Cara casa editrice Feltrinelli, avere tra i propri scrittori Simonetta Agnello Hornby vuol dire poter realizzare progetti editoriali come Nessuno può volare, il libro racconto a due voci che ha scritto insieme al figlio George e che è anche un docu-film di alta qualità ideato e realizzato da Pesci Combattenti in co-produzione con la vostra rete La Effe Tv (canale 139 di Sky), andato in onda lo scorso 25 ottobre in prima visione, in prima serata.
Il docufilm è figlio anche di Io&George l’eccellente docufilm a puntate che Pesci Combattenti ha realizzato per Rai 3. Nessuno può volare ha in più la forza della narrazione lunga di un film, pur mantenendo un ritmo televisivo. Stavolta il viaggio di Simonetta e George non è solo alla scoperta dell’Italia ma è soprattutto un incontro con altre persone, altre disabilità.
Lo spirito è sempre quello degli Hornby: capire, conoscere, incontrare, vivere, raccontare. Simonetta e George sono due persone molto pragmatiche e in Nessuno può volare ci fanno conoscere delle persone straordinarie che hanno fatto della loro disabilità un’opportunità e uno stimolo per vivere in modo ancora più intenso e, prima ancora, una vita normale con cui confrontarsi: il nuotatore Roberto Valori, nato senza gambe e senza un braccio, campione paralimpico a Barcellona 1992 e attualmente presidente della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico); Filippo Tenaglia, programmatore informatico amante dello sport diventato non vedente a causa di una malattia; Simona Anedda, infaticabile viaggiatrice malata di Sclerosi Multipla, che le ha tolto l’uso delle gambe ma non la voglia di vivere e di scoprire il mondo; Manuela Migliaccio, bellissima ragazza amica di George che ha perso l’uso delle gambe in seguito a un incidente; Daniele Regolo, imprenditore di successo non udente dalla nascita e velista, impegnato nell’ aiutare i disabili a trovare l’impiego adatto alle loro attitudini.
Cara casa editrice Feltrinelli, non ho ancora letto il libro che ho inserito nei regali che mi farò per Natale e che leggerò tra una fetta di panettone e un pezzo di torrone. So quali atmosfere troverò e sono certo che apprezzerò, come faccio dai tempi de La Mennulara, la scrittura di Simonetta Agnello Hornby. Nessuno può volare è un’ora e 48 minuti di televisione per cui La Effe Tv non ha nulla da invidiare ai grandi broadcaster internazionali che producono e trasmettono il genere docufilm. La qualità filmica, la cura delle inquadrature, inquadratura per inquadratura, la fotografia, il montaggio, la musica, la scrittura, ne fanno un prodotto televisivo eccellente (regia di Riccardo Mastropietro, scritto da Simonetta Agnello Hornby, Cristiana Mastropietro, Riccardo Mastropietro e Giulio Testa). Da abbonato Rai e da blogger televisivo che ama la tv di qualità, mi piacerebbe vederlo anche in prima serata sulla tv che fa servizio pubblico un docufilm così bello, ricco di contenuti, emozionante e al tempo stesso concreto sulla disabilità. Chissà, magari la Rai me lo regala per Natale.
DISABILITA DIFFUSA
Il disabile, in quanto tale, non va reclamizzato. Tra i giovani, ci sono potenziali disabili, resi tali dalla diffusa indifferenza ed egoismo. Giovani con eccellenze lavorative e culturali, costretti ad emigrare perché intorno ad essi è stato eretto il muro invalicabile della corruzione che avvantaggia solo quelli col giusto DNA.
Caro Giuseppe, la disabilita’ fisica è una realtà ben diversa dalle potenziali disabilita’ di cui parli tu. Parlarne e mostrarle in tv non vuol dire reclamizzarle ma farle conoscere e aiutare l’inclusione che è un tema molto serio non da sminuire con impostazioni integraliste di carattere ideologico che francamente in questo caso non c’entrano proprio una beneamata mazza!