La vecchia Domenica In di Pippo Baudo antidoto naturale e prezioso contro la tv trash 

Caro Pippo Baudo, ieri stavo guardando la tua Domenica In mentre su Canale 5 andava in onda l’ennesima puntata trash di Domenica Live condotto da Barbara D’Urso. Me ne sono accorto dai commenti su Twitter ed ho cambiato canale giusto il tempo di vedere che dopo la rissa tra il giornalista Filippo Facci e l’avvocato di Ilona Staller, la discussione a colpi di urla continuava tra il figlio della Staller ed altri figli di.

Niente di nuovo sotto il sole nero di Mediaset: l’ennesima domenica trash sulle reti del vice presidente Pier Silvio Berlusconi, ci conferma in modo inequivocabile che questo andazzo è una precisa scelta aziendale. L’ennesimo tonfo di stile del programma condotto da Barbara D’Urso dunque non è una notizia. Così come non lo è il fatto che contemporaneamente tu su Rai 1 facevi tutta un’altra televisione.

Una televisione che non ha nulla di nuovo e per la quale da blogger tv ho espresso da subito la mia delusione. Ma ieri è stato evidente anche a me che oggi il valore assoluto della tua vecchia Domenica In è quello di essere un antidoto naturale e prezioso contro quella tv trash che piace a tanti spettatori di Canale 5. Per combattere quella tv così brutta e maleducata servono le maniere forti e nulla è più forte di una tv dal vecchissimo stile che impone la sua educazione e rispetto verso i telespettatori. La Rai, e Rai 1 in particolare, è appena uscita dalle polemiche generate dal caso “Donne dell’est a Parliamone Sabato”, prendendo la giustissima decisione di chiudere il programma perché con quei contenuti ha contraddetto “sia la mission del Servizio Pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall’ inizio del mandato” (il dg Rai Campo dall’Orto dixit). Una decisione esemplare ancora più apprezzabile quando si pensa che sulla rete ammiraglia del principale concorrente va in onda uno spettacolo come Domenica Live. Caro Pippo Baudo, io l’antidoto Domenica In ieri l’ho preso fino all’ultima goccia: dalla intervista a Sergio Castellitto e Margherita Buy alla esibizione musicale di Giusy Ferreri; da Manuela Zero in Ballo ballo di Raffaella Carrà alla tua, delicata, intervista a Barbara De Rossi che poi ha chiuso il programma leggendo Jacques Prévert. Anche chi come me vorrebbe qualcosa di nuovo al posto della tua Domenica In, non può non ammettere che la tua vecchia Domenica In dà alla tv di oggi un contributo fondamentale per ricordarci che la televisione è un mezzo di comunicazione che entra nelle case delle persone e, soprattutto la domenica pomeriggio, dovrebbe farlo con un fiore in mano come fai tu e non con le urla (quando va bene) come fa Canale 5.

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