Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, la sfida per il nuovo millennio della Rai è quella di diventare una media company. Una sfida in cui il ruolo della fiction più che strategico è vitale. Diventare una media company vuol dire avere un catalogo di prodotti in grado di competere in un mercato dove la concorrenza è avanti anni luce rispetto ai modelli produttivi italiani.
I Medici è un progetto in cui la Rai ha investito moltissimo (in co-produzione) affidandosi in primis alla Lux Vide la società di produzione esterna fondata da Ettore Bernabei che troneggia da vent’anni in Rai con fiction nazional-popolari di successo (un titolo su tutti Don Matteo).
Ieri i primi due episodi hanno avuto un successo strepitoso, visti i tempi difficili per la tv generalista: 7.562.000 spettatori pari al 29.9% di share (fonte davidemaggio.it). Quindi oggi auto-celebrerete ed esalterete, giustamente, un risultato quantitativo eccellente parlando della qualità del prodotto che è piaciuta a così tanti italiani e che ci darà lustro anche a livello internazionale come da te auspicato:
“La serie su I Medici non è solo un period drama ma è la testimonianza dello sforzo della Rai per esserci, al meglio, nel mercato internazionale. Sono sicura che sarà una serie seminale, che tutti noi auspichiamo apra ad una nuova era coproduttiva” (da Il Tempo, articolo di Massimiliano Lenzi del 29/9/15 citato da Dagospia.com).
Dunque non vi farà nemmeno il solletico il fatto che a me questa fiction non sia piaciuta. I tweet che ho postato durante la visione:
sigla all’americana adesso vediamo il ritmo se è all’italiana
nella versione originale i dialoghi sono meglio?
fotografia piatta regia piattissima direi scolastica e l’hanno girato pure in 4K?
storia avvincente come una puntata di Don Matteo
era dai tempi della Freccia nera che non vedevo una dissolvenza incrociata così lenta in uno sceneggiato. Non la chiamo serie.
i panorami italiani non sono male
andamento lento! Andamento lento!
che tragedia questo sceneggiato. Non riesce nemmeno lontanamente ad avvicinarsi al vecchio Marco Polo Rai di Giuliano Montaldo
una robetta da Bignami sotto tutti i punti di vista: sceneggiatura, regia, recitazione. E ancora non è arrivata Miriam Leone!
come direbbe Fantozzi… è una fiction pazzesca
colonna sonora troppo presente necessaria per coprire i buchi infiniti di questa lagna
#IMedici non è noioso: di più! Bye bye!
Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, la valutazione analitica dei dati di ascolto vi dirà chi è il pubblico che ha decretato questo primo successo de I Medici. Io non ci sarò tra i telespettatori dei prossimi episodi e quello che dovrebbe preoccupare una Rai che aspira a diventare media company è che non avrò nessuna voglia di vederlo su Rai Play. Ho 52 anni, sono un possessore di smart tv, sono un abbonato Netflix, compro i dvd delle serie tv, faccio binge watching. Sono perfettamente nel profilo utente di una media company ma non di una Rai media company che mi propone I Medici. In nessun momento ieri ho provato quel trasporto per la storia e per come è stata sceneggiata, rappresentata, recitata. Non ho avuto quel senso di schiacciamento della forza di gravità che mi inchioda sul divano quando mi appassiono ad una serie. Non ho fatto esclamazioni tipo “hai capito!”, sorrisi con “eh! eh!” di commento, espressioni di sorpresa, non sono andato di corsa in bagno durante la pubblicità per non perdermi il ritorno in onda. Al termine de I Medici non mi sono precipitato a consultare il tablet per informarmi su quante puntate ci saranno ancora, a leggermi le anticipazioni e le curiosità sugli attori del cast e sulla produzione. La sensazione più intensa che mi ha lasciato la visione de I Medici è stata quella di immaginarmelo diviso in tante piccole clip video utilizzate a mo’ di Bignami dentro i programmi di Alberto Angela e Rai Storia. Cara direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, sono un telespettatore Rai cresciuto con gli sceneggiati: da A come Andromeda a La cittadella, da La Freccia Nera a Sandokan, dall’Odissea al Gesù di Nazareth, da Marco Polo a La Piovra. Quello che posso dire davanti al successo sulla rete generalista ammiraglia Rai 1 di una fiction come I Medici, è che mi sento lontanissimo dal profilo utente della media company Rai se I Medici è un prodotto di eccellenza della media company Rai.
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aggiornamento delle ore 15.30 29/10/16
Cara Eleonora Andreatta, è uscito il comunicato stampa auto-celebrativo e a quanto pare il mio futuro di telespettatore Rai è più nero del previsto, visto che dici “È un grande successo per l’audiovisivo italiano che ci invita a proseguire in questa direzione”.
Il comunicato stampa Rai
MEDICI, ANDREATTA: RAI VINCE SCOMMESSA EDITORIALE
Grande successo per l’audiovisivo italiano
19/10/2016 – 14:21
“Lo straordinario successo della serie I Medici, con il 30% di share e quasi 8 milioni di spettatori, è una scommessa editoriale vinta dalla fiction della Rai, grande servizio pubblico europeo”: così la Direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta.
“L’obiettivo che ci eravamo proposti, insieme agli autori e alla Lux Vide, cioè raccontare la genesi del Rinascimento appassionando una platea vastissima con un racconto di fiction in un contesto storiografico corretto, è stato raggiunto. La qualità di ogni aspetto della produzione, dalla scrittura alla regia, dalle scenografie nei luoghi originali ai costumi, alla bellissima colonna sonora – ha proseguito Andreatta – ha reso I Medici uno dei più importanti prodotti editoriali dell’anno a livello internazionale.Il cast, da Dustin Hoffman a Richard Madden, ai tanti bravissimi attori italiani, ha fatto diventare vicini a noi uomini e donne del Quattrocento, che tanto hanno segnato la nostra storia”.
“Il successo di ascolti tra le giovani famiglie, tra i ragazzi e le ragazze, tra i laureati, insieme al grande coinvolgimento di tutti i social media, con i Medici trend topic internazionale di twitter, dimostra l’universalità e la modernità della nostra proposta”.
“E’ un grande successo per l’audiovisivo italiano – ha concluso la Direttrice di Rai Fiction – che firma il prodotto di punta della fiction internazionale, come le vendite in tutto il mondo della serie stanno in questi giorni testimoniando, che ci invita a proseguire in questa direzione.
Carotelevip ero molto curiosa di leggere il tuo pensiero su “I Medici” e mi fa molto piacere sapere che non e’ solo un mio punto di vista il fatto che la regia sia assente e i dialoghi insulsi. Marco Polo, con cui anche io ho fatto il paragone, stravince su questa sorta di “soap opera”. Ciao,65Luna
Ciao 65Luna, non sai quanto fa piacere a me. Davanti a quei numeri di ascolto ci si sente un po’ “marziani”. A me poi dicono che sono troppo cattivo. Boh e pure mah. Grazie.
ps. ti screenshotto su twitter. Ok?
Ok…non sono su twitter ma va bene!! 65Luna
p.s. molte critiche le ho sentite stamani su radio 24…quindi non siamo ne’ cattivi ne’ gli unici!!!