Cara Francesca Fagnani, c’era bisogno dell’ennesimo programma di interviste faccia a faccia? Si ce n’è sempre bisogno. L’intervista è una nobile arte giornalistica e come genere televisivo mi appassiona da sempre.
Quindi accolgo sempre con interesse la nascita di un nuovo format di interviste faccia a faccia.
Il tuo programma di interviste faccia a faccia s’intitola Belve, va in onda sul Canale Nove del gruppo Discovery Italia, il mercoledì alle ore 23.30. E’ una produzione nell’ambito del progetto Loft della Società Editoriale Il Fatto che in sintesi realizza format originali molto smart per coinvolgere un pubblico giovane che non guarda la tv tradizionale. La prima stagione di Belve presenta “otto donne all’attacco che hanno conquistato il loro spazio nella società. Nel bene e nel male”. Ho perso le prime 4 interviste andate onda su Nove ad Anna Bernardini de Pace, Adriana Faranda, Alessandra Mussolini e Francesca Chaouqui, ma le recupererò on line su Dplay. Devo ammettere che la curiosità verso il programma mi è venuta attraverso il tuo tweet di lancio della puntata di ieri sera in cui Roberta Bruzzone con il suo modo di fare scostante rispondeva a due domande. Un tweet al quale ho risposto: “Certo, poi ci sarà da capire perché hai scelto di intervistarla. Le anticipazioni ad effetto focalizzate solo su un paio di domande hanno un mero valore promozionale per il programma. In attesa dei contenuti, voto 4 al lancio”. La comunicazione di un programma inizia (per i telespettatori) con i promo. Nella logica del live tweeting e della social tv quel momento è già da commentare. Fare il lancio con quelle due domande ricevendo quelle due risposte io l’ho percepito come un pugno in un occhio e mi son detto: “Se l’intervista avrà quel tono, già so che non la vedrò tutta”. E poche ore dopo ho avuto la conferma: ho mollato dopo 10 minuti la tua intervista a Roberta Bruzzone perché non ho alcun interesse per quello che dice e non mi piace come lo dice. In più va detto che tu hai scelto di non incalzarla più di tanto ma di farla parlare a macchinetta come fa lei ponendosi sempre come dominatrice e non è stato né un bel vedere né un bel sentire. Ho rivalutato il suo spazio a Ballando con le stelle dove la fanno parlare pochi secondi ogni tanto e stop. Da parte mia ieri sera ho preferito cambiare canale e guardare i politici Gasparri e Marcucci a Porta a Porta. Però sono tornato per vedere Belve al netto della a me per nulla simpatica Roberta Bruzzone; e l’ho tovato un bel format. Hai intervistato una ex camorrista, Cristina Pinto, ed ho scoperto l’identità del programma che trovo molto interessante nella forma: taglio asciuttissimo, rapidissimo, brevissimo e concretissimo. La formula secca, nuda e cruda, si presta ad essere parcellizzata e riproposta sul web e sui social in pezzi. L’idea è valida, moderna, smart e dà ad ogni intervista molte vite. Cara Francesca Fagnani, ultimo ma non ultimo mi piace la tua ottima conduzione.