Caro direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, tra i nuovi programmi che proponi al pubblico estivo di Rai 1 c’è I duellanti, da un’idea di Massimo Giletti. L’idea è di fare l’Arena invernale di Giletti in versione analisi ragionata a mente fredda delle telerisse storiche.
L’ideale prosecuzione dell’inconcludenza della sua Arena invernale.
Le telerisse sono tra le situazioni peggiori che caratterizzano la tv moderna e il fatto che la rete ammiraglia Rai ne enfatizzi la esistenza celebrandole come eventi telelevisivi “storici”, è la autocertificazione del livello di qualità a cui aspira la tua direzione. Nel 2015 la Rai Radio Televisione Italiana spende del tempo televisivo per “analizzare” perché due personaggi pubblici hanno litigato in tv così tanti anni fa che per fortuna qualche telespettatore ne avrà rimosso il brutto ricordo. Ma la rete ammiraglia della Rai non può concedere al telespettatore il lusso di dimenticare la brutta tv. Nella Rai in bianco e nero con cui io e te siamo cresciuti c’era una trasmissione che si intitolava Ieri e Oggi. Io ricordo le edizioni condotte da Arnoldo Foà, Paolo Ferrari, Mike Bongiorno, Enrico Maria Salerno, Luciano Salce che ospitavano i grandi protagonisti della tv per raccontare, spiegare e ricordare pezzi davvero storici di tv. Era una tv autoreferenziale che si lodava per la sua qualità. Oggi la tua Rai 1 rappresenta l’autoreferenzialità della tv che, con la presunzione di “analizzare”, pensa di esorcizzare lo squallore della tv di scarsa qualità di cui la telerissa è una delle forme più rappresentative. I primi due ospiti della puntata di ieri sera sono i simboli di quanto I duellanti rappresenti il declino delle idee televisive di Rai 1: l’ex ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e Simona Ventura. I due ormai non sono più ai vertici della importanza politica e televisiva per cui, in una caldissima serata del luglio 2015, hanno tentato disperatamente di ricordare a se stessi i tempi in cui occupavano un posto al sole nei rispettivi campi professionali. A dire il vero Simona Ventura un posticino in penombra ancora ce l’ha in tv visto che ha condotto la Miss Italia in decadenza su La7, il reality flop Leyton Orient su Agon Channel, è stata giudice del talent flop Notti sul ghiaccio e si prepara ad un autunno per pochi intimi sul satellite alla conduzione del reality Il contadino cerca moglie. Nel tentativo di uscire da questa penombra lei, che un tempo era SuperSimo la star della tv, si è prestata ad una ospitata a I duellanti per mitizzare uno dei momenti meno significativi di quando era all’apice della carriera televisiva, facendo la piccioncina tenerona con Gasparri come fosse a Temptation Island. Ma gli spazi tv che le concedono oggi sono questi e lei evidentemente non sa rinunciare a vedersi in un monitor con il logo Rai in sovraimpressione. Caro direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, I duellanti è un programma che nasce da un’idea di Massimo Giletti che ieri lo ha così presentato al vostro pubblico:
“Vi racconteremo alcuni momenti che hanno fatto la storia della tv. Ma sono momenti particolari, quelli che raccontano scontri epici ma anche momenti in cui personaggi famosi perdono completamente la testa e le telecamere sono lì in quell’istante a immortalare quello che in realtà non avrebbe mai dovuto succedere”.
Già, è proprio così; I duellanti su Rai 1, in realtà non avrebbe mai dovuto succedere.
Tutte le volte che, per disgrazia, incappo in una porcheria del genere, sento tanto la nostalgia delle noiosissime estati in cui trovavi solo le intramontabili comiche di Stanlio e Ollio. Scommetto, anche, che farebbero più ascolti.