Il presidente della Rai Monica Maggioni introduce un dibattito al meeting di Comunione e Liberazione

Cara presidente della Rai Monica Maggioni, come prima uscita pubblica nelle vesti di presidente della Rai hai scelto di condurre, anzi come dice il titolo del video “introduce Monica Maggioni”, un dibattito al Meeting 2015 di Comunione e Liberazione.

Guardando il video sono rimasto sorpreso di vederti fare la conduttrice del dibattito. Un ruolo un po’ insolito per il presidente della Rai ma perfettamente normale per una giornalista praticante.

Una come te che fino a ieri era protagonista dietro e davanti alle telecamere nella trincea dell’informazione come poteva non “introdurre/condurre” il dibattito intitolato “La scelta di Abramo e le sfide del presente”. Certo, visto il tuo nuovo ruolo altamente istituzionale, sarebbe stato opportuno chiedere di avere al fianco un altro giornalista nelle vesti di moderatore e tu, insieme agli altri due relatori, ad esprimere legittimamente la tua opinione anche al di fuori del ruolo che ricopri da così poco. Invece no, tu ti sei piazzata al centro del tavolo ed hai gestito la discussione come una normalissima giornalista chiamata a fare da moderatore di un dibattito, di una tavola rotonda, di un incontro pubblico. Forse non proprio come una “normalissima” giornalista. La premessa che hai fatto al dibattito spiega perché proprio non hai potuto rinunciare a fare la moderatrice:

“questo è un incontro che è nato da una conversazione tra tre persone, tre amici, che hanno deciso di accettare una sfida. Loro poi in particolare, una sfida davvero grande che è quella di sovvertire una modalità di racconto tenendo però al centro le cose che si pensano e si sentono”.

Cara presidente della Rai Monica Maggioni, vabbè davanti ad una chiacchierata tra tre amici al cospetto del numerosissimo e devotissimo pubblico di un movimento ecclesiale cattolico come si fa a non mettere da parte per un giorno il proprio ruolo istituzionale e indossare i panni dell’amica. I due tuoi amici sono Joseph Weiler, presidente EUI (European University Institute) e Julián Carrón, presidente Fraternità di Comunione e Liberazione. Sul tuo volto c’era scritto “a loro proprio non potevo dire di no”. Inutile dire che l’invito a introdurre questo dibattito ti sarà giunto prima della nomina a presidente della Rai e che rifiutare di parteciparvi una volta nominata sarebbe stata una scortesia. Sarebbe stata una prova di stile ed eleganza partecipare al dibattito solo come “amica” relatrice lasciando a qualcun altro il ruolo di moderatore. Cara presidente della Rai Monica Maggioni, il problema è che il ruolo di amica in questo dibattito tu, a mio avviso, lo hai svolto con un atteggiamento da “io sono io e voi non siete mica un presidente Rai-giornalista praticante” che mi lascia pensare che per la tua presidenza Rai sceglierai un profilo comunicativo presenzialista. Tu di amici ai quali non potrai dire di no ne hai tanti. Se a questo aggiungiamo che hai sempre avuto una naturale predisposizione a voler apparire è chiaro che questa tua prima uscita pubblica da neo presidente della Rai ci dice che intendi dare al tuo ruolo una rilevante esposizione mediatica. In attesa di commentare la tua introduzione ad un dibattito al meeting delle giovani marmotte, mi aspetto di vederti sfilerai sul red carpet della 72esima Mostra del Cinema di Venezia, dove spero sarai invitata in qualità di “presidente Rai-produttore” di film in concorso e non come moderatrice di un dibattito con qualche tuo potente amico cinefilo come relatore.

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