Caro direttore di Rai 3 Antonio Di Bella, ero seduto in prima fila alla presentazione della serie Boss che hai fatto insieme al protagonista Kelsey Grammer al Roma Fiction Fest. Nel mio post del giorno dopo mi chiedevo se, in assenza di un riscontro adeguato in termini di audience, avresti mantenuto il punto difendendo la tua scelta di portare in prima serata un prodotto che io, che sono un semplice telespettatore e non un super dirigente Rai, avevo definito di “super nicchia”. No, non hai mantenuto il punto, e hai interrotto la messa in onda della serie Boss (circa il 2% di share, il giovedì alle 21.10) sostituendola con la riproposizione di tutti i film di Indiana Jones (proprio come ha fatto anche il tuo collega di Rai 2 quando ha dovuto chiudere Star Academy). Ieri però Indiana Jones su Rai 3 ha fatto solo il 5% di share e credo che ciò dimostri che hai perso una grande occasione.
Visto che quei 3 punti di share di differenza non rivoluzionano le sorti della tua prima serata del giovedì, avresti potuto cavalcare la sconfitta di Boss per trasformarla in vittoria. Caro Antonio Di Bella, sei il direttore di Rai 3! Rai 3 è la rete che un tempo si vantava di essere una rete che faceva scelte controcorrente senza necessariamente rincorrere i grandi ascolti. Quella Rai 3 non c’è più, da tempo. Oggi Rai 3 è esattamente come tutte le altre reti. Ha un suo obiettivo di ascolto nelle varie fasce orarie e su quello decide la programmazione. Non ci voleva uno scienziato del palinsesto televisivo per capire che Boss avrebbe fatto un ascolto basso in prima serata e tu lo sapevi benissimo. Allora l’unico motivo per cui era giusto tentare quella messa in onda, in quella collocazione, era di non stare a guardare gli ascolti e mantenere l’obiettivo primario che avevi dichiarato e cioè di voler portare “un altro tipo d’America in Italia”. Difendere la serie Boss e il suo 2% di share in prima serata, avrebbe avuto un significato superiore al valore economico dello share. Così come avresti potuto difendere la scelta della prima serata con il Viaggio di Pippo Baudo. Ma non lo hai fatto perché ormai Rai 3 ha la sua tabella di ascolti e ricavi che deve rispettare proprio come una rete televisiva commerciale. Caro direttore di Rai 3 Antonio Di Bella, quei pochi telespettatori che si erano appassionati alla serie Boss meritano almeno di vedere come va a finire la prima serie e appena possibile sarebbe educato riprogrammarlo anche in seconda serata. Se però non vuoi fare dei bassi ascolti anche in quella fascia oraria, cedi il passo a Rai 4 che credo potrebbe rischiare di ritrasmetterlo, persino in prima serata, senza interromperlo di nuovo per mandare in onda Indiana Jones. A tal proposito, caro direttore di Rai 3 Antonio Di Bella, le tue parole sull’altra America che volevi portare in tv, continuano a risuonarmi nelle orecchie dopo che ho visto che per il palinsesto del pomeriggio ti aiuta l’America della Casa nella prateria a mantenere lo share minimo per i tuoi inserzionisti pubblicitari. Rai 3, la rete che ci porta in casa “l’altra America”; si, quella di due secoli fa.
La prima serie tv che ho iniziato a seguire sulla rai dai tempi di un medico in famiglie (le prime stagioni), me l’hanno cancellata!
Ammetto che la prima serie del medico in famiglia l’ho seguita perché avevo un debole per claudia pandolfi! Su Boss ci sono rimasto male quanto te spero in una nuova programmazione come ho scritto nel post comunque la rai la serie l’ha acquistata ti farò sapere appena saprò