Sono anni che scrivo che Ballando con le stelle è un programma brutto e che Milly Carlucci usa gli stessi meccanismi televisivi di Maria mangiacaramelle De Filippi per alzare gli ascolti.
Quest’anno ha sfruttato la presenza di Sonia Bruganelli le cui polemiche stantie con Selvaggia Lucarelli hanno riempito puntate su puntate fino al momento clou della “cacciata” del ballerino Madonia, compagno di vita della Bruganelli.
Prima della semifinale è stato alimentato il “caso Mariotto”, ovvero, il giudice che lasciando il programma nella puntata precedente ha consentito alla Rai di creare anche in altri programmi del daytime l’attesa sulla decisione di allontanarlo dal programma.
“Caso Mariotto” su cui la conduttrice ha giocato fino alle ore 23 della semifinale per poi svelare l’arcano: Mariotto ha chiesto scusa ed è stato riammesso come giudice. Una sceneggiata degna della peggiore tv commerciale.
Ma Ballando con le stelle è così da anni. Milly Carlucci fa questo da anni. Leggo giornalisti professionisti specializzati in televisione e spettacolo che oggi si dicono indignati per il trattamento riservato da Milly Carlucci al pubblico del sabato sera di Rai 1. La critica più dolce è “una presa per i fondelli del pubblico”.
Se la Rai, e non da oggi, ha abbassato così tanto il livello di questo show del sabato sera della rete ammiraglia, la colpa è anche di chi per professione fa il critico televisivo e non ha denunciato con continuità questa deriva inaccettabile di Rai 1.
Ballando con le stelle non è un talent show per vip ma una fabbrica di polemiche per un pubblico televisivo che se ne nutre ben sapendo che è questo il piatto forte del programma.
Questa è una Rai di cui i critici televisivi professionisti dovrebbero scrivere che “fa schifo”. Ma nessuno lo fa.
Tra un mese c’è il Festival di Sanremo e il “pass stampa” è ambitissimo.