Caro neo direttore generale con funzioni di amministratore delegato Rai Mario Orfeo, in questi giorni il dibattito sui compensi alle star della Rai Radio Televisione vive una tappa fondamentale.
Fabio Fazio non lascerà la tv pubblica, come si diceva e come aveva lasciato intendere lui stesso dicendo che lo stavano facendo sentire un peso e non una risorsa:
“Per rimanere in Rai c’è un’obbligatoria necessità: che si dica che chi sta in Rai è un valore e non un costo. In una squadra di calcio i calciatori sono un valore. Perché non ci mettono a bilancio? Non quanto costo, ma quanto porto all’azienda… Non è più sopportabile essere considerato un problema… Il problema minore è la mia sorte, il problema vero è il futuro del servizio pubblico. Si può fare tutto, le opzioni sono diverse, ma bisogna pensare in modo libero e con onestà intellettuale… Il teatrino è diventato quanto guadagniamo. Se questo è il problema, tolgo immediatamente il disturbo. Ho sopportato qualunque cosa, ora c’è l’esigenza di chiarezza: per rimanere bisogna sentirsi utili” (da primaonline.it 8/5/2017).
Poi, finalmente per lui e per le star della Rai, tu hai sostituito Antonio Campo Dall’Orto e la prima cosa che hai fatto è stata superare il problema del tetto dei 240.000 euro per i compensi degli artisti, anche sulla base di una precisa indicazione che la Rai aveva già ricevuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Il primo a beneficiare di questa decisione sarà Fabio Fazio che sarà doppiamente felice perché la Rai lo promuove su Rai 1 e lo fa sentire una risorsa come hai dichiarato tu (dal comunicato stampa Rai del 23/6/17) :
Il Direttore generale ha ringraziato il Cda per aver accolto a larghissima maggioranza la proposta di contratto in esclusiva per 4 anni con Fabio Fazio che passa con il programma “Che Tempo che Fa“ da Rai 3 a Rai 1 con la prima serata della domenica e la seconda serata del lunedì. “La presenza e la valorizzazione di Fabio Fazio nel palinsesto autunnale 2017 – ha detto Orfeo – sono un passaggio determinante nella strategia di consolidamento della leadership della Rai e di rilancio della propria attrattività innovativa.”
Caro neo direttore generale con funzioni di amministratore delegato Rai Mario Orfeo, direi che Fabio Fazio non può proprio lamentarsi sia per il compenso che per la considerazione. I difensori di questa vostra scelta puntano sul fatto che Fabio Fazio con gli introiti pubblicitari del suo programma non solo ripaga i costi della propria produzione ma fa anche guadagnare la Rai. Io sono tra quelli a cui la tv di Fabio Fazio non piace e lo scrivo da quando ho iniziato a fare blogging nel 2003 (non sono e non sarò mai grillino e allora il Movimento 5 Stelle non esisteva, bei tempi). Da telespettatore prima che da blogger tv non penso a costi e ricavi ma a contenuti, idee, evoluzione dei programmi. Fabio Fazio fa un tipo di tv vecchia e con lui anche il suo pubblico è invecchiato, infatti passa al target più anziano della Rai, quello di Rai 1. La Rai mette al primo posto costi e ricavi? La strategia della Rai dunque sarebbe: i programmi che fanno tanta pubblicità sono intoccabili e il pubblico deve sorbirseli da qui all’eternità? A parte il fatto che la Rai non è immune dal calo generale degli ascolti delle reti generaliste. A parte il fatto che dobbiamo ancora vedere che ascolti farà Fabio Fazio su Rai 1. Le domanda che mi pongo rispetto a chi elogia i ricavi pubblicitari di Che Tempo Che Fa è: ma il management della prima azienda culturale del Paese è capace di fare programmi innovativi, di successo e che fanno fatturato? Un management all’altezza di un grande broadcaster quale è la Rai non dovrebbe fare fatturato con tutti i suoi prodotti? Caro neo direttore generale con funzioni di amministratore delegato Rai Mario Orfeo, tu dici che “La presenza e la valorizzazione di Fabio Fazio nel palinsesto autunnale 2017 sono un passaggio determinante nella strategia di consolidamento della leadership della Rai e di rilancio della propria attrattività innovativa”. Francamente non riesco proprio ad immaginare a quale attrattività innovativa ti riferisci. Per mia fortuna mi manca ancora qualche anno prima di finire nel target anziano di Rai 1 e dunque per i prossimi 4 anni non avrò il problema di sorbirmi “l’innovativo” Fabio Fazio.
FF
Sono sempre più convinto che la Rai è come il Palazzo di Atlante, descritta dall’Ariosto nell’Orlando furioso. Quelli che come Fabio Fazio (F F) vi operano si sentono sospesi tra cielo e terra. Sono gl’illuminati di nuova luce: la luce dei soldi e della fama immeritata. Nella Rai, tutto è magia e puoi vedere FF inseguire le immagini ingannevoli della grandezza, della notorietà e dei milionari contratti Rai. FF si sente un eletto, come se “il futuro del servizio pubblico” dipendesse da lui.