Tg1: edizione straordinaria suPrigozhin che si è ribellato a Putin e con i mercenari marcia su Mosca.

Perla Di Poppa dà la linea a Francesco Maesano dicendo: “È iniziato il vertice con la premier Meloni a Palazzo Chigi”.

Maesano: “No, il vertice non è iniziato. La premier è ancora in volo. Forse il vertice si terrà in modalità on-line”. Al rientro in studio la giornalista si giustifica: “Le notizie cambiano di minuto in minuto”. Il Tg1 della Rai è messo così?

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Laura Tecce non rafforzerà in Rai il pensiero di destra, tutt’altro

Laura Tecce è una “punta di diamante” delle nuova Rai. Il titolo del suo programma #underdog è ispirato ad una frase tratta dal discorso pronunciato alla Camera dei Deputati da Giorgia Meloni per il suo insediamento come Presidente del Consiglio: “Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici”. Il programma di Laura Tecce con un titolo così “accattivante” va in onda su Rai 2.

La rete che già ospitava Onorevoli confessioni, un programmino di seconda serata in cui Laura Tecce si distingueva per intervistare i politici a casa loro ed essere più gentile e avvolgente di Anna La Rosa.

“Certo che l’idea mi è venuta sentendo lei (ndr. Giorgia Meloni). Ma il programma non fa parte di nessun nuovo corso”.
(Dalla intervista rilasciata ad Antonella Baccaro su corriere.it del 11/5/2023)

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Silvio Berlusconi non è più una notizia di attualità: il thread di Caro Televip

Si conclude la settimana in cui sono state celebrate a reti unificate la vita e la morte di Silvio Berlusconi l’imprenditore e politico fondatore delle reti Mediaset e del partito Forza Italia. Una apoteosi comunicativa a senso unico per esaltarne le virtù.

Per parlare dei difetti ci sarà tempo. Quando muore un uomo di potere del calibro di Silvio Berlusconi chi fa informazione mainstream nell’immediatezza si concentra sul farne un più che benevolo santino. E  Berlusconi avrebbe certamente apprezzato il suo.

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La cronaca nerissima all’ora di merenda su Rai 1: un thread di Caro Televip

La cronaca nerissima è un argomento che imbratta il pomeriggio di Rai 1 da anni. La vita in diretta e Estate in diretta sono programmi che vivono essenzialmente dei racconti sulle storie dei morti ammazzati. Inviati, opinionisti e conduttori raggelanti.

Rai 1, la rete ammiraglia Rai, il pomeriggio alle ore 17 diventa un estenuante bollettino di omicidi ricco di dettagli, ricostruzioni, testimonianze di parenti, conoscenti ed amici delle vittime e degli assassini. Nessuna stagione televisiva si salva.

Autunno, inverno, primavera, estate: cambiano le temperature, i colori, gli abiti, ma la primizia di stagione all’ora della merenda pomeridiana per Rai 1 è sempre una interminabile scia di sangue provocata da quanto di più terribile possa generare la natura umana: togliere la vita ad una persona.

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Guerra in Ucraina: una notizia normalizzata dall’informazione televisiva italiana

Celebrato il primo anno della guerra provocata dalla invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’informazione televisiva italiana è tornata a trattare questa notizia come una delle tante notizie che vengono date tutti i giorni.

Si dà conto del bombardamento del giorno, si fa uno speciale ogni tanto, si parla, non più di tanto, delle polemiche politiche interne sull’invio o meno di aiuti militari, si tiene viva la fiammella di una notizia alla quale nessuna testata sembra voler assegnare un ruolo preminente.

Simbolo del confine temporale dell’importanza data dall’informazione televisiva italiana al conflitto in Ucraina è stato il ciclo di 100 puntate quotidiane negli speciali pomeridiani di Enrico Mentana su La7.

La notizia è andata via via perdendo interesse ed è finita nelle retrovie gerarchiche di importanza introdotta dai conduttori in studio con la formuletta: “E veniamo ora alla guerra in Ucraina”.

Una notizia di cui parlare se i bombardamenti quotidiani causano vittime civili e se il presidente di un paese importante va a visitare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

La soluzione diplomatica al conflitto è lontanissima, è una guerra fatta di bombardamenti che distruggono città e uccidono civili, di guerriglia per la conquista del singolo avamposto.

I cittadini ucraini non vivono più una vita normale. Convivono con lo stato di guerra, con la paura dell’oggi e l’incertezza del domani.

Per l’informazione televisiva italiana, dopo quattordici mesi, l’Ucraina invasa dalla Russia è, di fatto, una notizia minore.

È la bruttezza della stampa, bellezza!

Eccola! Appare! L’esperta di economia di SkyTg24 Mariangela Pira

Eccola! Appare! L’esperta di economia di SkyTg24 Mariangela Pira dallo schermo televisivo entra nel mio salotto per spiegarmi la situazione economica mondiale: dal semplice andamento delle borse al complesso meccanismo delle borse; dal più impercettibile movimento azionario al crollo di una banca d’affari americana.

