AgCom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) nella riunione del 24 agosto 2022 si è pronunciata a sfavore di un unico confronto tv tra i due candidati principali alle elezioni perché “risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione”.
Quindi, ad oggi, non si farà l’annunciato confronto 1 contro 1 tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta organizzato da Rai 1 e previsto per il 22 settembre 2022 (il post di CaroTelevip del 21 agosto 2022). Bruno Vespa, che avrebbe dovuto moderarlo e che lo aveva lanciato in pompa magna, si è detto dispiaciuto.
Lui che una settimana fa usciva trionfante dall’annuncio del sì di Letta e Meloni oggi non è lo sconfitto dopo il no dell’AgCom. Ha comunque visto confermata la sua (e di Rai 1) importanza e autorevolezza da parte dei due leader che dopo le elezioni guideranno una delle coalizioni che governerà il Paese.
Le emittenti televisive che erano rimaste al palo, da ieri stanno freneticamente lavorando per rilanciare la proposta ai leader politici dei format di confronto adeguati al parere dell’AgCom.
Primo fra tutti il direttore di SkyTg24 Giuseppe De Bellis che si sente in dovere di difendere l’etichetta di “casa dei confronti politici elettorali” che la rete all-news si è guadagnata sul campo negli ultimi dieci anni in occasione di elezioni politiche ed amministrative.
Per riaffermare la disponibilità di SkyTg24 il direttore De Bellis ha realizzato un video in cui mi fa una gran tenerezza visto che fino a ieri era il principale escluso dalla “esclusiva” data a Bruno Vespa da parte di Letta e Meloni.
Con la decisione di AgCom, salvo colpi di scena, rientrano in gioco tutte le emittenti televisive che potranno proporre formule di confronto tra tutti i leader. Ma la domanda è: i leader politici quanti e quali confronti tv accetteranno? E ancora: se anche un solo leader non accetterà una formula su cui tutti gli altri concordano, il confronto si farà?
Per ogni confronto televisivo gli staff dei leader devono lavorare duramente nella fase di preparazione e non solo per definire le regole. Si deve stabilire la strategia, si deve provare ogni possibile domanda e relativa risposta anche sulla base della previsione delle tematiche che la controparte tirerà fuori durante la discussione. In tal senso prepararsi a soli due confronti faccia a faccia (ne era previsto uno anche sul sito del Corriere della Sera) è decisamente più facile e nello stesso tempo potenzialmente vincente se ben giocati.
L’idea che mi sono fatto è che a questo punto sarà davvero molto difficile che Giorgia Meloni ed Enrico Letta, dopo aver fatto la scelta iniziale del confronto 1 contro 1, adesso possano prestarsi a mischiarsi con altri 5 o 6 leader delle altre forze politiche, alcune delle quali non si sa se raggiungeranno il 3% dei voti.
Nel frattempo quotidianamente si fa propaganda minuto per minuto sui social media sui quali dice l’AgCom che vigilerà affinché venga rispettata la par condicio:
“Le piattaforme per la condivisione dei video siano tenute ad assumere ogni utile iniziativa volta ad assicurare il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della libertà di espressione, dell’imparzialità, indipendenza e obiettività dell’informazione nonché ad adottare misure di contrasto ai fenomeni di disinformazione anche in conformità agli impegni assunti dalle piattaforme nell’ambito del Code of Practice on Disinformation”.
Ed è qui che una sonora risata seppellisce le intenzioni dell’AgCom. I social media non sono fatti solo di testate ufficiali ma sono una prateria sconfinata di comunicazione per tutto il resto del mondo fatto di singoli che pubblicano quello che vogliono quante volte vogliono (tranne rari casi di restrizioni decisi peraltro dagli editori delle singole piattaforme che ospitano gli account). Milioni e milioni di singoli utenti social italiani e non ai quali è impossibile far rispettare la par condicio. Sta fresca la AgCom!
In attesa di sapere che tipo di confronti televisivi vedremo e se li vedremo, io dico che Bruno Vespa qualche coniglio dal cilindro è pronto a tirarlo fuori.
Aggiornamento del 12 settembre 2022