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Caro regista del nuovo Nero Wolfe Riccardo Donna, ero pronto a criticare l’ambientazione romana ma sono felice di non doverlo fare visto che Roma non c’è nel tuo Nero Wolfe. C’è una città che chiamate Roma ma non è Roma ed era questa la tua intenzione dichiarata nelle note di regia: “Ho pensato di raccontare una Roma diversa, eliminando volontariamente ogni riferimento diretto alla città e provando a renderla “molto americana”, ricreando un luogo immaginario dove ambientare i romanzi di Rex Stout, scritti tra il ‘30 e il ‘60 e ambientati a New York. Continua a leggere
Caro Francesco Pannofino, indossare i panni di Nero Wolfe in uno sceneggiato televisivo della Rai (dal 5 aprile su Rai 1) è il sogno di qualsiasi attore che abbia a cuore gli anni in cui la Rai trasmetteva gli sceneggiati televisivi. Oggi si chiamano fiction e la Rai non le produce più nei suoi studi ma le fa realizzare da produttori esterni, in questo caso la Casanova Multimedia di Luca Barbareschi che, dopo anni in cui si è lamentato perché la Rai non gli dava la possibilità di realizzare le sue fiction, ora ne sta sfornando una dietro l’altra. Continua a leggere