View this post on InstagramA post shared by @ akiocarotelevip on
Pubblicità
Oggi il programma di Canale 5 era meglio organizzato di quello di Rai 1 che non può cullarsi sugli allori dei buoni risultati di ascolto ottenuti finora. Una D’Urso “meno” esagerata e un buon mix tra ospiti “normali” e trash. Il talk trash meno centrale. Il “cambio” c’è.
Oggi anche la “D’Urso intervista” è stata misurata come il personaggio che ne era protagonista: Cesara Bonamici.
Ascolti. La cosa più divertente in questo inizio di stagione tv è pensare quanto stanno rosicando a Mediaset per le sberle che Barbara D’Urso #domenicalive sta prendendo da Mara Venier #domenicain anni e anni di spavalde certezze, annullate in poche settimane.
Se vecchia tv deve essere che almeno sia fatta bene. Questa frase la ripeto da ieri, dopo aver visto la prima puntata della “nuova” Domenica In con il ritorno alla conduzione di Mara Venier.
Dopo pochi minuti di trasmissione ho scritto che il pubblico avrebbe premiato questo ritorno perché è stato subito evidente che l’impianto super classico funzionava bene ma soprattutto che alla conduzione c’era di nuovo “una pratica” di quello che il pubblico di Rai 1 vuole a quell’ora della domenica pomeriggio. Mara Venier ha sfoderato una conduzione brillante, una padronanza assoluta del mezzo e una determinazione, nel voler ristabilire immediatamente un contatto con il pubblico, che è stata palpabile ed efficace. Una prima puntata che è andata oltre il 16% di share dando letteralmente “una pista” alla concorrenza di Canale 5 che, con Domenica Live di Barbara D’Urso, negli ultimi anni ha stravinto la sfida degli ascolti. Certo, siamo solo all’inizio del nuovo confronto ma, una partenza così convincente con una conduttrice così motivata e perfettamente a suo agio come se non avesse mai lasciato lo studio di Domenica In, fa pensare che lo storico programma di Rai 1 possa tornare ad essere il punto di riferimento per la domenica pomeriggio dei telespettatori italiani. La “nuova” Domenica In non è la nuova frontiera della televisione ma sulle reti generaliste di programmi innovativi che possano stare solidamente sul mercato non ne vedo. Quindi mi tengo ben stretta l’opportunità di accendere la tv la domenica pomeriggio sapendo che su Rai 1 troverò un programma di intrattenimento leggero più adatto al mio sentire rispetto al programma e al genere di conduzione di Barbara D’Urso che mi propone Canale 5 da tanti, troppi, anni.
Mara Venier inizia con una serie di ringraziamenti personali, troppi. Ma in pochi istanti ha fatto vedere la differenza tra una pratica di televisione e chi non dovrebbe nemmeno entrare in uno studio tv. L’eccesso di applausi è il primo grandissimo difetto. La capacità di conduzione della Venier è il primo grandissimo pregio del programma.
Il dibattito sul caso Argento-Bennett è tale e quale a tanti spazi televisivi ma una Mara Venier in forma strepitosa lo sta rendendo guardabile.
Ancora non ho finito di mangiare tutte le fette di cocomero che fanno un’estate completa e già mi ritrovo davanti ai promo di Domenica In e di Domenica Live. Siamo a metà luglio e una delle sfide più attese della stagione tv autunnale, quella tra le due amiche amatissime Barbara D’Urso e Mara Venier, vive il suo primo round. Entrambe hanno pubblicato sui loro profili Instagram i promo dei programmi domenicali di Rai 1 e Canale 5.
Ed è già evidente che, dopo anni di dominio assoluto, Barbara D’Urso dovrà superarsi per mantenere il primato domenicale.
Cara presidente della Rai Monica Maggioni, oggi a Domenica In gli argomenti principali sono stati il Festival di Sanremo con ospite Iva Zanicchi, la carriera e la vita di Romina Power (presente in studio), la coppia reale formata da principe Henry d’Inghilterra e da Meghan Markle.
Il programma vive la sua ennesima trasformazione a causa degli ascolti bassi con cui ha chiuso il 2017 e in attesa del ritorno della concorrente Domenica Live cerca di trovare la strada per poter arrivare a maggio senza essere chiuso (è stato già ridimensionato nel tempo).
Accendo la tv e a Domenica In c’è Michele Zarrillo in versione Eric Clapton e mi dico “dai, un po’ di musica live pure se è Zarrillo va bene”. Poi è arrivata Benedetta Parodi ad intervistarlo e c’ho ripensato: “No, non va bene”.
Passo da Domenica In a Domenica Live e penso che Pier Silvio Berlusconi come editore di questi contenuti non avrà mai la mia comprensione e giustificazione. Non stimo un editore che, con la scusa della tv commerciale e degli ascolti, trasmette un programma del genere.