Lei, apre bocca e dà fiato ad ogni sussulto finanziario descrivendo grafici e commentando i titoli giornalistici specializzati. Il suo stile inconfondibile mi accompagna come se fossi un bambino della scuola primaria. Sembra che questa sua caratteristica sia apprezzatissima perché “spiega, con un linguaggio semplice, cose complesse”.

Le sue lezioncine mi danno sempre l’idea di essere obbligato a ragionare come un bambino delle elementari ed entro in una specie di crisi esistenziale perché nonostante le sue semplificazioni non capisco quello che dice.

È amatissima dai suoi colleghi di SkyTg24 che le danno la linea come se fosse una dei maggiori economisti mondiali e quando lei restituisce la linea, i conduttori sfoderando sorrisi di debordante considerazione si complimentano con lei per come ha saputo farsi capire.

Non ho alcuna intenzione di combattere l’irrefrenabile impulso di cambiare canale ogni volta che la vedo.

Ho ricordi bellissimi dei miei anni alle elementari e non voglio rovinarli.

La conduzione di Francesca Fagnani di Belve in prima serata su Rai 2: tre tweet di Caro Televip

Se avessi un euro per ogni volta che Francesca Fagnani si sposta i capelli durante le sue interviste a Belve in prima serata, sarei milionario. E questo è l’aspetto televisivamente più interessante del programma. Pompatissima dalla stampa. Boh e pure mah.

Trovo più eleganti le urla al mercato del pesce rispetto al modo di fare le domande da parte di Francesca Fagnani.

A Francesca Fagnani je amanca solo a mano a cucchiara!

Aggiornamento del 1/3/23 con un quarto tweet

Francesca Fagnani con Belve in prima serata su Rai 2 fa il 4.5% di share. Non è un mega-flop come quello di Ilaria D’Amico ma non è di certo un successo. Vista poi la stampa favorevole ed i social in delirio per le sue battutine, direi “anche meno”, eh!

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Cinque minuti di Bruno Vespa in access primetime su Rai 1: il thread di Caro Televip

Cosa potrà mai dire Bruno Vespa in #cinqueminuti dal lunedì al venerdì in access primetime che già non possa dire in 95 minuti di #portaaporta in seconda serata il martedì, il mercoledì ed il giovedì? Boh e pure mah. La Rai, oggi.

E così, la straripante Rai Pubblicità potrà commercializzare un nuovo spazio a cui attaccare spot prima dell’anteprima de #isolitiignoti. I #cinqueminuti di Bruno Vespa toglieranno più spettatori ai programmi interni o alla concorrenza? E, mi chiedo:…

Perché Bruno Vespa non ha fatto i suoi 5 minuti subito dopo che ha smesso di farli Enzo Biagi? Aveva il timore di non essere all’altezza? Oggi lo è? E, ancora. Tre spazi informativi Rai in access primetime non appesantiscono quella mezz’ora?

Vespa, Damilano e Tg2 Post. Due programmi su 3 dopo i tg: Tg1 e il Tg2. L’approfondimento giornalistico è importante ma quando è troppo presente a tutte le ore non allontana chi aspetta di trascorrere una serata di evasione guardando la televisione?

E ancora: questa frantumazione del palinsesto non frantumerà anche la pazienza dei telespettatori stanchi dei bla bla bla di approfondimento giornalistico? Per quanto mi riguarda Bruno Vespa ha frantumato la mia pazienza già da anni e non penso di reggerlo per ulteriori 5 minuti in più al giorno.

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Al Tg1-Show di Monica Maggioni, la conduttrice ex ministra Nunzia De Girolamo lancia la nuova edizione del suo talkshow Ciao Maschio: la Rai che mi amareggia

Cara presidente della Rai Marinella Soldi, secondo te, il dialogo di stasera al Tg1 (edizione delle ore 20 del 21/1/2023) tra Alessio Zucchini e Nunzia De Girolamo rispecchia culturalmente la Rai Radio Televisione Italiana?

Leggerlo fa venire i brividi ancor più che ascoltarlo.

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I Måneskin in studio al Tg1: la annuncite di Amadeus è sempre più un triste e banale teatrino sul palcoscenico del primo telegiornale italiano.

Il Tg1 di Monica Maggioni è stato appaltato ad Amadeus per sfogare la sua annuncite su Sanremo2023. Stasera un malinconico e banalissimo quadretto con i Måneskin che entrano nello studio del primo telegiornale Rai baciando la giornalista Giorgia Cardinaletti.

È davvero imbarazzante vedere cancellare, sera dopo sera, la sacralità di un telegiornale importante come il Tg1 con ospitate in stile varietà: finale con la conduttrice che chiede ai Måneskin di dire insieme con lei “Buonasera dal Tg1!”

È in pieno stile Cardinaletti, la giornalista che si lanciò all’inseguimento del motoscafo-taxi “Amore” nel giorno del matrimonio di George Clooney.

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