Giovanna Botteri da 10 anni alla sede Rai di New York: spero non le facciano battere il record di Ruggero Orlando

Caro direttore generale e amministratore delegato Rai Antonio Campo Dall’Orto, il mio auspicio che con l’elezione di Donald Trump ci potesse anche essere un turnover nel ruolo di “corrispondente-responsabile dell’ufficio Rai di New York per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati Uniti”, rimane ancora un auspicio.

A maggio, Giovanna Botteri festeggerà il suo decimo anniversario in quel prestigioso ruolo. Le sue corrispondenze dagli Usa non mi sono mai piaciute e la lunghissima permanenza della giornalista in quel ruolo non mi ha fatto cambiare idea.

Ieri dopo tanti mesi che non lo facevo, stavo seguendo la puntata di Porta a Porta sulla crisi tra Stati Uniti e Corea del Nord (un tema che mi preoccupa molto al punto che ero disposto anche a sorbirmi Bruno Vespa) ma, quando è apparsa in collegamento Giovanna Botteri, ogni mio livello di sopportazione è stato azzerato ed ho cambiato canale. Lo ammetto, Giovanna Botteri non mi è mai stata simpatica ma la sopporterei se le sue corrispondenze fossero interessanti e soprattutto se mi offrissero informazioni non lette e rilette, dette e ridette, viste e riviste. Alla mancanza di “originalità” delle sue corrispondenze va aggiunta una mia difficoltà oggettiva: non riesco a digerire il miscuglio tra le notizie e le opinioni personali di Giovanna Botteri. Si perché la cosa più “originale” delle corrispondenze di Giovanna Botteri sono le sue malcelate preferenze o contrarietà. Caro direttore generale e amministratore delegato Rai Antonio Campo Dall’Orto, dopo le dimissioni del direttore editoriale per l’offerta informativa Rai Carlo Verdelli al quale il CdA ha bocciato la sostanza del suo piano editoriale, sei sceso in campo in prima persona per dare una svolta a questo settore fondamentale del servizio pubblico:

“Ho preso l’incarico di portare avanti il Piano per l’Informazione prendendo alcune cose già messe a punto da Verdelli, cambiandone e integrandone altre. Questo piano deve essere fortemente informato da una visione prospettica e si muoverà in tre ambiti: informazione digitale, informazione di flusso e informazione classica e cioè quella dei telegiornali” (da corrierecomunicazioni.it che cita la tua audizione in commissione di vigilanza Rai del 25/1/2017).

Un piano così articolato sicuramente prevederà anche “il flusso” dei giornalisti. La mia speranza è che “il flusso” preveda la sostituzione di Giovanna Botteri e che la sede di New York abbia un nuovo capo e corrispondente. Un sano ricambio, una voce nuova, una impostazione diversa, dopo dieci anni di corrispondenze di Giovanna Botteri sarebbe un bel segnale per chi come me vede, nella sua permanenza in quella sede, una Rai vecchia, inamovibile, intoccabile, ministeriale. La Botteri ha già superato Antonio Caprarica che è rimasto per 9 anni consecutivi a capo dell’ufficio corrispondenza Rai di Londra e se continua di questo passo il suo prossimo obiettivo è di battere il record dei record: i 17 anni di Ruggero Orlando come primo corrispondente Rai da New York.

Ero troppo piccolo per ricordare la celeberrima telecronaca fatta da Ruggero Orlando insieme a Tito Stagno nella storica notte in cui Neil Armstrong sbarcò sulla Luna, il 20 luglio 1969 (successivamente vista e rivista, la considero una delle più belle pagine di storia della Rai). Quello che invece ricordo benissimo è che da bambino quando iniziavano le corrispondenze di Ruggero Orlando con il tormentone “Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando”, in casa di mio nonno non poteva volare una mosca. Oggi, in casa mia, non appena dagli studi Rai danno la linea a Giovanna Botteri da New York, cambio subito canale altrimenti rischio di far volare di tutto; dalle parolacce agli oggetti contundenti.

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Una risposta a "Giovanna Botteri da 10 anni alla sede Rai di New York: spero non le facciano battere il record di Ruggero Orlando"

  1. Giuseppe C. Budetta 20 aprile 2017 / 18:02

    IL CAPITALE UMANO A NUOVA YORK

    Per favore, al posto della Botteri Giovanna metteteci un vero giornalista che dia notizie e non sterili, ebeti e soporiferi bla-bla-bla.

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