L’estate 2022 e l’informazione televisiva “a famo strana?”

L’informazione televisiva italiana cavalca le onde delle notizie di attualità nazionale ed internazionale con la consolidata regola del “vabbè dai mo’ basta co’ sta cosa passamo a quest’artra che sinno’ la gggente se rompe e nun ce vede più”.

Succede, da sempre, con tante notizie ma quest’anno succede con due super notizie che hanno calamitato l’attenzione negli ultimi due anni e mezzo: la pandemia da Covid-19, virus che ancora circola e contagia e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha scatenato una guerra ancora in atto.

Le due notizie sono sì presenti nei TG, nei talk e negli spazi informativi televisivi ma vengono trattate con quel non so che di “aho’ dovemo dille du’ parole sur viruse e su la guera in Ucraina, perché sinno’ ce dicheno che nu lo famo o che lo famo strano”.

Sarà anche colpa della legittima voglia che le persone hanno di vivere senza pensieri l’estate 2022 dopo le restrizioni dovute alle misure di contenimento della pandemia, ma chi fa televisione dovrebbe avere come primo pensiero l’informazione e non cosa vuole sentirsi dire la gggente.

È proprio la scelta di come e quanto trattare le notizie che qualifica l’informazione giornalistica di alta qualità, di cui oggi fatico a trovare esempi soddisfacenti.

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