Barack Obama è a fine mandato: speriamo lo sia anche Giovanna Botteri come corrispondente Rai da New York

Cara corrispondente Rai da New York Giovanna Botteri, spero proprio che quello che inizia sia il tuo ultimo semestre negli Stati Uniti come narratrice appassionata e per nulla appassionante della presidenza di Barack Obama (presumo che il tuo sostituto prenderà servizio a gennaio 2017 insieme al nuovo presidente). 

Tra i danni della infelice presidenza di Obama, annovero anche gli 8, dico 8, anni di tue corrispondenze da New York, qualcosa di più di un semplice posto fisso; praticamente hai preso la residenza a New York.

Il mio primo post sulle tue corrispondenze incantate su Obama, l’ho scritto nel 2009 (sulla piattaforma di blogging Splinder):

Giovanna Botteri e il primo anno di Obama

Cara Giovanna Botteri, è già passato un anno da quando Barack Obama è stato eletto presidente degli Stati Uniti. Ricordo il tuo sorriso illuminato da quella storica vittoria; ricordo le parole di speranza che lui spargeva e che tu raccoglievi convinta; ricordo la tua mascella volitiva che si allargava ancor più di quanto non faccia già naturalmente per conformazione anatomica. Ieri hai fatto il tuo bilancio di questo anno nel segno del Yes We Can che però coincide con la sconfitta dei democratici alle elezioni per i governatori di Virginia e New Jersey. Diciamo che non è un buon momento per Obama, visto che i sondaggi (non i tuoi) continuano a darlo in calo nei consensi ma tu sei ancora con lui e ci spieghi perché: “Non è una sconfitta per Barack Obama ma il segnale che il sogno si è infranto contro una realtà difficile e implacabile. La nuova amministrazione è riuscita a traghettare il Paese fuori dalla recessione ma la disoccupazione è ancora altissima. La riforma sanitaria sta scatenando la rivolta dei conservatori e l’Afghanistan è una trappola senza uscita”. Cara Giovanna Botteri, un corrispondente Rai deve guardare più lontano della punta del suo naso e tu hai il naso lungo (in senso giornalistico, dico) tale da fiutare quale sarà lo scenario che ridarà slancio politico al presidente: “Ma Obama non molla e gli americani secondo gli ultimi sondaggi continuano a credergli. Il presidente continua a credere in quel Yes We can che lo ha portato alla Casa Bianca. Si può anche continuare a parlare con un nemico sfuggente come l’Iran dove trentanni fa l’ambasciata americana veniva presa d’assalto. Oggi, gli eroi del 1979 sono passati dalla parte dell’opposizione; sono ancora nelle strade di Teheran a protestare, a gridare “morte alla dittatura” a rischio della loro vita e della loro libertà. Ma il nemico di oggi non è più l’America è il governo di Ahmadinejad”. Cara Giovanna Botteri, perfino il tuo presidente Obama ci va più morbido con Ahmadinejad. Guarda che quello tu lo vedi con la giacchetta da bancarella dell’usato ma ha una certa familiarità col nucleare. Va bene che tu te ne stai tranquilla a New York ma pensa ai tuoi colleghi romani; non mi risulta che la palazzina del Tg3 a Saxa Rubra abbia un rifugio antiatomico ( da carotelevip.splinder.com del 5/11/2009).

Cara corrispondente Rai da New York Giovanna Botteri, da allora ho scritto altri post per manifestarti tutta la mia disapprovazione:

Elezioni Usa 2012: i primi passi televisivi della sfida tra Ann Romney e Michelle Obama (2/4/12)

Giovanna Botteri e l’entusiasmo per l’inizio degli ultimi quattro anni di presidenza del grande incantatore Obama (22/1/13)

Giovanna Botteri e la sensazione che sul Datagate “la situazione sia un po’ sfuggita di mano ai vertici dell’amministrazione Obama (25/10/13)

Datagate: propongo Giovanna Botteri come nuovo portavoce della Casa Bianca al posto di Jay Carney (29/10/13)

Felicità per Giovanna Botteri è raccontare Barack Obama da Papa Francesco (29/3/14)

Giovanna Botteri lascia New York e vola a Buenos Aires proprio quando The President Obama avrebbe più bisogno di lei (14/7/14)

Cara corrispondente Rai da New York Giovanna Botteri, in occasione della presentazione dei palinsesti autunnali, Rai 3 ha annunciato il programma Casa Bianca, condotto da Iman Sabbah, che farà un racconto delle presidenziali Usa 2016. Non so se sarà lei a prendere il tuo posto come corrispondente da New York della Rai. Di lei ricordo delle buone conduzioni e corrispondenze per RaiNews24 che mi fanno ben sperare. Quello di cui sono certo invece è che non mi resterà nulla di buono dell’oceano di parole che hai riversato a tutte le ore sui canali Rai in 8 anni di corrispondenze da New York. Chissà che popò di promozione la Rai ti sta preparando per il tuo ritorno in patria. Una mega dirigenza? Direttore di una testata? Eppure io sono convinto che il tuo rientro in patria sarà breve e la Rai non avrà il coraggio di disperdere la tua esperienza di corrispondente. Dove te li faranno fare i prossimi 8 anni? A Parigi? A Londra? Certo a guardare l’elenco degli uffici di corrispondenza esteri Rai, a mio avviso la sede più bella e prestigiosa resta New York. Come dici? Se vincesse Hillary Clinton sarebbe un po’ come se rivincesse il tuo Barack Obama e quindi farai di tutto per dare continuità alle tue corrispondenze da New York? Ecco, mi hai dato un motivo per sperare che vinca Donald Trump.

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Una risposta a "Barack Obama è a fine mandato: speriamo lo sia anche Giovanna Botteri come corrispondente Rai da New York"

  1. Varriale Alessandro 6 ottobre 2016 / 07:10

    Giovanna Botteri, perché la RAI non Le fa un corso di DIZIONE…..Spengo la tv, quando……
    la “o” e la “e”; rivoltano lo stomaco.

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