Caro direttore di Rai 1 Andrea Fabiano, tutte le mie preoccupazioni che Maria De Filippi avrebbe dominato con la sua personalità la 67esima edizione del Festival di Sanremo, svaniscono sera dopo sera.
Maria De Filippi non è la regina di Sanremo 2017 ma una comparsa di lusso (anche se non pagata).
Se è vero che è la regina delle liturgie dei suoi brutti programmi che vanno in onda su Canale 5 è altrettanto vero che nella liturgia del Festival di Sanremo si sta vaporizzando tutta la sua presunta grandezza assoluta. Maria De Filippi è la numero 1 a fare solo ed esclusivamente i suoi brutti programmi stra-registrati. Il suo modo di fare televisione è talmente limitato ai suoi format che fa impressione vederla nel ruolo della comparsa, meno di una valletta. I suoi tentativi di essere la Maria De Filippi che è, sono inutili sul palcoscenico di Sanremo. Lontana dalla costruzione scientificamente cucita sul suo modo di fare tv, lontana dai blocchi televisivi studiatissimi al millesimo per valorizzarne ogni azione, lontana dal mix di sentimentalismi preconfezionati di c’è Posta per Te, dal caos organizzato di Uomini e Donne e dal “saranno famosi” di Amici, Maria De Filippi è una normalissima co-conduttrice. Questa sua partecipazione al Festival ci dimostra che non basta avere un nome top per condurre al top un programma che non fa per te. Televisivamente parlando, il Festival di Sanremo 2017 ci regala una bellissima notizia: Maria De Filippi è Maria De Filippi solo a Mediaset. Caro direttore di Rai 1 Andrea Fabiano, chi come me ha parlato di orgoglio Rai ferito dalla partecipazione della De Filippi accanto a Carlo Conti, deve ricredersi. L’orgoglio Rai esce rafforzato da questo esperimento perché su quel palcoscenico si è vista nettamente la differenza tra la scuola Rai e la scuola Mediaset. Carlo Conti è per il terzo anno consecutivo il vero mattatore del Festival. E’ lui che ne incarna alla perfezione la liturgia e la rende efficace anche quando la scaletta è macchinosa. Carlo Conti giganteggia e non solo perché è il direttore artistico-conduttore che ha costruito lo show. Carlo Conti giganteggia perché è un conduttore Rai che fa un programma Rai, che ha quasi 70 anni di storia, con lo stile unico di una tradizione che nessuna Maria De Filippi potrà mai incarnare. Ogni entrata in scena di Carlo Conti stabilisce una distanza incolmabile tra la scuola Rai e la scuola Mediaset. No, la televisione non è una. La Rai, quando fa la Rai, con chi sa di fare un programma Rai, è una. Le altre sono solo tv commerciali. Il Festival di Sanremo, anche il meno riuscito, lascia qualcosa nella memoria collettiva del Paese. Carlo Conti lavora su quel palcoscenico con questo obiettivo e ci riesce. I programmi di Maria de Filippi non lasciano niente in eredità al Paese ma solo numeri sui tabulati di una società privata che punta al profitto per sostenere la propria esistenza. Vivendi permettendo.