistere

Caro vice presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, il quotidiano la Repubblica ha pubblicato un articolo a firma Tommaso Ciriaco con i retroscena dei vostri vertici aziendali che si sarebbero tenuti nell’ultima settimana ad Arcore al cospetto del padre fondatore Silvio Berlusconi. Il retroscenista di Repubblica racconta, con l’ausilio di numerosi virgolettati, tutta la preoccupazione tua, di tua sorella Marina, di Fedele Confalonieri e di Gianni Letta, per la difficile situazione economica che mette a rischio le vostre aziende.

Pare che qualcuno di voi abbia detto: “Silvio, la situzione peggiora. L’economia non riparte. Per noi è fondamentale che il governo vada avanti. Tu devi aiutare Renzi, sostenerlo. L’esecutivo deve restare in piedi” (da Repubblica del 26/8/14 articolo di Tommaso Ciriaco).

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