Cara Daria Bignardi, non mi piacciono le tue Invasioni Barbariche (il venerdì alle 21.10 su La7) perché hanno tutte solo una finalità: dimostrare al pubblico che i tuoi ospiti hanno detto a te quello che non hanno mai detto in altre interviste ad altri giornalisti. E quando le cose non vanno in questa direzione, sei disposta perfino a gettare la maschera e a rivelare il vero obiettivo dell’intervista. Ti è successo venerdì scorso con il grillino Alessandro Di Battista. Lo hai invitato perché è il grillino del momento, colui che ha preso lo scettro di leader predestinato (lui si sente pronto per fare il presidente del consiglio).
E’ una specie di Roberta Lombardi al maschile, solo che è molto più scaltro, al punto da saper controllare e direzionare la sua arroganza ed il suo narcisismo, nascondendole dietro ai sorrisi da populista piacione. E’ perfetto per rappresentare il momento storico del Movimento 5 Stelle che ha intrapreso la strada dello scontro eclatante con le istituzioni perché messo all’angolo dalla #profondasintonia tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Ecco il grillino Di Battista sedersi davanti a te pronto ad attaccare tutto e tutti con l’indice alzato di colui che si sente l’uomo giusto unto dai signori Casaleggio e Grillo. Il suo bla bla bla è identico nei modi e nella sostanza a quello del Matteo Renzi che deride. Però non ha fatto i conti con te e il vero motivo per cui lo hai chiamato, e quando attacca il ritornello elettorale del “reddito di cittadinanza”, tu sei costretta a tirarti giù la maschera e a fargli capire che l’intervista così non va:
“Mi scusi, non è che non voglio parlar di quello. E’ che vorrei approfittare di questo incontro per conoscere meglio lei, no perché queste cose gliele ho sentite dire, non solo a lei, tante volte. Anche ieri da Santoro e dai suoi colleghi. Quindi, sa, non usiamo questa occasione per ridire le stesse cose. Se vuole parliamo di quello mezz’ora. Lo dico anche per lei perché usi questa occasione per farsi conoscere”.
Alessandro Di Battista fa la battutina “allora lo infilerò quando lei non se ne accorge” ma poi si accoccola ai tuoi piedi non appena gli ricordi i suoi trascorsi come bravo catechista. Ed è sempre più un coccolino amoroso dudù dadadà quando gli dici che le fan lo considerano bello. E’ accoccolato anche mentre cerchi di tirargli fuori qualcosa di “unico” chiedendogli il suo parere sul fatto che il padre ha dichiarato di sentirsi fascista. Di Battista risponde con la vocina dolce e una coccola ciripicchiola: “Mio padre è mio padre; io sono io”. Cara Daria Bignardi, il cattivissimo Di Battista non ha detto a te niente di quello che avresti voluto dal suo primo faccia a faccia in tv con una giornalista. L’intervista non avrebbe suscitato l’attenzione di nessuno se, pochi istanti dopo, non avessi ospitato Corrado Augias che ha demolito la consistenza politica di Alessandro Di Battista scatenando l’ ira fumosa dei grillini fan di “DiBa”. Cara Daria Bignardi, invece devi essere riconoscente al tuo fiuto giornalistico per aver ospitato Andrea Delogu. In questo caso sei stata brava ad accoccolarti tu per ascoltare la sua storia di bambina nata e vissuta fino a 10 anni nella comunità per tossicodipendenti di San Patrignano. Andrea Delogu, insieme a Andrea Cedrola, ha scritto La Collina, un romanzo ispirato alla sua storia, a quella dei genitori e di moltissime altre persone che hanno vissuto in quella comunità per disintossicarsi. La serenità, la purezza, la spontaneità, la semplicità e l’intensità del racconto di Andrea Delogu hanno dato a questa puntata quello che vorresti avessero tutte le tue interviste: originalità e spessore. Ma è stato un attimo perché poi hai intervistato Carlo Cracco e Barbara D’Urso.
Per essere precisa, mi piacciono poco la maggior parte degli ospiti. David Lynch, ieri sera, è stato imbarazzante. 😦
ho visto solo il Boldrini Show e l’inizio di Verdone che tanto sapevo sarebbe stato con Fazio che avrebbe provato a farlo parlare della ipocondria…
Molto peggio delle chiacchierate di Fabio Fazio, anche se, confesso, mi piacciono sempre meno. 😉
ahahah! ricordi? A me non sono mai piaciute!!!!