Caro vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi, sparare sulla bassa qualità e sulla scarsa varietà della programmazione delle reti Mediaset è un esercizio banalmente inutile ma qualcuno deve pur farlo.
Una stagione iniziata con il Grande Fratello Vip che è andato oltre ogni mia peggiore previsione.
La cosa più interessante è stata la lite dello scolapasta mentre la cosa che resterà nella storia di Canale 5, oltre a Pamela Prati che urla “chiamatemi un taxi”, è stata l’esclusione di un concorrente per le sue frasi sulle donne. House Party e Selfie le cose cambiano hanno dimostrato che, il tocco di Maria De Filippi sulle novità televisive, è inesistente e produce mostri televisivi che al confronto fanno sembrare il suo Uomini e Donne un programma socialmente rilevante. Il “grande” Paolo Bonolis, al quale hai rinnovato il contratto, ha presentato la novità Music, un programma conduttorecentrico che inizialmente mi ha irritato e poi annoiato. Così come il moderno Alvin con il suo unicamente rumoroso Bring the noise. Dei grandi classici della programmazione Mediaset solo C’è Posta per Te non è stato più brutto del solito. Domenica Live e Pomeriggio 5 con Barbara D’Urso ormai prigioniera di Barbara D’Urso, invecchiando possono solo peggiorare e lo stanno facendo nel peggiore dei modi. L’Isola dei famosi è un programma alla deriva che al culmine del trash è stato salvato da un bacio di Paola Barale a Raz Degan. Le fiction Mediaset, sempre più brutte, hanno brillato per il crollo degli ascolti giunto ai minimi storici. Amici, programma di punta di Maria de Filippi è ormai la brutta copia di tutte le brutte copie di un talent show eppure, visto che al peggio non c’è fine, Amici16 è riuscito a superare in bruttezza tutte le precedenti edizioni raggiungendo il picco di sgradevolezza con lo scherzo fatto a Emma Marrone esaltato da Striscia la Notizia. Il Matrix di Nicola Porro è stato l’unico programma che merita la mia sufficienza compensata però dall’insufficienza grave della versione di Piero Chiambretti già da tempo ombra del Pierino che fu e che mai più potrà essere. Caro vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi, in un contesto così catastrofico da #maiunagioia, di gioie dovresti averne vissute due. La prima quando la Rai ti è venuta a chiedere di darle Maria De Filippi per co-condurre il Festival di Sanremo e la seconda quando la finale di Champions League trasmessa da Canale 5 ha fatto l’ascolto più alto dell’anno battendo anche il Festival di Sanremo. In attesa di vedere come va a finire l’incerta guerra con Vivendi, l’unica certezza è che la stagione che si conclude conferma che un programma brutto della Rai è da premio Oscar in confronto ad un programma bello di Mediaset.
Rinnovamento radicale
Secondo me, il rinnovamento di Mediaset deve partire dalla valorizzazione del capitale umano. Via le pseudo ed enfatiche conduttrici, via le fatue interviste e le frasi ovvie. Via gli strilli di finte indignazioni e gli annunci ai quattro venti di spettacoli rivoluzionari. Via le grida al lupo al lupo. Si assumano le persone vere, i veri artisti, i giornalisti, gli economisti ed i politologi, gli scienziati ed i critici cinematografici di chiara fama e con una salda preparazione internazionale.
La tivù degli anni Ottanta, sia pubblica che privata, non è più un punto di riferimento, ma da buttare nella pattumiera in modo definitivo. AMEN.