View this post on InstagramA post shared by @ akiocarotelevip on
Pubblicità
#HiddenSingerItalia un format appassionante come una telepromozione di un apparecchio acustico fatta da Mengacci @nove @DiscoveryItalia pic.twitter.com/1wuN3vpnwc
— carotelevip (@carotelevip) 23 febbraio 2017
#HiddenSingerItalia è al round 2 ma io ero già andato KO al round 1. La cosa migliore del programma sono gli imitatori che fanno piangere. pic.twitter.com/5fc9YG34Kj
— carotelevip (@carotelevip) 23 febbraio 2017
Caro direttore di Rai 1 Andrea Fabiano, ci sono dei programmi televisivi che secondo me si devono criticare ancora prima di vederli in onda perché l’idea che ne è alla base non sta né in cielo né in terra.
Ed io l’ho fatto scrivendoti su Twitter:
Caro Federico Russo, con la scontatissima vittoria di Suor Cristina del team J-Ax, si è conclusa la seconda edizione del talent show musicale The Voice of Italy. Al televoto, la religiosa siciliana non poteva perdere e, di conseguenza, The Voice of Italy ha perso come già ti ho scritto: “Suor Cristina vincerà, ma The Voice of Italy 2 perderà tutto quello che di buono aveva fatto per consolidare il format. Il prossimo anno, per eguagliare l’effetto Suor Cristina, dovrete ingaggiare Conchita Wurst o Papa Francesco”.
La finale è stata tanto deludente quanto inutile. Esibizioni scialbe, tensione di gara inesistente, risultato scontato e nessuna voglia di vedere il programma fino alla fine.
Caro Federico Russo, tanto mi era piaciuto il primo live di The Voice of Italy 2 quanto mi ha fatto piangere il secondo Live. Non ho alcuna difficoltà ad evidenziare come solo una settimana fa esaltavo il format ed oggi mi ritrovo ad analizzare se questa discontinuità di giudizio dipende da me o da voi. Risposta: dipende da voi.
The Voice of Italy 2 per essere perfetto non deve sbagliare niente e se commette l’errore principale, ovvero sbagliare l’abbinamento canzoni-cantanti, allora il programma perde tutto il suo potenziale.
Caro Federico Russo, vedere il primo “live” di The Voice of Italy 2 (il mercoledì alle 21.15 su Rai 2) dopo aver visto la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest, non poteva che portarmi ad esprimere un giudizio a favore del Live di The Voice, dato che, al confronto, sembra un programma televisivo di un altro pianeta e i cantanti sembrano di un’altra galassia. Il primo Live dello scorso anno mi aveva deluso non poco, tra problemi tecnici e conduzione del tuo predecessore Fabio Troiano.
Ieri invece ho visto tutta la puntata fino alla fine giunta intorno all’una di notte.
Continua a leggere